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Il '''plebiscito''' è una forma di consultazione popolare su questioni politiche fondamentali, poste di solito sotto la forma di un'alternativa fra due possibilità. Nato nel [[diritto romano]], è stato utilizzato diverse volte anche in [[età moderna]] e contemporanea.
* Negri
 
*LOLXD
==Etimologia==
Il termine deriva dalla lingua latina (''plebiscitum''), composto da ''plebs'' ("plebe", "popolo") e ''scitum'' (participio di ''sciscere'', "stabilire"). Ha origine nell'[[antica Roma]] con il significato di "interrogazione alla classe sociale dei [[plebe|plebei]]".
 
== Plebiscito nella Roma antica ==
{{Legge romana
|nome = Plebiscito
|immagine =
|dimensione =
|tipo =
|nomelatino = plebiscitum
|autore =
|data =
}}
 
Nel [[diritto romano]] il ''plebis scitum'' indica la deliberazione della sola plebe riunita nei ''[[Concili della plebe|concilia plebis]]''. Inizialmente si trattava di deliberazioni interne, con efficacia limitata ai soli plebei. Solo successivamente, in seguito all'approvazione della ''[[Lex Hortensia]]'' nel [[287 a.C.]], si affermò il principio per cui le decisioni assunte nei ''concilia plebis'' vincolavano tutti i cittadini.
 
Il [[giurista]] romano [[Gaio]] nelle sue [[Istituzioni di Gaio|Istituzioni]] dà la seguente definizione di ''plebiscitum'' comparandolo all'istituto della ''[[Lex comitialis]]'':
 
{{quote|La legge è ciò che il popolo comanda e stabilisce. Il plebiscito è ciò che la plebe comanda e stabilisce.|Gaius, ''Institutiones'', I, 3|Lex est quod populus iubet atque constituit; plebiscitum est quod plebs iubet atque constituit|lingua=la}}
 
Nell'età imperiale, venendo meno la distinzione tra [[popolo]] e plebe, venne meno anche la differenza tra plebiscito e legge. I due termini furono sempre più utilizzati promiscuamente, al punto che la maggior parte dei provvedimenti legislativi del periodo, sebbene indicati dai giuristi romani come leggi, erano in realtà plebisciti.
 
== Il plebiscito in epoca moderna ==
[[File:The Roman 1870 plebiscite, by Luigi Riva.jpg|thumb|upright=0.8|Dipinto allegorico del plebiscito romano del 1870]]
In epoca moderna il termine ha conservato il significato di voto popolare, distanziandosi essenzialmente dal [[referendum]] in quanto il plebiscito viene definito come scelta popolare sulla struttura dello [[Stato]] o sulle annessioni territoriali<ref>{{cita web|titolo=Plebiscito|sito=Vocabolario Treccani|url=http://www.treccani.it/vocabolario/plebiscito}}</ref>.
 
Nella pratica il plebiscito è stato usato storicamente più volte, come nel caso del plebiscito del [[1802]], con cui la Francia proclamò [[Napoleone Bonaparte]] console a vita, o del plebiscito del [[1852]], che proclamò [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] imperatore, o dei [[plebisciti risorgimentali]], o anche, in tempi recenti, del [[plebiscito cileno del 1988]], per avere una legittimazione popolare a situazioni di fatto, con votazioni spesso dall'esito scontato e schiacciante. Da qui il termine ''plebiscitario'' è entrato nell'uso comune per indicare una votazione approvata a larghissima maggioranza.
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
* [[Referendum]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=plebiscito|wikt=plebiscito|q_preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|i-plebisciti-e-le-elezioni_(L'Unificazione)}}
 
{{Diritto romano}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Antica Roma|Diritto}}
 
[[Categoria:Fonti del diritto romano]]
[[Categoria:Plebisciti| ]]
[[Categoria:Plebei]]