Napoli... serenata calibro 9: differenze tra le versioni

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{{S|film drammatici|film polizieschi}}
{{Film
|titolo italiano = Napoli... serenata calibro 9
|immagine = Mario Merola e Nunzio Gallo dal film Napoli... serenata calibro 9.jpeg
|didascalia = [[Nunzio Gallo]] e [[Mario Merola]] in una scena del film
|lingua originale = ita
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = [[1978]]
|aspect ratio =
|durata= 89 min
|genere 2= PoliziescoDrammatico
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|genere 2 = DrammaticoPoliziesco
|regista = [[Alfonso Brescia]]
|genere 2= Poliziesco
|registasoggetto = [[AlfonsoCiro BresciaIppolito]]
|sceneggiatore = [[Piero Regnoli]], Ciro Ippolito, Alfonso Brescia
|soggetto= [[Ciro Ippolito]]
|sceneggiatoreproduttore = [[Piero Regnoli]], Ciro Ippolito, Alfonso Brescia
|produttore esecutivo = Ciro Ippolito
|casa produzione = Impegno Cinematografica
|produttore esecutivo= Ciro Ippolito
|casa distribuzione italiana = G.P.S.
|casa produzione= Impegno Cinematografica
|attori = *[[Mario Merola]]: don Salvatore Savastano
|casa distribuzione italiana= G.P.S.
*[[Aldo Canti|Nick Jordan]]: Antonio di Santo detto ''Totonno 'o pazzo''
|attori=
*[[Mario Merola]]: don Salvatore Savastano
*[[Aldo Canti]]: Totonno 'o pazzo
*[[Ria De Simone]]: Mailin l'impegnatrice
*[[Lucio Montanaro]]: l'appuntato Capezzuto
*[[Lucio Crocitti]]: l'agente Esposito
*[[Letizia D'Adderio]]: Stelletella
*[[Marco Girondino]]: Gennarino
*[[Leopoldo Mastelloni]]: la tigre di Forcella
*[[Nunzio Gallo]]: il commissario di Polizia
*[[Nino Vingelli]]: don Raimondo
*[[Lucia Cassini]]: se stessa
*[[Alex Partexano]]: SalvatorePaolo, sgherro di Totonno
*[[Luigi Uzzo]]: un ladro di don Raimondo
|doppiatori originali = *[[Giuseppe Rinaldi]]: don Salvatore Savastano
*[[Nino Vingelli]]: don Raimondo
|doppiatori originali=
*[[Giuseppe Rinaldi]]: don Salvatore Savastano
*[[Michele Gammino]]: Totonno 'o pazzo
*[[Angela Luce]]: Mailin l'impegnatrice
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*[[Mario Frera]]: don Raimondo
*[[Giacomo Furia]]: ladro di don Raimondo
|fotografo = [[Silvio Fraschetti]]
|montatore = [[Carlo Broglio]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Eduardo Alfieri]]
|scenografo = [[Vincenzo Medusa]]
|costumista = [[Valeria Valenza]]
|truccatore =
|sfondo =
}}
'''''Napoli... serenata calibro 9''''' è un film del [[1978]] diretto da [[Alfonso Brescia]], con protagonista [[Mario Merola]].
 
== Trama ==
Ad un pranzo di ricevimento, organizzato dal contrabbandiere Salvatore Savastano per festeggiare la comunione del figlio, fanno irruzione cinque malviventi, armati di [[Mitra (arma)|mitra]] e col volto coperto da [[passamontagna]]. Uno di loro fa fuoco uccidendo sul colpo la moglie e il figlio di Salvatore e si lancia quindi dalla finestra con un incredibile salto acrobatico, riuscendo non solo a cadere in piedi, ma anche a recuperare il mitra che aveva lanciato in alto. Questa scena rimane impressa nella mente di Savastano, che d'ora in poi cercherà con tutti i mezzi di risalire ai presunti assassini. Convocato dal commissario della questura locale viene fatto seguire da due suoi uomini, gli agenti Capezzuto ed Esposito, che però, a causa della loro inettitudine, riescono a concludere ben poco.
Durante la festa per la Prima Comunione di Carletto Savastano, figlio del noto contrabbandiere Salvatore Savastano, irrompono quattro uomini a volto coperto armati di mitra: dopo aver rubato gioielli agli invitati, un membro del gruppo fa improvvisamente fuoco su Carletto e la madre uccidendoli sul colpo, dopodiché si butta dalla finestra saltando all'indietro e gettando in aria l'arma per poi atterrare al suolo prima di essa e afferrarla. Rimasto vedovo e senza figlio, don Salvatore inizialmente fatica a reagire, e mostra di avere poca memoria dell'accaduto dinanzi alle domande fattegli dal commissario di Polizia, sua vecchia conoscenza. Questi ritiene che Savastano abbia voluto mostrarsi vago apposta, dati i suoi passati e seri precedenti penali, e, temendo voglia farsi giustizia da solo, manda sulle sue tracce i due maldestri agenti Esposito e Capezzuto, con risultati pessimi.
 
