Grosseto: differenze tra le versioni

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{{nd|il comune del dipartimento della [[Corsica del Sud]]|Grosseto-Prugna}}
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Grosseto
|Bandiera = Bandiera della città di Grosseto.jpg
|Panorama=Comune grosseto citta.jpg
|Voce bandiera =
|Didascalia= Centro di Grosseto
|BandieraVoce stemma = Stemma di Grosseto-Gonfalone.png
|Panorama =
|Voce bandiera=
|Stato = ITA
|Stemma=Grosseto-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=Stemma di Grosseto
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Grosseto
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = [[Antonfrancesco Vivarelli Colonna]]
|Divisione amm grado 1=Toscana
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Divisione amm grado 2=Grosseto
|Data elezione = 20-6-2016
|Amministratore locale=[[Antonfrancesco Vivarelli Colonna]]
|Data rielezione = 8-10-2021
|Partito= [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Data elezioneistituzione =20-6-2016
|Altitudine =
|Data istituzione=
|Superficie = 473.55
|Altitudine=
|Note superficie = Censimento generale del 2011.
|Superficie=473.55
|Sottodivisioni = [[Alberese]], [[Batignano]], [[Braccagni]], [[Istia d'Ombrone]], [[Marina di Grosseto]], [[Montepescali]], [[Nomadelfia]], [[Principina a Mare]], [[Principina Terra]], [[Rispescia]], [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]
|Note superficie=Censimento generale del 2011.
|Divisioni confinanti = [[Campagnatico]], [[Castiglione della Pescaia]], [[Gavorrano]], [[Magliano in Toscana]], [[Roccastrada]], [[Scansano]]
|Abitanti=82036
|Zona sismica = 4
|Note abitanti=http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
|Gradi giorno = 1550
|Aggiornamento abitanti=31-12-2017
|Nome abitanti = grossetani<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;253.</ref>
|Sottodivisioni=[[Alberese]], [[Batignano]], [[Braccagni]], [[Istia d'Ombrone]], [[Marina di Grosseto]], [[Montepescali]], [[Nomadelfia]], [[Principina a Mare]], [[Principina Terra]], [[Rispescia]], [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]
|Patrono = [[san Lorenzo]]
|Divisioni confinanti=[[Campagnatico]], [[Castiglione della Pescaia]], [[Gavorrano]], [[Magliano in Toscana]], [[Roccastrada]], [[Scansano]]
|Festivo = 10 agosto
|Zona sismica=4
|PIL =
|Gradi giorno=1550
|PIL procapite =
|Nome abitanti=grossetani<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;253.</ref>
|Mappa = Map of comune of Grosseto (province of Grosseto, region Tuscany, Italy).svg
|Patrono=[[san Lorenzo]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Grosseto all'interno dell'omonima provincia
|Festivo=10 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Grosseto (province of Grosseto, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Grosseto all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Grosseto''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡrosˈseto/|it}}<ref>{{Dipi|Grosseto}}</ref>, {{audio|It-Grosseto.ogg|pronuncia}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[Provincia di Grosseto|omonima provincia]] in [[Toscana]]<ref name="treccani.it">{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/grosseto_(Enciclopedia-Italiana)/}}</ref>.
 
Sorto nel cuore della pianura maremmana, il primo abitato ha origine [[alto medioevo|altomedievale]], essendosi sviluppato tra il VII e il XII secolo, parallelamente al declino della vicina città etrusco-romana di [[Roselle (sito archeologico)|Roselle]], dalla quale ha ereditato la [[Diocesi di Grosseto|sede vescovile]], nonché il potere amministrativo nel 1138.<ref name="Farinelli">{{Cita|Farinelli, Francovich 2000|pp. 137-139}}.</ref> Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi il cui [[Centro storico di Grosseto|centro storico]] è rimasto completamente circondato da una [[Mura di Grosseto|cerchia muraria]], fatta erigere dai [[Medici]] nel XVI secolo e nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
'''Grosseto''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡrosˈseto/|it}}<ref>{{Dipi|Grosseto}}</ref>, {{audio|It-Grosseto.ogg|pronuncia}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:82036}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] della [[Provincia di Grosseto|provincia omonima]] in [[Toscana]].
{{TOClimit|3}}
 
Per superficie, risulta il comune più esteso della regione.<ref name="treccani.it"/> A livello [[demografia|demografico]] il comune contava appena {{formatnum:4724}} abitanti subito dopo l'[[Unità d'Italia]]<ref>Istat. Censimento 1861. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle {{formatnum:70000}} unità nel 1991.<ref>Istat. Censimento 1991. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>
È il capoluogo di provincia situato più a sud tra quelli della Toscana e, per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione, nonché il terzo dell'[[Italia Centrale]] e il [[Primi 100 comuni italiani per superficie|decimo d'Italia per superficie]].
 
== Geografia fisica ==
A livello [[demografia|demografico]], la città contava appena {{formatnum:4724}} abitanti subito dopo l'[[Unità d'Italia]]<ref>Istat. Censimento 1861. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle {{formatnum:70000}} unità nel [[1991]].<ref>Istat. Censimento 1991. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>
 
Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi (con [[Ferrara]], [[Bergamo]], [[Lucca]]) il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una [[Mura di Grosseto|cerchia muraria]], nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
 
== Geografia fisica ==
[[File:Marina di Alberese.jpg|thumb|La spiaggia di Marina di Alberese]]
=== Territorio ===
{{vedi anche|Maremma|Valle dell'Ombronegrossetana}}
[[File:Toscana - Maremma Regional Park - aerial photo with Torre di Collelungo.jpg|miniatura|verticale|Il [[parco regionale della Maremma]], parte del territorio comunale]]
{{citazione|Grosseto è una città di pianura. La luce marina, chiara e parlacea, non trova ostacoli d'ombra, spazia nel cielo aperto sino ai confini dell'orizzonte. Il cupo "tino" di Moscona vigila alle sue spalle come una sentinella chiusa nel pastrano ferrigno, a guardia della pianura. E verso il mare i monti dell'Uccellina sfumano nell'orizzonte di altri cieli lontani.|[[Geno Pampaloni]], ''Fedele alle amicizie''<ref>Geno Pampaloni, ''Fedele alle amicizie'', Milano, Garzanti, 1992, p.&nbsp;13.</ref>}}
 
La città è posta a circa {{M|12&nbsp;|u=km}} dal mare[[Mar (doveTirreno]], sul quale si affacciano le frazioni comunali di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]]), al centro di una pianura alluvionale denominata [[MaremmaPiana grossetana]]Grossetana<ref>{{cita web|url=http://www502.regione.toscana.it/cartografia_storica_regionale_gi/cartografia_storica_regionale_smartviewer.html?img=3078&title=%255bPianta%2520della%2520piana%2520grossetana%2520sino%2520alla%2520costa%252c%2520con%2520l%2527indicazione%2520della%2520rete%2520idrica%255d}}</ref>, nel punto di confluenza della [[valle dell'Ombrone]]. In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal [[lago Prile]] che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai [[Lorena (dinastia)|Lorena]], completate definitivamente tra gli [[anni 1920|anni venti]] e [[anni 1930|trenta]] del XX secolo dal governo [[fascismo|fascista]].
 
Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] che è sorta nei pressi dell'antica [[areaRoselle archeologica(sito diarcheologico)|antica Roselle|città]] [[Civiltà etrusca|etrusco]]-[[Civiltà romana|romana]], si trova una [[Terme di Roselle|sorgente termale]] di acqua sulfurea, della stessa natura e origine che contraddistingue le più rinomate [[terme di Saturnia]] e le altre terme sparse tra il [[monte Amiata]], l'[[area del Tufotufo]] e le [[colline dell'Albegna e del Fiora]]. Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume [[Ombrone]], che con il suo corso prima costeggia la frazione di [[Istia d'Ombrone]] e poi lambisce alcuni quartieri della città ([[San Martino (Grosseto)|San Martino]], Alberino, Crespi), per poi proseguire verso la foce situata all'interno del [[parco regionale della Maremma]], denominata [[Bocca d'Ombrone]]. La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella [[riserva naturale Diaccia Botrona]], area palustre che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della [[Padule della Trappola|Trappola]] e si elevano le prime propaggini dei [[monti dell'Uccellina]] a sud della [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]].
 
Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]].
Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume [[Ombrone]], che con il suo corso prima costeggia la frazione comunale di [[Istia d'Ombrone]] e poi si avvicina in alcuni punti alla città ([[San Martino (Grosseto)|San Martino]], [[Alberino]], Fornacione) con alcune sue anse che precedono la foce situata all'interno del [[Parco Naturale della Maremma]], poco a sud di Principina a Mare.
 
Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] e l'intera città. Comunque, prendendo in esame soltanto l'area urbana e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine. Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a sismicità molto bassa. Storicamente, sono stati pochi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nell'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della scala Mercalli (epicentro a [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella [[riserva naturale Diaccia Botrona]], area palustre che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel Parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della [[Padule della Trappola|Trappola]] e si elevano le prime propaggini dei [[monti dell'Uccellina]] a sud della [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]].
 
Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[Parco Nazionale Arcipelago Toscano|Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]].
 
Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del Poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[Poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di Roselle. Comunque, prendendo in esame soltanto le aree urbane e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine.
 
La città dista 145&nbsp;km da [[Firenze]], 175&nbsp;km da [[Roma]], 170&nbsp;km dallo scalo internazionale e intercontinentale dell'[[aeroporto di Roma-Fiumicino]]; le città capoluogo di provincia più vicine a Grosseto sono, nell'ordine, [[Siena]] (75&nbsp;km), [[Viterbo]] (122&nbsp;km), [[Livorno]] (135&nbsp;km).
[[File:Volpi nella macchia mediterranea.jpg|thumb|Volpi nel Parco naturale della Maremma]]
Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a bassissima sismicità. Storicamente, sono stati pochissimi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto [[1909]], che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[Scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nella località della [[provincia di Siena]] che fu l'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[Scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto [[1846]] con il IV grado della Scala Mercalli (epicentro ad [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della Scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio [[1905]] che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della Scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: '''zona 4''' (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
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=== Clima ===
{{vedi anche|Clima di Grosseto|Clima della Toscana|Clima italiano}}
Il [[clima]] della città di Grosseto è mitigato dalla vicinanza del mare e presenta estati calde ma costantemente ventilate dalla brezza marina di [[ponente]] ed inverni non particolarmente freddi. Secondo la classificazione climatica<ref>Thornthwaite C.W. (1948), ''An approach toward a Rational Classification of Climate'', Geogr Review, 38: 55-94</ref> proposta da [[Charles Warren Thornthwaite|Thornthwaite]] basata sul cosiddetto ''Moisture Index'', la città di Grosseto è contraddistinta da un clima subarido '''C<small>1</small>''', mesotermico '''B′<small>2</small>''', con eccedenza moderata invernale '''s''' (deficit idrico tra aprile e settembre di circa {{M|300&nbsp;mm|u=m}}m) e concentrazione estiva dell'efficienza termica '''b′<small>4</small>''', caratteristiche comuni a gran parte della fascia costiera della [[Maremma grossetana]] e [[Maremma laziale|laziale]]<ref>Thornthwaite C.W. e Mather J.R. (1957), ''Instructions and Tables for computing Potential Evotranspiration and the Water Balance'', Thornthwaite Associates, Laboratory of Climatology, 10: 185-311, Centerton, N.J.</ref>. Secondo recenti studi condotti da LaMMA CRES, parte dell'area su cui si estende il territorio comunale risulta a rischio [[desertificazione]]<ref>{{cita web|autore=www.lamma-cres.rete.toscana.it|url=http://www.lamma-cres.rete.toscana.it/bollsiccita.asp?mod=1|titolo=Bollettino siccità nel comune di Grosseto|accesso=14 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090403064942/http://www.lamma-cres.rete.toscana.it/bollsiccita.asp?mod=1|dataarchivio=3 aprile 2009}}</ref>. A livello [[zona fitoclimatica|fitoclimatico]], l'intero territorio comunale di Grosseto è includibile nella sottozona calda del [[Lauretum]] del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia. Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15&nbsp;°C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8&nbsp;°C in gennaio e prossimi ai 24&nbsp;°C in luglio<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto">{{cita web|autore=www.meteoam.it|url=http://www.meteoam.it/modules/tempoInAtto/infoStazione.php?icao=LIRS|titolo=Tabelle e grafici climatici 1961-1990|accesso=11 giugno 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai {{M|600|u=mm}} annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto" />. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'[[alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966]], mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'[[alluvione della Maremma grossetana del novembre 2012]], quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di [[Rispescia]] e di [[Alberese]] per due giorni. In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'[[eliofania]] in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa<ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48</ref>.
A livello [[zone fitoclimatiche|fitoclimatico]], l'intero territorio comunale di Grosseto è includibile nella sottozona calda del [[Lauretum]] del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia.
 
Le [[neve|nevicate]], eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il [[Mar Tirreno]], con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio 1956, nel gennaio 1985 e il 29 dicembre 1996). Tra il 2001 e il 2012, in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], gli accumuli nevosi medi annui si attestano a {{M|0,83|u=cm}}; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con {{M|5|u=cm}} di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio 2002 (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio 2001 e il 10 febbraio 2012 con {{M|2|u=cm}} in entrambe le occasioni e il 2 febbraio 2010 con {{M|1|u=cm}} di accumulo nelle prime ore della giornata). La [[nebbia]] risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.
Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15&nbsp;°C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8&nbsp;°C in gennaio e prossimi ai 24&nbsp;°C in luglio<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto">{{cita web|autore=www.meteoam.it|url=http://www.meteoam.it/modules/tempoInAtto/infoStazione.php?icao=LIRS|titolo=Tabelle e grafici climatici 1961-1990|accesso=11 giugno 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai 600&nbsp;mm annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto" />. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'[[alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966]], mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'[[alluvione della Maremma grossetana del novembre 2012]], quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di [[Rispescia]] e di [[Alberese]] per due giorni.
 
In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'[[eliofania]] in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa<ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48</ref>.
 
Le [[neve|nevicate]], eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il [[Mar Tirreno]], con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio [[1956]], nel gennaio [[1985]] e il 29 dicembre [[1996]]). Tra il [[2001]] e il [[2012]], in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], gli accumuli nevosi medi annui si attestano a 0,83&nbsp;cm; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con 5&nbsp;cm di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio [[2002]] (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio [[2001]] e il 10 febbraio [[2012]] con 2&nbsp;cm in entrambe le occasioni e il 2 febbraio [[2010]] con 1&nbsp;cm di accumulo nelle prime ore della giornata).
 
La [[nebbia]] risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona D, 1550 [[Grado giorno|GG]]
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==== Stazioni meteorologiche ====
Nel territorio comunale sono ubicate tre stazioni meteorologiche: la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]], ufficialmente riconosciuta dall'[[organizzazione meteorologica mondiale]], la [[stazione meteorologica di Grosseto Centro]] e la [[stazione meteorologica di Alberese]] (queste ultime due non ancora contrassegnate da [[codice WMO]] e/o [[codice aeroportuale ICAO|codice ICAO]]).
 
Nel territorio comunale sono ubicate diverse [[stazione meteorologica|stazioni meteorologiche]]<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=77&Itemid=426}}</ref>; tra le più importanti si ricordano la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]], ufficialmente riconosciuta dall'[[organizzazione meteorologica mondiale]], la [[stazione meteorologica di Grosseto Centro]], la [[stazione meteorologica di Roselle]], inaugurata nel 2022, e la [[stazione meteorologica di Alberese]] (queste ultime tre non ancora contrassegnate da [[codice WMO]] e/o [[codice aeroportuale ICAO|codice ICAO]]).
Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico [[1961]]-[[1990]]<ref>http://www.wunderground.com/global/IY.html Medie climatiche 1961-1990</ref><ref>http://www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi</ref><ref>http://www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici</ref><ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.</ref>, oltre ai valori estremi mensili di [[temperatura]] registrati dal [[1951]] in poi<ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Grosseto/162060.htm Clima en Grosseto - Históricos el tiempo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.meteoam.it/modules/elementiClima/Estremi/Gennaio.htm |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> presso la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]] del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]]. Non è da escludersi, vista la non facile reperibilità dei dati antecedenti al [[1950]], che si siano verificate precedentemente temperature massime più elevate o minime più basse dei valori assoluti annuali e mensili ivi riportati.
 
Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico 1961-1990<ref>http://www.wunderground.com/global/IY.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080321055721/http://www.wunderground.com/global/IY.html |data=21 marzo 2008 }} Medie climatiche 1961-1990</ref><ref>http://www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi</ref><ref>http://www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici</ref><ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.</ref>, oltre ai valori estremi mensili di [[temperatura]] registrati dal 1951 in poi<ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Grosseto/162060.htm Clima en Grosseto - Históricos el tiempo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.meteoam.it/modules/elementiClima/Estremi/Gennaio.htm |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> presso la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]] del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]]. Non è da escludersi, vista la non facile reperibilità dei dati antecedenti al 1950, che si siano verificate precedentemente temperature massime più elevate o minime più basse dei valori assoluti annuali e mensili ivi riportati.
 
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== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Grosseto}}
{{Citazione|Città forte. Non grande, ben murata<br />e difesa da sei bastioni e da una rocca,<br />con due sole porte, una che guarda la terraferma,<br />l'altra, dalla quale si esce verso il mare|[[Emanuele Repetti]], [http://www.archeogr.unisi.it/repetti/index.html ''Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana]''], [[1835]]}}
[[File:Roselle Archaeological Park Central area.JPG|thumb|upright=1.2|I ruderi della città di [[Area archeologica di Roselle|Roselle]]]]
 
=== Età antica ===
[[File:Druso maggiore, 1-50 dc ca, da roselle 02.JPG|miniatura|upright=0.5|Il Druso di Roselle]]
La prima menzione della città di Grosseto risale ad un documento dell'anno [[803]] in cui il [[vescovo di Lucca]] Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la [[Chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]] situata in «loco Grossito», mentre nel [[973]] è attestata nuovamente come «curtis cum castrum».<ref name=storiasanti>Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Siena, Nuova Immagine, 1995, pp.&nbsp;123–127.</ref>
[[File:Roselle Archaeological Park Central area.JPG|thumb|upright=1.2|I ruderi della città di Roselle]]
 
Tuttavia, lL'intero territorio comunale è abitato sin dal periodo [[Preistoria|preistorico]], come è visibile dai resti in alcune grotte situate presso i monti dell'Uccellina, tra la località di [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce del fiume Ombrone]], nel [[Parco naturale della Maremma]]: in particolare, nella Grotta della Fabbrica e nella [[Grotta dello Scoglietto]] sono venuti alla luce reperti risalenti rispettivamente al [[Paleolitico]] e all'[[Età del Rame]] e del [[Età del bronzo|Bronzo]].
 
Sicuramente la città di Grosseto, nonnel esistevaluogo comein insediamentocui stabilela conosciamo oggi, non esisteva nel periodo [[Civiltà etrusca|etrusco]], quando invece l'intera area erafaceva sottopostaparte all'egemonia dell'importantedella città di [[Roselle (Grossetosito archeologico)|Roselle]], postaimportante sucentro diabitato un'alturaa pocopochi piùchilometri a nord dell'attuale città. Nel VI secolo a.C., periodo di maggiore splendore di Roselle, sono documentati rapporti commerciali con altre città etrusche di rilievo, quali [[Vetulonia]], [[Populonia]] e [[Vulci]], in quanto membro della [[dodecapoli etrusca]]<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/roselle_res-5772cdc0-8c61-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/}}</ref>. Fiorente città che governava un vasto territorio che andava dal mare al [[Monte Amiata]], combatté nella guerra contro [[Tarquinio Prisco]] insieme agli altri popoli latini, finendo poi conquistata dai romani nel [[294 a.C.]] e diventando [[municipio romano]]. Nel 205 a.C. contribuì alla fornitura di grano e legna per la flotta di [[Scipione l'Africano]] durante la [[seconda guerra punica]]. Sotto l'impero divenne [[Colonia romana|colonia]] e conobbe un periodo di grande splendore con la costruzione del foro, della basilica, anfiteatro e terme. Nel V secolo fu eretta a [[Diocesi di Roselle|sede vescovile]] (prima attestazione nel 499).
 
=== Età medievale ===
[[File:Coat of Arms of the House of Aldobrandeschi.svg|thumb|upright=0.9|Stemma degli [[Aldobrandeschi]]]]
[[File:B Innozenz II.jpg|thumb|upright=0.8|[[Papa Innocenzo II]]]]
 
La decadenza di ''Rusellae'' iniziò nel VI secolo, invasaparallelamente dallealle popolazioni[[invasioni barbarebarbariche]] provenientie dalall'impaludamento norddel [[lago Prile]].<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/grosseto_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.archeomedia.net/michele-zazzi-il-lago-prile-e-gli-etruschi-di-roselle-e-di-vetulonia/}}</ref> Con la fine del VI secolo Roselle era uno dei residui capisaldi bizantini della [[Tuscia]], la [[conquista longobarda]] risale infatti ai primi anni del VII secolo. È in questo periodo che probabilmente si è venuto a formare il primo nucleo del villaggio di Grosseto, che alcuni recenti studi vogliono identificare nell'area oggi compresa tra [[piazza della Palma]] e [[piazza dei Martiri d'Istia]]. Pur continuando ad essere sede vescovile, Roselle risultavasubiva pressochéun disabitatacostante decremento demografico a favore di Grosseto, mentrecomunità che a valle, lungo il fiume [[Ombrone]], andava a formarsi la comunità di Grosseto che cresceva sempre più di numeroingrandendosi.
 
La prima menzione del toponimo di Grosseto risale ad un documento dell'anno 803 in cui il [[vescovo di Lucca]] Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la [[Chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]] situata in «loco Grossito», mentre nel 973 è attestata nuovamente come «curtis cum castrum».<ref name=storiasanti>Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Siena, Nuova Immagine, 1995, pp.&nbsp;123–127.</ref>
Nel [[1137]] si verificò l'assedio portato alla città dalle truppe tedesche del duca [[Enrico X di Baviera|Arrigo di Baviera]],<ref name=storiasanti/> intervenute per contrastare il forte dissidio portato avanti dai cittadini grossetani verso l'imperatore dell'epoca, culminato anche con mancato pagamento di tasse. Infine, [[papa Innocenzo II]], che aveva trascorso del tempo in Maremma tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile,<ref name=storiasanti/> dando alla comunità il titolo di ''civitas''. Il 9 aprile [[1138]], con la bolla ''Sacrosancta Romana Ecclesia'', papa Innocenzo II decretò la nascita della [[diocesi di Grosseto]].
 
Nel 1137 si verificò l'assedio portato alla città dalle truppe tedesche del duca [[Enrico X di Baviera|Arrigo di Baviera]],<ref name=storiasanti/> intervenute per contrastare il forte dissidio portato avanti dai cittadini grossetani verso l'imperatore dell'epoca, culminato anche con mancato pagamento di tasse. Infine, [[papa Innocenzo II]], che aveva trascorso del tempo in [[Maremma]] tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile,<ref name=storiasanti/> trasferendo il titolo di ''civitas'' alla nuova comunità. Il 9 aprile 1138, con la bolla ''Sacrosancta Romana Ecclesia'', papa Innocenzo II decretò la nascita della [[diocesi di Grosseto]].
Grosseto ormai città a tutti gli effetti, acquisì una nuova fisionomia caratterizzata da costruzioni di pietra e laterizio che soppiantarono con la fine del XII secolo l'edilizia povera di origine altomedievale. Grosseto fu ben presto una delle roccaforti principali della potente famiglia degli [[Aldobrandeschi]]<ref>S.M. Collavini, ''"Honorabilis domus et spetiosissimus comitatus": gli Aldobrandeschi da "conti" a "principi territoriali" (secoli IX-XIII)'', Pisa, 1998.</ref>: la sua posizione centrale nella piana che diradava sul mar Tirreno e la vicinanza alle principali [[Salina|saline]] dal litorale (Castiglione, Querciolo) la rendevano particolarmente adatta per il commercio.<ref name=storiasanti/> Dopo un primo giuramento unilaterale di fedeltà a [[Siena]] per il controllo della dogana del sale, fatto dal popolo grossetano nel 1151,<ref name=storiasanti/> gli Aldobrandeschi furono costretti a studiare un piano che garantisse loro la permanenza al potere e, al tempo stesso, il riconoscimento di una larga autonomia alla città.
 
Grosseto ormai città a tutti gli effetti, acquisì una nuova fisionomia caratterizzata da costruzioni di pietra e laterizio che soppiantarono con la fine del XII secolo l'edilizia povera di origine altomedievale e fu ben presto una delle roccaforti principali della potente famiglia degli [[Aldobrandeschi]]<ref>S.M. Collavini, ''"Honorabilis domus et spetiosissimus comitatus": gli Aldobrandeschi da "conti" a "principi territoriali" (secoli IX-XIII)'', Pisa, 1998.</ref>: la sua posizione centrale nella piana che diradava sul mar Tirreno e la vicinanza alle principali [[Salina|saline]] della regione la rendevano particolarmente adatta al commercio.<ref name=storiasanti/> Dopo un primo giuramento unilaterale di fedeltà a [[Siena]], sebbene non sia possibile escludere a priori impegni corrispettivi da parte di quest'ultima di cui si sia persa memoria<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=M. Mordini|titolo=Le forme del potere in Grosseto nei secoli XII-XIV, Siena, 2007.}}</ref>, per il controllo della dogana del sale, fatto dal popolo grossetano nel 1151,<ref name=storiasanti/> gli Aldobrandeschi furono costretti a studiare un piano che garantisse loro la permanenza al potere e, al tempo stesso, il riconoscimento di una larga autonomia alla città.
[[File:Coat of Arms of the House of Aldobrandeschi.svg|thumb|upright=0.9|Stemma degli [[Aldobrandeschi]]]]
Dopo alcuni decenni di stallo, si giunse al riconoscimento formale del comune proprio agli inizi del XIII secolo e, nel [[1204]], venne approvato il primo statuto, la cosiddetta ''Carta delle Libertà'', dove erano stabilite le relazioni di tipo socio-economico e giurisdizionale tra i governanti e i cittadini di Grosseto. Nel 1222 venne concessa la possibilità ai cittadini di nominare i consoli, un podestà e tre consiglieri; tale provvedimento portò i Grossetani a ripudiare l'atto di sottomissione fatto a Siena il secolo precedente. Dopo un tentativo dei Senesi di ristabilire l'ordine, con l'assedio del 1224 che contribuì alla cacciata degli Aldobrandeschi, il libero comune di Grosseto assumeva nel corso del tempo sempre più autonomia. Fu in questi anni, tra il [[1243]] e il [[1246]], che l'imperatore [[Federico II di Svevia]] raggiungeva Grosseto per trascorrervi l'intera stagione invernale, grazie al clima mite e ad estese aree umide attorno alla città, dove poteva praticare la caccia e la [[falconeria]]: nel marzo del 1246 Federico II abbandonò precipitosamente la città dopo essere stato informato della [[congiura di Capaccio]], evento ricordato anche da un'iscrizione sulla facciata di [[Palazzo Aldobrandeschi]].
 
