Roberto Sanseverino: differenze tra le versioni

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{{Nota disambiguand|ill'omonimo condottiero (1418-1487)|Roberto Sanseverino d'Aragona}}{{Aristocratico
{{nd|nomel'omonimo =nipote, III principe di Salerno (1485-1508)|Roberto II Sanseverino}}
 
|immagine = Artista napoletano del XV secolo, roberto di sanseverino, 1486 ca.JPG
{{Aristocratico
|legenda = Medaglia raffigurante Roberto Sanseverino, 1486 circa (Artista napoletano del XV secolo)
|stemma = Sanseverino_Principi_di_Salerno-Stemma.jpg
|titolo = [[Principe di Salerno]]
|periodo = 1463 - 1474
|predecessore = [[Felice Orsini]]
|erede = [[Antonello Sanseverino]]
|successore = [[Antonello Sanseverino]]
|titolo1 = [[Conte di Marsico]] e di San Severino
|titolo2 = [[Cilento|Barone del Cilento]]
|titolo3 = [[Grande ammiraglio|Grande Ammiraglio del Regno di Napoli]]
|titolo4 =
|titolo5 =
|titolo6 =
|prefisso onorifico =
|nome = Roberto I Sanseverino, I principe di Salerno
|stemma = Blason famille it Sanseverino.svg
|titolo = [[Principato di Salerno|Principe di Salerno]]
|periodo = [[1463]] –<br />2 dicembre [[1474]]
|predecessore = Felice [[Orsini]]
|successore = [[Antonello Sanseverino]]
|altrititoli = [[Grande ammiraglio|Grande Ammiraglio]] del [[Regno di Napoli]]
|data di nascita = [[1430]] circa
|luogo di nascita =
|data di morte = 2 dicembre [[1474]]
|luogo di morte =
|dinastia = [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]
|padre = Giovanni Sanseverino
|madre = Giovanna Sanseverino
|consorte = Raimondina [[Orsini del Balzo]]
|figli = [[Antonello Sanseverino|Antonello]]<br />Ginevra<br />Giovanna
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
}}
{{militare
|Nome = Roberto Sanseverino
|Immagine =
|Didascalia =
|Data_di_nascita = [[1430]] circa
|Nato_a =
|Data_di_morte = 2 dicembre [[1474]]
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita = {{simbolo|Bandera de Nápoles - Trastámara.svg}} [[Regno di Napoli]]
|Forza_armata = [[Mercenario|Mercenari]]
|Arma =
|Corpo =
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|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Condottiero]]
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|Battaglie = [[Battaglia di Sarno]] (1460) ed altre
|Comandante_di =
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|Note =
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}}
{{Bio
|Nome = Roberto
|Cognome = Sanseverino
|PostCognomeVirgola = '''principe di Salerno'''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|GiornoMeseMorte = 2 dicembre
|AnnoMorte = 1474
|Epoca = 1400
|Attività =nobile
|Attività = nobile
|Nazionalità =italiano
|Attività2 = condottiero
|Categorie = no
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = era figlio di Giovanni, IX [[conte di Marsico]], barone di Sanseverino, signore di San Giorgio, e di [[Giovanna Sanseverino]]; tra i membri della [[famiglia Sanseverino]] fu il primo ad assumere il titolo di [[principe di Salerno]], dal [[1463]]
}}
 
== Biografia ==
Era il figlio di Giovanni, 9º [[conte]] di [[Marsico Nuovo|Marsico]], e Giovanna, entrambi appartenenti alla famiglia [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]. Alla morte del padre, Roberto ne ereditò i feudi.
Alla morte del padre, Roberto aveva ereditato con i fratelli le [[contea di Marsico|contee di Marsico]] e di [[San Severino]], la [[baronia di Cilento]] e i feudi di [[Agropoli]] e [[Castellabate]].
 
