Terzo sesso: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il film del 1957|Processo a porte chiuse}}
[[File:Unisex pictogram.jpg|thumb|[[Pittogramma]] di una [[stanza da bagno]] per tutti i generi (WC unisex) presso la [[Metropolitan State University]] dell'[[Area metropolitana di Minneapolis-Saint Paul]]. Installato nel dicembre del 2015 la [[didascalia]] recita: "''Chiunque può utilizzare questo bagno, indipendentemente dall'espressione o dall'[[identità di genere]]''".]]
Quello di '''terzo genere''' o '''terzo sesso''' è un [[concetto]] per cui il [[singolo (filosofia)|singolo]] [[individuo]] viene sottoposto ad una categorizzazione – sia da sé stesso che dall'intero [[società (sociologia)|sistema sociale]] di appartenenza – in quanto non è né [[Uomo (genere)|uomo]]/[[maschio]] né [[donna]]/[[femmina]]: indica pertanto chi non si riconosce nel [[binarismo di genere]]. Si tratta in ogni caso di una categoria presente anche in strutture sociali che riconoscono tre o più generi. Il termine "terzo" è solitamente inteso come "altro"; alcuni studiosi e ricercatori di [[antropologia culturale]] e [[sociologia]] hanno descritto il 4º<ref>Roscoe, Will (2000). ''Changing Ones: Third and Fourth Genders in Native North America''. Palgrave Macmillan (June 17, 2000) {{ISBN|0-312-22479-6}}<br/>See also: Trumbach, Randolph (1994). ''London’s Sapphists: From Three Sexes to Four Genders in the Making of Modern Culture.'' In Third Sex, Third Gender: Beyond Sexual Dimorphism in Culture and History, edited by Gilbert Herdt, 111-36. New York: Zone (MIT). {{ISBN|978-0-942299-82-3}}</ref>, il 5º<ref name="Graham">Graham, Sharyn (2001), [http://www.insideindonesia.org/weekly-articles/sulawesis-fifth-gender Sulawesi's fifth gender] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201112022126/https://www.insideindonesia.org/sulawesis-fifth-gender|data=12 novembre 2020}}, [[Inside Indonesia]], April–June 2001.</ref> e "alcuni"<ref name="Martin">{{Cita libro|autore1=Martin, M. Kay |autore2=Voorhies, Barbara |data=1975 |capitolo=4. Supernumerary Sexes|titolo=Female of the Species |anno=1975 |url=https://archive.org/details/femaleofspecies0000mart |città=New York, N.Y. |editore=Columbia University Press |isbn=978-0-231-03875-1 |oclc=1094960 }}</ref> generi.
La [[biologia]] determina se il [[sesso (biologia)|sesso]], l'[[eterosoma]] cromosomico e l'[[apparato genitale]] dell'[[anatomia]] di un uomo è maschile, femminile o una delle rare variazioni (Disorders of sex development-DSD) di questo [[dimorfismo sessuale]] il quale può creare un grado di ambiguità noto come [[intersessualità]]<ref name="Money">{{Cita libro|cognome=Money |nome=John |autore2=Ehrhardt, Anke A. |titolo=Man & Woman Boy & Girl. Differentiation and dimorphism of gender identity from conception to maturity |anno=1972|editore=The Johns Hopkins University Press |città=USA |isbn=978-0-8018-1405-1 }}</ref><ref name="Dreger">{{Cita libro|cognome=Domurat Dreger |nome=Alice |titolo=Hermaphrodites and the Medical Invention of Sex |anno=2001 |editore=Harvard University Press |città=USA |isbn=978-0-674-00189-3 }}</ref>; tuttavia lo stato di identificazione personale come – o essere identificato dalla società come – un uomo, una donna o altro, viene solitamente definito anche dall'[[identità di genere]] dell'individuo e dal [[ruolo di genere]] assunto nella particolare [[cultura]] in cui si trovano a vivere. Non tutte le culture umane posseggono ruoli di genere strettamente definiti<ref name=LeBow>LeBow, Diana, ''Rethinking Matriliny Among the Hopi'', p.8.</ref><ref name=Schlegel>Schlegel, Alice, ''Hopi Gender Ideology of Female Superiority'', in ''Quarterly Journal of Ideology: "A Critique of the Conventional Wisdom"'', vol. VIII, no. 4, 1984, pp.44–52</ref><ref name=Juettner>100 Native Americans Who Shaped American History, Juettner, 2007.</ref>.
Nelle diverse culture un 3º o anche un 4º genere può rappresentare cose molto diverse tra loro. Per i nativi delle [[Hawaii]] e di [[Tahiti]], quello denominato [[Māhū]] è uno stadio intermedio tra uomo e donna, ovverosia una "''persona di genere indeterminato''"<ref name="vargas2015">{{Cita web |cognome1=Llosa |nome1=Mario Vargas |wkautore1=Mario Vargas Llosa |titolo=The men-women of the Pacific |url=http://www.tate.org.uk/context-comment/articles/men-women-pacific |sito=tate.org.uk |editore=[[Tate Britain]] |urlarchivio=https://www.webcitation.org/6WpIsllud?url=http://www.tate.org.uk/context-comment/articles/men-women-pacific |dataarchivio=6 marzo 2015 |urlmorto=sì |accesso=19 novembre 2018 }}</ref>. La tradizionale figura del "Diné" tra i [[Navajo]] degli [[Stati Uniti sud-occidentali]] si vede riconosciuta in almeno 4 generi: donna femminile, donna maschile, uomo femminile e uomo maschile<ref name=Estrada/>. Il termine "terzo genere" è stato anche usato per descrivere gli [[Hijra (subcultura)|Hijra]] dell'[[India]]<ref name="agrawal1997">{{Cita pubblicazione|doi=10.1177/006996697031002005 |titolo=Gendered Bodies: The Case of the 'Third Gender' in India |anno=1997 |cognome1=Agrawal |nome1=A. |rivista=Contributions to Indian Sociology |volume=31 |numero=2 |pp=273-297}}</ref> e del [[Pakistan]]<ref>{{cita news |url=http://positiveimpactmagazine.com/a-second-look-at-pakistans-third-gender/ |titolo=A Second Look at Pakistan’s Third Gender |editore=Positive Impact Magazine |accesso=2 febbraio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108085208/http://positiveimpactmagazine.com/a-second-look-at-pakistans-third-gender/ |dataarchivio=8 gennaio 2014 }}</ref> i quali hanno acquisito la propria [[identità di genere]] come legalmente riconosciuta, i [[fa'afafine]] della [[Polinesia]] e le "vergini giurate" ([[burrnesh]]) dell'[[Albania]]<ref name="Young">Young, Antonia (2000). ''Women Who Become Men: Albanian Sworn Virgins.'' {{ISBN|1-85973-335-2}}</ref>.
Pur rinvenendosi in un certo numero di culture non occidentali i concetti di "terzo", "quarto" e "alcuni" ruoli di genere sono ancora in qualche modo nuovi alla cultura occidentale tradizionale e al pensiero concettuale<ref>McGee, R. Jon and Richard L. Warms 2011 Anthropological Theory: An Introductory History. New York, McGraw Hill.</ref>. È altamente probabile che il concetto venga abbracciato nella moderna [[subcultura]] [[LGBT]] o [[Queer]], o nelle culture delle [[minoranze etniche]] che esistono all'interno di grandi comunità occidentali come quelle dei [[nativi americani degli Stati Uniti d'America]] i quali hanno ruoli di genere assegnati per i "[[Two Spirit]]" (gli aventi una "doppia spiritualità")<ref name=Estrada>{{Cita pubblicazione |cognome1= Estrada |nome1= Gabriel S |anno= 2011 |titolo= Two Spirits, Nádleeh, and LGBTQ2 Navajo Gaze |url= http://nativeout.com/wp-content/uploads/2013/09/Two-Spirits-Nadleeh-and-Navajo-LGBTQ2-Gaze.pdf |formato= PDF |rivista= American Indian Culture and Research Journal |volume= 35 |numero= 4 |pp= 167-190 |doi= 10.17953/aicr.35.4.x500172017344j30 |accesso= 19 novembre 2018 |dataarchivio= 13 maggio 2015 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150513044527/http://nativeout.com/wp-content/uploads/2013/09/Two-Spirits-Nadleeh-and-Navajo-LGBTQ2-Gaze.pdf |urlmorto= sì }}</ref><ref name=NYT2>{{Cita pubblicazione|url=https://www.nytimes.com/2006/10/08/fashion/08SPIRIT.html|titolo=A Spirit of Belonging, Inside and Out|rivista=The New York Times|data=8 ottobre 2006|accesso=28 luglio 2016|cognome1=Leland|nome1=John}} "'The elders will tell you the difference between a gay Indian and a Two-Spirit,' [Criddle] said, underscoring the idea that simply being gay and Indian does not make someone a Two-Spirit."</ref>.
Mentre gli studiosi occidentali [[mainstream]], in particolare gli antropologi che hanno cercato di scrivere sulle persone "di genere" del nativo americano e dell'[[Asia meridionale]], hanno spesso cercato di comprendere il termine "terzo genere" esclusivamente nella lingua dei moderni [[movimento LGBT]] e [[comunità gay]]; altri invero – specialmente di origini indigene – non mancano di sottolineare che la loro mancanza di comprensione e contesto culturale ha portato a diffuse e false dichiarazioni di persone di "genere terzo"<ref name=NYT2/><ref>{{Cita web |url=http://rspas.anu.edu.au/papers/pah/theravada.html |titolo=Asia and the Pacific – ANU |accesso=27 dicembre 2014 |dataarchivio=13 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201113124920/http://asiapacific.anu.edu.au/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://jyx.jyu.fi/dspace/bitstream/handle/123456789/7281/URN_NBN_fi_jyu-2005460.pdf?sequence=1|titolo=ANCESTORS OF TWO-SPIRITS: REPRESENTATIONS OF NATIVE AMERICAN THIRD-GENDER MALES|accesso=19 novembre 2018|dataarchivio=11 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130511205016/https://jyx.jyu.fi/dspace/bitstream/handle/123456789/7281/URN_NBN_fi_jyu-2005460.pdf?sequence=1|urlmorto=no}}</ref><ref name=Pember>{{Cita web|url=https://rewire.news/article/2016/10/13/two-spirit-tradition-far-ubiquitous-among-tribes/|titolo='Two Spirit' Tradition Far From Ubiquitous Among Tribes|editore=Rewire|nome=Mary Annette|cognome=Pember|data=13 ottobre 2016|accesso=17 ottobre 2016|citazione=Unfortunately, depending on an oral tradition to impart our ways to future generations opened the floodgates for early non-Native explorers, missionaries, and anthropologists to write books describing Native peoples and therefore bolstering their own role as experts. These writings were and still are entrenched in the perspective of the authors who were and are mostly white men.|dataarchivio=19 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161019000635/https://rewire.news/article/2016/10/13/two-spirit-tradition-far-ubiquitous-among-tribes/|urlmorto=no}}</ref>.
[[File:Utrechtpride-intersexboat.jpg|thumb|"intersexboat" al [[Gay pride]] di [[Utrecht]] nel 2018.]]
== Sesso e genere ==
[[File:Ismael Nery - Andrógino.jpg|thumb|L'[[Androgino]] in un dipinto di [[Ismael Nery]]]]
Almeno sin dagli anni 1970 gli studiosi di [[antropologia]] hanno descritto certune "categorie di [[genere (scienze sociali)|genere]]" presenti in alcune culture della [[tradizione]] che non potevano adeguatamente spiegare utilizzando un quadro predeterminato sui due generi uomo-donna<ref name="Martin"/>. Allo stesso tempo le [[militanti]] del [[femminismo]] hanno iniziato a segnalare una distinzione esistente tra sesso biologico e genere socio/psicologico.
I teorici contemporanei degli [[studi di genere]] solitamente sostengono che un [[sistema di genere]] predefinito e predeterminato come binario non è né innato né universale; un [[ruolo di genere]]/sessuale che riconosca solo le conseguenti due [[norma (scienze sociali)|norme sociali]] (il maschio e la femmina) è stato quindi etichettato come "[[eteronormatività]]".
L'antropologo Michael G. Peletz crede che le nostre nozioni sui diversi tipi di genere (inclusi gli atteggiamenti verso il '''terzo genere''') influenzino profondamente le nostre vite e riflettano pertanto anche i nostri "sistemi di valore" (vedi [[sistema di genere]]) entro la specifica società in cui ci troviamo a risiedere. Nel suo libro intitolato ''Gender, Sexuality, and Body Politics in Modern Asia'' descrive la cosa nella maniera seguente:
{{citazione|Per i nostri scopi e parametri adottati il termine "genere" designa delle categorie culturali, [[simboli]], [[significati]], pratiche e disposizioni istituzionalizzate che si basano su almeno cinque serie di fenomeni: femmine e [[femminilità]]; maschi e [[mascolinità]]; [[Androginia]] - che sono in parte maschili e in parte femminili (nell'apparenza relativa al sesso biologico di appartenenza) o comunque indeterminati nell'[[identità di genere]]; nonché individui caratterizzati da [[intersessualità]] - noto anche come [[ermafroditismo]] - che ad un livello o ad un altro possono avere organi o [[caratteri legati al sesso]]/[[carattere sessuale]] sia maschili che femminili; le persone [[transgender]], che si impegnano in pratiche che trasgrediscono o trascendono i confini normativi e sono quindi per definizione "di genere trans-gressivo"; ed infine individui [[castrati]] o non sessuati (vedi [[asessualità]]) e/o privi di genere (unsexed/ungendered) come gli [[eunuchi]]<ref name=Gender>{{Cita libro|cognome=Peletz|nome=Michael G.|titolo=Gender, Sexuality, and Body Politics in Modern Asia|anno=2007|editore=Association for Asian Studies|città=Michigan|isbn=978-0-924304-50-7}}</ref>.}}
=== Persone intersessuali e terzo genere ===
{{vedi anche|Storia dell'intersessualità}}
[[File:Intersex Pride Flag.svg|thumb|[[Simbologia LGBT]]: la bandiera dell'orgoglio intersessuale.]]
[[File:Hermaphroditus (herma).jpg|thumb|[[Erma (scultura)|Erma]] di [[Afrodito]].]]
Le [[persona (filosofia)|persone]] intersessuali sono nate con caratteristiche sessuali come [[cromosoma]], [[gonadi]] o [[apparato genitale]] che, secondo l'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani]] "''non si adattano alle tipiche nozioni di [[binarismo di genere]] dei corpi maschili o femminili''"<ref name="unfe-fact">{{Cita web |autore= <!--Staff writer(s); no by-line.--> |editore= United Nations [[Office of the High Commissioner for Human Rights]] |titolo= Free & Equal Campaign Fact Sheet: Intersex |data= 2015 |url= https://unfe.org/system/unfe-65-Intersex_Factsheet_ENGLISH.pdf |accesso= 28 marzo 2016 |dataarchivio= 4 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304071043/https://unfe.org/system/unfe-65-Intersex_Factsheet_ENGLISH.pdf |urlmorto= no }}</ref>.
