Grosseto: differenze tra le versioni
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{{nd|il comune del dipartimento della [[Corsica del Sud]]|Grosseto-Prugna}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Grosseto
|Bandiera = Bandiera della città di Grosseto.jpg
|Voce bandiera =
|
|Panorama =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Grosseto
|Amministratore locale = [[Antonfrancesco Vivarelli Colonna]]
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Data elezione = 20-6-2016
|Data rielezione = 8-10-2021
|Data
|Altitudine =
|Superficie = 473.55
|Note superficie = Censimento generale del 2011.
|Sottodivisioni = [[Alberese]], [[Batignano]], [[Braccagni]], [[Istia d'Ombrone]], [[Marina di Grosseto]], [[Montepescali]], [[Nomadelfia]], [[Principina a Mare]], [[Principina Terra]], [[Rispescia]], [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]
|Divisioni confinanti = [[Campagnatico]], [[Castiglione della Pescaia]], [[Gavorrano]], [[Magliano in Toscana]], [[Roccastrada]], [[Scansano]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1550
|Nome abitanti = grossetani<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 253.</ref>
|Patrono = [[san Lorenzo]]
|Festivo = 10 agosto
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Grosseto (province of Grosseto, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Grosseto all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Grosseto''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡrosˈseto/|it}}<ref>{{Dipi|Grosseto}}</ref>, {{audio|It-Grosseto.ogg|pronuncia}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[Provincia di Grosseto|omonima provincia]] in [[Toscana]]<ref name="treccani.it">{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/grosseto_(Enciclopedia-Italiana)/}}</ref>.
Sorto nel cuore della pianura maremmana, il primo abitato ha origine [[alto medioevo|altomedievale]], essendosi sviluppato tra il VII e il XII secolo, parallelamente al declino della vicina città etrusco-romana di [[Roselle (sito archeologico)|Roselle]], dalla quale ha ereditato la [[Diocesi di Grosseto|sede vescovile]], nonché il potere amministrativo nel 1138.<ref name="Farinelli">{{Cita|Farinelli, Francovich 2000|pp. 137-139}}.</ref> Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi il cui [[Centro storico di Grosseto|centro storico]] è rimasto completamente circondato da una [[Mura di Grosseto|cerchia muraria]], fatta erigere dai [[Medici]] nel XVI secolo e nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
{{TOClimit|3}}
Per superficie, risulta il comune più esteso della regione.<ref name="treccani.it"/> A livello [[demografia|demografico]] il comune contava appena {{formatnum:4724}} abitanti subito dopo l'[[Unità d'Italia]]<ref>Istat. Censimento 1861. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle {{formatnum:70000}} unità nel 1991.<ref>Istat. Censimento 1991. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{vedi anche|Maremma
[[File:Toscana - Maremma Regional Park - aerial photo with Torre di Collelungo.jpg|miniatura|verticale|Il [[parco regionale della Maremma]], parte del territorio comunale]]
{{citazione|Grosseto è una città di pianura. La luce marina, chiara e parlacea, non trova ostacoli d'ombra, spazia nel cielo aperto sino ai confini dell'orizzonte. Il cupo "tino" di Moscona vigila alle sue spalle come una sentinella chiusa nel pastrano ferrigno, a guardia della pianura. E verso il mare i monti dell'Uccellina sfumano nell'orizzonte di altri cieli lontani.|[[Geno Pampaloni]], ''Fedele alle amicizie''<ref>Geno Pampaloni, ''Fedele alle amicizie'', Milano, Garzanti, 1992, p. 13.</ref>}}
La città è posta a circa {{M|12
Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] che è sorta nei pressi dell'
Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]].
Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] e l'intera città. Comunque, prendendo in esame soltanto l'area urbana e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine. Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a sismicità molto bassa. Storicamente, sono stati pochi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nell'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della scala Mercalli (epicentro a [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: '''zona 4''' (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
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=== Clima ===
{{vedi anche|Clima di Grosseto|Clima della Toscana|Clima italiano}}
Il [[clima]] della città di Grosseto è mitigato dalla vicinanza del mare e presenta estati calde ma costantemente ventilate dalla brezza marina di [[ponente]] ed inverni non particolarmente freddi. Secondo la classificazione climatica<ref>Thornthwaite C.W. (1948), ''An approach toward a Rational Classification of Climate'', Geogr Review, 38: 55-94</ref> proposta da [[Charles Warren Thornthwaite|Thornthwaite]] basata sul cosiddetto ''Moisture Index'', la città di Grosseto è contraddistinta da un clima subarido '''C<small>1</small>''', mesotermico '''B′<small>2</small>''', con eccedenza moderata invernale '''s''' (deficit idrico tra aprile e settembre di circa {{M|300
Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai {{M|600|u=mm}} annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto" />. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'[[alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966]], mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'[[alluvione della Maremma grossetana del novembre 2012]], quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di [[Rispescia]] e di [[Alberese]] per due giorni. In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'[[eliofania]] in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa<ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48</ref>.
Le [[neve|nevicate]], eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il [[Mar Tirreno]], con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio 1956, nel gennaio 1985 e il 29 dicembre 1996). Tra il 2001 e il 2012, in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], gli accumuli nevosi medi annui si attestano a {{M|0,83|u=cm}}; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con {{M|5|u=cm}} di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio 2002 (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio 2001 e il 10 febbraio 2012 con {{M|2|u=cm}} in entrambe le occasioni e il 2 febbraio 2010 con {{M|1|u=cm}} di accumulo nelle prime ore della giornata). La [[nebbia]] risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona D, 1550 [[Grado giorno|GG]]
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==== Stazioni meteorologiche ====
Nel territorio comunale sono ubicate diverse [[stazione meteorologica|stazioni meteorologiche]]<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=77&Itemid=426}}</ref>; tra le più importanti si ricordano la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]], ufficialmente riconosciuta dall'[[organizzazione meteorologica mondiale]], la [[stazione meteorologica di Grosseto Centro]], la [[stazione meteorologica di Roselle]], inaugurata nel 2022, e la [[stazione meteorologica di Alberese]] (queste ultime tre non ancora contrassegnate da [[codice WMO]] e/o [[codice aeroportuale ICAO|codice ICAO]]).
Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico 1961-1990<ref>http://www.wunderground.com/global/IY.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080321055721/http://www.wunderground.com/global/IY.html |data=21 marzo 2008 }} Medie climatiche 1961-1990</ref><ref>http://www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi</ref><ref>http://www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici</ref><ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.</ref>, oltre ai valori estremi mensili di [[temperatura]] registrati dal 1951 in poi<ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Grosseto/162060.htm Clima en Grosseto - Históricos el tiempo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.meteoam.it/modules/elementiClima/Estremi/Gennaio.htm |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> presso la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]] del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]]. Non è da escludersi, vista la non facile reperibilità dei dati antecedenti al 1950, che si siano verificate precedentemente temperature massime più elevate o minime più basse dei valori assoluti annuali e mensili ivi riportati.
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== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Grosseto}}
{{Citazione|Città forte. Non grande, ben murata<br />e difesa da sei bastioni e da una rocca,<br />con due sole porte, una che guarda la terraferma,<br />l'altra, dalla quale si esce verso il mare|[[Emanuele Repetti]], [http://www.archeogr.unisi.it/repetti/index.html ''Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana
=== Età antica ===
[[File:Druso maggiore, 1-50 dc ca, da roselle 02.JPG|miniatura|upright=0.5|Il Druso di Roselle]]
[[File:Roselle Archaeological Park Central area.JPG|thumb|upright=1.2|I ruderi della città di Roselle]]
Sicuramente la città di Grosseto,
=== Età medievale ===
[[File:Coat of Arms of the House of Aldobrandeschi.svg|thumb|upright=0.9|Stemma degli [[Aldobrandeschi]]]]
[[File:B Innozenz II.jpg|thumb|upright=0.8|[[Papa Innocenzo II]]]]
La decadenza di ''Rusellae'' iniziò nel VI secolo,
La prima menzione del toponimo di Grosseto risale ad un documento dell'anno 803 in cui il [[vescovo di Lucca]] Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la [[Chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]] situata in «loco Grossito», mentre nel 973 è attestata nuovamente come «curtis cum castrum».<ref name=storiasanti>Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Siena, Nuova Immagine, 1995, pp. 123–127.</ref>
Nel 1137 si verificò l'assedio portato alla città dalle truppe tedesche del duca [[Enrico X di Baviera|Arrigo di Baviera]],<ref name=storiasanti/> intervenute per contrastare il forte dissidio portato avanti dai cittadini grossetani verso l'imperatore dell'epoca, culminato anche con mancato pagamento di tasse. Infine, [[papa Innocenzo II]], che aveva trascorso del tempo in [[Maremma]] tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile,<ref name=storiasanti/> trasferendo il titolo di ''civitas'' alla nuova comunità. Il 9 aprile 1138, con la bolla ''Sacrosancta Romana Ecclesia'', papa Innocenzo II decretò la nascita della [[diocesi di Grosseto]].
Grosseto ormai città a tutti gli effetti, acquisì una nuova fisionomia caratterizzata da costruzioni di pietra e laterizio che soppiantarono con la fine del XII secolo l'edilizia povera di origine altomedievale e fu ben presto una delle roccaforti principali della potente famiglia degli [[Aldobrandeschi]]<ref>S.M. Collavini, ''"Honorabilis domus et spetiosissimus comitatus": gli Aldobrandeschi da "conti" a "principi territoriali" (secoli IX-XIII)'', Pisa, 1998.</ref>: la sua posizione centrale nella piana che diradava sul mar Tirreno e la vicinanza alle principali [[Salina|saline]] della regione la rendevano particolarmente adatta al commercio.<ref name=storiasanti/> Dopo un primo giuramento unilaterale di fedeltà a [[Siena]], sebbene non sia possibile escludere a priori impegni corrispettivi da parte di quest'ultima di cui si sia persa memoria<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=M. Mordini|titolo=Le forme del potere in Grosseto nei secoli XII-XIV, Siena, 2007.}}</ref>, per il controllo della dogana del sale, fatto dal popolo grossetano nel 1151,<ref name=storiasanti/> gli Aldobrandeschi furono costretti a studiare un piano che garantisse loro la permanenza al potere e, al tempo stesso, il riconoscimento di una larga autonomia alla città.
Dopo alcuni decenni di stallo, si giunse al riconoscimento formale del comune proprio agli inizi del XIII secolo e, nel 1204, venne approvato il primo statuto, la cosiddetta ''Carta delle Libertà'', dove erano stabilite le relazioni di tipo socioeconomico e giurisdizionale tra i conti e i cittadini di Grosseto e in particolare la facoltà, per questi ultimi, di eleggere dei consoli ''sicuti antiquitus consuevit'', istituzionalizzando, quindi, quello che era da tempo uno stato di fatto esistente fin dagli ultimi decenni del 1100<ref name=":0" />. Nel 1222 venne confermata la possibilità ai cittadini di nominare i consoli, un podestà e i consiglieri; tale provvedimento portò i Grossetani a ripudiare l'atto di giuramento fatto a Siena il secolo precedente. Dopo un tentativo dei Senesi di ristabilire l'ordine, con l'assedio del 1224 (con il concorso degli [[Aldobrandeschi]] che si obbligarono a rimanere nel loro palazzo munito di torre e a combattere contro i cittadini grossetani<ref name=":0" />), il libero comune di Grosseto assumeva nel corso del tempo sempre più autonomia, grazie anche alla progressiva diminuzione delle prerogative degli [[Aldobrandeschi]] a cui faceva da contraltare l'ingombrante presenza di Siena, in un sistema di alleanza senese-grossetana (1251, 1262, 1277) con quest'ultima in posizione predominante<ref name=":0" />. Fu in questi anni, tra il 1243 e il 1246, che l'imperatore [[Federico II di Svevia]] raggiungeva Grosseto per trascorrervi l'intera stagione invernale, grazie al clima mite e ad estese aree umide attorno alla città, dove poteva praticare la caccia e la [[falconeria]]: nel marzo del 1246 Federico II abbandonò precipitosamente la città dopo essere stato informato della [[congiura di Capaccio]], evento ricordato anche da un'iscrizione sulla facciata di [[Palazzo Aldobrandeschi]].
Gli Aldobrandeschi cercarono di riconquistare i domini perduti provocando come reazione, nel febbraio del 1260, l'assedio della città da parte delle truppe di Re Manfredi (guidate da Giordano D'Agliano) e di Siena, al fine di pacificare l'area. Ottenuto il controllo del centro urbano, Re Manfredi gli concesse un ampio privilegio e prese sotto la sua protezione la città e i suoi abitanti, confermando loro anche la possibilità di eleggere un podestà come da consuetudine e mettendola al riparo dalle mire senesi di acquisirne il controllo<ref name=":0" />. Grosseto si schierò a fianco di Siena nella [[battaglia di Montaperti]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/montaperti_(Enciclopedia-Dantesca)/|titolo=}}</ref> e due suoi ambasciatori presenziarono alle trattative di pace tra Senesi e Fiorentini, a Castelfiorentino nel novembre 1260<ref name=":0" />. Nel 1266 gli Aldobrandeschi si impadronirono della città grazie all'aiuto dell'esercito di Orvieto, di alcuni fuoriusciti senesi, dei conti Pannocchieschi e con il probabile contributo di molti cittadini grossetani nel tentativo di sottrarla all'orbita politica senese ma i Senesi sei giorni dopo presero il controllo della città scacciando gli Orvietani<ref name=":0" />. L'anno successivo il papa [[Papa Clemente IV|Clemente IV]] scomunicò la città, insieme a Siena, Pisa e San Miniato.
[[Bino degli Abati del Malia]], visconte di [[Batignano]], feudatario degli Aldobrandeschi, approfittò di una crisi interna che Siena stava vivendo nel 1310 per guidare una rivolta e cacciare i Senesi da Grosseto.<ref name=storiasanti/> Nel 1312, iniziò il lungo dominio degli Abati del Malia sulla città maremmana, che fu riconosciuto pure da Siena con una trattativa di pace tra la [[Repubblica di Siena|Repubblica]] e i [[Contea di Santa Fiora|conti di Santa Fiora]] il 17 aprile 1317.
