Udine: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la stazione della metropolitana di Milano|Udine (metropolitana di Milano)}}
{{Divisione amministrativa
|
|
|Nome ufficiale = {{it}}Udine<br/>{{fur}} Udin<ref>Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi {{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica ufficiale}}</ref>
|Stato = ITA
|Voce stemma =
|Voce bandiera =
|Panorama = Udine_collage.png
|Didascalia = In senso orario: [[piazza Libertà (Udine)|Piazza Libertà]] con la [[loggia di San Giovanni]], il [[Castello di Udine|castello]], l'angelo del castello, il [[Cattedrale di Udine|duomo]], [[piazza Matteotti (Udine)|piazza Matteotti]], la [[loggia del Lionello]], [[via Mercatovecchio]]
|Divisione amm grado 1 = Friuli-Venezia Giulia
|Divisione amm grado 2 = Udine
|Amministratore locale = [[Alberto Felice De Toni]]
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[centro-sinistra]]
|Data elezione = 18-4-2023
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = San Gottardo, Godia, Beivars, San Bernardo, S.Ulderico Laipacco, Baldasseria Alta, Baldasseria Media, Baldasseria Bassa, Cussignacco, Gervasutta, Cormor Alto, Cormor Basso, Rizzi, Paderno
|Divisioni confinanti = [[Campoformido]], [[Pasian di Prato]], [[Pavia di Udine]], [[Povoletto]], [[Pozzuolo del Friuli]], [[Pradamano]], [[Reana del Rojale]], [[Remanzacco]], [[Tavagnacco]], [[Martignacco]]
|Zona
|Gradi
|Nome abitanti = udinesi
|Patrono = [[santi Ermacora e Fortunato]]
|Festivo = 12 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Parlamentari =
|Mappa = Map of comune of Udine (province of Udine, region Friuli-Venezia Giulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Udine nell'ex omonima provincia
}}
'''Udine''' (
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
La città è situata al centro della [[Friuli|regione storica friulana]]. Dista, in linea d'aria, poco più di {{m|20
Sorge
{{Sequenza immagini
|larghezza = 800px
|align = center
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=== Clima ===
Udine è comunque una delle zone meno nevose delle pianure settentrionali, con circa {{M|10
La decrescita rispetto ai primi decenni del secolo scorso tuttavia è minore rispetto a molte città del Nord-Ovest italiano ({{M|13
Dopo il decennio
Le nevicate più abbondanti dal gennaio
* gennaio
* 31 dicembre
* 21 febbraio
* 3 marzo
* 29 dicembre
* 17 dicembre
Spesso sono differenti gli accumuli da nord a sud della città: verso nord infatti c'è meno disturbo eolico e spesso maggior esposizione alle correnti di SW, vere fautrici delle rare nevicate udinesi.
La classica configurazione da neve per Udine è la formazione di un minimo depressionario nel golfo ligure e la sua traslazione verso il [[golfo di Venezia]], con la formazione contemporanea di un minimo
{{ClimaAnnuale
|nome= Udine
|tempmax=7,9,13,17,22,25,28,28,24,19,13,8
|tempmin=-1,1,3,7,11,15,17,17,13,9,4,0
|pioggia=89,72,103,119,126,136,79,90,99,124,107,104
}}
== Origini del nome ==
Giovanni Frau ipotizza che "Udine" derivi da un toponimo pre-latino, una formazione dalla radice *''oudh''-/*''udh''- («mammella» o «colle») seguita da un suffisso non del tutto chiaro. Prime attestazioni sono ''Udene'' (983) e ''Utinum'' (latinizzazione da ''Ud''-; attorno al 1000). Un'altra possibile etimologia è la derivazione da varianti [[lingua longobarda|longobardo]]-[[lingua sassone antica|sassoni]] del teonimo "[[Odino]]" (scandinavo ''Odhinn'', longobardo ''Guodan'',<ref>Si noti che la grafia del teonimo longobardo ''Godan'' o ''Guodan'' per [[Odino]] è attestata con G iniziale per un probabile processo di latinizzazione della trascrizione grafica del suono germanico /wu/, /uu/, altrimenti comunemente rappresentato da W, verificatasi anche, ad esempio, per i nomi ''Waltari'' divenuto "Gualtiero", o ''Wido'' divenuto "Guido".</ref> sassone ''Uoden''), dio supremo nel ramo settentrionale della [[Mitologia norrena|religione germanica]]. Infatti, i [[Longobardi]], un raggruppamento di popoli di origine germanica che includeva i Longobardi veri e propri e un vasto numero di [[Sassoni]], tra gli altri, attorno al [[VI secolo]] si insediarono a partire da questa zona prima di espandersi nel resto del [[Nord Italia]] ([[Lombardia (regione storica)|Lombardia]] in senso lato). Non a caso [[Cividale del Friuli]] era un importante centro di questa popolazione. Si noti anche come il nome [[lingua slovena|sloveno]] della città, ''Videm'', sia un [[ipercorrettismo]] sviluppato nel XIX secolo sulla base di toponimi identici in Slovenia, laddove il nome precedente, e più proprio, della città in sloveno era ''Vidan''.<ref>Toporišič, Jože. 2002. "Pavle Merkù o Slovenskem pravopisu 2001." ''Kras'' 54/55: 62–64. Reprinted in: Jože Toporišič. 2011. ''Intervjuji in polemike'', pp. 329–333. Ljubljana: Založba ZRC, p. 330.</ref>
== Storia ==
{{
Capitale della regione storica del [[Friuli]], è abitata sin dal [[neolitico]]<ref>
Citata in occasione della donazione del castello cittadino da parte dell'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]] nel [[983]] con il nome di ''Udene'', dal [[1222]] divenne una delle residenze dei [[Patriarcato di Aquileia|Patriarchi di Aquileia]], grazie al patriarca [[Bertoldo di Andechs-Merania|Bertoldo di Andechs]], che si trasferì da Cividale a Udine in seguito a un terremoto che lesionò la sua residenza (25 dicembre). Per la sua centralità fu sempre preferita dai patriarchi, che vi fecero in seguito erigere il palazzo patriarcale. Nel [[XIV secolo]] Udine divenne la città più importante della regione per il commercio e i traffici, a scapito di Aquileia e Cividale del Friuli. Il 7 giugno [[1420]], in seguito alla guerra tra Venezia e il Patriarcato di Aquileia, la città venne conquistata dalle truppe veneziane, segnando la caduta e la fine del potere temporale dei
=== La guerra civile del 1511 ===
[[File:Old udine.jpg|right|thumb|Pianta prospettica del [[1652]] attribuita a [[Joseph Heintz il Giovane]], è conservata presso i [[Civici musei e gallerie di storia e arte|civici musei del Castello]]]]
La città di Udine fu interessata, a partire dal 27 febbraio [[1511]], da una [[guerra civile]] passata alla storia con il nome di "[[Crudele giovedì grasso|crudel zobia grassa]]", che si rivelò sanguinosa e che si estese presto a tutto il Friuli. Ad aggravare le condizioni della popolazione fu, nei giorni immediatamente successivi, un violento terremoto in seguito al quale si svilupparono numerosi incendi e il crollo del castello cittadino. Da ultima, la [[peste]] determinò un ulteriore peggioramento della situazione.<ref>[http://www.santuariocastelmonte.it/storia.htm Fonte: santuariocastelmonte.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090205061137/http://www.santuariocastelmonte.it/storia.htm |data=5 febbraio 2009}}</ref> Legata alla ''zobia grassa'' è l'origine della versione friulana di Romeo e Giulietta, ovvero la storia di due giovani amanti, Lucina e Luigi, appartenenti alle famiglie rivali dei [[Savorgnan]] e dei [[Porto (famiglia)|Da Porto]].<ref name="test">[http://www.quadrantearte.com/Letteratura/Articoli/tabid/185/articleType/ArticleView/articleId/239/GIULIETTA-E-ROMEO-LORIGINE-FRIULANA-DEL-MITO.aspx] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110401015729/http://www.quadrantearte.com/Letteratura/Articoli/tabid/185/articleType/ArticleView/articleId/239/GIULIETTA-E-ROMEO-LORIGINE-FRIULANA-DEL-MITO.aspx|data=1 aprile 2011}}</ref>
=== Dal dominio veneziano alla prima guerra mondiale ===
[[File:TinaModotti.PNG|right|thumb|[[Tina Modotti]], attrice, fotografa e rivoluzionaria, nel film del [[1920]] ''[[Pelle di tigre]]'']]{{vedi anche|Storia della Repubblica di Venezia}}
Sotto il dominio della [[Repubblica di Venezia]] dal [[1420]] al [[1797]], Udine divenne la quinta città della Repubblica per importanza e popolazione e lo fu sino alla fine del [[XVIII secolo]]<ref>{{Cita web|autore=Paolo Malanima|url=http://www.paolomalanima.it/default_file/Italian%20Economy/Urban_Population.pdf|titolo=Italian Urban Population 1300-1861|formato=PDF|accesso=25 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101207004202/http://www.paolomalanima.it/default_file/Italian%20Economy/Urban_Population.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Con la [[Caduta della Repubblica di Venezia]], Udine divenne francese per via delle campagne napoleoniche. In seguito alla [[Restaurazione]], Udine vide il passaggio al [[Regno Lombardo-Veneto]], stato posto sotto la sovranità dell'allora [[Impero austriaco]].
