Enotri: differenze tra le versioni

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|sottogruppi = [[Siculi]], [[Morgeti]] ed [[Itali]]
|regione = {{ITA}}<br />(di origine [[Arcadia]])
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}}
Gli '''Enotri''' (in [[Greco antico|greco]]: Οἰνωτροί<ref>Aristotele, ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'', 1329b 10.</ref>) erano un antico [[popolo italico]] dell'Italia meridionale, precedente la [[Colonizzazione greca|seconda colonizzazione greca]] in un territorio di notevoli dimensioni, che da questi prese il nome, [[Enotria]] (dal nome di [[Enotro]] figlio di [[Licaone (figlio di Pelasgo)|Licaone]]), comprendenti il [[Cilento]], parte della [[Basilicata]] e la [[Calabria]].
 
[[Dionigi di Alicarnasso]] disse che gli Enotri furono i più antichi colonizzatori provenienti dalla [[Grecia]].<ref>Dionigi di Alicarnasso, ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità Romane]]'', I 13.2.</ref> Sono le popolazioni connesse col racconto della nascita e della storia delle colonie elleniche della Magna Grecia, persistenti nei racconti fino alla prima metà del V sec. a.C., quando ad esse subentrano le popolazioni osche: [[Campani]], [[Sanniti]], [[Lucani]], [[Bruzi|Bruttii]]. Sul loro conto il confronto delle fonti archeologiche, epigrafiche e numismatiche, letterarie non manca del tutto e rende comunque conto della percezione di tali realtà che le varie colonie magno-greche, a contatto con quei contesti, dovevano per forza possedere.
Gli '''Enotri''' sono un'antica popolazione dell'Italia preromana stanziata, attorno al [[XV secolo a.C.]], in un territorio di notevoli dimensioni, che da questi prese il nome, [[Enotria]] (dal nome di [[Enotro]] figlio di [[Licaone (figlio di Pelasgo)|Licaone]]), comprendente le attuali [[Campania]] meridionale, parte della [[Basilicata]] e la [[Calabria]]. [[Dionigi di Alicarnasso]] disse che gli Enotri furono i più antichi colonizzatori provenienti dalla [[Grecia]].<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità Romane]] I 13.2</ref>
 
L’Oinotrìa, secondo le fonti di [[Strabone]], comprendeva tutto un insieme di popolazioni, distribuite nello spazio che andava dal [[Sele|fiume Sele]] e da [[Paestum|Poseidonia]] fino a [[Metaponto]] e al [[golfo di Taranto]]; esse erano, dunque, quelle incontrate, al momento del loro insediamento in Italia meridionale, dagli [[Achei]] così come dai Locresi e dai Calcidesi di Reggio. La loro presenza in quest’area è confermata nella Lucania, per [[Elea-Velia|Elea]], nella Calabria tirrenica e nel Reggino, sulla costa ionica, per tutto lo spazio dalla Locride e dalla Crotoniatide fino alla Sibaritide, alla Siritide e al Metapontino. L’area è quella dell’antica Italia, intesa come ''terra di Oinotroi''.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione |cognome=Mele |nome=Alfonso |data=2017 |titolo=Le popolazioni dell'Archaia Italia |rivista=Quaderni del Centro Studi Magna Grecia |pagina=169 |accesso=2022-01-21 |url=https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/alfonso-mele-le-popolazioni-dellarchaia-italia-2017/}}</ref>
== Storia ==
=== Origini ===
In mancanza di fonti dirette, le vicende storiche degli Enotri, come di altri popoli preromani, possono essere ricostruite unicamente sulla base delle notizie fornite da autori posteriori greci e romani, dei dati della [[toponomastica]] e dell'[[archeologia]]. Gli Enotri sarebbero giunti in Italia alle soglie dell'[[Età del ferro]] ([[XI secolo a.C.]]), e si distinsero in tre rami Itali, Morgeti e Siculi.
 
