Vespa crabro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
(158 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua|il personaggio dei fumetti [[Marvel Comics]]|Calabrone (personaggio)|Calabrone}}
{{Tassobox
|nome =
|statocons = lc
|immagine = Vespa crabro Ifroz.jpg
|didascalia = Calabrone, maschio.
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->|regno = [[Animalia]]
|sottoregno
|dominio
|ramo
|phylum
|subphylum
|superclasse = [[Hexapoda]]
|classe
|
|
|
▲| ordine = [[Hymenoptera]]
|superfamiglia = [[Vespoidea]]
▲| sottordine = [[Apocrita]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sezione (tassonomia)|Sezione]]|nome=[[Aculeata]]}}
|
|
|tribù = ▼
|sottotribù = ▼
▲|tribù=
|genere = '''[[Vespa (zoologia)|Vespa]]'''▼
▲|sottotribù=
|sottogenere = ▼
▲|genere='''[[Vespa (zoologia)|Vespa]]'''
|specie = '''V. crabro'''▼
▲|sottogenere=
|sottospecie = <!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->▼
▲|specie='''V. crabro'''
|biautore = [[Carl von Linné|Linnaeus]]▼
|binome = Vespa crabro▼
▲<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|bidata = [[1761]]▼
▲|biautore=[[Carl von Linné|Linnaeus]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->|triautore =
▲|binome=Vespa crabro
|trinome = ▼
▲|bidata=[[1761]]
|tridata = <!--
|sinonimi = ▼
|nomicomuni = Calabrone▼
▲|trinome=
|suddivisione = [[Sottospecie]]▼
|suddivisione_testo = [[Vespa crabro#Tassonomia|vedi testo]]▼
▲|sinonimi=
▲|nomicomuni=
▲|suddivisione=[[Sottospecie]]
▲[[Tassonomia|vedi testo]]
}}
[[File:Xylocopa, Bombus - Filippo Turetta.jpg|miniatura|Composizione di esemplari appartenenti ai generi ''Xylocopa'' e ''Bombus''. La seguente illustrazione viene riportata con lo scopo di mostrare le differenze fra ''Vespa crabro'' ed i generi ''Xylocopa'' (in alto) e ''Bombus'' (in basso). Collezione privata, F. Turetta.]]
Il '''calabrone''' ('''''Vespa crabro''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Carl von Linné|Linnaeus]] </span>, [[1761]]) è il più grosso [[vespidae|Vespide]] europeo. Con il termine ''calabrone'' vengono spesso erroneamente identificati anche l'ape legnaiola (''[[Xylocopa violacea]]'') e il bombo terrestre (''[[Bombus terrestris]]'').▼
[[File:Calabroni litigio.jpg|miniatura]]
▲Il '''calabrone'''
Il calabrone è la più grande delle vespe europee e nordamericane
I calabroni realizzano i loro nidi
== Descrizione ==
L'adulto è glabro, di colore bruno rossiccio con macchie e strisce gialle, di estensione variabile a seconda della sottospecie. La regina raggiunge normalmente i 35 mm di lunghezza
Pur essendo un insetto prevalentemente diurno, il calabrone svolge anche attività parzialmente notturna se attirato dalle luci artificiali, che ha imparato essere altrettanto gradite a varie sue prede
Nei confronti dell'uomo di solito è tendenzialmente indifferente (a differenza della vespa comune, per esempio, che spinta da curiosità può
== Ciclo vitale ==
{{W|artropodi|agosto 2010}}
In primavera, una fondatrice di calabrone si sveglia dall'[[ibernazione]] e incomincia a costruire alcune cellette in un luogo riparato e difficile da individuare. Incomincia così a deporre le [[Uovo (biologia)|uova]] che, finché non si svilupperanno, sarà lei ad accudire. Si parla in tal caso di nido primario.
[[File:VespaCrabroCollezione.jpg|miniatura|Tassonomia di ''Vespa crabro germana''. Regina (in alto), femmina (al centro) e maschio (in basso). Collezione privata.]]