Nel [[1848]], durante la [[prima guerra d'indipendenza]], la città insorse contro gli austriaci insieme con il resto del Friuli. Venne creato un Governo Provvisorio a [[Palmanova]] sotto la guida del generale [[Carlo Zucchi]]. L'esercito asburgico prese Palmanova, incendiò molti paesi vicini e, infine, bombardò Udine, che capitolò. Queste vicende vennero appassionatamente raccontate dalla scrittrice [[Caterina Percoto]], testimone oculare dei fatti.<br> Nel [[1866]], al termine della [[Terza guerra d'Indipendenza]], ci fu l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
=== Dalla prima guerra mondiale alla fine del Novecento ===
[[File:Perusini.JPG|right|thumb|[[Gaetano Perusini]], neuropsichiatra, scopritore insieme ad [[Alois Alzheimer]] della [[malattia di Alzheimer]]]]
Durante la [[prima guerra mondiale]] Udine fu, fino alla [[Battaglia di Caporetto|disfatta di Caporetto]], sede dell'alto [[Comando supremo militare italiano]], tanto da ricevere l'appellativo di "''capitale della guerra''".
Dal 17 agosto 1915 era sede anche del II Gruppo (poi [[2º Gruppo volo]]).
L'ospedale psichiatrico di [[Sant'Osvaldo (Udine)|Sant'Osvaldo]], a pochi chilometri dal comando militare delle operazioni di guerra, era stato trasformato nel [[1916]] in un ospedale militare. I malati di mente vennero trasferiti in altri ospedali italiani ma l'ospedale ospitava comunque un migliaio di degenti, in parte militari
Proprio nei pressi dell'ospedale si costituì un deposito di munizioni. Il 27 agosto del [[1917]] alle ore 11.00 il deposito di munizioni esplose, causando un disastro del quale non venne mai riconosciuto il numero esatto delle vittime civili e militari e che causò la completa distruzione delle abitazioni di una vastissima zona, della chiesa di Sant'Osvaldo e dell'asilo di Sant'Osvaldo. Il disastro, causato probabilmente dalla sottovalutazione del pericolo di stoccaggio di munizioni e gas da parte dei militari italiani, passò sotto censura da parte delle autorità militari, peraltro in quei mesi presenti in città per dirigere la guerra, e viene ricordato dalla popolazione udinese con il nome di "[[scoppio di Sant'Osvaldo]]" o "la Polveriera di Sant'Osvaldo".<ref>Dedica di un'area verde alle vittime dello Scoppio di Sant'Osvaldo</ref> Meno di due mesi dopo seguì la [[disfatta di Caporetto]], il 24 ottobre [[1917]].
Nel primo dopoguerra la città divenne capoluogo della ''Provincia del Friuli'', che comprendeva l'allora [[provincia di Gorizia]] (fino al [[1927]]), e le attuali province di [[Provincia di Pordenone|Pordenone]] (fino al [[1968]]) e Udine. Dopo l'[[8 settembre 1943]] venne posta sotto la diretta amministrazione militare del [[Germania nazista|III Reich]] nell'ambito del [[Zona d'operazioni del Litorale adriatico]] che cessò con la fine dell'occupazione tedesca nell'aprile [[1945]]. Il 6 maggio [[1976]] la città venne colpita dal disastroso [[Terremoto del Friuli del 1976|terremoto del Friuli]]. Sebbene a Udine il numero delle vittime non
Gli [[anni di piombo]] colpirono anche la città
=== Simboli ===
[[File:Coat of Arms of Udine
;Stemma
Lo stemma del Comune di Udine è uno scudo bianconero sormontato da una corona ducale, che peraltro riprende lo stemma della Famiglia [[Savorgnan]]. Sulla corona ducale è posto un cavallo nascente. Lo scudo è circondato da un ramo di alloro e di quercia, legati da un nastro tricolore al quale è appuntata la medaglia d'oro al valor militare. È stato riconosciuto ufficialmente assieme al gonfalone con decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|Capo del governo]] del 2 ottobre 1939.<ref>{{cita web|titolo=Udine |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5778 |sito= Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|D'argento, al [[Scaglione (araldica)|capriolo]] di nero, scudo sormontato dalla corona ducale, [[cimiero]] con cavallo nascente d'argento posto in maestà.<ref name="AralCiv">{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/udine/|titolo=Città di Udine – (UD)|accesso=19 novembre 2022}}</ref>}}
; Gonfalone
{{citazione|drappo partito di nero e di bianco terminante in banda, riccamente ornato di ricami d’oro, caricato dello stemma civico, con l’iscrizione centrata in bianco e nero: {{maiuscoletto|Città di Udine}}. Le parti di metallo sono dorate. Nella freccia è rappresentato lo stemma della città. I cordoni e le frange sono a destra di bianco ed a sinistra di nero.<ref name="AralCiv" /><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/1bbf8085-170a-40db-80ad-a9f8f662eab8/1815-udine|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Udine|accesso=26 settembre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>}}
Allo stesso modo si presenta la bandiera comunale.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Udine
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}La città è stata decorata con la [[croce al merito di guerra]] (1915-1918) {{cn}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
|collegamento_onorificenza = croce al merito di guerra
}}
Udine è tra le [[Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella [[Resistenza italiana|lotta partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]]
{{Onorificenze
Riga 203 ⟶ 133:
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Fedele alle tradizioni dei padri, anelante a riscattarsi dalla tirannide e a rinascere a libertà, il popolo Friulano, dopo l'8 settembre 1943, sorgeva compatto contro l'oppressione tedesca e fascista, sostenendo per 19 mesi una lotta che sa di leggenda. A domarne la resistenza, il tedesco guidava e lanciava, in disperati sforzi, orde fameliche di mercenari, mentre il livore fascista a servizio delle barbarie tradiva il generoso sangue del popolo. La fede ardente e l'indomito valore delle genti Friulane vincevano sulle rappresaglie, sul terrore, sulla fame. Nelle giornate radiose dell'insurrezione, i suoi ventimila partigiani, schierati dai monti al mare, scattavano con epico eroismo per ridonare a vita
| |data = Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 4 giugno 1947<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18879&iddecorato=18426|titolo=Sito del Quirinale|accesso=3 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070311081929/http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18879&iddecorato=18426|urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di città
|collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
|motivazione = Città Regia
|luogo = Patente Imperial Regia, 24 aprile 1815
}}
=== Ricorrenze ===
Le ricorrenze principali della città di Udine:
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Via mercatovecchio.jpg|right|thumb|Vista di Via Mercatovecchio, nel cuore della città]]
La città di Udine conserva, dal punto di vista urbanistico, la tipica impronta delle città medievali. La città si è sviluppata intorno al colle del castello, al centro, espandendosi a partire dal X secolo (si contarono ben cinque [[Mura di Udine|cerchie murarie]] successive, fino al XV secolo, con relative porte e portoni).
Tra i monumenti più famosi: il ''Castello'' sito su
{{Sequenza immagini
|larghezza=250px
|titolo=Loggia del Lionello
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=== Architetture di piazza Libertà e del castello ===
* [[Loggia del Lionello]]<br />
* Loggia e tempietto di San Giovanni<br />Di fronte alla [[loggia]] del Lionello si trovano la loggia
{{Sequenza immagini
|larghezza=250px
|titolo=Loggia di San Giovanni e Torre
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|File:Udine piazza Libertà 01.jpg|La loggia di San Giovanni
}}
* Torre dell'Orologio<br />Inglobata nella loggia di San Giovanni, la torre fu costruita nel [[1527]] su disegno di [[Giovanni da Udine]] che si ispirò alla torre veneziana di [[piazza San Marco]]. Alla sua sommità sorgono i due mori che battono le ore su una campana, le attuali sculture in rame risalgono al [[1852]]
* Arco Bollani e chiesa di Santa Maria in Castello<br />Da piazza Libertà si prosegue lungo la salita del Castello, dove poi si attraversa l'[[arco Bollani]], del [[1556]], progettato da [[Andrea Palladio]] e sormontato dal [[leone di San Marco]]. Si percorre quindi la loggia del Lippomano, datata [[1487]]. Si giunge così alla [[chiesa di Santa Maria di Castello (Udine)|chiesa di Santa Maria di Castello]], la più antica della città. Alla chiesa di Santa Maria è addossata la "casa della Confraternita", edificio medievale restaurato nel [[1930]]. Accanto sorge l'"arco Grimani" eretto nel [[1522]] in onore del doge omonimo, originariamente situato in via Portanuova e qui ricomposto nel [[1902]], attraverso l'arco si giunge al piazzale del castello.