Una netta [[distinzione tra sesso e genere]] non è però universale e la descrizione fatta da Peletz sul genere come designazione di variazioni biologiche e pratiche culturali non è unica né univocamente accettata; in uno studio condotto sugli argomenti secondo cui le persone intersessuali rientrano in una terza classificazione di genere, il ricercatore intersessuale canadese [[Morgan Holmes]] sostiene che l'analisi di un '''terzo sesso''' o di un '''terzo genere''' risulterebbe essere alla fin fine altamente semplicistica:
{{citazione|Gran parte del lavoro esistente sui sistemi culturali che incorporano un "terzo sesso" mostra visioni semplicistiche in cui le società con più di due categorie di sesso/genere sono considerate superiori a quelle che dividono il mondo solamente in maniera binaria. Io sostengo che per capire se un sistema è più o meno opprimente di un altro dobbiamo comprendere come tratta i suoi vari membri nel loro complesso, non solo quindi i suoi "terzi"<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Holmes |nome=Morgan |wkautore=Morgan Holmes |data=luglio 2004 |titolo=Locating Third Sexes |url=http://www.transformationsjournal.org/issues/08/article_03.shtml |rivista=Transformations Journal |numero=8 |issn=1444-3775 |accesso=28 dicembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170110091545/http://www.transformationsjournal.org/issues/08/article_03.shtml |dataarchivio=10 gennaio 2017 }}</ref>.}}
Proprio come le persone non intersessuali anche alcuni individui che invece lo sono potrebbero non identificarsi come esclusivamente femminili o esclusivamente maschili, ma la maggior parte in ogni caso sembrano/appaiono essere o uomini o donne<ref name="Money"/><ref name="Dreger"/><ref name="maranon">{{Cita libro|cognome=Marañón |nome=Gregorio |titolo=Los estados intersexuales en la especie humana |anno=1929 |editore=Morata |città=Madrid }}</ref>; una revisione clinica suggerisce che tra l'8,5 e il 20% delle persone con condizioni di intersessualità può manifestare una più o meno accentuata [[disforia di genere]]<ref name="furtado">{{Cita pubblicazione|autore= Furtado P. S.|anno= 2012 |titolo= Gender dysphoria associated with disorders of sex development |rivista= Nat. Rev. Urol. |volume= 9 |numero= 11|pp= 620-627 |doi=10.1038/nrurol.2012.182 | pmid=23045263}}</ref>.
La ricerca della [[sociologia]] in [[Australia]] – un paese che adotta una 3ª classificazione (il sesso "X") – mostra che il 19% di coloro che sono nati con un sesso atipico presenta caratteristiche selezionate con un'opzione "X" o "altro"; mentre il 52% sono donne; il 23% uomini ed il restante 6% "non sa/non è sicuro"<ref name="jonesbk2016">{{Cita libro|editore=Open Book Publishers |isbn=978-1-78374-208-0 |cognome1=Jones |nome1=Tiffany |cognome2=Hart |nome2=Bonnie |cognome3=Carpenter |nome3=Morgan |cognome4=Ansara |nome4=Gavi |cognome5=Leonard |nome5=William |cognome6=Lucke |nome6=Jayne |titolo=Intersex: Stories and Statistics from Australia |città=Cambridge, UK |accesso=2 febbraio 2016 |data=febbraio 2016 |url=http://oii.org.au/wp-content/uploads/key/Intersex-Stories-Statistics-Australia.pdf |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160914152729/http://oii.org.au/wp-content/uploads/key/Intersex-Stories-Statistics-Australia.pdf |dataarchivio=14 settembre 2016 }}</ref><ref name="oiiaudemo">{{Cita web|cognome= Organisation Intersex International Australia|titolo= Demographics|data= 28 luglio 2016|url= https://oii.org.au/demographics/|accesso= 30 settembre 2016|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20161001215740/https://oii.org.au/demographics/|dataarchivio= 1º ottobre 2016|urlmorto= sì}}</ref>. Si ritiene che [[Alex MacFarlane]] sia stata la prima persona [[australiana]] ad ottenere un [[certificato di nascita]] il quale registra il sesso come "indeterminato" ed il primo [[passaporto australiano]] con un marcatore di sesso "X" nel 2003<ref name="West Australian">[http://www.bodieslikeours.org/pdf/xmarks.pdf "X marks the spot for intersex Alex"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131110023525/http://www.bodieslikeours.org/pdf/xmarks.pdf |data=10 novembre 2013 }}, West Australian, via bodieslikeours.org. 11 January 2003</ref>.
Il terzo [[International Intersex Forum]] tenutosi tra novembre e dicembre del 2013 ha espresso per la prima volta esplicite dichiarazioni inerenti alla registrazione di sesso e genere<ref>[http://www.ilga-europe.org/home/news/latest/intersex_forum_2013 3rd International Intersex Forum concluded] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131204073813/http://www.ilga-europe.org/home/news/latest/intersex_forum_2013 |data=4 dicembre 2013 }}, ILGA-Europe (Creative Commons statement), 2 December 2013</ref><ref>[http://www.starobserver.com.au/news/global-intersex-community-affirms-shared-goals/113806 Global intersex community affirms shared goals] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131206093257/http://www.starobserver.com.au/news/global-intersex-community-affirms-shared-goals/113806|data=6 dicembre 2013}}, [[Star Observer]], December 4, 2013</ref><ref>[http://aiclegal.org/public-statement-by-the-third-international-intersex-forum/ Public Statement by the Third International Intersex Forum] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131227035503/http://aiclegal.org/public-statement-by-the-third-international-intersex-forum/|data=27 dicembre 2013}}, [[Advocates for Informed Choice]], 12 December 2013</ref><ref>[http://oii.org.au/24241/public-statement-by-the-third-international-intersex-forum/ Public statement by the third international intersex forum] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131226090112/http://oii.org.au/24241/public-statement-by-the-third-international-intersex-forum/|data=26 dicembre 2013}}, [[Organisation Intersex International Australia]], 2 December 2013</ref><ref>[https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=471190186323466&id=144553798987108 Öffentliche Erklärung des Dritten Internationalen Intersex Forum] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151016221418/https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=471190186323466&id=144553798987108 |data=16 ottobre 2015 }}, {{de icon}} Intersex Austria, 8 December 2013</ref><ref>[https://twitter.com/intersexuk/status/407790650084823040 IntersexUK consensus paper.3rd International IntersexForum concluded...] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140108233246/https://twitter.com/intersexuk/status/407790650084823040 |data=8 gennaio 2014 }}, Intersex UK on [[Twitter]], 3 December 2013</ref><ref>{{Cita web |url=http://nnid.nl/2013/12/03/derde-internationale-intersekse-forum/ |titolo=Copia archiviata |accesso=19 novembre 2018 |dataarchivio=20 dicembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131220161700/http://nnid.nl/2013/12/03/derde-internationale-intersekse-forum/ |urlmorto=sì }} {{nl}} Derde Internationale Intersekse Forum, Nederlandse Netwerk Intersekse/DSD (NNID), 3 December 2013</ref><ref>[http://www.intersexualite.de/index.php/public-statement-third-international-intersex-forum/ Public Statement by the Third International Intersex Forum] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131226074847/http://www.intersexualite.de/index.php/public-statement-third-international-intersex-forum/ |data=26 dicembre 2013 }}, IVIM/OII-Germany, 1 December 2013 {{de icon}}</ref><ref>[http://www.oii.tw/Home/3rd-is-forum-statement (Chinese) 2013 第三屆世界陰陽人論壇宣言] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131226091422/http://www.oii.tw/Home/3rd-is-forum-statement |data=26 dicembre 2013 }}, Oii-Chinese, December 2013</ref>:
{{citazione|Per registrare i bambini intersessuali come femmine o maschi con la consapevolezza che, come tutte le persone, possano poi crescere fino ad identificarsi completamente con un sesso o un genere differente.Garantire che le classificazioni di genere o sesso siano modificabili attraverso una semplice procedura amministrativa su richiesta delle persone interessate; tutti gli adulti e i minori capaci devono essere in grado di scegliere tra opzioni femminili (F), maschili (M), non binari o multiple. In futuro, così come per la [[razza (categorizzazione umana)|razza]] o la [[religione]], anche il sesso o il genere non dovrebbero più essere una categoria classificatoria presente sul certificato di nascita o sul [[documento di identità]]: per nessuno.}}
L'[[Asia Pacific Forum]] delle istituzioni nazionali per i [[diritti umani]] afferma che il riconoscimento legale delle persone intersessuali riguarda:
# in primo luogo l'accesso agli stessi diritti degli altri uomini o donne, se assegnati a uomini o donne;
# in secondo luogo l'accesso alle correzioni amministrative nei documenti legali quando un'[[Determinazione del sesso alla nascita|assegnazione sessuale originale]] non risulta poi essere più del tutto appropriata;
# ed in terzo luogo non si tratta della creazione di una terza classificazione di genere o sesso per le persone intersessuali come una popolazione, ma è, invece, fondata sul [[diritto all'autodeterminazione|principio dell'autodeterminazione]]<ref name="afp2016">{{Cita libro|editore= [[Asia Pacific Forum|Asia Pacific Forum of National Human Rights Institutions]]|isbn=978-0-9942513-7-4|cognome= Asia Pacific Forum of National Human Rights Institutions|titolo= Promoting and Protecting Human Rights in relation to Sexual Orientation, Gender Identity and Sex Characteristics|data= giugno 2016|url= http://www.asiapacificforum.net/resources/manual-sogi-and-sex-charactersitics/|accesso= 19 novembre 2018|dataarchivio= 15 gennaio 2017|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170115144950/http://www.asiapacificforum.net/resources/manual-sogi-and-sex-charactersitics/|urlmorto= no}}</ref>.
Nel marzo del 2017 una dichiarazione della comunità intersessuale australiana e di Aotearoa/[[Nuova Zelanda]] ha chiesto di porre termine alla classificazione legale del sesso, affermando che le terze classificazioni legali – proprio come quelle esclusivamente binarie – erano basate sulla [[violenza strutturale]] e non rispettavano quindi la diversità come un "diritto all'autodeterminazione". Richiedeva infine anche la criminalizzazione degli interventi medici invasivi condotti sulle persone intersessuali (Intersex medical interventions)<ref name="darlington2017">{{Cita web|cognome1= Androgen Insensitivity Support Syndrome Support Group Australia|wkautore1= Androgen Insensitivity Syndrome Support Group Australia|cognome2= Intersex Trust Aotearoa New Zealand|wkautore2= Intersex Trust Aotearoa New Zealand|cognome3= Organisation Intersex International Australia|wkautore3= Organisation Intersex International Australia|cognome4= Black|nome4= Eve|cognome5= Bond|nome5= Kylie|cognome6= Briffa|nome6= Tony|wkautore6= Tony Briffa|cognome7= Carpenter|nome7= Morgan|wkautore7= Morgan Carpenter|cognome8= Cody|nome8= Candice|cognome9= David|nome9= Alex|cognome10= Driver|nome10= Betsy|cognome11= Hannaford|nome11= Carolyn|cognome12= Harlow|nome12= Eileen|cognome13= Hart|nome13= Bonnie|wkautore13= Bonnie Hart|cognome14= Hart|nome14= Phoebe|wkautore14= Phoebe Hart|cognome15= Leckey|nome15= Delia|cognome16= Lum|nome16= Steph|cognome17= Mitchell|nome17= Mani Bruce|wkautore17= Mani Mitchell|cognome18= Nyhuis|nome18= Elise|cognome19= O'Callaghan|nome19= Bronwyn|cognome20= Perrin|nome20= Sandra|cognome21= Smith|nome21= Cody|cognome22= Williams|nome22= Trace|cognome23= Yang|nome23= Imogen|cognome24= Yovanovic|nome24=Georgie|titolo= Darlington Statement|data= marzo 2017|url= https://oii.org.au/darlington-statement/|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170322204013/https://oii.org.au/darlington-statement/|dataarchivio= 22 marzo 2017|accesso= 21 marzo 2017|urlmorto= sì}}</ref><ref name="copland2017ds">{{Cita web|cognome= Copland|nome=Simon|titolo= Intersex people have called for action. It's time to listen.|opera= [[Special Broadcasting Service]]|accesso= 21 marzo 2017|data= 20 marzo 2017|url= http://www.sbs.com.au/topics/sexuality/agenda/article/2017/03/20/intersex-people-have-called-action-its-time-listen|dataarchivio= 2 ottobre 2020|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20201002025440/https://www.sbs.com.au/topics/pride/agenda/article/2017/03/20/intersex-people-have-called-action-its-time-listen|urlmorto= no}}</ref>.
=== Persone transgender e terzo genere ===
{{vedi anche|Storia transgender}}
Il genere e la sua rappresentazione/accettazione può essere organizzato in una modalità differente in strutture culturali diverse; in alcuni sistemi culturali non appartenenti alla convenzionale [[civiltà occidentale]] il [[Genere non binario|genere non è binario]] e si può pertanto attraversare liberamente tra i suoi due poli maschile/femminile.
[[File:Transgender people collage.jpg|thumb|[[Collage]] di persone [[transgender]]. Da sinistra a destra e dall'alto in basso rispettivamente: [[Lili Elbe]], [[Laverne Cox]], [[Thomas Beatie]], [[Chaz Bono]], [[Balian Buschbaum]] e [[Lynn Conway]].]]
Questo è un punto di vista prospettico inteso come un tentativo di mediazione tra il grande [[spirito (filosofia)|spirito]] universale e i mondi umani/terreni<ref name="SellIngrid">Sell, Ingrid M. "Third gender: A qualitative study of the experience of individuals who identify as being neither man nor woman." The Psychotherapy Patient. 13.1/2 (2004): p.132</ref>, viene perciò considerato in maniera estremamente positiva ed è quasi riverito in molte delle culture tradizionali orientali; mentre in quella occidentale le persone che non si conformano agli ideali eteronormativi sono spesso considerate malate, disordinate o insufficientemente formate<ref name="SellIngrid" />.
Per gli indigeni [[Māhū]] delle [[Hawaii]] si tratta di uno stato intermedio tra uomo e donna, ovvero essere una "''persona di sesso/genere indeterminato''"<ref name="vargas2015" />; mentre i [[Navajo]]-Dineh degli [[Stati Uniti sud-occidentali]] riconoscono ben quattro generi: la donna femminile, la donna mascolina, l'uomo [[effeminato]] ed infine anche l'uomo caratterizzato da [[mascolinità]]<ref name=Estrada/>.
Il termine "terzo genere" è stato anche utilizzato per descrivere gli [[Hijra (subcultura)|Hijra]] dell'[[Asia meridionale]]<ref name="agrawal1997" /> i quali hanno acquisito una propria [[identità di genere]] legalmente riconosciuta, i [[fa'afafine]] della [[Polinesia]] e le "vergini giurate" ([[burrnesh]]) della [[penisola balcanica]] (soprattutto in [[Albania]])<ref name="Young"/>.
In vaste aree dell'[[Africa subsahariana]] una donna può essere riconosciuta come un "[[marito]]-donna" la quale gode pertanto di tutti i diritti e il [[privilegio]] assegnati agli uomini ed è di conseguenza pienamente accettata come tale, ma la cui [[femminilità]] – anche se non riconosciuta apertamente – non viene però neppure mai completamente cancellata<ref>{{Cita libro|cognome1=Stern|nome1=E Mark|cognome2=Marchesani|nome2=Robert B|titolo=Saints and Rogues: Conflicts and Convergence in Psychotherapy|url=https://books.google.com/books?id=QtIJBAAAQBAJ|anno=2014|editore=Routledge|isbn=978-1-317-71804-8|p=135|capitolo=Third gender: A qualitative study of the experience of individuals who identify as being neither man nor woman|urlcapitolo=https://books.google.com/books?id=QtIJBAAAQBAJ&pg=PA131|accesso=19 novembre 2018|dataarchivio=19 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200819203513/https://books.google.com/books?id=QtIJBAAAQBAJ|urlmorto=no}}</ref>.