== StoriaOrigini ==
Gli antichi storici greci dicevano che provenivano, all'inizio dell'[[Età del ferro]] (XI secolo a.C.), dalla Grecia insieme ad altri popoli dello stesso gruppo etnico<ref>[http://www.theoi.com/Text/Pausanias8A.html Pausanias. ''Description of Greece'', Arcadia, 8.3.5 (Theoi Project)]</ref><ref>[http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1B*.html Dionysius of Halicarnassus. ''Roman Antiquities''. Book I, 11-13 (LacusCurtius)]</ref> attraverso il [[Canale d'Otranto]]. Per gli storici romani, furono di antica stirpe greca del [[Peloponneso]] (XV-XII secolo a.C.),<ref>sedici generazioni prima della [[Guerra di Troia]], [[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], I, 9.4</ref> e per lo storico [[Sicelioti|siceliota]] [[Antioco di Siracusa]] furono il primo popolo antico in Italia di cui si ebbe notizia.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], I, 12.3</ref>
In mancanza di fonti dirette, le vicende storiche degli Enotri, come di altri popoli preromani, possono essere ricostruite unicamente sulla base delle notizie fornite da autori posteriori greciromani e romanigreci, dei dati della [[toponomastica]] e dell'[[archeologia]]. Gli Enotri sarebbero giunti in Italia alle soglie dell'[[Età del ferro]] ([[XI secolo a.C.]]), e si distinsero, secondo Antioco, in trediverse ramiarticolazioni: Itali[[Ausoni]], [[Siculi]], [[Morgeti]] e Siculi[[Choni]]: è chiaro, dunque, che ''Oinotrìa'' è una definizione comprensiva di diverse realtà locali, le quali tutte confluivano nell’unica definizione di Enotri. Su questa stessa linea si muove anche Aristotele che nello spazio dell’Oinotrìa-Italìa colloca, da un lato, Ausoni/Opici, dall’altro, [[Choni]].<ref name=":0"/>
 
Gli antichi storici greci dicevano che provenivano, all'inizio dell'[[Età del ferro]] (XI secolo a.C.), dalla Grecia insieme ad altri popoli dello stesso gruppo etnico<ref>[http{{Cita libro |url=https://www.theoi.com/Text/Pausanias8A.html |autore=[[Pausania il Periegeta|Pausanias.]] ''|titolo=Description of Greece'', Arcadia, |volume=8.3.5 (|editore=su ''Theoi Project)]''}}</ref><ref>[http{{Cita libro |url=https://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1B*.html |autore=Dionysius of Halicarnassus. ''|titolo=Roman Antiquities''. |volume=Book I, 11-13 (|editore=su ''[[LacusCurtius)]]''}}</ref> attraverso il [[Canale d'Otranto]]. Per gli storici romani, furono di antica stirpe greca del [[Peloponneso]] (XV-XII secolo a.C.),<ref>sedici generazioni prima della [[Guerra di Troia]],: [[Dionigi di Alicarnasso]], [[''Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', I, 9.4.</ref> e per lo storico [[Sicelioti|siceliota]] [[Antioco di Siracusa]] furono il primo popolo antico in Italia di cui si ebbe notizia.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], I, 12.3.</ref>
Secondo una visione continuista<ref>{{cita libro|cognome=Sciarretta|nome=Antonio|titolo=Toponomastica d'Italia. Nomi di luoghi, storie di popoli antichi|editore=Mursia|città=Milano|anno=2010|pp=174-194|capitolo= Liguri, Enotri e Sicani|isbn=978-88-425-4017-5}}
</ref>, gli Enotri rappresenterebbero il ramo meridionale di uno strato etno-linguistico molto antico e diverso da quello proto-latino, che avrebbe occupato l'area tirrenica dalla [[Liguri]]a alla [[Sicani|Sicilia]] (strato ''ligure-sicano'').
 