* Il castello
Riga 254 ⟶ 194:
:L'imponente costruzione domina il colle e l'intera città di Udine. Da tempo immemorabile, era presente sul colle un sito fortificato testimoniato dai resti neolitici e romani ritrovati sul colle del castello. Dopo numerosi rimaneggiamenti quest'ultimo fu gravemente danneggiato nel terremoto del [[1511]]. Il 2 ottobre [[1517]] fu dato avvio alla ricostruzione, che tuttavia si protrasse a lungo nel tempo, per mancanza di fondi, vastità e complessità dei lavori. Questi vennero inizialmente affidati a Giovanni Fontana, che però lasciò la città rinunciando all'incarico nel [[1519]]. [[File:Udine CasadellaContadinanza.jpg|right|thumb|La casa della Contadinanza]]
L'aspetto romano-cinquecentesco dell'edificio, che lo rende più simile
* Casa della Contadinanza<br />Sullo spiazzo erboso alla sommità del colle del castello, sorge la casa della Contadinanza in cui risiedevano i rappresentanti dei contadini friulani, terzo corpo politico della Patria del Friuli. Quella
=== Architetture religiose ===
Udine è sede [[Arcidiocesi di Udine|arcivescovile]].
[[File:Duomo di udine, esterno 01.JPG|thumb|right|La facciata della cattedrale]]
* [[Cattedrale di Udine|Cattedrale metropolitana di Santa Maria Annunziata]]
Edificata a partire dal [[1236]] per volere del patriarca [[Bertoldo di Andechs-Merania]]. La costruzione venne ultimata in un centinaio di anni. A fianco del Duomo si trova il campanile con il battistero, sede di un piccolo Museo del Duomo.
* [[Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Udine)|Santuario della Beata Vergine delle Grazie]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Castello (Udine)|Chiesa di Santa Maria di Castello]]<br />Si tratta della più antica chiesa di Udine, risalente al [[XII secolo]] e posta sul colle del [[Castello di Udine|castello]].
* [[Oratorio della Purità|Chiesa dell'Oratorio della Purità]]<br />Posta a destra del Duomo, fu eretta nel [[1757]] per volere del cardinale [[Daniele Dolfin (1688-1762)|Daniele Dolfin]], il quale fece acquistare
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Udine)|Chiesa di Sant'Antonio Abate]]
[[File:5976 - Udine - Chiesa di Sant'Antonio Abate.JPG|thumb|right|Particolare della facciata della chiesa di Sant'Antonio Abate con stemma della [[Dolfin (famiglia)|famiglia Dolfin]]]]
:In origine era un edificio in stile gotico risalente al [[XIV secolo]], venne eretta per volere del [[Patriarchi di Aquileia|patriarca]] [[
* [[Chiesa della Beata Vergine del Carmine (Udine)|Chiesa della Beata Vergine del Carmine]]<br />Costruita dai [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|frati Carmelitani]] nel [[XVI secolo]] s'incontra percorrendo ''via Aquileia'', all'interno è custodito il [[sarcofago]] del [[Beato Odorico da Pordenone]].
* Chiesa della Madonna della carità<br />Situata presso l'Istituto Filippo Renati, risalente al [[1762]] è
* Chiesa della presentazione di Maria al tempio<br />Detta ''chiesa delle zitelle'' fa parte dell'antico convitto di via Zanon fondato nel [[1595]].
[[File:Udine-ChiesadelRedentore.jpg|thumb|right|La facciata neoclassica della chiesa del Redentore]]
* Chiesa del Redentore<br />Risale al [[1733]]; la facciata, in stile [[neoclassico]], è stata realizzata un secolo dopo dall'architetto friulano [[Giovanni Battista Bassi]]; si trova in via Mantica.
* Chiesa di San Cristoforo,
* [[Chiesa di San Francesco (Udine)|Chiesa di San Francesco]]<br />La chiesa fu consacrata nel [[1266]] e con l'attiguo convento costituisce l'inizio della penetrazione dell'ordine dei [[frati francescani]] nel [[Patriarcato di Aquileia]]. I frati furono introdotti dal patriarca [[Bertoldo di Andechs-Merania]], amico personale di san [[Francesco d'Assisi]]. È ritenuta una delle chiese più belle della città per la sua pura e semplice linea francescana. All'interno, formato da un'unica navata che termina con tre absidi, sono visibili affreschi trecenteschi, molto deperiti; rappresentano i più antichi esempi di pittura in città.
* [[Chiesa di San Giacomo Apostolo (Udine, capoluogo)|Chiesa di San Giacomo]]<br />Eretta nel [[1378]] per volere della "Confraternita dei pellicciai", inizialmente come cappella poi ingrandita, è situata nell'antica "piazza delle Erbe",
* [[Chiesa di San Giorgio (Udine)|Chiesa di San Giorgio]]<br />Fu eretta a partire dal [[1760]], aperta al culto nel [[1780]] e terminata solo nel [[1831]] in borgo Grazzano. All'interno una pala del [[1529]] raffigurante [[San Giorgio]] che uccide il drago, opera di [[Sebastiano Florigerio]].
[[File:Udine-ChiesadiSanPietroMartire.jpg|thumb|La chiesa di San Pietro Martire]]
* [[Chiesa di San Pietro Martire (Udine)|Chiesa di San Pietro Martire]]<br />Si trova in via
* Chiesa del Santo Spirito<br />L'edificio originario, situato in via Crispi, risale al [[1395]], fu poi ricostruito su progetto di [[Giorgio Massari]] nel [[XVIII secolo]]. Ha pianta ottagonale e conserva due tele del pittore settecentesco [[Francesco Zugno]].
* Chiesa di San Valentino<br />Risalente al [[1574]] si trova in via Pracchiuso, uno degli antichi borghi della città, qui si svolge annualmente la festa dedicata al Santo.
* Chiesa della Santa Maria della Misericordia nell'ospedale civile<br />Edificata nel 1959 su progetto di [[Giacomo Della Mea]], all'interno presenta mosaici di [[Fred Pittino]], bronzi di Giulio e [[Max Piccini]] e nel pronao graffiti di [[Ernesto Mitri]].
* [[Chiesa di Santa Chiara (Udine)|Chiesa di Santa Chiara]]<br />Si trova presso l'Educandato Uccellis, risalente al [[XVII secolo]], all'interno presenta affreschi di [[Giulio Quaglio il Giovane|Giulio Quaglio]].
* [[Tempio ossario dei Caduti d'Italia]]<br />Realizzato tra il [[1925]]
* [[Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Udine)|Chiesa di Sant'Andrea Apostolo]] a Paderno
* [[Chiesa di San Marco Evangelista (Udine)|Chiesa di San Marco Evangelista]] a Chiavris
* [[Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Udine)|Chiesa di Sant'Antonio di Padova]] a Rizzi
* [[Chiesa di San Giacomo Apostolo (Udine, Beivars)|Chiesa di San Giacomo Apostolo]] a Beivars
* Cappella Manin<br />Edificio [[XVIII secolo|settecentesco]] del [[1733]] a pianta esagonale in stile [[barocco]] commissionato a [[Domenico Rossi (architetto)|Domenico Rossi]] dal conte Lodovico Alvise Manin, padre del futuro doge [[Ludovico Manin]]. Al suo interno sull'altare si può ammirare una ''Madonna con Gesù bambino'', opera di [[Giuseppe Torretti]]. Sempre opera sua sono gli altorilievi presenti alle pareti: ''Nascita della Vergine'', ''Visitazione'', ''Presentazione di Gesù al tempio'' e ''Presentazione di Maria bambina al tempio''.
* Cappella di Santa Maria del Monte<br />Annessa al palazzo del Monte di Pietà ospita opere di [[Giulio Quaglio il Giovane|Giulio Quaglio]].