[[File:Hijra and Male Participants - Chhath Festival - Strand Road - Kolkata 2013-11-09 4372.JPG|thumb|[[Hijra (subcultura)|Hijra]] attorniati/e da un gruppo di giovani maschi [[indiani (popolo)|indiani]].]]
Gli Hijra del [[subcontinente indiano]] sono uno dei gruppi di [[subcultura]] maggiormente riconosciuti e socialmente accettati in quanto esseri esemplari di "terzo genere"; questo fatto può anche rappresentare il risultato della nozione di [[reincarnazione]] la quale riduce non solamente la categorizzazione di genere; ma anche lo stesso [[sesso (biologia)|sesso]] e la [[razza (categorizzazione umana)|razza]], consentendone una classificazione assai più fluida e mutevole.
Si possono rinvenire inoltre innumerevoli altre culture in cui il terzo genere è visto come un "essere intermedio" piuttosto che come un "movimento" o "[[transizione (transgenderismo)|transizione]]" da un sesso convenzionale all'altro, da maschio a femmina o viceversa (vedi [[MtF]] e [[FtM]])<ref>Hines, Sally, and Tam Sanger. Transgender Identities: Towards a Social Analysis of Gender Diversity. New York: Routledge, 2010. Print. p.244</ref>.
In uno studio condotto sulla [[popolazione]] che negli [[Stati Uniti d'America]] si riteneva essere come membro di un terzo genere la ricercatrice Ingrid M. Sell ha scoperto che nella generalità dei casi i soggetti presi in esame si sentivano già totalmente "diversi dagli altri" fin dall'età di 5 anni<ref name="SellIngrid_a">Sell, Ingrid M. "Third gender: A qualitative study of the experience of individuals who identify as being neither man nor woman." The Psychotherapy Patient. 13.1/2 (2004): p.139</ref>. A causa della forte e costante pressione socio-culturale subita sia dai coetanei che dai genitori e dagli adulti, quelli che crescevano con le apparenze più ambigue avevano l'[[infanzia]] e le difficoltà maggiormente problematiche quando infine giungevano ad un'età più avanzata<ref name="SellIngrid_a" />.
[[File:SF Pride 2014 - Stierch 3.jpg|thumb|Contingente [[Two Spirit]] dei [[nativi americani]] al [[Gay pride]] di [[San Francisco]] nel 2014.]]
Sell ha anche rinvenuto alcune significative somiglianze tra il terzo genere dell'Est e quello dell'Ovest. Quasi la metà degli intervistati erano [[guaritori]] o comunque attivi nell'ambito della professione medica; la maggioranza di loro, sempre come le loro controparti orientali, era dotata di una vena abbastanza artistica da consentirgli di guadagnarsi da vivere con le proprie capacità<ref name="SellIngrid_a" />.
La capacità di mediare tra uomini e donne era un'abilità comune e spesso si pensava che il terzo genere possedesse una prospettiva insolitamente ampia e la capacità di comprendere entrambe le parti; un risultato notevole dello studio di Sell è che il 93% dei terzi sessi intervistati, sempre come le loro controparti orientali, riportava abilità di tipo "[[paranormale]]"<ref>Sell, Ingrid M. "Third gender: A qualitative study of the experience of individuals who identify as being neither man nor woman." The Psychotherapy Patient. 13.1/2 (2004): p.141</ref>.
A partire dagli inizi del XXI secolo alcune società occidentali hanno iniziato a riconoscere le [[identità di genere]] o il [[genere non-binario]]; alcuni anni dopo A. MacFarlane anche il suo connazionale [[Norrie May-Welby]] è stato riconosciuto come avente uno status "non specificato"<ref name="Daily">[http://www.nydailynews.com/news/world/2010/03/16/2010-03-16_no_sex_for_me_please_extranssexual_briton_is_first_legally_genderless_person.html "No sex for me, please! Ex-transsexual Australian Norrie May-Welby is first legally genderless person"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100322191722/http://www.nydailynews.com/news/world/2010/03/16/2010-03-16_no_sex_for_me_please_extranssexual_briton_is_first_legally_genderless_person.html |data=22 marzo 2010 }}, New York Daily News. 16 March 2010.</ref><ref name="Telegraph">[https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/howaboutthat/7446850/Briton-is-recognised-as-worlds-first-officially-genderless-person.html "Briton is recognised as world's first officially genderless person"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190902114259/https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/howaboutthat/7446850/Briton-is-recognised-as-worlds-first-officially-genderless-person.html |data=2 settembre 2019 }}, The Telegraph. 15 Mar 2010.</ref>. Nel 2016 una corte giudiziaria del circuito dell'[[Oregon]] ha stabilito che un suo residente, Jamie Shupe, potrebbe cambiare legalmente il suo genere in "non-binario"<ref>{{Cita web|cognome1=O'Hara|nome1=Mary Emily|titolo='Nonbinary' is now a legal gender, Oregon court rules|url=http://www.dailydot.com/lifestyle/oregon-court-rules-non-binary-gender-legal/|sito=[[The Daily Dot]]|accesso=10 giugno 2016|data=10 giugno 2016|dataarchivio=10 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160610210014/http://www.dailydot.com/lifestyle/oregon-court-rules-non-binary-gender-legal/|urlmorto=no}}</ref>.
[[File:Transgender Pride flag.svg|thumb|[[Simbologia LGBT]]: la bandiera dell'orgoglio [[transgender]].]]
Le [[Open Society Foundations]] hanno pubblicato un rapporto intitolato ''License to Be Yourself'' nel maggio del 2014 il quale documenta "''alcune delle leggi e delle politiche più progressiste e basate sui diritti che consentono alle persone Trans* di cambiare la loro identità di genere sui documenti ufficiali''"<ref name=License>{{Cita libro |cognome=Byrne |nome=Jack |titolo=License to Be Yourself |anno=2014 |editore=[[Open Society Foundations]] |città=New York |isbn=978-1-940983-10-3 |url=https://www.opensocietyfoundations.org/reports/license-be-yourself |accesso=28 dicembre 2014 |dataarchivio=8 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150108082144/http://www.opensocietyfoundations.org/reports/license-be-yourself |urlmorto=no }}</ref>; esso commenta il riconoscimento delle terze classificazioni affermando:
{{citazione|Da una prospettiva basata sui diritti le opzioni di terzo sesso/genere dovrebbero essere volontarie, fornendo alle persone trans una terza scelta su come definire la loro identità di genere. Coloro che si identificano come un terzo sesso/genere dovrebbero avere gli stessi diritti di chi si identifica molto più semplicemente come maschio o femmina<ref name="License" />.}}
Lo stesso documento cita anche l'[[attivista]] argentino [[Mauro Cabral]] di [[Global Action for Trans Equality]] (GATE):
{{citazione|Le persone tendono a identificare un terzo sesso con la libertà dal [[binarismo di genere]], ma nella realtà dei fatti non è necessariamente così. Se solo le persone trans e/o intersessuali possono accedere a quella terza categoria, o se sono assegnate in una modalità forzata ad un ''terzo sesso'', allora il binarismo di genere non fa altro che rafforzarsi, non diventa quindi più debole<ref name="License" />.}}
[[File:Vladimir Luxuria - Roma Pride 2008.JPG|thumb|[[Vladimir Luxuria]] al [[Gay pride]] di [[Roma]] nel 2008.]]
Il rapporto conclude asserendo che due o tre opzioni risultano essere del tutto insufficienti: "''Un approccio più inclusivo sarebbe quello di aumentare le opzioni che hanno le persone di auto-definire il loro sesso e identità di genere''"<ref name="License" />.
=== Terzo genere e orientamento sessuale ===
{{vedi anche|Teorie sulla differenziazione dell'orientamento sessuale}}
Prima della [[rivoluzione sessuale]] avviata dalla [[controcultura degli anni 1960]] non esisteva un vocabolario comune non derogatorio per il [[Non eterosessuale|non-eterosessuale]]; alcuni termini come quello di '''terzo sesso''' risalgono esattamente ad un secolo prima<ref name="Hirschfeld 1904"/><ref name="Ellis 1897"/><ref name="fordham.edu"/><ref name="Duc, Aimée 1901"/><ref name="The Social Studies C">{{Cita libro |cognome=Ross |nome=E. Wayne |titolo=The Social Studies Curriculum: Purposes, Problems, and Possibilities |editore=SUNY Press |anno=2006 |isbn=978-0-7914-6909-5 |url=https://books.google.com/books?id=4qFMqjxte9IC |accesso=19 novembre 2018 |dataarchivio=19 giugno 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190619085357/https://books.google.com/books?id=4qFMqjxte9IC |urlmorto=no }}</ref><ref>Kennedy, Hubert C. (1980) ''The "third sex" theory of Karl Heinrich Ulrichs'', Journal of Homosexuality. 1980–1981 Fall–Winter; 6(1–2): pp. 103–1</ref>.
Uno di questi termini, [[Uranismo]], cominciò a venire utilizzato nella seconda metà del XIX secolo da una persona la quale si considerava appartenere ad un "terzo sesso", in origine qualcuno con "''una [[psiche]] femminile intrappolata in un corpo maschile''" e che è sessualmente attratto dagli uomini. La sua definizione è stata in seguito estesa per definire anche le [[lesbiche]] aventi una [[varianza di genere]] e tutta una serie di altre tipologie sessuali.
{{vedi anche|Terminologia dell'omosessualità#Omosessualità}}
Si ritiene ch'esso sia un adattamento in [[lingua inglese]] della parola della [[lingua tedesca]] ''Urning'', che fu pubblicata per la prima volta dall'attivista [[Karl Heinrich Ulrichs]] (1825-95) in una serie di cinque libriccini (tra il 1864 e il 1865) i quali a seguire saranno raccolti sotto il titolo di ''Forschungen über das Räthsel der mannmännlichen Liebe'' ("Ricerca attorno all'enigma dell'amore tra uomo e uomo"). Ulrich sviluppò la sua [[terminologia]] precedentemente al primo uso pubblico del termine "[[omosessualità]]", che apparve nel 1869 in un [[opuscolo]] pubblicato anonimamente da [[Karl-Maria Kertbeny]] (1824-82).
[[File:CELEBRAZIONE COMPLEANNO ULRICHS.JPG|thumb|Celebrazione del [[genetliaco]] di [[Karl Heinrich Ulrichs]] a [[L'Aquila]], ove si trova sepolto. Fu il creatore dei termini [[uranismo]] e '''terzo sesso'''.]]
La parola ''Uranian'' (Urning) – da cui [[uranismo]] e poeti uranisti – fu quindi coniata da Ulrichs derivandola a partire dall'[[epiteto]] dato alla [[Dea]] della [[religione dell'antica Grecia]] [[Afrodite Urania]] (cioè "celestiale", "paradisiaca") la quale venne creata – secondo la [[mitologia greca]] – dai [[testicoli]] del dio [[Urano (divinità)|Urano]]. Essa viene quindi indicata nel ''[[Simposio (dialogo)|Simposio]]'' di [[Platone]] come la divinità che protegge gli amori omosessuali.
La sua figura rappresentava pertanto l'[[omoerotismo]]; mentre la sua controparte Afrodite Dionea (Dioning) raffigurava invece l'[[eterosessualità]] (l'amore più basso e terreno)<ref>{{Cita web |url=http://www.mmkaylor.com/ |titolo=Michael Matthew Kaylor, ''Secreted Desires: The Major Uranians: Hopkins, Pater and Wilde'' (Brno, CZ: Masaryk University Press, 2006) |accesso=19 febbraio 2021 |dataarchivio=28 gennaio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210128211816/http://www.mmkaylor.com/ |urlmorto=no }}</ref>. L'attivista lesbica [[Anna Rüling]] ha quindi utilizzato il termine già nel titolo di un suo [[discorso]] pronunciato nel 1904: "''Quale interesse si trova ad avere il [[movimento (sociologia)|movimento]] per i [[diritti delle donne]] nella risoluzione della questione omosessuale?''"<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=pAny0qfa6qsC&pg=PA79|titolo=Finding Out: An Introduction to LGBT Studies|nome1=Deborah T.|cognome1=Meem|nome2=Michelle|cognome2=Gibson|nome3=Michelle A.|cognome3=Gibson|nome4=Jonathan|cognome4=Alexander|data=28 maggio 2018|editore=SAGE|via=Google Books|isbn=978-1-4129-3865-5|accesso=19 novembre 2018|dataarchivio=22 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190622002742/https://books.google.com/books?id=pAny0qfa6qsC&pg=PA79|urlmorto=no}}</ref>.
Secondo l'opinione espressa da alcuni studiosi l'Occidente sta cercando di reinterpretare e ridefinire antiche identità di terzo genere per adattarsi al concetto occidentale di [[orientamento sessuale]]. In ''Redefining Fa'afafine: Western Discourses and the Construction of Transgenderism in Samoa'' l'autrice Johanna Schmidt sostiene che i tentativi messi in atto dagli occidentali di reinterpretare la figura del [[fa'afafine]] – il terzo genere presente e pienamente accettato nella cultura delle isole [[Samoa]] – fanno sì che abbia più a che fare con l'orientamento sessuale piuttosto che con il genere. Sostiene anche che questo stia effettivamente cambiando la natura di "fa'afafine" rendendolo sempre più "omosessuale"<ref>{{Cita web|url=http://intersections.anu.edu.au/issue6/schmidt.html|titolo=Intersections: Redefining Fa'afafine: Western Discourses and the Construction of Transgenderism in Samoa|sito=intersections.anu.edu.au|accesso=19 novembre 2018|dataarchivio=27 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181127073628/http://intersections.anu.edu.au/issue6/schmidt.html|urlmorto=no}}</ref>.
Un fa'afafine samoano ha commentato a questo proposito: "''Mi piacerebbe tanto seguire un [[master universitario]] con la presentazione di un documento sull'omosessualità dal punto di vista samoano il quale potrebbe venire scritto per scopi altamente educativi, in quanto credo che alcune delle cose che sono state scritte su di noi siano realmente del tutto sbagliate''"<ref>[http://intersections.anu.edu.au/issue6/schmidt.html Redefining Fa'afafine: Western Discourses and the Construction of Transgenderism in Samoa Johanna Schmidt] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181127073628/http://intersections.anu.edu.au/issue6/schmidt.html |data=27 novembre 2018 }}; Intersections: Gender, History and Culture in the Asian Context; Issue 6, August 2001</ref>.
[[File:Griepenkerl, Aphrodite Urania.jpg|thumb|L'[[Afrodite Urania]] di [[Christian Griepenkerl]] (1878), patrona dell'"amore celeste".]]
