Chiesa dell'Autostrada del Sole: differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso
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|Immagine = Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6346984.jpg
|Didascalia = La chiesa fotografata da [[Paolo Monti]], 1977
|Larghezza =
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|Regione = [[Toscana]]
|SiglaStato = ITA
|AnnoConsacr = [[1964]]
|InizioCostr = [[1960]]
|FineCostr = [[1964]]
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}}
La '''chiesa di San Giovanni Battista''', alle porte di [[Firenze]], è chiamata anche '''chiesa dell'Autostrada del Sole''' per la sua collocazione all'incrocio fra l'[[Autostrada A1 (Italia)|autostrada del Sole]] e la [[Autostrada A11 (Italia)|A11 Firenze-Mare]], o più semplicemente '''chiesa dell'autostrada'''.
Nonostante questo appellativo, la chiesa non si trova in realtà all'interno dell'autostrada, ma all'esterno, molto vicina e ben visibile da entrambe le carreggiate. Fu realizzata da [[Giovanni Michelucci]] tra il 1960 e il 1964. Si estende in un'oasi di seimila metri quadrati (metà dei quali coperti), appena fuori dal casello di Firenze Nord. Si trova amministrativamente nel comune di [[Campi Bisenzio]], nella frazione di [[Limite (Campi Bisenzio)|Limite]]; dal punto di vista ecclesiastico, la chiesa è una rettoria dipendente dalla [[Pieve di Santo Stefano (Campi Bisenzio)| == Storia ==
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Nei primi mesi del [[1962]] si alzano i muri dell'edificio; durante l'estate è completata la struttura al rustico del battistero ed i muri della chiesa raggiungono l'altezza di una decina di metri. L'involucro murario è finalmente completato nella primavera del [[1963]]. Le finiture e la sistemazione interna richiedono più tempo del previsto, fatto che comporta un'inevitabile lievitazione dei prezzi; la chiesa è finalmente inaugurata nell'aprile del [[1964]].
Assai complessa risulta per Michelucci, che rifiuta ogni messaggio di monumentalità, la sintesi tra apparato decorativo e organismo architettonico: grazie alla mobilitazione di un gruppo di artisti ed intellettuali capeggiati da [[Bruno Zevi]], la commissione liturgica accetta l'eliminazione di nove tele di [[Gregorio Sciltian|Sciltian]], che avrebbero irrevocabilmente alterato la nuda [[Plasticità (arte)|plasticità]] dei muri in pietra.
== Descrizione ==
=== Area della chiesa ===
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L'impianto è caratterizzato da tre diversi corpi giustapposti, distribuiti longitudinalmente secondo l'asse est-ovest: procedendo da meridione, la galleria battesimale conclusa ad ovest dal corpo del battistero ad andamento curvilineo, il nartece o galleria delle città d'Italia, a pianta rettangolare, ed infine il corpo della chiesa vera e propria, con aula a pianta a croce latina articolata: frapposti tra i tre diversi ambienti, due piccoli giardini con ulivi, anch'essi a sviluppo longitudinale, aventi la doppia funzione di dare luce agli spazi adiacenti e di conferire un ritmo più pacato al percorso della galleria. Tale articolazione planimetrica è riscontrabile anche in alzato, grazie all'uso, dinamico e drammatico al contempo, della copertura, fortemente verticalizzata in corrispondenza dell'aula (tanto da formare una cuspide, con ampia cesura e contrafforte di contro ventatura, al di sopra dell'altare maggiore), assai più contenuta, in altezza e pendenza, e assai meno articolata nel disegno, al di sopra del nartece e della galleria delle città (semplice copertura ad una falda inclinata).
L'articolazione volumetrica è connotata all'esterno da un primo livello, basamento dal contorno sinuoso in bozze di pietra rosa di San Giuliano scalpellate a mano, nel quale si aprono piccole finestre e feritoie, evidente richiamo alla luce delle chiese romaniche, e gli accessi alla chiesa: il principale, sul fronte est, è costituito da un sagrato con cippo commemorativo il cui introibo, protetto da una muratura con feritoie, è caratterizzato da un'ampia tettoia in cemento armato, sorta di imbuto dal quale, attraverso il bel portale in bronzo ed ottone (opera di [[Pericle Fazzini]] gettata in fusione da [[Lorenzo Michelucci]], raffigurante il passaggio del [[Mar Rosso]] ed il viaggio dei [[Re magi|Magi]]) si accede alla galleria, mentre sul fronte est si apre l'ingresso alla galleria battesimale (porta in bronzo opera di [[Giovanni Pirrone]], raffigurante episodi della Genesi) e su quello nord quelli alla [[Via Crucis]] (porta in bronzo di
Un secondo livello, in parte in bozze di pietra in parte in cemento faccia vista, conduce sino alla superficie corrugata della copertura, rivestita in lastre di rame: in tale tessuto murario si ritagliano le piccole feritoie che illuminano i due altari minori e, sul fronte nord, la grande superficie vetrata decorata (opera di [[Marcello Avenali]] in vetro e ferro, raffigurante ''[[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]]'') corrispondente all'altare maggiore: da tale continuità emergono inoltre i segni orizzontali dei tralicci del campanile e verticali dei contrafforti in cemento armato, che a stento sembrano ancorare a terra la grande massa della vela di copertura. Un percorso su diverse quote rende possibile la fruizione continua dell'involucro murario nei suoi molteplici episodi plastici.