File:Udine-ChiesaOratoriodellaPurità.jpg|Oratorio della Purità
File:Udine-Basilica Santuario della Beata Vergine delle Grazie.jpg|Basilica santuario della Beata Vergine delle Grazie
Riga 297 ⟶ 242:
File:Udine-ChiesadiSantAntonio.jpg|Chiesa di Sant'Antonio Abate
File:L’Angelo del campanile della Chiesa di Santa Maria di Castello di Udine.JPG|L’Angelo del campanile della Chiesa di Santa Maria di Castello di Udine
</gallery
=== Palazzi ===
{{vedi anche|Palazzi e architetture del centro storico di Udine}}
[[File:Udine-PalazzodelMontediPietà.jpg|thumb|Palazzo del Monte di Pietà in via Mercatovecchio]]
* [[Palazzo Patriarcale (Udine)|Palazzo Patriarcale]]<br />È uno dei più celebri tra i palazzi della città, sede dell'Arcivescovado.
* Palazzo della Provincia<br />Il palazzo Antonini-Belgrado dal [[1891]] è sede della Provincia, si trova ai lati del palazzo Arcivescovile, risale alla seconda metà del [[XVII secolo]], in stile [[barocco]], all'interno è affrescato con scene storiche e mitologiche di particolare pregio ad opera di [[Giulio Quaglio il Giovane|Giulio Quaglio]].
* [[Palazzo Antonini|Palazzo Antonini-Casa Grande]]<br />Ex-sede della filiale della [[Banca d'Italia]], ora noto come Palazzo Antonini-[[Attilio Maseri|Maseri]].
* Palazzo Antonini-Cernazai<br />Fu la prima sede dell'[[Università degli Studi di Udine]], ora sede della facoltà di lettere e filosofia, risale agli inizi del [[XVII secolo]].
* Palazzo Bartolini<br />Realizzato nel [[XVII secolo]] in piazza Marconi, ospita la [[Biblioteca civica Vincenzo Joppi]]
Riga 315 ⟶ 260:
* Palazzo del Comune<br />Tipico esempio d'architettura in [[stile Liberty]] del [[XX secolo]] è il palazzo del Comune o D'Aronco dal nome dell'architetto friulano [[Raimondo D'Aronco]] che lo progettò. Fu costruito a partire dal [[1911]] sul luogo di un precedente edificio del Cinquecento, fu ultimato nel [[1932]].
* Palazzo
* Casa Cavazzini<br />Storico palazzo, situato tra le vie Cavour e Savorgnana, di fronte alla sede municipale nel pieno centro storico. Oggetto di un lungo restauro, completato nel 2011, su progetto originario di [[Gae Aulenti]], è ora sede del [[Museo di arte moderna e contemporanea (Udine)|Museo di arte moderna e contemporanea]]. Il complesso è costituito dal cinquecentesco palazzo Savorgnan della bandiera e dalla contigua casa Cavazzini (donata al Comune dalla famiglia del commerciante e filantropo udinese [[Dante Cavazzini]]). I restauri hanno portato alla luce ritrovamenti archeologici visibili al piano terra attraverso il pavimento in vetro: una vasca-cisterna veneziana del XVI secolo e un deposito di vasellame protostorico databile alla prima metà del ferro (seconda metà dell'VIII secolo a.C.), che costituisce il ritrovamento più antico documentato nel sito. Nell'appartamento Cavazzini sono presenti inoltre affreschi di [[Afro Basaldella]], [[Mirko
* Palazzo Chizzola Mantica
* Palazzo Meloni-Tessitori
* [[Villa Veritti]], progettata da [[Carlo Scarpa]].
* Casa di [[Giovanni da Udine]]
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=== Altre architetture ===
Essendo Udine una ex città industriale
* [[Stadio Friuli]]
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Le principali fontane di Udine:
* fontana del bergamasco Giovanni Carrara in piazza Libertà
* fontana di piazza
* fontana del monumento alla Resistenza disegnato da [[Gino Valle]]
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* Piazza Garibaldi, anticamente e fino al [[1866]] era chiamata piazza dei Barnabiti o Antonini.
* [[Piazza Libertà (Udine)|Piazza Libertà]]
* Piazza Matteotti, chiamata in epoca medievale ''del mercato nuovo'', in seguito detta ''piazza San Giacomo'' dopo la costruzione dell'omonima chiesa nel [[1399]] nome che popolarmente mantiene
* Piazza I Maggio, detta anche ''giardin grande'', nel [[1866]] fu chiamata ''piazza d'armi'' e nel [[1900]] fu intitolata, anche se non ufficialmente, a [[Umberto I di Savoia|Umberto I]] in seguito alla sua morte<ref>Giancarlo Gualandra, "Udine - vie piazze attività", 1995 Chiandetti</ref>. La data dell'intitolazione odierna fa riferimento all'anno [[1945]], in cui Udine fu liberata dall'occupazione nazista con l'arrivo in città delle truppe alleate.
* Piazza Venerio, anticamente detta ''piazza della ghiacciaia'' e poi ''plazze dai lens'' ovvero piazza delle legna che ivi venivano smerciate. L'attuale piazza era occupata dal palazzo della famiglia nobile dei [[Savorgnan]] che nel [[1549]], su ordine dei veneziani, fu fatto radere al suolo in seguito alla condanna per omicidio di Girolamo Savorgnan, fu quindi popolarmente soprannominata la piazza della rovina.
* Piazza XX Settembre, detta anche ''piazza dei grani'', in precedenza, era occupata da alcuni edifici della famiglia dei della Torre poi fatti demolire nel [[1717]] dal governo della [[Repubblica di Venezia]], fu detta quindi ''piazza dei Torriani'', nel [[1868]] fu acquisita dal comune. Dal [[2011]] è sede del mercato trasferitosi da piazza Matteotti.<ref name="autogenerato2">[http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/progetti/nuovapiazzaxxsettembre/index.html] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150602133809/http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/progetti/nuovapiazzaxxsettembre/index.html|data=2 giugno 2015}}, testo aggiuntivo.</ref>
* Piazzale Cella
* Piazzale Chiavris
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* Piazzale XXVI Luglio 1866, la data fa riferimento all'arrivo in città delle truppe italiane e alla fine del dominio austriaco.
File:UdinePiazzaLibertàeLoggiaSanGiovanni.jpg|Piazza Libertà anticamente detta ''Contarena''
File:Sangia neve4.jpg|Piazza Matteotti detta ''San Giacomo''
File:Udine-scorcio di Piazza I maggio.jpg|Piazza I Maggio detta ''giardin grande''
File:XXsettembre.jpg|Piazza XX Settembre
</gallery
=== Le mura ===
{{
Nella città di Udine restano tracce o notizie di cinque cerchia di [[Mura (fortificazione)|mura]] di cinta del centro urbano, costruite nell'arco di quasi cinquecento anni (tra l'XI e il XV secolo). Ancor più antico fu il terrapieno del [[castelliere]], risalente all'[[età del bronzo]].
=== Le rogge ===
{{vedi anche|Rogge della città di Udine}}
<br />[[File:Roggia di Udine.JPG|thumb|Roggia a Udine]]
Delle sei rogge che l'attraversano nel Medioevo, sono sopravvissute la roggia di Udine e la roggia di Palma. Sono documentate (per la concessione d'uso ai mulini) al 1217 per la roggia di Udine, e al 1171 per quella di Palma. Proprio lo studio dei salti delle rogge cittadine permisero ad [[Arturo Malignani]] di divenire un pioniere nello studio delle centrali idroelettriche.
Udine è inoltre lambita, a ovest, dal [[Canale Ledra|Canale Ledra-Tagliamento]], che è collegato alle due rogge dal [[Canale di San Gottardo]].