In ''How to become a Berdache: Toward a unified analysis of gender diversity'' Will Roscoe scrive che:
{{citazione|Questo modello può essere rintracciato sin dai primi resoconti degli spagnoli sbarcati in [[America]] fino all'[[etnografia]] attuale. Ciò che è stato scritto sui "berdache"/[[Two Spirit]] riflette più l'influenza dei discorsi occidentali attualmente esistenti su [[genere (scienze sociali)|genere]], [[sessualità]] e altro ancora rispetto a ciò che effettivamente hanno avuto modo di vedere e conoscere gli osservatori<ref>[http://www.phenomenologycenter.org/course/berdache.htm How to become a Berdache: Toward a unified analysis of gender diversity] Will Roscoe {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20090226235121/http://www.phenomenologycenter.org/course/berdache.htm }}</ref>.}}
Secondo Towle e Morgan:
{{citazione|Esempi etnografici [di "terzo genere"] si possono rinvenire da svariati sistemi sociali distinte situati in [[Thailandia]], Polinesia, [[Melanesia]], tra i [[Nativi americani]], nell'[[Africa occidentale]] e altrove e da qualsiasi momento storico, dall'[[Antica Grecia]], all'[[Inghilterra]] del XVI secolo, all'[[America del Nord]] contemporanea. Gli autori popolari semplificano abitualmente le loro descrizioni, ignorando... o confondendo dimensioni che sembrano loro estranee, incomprensibili o inadatte alle immagini che vogliono trasmettere<ref>[http://feed.belowthebelt.org/2009/10/great-third-gender-debate.html The Great Third Gender Debate; BELOW THE BELT, theory-q] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20110503222350/http://feed.belowthebelt.org/2009/10/great-third-gender-debate.html }}</ref>.}}
Gli studiosi occidentali spesso non fanno alcuna distinzione tra persone del '''terzo genere''' e maschi; vengono pertanto molto spesso raggruppati insieme; solitamente essi utilizzano il [[ruolo di genere]] come un modo per spiegare le relazioni sessuali che possono anche instaurarsi tra i maschi e i rappresentanti del "terzo sesso".
Ad esempio analizzando le categorie di genere del "sesso non-normativo" così com'è inteso nel [[buddhismo theravada]] l'autore Peter A. Jackson riflette sul fatto apparente secondo cui all'interno delle prime comunità di [[bhikkhu]], gli uomini che si impegnavano nel [[sesso anale]] ricettivo (vedi [[attivo, passivo e versatile nel sesso]]) erano visti come affetti da femminilizzazione e si pensava perciò fossero caratterizzati da [[ermafroditismo]]. Al contrario gli uomini che praticano il [[sesso orale]] non sono mai percepiti come oltrepassanti i confini di sesso/genere, ma piuttosto come impegnati in pratiche sessuali le quali seppur "anormali" pur tuttavia senza minacciare in alcuna maniera la loro esistenza di genere maschile<ref>[http://rspas.anu.edu.au/papers/pah/theravada.html Non-normative Sex/Gender Categories in the Theravada Buddhist Scriptures] Compiled by Peter A. Jackson {{webarchive
|url=https://web.archive.org/web/20120224134527/http://rspas.anu.edu.au/papers/pah/theravada.html }}</ref>.
Alcuni scrittori suggeriscono inoltre che un vero e proprio terzo genere è emerso intorno al 1700 in terra inglese: la [[sodomia]] maschile<ref name="Trumbach">Trumbach, Randolph. (1998) ''Sex and the Gender Revolution. Volume 1: Heterosexuality and the Third Gender in Enlightenment London''. Chicago: U of Chicago P, 1998. (Chicago Series on Sexuality, History & Society)</ref>; secondo una tale analisi interpretativa questo evento è stato caratterizzato dall'emergere di una [[subcultura]] di maschi altamente [[effeminatezza|effeminati]] e dei loro luoghi di incontro (le [[Molly house]]), nonché di un contemporaneo marcato aumento di ostilità proprio nei loro confronti.
[[File:Magnus Hirschfeld 1929.jpg|thumb|[[Magnus Hirschfeld]], [[leadership|leader]] del [[Primo movimento omosessuale]] e protagonista della [[storia dell'omosessualità in Germania]] nonché uno dei teorici più accreditati del '''terzo sesso'''.]]
{{vedi anche|Primo movimento omosessuale}}
Le persone si descrivevano e/o autodefinivano come membri di un terzo sesso in [[Europa]] almeno dagli anni 1860, questo soprattutto grazie agli scritti di [[Karl Heinrich Ulrichs]]<ref>{{Cita pubblicazione|doi=10.1300/J082v06n01_10 |titolo=The "Third Sex" Theory of Karl Heinrich Ulrichs |anno=1981 |cognome1=Kennedy |nome1=Hubert |rivista=Journal of Homosexuality |volume=6 |pp=103-111 | pmid=7042820 |numero=1–2 }}</ref> per poi proseguire verso la fine del XIX secolo con lo studioso tedesco di [[sessuologia]] [[Magnus Hirschfeld]]<ref name="Hirschfeld 1904">[[Magnus Hirschfeld|Hirschfeld, Magnus]], 1904. ''Berlins Drittes Geschlecht'' ("Berlin's Third Sex")</ref>, [[John Addington Symonds]]<ref name="Ellis 1897">[[Havelock Ellis|Ellis, Havelock]] and [[John Addington Symonds|Symonds, J. A.]], 1897. ''Sexual Inversion''.</ref>, [[Edward Carpenter]]<ref name="fordham.edu">[[Edward Carpenter|Carpenter, Edward]], 1908. ''[http://www.fordham.edu/halsall/pwh/carpenter-is.html The Intermediate Sex: A Study of Some Transitional Types of Men and Women] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130603093506/http://www.fordham.edu/halsall/pwh/carpenter-is.html |data=3 giugno 2013 }}''.</ref>, [[Aimée Duc]]<ref name="Duc, Aimée 1901">Duc, Aimée, 1901. ''Sind es Frauen? Roman über das dritte Geschlecht'' ("Are These Women? Novel about the Third Sex")</ref> e altri ancora.
Questi primi attivisti e militanti impegnati descrivevano se stessi e tutti quelli come loro come di sesso "invertito" o "intermedio" e che vivevano il desiderio omosessuale; la loro opera di scrittura sosteneva inoltre la piena accettazione sociale di tali "intermedi sessuali"<ref>Jones, James W. (1990). ''"We of the third sex” : homo Representations of Homosexuality in Wilhelmine Germany.'' (German Life and Civilization v. 7) New York: Peter Lang Publishing, 1990. {{ISBN|0-8204-1209-0}}</ref>. Molto citati risultarono essere i precedenti rinvenibili nella [[letteratura greca]] classica occidentale oltre che nella [[letteratura sanscrita]] orientale (vedi oltre).
Per gran parte del XX secolo il termine "terzo sesso" era un descrittore comune per omosessuali e anticonformisti di genere, ma dopo che le comunità di [[Gay liberation]] "uscite allo scoperto" negli anni 1970 a partire dal mondo anglosassone ed una crescente separazione dei concetti di [[orientamento sessuale]] e [[identità di genere]], il termine cadde sempre più in disuso tra il rinnovato [[movimento LGBT]], nella [[Cultura basata sul genere e sull'identità sessuale]] e dal favore della stessa [[opinione pubblica]] in generale.
[[File:Thirdsex bookcover 1959.jpg|thumb|Copertina del romanzo [[Lesbian pulp fiction]] di Artemis Smith del 1959 ''The Third Sex''.]]
Con la rinnovata esplorazione del genere che il [[femminismo]], il [[movimento (sociologia)|movimento]] [[transgender]] moderno e la [[teoria queer]] hanno promosso, alcuni nell'Occidente contemporaneo hanno iniziato a definirsi di nuovo membri di un '''terzo sesso'''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Sell |nome1= Ingrid |anno=2001 |titolo=Not man, not woman: Psychospiritual characteristics of a Western third gender |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-transpersonal-psychology_2001_33_1/page/16 |rivista= [[Journal of Transpersonal Psychology]] |volume=33 |numero=1 |pp= 16-36 }} (Complete doctoral dissertation: Sell, Ingrid. (2001). ''Third gender: A qualitative study of the experience of individuals who identify as being neither man nor woman.'' (Doctoral Dissertation, Institute of Transpersonal Psychology). UMI No. 3011299.)</ref>. Altre identità contemporanee che coprono un terreno simile includono il [[pangender]], il [[bigender]], il [[genderqueer]], l'[[androgino]], l'"intergender", l'"altro genere" e "di genere differente".
=== Terzo genere e femminismo ===
{{vedi anche|Storia del femminismo|Posizioni femministe nei riguardi della sessualità|Guerre sessuali femministe}}
Nell'[[impero tedesco]] di [[Guglielmo II di Germania]] i termini ''drittes Geschlecht'' ("terzo sesso") e ''Mannweib'' ("uomo-donna") erano anche usati per descrivere le femministe – sia dai loro oppositori che – a volte – dalle stesse interessate. Nel romanzo del 1899 di [[Ernst von Wolzogen]] intitolato proprio ''Das dritte Geschlecht'' (Il terzo sesso), le femministe sono ritratte come "neuter" con caratteristiche femminili esterne accompagnate però da una [[psiche]] maschile altamente menomata.
[[File:World map nonbinary gender recognition.svg|thumb|upright=2|Riconoscimento legale del [[genere non-binario]]
{{legend|#002255|Opzione non binaria/terzo genere disponibile solo come volontaria}}
{{legend|#FFCC00|Opzione volontaria solo per le persone caratterizzate da [[intersessualità]]}}
{{legend|#FF8C00|Obbligatoria per alcuni intersessesuali nati e in opzione volontaria}}
{{legend|#FF0000|Obbligatorio per alcuni intersessuali nati}}
{{legend|#CCCCCC|Opzione non binaria/terzo genere non legalmente riconosciuta o nessun dato}}]]
== Riconoscimento legale ==
Molti paesi hanno adottato una [[normazione]] per riconoscere alle identità di [[genere non-binario]] o intersessuali alcuni diritti o per autorizzarne il riconoscimento all'anagrafe e nei documenti di identità:
*[[Argentina]]<ref>{{Cita web|url=https://www.clarin.com/sociedad/femenino-masculino-documento-dira-femineidad-travesti_0_H3cOBVH-U.html|lingua=es|titolo=Ni femenino ni masculino: su documento dirá "femineidad travesti"|data=1º marzo 2019|accesso=25 marzo 2019|cognome=Iglesias|nome=Mariana|opera=[[Clarín]]|dataarchivio=31 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190331104046/https://www.clarin.com/sociedad/femenino-masculino-documento-dira-femineidad-travesti_0_H3cOBVH-U.html|urlmorto=no}}</ref>
*In [[Austria]] le persone intersessuali hanno diritto di ottenere una registrazione anagrafica “adeguata” alla loro identità sessuale<ref>{{Cita web |url=http://www.articolo29.it/2018/la-corte-costituzionale-austriaca-impone-limmediato-riconoscimento-del-terzo-genere/ |titolo=Articolo 29: La Corte costituzionale austriaca impone l’immediato riconoscimento del terzo genere |accesso=20 novembre 2020 |dataarchivio=25 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201125050048/http://www.articolo29.it/2018/la-corte-costituzionale-austriaca-impone-limmediato-riconoscimento-del-terzo-genere/ |urlmorto=no }}</ref>
*[[Australia]]<ref name="Sydney Morning Herald">[http://www.smh.com.au/nsw/neither-man-nor-woman-20100626-zaye.html "Neither man nor woman"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160424180420/http://www.smh.com.au/nsw/neither-man-nor-woman-20100626-zaye.html |data=24 aprile 2016 }}, Sydney Morning Herald. 27 June 2010</ref><ref name="asa">[http://www.asanet.org/sectionsex/documents/SUMMER03sexnews.pdf Newsletter of the Sociology of Sexualities Section of the American Sociological Association] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304054219/http://www.asanet.org/sectionsex/documents/SUMMER03sexnews.pdf |data=4 marzo 2016 }}, American Sociological Association Sexualities News, Volume 6, Issue 1, Summer 2003</ref><ref name="oii10">{{Cita web |url=http://oii.org.au/21597/ |titolo=Ten years of ‘X’ passports, and no protection from discrimination |accesso=20 novembre 2020 |dataarchivio=11 dicembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131211191956/http://oii.org.au/21597/ |urlmorto=sì }}</ref>
*[[Bangladesh]]<ref>Julfikar Ali Manik and Ellen Barry, "A Transgender Bangladeshi Changes Perceptions After Catching Murder Suspects", ''[[The New York Times|New York Times]]'', April 3, 2015.</ref>
*[[Canada]]<ref name="cbc-15jul2017">{{Cita news|cognome1=Strong|nome1=Walter|titolo=Transgender N.W.T., residents can now change birth certificates to reflect gender|url=https://www.cbc.ca/news/canada/north/nwt-transgender-legislation-changes-1.4206782|accesso=20 luglio 2017|giornale=[[CBC News]]|data=15 luglio 2017|pubblicazione=|dataarchivio=7 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200607024429/https://www.cbc.ca/news/canada/north/nwt-transgender-legislation-changes-1.4206782|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.canada.ca/en/immigration-refugees-citizenship/services/canadian-passports/change-sex.html|titolo=Change the sex on your passport or travel document – Canada.ca|nome=Immigration, Refugees and Citizenship|cognome=Canada|data=2 febbraio 2017|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=7 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200607024453/https://www.canada.ca/en/immigration-refugees-citizenship/services/canadian-passports/change-sex.html|urlmorto=no}}</ref><ref name="global-24aug2017">{{Cita news|titolo=Canadian Passports to have 'X' gender starting Aug. 31|url=http://globalnews.ca/news/3694753/canadian-passports-x-gender/|accesso=24 agosto 2017|giornale=Global News|data=24 agosto 2017|pubblicazione=|dataarchivio=7 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200607024407/https://globalnews.ca/news/3694753/canadian-passports-x-gender/|urlmorto=no}}</ref><ref name="guardian-31aug2017">{{Cita news|cognome1=Busby|nome1=Mattha|titolo=Canada introduces gender-neutral 'X' option on passports|url=https://www.theguardian.com/world/2017/aug/31/canada-introduces-gender-neutral-x-option-on-passports|accesso=31 agosto 2017|giornale=The Guardian|data=31 agosto 2017|pubblicazione=|dataarchivio=31 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170831045455/https://www.theguardian.com/world/2017/aug/31/canada-introduces-gender-neutral-x-option-on-passports|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://toronto.ctvnews.ca/mobile/feds-to-allow-non-binary-citizens-to-mark-gender-with-x-on-passports-1.4447570?|titolo=Feds to allow non-binary citizens to mark gender with "X" on passports|opera=CTV News Toronto|data=1º giugno 2019|cognome=Dixon|nome=Nick|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=8 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190608124130/https://toronto.ctvnews.ca/mobile/feds-to-allow-non-binary-citizens-to-mark-gender-with-x-on-passports-1.4447570|urlmorto=no}}</ref>
