Reggiolo: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati dell'Emilia-Romagna|febbraio 2012}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Reggiolo
|Panorama = Veduta dal mastio della Rocca medievale.jpg
|Didascalia = Veduta
|Bandiera = Reggiolo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Reggiolo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Reggio nell'Emilia
|Amministratore locale = Roberto Angeli <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito = [[centrosinistracentro-sinistra]]
|Data elezione =26 27-5-2014 (3º mandato dal 10-6-2024)
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Brugneto, Villanova
|Abitanti=9135
|Divisioni confinanti = [[Campagnola Emilia]], [[Fabbrico]], [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]] (MN), [[Guastalla]], [[Luzzara]], [[Moglia]] (MN), [[Novellara]], [[Rolo]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2018.
|Zona sismica = 3
|Aggiornamento abitanti=30-4-2018
|Gradi giorno = 2431
|Sottodivisioni=Brugneto, Villanova
|Nome abitanti = reggiolesi
|Divisioni confinanti=[[Campagnola Emilia]], [[Fabbrico]], [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]] (MN), [[Guastalla]], [[Luzzara]], [[Moglia]] (MN), [[Novellara]], [[Rolo]]
|Patrono = [[Venerio (eremita)|san Venerio]]
|Zona sismica=3
|Festivo = 7 luglio
|Gradi giorno=2431
|PIL =
|Diffusività=
|PIL procapite =
|Nome abitanti=reggiolesi
|Mappa = Map of comune of Reggiolo (province of Reggio Emilia, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Patrono=[[Venerio eremita|san Venerio]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Reggiolo nella provincia di Reggio nell'Emilia
|Festivo=7 luglio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Reggiolo (province of Reggio Emilia, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Reggiolo nella provincia di Reggio nell'Emilia
}}
 
'''Reggiolo''' (''Rasöl'' nel [[Guastalla#Dialetto|dialetto locale]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 533-534}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:9135Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Reggio nell'Emilia]] in [[Emilia-Romagna]].
 
== Geografia fisica ==
Il comune di Reggiolo faè partesituato dellanella [[bassa reggiana]], ed è posto nella [[pianura Padana]], al confine con l'[[Oltrepò mantovano]], a 32&nbsp;km daa nord dal capoluogo provinciale [[Reggio nell'Emilia]].
Dista inoltre circa 30&nbsp;km da [[Mantova]], 40&nbsp;km da [[Modena]], 45&nbsp;km da [[Parma]] e 70&nbsp;km da [[Verona]].

Il territorio comunale, oltre al capoluogo, è composto dalle frazioni di Villanova, Bamby e Brugneto, per un totale di 43,01 chilometri quadrati.

Reggiolo confina a nord con i comuni [[provincia di Mantova|mantovani]] di [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]] e [[Moglia]], ad est con [[Rolo]], a sud con [[Fabbrico]], [[Campagnola Emilia]] e [[Novellara]] ad ovest con [[Guastalla]] e [[Luzzara]].
 
Estese tra il comune di Reggiolo e di [[Novellara]] vi sono ''Le Valli di Novellara e Reggiolo'', dette ''Valli''. Già [[palude|paludi]] nei secoli andati oggi bonificate e rese ''Area di Riequilibrio Ecologico''. Rappresentano delle casse d'espansione del [[Bonifica Parmigiana Moglia|Cavo Fiuma]] (cassa d'espansione Valle Bagna, Valletta e Valle Bruciati): un tempo erano utilizzate per la coltivazione estensiva della [[Cannabis sativa|canapa]].
 