Don Salvatore intanto chiede lumi all'amico Don Raimondo, un sedicente sacerdote capo di una banda dedita a furti di vario genere. Costui ignora la paternità della rapina, sostenendo che i suoi uomini non avrebbero una tale ferocia, ma al contempo pensa che i quattro possano essersi rivolti a Mailin, ex-prostituta proprietaria di un [[Banco dei pegni|banco pegni]] nonché amante di Antonio Di Santo, detto "Totonno 'o pazzo", un meccanico che ripara motoscafi al porticciolo di [[Mergellina]] e che Savastano conosce. Dinanzi alle pressanti domande del contrabbandiere, Mailin si mostra al principio reticente; tuttavia, dopo aver colto Totonno a letto con un'altra donna, telefona don Salvatore chiedendogli di incontrarsi per rivelargli notizie urgenti. Ma non fa in tempo: informato di quell'appuntamento, "'O pazzo" l'attende sotto lo stabile dove abita Savastano e la uccide dandosi poi alla fuga. Di nuovo dinanzi al commissario, don Salvatore gli dice di non conoscere la donna, venendo comunque a conoscenza della sua attività di ricettatrice. Il commissario crede che Mailin sia morta per causa sua, data la sua possibile conoscenza di particolari relativi alla sanguinosa rapina, e pertanto, se vuole evitare guai peggiori, lo invita a farsi vivo con lui qualora scoprisse altre notizie. A don Salvatore, rassegnato all'idea di dover penare a lungo per conoscere la verità, sembra non rimanere altro che l'amicizia di Gennarino, un piccolo orfano senza fissa dimora che ha conosciuto da poco e a cui dà ospitalità.
 
Grazie alla rivelazione di Gennarino, uno [[scugnizzo]] di circa dieci anni incontrato per caso in strada, Salvatore riesce a risalire all'assassino, ovvero Totonno 'O Pazzo, un [[meccanico]] di [[Borgo Santa Lucia]], conosciuto, oltre che per le azioni malavitose e il suo temperamento folle, per i salti acrobatici che riesce a compiere.
Mentre si trova con il ragazzino in un bar di [[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza Municipio]], Savastano vede due giovani dilettarsi in acrobazie sul prato antistante il [[Maschio Angioino]]. A quel punto gli sovviene un particolare della rapina, l'unico a rimanere sempre fisso nella sua mente: la [[Capriola|capriola]] dell'assassino. Lo racconta a Gennarino, il quale gli rivela che "Totonno 'o pazzo", scommettendo con gli amici, compie quello stesso gesto lanciando in aria una bottiglia e prendendola al volo con un salto all'indietro. Per don Salvatore è tutto chiaro: l'omicida è lui. Si precipita dunque immediatamente a Mergellina, deciso a vendicare i suoi cari; vedendolo giungere, Totonno capisce subito le sue intenzioni e scappa a bordo della sua auto. Savastano lo insegue, ma è a sua volta seguito dagli scagnozzi di Di Santo, e nella colluttazione che ne sorge viene colpito alla testa perdendo i sensi.
 
AlSavastano, risvegliopronto dona Salvatorevendicarsi, siaffronta ritrovalui ine unala baraccasua di pescatoribanda, legatoma maniviene picchiato e piedicondotto, ain unastato sedia.di Dinanzi a luishock, iin quattrouna componenticapanna delladi bandalegno assassina,su compresouna ovviamente Totonnospiaggia, chedove hannoè decisostata di eliminarlo conposizionata una [[bomba a orologeria]]. FortunatamenteDopo peressere luistato irrompesalvato nelproprio capannoda Gennarino, adon liberarloSalvatore daifa legacci poco prima che l'ordigno deflagri. Subito dopoirruzione, Savastanocon giungedue armipistole in pugno, in una trattoria dinella [[Borgo Marinaritrattoria]] dove istavano quattrorifocillandosi stannoi "festeggiando"malviventi. laMuoiono suatutti mortetranne e sparaTotonno all'impazzata,o uccidendopazzo tutti tranne Totonnoche, ildopo qualeaver prendepreso in ostaggio il piccolo Gennarino, portandolofugge via con sé su un motoscafo. Aiutato dai suoi uominiSalvatore, dondopo Salvatoreun insegueinseguimento ilin "Pazzo"mare, finolo araggiunge raggiungerloe inlo mareuccide apertofacendolo esaltare finirloin facendoaria esploderecon il motoremotoscafo delsalvando mezzocosì con un colpo diil pistolabambino.
 
InsiemeAd aattendere Gennarino don Salvatore fa ritorno al Borgo Marinari, e ad attenderloSavastano sulla banchina c'è il commissario, prontoche adlo arrestarlo.arresta Accettandoper coraggiosamentegli ilomicidi suoappena destinocommessi. Salvatore, ilormai contrabbandiereaffezionatosi chiedeal epiccolo, ottienechiede dalal commissario stessodi la tutela del bambinooccuparsene, e consegnadecide adi quest'ultimolasciargli le sue chiavi di casa. Gennarinosua, commosso da quelcome gesto di generositàamore paterno, loconsapevole chiamaanche indel segnofatto diche riconoscenzapasserà "papà"il prima di vederlo andare mestamente via nella [[Volante (Polizia di Stato)|volante]]resto della Polizia che losua porteràvita in carcere.
 
== CuriositàProduzione ==
*Questo''Napoli... serenata calibro 9'' è il terzo, deidi cinque film, in cui [[Mario Merola]] è doppiato da [[Giuseppe Rinaldi]]. In[[Nunzio questoGallo]], filmche comeviene neglispesso altriutilizzato quattronel ruolo del commissario, è statoinvece doppiato da [[GiuseppeFerruccio RinaldiAmendola]].
*In questo film [[Nunzio Gallo]] che viene spesso utilizzato nel ruolo del commissario è doppiato da [[Ferruccio Amendola]].
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Imdb}}
 
{{Film di Alfonso Brescia}}
{{Portale|Cinemacinema}}
 
[[Categoria:Film poliziotteschi]]
[[Categoria:Film ambientati a Napoli]]
[[Categoria:Film diretti da Alfonso Brescia]]
[[Categoria:Film sulla vendetta]]