Dopo alcuni decenni di stallo, si giunse al riconoscimento formale del comune proprio agli inizi del XIII secolo e, nel 1204, venne approvato il primo statuto, la cosiddetta ''Carta delle Libertà'', dove erano stabilite le relazioni di tipo socioeconomico e giurisdizionale tra i conti e i cittadini di Grosseto e in particolare la facoltà, per questi ultimi, di eleggere dei consoli ''sicuti antiquitus consuevit'', istituzionalizzando, quindi, quello che era da tempo uno stato di fatto esistente fin dagli ultimi decenni del 1100<ref name=":0" />. Nel 1222 venne confermata la possibilità ai cittadini di nominare i consoli, un podestà e i consiglieri; tale provvedimento portò i Grossetani a ripudiare l'atto di giuramento fatto a Siena il secolo precedente. Dopo un tentativo dei Senesi di ristabilire l'ordine, con l'assedio del 1224 (con il concorso degli [[Aldobrandeschi]] che si obbligarono a rimanere nel loro palazzo munito di torre e a combattere contro i cittadini grossetani<ref name=":0" />), il libero comune di Grosseto assumeva nel corso del tempo sempre più autonomia, grazie anche alla progressiva diminuzione delle prerogative degli [[Aldobrandeschi]] a cui faceva da contraltare l'ingombrante presenza di Siena, in un sistema di alleanza senese-grossetana (1251, 1262, 1277) con quest'ultima in posizione predominante<ref name=":0" />. Fu in questi anni, tra il 1243 e il 1246, che l'imperatore [[Federico II di Svevia]] raggiungeva Grosseto per trascorrervi l'intera stagione invernale, grazie al clima mite e ad estese aree umide attorno alla città, dove poteva praticare la caccia e la [[falconeria]]: nel marzo del 1246 Federico II abbandonò precipitosamente la città dopo essere stato informato della [[congiura di Capaccio]], evento ricordato anche da un'iscrizione sulla facciata di [[Palazzo Aldobrandeschi]].
Gli Aldobrandeschi, nella figura di [[Omberto Aldobrandeschi]], cercarono di riconquistare i domini perduti e la reazione degli eserciti senesi fu quella di nominare nel 1259 come podestà un loro concittadino.<ref>G. Ciacci, ''Gli Aldobrandeschi nella storia e nella Divina Commedia'', Roma, 1935.</ref> Dopo appena un anno, Grosseto tornò nuovamente libera e si schierò a fianco di [[Firenze]] nella [[battaglia di Montaperti]]. Successivamente, la città fu nuovamente occupata e devastata e perfino scomunicata da [[papa Clemente IV]].
 
Gli Aldobrandeschi cercarono di riconquistare i domini perduti provocando come reazione, nel febbraio del 1260, l'assedio della città da parte delle truppe di Re Manfredi (guidate da Giordano D'Agliano) e di Siena, al fine di pacificare l'area. Ottenuto il controllo del centro urbano, Re Manfredi gli concesse un ampio privilegio e prese sotto la sua protezione la città e i suoi abitanti, confermando loro anche la possibilità di eleggere un podestà come da consuetudine e mettendola al riparo dalle mire senesi di acquisirne il controllo<ref name=":0" />. Grosseto si schierò a fianco di Siena nella [[battaglia di Montaperti]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/montaperti_(Enciclopedia-Dantesca)/|titolo=}}</ref> e due suoi ambasciatori presenziarono alle trattative di pace tra Senesi e Fiorentini, a Castelfiorentino nel novembre 1260<ref name=":0" />. Nel 1266 gli Aldobrandeschi si impadronirono della città grazie all'aiuto dell'esercito di Orvieto, di alcuni fuoriusciti senesi, dei conti Pannocchieschi e con il probabile contributo di molti cittadini grossetani nel tentativo di sottrarla all'orbita politica senese ma i Senesi sei giorni dopo presero il controllo della città scacciando gli Orvietani<ref name=":0" />. L'anno successivo il papa [[Papa Clemente IV|Clemente IV]] scomunicò la città, insieme a Siena, Pisa e San Miniato.
[[Bino degli Abati del Malia]], visconte di [[Batignano]] e di Grosseto, feudatario degli Aldobrandeschi, approfittò di una crisi interna che Siena stava vivendo nel 1310 per guidare una rivolta e cacciare i Senesi da Grosseto.<ref name=storiasanti/> Nel 1312, iniziò il lungo dominio degli Abati del Malia sulla città maremmana, che fu riconosciuto pure da Siena con una trattativa di pace tra la [[Repubblica di Siena|Repubblica]] e i [[Contea di Santa Fiora|conti di Santa Fiora]] il 17 aprile 1317. Dopo aver recuperato temporaneamente la libertà, la città di Grosseto [[Assedio di Grosseto|si trovò assediata]] nel settembre [[1328]] dalle truppe di [[Ludovico il Bavaro]] e dell'[[antipapa Niccolò V]], di ritorno da Roma, che chiedevano viveri, doni e assoluta fedeltà e obbedienza all'imperatore. I Grossetani, guidati dai figli di Bino, Malìa ed Abbatino, risposero con una eroica difesa e resistenza, tant'è che l'imperatore, non riuscendo ad espugnare la città, dovette ritirarsi dopo quattro giorni di inutile assedio.<ref name=storiasanti/>
 
[[Bino degli Abati del Malia]], visconte di [[Batignano]], feudatario degli Aldobrandeschi, approfittò di una crisi interna che Siena stava vivendo nel 1310 per guidare una rivolta e cacciare i Senesi da Grosseto.<ref name=storiasanti/> Nel 1312, iniziò il lungo dominio degli Abati del Malia sulla città maremmana, che fu riconosciuto pure da Siena con una trattativa di pace tra la [[Repubblica di Siena|Repubblica]] e i [[Contea di Santa Fiora|conti di Santa Fiora]] il 17 aprile 1317.
Nel corso del XIV secolo la città subì una o due disastrose alluvioni (1308 e 1333) che allontanarono dalla città il corso dell'[[Ombrone]], privandola del suo porto fluviale. Negli stessi anni, fra il 1334 e il 1336, scacciati gli Abati del Malia, lo Stato di Siena conquistò definitivamente Grosseto e estese il suo dominio su tutta la Toscana meridionale.<ref name=storiasanti/> La serie negativa di eventi non si era però esaurita: la micidiale epidemia di [[peste nera]] che devastò l'Europa fra il 1347 e il 1350 raggiunse nel [[1348]] la Toscana: è stato calcolato che i morti furono fra il 30% e il 50% della popolazione delle zone colpite. La Maremma, caratterizzata in tutti i tempi da una densità demografica tendenzialmente bassa, subì un vero tracollo demografico da cui non sarebbe riuscita a riprendersi fino al XX secolo.
 
Il comune di Grosseto quindi mantenne la sua autonomia e la ''iurisdictio'' sul proprio ampio distretto ancora fino all'inizio del quarto decennio del Trecento. Nel 1324 il giurista [[Cino da Pistoia]] prese in esame lo status giuridico delle relazioni tra le due città ed escluse l'inserimento perpetuo della città di Grosseto nella giurisdizione senese<ref name=":0" />. Nei trattati di pace negoziati tra Pisa e le città guelfe di Toscana, Grosseto è compresa tra queste ultime come città alleata di Siena<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=A. Cappelli|titolo=La Signoria degli Abati - Del Malia e la Repubblica di Siena in Grosseto|rivista=La Maremma}}</ref>. In questo periodo (antecente alla grande peste del 1348) la popolazione della città è stimabile tra 7000 e {{formatnum:8000}} abitanti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Istituzione "Le Mura"|titolo=Piano Programma 2017-2019}}</ref>
=== Età moderna ===
Quando a metà XVI secolo i [[Medici]] sottomisero Siena, anche Grosseto ne seguì la sorte.<ref name=storiasanti/> La città, vicina al mare e ai confini del Granducato, aveva per i Medici una grande importanza strategica mentre il territorio circostante poteva diventare la principale fonte di approvvigionamento di grano per Firenze. Dopo vari assedi iniziati nel 1554, Grosseto venne conquistata dai Medici nel luglio [[1557]], quando le truppe di [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]] entrarono in città; la [[pace di Cateau-Cambrésis]] del 1559 sanciva ufficialmente il definitivo passaggio nel [[Granducato di Toscana]].<ref name=storiasanti/>
 
Dopo aver recuperato temporaneamente la libertà, la città di Grosseto [[Assedio di Grosseto|si trovò assediata]] nel settembre 1328 dalle truppe di [[Ludovico il Bavaro]] e dell'[[antipapa Niccolò V]], di ritorno da Roma, che chiedevano viveri, doni e fedeltà e obbedienza all'imperatore. Al rifiuto e alla difesa dei grossetani, l'imperatore, non riuscendo a espugnare la città, dovette ritirarsi dopo quattro giorni di assedio.<ref name="storiasanti" />
[[File:Grosseto, monumento a pietro leopoldo, 'canapone'.JPG|thumb|upright=1.1|Il monumento a [[Monumento a Canapone|Leopoldo II di Lorena]]]]
Nel 1574 [[Francesco I de' Medici|Francesco I]] commissionò i lavori per la costruzione di una nuova e più ampia cinta muraria, ancor più fortificata di quella preesistente, che rendesse inespugnabile il centro cittadino. Le [[mura di Grosseto]] furono progettate da [[Baldassarre Lanci]] e i lavori di costruzione furono da lui personalmente diretti: alla sua morte, fu sostituito dal figlio Marino, e successivamente dall'ingegnere [[Simone Genga]]. La nuova cinta muraria fu completata nel [[1593]].<ref name=storiasanti/> Tuttavia, ormai Grosseto era stata trasformata in un fortino, sede di guarnigioni militari, e la popolazione stabile calava sempre di più.
 
Nel corso del XIV secolo la città subì una o due disastrose alluvioni (1308 e 1333) che allontanarono dalla città il corso dell'[[Ombrone]], privandola del suo porto fluviale. Negli stessi anni, fra il 1334 e il 1336, scacciati gli Abati del Malia, lo Stato di Siena conquistò definitivamente Grosseto, inserendola nel suo stato come ''città capitolata'', ed estese il suo dominio su tutta la Toscana meridionale.<ref name="storiasanti" /> La serie negativa di eventi non si era però esaurita: la micidiale epidemia di [[peste nera]] che devastò l'Europa fra il 1347 e il 1350 raggiunse nel 1348 la Toscana: è stato calcolato che i morti furono fra il 30% e il 50% della popolazione delle zone colpite. La Maremma, caratterizzata in tutti i tempi da una densità demografica tendenzialmente bassa, subì un vero tracollo demografico da cui non sarebbe riuscita a riprendersi fino al XX secolo.
Fu soltanto a partire dal XVIII secolo, con i [[Lorena (dinastia)|Lorena]], che la città iniziò nuovamente a riprendersi lentamente. Il 18 marzo 1766 [[Pietro Leopoldo di Lorena|Pietro Leopoldo]] divise il territorio dell'antica Repubblica di Siena in due province e fu istituita la Provincia Inferiore Senese, con capoluogo Grosseto. Grazie alle riforme leopoldine, la città andò incontro ad una decisa rinascita economica e culturale.<ref name=storiasanti/> Ciò nonostante, si rese necessaria l'approvazione del "Regolamento per l'[[estatatura]]" (1780), a causa della persistenza del rischio [[malaria]], facendo sì che nella stagione estiva tutti gli uffici istituzionali fossero trasferiti nella vicina [[Scansano]].<ref name=storiasanti/>
 
Negli anni 1355 e 1356 si ebbero gli ultimi, effimeri, tentativi di ribellione al dominio senese che Siena stroncò in breve tempo, costringendo i Grossetani a rinunciare a tutti i privilegi che si competevano al comune di Grosseto in virtù di qualsivoglia concessione e sui quali fondavano le loro aspirazioni di indipendenza<ref name=":1" />.
[[File:Grosseto1935.jpg|thumb|upright=1.3|Panorama di Grosseto nel 1935]]
Le riforme dei Lorena vennero interrotte con l'occupazione delle truppe francesi (1796) che si protrasse a più riprese fino al 1808, anno dell'annessione alla [[Francia napoleonica]], con l'accorpamento degli ''arrondissement'' di Grosseto, Montepulciano e Siena nel [[Dipartimento dell'Ombrone]]. Il [[Congresso di Vienna]] del 1815 sancì il ritorno del Granducato di Toscana nelle mani di [[Ferdinando III di Toscana]], al quale succedette il figlio [[Leopoldo II di Lorena|Leopoldo II]] a partire dal 1824. Il 1º novembre 1825 fu così istituito il [[Compartimento di Grosseto]], che sopravvisse fino all'[[Unità d'Italia]]: il suo territorio fu suddiviso nei distretti del capoluogo, di [[Arcidosso]] e di [[Orbetello]].
 
=== Età moderna ===
Il granduca Leopoldo II governò fino al 1859, impegnandosi costantemente e in prima persona al completamento delle opere di bonifica, affidando gli incarichi ad importanti personalità come gli ingegneri [[Vittorio Fossombroni]] e [[Alessandro Manetti]], e mettendo le basi per un ammodernamento e un sensibile miglioramento delle condizioni socio-economiche di Grosseto e del suo territorio. Il granduca è stato sicuramente l'uomo politico più apprezzato e amato dalla popolazione nella millenaria storia della città, tanto da essere affettuosamente soprannominato "Canapone", per il colore dei capelli e della barba, e onorato con un [[Monumento a Canapone|monumento scultoreo]] a lui dedicato, collocato in [[Piazza Dante (Grosseto)|piazza Dante]] nel 1846.
[[File:Pianta della cittá di Grosseto - btv1b53099929c.jpg|miniatura|La città dentro le mura]]
[[File:Vallardi - Provincia di Grosseto - 1860 ca.jpg|miniatura|La provincia di Grosseto]]
Quando a metà XVI secolo i [[Medici]] sottomisero Siena, anche Grosseto ne seguì la sorte.<ref name=storiasanti/> La città, vicina al mare e ai confini del Granducato, aveva per i Medici una grande importanza strategica mentre il territorio circostante poteva diventare la principale fonte di approvvigionamento di grano per Firenze. Dopo vari assedi iniziati nel 1554, Grosseto venne conquistata dai Medici nel luglio 1557, quando le truppe di [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]] entrarono in città; la [[pace di Cateau-Cambrésis]] del 1559 sanciva ufficialmente il definitivo passaggio nel [[Granducato di Toscana]].<ref name=storiasanti/>
Nel 1574 [[Francesco I de' Medici|Francesco I]] commissionò i lavori per la costruzione di una nuova e più ampia cinta muraria, ancor più fortificata di quella preesistente, che rendesse inespugnabile il centro cittadino. Le [[mura di Grosseto]] furono progettate da [[Baldassarre Lanci]] e i lavori di costruzione furono da lui personalmente diretti: alla sua morte, fu sostituito dal figlio Marino, e successivamente dall'ingegnere [[Simone Genga]]. La nuova cinta muraria fu completata nel 1593.<ref name=storiasanti/> Tuttavia, ormai Grosseto era stata trasformata in un fortino, sede di guarnigioni militari, e la popolazione stabile calava sempre di più. Terra in larga parte palustre e poco urbanizzata, nel 1745 contava una popolazione di appena 648 abitanti.<ref>{{cita pubblicazione | autore = Stefano Calonaci | url = https://journals.openedition.org/mefrim/824#tocto1n4 | titolo = Promesse da realizzare. I fedecommessi nello « Stato Nuovo » di Siena (secc. XVI-XVIII) | numero = 124-2 | anno = 2012 | rivista = [[Mélanges de l'École française de Rome]] | urlarchivio = https://archive.is/20191019213818/https://journals.openedition.org/mefrim/824%23tocto1n4#tocto1n4 | dataarchivio = 19 ottobre 2019 | urlmorto = no | accesso = 19 ottobre 2019 }}</ref>
 
Fu soltanto a partire dal XVIII secolo, con i [[Lorena (dinastia)|Lorena]], che la città iniziò nuovamente a riprendersi lentamente. Il 18 marzo 1766 [[Pietro Leopoldo di Lorena|Pietro Leopoldo]] divise il territorio dello [[Stato Nuovo di Siena]] in due province e fu istituita la [[Provincia senese inferiore]], con capoluogo Grosseto. Grazie alle riforme leopoldine, la città andò incontro ad una decisa rinascita economica e culturale.<ref name=storiasanti/> Ciò nonostante, si rese necessaria l'approvazione del "Regolamento per l'[[estatatura]]" (1780), a causa della persistenza del rischio [[malaria]], facendo sì che nella stagione estiva tutti gli uffici istituzionali fossero trasferiti nella vicina [[Scansano]].<ref name=storiasanti/>
[[File:Tram a cavalli a S.Rocco.jpg|thumb|upright=1.9|Tram a cavalli di inizio Novecento]]
[[File:Grossetoposte.jpg|thumb|upright=0.9|Il Palazzo delle Poste in una foto del 1933]]
Nel marzo 1860 il plebiscito che si svolse nel Granducato di Toscana sancì l'annessione allo Stato sabaudo, entrando così a far parte del [[Regno d'Italia]].
 
Le riforme dei Lorena vennero interrotte con l'occupazione delle truppe francesi (1796) che si protrasse a più riprese fino al 1808, anno dell'annessione alla [[Francia napoleonica]], con l'accorpamento degli ''arrondissement'' di Grosseto, Montepulciano e Siena nel [[Dipartimento dell'Ombrone]]. Il [[Congresso di Vienna]] del 1815 sancì il ritorno del Granducato di Toscana nelle mani di [[Ferdinando III di Toscana]], al quale succedette il figlio [[Leopoldo II di Lorena|Leopoldo II]] a partire dal 1824. Il 1º novembre 1825 fu così istituito il [[Compartimento di Grosseto]], che sopravvisse fino all'[[Unità d'Italia]]: il suo territorio fu suddiviso nei distretti del capoluogo, di [[Arcidosso]] e di [[Orbetello]].
=== Età contemporanea ===
Grosseto, ormai capoluogo della vasta [[Provincia di Grosseto]], a partire dagli ultimi decenni del [[XIX secolo]] iniziò un'espansione senza pari nella sua storia, con la costruzione di nuovi sobborghi al di fuori della cinta muraria. Nel 1897, grazie all'interessamento del politico [[Ettore Socci]], venne abolita l'estatatura ed iniziò un florido periodo per l'architettura grossetana, con la realizzazione di numerosi edifici nell'ottica dell'[[Eclettismo (arte)|eclettismo]] dei revival [[Architettura neoclassica|neoclassici]], [[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] e [[Architettura neogotica|neogotici]], con una fiorente stagione [[liberty]] nei primi anni del XX secolo.<ref name=storiasanti/>
 
Il granduca Leopoldo II governò fino al 1859, impegnandosi costantemente e in prima persona al completamento delle opere di bonifica, affidando gli incarichi ad importanti personalità come gli ingegneri [[Vittorio Fossombroni]] e [[Alessandro Manetti]], e mettendo le basi per un ammodernamento e un sensibile miglioramento delle condizioni socio-economiche di Grosseto e del suo territorio. Il granduca è stato sicuramente l'uomo politico più apprezzato e amato dalla popolazione nella millenaria storia della città, tanto da essere affettuosamente soprannominato "Canapone", per il colore dei capelli e della barba, e onorato con un [[Monumento a Canapone|monumento scultoreo]] a lui dedicato, collocato in [[Piazza Dante (Grosseto)|piazza Dante]] nel 1846. Nel marzo 1860 il plebiscito che si svolse nel Granducato di Toscana sancì l'annessione allo Stato sabaudo, entrando così a far parte del [[Regno d'Italia]].
Tra i principali eventi del nuovo secolo, si ricorda soprattutto il tragico [[Bombardamento di Grosseto|bombardamento del 26 aprile 1943]], un [[lunedì dell'Angelo]], che nelle ore centrali della giornata causò numerose vittime innocenti, tra i quali anche bambini e ragazzi che si trovavano per le vie del centro o nei parchi cittadini per trascorrere la giornata di festa. Un altro triste episodio episodio si verificò quasi un anno dopo nelle campagne poco fuori [[Istia d'Ombrone]]. Nella zona avevano trovato rifugio numerosi renitenti alla leva, pacifisti che non avevano risposto alla chiamata alle armi della [[Repubblica Sociale Italiana]]. All'alba del 22 marzo 1944 fu catturato il gruppo di undici persone, tutti giovani, che furono tutti quanti fucilati al termine di un processo sommario tenutosi all'interno della scuola di Maiano Lavacchio che precedentemente era stata appositamente sgomberata: il triste avvenimento è passato alla storia come l'[[eccidio di Maiano Lavacchio]].<ref>{{cita web|autore=www.instoria.it|url=http://www.instoria.it/home/martiri_istia.htm|titolo=I Martiri d'Istia|accesso=6 giugno 2008}}</ref>
 
=== Età contemporanea ===
[[File:Grosseto, Palazzo delle Poste, 1931-32, esterno 03.jpg|thumb|Il palazzo delle Poste]]
[[File:Grosseto1935.jpg|thumb|upright=1.3|Panorama di Grosseto nel 1935]]
Grosseto, ormai capoluogo della vasta [[Provincia di Grosseto]], a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo iniziò un'espansione senza pari nella sua storia, con la costruzione di nuovi sobborghi al di fuori della cinta muraria. Nel 1897, grazie all'interessamento del politico [[Ettore Socci]], venne abolita l'estatatura ed iniziò un florido periodo per l'architettura grossetana, con la realizzazione di numerosi edifici nell'ottica dell'[[Eclettismo (arte)|eclettismo]] dei revival [[Architettura neoclassica|neoclassici]], [[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] e [[Architettura neogotica|neogotici]], con una fiorente stagione [[liberty]] nei primi anni del XX secolo.<ref name=storiasanti/>
 
Tra i principali eventi del nuovo secolo, si ricorda soprattutto il tragico [[Bombardamento di Grosseto|bombardamento del 26 aprile 1943]], un [[lunedì dell'Angelo]], che nelle ore centrali della giornata causò numerose vittime innocenti, tra i quali anche bambini e ragazzi che si trovavano per le vie del centro o nei parchi cittadini per trascorrere la giornata di festa. Un altro triste episodio si verificò quasi un anno dopo nelle campagne poco fuori [[Istia d'Ombrone]]. Nella zona avevano trovato rifugio numerosi renitenti alla leva, pacifisti che non avevano risposto alla chiamata alle armi della [[Repubblica Sociale Italiana]]. All'alba del 22 marzo 1944 fu catturato il gruppo di undici persone, tutti giovani, che furono tutti quanti fucilati al termine di un processo sommario tenutosi all'interno della scuola di Maiano Lavacchio che precedentemente era stata appositamente sgomberata: il triste avvenimento è passato alla storia come l'[[eccidio di Maiano Lavacchio]].<ref>{{cita web|autore=www.instoria.it|url=http://www.instoria.it/home/martiri_istia.htm|titolo=I Martiri d'Istia|accesso=6 giugno 2008}}</ref>
Nel dopoguerra continuò la crescita esponenziale della città, con la costruzione di moderni quartieri e lo sviluppo urbanistico delle frazioni balneari. Tra gli avvenimenti significativi, si segnala la disastrosa [[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione del 4 novembre 1966]] che devastò la città: si contò una vittima. Oggi Grosseto è una città di circa {{formatnum:80000}} abitanti, la cui crescita non pare arrestarsi, importante centro agricolo ed artigianale e principale città della Toscana meridionale.
 
Nel dopoguerra continuò la crescita esponenziale della città, con la costruzione di moderni quartieri e lo sviluppo urbanistico delle frazioni balneari. Tra gli avvenimenti significativi, si segnala la disastrosa [[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione del 4 novembre 1966]] che devastò la città. Grosseto nel ventunesimo secolo è una città con più di {{formatnum:80000}} abitanti, la cui crescita non pare arrestarsi; risulta essere un importante polo agricolo, nonché centro di vari servizi e una località balneare di rilevanza internazionale.
[[File:Grosseto-Stemma.png|thumb|upright=0.5|Stemma di Grosseto]]
 
=== [[Toponimo]] ===
Nel corso dei secoli, il capoluogo maremmano ha avuto diverse denominazioni, la più ricorrente delle quali era ''Grossetum''; in altre circostanze la città viene menzionata anche coi nomi ''Crassetum'' e ''Rosetum''.
Una recente ipotesi indica ''Grosseto'' come un fitotoponimo che allude ad un'area ricca di [[palude|vegetazione palustre]], in modo simile ad altri toponimi della Maremma come ''Grasceta'' e ''Grascetone''.<ref>''Il Giunco.net - Il quotidiano della Maremma'', 17 novembre 2022.</ref>
 
In ogni caso, la città è sempre menzionata col nome ''Grossetum'' nelle bolle pontificie di [[Papa Innocenzo II]] del [[1138]], di [[Papa Celestino II|Celestino II]] del [[1143]] e di [[Papa Clemente III|Clemente III]] del [[1188]]; questa risulta essere, pertanto, la corretta denominazione originaria di Grosseto.<ref name="Grosseto On Line">{{cita web|autore=www.gol.grosseto.it|url=http://www.gol.grosseto.it/puam/comgr/turismo/nome.php?l=it|titolo=Etimologia del nome e storia dello stemma comunale Grosseto|accesso=6 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060109025927/http://www.gol.grosseto.it/puam/comgr/turismo/nome.php?l=it|dataarchivio=9 gennaio 2006}}</ref>
 
=== Simboli ===
{{vedi anche|Stemma di Grosseto}}
[[File:Grosseto-Stemma.svg|alt=|sinistra|miniatura|upright=0.4|Stemma di Grosseto]]
Inizialmente, lo [[stemma]] della città di Grosseto era costituito unicamente dal [[Grifone (araldica)|grifone]], mitico animale alato che rievoca la cultura e le origini dei cittadini grossetani, riconducibili al popolo etrusco che, fin dal [[VII secolo a.C.]], si era insediato ed aveva abitato l'antica [[Area archeologica di Roselle|Roselle]], città che ha costituito le vestigia del capoluogo maremmano.
[[File:Grosseto-Gonfalone.png|thumb|right|upright=0.4|Gonfalone di Grosseto]]
Inizialmente, lo [[stemma]] della città di Grosseto era costituito unicamente dal [[Grifone (araldica)|grifone]], mitico animale alato che rievoca la cultura e le origini dei cittadini grossetani, riconducibili al popolo etrusco che, fin dal VII secolo a.C., si era insediato ed aveva abitato l'antica [[Area archeologica di Roselle|Roselle]], città che ha costituito le vestigia del capoluogo maremmano.
 
In epoca medievale il grifone fu collocato sopra uno scudo rosso che rappresentava la vicinanza al [[Guelfi e ghibellini|partito ghibellino]]. SuperatoNon l'assedioè delconosciuta settembrela 1328data quando,dell'aggiunta a seguito di quattro giorni di continua e intensa battaglia, vennero respinte le truppe didello [[LudovicoStocco il Bavaro(arma)|stocco]], ilanche grifonese vennela armatotradizione dipopolare unafa spada,risalire aquesto ricordofatto delloal storico1328, eventoanno in cui lai cittàgrossetani passòresistettero agli onori delle cronache militari dellall'epoca.[[Assedio Dadi allora,Grosseto|assedio]] lodi stemma[[Ludovico comunaleil è pervenuto fino ai giorni nostri senza ulteriori modificheBavaro]].<ref name="Grosseto On Line" />.
 