== Origini del nome ==
Le origini documentali di Reggiolo datano intorno al Mille e dallo storico [[Ireneo Affò]] (secc. XVIII-XIX) si ritenne che il toponimo «Razolo» derivasse dal luogo emerso da piaghe paludose, ricoperte di «razze» (macchie spinose). Altri sostennero che in seguito il nome poteva essere legato alle sue origini favorite dal comune di Reggio che ne incrementò la popolazione e lo dotò di una rocca e altre torri di difesa. Storici antichi e recenti, interessati alle origini di questi centri padani (come il citato Padre Ireneo Affò, con una sua lettera stampata a Guastalla nel 1775), sembrano concordare sulla prima interpretazione. Altri propendono invece per la derivazione da un corrotto modo di chiamare la città di Reggio, ''Raézz'' (come Florenza, Fiorenzuola ossia piccola Firenze) che avrebbe generato ''Rézol'' o ''Ràzol'', ossia piccola Reggio. In un atto d'acquisto del 14 maggio [[1044]] da parte di [[Beatrice di Lotaringia|Beatrice]], madre di [[Matilde di Canossa]], per la prima volta si parla della ''corte Razolo''.
Di recente si è supposto che Razolo abbia possibile derivazione dal latino "radius" (raggio), intendendone la distribuzione a raggeraraggiera dell'abitato; o anche una forma di trasposizione del dialettale "ràsolo" (piantina di vite nei primi anni) come farebbe pensare in vari docc.documenti il toponimo scritto "raçolo" che ne suffragherebbe l'ipotesi avanzata dallo storico Franco Canova ("Le corti reggiolesi dai Gonzaga al sec. XX", 1996).
 
== Storia ==
=== Storia pre-medioevaleFondazione ===
Zona percorsa da vari corsi d'acqua pescosi e ricca di minuto traffico fluviale ([[Torrente Crostolo|Crostolo]], Bondeno, Po morto, Po maior poi detto Po vecchio), aveva un importante porto-traghetto: il Trifoso. Dai primi documenti si rileva che il Porto, la Corte e le Pescaie erano tre distinte realtà nel territorio circostante, individuate negli ultimi studi. La Corte fu ceduta al [[Abbazia di Frassinoro|monastero di Frassinoro]] nel [[1071]]; mentre le Pescaie vennero nel [[1099]] donate al monastero di [[Brescello]]. Del Porto si persero invece le tracce, anche se è probabile che fosse in seguito denominato "Vadum Azari", ossia transito fluviale di pertinenza della famiglia dei Da Palude. A Reggiolo non si poteva giungere se non per via d'acqua, anche se nel 1142 fu tracciata una strada (detta "vecia" un secolo dopo) diretta dalla città di Reggio fino al paese. Era necessario superare con ponte o traghetto il corso della Parmesana a sud di Razolo.
 