Inizialmente il nido si presenta come una semisfera vuota rivolta verso il basso e di pochi centimetri di diametro, nell'interno della quale risiedono le prime cellette, delle strutture esagonali
▲Inizialmente il nido si presenta come una semisfera vuota rivolta verso il basso e di pochi centimetri di diametro, nell'interno della quale risiedono le prime cellette, delle strutture esagonali e adiacenti rivolte verso il basso, ognuna contenente una forma di sviluppo: uova, che dopo circa 5-8 giorni diventano larve. Le larve impiegano 2 o 3 settimane a crescere, occupando via via il volume della propria cella, nutrite con carne di altri insetti, prevalentemente muscoli alari, cacciati e triturati dalla regina. Le larve mature entrano poi nella fase pupale, creando un tappo sericeo per chiudersi all'interno delle celle prima di trasformarsi, nell'arco di un altro paio di settimane, in vespe adulte. Esse sono operaie, femmine sterili dedite alla cura della colonia. La prima manciata di operaie, cresciute dalla sola regina, rimane di piccole dimensioni. Infatti, prima della loro emersione, è la sola regina che le nutre ed espande il nido. [[File:Frelon Nest.JPG|thumb|Un alveare dei calabroni in costruzione.]]
Nate le prime vespe operaie, la futura regina abbandona gradualmente le mansioni iniziali e si dedica alla sola deposizione delle uova. La regina, nutrita dalle operaie, andando di cella in cella, depone uova e controlla che le larve siano tutte sue figlie, diversamente le uccide.
Riga 65 ⟶ 61:
Le operaie svolgono tutti i lavori: nutrici, toelettatrici, foraggiatrici, guardiane, costruttrici.
Le massime dimensioni della colonia sono raggiunte attorno al mese di settembre, quando anche la popolazione di operaie è al suo massimo. L'attività della colonia è
[[File:European hornet 090621.jpg
Dalle prime operaie e dal primo piano di cellette, la colonia cresce sempre di più durante l'estate. La fondatrice, ora pienamente denominabile regina, subisce un aumento del volume addominale a fronte della necessità di deporre un numero di uova sempre maggiore. Le operaie di un nido maturo in agosto possono essere dell'ordine delle centinaia.<br />A fine estate/inizio autunno, la regina cessa provvisoriamente di deporre le uova per lasciare alla sua prossima covata lo spazio necessario per crescere. L'ultima covata del nido, è però particolare. Non darà vita ad altre operaie, perché composta da larve di vespe [[Aploidia|aploidi]] maschi, nate da uova non fecondate e vespe di sesso femminile che si svilupperanno in nuove future fondatrici a causa del maggior apporto di cibo da parte delle numerose operaie e della diminuzione dei feromoni di dominanza prodotti dalla regina originale. Appena l'ultima covata è dischiusa, attorno a settembre, comincia il declino del nido. Le nuove regine e i maschi, ora molto numerosi rispetto alle operaie, a ridosso dell'inverno avviano il periodo degli accoppiamenti. Ogni femmina fertile copula con un maschio preferibilmente di un'altra colonia, dopodiché incomincia ad accumulare grasso corporeo tramite liquidi zuccherini per prepararsi ad affrontare la stagione fredda. Se tutto andrà bene, le femmine fecondate saranno le regine dell'anno successivo.
▲ [[File:European hornet 090621.jpg|right|thumb|Calabrone, particolare della testa, vespa operaia.]]
Nel frattempo, la vecchia regina, ormai troppo anziana per deporre altre uova nel nido, si allontana dal suo regno e muore di vecchiaia,
Del nido, in inverno inoltrato, non resta che l'involucro cartaceo e le cellette abbandonate, spesso saccheggiate da formiche o utilizzate come rifugio invernale da altri insetti, come [[rincoti]], [[coccinellidae|coccinelle]] o qualunque altro [[insetto]] che in fase di adulto [[diapausa|svernante]] cerchi rifugio. Non di rado, alcune femmine fecondate possono passare l'inverno sul nido, assieme agli altri animali ospiti.
I siti di ibernazione preferiti per le future regine sono di rado intercapedini di manifattura umana, il nido stesso o più di frequente tronchi d'albero marci o rifugi sottoterra.
[[File:Vespa crabro germana with prey Richard Bartz Crop.jpg|thumb|Calabrone
▲[[File:Vespa crabro germana with prey Richard Bartz Crop.jpg|thumb|Calabrone ripiegato.]]