Il comune di Grosseto quindi mantenne la sua autonomia e la ''iurisdictio'' sul proprio ampio distretto ancora fino all'inizio del quarto decennio del Trecento. Nel 1324 il giurista [[Cino da Pistoia]] prese in esame lo status giuridico delle relazioni tra le due città ed escluse l'inserimento perpetuo della città di Grosseto nella giurisdizione senese<ref name=":0" />. Nei trattati di pace negoziati tra Pisa e le città guelfe di Toscana, Grosseto è compresa tra queste ultime come città alleata di Siena<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=A. Cappelli|titolo=La Signoria degli Abati - Del Malia e la Repubblica di Siena in Grosseto|rivista=La Maremma}}</ref>. In questo periodo (antecente alla grande peste del 1348) la popolazione della città è stimabile tra 7000 e {{formatnum:8000}} abitanti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Istituzione "Le Mura"|titolo=Piano Programma 2017-2019}}</ref>
Dopo aver recuperato temporaneamente la libertà, la città di Grosseto [[Assedio di Grosseto|si trovò assediata]] nel settembre 1328 dalle truppe di [[Ludovico il Bavaro]] e dell'[[antipapa Niccolò V]], di ritorno da Roma, che chiedevano viveri, doni e fedeltà e obbedienza all'imperatore. Al rifiuto e alla difesa dei grossetani, l'imperatore, non riuscendo a espugnare la città, dovette ritirarsi dopo quattro giorni di assedio.<ref name="storiasanti" />
Nel corso del XIV secolo la città subì una o due disastrose alluvioni (1308 e 1333) che allontanarono dalla città il corso dell'[[Ombrone]], privandola del suo porto fluviale. Negli stessi anni, fra il 1334 e il 1336, scacciati gli Abati del Malia, lo Stato di Siena conquistò definitivamente Grosseto, inserendola nel suo stato come ''città capitolata'', ed estese il suo dominio su tutta la Toscana meridionale.<ref name="storiasanti" /> La serie negativa di eventi non si era però esaurita: la micidiale epidemia di [[peste nera]] che devastò l'Europa fra il 1347 e il 1350 raggiunse nel 1348 la Toscana: è stato calcolato che i morti furono fra il 30% e il 50% della popolazione delle zone colpite. La Maremma, caratterizzata in tutti i tempi da una densità demografica tendenzialmente bassa, subì un vero tracollo demografico da cui non sarebbe riuscita a riprendersi fino al XX secolo.
Negli anni 1355 e 1356 si ebbero gli ultimi, effimeri, tentativi di ribellione al dominio senese che Siena stroncò in breve tempo, costringendo i Grossetani a rinunciare a tutti i privilegi che si competevano al comune di Grosseto in virtù di qualsivoglia concessione e sui quali fondavano le loro aspirazioni di indipendenza<ref name=":1" />.
=== Età moderna ===
[[File:Pianta della cittá di Grosseto - btv1b53099929c.jpg|miniatura|La città dentro le mura]]
[[File:Vallardi - Provincia di Grosseto - 1860 ca.jpg|miniatura|La provincia di Grosseto]]
Quando a metà XVI secolo i [[Medici]] sottomisero Siena, anche Grosseto ne seguì la sorte.<ref name=storiasanti/> La città, vicina al mare e ai confini del Granducato, aveva per i Medici una grande importanza strategica mentre il territorio circostante poteva diventare la principale fonte di approvvigionamento di grano per Firenze. Dopo vari assedi iniziati nel 1554, Grosseto venne conquistata dai Medici nel luglio 1557, quando le truppe di [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]] entrarono in città; la [[pace di Cateau-Cambrésis]] del 1559 sanciva ufficialmente il definitivo passaggio nel [[Granducato di Toscana]].<ref name=storiasanti/>
Nel 1574 [[Francesco I de' Medici|Francesco I]] commissionò i lavori per la costruzione di una nuova e più ampia cinta muraria, ancor più fortificata di quella preesistente, che rendesse inespugnabile il centro cittadino. Le [[mura di Grosseto]] furono progettate da [[Baldassarre Lanci]] e i lavori di costruzione furono da lui personalmente diretti: alla sua morte, fu sostituito dal figlio Marino, e successivamente dall'ingegnere [[Simone Genga]]. La nuova cinta muraria fu completata nel 1593.<ref name=storiasanti/> Tuttavia, ormai Grosseto era stata trasformata in un fortino, sede di guarnigioni militari, e la popolazione stabile calava sempre di più. Terra in larga parte palustre e poco urbanizzata, nel 1745 contava una popolazione di appena 648 abitanti.<ref>{{cita pubblicazione | autore = Stefano Calonaci | url = https://journals.openedition.org/mefrim/824#tocto1n4 | titolo = Promesse da realizzare. I fedecommessi nello « Stato Nuovo » di Siena (secc. XVI-XVIII) | numero = 124-2 | anno = 2012 | rivista = [[Mélanges de l'École française de Rome]] | urlarchivio = https://archive.is/20191019213818/https://journals.openedition.org/mefrim/824%23tocto1n4#tocto1n4 | dataarchivio = 19 ottobre 2019 | urlmorto = no | accesso = 19 ottobre 2019 }}</ref>
Fu soltanto a partire dal XVIII secolo, con i [[Lorena (dinastia)|Lorena]], che la città iniziò nuovamente a riprendersi lentamente. Il 18 marzo 1766 [[Pietro Leopoldo di Lorena|Pietro Leopoldo]] divise il territorio dello [[Stato Nuovo di Siena]] in due province e fu istituita la [[Provincia senese inferiore]], con capoluogo Grosseto. Grazie alle riforme leopoldine, la città andò incontro ad una decisa rinascita economica e culturale.<ref name=storiasanti/> Ciò nonostante, si rese necessaria l'approvazione del "Regolamento per l'[[estatatura]]" (1780), a causa della persistenza del rischio [[malaria]], facendo sì che nella stagione estiva tutti gli uffici istituzionali fossero trasferiti nella vicina [[Scansano]].<ref name=storiasanti/>
Le riforme dei Lorena vennero interrotte con l'occupazione delle truppe francesi (1796) che si protrasse a più riprese fino al 1808, anno dell'annessione alla [[Francia napoleonica]], con l'accorpamento degli ''arrondissement'' di Grosseto, Montepulciano e Siena nel [[Dipartimento dell'Ombrone]]. Il [[Congresso di Vienna]] del 1815 sancì il ritorno del Granducato di Toscana nelle mani di [[Ferdinando III di Toscana]], al quale succedette il figlio [[Leopoldo II di Lorena|Leopoldo II]] a partire dal 1824. Il 1º novembre 1825 fu così istituito il [[Compartimento di Grosseto]], che sopravvisse fino all'[[Unità d'Italia]]: il suo territorio fu suddiviso nei distretti del capoluogo, di [[Arcidosso]] e di [[Orbetello]].
Il granduca Leopoldo II governò fino al 1859, impegnandosi costantemente e in prima persona al completamento delle opere di bonifica, affidando gli incarichi ad importanti personalità come gli ingegneri [[Vittorio Fossombroni]] e [[Alessandro Manetti]], e mettendo le basi per un ammodernamento e un sensibile miglioramento delle condizioni socio-economiche di Grosseto e del suo territorio. Il granduca è stato sicuramente l'uomo politico più apprezzato e amato dalla popolazione nella millenaria storia della città, tanto da essere affettuosamente soprannominato "Canapone", per il colore dei capelli e della barba, e onorato con un [[Monumento a Canapone|monumento scultoreo]] a lui dedicato, collocato in [[Piazza Dante (Grosseto)|piazza Dante]] nel 1846. Nel marzo 1860 il plebiscito che si svolse nel Granducato di Toscana sancì l'annessione allo Stato sabaudo, entrando così a far parte del [[Regno d'Italia]].
=== Età contemporanea ===
[[File:Grosseto, Palazzo delle Poste, 1931-32, esterno 03.jpg|thumb|Il palazzo delle Poste]]
[[File:Grosseto1935.jpg|thumb|upright=1.3|Panorama di Grosseto nel 1935]]
Grosseto, ormai capoluogo della vasta [[Provincia di Grosseto]], a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo iniziò un'espansione senza pari nella sua storia, con la costruzione di nuovi sobborghi al di fuori della cinta muraria. Nel 1897, grazie all'interessamento del politico [[Ettore Socci]], venne abolita l'estatatura ed iniziò un florido periodo per l'architettura grossetana, con la realizzazione di numerosi edifici nell'ottica dell'[[Eclettismo (arte)|eclettismo]] dei revival [[Architettura neoclassica|neoclassici]], [[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] e [[Architettura neogotica|neogotici]], con una fiorente stagione [[liberty]] nei primi anni del XX secolo.<ref name=storiasanti/>
Tra i principali eventi del nuovo secolo, si ricorda soprattutto il tragico [[Bombardamento di Grosseto|bombardamento del 26 aprile 1943]], un [[lunedì dell'Angelo]], che nelle ore centrali della giornata causò numerose vittime innocenti, tra i quali anche bambini e ragazzi che si trovavano per le vie del centro o nei parchi cittadini per trascorrere la giornata di festa. Un altro triste episodio si verificò quasi un anno dopo nelle campagne poco fuori [[Istia d'Ombrone]]. Nella zona avevano trovato rifugio numerosi renitenti alla leva, pacifisti che non avevano risposto alla chiamata alle armi della [[Repubblica Sociale Italiana]]. All'alba del 22 marzo 1944 fu catturato il gruppo di undici persone, tutti giovani, che furono tutti quanti fucilati al termine di un processo sommario tenutosi all'interno della scuola di Maiano Lavacchio che precedentemente era stata appositamente sgomberata: il triste avvenimento è passato alla storia come l'[[eccidio di Maiano Lavacchio]].<ref>{{cita web|autore=www.instoria.it|url=http://www.instoria.it/home/martiri_istia.htm|titolo=I Martiri d'Istia|accesso=6 giugno 2008}}</ref>
Nel dopoguerra continuò la crescita esponenziale della città, con la costruzione di moderni quartieri e lo sviluppo urbanistico delle frazioni balneari. Tra gli avvenimenti significativi, si segnala la disastrosa [[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione del 4 novembre 1966]] che devastò la città. Grosseto nel ventunesimo secolo è una città con più di {{formatnum:80000}} abitanti, la cui crescita non pare arrestarsi; risulta essere un importante polo agricolo, nonché centro di vari servizi e una località balneare di rilevanza internazionale.
===
Nel corso dei secoli, il capoluogo maremmano ha avuto diverse denominazioni, la più ricorrente delle quali era ''Grossetum''; in altre circostanze la città viene menzionata anche coi nomi ''Crassetum'' e ''Rosetum''.
Una recente ipotesi indica ''Grosseto'' come un fitotoponimo che allude ad un'area ricca di [[palude|vegetazione palustre]], in modo simile ad altri toponimi della Maremma come ''Grasceta'' e ''Grascetone''.<ref>''Il Giunco.net - Il quotidiano della Maremma'', 17 novembre 2022.</ref>
In ogni caso, la città è sempre menzionata col nome ''Grossetum'' nelle bolle pontificie di [[Papa Innocenzo II]] del
=== Simboli ===
{{vedi anche|Stemma di Grosseto}}
[[File:Grosseto-Stemma.svg|alt=|sinistra|miniatura|upright=0.4|Stemma di Grosseto]]
[[File:Grosseto-Gonfalone.png|thumb|right|upright=0.4|Gonfalone di Grosseto]]
Inizialmente, lo [[stemma]] della città di Grosseto era costituito unicamente dal [[Grifone (araldica)|grifone]], mitico animale alato che rievoca la cultura e le origini dei cittadini grossetani, riconducibili al popolo etrusco che, fin dal VII secolo a.C., si era insediato ed aveva abitato l'antica [[Area archeologica di Roselle|Roselle]], città che ha costituito le vestigia del capoluogo maremmano.
In epoca medievale il grifone fu collocato sopra uno scudo rosso che rappresentava la vicinanza al [[Guelfi e ghibellini|partito ghibellino]].