=== Onorificenze ===
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Onorificenze
Nonostante la superficie piuttosto contenuta del centro storico cittadino, vi sono conservati pregevoli monumenti che sintetizzano il passato e la storia della città nel corso dei secoli<ref>Innocenti A. (1928). ''Grosseto: storia ed arte''. Grosseto</ref>.
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
Data la vastità del territorio comunale, vanno segnalati anche numerosi luoghi d'interesse e pregevoli monumenti, sia nelle singole frazioni che come entità isolate nella campagna.
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Grosseto
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Lato destro Duomo di Grosseto.jpg|thumb|Fianco destro della Cattedrale di San Lorenzo]]
[[File:Particolare della Chiesa di San Francesco a Grosseto.jpg|thumb|Affresco sulla facciata della Chiesa di San Francesco]]
[[File:Chiesa dei Bigi a Grosseto.jpg|thumb|upright=0.7|Facciata della Chiesa dei Bigi]]
{{vedi anche|Chiese di Grosseto}}
[[File:Duomo di grosseto, esterno 01.JPG|miniatura|Duomo di San Lorenzo]]
* [[Duomo di Grosseto|Cattedrale di San Lorenzo]], o semplicemente duomo di Grosseto, è situata nella principale piazza della città ed è stata edificata tra il [[1294]] e il [[1302]] su progetto dell'architetto Sozzo di Rustichino, nel luogo dove precedentemente sorgeva l'alto-medievale [[Pieve di Santa Maria (Grosseto)|pieve di Santa Maria]]. Lavori di completamento furono poi effettuati tra il 1330 e il 1340, ed infine la struttura fu rifatta nel [[XVI secolo]] ad opera di Anton Maria Lari. Ulteriori ristrutturazioni tra il 1840 e il 1865 hanno successivamente modificato l'aspetto rinascimentale dell'edificio, nel tentativo di riportarlo alle primitive forme medievali. Nel 2013 viene realizzata sul fianco destro della chiesa una pedana in marmo per l'accesso ai disabili. La facciata si presenta sulla scorta del gusto di matrice romanica per la bicromia bianco-rossa (marmo rosso di Caldana) e per le forme goticheggianti; su di essa sono poste le statue dei [[quattro evangelisti]], risalenti al XIV secolo, un bel [[rosone]] centrale con la raffigurazione del ''Redentore'', due chioschetti cinquecenteschi laterali, un ballatoio con colonnine originarie, un timpano con immagini religiose (1897) dell'artista Leopoldo Maccari. All'interno sono conservate alcune pregevoli opere, tra cui: un'[[acquasantiera]] del 1506; un [[fonte battesimale]] di Antonio Ghini; le due vetrate realizzate su disegno di [[Benvenuto di Giovanni]] raffiguranti la prima ''Isaia e Michea, l'Annunciazione, i santi Pietro apostolo e Gerolamo, le sante Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena'', la seconda ''la Fede e la Speranza, i santi Michele arcangelo, Giovanni Battista, Bartolomeo apostolo, Ludovico, Lorenzo e Sebastiano''; un ''Crocifisso'' ligneo policromo della seconda metà del XV secolo; due angeli reggi-candelabro di Domenico Arrighetti; infine, la venerata ''Madonna delle Grazie'', nella cappella sinistra del transetto, parte centrale di una tavola di [[Matteo di Giovanni]], databile al [[1470]]. Molte delle opere d'arte originariamente situate nel duomo sono oggi conservate nel [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Emilio Chiarini, ''Del Duomo di Grosseto'', Grosseto, 1893.</ref><ref>Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.</ref><ref>Annarosa Garzelli, ''Il Duomo di Grosseto'', Marchi e Bertolli, Firenze, 1967.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp.&nbsp;127–130.</ref>
[[File:Grosseto, chiesa dei bigi ed ex-convento delle clarisse, sede della collezione luzzetti 01.jpg|miniatura|Chiesa dei Bigi, sede del Polo Culturale "Le Clarisse"]]
* [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|Chiesa di San Pietro]], situata lungo [[Corso Carducci]], è la più antica chiesa di Grosseto. Originariamente posizionata lungo il tragitto dell'antica [[via Aurelia]] – che attraversava proprio il centro cittadino – è ricordata nella bolla di Clemente III del 1188. Di semplici e spoglie linee architettoniche, pare risalire originariamente all'[[VIII secolo]], anche se ha subito sostanziosi ampliamenti tra il IX e il XII secolo e l'aspetto attuale è dovuto in parte ad alcuni restauri seicenteschi e settecenteschi, mentre il campanile è stato innalzato nel 1625. Sulla facciata, di fianco alle lesene che delimitano il portale, sono presenti quattro bassorilievi (due per ogni lato), databili tra il periodo bizantino e l'epoca alto-medievale: un bassorilievo raffigura elementi vegetali, su un altro è scolpita una figura umana, mentre gli altri due si caratterizzano per una serie di animali.<ref>Carlo Citter, ''La chiesa di San Pietro a Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2008.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', p. 131.</ref>
[[File:Chiesa San Francesco Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Convento di San Francesco, esterno]]
* [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiesa di San Francesco]], situata nell'[[Piazza San Francesco (Grosseto)|omonima piazza]] del centro storico, è stata consacrata nel [[1289]] quando ne presero possesso i francescani, a seguito della riedificazione dell'edificio sul luogo di una più antica chiesa dedicata a San Fortunato e appartenente ai benedettini, i quali l'abbandonarono nel 1230. Lavori di ristrutturazioni successive hanno in parte modificato l'aspetto originario e agli inizi del XX secolo fu ricostruito il campanile, rialzato di un piano, danneggiato da un fulmine nel 1917. Sulla facciata è posto un piccolo rosone e sopra al portale una lunetta con l'affresco di Giuseppe Casucci raffigurante i ''santi Francesco d'Assisi e Lorenzo''. All'interno, tra le varie opere, spicca soprattutto il ''[[Crocifisso di San Francesco a Grosseto|Crocifisso]]'' ligneo duecentesco con dubbia attribuzione, oscillante tra [[Duccio di Buoninsegna]], il Maestro di Badia ad Isola e [[Guido di Graziano]].<ref>Alessandro Bagnoli, ''Duccio. Alle origini della pittura senese'', Catalogo della mostra, Silvana Editoriale, Milano, 2003.</ref> Addossato al lato sinistro della chiesa si trova il convento con il chiostro, caratterizzato dalla presenza del cinquecentesco [[pozzo della Bufala]].<ref>Olivia Bruschettini, Tamara Gigli, ''San Francesco a Grosseto. Il convento e la chiesa – Ipotesi per una collezione di opere d'arte. Contributi per l'arte in Maremma, volume II'', Edizioni Effigi, Arcidosso, 2010.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp. 140-142.</ref>
 
* [[Chiesa dei Bigi|Chiesa dei Santi Gherardo e Ludovico]], detta dei Bigi, situata in [[piazza Baccarini]] a poca distanza dalle chiese di San Pietro e di San Francesco, è stata costruita nel [[1585]] insieme all'annesso convento delle Clarisse. Sconsacrato agli inizi del XX secolo, è stato restaurato nel 2005 ed ha ospitato in tempi recenti il museolab della città di Grosseto e la sede del corso di archeologia del Polo Universitario Grossetano. Conserva la decorazione in stucco degli altari barocchi opera del luganese Domenico Notari.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 140.</ref>
Tra i più noti edifici religiosi della città si ricordano:
 
* [[Duomo di Grosseto|Cattedrale di San Lorenzo]], o semplicemente duomo di Grosseto, è situata nella principale piazza della città ed è stata edificata tra il 1294 e il 1302 su progetto dell'architetto Sozzo di Rustichino, nel luogo dove precedentemente sorgeva l'alto-medievale [[Pieve di Santa Maria (Grosseto)|pieve di Santa Maria]]. Lavori di completamento furono poi effettuati tra il 1330 e il 1340, ed infine la struttura fu rifatta nel XVI secolo ad opera di Anton Maria Lari. Ulteriori ristrutturazioni tra il 1840 e il 1865 hanno successivamente modificato l'aspetto rinascimentale dell'edificio, nel tentativo di riportarlo alle primitive forme medievali. Nel 2013 viene realizzata sul fianco destro della chiesa una pedana in marmo per l'accesso ai disabili. La facciata si presenta sulla scorta del gusto di matrice romanica per la bicromia bianco-rossa (marmo rosso di Caldana) e per le forme goticheggianti; su di essa sono poste le statue dei [[quattro evangelisti]], risalenti al XIV secolo, un bel [[rosone]] centrale con la raffigurazione del ''Redentore'', due chioschetti cinquecenteschi laterali, un ballatoio con colonnine originarie, un timpano con immagini religiose (1897) dell'artista Leopoldo Maccari. All'interno sono conservate alcune opere, tra cui: un'[[acquasantiera]] del 1506; un [[fonte battesimale]] di Antonio Ghini; le due vetrate realizzate su disegno di [[Benvenuto di Giovanni]] raffiguranti la prima ''Isaia e Michea, l'Annunciazione, i santi Pietro apostolo e Gerolamo, le sante Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena'', la seconda ''la Fede e la Speranza, i santi Michele arcangelo, Giovanni Battista, Bartolomeo apostolo, Ludovico, Lorenzo e Sebastiano''; un ''Crocifisso'' ligneo policromo della seconda metà del XV secolo; due angeli reggi-candelabro di Domenico Arrighetti; infine, la venerata ''Madonna delle Grazie'', nella cappella sinistra del transetto, parte centrale di una tavola di [[Matteo di Giovanni]], databile al 1470. Molte delle opere d'arte originariamente situate nel duomo sono conservate nel [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Emilio Chiarini, ''Del Duomo di Grosseto'', Grosseto, 1893.</ref><ref>Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.</ref><ref>Annarosa Garzelli, ''Il Duomo di Grosseto'', Marchi e Bertolli, Firenze, 1967.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp.&nbsp;127–130.</ref>
* [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|Chiesa di San Pietro]], situata lungo [[Corso Carducci]], è la più antica chiesa di Grosseto. Originariamente posizionata lungo il tragitto dell'antica [[via Aurelia]] – che attraversava proprio il centro cittadino – è ricordata nella bolla di Clemente III del 1188. Di semplici e spoglie linee architettoniche, pare risalire originariamente all'VIII secolo, anche se ha subito sostanziosi ampliamenti tra il IX e il XII secolo e l'aspetto nel ventunesimo secolo è dovuto in parte ad alcuni restauri seicenteschi e settecenteschi, mentre il campanile è stato innalzato nel 1625. Sulla facciata, di fianco alle lesene che delimitano il portale, sono presenti quattro bassorilievi (due per ogni lato), databili tra il periodo bizantino e l'epoca alto-medievale: un bassorilievo raffigura elementi vegetali, su un altro è scolpita una figura umana, mentre gli altri due si caratterizzano per una serie di animali.<ref>Carlo Citter, ''La chiesa di San Pietro a Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2008.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', p. 131.</ref>
* [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiesa di San Francesco]], situata nell'[[Piazza San Francesco (Grosseto)|omonima piazza]] del centro storico, è stata consacrata nel 1289 quando ne presero possesso i francescani, a seguito della riedificazione dell'edificio sul luogo di una più antica chiesa dedicata a san Fortunato e appartenente ai benedettini, i quali l'abbandonarono nel 1230. Lavori di ristrutturazioni successive hanno in parte modificato l'aspetto originario e agli inizi del XX secolo fu ricostruito il campanile, rialzato di un piano, danneggiato da un fulmine nel 1917. Sulla facciata è posto un piccolo rosone e sopra al portale una lunetta con l'affresco di Giuseppe Casucci raffigurante i ''santi Francesco d'Assisi e Lorenzo''. All'interno, tra le varie opere, spicca soprattutto il ''[[Crocifisso di San Francesco a Grosseto|Crocifisso]]'' ligneo duecentesco con dubbia attribuzione, oscillante tra [[Duccio di Buoninsegna]], il Maestro di Badia ad Isola e [[Guido di Graziano]].<ref>Alessandro Bagnoli, ''Duccio. Alle origini della pittura senese'', Catalogo della mostra, Silvana Editoriale, Milano, 2003.</ref> Addossato al lato sinistro della chiesa si trova il convento con il chiostro, caratterizzato dalla presenza del cinquecentesco [[pozzo della Bufala]].<ref>Olivia Bruschettini, Tamara Gigli, ''San Francesco a Grosseto. Il convento e la chiesa – Ipotesi per una collezione di opere d'arte. Contributi per l'arte in Maremma, volume II'', Edizioni Effigi, Arcidosso, 2010.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp. 140-142.</ref>
* [[Chiesa dei Bigi|Chiesa dei Santi Gherardo e Ludovico]], detta dei Bigi, situata in [[piazza Baccarini]] a poca distanza dalle chiese di San Pietro e di San Francesco, è stata costruita nel 1585 insieme all'annesso convento delle clarisse. Sconsacrato agli inizi del XX secolo, è stato restaurato nel 2005 ed ha ospitato il ''museolab'' della città di Grosseto e la sede del corso di archeologia del Polo Universitario Grossetano. Conserva la decorazione in stucco degli altari barocchi opera del luganese Domenico Notari.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 140.</ref>
* [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|Chiesa della Misericordia]], piccolo edificio di culto situato in [[Piazza dei Martiri d'Istia|piazza Martiri d'Istia]], è stata costruita tra il 1844 e il 1851, ed ha subito alcuni rifacimenti nel 1868. L'edificio sorge sul luogo dove era situata la più antica [[Chiesa di San Leonardo (Grosseto)|chiesa di San Leonardo]], demolita nel 1844.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 142.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe]], chiesa parrocchiale dell'omonima zona del quartiere di [[Barbanella]], è stata costruita dal 1935 al 1940, su progetto dell'ingegneredi [[Ernesto Ganelli]]. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 14 aprile [[1940]]. Si presenta in un monumentale stile neoromanico.<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_sgiuseppe.htm chiesa di San Giuseppe] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140106092146/http://atlante.chelliana.it/fuori_sgiuseppe.htm |data=6 gennaio 2014 }} sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]], chiesa parrocchiale dei quartieri ad est del centro storico, è stata costruita tra il 1946 e il 1951 in stile neoromanico. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 29 aprile [[1951]].<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_cottolengo.htm chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140109225640/http://atlante.chelliana.it/fuori_cottolengo.htm |data=9 gennaio 2014 }} sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|Basilica del Sacro Cuore di Gesù]], imponente chiesa situata lungo viale della Pace, fu fortemente voluta dal vescovo [[Paolo Galeazzi]] a ricordo delle vittime del [[bombardamento di Grosseto]] del 26 aprile 1943. Eretta in parrocchia il 2 febbraio 1949, iniziò la sua attività già dal 2 ottobre dello stesso anno nei locali della casa canonica prima e dell'asilo infantile poi. Il 12 giugno 1954 iniziarono i lavori della chiesa, su progetto di Ernesto Ganelli ed eseguiti dalla ditta Egisti. La consacrazione fu effettuata il 26 aprile [[1958]]. La facciata è preceduta da una gradinata ed è interamente rivestita in travertino: su di essa sono poste le quattro statue in bronzo degli evangelisti realizzate da [[Tolomeo Faccendi]]. Sul fianco destro si eleva il campanile di 75 metri a forma ottagonale, mentre l'intero edificio è sovrastato dalla cupola poligonale di 55 metri, rivestita in rame, con una pregevole lanterna sovrastata da una statua dorata di Gesù a braccia aperte che simboleggia il [[Sacro Cuore di Gesù|Sacro Cuore]]. L'interno si caratterizza per le opere in bronzo dello scultore Faccendi e per la cripta in ricordo delle vittime del bombardamento con la tomba in marmo del vescovo Galeazzi.<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_sacro.htm basilica del Sacro Cuore di Gesù] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140109232434/http://atlante.chelliana.it/fuori_sacro.htm |data=9 gennaio 2014 }} sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Abbazia di San Rabano]], situata nel [[Parco naturale della Maremma]] ad una altezza di circa 320 metri sul livello del mare, in una sella tra poggio Uccellina ({{M|347&nbsp;|u=m}}) e poggio Lecci ({{M|417&nbsp;|u=m}}), è citata per la prima volta in un documento del 1101 come ''Santa Maria Alborensis''. Monastero benedettino, fu ceduto all'ordine dei [[cavalieri di Gerusalemme]] nel 1307, per poi venire definitivamente abbandonato nel XVI secolo in seguito alla costruzione della [[Chiesa di Sant'Antonio abateAbate (Alberese)|chiesa di Sant'Antonio abateAbate]] ad [[Alberese]]. Si presenta oggi sotto forma di imponenti ruderi, che conservano ancora la monumentale torre campanaria.<ref>Roberto Farinelli, [[Riccardo Francovich]], ''Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2000, pp. 157-168.</ref>
* [[Cappella di Santa Maria a Grancia|Cappella di Santa Maria]], situata presso la [[fattoria della Grancia]], conserva all'interno alcune opere cinquecentesche: in passato vi era situata anche una quattrocentesca ''Assunzione di Maria'' di [[Benvenuto di Giovanni]], oggi conservata al [[Metropolitan Museum di New York]].
* [[Abbazia di San Pancrazio al Fango]], situata al limite est del territorio comunale, al confine con quello di [[Castiglione della Pescaia]], poco distante dai [[Ponti di Badia]], su di un'altura nota come Isola Clodia. In epoca romana qui sorgeva una villa, citata anche da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nel ''[[Pro Milone]]'', mentre l'edificazione della chiesa è da far risalire al periodo alto-medievale, come possedimento dell'[[abbazia di Sant'Antimo]], che poi lo cedette all'[[abbazia di Sestinga]] nella seconda metà del XII secolo.; Attualmentenel ventunesimo secolo si presenta sotto forma di ruderi.
 
====Cimiteri====
[[File:Cimitero della Misericordia Grosseto2.jpg|thumb|Il cimitero della Misericordia]]
*[[Cimitero della Misericordia (Grosseto)|Cimitero della Misericordia]], campo santo monumentale, è completamente inglobato dalla città e risale all'Ottocento.
*Cimitero di Sterpeto, cimitero principale di Grosseto, si trova nella periferia della città.
 
=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
{{vedi anche|Palazzi di Grosseto}}
[[File:PalazzoGrosseto, Aldobrandeschipalazzo (Grosseto)della provincia 01.jpgJPG|thumbminiatura|Palazzo Aldobrandeschi]]
[[File:PalazzoCassero Tognettidel sale Grosseto.jpg|thumbminiatura|upright|PalazzoIl cassero del Tognettisale]]
[[File:Palazzo Tognetti liberty Grosseto 2.jpg|miniatura|Palazzo Tognetti]]
* [[Palazzo Aldobrandeschi]], noto anche come Palazzo della Provincia, si trova in piazza Dante ed è stato costruito a partire dal 5 aprile 1900, dopo la demolizione del precedente Palazzo Pretorio, avvenuta nell'autunno dell'anno precedente. Il progetto è stato realizzato dall'architetto [[Lorenzo Porciatti]], con alcune modifiche effettuate a lavori in corso da [[Guglielmo Calderini]]. L'edificio, in stile [[architettura neogotica|neogotico]] che richiama gli elementi stilistici del medioevo senese, è stato inaugurato il 31 maggio [[1903]] e da allora ospita la sede della [[Provincia di Grosseto]].
Tra i principali palazzi della città si ricordano:
* [[Palazzo Aldobrandeschi]], noto anche come Palazzo della Provincia, si trova in piazza Dante ed è stato costruito a partire dal 5 aprile 1900, dopo la demolizione del precedente Palazzo Pretorio, avvenuta nell'autunno dell'anno precedente. Il progetto è stato realizzato dall'architetto [[Lorenzo Porciatti]], con alcune modifiche effettuate a lavori in corso da [[Guglielmo Calderini]]. L'edificio, in stile [[architettura neogotica|neogotico]] che richiama gli elementi stilistici del medioevo senese, è stato inaugurato il 31 maggio 1903 e da allora ospita la sede della [[Provincia di Grosseto]].
* [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], situato in piazza Duomo, ospita la giunta, il consiglio e gli uffici amministrativi del Comune di Grosseto. L'edificio è stato realizzato a partire dal 1867 su progetto di Giovanni Clive, in uno stile eclettico prevalentemente neo-rinascimentale. Precedentemente la sede del Comune era ospitata presso il Palazzo Pretorio – poi trasformato nell'attuale Palazzo della Provincia – e qui sorgeva invece l'antica [[Chiesa di San Giovanni Decollato (Grosseto)|chiesa di San Giovanni decollato]], già sconsacrata ed adibita a magazzino prima della sua demolizione.
* [[Cassero del Sale]], situato in [[Piazza del Sale (Grosseto)|piazza del Sale]] nei pressi di [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], è stato costruito nel XIII secolo come punto di raccolta e di distribuzione del sale che veniva estratto lungo la costa. La grande quantità di sale immagazzinata a Grosseto era famosa tanto che venne citata dal poeta [[Cecco Angiolieri]] in una delle sue rime.<ref>«ch'i' tante volte sia manganeggiato/quant'ha Grosseto granella di sale» (Cecco Angiolieri, ''Rima XCII'', 5-6).</ref> L'aspetto attuale è dovuto a numerosi interventi iniziati nel XVI secolo quando vi furono addossate le mura medicee e continuati in età moderna con l'aggiunta di una scala esterna di accesso al primo piano. Nella piazza sono visibili i resti del "nuovo cassero del sale" realizzato dai senesi nel XIV secolo per affiancare quello più antico. Durante il dominio mediceo l'edificio fu distrutto, ma una delle quattro pareti fu però risparmiata per essere inglobata nella nuova cortina muraria.
* [[Teatro degli Industri]], situato lungo [[Via Mazzini (Grosseto)|via Mazzini]], è lo storico teatro di Grosseto. Risalente al [[1819]], è stato completamente ricostruito fra il 1888 e il 1892 su progetto dell'architetto Augusto Corbi e sotto la direzione dell'ingegnere Ferdinando Ponticelli. Ulteriori restauri furono effettuati nel 1967, dopo l'[[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione]], ad opera dell'architetto Giuliano Bernardini, e fra il 1989 e il 1990, nell'ambito del progetto integrato Regione Toscana-FIO per il restauro dei teatri, sotto la direzione dell'ingegnere Giancarlo Fedeli.<ref>Mario Innocenti, ''Il teatro a Grosseto dal Salone delle Commedie al Teatro comunale degli Industri'', Grosseto, 1998.</ref>
* [[Palazzo del Vecchio Tribunale]], risale alla metà del XIX secolo ed è stato costruito su un preesistente edificio medievale. Adibito a sede del tribunale di Grosseto fino al 1964, ospita dal 1975 il [[museo archeologico e d'arte della Maremma]] ed il [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Mariagrazia Celuzza, ''Museo archeologico e d'arta della Maremma – Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto. Guida'', Nuova Immagine Editrice, Siena, 2007, pp. 31-33.</ref> L'attuale Palazzo di Giustizia è invece situato fuori dal centro storico, in piazza Fabbrini, ed è stato realizzato tra il 1960 e il 1964 su progetto di [[Giuseppe Giorgio Gori]] e [[Rosario Vernuccio]].<ref>Barbara Catalani, Marco del Francia, Giovanni Tombari, ''Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e Provincia'', Pisa, ETS, 2011, p. 88.</ref>
* [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|Palazzo Vescovile]], situato in [[Corso Carducci]]. Ospita gli uffici e la curia della [[diocesi di Grosseto]]. L'edificio si presenta in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]] e deve il suo aspetto attuale ad una serie di interventi di ristrutturazione, voluti dall'allora vescovo [[Giovanni Battista Bagalà Blasini]], completati nel 1927. Altri interventi sono stati realizzati durante gli anni sessanta dello stesso secolo.<ref>{{Cita|Celuzza, Papa 2013|pp.&nbsp;108-110.}}</ref>
* [[Palazzo del Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]], situato lungo Corso Carducci, ospita gli uffici del genio civile, ed è stato inaugurato nel gennaio del [[1911]]. Nel 1929 viene realizzato un primo ampliamento, su progetto dell'ingegner Corrado Costa, che comporta la realizzazione del fronte posteriore, differenziato stilisticamente rispetto alla facciata. Nel 1952 si realizza, su progetto dell'ingegnere Ramella, il quarto piano dell'immobile, arretrato rispetto al filo stradale. L'edificio si presenta in un eclettico stile liberty e pregevolmente decorato.
* [[Palazzo Tognettidel Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]], situato lungo Corso Carducci, all'angoloospita congli viauffici Cairolidel genio civile, ed è stato realizzatoinaugurato pernel contogennaio deidel fratelli1911. Tognetti,Nel proprietari1929 diviene realizzato un'agenzia giornalisticaprimo ampliamento, su progetto dell'ingegnereingegner GiuseppeCorrado LucianiCosta, nelche [[1910]].comporta Sila trattarealizzazione didel unofronte deiposteriore, massimidifferenziato esempistilisticamente dirispetto [[liberty]]alla afacciata. GrossetoL'edificio si presenta decorato in stile liberty.
* [[Palazzo delledel PosteMonte dei Paschi di Siena (Grosseto)|Palazzo delleMonte Postedei e TelegrafiPaschi]], situato sunell'omonima [[piazza della Vasca]]piazzetta, è stato realizzato tra il 1929 e ilnel 19321912 su progetto dellell'architetto [[AngioloVittorio MazzoniMariani]] e si presenta nel tipico [[Razionalismo italiano|stile razionalista]] del periodo fascista. Precedentemente la sede delle Poste era situata all'interno delle mura, presso l'[[Palazzo Moschini|edificio di piazza Socci]] oggi sede dell'Archivio di Stato.
* [[Palazzo Tognetti]], situato lungo Corso Carducci, all'angolo con via Cairoli, è stato realizzato per conto dei fratelli Tognetti, proprietari di un'agenzia giornalistica, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Luciani nel 1910. Si tratta di uno dei massimi esempi di [[liberty]] a Grosseto.
* [[Palazzo delle Poste (Grosseto)|Palazzo delle Poste e Telegrafi]], situato su [[piazza della Vasca]], è stato realizzato tra il 1929 e il 1932 su progetto dell'architetto [[Angiolo Mazzoni]] e si presenta nel tipico [[Razionalismo italiano|stile razionalista]] del periodo fascista. Precedentemente la sede delle Poste era situata all'interno delle mura, presso l'[[Palazzo Moschini|edificio di piazza Socci]] sede dell'[[Archivio di Stato di Grosseto|Archivio di Stato]].
 