=== Dal medioevoXII ad oggisecolo ===
Nel [[1115]], il 25 luglio, a [[Bondeno di Roncore]], morì la contessa Matilde di Canossa, vice regina d'Italia dal [[1111]], dopo le estenuanti guerre contro il cugino imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]], nella difesa della Chiesa ai tempi di [[Gregorio VII]] e della Lotta per le investiture. Reggiolo, che cresceva d'importanza, pur restando sempre alla [[Mensa vescovile|mensa episcopale]] di Reggio, prima passò in forma enfiteutica al monastero di Frassinoro (1164) e poi divenne località d'interesse strategico al tempo del [[Storia di Reggio nell'Emilia#Libero Comune|comune di Reggio]] e nelle contese tra reggiani e mantovani nell'Oltrepo. Da secoli possesso dell'Episcopato di Reggio, la zona comprendente l'ampio territorio dall'isola di [[Suzzara]] fino a [[Quistello]], venne via via terreno di conquista da parte dei confinanti Mantovani, che ambivano a controllare le due rive del Po. Di fronte all'avanzata dei loro vicini a nord del distretto, i Reggiani dapprima contratta-ronocontrattarono con Mantova una gestione comune nella Regona: [[Pegognaga]], [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]], [[Bondeno di Roncore]] e Bondeno d'Arduino. Era il dicembre 1184,e le due città si ripromettevano pace e reciproco aiuto per 20 anni. Alla scadenza del Trattato, ripresero però le ostilità fra Reggio e Mantova, con la pressione dei Mantovani nell'Oltrepo senza limiti, decisi a impossessarsene. Ambivalenti supremazie dell'una e dell'altra città, portarono nei successivi vent'anni ad una tregua: aprile 1225. Durante le guerre precedenti erano stati distrutti il castello di Carlaxari (Sailetto, MN), assediata Gonzaga, e rasa al suolo Reggiolo (1223), con la demolizione della torre in muratura esistente costruitavi da Reggio nel periodo 1213-1220,con l'escavazione anche della Tagliata da [[Guastalla]] alla [[Moglia|Molea]], a ulteriore difesa del territorio confinante con Mantova ora proprio a Reggiolo.
Si compirono nel frattempo le prime essenziali opere di bonifica: sui terreni reggiolesi la Tagliata, realizzato con manodopera cremonese, nel 1218, forse su un vecchio alveo-ramo del Po in epoca romana. Venne fortificato l'esistente castello per timore delle minacce dei mantovani che, però, nel 1223 distrussero Reggiolo. La Treguatregua del 1225 resistette fino al 1257, consentendo ulteriori sviluppo del territorio reggiolese e dell'OltrepoOltrepò ormai sempre più soggetto ai Mantovani. Nel 1242 si eresse la torre nuova più a nord di quella atterrata nel 1223: il Mastio attuale della Rocca (alto allora 16&nbsp;m). Alcuni anni dopo si circondò la torre-mastio di una cortina muraria, più bassa dell'attuale (8&nbsp;m). Altre 4 torri furono costruite nei pressi, più a sud, due poi incorporate in un palazzo prospiciente la Piazza (Sartoretti), una alla corte Gollina (il Bittifredo, poi rocca) e l'altra sulla riva della Parmesana.
I Sessi di [[Rolo]] con i loro sostenitori di Reggio entrarono tuttavia inespugnarono Reggiolo per forza d'arme, nel [[1265]], per poi venderlo per 3.000 lire reggiane ai [[Cremona|cremonesi]] che, però, dovranno tre anni dopo rendere l'incauto acquisto, recuperando i soldi spesi. Successivamente la [[rocca di Reggiolo]] venne rafforzata nel mastio centrale, portata all'altezza attuale (m. 34). Nel [[1304]] [[Azzo VIII d'Este]], podestà temporaneo di Reggio, cedette il paese a due cittadini reggiani, che avevano cittadinanza anche mantovana. Ma solo due anni dopo subentrarono i [[Bonacolsi]], signori di Mantova, spalleggiati dai veronesi loro alleati.
E malgrado le rimostranze di Reggio, che ricorse persino all'Imperatore [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]] che era sceso in Italia, Reggiolo resterà dei Gonzaga fino al [[1630]].
 
=== Dal XVIII secolo ===
Apparterrà poi fino al 1746-48 al piccolo [[Ducato di [[Guastalla]], per essere poi integrato nel [[Ducato di Parma e Piacenza]], a seguito del [[Trattato di Aquisgrana (1748)|Trattatotrattato di Aquisgrana]], e restarvi fino al 1802, quando [[Napoleone Bonaparte]] cedette il ducato Guastallese con Reggiolo e Luzzara al comune di Reggio Emilia. Nel [[1806]] Reggiolo contava 4.677 abitanti. Nel [[1815]], dopo la [[Restaurazione]], Reggiolo ritornò ancora sotto a Parma, per essere poi annesso al [[Ducato di Modena e Reggio|Ducato Estense]] nel 1848 in seguito al [[1848Trattato di Firenze (1844)|trattato di Firenze]]. Durante il periodo parmense, nel [[1827]] Reggiolo ebbe in titolarità la sua Rocca, cedutagli dalla vedova di Napoleone, [[Maria Luigia d'Austria]]. Con il processo dell'[[Unità d'Italia]], Reggiolo passò nel [[1859]] con plebiscito al [[Regno di Sardegna]] e quindi definitivamente sotto la [[provincia di Reggio nell'Emilia]] e ne segue la storia.
Reggiolo è stato duramente colpito daidal [[terremotiterremoto dell'Emilia del 2012]], che hannoha causato seri danni alla rocca del paese, al centro storico e alle strutture agricole.
 