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Grosseto
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Grosseto}}
[[File:Duomo di grosseto, esterno 01.JPG|miniatura|Duomo di San Lorenzo]]
[[File:Grosseto, chiesa dei bigi ed ex-convento delle clarisse, sede della collezione luzzetti 01.jpg|miniatura|Chiesa dei Bigi, sede del Polo Culturale "Le Clarisse"]]
[[File:Chiesa San Francesco Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Convento di San Francesco, esterno]]
Tra i più noti edifici religiosi della città si ricordano:
* [[Duomo di Grosseto|Cattedrale di San Lorenzo]], o semplicemente duomo di Grosseto, è situata nella principale piazza della città ed è stata edificata tra il 1294 e il 1302 su progetto dell'architetto Sozzo di Rustichino, nel luogo dove precedentemente sorgeva l'alto-medievale [[Pieve di Santa Maria (Grosseto)|pieve di Santa Maria]]. Lavori di completamento furono poi effettuati tra il 1330 e il 1340, ed infine la struttura fu rifatta nel XVI secolo ad opera di Anton Maria Lari. Ulteriori ristrutturazioni tra il 1840 e il 1865 hanno successivamente modificato l'aspetto rinascimentale dell'edificio, nel tentativo di riportarlo alle primitive forme medievali. Nel 2013 viene realizzata sul fianco destro della chiesa una pedana in marmo per l'accesso ai disabili. La facciata si presenta sulla scorta del gusto di matrice romanica per la bicromia bianco-rossa (marmo rosso di Caldana) e per le forme goticheggianti; su di essa sono poste le statue dei [[quattro evangelisti]], risalenti al XIV secolo, un bel [[rosone]] centrale con la raffigurazione del ''Redentore'', due chioschetti cinquecenteschi laterali, un ballatoio con colonnine originarie, un timpano con immagini religiose (1897) dell'artista Leopoldo Maccari. All'interno sono conservate alcune opere, tra cui: un'[[acquasantiera]] del 1506; un [[fonte battesimale]] di Antonio Ghini; le due vetrate realizzate su disegno di [[Benvenuto di Giovanni]] raffiguranti la prima ''Isaia e Michea, l'Annunciazione, i santi Pietro apostolo e Gerolamo, le sante Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena'', la seconda ''la Fede e la Speranza, i santi Michele arcangelo, Giovanni Battista, Bartolomeo apostolo, Ludovico, Lorenzo e Sebastiano''; un ''Crocifisso'' ligneo policromo della seconda metà del XV secolo; due angeli reggi-candelabro di Domenico Arrighetti; infine, la venerata ''Madonna delle Grazie'', nella cappella sinistra del transetto, parte centrale di una tavola di [[Matteo di Giovanni]], databile al 1470. Molte delle opere d'arte originariamente situate nel duomo sono conservate nel [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Emilio Chiarini, ''Del Duomo di Grosseto'', Grosseto, 1893.</ref><ref>Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.</ref><ref>Annarosa Garzelli, ''Il Duomo di Grosseto'', Marchi e Bertolli, Firenze, 1967.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp. 127–130.</ref>
* [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|Chiesa di San Pietro]], situata lungo [[Corso Carducci]], è la più antica chiesa di Grosseto. Originariamente posizionata lungo il tragitto dell'antica [[via Aurelia]] – che attraversava proprio il centro cittadino – è ricordata nella bolla di Clemente III del 1188. Di semplici e spoglie linee architettoniche, pare risalire originariamente all'VIII secolo, anche se ha subito sostanziosi ampliamenti tra il IX e il XII secolo e l'aspetto nel ventunesimo secolo è dovuto in parte ad alcuni restauri seicenteschi e settecenteschi, mentre il campanile è stato innalzato nel 1625. Sulla facciata, di fianco alle lesene che delimitano il portale, sono presenti quattro bassorilievi (due per ogni lato), databili tra il periodo bizantino e l'epoca alto-medievale: un bassorilievo raffigura elementi vegetali, su un altro è scolpita una figura umana, mentre gli altri due si caratterizzano per una serie di animali.<ref>Carlo Citter, ''La chiesa di San Pietro a Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2008.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', p. 131.</ref>
* [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiesa di San Francesco]], situata nell'[[Piazza San Francesco (Grosseto)|omonima piazza]] del centro storico, è stata consacrata nel 1289 quando ne presero possesso i francescani, a seguito della riedificazione dell'edificio sul luogo di una più antica chiesa dedicata a san Fortunato e appartenente ai benedettini, i quali l'abbandonarono nel 1230. Lavori di ristrutturazioni successive hanno in parte modificato l'aspetto originario e agli inizi del XX secolo fu ricostruito il campanile, rialzato di un piano, danneggiato da un fulmine nel 1917. Sulla facciata è posto un piccolo rosone e sopra al portale una lunetta con l'affresco di Giuseppe Casucci raffigurante i ''santi Francesco d'Assisi e Lorenzo''. All'interno, tra le varie opere, spicca soprattutto il ''[[Crocifisso di San Francesco a Grosseto|Crocifisso]]'' ligneo duecentesco con dubbia attribuzione, oscillante tra [[Duccio di Buoninsegna]], il Maestro di Badia ad Isola e [[Guido di Graziano]].<ref>Alessandro Bagnoli, ''Duccio. Alle origini della pittura senese'', Catalogo della mostra, Silvana Editoriale, Milano, 2003.</ref> Addossato al lato sinistro della chiesa si trova il convento con il chiostro, caratterizzato dalla presenza del cinquecentesco [[pozzo della Bufala]].<ref>Olivia Bruschettini, Tamara Gigli, ''San Francesco a Grosseto. Il convento e la chiesa – Ipotesi per una collezione di opere d'arte. Contributi per l'arte in Maremma, volume II'', Edizioni Effigi, Arcidosso, 2010.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp. 140-142.</ref>
* [[Chiesa dei Bigi|Chiesa dei Santi Gherardo e Ludovico]], detta dei Bigi, situata in [[piazza Baccarini]] a poca distanza dalle chiese di San Pietro e di San Francesco, è stata costruita nel 1585 insieme all'annesso convento delle clarisse. Sconsacrato agli inizi del XX secolo, è stato restaurato nel 2005 ed ha ospitato il ''museolab'' della città di Grosseto e la sede del corso di archeologia del Polo Universitario Grossetano. Conserva la decorazione in stucco degli altari barocchi opera del luganese Domenico Notari.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 140.</ref>
* [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|Chiesa della Misericordia]], piccolo edificio di culto situato in [[Piazza dei Martiri d'Istia|piazza Martiri d'Istia]], è stata costruita tra il 1844 e il 1851, ed ha subito alcuni rifacimenti nel 1868. L'edificio sorge sul luogo dove era situata la più antica [[Chiesa di San Leonardo (Grosseto)|chiesa di San Leonardo]], demolita nel 1844.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 142.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe]], chiesa parrocchiale dell'omonima zona del quartiere di [[Barbanella]], è stata costruita dal 1935 al 1940, su progetto
* [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]], chiesa parrocchiale dei quartieri ad est del centro storico, è stata costruita tra il 1946 e il 1951 in stile neoromanico. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 29 aprile
* [[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|Basilica del Sacro Cuore di Gesù]], imponente chiesa situata lungo viale della Pace, fu fortemente voluta dal vescovo [[Paolo Galeazzi]] a ricordo delle vittime del [[bombardamento di Grosseto]] del 26 aprile 1943. Eretta in parrocchia il 2 febbraio 1949, iniziò la sua attività già dal 2 ottobre dello stesso anno nei locali della casa canonica prima e dell'asilo infantile poi. Il 12 giugno 1954 iniziarono i lavori della chiesa, su progetto di Ernesto Ganelli
* [[Abbazia di San Rabano]], situata nel [[Parco naturale della Maremma]] ad una altezza di circa 320 metri sul livello del mare, in una sella tra poggio Uccellina ({{M|347
* [[Cappella di Santa Maria a Grancia|Cappella di Santa Maria]], situata presso la [[fattoria della Grancia]], conserva all'interno alcune opere cinquecentesche: in passato vi era situata anche una quattrocentesca ''Assunzione di Maria'' di [[Benvenuto di Giovanni]],
* [[Abbazia di San Pancrazio al Fango]], situata al limite est del territorio comunale, al confine con quello di [[Castiglione della Pescaia]], poco distante dai [[Ponti di Badia]], su di un'altura nota come Isola Clodia. In epoca romana qui sorgeva una villa, citata anche da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nel ''[[Pro Milone]]'', mentre l'edificazione della chiesa è da far risalire al periodo alto-medievale, come possedimento dell'[[abbazia di Sant'Antimo]], che poi lo cedette all'[[abbazia di Sestinga]] nella seconda metà del XII secolo
====Cimiteri====
[[File:Cimitero della Misericordia Grosseto2.jpg|thumb|Il cimitero della Misericordia]]
*[[Cimitero della Misericordia (Grosseto)|Cimitero della Misericordia]], campo santo monumentale, è completamente inglobato dalla città e risale all'Ottocento.
*Cimitero di Sterpeto, cimitero principale di Grosseto, si trova nella periferia della città.
=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
{{vedi anche|Palazzi di Grosseto}}
[[File:
[[File:
[[File:Palazzo Tognetti liberty Grosseto 2.jpg|miniatura|Palazzo Tognetti]]
Tra i principali palazzi della città si ricordano:
* [[Palazzo Aldobrandeschi]], noto anche come Palazzo della Provincia, si trova in piazza Dante ed è stato costruito a partire dal 5 aprile 1900, dopo la demolizione del precedente Palazzo Pretorio, avvenuta nell'autunno dell'anno precedente. Il progetto è stato realizzato dall'architetto [[Lorenzo Porciatti]], con alcune modifiche effettuate a lavori in corso da [[Guglielmo Calderini]]. L'edificio, in stile [[architettura neogotica|neogotico]] che richiama gli elementi stilistici del medioevo senese, è stato inaugurato il 31 maggio 1903 e da allora ospita la sede della [[Provincia di Grosseto]].
* [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], situato in piazza Duomo, ospita la giunta, il consiglio e gli uffici amministrativi del Comune di Grosseto. L'edificio è stato realizzato a partire dal 1867 su progetto di Giovanni Clive, in uno stile eclettico prevalentemente neo-rinascimentale. Precedentemente la sede del Comune era ospitata presso il Palazzo Pretorio – poi trasformato nell'attuale Palazzo della Provincia – e qui sorgeva invece l'antica [[Chiesa di San Giovanni Decollato (Grosseto)|chiesa di San Giovanni decollato]], già sconsacrata ed adibita a magazzino prima della sua demolizione.
* [[Cassero del Sale]], situato in [[Piazza del Sale (Grosseto)|piazza del Sale]] nei pressi di [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], è stato costruito nel XIII secolo come punto di raccolta e di distribuzione del sale che veniva estratto lungo la costa. La grande quantità di sale immagazzinata a Grosseto era famosa tanto che venne citata dal poeta [[Cecco Angiolieri]] in una delle sue rime.<ref>«ch'i' tante volte sia manganeggiato/quant'ha Grosseto granella di sale» (Cecco Angiolieri, ''Rima XCII'', 5-6).</ref> L'aspetto attuale è dovuto a numerosi interventi iniziati nel XVI secolo quando vi furono addossate le mura medicee e continuati in età moderna con l'aggiunta di una scala esterna di accesso al primo piano. Nella piazza sono visibili i resti del "nuovo cassero del sale" realizzato dai senesi nel XIV secolo per affiancare quello più antico. Durante il dominio mediceo l'edificio fu distrutto, ma una delle quattro pareti fu però risparmiata per essere inglobata nella nuova cortina muraria.
* [[Teatro degli Industri]], situato lungo [[Via Mazzini (Grosseto)|via Mazzini]], è lo storico teatro di Grosseto. Risalente al
* [[Palazzo del Vecchio Tribunale]], risale alla metà del XIX secolo ed è stato costruito su un preesistente edificio medievale. Adibito a sede del tribunale di Grosseto fino al 1964, ospita dal 1975 il [[museo archeologico e d'arte della Maremma]] ed il [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Mariagrazia Celuzza, ''Museo archeologico e d'arta della Maremma – Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto. Guida'', Nuova Immagine Editrice, Siena, 2007, pp. 31-33.</ref> L'attuale Palazzo di Giustizia è invece situato fuori dal centro storico, in piazza Fabbrini, ed è stato realizzato tra il 1960 e il 1964 su progetto di [[Giuseppe Giorgio Gori]] e [[Rosario Vernuccio]].<ref>Barbara Catalani, Marco del Francia, Giovanni Tombari, ''Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e Provincia'', Pisa, ETS, 2011, p. 88.</ref>
* [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|Palazzo Vescovile]], situato in [[Corso Carducci]]. Ospita gli uffici e la curia della [[diocesi di Grosseto]]. L'edificio si presenta in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]] e deve il suo aspetto attuale ad una serie di interventi di ristrutturazione, voluti dall'allora vescovo [[Giovanni Battista Bagalà Blasini]], completati nel 1927. Altri interventi sono stati realizzati durante gli anni sessanta dello stesso secolo.<ref>{{Cita|Celuzza, Papa 2013|pp. 108-110.}}</ref>
* [[Palazzo
* [[Palazzo
* [[Palazzo Tognetti]], situato lungo Corso Carducci, all'angolo con via Cairoli, è stato realizzato per conto dei fratelli Tognetti, proprietari di un'agenzia giornalistica, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Luciani nel 1910. Si tratta di uno dei massimi esempi di [[liberty]] a Grosseto.
* [[Palazzo delle Poste (Grosseto)|Palazzo delle Poste e Telegrafi]], situato su [[piazza della Vasca]], è stato realizzato tra il 1929 e il 1932 su progetto dell'architetto [[Angiolo Mazzoni]] e si presenta nel tipico [[Razionalismo italiano|stile razionalista]] del periodo fascista. Precedentemente la sede delle Poste era situata all'interno delle mura, presso l'[[Palazzo Moschini|edificio di piazza Socci]] sede dell'[[Archivio di Stato di Grosseto|Archivio di Stato]].
==== Ville e fattorie ====
[[File:Villino Pastorelli, Grosseto, ingresso (2012).jpg|miniatura|verticale|Il Villino Pastorelli, fuori Porta Nuova]]
* [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]], situato pochi chilometri a ovest della città lungo la strada per [[Castiglione della Pescaia]], era originariamente una tenuta di caccia granducale, passata all'[[Esercito Italiano]] dopo l'[[Unità d'Italia]]. Oltre all'allevamento dei cavalli, vi è il Centro Militare Veterinario. Il complesso include numerose architetture prevalentemente in stile neo[[Medioevo|medievale]], oltre alla cappella gentilizia.
* [[Fattoria di Barbanella]], nota come Villa Ricasoli, situata in via Giacosa, è un'architettura di origine tardo-cinquecentesca, proprietà dei fratelli Antonio e Ubaldo Andreini nel XVIII secolo e in seguito proprietà del barone [[Bettino Ricasoli]] a partire dal 1855, che gli conferì l'aspetto che porta ancora
* Fattoria di Gorarella, nota come Fattoria Ricasoli, si trova oltre il ponte delle Quattro Strade e costituisce il primo edificio del moderno quartiere di [[Gorarella]], nato solamente dopo il disegno urbanistico di [[Luigi Piccinato]] del 1966. Fu proprietà di [[Vincenzo Ricasoli]] a partire dal 1854. Dopo anni di abbandono e degrado, la fattoria fu recuperata da una serie di interventi effettuati tra il 1999 e il 2007, con la costruzione, nell'area intorno all'edificio, di una decina di villette mono o bifamiliari
* [[Chiesa di San Giovanni (Grosseto)|Fattoria di San Giovanni]], situata in via Orbetello, nell'omonima località ai margini del quartiere di Gorarella, nacque come chiesa nel XII secolo appartenente all'ordine dei gerosolimitani e passò tra la fine del XIII e i primi del XIV secolo ai guglielmiti che vi annetterono un ospedale. Importante chiesa periferica della Grosseto medievale, cadde in declino nel corso dei secoli per l'aumentare del rischio malaria, data la posizione troppo vicina alle paludi costiere. Nel corso delle bonifiche settecentesche, il complesso fu trasformato in fattoria ed è divenuto di proprietà privata
* [[Fattoria di Grancia]], situata nell'omonima località oltre il fiume [[Ombrone]] a sud-est del capoluogo, sorse in epoca medievale come monastero benedettino dedicato a Santa Maria de' Monti, alle dipendenze della non lontana [[abbazia di San Rabano]]. Tra il XIV e il XV secolo iniziò la trasformazione dell'originario complesso monastico in fattoria fortificata ("grangia") che, in epoca rinascimentale, passò alle dipendenze dello [[spedale di Santa Maria della Scala]] di Siena. Nel tardo Cinquecento i Medici cedettero il complesso allo [[Ex ospedale della Misericordia|spedale della Misericordia]] di Grosseto, mentre la gestione fu affidata ai francescani. Dopo l'abbandono nella metà del XVIII secolo, nel corso del secolo successivo i baroni Ricasoli di Firenze acquistarono la struttura e la trasformarono nell'attuale fattoria.