*[[Danimarca]]<ref>{{Cita web |url=https://tgeu.org/denmark-x-in-passports-and-new-trans-law-work/ |titolo=Denmark: X in Passports and New Trans Law Works |editore=Transgender Europe |data=12 settembre 2014 |accesso=20 ottobre 2018 |dataarchivio=19 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191019025125/https://tgeu.org/denmark-x-in-passports-and-new-trans-law-work/ |urlmorto=no }}</ref> [https://www.retsinformation.dk/Forms/R0710.aspx?id=159226]<ref name="Royal assent KL">{{Cita web |url=https://www.stm.dk/multimedia/A_449_23.5._for_Gr_nland_af_lov_om__ndring_af_lov_om_Det_Centrale_Personregister.pdf |titolo=§2, Imm. 3, Qitiusumik Inunnik Nalunaarsuiffik pillugu inatsisip (CPR pillugu inatsit) allanngortinneqarneranik inatsisit Kalaallit Nunaannut atuutilersinneqarnerannik peqqussut (Greenlandic) |accesso=1º settembre 2020 |urlmorto=no |dataarchivio=7 settembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200907234653/https://www.stm.dk/multimedia/A_449_23.5._for_Gr_nland_af_lov_om__ndring_af_lov_om_Det_Centrale_Personregister.pdf }}</ref><ref name="Royal assent DA">{{Cita web |url=https://www.retsinformation.dk/eli/lta/2016/449/Pdf |titolo=§2, Stk 3., Anordning om ikrafttræden for Grønland af love om ændring af lov om Det Centrale Personregister (Danish) |accesso=1º settembre 2020 |urlmorto=no |dataarchivio=1º novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201101134438/https://www.retsinformation.dk/eli/lta/2016/449/Pdf }}</ref><ref name="Faroese passport note DA">{{Cita web |url=https://www.retsinformation.dk/eli/lta/2012/994/Pdf |titolo=§ 5., Stk. 5, Bekendtgørelse for Færøerne om pas m.v. (Danish) |accesso=5 settembre 2020 |urlmorto=no |dataarchivio=25 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201025001651/https://www.retsinformation.dk/eli/lta/2012/994/Pdf }}</ref>
*In [[Germania]], dal 2019, è possibile indicare nell'atto di nascita che la persona nata intersessuale è di sesso "diverso".<ref>{{Cita web |url=https://www.diritto.it/il-riconoscimento-giuridico-del-terzo-genere-sessuale-da-parte-della-repubblica-federale-tedesca/ |titolo=Diritto.it: "Il riconoscimento giuridico del “terzo genere sessuale” da parte della Repubblica Federale Tedesca" |accesso=20 novembre 2020 |dataarchivio=27 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201027004131/https://www.diritto.it/il-riconoscimento-giuridico-del-terzo-genere-sessuale-da-parte-della-repubblica-federale-tedesca/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.articolo29.it/2017/intersessualismo-e-terzo-sesso-la-rivoluzione-copernicana-della-corte-costituzionale-tedesca-2/ |titolo=Articolo 29: "Intersessualismo e “terzo sesso”: la rivoluzione copernicana della Corte costituzionale tedesca"* |accesso=20 novembre 2020 |dataarchivio=25 agosto 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200825192959/http://www.articolo29.it/2017/intersessualismo-e-terzo-sesso-la-rivoluzione-copernicana-della-corte-costituzionale-tedesca-2/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.tpi.it/esteri/il-terzo-sesso-201403303551/ |titolo=Tpi: "Il terzo sesso"* |accesso=20 novembre 2020 |dataarchivio=28 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201128094955/https://www.tpi.it/esteri/il-terzo-sesso-201403303551/ |urlmorto=no }}</ref> Dal 1º novembre 2024 è possibile autodeterminarsi, se maggiorenni oppure se almeno 14enni con un tutore o un giudice concorde, come persone non-binarie sui documenti.<ref>{{Cita web|url=https://www.gay.it/germania-transgender-legge-sull-autodeterminazione-di-genere|titolo=Affermazione di genere oltre il binarismo: cosa cambia in Germania con la nuova legge sull’autodeterminazione}}</ref>
*[[India]]: dal 2009 l'India riconosce il terzo sesso nelle liste elettorali e nei documenti di identità.<ref name=BBC-20091223>{{Cita news|titolo=Pakistani eunuchs to have distinct gender|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/8428819.stm|data=23 dicembre 2009|opera=BBC News|accesso=23 dicembre 2009|pubblicazione=|dataarchivio=18 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200518094705/http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/8428819.stm|urlmorto=no}}</ref> Il 15 aprile [[2014]] la Corte Suprema riconosce un terzo genere, diverso dai generi femminile e maschile come destinatari di quote riservte nel lavoro e nell'educazione<ref>{{Cita web|url=http://www.ndtv.com/article/india/transgenders-are-the-third-gender-rules-supreme-court-508705|titolo=Transgenders are the 'third gender', rules Supreme Court|editore=NDTV|data=15 aprile 2014|accesso=15 aprile 2014|dataarchivio=15 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140415135613/http://www.ndtv.com/article/india/transgenders-are-the-third-gender-rules-supreme-court-508705|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Supreme Court's Third Gender Status to Transgenders is a landmark|url=http://news.biharprabha.com/2014/04/supreme-courts-third-gender-status-to-transgenders-is-a-landmark/|opera=IANS|editore=news.biharprabha.com|accesso=15 aprile 2014|dataarchivio=27 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327041410/http://news.biharprabha.com/2014/04/supreme-courts-third-gender-status-to-transgenders-is-a-landmark/|urlmorto=no}}</ref>
*[[Islanda]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ruv.is/frett/new-law-to-help-trans-and-intersex-people|titolo=New law to help trans and intersex people|opera=RÚV.is|data=19 giugno 2019|cognome=Elliott|nome=Alexander|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=22 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190622011052/https://www.ruv.is/frett/new-law-to-help-trans-and-intersex-people|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gaystarnews.com/article/iceland-identification-law/|titolo=Iceland passes identification law dismissing lengthy medical process for trans people|opera=Gay Star News|data=20 giugno 2019|cognome=Crittenton|nome=Anya|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=22 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190622000113/https://www.gaystarnews.com/article/iceland-identification-law/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://grapevine.is/news/2019/06/19/iceland-passes-major-gender-identity-law-the-fight-is-far-from-over/|titolo=Iceland Passes Major Gender Identity Law: "The Fight Is Far From Over"|opera=The Reykjavík Grapevine|data=19 giugno 2019|cognome=Fontaine|nome=Andie|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=25 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190625212543/https://grapevine.is/news/2019/06/19/iceland-passes-major-gender-identity-law-the-fight-is-far-from-over/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/commentisfree/2019/jun/21/trans-issues-britain-iceland-law-intersex-rights|titolo=On trans issues, Iceland has just Britain to shame|opera=The Guardian|data=21 giugno 2019|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=24 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190624153236/https://www.theguardian.com/commentisfree/2019/jun/21/trans-issues-britain-iceland-law-intersex-rights|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://icelandmonitor.mbl.is/news/politics_and_society/2019/06/21/gender_autonomy_act_applauded/|titolo=Gender Autonomy Act Applauded|opera=Iceland Monitor|data=21 giugno 2019|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=22 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190622145800/https://icelandmonitor.mbl.is/news/politics_and_society/2019/06/21/gender_autonomy_act_applauded/|urlmorto=no}}</ref>
*[[Nepal]]<ref name="Nepal Knight">{{Cita news|titolo=Nepal's Third Gender and the Recognition of Gender Identity|url=http://www.huffingtonpost.com/kyle-knight/nepal-third-gender_b_1447982.html|opera=Huffington Post|accesso=25 aprile 2012|nome=Kyle|cognome=Knight|data=24 aprile 2012|pubblicazione=|dataarchivio=27 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120427040654/http://www.huffingtonpost.com/kyle-knight/nepal-third-gender_b_1447982.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://newrepublic.com/article/92076/nepal-census-third-gender-lgbt-sunil-pant|titolo=What We Can Learn From Nepal's Inclusion of 'Third Gender' on Its 2011 Census|cognome=Knight|nome=Kyle|data=18 luglio 2011|opera=The New Republic|accesso=5 marzo 2019|issn=0028-6583|pubblicazione=|dataarchivio=17 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170517122223/https://newrepublic.com/article/92076/nepal-census-third-gender-lgbt-sunil-pant|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|data=aprile 2007|titolo=Sunil Babu Pant and Others/ v. Nepal Government and Others, Supreme Court of Nepal|url=http://icj.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2012/07/Sunil-Babu-Pant-and-Others-v.-Nepal-Government-and-Others-Supreme-Court-of-Nepal.pdf|rivista=National Judicial Academy Law Journal|accesso=4 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161011064131/http://icj.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2012/07/Sunil-Babu-Pant-and-Others-v.-Nepal-Government-and-Others-Supreme-Court-of-Nepal.pdf|dataarchivio=11 ottobre 2016|urlmorto=s}}</ref>
*[[Nuova Zelanda]]: dal dicembre 2012, è disponibile l'opzione X ("indeterminato/non specificato") sui passaporti neozelandesi<ref>{{Cita web|url=http://www.passports.govt.nz/Transgender-applicants|titolo=Transgender applicants – New Zealand Passports (passports.govt.nz)|accesso=27 dicembre 2014|dataarchivio=23 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140923055123/http://www.passports.govt.nz/Transgender-applicants|urlmorto=no}}</ref><ref>[http://www.nzherald.co.nz/nz/news/article.cfm?c_id=1&objectid=10852012 X marks the spot on passport for transgender travellers - NZ Herald] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200215035936/http://www.nzherald.co.nz/nz/news/article.cfm?c_id=1&objectid=10852012 |data=15 febbraio 2020 }} X marks the spot on passport for transgender travellers], New Zealand Herald, 5 December 2012]. Retrieved 10 December 2012.</ref>
*[[Paesi Bassi]]<ref>{{Cita news|url=https://www.bndestem.nl/breda/leonne-zeegers-uit-breda-is-nu-officieel-genderneutraal-overheid-heeft-schop-onder-de-kont-gekregen~ab999bc2/|titolo=Leonne Zeegers uit Breda is nu officieel genderneutraal: 'Overheid heeft schop onder de kont gekregen'|data=19 ottobre 2018|opera=BN De Stem|accesso=24 dicembre 2018|lingua=nl|pubblicazione=|dataarchivio=5 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181105200253/https://www.bndestem.nl/breda/leonne-zeegers-uit-breda-is-nu-officieel-genderneutraal-overheid-heeft-schop-onder-de-kont-gekregen~ab999bc2/|urlmorto=no}}</ref>
*[[Pakistan]]<ref name="https://www.theguardian.com">{{Cita news|titolo=Pakistan's once-ridiculed transgender community fight elections for first time|anno=2013|url=https://www.theguardian.com/world/2013/may/09/pakistan-transgender-elections-campaign-trail|giornale=The Guardian|cognome1=Burke|nome1=Jason|pubblicazione=|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=12 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201112034657/http://www.theguardian.com/world/2013/may/09/pakistan-transgender-elections-campaign-trail|urlmorto=no}}</ref><ref name="test.hsa.edu.pk">{{Cita pubblicazione|titolo=Awareness about sexually transmitted infections among Hijra sex workers of Rawalpindi/Islamabad|rivista=Pakistan Journal of Public Health|anno=2012|url=http://test.hsa.edu.pk/journal/issue-march2012vol2no1/Abdullah%20MA.OA.pdf}}{{Collegamento interrotto|date=December 2017 |bot=InternetArchiveBot |fix-attempted=yes }}</ref><ref name="EconomicTimes">{{Cita news|titolo=People defaulting on bank loans? Use eunuchs to recover: Pak SC|url=http://economictimes.indiatimes.com/news/news-by-industry/et-cetera/People-defaulting-on-bank-loans-Use-eunuchs-to-recover-Pak-SC/articleshow/5370938.cms|data=24 dicembre 2009|editore=Bennett Coleman|opera=The Economic Times|accesso=23 dicembre 2009|pubblicazione=|dataarchivio=9 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100209112717/http://economictimes.indiatimes.com/news/news-by-industry/et-cetera/People-defaulting-on-bank-loans-Use-eunuchs-to-recover-Pak-SC/articleshow/5370938.cms|urlmorto=no}}</ref><ref name="Haider-20091223">{{Cita news|autore=Haider, Zeeshan|titolo=Pakistan's transvestites to get distinct gender|url=http://in.reuters.com/article/lifestyleMolt/idINTRE5BM2BX20091223|data=23 dicembre 2009|opera=Reuters|accesso=23 dicembre 2009|pubblicazione=|dataarchivio=15 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100115180041/http://in.reuters.com/article/lifestyleMolt/idINTRE5BM2BX20091223|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Masood, Salman|titolo=Pakistan: A Legal Victory for Eunuchs|url=https://www.nytimes.com/2009/12/24/world/asia/24webbriefs-ALEGALVICTOR_BRF.html|data=23 dicembre 2009|opera=The New York Times|accesso=23 dicembre 2009|pubblicazione=|dataarchivio=10 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110073441/http://www.nytimes.com/2009/12/24/world/asia/24webbriefs-ALEGALVICTOR_BRF.html|urlmorto=no}}</ref>
*[[Regno Unito]]
*[[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
*[[Taiwan]]: nel 2018 il governo taiwanese ha annunciato che nel 2020 sarebbe stata aggiunta la possibilità di indicare "Terzo genere" come opzione nei documenti di identità, compreso il passaporto.<ref>{{Cita web|cognome=Power|nome=Shannon|data=22 novembre 2018|titolo=New national ID card will recognize trans as a third gender in Taiwan|url=https://www.gaystarnews.com/article/new-national-id-card-will-recognize-trans-as-a-third-gender-in-taiwan/|accesso=9 giugno 2020|sito=Gay Star News|lingua=en|dataarchivio=10 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190410042738/https://www.gaystarnews.com/article/new-national-id-card-will-recognize-trans-as-a-third-gender-in-taiwan/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|data=16 gennaio 2018|titolo=Taiwan mulls third gender option on passports, IDs|lingua=en|opera=Reuters|url=https://www.reuters.com/article/taiwan-lgbt-idUSL8N1O61JZ|accesso=9 giugno 2020|pubblicazione=|dataarchivio=5 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201105071341/https://www.reuters.com/article/taiwan-lgbt-idUSL8N1O61JZ|urlmorto=no}}</ref>
*[[Thailandia]]
*[[Uruguay]]
== Società moderne senza riconoscimento legale ==
Anche le seguenti categorie di genere sono state descritte come un terzo genere:
; Africa
* [[Etiopia]] meridionale: la cultura "Ashtime" del [[popolo]] Maale<ref>Donham, Donald (1990). ''History, Power, Ideology. Central Issues in Marxism and Anthropology'', Cambridge</ref>
* [[Kenya]]: i "Mashoga" delle aree di [[lingua swahili]] della costa keniana, in particolare [[Mombasa]]<ref name="Sinnott2004">{{Cita libro|autore=Megan Sinnott|titolo=Toms and Dees: Transgender Identity and Female Same-Sex Relationships in Thailand|url=https://books.google.com/books?id=gs5I2h5afeoC&pg=PA39|data=gennaio 2004|editore=University of Hawaii Press|isbn=978-0-8248-2852-3|p=39|accesso=20 novembre 2018|dataarchivio=19 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200819112602/https://books.google.com/books?id=gs5I2h5afeoC&pg=PA39|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Repubblica Democratica del Congo]]: i "Mangaiko" tra il [[Mbo (popolo)|popolo Mbo]]<ref>Towles, Joseph A. (1993). ''Nkumbi initiation: Ritual and structure among the Mbo of Zaire'', Musée royal de l'Afrique Centrale (Tervuren, Belgique)</ref>.