==== Ville e fattorie ====
 
[[File:Villa Granducale.jpg|thumb|La Villa Granducale di Alberese]]
[[File:Villino Pastorelli, Grosseto, ingresso (2012).jpg|miniatura|verticale|Il Villino Pastorelli, fuori Porta Nuova]]
* [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]], situato pochi chilometri a ovest della città lungo la strada per [[Castiglione della Pescaia]], era originariamente una tenuta di caccia granducale, passata all'[[Esercito Italiano]] dopo l'[[Unità d'Italia]]. Oltre all'allevamento dei cavalli, vi è il Centro Militare Veterinario. Il complesso include numerose architetture prevalentemente in stile neo[[Medioevo|medievale]], oltre alla cappella gentilizia.
* [[Fattoria di Barbanella]], nota come Villa Ricasoli, situata in via Giacosa, è un'architettura di origine tardo-cinquecentesca, proprietà dei fratelli Antonio e Ubaldo Andreini nel XVIII secolo e in seguito proprietà del barone [[Bettino Ricasoli]] a partire dal 1855, che gli conferì l'aspetto che porta ancora ogginel ventunesimo secolo. Primo edificio del quartiere [[Barbanella]], sviluppatosi intorno ad esso solo a partire dagli anni venti del XX secolo, è oggi suddiviso in più unità abitative.
* Fattoria di Gorarella, nota come Fattoria Ricasoli, si trova oltre il ponte delle Quattro Strade e costituisce il primo edificio del moderno quartiere di [[Gorarella]], nato solamente dopo il disegno urbanistico di [[Luigi Piccinato]] del 1966. Fu proprietà di [[Vincenzo Ricasoli]] a partire dal 1854. Dopo anni di abbandono e degrado, la fattoria fu recuperata da una serie di interventi effettuati tra il 1999 e il 2007, con la costruzione, nell'area intorno all'edificio, di una decina di villette mono o bifamiliari.; Attualmentenel ventunesimo secolo la fattoria è suddivisa in più unità abitative.
* [[Chiesa di San Giovanni (Grosseto)|Fattoria di San Giovanni]], situata in via Orbetello, nell'omonima località ai margini del quartiere di Gorarella, nacque come chiesa nel XII secolo appartenente all'ordine dei gerosolimitani e passò tra la fine del XIII e i primi del XIV secolo ai guglielmiti che vi annetterono un ospedale. Importante chiesa periferica della Grosseto medievale, cadde in declino nel corso dei secoli per l'aumentare del rischio malaria, data la posizione troppo vicina alle paludi costiere. Nel corso delle bonifiche settecentesche, il complesso fu trasformato in fattoria ed è divenuto di proprietà privata.; Attualmentenel ventunesimo secolo si presenta come un'eleganteuna villa immersa nel verde, intorno alla quale è stato realizzato un comprensorio di villette noto comunemente con il nome di Oliveto.
* [[Fattoria di Grancia]], situata nell'omonima località oltre il fiume [[Ombrone]] a sud-est del capoluogo, sorse in epoca medievale come monastero benedettino dedicato a Santa Maria de' Monti, alle dipendenze della non lontana [[abbazia di San Rabano]]. Tra il XIV e il XV secolo iniziò la trasformazione dell'originario complesso monastico in fattoria fortificata ("grangia") che, in epoca rinascimentale, passò alle dipendenze dello [[spedale di Santa Maria della Scala]] di Siena. Nel tardo Cinquecento i Medici cedettero il complesso allo [[Ex ospedale della Misericordia|spedale della Misericordia]] di Grosseto, mentre la gestione fu affidata ai francescani. Dopo l'abbandono nella metà del XVIII secolo, nel corso del secolo successivo i baroni Ricasoli di Firenze acquistarono la struttura e la trasformarono nell'attuale fattoria.
* [[Fattoria di Principina]], situata nelle campagne a sud-ovest della città presso la frazione di [[Principina Terra]], ebbe il periodo di massimo splendore tra la fine del XVIII e i primi del XIX secolo, quando era proprietà della famiglia Ponticelli.
* [[Fattoria Acquisti]], situata all'estremità settentrionale del comune di Grosseto, si trova pochi chilometri a ovest del moderno abitato di [[Braccagni]]. La tenuta è così denominata perché molti dei suoi terreni divennero coltivabili a seguito delle grandi opere di bonifica idraulica iniziate nel XVIII secolo.
* [[Villa granducale di Alberese]], situata su un'altura che domina il borgo di [[Alberese]], nel Parco naturale della Maremma, è stata edificata nel corso del XV secolo come sede dell'Ordine dei cavalieri di Malta. Divenuta successivamente dimora granducale, subì sostanziali lavori di ristrutturazione nel corso del XVIII secolo, che trasformarono l'antico edificio in villa-fattoria, ad opera dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]]. Attualmente; è sede dell'azienda agricola di Alberese, centro di rappresentanza della Regione Toscana, istituita nel 1999.
* [[Villino Panichi]], situato su piazza della Vasca, è stato costruito su progetto dell'architetto [[Lorenzo Porciatti]] nel 1900. Si presenta come un interessante villino in stile liberty.
* [[Villino Pastorelli]], situato in via IV Novembre, è stato costruito tra il 1908 e il 1913 su progetto di Lorenzo Porciatti per l'agricoltore e proprietario terriero Giuseppe Millanta. Successivamente passò di proprietà all'avvocato Pastorelli, che qui aprì il suo studio legale, il quale conferì all'edificio la denominazione che porta ancora ogginel ventunesimo secolo. Tra il 1942 e il 1943 fu poi proprietà della famiglia Marangoni che lo adattò ad albergo-ristorante Excelsior con pista da ballo. Nel secondo dopoguerra fu acquistato dalla Banca Nazionale dell'Agricoltura ed in tempie recentisuccessivamente dal Monte dei Paschi di Siena. Si presenta in uno stile [[Architettura neogotica|neogotico]] con torri merlate medievaleggianti.
 
==== Pozzi ====
[[File:Pozzo dello Spedale Grosseto.jpg|thumb|upright|Il Pozzo dello Spedale in piazza San Francesco]]
 
[[File:Grosseto, san francesco, chiostro 02 pozzo detto della bufala, 1590.JPG|miniatura|Il Pozzo della Bufala, nel chiostro del Convento di San Francesco]]

* [[Pozzo dello Spedale]], realizzato poco dopo la metà del [[XV secolo|Quattrocento]], si trova in [[Piazza San Francesco (Grosseto)|Piazza San Francesco]] di fronte alla parte posteriore del fianco laterale destro della [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiesa di San Francesco]]. Riforniva le abitazioni della parte settentrionale del centro storico.
* [[Pozzo della Bufala]], collocato al centro del cortile del [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiostro di San Francesco]], fu fatto realizzare dai [[Medici]] in sostituzione di un preesistente [[pozzo]] per il rifornimento idrico ai religiosi che dimoravano nel complesso [[convento|conventuale]].
* [[Pozzo della Fortezza]], situato nella [[Piazza d'Armi (Grosseto)|Piazza d'Armi]] all'interno del [[Bastione Fortezza]] che delimita il complesso fortificato della ''Cittadella'', fu costruito in epoca [[XVI secolo|cinquecentesca]] per l'approvvigionamento idrico delle sentinelle che vi stazionavano.
 
=== Architetture militari ===
[[File:Esterno Cassero Senese (Grosseto).jpg|thumb|upright|Il Cassero Senese visto dall'esterno delle mura di Grosseto]]
==== Cinte murarie ====
* [[Mura di Grosseto]]: il perimetro murario della città di Grosseto è uno dei rari esempi in Italia di cinte murarie pervenute pressoché integre fino ai giorni nostri. La primitiva cinta a difesa della città fu realizzata nel XII secolo, ma furono demolite ben presto dai senesi quando presero possesso della città nel XIV secolo. Le mura senesi comprendevano quattro porte lungo il perimetro: [[Porta di San Michele (Grosseto)|Porta di San Michele]], [[Porta di Santa Lucia]], Porta di San Pietro e Porta Cittadina. Della cinta medievale sopravvivono solamente la [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]] e il [[Cassero Senese (Grosseto)|cassero]], con la porta di Santa Lucia in seguito inglobata all'interno della Fortezza. A partire dalla metà del XVI secolo, i [[Medici]] commissionarono a [[Baldassarre Lanci]] la progettazione delle nuove mura, con la caratteristica forma esagonale che presentano ancora oggi. Con l'avvento dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]], nel XIX secolo fu decisa la trasformazione della cinta muraria in passeggiata e i camminamenti furono mutati in parco alberato. I sei bastioni delle mura sono, in senso orario partendo da nord: il [[bastione Rimembranza]] (già baluardo di San Francesco); il [[bastione Fortezza]] (comprendente i [[Bastione di Santa Lucia|baluardi di Santa Lucia]] e [[Bastione della Vittoria|della Vittoria]]); il [[bastione Maiano]] (già baluardo delle Palle); il [[bastione Cavallerizza]] (già baluardo dell'Oriolo); il [[bastione Molino a Vento]] (già baluardo di San Michele); il [[bastione Garibaldi]] (già baluardo delle Monache). A nord si apriva [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]], demolita nel XIX secolo e sostituita da una cancellata in ferro, la cosiddetta "Barriera", poi smantellata negli anni venti del XX secolo ed oggi consiste nell'unico tratto delle mura non più presente; ad est si apriva la porta di Santa Lucia, scomparsa, mentre oggi sono presenti due accessi, l'arco del Vallo degli Arcieri e il ponte Amiata, viadotto sospeso di recente realizzazione; a sud si apre ancora oggi la Porta Vecchia, già Porta Reale; ad ovest si aprono la [[Porta Corsica]], realizzata negli anni trenta del XX secolo in sostituzione della scomparsa porta di San Michele, ed il piccolo arco del passo Jago Fuligni.
* [[Mura di Batignano]]: durante il XII secolo fu realizzata una prima fortificazione per difendere l'area signorile situata nella parte sommitale dell'abitato. A testimonianza di questo primitivo nucleo castrense rimane il cosiddetto cassero. Tra il XIII e il XIV secolo furono costruite le nuove mura che delimitarono un'area più ampia dopo lo sviluppo del borgo nel corso degli anni. Lungo il perimetro si aprono la [[Porta Grossetana (Batignano)|Porta Grossetana]], verso ovest, e la [[Porta Senese (Batignano)|Porta Senese]], rivolta a est.
 
[[File:Mauer Grosseto.JPG|miniatura|Scorcio delle Mura Medicee]]
[[File:Porta grossetana ad Istia d'Ombrone.jpg|thumb|Porta Grossetana a Istia d'Ombrone]]
 
* [[Mura di Montepescali]]: la prima fortificazione del borgo fu costruita tra il X e l'XI secolo, per poi essere ampliata nei secoli successivi a partire dal XIII secolo. I documenti testimoniano la sua esistenza a partire dal 1147. Sono riconoscibili oggi le due porte di accesso (Porta Vecchia e Porta Nuova), due torrioni denominati [[torre del Belvedere]] e [[torre del Guascone]], e il caratteristico [[baluardo a tre punte]], parzialmente modificato nei primi del XX secolo per permettere l'allargamento delle sede stradale.
[[File:IstiaDOmbronePortaGrossetana1.JPG|miniatura|La Porta Grossetana, nella vicina frazione d'[[Istia d'Ombrone]]]]
* [[Mura di Grosseto]]: il perimetro murario della città di Grosseto è uno dei rari esempi in Italia di cinte murarie pervenute pressoché integre fino ai giorni nostri. La primitiva cinta a difesa della città fu realizzata nel XII secolo, ma furono demolite ben presto dai senesi quando presero possesso della città nel XIV secolo. Le mura senesi comprendevano quattro porte lungo il perimetro: [[Porta di San Michele (Grosseto)|Porta di San Michele]], [[Porta di Santa Lucia]], Porta di San Pietro e Porta Cittadina. Della cinta medievale sopravvivono solamente la [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]] e il [[Cassero Senese (Grosseto)|cassero]], con la porta di Santa Lucia in seguito inglobata all'interno della Fortezza. A partire dalla metà del XVI secolo, i [[Medici]] commissionarono a [[Baldassarre Lanci]] la progettazione delle nuove mura, con la caratteristica forma esagonale che presentano ancora nel ventunesimo secolo. Con l'avvento dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]], nel XIX secolo fu decisa la trasformazione della cinta muraria in passeggiata e i camminamenti furono mutati in parco alberato. I sei bastioni delle mura sono, in senso orario partendo da nord: il [[bastione Rimembranza]] (già baluardo di San Francesco); il [[bastione Fortezza]] (comprendente i [[Bastione di Santa Lucia|baluardi di Santa Lucia]] e [[Bastione della Vittoria|della Vittoria]]); il [[bastione Maiano]] (già baluardo delle Palle); il [[bastione Cavallerizza]] (già baluardo dell'Oriolo); il [[bastione Molino a Vento]] (già baluardo di San Michele); il [[bastione Garibaldi]] (già baluardo delle Monache). A nord si apriva [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]], demolita nel XIX secolo e sostituita da una cancellata in ferro, la cosiddetta "Barriera", poi smantellata negli anni venti del XX secolo e consiste nell'unico tratto delle mura non più presente; ad est si apriva la porta di Santa Lucia, scomparsa, mentre sono presenti due accessi, l'arco del Vallo degli Arcieri e il ponte Amiata, viadotto sospeso di recente realizzazione; a sud si apre la Porta Vecchia, già Porta Reale; ad ovest si aprono la [[Porta Corsica]], realizzata negli anni trenta del XX secolo in sostituzione della scomparsa porta di San Michele, ed il piccolo arco del passo Jago Fuligni.
* [[Mura di Batignano]]: durante il XII secolo fu realizzata una prima fortificazione per difendere l'area signorile situata nella parte sommitale dell'abitato. A testimonianza di questo primitivo nucleo castrense rimane il cosiddetto cassero. Tra il XIII e il XIV secolo furono costruite le nuove mura che delimitarono un'area più ampia dopo lo sviluppo del borgo nel corso degli anni. Lungo il perimetro si aprono la [[Porta Grossetana (Batignano)|Porta Grossetana]], verso ovest, e la [[Porta Senese (Batignano)|Porta Senese]], rivolta a est.
* [[Mura di Montepescali]]: la prima fortificazione del borgo fu costruita tra il X e l'XI secolo, per poi essere ampliata nei secoli successivi a partire dal XIII secolo. I documenti testimoniano la sua esistenza a partire dal 1147. Sono riconoscibili le due porte di accesso (Porta Vecchia e Porta Nuova), due torrioni denominati [[torre del Belvedere]] e [[torre del Guascone]], e il caratteristico [[baluardo a tre punte]], parzialmente modificato nei primi del XX secolo per permettere l'allargamento della sede stradale.
* [[Mura di Istia d'Ombrone]]: una prima fortificazione fu costruita tra il IX e il X secolo a protezione del borgo, dove sorgeva l'area signorile che comprendeva anche una residenza dei vescovi di Roselle. Successivamente altre ristrutturazioni si verificarono tra il XII e il XV secolo. Lungo le mura si aprono due porte: la [[Porta Grossetana (Istia d'Ombrone)|Porta Grossetana]], in posizione sud-occidentale, e la cosiddetta [[Porta Senese (Istia d'Ombrone)|Portaccia]], rivolta verso nord-est.
 
==== Fortificazioni e torri ====
{{vedi anche|Castelli della provincia di Grosseto|Torri costiere della provincia di Grosseto}}
 
[[File:Torre di Collelungo2.jpg|thumb|upright|La Torre di Collelungo]]
[[File:Grosseto, cassero senese 01.JPG|miniatura|Il Cassero, detto ''Fortezza'']]
* [[Cassero Senese (Grosseto)|Cassero Senese]], chiamato comunemente Fortezza, risale al XIV secolo e si tratta dell'unico elemento architettonico – assieme a Porta Vecchia – della cinta muraria di epoca medievale che è stato risparmiato durante i lavori di ricostruzione delle mura avvenuti a partire dalla seconda metà del XVI secolo. L'edificio, che svetta sul [[bastione Fortezza]] sul quale è situato, è stato adibito a sede del Distretto militare tra il XIX e il XX secolo, per poi finire abbandonato e rimanere per anni in stato di degrado. A partire dal 1978 sono iniziati una serie di recuperi dell'intera area muraria che hanno riportato il cassero all'antico splendore. Attualmente è utilizzato principalmente per l'esposizione di mostre di carattere artistico e fotografico.
[[File:Parco naturale della Maremma, Uccellina - Torre di avvistamento dello Stato dei Presidi 3.jpg|miniatura|La Torre di Collelungo]]
* [[Forte di San Rocco]], situato nella frazione di [[Marina di Grosseto]], si tratta di un complesso fortificato realizzato nel [[1793]] dal granduca Ferdinando III con funzioni di avvistamento. Attualmente è adibito ad uso residenziale.<ref>S. Bueti, ''Il forte di San Rocco: una struttura militare nel sistema difensivo del litorale toscano del sec. XVIII'', Grosseto, 1995.</ref>
* [[Cassero Senese (Grosseto)|Cassero Senese]], chiamato comunemente Fortezza, risale al XIV secolo e si tratta dell'unico elemento architettonico – assieme a Porta Vecchia – della cinta muraria di epoca medievale che è stato risparmiato durante i lavori di ricostruzione delle mura avvenuti a partire dalla seconda metà del XVI secolo. L'edificio, che svetta sul [[bastione Fortezza]] sul quale è situato, è stato adibito a sede del distretto militare tra il XIX e il XX secolo, per poi finire abbandonato e rimanere per anni in stato di degrado. A partire dal 1978 sono iniziati una serie di recuperi dell'intera area muraria che hanno riportato il cassero all'antico aspetto; è utilizzato principalmente per l'esposizione di mostre di carattere artistico e fotografico.
* [[Forte delle Marze]], situato nel tratto costiero che da Marina di Grosseto arriva a [[Castiglione della Pescaia]], si tratta di una struttura fortificata realizzata nel XVIII secolo sul luogo di una precedente torre di avvistamento, e svolse funzioni di avvistamento, difesa e raccolta del sale. Trasformato successivamente in una lussuosa villa, è ancora oggi di proprietà privata.
* [[Forte di San Rocco]], situato nella frazione di [[Marina di Grosseto]], si tratta di un complesso fortificato realizzato nel 1793 dal granduca Ferdinando III con funzioni di avvistamento; è adibito ad uso residenziale.<ref>S. Bueti, ''Il forte di San Rocco: una struttura militare nel sistema difensivo del litorale toscano del sec. XVIII'', Grosseto, 1995.</ref>
* [[Forte delle Marze]], situato nel tratto costiero che da Marina di Grosseto arriva a [[Castiglione della Pescaia]], si tratta di una struttura fortificata realizzata nel XVIII secolo sul luogo di una precedente torre di avvistamento, e svolse funzioni di avvistamento, difesa e raccolta del sale. Trasformato successivamente in villa, è di proprietà privata.
* [[Tino di Moscona]], situato sul [[Poggio di Moscona]], altura che si eleva a nord-est della città di fronte all'[[area archeologica di Roselle]], è una struttura muraria circolare inserita a un'estremità di una cinta muraria più estesa costruita con pietre a secco, risalente al periodo medievale. L'area risulta abitata nel [[Civiltà villanoviana|periodo villanoviano]], poi fu sede di un centro fortificato di età ellenistica per essere rioccupato nel XII-XIII secolo per breve periodo come sede del castello di Montecurliano.
 
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* [[Torre della Trappola]], costruita in epoca medievale a sud di [[Principina a Mare]] presso l'argine destro dell'[[Ombrone]], era parte integrante di un complesso dove vi erano anche le saline ed una chiesa. Svolgeva funzioni di difesa, offesa e di guardia, potendo comunicare sia a nord che a sud con le altre strutture del sistema difensivo costiero.
* [[Torre di Castel Marino]], costruita nel corso del XIII secolo su un poggio nel cuore del Parco naturale della Maremma presso Marina di Alberese, svolgeva funzioni di difesa e di avvistamento; con la costruzione della vicina Torretorre di Collelungo, fu gradualmente dismessa.
* [[Torre di Collelungo]], situata su un modesto promontorio del Parco naturale della Maremma proprio dinanzi all'omonima spiaggia, è una delle torri meglio conservate del litorale grossetano. Fu costruita nel [[XVI secolo]] nel luogo dove probabilmente vi era una preesistente fortificazione.
* [[Torre dell'Uccellina]], edificata durante il [[XIV secolo]] lungo il crinale dei [[monti dell'Uccellina]], con funzioni di avvistamento e di difesa della vicina Abbaziaabbazia di San Rabano, del cui complesso è parte integrante.
 
Nel [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]] si trova il [[faro delle Formiche di Grosseto]], situato sulla Formica Grande, il maggiore isolotto delle Formiche, venne edificato nel 1901 e ristrutturato nel 1919 dalla [[Regia Marina]] per l'illuminazione notturna dei suddetti isolotti.
Nel [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]] si trova:
 
* [[Faro delle Formiche di Grosseto]], situato sulla Formica Grande, il maggiore isolotto delle Formiche, venne edificato nel [[1901]] e ristrutturato nel 1919 dalla [[Regia Marina]] per l'illuminazione notturna dei suddetti isolotti.
 
=== Altro ===
==== Sculture ====
 
* [[Monumento a Canapone]], complesso scultoreo posto al centro della piazza principale di Grosseto, è stato realizzato nel [[1846]] dall'artista [[Luigi Magi]]. La scultura rappresenta il granduca in atto di sorreggere con la mano sinistra una donna che stringe tra le braccia un bambino morente ([[allegoria]] della Maremma colpita dalla malaria), e con la destra un bambino vivace e sorridente (la speranza del futuro), mentre con il piede schiaccia la testa di un serpente (la malaria), che è divorato da un grifone (la città di Grosseto) posto alle sue spalle.
[[File:Luigi Magi, Monumento a Canapone, 1846, (Grosseto) 02.jpg|miniatura|verticale|Il Monumento a Canapone]]
* Monumento a [[Giuseppe Garibaldi]], situato sul bastione che porta il suo nome, è stato realizzato dallo scultore [[Tito Sarrocchi]] ed inaugurato il 2 giugno [[1884]]. Originariamente collocato sul bastione Rimembranza, è stato trasferito nell'attuale sede nel 1923.
* [[Monumento a Canapone]], complesso scultoreo posto al centro della piazza principale di Grosseto, è stato realizzato nel 1846 dall'artista [[Luigi Magi]]. La scultura rappresenta il granduca in atto di sorreggere con la mano sinistra una donna che stringe tra le braccia un bambino morente ([[allegoria]] della Maremma colpita dalla malaria), e con la destra un bambino vivace e sorridente (la speranza del futuro), mentre con il piede schiaccia la testa di un serpente (la malaria), che è divorato da un grifone (la città di Grosseto) posto alle sue spalle.
* Monumento a [[Giuseppe Garibaldi]], situato sul bastione che porta il suo nome, è stato realizzato dallo scultore [[Tito Sarrocchi]] ed inaugurato il 2 giugno 1884. Originariamente collocato sul bastione Rimembranza, è stato trasferito nell'attuale sede nel 1923.
* [[Monumento ad Andrea da Grosseto]], situato in piazza Baccarini, di fronte al museo archeologico e d'arte della Maremma, è stato realizzato nel 1973 dall'artista [[Arnaldo Mazzanti]] in onore dello [[Andrea da Grosseto|scrittore grossetano]] che volgarizzò nel 1268 i trattati morali di [[Albertano da Brescia]], fornendo uno dei primi esempi di prosa volgare italiana.
* [[Monumento ad Ettore Socci]], eretto il 24 novembre [[1907]] con intervento finanziario (200 lire) dello stesso comune di Grosseto, fu realizzato dallo scultore [[Emilio Gallori]] in onore a [[Ettore Socci]], repubblicano, cittadino onorario e deputato del Collegio di Grosseto.
* [[Monumento al Milite Ignoto (Grosseto)|Monumento ai caduti per la patria]], situato sul [[bastione Rimembranza]], consiste nella modificazione del monumento ai caduti delle battaglie risorgimentali inizialmente posto in piazza della Vasca e realizzato nel 1896 su progetto di Ippolito e Giuseppe Luciani. La modifica è stata effettuata nel 1921 per onorare anche i caduti della prima guerra mondiale ed è stato posto nella sua attuale sede nel 1929, con l'inaugurazione del Parco della Rimembranza.
* Cippo idraulico di via Ximenes, situato nel parco Pollini di via Ximenes, nei pressi di [[Porta Corsica]], si presenta a tre lati, e su ogni lato si trovano, oltre i volti dei personaggi illustri della bonifica realizzati da Tito Sarrocchi, le piccole vasche sormontate da uno stemma del grifone dove si trovavano i rubinetti da cui usciva l'acqua. Orientato verso ovest vi si trova il volto scolpito di [[Leonardo Ximenes]], verso nord il volto scolpito dell'abate [[Pio Fantoni]], verso sud il volto scolpito di [[Sallustio Bandini]].
* [[Colonna romanadei (Grosseto)|Colonna romanabandi]], collocata all'angolo tra la facciata principale e il fianco laterale destro deldella cattedrale, risale al [[DuomoII disecolo Grosseto|Duomod.C.]], seed neè segnalastata larinvenuta presenzanel in1863 [[Piazzapresso Dantecasa Passerini (GrossetoRoselle)|Piazza; dellela Catene]]colonna finne dall'epocasostituisce [[Medioevo|medievale]],una quandoprecedente vila fucui portatapresenza quasinella certamentepiazza dalla vicina [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]è primadocumentata delsin suodal definitivoXVII abbandonosecolo.
* Monumento al buttero, scultura in bronzo di [[Tolomeo Faccendi]] che rappresenta il [[buttero]] a cavallo, è situata in piazza Marconi di fronte alla [[Stazione di Grosseto|stazione ferroviaria]].
* Monumento al badilante, scultura in bronzo dell'artista Antonio Lazari, è dedicato al ricordo della figura del badilante delle bonifiche agrarie, ed è situato nei pressi del Ponte Massa nel punto dove scorreva il canale diversivo dell'[[Ombrone]].
 
==== Piazze principali ====
 
* [[Piazza Dante (Grosseto)|Piazza Dante]], principale piazza cittadina, nota anche come Piazza delle Catene, è stata realizzata in forma trapezoidale tra il XIII e il XIV secolo. Da sempre il cuore della vita civile e religiosa della città, al centro vi è collocato il [[monumento a Canapone]]; vi si affacciano il [[Duomo di Grosseto|duomo]], il [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], [[Palazzo Aldobrandeschi]] (attuale sede della [[provincia di Grosseto|provincia]]). Il lato meridionale e quello occidentale sono caratterizzati da una serie di edifici che si articolano sopra un comune [[loggiato]]-[[porticato]], che si sviluppa ad L senza soluzioni di continuità. All'angolo destro della facciata del duomo spicca la presenza della [[Colonna romana (Grosseto)|colonna romana]].
[[File:Piazza Dante (Grosseto).jpg|miniatura|Scorcio di Piazza Dante]]
 
[[File:Chiesa della Misericordia, Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio (1).jpg|miniatura|Scorcio di Piazza della Palma]]
* [[Piazza Dante (Grosseto)|Piazza Dante]], principale piazza cittadina, nota anche come Piazza delle Catene, è stata realizzata in forma trapezoidale tra il XIII e il XIV secolo. Da sempre il cuore della vita civile e religiosa della città, al centro vi è collocato il [[monumento a Canapone]]; vi si affacciano il [[Duomo di Grosseto|duomo]], il [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], [[Palazzo Aldobrandeschi]] (sede della [[provincia di Grosseto|provincia]]). Il lato meridionale e quello occidentale sono caratterizzati da una serie di edifici che si articolano sopra un comune [[loggiato]]-[[porticato]], che si sviluppa ad L senza soluzioni di continuità. All'angolo destro della facciata del duomo spicca la presenza della [[colonna dei bandi]].
* [[Piazza Socci]], piccola piazza che si apre lungo Corso Carducci, nelle vicinanze della [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]], caratterizzata dalla presenza del [[Monumento ad Ettore Socci|monumento in bronzo ad Ettore Socci]], realizzato il 24 novembre 1907.
* [[Piazza Baccarini]], caratterizzata dalla presenza del [[monumento ad Andrea da Grosseto]], vi si affacciano il [[palazzo del Vecchio Tribunale]] ([[museo archeologico e d'arte della Maremma]]) sul lato meridionale e la facciata della [[chiesa dei Bigi]] su quello orientale, all'estremità di via Vinzaglio. Nella parte nord-orientale, la piazza si inoltra senza soluzione di continuità in piazza San Francesco.
* [[Piazza San Francesco (Grosseto)|Piazza San Francesco]], continuazione nord-orientale di piazza Baccarini, vi si affacciano la [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|chiesa di San Francesco]] e il [[Ex ospedale della Misericordia|complesso del vecchio spedale]] che attualmente ospita alcuni uffici comunali e il Polo Universitario Grossetano. Di fronte al fianco destro della chiesa vi è collocato un caratteristico [[Pozzo dello Spedale|pozzo]].
* [[Piazza della Palma]], di forma rettangolare e così denominata per la presenza di una [[Arecaceae|palma]] secolare, si estende in direzione nord-sud. Nella parte nord-occidentale della piazza, si affacciano l'area absidale e il campanile della [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|chiesa della Misericordia]].
* [[Piazza dei Martiri d'Istia]], piccola piazza del centro storico, chiusa sul lato orientale dalla facciata della [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|chiesa della Misericordia]].
* [[Piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]], antica piazza del mercato cittadino prima del suo spostamento fuori delle mura, nota infatti anche come Piazza del Mercato, si estende a forma poligonale tra il tratto sud-occidentale delle mura, Porta Vecchia e il cassero del sale, edificio medievale che le conferisce la denominazione.
* [[Piazza del Popolo (Grosseto)|Piazza del Popolo]], situata all'estremità settentrionale del centro storico, fu realizzata negli [[anni 1920|anni venti]] del XX secolo in prossimità di [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]] e della cortina muraria che fu parzialmente "tagliata" per avere a disposizione una superficie più ampia. Sul lato meridionale si affaccia l'ex [[Casa del Fascio (Grosseto)|casa del fascio]].
* [[Piazza della Vasca]], dedicata ai [[fratelli Rosselli]], viene così denominata per la presenza, al centro, della fontana a forma circolare. Situata fuori delle mura poco oltre Porta Nuova, vi si affacciano alcune delle più imponenti e discusse architetture contemporanee che caratterizzano la città.
* [[Piazza Caduti di Nassirya]], ampia piazza situata a est delle mura cittadine, in prossimità del [[Cassero Senese (Grosseto)|Cassero Senese]]. Inaugurata nel 2004 dal sindaco Alessandro Antichi, è caratterizzata da una pavimentazione in pietra.
 