* [[Fattoria di Principina]], situata nelle campagne a sud-ovest della città presso la frazione di [[Principina Terra]], ebbe il periodo di massimo splendore tra la fine del XVIII e i primi del XIX secolo, quando era proprietà della famiglia Ponticelli.
* [[Fattoria Acquisti]], situata all'estremità settentrionale del comune di Grosseto, si trova pochi chilometri a ovest del moderno abitato di [[Braccagni]]. La tenuta è così denominata perché molti dei suoi terreni divennero coltivabili a seguito delle grandi opere di bonifica idraulica iniziate nel XVIII secolo.
* [[Villa granducale di Alberese]], situata su un'altura che domina il borgo di [[Alberese]], nel Parco naturale della Maremma, è stata edificata nel corso del XV secolo come sede dell'Ordine dei cavalieri di Malta. Divenuta successivamente dimora granducale, subì sostanziali lavori di ristrutturazione nel corso del XVIII secolo, che trasformarono l'antico edificio in villa-fattoria, ad opera dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]]
* [[Villino Panichi]], situato su piazza della Vasca, è stato costruito su progetto dell'architetto [[Lorenzo Porciatti]] nel 1900. Si presenta come un
* [[Villino Pastorelli]], situato in via IV Novembre, è stato costruito tra il 1908 e il 1913 su progetto di Lorenzo Porciatti per l'agricoltore e proprietario terriero Giuseppe Millanta. Successivamente passò di proprietà all'avvocato Pastorelli, che qui aprì il suo studio legale, il quale conferì all'edificio la denominazione che porta ancora
==== Pozzi ====
[[File:Grosseto, san francesco, chiostro 02 pozzo detto della bufala, 1590.JPG|miniatura|Il Pozzo della Bufala, nel chiostro del Convento di San Francesco]]
* [[Pozzo dello Spedale]], realizzato poco dopo la metà del * [[Pozzo della Bufala]], collocato al centro del cortile del [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiostro di San Francesco]], fu fatto realizzare dai [[Medici]] in sostituzione di un preesistente [[pozzo]] per il rifornimento idrico ai religiosi che dimoravano nel complesso [[convento|conventuale]].
* [[Pozzo della Fortezza]], situato nella [[Piazza d'Armi (Grosseto)|Piazza d'Armi]] all'interno del [[Bastione Fortezza]] che delimita il complesso fortificato della ''Cittadella'', fu costruito in epoca
=== Architetture militari ===
==== Cinte murarie ====
[[File:Mauer Grosseto.JPG|miniatura|Scorcio delle Mura Medicee]]
[[File:IstiaDOmbronePortaGrossetana1.JPG|miniatura|La Porta Grossetana, nella vicina frazione d'[[Istia d'Ombrone]]]]
* [[Mura di Grosseto]]: il perimetro murario della città di Grosseto è uno dei rari esempi in Italia di cinte murarie pervenute pressoché integre fino ai giorni nostri. La primitiva cinta a difesa della città fu realizzata nel XII secolo, ma furono demolite ben presto dai senesi quando presero possesso della città nel XIV secolo. Le mura senesi comprendevano quattro porte lungo il perimetro: [[Porta di San Michele (Grosseto)|Porta di San Michele]], [[Porta di Santa Lucia]], Porta di San Pietro e Porta Cittadina. Della cinta medievale sopravvivono solamente la [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]] e il [[Cassero Senese (Grosseto)|cassero]], con la porta di Santa Lucia in seguito inglobata all'interno della Fortezza. A partire dalla metà del XVI secolo, i [[Medici]] commissionarono a [[Baldassarre Lanci]] la progettazione delle nuove mura, con la caratteristica forma esagonale che presentano ancora nel ventunesimo secolo. Con l'avvento dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]], nel XIX secolo fu decisa la trasformazione della cinta muraria in passeggiata e i camminamenti furono mutati in parco alberato. I sei bastioni delle mura sono, in senso orario partendo da nord: il [[bastione Rimembranza]] (già baluardo di San Francesco); il [[bastione Fortezza]] (comprendente i [[Bastione di Santa Lucia|baluardi di Santa Lucia]] e [[Bastione della Vittoria|della Vittoria]]); il [[bastione Maiano]] (già baluardo delle Palle); il [[bastione Cavallerizza]] (già baluardo dell'Oriolo); il [[bastione Molino a Vento]] (già baluardo di San Michele); il [[bastione Garibaldi]] (già baluardo delle Monache). A nord si apriva [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]], demolita nel XIX secolo e sostituita da una cancellata in ferro, la cosiddetta "Barriera", poi smantellata negli anni venti del XX secolo e consiste nell'unico tratto delle mura non più presente; ad est si apriva la porta di Santa Lucia, scomparsa, mentre sono presenti due accessi, l'arco del Vallo degli Arcieri e il ponte Amiata, viadotto sospeso di recente realizzazione; a sud si apre la Porta Vecchia, già Porta Reale; ad ovest si aprono la [[Porta Corsica]], realizzata negli anni trenta del XX secolo in sostituzione della scomparsa porta di San Michele, ed il piccolo arco del passo Jago Fuligni.
* [[Mura di Batignano]]: durante il XII secolo fu realizzata una prima fortificazione per difendere l'area signorile situata nella parte sommitale dell'abitato. A testimonianza di questo primitivo nucleo castrense rimane il cosiddetto cassero. Tra il XIII e il XIV secolo furono costruite le nuove mura che delimitarono un'area più ampia dopo lo sviluppo del borgo nel corso degli anni. Lungo il perimetro si aprono la [[Porta Grossetana (Batignano)|Porta Grossetana]], verso ovest, e la [[Porta Senese (Batignano)|Porta Senese]], rivolta a est.
* [[Mura di Montepescali]]: la prima fortificazione del borgo fu costruita tra il X e l'XI secolo, per poi essere ampliata nei secoli successivi a partire dal XIII secolo. I documenti testimoniano la sua esistenza a partire dal 1147. Sono riconoscibili le due porte di accesso (Porta Vecchia e Porta Nuova), due torrioni denominati [[torre del Belvedere]] e [[torre del Guascone]], e il caratteristico [[baluardo a tre punte]], parzialmente modificato nei primi del XX secolo per permettere l'allargamento della sede stradale.
* [[Mura di Istia d'Ombrone]]: una prima fortificazione fu costruita tra il IX e il X secolo a protezione del borgo, dove sorgeva l'area signorile che comprendeva anche una residenza dei vescovi di Roselle. Successivamente altre ristrutturazioni si verificarono tra il XII e il XV secolo. Lungo le mura si aprono due porte: la [[Porta Grossetana (Istia d'Ombrone)|Porta Grossetana]], in posizione sud-occidentale, e la cosiddetta [[Porta Senese (Istia d'Ombrone)|Portaccia]], rivolta verso nord-est.
==== Fortificazioni e torri ====
{{vedi anche|Castelli della provincia di Grosseto|Torri costiere della provincia di Grosseto}}
[[File:Grosseto, cassero senese 01.JPG|miniatura|Il Cassero, detto ''Fortezza'']]
[[File:Parco naturale della Maremma, Uccellina - Torre di avvistamento dello Stato dei Presidi 3.jpg|miniatura|La Torre di Collelungo]]
* [[Cassero Senese (Grosseto)|Cassero Senese]], chiamato comunemente Fortezza, risale al XIV secolo e si tratta dell'unico elemento architettonico – assieme a Porta Vecchia – della cinta muraria di epoca medievale che è stato risparmiato durante i lavori di ricostruzione delle mura avvenuti a partire dalla seconda metà del XVI secolo. L'edificio, che svetta sul [[bastione Fortezza]] sul quale è situato, è stato adibito a sede del distretto militare tra il XIX e il XX secolo, per poi finire abbandonato e rimanere per anni in stato di degrado. A partire dal 1978 sono iniziati una serie di recuperi dell'intera area muraria che hanno riportato il cassero all'antico aspetto; è utilizzato principalmente per l'esposizione di mostre di carattere artistico e fotografico.
* [[Forte di San Rocco]], situato nella frazione di [[Marina di Grosseto]], si tratta di un complesso fortificato realizzato nel 1793 dal granduca Ferdinando III con funzioni di avvistamento; è adibito ad uso residenziale.<ref>S. Bueti, ''Il forte di San Rocco: una struttura militare nel sistema difensivo del litorale toscano del sec. XVIII'', Grosseto, 1995.</ref>
* [[Forte delle Marze]], situato nel tratto costiero che da Marina di Grosseto arriva a [[Castiglione della Pescaia]], si tratta di una struttura fortificata realizzata nel XVIII secolo sul luogo di una precedente torre di avvistamento, e svolse funzioni di avvistamento, difesa e raccolta del sale. Trasformato successivamente in villa, è di proprietà privata.
* [[Tino di Moscona]], situato sul [[Poggio di Moscona]], altura che si eleva a nord-est della città di fronte all'[[area archeologica di Roselle]], è una struttura muraria circolare inserita a un'estremità di una cinta muraria più estesa costruita con pietre a secco, risalente al periodo medievale. L'area risulta abitata nel [[Civiltà villanoviana|periodo villanoviano]], poi fu sede di un centro fortificato di età ellenistica per essere rioccupato nel XII-XIII secolo per breve periodo come sede del castello di Montecurliano.
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* [[Torre della Trappola]], costruita in epoca medievale a sud di [[Principina a Mare]] presso l'argine destro dell'[[Ombrone]], era parte integrante di un complesso dove vi erano anche le saline ed una chiesa. Svolgeva funzioni di difesa, offesa e di guardia, potendo comunicare sia a nord che a sud con le altre strutture del sistema difensivo costiero.
* [[Torre di Castel Marino]], costruita nel corso del XIII secolo su un poggio nel cuore del Parco naturale della Maremma presso Marina di Alberese, svolgeva funzioni di difesa e di avvistamento; con la costruzione della vicina
* [[Torre di Collelungo]], situata su un modesto promontorio del Parco naturale della Maremma proprio dinanzi all'omonima spiaggia, è una delle torri meglio conservate del litorale grossetano. Fu costruita nel
* [[Torre dell'Uccellina]], edificata durante il
Nel [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]] si trova il [[faro delle Formiche di Grosseto]], situato sulla Formica Grande, il maggiore isolotto delle Formiche, venne edificato nel 1901 e ristrutturato nel 1919 dalla [[Regia Marina]] per l'illuminazione notturna dei suddetti isolotti.
=== Altro ===
==== Sculture ====
[[File:Luigi Magi, Monumento a Canapone, 1846, (Grosseto) 02.jpg|miniatura|verticale|Il Monumento a Canapone]]
* [[Monumento a Canapone]], complesso scultoreo posto al centro della piazza principale di Grosseto, è stato realizzato nel 1846 dall'artista [[Luigi Magi]]. La scultura rappresenta il granduca in atto di sorreggere con la mano sinistra una donna che stringe tra le braccia un bambino morente ([[allegoria]] della Maremma colpita dalla malaria), e con la destra un bambino vivace e sorridente (la speranza del futuro), mentre con il piede schiaccia la testa di un serpente (la malaria), che è divorato da un grifone (la città di Grosseto) posto alle sue spalle.
* Monumento a [[Giuseppe Garibaldi]], situato sul bastione che porta il suo nome, è stato realizzato dallo scultore [[Tito Sarrocchi]] ed inaugurato il 2 giugno 1884. Originariamente collocato sul bastione Rimembranza, è stato trasferito nell'attuale sede nel 1923.
* [[Monumento ad Andrea da Grosseto]], situato in piazza Baccarini, di fronte al museo archeologico e d'arte della Maremma, è stato realizzato nel 1973 dall'artista [[Arnaldo Mazzanti]] in onore dello [[Andrea da Grosseto|scrittore grossetano]] che volgarizzò nel 1268 i trattati morali di [[Albertano da Brescia]], fornendo uno dei primi esempi di prosa volgare italiana.
* [[Monumento ad Ettore Socci]], eretto il 24 novembre
* [[Monumento al Milite Ignoto (Grosseto)|Monumento ai caduti per la patria]], situato sul [[bastione Rimembranza]], consiste nella modificazione del monumento ai caduti delle battaglie risorgimentali inizialmente posto in piazza della Vasca e realizzato nel 1896 su progetto di Ippolito e Giuseppe Luciani. La modifica è stata effettuata nel 1921 per onorare anche i caduti della prima guerra mondiale ed è stato posto nella sua attuale sede nel 1929, con l'inaugurazione del Parco della Rimembranza.
* Cippo idraulico di via Ximenes, situato nel parco Pollini di via Ximenes, nei pressi di [[Porta Corsica]], si presenta a tre lati, e su ogni lato si trovano, oltre i volti dei personaggi illustri della bonifica realizzati da Tito Sarrocchi, le piccole vasche sormontate da uno stemma del grifone dove si trovavano i rubinetti da cui usciva l'acqua. Orientato verso ovest vi si trova il volto scolpito di [[Leonardo Ximenes]], verso nord il volto scolpito dell'abate [[Pio Fantoni]], verso sud il volto scolpito di [[Sallustio Bandini]].
* [[Colonna
* Monumento al buttero, scultura in bronzo di [[Tolomeo Faccendi]] che rappresenta il [[buttero]] a cavallo, è situata in piazza Marconi di fronte alla [[Stazione di Grosseto|stazione ferroviaria]].
* Monumento al badilante, scultura in bronzo dell'artista Antonio Lazari, è dedicato al ricordo della figura del badilante delle bonifiche agrarie, ed è situato nei pressi del Ponte Massa nel punto dove scorreva il canale diversivo dell'[[Ombrone]].
==== Piazze principali ====
[[File:Piazza Dante (Grosseto).jpg|miniatura|Scorcio di Piazza Dante]]
[[File:Chiesa della Misericordia, Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio (1).jpg|miniatura|Scorcio di Piazza della Palma]]
* [[Piazza Dante (Grosseto)|Piazza Dante]], principale piazza cittadina, nota anche come Piazza delle Catene, è stata realizzata in forma trapezoidale tra il XIII e il XIV secolo. Da sempre il cuore della vita civile e religiosa della città, al centro vi è collocato il [[monumento a Canapone]]; vi si affacciano il [[Duomo di Grosseto|duomo]], il [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], [[Palazzo Aldobrandeschi]] (sede della [[provincia di Grosseto|provincia]]). Il lato meridionale e quello occidentale sono caratterizzati da una serie di edifici che si articolano sopra un comune [[loggiato]]-[[porticato]], che si sviluppa ad L senza soluzioni di continuità. All'angolo destro della facciata del duomo spicca la presenza della [[colonna dei bandi]].