Nella guerra tra [[Angioini]] e [[Corona d'Aragona|Aragonesi]] per il trono del [[Regno di Napoli]], Roberto partecipò a fianco del Re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]] nella [[battaglia di Sarno]]: nella notte tra il 6 e 7 luglio [[1460]], guidato da villani pratici del luogo, salì verso i monti che sovrastano [[Sarno]] e con indicibile ferocia aggredì il nemico, piegando i soldati di [[Giovanni II di Lorena|Giovanni d'Angiò-Valois]]. Ma, attaccato sui fianchi, fu costretto a ritirarsi. Roberto, favorito dalla fortuna, benché coperto di ferite e ferito alla bocca, riuscì a riprendere la via del monte, tornò indietro, discese con i fanti verso la porta di Foce Sarno e marciò sollecito sulle tracce del Re. La battaglia fu persa ed il Re Ferrante fu costretto a fuggire, mentre Roberto scese a patti con gli Angioini.
=== Principe di Salerno ===
[[File:Stemma sanseverino grande.jpg|thumb|Stemma dei [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]|alt=|sinistra|218x218px]]Nella guerra tra [[Aragonesi]] e [[Angioini]] per il [[Regno di Napoli]], Roberto Sanseverino partecipò a fianco del re [[Ferrante I]] nella battaglia di [[Sarno]]: nella notte tra il 6 e 7 luglio [[1460]], guidato da villani pratici del luogo, salì verso i monti che sovrastano Sarno e con indicibile ferocia aggredì il nemico piegando quasi i soldati del [[Duca di Calabria]], [[Giovanni d'Angiò]]. Ma, attaccato sui fianchi, fu costretto a ritirarsi. Il conte Roberto, favorito dalla fortuna, benché coperto di ferite e ferito alla bocca, riuscì a riprendere la via del monte, tornò indietro, discese con i fanti verso la porta di Foce Sarno e marciò sollecito sulle tracce del re. La battaglia fu persa ed il re Ferrante fu costretto a fuggire, mentre il conte Roberto scese a patti con gli angioini.<ref>Eppure nelle cronache dell'epoca e nei cronisti successivi Roberto di Sanseverino conte di Marsico risulta fino al 1461 sempre fedele alla causa angioina...</ref><!-- Eppure nelle cronache dell'epoca e nei cronisti successivi Roberto di Sanseverino conte di Marsico risulta fino al 1461 sempre fedele alla causa angioina... -->
Ma dopo il 9 dicembre 1460, Roberto ritornò in fede al re di Napoli<ref>"Le condizioni chieste dal conte di Marsico in cambio della sua defezione furono: che il re gli concedesse Salerno con titolo di principe; che gli passasse un'annua provvigione di 25.000 ducati come soldo di 250 lancie; che gli desse il privilegio di battere moneta, purché l'impronto portasse da una parte l'arme o la testa del re; che gli fosse lecito per ogni parte del Regno far uccidere quelli di casa Capano, ch'erano stati suoi vassalli del Cilento; che tutti li beni dei vassalli suoi in caso che fossero ribelli al re, fossero devoluti non al fisco reale, ma al fisco del principe ecc." ([[Angelo di Costanzo]], f. XIX).</ref> e si recò in [[Calabria]] per contrastare gli angioini che avevano assediato [[Cosenza]]. Roberto con la sua discesa verso la Calabria fu uno dei protagonisti della riscossa di re Ferrante. Dopo la vittoriosa campagna di Calabria, ritornò in [[Campania]] e strinse d'assedio la città di [[Salerno]] che capitolò poco dopo la metà del mese di settembre del [[1462]]: la città di Salerno, ormai senza speranza di ricevere soccorso dagli angioini, si arrese a Roberto Sanseverino che ottenne dal re un indulto generale per la cittadinanza. Il 30 gennaio [[1463]], Roberto Sanseverino [[conte di Marsico]] ottenne l'investitura ufficiale del [[Principato di Salerno]]<ref name="test1">Buchicchio, ''La guerra tra Aragonesi e Angioini nel Regno di Napoli.</ref>.
[[File:Chiesa del Gesù Nuovo.jpg|sinistra|miniatura|188x188px|Palazzo dei Sanseverino, oggi [[Chiesa del Gesù Nuovo]].]]
Il [[re Ferrante]] concesse poi al Principe Roberto Sanseverino anche il privilegio di battere moneta, con diploma emesso da [[Terlizzi]] il 27 novembre [[1463]]. Fu poi nominato grande Ammiraglio del Regno e, il 7 luglio [[1465]], al comando della flotta aragonese, fu con [[Alessandro Sforza]] uno dei vincitori della [[battaglia di Ischia]] contro [[Giovanni d'Angiò]] che aveva occupato l'isola.
 