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=== Interno ===
L'interno presenta, come l'esterno, la
L'aula ha una pianta a croce latina qualificata, sui lati est e nord, da un deambulatorio fungente da galleria della
Lo spazio interno è animato da una fitta schiera di pilastri albero in cemento, caratterizzati da una base massiccia che va rastremandosi ed articolandosi verso la grande "tenda", pure in cemento: su tale spazio
Tutti gli ambienti sono caratterizzati dall'estrema raffinatezza delle finiture e dalla qualità della lavorazione del materiale lapideo: per quanto riguarda i pavimenti, nella galleria sono in pietra lucidata di colore grigio, a moduli rettangolari; nell'aula sono di colore viola, del tipo "rosa del campo", con disegno ad andamento concentrico e giunti in piombo; nel battistero sono in pietra di Lido, di colore grigio dorato, con disegno a moduli concentrici.
L'originario valore cromatico del rapporto tra il beige rosato della muratura in pietra ed il marrone omogeneo del rame è oggi assi mutato, sebbene questa trasformazione abbia un carattere di organicità e naturalità probabilmente già intuito da [[Giovanni Michelucci|Michelucci]]: il marrone della copertura si è trasformato, a seguito dell'ossidazione del rame, in un verde-grigio, diffondesi successivamente tramite progressive colature sulla sottostante muratura, che dà oggi l'impressione di essere parzialmente rivestita di muschio.
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Nella chiesa si trova un [[organo a canne]] della ditta [[Tamburini]], costruito nel [[1963]] con il numero di opera 468 ed ampliato nel [[1970]] col numero 606; originariamente a due manuali e 22 [[registro (organo)|registri]], attualmente ne ha 43.
Lo strumento si articola in due corpi: quello corrispondente al nucleo originario si trova a pavimento alle spalle della parete posta dietro il [[presbiterio]]; il secondo, frutto dell'ampliamento del [[1970]], si trova sulla cantoria sul lato opposto all'altare; ivi si trova anche la consolle, indipendente, che dispone di tre manuali e pedale, con i registri, gli accoppiamenti, le unioni e gli annullamenti a placchette a bilico con i nomi incisi poste su più file ai lati delle tastiere.
== Fortuna critica ==
{{Citazione|''è un bellissimo insieme di luce, struttura e spazio''|[[Robert Venturi]]}}
Nella volontà di Michelucci, la chiesa doveva essere metafora di un incontro di culture e religioni diverse, parallelo a quello delle popolazioni in una strada. “Mi sono reso conto che una tale costruzione - disse quando accettò dalla Società Autostrade l'incarico - avrebbe potuto costituire, per se stessa, un luogo d'incontro tra uomini di ogni paese quando, provenuti da ogni parte del continente, percorse le nostre autostrade, sostano per una tappa quasi sempre inevitabile e necessaria, a Firenze”.<ref>[http://www.arsetfuror.com/r10Monumenti17.htm I monumenti di Dio - 17].</ref>
La chiesa ottiene, sin dalle prime fasi, un'attenzione
Meno iperbolici, ma ugualmente positivi, risultano in generale i giudizi formulati tra gli anni sessanta e settanta: mentre [[Bruno Zevi|Zevi]] ( Molto interessante appare la definizione di [[Robert Venturi]] del A partire dagli anni ottanta, frapposto quel tempo necessario a sdrammatizzare e storicizzare i giudizi, la valutazione rimane più pacatamente positiva: mentre [[Carlo Cresti|Cresti]] (1991) ne dà una lettura urbana, sottolineandone il valore dimensionale e l'impatto formale, Dal Co (1993) sottolinea l'alto senso etico del messaggio dell'architetto, indifferente ai clamori del tempo e fedele alla propria poetica, e Belluzzi (1986, p. 147) ne coglie tutta la forza di «un'opera d'eccezione, formalmente emergente, capace d'innescare un'identificazione collettiva».
== Note ==
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== Bibliografia ==
* "Edilizia moderna", 82-83/1964
* "L'architettura cronache e storia", 76/1962 * Chiesa di S.Giovanni sull'Autostrada del Sole, Firenze, "Lotus International", 1/1964-65*4 - Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966, AA.VV, 1966
* Giovanni Michelucci architetto, "Il laboratorio", 2/1991
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* Cresti C., 1995, Firenze capitale mancata. Architettura e città dal piano Poggi a oggi, Milano
* [[Robert Venturi]], ''Complexity and Contradiction in Architecture'', New York 1966 (trad. it. ''Complessità e contraddizioni nell'architettura'', Ed. Dedalo, Bari 1980)
* {{Cita pubblicazione |titolo=La storia di un tormentato capolavoro |autore=Claudia Conforti |rivista=[[Casabella]] |volume=anno LXX |numero=748 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Segrate |anno=2006 |mese=ottobre |pp=6-17 |ISSN=0008-7181 }}
== Voci correlate ==
* [[Brutalismo]]
* [[Stazione di Santa Maria Novella]]
* [[Chiesa di Sant'Angelo al Cantagallo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Città metropolitana di Firenze/Campi Bisenzio/Limite - Chiesa di San Giovanni Battista all'Autostrada|preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/index.htm|I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana}}
* {{cita web |1=http://www.cultura.toscana.it/architetture/architetture_900/index.shtml |2=Le Architetture del '900 a cura della Regione Toscana |accesso=20 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080418035345/http://www.cultura.toscana.it/architetture/architetture_900/index.shtml |dataarchivio=18 aprile 2008 |urlmorto=sì }}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Firenze}}
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[[Categoria:Architetture brutaliste della Toscana]]
[[Categoria:Architetture di Giovanni Michelucci]]
[[Categoria:Chiese brutaliste d'Italia]]
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