* [[Piazza Socci]], piccola piazza che si apre lungo Corso Carducci, nelle vicinanze della [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]], caratterizzata dalla presenza del [[Monumento ad Ettore Socci|monumento in bronzo ad Ettore Socci]], realizzato il 24 novembre 1907.
* [[Piazza Baccarini]], caratterizzata dalla presenza del [[monumento ad Andrea da Grosseto]], vi si affacciano il [[palazzo del Vecchio Tribunale]] ([[museo archeologico e d'arte della Maremma]]) sul lato meridionale e la facciata della [[chiesa dei Bigi]] su quello orientale, all'estremità di via Vinzaglio. Nella parte nord-orientale, la piazza si inoltra senza soluzione di continuità in piazza San Francesco.
* [[Piazza San Francesco (Grosseto)|Piazza San Francesco]], continuazione nord-orientale di piazza Baccarini, vi si affacciano la [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|chiesa di San Francesco]] e il [[Ex ospedale della Misericordia|complesso del vecchio spedale]] che
* [[Piazza della Palma]], di forma rettangolare e così denominata per la presenza di una [[Arecaceae|palma]] secolare, si estende in direzione nord-sud. Nella parte nord-occidentale della piazza, si affacciano l'area absidale e il campanile della [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|chiesa della Misericordia]].
* [[Piazza dei Martiri d'Istia]], piccola piazza del centro storico, chiusa sul lato orientale dalla facciata della [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|chiesa della Misericordia]].
* [[Piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]], antica piazza del mercato cittadino prima del suo spostamento fuori delle mura, nota infatti anche come Piazza del Mercato, si estende a forma poligonale tra il tratto sud-occidentale delle mura, Porta Vecchia e il cassero del sale, edificio medievale che le conferisce la denominazione.
* [[Piazza del Popolo (Grosseto)|Piazza del Popolo]], situata all'estremità settentrionale del centro storico, fu realizzata negli
* [[Piazza della Vasca]], dedicata ai [[fratelli Rosselli]], viene così denominata per la presenza, al centro, della fontana a forma circolare. Situata fuori delle mura poco oltre Porta Nuova, vi si affacciano alcune delle più imponenti e discusse architetture contemporanee che caratterizzano la città.
*
==== Strade principali ====
[[File:
* [[Corso Carducci]], principale via dello shopping cittadino, collega Piazza Dante a Porta Nuova lungo un tratto dell'antico tracciato della [[via Aurelia]] che attraversava il centro storico. Vi si affacciano la [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]] e numerosi palazzi in stile [[liberty]] e neo[[Rinascimento|rinascimentale]]: Palazzo Bossi, Palazzo Battigalli, [[Palazzo Ariosti]], Palazzo Sellari, l'ex palazzo della prefettura, [[Palazzo Berti|Palazzo Marcucci]], Palazzo Nebbiai, Palazzo del Giappone, [[Palazzo Pallini]], [[Palazzo Cappelli]], [[Palazzo Tognetti]] e il [[Palazzo del Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]].
* [[Chiasso delle Monache]], suggestivo vicolo a doppio [[Arco (architettura)|arco]], che collega strada Vinzaglio alla parte sud-occidentale di piazza San Francesco, attraversando sul piano stradale il Convento delle Clarisse.
* [[Strada Vinzaglio]], caratteristica via cittadina che ha inizio dal lato meridionale di piazza Baccarini. Vi si affacciano il convento delle Clarisse, attiguo alla Chiesa dei Bigi, parte del palazzo dell'ex tribunale ed i villini Magrassi e Brogi.
* [[Strada Ginori]], caratteristica via del centro storico, che si snoda ad andamento semicircolare, parallelamente al lato nord-orientale delle [[mura di Grosseto]]. La strada collega il lato meridionale di piazza San Francesco col lato settentrionale di piazza della Palma; vi si affacciano diversi edifici di origini medievale, tra cui il caratteristico Palazzo Stefanopoli-Porciatti.
* [[Strada Ricasoli]], breve via che collega Porta Vecchia a piazza Dante, costituiva il primissimo tratto della via Aurelia che attraversava il centro storico da sud a nord. Tra gli edifici che vi si affacciano il più interessante è sicuramente [[Palazzo Carmignani]], che ospita la calzoleria all'imbocco di piazza del Sale: al suo interno, sono conservati gli originari arredi in stile [[liberty]]. È ipotizzabile che nei secoli scorsi fosse la via del Ghetto.<ref>{{cita web|autore=biblio.comune.grosseto.it|url=http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro.htm|titolo=Atlante storico topografico del comune di Grosseto|accesso=7 dicembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071205180215/http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro.htm|dataarchivio=5 dicembre 2007}}</ref>
* [[Strada del Giuoco del Cacio]], costituisce l'intero anello viario, così denominato fino al XIX secolo, che costeggia internamente l'intera cerchia muraria di Grosseto. Lungo la parte semicircolare occidentale, denominata
=== Siti archeologici ===
[[File:Area archeologica Roselle 8.JPG|miniatura|verticale|Scorcio del sito archeologico etrusco-romano di Roselle]]
* [[Roselle (sito archeologico)]]: tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, grazie al contributo dell'archeologo Aldo Mazzolai, la città etrusco-romana di Roselle è stata scavata e trasformata in un parco archeologico. Il sito racchiude i resti dell'antica città, dalla sua fondazione in epoca etrusca, al suo splendore di città romana, fino alla sua travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono dell'insediamento a vantaggio della città di Grosseto, dove venne anche trasferita la sede vescovile. Si conservano buona parte delle antiche [[Mura di Roselle|mura ciclopiche]] di età arcaica (VI secolo a.C.); il foro romano, piazza principale della città sui si affacciano i resti della basilica, sede del tribunale e luogo di discussione di affari; l'augusteo (I secolo d.C.), edificio destinato al culto imperiale; un tempietto (I secolo d.C.); la domus dei mosaici ricca abitazione privata di cui si conservano ampi mosaici pavimentali; la basilica dei Bassi sede delle statue e dei ritratti dell'omonima famiglia romana. Alle pendici della collina nord si osservano i resti delle terme di età adrianea (II secolo d.C.) poi divenute sede della più antica cattedrale cristiana di Roselle (VI secolo d.C.). Sulla collina nord sorge la casa etrusca dell'impluvio e l'[[Anfiteatro romano di Roselle|anfiteatro]] di forma ellittica (I secolo d.C.)
* [[Area dei templi dello Scoglietto|Lo Scoglietto]]: località situata all'interno del [[Parco naturale della Maremma]], nell'area tra [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]], in cui sono stati rinvenuti insediamenti frequentati in un lungo periodo tra il I secolo a.C. ed il VI secolo d.C. È stata documentata sul luogo la presenza di un tempio romano dedicato a [[Diana Umbronensis]], di cui rimangono alcune strutture murarie.
=== Aree naturali ===
[[File:Panorama dalla torre Torre di Castelmarino.jpg|miniatura|I monti dell'Uccellina, ''Parco regionale della Maremma'']]
* [[Parco naturale della Maremma]], area protetta regionale istituita nel 1975, è uno dei parchi più importanti della Toscana e prende parte del territorio comunale di Grosseto a sud delle frazioni di [[Rispescia]] ed Alberese. Nel 1992 è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette. Include alcuni [[sito di interesse comunitario|siti di interesse comunitario]] tra i quali il [[padule della Trappola]], [[Bocca d'Ombrone]] e la [[pineta Granducale]].
* [[Riserva naturale Diaccia Botrona]], area naturale protetta di interesse provinciale, è stata istituita nel 1991 ed è caratterizzata da un ambiente tipico palustre. L'area umida costituisce l'ultimo esempio rimasto dell'antica palude che si è sviluppata dall'antico lago Prile, dopo le bonifiche effettuate nei primi del XX secolo.
* [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]], area protetta nazionale, che include anche le [[Formiche di Grosseto]], gruppo di isole minori situate nel [[Mar Tirreno]] a ovest dei monti dell'Uccellina, che rientrano nel territorio comunale di Grosseto.
* [[Santuario per i mammiferi marini]], area marina protetta [[Europa|europea]] che interessa le acque del [[Mar Ligure]] e del [[Mar Tirreno|Tirreno Settentrionale]]: queste ultime bagnano anche il litorale grossetano e le isole Formiche, che rientrano nei limiti della riserva marina.
* [[Pineta del Tombolo]], bosco di [[macchia mediterranea]] di interesse comunitario che si estende lungo il litorale grossetano a nord della foce del fiume [[Ombrone]], caratterizzato dalla presenza di diverse migliaia di esemplari di [[Pinus pinaster|pino marittimo]] e di [[Pinus pinea|pino domestico]], che si estendono per circa {{M|15
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{
{{Demografia/Grosseto}}
{{
{{
Grosseto conta {{formatnum:
Analizzando il grafico sulla crescita della popolazione nel corso degli anni, appare evidente che Grosseto, al momento dell'[[Unità d'Italia]], con i circa {{formatnum:4700}} abitanti risentiva ancora dell'effetto negativo causato dalla presenza della [[malaria]] che caratterizzava gran parte delle aree pianeggianti della [[Maremma]].
All'inizio del
Dal 1981 in poi la crescita demografica è proseguita, seppure in modo meno netto rispetto agli anni precedenti, iniziando ad assestarsi a partire dal 1991; nel 2001 viene rilevato un calo impercettibile, ma le statistiche demografiche degli ultimi anni dimostrano una ripresa della crescita.<ref>{{cita web|autore=demo.istat.it/|url=http://demo.istat.it/bilmens2006/index.html|titolo=Dati ISTAT|accesso=7 novembre 2007|dataarchivio=25 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160325075131/http://www.demo.istat.it/bilmens2006/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
Nell'agglomerato urbano della città di Grosseto (composto dai limitrofi comuni di [[Scansano]], [[Roccastrada]] e [[Campagnatico]]), secondo i calcoli effettuati applicando il criterio internazionale dell'[[Area urbana funzionale]] dall'[[OECD]] presso le città italiane con un numero di abitanti maggiore a {{formatnum:50.000}}, il numero dei residenti è superiore ai {{formatnum:96.000}}. Secondo i precedenti calcoli, nel 2022, l'83% della popolazione dell'agglomerato urbano era residente in città.<ref>{{cita web|url=https://www.oecd.org/cfe/regionaldevelopment/Italy.pdf}}</ref>
==== Comunità veneta ====
Nel 1923, dopo il decreto di esproprio del [[prefetto]] di Grosseto, la [[villa granducale di Alberese|tenuta granducale di Alberese]] (6500 ettari) fu assegnata all’[[Opera Nazionale Combattenti]] (ONC). Nel 1928 iniziarono i lavori di bonifica, in quanto l'area meridionale del comune era ancora soggetta alla [[malaria]] e nel 1930 furono costruiti i poderi da assegnare alle famiglie provenienti dal [[Veneto]], che hanno contribuito significativamente allo sviluppo della località. Nel 1930 arrivarono le prime famiglie e il processo di colonizzazione di [[Alberese]] continuò anche negli anni successivi: in tutto arrivarono oltre cento nuclei familiari.<ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2023/07/15/cera-una-volta-una-maremma-amara-ecco-il-documentario-sulla-migrazione-veneta-ad-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/11/08/news/mario-maggiotto-novant-anni-che-raccontano-i-veneti-in-maremma-1.17442127}}</ref><ref name="books.google.it">{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref name="quatrociacoe.it">{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>
=== Distribuzione degli abitanti ===
{| class="wikitable sortable"
! Frazioni<ref>{{Cita web|url =http://www.regione.toscana.it/-/censimento-popolazione-2011-dati-per-sezione-di-censimento-e-localita|titolo = Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana|accesso = 16 marzo 2018}}</ref>
|-
| Grosseto <small>(capoluogo)</small>||
|-
| [[Marina di Grosseto]] ||
|-
| [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] ||
|-
| [[Istia d'Ombrone]] ||
|-
| [[Braccagni]]||
|-
| [[Rispescia]] ||
|-
| [[Batignano]] ||
|-
| [[Principina Terra]] ||
|-
| [[Alberese]] ||
|-
| [[Nomadelfia]] ||
|-
| [[Montepescali]] ||
|-
| [[Principina a Mare]] ||
|-
| ''Altre località'' ||
|}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:7584}}, ovvero il 9,31% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=20 luglio 2025}}</ref>
* [[Romania]], {{formATNUM:1721}}
* [[Albania]], {{formatnum:1036}}
* [[Ucraina]], 606
* [[
* [[Moldavia]]
* [[
* [[
* [[Polonia]], 209
* [[Cina]], 192
* [[Repubblica Dominicana]], 167
=== Religione ===
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto#Cronotassi dei vescovi}} Nel comune di Grosseto si trova [[Nomadelfia]]<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/il-papa-a-nomadelfia-com-e-nata-e-cos-e}}</ref>, comunità [[chiesa cattolica|cattolica]] fondata da [[don Zeno Saltini]] nel 1948.