==== Eccidi di Reggiolo ====
Reggiolo è stato duramente colpito dai [[terremoti dell'Emilia del 2012]], che hanno causato seri danni alla rocca del paese, al centro storico e alle strutture agricole.
Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu teatro di [[eccidi di Reggiolo|due stragi]], entrambe perpetrate dai [[fascismo|fascisti]] contro i dissidenti ed i partigiani della zona.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
* [[Teatro comunale (Reggiolo)|Teatro comunale]]
* Palazzo Sartoretti<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.reggiolo.re.it/turismo/informazioni-turistiche/luoghi-di-interesse/palazzo-sartoretti/ |titolo=Palazzo Sartoretti. |accesso=21 maggio 2023 |dataarchivio=21 maggio 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230521144421/https://www.comune.reggiolo.re.it/turismo/informazioni-turistiche/luoghi-di-interesse/palazzo-sartoretti/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Architetture militari ===
{{D|Rocca di Reggiolo}}
* [[Rocca di Reggiolo|Rocca medievale]]: il castello eretto nel XIII secolo e rafforzato nel XIV, conserva all'esterno l'aspetto originale, con le mura, le quattro torri angolari ed il mastio muniti di merli. L'interno è adibito ad uffici.
====Rocca medievale====
[[File:La Rocca di Reggiolo.JPG|thumb|La rocca]]
* [[Rocca di Reggiolo|Rocca medievale]]: ilIl castello eretto nel XIII secolo e rafforzato nel XIV, conserva all'esterno l'aspetto originale, con le mura, le quattro torri angolari ed il mastio muniti di merli. L'interno è adibito ad uffici.
Nel centro storico di Reggiolo sorge l’imponente Rocca, creatasi intorno all’antica torre medievale (mastio) del 1242, su una modesta altura artificiale, detta “mota”, ora compensata dal rialzo della strada. La torre, circondata da un muro di cinta lungo 40 metri e che in origine non doveva superare gli 8 metri di altezza, risulta così essere il primo elemento di fortificazione del paese, eretto dai reggiani.
 
Nel corso dei secoli XIV e XV l’assetto della Rocca subì sostanziali modifiche ad opera dei Gonzaga con i quali (intorno al 1370), per difesa contro le bombarde, il muro di cinta (“circhia”) fu innalzato fino a raggiungere i 14 metri e dotato di quattro torri angolari alte circa 20 metri, due delle quali, quelle rivolte a sud, sporgenti. È ben visibile la linea di separazione verticale tra il muro più recente e le torri costruite in precedenza. A nord, dove si apre la porta principale, le torri, in linea con le mura e dotate di un lato obliquo, erano protette dal fossato e volte verso il territorio mantovano.
Tutte le torri sono aperte verso l’interno per consentire più facilmente le manovre di mezzi e persone; è verosimile che fossero collegate con il mastio centrale tramite passerelle “volanti” inserite nei numerosi fori dei muri. A sud, la sporgenza delle due torri d’angolo e la presenza di un’altra torre a difesa della porta, consentivano di tenere sotto tiro gli assalitori, grazie a numerose feritoie a strombo aperte all’interno e più strette verso l’esterno.
Al centro della facciata sud si apre una stretta porta d’accesso, in corrispondenza della quale sorge una quinta torre centrale; sugli stipiti della porta è ancora visibile il canale entro cui scorreva in verticale la saracinesca che chiudeva la porta. Di fronte esisteva un’altra fortificazione (battifredo) ora scomparsa, che si raccordava alle due torri laterali. Sono ancora visibili nelle torri angolari le tracce (i mattoni di colorazione diversa) di questo muro di recinzione che fungeva da anticamera tra la porta d’ingresso e il ponte levatoio più esterno.
Tutt’intorno al perimetro murario correvano i camminamenti per le ronde di guardia dei soldati.
 
Restano ancora tracce dell’antica merlatura, presumibilmente piatta durante il dominio della guelfa Reggio, e “a coda di rondine” con la ghibellina Mantova. La Rocca aveva all’interno un vasto spazio nel quale trovavano posto gli ambienti per i soldati, le stalle, i magazzini delle derrate, qualche casa, una chiesa dedicata a Santa Maria e la sede del Governatore o del Vicario.
 