; Asia-Pacifico
* [[Micronesia]]: i "Palao'ana" in [[lingua chamorro]], nelle [[Isole Marianne Settentrionali]] inclusa [[Guam]]<ref name="Ka'opuaCassel2015">{{Cita pubblicazione|cognome1=Ka'opua|nome1=L. S.
I.|cognome2=Cassel|nome2=K.|cognome3=Shiramizu|nome3=B.|cognome4=Stotzer|nome4=R. L.|cognome5=Robles|nome5=A.|cognome6=Kapua|nome6=C.|cognome7=Orton|nome7=M.|cognome8=Milne|nome8=C.|cognome9=Sesepasara|nome9=M.|titolo=Addressing Risk and Reluctance at the Nexus of HIV and Anal Cancer Screening|rivista=Health Promotion Practice|volume=17|numero=1|anno=2015|pp=21-30|issn=1524-8399|doi=10.1177/1524839915615611|pmid=26630979|pmc=4684716}}</ref>.
[[File:Auckland pride parade 2016 37.jpg|thumb|Collettivo [[Fa'afafine]] in marcia al [[Gay pride]] di [[Auckland]] nel 2016.]]
* [[Polinesia]]: i [[Fa'afafine]] (in [[lingua samoana]])<ref>Sua'aIi'i, Tamasailau, "Samoans and [[Gender]]: Some Reflections on Male, Female and Fa'afafine Gender Identities", in: ''Tangata O Te Moana Nui: The Evolving Identities of Pacific Peoples in [[Aotearoa]]/New Zealand'', Palmerston North (NZ): Dunmore Press, 2001, {{ISBN|0-86469-369-9}}</ref>, i [[fakaleiti]] (in [[lingua tongana]]), i "[[Māhū]] wahine" (nella [[lingua hawaiana]]), i "mahu vahine" (in [[lingua tahitiana]]), i "whakawahine" (nella [[lingua māori]] della [[Nuova Zelanda]]) e gli [[akava'ine]] (nelle [[Isole Cook]] sempre tra i [[Maori]])<ref>''National fono for Pacific "third sex" communities'', media release from New Zealand Aids Foundation, August 5, 2005. [https://web.archive.org/web/20051216171214/http://nzaf.org.nz/articles.php?id=472 Article online].</ref>.
* [[Indonesia]]: quello del "Waria" è un tradizionale [[ruolo di genere]] esistente nella moderna nazione indonesiana<ref>Oostvogels, Robert (1995). ''The Waria of Indonesia: A Traditional Third Gender Role'', in Herdt (ed.), op cit.</ref>; inoltre la cultura [[Bugis]] di [[Sulawesi]] è stata descritta come avente tre sessi (maschio, femmina e intersessuale) e cinque generi con [[ruolo (sociologia)|ruoli sociali]] ben distinti<ref name="Graham"/>.
* In [[Giappone]] '''X-gender''' è un terzo genere o identità di genere noto come X ジ ェ ン ダ ー; esiste per tutte quelle persone che non sono espressamente maschili o femminili<ref>{{Cita web |url=http://mainichi.jp/articles/20160505/k00/00e/040/113000c |titolo=男でも女でもない「Xジェンダー」に理解を |editore=[[Mainichi Shimbun]] |data=5 maggio 2016 |accesso=6 giugno 2016 |autore=日下部 (Kusakabe), 元美 (Motomi) |dataarchivio=3 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170103013610/http://mainichi.jp/articles/20160505/k00/00e/040/113000c |urlmorto=no }}</ref>.
* Nelle [[Filippine]] un certo numero di identità locali di genere/sesso sono comunemente indicate come "terzo sesso" nel discorso popolare, nonché da alcuni studi accademici; i termini usati per identificarle (che sono da alcuni considerati dei dispregiativi) includono "[[baklâ]]" e "binabae" (in [[lingua tagalog]]), "bayot" (in [[lingua cebuana]]), "agi" (in [[lingua hiligaynon]]), "bantut" (in [[lingua tausug]]), "badíng" – tutti riferiti a uomini "omosessuali" o a donne-trans. La [[varianza di genere]] al femminile può venire altresì definita come "lakin-on" o "tomboy" (vedi [[maschiaccio]])<ref>Nanda, Serena (1999). ''Gender Diversity: Crosscultural Variations''. Waveland Pr Inc, 7 October 1999. {{ISBN|1-57766-074-9}}</ref>.
; Europa
* [[Penisola balcanica]]: le "vergini giurate" ([[burrnesh]])<ref name="Young" />, donne che lavorano e si vestono da uomini e abitano in spazi destinati solo agli uomini, ma non si sposano.
* [[Inghilterra]] del XVIII secolo: i "Mollies" (da [[Molly house]])<ref name="Trumbach"/>
* Inghilterra del XIX secolo: l'[[Uranismo]]<ref>It is believed to be an English adaptation of the German word ''Urning'', which was first published by activist [[Karl Heinrich Ulrichs]]</ref>
* [[Femminiello]]: presente nella [[cultura popolare]] della città di [[Napoli]]<ref name=femm>[http://faculty.ed.umuc.edu/~jmatthew/naples/femm.html The Femminiello in Neapolitan Culture] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110515005531/http://faculty.ed.umuc.edu/~jmatthew/naples/femm.html |data=15 maggio 2011 }}</ref>
; America Latina e Caraibi
[[File:Lukas Avendano. Zapotec Muxe from Tehuantepec Oaxaca Mexico.jpg|thumb|Un [[Muxe]] esperto di [[performance art]] a [[Oaxaca (stato)|Oaxaca]].]]
[[Messico]] del Sud: in molte comunità degli [[Zapotechi]] i ruoli del terzo genere sono molto spesso assai evidenti<ref name="stephen">Lynn Stephen. ''Sexualities and Genders in Zapotec Oaxaca''. Latin American Perspectives. 29(2)41–59</ref>. I [[Muxe]] sono descritti come biologicamente maschili ma con chiare caratteristiche femminili; non sono considerati "omosessuali", ma piuttosto solamente un "altro genere"<ref name="stephen"/>.
Alcuni sposeranno donne e avranno famiglie; mentre altri invece formeranno relazioni stabili con uomini. Anche se è riconosciuto che questi individui hanno i corpi degli uomini, interpretano il genere in modo diverso rispetto agli uomini; non è un personaggio maschile, ma non è nemmeno un personaggio femminile quello che esibiscono ma, in generale, una combinazione dei due<ref name="stephen"/>.
Lynn Stephen cita Jeffrey Rubin: "''Di quegli uomini di spicco che si diceva fossero omosessuali e non adottassero l'identità muxe, si parlava in senso peggiorativo''", suggerendo quindi che il [[ruolo di genere]] del muxe era ben più accettabile all'interno della comunità<ref name="stephen"/>.
* A [[Teotitlán del Valle]] hanno la loro versione del muxe che chiamano "biza'ah"; secondo Stephen c'erano solo 7 individui in quella comunità considerati biza'ah rispetto al muxe, di cui invece ve ne erano molti di più. Proprio come il muxe erano comunque ben graditi e pienamente accettati nonché inseriti nella comunità. Il loro modo di camminare, di parlare e il lavoro che svolgono sono indicatori di riconoscimento dell'essere biza'ah<ref name="stephen"/>.
* I [[Travesti (genere)|Travesti]] dell'[[America Latina]] sono stati descritti come un terzo genere, anche se non tutti si vedono in questo modo. L'antropologo [[Don Kulick]] descrisse il lori mondo nel [[Brasile]] urbano come se avesse due categorie: "uomini" e "non uomini", con donne, omosessuali e dediti al [[travestitismo]] appartenenti a quest'ultima categoria<ref>Kulick, Don (1998). ''Travesti: Sex, Gender, and Culture among Brazilian Transgendered Prostitutes'' (Chicago: University of Chicago Press, 1998)</ref>.
; Medio Oriente
* [[Oman]]: gli [[Xanith]] o khanith<ref>Wikan, Unni (1991). ''The Xanith: a third gender role? in Behind the veil in Arabia: women in Oman.'' Chicago: University of Chicago Press</ref>.
; Culture native nordamericane
[[File:2spiritflag.jpg|thumb|[[Simbologia LGBT]]: la bandiera dell'orgoglio [[Two Spirit]].]]
[[Two Spirit]] è un'[[iperonimia]] usata da alcuni [[nativi americani]] per descrivere alcune persone particolarmente dotate di [[spiritualità]]<ref name=Estrada/><ref name=NYT2/> – [[omosessuali]], [[lesbiche]], [[bisessuali]] e gli individui con [[varianza di genere]] – presenti all'interno delle loro comunità<ref name=BMedicine>{{Cita pubblicazione|cognome=Medicine |nome=Beatrice |data=agosto 2002 |titolo=Directions in Gender Research in American Indian Societies: Two Spirits and Other Categories |url=http://scholarworks.gvsu.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1024&context=orpc |rivista=Online Readings in Psychology and Culture |volume=3 |numero=1 |p=7 |issn=2307-0919 |doi=10.9707/2307-0919.1024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208071034/http://scholarworks.gvsu.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1024&context=orpc |dataarchivio=8 dicembre 2012 |accesso=25 giugno 2016 |citazione=At the Wenner Gren conference on gender held in Chicago, May, 1994... the gay American Indian and Alaska Native males agreed to use the term "Two Spirit" to replace the controversial "berdache" term. The stated objective was to purge the older term from anthropological literature as it was seen as demeaning and not reflective of Native categories. Unfortunately, the term "berdache" has also been incorporated in the psychology and women studies domains, so the task for the affected group to purge the term looms large and may be formidable.}}</ref><ref name=NYT1>{{Cita pubblicazione|url=https://www.nytimes.com/2006/10/08/fashion/08SPIRIT.html|titolo=A Spirit of Belonging, Inside and Out|rivista=The New York Times|data=8 ottobre 2006|accesso=28 luglio 2016|cognome1=Leland|nome1=John|dataarchivio=3 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903051204/https://www.nytimes.com/2006/10/08/fashion/08SPIRIT.html?_r=0|urlmorto=no}}</ref><ref name=Pember1>{{Cita web|url=https://rewire.news/article/2016/10/13/two-spirit-tradition-far-ubiquitous-among-tribes/|titolo='Two Spirit' Tradition Far From Ubiquitous Among Tribes|editore=Rewire|nome=Mary Annette|cognome=Pember|data=13 ottobre 2016|accesso=17 ottobre 2016|citazione=Non-Native anthropologist Will Roscoe gets much of the public credit for coining the term two spirit. However, according to Kristopher Kohl Miner of the Ho-Chunk Nation, Native people such as anthropologist Dr. Wesley Thomas of the Dine or Navajo tribe also contributed to its creation. (Thomas is a professor in the School of Dine and Law Studies.)|dataarchivio=19 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161019000635/https://rewire.news/article/2016/10/13/two-spirit-tradition-far-ubiquitous-among-tribes/|urlmorto=no}}</ref>.
Il "Due Spiriti" differisce però dalla maggior parte delle definizioni occidentali [[mainstream]] sia della [[sessualità]] che dell'[[identità di genere]], in quanto non si tratta tanto di "chi dorme con chi" o di come si identifica personalmente; piuttosto è un ruolo [[sacro]], spirituale e cerimoniale del [[rito]] il quale viene riconosciuto e confermato dagli "Anziani della comunità cerimoniale dei Due Spiriti"<ref name=Estrada/><ref name=NYT2/>.
Mentre certuni hanno trovato il termine uno strumento utile per l'organizzazione inter-tribale, non tutte le culture native concettualizzano il genere o la sessualità in questo modo, ed anzi la maggior parte delle [[tribù]] usa i nomi propri della propria lingua<ref name=NativeOut101>"[https://web.archive.org/web/20141210110520/http://nativeout.com/twospirit-rc/two-spirit-101/ Two Spirit 101]" at ''NativeOut'': "The Two Spirit term was adopted in 1990 at an Indigenous lesbian and gay international gathering to encourage the replacement of the term berdache, which means, 'passive partner in sodomy, boy prostitute.'" Accessed 23 Sep 2015</ref><ref name=terms>"[http://nativeout.com/twospirit-rc/two-spirit-101/two-spirit-terms-in-tribal-languages/ Two Spirit Terms in Tribal Languages] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150102172337/http://nativeout.com/twospirit-rc/two-spirit-101/two-spirit-terms-in-tribal-languages/ |data=2 gennaio 2015 }}" at ''NativeOut''. Accessed 23 Sep 2015</ref>. Sebbene i termini del [[panindianismo]] non siano sempre appropriati o benvenuti, questo specifico caso ha generalmente ricevuto più accettazione ed utilizzo generale rispetto al termine che è andato presto a sostituire<ref name=NativeOut101/>.
Il 3º e il 4º [[ruolo di genere]] tradizionalmente incarnati da persone con due spiriti includono l'occupazione prescelta e la conseguente tipologia di [[abbigliamento]] così come vengono associati a uomini e donne diversificati e che quindi [[travestitismo]] con anche il [[crossdressing]]. Non tutte le tribù/nazioni hanno una forte rigidità di ruoli ma, tra quelli che invece la praticano, lo spettro che è stato solitamente documentato è quello di quattro generi: donna femminile, donna maschile, uomo femminile ed infine anche uomo maschile<ref name=Estrada/>.
== Mito e storia ==
{{vedi anche|Storia LGBT|Storia dell'omosessualità nel mondo antico}}
=== Mesopotamia ===
{{vedi anche|Temi LGBT nella mitologia}}
Nella [[mitologia]] delle [[religioni della Mesopotamia]], facente parte dei primi documenti scritti dell'umanità, vi si possono intravedere certi riferimenti ad alcuni tipi di persone che non sono considerati né uomini né donne.
In un [[mito cosmogonico]] di [[Sumer]] stilato su una tavoletta di pietra databile al [[II millennio a.C.]] (prima dell'[[era volgare]]) leggiamo che la [[Dea]] [[Ninhursag]] in un dato momento delle origini si mise a creare un essere "''sprovvisto di organo maschile e senza organo femminile''", per il quale [[Enki]] trova però una posizione consona da affidargli nella [[società (sociologia)|società]]: quella cioè di "''stare di fronte al [[Re]]''".
Nel mito della [[lingua accadica]] concernente [[Atraḫasis]] (circa 1700 a.ev) lo stesso Enki istruisce [[Nintu]] (Mami), la dea preposta alla [[nascita]], sullo stabilire una "''terza categoria tra la gente umana''" oltre agli uomini e alle donne, la quale include i [[demone|demoni]] che rubano i bambini, le donne che non sono in grado di portare a termine il [[parto]] e le sacerdotesse a cui è proibito avere dei figli<ref>Murray, Stephen O., and Roscoe, Will (1997). ''Islamic Homosexualities: Culture, History, and Literature.'' New York: New York University Press.</ref>.
Tra i [[Babilonesi]], ma anche tra i [[Sumeri]] e gli [[Assiri]], alcuni tipi di individui che svolgevano funzioni religiose al servizio di [[Inanna]]/[[Ištar]] sono stati descritti come un ''terzo genere'' a parte<ref>{{Cita pubblicazione |jstor=1062813 |accesso=2 aprile 2011 |pp=195-230 |cognome1=Roscoe |nome1=W. |titolo=Priests of the Goddess: Gender Transgression in Ancient Religion |volume=35 |numero=3 |rivista=History of Religions |anno=1996 |url=http://www.willsworld.org/priests.html |doi=10.1086/463425 |dataarchivio=29 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101029022022/http://www.willsworld.org/priests.html |urlmorto=no }} Roscoe identifies these temple staff by the names ''kalû'', ''kurgarrû'', and ''assinnu''.</ref>; lavoravano nell'ambito della [[prostituzione sacra]] o della [[Ierodulia]], eseguivano [[danza|danze]] [[estasi|estatiche]], [[musica]] e spettacoli di [[teatro]], indossavano maschere e avevano caratteristiche di genere assimilabili sia per le donne che per gli uomini.