Ha sede una delle principali chiese di riferimento della [[Chiesa apostolica in Italia|comunità apostolica]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5usPAQAAIAAJ&dq=chiesa+apostolica+grosseto&focus=searchwithinvolume&q=grosseto|titolo=Minoranze religiose in Italia|autore=Alceste Santini|autore2=Alvise Artissi|autore3=Giorgio Capezzani|editore=Religioni Oggi|anno=1969|pagine=101–103}}</ref>, fondata nel 1927 come prima in Italia.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=UmfXAAAAMAAJ&q=chiesa+apostolica+grosseto&dq=chiesa+apostolica+grosseto&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBmoVChMI_-rvhLrxxwIVxm8UCh1yxw2t|titolo=Le religioni in Italia|autore=Massimo Introvigne|editore=Elledici|anno=2006|pagine=245–246}}</ref><ref name=apostolica>''[http://www.cesnur.com/la-prima-ondata-c-gli-apostolici-del-risveglio-gallese/ La Chiesa Apostolica in Italia]''.</ref>
=== Lingue e dialetti ===
A Grosseto è parlata una variante dei [[dialetti toscani]], comunemente definita ''maremmano'' e diffusa in buona parte della provincia, escludendo alcune [[isole linguistiche]].<ref>{{cita libro|Barberini M. 1994 Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi}}</ref>
La città è inserita all'interno di un contesto linguistico complesso; la difficoltà nel reperire informazioni specifiche sul dialetto cittadino è dovuta al recente e rapido incremento demografico, dovuto a diversi [[flussi migratori]] provenienti non solo dall'entroterra, ma anche da altre province della [[Toscana]] e da varie [[regioni italiane]], cosa che ha favorito un clima [[multiculturale]] in termini di [[linguistica]]: questa condizione non rende possibile l'esistenza di uno specifico [[vernacolo]] urbano grossetano che si differenzi spiccatamente dal resto dei dialetti toscani, tutto ciò aggravato dal recente processo di koineizzazione.<ref>{{cita web|url=https://www.euralex.org/elx_proceedings/Euralex2006/088_2006_V2_Monica%20MARZINI_Lessicografia%20in%20aree%20complesse_il%20caso%20di%20Grosseto.pdf|titolo=Lessicografia in aree complesse: il caso di Grosseto}}</ref>
Nella frazione di [[Alberese]], si parla un vernacolo con alcune inflessioni derivanti dalla [[lingua veneta]], trasmessa dai coloni arrivati nella località all'inizio del [[XX secolo]].<ref name="books.google.it"/><ref name="quatrociacoe.it"/><ref>{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref>
=== Tradizioni e folclore ===
La Festa patronale di San Lorenzo, ha luogo annualmente il 9 e 10 agosto,. In occasione dei festeggiamenti si svolge una processione.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/san-lorenzo-si-entra-nel-vivo-delle-feste-per-il-patrono/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/08/01/san-lorenzo-grosseto-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono-il-programma-delle-celebrazioni/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2024/08/08/processione-e-pontificale-in-cattedrale-grosseto-festeggia-il-patrono-san-lorenzo/}}</ref>
La Festa di San Rocco, patrono di [[Marina di Grosseto]], si svolge il 16 agosto.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/marina-si-prepara-a-festeggiare-san-rocco/}}</ref>
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Grosseto vi è la sede del [[4º Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] (presso l'[[aeroporto di Grosseto|aeroporto Cesare Baccarini]]), del [[3º Reggimento "Savoia Cavalleria"]] e del [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]] dell'[[Esercito Italiano]].
La città è sede dell'[[Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea]] e della [[Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Grosseto]], che opera sin dal [[Medioevo]] nel settore del soccorso e dell'assistenza.
La sanità è gestita dall'Asl Toscana Sud-Est presso l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], struttura sanitaria di riferimento per tutta la [[provincia di Grosseto|provincia]] e per altre aree della [[Toscana]] meridionale (compreso l'[[Arcipelago Toscano|arcipelago]]) e del [[Lazio]] settentrionale.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
[[File:Biblioteca Chelliana Via Mazzini.JPG|miniatura|''Palazzo Mensini'', dove ha sede la Biblioteca comunale Chelliana]]
A Grosseto è presente la [[Biblioteca comunale Chelliana]], la principale biblioteca della provincia con un patrimonio librario di oltre {{formatnum:140000}} volumi, tra cui trentaquattro incunaboli e duecentocinquanta manoscritti. La biblioteca è stata fondata nel 1860 dal canonico [[Giovanni Chelli]], ed è ospitata all'interno di palazzo Mensini.<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46 Biblioteca Chelliana] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060442/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
A Grosseto ha sede l'[[archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana]], fondato da [[Roberto Ferretti]] nel 1979.
Le altre principali biblioteche pubbliche della città sono:
* Biblioteca del polo liceale grossetano: situata in piazza Etrusco Benci, alla Cittadella dello Studente, è la biblioteca a servizio del liceo classico Carducci-Ricasoli e del liceo scientifico Guglielmo Marconi. È dotata di un patrimonio librario di circa {{formatnum:22600}} volumi.<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85 Biblioteca del polo liceale grossetano] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060414/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
* Biblioteca diocesana ''Primo Gasbarri'': fondata nel
* Biblioteca dell'[[Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea]] (ISGREC): fondata nel
* Biblioteca dei padri Gesuiti: situata a [[Gorarella]] in via papa Giovanni XXIII, ha un patrimonio librario di circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=®ione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=5 Biblioteca dei Padri gesuiti], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Istituto tecnico commerciale ''Vittorio Fossombroni'': si trova presso la struttura scolastica di via Sicilia e possiede un patrimonio di circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref name=autogenerato1>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56 Biblioteca ITC Fossombroni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060418/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
* [[Archivio di Stato di Grosseto|Biblioteca dell'Archivio di Stato]]: situata in [[piazza Socci]], è stata istituita nel
* Biblioteca della Camera di commercio: situata in via Cairoli, dispone di circa {{formatnum:3000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=®ione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=2 Biblioteca della Camera di commercio], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Associazione degli industriali della Provincia di Grosseto: fondata nel
* Biblioteca del Museo di storia naturale della Maremma: fondata nel
In città si trovano anche
==== Ricerca ====
In località Casette di Mota è situato l'Osservatorio Astronomico di Roselle. La [[Osservatorio astronomico|struttura]], finanziata dal Comune di Grosseto e inaugurata il 13 settembre 1986, è stata affidata all'Associazione Maremmana Studi Astronomici (AMSA), in concomitanza del XX congresso dell'[[Unione Astrofili Italiani]] (UAI), della quale AMSA è la delegazione più antica. Dal 10 aprile 2022 è divenuto anche [[osservatorio meteorologico]]. L'osservatorio partecipa a progetti internazionali di [[ricerca scientifica]], organizzati dall'[[Istituto Nazionale di Astrofisica]] (INAF) e dall'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] (CNR).<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=120}}</ref>
A Grosseto ha anche sede il LaMMA CRES, il Centro di Ricerche sull'Erosione del Suolo del [[Consorzio LaMMA]] inaugurato il 16 maggio 2003, che si occupa di studi sulle [[risorse idriche]], sull'[[erosione del suolo]] e sullo sviluppo sostenibile a misura di territorio.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/70974/Metadati+faglie/90f04f5d-c228-4a8c-874b-f23496f19838}}</ref>
==== Scuole ====
[[File:Scuola Pubblica Ist. Magistrale Antonio Rosmini, Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Una delle strutture del liceo "A. Rosmini", nei pressi del centro storico]]
Le [[scuole primarie]] e [[scuole secondarie di primo grado|secondarie di primo grado]] sono raggruppate in sette istituti comprensivi.<ref>{{cita web|url=https://new.comune.grosseto.it/web/scuole-primarie-statali/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/amministrazione/unita_organizzativa/ufficio-scuole-statali-e-private/}}</ref> La città è inoltre sede di un vario numero di [[scuole secondarie di secondo grado]] di diversa tipologia, sia [[scuola pubblica|pubbliche]] che [[scuola privata|paritarie]], frequentate anche da studenti pendolari provenienti da un esteso bacino che interessa in minor parte anche province confinanti. Parte degli istituti ha sede presso la "Cittadella dello Studente", moderno [[campus]] situato nella periferia sud della città.<ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2024/02/19/progetto-cittadella-cult-la-provincia-di-grosseto-e-salty-music-insieme-per-la-valorizzazione-della-cittadella-dello-studente/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/04/05/news/una-cittadella-da-far-rivivere-1.16676456}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.rosminigrosseto.it/la-scuola/la-storia/}}</ref>
==== Università ====
[[File:Ex ospedale Misericordia di Grosseto.jpg|thumb|Antico ospedale della città, oggi sede universitaria]]
La fondazione Polo Universitario Grossetano, istituita nel 1998, garantisce la [[studi universitari|formazione universitaria]] in città. L'università svolge i corsi all'interno dell'antico complesso dell'[[ex ospedale della Misericordia]], in [[piazza San Francesco (Grosseto)|piazza San Francesco]], nel [[centro storico di Grosseto|centro storico]].<ref>{{cita web|autore=www.unisi.it|url=http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|titolo=Sito ufficiale del Polo Universitario Grossetano|accesso=7 luglio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070622201419/http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|dataarchivio=22 giugno 2007}}</ref>
Presso il moderno [[ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], nel quartiere [[Sugherella]], ha sede la Scuola Internazionale di [[chirurgia robotica|Chirurgia Robotica]] (in [[lingua inglese|inglese]] ''International Robotic School of Grosseto''), fondata nel 2004 e gestita dall'Asl Toscana Sud-Est.<ref>{{cita web|url=https://www.roboticschool.it/}}</ref> Primo centro didattico in [[Italia]] e uno dei più importanti a livello internazionale, è stato il primo in [[Europa]] a mandare in onda interventi interamente registrati in [[Tridimensionalità|3D]]. Sede della Scuola speciale di Robotica dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), collabora con centri universitari internazionali tra cui l'[[Università dell'Illinois a Chicago|Università dell'Illinois di Chicago]].<ref>{{cita web|url=https://www.toscana-notizie.it/-/cresce-il-polo-di-chirurgia-robotica-nuovo-robot-alla-scuola-di-formazione-}}</ref><ref>{{cita web|url=https://acoi.it/eventi-scuole/18303-chirurgia-robotica}}</ref>
==== Musei ====
Grosseto conta importanti complessi museali, percorsi didattici e aree interessate da visite guidate, tra i più significativi della provincia e della [[Maremma]]; fanno parte della vasta rete museale "Musei di Maremma", che gestisce i complessi museali di tutto il territorio grossetano.<ref>{{cita web|url=https://www.museidimaremma.it/}}</ref>
[[File:Rutilio manetti, madonna col bambino con stemma del vescovo di grosseto girolamo tanucci, 1622-37 ca.jpg|miniatura|Madonna di [[Rutilio Manetti]] con lo stemma del vescovo, ''Museo Collezione Gianfranco Luzzetti'']]
[[File:Marble statues from the Augusteum of Rosellae, Museo Archeologico e d'Arte della Maremma, Grosseto, Tuscany, Italy (29443322567).jpg|miniatura| Alcune statue romane ritrovate a [[Roselle (sito archeologico)|Roselle]], ''Museo archeologico e d'arte della Maremma'']]
[[File:Grosseto, sede della collezione luzzetti 02.jpg|miniatura|Alcune opere lignee del ''Museo Collezione Gianfranco Luzzetti'']]
Di seguito sono elencati i musei che hanno sede all'interno della città e del territorio comunale:
* [[Museo archeologico e d'arte della Maremma]], importante museo fondato da [[Giovanni Chelli]], situato nel [[Ex palazzo del Tribunale|palazzo del vecchio tribunale]], nel centro storico della città
* [[Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]], situato nel secondo piano del [[Ex palazzo del Tribunale|palazzo del vecchio tribunale]]
*[[Museo Collezione Gianfranco Luzzetti]], presso l'ex [[convento delle Clarisse (Grosseto)|Convento delle Clarisse]], frutto della donazione di un cospicuo nucleo di opere d'arte da parte dell'antiquario maremmano Gianfranco Luzzetti<ref>{{Cita web|url=https://www.clarissegrosseto.it/gianfranco-luzzetti-collezione|titolo=Museo Collezione Gianfranco Luzzetti|accesso=24 febbraio 2020|dataarchivio=24 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200224114606/https://www.clarissegrosseto.it/gianfranco-luzzetti-collezione|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museo di storia naturale della Maremma]], museo fondato nel 2009 situato in [[Piazza della Palma]], nel centro storico della città
* Museolab Città di Grosseto, situato al secondo piano dell’ex [[Convento delle Clarisse (Grosseto)|Convento delle Clarisse]]; costituisce con il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti il ''Polo culturale Le Clarisse''<ref>{{Cita web|url=https://www.polouniversitariogrosseto.it/2021/museolab/|titolo=Museolab Città di Grosseto}}</ref>.
Il museo di storia naturale comprende anche la sede distaccata dell'[[Osservatorio astronomico comunale di Grosseto|osservatorio comunale]] di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]. Presso la frazione di [[Montepescali]], inoltre, è situato il piccolo [[museo di storia locale Ildebrando Imberciadori]], mentre all'interno della caserma del [[Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º)|Savoia Cavalleria]] è allestito un museo sulla storia del reggimento.<ref>{{Cita news|url=https://new.comune.grosseto.it/web/comunicati/lamministrazione-comunale-al-museo-del-reggimento-savoia-cavalleria/|titolo=L'Amministrazione comunale al museo del reggimento "Savoia Cavalleria"|data=27 luglio 2023|accesso=2 giugno 2024}}</ref>
=== Media ===
==== Stampa ====
A Grosseto
Sempre in città ha inoltre sede
==== Radio ====
==== Televisione ====
A Grosseto ha sede la rete televisiva [[TV9 Telemaremma]], erede della storica emittente Telemaremma, multiplex regionale (UHF 48).
L'emittente maremmana [[Teletirreno]], nata nel 2000, è invece stata chiusa nel 2011 poco prima del bando per le assegnazioni delle frequenze digitali delle televisioni analogiche. === Teatro ===
[[File:Teatro degli Industri,
[[File:Anfiteatro Roselle 1.JPG|miniatura|Anfiteatro romano di Roselle]]
* [[Teatro degli Industri]], antica istituzione teatrale della città e dell'intera provincia, ospita eventi musicali e numerosi spettacoli di prosa. Viene sfruttato eccezionalmente come [[auditorium]] per ospitare conferenze tenute da relatori di grande prestigio culturale
* [[Teatro Moderno]], maggiore teatro della città, è stato inaugurato nel 1966 e ospita la stagione teatrale comunale, eventi e concerti
* [[Anfiteatro romano di Roselle|Anfiteatro Romano]], situato in una zona elevata dell'[[area archeologica di Roselle]]; lo storico [[anfiteatro]] all'aperto è sede di spettacoli di [[opera lirica|lirica]] e di prosa durante la stagione estiva, grazie all'ottima acustica mantenuta nei secoli
* Parco di Pietra, situato in una ex cava nella campagna presso la frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], sede di concerti musicali di artisti locali ed emergenti.