All’esterno, la Rocca era difesa da un profondo fossato che circondava anche la parte abitata a nord, denominata “castello”, cinta da mura e collegata alla Rocca con un piccolo ponte levatoio. Il fossato di difesa, alimentato con l’acqua del vicino canale Tagliata, veniva così ad assumere la forma di un grande “otto” che circondava (e separava) in tutto il suo perimetro il complesso fortificato e quello abitato. Nel corso del ‘700 furono demolite le mura e le torri presenti nella zona incastellata.
 
Dai documenti, si hanno notizie dell’intervento, nel 1472, dell’architetto fiorentino Luca Fancelli, chiamato a Mantova dai Gonzaga come collaboratore dell’Alberti e come sovrintendente ai vari cantieri aperti in città. A Reggiolo gli fu affidata la sistemazione del cosiddetto “palazzo in rocca”, con la creazione di tre sale stuccate e decorate delle quali però, oggi, non rimane che un solo salone spoglio situato nella parte est della struttura. Malgrado questi lavori di restauro e di risistemazione della Rocca ad ambiente abitativo e residenziale, i Gonzaga, per i propri soggiorni nella zona, preferirono la vicina Villa Aurelia; in generale la Rocca non ricoprì mai veramente una funzione residenziale ma, piuttosto, mantenne la sua tipologia di edificio militare, oggi presenza unica di questo genere nella Bassa.
Non è da escludere che i lavori realizzati dal Fancelli abbiano riguardato anche la creazione di “passaggi segreti” sotterranei: in alcuni carteggi si accenna a ingressi/uscite dalla Rocca verso Gonzaga e verso la Villa Aurelia, attestati anche da recenti lavori di scavo.
 
====Il mastio====
 
Costruito nel 1242, è la parte più antica della Rocca. Ha un’altezza di 36 metri per una lunghezza nelle pareti esterne di 11,30 metri. Alla base è munito di un barbacane di rinforzo alla struttura, sporgente di circa un metro rispetto alla linea delle pareti. Presenta una muratura massiccia, che parte da uno spessore di circa 2,30 metri nella parte più bassa, ma che via via si riduce fino a 1,80 m nella parte alta. Vi si accedeva soltanto attraverso una porta sopraelevata munita di una scala di legno che poi veniva ritirata. All’interno vi sono cinque piani, oltre al piano terra e all’ultimo piano, ora a cielo scoperto, ma un tempo fornito di tetto, che possono essere risaliti con una scala a muro in marmo di 130 gradini, realizzata presumibilmente a fine ‘300/inizio ‘400. Si possono ancora notare i fori nella muratura che erano serviti per fissare i ponteggi nella costruzione dello stesso mastio.
====I restauri recenti====
 
Adibita ancora nel dopoguerra a usi abitativi, a sede scolastica e di laboratori artigianali, la Rocca ha poi conosciuto vari interventi di restauro tra i più importanti dei quali si ricordano quelli del 1976-1978 che hanno riguardato principalmente il mastio, e quelli del 1980-1983 che si sono occupati delle rimanenti strutture.
Il terremoto del 1985, benché non avesse arrecato danni gravissimi, rese inagibile la Rocca per un periodo di circa dieci anni. Solo nel 1995 infatti, vennero intrapresi i lavori (tra cui il rifacimento della pavimentazione interna ed esterna) che portarono poi alla riapertura definitiva della Rocca al pubblico e a un suo migliore inserimento nella vita e nelle pubbliche manifestazioni della comunità.<ref>Aldo Zagni, ''Storia di Reggiolo'', 1983</ref>
====La Rocca====
 
Con il generico termine di “castello”, largamente usato nel linguaggio corrente, si identificano varie opere fortificate, anche assai differenti tra loro per aspetti tipologici, dimensionali, stilistici, ecc. Una vasta sequenza di termini tecnici caratterizza queste differenti tipologie e l’espressione più corretta da riferirsi alla struttura fortificata di Reggiolo è quella di “rocca”. La rocca infatti è quell’apprestamento “militare” in funzione quasi esclusivamente strategico-difensiva destinato ad ospitare un forte contingente di armati, in cui i “quartieri” residenziali sono ridotti all’essenziale. Nella rocca, la tipologia rispecchia questa esigenza: ampio fossato con relativa “tagliata” o “circa”, un’alta cortina merlata interrotta da torri angolari o centrali, un’ampia “corte” interna, in cui sono eretti i casermaggi lignei a ridosso talvolta della cortina, la torre centrale o “mastio” sopravanzante le mura. Questi caratteri che qualificano le “rocche”, hanno riscontro nella fortificazione reggiolese.
 