Secondo una visione continuista,<ref>{{citaCita libro |cognome=Sciarretta |nome=Antonio |titolo=Toponomastica d'Italia. Nomi di luoghi, storie di popoli antichi |editore=[[Mursia]] |città=Milano |anno=2010 |pppagine=174-194 |capitolo= Liguri, Enotri e Sicani |isbn=978-88-425-4017-5}}</ref> gli Enotri rappresenterebbero il ramo meridionale di uno strato etno-linguistico molto antico e diverso da quello proto-latino, che avrebbe occupato l'area tirrenica dalla [[Liguri]]a alla [[Sicani|Sicilia]] (strato ''ligure-sicano'').
Il [[glottologo]] e [[linguista]] italiano [[Giacomo Devoto]] ne ipotizzò un'origine Balcanica proto-[[Illiri]]ca<ref>Gianna G. Buti e [[Giacomo Devoto]], ''Preistoria e storia delle regioni d'Italia'', Sansoni Università, 1974</ref>. In ogni caso, stando ad [[Antonino Liberale]] (autore greco del [[II secolo d.C.]]), il loro arrivo provocò la fuga degli [[Elimi]] in [[Sicilia]].
 
Il glottologo e linguista italiano [[Giacomo Devoto]] ne ipotizzò un'origine balcanica proto-[[Illiri]]ca.<ref>{{Cita libro |autore=Gianna G. Buti |autore2=G. Devoto |titolo=Preistoria e storia delle regioni d'Italia |wkautore2=Giacomo Devoto |città=Firenze |editore=[[Sansoni]] Università |anno=1974 |sbn=RAV0130738}}</ref> In ogni caso, stando ad [[Antonino Liberale]] (autore greco del [[II secolo d.C.]]), il loro arrivo provocò la fuga degli [[Elimi]] in [[Sicilia]]. Secondo prove archeologiche gli Enotri erano un popolo autoctono Calabrese [https://journals.openedition.org/mefra/2438?lang=it] Dagli Enotri, si sarebbero poi distinte le popolazionepopolazioni degli Itali, Morgeti e Siculi.<ref>{{Cita libro |titolo=Magna Grecia: l'Italia meridionale dalle origini leggendarie alla conquista romana, |autore=Ettore M. De Juliis, |città=Bari |editore=[[Edipuglia]] srl, |anno=1996 ,|pagina=22 pg 22.|sbn=UBO0255290}}</ref>
 
{{Citazione|ebbero così origine Siculi, Morgeti ed Itali, che sono Enotri.|Antioco, ''[[FGrHist]]'' 555 F 9, in [[Dionigi di Alicarnasso|Dion. Hal.]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', I, 12, 3.|Οὕτω δὲ Σικελοὶ καὶ Μόργητες ἐγένοντο καὶ Ἰταλίητες ἐόντες Οἴνωτροι’.|lingua=grc}}
 
== Dagli Ausoni agli Enotri ==
[[Dionigi di Alicarnasso]] (1 II, 2-4; 12,1), nelle fonti storiche.
{{citazione|Gli [[Arcadi]] primi tra gli [[Elleni]], attraversato l'[[Mare Adriatico|Adriatico]] si stanziano in [[Italia]], condotti da [[Enotro]], figlio di Licaone, nato 17 generazioni prima della [[guerra di Troia]]... giunse all'altro mare, quello che bagna le regioni occidentali d'Italia. Questo si chiama Ausonia dagli [[Ausoni]] che abitavano le sue rive;... e fondò sulle alture piccoli centri abitati vicini gli uni gli altri, secondo la forma di insediamento consuete dagli antichi. E la regione occupata, che era vasta, fu chiamata [[Enotria]] ed enotrie tutte le genti su cui regna}}.<ref>{{citaCita web |lingua=en, it news|url=httphttps://www.summagallicana.it/lessico/a/Ausoni.htm |titolo=Ausoni {{!}} Ausones |accesso=2024-09-15}}</ref>}}
 
Si era dunque formato, nei secoli anteriori allo sbarco dei Greci, un agglomerato più ampio con il nome di ''RhegionRhēgíōn'' ({{polytonic|Ρηγίων}}), e prima ancora noto come ''ErythràErythrá'' (Ερυθρά), abitato in epoche diverse da popoli appartenenti alle stirpi degli Ausoni, degli Enotri e infine degli [[Itali]]-[[Morgeti]].
=== Arrivo degli Enotri a Reggio Calabria ===
 