Ma, dopo il 9 dicembre, ritornò dagli Aragonesi e si recò in [[Calabria]] per contrastare gli Angioini che avevano assediato [[Cosenza]].
Nel 1470 intraprese la costruzione del magnifico [[Chiesa del Gesù Nuovo|palazzo Sanseverino]] in stile [[rinascimentale]] con facciata a [[bugnato]]. Il palazzo fu progettato da [[Novello da San Lucano]]:
{{citazione|Novello da San Lucano, architetto egregio, più per ossequio che per mercede innalzò questo palazzo al Principe di Salerno, suo signore e precipuo benefattore, l'anno 1470.||NOVELLUS DE SANCTO LUCANO ARCHITECTOR EGREGIUS OBSEQUIO MAGISQUAM SALARIO PRINCIPI SALERNITANO SUO ET DOMINO ET BENEFACTORI PRECIPUO HAS AEDES EDITIT ANNO MCDLXX|lingua=la}}
Da Roberto passò al figlio [[Antonello Sanseverino|Antonello]] che, per contrasti con la Corte [[Aragona|Aragonese]], subì la confisca dei beni e fu costretto a fuggire da [[Napoli]].
 
Dopo il successo ottenuto, ritornò in [[Campania]] e cinse d'assedio [[Salerno]], che capitolò poco dopo la metà del mese di settembre del [[1462]]. La città, ormai senza speranza di ricevere soccorso dagli Angioini, si arrese a Roberto che ottenne dal sovrano un indulto per la cittadinanza: il 30 gennaio del [[1463]] fu investito del titolo di [[Principato di Salerno|principe di Salerno]], con in più il privilegio di battere moneta, ricevuto il 27 novembre.
Roberto ebbe per segretario il novellista [[Masuccio Salernitano]]; anche [[Luigi Pulci]] fu per qualche tempo al suo servizio.
 
Fu poi nominato [[grande ammiraglio]] del Regno di Napoli e, il 7 luglio [[1465]], al comando della flotta aragonese, fu con [[Alessandro Sforza]] uno dei vincitori della battaglia di [[Isola d'Ischia|Ischia]] contro Giovanni d'Angiò-Valois che aveva occupato l'isola.
{{Infobox militare
 
|Nome = Roberto Sanseverino
Nel [[1470]] intraprese la ricostruzione del [[Chiesa del Gesù Nuovo|Palazzo Sanseverino]] in stile [[Architettura rinascimentale|rinascimentale]]. L'edificio era in passato appartenuto alle famiglie [[Caldora]] ed [[Orsini]].
|Religione = [[Cristiana]]
 
|Nazione_servita = {{simbolo|Coat of Arms of Ferdinand I of Naples.svg}}[[Regno di Napoli]]
Morì il 2 dicembre [[1474]].
|Battaglie = *Battaglia di [[Sarno]] (6-7 luglio 1460)
[[File:Chiesa del Gesu Nuovo.jpg|thumb|Palazzo Sanseverino a [[Napoli]], oggi [[Chiesa del Gesù Nuovo]]]]
*Battaglia di [[Ischia]] (7 luglio 1465)
 