=== Nido ===
==== Costruzione ====
Il nido è formato da una mistura di polpa di carta, creata dalle vespe operaie con parti di alberi o materiale vegetale tagliato con le mandibole, masticati e mischiati con la saliva, oltre a fango e altre derivazioni simili
==== Composizione chimica e fisica ====
Minerali come [[titanio]] (Ti), [[ferro]] (Fe) e [[zirconio]] (Zr) sono comunemente presenti nel suolo e pertanto si ritrovano anche nella composizione del nido del calabrone. Il peso del nido più grande mai trovato era di 80,87 grammi, da vuoto, a dimostrazione del fatto che la struttura si presenta estremamente leggera. Le celle interne sono di norma comprese tra i 4 e i 5 mm di lunghezza e gli
== Relazioni con l'uomo ==
=== Specie tutelate e protezione ===
La ''V. crabro'' per i motivi esposti più sotto è oggetto di continue distruzioni dei nidi, talvolta necessarie
=== Danni alle coltivazioni ===
Come molti altri tipi di vespe, i calabroni
=== Problemi associati ===
I calabroni europei sono onnivori e come tali mangiano diverse altre specie di insetti molti dei quali sono considerati infestanti e quindi in questo senso essi apportano un beneficio a giardini e coltivazioni.
=== Veleno e punture ===
Il calabrone, pur tendendo a non attaccare naturalmente l'uomo, può rappresentare in molti casi una minaccia concreta.
In tali casi il veleno del calabrone interferisce con il corretto funzionamento delle vie respiratorie, causando affanno o addirittura soffocamento. Nei casi più gravi può rendersi necessaria una [[tracheotomia]]. Le reazioni a seguito di punture di calabroni possono rivelarsi mortali
Normalmente, la sensazione di dolore che si avverte subito dopo la puntura è data essenzialmente dall'infiammazione che il veleno iniettato determina nei primi strati della cute, mentre il gonfiore successivo è dato dalla reazione naturale dell'organismo. Poiché il pungiglione delle vespe non è uncinato come quello delle api è raro che il pungiglione si spezzi e rimanga ancorato nei tessuti, ma se
=== Disinfestazione, eradicazione ===
Nel caso in cui il bilancio tra i benefici della presenza delle vespe crabro (distruzione di insetti nocivi alle colture e all'uomo) e gli svantaggi della medesima (danni alla frutta, predazione eccessiva di api, pericolo per l'uomo) sia sfavorevole alla permanenza dell'insetto in una data area si può procedere al suo contenimento numerico (riservando lo sterminio alle sole specie aliene quali le varianti di velutina). Numerosi i metodi messi a punto dall'esperienza soprattutto degli apicoltori.
'''Segnalazione
La soluzione radicale è individuare i nidi e segnalarli alle autorità (vigili del fuoco, assessorati
'''Cattura-eliminazione diretta'''
Riga 128 ⟶ 108:
* adesive (tipo vischio), autocostruite
* ad annegamento, costituite da un contenitore per
* meccaniche passive (specifiche per apicoltori), cassetti aggiuntivi alle arnie, reti, ecc.
* luminose a ventola o griglia folgorante (come per le zanzare, una lampada a luce fredda-azzurrognola attira gli insetti verso un aspiratore o una rete folgorante)
* farmacologiche (veleni): solo per interni infestati dagli insetti nocivi o soggetti a loro incursioni, da non usare
* biologiche: piante carnivore specializzate in mosche e calabroni asiatici (in fase sperimentale).
== Tassonomia ==
La ''Vespa crabro'' è catalogata come appartenente al genere ''Vespa'', un gruppo caratterizzato da specie [[eusociali]]. Questo genere è una sottofamiglia delle ''[[Vespinae]]'', che sono note per masticare il loro cibo per nutrire i piccoli della loro specie e costruire i nidi con materiali simili alla carta, derivati in realtà da fibre vegetali. Secondo recenti studi filogenetici, sono strettamente imparentati con la ''Vespa dybowski''
Sono state descritte le seguenti [[sottospecie]] di ''Vespa crabro''<ref>
* ''Vespa crabro crabro'' {{zoo|Linnaeus|1758}}.
* ''
* ''
* ''
* ''
* ''
* ''
* ''
* ''
In [[Italia]] ed [[Europa centrale]] è diffusa la sola sottospecie ''germana''. Tuttavia è innegabile la coesistenza in [[Lombardia]] di varianti con i tergiti di un giallo più chiaro e altre di un giallo virante al fulvo.
== Note ==
Riga 156 ⟶ 135:
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons|wikt=calabrone|etichetta=calabrone|q=calabrone|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|artropodi}}
|