====Caratteri architettonici====
 
La rocca di Reggiolo è stata innalzata nel XIII secolo, periodo in cui la “presa” e distruzione di castelli e rocche dalle fondamenta era, per così dire, all’ordine del giorno, con conseguenti totali rimaneggiamenti volumetrici e stilistici che hanno ridotto il numero di queste strutture giunte pressoché intatte sino ai nostri giorni. Reggiolo ha subito assalti e anche distruzioni, ma quasi tutte le XIII/XIV secolo, col risultato che i caratteri architettonici di questo edificio ben rispecchiano la tipologia delle rocche del tempo.
Tutto il complesso era circondato dal fossato, colmo d’acqua e alimentato probabilmente dall’antico canale di bonifica; tra la fossa e la rocca intercorreva uno spazio libero definito “tagliata” o “circa” che doveva contribuire alla difesa, obbligando eventuali assalitori ad avvicinarsi “allo scoperto”. Usualmente la larghezza della circa equivaleva alla gittata media delle macchine belliche del tempo o a un “tiro di balestra”. La cortina muraria, con paramento in laterizio, si innalza improvvisamente al termine della circa, ed è interrotta da imponenti torri angolari. Una torre centrale difende l’ingresso ad arco tuttora visibile. Le aperture nella cortina e nelle torri erano estremamente ridotte: per lo più balestriere e feritoie direzionate per il tiro incrociato. In prossimità del colmo della cortina e subito sotto la linea dei merli, si osservano innesti per mensole lignee: in essi, venivano alloggiate travi di quercia su cui poggiavano le caditoie lignee aggettanti per la difesa piombante. Tali strutture venivano realizzate soltanto in occasione di eventi bellici. L’accesso alle camminatoie veniva realizzato tramite scale lignee di cui sono ancora leggibili gli innesti all’interno dell’edificio. Nella “piazza d’armi” si riunivano le munizioni per la difesa piombante: grosse pietre e massi da catapulta; la “piazza” era solitamente tenuta sgombra per favorire il movimento delle truppe ed eventuali superfetazioni per lo stallo dei cavalli o l’alloggio dei militi, erano realizzate con tecnica rudimentale e facilmente rimovibile in caso di necessità. Il nucleo centrale della “difesa ad oltranza” era rappresentato dal mastio. Massiccio e imponente, racchiudeva in sé le caratteristiche di una rocca nella rocca: totalmente autosufficiente era provvisto di ingresso sopraelevato cui si accedeva tramite una scala lignea asportabile; nessuna apertura al piano terra, se non alcune feritoie balestriere; un’ampia cisterna garantiva l’approvvigionamento idrico e ampi depositi di cereali assicuravano l’alimentazione agli assediati. Il mastio era articolato su vari piani con solai lignei cui si accedeva tramite una stretta scala interna. I vani all’interno non venivano caratterizzati, riducendosi ad unici vasti ambienti senza tramezzi. La sommità del mastio, anch’essa merlata e apprestata per la difesa piombante, ospitava una finestrella probabilmente utilizzata per comunicazioni visive. L’impianto che ora ho descritto caratterizza la rocca di Reggiolo e, con qualche piccola modifica (es. la scaletta di Gianfrancesco Gonzaga), è rappresentativo della architettura militare del XII/XIV sec. in area locale. A Nord della Rocca, si distendeva il “castello” o “borgo”. Il termine di “castello” qualifica infatti (nella dizione antica) un qualsiasi nucleo di edifici residenziali fortificati. Nel caso di Reggiolo, il borgo, coevo alla rocca, era circondato anch’esso dalla fossa e unito tramite uno stretto ponticello fortificato alla “piazza d’arme” (vedi fotografie catasto 1821). I caratteri costruttivi e la tipologia della rocca di Reggiolo ben illustrano l’architettura fortificata locale del XIII-XIV sec., ma il modello architettonico utilizzato ricalca schemi assai più antichi, di epoca medievale. Nell’alto-medioevo, infatti, le strutture fortificate seguivano criteri distributivi assai simili, impostati su un'unica torre centrale, circondata da una cortina difensiva. È assai raro riscontrare questo schema nella maggior parte dei castelli e delle rocche ancora oggi rimaste e questa particolare caratteristica qualifica l’edificio di Reggiolo tra i più importanti esempi di architettura fortificata italiana. In questo contesto, ogni minimo intervento di “restauro” sulle strutture esistenti deve venire attentamente seguito e impostato su serie ricerche ed analisi, in caso contrario rischiamo la compromissione del monumento.<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.reggiolo.re.it/eventi-volontariato-e-turismo/turismo/informazioni-turistiche/luoghi-di-interesse/rocca-medievale-e-mastio/ |titolo=Comune di Reggiolo |accesso=4 luglio 2021 |dataarchivio=9 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210709183715/https://www.comune.reggiolo.re.it/eventi-volontariato-e-turismo/turismo/informazioni-turistiche/luoghi-di-interesse/rocca-medievale-e-mastio/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Società ==
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Il dialetto parlato a Reggiolo presenta per la maggior parte caratteristiche tipiche del [[dialetto mantovano]] e si differenzia notevolmente dal [[dialetto reggiano]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
* Fiera di luglio - sagra di san Venerio: la tradizionale fiera di luglio si svolge la prima domenica di luglio. La fiera prevede manifestazioni, eventi, esposizioni di vario genere. Con la fiera di luglio si apre la sagra di san Venerio, il santo protettore di Reggiolo. Durante la sagra si svolge la traslazione dell'immagine del santo dall'oratorio di San Venerio alla chiesa parrocchiale e quindi l'immagine del santo viene portata in processione solenne.
* Festa della Zucca: l'ultima settimana di settembre si svolge la tradizionale fiera della Zucca che propone all'interno di essa la cucina della zucca con il piatto tipico di tradizione sia della bassa mantovana che di quella reggiana: i tortelli di zucca. La Fiera della Zucca è accompagnata da canti e varie rappresentazioni folcloristiche locali.
* Hard Rock Beer: la festa della birra di Reggiolo
* Ruttosound: dal 1997 Stefano Morselli.<ref>{{cita web|url=http://www.ruttosound.com/ras_stampa_07.htm|accesso=6 gennaio 2013|titolo=La storia e finalità della festa|sito=ruttosound.com|autore=Roberto Ferrari|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130911073058/http://www.ruttosound.com/ras_stampa_07.htm|dataarchivio=11 settembre 2013}}</ref> Manifestazione organizzata a scopi benefici in favore dell'associazione Grade Onlus.<ref>{{citazionecita necessariaweb|url=http://www.reggiolo.org/grade/|titolo=Presentazione Grade Onlus|sito=reggiolo.org|autore=Redazione Sito}}</ref> Nel 2009 la gara ha avuto 25un'affluenza di 20.000 spettatori.<ref>{{cita web|url=http://win.ruttosound.com/ruttold/rass_pop.htm|titolo=La carica dei 20.000 nel giorno del Ruttosound|sito=ruttosound.com|autore=Mirko Bondioli}}.</ref>
 