[[Dionigi di d'Alicarnasso]] e [[Diodoro Siculo]] ci dicono che gli [[Ausoni]] erano stanziati nella zona di Reggio già intorno al [[XVI secolo a.C.]] Mentre gli '''Itali''', secondo molte fonti tra cui lo stesso [[Dionigi di Alicarnasso]], [[Tucidide]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], dicono che questi ultimi erano un ramo degli Enotri, e che i Morgeti non avevano seguito la maggioranza del loro popolo nel passaggio alla vicina [[Sicilia]] (dando poi il loro nome all'isola).
Si era dunque formato, nei secoli anteriori allo sbarco dei Greci, un agglomerato più ampio con il nome di ''Rhegion'' (Ρηγίων), e prima ancora noto come ''Erythrà'' (Ερυθρά), abitato in epoche diverse da popoli appartenenti alle stirpi degli Ausoni, degli Enotri e infine degli [[Itali]]-[[Morgeti]].
 
{{Citazione|Dagli Enotri cólta, prima Enotria nomossi: or, com'è fama, preso d'Italo il nome, Italia è detta.|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], ''[[Eneide]]'' III, 164}}
[[Dionigi di Alicarnasso]] e [[Diodoro Siculo]] ci dicono che gli [[Ausoni]] erano stanziati nella zona di Reggio già intorno al [[XVI secolo a.C.]] Mentre gli '''Itali''', secondo molte fonti tra cui lo stesso [[Dionigi di Alicarnasso]], [[Tucidide]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], dicono che questi ultimi erano un ramo degli Enotri, e che i Morgeti non avevano seguito la maggioranza del loro popolo nel passaggio alla vicina [[Sicilia]] (dando poi il loro nome all'isola).
 
Intorno al [[X secolo a.C.]], giunsero nell'area [[Catanzaro|catanzarese]] gli Enotri, che da un secolo circa si stavano stabilendo in [[Italia]]. L'integrazione con le popolazioni locali fu pacifica e consentì un ulteriore aumento della popolazione soprattutto sulla costa. Alcuni ritrovamenti di antiche necropoli con iscrizioni riconducibili a questo popolo, sono avvenuti nell'attuale quartiere [[Germaneto]], in un'area adiacente all'antica [[Scolacium]] lungo il [[Corace (fiume)|fiume Corace]].<ref>{{Cita libro |cognome=Maiuri, "|nome=A. |titolo=Arte e civiltà nell'Italia antica" |wkautore=Amedeo Maiuri |città=Milano |editore=[[Touring Club Italiano]] |anno=1960 |sbn=RAV2113984}}</ref>. In questo periodo l'intero [[istmo di Catanzaro]] fu dominato dagli Enotri, capeggiati dal Re Enotrio [[Italo (mitologia)|Italo]], che si stanziò definitivamente nella terra tra i due golfi, come affermano chiaramente [[Antioco da Siracusa]] e [[Aristotele]]:
{{Citazione|Dagli Enotri cólta, prima Enotria nomossi: or, com'è fama, preso d'Italo il nome, Italia è detta.|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Eneide]] III, 164}}
 
{{citazione|L'intieraintera terra fra i due golfi di mari, il [[Golfo di Sant'Eufemia|Nepetinico]] e lo [[Golfo di Squillace|Scilletinico]], fu ridotta sotto il potere di un uomo buono e saggio, che convinse i vicini, gli uni con le parole, gli altri con la forza.
=== Arrivo degli Enotri a Catanzaro ===
Questo uomo si chiamò Italo che denominò per primo questa terra Italia. E quando italo si fu impadronito di questa terra dell'istmo, ed aveva molte genti che gli erano sottomesse, subito pretese anche i territori confinanti e pose sotto la sua dominazione molte città.| [[Antioco di Siracusa]], V secolo a.C.}}
{{citazione|Italo, re degli Enotri, da lui in seguito presero il nome di Itali e Italìa l'estrema propaggine delle coste europee polo a delimitata a Nord dai golfi [di Squillace e di S.Eufemia], di lui dicono che abbia fatto degli Enotri, da nomadi che erano degli agricoltori stabili, e che abbia imposto loro nuove leggi, istituendo tra l'altro per primo le sissizie|[[Aristotele]], ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'', VII, 10, 2-3}}
 