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=== Parchi e giardini ===
* Parchi
** Parco del Cormôr: sorge lungo l'omonimo torrente, e si sviluppa anche nei comuni di Martignacco, Campoformido e Pozzuolo del Friuli. Il parco comprende due zone, quella a nord vicino alla fiera ha una superficie di
** Parco del Torre: sorge lungo l'omonimo torrente, e si sviluppa anche nel comune di Remanzacco, si estende su una superficie di
** Parco urbano "Moretti" (già "parco Alfredo Foni"): sorge nell'area un tempo occupata dal demolito ''stadio Moretti'' nei pressi del viale Venezia si estende su una superficie di
** Parco urbano "Ardito Desio": sorge nei pressi dello Stadio Friuli e occupa una superficie di
* Giardini storici
** Parco della Rimembranza: è uno dei giardini storici della città, costeggia per tutta la lunghezza via Diaz, da viale della Vittoria a viale Trieste occupando una superficie di
** Giardino Loris Fortuna: piccolo parco di
** Area verde Giardin Grande: occupa la parte centrale di ''piazza I Maggio'' con una superficie di
** Area verde del piazzale del Castello: posto sulla sommità del colle del Castello con una superficie di
** Giardini del Torso: sorgono accanto all'omonimo palazzo in ''via del Sale'' su una superficie di
** ''Giardino Ricasoli'': si trova nei pressi di ''piazza Patriarcato'' con una superficie di
** Giardino Giovanni Pascoli: sorge nella zona di ''via Carducci'' e ''via Dante'' su {{M|992
* Aree verdi
** Area verde Ilaria Alpi: parco attrezzato con campo da tennis, campo da basket e giochi per i bambini su
** Area verde Lord Baden Powell: adiacente al centro storico, attrezzato con giochi per bambini su
** Area verde Ambrosoli: sorge nei pressi del Liceo Classico su
** Area verde McBride: sorge nei pressi del Palamostre su
** Area verde Umberto Saba: sorge in via Joppi su
** Area verde Marchiol: sorge in zona Baldasseria su
** Area verde Salgari: sorge in via Del Bon su
** Area verde Marcello D'Olivo: sorge in viale Afro su
** Area verde Cesare Scoccimarro: sorge in zona San Gottardo su
** Area verde Giacomo Della Mea: sorge in zona viale dello Sport su
** Area verde Robin Hood: sorge in zona Paparotti su
Altre aree verdi di minori dimensioni sorgono in ogni quartiere cittadino.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/servizi/online/googlemap/mappaareeverdi.html|titolo=Fonte sito del Comune di Udine|accesso=27 ottobre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090822145658/http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/servizi/online/googlemap/mappaareeverdi.html|urlmorto=sì}}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Nonostante negli anni novanta ci sia stato un progressivo spopolamento del comune di Udine a favore dei comuni del circondario, l'andamento demografico nell'ultimo decennio è comunque positivo grazie all'immigrazione di cittadini stranieri. L'andamento demografico di Udine e del circondario nel suo complesso è quindi in crescita costante. Nel febbraio 2012 Udine ha di nuovo superato i 100.000 abitanti, per poi tornare ai 99.
{{Demografia/Udine}}
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Dei
* [[Romania]] {{formatnum:2408}}
* [[Albania]] {{formatnum:1590}}
* [[Ucraina]] {{formatnum:1284}}
* [[Nigeria]] 710
* [[Ghana]] 674
* [[Cina]] 562
* [[Pakistan]] 562
* [[Serbia]] 500
* [[Kosovo]] 492
* [[Marocco]] 484
=== Lingue e dialetti ===
{{
A Udine, accanto alla [[lingua italiana]], la popolazione utilizza la [[lingua friulana]]. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, la città è inserita nell'[[Comuni italiani di lingua friulana|ambito territoriale di tutela della lingua friulana]] ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana.|accesso=6 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200602082058/https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|urlmorto=no}}</ref>.<br />La lingua friulana che si parla a Udine rientra fra le varianti appartenenti al [[friulano centrale]]<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/lingua-e-cultura/lingua/|titolo=Lingua e cultura|accesso=6 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200514062645/https://arlef.it/it/lingua-e-cultura/lingua/|urlmorto=no}}</ref>.<br />
In centro città è presente inoltre un dialetto [[Dialetto veneto coloniale|veneto]], l'[[Dialetto veneto udinese|udinese]], tutelato dalla L.R. nr. 5 del 17 febbraio 2010<ref>{{cita web|url=http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/xml/xmllex.aspx?anno=2010&legge=5|titolo=L.R. 17 febbraio 2010 n.5|accesso=14 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130925204931/http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/xml/xmllex.aspx?anno=2010&legge=5|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/cultura/comunita-linguistiche/FOGLIA16/|titolo=L.R. 17 febbraio 2010 n.5|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130925210634/http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/cultura/comunita-linguistiche/FOGLIA16/}}</ref>, eredità dei tempi della dominazione della città da parte della Repubblica di Venezia. Inizialmente diffuso tra le classi agiate e borghesi della città e utilizzato come simbolo dell'alto stato sociale, una volta estintasi la dominazione della Serenissima, l'udinese ha vissuto una fase d'espansione nell'Ottocento e si è diffuso anche a livello popolare grazie alla sua affinità con la lingua italiana. Le testimonianze letterarie del dialetto udinese sono ridotte al minimo, ma va sicuramente ricordato lo scrittore e giornalista udinese Renzo Valente che scrisse una serie di articoli autobiografici sulla vita della città rappresentando (con fine sensibilità e una sottile vena d'umorismo) il modo di parlare e di vivere della borghesia udinese.
Curiosità: il saluto friulano "[[Mandi (linguistica)|Mandi]]" è stato utilizzato dal comico e cabarettista [[Marco Milano]] per dare il nome al suo personaggio "Mandi Mandi", un originale giornalista friulano che si collegava da Udine durante la trasmissione [[Mai dire Gol]]<ref>{{Cita web |url=http://www.pensieribyscilipoti.it/Diario/mandi.htm |titolo=Nuova pagina 1<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=29 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140903020351/http://www.pensieribyscilipoti.it/Diario/mandi.htm |urlmorto=no }}</ref>.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Udine hanno sede
* Le strutture ospedaliere della città sono:
** [[Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine|Azienda Ospedaliero-Universitaria "Santa Maria della Misericordia"]], dotato di circa 1400 posti letto
** Istituto di medicina fisica e riabilitazione "Gervasutta", dotato di circa 100 posti letto
** Casa di cura Città di Udine, ospedale privato convenzionato
* Hanno sede a Udine diversi enti, istituzioni
** Società Filologica Friulana<ref>
** Associazione Culturale Udine Sipario<ref>{{cita web|url=http://www.udinesipario.it|titolo=Sito Associazione Udine Sipario|accesso=9 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210508100453/http://www.udinesipario.it/|urlmorto=no}}</ref>, è un'associazione no profit costituitasi nel [[1996]] che si occupa dell'organizzazione di numerose e importanti attività culturali cittadine e ha dato costante sostegno alle istituzioni teatrali esistenti sul territorio.
** Associazione Vicino-Lontano, è un'associazione culturale costituitasi nel [[2004]], organizza ogni anno il "Premio letterario internazionale [[Tiziano Terzani]]".
** Centro Internazionale per le Scienze Meccaniche, con sede in piazza Garibaldi presso Palazzo Mangilli-Del Torso, fu istituito nel [[1968]].
** Deputazione di Storia Patria per il Friuli, con sede in via Manin, fu istituita nel [[1918]] al fine di « [...] raccogliere e pubblicare, per mezzo della stampa, studi, storie, cronache, statuti e documenti diplomatici
** Ente Friuli nel Mondo, con sede in via del Sale, fu fondato nel [[1953]] per assistere i friulani all'estero e per coordinare le attività dei ''Fogolârs Furlans''. Esso pubblica un mensile, ''Friuli nel mondo'', che supera le
** Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, con sede in viale Ungheria, fu istituito nel [[1970]].
== Cultura ==
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* Biblioteca d'arte dei civici musei, ospita oltre 35.000 volumi, attivata agli inizi degli anni sessanta solo dal [[1987]] è aperta al pubblico nella sede del Castello di Udine, non effettua prestiti ma solo la consultazione.
* Biblioteca del Museo friulano di storia naturale, possiede circa 38.000 volumi
* Biblioteca dell'[[Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione]], possiede
* Biblioteca della [[Società filologica friulana]] "G. I. Ascoli", ospitata nella sede di Palazzo Mantica in via Manin, sono conservati circa 20.000 volumi divisi nelle sezioni: generale, ladino dolomitico, romancio, catalano, Venezia Giulia, lingua e cultura friulana. La biblioteca svolge sia il servizio di consultazione che di prestito.
[[File:UdinePanoramaDalCastelloConLiceoStellini.jpg|thumb|right|La sede del [[liceo classico Jacopo Stellini]] in piazza I Maggio con all'orizzonte le [[Alpi Giulie]]]]
[[File:Liceo artistico Sello.jpg|thumb|right|Il liceo artistico Sello, sull'altro lato della piazza]]
* [[Biblioteca del liceo classico Jacopo Stellini]]
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** Studi umanistici
** Centro per la formazione e la didattica
** [[Biblioteca Florio]]
* Mediateca "Mario Quargnolo", aperta al pubblico nel [[2009]] è ospitata presso la struttura del cinema multisala ''Visionario'' gestita dal ''Centro Espressioni Cinematografiche'', possiede circa 2.500 volumi e circa 3.000 DVD.
=== Scuole ===
Sono presenti in città 21 [[scuole primarie]] suddivise in quattro circoli scolastici, 8 [[scuola secondaria di primo grado|scuole secondarie]], 11 [[scuola secondaria di secondo grado|istituti d'istruzione superiore]] tra i quali il [[
[[File:Aermacchi MB-326 Italian Air Force.JPG|miniatura|Aermacchi MB-326 nell'hangar dell'ISIS A. Malignani]]
=== Università ===
[[File:Udine-targaUniversitatdalFriul.jpg|thumb|right|Targa in [[lingua friulana|friulano]] all'ingresso di Palazzo Florio, ex-sede del Rettorato]]
L'[[Università degli Studi di Udine]] è stata fondata nel 1978 nell'ambito degli interventi per la ricostruzione del [[Friuli]] in seguito al [[Terremoto del Friuli del 1976|terremoto del 1976]].