==== Strade principali ====
* [[Corso Carducci]], principale via dello shopping cittadino, collega Piazza Dante a Porta Nuova lungo un tratto dell'antico tracciato della [[via Aurelia]] che attraversava il centro storico. Vi si affacciano la [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]] e numerosi palazzi in stile [[liberty]] e neo[[Rinascimento|rinascimentale]]: Palazzo Bossi, Palazzo Battigalli, [[Palazzo Ariosti]], Palazzo Sellari, l'ex palazzo della prefettura, [[Palazzo Berti|Palazzo Marcucci]], Palazzo Nebbiai, Palazzo del Giappone, [[Palazzo Pallini]], [[Palazzo Cappelli]], [[Palazzo Tognetti]] e il [[Palazzo del Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]].
 
[[File:CorsoGrosseto, corso Carducci Grossetonord.jpg|thumbminiatura|uprightverticale|Veduta di Corso Carducci e la chiesa di San Pietro]]
* [[Corso Carducci]], principale via dello shopping cittadino, collega Piazza Dante a Porta Nuova lungo un tratto dell'antico tracciato della [[via Aurelia]] che attraversava il centro storico. Vi si affacciano la [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]] e numerosi palazzi in stile [[liberty]] e neo[[Rinascimento|rinascimentale]]: Palazzo Bossi, Palazzo Battigalli, [[Palazzo Ariosti]], Palazzo Sellari, l'ex palazzo della prefettura, [[Palazzo Berti|Palazzo Marcucci]], Palazzo Nebbiai, Palazzo del Giappone, [[Palazzo Pallini]], [[Palazzo Cappelli]], [[Palazzo Tognetti]] e il [[Palazzo del Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]].
* [[Chiasso delle Monache]], suggestivo vicolo a doppio [[Arco (architettura)|arco]], che collega strada Vinzaglio alla parte sud-occidentale di piazza San Francesco, attraversando sul piano stradale il Convento delle Clarisse.
* [[Strada Vinzaglio]], caratteristica via cittadina che ha inizio dal lato meridionale di piazza Baccarini. Vi si affacciano il convento delle Clarisse, attiguo alla Chiesa dei Bigi, parte del palazzo dell'ex tribunale ed i villini Magrassi e Brogi.
* [[Strada Ginori]], caratteristica via del centro storico, che si snoda ad andamento semicircolare, parallelamente al lato nord-orientale delle [[mura di Grosseto]]. La strada collega il lato meridionale di piazza San Francesco col lato settentrionale di piazza della Palma; vi si affacciano diversi edifici di origini medievale, tra cui il caratteristico Palazzo Stefanopoli-Porciatti.
* [[Strada Ricasoli]], breve via che collega Porta Vecchia a piazza Dante, costituiva il primissimo tratto della via Aurelia che attraversava il centro storico da sud a nord. Tra gli edifici che vi si affacciano il più interessante è sicuramente [[Palazzo Carmignani]], che ospita la calzoleria all'imbocco di piazza del Sale: al suo interno, sono conservati gli originari arredi in stile [[liberty]]. È ipotizzabile che nei secoli scorsi fosse la via del Ghetto.<ref>{{cita web|autore=biblio.comune.grosseto.it|url=http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro.htm|titolo=Atlante storico topografico del comune di Grosseto|accesso=7 dicembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071205180215/http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro.htm|dataarchivio=5 dicembre 2007}}</ref>
* [[Strada del Giuoco del Cacio]], costituisce l'intero anello viario, così denominato fino al XIX secolo, che costeggia internamente l'intera cerchia muraria di Grosseto. Lungo la parte semicircolare occidentale, denominata attualmentenel ventunesimo secolo via Mazzini, vi si affacciano il [[Teatro degli Industri]], Palazzo Mensini (storica sede della [[Biblioteca Chelliana]]), il monumentale Cinema Marraccini e la villa Mazzoncini, mentre la parte semicircolare orientale, chiamata via Saffi, costeggia le mura tra il [[bastione Rimembranza]] e [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], dove è situato, tra gli altri, il caratteristico palazzo che ospita il carcere cittadino. Il gioco a cui allude il nome della strada si basa su una forma di [[formaggio]] (cacio) da far rotolare per la via senza farla cadere; questo popolare gioco è detto anche [[ruzzola]].
 
=== Siti archeologici ===
 
* [[Area archeologica di Roselle|Parco archeologico di Roselle]]: tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, grazie al contributo dell'archeologo Aldo Mazzolai, la città etrusco-romana di Roselle è stata scavata e trasformata in un parco archeologico. Il sito racchiude i resti dell'antica città, dalla sua fondazione in epoca etrusca, al suo splendore di città romana, fino alla sua travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono dell'insediamento a vantaggio della città di Grosseto, dove venne anche trasferita la sede vescovile. Si conservano buona parte delle antiche [[Mura di Roselle|mura ciclopiche]] di età arcaica (VI secolo a.C.); il foro romano, piazza principale della città sui si affacciano i resti della basilica, sede del tribunale e luogo di discussione di affari; l'augusteo (I secolo d.C.), edificio destinato al culto imperiale; un tempietto (I secolo d.C.); la domus dei mosaici ricca abitazione privata di cui si conservano ampi mosaici pavimentali; la basilica dei Bassi sede delle statue e dei ritratti dell'omonima famiglia romana. Alle pendici della collina nord si osservano i resti delle terme di età adrianea (II secolo d.C.) poi divenute sede della più antica cattedrale cristiana di Roselle (VI secolo d.C.). Sulla collina nord sorge la casa etrusca dell'impluvio e l'[[Anfiteatro romano di Roselle|anfiteatro]] di forma ellittica (I secolo d.C.)
[[File:Area archeologica Roselle 8.JPG|miniatura|verticale|Scorcio del sito archeologico etrusco-romano di Roselle]]
* [[Roselle (sito archeologico)]]: tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, grazie al contributo dell'archeologo Aldo Mazzolai, la città etrusco-romana di Roselle è stata scavata e trasformata in un parco archeologico. Il sito racchiude i resti dell'antica città, dalla sua fondazione in epoca etrusca, al suo splendore di città romana, fino alla sua travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono dell'insediamento a vantaggio della città di Grosseto, dove venne anche trasferita la sede vescovile. Si conservano buona parte delle antiche [[Mura di Roselle|mura ciclopiche]] di età arcaica (VI secolo a.C.); il foro romano, piazza principale della città sui si affacciano i resti della basilica, sede del tribunale e luogo di discussione di affari; l'augusteo (I secolo d.C.), edificio destinato al culto imperiale; un tempietto (I secolo d.C.); la domus dei mosaici ricca abitazione privata di cui si conservano ampi mosaici pavimentali; la basilica dei Bassi sede delle statue e dei ritratti dell'omonima famiglia romana. Alle pendici della collina nord si osservano i resti delle terme di età adrianea (II secolo d.C.) poi divenute sede della più antica cattedrale cristiana di Roselle (VI secolo d.C.). Sulla collina nord sorge la casa etrusca dell'impluvio e l'[[Anfiteatro romano di Roselle|anfiteatro]] di forma ellittica (I secolo d.C.)
* [[Area dei templi dello Scoglietto|Lo Scoglietto]]: località situata all'interno del [[Parco naturale della Maremma]], nell'area tra [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]], in cui sono stati rinvenuti insediamenti frequentati in un lungo periodo tra il I secolo a.C. ed il VI secolo d.C. È stata documentata sul luogo la presenza di un tempio romano dedicato a [[Diana Umbronensis]], di cui rimangono alcune strutture murarie.
 
=== Aree naturali ===
 
[[File:Panorama dalla torre Torre di Castelmarino.jpg|miniatura|I monti dell'Uccellina, ''Parco regionale della Maremma'']]
* [[Parco naturale della Maremma]], area protetta regionale istituita nel 1975, è uno dei parchi più importanti della Toscana e prende parte del territorio comunale di Grosseto a sud delle frazioni di [[Rispescia]] ed Alberese. Nel 1992 è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette. Include alcuni [[sito di interesse comunitario|siti di interesse comunitario]] tra i quali il [[padule della Trappola]], [[Bocca d'Ombrone]] e la [[pineta Granducale]].
* [[Riserva naturale Diaccia Botrona]], area naturale protetta di interesse provinciale, è stata istituita nel 1991 ed è caratterizzata da un ambiente tipico palustre. L'area umida costituisce l'ultimo esempio rimasto dell'antica palude che si è sviluppata dall'antico lago Prile, dopo le bonifiche effettuate nei primi del XX secolo.
* [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]], area protetta nazionale, che include anche le [[Formiche di Grosseto]], gruppo di isole minori situate nel [[Mar Tirreno]] a ovest dei monti dell'Uccellina, che rientrano nel territorio comunale di Grosseto.
* [[Santuario per i mammiferi marini]], area marina protetta [[Europa|europea]] che interessa le acque del [[Mar Ligure]] e del [[Mar Tirreno|Tirreno Settentrionale]]: queste ultime bagnano anche il litorale grossetano e le isole Formiche, che rientrano nei limiti della riserva marina.
* [[Pineta del Tombolo]], bosco di [[macchia mediterranea]] di interesse comunitario che si estende lungo il litorale grossetano a nord della foce del fiume [[Ombrone]], caratterizzato dalla presenza di diverse migliaia di esemplari di [[Pinus pinaster|pino marittimo]] e di [[Pinus pinea|pino domestico]], che si estendono per circa {{M|15&nbsp;|u=km}} fino a [[Castiglione della Pescaia]], interessando le frazioni comunali costiere di [[Principina a Mare]] e [[Marina di Grosseto]]. Nell'estate del 2012, tra il 18 e il 19 agosto, un incendio doloso ha distrutto una vasta area nei pressi di Marina ed è in atto un progetto di rimboschimento. Stesso evento si è ripetuto nell'estate 2017.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{MultiColColonne}}
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Grosseto conta {{formatnum:8226982402}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> registrando ancora una buona fase di crescita, dopo essere stata per anni il capoluogo di provincia meno antropizzato della [[Toscana|Regione]]. Inoltre, va rilevata un'espansione [[demografia|demografica]] costante, senza cioè conoscere pause o arretramenti, dal [[dopoguerra]] adal oggiventunesimo secolo.
 
Analizzando il grafico sulla crescita della popolazione nel corso degli anni, appare evidente che Grosseto, al momento dell'[[Unità d'Italia]], con i circa {{formatnum:4700}} abitanti risentiva ancora dell'effetto negativo causato dalla presenza della [[malaria]] che caratterizzava gran parte delle aree pianeggianti della [[Maremma]].
 
All'inizio del [[XIX secolo|Novecento]], la popolazione era già raddoppiata, superando le {{formatnum:9600}} unità. Da allora, la crescita è proseguita in modo esponenziale, come è ravvisabile dall'andamento iperbolico all'interno del grafico, fino al [[1981]], grazie all'arrivo di numerosi immigrati, prima dall'[[Italia nord-orientale]] ([[Veneto]] in primis) grazie alla [[riforma agraria]] e nei decenni successivi anche da altre regioni, soprattutto dell'[[Italia Meridionalemeridionale]].
 
Dal 1981 in poi la crescita demografica è proseguita, seppure in modo meno netto rispetto agli anni precedenti, iniziando ad assestarsi a partire dal 1991; nel 2001 viene rilevato un calo impercettibile, ma le statistiche demografiche degli ultimi anni dimostrano una ripresa della crescita.<ref>{{cita web|autore=demo.istat.it/|url=http://demo.istat.it/bilmens2006/index.html|titolo=Dati ISTAT|accesso=7 novembre 2007|dataarchivio=25 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160325075131/http://www.demo.istat.it/bilmens2006/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nell'agglomerato urbano della città di Grosseto (composto dai limitrofi comuni di [[Scansano]], [[Roccastrada]] e [[Campagnatico]]), secondo i calcoli effettuati applicando il criterio internazionale dell'[[Area urbana funzionale]] dall'[[OECD]] presso le città italiane con un numero di abitanti maggiore a {{formatnum:50.000}}, il numero dei residenti è superiore ai {{formatnum:96.000}}. Secondo i precedenti calcoli, nel 2022, l'83% della popolazione dell'agglomerato urbano era residente in città.<ref>{{cita web|url=https://www.oecd.org/cfe/regionaldevelopment/Italy.pdf}}</ref>
 
==== Comunità veneta ====
Dal [[1981]] in poi la crescita demografica è proseguita, seppure in modo meno netto rispetto agli anni precedenti, iniziando ad assestarsi a partire dal [[1991]]; nel [[2001]] viene rilevato un calo impercettibile, ma le statistiche demografiche degli ultimi anni dimostrano una ripresa della crescita.<ref>{{cita web|autore=demo.istat.it/|url=http://demo.istat.it/bilmens2006/index.html|titolo=Dati ISTAT|accesso=7 novembre 2007}}</ref>
Nel 1923, dopo il decreto di esproprio del [[prefetto]] di Grosseto, la [[villa granducale di Alberese|tenuta granducale di Alberese]] (6500 ettari) fu assegnata all’[[Opera Nazionale Combattenti]] (ONC). Nel 1928 iniziarono i lavori di bonifica, in quanto l'area meridionale del comune era ancora soggetta alla [[malaria]] e nel 1930 furono costruiti i poderi da assegnare alle famiglie provenienti dal [[Veneto]], che hanno contribuito significativamente allo sviluppo della località. Nel 1930 arrivarono le prime famiglie e il processo di colonizzazione di [[Alberese]] continuò anche negli anni successivi: in tutto arrivarono oltre cento nuclei familiari.<ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2023/07/15/cera-una-volta-una-maremma-amara-ecco-il-documentario-sulla-migrazione-veneta-ad-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/11/08/news/mario-maggiotto-novant-anni-che-raccontano-i-veneti-in-maremma-1.17442127}}</ref><ref name="books.google.it">{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref name="quatrociacoe.it">{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>
 
=== Distribuzione degli abitanti ===
{| class="wikitable sortable"
! Frazioni<ref>{{Cita web|url =http://www.regione.toscana.it/-/censimento-popolazione-2011-dati-per-sezione-di-censimento-e-localita|titolo = Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana|accesso = 16 marzo 2018}}</ref>
!! Abitanti <small>([[2011]])</small> !! Altitudine
|-
| Grosseto <small>(capoluogo)</small>|| <div align="center">| {{formatnum:60922}} </div>||<div align="center">| 10</div>
|-
| [[Marina di Grosseto]] || <div align="center">| {{formatnum:2115}} </div>||<div align="center">| 1</div>
|-
| [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] || <div align="center">| {{formatnum:1869}} </div>||<div align="center">| 25</div>
|-
| [[Istia d'Ombrone]] || <div align="center">| {{formatnum:1486}} </div>||<div align="center">| 39</div>
|-
| [[Braccagni]]|| <div align="center">| {{formatnum:1036}} </div>||<div align="center">| 19</div>
|-
| [[Rispescia]] || <div align="center">| 755 </div>||<div align="center">| 15</div>
|-
| [[Batignano]] || <div align="center">| 619 </div>||<div align="center">| 150</div>
|-
| [[Principina Terra]] || <div align="center">| 380 </div>||<div align="center">| 4</div>
|-
| [[Alberese]] || <div align="center">| 368 </div>||<div align="center">| 42</div>
|-
| [[Nomadelfia]] || <div align="center">| 289 </div>||<div align="center">| 115</div>
|-
| [[Montepescali]] || <div align="center">| 224 </div>||<div align="center">| 222</div>
|-
| [[Principina a Mare]] || <div align="center">| 134 </div>||<div align="center">| 3</div>
|-
| ''Altre località'' || <div align="center">| {{formatnum:8433}} </div>||<div align="center">| -</div>
|}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:7584}}, ovvero il 9,31% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=20 luglio 2025}}</ref>
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2017 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:7365}} persone, pari all'8,96% della popolazione totale.
* [[Romania]], {{formATNUM:1721}}
Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
* [[Albania]], {{formatnum:1036}}
 
* [[Ucraina]], 606
* [[Romania]]: {{formatnum:2019}} - 2,45%
* [[AlbaniaMarocco]]:, 918 - 1,11%478
* [[Moldavia]]:, 656 - 0,79%393
* [[UcrainaBangladesh]]:, 516 - 0,62%343
* [[MaroccoPakistan]]:, 411 - 0,50%297
* [[Polonia]], 209
* [[Cina]], 192
* [[Repubblica Dominicana]], 167
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto#Cronotassi dei vescovi}} Nel comune di Grosseto si trova [[Nomadelfia]]<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/il-papa-a-nomadelfia-com-e-nata-e-cos-e}}</ref>, comunità [[chiesa cattolica|cattolica]] fondata da [[don Zeno Saltini]] nel 1948.
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto#Cronotassi dei vescovi}}
Le [[chiesa (architettura)|chiese]] situate all'interno del territorio comunale di Grosseto appartengono alla [[Diocesi di Grosseto]], che nel centro storico cittadino ha la propria [[cattedrale]], il [[Duomo di Grosseto|Duomo di San Lorenzo]], oltre al [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|Palazzo Vescovile]], sede della curia diocesana.
 
Ha sede una delle principali chiese di riferimento della [[Chiesa apostolica in Italia|comunità apostolica]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5usPAQAAIAAJ&dq=chiesa+apostolica+grosseto&focus=searchwithinvolume&q=grosseto|titolo=Minoranze religiose in Italia|autore=Alceste Santini|autore2=Alvise Artissi|autore3=Giorgio Capezzani|editore=Religioni Oggi|anno=1969|pagine=101–103}}</ref>, fondata nel 1927 come prima in Italia.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=UmfXAAAAMAAJ&q=chiesa+apostolica+grosseto&dq=chiesa+apostolica+grosseto&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBmoVChMI_-rvhLrxxwIVxm8UCh1yxw2t|titolo=Le religioni in Italia|autore=Massimo Introvigne|editore=Elledici|anno=2006|pagine=245–246}}</ref><ref name=apostolica>''[http://www.cesnur.com/la-prima-ondata-c-gli-apostolici-del-risveglio-gallese/ La Chiesa Apostolica in Italia]''.</ref>
Unico edificio religioso che costituisce un'eccezione, è l'[[Oratorio della Madonna della Pace ai Cerri Alti]], situato all'estremità sud-orientale del territorio comunale, in prossimità dei confini amministrativi con [[Magliano in Toscana]]. La piccola [[cappella]] rurale, pur essendo ubicata nel comune di Grosseto, rientra all'interno del territorio parrocchiale della chiesa di Sant'Isidoro a [[Preselle]], frazione del comune di [[Scansano]], che risulta invece appartenere alla [[Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello]],<ref>{{cita web|autore=www.diocesipitigliano.it|url=http://www.diocesipitigliano.it/Parrocchie/Vic_Nord%20Albegna/Preselle/S_Isidoro.html|titolo=Preselle: Parrocchia di Sant'Isidoro|accesso=30 ottobre 2008|urlmorto=sì}}</ref> il cui vescovo ha la propria residenza all'interno di [[Palazzo Orsini (Pitigliano)|Palazzo Orsini]] a [[Pitigliano]], dopo la definitiva dismissione del [[Palazzo Vescovile (Sovana)|Palazzo Vescovile]] di [[Sovana]] avvenuta nel [[1777]]:<ref>{{cita web|autore=www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it|url=http://www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it/index.php?op=comune|titolo=Sorano. Catalogo 00234705, Canonica della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Sovana): Storia|accesso=30 ottobre 2008}}</ref> quest'ultima diocesi comprende tre cattedrali, quella originaria del [[Duomo di Sovana]], il [[Duomo di Pitigliano]] e il [[Duomo di Orbetello]].
 
=== Lingue e dialetti ===
A Grosseto e nella provincia sono presenti anche un cospicuo numero di fedeli evangelici e di chiese evangeliche (battiste e pentecostali). In via Piave è situato il luogo di culto della [[Unione cristiana evangelica battista d'Italia|Chiesa evangelica battista]],<ref>{{cita libro|cognome=Pozzi|nome=Walter|titolo=Guida toponomastica di Grosseto|editore=Il mio amico|città=Roccastrada|anno=1991|pagina=47}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ucebi.it/pdf/documenti/CHIESE%20EVANGELICHE%20BATTISTE%20IN%20ITALIA%20-%20WEB.pdf|titolo=Chiese evangeliche battista in Italia|sito=Unione cristiana evangelica battista d'Italia|accesso=12 settembre 2015}}</ref> mentre in via Cantore<ref>Pozzi, ''op. cit.'', p.&nbsp;15.</ref> si trova una delle principali chiese di riferimento della [[Chiesa apostolica in Italia|comunità apostolica]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5usPAQAAIAAJ&dq=chiesa+apostolica+grosseto&focus=searchwithinvolume&q=grosseto|titolo=Minoranze religiose in Italia|autore=Alceste Santini|autore2=Alvise Artissi|autore3=Giorgio Capezzani|editore=Religioni Oggi|anno=1969|pagine=101–103}}</ref>, fondata a Grosseto nel 1927 come prima in Italia.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=UmfXAAAAMAAJ&q=chiesa+apostolica+grosseto&dq=chiesa+apostolica+grosseto&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBmoVChMI_-rvhLrxxwIVxm8UCh1yxw2t|titolo=Le religioni in Italia|autore=Massimo Introvigne|editore=Elledici|anno=2006|pagine=245–246}}</ref><ref name=apostolica>''[http://www.cesnur.com/la-prima-ondata-c-gli-apostolici-del-risveglio-gallese/ La Chiesa Apostolica in Italia]''.</ref> In città ha sede anche il centro nazionale della Chiesa apostolica pentecostale e centro studi teologici, situati in località Commendone.<ref name=apostolica/><ref>Introvigne, ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=UmfXAAAAMAAJ&dq=pentecostale+commendone&focus=searchwithinvolume&q=commendone op. cit.]'', p.&nbsp;245.</ref>
A Grosseto è parlata una variante dei [[dialetti toscani]], comunemente definita ''maremmano'' e diffusa in buona parte della provincia, escludendo alcune [[isole linguistiche]].<ref>{{cita libro|Barberini M. 1994 Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi}}</ref>
 
La città è inserita all'interno di un contesto linguistico complesso; la difficoltà nel reperire informazioni specifiche sul dialetto cittadino è dovuta al recente e rapido incremento demografico, dovuto a diversi [[flussi migratori]] provenienti non solo dall'entroterra, ma anche da altre province della [[Toscana]] e da varie [[regioni italiane]], cosa che ha favorito un clima [[multiculturale]] in termini di [[linguistica]]: questa condizione non rende possibile l'esistenza di uno specifico [[vernacolo]] urbano grossetano che si differenzi spiccatamente dal resto dei dialetti toscani, tutto ciò aggravato dal recente processo di koineizzazione.<ref>{{cita web|url=https://www.euralex.org/elx_proceedings/Euralex2006/088_2006_V2_Monica%20MARZINI_Lessicografia%20in%20aree%20complesse_il%20caso%20di%20Grosseto.pdf|titolo=Lessicografia in aree complesse: il caso di Grosseto}}</ref>
La confessione dei [[Testimoni di Geova]] conta circa 800 membri in tutta la provincia<ref name=geova>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2012/03/11/news/sabato-l-inaugurazione-della-nuova-sala-del-regno-1.3280479|titolo=Sabato l'inaugurazione della nuova Sala del Regno|editore=Il Tirreno|data=11 marzo 2012|accesso=12 settembre 2015}}</ref> e possiede a Grosseto un proprio luogo di culto, inaugurato nel 2012 nel quartiere Alberino.<ref name=geova/>
 
Nella frazione di [[Alberese]], si parla un vernacolo con alcune inflessioni derivanti dalla [[lingua veneta]], trasmessa dai coloni arrivati nella località all'inizio del [[XX secolo]].<ref name="books.google.it"/><ref name="quatrociacoe.it"/><ref>{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
La Festa patronale di San Lorenzo, ha luogo annualmente il 9 e 10 agosto,. In occasione dei festeggiamenti si svolge una processione.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/san-lorenzo-si-entra-nel-vivo-delle-feste-per-il-patrono/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/08/01/san-lorenzo-grosseto-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono-il-programma-delle-celebrazioni/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2024/08/08/processione-e-pontificale-in-cattedrale-grosseto-festeggia-il-patrono-san-lorenzo/}}</ref>
{{F|centri abitati della Toscana|gennaio 2016}}
 
{{Vedi anche|Tradizioni popolari di Grosseto}}
La Festa di San Rocco, patrono di [[Marina di Grosseto]], si svolge il 16 agosto.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/marina-si-prepara-a-festeggiare-san-rocco/}}</ref>
* Festa di San Lorenzo: festa patronale della città che si svolge annualmente ogni 9 e 10 agosto. Il momento più suggestivo è sicuramente quello della processione della sera del 9 agosto che attraversa le vie del centro cittadino, prima di concludersi in cattedrale con la benedizione impartita dal vescovo. La processione è aperta da un carro trainato dai [[Vacca maremmana|buoi maremmani]] di Alberese, attraverso il tradizionale giogo. Sul carro prende posto il vescovo e viene esposta la statua lignea del santo durante il passaggio lungo le vie del centro storico. Il carro è seguito dai [[butteri]] a cavallo con la loro tradizionale divisa di abbigliamento; subito dopo sfilano lungo il corteo religioso le autorità cittadine, i sacerdoti delle varie parrocchie della diocesi e i fedeli in preghiera.
* Festa di San Rocco: festa patronale della frazione di [[Marina di Grosseto]], costituisce anche il principale evento turistico e d'attrazione della stagione balneare. Ogni 16 agosto, prima della mezzanotte, i festeggiamenti raggiungono il culmine con il suggestivo spettacolo pirotecnico, durante il quale i fuochi d'artificio illuminano il mare e la spiaggia affollata di spettatori.
* Canti del maggio: antichi riti della civiltà e della tradizione contadina che prevedevano la diffusione dei canti di questua per l'augurio di un'ottima annata agricola. I canti sono praticati dai cosiddetti maggiolatori o maggiaioli, che in alcune aree rurali, la notte tra il 30 aprile e il 1º maggio, rievocano questa tradizione del passato, muovendosi da un podere all'altro, cantando poesie estemporanee: la più famosa festa del maggio si svolge nella frazione di [[Braccagni]].
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Grosseto ha sede il LaMMA CRES, il Centro di Ricerche sull'Erosione del Suolo del [[Consorzio LaMMA]] inaugurato il 16 maggio [[2003]], che si occupa di studi sulle risorse idriche, sull'erosione del suolo e sullo sviluppo sostenibile a misura di territorio. A Grosseto vi è anche la sede del [[4º Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], del reggimento di cavalleria paracadutisti [[3º Reggimento "Savoia Cavalleria"|3º reggimento Savoia Cavalleria]] e del [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]] dell'[[Esercito Italiano]]. Si trovano nel comune, la Casa circondariale e l'Archivio di Stato. Di tutt'altra natura è la [[Nomadelfia|Comunità di Nomadelfia]], fondata nel [[1948]] da [[Zeno Saltini|Don Zeno Saltini]] nell'omonima località del comune di Grosseto.
 