Il reale motivo per cui gli Enotri si stabilirono definitivamente in quest'area fu la sconfitta subita dai [[Lucani]], in [[Puglia]], [[Basilicata]] e [[Calabria|Calabria settentrionale]] che spinsero questo popolo a scendere fino ad occupare parte della [[Calabria]] centro-meridionale fino all'attuale zona della piana di Gioia dove presero il nome di [[Ausoni]] da Re Siculo Ausone<ref>[{{Cita libro |cognome=Nibby |nome=A. |url=http://books.google.it/books?id=sAFCAAAAIAAJ&pg=PR24&lpg=PR24&dq=cartina+italia+antica+ausoni+oenotri&source=web&ots=Uhl9JPSTIr&sig=c-P-RufjRPg8vO8IgW_BO5YeNic&hl=it#PPR30,M1 Secondo|titolo=Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma |wkautore=Antonio Nibby |editore=Tipografia delle Belle Arti |data=1848 |via=[[Google Books]]}}</ref> figlio di Re Enotrio Italo.
Intorno al [[X secolo a.C.]], giunsero nell'area [[Catanzaro|catanzarese]] gli Enotri, che da un secolo circa si stavano stabilendo in [[Italia]]. L'integrazione con le popolazioni locali fu pacifica e consentì un ulteriore aumento della popolazione soprattutto sulla costa. Alcuni ritrovamenti di antiche necropoli con iscrizioni riconducibili a questo popolo, sono avvenuti nell'attuale quartiere [[Germaneto]], in un'area adiacente all'antica [[Scolacium]] lungo il [[Corace (fiume)|fiume Corace]]<ref>Maiuri, "Arte e civiltà nell'Italia antica"</ref>. In questo periodo l'intero [[istmo di Catanzaro]] fu dominato dagli Enotri, capeggiati dal Re Enotrio [[Italo (mitologia)|Italo]], che si stanziò definitivamente nella terra tra i due golfi, come affermano chiaramente Antioco da Siracusa e [[Aristotele]]:
{{citazione|L'intiera terra fra i due golfi di mari, il [[Golfo di Sant'Eufemia|Nepetinico]] e lo [[Golfo di Squillace|Scilletinico]], fu ridotta sotto il potere di un uomo buono e saggio, che convinse i vicini, gli uni con le parole, gli altri con la forza.
Questo uomo si chiamò Italo che denominò per primo questa terra Italia. E quando italo si fu impadronito di questa terra dell'istmo, ed aveva molte genti che gli erano sottomesse, subito pretese anche i territori confinanti e pose sotto la sua dominazione molte città.| [[Antioco di Siracusa]] V secolo a.C.}}
 
{{citazione|Italo, re degli Enotri, da lui in seguito presero il nome di Itali e Italìa l'estrema propaggine delle coste europee polo a delimitata a Nord dai golfi [di Squillace e di S.Eufemia], di lui dicono che abbia fatto degli Enotri, da nomadi che erano degli agricoltori stabili, e che abbia imposto loro nuove leggi, istituendo tra l'altro per primo le sissizie|[[Aristotele]], ''Politica'', VII, 10, 2-3}}
 
Il reale motivo per cui gli Enotri si stabilirono definitivamente in quest'area fu la sconfitta subita dai [[Lucani]], in [[Puglia]], [[Basilicata]] e [[Calabria|Calabria settentrionale]] che spinsero questo popolo a scendere fino ad occupare parte della [[Calabria]] centro-meridionale fino all'attuale zona della piana di Gioia dove presero il nome di [[Ausoni]] da Re Siculo Ausone<ref>[http://books.google.it/books?id=sAFCAAAAIAAJ&pg=PR24&lpg=PR24&dq=cartina+italia+antica+ausoni+oenotri&source=web&ots=Uhl9JPSTIr&sig=c-P-RufjRPg8vO8IgW_BO5YeNic&hl=it#PPR30,M1 Secondo]</ref> figlio di Re Enotrio Italo.
 