L'istituzione dell'università, in particolare delle facoltà di medicina e di magistero, era stata richiesta fin dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]]: il Comitato per l'università friulana, presieduto da [[Tarcisio Petracco]], aveva raccolto 125.000 firme a favore della fondazione dell'ateneo.
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L'università ha promosso la costituzione di diverse istituzioni:
* [[Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli]] di Udine<ref>
* Incubatore d'imprese ICT "Techno Seed"<ref>{{cita web|url=http://www.technoseed.it/|titolo=Techno Seed|accesso=24 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070309165843/http://www.technoseed.it/|urlmorto=sì}}</ref>;
* Fiera dell'innovazione "InnovAction"<ref>{{cita web|url=http://db.innovactionfair.com/contenuti/bo_lista_multiple_contenuti.asp?ambiente=Fiera%20Udine&area=unica&sezione=Innovaction&Destinazione=Menu%20Root%20Innovaction&lingua=ITALIANO&area_default=unica&sezione_default=Innovaction&Destinazione_default=Menu%20Root%20Innovaction&priorita_lista=104&dato_default=denominazione&contenuto_default=Sezione%20Generale&bo_percorso_navigazione=%20%3E%20@@@|titolo=InnovAction|urlmorto=sì}}</ref> che non si tiene più dal 2008 a causa dei tagli da parte della Regione.
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Nel [[2004]] ha visto la luce, su spinta dei docenti laureatisi alla [[Scuola normale superiore di Pisa]], la [[Scuola superiore dell'università di Udine]], l'istituto d'eccellenza dell'ateneo friulano.
Nel [[2014]] viene fondata l'Accademia di Belle Arti di Udine G.B. Tiepolo. L'Accademia offre vari corsi quali Arti Visive, Comunicazione Web, Design, corsi di Lingua Italiana e corsi di alta specializzazione in Tatuaggio Artistico.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://accademiatiepolo.it/|titolo=ABAUD {{!}} Accademia G.B. Tiepolo|accesso=23 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190423200918/http://accademiatiepolo.it/|urlmorto=no}}</ref>
=== Musei ===
[[File:Giovanni Battista Tiepolo 067.jpg|thumb|right|[[Museo diocesano e gallerie del Tiepolo]]. Affresco, particolare di una scena biblica, Giacobbe]]
* [[Civici musei e gallerie di storia e arte]]: dal [[1906]] hanno sede presso il Castello e si compongono di Museo Archeologico, Galleria d'Arte Antica, Galleria dei Disegni e delle Stampa, Museo Friulano della Fotografia, Fototeca e Collezioni Risorgimentali<ref>Un'importante donazione fu quella di monete e reperti archeologici della prima sala al piano terra nell’ala est del Castello, donazione di [[Augusto de' Brandis]], del 1924 (vedi [http://books.google.it/books?id=975GAQAAIAAJ&q=%22Augusto+de'+Brandis%22&dq=%22Augusto+de'+Brandis%22&hl=it&sa=X&ei=nnVqVPbsCsfjywO20oKYDg&ved=0CB0Q6AEwAjgK Bergamini, 2002] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20211209174115/https://books.google.it/books?id=975GAQAAIAAJ&q=%22Augusto+de%27+Brandis%22&dq=%22Augusto+de%27+Brandis%22&hl=it&sa=X&ei=nnVqVPbsCsfjywO20oKYDg |data=9 dicembre 2021 }} e [http://www.provincia.udine.it/musei/italiano/Pages/Udine3.aspx provincia.udine.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140712131723/http://www.provincia.udine.it/musei/italiano/Pages/Udine3.aspx |data=12 luglio 2014 }}).</ref>
* [[Museo di arte moderna e contemporanea (Udine)|Museo di Arte Moderna e Contemporanea]]: nell'omonimo palazzo, donato al Comune dal commerciante [[Dante Cavazzini]] e oggetto di un attento restauro su progetto originario di Gae Aulenti, ospita dal [[2012]] opere di arte italiana dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri (tra gli artisti: [[Luigi Nono (pittore)|Luigi Nono]], [[Amedeo Modigliani]], [[Felice Casorati]], [[Lucio Fontana]] e [[Giorgio Morandi]]), la collezione FRIAM (una serie di opere donate, in occasione del [[terremoto del Friuli del 1976]], da artisti statunitensi) e la collezione d'arte di Maria Luisa Astaldi.
* Palazzo Giacomelli [[Museo etnografico del Friuli]]: allestito nel restaurato Palazzo Giacomelli in borgo Grazzano, ospita dal 2010 oggetti e manufatti della vita tradizionale friulana e del sacro, oggetti della vita quotidiana, dell'abbigliamento, delle maschere, del gioco, della musica e dello spettacolo.
* Gallerie del Progetto: hanno sede a Palazzo Morpurgo e conservano gli archivi di architettura e design; spiccano in particolare gli archivi degli architetti [[Raimondo D'Aronco]], [[Ottorino Aloisio]], [[Pietro Zanini]], [[Marcello D'Olivo]], [[Angelo Masieri]] e, per il design, l'archivio dell'Electrolux Zanussi. Le Gallerie ospitano anche mostre a tema.
* [[Museo del
* [[Museo
* Museo Friulano di Storia Naturale
* Museo del Risorgimento di Udine
* Museo Friulano della Fotografia<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/friuli-venezia-giulia-musei-monumenti/museo-friulano-della-fotografia|titolo=Museo Friulano della Fotografia}}</ref>
* Galleria dei Disegni e delle Stampe
* Galleria d'Arte Antica di Udine
* Sale Cimeli Della Brigata Alpina Julia
* Sala Museale del 3º Reggimento Genio Guastatori
* Museo Malignani dell'elettronica e dell'informatica<ref>{{Cita web|url=https://www.malignani.ud.it/museo|titolo=Museo}}</ref>
* [[Parco botanico Friuli-Cormor]]
* [[Orto Botanico Friulano]]
=== Media ===
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* Radio Spazio - la voce del Friuli
* Radio Gioconda
* [[Radio Italia Network]] nasce nel 1982 a Udine la famosa radio dance, che chiude definitivamente le sue trasmissioni nel 2018.
==== Televisione ====
* [[Telefriuli]];
*
Redazioni di Udine:
* [[Rai Friuli-Venezia Giulia]];
* [[Telequattro]];
* [[Telepordenone]]
=== Teatro ===
Questi sono gli enti e le associazioni teatrali e cinematografici principali della città (per quanto riguarda gli edifici si veda la sezione Monumenti e luoghi d'interesse/Teatri):
* ''CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia''
* ''Teatro Club Udine''
* ''[[Civica Accademia d'arte drammatica Nico Pepe|Civica accademia d'arte drammatica Nico Pepe]]''
* ''Ente regionale teatrale del Friuli-Venezia Giulia''
* ''Associazione teatrale friulana''
*''CEC - Centro Espressioni Cinematografiche (Cinema Visionario e Cinema Centrale)''<ref>{{Cita web|url=http://visionario.movie/|titolo=Cinema Visionario - Film Spettacoli Concerti Mostre a Udine|sito=Visionario|accesso=23 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190423202128/http://visionario.movie/|urlmorto=no}}</ref>
Il teatro Club di Udine organizza dal 1971 il Palio Teatrale Studentesco Città di Udine, che vede come attori da 40 anni gli studenti delle scuole superiori di Udine.
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=== Cucina udinese ===
{{vedi anche|cucina friulana}}
{{organizzare|Nella sezione vanno riportate esclusivamente le pietanze e le bevande tipiche del comune, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina regionale della regione di appartenenza.|Cucina|dicembre 2022}}
[[File:fricotenero.jpg|thumb|left|Frico con patate]]
La cucina friulana è caratterizzata da piatti sostanziosi come la [[polenta]], il [[frico]], le minestre e i minestroni, i prodotti dalla macellazione del maiale, la [[brovada]] e il [[musetto (gastronomia)|musetto]], le frittate, soprattutto con le erbe del territorio, la selvaggina, generalmente accompagnati da vino bianco (''taj di blanc'') o rosso (''taj di neri'').
Importante la produzione di formaggi, in particolare del [[Montasio]] (
[[File:
[[File:Strucchi.jpeg|thumb|right|Strucchi]]
Fra i dolci, tipici sono la [[gubana]] e gli strucchi, i crostoli durante il periodo del carnevale e le favette fra i [[Dolci dei morti]].