=== Cinema ===
{{Div col}}
* ''[[Barabba (film 1961)|Barabba]]'' (
* ''[[Il sorpasso]]'' (
* ''[[La famiglia Benvenuti]]'', serie TV (
* ''[[Operazione ladro]]'', stagione 3, episodio 2 ''Who'll Bid Two Million Dollars?'' (
* ''[[Un posto ideale per uccidere]]'' (
* ''[[La cicala (film 1980)|La cicala]]'' (
* ''[[Non ci resta che piangere]]'' (
* ''[[È arrivato mio fratello]]'' (
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'' (
* ''[[Domani accadrà]]'' (
* ''[[Al lupo al lupo]]'' (
* ''[[Bonus Malus (film)|Bonus Malus]]'' (
* ''Si ruba con gli occhi'' (
* ''[[Tiburzi]]'' (
* ''[[Artemisia. Passione estrema]]'' (
* ''[[Viola bacia tutti]]'' (
* ''[[Kidnapping - La sfida]]'', film TV (
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' (
* ''Dalla finestra aperta'' (
* ''[[Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia]]'', miniserie TV (
* ''[[Manuale d'amore 3]]'' (
* ''[[Questo mondo è per te]]'' (
* ''[[Giochi d'estate (film 2011)|Giochi d'estate]]'' (
* ''[[Come il vento (film)|Come il vento]]'' (
* ''[[Margini]]'' (2022)
{{Div col end}}
=== Cucina ===
{{chiarire|Di seguito sono elencati alcuni piatti della cucina tradizionale grossetana e maremmana:|Chiarire...vanno indicate solo le specialità eno-gastronomiche peculiari del comune}}
* [[Acquacotta]]
* [[Biscotti salati all'anice]]
* [[Buglione (gastronomia)|Buglione]]
* [[Maremmana (razza bovina)|Carne maremmana]]
* Cinghiale alla maremmana<ref>{{cita web|url=https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/cinghiale-alla-maremmana-con-olive-verdi/|titolo=Cinghiale alla maremmana}}</ref>
* Schiaccia alla pala e schiaccia con cipolle e [[acciughe sotto sale]]<ref>{{cita web|url=https://www.vetrina.toscana.it/prodotti/schiacce-grossetane/#:~:text=Le%20schiacce%2C%20nelle%20loro%20diverse,%C3%88%20preferibile%20consumarla%20calda}}</ref>
* [[Tortello maremmano con spinaci|Tortelli maremmani]].
=== Eventi ===
* ''Cava Festival'', evento musicale al Parco di Pietra di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionegrossetocultura.it/index.php/concerti-alla-cava/}}</ref>
* [[Festambiente]], manifestazione nazionale nata nel 1989 e ospitata nel mese di agosto presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di [[Legambiente]] "Il Girasole", nella frazione di [[Rispescia]]: durante la manifestazione vengono proposti incontri, dibattiti, concerti e spettacoli volti alla sensibilizzazione del pubblico su temi come la sana alimentazione, la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale italiani e la tutela delle tradizioni e culture locali<ref>{{cita web|url=https://www.festambiente.it/}}</ref>
* [[Fiera del Madonnino]], inaugurata nel 1979 presso l'omonima località, all'interno del Centro Fiere di Grosseto. Si tratta del più grande [[fiera|evento fieristico]] all'aperto in [[Italia]] e si estende su una superficie di circa {{M|250000}} m². La fiera, che include anche le manifestazioni ''Game Fair Italia'' e ''Toscoleum'', è interamente basata sul [[settore primario]] ([[agricoltura]], [[allevamento]], [[caccia]], [[pesca (attività)|pesca]] e [[trattore agricolo|macchinari agricoli]]) e registra ogni anno oltre {{M|40000}} presenze<ref>{{cita web|url=https://www.fieradelmadonnino.it/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/la-fiera-del-madonnino-punta-al-record-di-presenze/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.gazzettadisiena.it/fiera-del-madonnino-tre-giorni-di-eventi-su-agricoltura-e-animali/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2015/04/23/news/fiera-del-madonnino-un-successo-senza-tempo-1.11290313}}</ref>
* ''Maremma Archeofilm festival''<ref>{{cita web|url=https://www.bibliotechedimaremma.it/biblioteche/Museo-Archeologico-di-Grosseto/cal/maremma-archeofilm-festival/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.firenzearcheofilm.it/grosseto/}}</ref>
* ''Margini Fest'', festival musicale ispirato a [[Margini]], film ambientato nelle periferie della città. La prima edizione si è svolta in occasione dell'uscita del film nelle sale, l'8 settembre 2022 presso il parco Schuster di [[Roma]], a cui hanno preso parte i Pegs, insieme ai [[Klaxon]], Gli Ultimi, No More Lies e Iena. Altri Margini Fest si sono poi tenuti a [[Milano]] e [[Genova]], con i Pegs affiancati da vari gruppi musicali della scena hardcore italiana. A Grosseto l'evento si svolge presso il Vallo degli Arceri, sotto le [[Mura di Grosseto|mura medicee]]<ref>{{Cita web|url=https://leoncavallo.org/eventi/concerti/margini-fest-milano|titolo=Margini Fest Milano|sito=Leoncavallo|accesso=12 settembre 2022|dataarchivio=11 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220911220338/https://leoncavallo.org/eventi/concerti/margini-fest-milano|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.radiocittaperta.it/podcast/margini-e-roma-hc-fest-punk-on-the-rocks-5-9-22/|titolo=Margini e Roma HC Fest - Punk on the Rocks|data=5 settembre 2022|sito=Radio Città Aperta|accesso=11 settembre 2022}}</ref>
* ''Premio internazionale pianistico Scriabin'', evento musicale intitolato al celebre [[pianista]] [[Russia|russo]] [[Alexander Scriabin]], che dal 1999 si svolge annualmente al [[Teatro degli Industri]], al quale partecipano pianisti provenienti da oltre 29 paesi diversi<ref>{{cita web|url=https://www.fondazionegrossetocultura.it/index.php/premio-internazionale-pianistico-scriabin-2023-la-xxv-edizione/#:~:text=Cos%C3%AC%20sar%C3%A0%20anche%20quest'anno%2C%20con%20un%20motivo,a%20Grosseto%20cresce%20anche%20l'intero%20settore%20culturale.}}</ref>.
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Urbanistica di Grosseto}}
Il [[centro storico di Grosseto]] è completamente racchiuso entro una cinta muraria fortificata a forma esagonale che, a livello [[Urbanistica|urbanistico]], lo isola quasi completamente rispetto al resto della città, fatta eccezione per l'area di [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]] dove nel corso
=== Suddivisioni storiche ===
[[File:Iscrizione via Manin Grosseto.jpg|thumb|Via Manin, lastra dei turni di pulizia del terziere]]
Dalla fine del [[XIII secolo]] si iniziò a suddividere il [[centro storico di Grosseto]] in tre [[terzieri]] o ''terzi'':<ref name=atlante3>{{Cita web|url=http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro_terzosgiorgio.htm|titolo=Terzo di San Giorgio|sito=Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto|accesso=20 aprile 2019|dataarchivio=11 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060511231921/http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro_terzosgiorgio.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref name=prisco117>{{Cita|Prisco 1989|pp. 117–118.}}</ref>
*Terzo di Città, comprendente la parte centrale del centro storico, intorno a [[Piazza del Duomo (Grosseto)|Piazza Duomo]]
*Terzo di San Giorgio, attestato per la prima volta l'11 agosto 1291<ref name=atlante3/>, comprendente la parte meridionale, ovvero [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], [[piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]] e in passato l'antichissima [[chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]]
*Terzo di San Pietro, comprendente la parte settentrionale, dove si trovano la [[chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]], il [[chiesa di San Francesco (Grosseto)|convento di San Francesco]] e [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]].
La suddivisione in terzieri è documentata almeno fino al [[XVIII secolo]]: risalgono agli anni intorno al 1590 i provvedimenti sanitari affidati dal granduca [[Ferdinando I de' Medici]] al magistrato dell'[[Ufficio dei fiumi e fossi di Grosseto]], con l'affissione all'ingresso di ogni terziere di una lastra in marmo recante i turni di pulizia delle strade.<ref name=atlante3/> Nei due secoli successivi, fino alla dissoluzione delle suddivisioni circoscrizionali, la ripartizione non era più in terzieri, ma in tre generiche [[contrada (geografia)|contrade]].<ref name=atlante3/><ref name=prisco117/> Con l'espansione della città oltre le [[mura di Grosseto|mura]], le antiche suddivisioni sono cadute in disuso e unite sotto l'unico quartiere oggi chiamato ''Centro Storico''.
=== Suddivisioni amministrative ===
Il comune di Grosseto è stato suddiviso dal 1976 al 2011 in otto circoscrizioni amministrative di decentramento comunale.
* Circoscrizione
* Circoscrizione
* Circoscrizione
* Circoscrizione
* Circoscrizione
* Circoscrizione
* Circoscrizione
* Circoscrizione
La legge finanziaria 42/2010 ha disposto l'abolizione delle circoscrizioni amministrative nei comuni con un numero di residenti inferiore a {{formatnum:250000}}.<ref>{{cita web|url=https://documenti.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/html/testoarticoli/articoli/componiarticoli.asp?CodiceBarre=16PDL0038501&NomeFile=16PDL0038501_Capo_V_Art__18_.html}}</ref>
=== Frazioni ===
* [[Alberese]], situato nel Parco naturale della Maremma, è un borgo sorto nella prima metà del XX secolo ai piedi della collina sulla quale è presente sin dal XVI secolo l'imponente villa granducale. Vi si trova il centro visite del parco.
* [[Batignano]], sorto come antico castello su una collina a nord-est del territorio comunale,
* [[Braccagni]], frazione popolosa posta ai pedi della collina di Montepescali, lungo la [[ferrovia Tirrenica]]. Nelle vicinanze si tiene annualmente la Fiera del Madonnino, expo del comune di Grosseto.
* [[Istia d'Ombrone]], sorto come insediamento fortificato sul fiume Ombrone, fu possesso dall'862 dei [[Diocesi di Roselle|vescovi di Roselle]], che vi ebbero diritti feudali con il titolo di conti e vi stabilirono una residenza. Passata in seguito alla famiglia Aldobrandeschi e nel corso del XIV secolo sotto il controllo dei Senesi, nel secolo successivo apparteneva alla famiglia Piccolomini. Il centro storico conserva
* [[Marina di Grosseto]], frazione balneare del comune di Grosseto, è nata nel 1793 con il completamento della torre voluta da [[Ferdinando III di Toscana]]. Nota precedentemente con il nome di
* [[Montepescali]], situato sulla cima di un colle nella parte settentrionale del territorio comunale, è nota con il soprannome di "balcone della Maremma". Sorto in epoca altomedievale, fu feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del XV secolo. Entrato a far parte del [[Granducato di Toscana]], nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi. Il centro storico conserva dei monumenti.
* [[Principina a Mare]], località balneare immersa nella [[pineta del Tombolo]], è stata realizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo ed è meta turistica.
* [[Principina Terra]], moderno abitato sviluppatosi durante il XX secolo presso la storica [[fattoria di Principina]], che ha conferito la denominazione anche al vicino complesso alberghiero. Oltre alla fattoria, sono da segnalare la cappella gentilizia e la moderna chiesa di San Carlo Borromeo, costruita nel 2009.
* [[Rispescia]], località situata a circa {{M|10
* [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], popolosa frazione poco a nord dell'area urbana della città, si è sviluppata a partire dalla metà del XIX secolo alle pendici della collina dove si trovano i resti dell'antica città etrusco-romana. Nel 1824 Leopoldo II vi inaugurò le [[Terme di Roselle|terme]], per l'appunto definite leopoldine, mentre nel 1938 fu realizzata una grande chiesa parrocchiale e la località venne eretta a frazione.
*[[Nomadelfia]], sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da [[Zeno Saltini]]. L'intera frazione ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile. Dalla superstrada Grosseto-Siena è ben visibile sul lato settentrionale la grande croce collocata nel cuore di Nomadelfia.
==== Altre località del territorio ====
Oltre alle principali frazioni del comune, sono da ricordare le località che compongono la periferia
Mentre alcune fanno parte della vasta area rurale, molte di esse sono in via di internazione all'area urbana a causa dello spopolamento del centro storico e della conseguente espansione periferica.<ref>Emilio Bonifazi, ''Grosseto e i suoi amministratori dal 1944 al 2009'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.</ref>
== Economia ==
{{quote|...ch'i' tante volte sia manganeggiato, <br/>quant'ha Grosseto granella di sale...|[[Cecco Angiolieri]], Rima XCII, 5-6}}
Nel [[Medioevo]] Grosseto ha rivestito un importante ruolo nell'[[estrazione di sale|estrazione]] e nel commercio del [[sale]], che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della città.<ref name="Atlante1">{{cita web|url=http://atlante.chelliana.it/centro_terzosgiorgio.htm|titolo=Terzo di San Giorgio|sito=Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto|accesso=2 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170822153136/http://atlante.chelliana.it/centro_terzosgiorgio.htm|dataarchivio=22 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Visibile">{{cita|Celuzza, Papa 2013|pp. 145-146.}}</ref> La maggior parte del sale, estratto da [[salina|saline]] situate nelle immediate vicinanze della città, veniva conservato all'interno del [[Cassero del Sale]], presso [[Piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]], nell'antico terziere di San Giorgio. Già in [[civiltà etrusca|epoca etrusca]] il fiume [[Ombrone]] era un'importante via di comunicazione e di scambio che collegava l'[[Etruria]] interna alla costa.<ref>{{cita web|url=https://www.sabap-siena.beniculturali.it/index.php?it/190/area-archeologica-di-roselle-grosseto}}</ref> Nel [[Medioevo]] il fiume ha rivestito un importante ruolo nel commercio e nel trasporto del sale; tra il 1413 e il 1417, presso [[Torre della Trappola|la Trappola]], località fluviale nella quale erano presenti [[Padule della Trappola|estese saline]], fu istituita una [[dogana]] e furono costruiti dei magazzini, una fortificazione e un porto, azione finanziata dalla [[Repubblica di Siena]] per facilitare il controllo sul territorio e sull'economia della città.
