Giuseppe Viscovich: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 1804
|Epoca = 1700
|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
<!--
|PostNazionalità = di etnia serba -->
|Immagine = Viscovich.jpg
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== Il ''Giuramento di Perasto'' ==
Il 23 agosto del [[1797]], dopo più di tre mesi dalla [[Caduta della Repubblica di Venezia|caduta della
In Italiano:
{{Citazione|In questo momento crudele, che lacera il nostro cuore per la fatal perdita del serenissimo governo veneto, in quest'ultimo sfogo del nostro amore e della nostra fede, con cui onoriamo le insegne della repubblica, deh! siavi almeno, o miei cari concittadini, di qualche conforto il pensare, che né le nostre passate azioni, né quelle di questi ultimi tempi hanno dato origine a quest'amaro uffizio, che per noi ora diviene anzi virtuoso.
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In veneto:
{{Citazione|In sto amaro momento, che lacera el nostro cor; in sto ultimo sfogo de amor, de fede al Veneto Serenissimo Dominio, el Gonfalon de la Serenissima Repubblica ne sia de conforto, o Cittadini, che la nostra condotta passada che quela de sti ultimi tempi, rende non solo più giusto sto atto fatal, ma virtuoso, ma doveroso per nu.▼
▲{{Citazione|In
Savarà da nu i nostri fioli, e la storia de’l zorno la farà saver a tuta l'Europa, che Perasto la ga denjamente sostenjudo fin a l’ùltimo l'onor de’l Veneto Gonfalon, onoràndolo co ‘sto ato solene, e deponéndolo mojo de’l nostro universal sai amaro pianto.
Sfoghémose, sitadini sfoghémose pur, e in ‘sti nostri ùltimi sentimenti e co lori sizilemo la nostra glorioza cariera corsa soto a’l Serenìsimo Veneto Governo, rivolzémose verso ‘sta Insenja che lo raprezenta, e so de ela sfoghemo el nostro dolor.
Per trecentosettantasette anni le nostre sostanze, el nostro sangue, le nostre vite le xe stade sempre per Ti, o San Marco; e felicissimi sempre se semo reputà Ti con nu, nu con Ti; e sempre con Ti sul mar nu semo stai illustri e vittoriosi. Nissun con Ti n'ha visto scampar, nissun con Ti n'ha visto vinti o spaurosi!▼
▲
E se i tenpi prezenti, sai infelisi par inprevidensa, par desension, par arbitri ilegali, par visi ofendenti la natura e el gius de le zente, par Ti in perpetuo sarave le nostre sostanse, el nostro sangue, la vita nostra e, pitosto che véderTe vinto e dezonorà da i toi, el corazo nostro, la nostra fede la se avarave sepelìo soto de Ti! Ma za che altro no’l ne resta da far par Ti, el nostro cor el sia la sai onorada to tonba, e el pì puro e el pì grando to elozo le nostre làgreme!}}
Dopo aver letto questo proclama, il conte Viscovich si sarebbe rivolto a un suo pronipote presente alla scena, sempre in [[Lingue slave|lingua slava]]:<ref name=":0" />
{{Citazione|Inginocchiati, baciala e sovvengati di lei finché avrai vita}}
Il conte Viscovich fu, inoltre, il primo a baciare il gonfalone repubblicano e a bagnarlo delle proprie lacrime. Quando tutti i cittadini le ebbero reso omaggio, la bandiera raffigurante il leone marciano fu raccolta in un bacile d'argento e fu trasportata dal Luogotenente e da due Giudici della comunità nella chiesa parrocchiale<ref name=":1">{{Cita libro|titolo=La Porta orientale|url=https://books.google.it/books?id=dtYVAQAAMAAJ&q=giuseppe+viscovich+lingua&dq=giuseppe+viscovich+lingua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi8joaV4fnWAhVJ6RQKHWZxCosQ6AEIKzAB|accesso=2017-10-18|data=1934|editore=Compagnia volontari Giuliani e Dalmati|lingua=it}}</ref> dove, chiusa in una cassetta, fu seppellita sotto l'altar maggiore della chiesa cittadina.<ref name=":0" /> Dopo che furono tutti usciti dalla chiesa, fu issata la nuova insegna salutata da colpi di cannone, allo stesso modo in cui si era salutata l'insegna della [[Repubblica di Venezia|Repubblica veneziana]].<ref name=":0" /> La gente presente tornò quindi dentro la chiesa, fu cantato l'''oremus pro Imperatore'' e si celebrò la messa.<ref name=":0" /> Così si
=== La lingua utilizzata da Viscovich ===
Il celebre discorso tramandato come ''Ti co nu, nu co Ti'' (Ti s nami, a mi s Tobom) fu pronunciato in [[Lingua serbo-croata|serbo-croato]].<ref name=":0" /><ref name=":1" /> Di esso sono state fatte varie traduzioni in modo da dar maggior risonanza sia all'evento che al suo sincero e sentito messaggio, affinché tale commiato non rimanesse un evento locale ma venisse trasmesso alle genti d'Europa. Ciò è riferito sia dai documenti conservati nell'archivio della chiesa parrocchiale di San Nicola di Perasto che riflesso anche nella ''Storia di Perasto'' scritta da Francesco Viscovich, nipote del conte Giuseppe Viscovich, autore del discorso in oggetto.<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|nome=Francesco|cognome=Viscovich|titolo=Storia Di Perasto Dalla Caduta Della Repubblica Veneta Al Ritorno Degli Austriaci Illustrated|url=https://books.google.it/books?id=gRmXuAAACAAJ&dq=storia+di+perasto+viscovich&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj2h-Hike_SAhWmKcAKHRxwDPYQ6AEIGjAA|accesso=2017-03-24|data=2017-03-24|editore=BiblioBazaar|lingua=it|ISBN=9781241399023}}</ref>