I principali vini della produzione locale sono, fra i grandi bianchi friulani, il [[Friulano (
Notevole anche l'offerta delle grappe, ricordando che in Friuli sono nate le monovitigno.
La cucina udinese, oltre che nelle osterie e nelle trattorie della cinta cittadina, si può trovare nelle sagre. In Borgo Grazzano, è tipica la sagra delle rane (crots). Da diversi anni [[Friuli Doc]] è un'importante vetrina dedicata alla cucina locale.
Alcune pietanze vengono preparate in occasione di ricorrenze particolari. È il caso della trippa, preparata in brodo o in umido (vigilia di Natale), l'aringa con la cipolla il [[mercoledì delle ceneri]], il vin brulè il giorno dell'[[Epifania]].
{{citazione|Polenta e poi ancora polenta|detto popolare|Polente e so sûr|lingua=fur}}
Un capitolo a parte merita la [[polenta]], piatto principale della dieta delle famiglie più povere dei friulani e degli udinesi per almeno cento anni, dalla metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale.
L'inchiesta [[Stefano Jacini|Jacini]] sulle condizioni di vita della popolazione agricola italiana ([[1881]]-[[1886]]) riconosce come la polenta di [[granturco]] al momento dell'unificazione fosse l'unico alimento accessibile per la maggior parte delle famiglie friulane contadine. La grande prevalenza dell'uso del granturco sugli altri alimenti originava dalla distruzione dei raccolti delle patate a causa del fungo [[peronospora]] intorno al [[1850]] e dell'infezione della [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera]] per la vite, oltre che dalla generale crisi agraria. La dieta povera a base di polenta poteva causare la [[pellagra]] per [[avitaminosi]]. Preparata nella ''cjalderie'' (paiolo) di rame sul ''fogolâr'' (caminetto), la farina di granturco cotta nell'acqua faceva da colazione, pranzo e cena per le famiglie di contadini. La polenta, a differenza della pasta, non si presta a molte varianti nella cucina. Laddove la pasta può essere lessata e condita, ma anche riempita, oppure fatta al forno in forma di pasticcio, aggiunta alle minestre, e persino aggiunta alla frittata, la polenta è poco versatile, e può essere servita solo cotta nel paiolo o al massimo pasticciata, ovvero preparata a strati con ragù o funghi. Con il mutamento delle condizioni di vita della popolazione e l'accesso della donna nel mondo del lavoro è diventata una pietanza assai più limitata nel consumo per via dei tempi di cottura necessari che consistono in almeno 45 minuti. Sostituita dal pane e dalla pasta, è diventata soprattutto un accompagnamento per gli spezzatini, i gulasch e i piatti di selvaggina, in sostanza un piatto invernale e persino di festa, oppure viene servita a fette nelle sagre, sempre con diversi accompagnamenti.
=== Eventi ===
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* Festival internazionale di chitarra (giugno), si svolge nel salone del Parlamento al Castello
* Free Cormor Rock (giugno), rassegna musicale e sportiva che si tiene presso il parco del Cormor
* Udine Pedala (giugno), è una pedalata non competitiva che si tiene annualmente ed è aperta a tutti. La manifestazione è particolarmente famosa per essere entrata per ben due volte nel [[guinness dei primati]]
* Udinestate (giugno-agosto)
* Udin&Jazz (giugno), rassegna musicale giunta alla diciottesima edizione (2008) cui hanno preso parte artisti quali [[Archie Shepp]], [[Pat Metheny]], [[Robert Fripp]], [[B.B. King]], [[Equality]], [[Quintorigo]], [[Dionne Warwick]].
* Rally del Friuli e delle
* [[Friuli doc]] (settembre), è una rassegna enogastronomica che si tiene dal [[1995]] nelle principali piazze e vie del centro storico cittadino in cui vengono allestiti stand e punti di ristoro. La manifestazione si svolge nell'arco di quattro giorni, dal giovedì alla domenica ed ha come motto ''vini, vivande, vicende, vedute''. L'edizione che ha sinora avuto più successo (2007) ha visto la presenza di oltre un milione e duecentomila visitatori.
* Udine grazie alla presenza dello [[Stadio Friuli]] ospita spesso importanti [[Stadio Friuli#Eventi musicali|manifestazioni musicali]] a livello nazionale
*
* Bianco&Nero
* Conoscenza in Festa
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Il comune ha un'estensione di 55,81 [[Chilometro quadrato|km²]] e ha un'altitudine di 113 {{m s.l.m.}}.
* Patto per il Sistema Urbano Udinese<br />Il 30 gennaio [[2009]] è stato sottoscritto a Udine il ''patto per il Sistema Urbano Udinese''<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Amministratori/Giunta/Delibere-21/Maggio-200/130-2009.doc|titolo=Patto per il Sistema Urbano Udinese|urlmorto=sì}}</ref> tra i Comuni di Udine, Campoformido, Martignacco, Tavagnacco, Pasian di Prato, Pradamano, Tricesimo, Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine, Remanzacco, Pagnacco e Povoletto, con l'obiettivo di promuovere la cooperazione a livello sovracomunale nell'ambito dei settori dell'ambiente, mobilità e pianificazione.
=== Località ===
Da quando esistono le [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]] le località sono considerate come quartieri cittadini. Alcune di esse sono periferiche al centro storico, come Cussignacco, Laipacco, Paparotti, Paderno, altre sono appena fuori, come Chiavris, una zona circostante ad una rotatoria inserita in piena città, per la quale oramai il termine località è del tutto fuorviante.
In generale sono ancora poche le località non conurbate alla città, e sono ancora di meno quelle che conservano una definita identità di paese. Tra queste
I principali quartieri:
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| '''Udine sud''' ||''sud'': stazione FS,
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| '''San Paolo'''-'''[[Sant'Osvaldo (Udine)|Sant'Osvaldo]]''' ||''sud-ovest'': S. Osvaldo-via Pozzuolo-via Lumignacco||4,23||5.527||747||1 biblioteca, 1 ambulatorio, 1 consultorio
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=== Suddivisioni storiche ===
A Udine sono presenti 7 borghi storici rientranti nell'area delimitata dalle antiche mura medievali
I borghi sono:
* ''Borgo Aquileia''
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== Economia ==
Udine è al primo posto tra i quattro comuni
Le attività economiche peculiari del capoluogo friulano sono legate principalmente alla sua funzione amministrativa e culturale essendo sede di Provincia, Regione, ospedali, banche, scuole, università e vari enti e associazioni. Di grande importanza anche il ruolo del [[commercio]] che ha sempre caratterizzato Udine come città emporiale punto di riferimento per tutto il [[Friuli]], di contro è andata via via perdendo il ruolo di città industriale, sono stati infatti chiusi i grandi stabilimenti soprattutto nel settore [[
=== Industria ===
All'industria pesante
=== Servizi ===
I grandi stabilimenti industriali sono stati sostituiti da una fitta rete di distribuzione commerciale di dimensioni medio-grandi concentrata specialmente a nord della città, sulla cosiddetta ''Tresemane'' o ''strada degli acquisti''. Il [[settore terziario]], soprattutto nell'hinterland udinese, ha raggiunto un grande peso economico e rappresenta circa 2/3 dell'occupazione totale. Sono presenti numerosi insediamenti della [[grande distribuzione organizzata]] e specializzata, nel territorio comunale sorgono
Di una certa importanza anche il [[Fiera|quartiere fieristico]] di ''UdineFiere''<ref>{{cita web|url=http://www.udinefiere.it|titolo=Sito UdineFiere|accesso=20 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110513202125/http://www.udinefiere.it/|urlmorto=no}}</ref>, sorto nell'area che ospitava l'ottocentesco ''Cotonificio Udinese'' presso Torreano nel confinante comune di Martignacco. Il complesso occupa una superficie di 240.000 m² ed è dotato di 9 padiglioni che con le aree esterne offrono un'area espositiva di 31.000 m². Vi si
== Infrastrutture e trasporti ==
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Essendo Udine una città situata in prossimità dei confini con [[Austria]] e [[Slovenia]] è interessata dal passaggio di strade internazionali.
Fra le principali si ricordano:
* l'[[autostrada A23 (Italia)|autostrada A23]] facente parte della [[Strada europea E55|rete stradale europea E55]] che parte da [[Palmanova]]
* la [[strada statale 13 Pontebbana]]. Essa funge da raccordo per alcune delle principali [[Strade regionali in Italia|strade regionali]] della zona. Iniziano qui la [[Strada statale 56 di Gorizia|SR 56]], la [[Strada statale 54 del Friuli|SS 54]], la [[Strada statale 353 della Bassa Friulana|SR 353]], la [[Strada statale 464 di Spilimbergo|SR 464]] e la [[Strada statale 352 di Grado|SR 352]].