===
Nel [[XXI secolo]] l'economia della città è essenzialmente basata sul [[settore terziario]]: è infatti presente una grande attività turistica che si sviluppa principalmente sulla costa, che attira turisti sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2023, nel comune di Grosseto, sono state registrate ben oltre un milione di presenze.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/statistiche/dati-statistici/turismo/-/asset_publisher/K9qLe9sROu9X/content/movimento-turisti-nelle-strutture-ricettive-e-struttura-dell-offerta-dati-2023?utm_source=chatgpt.com}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/15-milioni-di-turisti-fanno-ricca-grosseto-con-la-tassa-di-soggiorno/}}</ref> Il turismo balneare, sorto a partire dal XX secolo, ha contribuito significativamente allo sviluppo dei centri di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]], particolarmente vivaci nella stagione estiva. Il [[turismo culturale]] si sviluppa nel [[Centro storico di Grosseto|centro storico]], nel [[Roselle (sito archeologico)|sito archeologico di Roselle]] e nel [[parco regionale della Maremma]].<ref>{{cita web|url=https://www.provinciagrosseto.com/}}</ref> Grosseto risulta essere il comune con il più alto numero di [[agriturismo|agriturismi]] in Italia, nel quale si registrano più di 239 attività, nonché l'unico in cui sono censite più di 200 strutture.<ref>{{cita web|url=https://firenze-prato.coldiretti.it/turismo/agriturismo-grosseto-comune-piu-agrituristico-ditalia-poi-cortona-sette-toscani-nella-top-10/#:~:text=Coldiretti%20%2D%20FIRENZE%2DPRATO}}</ref>
Nel 2023 il comune di Grosseto si è aggiudicato a [[Bruxelles]] il riconoscimento "European green pioneer of tourism 2024", premio assegnato dalla [[Commissione Europea]] per promuovere un turismo intelligente e sostenibile. Si tratta della prima premiazione a livello italiano.<ref>{{cita web|url=https://new.comune.grosseto.it/web/progetti/grosseto-vince-leuropean-green-pioneer-of-smart-tourism/#:~:text=Il%20Comune%20di%20Grosseto%20si,il%20turismo%20intelligente%20e%20sostenibile}}</ref>
=== Settore primario ===
Il [[settore primario]] si basa sull'agricoltura che non presenta caratteri moderni. Le colture maggiormente presenti sono cereali, girasoli, ortaggi, ulivi e viti, con la produzione di alcuni vini come [[Monteregio di Massa Marittima rosso|Monteregio di Massa Marittima]], [[Montecucco rosso|Montecucco]], Sangiovese di Maremma e [[Morellino di Scansano]].
Nelle estese praterie attorno alla città si alleva la [[vacca maremmana]], bovino di razza autoctona dal quale viene prodotta l'omonima qualità di carne. I bovini sono allevati allo stato brado dalla figura storica del [[buttero]], tradizionale mandriano tipico della [[Maremma grossetana]] e del [[Lazio]].
Nel 2023 la [[Regione Toscana]] ha riconosciuto il Distretto Biologico della Maremma Toscana. Il biodistretto, che risulta essere tra i più grandi d'[[Europa]], è composto da sette comuni: [[Capalbio]], [[Castiglione della Pescaia]], [[Magliano in Toscana]], [[Manciano]], [[Orbetello]], [[Scansano]] e Grosseto, nel quale è presente la sede legale.<ref>{{cita web|url=https://distrettobiologicomaremma.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/nasce-il-distretto-biologico-della-maremma/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://greenplanet.net/nasce-il-distretto-biologico-della-maremma-uno-dei-piu-grandi-deuropa/}}</ref>
=== Industria ===
Tra le attività più rilevanti si menziona la presenza della sede di un noto marchio di abbigliamento,<ref>{{cita web|url=https://forbes.it/2023/02/08/come-questa-azienda-grossetana-riscopre-eleganza-made-italy}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/toscano-collezioni-leleganza-artigianale-che-nasce-in-maremma/}}</ref> di un rilevante stabilimento per la produzione di [[zattera di salvataggio|zattere di salvataggio]],<ref>{{cita web|url=https://eurovinil.it/}}</ref> di una delle aziende più importanti al mondo nella produzione di [[anodo sacrificale|anodi sacrificali]],<ref>{{cita web|url=https://www.tecnoseal.it/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nauticareport.it/dettnews/news/58_salone_nautico_tecnoseal_premia_ucina_alla_i_edizione_sailing_to_the_sunshine-3763-16668/}}</ref> e di una azienda [[multinazionale]] nota per la ricerca, la fabbricazione e l'esportazione in 130 [[stati del mondo|paesi del mondo]] di macchinari per la produzione di [[ossigeno]] e [[azoto]].<ref>{{cita web|url=https://www.noxerior.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/made-in-italy-noxerior-ambasciatrice-6054abbb}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2025/03/09/grosseto-il-presidente-della-provincia-in-visita-alle-aziende-di-via-genova/}}</ref> È attivo anche il settore dell'industria di materie plastiche e della fornitura di materiale idraulico.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Italia - mappa strada europea E78.svg|miniatura|La strada europea [[strada europea E78|Grosseto-Fano]]]]
La città è collegata a [[Roma]] attraverso la [[via Aurelia]], a [[Livorno]] tramite la [[Variante Aurelia|S.G.C. Variante Aurelia Grosseto-Rosignano Marittimo-Livorno]] che si ricongiunge all'[[Autostrada A12 (Italia)|autostrada A12]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-occidentale e a [[Siena]] mediante la [[strada statale 223 di Paganico]] che si ricongiunge al raccordo autostradale [[Siena]]-[[Firenze]] per i collegamenti con l'[[Italia settentrionale]] e costituisce il primo tratto della [[Strada europea E78|E78 Strada dei Due Mari Grosseto-Fano]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-orientale e il versante adriatico. Altra via di comunicazione è l'ex [[strada statale 73 Senese Aretina]].
=== Ferrovie ===
[[File:Grosseto
La [[stazione di Grosseto]] è posta lungo la [[ferrovia Tirrenica]] e funge anche da capolinea della [[Ferrovia Siena-
Nel comune sono inoltre presenti le stazioni di [[Stazione di Montepescali|Montepescali]], [[Stazione di Alberese|Alberese]] (servite da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio con la [[Regione Toscana]]) e quella dismessa della frazione di [[Rispescia]].
=== Porti ===
[[File:
Il [[Porto di Marina di Grosseto]] è situato presso l'[[Marina di Grosseto|omonima frazione]] costiera della città ed è stato inaugurato nel 2004 sulla foce del [[Canale emissario di San Rocco|canale di San Rocco]].<ref>{{cita web|url=https://www.portodellamaremma.it/it/}}</ref>
=== Aeroporti ===
L'[[Aeroporto di Grosseto]], intitolato a [[Corrado Baccarini]], è situato nel quartiere [[Barbanella]], nella periferia ovest della città. Della sezione civile si servono voli civili e privati, mentre a [[aeroporto militare|livello militare]] si tratta di uno degli aeroporti più importanti d'Italia, nel quale ha sede il [[4º Stormo|4º Stormo caccia]] dell'[[Aeronautica Militare]] e la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]].<ref>{{Cita news|url=https://grossetoairport.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/loperativita-del-4-stormo-i-guardiani-della-nostra-sicurezza-bbdbb609}}</ref>
=== Piste ciclabili ===
Dagli
Di seguito, è riportato l'elenco delle piste ciclabili che attraversano il territorio comunale di Grosseto.<ref
* [[Pista ciclabile Grosseto est]]: ciclopedonale urbana asfaltata.
* [[Pista ciclabile Grosseto-Marina di Grosseto]]: ciclabile suburbana asfaltata.
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* [[Pista ciclabile Grosseto-Ponte Tura]]: ciclopedonale su ghiaia lungo il fiume [[Ombrone]].
Oltre a queste piste ciclabili maggiori, in città esistono anche alcuni percorsi minori, come la pista ciclabile di viale Giulio Cesare, che collega il quartiere [[Gorarella]] con quello di [[Barbanella]]
=== Mobilità urbana ===
I trasporti pubblici urbani e suburbani nel territorio comunale erano gestiti fino al 2010 dalla società [[Rete Automobilistica Maremmana Amiatina|RAMA]] (''Rete Automobilistica Maremmana Amiatina''), unitasi in seguito con le ditte di [[Siena]] ed [[Arezzo]] in [[Tiemme]]. Dal 2021 i servizi sono svolti a livello regionale da [[Autolinee Toscane]].<ref>{{Cita web|url=https://tiemme2021.giangocomunicazione.it/chi-siamo/|titolo=Chi siamo|accesso=3 novembre 2021|dataarchivio=3 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211103132145/https://tiemme2021.giangocomunicazione.it/chi-siamo/|urlmorto=sì}}</ref>
== Amministrazione ==
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=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Malta|Birchircara|2002}}<ref>{{Cita web|url=https://localgovernment.gov.mt/en/DLG/Local%20Councils%20Info/AnRep/Ratification%20of%20Town%20Twinning%20Agreements.pdf|titolo=Ġemellaġġi|accesso=5 aprile 2020|formato=PDF|lingua=MT|dataarchivio=28 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220328221531/https://localgovernment.gov.mt/en/DLG/Local%20Councils%20Info/AnRep/Ratification%20of%20Town%20Twinning%20Agreements.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* {{gemellaggio|Germania|Cottbus|1967}}<ref>{{cita web|url=http://www.cottbus.de/buerger/rathaus/ob/buero_ob/cbinternational/255001242.html|titolo=Unsere Partnerstädte|editore=cottbus.de|accesso=18 luglio 2010|lingua=de|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071031100033/http://www.cottbus.de/buerger/rathaus/ob/buero_ob/cbinternational/255001242.html|dataarchivio=31 ottobre 2007}}</ref>
* {{gemellaggio|Bulgaria|Dimitrovgrad (Bulgaria){{!}}Dimitrovgrad}}<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/885771/Aggiornamenti+2004.doc/4c4857a9-d126-4ffa-94e4-ea286c325aa0?version=1.0&t=1369768698646&targetExtension=pdf&download=true}}</ref>
* {{gemellaggio|
* {{gemellaggio|Giappone|Kashiwara|1999}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/grosseto-e-kashiwara-25-anni-insieme/}}</ref>
* {{gemellaggio|Francia|
* {{gemellaggio|Francia|Narbona|1999}}<ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/07/21/il-console-di-francia-in-visita-a-grosseto-verso-nuove-sinergie-dallarte-allistruzione/}}</ref>
* {{gemellaggio|Francia|Saintes-Maries-de-la-Mer|2000}}{{cn}}
Nel 2023 è stato stipulato un [[patto d'amicizia]] tra il comune di Grosseto e il comune di [[Ortignano Raggiolo]] ([[provincia di Arezzo|AR]]), per volontà di istituzionalizzare il legame tra le località di [[Alberese]] e [[Raggiolo]], unite dalla pratica della [[transumanza]].<ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/cronaca/un-patto-di-amicizia-tra-i-comuni-di-grosseto-e-di-ortignano-raggiolo-jqq38hvq}}</ref>
== Sport ==
Il [[baseball]] è rappresentato da squadre come il [[Grosseto Baseball]], ex Bbc Grosseto (quattro volte campione d'Italia e vincitore di una Coppa dei Campioni e di una Coppa CEB, oltre a due Coppe Italia) e dal Bsc Grosseto 1952. Militano attualmente entrambe nella massima serie nazionale, la [[Serie A (baseball)|Serie A]].
Rivestono una certa importanza anche il [[cricket]] con il [[Maremma Cricket Club]] (vincitore della Coppa Italia nel 1998), il [[football americano]] con i [[Condor Grosseto]] (che hanno partecipato ai campionati di Serie A negli anni ottanta) e l'[[hockey su pista]] con il [[Circolo Pattinatori Grosseto]], fondato nel 1951 (che ha militato in serie A per sei campionati tra il 1971 e il 1978 e poi nuovamente in Serie A1 dalla [[Serie A1 2020-2021 (hockey su pista)|stagione 2020-2021]]). Per quanto riguarda l'[[atletica leggera]], lo [[Stadio Carlo Zecchini]] ha ospitato i [[Campionati europei under 20 di atletica leggera|Campionati europei juniores]] nel 2001 e nel 2017 e i [[Campionati del mondo juniores di atletica leggera 2004|Campionati mondiali juniores 2004]]. Nell'estate 2010 è stato sede dei [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2010|Campionati italiani assoluti di atletica leggera]]. Nel 2006 la città è stata anche la sede dei Campionati mondiali militari di [[scherma]]. Nel luglio 2013 la città ha ospitato, presso la frazione balneare di [[Marina di Grosseto]], i campionati mondiali di vela [[Formula 18]].
Grosseto è stata [[sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa del Giro d'Italia]] per 18 volte, di cui 11 di partenza e 7 di arrivo. La prima visita si è svolta nel 1927.<ref>{{cita web|url=https://www.procyclingstats.com/race/giro-d-italia/route/most-visited-cities#google_vignette}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
[[File:20100410GrStadioVonCurvaNord.JPG|thumb|Lo stadio olimpico Carlo Zecchini]]
La città vanta una funzionale rete di [[impianti sportivi|impianti]] che la rende a livello sportivo un punto di riferimento nazionale e internazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.fidal.it/content/La-citt%C3%A0-di-Grosseto/106290}}</ref> Tra i più rilevanti si ricordano lo [[stadio Carlo Zecchini|Stadio Olimpico Carlo Zecchini]], lo [[Stadio Roberto Jannella]], il Velodromo Guido Montanelli e l'[[Ippodromo del Casalone]], inattivo dal 2018.
== Note ==
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* Autori Vari, ''Grosseto fuori Porta Nuova. Lo sviluppo di Grosseto a nord delle mura dalla metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.
* Mariagrazia Celuzza, ''Guida alla Maremma antica'', Siena, 1993.
* {{Cita libro|nome=Mariagrazia|cognome=Celuzza|nome2=Mauro|cognome2=Papa|titolo=Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica|città=Arcidosso|editore=Effigi|anno=2013|cid=Celuzza, Papa 2013}}
* Carlo Citter, ''L'edilizia storica di tre castelli medievali. Batignano, Istia d'Ombrone, Montepescali'', I Portici, Grosseto, 1996.
* {{Cita libro|autore=Carlo Citter|titolo=Lo scavo della Chiesa di S. Pietro a Grosseto. Nuovi dati sull'origine e lo sviluppo di una città medievale|editore=All'Insegna del Giglio|città=Borgo San Lorenzo|anno=2005|cid=Citter 2005}}
* {{Cita libro|autore=Roberto Farinelli|autore2=[[Riccardo Francovich]]|titolo=Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto|città=Siena|editore=Nuova Immagine|anno=2000|cid=Farinelli, Francovich 2000}}
* Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.
* G.S.E., ''Grosseto. Guida essenziale della città e del suo territorio comunale'', Grosseto, 2009.
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== Voci correlate ==
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*[[Etruria]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
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