A Grosseto vi è la sede del [[4º Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] (presso l'[[aeroporto di Grosseto|aeroporto Cesare Baccarini]]), del [[3º Reggimento "Savoia Cavalleria"]] e del [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]] dell'[[Esercito Italiano]].
L'Azienda USL Toscana Sud Est, che ha inglobato le precedenti funzioni dell'Azienda USL 9 Grosseto<ref>{{cita web|autore=www.usl9.grosseto.it|url=http://www.usl9.grosseto.it|titolo=Sito ufficiale dell'Azienda USL 9 Grosseto|accesso=7 novembre 2007}}</ref> nella nuova area vasta della [[Toscana]] meridionale, garantisce la salute in città e in provincia, con un presidio [[ospedale|ospedaliero]] urbano, l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], struttura sanitaria di riferimento non solo per la città ma anche per l'intera provincia e per altre aree della [[Toscana]] meridionale e del [[Lazio]] settentrionale.
 
La città è sede dell'[[Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea]] e della [[Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Grosseto]], che opera sin dal [[Medioevo]] nel settore del soccorso e dell'assistenza.
=== Qualità della vita ===
 
<div align="center">
La sanità è gestita dall'Asl Toscana Sud-Est presso l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], struttura sanitaria di riferimento per tutta la [[provincia di Grosseto|provincia]] e per altre aree della [[Toscana]] meridionale (compreso l'[[Arcipelago Toscano|arcipelago]]) e del [[Lazio]] settentrionale.
{| class="wikitable"
|- style="background:lightblue"
! Anno
! Qualità della Vita ([[Il Sole 24 ORE]])<br />''Dato riferito alla provincia''
! Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])
|-
|[[2006]]
| 10ª posizione
| ?
|-
|[[2007]]
| 14ª posizione (-4)
| 70ª posizione
|-
| [[2008]]
| 16ª posizione (-2)
| 46ª posizione (+24)
|-
| [[2009]]
| 7ª posizione (+9)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2009/qvita_2009_settori_classifica_finale.shtml Qualità della vita 2009: Pagella finale - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 55ª posizione (-9)
|-
| [[2010]]
| 22ª posizione (-15)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml Qualità della vita 2010: - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| 77ª posizione (-22)<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_xvii.pdf Ecosistema Urbano XVII]</ref>
|-
| [[2011]]
| 33ª posizione (-11)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml Qualità della vita 2011: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 81ª posizione (-4)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/ecosistema2011/home.shtml Ecosistema urbano: - Il Sole 24 ORE]</ref>
|-
| [[2012]]
| 28ª posizione (+5)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2012/home.shtml Qualità della vita 2012: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 75ª posizione (+6)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/ecosistema2012/home.shtml Ecosistema urbano: - Il Sole 24 ORE]</ref>
|-
| [[2013]]
| 28ª posizione (=)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml Qualità della vita 2013: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 37ª posizione (su 44 città di medie dimensioni)<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/rapporto_eu2013_web.pdf Ecosistema Urbano XX Edizione (pag. 35)]</ref>
|-
| [[2014]]
| 15ª posizione (+13)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2014_dati/home.shtml Qualità della vita 2014: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 71ª posizione<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2014.pdf Ecosistema Urbano XXI Edizione (pag. 27)]</ref>
|-
| [[2015]]
| 30ª posizione (-15)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2015_dati/home.shtml Qualità della vita 2015: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 75ª posizione (-4)<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_2015_xxiiedizione.pdf Ecosistema Urbano XXII Edizione (pag. 31)]</ref>
|}
</div>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
[[File:Biblioteca Chelliana Via Mazzini.JPG|miniatura|''Palazzo Mensini'', dove ha sede la Biblioteca comunale Chelliana]]
A Grosseto è presente la [[Biblioteca Chelliana]], la principale biblioteca della provincia con un patrimonio librario di oltre {{formatnum:100000}} volumi, tra cui trentaquattro incunaboli e duecentocinquanta manoscritti. La biblioteca è stata fondata nel [[1860]] per volontà del canonico [[Giovanni Chelli]], mentre la sede storica dell'istituzione è Palazzo Mensini, nel centro storico, anche se dal 1994 la biblioteca è ospitata nell'edificio della ex scuola media Giuseppe Ungaretti di piazza Carlo Cavalieri, nel decentrato quartiere [[Europa (Grosseto)|Europa]].<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46 Biblioteca Chelliana], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref> All'interno è situato anche l'[[archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana]], fondato da Roberto Ferretti nel 1979.
A Grosseto è presente la [[Biblioteca comunale Chelliana]], la principale biblioteca della provincia con un patrimonio librario di oltre {{formatnum:140000}} volumi, tra cui trentaquattro incunaboli e duecentocinquanta manoscritti. La biblioteca è stata fondata nel 1860 dal canonico [[Giovanni Chelli]], ed è ospitata all'interno di palazzo Mensini.<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46 Biblioteca Chelliana] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060442/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
 
A Grosseto ha sede l'[[archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana]], fondato da [[Roberto Ferretti]] nel 1979.
 
Le altre principali biblioteche pubbliche della città sono:
* Biblioteca del polo liceale grossetano: situata in piazza Etrusco Benci, alla Cittadella dello Studente, è la biblioteca a servizio del liceo classico Carducci-Ricasoli e del liceo scientifico Guglielmo Marconi. È dotata di un patrimonio librario di circa {{formatnum:22600}} volumi.<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85 Biblioteca del polo liceale grossetano] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060414/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
* Biblioteca diocesana ''Primo Gasbarri'': fondata nel [[1935]] all'interno del seminario vescovile di via Ferrucci, dispone di un patrimonio librario di circa {{formatnum:18200}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=7 Biblioteca diocesana Primo Gasbarri], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'[[Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea]] (ISGREC): fondata nel [[1993]], si trova in via de' Barberi e conta circa {{formatnum:600020000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=8 Biblioteca dell'ISGREC], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dei padri Gesuiti: situata a [[Gorarella]] in via papa Giovanni XXIII, ha un patrimonio librario di circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=5 Biblioteca dei Padri gesuiti], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Istituto tecnico commerciale ''Vittorio Fossombroni'': si trova presso la struttura scolastica di via Sicilia e possiede un patrimonio di circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref name=autogenerato1>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56 Biblioteca ITC Fossombroni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060418/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
* [[Archivio di Stato di Grosseto|Biblioteca dell'Archivio di Stato]]: situata in [[piazza Socci]], è stata istituita nel [[1958]] e conta oltre {{formatnum:37009700}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=3 Biblioteca dell'Archivio di Stato], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca della Camera di commercio: situata in via Cairoli, dispone di circa {{formatnum:3000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=2 Biblioteca della Camera di commercio], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Associazione degli industriali della Provincia di Grosseto: fondata nel [[1944]], è situata in viale Monterosa e dispone di un patrimonio librario di circa {{formatnum:2000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=1 Biblioteca dell'Associazione degli industriali Grosseto], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca del Museo di storia naturale della Maremma: fondata nel [[1965]], conta circa {{formatnum:13002500}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=6 Biblioteca del Museo di storia naturale], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
 
In città si trovano anche: la biblioteca della Fondazione Luciano Bianciardi (via De Pretis)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80 Biblioteca Fondazione Bianciardi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060406/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>;, la biblioteca del centro di documentazione pedagogica (via Saffi)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=76 Biblioteca Centro documentazione pedagogica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150122223353/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=76 |data=22 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>;, la biblioteca del CEDAV – Centro di documentazione arti visive (via Mazzini)<ref name=autogenerato1 />;, la biblioteca del centro di documentazione per l'educazione alla salute ASL9 (via Don Minzoni)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=104 Biblioteca C.D.E.S. ASL9] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060331/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=104 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>;, la biblioteca del [[museo archeologico e d'arte della Maremma]] (piazza Baccarini)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75 Biblioteca Museo archeologico e d'arte della Maremma] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060438/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref> e un cospicuo numero di biblioteche nei vari istituti comprensivi primari e secondari di primo grado<ref>{{cita web|url=https://comprensivogrossetoquattro.edu.it/biblioteche/}}</ref>.
 
==== Ricerca ====
 
In località Casette di Mota è situato l'Osservatorio Astronomico di Roselle. La [[Osservatorio astronomico|struttura]], finanziata dal Comune di Grosseto e inaugurata il 13 settembre 1986, è stata affidata all'Associazione Maremmana Studi Astronomici (AMSA), in concomitanza del XX congresso dell'[[Unione Astrofili Italiani]] (UAI), della quale AMSA è la delegazione più antica. Dal 10 aprile 2022 è divenuto anche [[osservatorio meteorologico]]. L'osservatorio partecipa a progetti internazionali di [[ricerca scientifica]], organizzati dall'[[Istituto Nazionale di Astrofisica]] (INAF) e dall'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] (CNR).<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=120}}</ref>
 
A Grosseto ha anche sede il LaMMA CRES, il Centro di Ricerche sull'Erosione del Suolo del [[Consorzio LaMMA]] inaugurato il 16 maggio 2003, che si occupa di studi sulle [[risorse idriche]], sull'[[erosione del suolo]] e sullo sviluppo sostenibile a misura di territorio.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/70974/Metadati+faglie/90f04f5d-c228-4a8c-874b-f23496f19838}}</ref>
 
==== Scuole ====
 
La città di Grosseto è sede di scuole medie superiori di varia tipologia: licei, istituti tecnici commerciali, industriali, professionali e musicali.
[[File:Scuola Pubblica Ist. Magistrale Antonio Rosmini, Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Una delle strutture del liceo "A. Rosmini", nei pressi del centro storico]]
Le [[scuole primarie]] e [[scuole secondarie di primo grado|secondarie di primo grado]] sono raggruppate in sette istituti comprensivi.<ref>{{cita web|url=https://new.comune.grosseto.it/web/scuole-primarie-statali/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/amministrazione/unita_organizzativa/ufficio-scuole-statali-e-private/}}</ref> La città è inoltre sede di un vario numero di [[scuole secondarie di secondo grado]] di diversa tipologia, sia [[scuola pubblica|pubbliche]] che [[scuola privata|paritarie]], frequentate anche da studenti pendolari provenienti da un esteso bacino che interessa in minor parte anche province confinanti. Parte degli istituti ha sede presso la "Cittadella dello Studente", moderno [[campus]] situato nella periferia sud della città.<ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2024/02/19/progetto-cittadella-cult-la-provincia-di-grosseto-e-salty-music-insieme-per-la-valorizzazione-della-cittadella-dello-studente/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/04/05/news/una-cittadella-da-far-rivivere-1.16676456}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.rosminigrosseto.it/la-scuola/la-storia/}}</ref>
 
==== Università ====
[[File:Ex ospedale Misericordia di Grosseto.jpg|thumb|Antico ospedale della città, oggi sede universitaria]]
A Grosseto è situato il Polo Universitario Grossetano, sede distaccata dell'[[Università di Siena]]. Attualmente presso la sede di Grosseto è possibile frequentare i corsi di economia, giurisprudenza e scienze infermieristiche, ed alcuni master in archeologia. L'università è ospitata nel palazzo del vecchio ospedale in via Ginori.<ref>{{cita web|autore=www.unisi.it|url=http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|titolo=Sito ufficiale del Polo Universitario Grossetano|accesso=7 luglio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070622201419/http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|dataarchivio=22 giugno 2007}}</ref>
 
La fondazione Polo Universitario Grossetano, istituita nel 1998, garantisce la [[studi universitari|formazione universitaria]] in città. L'università svolge i corsi all'interno dell'antico complesso dell'[[ex ospedale della Misericordia]], in [[piazza San Francesco (Grosseto)|piazza San Francesco]], nel [[centro storico di Grosseto|centro storico]].<ref>{{cita web|autore=www.unisi.it|url=http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|titolo=Sito ufficiale del Polo Universitario Grossetano|accesso=7 luglio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070622201419/http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|dataarchivio=22 giugno 2007}}</ref>
 
Presso il moderno [[ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], nel quartiere [[Sugherella]], ha sede la Scuola Internazionale di [[chirurgia robotica|Chirurgia Robotica]] (in [[lingua inglese|inglese]] ''International Robotic School of Grosseto''), fondata nel 2004 e gestita dall'Asl Toscana Sud-Est.<ref>{{cita web|url=https://www.roboticschool.it/}}</ref> Primo centro didattico in [[Italia]] e uno dei più importanti a livello internazionale, è stato il primo in [[Europa]] a mandare in onda interventi interamente registrati in [[Tridimensionalità|3D]]. Sede della Scuola speciale di Robotica dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), collabora con centri universitari internazionali tra cui l'[[Università dell'Illinois a Chicago|Università dell'Illinois di Chicago]].<ref>{{cita web|url=https://www.toscana-notizie.it/-/cresce-il-polo-di-chirurgia-robotica-nuovo-robot-alla-scuola-di-formazione-}}</ref><ref>{{cita web|url=https://acoi.it/eventi-scuole/18303-chirurgia-robotica}}</ref>
 
==== Musei ====
Grosseto conta importanti complessi museali, percorsi didattici e aree interessate da visite guidate, tra i più significativi della provincia e della [[Maremma]]; fanno parte della vasta rete museale "Musei di Maremma", che gestisce i complessi museali di tutto il territorio grossetano.<ref>{{cita web|url=https://www.museidimaremma.it/}}</ref>
[[File:Museo Archeologico della Maremma (Grosseto).jpg|thumb|Il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma]]
Grosseto conta all'interno del proprio territorio comunale importanti complessi museali, percorsi didattici e aree interessate da visite guidate, tra i più significativi della provincia.
 
[[File:Rutilio manetti, madonna col bambino con stemma del vescovo di grosseto girolamo tanucci, 1622-37 ca.jpg|miniatura|Madonna di [[Rutilio Manetti]] con lo stemma del vescovo, ''Museo Collezione Gianfranco Luzzetti'']]
I seguenti musei fanno parte della rete provinciale ''Musei di Maremma'':
* [[Museo archeologico e d'arte della Maremma]]
* [[Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]]
* [[Museo di storia naturale della Maremma]]
 
[[File:Marble statues from the Augusteum of Rosellae, Museo Archeologico e d'Arte della Maremma, Grosseto, Tuscany, Italy (29443322567).jpg|miniatura| Alcune statue romane ritrovate a [[Roselle (sito archeologico)|Roselle]], ''Museo archeologico e d'arte della Maremma'']]
Il museo di storia naturale comprende anche le sedi distaccate dell'[[Acquario di Grosseto|acquario comunale di Grosseto]] – attualmente non aperto al pubblico&nbsp;– e dell'[[Osservatorio astronomico comunale di Grosseto|osservatorio comunale]] a Roselle. Presso la frazione di [[Montepescali]], inoltre, è situato il piccolo [[museo di storia locale Ildebrando Imberciadori]].
 
[[File:Grosseto, sede della collezione luzzetti 02.jpg|miniatura|Alcune opere lignee del ''Museo Collezione Gianfranco Luzzetti'']]
Attualmente sono in fase di progettazione due nuovi musei: il museo del buttero ad [[Alberese]] ed il museo dell'acqua dell'[[Acquedotto del Fiora]], presso la fattoria di Grancia.
 
Di seguito sono elencati i musei che hanno sede all'interno della città e del territorio comunale:
* [[Museo archeologico e d'arte della Maremma]], importante museo fondato da [[Giovanni Chelli]], situato nel [[Ex palazzo del Tribunale|palazzo del vecchio tribunale]], nel centro storico della città
* [[Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]], situato nel secondo piano del [[Ex palazzo del Tribunale|palazzo del vecchio tribunale]]
*[[Museo Collezione Gianfranco Luzzetti]], presso l'ex [[convento delle Clarisse (Grosseto)|Convento delle Clarisse]], frutto della donazione di un cospicuo nucleo di opere d'arte da parte dell'antiquario maremmano Gianfranco Luzzetti<ref>{{Cita web|url=https://www.clarissegrosseto.it/gianfranco-luzzetti-collezione|titolo=Museo Collezione Gianfranco Luzzetti|accesso=24 febbraio 2020|dataarchivio=24 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200224114606/https://www.clarissegrosseto.it/gianfranco-luzzetti-collezione|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museo di storia naturale della Maremma]], museo fondato nel 2009 situato in [[Piazza della Palma]], nel centro storico della città
* Museolab Città di Grosseto, situato al secondo piano dell’ex [[Convento delle Clarisse (Grosseto)|Convento delle Clarisse]]; costituisce con il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti il ''Polo culturale Le Clarisse''<ref>{{Cita web|url=https://www.polouniversitariogrosseto.it/2021/museolab/|titolo=Museolab Città di Grosseto}}</ref>.
 
Il museo di storia naturale comprende anche la sede distaccata&nbsp;dell'[[Osservatorio astronomico comunale di Grosseto|osservatorio comunale]] di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]. Presso la frazione di [[Montepescali]], inoltre, è situato il piccolo [[museo di storia locale Ildebrando Imberciadori]], mentre all'interno della caserma del [[Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º)|Savoia Cavalleria]] è allestito un museo sulla storia del reggimento.<ref>{{Cita news|url=https://new.comune.grosseto.it/web/comunicati/lamministrazione-comunale-al-museo-del-reggimento-savoia-cavalleria/|titolo=L'Amministrazione comunale al museo del reggimento "Savoia Cavalleria"|data=27 luglio 2023|accesso=2 giugno 2024}}</ref>
 
=== Media ===
==== Stampa ====
A Grosseto sonohanno situatesede le redazioni locali dei due maggiori quotidiani del territorioregionali: ''[[Il Tirreno]]'' (via Oberdan) e ''[[La Nazione]]'' (via Rattazzi). Sono inoltre attive le redazioni territoriali di diversi giornali a [[Giornale_onGiornale on-line|diffusione elettronica]].
 
Sempre in città ha inoltre sede unala delle[[casa principalieditrice]] case editrici della provincia, la ''Innocenti Editore'', fondata nel settembre del 1997 da Mario Innocentie insiemeStefano al figlio StefanoInnocenti.
 
==== Radio ====
L'unicaA radio cheGrosseto ha sede ala Grosseto è ''RBC Radio Barbanella City,'' fondata nel 1978; la sua area di copertura si estende all'intera provincia grossetana, comprese le isole del Giglio e dell'Elba''.'' Da metà anni 70 fino agli anni 90 sono state attive ''Radioalle Maremmazone Toscanaadiacenti,'' ''Radiocompresa Grifo'l'[[Isola e d''Radio Grosseto International'', "Radio Brigante Tiburzi", "Radio città del sole"Elba]].
 
==== Televisione ====
A Grosseto ha sede la rete televisiva [[TV9 Telemaremma]], erede della storica emittente Telemaremma, multiplex regionale (UHF 48).

L'emittente maremmana [[Teletirreno]], nata nel 2000, è invece stata chiusa nel 2011 poco prima del bando per le assegnazioni delle frequenze digitali delle televisioni analogiche.
 
=== Teatro ===
[[File:Teatro degli Industri, (Grosseto)particolare.jpg|thumbminiatura|upright|IlDecorazioni sulla facciata dello storico Teatro degli Industri]]
[[File:Anfiteatro Roselle 1.JPG|miniatura|Anfiteatro romano di Roselle]]
* [[Teatro degli Industri]], storica istituzione teatrale della città e dell'intera provincia, ospita numerosi spettacoli di prosa. Viene sfruttato eccezionalmente come [[auditorium]] per ospitare conferenze tenute da relatori di grande prestigio culturale.
* [[Teatro degli Industri]], antica istituzione teatrale della città e dell'intera provincia, ospita eventi musicali e numerosi spettacoli di prosa. Viene sfruttato eccezionalmente come [[auditorium]] per ospitare conferenze tenute da relatori di grande prestigio culturale
* [[Teatro Moderno]], inaugurato nel 1966, il teatro ospita la stagione teatrale comunale oltre ad altri spettacoli, compresi quelli organizzati da scuole e associazioni teatrali locali.
* [[Teatro Moderno]], maggiore teatro della città, è stato inaugurato nel 1966 e ospita la stagione teatrale comunale, eventi e concerti
* [[Anfiteatro romano di Roselle|Anfiteatro Romano]], situato nella parte romana dell'[[area archeologica di Roselle]], lo storico [[anfiteatro]] all'aperto è sede di spettacoli di [[opera lirica|lirica]] e di prosa durante la stagione estiva, grazie all'ottima acustica.
* [[Anfiteatro romano di Roselle|Anfiteatro Romano]], situato in una zona elevata dell'[[area archeologica di Roselle]]; lo storico [[anfiteatro]] all'aperto è sede di spettacoli di [[opera lirica|lirica]] e di prosa durante la stagione estiva, grazie all'ottima acustica mantenuta nei secoli
* Parco di Pietra, situato nella campagna presso la frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], è sede di concerti musicali di artisti locali ed emergenti.
* Parco di Pietra, situato in una ex cava nella campagna presso la frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], sede di concerti musicali di artisti locali ed emergenti.
 
=== Cinema ===
{{Div col}}
* ''[[Barabba (film 1961)|Barabba]]'' ([[1961]])
* ''[[Il sorpasso]]'' ([[1962]])
* ''[[La famiglia Benvenuti]]'', serie TV ([[1968]]): [[Marina di Grosseto]]
* ''[[Operazione ladro]]'', stagione 3, episodio 2 ''Who'll Bid Two Million Dollars?'' ([[1969]])
* ''[[Un posto ideale per uccidere]]'' ([[1971]])
* ''[[La cicala (film 1980)|La cicala]]'' ([[1980]])
* ''[[Non ci resta che piangere]]'' ([[1984]]): [[Alberese|Marina di Alberese]] e [[Cala di Forno]]
* ''[[È arrivato mio fratello]]'' ([[1985]]): [[Parco naturale della Maremma]]
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'' ([[1985]])
* ''[[Domani accadrà]]'' ([[1988]]): [[Alberese]] e Parco naturale della Maremma
* ''[[Al lupo al lupo]]'' ([[1992]]): Parco naturale della Maremma
* ''[[Bonus Malus (film)|Bonus Malus]]'' ([[1993]])
* ''Si ruba con gli occhi'' ([[1995]]): Parco naturale della Maremma
* ''[[Tiburzi]]'' ([[1996]])
* ''[[Artemisia. Passione estrema]]'' ([[1997]]): Parco naturale della Maremma
* ''[[Viola bacia tutti]]'' ([[1997]]): [[Batignano]]
* ''[[Kidnapping - La sfida]]'', film TV ([[1997]])
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' ([[2002]]): Marina di Alberese e Parco naturale della Maremma
* ''Dalla finestra aperta'' ([[2007]])
* ''[[Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia]]'', miniserie TV ([[2008]]): [[Nomadelfia]]
* ''[[Manuale d'amore 3]]'' ([[2011]]): Grosseto (Villa Pizzetti), [[Fattoria Acquisti|Acquisti]]
* ''[[Questo mondo è per te]]'' ([[2011]])
* ''[[Giochi d'estate (film 2011)|Giochi d'estate]]'' ([[2011]]): [[Marina di Grosseto]], [[Gorarella]]
* ''[[Come il vento (film)|Come il vento]]'' ([[2013]])
* ''[[Margini]]'' (2022)
{{Div col end}}
 
=== Cucina ===
{{chiarire|Di seguito sono elencati alcuni piatti della cucina tradizionale grossetana e maremmana:|Chiarire...vanno indicate solo le specialità eno-gastronomiche peculiari del comune}}
* [[Acquacotta]]
* [[Biscotti salati all'anice]]
* [[Buglione (gastronomia)|Buglione]]
* [[Maremmana (razza bovina)|Carne maremmana]]
* Cinghiale alla maremmana<ref>[https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/cinghiale-alla-maremmana-con-olive-verdi/ Cinghiale alla maremmana]</ref>
* Cinghiale alla maremmana<ref>{{cita web|url=https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/cinghiale-alla-maremmana-con-olive-verdi/|titolo=Cinghiale alla maremmana}}</ref>
* [[Tortello maremmano con spinaci|Tortelli]]
* Schiaccia alla pala e schiaccia con cipolle e [[acciughe sotto sale]]<ref>{{cita web|url=https://www.vetrina.toscana.it/prodotti/schiacce-grossetane/#:~:text=Le%20schiacce%2C%20nelle%20loro%20diverse,%C3%88%20preferibile%20consumarla%20calda}}</ref>
* Schiaccia alla pala
* [[Tortello maremmano con spinaci|Tortelli maremmani]].
* Schiaccia con cipolle e [[acciughe sotto sale]]
 
Entrambi i tipi di schiacce (schiacciate) sono tipiche della città di Grosseto.
 