La città è dotata di due [[tangenziale|tangenziali]]:
* [[Strada statale 13 Pontebbana|tangenziale Ovest (tratto della SS 13)]].
* [[Strada statale 676 Tangenziale Sud di Udine|tangenziale Sud]].
=== Ferrovie ===
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* [[Ferrovia Udine-Cividale|linea per Cividale]].
Esistevano in precedenza progetti di collegamento con [[Majano]] di cui rimangono tuttora delle tracce come il viadotto che passa sopra il Cormor nei pressi di [[Pagnacco]], un viadotto in rovina che doveva passare sopra viale Vat e il terrapieno che segue il percorso dalla periferia di Udine fino a [[Pagnacco]]. Altro progetto era la [[Ferrovia Teglio Veneto-Bertiolo-Udine|ferrovia Udine-Portogruaro]] il cui tratto comincia a [[Lestizza]] e termina nei pressi di [[Teglio Veneto]]; l'intero percorso ora è utilizzato come strada provinciale denominata SP 95 che, proprio per questo motivo, viene chiamata "ferrata".
Nel piazzale antistante la stazione ferroviaria è presente la fermata del bus ÖBB Intercity per [[Villaco]] e [[Klagenfurt]].
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Dall'8 giugno [[2008]], nel territorio comunale è presente una [[fermata ferroviaria]] situata nella zona orientale lungo la [[Ferrovia Udine-Cividale|Udine – Cividale]], la quale è denominata [[stazione di San Gottardo (Udine)|San Gottardo]] ed è a servizio dell'omonima frazione.
La città è dotata anche di altri impianti ferroviari, non aperti al servizio viaggiatori: il [[Posto di
=== Mobilità urbana ===
Il mezzo di trasporto più utilizzato è l'automobile, con una media di 64 auto private ogni 100 abitanti.<ref name="rapportolegambiente">
{{
Il principale mezzo pubblico è l'autobus
Fra il [[1887]] e il [[1952]] a Udine era attiva una [[rete tranviaria di Udine|rete tranviaria]], elettrificata nel 1908, a scartamento metrico; un tratto di essa era comune alle tranvie [[Tranvia Udine-San Daniele|Udine-San Daniele]] e [[Tranvia Udine-Tarcento|Udine-Tarcento]], che avevano quale principale terminal urbano la scomparsa stazione di Udine Porta Gemona.
=== Aeroporti ===
La città è raggiungibile con l'aereo dall'aeroporto del Friuli
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Udine}}
[[File:Udine-Gonfalone.png|200px|right|Gonfalone civico]]
=== Consolati ===
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=== Gemellaggi ===
''Fonte: [https://web.archive.org/web/20160527073831/http://www.comune.udine.gov.it/index.php/comune/gemellaggi Comune di Udine - ufficio gemellaggi]''
* {{Gemellaggio|Germania|Esslingen am Neckar|1958}}
* {{Gemellaggio|Francia|Vienne (Francia){{!}}Vienne|1959}}
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* {{Gemellaggio|ESP|Albacete|2002}}
* {{Gemellaggio|Camerun|Yaoundé|2008}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Nyíregyháza|}}
* {{Gemellaggio|Portogallo|Setúbal|2008}}
====
* {{Gemellaggio|Canada|Windsor (Ontario){{!}}Windsor|1975}}
* {{Gemellaggio|Argentina|Resistencia|1978}}
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== Sport ==
[[File:DaciArena.jpg|thumb|Lo [[Stadio Friuli]]]]
* [[Calcio (sport)|Calcio]]: l'[[Udinese Calcio]] è la squadra cittadina, fondata nel [[1911]] in seno a una polisportiva attiva dal [[1896]], il che ne fa una delle società più antiche d'Italia. Tra i piazzamenti più prestigiosi
{{chiarire|Squadre minori udinesi - quartiere - campionato 2013-14|Sono tutte enciclopediche? Fonti? }}
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* G.S. Chiavris, Chiavris - [[Terza Categoria]]
* A.S. Cussignacco Calcio, Cussignacco - [[Terza Categoria]]
*
* A.S.D. Fulgor, Godia e Beivârs - [[Prima Categoria]]
* A.S.D. Rangers, San Rocco - [[Terza Categoria]]
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* A.S.R.D. Udine United Rizzi Cormor - [[Terza Categoria]]
* A.S.D. Contea di Cussignacco - Prima Categoria Campionato L.C.F.C.
* [[Basket]]: la squadra maschile [[Associazione Pallacanestro Udinese]] ha disputato alcune
Nel femminile la ''[[Libertas Sporting Club Udine]]'' gioca in serie A-2 da 9 stagioni.
* [[Rugby]]: l'[[Udine RFC]] milita in
* [[Pallavolo]]: sia la squadra maschile che quella femminile disputano il campionato di B-1
* [[Football americano]]: in A-2 ci sono i [[Draghi Udine]]
* [[Pallamano]]: in serie A, dalla stagione 2008-09, milita la squadra femminile di pallamano del CUS Udine, l'Atomat, in serie B militava la squadra maschile di pallamano della Pallamano Malignani. La Campoformido Pallamano con 3 squadre; due femminili Under 16 e 18 e una squadra maschile di amatori.
* [[Tennis]] Club Udinese.
*Scuderia Friuli scuderia automobilistica del ACI Udine<ref>{{Cita web|url=http://www.scuderiafriuli.com/|titolo=ASD Scuderia Friuli ACU - Sito ufficiale|sito=Scuderia Friuli|accesso=14 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200105092257/http://www.scuderiafriuli.com/|urlmorto=no}}</ref>
* [[Scherma]] ASU: [[Associazione Sportiva Udinese]], nata nel 1875 come Società di Ginnastica e Scherma. La sezione scherma ha contribuito a formare numerosi atleti, maestri e commissari tecnici di fama internazionale, come [[Dorina Vaccaroni]], [[Margherita Granbassi]] e [[Andrea Magro]]. La squadra di calcio dell'ASU vinse nel 1896 il Primo campionato Nazionale del gioco del calcio, mai riconosciuto in quanto la Federazione Italiana Football venne creata solo nel 1898.<ref>{{Cita web|url=http://www.asu1875.it|titolo=Corsi sportivi - Udine - ASU Associazione Sportiva Udinese|accesso=9 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130728081156/http://www.asu1875.it/|urlmorto=no}}</ref>
* [[Scherma storica]]: Sala d'Arme Achille Marozzo
* [[Atletica leggera]]: Atletica Malignani Libertas Udine
=== Eventi sportivi ===
Nel mese di giugno del 1990 Udine ospita 3 incontri del ''Girone E'' dei [[Campionato mondiale di calcio 1990|mondiali di calcio di Italia '90]].
==== Ciclismo ====
;Giro d'Italia
Udine è stata sede di [[Grande Arrivo del Giro d'Italia|arrivo finale]] del [[Giro d'Italia]] nell'edizione del [[Giro d'Italia 1983|1983]], con il traguardo del {{Data|5|06}} posto in piazza I° maggio, dove si concluse l'ultima tappa (cronometro individuale proveniente da [[Gorizia]]) con la vittoria di [[Roberto Visentini]] e successo finale di [[Giuseppe Saronni]].<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>
In totale, la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in venti occasioni (undici partenze e nove arrivi).<ref name=GIRO/>
'''Calcio'''
Nel 2025 la città ha ospitato la [[Supercoppa UEFA]] allo [[Stadio Friuli]] tra [[Paris Saint-Germain Football Club]] e [[Tottenham Hotspur Football Club]] vinta dai francesi ai rigori
=== Impianti sportivi ===
* [[Stadio Friuli]] (dal 2016 al 2023 anche noto come
* [[Rugby Stadium Otello Gerli|Stadio del rugby ''O. Gerli'']]
* [[PalaCarnera|Palasport Carnera]]
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* Palacus ([[2007]])
* Palabocce ([[2011]])
* Campo Sportivo "Bepi Rigo" ([[2022]])
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Udine]]
* [[Castello di Udine]]
* [[
* [[
* [[Mura di Udine]]
* [[Provincia del Friuli (Lombardo-Veneto)]]
* [[
* [[
* [[Stazione meteorologica di Udine Centro]]
* [[
* [[
* [[
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://www.udinevicina.it/|titolo=App ufficiale del Comune di Udine|accesso=28 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220517015657/http://udinevicina.it/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.udinecultura.it/|titolo=Udine cultura}}
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[[Categoria:Udine| ]]
[[Categoria:Comuni italiani di lingua friulana]]
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