Sempre tra i Sumeri gli furono dati i loro nomi appropriati in [[scrittura cuneiforme]]: ur.sal ("cane/uomo-donna") e kur.gar.ra (descritto anch'esso come un "maschio che è anche femmina")<ref>Nissinen, Martti (1998). ''Homoeroticism in the Biblical World'', Translated by Kirsi Stjedna. Fortress Press (November 1998) p. 30. {{ISBN|0-8006-2985-X}}<br/>See also: Maul, S. M. (1992). ''Kurgarrû und assinnu und ihr Stand in der babylonischen Gesellschaft.'' Pp. 159–71 in Aussenseiter und Randgruppen. Konstanze Althistorische Vorträge und Forschungern 32. Edited by V. Haas. Konstanz: Universitätsverlag.</ref> Gli studiosi contemporanei, sforzandosi di descriverli usando le categorie contemporanee di sesso/genere, li hanno variamente descritti come i "''viventi come donne''", o hanno usato descrittori interpretativi moderni quali [[ermafroditismo]], [[eunuco]], [[omosessualità]], [[travestitismo]], maschi caratterizzati da [[effeminatezza]] più una serie di altri termini e frasi<ref>Leick, Gwendolyn (1994). ''Sex and Eroticism in Mesopotamian Literature''. Routledge. New York.<br />*Leick's account: [[Sumerian language|Sumerian]]: ''sag-ur-sag'', ''pilpili'' and ''kurgarra''; and [[Akkadian language|Assyrian]]: ''assinnu''. Leick describes them as "hermaphrodites, homosexual transvestites, and other, castrated individuals".<br />{{Cita pubblicazione|anno=2000|titolo=Devotee or Deviate: The "Dog" (keleb) in Ancient Israel as a Symbol of Male Passivity and Perversion|rivista=Journal of Religion & Society|volume=2|accesso=2 aprile 2011|url=http://moses.creighton.edu/JRS/2000/2000-6.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110527122903/http://moses.creighton.edu/JRS/2000/2000-6.html|dataarchivio=27 maggio 2011|urlmorto=sì|issn=1522-5658|cognome1=Burns|nome1=John Barclay}}<br />*Burns defines the ''assinnu'' as "a member of Ishtar’s cultic staff with whom, it seems, a man might have intercourse, whose masculinity had become femininity" and who "lacked libido, either from a natural defect or castration". He described the ''kulu'u'' as effeminate and the ''kurgarru'' as [[Transvestism|transvestite]]. In addition, he defines another kind of gender-variant prostitute, ''sinnisānu'', as (literally) "woman-like".</ref>.
=== Antico Egitto ===
{{vedi anche|Omosessualità nell'antico Egitto}}
Frammenti e cocci di [[ceramica]] inscritti all'incirca a partire dal [[Medio Regno (Egitto)|Medio Regno]] (2000-1800 a.ev) e rinvenuti nelle immediate vicinanze dell'antica [[Tebe (Egitto)|Tebe]] (ora [[Luxor]]) elencano tre generi umani: il "tai" (maschio), il sḫt ("sekhet") e il "hmt" (femmina)<ref>Sethe, Kurt, (1926), ''Die Aechtung feindlicher Fürsten, Völker und Dinge auf altägyptischen Tongefäßscherben des mittleren Reiches,'' in: Abhandlungen der Preussischen Akademie der Wissenschaften, Philosophisch-Historische Klasse, 1926, p. 61.</ref>. Spesso il secondo viene tradotto come "eunuco", sebbene vi siano assai poche prove attestanti che tali individui abbiano effettivamente subito la [[castrazione]]<ref>[http://www.well.com/user/aquarius/egypt.htm The Third Gender in Ancient Egypt] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170121070528/http://www.well.com/user/aquarius/egypt.htm |data=21 gennaio 2017 }}, Faris Malik. (web site)</ref>.
[[File:Artha naariswara.jpg|thumb|Il dio dell'[[induismo]] [[Śiva]] viene ancora oggi molto spesso rappresentato nella sua raffigurazione di [[Ardhanarishvara]], ossia con una duplice natura sia maschile che femminile; generalmente la parte destra della divinità è di [[sesso (biologia)|sesso biologico]] maschile, mentre quella sinistra è femminile.]]
=== Cultura indiana ===
{{vedi anche|Temi LGBT nella mitologia induista}}
Riferimenti ad un terzo sesso possono essere trovati praticamente in tutti i testi delle tre più antiche tradizioni spirituali delle [[religioni indiane]] – Induismo<ref>Wilhelm, Amara Das (2004). ''Tritiya Prakriti (People of the Third Sex): Understanding Homosexuality, Transgender Identity and Intersex Conditions through Hinduism'' (XLibris Corporation, 2004).</ref>, [[Giainismo]]<ref>{{Cita pubblicazione| pmid = 11609126 |anno= 1996 |cognome1= Zwilling |nome1= L |cognome2= Sweet |nome2= MJ |titolo= "Like a city ablaze": The third sex and the creation of sexuality in Jain religious literature | url = https://archive.org/details/sim_journal-of-the-history-of-sexuality_1996-01_6_3/page/359 |volume= 6 |numero= 3 |pp= 359-84 |rivista= Journal of the History of Sexuality |jstor=4629615}}</ref> e [[Buddhismo]]<ref name="Jackson10996">{{Cita pubblicazione|cognome1=Jackson |nome1= Peter A. |data=aprile 1996 |titolo=Non-normative Sex/Gender Categories in the Theravada Buddhist Scriptures |rivista=Australian Humanities Review }}</ref> – e si può pertanto facilmente dedurre che la cultura rappresentativa della [[civiltà vedica]] riconobbe tre generi. I ''[[Veda]]'' (databili tra il 1500 e il 500 a.ev circa) descrivono gli individui come appartenenti ad una di queste tre categorie, ciò secondo la propria natura o [[Prakṛti]].
{{vedi anche|Omosessualità e induismo}}
Essi vengono anche enunciati nel [[manuale sessuale]] denominato ''[[Kāma Sūtra]]'' (IV secolo d.C.), ma anche altrove, come "pums-prakrti" (di natura maschile), "stri-prakrti" (di natura femminile) ed infine "tritiya-prakrti" (di terza natura)<ref>[[Traslitterazione]] alternativa: ''trhytîyâ prakrhyti''</ref>; tali testi suggeriscono perciò che gli individui del terzo sesso erano ben noti già nel [[subcontinente indiano]] pre-moderno ed includevano persone con corpo maschile o con corpo femminile<ref>{{Cita pubblicazione|doi=10.1353/sex.2001.0018 |titolo=Hidden in History: Female Homoeroticism and Women of a "Third Nature" in the South Asian Past |anno=2001 |cognome1=Penrose |nome1=Walter |rivista=Journal of the History of Sexuality |volume=10 |pp=3–39 [4] |citazione=distinct social and economic roles once existed for women thought to belong to a third gender. Hidden in history, these women dressed in men's clothing, served as porters and personal bodyguards to kings and queens, and even took an active role in sex with women.}}</ref> e gli intersessuali i quali assai spesso potevano essere ben riconosciuti fin dalla prima [[infanzia]].
La presenza/esistenza d un terzo sesso viene discussa anche nell'antica [[legge indù]] oltre che nella [[medicina indiana]], nella [[linguistica]] e nell'[[astrologia indiana]]. Il lavoro fondamentale della [[normazione]] indù, il ''[[Manusmṛti]]'' (le ''Leggi di [[Manu (Induismo)|Manu]]'', 200 a.C-200 d.C.) spiega nella maniera che segue le origini biologiche dei tre sessi:
{{citazione|Un bambino maschio è prodotto da una maggiore quantità di [[sperma]] maschile, una femmina dalla prevalenza di quello femminile; ma se e quando entrambi sono in quantità equivalente, ecco allora che vengono prodotti un bambino di terzo sesso o un ragazzo e una ragazza [[gemelli (biologia)|gemelli]]; se entrambi sono deboli o carenti in quantità, ne risulta un fallimento del [[concepimento]]<ref>[[Manu Smriti]], 3.49. [http://www.sacred-texts.com/hin/manu/manu03.htm Testo online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180806205711/http://www.sacred-texts.com/hin/manu/manu03.htm |data=6 agosto 2018 }}.</ref>.}}
Il linguista e [[filosofo]] indiano [[Patañjali (filosofo)|Patañjali]] il cui lavoro fu prevalentemente incentrato sullo studio e commento della [[grammatica sanscrita]], il [[Mahābhāṣya]] (circa 200 a.C.), afferma che i tre [[genere (linguistica)|generi grammaticali]] della [[lingua sanscrita]] derivano per via diretta dai tre generi presenti già in [[natura]]. La prima [[grammatica]] della [[lingua tamil]], il [[Tolkāppiyam]] (risalente per lo più al III secolo a.C) si riferisce agli ermafroditi come ad un terzo genere "neutro" (oltre ad una categoria femminile di "maschi privi del tutto di [[mascolinità]]").
[[File:Mercury symbol.svg|thumb|[[Simbolo astronomico]] di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] come [[simbolo]] di [[genere (scienze sociali)|genere]] per il '''terzo genere'''.]]
Nell'[[astrologia]] vedica i nove pianeti visibili sono assegnati ciascuno ad uno dei tre generi; il terzo genere, "tritiya-prakrti", è associato a [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]], a [[Saturno (astronomia)|Saturno]] e – in una particolare maniera – a [[Ketu]] (figura mitologica corrispondente a [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]]. Nei ''[[Purāṇa]]'' vi sono ampi riferimenti a tre tipi di [[deva]] della musica e della [[danza]]: le [[Apsaras]] (femminili), i [[Gandharva]] (maschili) e i/le "kinnar" (neutri, gli odierni [[Hijra (subcultura)|Hijra]]).
I due maggiori [[poemi epici]] sanscriti, il ''[[Rāmāyaṇa]]'' e il ''[[Mahābhārata]]''<ref>Lord [[Arjuna]] takes a "vow of eunuchism" to live as the third sex for a year: "O lord of the Earth, I will declare myself as one of the neuter sex. O monarch, it is, indeed difficult to hide the marks of the bowstring on my arms. I will, however, cover both my [[Scarification|cicatrized]] arms with bangles. Wearing brilliant rings on my ears and [[conch]]-bangles on my wrists and causing a braid to hang down from my head, I shall, O king, appear as one of the third sex, Vrihannala by name. And living as a female I shall (always) entertain the king and the inmates of the inner apartments by reciting stories. And, O king, I shall also instruct the women of Virata's palace in singing and delightful modes of dancing and in musical instruments of diverse kinds. And I shall also recite the various excellent acts of men..." [https://www.gutenberg.org/etext/15475 Mahabharata (Virata-parva)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090924163949/http://www.gutenberg.org/etext/15475|data=24 settembre 2009}}, Translated by Ganguli, Kisari Mohan. [[Project Gutenberg]].</ref>, indicano con insistenza la presenza di un terzo genere esistente nell'antica società indiana; in alcune versioni del primo vastissimo testo viene detto in una parte della storia narrata che l'[[eroe]] [[Rāma]] (uno degli [[Avatāra]] di [[Visnù]]) si dirige verso l'[[esilio]] all'interno della [[foresta]]. A metà strada però scopre che la maggior parte della gente della sua città natale, [[Ayodhya]], lo stava seguendo.
Disse allora a tutti i presenti: "''Uomini e donne, tornate indietro''" e con ciò quelli che erano "''né uomini né donne''" non sapevano più molto bene cosa dovessero fare, decidendo così alla fine di rimanere. Quando il principe divino ritornò dall'esilio svariati anni dopo li scoprì immobili ancora nello stesso identico luogo: ed ecco che allora li donò della propria [[benedizione]], dicendo che "''vi sarà un giorno in cui anche loro avranno una parte nel governare il mondo''".
{{vedi anche|Omosessualità e buddhismo}}
Nel [[Vinaya]] buddhista, codificato nella sua forma attuale intorno al II secolo a.C e che si dice tramandato dalla tradizione orale di [[Gautama Buddha]] stesso, vi sono quattro categorie principali di sesso/genere: i maschi, le femmine, gli "ubhatobyañjanaka" (persone di natura sessuale doppia/duplice) e i "[[Paṇḍaka]]" (persone di natura sessuale non normativa, forse originariamente denotando una carenza nella capacità sessuale (la potenza virile) maschile)<ref name="Jackson10996" />.
Quando la [[tradizione]] prese a svilupparsi ulteriormente il termine paṇḍaka venne a riferirsi ad una vasta categoria di terzo sesso che comprendeva sia le persone intersessuali che tutti quei maschi e femmine con attributi fisici o comportamentali che erano considerati incoerenti con le caratteristiche naturali dell'uomo e della donna<ref>{{Cita pubblicazione| jstor=3176712 |pp=89-115 |cognome1=Gyatso |nome1=J. |titolo=One Plus One Makes Three: Buddhist Gender, Monasticism, and the Law of the Non-Excluded Middle | url=https://archive.org/details/sim_history-of-religions_2003-11_43_2/page/89 |volume=43 |numero=2 |rivista=History of Religions |anno=2003 |doi=10.1086/423006}}</ref>.
Contrariamente a quanto viene spesso rappresentato in Occidente la [[sessualità gay|sessualità omosessuale]] (specificamente recettiva/passiva nel [[sesso anale]] e attiva invece nel [[sesso orale]]) era il [[ruolo di genere]] assegnato nell'ambito dell'[[erotismo]] al '''terzo genere''', pur non essendo questa la loro caratteristica distintiva assoluta e definitiva. Nell'antica [[civiltà della valle dell'Indo]], così come nell'odierna [[cultura dell'India]], il sistema sociale strutturato dominante faceva (e fa) una distinzione netta e specifica tra un "''terzo genere che faceva sesso con un uomo''" e gli "''[[uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini]]''".
Solamente in quest'ultimo caso ciò avrebbe anche potuto essere interpretato in una maniera negativa; ma in quanto sarebbe stato visto essenzialmente come un vero e proprio uomo/maschio (nel contesto occidentale moderno, come 'dritto-straight'/[[eterosessuale]]), non in quanto appartenente ad un terzo genere (nel contesto occidentale moderno '[[gay]]')<ref>[http://rspas.anu.edu.au/papers/pah/theravada.html Non-normative Sex/Gender Categories in the Theravada Buddhist Scriptures] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201113124920/http://asiapacific.anu.edu.au/ |data=13 novembre 2020 }}, compiled by Peter A. Jackson; quote: "it appears that among the early Buddhist communities men who engaged in receptive anal sex were seen as feminized and thought to be hermaphrodites. In contrast, men who engaged in oral sex were not seen as crossing sex/gender boundaries, but rather as engaging in abnormal sexual practices without threatening their masculine gendered existence."</ref>.