* Ruttosound: dal 1997 Stefano Morselli<ref>{{cita web|url=http://www.ruttosound.com/ras_stampa_07.htm|accesso=6 gennaio 2013|titolo=La storia e finalità della festa|sito=ruttosound.com|autore=Roberto Ferrari|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130911073058/http://www.ruttosound.com/ras_stampa_07.htm|dataarchivio=11 settembre 2013}}</ref>.{{citazione necessaria|Nel 2009 la gara ha avuto 25.000 spettatori}}.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Reggiolo 25 Apr 2009 Bandarinaldi.jpg|thumb|il [[corpo filarmonico Giovanni Rinaldi]]]]
Particolarmente attivo in ambito musicale è il [[circolo musicale Giovanni Rinaldi]] che comprende la scuola di musica comunale e il [[corpo filarmonico Giovanni Rinaldi]]. Oltre ai consueti concerti del corpo filarmonico (25 aprile, fiera di luglio, concerto di Natale) il circolo organizza anche diverse giornate musicali dedicate ai musicisti di ogni età come il Clarisax Day e l'Ottoniday, nonché la Giornata della musica aperta esclusivamente ai giovani allievi delle scuole di musica. Il 2008 è stato un anno di celebrazioni per il [[corpo filarmonico Giovanni Rinaldi]] che oltre a commemorare i suoi 140 di attività ha festeggiato i 10 anni di direzione del maestro Paolo De Gaspari e ha inaugurato la nuova sede della scuola di musica e del corpo filarmonico, una tra le più all'avanguardia a livello acustico e di insonorizzazione del circondario.
 