L'opera venne pubblicata a [[Trieste]] nel [[1898]] e Francesco Viscovich trascrive nella sua opera il testo originale e la traduzione italiana anteponendovi le seguenti parole:<ref name=":0" /> {{Citazione|Sì, i Perastini amarono sinceramente la Veneta Repubblica ed
La versione italiana del giuramento venne precedentemente riportata anche dalla scrittrice [[Giustina Renier Michiel]] nella sua opera ''Origine delle Feste Veneziane'' (stampata nel [[1817]] in [[Lingua francese|francese]] e [[1829]] in [[Lingua italiana|italiano]]).<ref>{{Cita libro|titolo=Origine delle feste veneziane di Giustina Renier Michiel Volume primo [-sesto]: 1|url=https://books.google.it/books?id=a06YfX1SjWYC&pg=PA77&lpg=PA77&dq=Giustina+Renier+Michiel+perasto&source=bl&ots=odH4GvHfcf&sig=xFmFLCctJoEMuI7qvr8c7dItAn4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjTzbK9gKXWAhUFPRQKHdwsCQoQ6AEIRjAJ#v=onepage&q=Giustina%20Renier%20Michiel%20perasto&f=false|accesso=2017-09-14|data=1829|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Origine delle feste veneziane di Giustina Renier Michiel volume primo [-quinto ed ultimo]|url=https://books.google.it/books?id=9B_tq5uGp6oC&dq=Giustina+Renier+Michiel+perasto&hl=it&source=gbs_navlinks_s|accesso=2017-09-14|data=1817|lingua=fr}}</ref> Il già citato Francesco Viscovich affermò che il testo riportato in italiano della scrittrice veneziana fu tradotto probabilmente dallo stesso conte Viscovich.<ref>{{Cita libro|titolo=Rivista dalmatica|url=https://books.google.it/books?id=TIdQAQAAIAAJ&q=giuseppe+viscovich+lingua&dq=giuseppe+viscovich+lingua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi8joaV4fnWAhVJ6RQKHWZxCosQ6AEISDAI|accesso=2017-10-18|data=1995|editore=Associazione nazionale dalmata di Roma.|lingua=it}}</ref>
Tra le varie traduzioni una delle più celebri è quella in
=== Gabriele D'Annunzio ===
L'espressione ''Ti con nu, nu con ti'' verrà ripresa nel [[1919]] dal poeta [[Gabriele D'Annunzio]] nella ''Lettera ai Dalmati''<ref>{{Cita libro|nome=Gabriele|cognome=D'Annunzio|titolo=Lettera ai Dalmati|url=https://books.google.it/books/about/Lettera_ai_Dalmati.html?id=1yoIAAAAIAAJ&redir_esc=y|accesso=2017-09-14|data=1919|editore=A cura delle associazioni "Trento-Trieste" e "Dante Alighieri"|lingua=it}}</ref> pubblicata a [[Venezia]], in cui esortava i veneziani e i dalmati all'insurrezione per l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] degli ex territori della Serenissima,<ref>{{Cita libro|nome=Larry|cognome=Wolff|titolo=Venice and the Slavs: The Discovery of Dalmatia in the Age of Enlightenment|url=https://books.google.it/books?id=B2LFRiT1nfYC&pg=PA354&dq=gabriele+d'annunzio+ti+con+nu+con+ti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiHqNb3iqXWAhWFOBQKHcdvDmQQ6AEIPTAE#v=onepage&q&f=false|accesso=2017-09-14|data=2002|editore=Stanford University Press|lingua=en|ISBN=9780804739467}}</ref> e sarà il motto della "Squadra [aerea] di San Marco" o "la Serenissima" da lui comandata.<ref>{{Cita libro|cognome=carlo|titolo=Gabriele d'Annunzio e gli Eroi di San Pelagio|url=https://books.google.it/books?id=mabtCgAAQBAJ&pg=PT319&dq=gabriele+d'annunzio+ti+con+nu+con+ti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiHqNb3iqXWAhWFOBQKHcdvDmQQ6AEIJjAA#v=onepage&q&f=false|accesso=2017-09-14|data=2015-11-16|editore=carlo|lingua=it|ISBN=9788892517806|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Gabriele|cognome=D'Annunzio|titolo=La rosa della mia guerra: lettere a Venturina|url=https://books.google.it/books?id=PEZlAAAAMAAJ&q=gabriele+d'annunzio+ti+con+nu+con+ti&dq=gabriele+d'annunzio+ti+con+nu+con+ti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiHqNb3iqXWAhWFOBQKHcdvDmQQ6AEITzAH|accesso=2017-09-14|data=2005|editore=Marsilio|lingua=it|ISBN=9788831787710}}</ref>
== Note ==
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* [[Gonfalone di Venezia]]
* [[Caduta della Repubblica di Venezia]]
* [[Storia della Repubblica di Venezia]]
* [[Stato da Mar]]
== Altri progetti ==
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