== Società ==
Vera, probabile o falsa che sia stata l'ipotesi della origine greca del loro eroe capostipite, certo è che l'elemento indigeno, così come sarà durante la colonizzazione storica degli Achei e sempre nella storia di tutti i popoli, giocò un ruolo fondamentale nello sviluppo di una civiltà che costituì l'embrione di quella magnogreca poi, romana dopo e occidentale infine.
=== Organizzazione politica ===
L'organizzazione politica degli Enotri fu prevalentemente di tipo oligarchico&nbsp;– monarchico e, soprattutto federativo. Più villaggi, correlati tra loro da vitali interessi, costituirono e fondarono le “città”, nelle quali risiedevano le più alte istituzioni politiche e religiose: il “capo” e il “sacerdote”.
 
[[Ecateo di Mileto|Ecateo da Mileto]] li descrive come un popolo di montanari, dedito alla pastorizia, che rese abitata ogni contrada della fertile terra di Ausonia.
 
[[Polibio]] li dice un popolo in possesso di “ogni«ogni virtù, per onestà di costumi, benignità della natura, ospitalità verso tutti, e diverso dagli altri greci per colpe e crudeltà; notevole per religioso rispetto verso gli dei”dei».
 
[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] declama l'Enotria “terra«terra antica, potente in armi e feconda, gli Enotri la coltivarono, ora è fama che i posteri la chiamarono Italia, dal nome del loro signore”signore».
 
In quanto popolo di pastori doveva godere di grande stima e rispetto, perché nell'antichità la figura del pastore era portatrice di attributi straordinari di potenza e di saggezza. Infatti, pastore era il grande re di Creta Minosse, pastori erano i primi capi dei villaggi e delle città; pastore era ritenuto Zaleuco, il grande legislatore di Locri; gli abiti del pastore, nei canti omerici, erano vestiti dagli eroi e dalle divinità.
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=== Insediamenti ===
Dionigi di Alicarnasso scrive che gli Enotri si stabilirono in diversi piccoli centri contigui, preferendo per questi le zone elevate rispetto a quelle pianeggianti.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[''Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', I 12.1.</ref>
 
Nelle zone interne del [[Cilento]] la popolazione indigena degli Enotri abitava intorno alla prima metà del [[VI secolo a.C.]] prima di essere sopraffatta dal popolo dei [[Lucani]]. Un tipico insediamento Cilentano del popolo degli Enotri si può osservare e studiare nel comune di [[Roscigno]] ([[provincia di Salerno|SA]]) in località [[Monte Pruno]] dove nel [[1938]] venne rinvenuta una sepoltura con ricchissimo corredo funebre, la "[[Tomba di Monte Pruno]]".
 
Altro insediamento enotrio è venuto alla luce nella campagna di scavi del [[1991]]-[[1995]], a cura della [[Soprintendenza Archeologica della Calabria]], nel Comune di [[Tortora (Italia)|Tortora]] (CS) in località San Brancato, alla foce del fiume Noce; in particolare è stata rinvenuta una [[necropoli]] con 38 deposizioni risalenti al periodo metà [[VI secolo a.C.|VI]] - metà [[V secolo a.C.]], con abbondante corredo funerario di vasi e monili (in parte esposti al museo archeologico di palazzo Casapesenna a Tortora Centro) e una [[stele]] litica con iscrizione bustrofedica in una lingua simile all'[[osco]] e caratteri achei<ref>F. Mollo, ''Archeologia per Tortora'', Frammenti dal passato, S.T.E.S. srl, 2001</ref>. Tracce dell'abitato enotrio sono venuti alla luce sul colle [[Palècastro]] di Tortora nel corso della campagna di scavi [[2001]]-[[2005]]<ref>G.F. La Torre, ''Blanda Julia sul Palècastro di Tortora Scavi e ricerche (1990-2005)'', Di.Sc.A.M. 2006</ref>.
 