== Cultura ==
=== AtleticaMusei ===
* [[Raccolta d’arte "A. R. Giorgi"]]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Reggiolo haè ancheservita ilda un proprio casello autostradale (Reggiolo-Rolo) sulla [[Autostrada A22 (Italia)|Modena-Brennero]]. Questa importante arteria stradale lo collega a nord con [[Mantova]], [[Verona]] e il passo del [[passo del Brennero|Brennero]] e a sud con [[Modena]] e l'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]].
 
=== Ferrovie ===
Riga 103 ⟶ 146:
|Inizio = 9 luglio 1985
|Fine = 7 giugno 1990
|Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|Note = <ref name=interno>[http://amministratori.interno.it/ Anangrafe degli amministratori locali e regionali]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
Riga 110 ⟶ 153:
|Inizio = 7 giugno 1990
|Fine = 24 aprile 1995
|Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]] (1990-1991)<br />[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] (1991-1995)
|Note = <ref name=interno />
}}
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|Inizio = 24 aprile 1995
|Fine = 14 giugno 1999
|Partito = -[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]
|Note = <ref name=interno />
}}
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|Inizio = 14 giugno 1999
|Fine = 8 giugno 2009
|Partito = [[centro-sinistra]] ([[Democratici di Sinistra|DS]] dal 2007 -[[Partito Democratico (Italia)|PD]])
|Note = <ref name=interno />
}}
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|Inizio = 8 giugno 2009
|Fine = 26 maggio 2014
|Partito = lista civica ''Centrosinistra per Reggiolo''
|Partito = [[centro-sinistra]]
|Note = <ref name=interno />
}}
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|Nome = Roberto Angeli
|Inizio = 26 maggio 2014
|Fine = ''in carica''
|Partito = lista civica ''Centro-sinistraCentrosinistra per Reggiolo'', sostenuta dal [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Note = <ref name=interno />
}}
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=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|ItaliaFrancia|NiardoBon Encontre}}, dal 20122022{{Cn}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città è l<nowiki>'</nowiki>''U.S.[[Unione ReggioloSportiva Calcio A.S.D.''Reggiolo]] che milita nel girone B [[Emilia-Romagna|emiliano-romagnolo]] di [[PromozioneSeconda (calcio)|PromozioneCategoria]].
 
Nella stagione 1974-75 vi militò nella squadra degli Juniores [[Carlo Ancelotti]], nato proprio a Reggiolo. Negli [[Anni 1990|anni novanta]] vi giocò anche [[Vincenzo Iaquinta]], campione del mondo [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]].
 
=== Atletica ===
L'Atletica Reggiolo in 30 anni di storia è una delle più importanti realtà regionali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comune.reggiolo.re.it|Sito istituzionale}}
* {{cita web|http://www.reggiolo.org|Sito della manifestazione più nota di Reggiolo, l'Hard Rock Beer}}
* {{cita web|http://www.reggiolo.org/gallery.html|Galleria fotografica su Reggiolo, i suoi personaggi ed i suoi eventi}}
* {{cita web|http://www.bandarinaldi.it|Sito del Corpo filarmonico "Giovanni Rinaldi"}}
* {{cita web|http://www.musicareggiolo.it|Sito della scuola di musica}}
 
{{Comuni della provincia di Reggio nell'Emilia}}
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[[Categoria:Reggiolo| *]]
[[Categoria:Borghi franchi]]