=== Eventi ===
* ''Cava Festival'', evento musicale al Parco di Pietra di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionegrossetocultura.it/index.php/concerti-alla-cava/}}</ref>
{{cn|Tra gli eventi di maggiore richiamo a Grosseto sono da ricordare il festival musicale di ''Cava Festival'', al Parco di Pietra di Roselle, e soprattutto la manifestazione nazionale di [[Festambiente]], nata nel 1989 e ospitata nel mese di agosto presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di [[Legambiente]] "Il Girasole", nel borgo di [[Rispescia]]: durante la manifestazione vengono proposti incontri, dibattiti e spettacoli volti alla sensibilizzazione del pubblico su temi che vanno dalla sana alimentazione, salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale italiani, alla tutela delle tradizioni e culture locali e così via. Un altro evento di rilievo è la kermesse enogastronomica di ''Maremma Food&Wine Shire'', dal 2013 organizzata nel centro storico cittadino.}}
* [[Festambiente]], manifestazione nazionale nata nel 1989 e ospitata nel mese di agosto presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di [[Legambiente]] "Il Girasole", nella frazione di [[Rispescia]]: durante la manifestazione vengono proposti incontri, dibattiti, concerti e spettacoli volti alla sensibilizzazione del pubblico su temi come la sana alimentazione, la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale italiani e la tutela delle tradizioni e culture locali<ref>{{cita web|url=https://www.festambiente.it/}}</ref>
* [[Fiera del Madonnino]], inaugurata nel 1979 presso l'omonima località, all'interno del Centro Fiere di Grosseto. Si tratta del più grande [[fiera|evento fieristico]] all'aperto in [[Italia]] e si estende su una superficie di circa {{M|250000}} m². La fiera, che include anche le manifestazioni ''Game Fair Italia'' e ''Toscoleum'', è interamente basata sul [[settore primario]] ([[agricoltura]], [[allevamento]], [[caccia]], [[pesca (attività)|pesca]] e [[trattore agricolo|macchinari agricoli]]) e registra ogni anno oltre {{M|40000}} presenze<ref>{{cita web|url=https://www.fieradelmadonnino.it/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/la-fiera-del-madonnino-punta-al-record-di-presenze/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.gazzettadisiena.it/fiera-del-madonnino-tre-giorni-di-eventi-su-agricoltura-e-animali/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2015/04/23/news/fiera-del-madonnino-un-successo-senza-tempo-1.11290313}}</ref>
* ''Maremma Archeofilm festival''<ref>{{cita web|url=https://www.bibliotechedimaremma.it/biblioteche/Museo-Archeologico-di-Grosseto/cal/maremma-archeofilm-festival/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.firenzearcheofilm.it/grosseto/}}</ref>
* ''Margini Fest'', festival musicale ispirato a [[Margini]], film ambientato nelle periferie della città. La prima edizione si è svolta in occasione dell'uscita del film nelle sale, l'8 settembre 2022 presso il parco Schuster di [[Roma]], a cui hanno preso parte i Pegs, insieme ai [[Klaxon]], Gli Ultimi, No More Lies e Iena. Altri Margini Fest si sono poi tenuti a [[Milano]] e [[Genova]], con i Pegs affiancati da vari gruppi musicali della scena hardcore italiana. A Grosseto l'evento si svolge presso il Vallo degli Arceri, sotto le [[Mura di Grosseto|mura medicee]]<ref>{{Cita web|url=https://leoncavallo.org/eventi/concerti/margini-fest-milano|titolo=Margini Fest Milano|sito=Leoncavallo|accesso=12 settembre 2022|dataarchivio=11 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220911220338/https://leoncavallo.org/eventi/concerti/margini-fest-milano|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.radiocittaperta.it/podcast/margini-e-roma-hc-fest-punk-on-the-rocks-5-9-22/|titolo=Margini e Roma HC Fest - Punk on the Rocks|data=5 settembre 2022|sito=Radio Città Aperta|accesso=11 settembre 2022}}</ref>
* ''Premio internazionale pianistico Scriabin'', evento musicale intitolato al celebre [[pianista]] [[Russia|russo]] [[Alexander Scriabin]], che dal 1999 si svolge annualmente al [[Teatro degli Industri]], al quale partecipano pianisti provenienti da oltre 29 paesi diversi<ref>{{cita web|url=https://www.fondazionegrossetocultura.it/index.php/premio-internazionale-pianistico-scriabin-2023-la-xxv-edizione/#:~:text=Cos%C3%AC%20sar%C3%A0%20anche%20quest'anno%2C%20con%20un%20motivo,a%20Grosseto%20cresce%20anche%20l'intero%20settore%20culturale.}}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
{{Vedi anche|Suddivisioni di Grosseto}}
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Urbanistica di Grosseto}}
==== Centro storico ====
Il [[centro storico di Grosseto]] è completamente racchiuso entro una cinta muraria fortificata a forma esagonale che, a livello [[Urbanistica|urbanistico]], lo isola quasi completamente rispetto al resto della città, fatta eccezione per l'area di [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]] dove nel corso deldei XIX secolosecoli fu demolita la porta cittadina, riempito il terrapieno del fossato e abbattuto un piccolo tratto di cortina muraria. L'area delimitata dalle mura, avente un'estensione di {{formatnum:149955}} mq, è interamente pedonalizzata.<ref>{{Cita|Citter 2005|p. 11}}.</ref> L'area urbana della città ha conosciuto un'espansione solamente alla fine del XIX secolo, con i primi sobborghi di Portavecchia e Portanuova, nuclei abitativi in senso centrifugo, e una prima pianificazione con il piano regolatore generale di Corrado Andreini del 1912. Nella seconda metà del Novecento, soprattutto a seguito del piano regolatore di [[Luigi Piccinato]] del 1971, si deve la conformazione urbana costituita dall'area centrale delimitata dalla ferrovia, dal [[Canale diversivo dell'Ombrone|canale diversivo]] e dell'argine dell'Ombrone, e i tre grandi quartieri di [[Barbanella]] (nord-ovest), [[Gorarella]] (sud-ovest) e [[Sugherella]] (nord-est). Nonostante l'espansione, il contesto urbano è inquadrabile all'interno di una più vasta area rurale che include le varie località e frazioni, le quali hanno mantenuto caratteri territoriali e urbanistici ben distinti tra loro e rispetto al centro cittadino.<ref>{{Cita|Celuzza, Papa 2013|pp. 45-72}}.</ref>
 
L'attuale centro storico è il risultato della ricostruzione cinquecentesca delle mura, durante la quale assunsero un perimetro maggiore che allargò la superficie del centro storico cittadino rispetto al tessuto urbano medievale; tuttavia, la realizzazione delle mura medicee comportò l'abbattimento di molti edifici di epoca medievale, tra cui anche alcuni complessi religiosi, che sorgevano al di fuori del preesistente centro cittadino lungo il perimetro dove poi è sorta l'attuale cinta muraria bastionata di forma esagonale. Nonostante l'ampliamento di epoca [[Rinascimento|rinascimentale]], il centro storico di Grosseto risulta ancora oggi di dimensioni piuttosto raccolte e contenute che consentono di poterlo visitare facilmente, grazie anche alla pedonalizzazione totale di molte strade. L'area delimitata dalle mura è interamente pedonalizzata, con possibilità di accesso in determinate fasce orarie per il carico e scarico e per i residenti con apposito permesso.
 
==== Area urbana ====
L'area urbana della città di Grosseto si estende per pochi [[chilometro quadrato|chilometri quadrati]] al di fuori della cinta muraria che racchiude il nucleo storico.
 
Durante il XIX secolo si sono sviluppati nuclei abitativi in senso centrifugo, dei quali sono ravvisabili i palazzi in stile [[liberty]] lungo la via che conduce alla [[Stazione di Grosseto|stazione ferroviaria]]; nei primi decenni del XX secolo furono costruite chiese monumentali a delimitare la nuova estensione dell'area urbana, alcune in stile neomedievale ([[Chiesa di San Giuseppe (Grosseto)|chiesa di San Giuseppe]] e [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]]), altre in stile moderno-funzionalista ([[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|basilica del Sacro Cuore]]).
 
Quattro sono i grandi quartieri urbani di Grosseto, il quartiere [[Suddivisioni di Grosseto#Circoscrizione n.2 Centro|Centro]], la parte più antica, i quartieri di [[Gorarella]] e [[Barbanella]], sviluppatisi a partire dall'Ottocento dopo le bonifiche, e il quartiere [[Pace (Grosseto)|Pace]], così chiamato perché realizzato negli anni dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], ancora in espansione.
 
Negli ultimi decenni l'espansione è proseguita verso sud (avvicinandosi in alcuni punti all'argine della [[golena]] destra dell'[[Ombrone]]), verso est (fin quasi alle porte del moderno abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]), verso nord (fino all'area industriale ed artigianale in prossimità dello svincolo della [[Variante Aurelia]] di ''Grosseto nord'') e verso ovest (lambendo l'area [[Aeroporto di Grosseto|aeroportuale]]). Nonostante la recente espansione, il contesto urbano è inquadrabile all'interno di una più vasta area rurale che include le varie frazioni, le quali hanno mantenuto ancora oggi caratteri territoriali ed urbanistici ben distinti tra loro e rispetto al centro cittadino.
 
==== Parchi urbani ====
Grosseto è considerata una città molto verde per la presenza di aree attrezzate e parchi in ogni luogo della città.
 
I grandi parchi urbani a Grosseto sono due:
 
* Il ''Parco di via Giotto'', situato nel quartiere [[Gorarella]], è grande 6,4 ettari e ospita, oltre a 650 piante e arbusti, anche il [[Massimo Falsetti Cricket Field]], uno skatepark, il [[velodromo]] "Guido Montanelli" da 3,5&nbsp;km, una palestra per arrampicata, e un laghetto abitato da [[Anas platyrhynchos|germani reali]]. L'ampio parco urbano è stato progettato dall'ingegnere Francesco Serena ed inaugurato l'8 maggio [[1999]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/1999/05/09/LG202.html?ref=search|titolo=Inaugurato il Parco di via Giotto, vera oasi a servizio della città|editore=Il Tirreno|data=9 maggio 1999|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
* Il ''Parco urbano del fiume Ombrone "Silvano Signori"''<ref>{{cita web|editore=Il Tirreno|url=http://www.provincia.grosseto.it/rassegna/text.php?text=t219865&trova=parco%20ombrone&tc=1|data=30 gennaio 2011|titolo=Il parco Ombrone intitolato al senatore Silvano Signori|nome=|cognome=|accesso=10 febbraio 2011|urlmorto=sì}}</ref>, conosciuto anche come ''Parco di via Leoncavallo'', situato all'[[Alberino]], area residenziale poco distante dal centro, è stato inaugurato il 7 luglio [[2007]]; è vasto 10 ettari e ospita 750 piante e arbusti, oltre che una pista di pattinaggio, una piazza, percorsi ciclabili di 2&nbsp;km e due laghetti naturali.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2003/07/30/LG2PO_LG202.html?ref=search|titolo=Il Parco urbano dell'Ombrone nella zona dell'Alberino|editore=Il Tirreno|data=30 luglio 2003|accesso=16 maggio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2007/07/08/LG2PO_LG203.html?ref=search|titolo=Inaugurato il Parco dell'Ombrone|editore=Il Tirreno|data=8 luglio 2007|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
 
Le aree attrezzate per i bambini sono invece trentasette, sparse in tutti i quartieri della città e nelle frazioni. Fra queste spicca il ''parco giochi "Renato Pollini"'', situato in via Ximenes lungo il perimetro esterno delle mura di [[Porta Corsica]], progettato e realizzato durante l'amministrazione diretta dal sindaco [[Renato Pollini]] alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e a lui intitolato il 2 ottobre [[2010]].<ref>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/10/03/news/finalmente-riaperto-il-parco-giochi-1.2094950?ref=search|titolo=Finalmente riaperto il parco giochi. È stato intitolato alla memoria dell'ex sindaco Renato Pollini|editore=Il Tirreno|data=3 ottobre 2010|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
 
=== Suddivisioni storiche ===
==== Terzieri ====
In epoca medievale il centro storico di Grosseto era suddiviso in [[Terziere|terzieri]], ma tale ripartizione è andata a scomparire nel corso dei secoli. Attualmente ci si riferisce al centro semplicemente come "centro storico", senza alcuna divisione interna.
 
[[File:Iscrizione via Manin Grosseto.jpg|thumb|Via Manin, lastra dei turni di pulizia del terziere]]
* ''Terzo di Città'', la parte centrale, dove sorgono l'attuale piazza Dante e il duomo, più i vicoli adiacenti.
* ''Terzo San Giorgio'', la parte meridionale, la zona di Porta Vecchia e piazza del Sale.
* ''Terzo San Pietro'', la parte settentrionale, dove si trova la chiesa di San Pietro (da qui il nome), piazza Baccarini, piazza San Francesco e l'area di Porta Nuova.
 
Dalla fine del [[XIII secolo]] si iniziò a suddividere il [[centro storico di Grosseto]] in tre [[terzieri]] o ''terzi'':<ref name=atlante3>{{Cita web|url=http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro_terzosgiorgio.htm|titolo=Terzo di San Giorgio|sito=Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto|accesso=20 aprile 2019|dataarchivio=11 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060511231921/http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro_terzosgiorgio.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref name=prisco117>{{Cita|Prisco 1989|pp.&nbsp;117–118.}}</ref>
==== Sobborghi ====
*Terzo di Città, comprendente la parte centrale del centro storico, intorno a [[Piazza del Duomo (Grosseto)|Piazza Duomo]]
Le zone sorte nelle immediate vicinanze del centro storico, all'esterno delle [[Mura di Grosseto|mura medicee]], sono note comunemente con il nome di sobborghi e si tratta dei primi insediamenti sorti al di fuori del perimetro murario: il ''Sobborgo di Porta Nuova'', ''Borgo Tripoli'' e il ''sobborgo di Porta Vecchia'' furono i primi a nascere, sulla fine del XIX secolo, per poi svilupparsi incessantemente a partire dagli anni venti del secolo successivo. Nella prima metà del XX secolo si sviluppò poi il ''sobborgo di Porta Corsica'', dopo l'abbattimento di un tratto di cinta muraria a ovest per permettere la realizzazione dell'arco d'accesso.
*Terzo di San Giorgio, attestato per la prima volta l'11 agosto 1291<ref name=atlante3/>, comprendente la parte meridionale, ovvero [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], [[piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]] e in passato l'antichissima [[chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]]
*Terzo di San Pietro, comprendente la parte settentrionale, dove si trovano la [[chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]], il [[chiesa di San Francesco (Grosseto)|convento di San Francesco]] e [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]].
 
La suddivisione in terzieri è documentata almeno fino al [[XVIII secolo]]: risalgono agli anni intorno al 1590 i provvedimenti sanitari affidati dal granduca [[Ferdinando I de' Medici]] al magistrato dell'[[Ufficio dei fiumi e fossi di Grosseto]], con l'affissione all'ingresso di ogni terziere di una lastra in marmo recante i turni di pulizia delle strade.<ref name=atlante3/> Nei due secoli successivi, fino alla dissoluzione delle suddivisioni circoscrizionali, la ripartizione non era più in terzieri, ma in tre generiche [[contrada (geografia)|contrade]].<ref name=atlante3/><ref name=prisco117/> Con l'espansione della città oltre le [[mura di Grosseto|mura]], le antiche suddivisioni sono cadute in disuso e unite sotto l'unico quartiere oggi chiamato ''Centro Storico''.
==== Quartieri ====
Seppure al momento non riconosciuti ufficialmente, è possibile dividere l'area urbana della città di Grosseto in più quartieri, noti e riconosciuti dagli abitanti della comunità.
 
{{Div col|3}}
* [[Alberino]]
* [[Barbanella]]
* [[Casalecci]]
* [[Gorarella#Casalone|Casalone]]
* [[Centro (Grosseto)#4.1.1 Centro storico|Centro storico]]
* [[Cittadella (Grosseto)|Cittadella]]
* [[Centro (Grosseto)#Cittadella dello Studente e Fornacione|Cittadella dello Studente]]
* [[Pace (Grosseto)#Commendone|Commendone]]
* [[Centro (Grosseto)#Crespi|Crespi]]
* [[Europa (Grosseto)|Europa]]
* [[Centro (Grosseto)#Cittadella dello Studente e Fornacione|Fornacione]]
* [[Alberino|Fosso dei Molini]]
* [[Gorarella]]
* [[Pace (Grosseto)#Complesso residenziale il Borgo|Il Borgo]]
* [[Oliveto (Grosseto)|Oliveto San Giovanni]]
* [[Barbanella#Verde Maremma e Le Gemme|Le Gemme]]
* [[Pace (Grosseto)|Pace]]
* [[Barbanella#Aree artigianali|Poggetti Nuovi]]
* [[Pace (Grosseto)#Poggione|Poggione]]
* [[Centro (Grosseto)#Porta Corsica|Porta Corsica]]
* [[Centro (Grosseto)#Porta Vecchia e Porta Nuova|Porta Nuova]]
* [[Centro (Grosseto)#Porta Vecchia e Porta Nuova|Porta Vecchia]]
* [[Barbanella#San Giuseppe|San Giuseppe]]
* [[San Martino (Grosseto)|San Martino]]
* [[Gorarella#Stadio|Stadio]]
* [[Sterpeto]]
* [[Sugherella]]
* [[Barbanella#Tiro a Segno|Tiro a Segno]]
* [[Barbanella#Verde Maremma e Le Gemme|Verde Maremma]]
* [[Gorarella#Villa Pizzetti|Villa Pizzetti]]
* [[Barbanella#Villaggio Azzurro|Villaggio Azzurro]]
* [[Pace (Grosseto)#Villaggio Curiel|Villaggio Curiel]]
* [[Gorarella#Villaggio Kennedy|Villaggio Kennedy]]
* [[Barbanella#Zona Industriale|Zona Industriale]]
* [[Pace (Grosseto)#167 Nord|167 Nord]]
{{Div col end}}
 
=== Suddivisioni amministrative ===
Il comune di Grosseto è stato suddiviso dal 1976 al 2011 in otto circoscrizioni amministrative di decentramento comunale.
{{vedi anche|Suddivisioni di Grosseto}}
Fino al 2011 il comune di Grosseto era suddiviso in otto circoscrizioni di decentramento comunale:
 
* Circoscrizione n.1 ''Barbanella''
* Circoscrizione n.2 ''Centro''
* Circoscrizione n.3 ''Gorarella''
* Circoscrizione n.4 ''Pace''
* Circoscrizione n.5 ''Alberese-Rispescia''
* Circoscrizione n.6 ''Marina''
* Circoscrizione n.7 ''Braccagni-Montepescali''
* Circoscrizione n.8 ''Istia-Batignano-Roselle''
 
La legge finanziaria 42/2010 ha disposto l'abolizione delle circoscrizioni amministrative nei comuni con un numero di residenti inferiore a {{formatnum:250000}}.<ref>{{cita web|url=https://documenti.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/html/testoarticoli/articoli/componiarticoli.asp?CodiceBarre=16PDL0038501&NomeFile=16PDL0038501_Capo_V_Art__18_.html}}</ref>
Attualmente non esiste però una suddivisione ufficiale interna al comune, anche se è in corso di realizzazione un'istituzione di consigli di quartiere.
 
=== Frazioni ===
[[File:Chiesa di San Carlo Borromeo e Fattoria di Principina (Grosseto).jpg|thumb|La chiesa e la fattoria di Principina]]
* [[Alberese]], situato nel Parco naturale della Maremma, è un borgo sorto nella prima metà del XX secolo ai piedi della collina sulla quale è presente sin dal XVI secolo l'imponente villa granducale. Vi si trova il centro visite del parco.
* [[Batignano]], sorto come antico castello su una collina a nord-est del territorio comunale, ebbeha forseantiche origini antica, ma si sviluppò in epoca medioevale, controllando lo sbocco della via verso Siena sulla piana grossetana e alcune miniere di piombo e di argento. Fu feudo degli [[Aldobrandeschi]] e appartenne nel 1213 a Manto da Grosseto. Passò poi nel XIV secolo sotto il dominio di Siena, ospitando numerosi immigranti dalla Corsica. Nel 1738 fu riunito al comune di Grosseto.
* [[Braccagni]], frazione popolosa posta ai pedi della collina di Montepescali, lungo la [[ferrovia Tirrenica]]. Nelle vicinanze si tiene annualmente la Fiera del Madonnino, expo del comune di Grosseto.
* [[Istia d'Ombrone]], sorto come insediamento fortificato sul fiume Ombrone, fu possesso dall'862 dei [[Diocesi di Roselle|vescovi di Roselle]], che vi ebbero diritti feudali con il titolo di conti e vi stabilirono una residenza. Passata in seguito alla famiglia Aldobrandeschi e nel corso del XIV secolo sotto il controllo dei Senesi, nel secolo successivo apparteneva alla famiglia Piccolomini. Il centro storico conserva pregevoli monumenti di origini medievali.
* [[Marina di Grosseto]], frazione balneare del comune di Grosseto, è nata nel 1793 con il completamento della torre voluta da [[Ferdinando III di Toscana]]. Nota precedentemente con il nome di ''San Rocco'', villaggio di pescatori con i suoi capanni di falasco e con qualche casetta in muratura e le caratteristiche baracche, si è trasformata nell'attuale località dove ville, moderni palazzi, ristoranti, banche, hanno creato una dimensione oramai cittadina.
* [[Montepescali]], situato sulla cima di un colle nella parte settentrionale del territorio comunale, è nota con il soprannome di "balcone della Maremma". Sorto in epoca altomedievale, fu feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del XV secolo. Entrato a far parte del [[Granducato di Toscana]], nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi. Il centro storico conserva dei monumenti.
[[File:Braccagni-Panorama02.jpg|thumb|Veduta aerea di Braccagni in bianco e nero]]
* [[Principina a Mare]], località balneare immersa nella [[pineta del Tombolo]], è stata realizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo ed è meta turistica.
 
* [[Montepescali]], situato sulla cima di un colle nella parte settentrionale del territorio comunale, è nota con il soprannome di "balcone della Maremma". Sorto in epoca altomedievale, fu feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del XV secolo. Entrato a far parte del [[Granducato di Toscana]], nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi. Il centro storico conserva pregevoli monumenti.
* [[Principina a Mare]], località balneare immersa nella [[pineta del Tombolo]], è stata realizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo ed è oggi meta di numerosi turisti che cercano un luogo tranquillo lontano dai clamori dei grandi centri turistici.
* [[Principina Terra]], moderno abitato sviluppatosi durante il XX secolo presso la storica [[fattoria di Principina]], che ha conferito la denominazione anche al vicino complesso alberghiero. Oltre alla fattoria, sono da segnalare la cappella gentilizia e la moderna chiesa di San Carlo Borromeo, costruita nel 2009.
* [[Rispescia]], località situata a circa {{M|10&nbsp;|u=km}} a sud di Grosseto, alle porte del Parco naturale della Maremma, si è sviluppato a partire dagli anni cinquanta del XX secolo come villaggio del bracciante, per volere dell'Ente Maremma. Alla periferia orientale della frazione si trova il centro di educazione ambientale di [[Legambiente]] che, nel mese di agosto, ospita la rassegna di [[Festambiente]].
* [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], popolosa frazione poco a nord dell'area urbana della città, si è sviluppata a partire dalla metà del XIX secolo alle pendici della collina dove si trovano i resti dell'antica città etrusco-romana. Nel 1824 Leopoldo II vi inaugurò le [[Terme di Roselle|terme]], per l'appunto definite leopoldine, mentre nel 1938 fu realizzata una grande chiesa parrocchiale e la località venne eretta a frazione.
*[[Nomadelfia]], sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da [[Zeno Saltini]]. L'intera frazione ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile. Dalla superstrada Grosseto-Siena è ben visibile sul lato settentrionale la grande croce collocata nel cuore di Nomadelfia.
 
==== Altre località del territorio ====
Oltre alle principali frazioni del comune, sono da ricordare le località che compongono la periferia della città di Grosseto e i piccoli agglomerati rurali, che si sono sviluppati in parti isolate della campagna,sviluppate soprattutto nelle vicinanze di strade provinciali: Acquisti, Barbaruta, Bottegone, Casalecci, Casotto dei Pescatori, Cernaia, Grancia, Il Cristo, Il Terzo, Madonnino, Marrucheto, Ottava Zona, Posto Raccolta Quadrupedi, Pianetto, Poggetti Nuovi, Poggiale, Pollino, Querciolo, Rugginosa, Rugginosa Nuova, San Lorenzo, Spergolaia, Squadre Basse, Squartapaglia, Trappola, Vallerotana, Versegge.<ref>Emilio Bonifazi, ''Grosseto e i suoi amministratori dal 1944 al 2009'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.</ref>
 
Mentre alcune fanno parte della vasta area rurale, molte di esse sono in via di internazione all'area urbana a causa dello spopolamento del centro storico e della conseguente espansione periferica.<ref>Emilio Bonifazi, ''Grosseto e i suoi amministratori dal 1944 al 2009'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.</ref>
Merita una menzione speciale la località di [[Nomadelfia]], sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da don [[Zeno Saltini]]. L'intera località ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile. Dalla superstrada Grosseto-Siena è ben visibile sul lato settentrionale la grande croce collocata nel cuore di Nomadelfia, soprattutto nelle ore notturne quando si illumina nella campagna.
 
== Economia ==
L'economia è essenzialmente basata sul terziario legato all'attività turistica (particolarmente vivace sulla costa) e sull'agricoltura che, basandosi sulla ricerca di qualità dei prodotti, non presenta caratteri moderni.
 
{{quote|...ch'i' tante volte sia manganeggiato, <br/>quant'ha Grosseto granella di sale...|[[Cecco Angiolieri]], Rima XCII, 5-6}}
Le colture maggiormente presenti sono cereali, girasoli, ortaggi e, nelle zone collinari, viti ed ulivi che assicurano risultati di ottima qualità: Olio delle colline maremmane e, tra i vini, [[Monteregio di Massa Marittima]] all'estremità nord-occidentale, [[Montecucco]] all'estremità nord-orientale lungo il confine con il comune di [[Campagnatico]], Sangiovese di Maremma nella zona di Roccastrada a Montemassi e [[Morellino di Scansano]] nelle aree orientali e meridionali del territorio comunale. Un altro prodotto di primo livello è sicuramente la [[Maremmana (razza bovina)|carne maremmana]] che si ottiene dai bovini di razza autoctona allevati allo stato brado sotto lo sguardo attento dei [[buttero|butteri]] nelle estese praterie attorno alla città.
 
Nel [[Medioevo]] Grosseto ha rivestito un importante ruolo nell'[[estrazione di sale|estrazione]] e nel commercio del [[sale]], che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della città.<ref name="Atlante1">{{cita web|url=http://atlante.chelliana.it/centro_terzosgiorgio.htm|titolo=Terzo di San Giorgio|sito=Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto|accesso=2 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170822153136/http://atlante.chelliana.it/centro_terzosgiorgio.htm|dataarchivio=22 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Visibile">{{cita|Celuzza, Papa 2013|pp.&nbsp;145-146.}}</ref> La maggior parte del sale, estratto da [[salina|saline]] situate nelle immediate vicinanze della città, veniva conservato all'interno del [[Cassero del Sale]], presso [[Piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]], nell'antico terziere di San Giorgio. Già in [[civiltà etrusca|epoca etrusca]] il fiume [[Ombrone]] era un'importante via di comunicazione e di scambio che collegava l'[[Etruria]] interna alla costa.<ref>{{cita web|url=https://www.sabap-siena.beniculturali.it/index.php?it/190/area-archeologica-di-roselle-grosseto}}</ref> Nel [[Medioevo]] il fiume ha rivestito un importante ruolo nel commercio e nel trasporto del sale; tra il 1413 e il 1417, presso [[Torre della Trappola|la Trappola]], località fluviale nella quale erano presenti [[Padule della Trappola|estese saline]], fu istituita una [[dogana]] e furono costruiti dei magazzini, una fortificazione e un porto, azione finanziata dalla [[Repubblica di Siena]] per facilitare il controllo sul territorio e sull'economia della città.
La città di Grosseto è sede di un noto marchio di abbigliamento sia a livello nazionale che internazionale, e di una delle principali catene di profumerie oramai diffusa in tutta [[Italia]]. Vi è anche uno stabilimento dell'industria di materie plastiche. Da più di vent'anni vi è anche un'azienda specializzata nella fabbricazione di prodotti in [[vetroresina]], tra i quali anche i caschi da moto e da auto, indossati anche in [[MotoGP]] nella stagione [[2008]] da piloti come [[Andrea Dovizioso]] e [[Alex De Angelis]]. Sono presenti anche aziende di produzione di windsurf e Kitesurf, con una specifica linea di abbigliamento sportivo.
Attivo anche il settore della fornitura di materiale idraulico e pavimentazione con sedi, oltre che nella provincia stessa, anche nelle provincie di Siena, Livorno e Viterbo.
 
=== Aree artigianaliTurismo ===
Nel [[XXI secolo]] l'economia della città è essenzialmente basata sul [[settore terziario]]: è infatti presente una grande attività turistica che si sviluppa principalmente sulla costa, che attira turisti sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2023, nel comune di Grosseto, sono state registrate ben oltre un milione di presenze.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/statistiche/dati-statistici/turismo/-/asset_publisher/K9qLe9sROu9X/content/movimento-turisti-nelle-strutture-ricettive-e-struttura-dell-offerta-dati-2023?utm_source=chatgpt.com}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/15-milioni-di-turisti-fanno-ricca-grosseto-con-la-tassa-di-soggiorno/}}</ref> Il turismo balneare, sorto a partire dal XX secolo, ha contribuito significativamente allo sviluppo dei centri di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]], particolarmente vivaci nella stagione estiva. Il [[turismo culturale]] si sviluppa nel [[Centro storico di Grosseto|centro storico]], nel [[Roselle (sito archeologico)|sito archeologico di Roselle]] e nel [[parco regionale della Maremma]].<ref>{{cita web|url=https://www.provinciagrosseto.com/}}</ref> Grosseto risulta essere il comune con il più alto numero di [[agriturismo|agriturismi]] in Italia, nel quale si registrano più di 239 attività, nonché l'unico in cui sono censite più di 200 strutture.<ref>{{cita web|url=https://firenze-prato.coldiretti.it/turismo/agriturismo-grosseto-comune-piu-agrituristico-ditalia-poi-cortona-sette-toscani-nella-top-10/#:~:text=Coldiretti%20%2D%20FIRENZE%2DPRATO}}</ref>
Nel 2010 il comune di Grosseto ha denominato e classificato le zone artigianali presenti nel territorio comunale, riorganizzandole, favorendone l'individuazione anche grazie all'incremento della cartellonistica stradale. La ''zona artigianale [[Europa (Grosseto)|Europa]]'', presente in città già dagli anni cinquanta, non è stata confermata ed è l'unica delle precedenti aree a non essere stata classificata: questo perché negli ultimi anni l'area è stata lentamente trasformata in una zona residenziale e sono poche le attività artigianali rimaste.
 