Ulteriori segni di stanziamenti di questa antica popolazione italica sono stati rinvenuti nella località Colle dei Greci, nel territorio comunale di [[Latronico]]. A seguito di diverse campagne di scavi sono state individuate diverse [[necropoli]], con ritrovamenti di vasi di tipo greco, spade, pugnali, fuseruole, alari, statuette, elmi, ambre, bacili in bronzo. Estremamente interessante il ritrovamento di una sepoltura completa di scheletro risalente a 2500 anni fa.
Altri insediamenti sono presenti ad Acri in provincia di Cosenza riconducibili al Bronzo Antico fino alla tarda Età del Ferro,finora indagato completamente un villaggio dell' età del Bronzo e con varie ricognizioni di superficie individuati alme altri 12 siti di rilevante interesse archeologico,le ricognizioni sono avvenute a partire dal 1999- 2002-2008-2016 ad opera della Cattedrale di Protostoria dell'Università della Sapienza di Roma e dell'Università della Calabria
 
== Religione ==
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== Diritto ==
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Nelle zone interne del [[Cilento]] la popolazione indigena degli Enotri abitava intorno alla prima metà del [[VI secolo a.C.]] prima di essere sopraffatta dal popolo dei [[Lucani]]. Un tipico insediamento Cilentano del popolo degli Enotri si può osservare e studiare nel comune di [[Roscigno]] ([[provincia di Salerno|SA]]), in località [[Monte Pruno]], dove nel [[1938]] venne rinvenuta una sepoltura con ricchissimo corredo funebre, la "[[Tomba di Monte Pruno]]".
== Economia ==
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Altro insediamento enotrio è venuto alla luce nella campagna di scavi del [[1991]]-[[1995]], a cura della [[Soprintendenza Archeologica]] della [[Calabria]], nel Comune di [[Tortora (Italia)|Tortora]] (CS) in località San Brancato, alla foce del fiume Noce; in particolare è stata rinvenuta una [[necropoli]] con 38 deposizioni risalenti al periodo metà [[VI secolo a.C.|VI]] - metà [[V secolo a.C.]], con abbondante corredo funerario di vasi e monili (in parte esposti al museo archeologico di palazzo Casapesenna a Tortora Centro) e una [[stele]] litica con iscrizione [[Scrittura bustrofedica|bustrofedica]] in una lingua simile all'[[osco]] e caratteri achei.<ref>{{Cita libro |autore=F. Mollo, ''|titolo=Archeologia per Tortora'',. Frammenti dal passato, |città=Potenza |editore=S.T.E.S. srl, |anno=2001 |sbn=BAS0250542}}</ref>. Tracce dell'abitato enotrio sono venuti alla luce sul colle [[Palècastro]] di Tortora nel corso della campagna di scavi [[2001]]-[[2005]].<ref>{{Cita libro |autore=G.F. La Torre, ''|titolo=Blanda Julia sul Palècastro di Tortora Scavi e ricerche (1990-2005)'', |città=Messina |editore=Di.Sc.A.M. |anno=2006 |sbn=BVE0434431}}</ref>.
== Lingua ==
{{...}}
 
Sulla costa ionica, in provincia di Cosenza, è stata rinvenuta la [[Castiglione di Paludi|necropoli di Castiglione di Paludi]], datata al IX secolo a.C., attribuita agli Enotri<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://cultura.gov.it/luogo/castiglione-di-paludi-parco-archeologico|titolo=CASTIGLIONE DI PALUDI -PARCO ARCHEOLOGICO|sito=Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo|data=2022-05-05|accesso=2025-10-01}}</ref>. Ulteriori segni di stanziamenti sono stati rinvenuti nella località Colle dei Greci, nel territorio comunale di [[Latronico]]. A seguito di plurime campagne di scavi sono state individuate diverse [[necropoli]], con ritrovamenti di vasi di tipo greco, spade, pugnali, fuseruole, alari, statuette, elmi, ambre, [[Catino|bacili]] in bronzo. Altri insediamenti sono presenti ad [[Acri (Italia)|Acri]] riconducibili al [[Età del bronzo|Bronzo Antico]] fino alla tarda [[Età del ferro|Età del Ferro]]. Le ricognizioni sono avvenute a partire dal 1999-2002, e dal 2008-2016 ad opera della Cattedra di [[Protostoria]] dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università della Sapienza di Roma]] e dell'[[Università della Calabria]]{{Senza fonte}}.
== Cultura ==
 
== Note ==
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{{div col|3}}
* [[Enotria]]
* [[tribù illiriche]]
* [[Popoli dell'Italia antica]]
* [[Enotro]]
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{{portale|storia}}
 
[[Categoria:Enotri| ]]