*Assedio di [[Salerno]] (settembre 1462)
== Discendenza ==
|Comandanti = *[[Ferrante I]]
Roberto si sposò con Raimondina [[Orsini del Balzo]] († [[1490]]), figlia di [[Gabriele Orsini del Balzo]], [[duca]] di [[Venosa]], e di Maria/Giovanna [[Caracciolo|Caracciolo del Sole]], dalla quale ebbe un figlio e due figlie: [[Antonello Sanseverino|Antonello]], Ginevra e Giovanna che andò in sposa a [[Luigi III Gesualdo|Lugi III Gesualdo]].
*[[Alessandro Sforza]]
 
|Campagne = *Campagna di [[Calabria]]
== Onorificenze ==
|Anni_di_servizio = 1460 - 65
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dell'Ermellino
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Ermellino (Napoli)
|motivazione =
|data =
}}
 
== Bibliografia ==
Roberto sposò Raimondina [[Orsini del Balzo]], figlia di Gabriele, [[duca di Venosa]], e di Ippolita Caracciolo, dei [[Conti di Avellino]] (morta attorno al 1490). Ebbe tre figli: [[Antonello Sanseverino|Antonello]] (erede del principato), Ginevra e Giovanna.
* C. De Frede, ''Il principe di Salerno Roberto Sanseverino'', Napoli, 2000.
* M. Del Regno, ''I Sanseverino nella storia d'Italia. Cronologia storica comparata (secc. XI-XVI)'', Mercato San Severino, 1991.
* M. Del Regno, ''Tavola sinottica dei principali avvenimenti storici e culturali comparata con le vicende legate alla famiglia dei Sanseverino di Marsico'', Mercato San Severino, 1983.
* M. Pucci, ''Città, territorio e potere nel Mezzogiorno aragonese. I capitoli concessi a Salerno da Ferrante d'Aragona e Roberto Sanseverino nel 1462'', in ''Rassegna Storica Salernitana'', vol. 37, 2002.
* P. Natella, ''I Sanseverino di Marsico. Una terra, un regno'', Mercato San Severino, 1980.
* [[Raffaele Colapietra]], ''I Sanseverino di Salerno. Mito e realtà del barone ribelle'', Salerno, 1985.
* V. Ciorciari, ''Storie dei Sanseverino nella Storia del Meridione'', Sala Consilina, 2011.
 
== NoteVoci correlate ==
* [[Sanseverino (famiglia)]]
<references />
* [[Antonello Sanseverino]]
* [[Battaglia di Sarno]]
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto}}
*P. Natella, ''I Sanseverino di Marsico. Una terra, un regno'', Mercato S. Severino,1980
* M. Del Regno, ''Tavola sinottica dei principali avvenimenti storici e culturali comparata con le vicende legate alla famiglia dei Sanseverino di Marsico'', Mercato S. Severino, 1983 (Sede di [[Italia Nostra]] )
* R. Colapietra, ''I Sanseverino di Salerno. Mito e realtà del barone ribelle'', Salerno, 1985
* M.Del Regno, ''I Sanseverino nella storia d'Italia. Cronologia storica comparata (secc. XI - XVI)'', Mercato S. Severino, 1991 ( 'Ricerche' di Italia Nostra)
* C. De Frede, ''Il Principe di Salerno Roberto Sanseverino'', [[Napoli]], 2000
* M. Pucci, ''Città, territorio e potere nel Mezzogiorno aragonese. I capitoli concessi a Salerno da Ferrante d'Aragona e Roberto Sanseverino nel 1462'', in "[[Rassegna Storica Salernitana]]", 37, 2002
* V. Ciorciari, ''Storie dei Sanseverino nella Storia del Meridione'', [[Sala Consilina]], 2011
 
{{Box successione
|tipologia = titolo nobiliare
|carica = [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]]
|immagine = Coa fam ITA sanseverino.jpg
|periodo = [[1463]] - [[1474]]
|precedenteperiodo = [[Felice1463]] Orsini– [[1474]]
|precedente = Felice [[Orsini]]
|successivo = [[Antonello Sanseverino]]
}}
{{Portale|biografie|medioevo}}
 
{{Portale|biografie|rinascimento|Salerno|Campania}}
 
[[Categoria:Sanseverino|Roberto]]