Nel 2023 il comune di Grosseto si è aggiudicato a [[Bruxelles]] il riconoscimento "European green pioneer of tourism 2024", premio assegnato dalla [[Commissione Europea]] per promuovere un turismo intelligente e sostenibile. Si tratta della prima premiazione a livello italiano.<ref>{{cita web|url=https://new.comune.grosseto.it/web/progetti/grosseto-vince-leuropean-green-pioneer-of-smart-tourism/#:~:text=Il%20Comune%20di%20Grosseto%20si,il%20turismo%20intelligente%20e%20sostenibile}}</ref>
Nel comune al momento sono individuate otto aree artigianali:
 
* area artigianale Aurelia, situata lungo la via Aurelia nord, all'interno della grande zona industriale di [[Barbanella]].
=== Settore primario ===
* area artigianale Casalone, situata a sud nei pressi dell'[[ippodromo del Casalone]], nell'[[Gorarella#Casalone|omonimo quartiere]].
Il [[settore primario]] si basa sull'agricoltura che non presenta caratteri moderni. Le colture maggiormente presenti sono cereali, girasoli, ortaggi, ulivi e viti, con la produzione di alcuni vini come [[Monteregio di Massa Marittima rosso|Monteregio di Massa Marittima]], [[Montecucco rosso|Montecucco]], Sangiovese di Maremma e [[Morellino di Scansano]].
* area artigianale Marina, situata nelle vicinanze della costa, nella frazione balneare di [[Marina di Grosseto]].
 
* area artigianale Orcagna, si sviluppa lungo via Orcagna, alla periferia ovest tra i quartieri di [[Gorarella]] e [[Barbanella]].
Nelle estese praterie attorno alla città si alleva la [[vacca maremmana]], bovino di razza autoctona dal quale viene prodotta l'omonima qualità di carne. I bovini sono allevati allo stato brado dalla figura storica del [[buttero]], tradizionale mandriano tipico della [[Maremma grossetana]] e del [[Lazio]].
* area artigianale Poggetti Nuovi, situata lungo la via Aurelia nord, appena fuori dal limite urbano cittadino.
 
* area artigianale Scansanese, si sviluppa lungo via Scansanese, alla periferia est tra il cimitero di [[Sterpeto]], l'[[Alberino]] e [[San Martino (Grosseto)|San Martino]].
Nel 2023 la [[Regione Toscana]] ha riconosciuto il Distretto Biologico della Maremma Toscana. Il biodistretto, che risulta essere tra i più grandi d'[[Europa]], è composto da sette comuni: [[Capalbio]], [[Castiglione della Pescaia]], [[Magliano in Toscana]], [[Manciano]], [[Orbetello]], [[Scansano]] e Grosseto, nel quale è presente la sede legale.<ref>{{cita web|url=https://distrettobiologicomaremma.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/nasce-il-distretto-biologico-della-maremma/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://greenplanet.net/nasce-il-distretto-biologico-della-maremma-uno-dei-piu-grandi-deuropa/}}</ref>
* area artigianale Senese'', si sviluppa lungo la via Senese, alla periferia nord-ovest tra l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale]] e la tenuta del [[Pace (Grosseto)#Poggione|Poggione]], in direzione [[Roselle (Grosseto)|Roselle]].
 
* area artigianale Stati e Nazioni, precedentemente nota col nome di Poponaio, situata a nord nel quartiere di [[Cittadella (Grosseto)|Cittadella]].
=== Industria ===
Tra le attività più rilevanti si menziona la presenza della sede di un noto marchio di abbigliamento,<ref>{{cita web|url=https://forbes.it/2023/02/08/come-questa-azienda-grossetana-riscopre-eleganza-made-italy}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/toscano-collezioni-leleganza-artigianale-che-nasce-in-maremma/}}</ref> di un rilevante stabilimento per la produzione di [[zattera di salvataggio|zattere di salvataggio]],<ref>{{cita web|url=https://eurovinil.it/}}</ref> di una delle aziende più importanti al mondo nella produzione di [[anodo sacrificale|anodi sacrificali]],<ref>{{cita web|url=https://www.tecnoseal.it/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nauticareport.it/dettnews/news/58_salone_nautico_tecnoseal_premia_ucina_alla_i_edizione_sailing_to_the_sunshine-3763-16668/}}</ref> e di una azienda [[multinazionale]] nota per la ricerca, la fabbricazione e l'esportazione in 130 [[stati del mondo|paesi del mondo]] di macchinari per la produzione di [[ossigeno]] e [[azoto]].<ref>{{cita web|url=https://www.noxerior.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/made-in-italy-noxerior-ambasciatrice-6054abbb}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2025/03/09/grosseto-il-presidente-della-provincia-in-visita-alle-aziende-di-via-genova/}}</ref> È attivo anche il settore dell'industria di materie plastiche e della fornitura di materiale idraulico.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Italia - mappa strada europea E78.svg|miniatura|La strada europea [[strada europea E78|Grosseto-Fano]]]]
In attesa della realizzazione del progettato tratto [[Rosignano Marittimo|Rosignano]]-[[Civitavecchia]] dell'[[Autostrada A12 (Italia)|A12]], la città è collegata a [[Roma]] attraverso la [[via Aurelia]], a [[Livorno]] tramite la [[Variante Aurelia|S.G.C. Variante Aurelia Grosseto-Rosignano Marittimo-Livorno]] che si ricongiunge all'[[Autostrada A12 (Italia)|autostrada A12]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-occidentale, a [[Siena]] mediante la [[strada statale 223 di Paganico]] che si ricongiunge al raccordo autostradale [[Siena]]-[[Firenze]] per i collegamenti con l'[[Italia settentrionale]] e costituisce il primo tratto della [[Strada europea E78|E78 Strada dei Due Mari Grosseto-Fano]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-orientale e il versante adriatico.
La città è collegata a [[Roma]] attraverso la [[via Aurelia]], a [[Livorno]] tramite la [[Variante Aurelia|S.G.C. Variante Aurelia Grosseto-Rosignano Marittimo-Livorno]] che si ricongiunge all'[[Autostrada A12 (Italia)|autostrada A12]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-occidentale e a [[Siena]] mediante la [[strada statale 223 di Paganico]] che si ricongiunge al raccordo autostradale [[Siena]]-[[Firenze]] per i collegamenti con l'[[Italia settentrionale]] e costituisce il primo tratto della [[Strada europea E78|E78 Strada dei Due Mari Grosseto-Fano]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-orientale e il versante adriatico. Altra via di comunicazione è l'ex [[strada statale 73 Senese Aretina]].
 
Altre importanti vie di comunicazione sono l'ex [[strada statale 73 Senese Aretina]], che ha inizio dalla frazione di [[Braccagni]] e permette i collegamenti con le province orientali attraverso [[Sticciano]], [[Roccastrada]] e [[Torniella]]; e la ex [[strada statale 322 delle Collacchie]], utile per i collegamenti interprovinciali tra [[Follonica]] (raccordo con [[strada statale 439 Sarzanese-Valdera]]), [[Castiglione della Pescaia]], [[Scansano]] e [[Manciano]], ove si raccorda con la [[strada statale 74 Maremmana]] che giunge fino all'entroterra del [[Lazio]] e all'[[Umbria]].
 
=== Ferrovie ===
[[File:Grosseto FSstazione 2ferroviaria piazza Marconi 2012.JPGjpg|thumbminiatura|La stazione di Grosseto]]
La [[stazione di Grosseto]] è posta lungo la [[ferrovia Tirrenica]] e funge anche da capolinea della [[Ferrovia Siena-MonteGrosseto|ferrovia AnticoGrosseto-Siena]]. Aperta il 15 luglio 1864, venne ricostruita in seguito ai bombardamenti sulla città del 1943. Presso il capoluogo maremmano giungevano in passato anche due linee ferroviarie minerarie dismesse, la [[ferrovia Cana-Arcille-Grosseto|linea]] pere Sienala preesistente [[ferrovia Cana-Arcille-Rispescia]].
 
Nel comune sono inoltre presenti le stazioni di [[Stazione di Montepescali|Montepescali]], [[Stazione di Alberese|Alberese]] (servite da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio con la [[Regione Toscana]]) e quella dismessa della frazione di [[Rispescia]].
Presso il capoluogo maremmano giungevano in passato anche due linee ferroviarie minerarie dismesse, la [[ferrovia Cana-Arcille-Grosseto]] e la preesistente [[ferrovia Cana-Arcille-Rispescia]].
 
Nel territorio comunale sono inoltre presenti le stazioni di [[Stazione di Montepescali|Montepescali]], [[Stazione di Alberese|Alberese]], servite da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio con la [[Regione Toscana]], e quella dismessa di Rispescia.
 
=== Porti ===
[[File:MarinadiGrosseto-portoPorto di Marina di Grosseto, barche.jpgJPG|thumbminiatura|Il porto di Marina di Grosseto]]
Il [[Porto di Marina di Grosseto]] è situato presso l'[[Marina di Grosseto|omonima frazione]] costiera della città ed è stato inaugurato nel 2004 sulla foce del [[Canale emissario di San Rocco|canale di San Rocco]].<ref>{{cita web|url=https://www.portodellamaremma.it/it/}}</ref>
{{vedi anche|Porto di Marina di Grosseto}}
La città presenta un moderno approdo turistico inaugurato nel [[2004]] nella località balneare di [[Marina di Grosseto]], alla foce del canale San Rocco.
 
=== Aeroporti ===
{{vedi[[File:Ingresso anche|Aeroporto civile di Grosseto}}.jpg|thumb|Ingresso civile dell'aeroporto]]
L'[[Aeroporto di Grosseto]], intitolato a [[Corrado Baccarini]], è situato nel quartiere [[Barbanella]], nella periferia ovest della città. Della sezione civile si servono voli civili e privati, mentre a [[aeroporto militare|livello militare]] si tratta di uno degli aeroporti più importanti d'Italia, nel quale ha sede il [[4º Stormo|4º Stormo caccia]] dell'[[Aeronautica Militare]] e la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]].<ref>{{Cita news|url=https://grossetoairport.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/loperativita-del-4-stormo-i-guardiani-della-nostra-sicurezza-bbdbb609}}</ref>
Grosseto e la [[Maremma]] sono servite dall'[[Aeroporto di Grosseto|aeroporto "Baccarini"]], situato a metà strada tra il capoluogo e [[Marina di Grosseto]]. L'infrastruttura è un aeroporto militare di cui si servono anche voli civili charter e privati, soprattutto durante la stagione turistica.
 
=== Piste ciclabili ===
Dagli [[anni 1990|anni novanta]] in poi, sono state realizzate alcune [[pista ciclabile|piste ciclabili]], per consentire i collegamenti suburbani ed extraurbani tra la cittàstazione, alcune frazioni e il mare. I chilometri riservati alle biciclette sono in continua crescita, tanto che Grosseto risultanel 2010 risultava essere la prima città in Toscana (diciottesima in Italia) per i percorsi riservati ai ciclisti, con 15,39 metri ogni 100 abitanti<ref>{{cita web| editore=Il Tirreno|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/05/06/news/piste-ciclabili-da-record-grosseto-maglia-rosa-fra-le-citta-della-toscana-1978281|data=6 maggio 2010 |titolo=Piste ciclabili da record, Grosseto maglia rosa fra le città della Toscana|nome=Francesca|cognome=Ferri|accesso=7 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120110133740/http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/05/06/news/piste-ciclabili-da-record-grosseto-maglia-rosa-fra-le-citta-della-toscana-1978281|dataarchivio=10 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>. LaAll'interno retedel ciclabilecomune vienedi utilizzataGrosseto prevalentementesi duranteregistrano la{{M|48|u=km}} stagioneal [[estate2014.<ref name=pisteciclabili>{{cita web|estiva]],autore=www.piste-ciclabili.com|url=http://www.piste-ciclabili.com/provincia-grosseto|titolo=Piste quandociclabili aidella residentiprovincia sidi aggiungonoGrosseto|accesso=1º numerosiottobre villeggianti2008}}</ref>. AttualmenteCon all'internoi lavori del comune2020, dila Grosseto[[Pista siciclabile registranoGrosseto 34&nbsp;kmest]] dida piste[[Roselle ciclabili,(Grosseto)|Roselle]] cheha diventerannoraggiunto 48&nbsp;kml'[[Roselle entro(sito ilarcheologico)|omonimo [[2014sito archeologico]].
 
Di seguito, è riportato l'elenco delle piste ciclabili che attraversano il territorio comunale di Grosseto.<ref>{{cita web|autorename=www.piste-ciclabili.com|url=http://www.piste-ciclabili.com/provincia-grosseto|titolo=Piste ciclabili della provincia di Grosseto|accesso=1º ottobre 2008}}<pisteciclabili/ref>
* [[Pista ciclabile Grosseto est]]: ciclopedonale urbana asfaltata.
* [[Pista ciclabile Grosseto-Marina di Grosseto]]: ciclabile suburbana asfaltata.
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* [[Pista ciclabile Grosseto-Ponte Tura]]: ciclopedonale su ghiaia lungo il fiume [[Ombrone]].
 
Oltre a queste piste ciclabili maggiori, in città esistono anche alcuni percorsi minori, come la pista ciclabile di viale Giulio Cesare, che collega il quartiere [[Gorarella]] con quello di [[Barbanella]], e quella di via della Pace, e quella di via Quarzo nella zona Verde Maremma. Tra il [[2007]] e il [[2008]] è stato realizzato un percorso ciclabile nell'area del [[Parco naturale della Maremma]], in seguito ampliato fino a [[Talamone]].
 
=== Mobilità urbana ===
I trasporti pubblici urbani e suburbani nel territorio comunale erano gestiti fino al 2010 dalla società [[Rete Automobilistica Maremmana Amiatina|RAMA]] (''Rete Automobilistica Maremmana Amiatina''), unitasi in seguito con le ditte di [[Siena]] ed [[Arezzo]] in [[Tiemme]]. Dal 2021 i servizi sono svolti a livello regionale da [[Autolinee Toscane]].<ref>{{Cita web|url=https://tiemme2021.giangocomunicazione.it/chi-siamo/|titolo=Chi siamo|accesso=3 novembre 2021|dataarchivio=3 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211103132145/https://tiemme2021.giangocomunicazione.it/chi-siamo/|urlmorto=sì}}</ref>
I trasporti pubblici urbani e suburbani all'interno del territorio comunale, così come in ambito [[Provincia di Grosseto|provinciale]], sono gestiti da [[Tiemme Toscana Mobilità|Tiemme]]. Quasi tutte le autolinee hanno il capolinea in piazza della Stazione.
 
== Amministrazione ==
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=== Gemellaggi ===
 
* {{gemellaggio|Malta|Birkirkara}}
* {{gemellaggio|Malta|Birchircara|2002}}<ref>{{Cita web|url=https://localgovernment.gov.mt/en/DLG/Local%20Councils%20Info/AnRep/Ratification%20of%20Town%20Twinning%20Agreements.pdf|titolo=Ġemellaġġi|accesso=5 aprile 2020|formato=PDF|lingua=MT|dataarchivio=28 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220328221531/https://localgovernment.gov.mt/en/DLG/Local%20Councils%20Info/AnRep/Ratification%20of%20Town%20Twinning%20Agreements.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* {{gemellaggio|Germania|Cottbus}}
* {{gemellaggio|Germania|Cottbus|1967}}<ref>{{cita web|url=http://www.cottbus.de/buerger/rathaus/ob/buero_ob/cbinternational/255001242.html|titolo=Unsere Partnerstädte|editore=cottbus.de|accesso=18 luglio 2010|lingua=de|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071031100033/http://www.cottbus.de/buerger/rathaus/ob/buero_ob/cbinternational/255001242.html|dataarchivio=31 ottobre 2007}}</ref>
* {{gemellaggio|Bulgaria|Dimitrovgrad (Bulgaria){{!}}Dimitrovgrad}}
* {{gemellaggio|Bulgaria|Dimitrovgrad (Bulgaria){{!}}Dimitrovgrad}}<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/885771/Aggiornamenti+2004.doc/4c4857a9-d126-4ffa-94e4-ea286c325aa0?version=1.0&t=1369768698646&targetExtension=pdf&download=true}}</ref>
* {{gemellaggio|Kazakistan|Şımkent}}
* {{gemellaggio|GiapponeKazakistan|KashiwaraŞymkent}}{{cn}}
* {{gemellaggio|Giappone|Kashiwara|1999}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/grosseto-e-kashiwara-25-anni-insieme/}}</ref>
* {{gemellaggio|Francia|Montreuil (Senna-Saint-Denis){{!}}Montreuil}}
* {{gemellaggio|Francia|NarbonneMontreuil (Senna-Saint-Denis){{!}}Montreuil|1971}}{{cn}}
* {{gemellaggio|Francia|Narbona|1999}}<ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/07/21/il-console-di-francia-in-visita-a-grosseto-verso-nuove-sinergie-dallarte-allistruzione/}}</ref>
* {{gemellaggio|Francia|Saintes-Maries-de-la-Mer}}
* {{gemellaggio|Francia|Saintes-Maries-de-la-Mer|2000}}{{cn}}
* {{simbolo|600px Bianco listato di Rosso.PNG}} [[Imperiale Contrada della Giraffa]] del [[Palio di Siena]], per la comunanza dei colori negli emblemi ([[rosso]] e [[bianco]]).
 
Nel 2023 è stato stipulato un [[patto d'amicizia]] tra il comune di Grosseto e il comune di [[Ortignano Raggiolo]] ([[provincia di Arezzo|AR]]), per volontà di istituzionalizzare il legame tra le località di [[Alberese]] e [[Raggiolo]], unite dalla pratica della [[transumanza]].<ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/cronaca/un-patto-di-amicizia-tra-i-comuni-di-grosseto-e-di-ortignano-raggiolo-jqq38hvq}}</ref>
 
== Sport ==
[[File:StadioHa Jannellasede a Grosseto.jpg|thumb|upright=2|Lo l'[[StadioUnione RobertoSportiva JannellaGrosseto 1912]], ospitache disputa le partite in casa delpresso lo [[Bbcstadio GrossetoCarlo Zecchini|Stadio Olimpico Carlo Zecchini]]. societàHa militantepartecipato nelal massimoprimo [[campionato italiano di baseball[[Serie B]], lanel [[ItalianSerie BaseballB League2007-2008|2007-2008]]]]{{vedi anche|Sport a Grosseto}}.
 
Grosseto è da sempre una città di solide tradizioni sportive.
Il [[baseball]] è rappresentato da squadre come il [[Grosseto Baseball]], ex Bbc Grosseto (quattro volte campione d'Italia e vincitore di una Coppa dei Campioni e di una Coppa CEB, oltre a due Coppe Italia) e dal Bsc Grosseto 1952. Militano attualmente entrambe nella massima serie nazionale, la [[Serie A (baseball)|Serie A]].
 
Rivestono una certa importanza anche il [[cricket]] con il [[Maremma Cricket Club]] (vincitore della Coppa Italia nel 1998), il [[football americano]] con i [[Condor Grosseto]] (che hanno partecipato ai campionati di Serie A negli anni ottanta) e l'[[hockey su pista]] con il [[Circolo Pattinatori Grosseto]], fondato nel 1951 (che ha militato in serie A per sei campionati tra il 1971 e il 1978 e poi nuovamente in Serie A1 dalla [[Serie A1 2020-2021 (hockey su pista)|stagione 2020-2021]]). Per quanto riguarda l'[[atletica leggera]], lo [[Stadio Carlo Zecchini]] ha ospitato i [[Campionati europei under 20 di atletica leggera|Campionati europei juniores]] nel 2001 e nel 2017 e i [[Campionati del mondo juniores di atletica leggera 2004|Campionati mondiali juniores 2004]]. Nell'estate 2010 è stato sede dei [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2010|Campionati italiani assoluti di atletica leggera]]. Nel 2006 la città è stata anche la sede dei Campionati mondiali militari di [[scherma]]. Nel luglio 2013 la città ha ospitato, presso la frazione balneare di [[Marina di Grosseto]], i campionati mondiali di vela [[Formula 18]].
I principali sport in città sono sicuramente il [[Calcio (sport)|calcio]] e il [[baseball]]. Il [[Football Club Grosseto Società Sportiva Dilettantistica|Football Club Grosseto]], fondato nel 1912, nel [[Serie B 2007-2008|2007-2008]] ha disputato il suo primo campionato di [[Serie B]] della sua storia, dopo aver vinto la [[Supercoppa di Lega Serie C1]], primo trofeo del suo palmarès. Le partite di calcio casalinghe della formazione biancorossa si svolgono allo [[Stadio Carlo Zecchini]]. Il Grosseto ha militato nel campionato cadetto per un totale di sei stagioni, ininterrottamente dal 2007 al 2013, ma attualmente milita nel campionato di [[Eccellenza Toscana]]. Importantissimo sport per la città è sicuramente il baseball grazie alle imprese del [[Bbc Grosseto]], quattro volte campione d'Italia e vincitore di una Coppa dei Campioni e di una Coppa CEB, oltre a due Coppe Italia. Nel 2011, a causa della grave crisi finanziaria della società, la squadra si scioglie e da una sua costola nasce il [[Grosseto Baseball]], tuttora in attività (nel 2013 viene sostituita in IBL dal Bbc Mastiff, che però si ritira dopo una sola stagione). Le partite casalinghe della squadra vengono disputate sul diamante dello [[Stadio Roberto Jannella]].
 
Rivestono una certa importanza anche ilAnche l'[[cricketippica]], dove la formazione grossetana, il [[Maremma Cricket Club]], in ventidue anni di storia è riuscita a vincererivesteva una Coppanotevole Italia;importanza ilfino [[footballal americano]]2018, conquando i [[Condor Grosseto]] che hanno partecipato ai campionati di Serie B negli anni ottanta; echiuse l'[[hockey su pista]], con la storica societàippodromo del [[Circolo Pattinatori GrossetoCasalone]], fondata nel 1951, che ha militato in serie A per sei campionati tra il 1971 e il 1978. Anche l'[[ippica]] riveste una notevole importanza, con numerose gare nell'arco dell'anno che, nella stagione estiva, spesso si svolgono in notturna. L'impianto sportivo in cui si svolgonosvolgevano le varie gare di equitazione è l'[[Ippodromo del Casalone]], uno dei più importanti a livello nazionale, situato nella parte sud della città. Altri sport molto seguiti sono il [[basket]], con il Grosseto Basket che milita in Serie C, la [[Pugilato|boxe]], il [[tennis]], il [[calcio a 5]], con l'[[Atlante Grosseto]] che milita in Serie A2 e la [[pallavolo]] con l'Invicta Volley. Per quanto riguarda il Nuoto in Acque Libere, tale attività sportiva viene svolta, a livello amatoriale master, dalla Sportiva Nuoto Grosseto. La Sportiva Nuoto Grosseto ha conquistato 6 titoli italiani a squadre Master FIN.
 
Grosseto è stata [[sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa del Giro d'Italia]] per 18 volte, di cui 11 di partenza e 7 di arrivo. La prima visita si è svolta nel 1927.<ref>{{cita web|url=https://www.procyclingstats.com/race/giro-d-italia/route/most-visited-cities#google_vignette}}</ref>
La città è anche uno dei principali centri italiani per l'[[atletica leggera]]: lo Stadio Carlo Zecchini ha infatti ospitato i [[Campionati europei juniores di atletica leggera|Campionati europei juniores]] 2001 e i [[Campionati del mondo juniores di atletica leggera 2004|Campionati mondiali juniores 2004]]. Nell'estate 2010, più precisamente nei giorni 30 giugno e 1º luglio, è sede dei [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2010|Campionati italiani assoluti di atletica leggera]]. Nel 2006 Grosseto è stata anche la sede dei Campionati mondiali militari di [[scherma]]. Nel luglio 2013 la città ha ospitato, presso la frazione balneare di Marina di Grosseto, i campionati mondiali di vela formula 18.
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:20100410GrStadioVonCurvaNord.JPG|thumb|Lo stadio olimpico Carlo Zecchini]]
Sono di seguito elencati i principali impianti sportivi della città di Grosseto:
 
La città vanta una funzionale rete di [[impianti sportivi|impianti]] che la rende a livello sportivo un punto di riferimento nazionale e internazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.fidal.it/content/La-citt%C3%A0-di-Grosseto/106290}}</ref> Tra i più rilevanti si ricordano lo [[stadio Carlo Zecchini|Stadio Olimpico Carlo Zecchini]], lo [[Stadio Roberto Jannella]], il Velodromo Guido Montanelli e l'[[Ippodromo del Casalone]], inattivo dal 2018.
* Campo di hockey di viale Manetti
* Campo sportivo Bruno Passalacqua
* Campo sportivo Bruno Zauli
* [[Ippodromo del Casalone]]
* [[Massimo Falsetti Cricket Field]]
* [[Stadio Carlo Zecchini]]
* [[Stadio Roberto Jannella|Stadio di baseball Roberto Jannella]]
* Stadio di baseball Simone Scarpelli
 
== Note ==
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* Autori Vari, ''Grosseto fuori Porta Nuova. Lo sviluppo di Grosseto a nord delle mura dalla metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.
* Mariagrazia Celuzza, ''Guida alla Maremma antica'', Siena, 1993.
* {{Cita libro|nome=Mariagrazia|cognome=Celuzza|nome2=Mauro|cognome2=Papa|titolo=Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica|città=Arcidosso|editore=Effigi|anno=2013|cid=Celuzza, Papa 2013}}
* Carlo Citter, ''L'edilizia storica di tre castelli medievali. Batignano, Istia d'Ombrone, Montepescali'', I Portici, Grosseto, 1996.
* {{Cita libro|autore=Carlo Citter|titolo=Lo scavo della Chiesa di S. Pietro a Grosseto. Nuovi dati sull'origine e lo sviluppo di una città medievale|editore=All'Insegna del Giglio|città=Borgo San Lorenzo|anno=2005|cid=Citter 2005}}
* Roberto Farinelli, [[Riccardo Francovich]], ''Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2000.
* {{Cita libro|autore=Roberto Farinelli|autore2=[[Riccardo Francovich]]|titolo=Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto|città=Siena|editore=Nuova Immagine|anno=2000|cid=Farinelli, Francovich 2000}}
* Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.
* G.S.E., ''Grosseto. Guida essenziale della città e del suo territorio comunale'', Grosseto, 2009.
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== Voci correlate ==
* [[Città murate italiane]]
*[[Etruria]]
* [[Provincia di Grosseto]]
* [[Diocesi diMaremma Grossetogrossetana]]
* [[Formiche diMar GrossetoTirreno]]
* [[Stazione meteorologicaMura di Grosseto Aeroporto]]
* [[Maremma grossetanaOmbrone]]
* [[Ombrone]]
* [[Valle dell'Ombrone]]
* [[Colline Toscane]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.gol.grosseto.it Grosseto On Line] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} - La rete civica del territorio provinciale
* {{cita web|http://www.grossetosport.com|Grossetosport}}
 
{{Capoluoghi di provincia italiani}}