[[File:Borghese Hermaphroditus Louvre Ma231 n4.jpg|thumb|Copia romana del II secolo di una scultura greca. La figura è quella di [[Ermafrodito]], da cui deriva la parola [[ermafroditismo]]. ''[[Ermafrodito dormiente]]'' di [[Gian Lorenzo Bernini]] al [[Museo del Louvre]].]]
=== Culture mediterranee ===
{{vedi anche|Temi transgender nell'antica Grecia|Omosessualità nell'antica Grecia|Pederastia greca}}
Nel ''[[Simposio (dialogo)|Simposio]]'' di [[Platone]], scritto intorno al IV secolo a.C., [[Aristofane]] riferisce un [[mito cosmogonico]] che coinvolge tre conformazioni sessuali originali: femminile, maschile e [[androgino]]. Vengono ad un certo punto divisi a metà da [[Zeus]] come punizione per la loro [[hybris]]/tracotanza, producendo così 4 differenti tipi di sesso /genere contemporanei i quali cercano di ricongiungersi eternamente con l'altra metà originaria perduta.
In questo racconto l'uomo e la donna eterosessuali moderni discendono dal sesso androgino originale, quindi ognuno cerca il differente da sé; mentre il mito di [[Ermafrodito]] coinvolge gli amanti eterosessuali che si fondono nuovamente nel loro sesso androgino primordiale<ref>{{Cita web|url=http://classics.mit.edu/Plato/symposium.html|titolo=The Internet Classics Archive – Symposium by Plato|sito=classics.mit.edu|accesso=21 novembre 2018|dataarchivio=10 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110410132334/http://classics.mit.edu/Plato/symposium.html|urlmorto=no}}</ref>.
[[File:Catoys Walking Street.jpg|thumb|[[Kathoey]] [[thai]].]]
{{vedi anche|Identità di genere in Thailandia}}
Molti altri miti della creazione presenti in tutto il mondo condividono la credenza in tre sessi originali, come ad esempio quelli del Nord della [[Thailandia]]<ref>Jackson, Peter A. (1995) ''Kathoey: The third sex.'' In Jackson, P., "Dear Uncle Go: Male homosexuality in Thailand." Bangkok, Thailand: Bua Luang Books<br/>See also: Peltier, Anatole-Roger (1991). ''Pathamamulamuli: The Origin of the World in the Lan Na Tradition''. Chiang Mai, Thailand: Silkworm Books. The Yuan creation myth in the book is from Pathamamulamuli, an antique Buddhist palmleaf manuscript. Its translator, Anatole-Roger Peltier, believes that this story is based on an oral tradition which is over five hundred years old. [https://web.archive.org/web/20050205031728/http://home.att.net/~leela2/creation_myth.htm Text online].</ref>.
In molti hanno interpretato gli "eunuchi" del [[mondo antico]] del [[Mediterraneo orientale]] come un terzo genere che abitava uno spazio liminale/ai confini tra donne e uomini, inteso nelle loro stesse società come in un qualche modo "nessuno dei due" o altresì "entrambi in uno"<ref>S. Tougher, ed., (2001) ''Eunuchs in Antiquity and Beyond'' (London: Duckworth Publishing, 2001).<br/>Ringrose, Kathryn M. (2003). ''The Perfect Servant: Eunuchs and the Social Construction of Gender in Byzantium.'' Chicago: University of Chicago Press. 2003.</ref>.
{{vedi anche|Omosessualità nell'Antica Roma}}
Nella ''[[Historia Augusta]]'' il corpo dell'eunuco viene descritto come "tertium genere omo" (un terzo genere umano)<ref>[[Historia Augusta]], ''[[Severus Alexander]]'' xxiii.7.</ref> e nel 77 a.C. ad un eunuco di nome Genucius fu impedito di reclamare i beni lasciati a lui in un [[testamento]], con la motivazione che si era volontariamente mutilato ("amputatis sui ipsius") e pertanto non era più né una donna né un uomo ("neque virorum neque mulierum numero")<ref>[[Valerius Maximus]], (7.7.6).</ref>.
{{vedi anche|Omosessualità nella Bibbia cristiana}}
Diversi studiosi hanno sostenuto che gli eunuchi raffigurati sia nella [[Tanakh]] che nel [[Nuovo Testamento]] erano intesi nel loro tempo come appartenenti ad un terzo genere, piuttosto che alle più recenti interpretazioni di un tipo di uomo il quale è stato evirato, o ad un [[simbolo]] o [[metafora]] della [[castità]]<ref>{{Cita pubblicazione |cognome1=Hester |nome1=J. David |anno=2005 |titolo=Eunuchs and the Postgender Jesus: Matthew 19:12 and Transgressive Sexualities |rivista=Journal for the Study of the New Testament |volume=28 |numero=1 |pp=13-40 |url=http://www.spirituality.org.za/files/Eunuch.pdf |formato=PDF |accesso=2 aprile 2011 |doi=10.1177/0142064X05057772 |dataarchivio=22 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722060311/http://www.spirituality.org.za/files/Eunuch.pdf |urlmorto=no }}</ref>.
{{vedi anche|Persone transgender e cristianesimo}}
Il primo autentico [[teologo]] del nascente [[cristianesimo]], [[Tertulliano]], scrisse che [[Gesù]] stesso era un eunuco (questo nel 200 d.C.)<ref>Note: There is some controversy in this statement as in context, ''spado'', which in most cases means eunuch, is generally translated as virgin as in [[wikisource:Ante-Nicene Fathers/Volume IV/Tertullian: Part Fourth/On Monogamy/Chapter 3|here]] and a fuller explanation can be found here [https://books.google.com/books?id=zV0jVQK0K14C&pg=PA85&dq=jesus+eunuch+tertullian&hl=en&ei=BmlrTba3N9Gltwebu7jmAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=jesus%20eunuch%20tertullian&f=false Putting Jesus in His Place: A Radical Vision of Household and Kingdom - Halvor Moxnes - Google Books] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200820043421/https://books.google.com/books?id=zV0jVQK0K14C&pg=PA85&dq=jesus+eunuch+tertullian&hl=en&ei=BmlrTba3N9Gltwebu7jmAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=jesus%20eunuch%20tertullian&f=false |data=20 agosto 2020 }}. Tertullian, On Monogamy, 3: "...He stands before you, if you are willing to copy him, as a voluntary ''spado'' (eunuch) in the flesh." And elsewhere: "The Lord Himself opened the kingdom of heaven to eunuchs and He Himself lived as a eunuch. The apostle [Paul] also, following His example, made himself a eunuch..."</ref>; ma egli notò poi anche l'esistenza di un terzo sesso ("tertium sexus") tra i [[paganesimo|pagani]]: "''una terza razza nel sesso... fatta di maschio e femmina in uno''"<ref>[[Tertulliano]], ''Ad nationes'', 1.20.4. [http://earlychristianwritings.com/text/tertullian06.html Testo online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181209072015/http://www.earlychristianwritings.com/text/tertullian06.html |data=9 dicembre 2018 }}.</ref>.
Forse si riferiva al [[Gallo (sacerdote)|Gallo]], il devoto "eunuco" della [[Dea]] della [[Frigia]] [[Cibele]] il quale è stato variamente descritto come appartenente ad un terzo sesso da diversi scrittori romani della [[letteratura latina]]<ref>e.g. "Both sexes are displeasing to her holiness, so [the gallus] keeps a middle gender (''medium genus'') between the others." [[Prudentius]], Peristephanon, 10.1071-3</ref>.
[[File:Bust Attis CdM.jpg|thumb|[[Busto (scultura)|Busto]] di [[Attis]] con il [[berretto frigio]]: è il [[paredra|paredro]] di [[Cibele]] ma amato da [[Agdistis]], quindi il suo servitore che, [[Castrazione|autoeviratosi]], guida il carro della [[Dea]].]]
=== Terra d'Israele ===
{{vedi anche|Omosessualità ed ebraismo|Omosessualità nella Bibbia ebraica}}
Nell'antico [[Regno di Israele]] vi erano:
* Zachar: il maschio
* Nekeva: la femmina
* [[Androgynos]]: con genitali sia maschili che femminili (ed un eterno dubbio sul genere legale)
* Tumtum: con genitali nascosti dalla pelle (di genere sconosciuto, a meno che non sia stata rimossa la pelle)
* Aylonit: la femmina afflitta da [[sterilità]]. Con un [[apparato genitale femminile]] sterile.
* Sari: il maschio sottoposto a [[castrazione]] o naturalmente sterile (spesso tradotto come "eunuco")<ref>[http://www.transtorah.org/PDFs/Classical_Jewish_Terms_for_Gender_Diversity.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200106020328/http://transtorah.org/PDFs/Classical_Jewish_Terms_for_Gender_Diversity.pdf|data=6 gennaio 2020}} Classic Jewish terms for Gender Diversity</ref><ref>[http://transtorah.org/PDFs/Gender_Diversity_In_Halacha.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170821215224/http://www.transtorah.org/PDFs/Gender_Diversity_In_Halacha.pdf|data=21 agosto 2017}} Gender Diversity in Halakha</ref>
=== America ===
==== Mesoamerica ====
[[File:We-Wa, a Zuni berdache, full length portrait - NARA - 523798 (cropped).jpg|thumb|Un [[Two Spirit]] (berdache) dei [[nativi americani degli Stati Uniti d'America]].]]
L'antica [[civiltà]] dei [[Maya]] potrebbe anch'essa aver riconosciuto un terzo genere all'interno del proprio sistema sociale, questo almeno secondo la valutazione espressa dallo storico Matthew Looper; egli difatti nota la presenza dell'[[androginia]] nella raffigurazione di [[Zea mays]] e nella [[divinità lunare]] mascolina della [[mitologia maya]] oltre che basandosi sull'[[iconografia]] e l'[[epigrafe]] in cui i governanti incarnano o impersonano queste divinità.
Suggerisce pertanto – in conclusione – che il terzo genere potrebbe aver incluso quegli individui caratterizzati o descritti come aventi "due spiriti" – in parallelo agli [[Two Spirit]] (dalla "doppia spiritualità") della [[tradizione]] dei [[nativi americani]] – e quindi con l'assunzione di ruoli speciali come quelli di [[guaritore]] o maestro di [[divinazione]]<ref>Looper, Matthew G. (2001). ''Ancient Maya Women-Men (and Men-Women): Classic Rulers and the Third Gender'', In: "Ancient Maya Women", ed. Traci Ardren. Walnut Creek, California: Alta Mira, 2001.</ref>.
La studiosa di [[antropologia]] ed esperta di [[archeologia]] Miranda Stockett fa altresì notare che diversi scrittori hanno sentito il bisogno di andare oltre il quadro prefissato dei due generi – questo quando discute delle culture pre-ispaniche attraverso la [[mesoamerica]]<ref>{{Cita pubblicazione| jstor=40025092 |pp=566-578 |cognome1=Stockett |nome1=M. K. |titolo=On the Importance of Difference: Re-Envisioning Sex and Gender in Ancient Mesoamerica |volume=37 |numero=4 |rivista=World Archaeology |anno=2005 |doi=10.1080/00438240500404375}}<br/>In addition to Looper (above) and Joyce (below), Stockett cites:<br/>Geller, P. (2004). ''Skeletal analysis and theoretical complications'' Paper presented at Que(e)rying Archaeology: The Fifteenth Anniversary Gender Conference, Chacmool Archaeology Conference, University of Calgary, Calgary.<br/>{{Cita pubblicazione| jstor=20167006 |pp=147-165 |cognome1=Joyce |nome1=R. A. |titolo=Performing the Body in Pre-Hispanic Central America |numero=33 |rivista=RES: Anthropology and Aesthetics |anno=1998}}<br/>Lopez-Austin, A. (1988). ''The Human Body and Ideology: Concepts of Ancient Nahuas'' (trans T.O. de Montellano and B.O. de Montellano). Austin, TX: University of Texas Press.</ref> – e conclude che i popoli degli [[Olmechi]], degli [[Aztechi]] e Maya comprendono "''più di due tipi di corpi e più di due tipi di genere''". L'antropologa Rosemary Joyce si mostra d'accordo con l'analisi svolta dalla collega, scrivendo che:
{{citazione|il [[sesso (biologia)|sesso]] era un potenziale fluido, non una categoria fissa, ciò prima che gli spagnoli irrompessero in Mesoamerica. L'[[educazione]] e il [[rito]] dell'[[infanzia]] hanno modellato, ma non hanno fissato, il [[genere (scienze sociali)|genere]] adulto il quale potrebbe benissimo comprendere anche i sessi e le [[sessualità]] alternative alla [[dicotomia]] "[[maschio]]" e "[[femmina]]". All'apice del loro periodo classico i sovrani Maya si presentavano come l'[[incarnazione]] dell'intera gamma delle possibilità di genere partendo dai due poli contrapposti - ma paralleli - del maschile e del femminile, indossando costumi misti e interpretando il [[ruolo di genere]] di entrambi nelle più importanti cerimonie statali.}}
Joyce nota inoltre che molte figure dell'[[arte]] mesoamericana vengono rappresentate con un [[apparato genitale maschile]] e al contempo con [[mammella|seni]] femminili, mentre suggerisce anche che le altre figure in cui sono esposti i petti e le cinture ma non il [[carattere sessuale]] primario o secondario) sono configurate in una maniera tale da poter rappresentare l'esistenza di un '''terzo sesso''', il "genere ambiguo" per eccellenza ovvero quello dell'Androgino<ref>Joyce, Rosemary A. (2000). ''Gender and Power in Prehispanic Mesoamerica.'' Austin, TX: University of Texas Press. {{ISBN|978-0-292-74065-5}}</ref>.
==== Inca ====
Lo studioso dell'"Institute of Andean Studies" Michael Horswell scrive che gli assistenti rituali di terzo genere a "chuqui chinchay", una divinità-[[giaguaro]] della [[religione inca]], erano "''attori vitali nelle cerimonie andine''" prima della [[colonizzazione spagnola delle Americhe]]. Egli spiega tale fatto nel modo che segue:{{ - }}
{{citazione|Questi [[sciamani]] "quariwarmi" (uomini-donne) hanno mediato tra le sfere simmetricamente dualistiche della [[cosmologia (antropologia)|cosmologia]] andina e della vita quotidiana eseguendo rituali che a volte richiedevano pratiche erotiche tra persone dello stesso sesso. Il loro [[abbigliamento]] da [[travestiti]] serviva dunque come segno visibile di un terzo spazio che avrebbe dovuto "negoziare" tra il maschile e il femminile, il presente e il passato, i vivi e i morti; la loro presenza sciamanica invocava la forza creativa androgina così spesso rappresentata nella [[mitologia]] andina<ref>Horswell, Michael J. (2006). ''Transculturating Tropes of Sexuality, ''Tinkuy'', and Third Gender in the Andes'', introduction to "Decolonizing the Sodomite: Queer Tropes of Sexuality in Colonial Andean Culture". {{ISBN|0-292-71267-7}}. [https://www.utexas.edu/utpress/excerpts/exhordec.html Article online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160303183029/http://www.utexas.edu/utpress/excerpts/exhordec.html |data=3 marzo 2016 }}.</ref>.}}
Lo storico statunitense [[Richard Trexler]] fornisce un resoconto spagnolo di primo piano riguardante le figure religiose di terzo genere presenti nell'[[impero inca]], questo nel suo libro del 1995 intitolato ''Sex and Conquest'':
{{citazione|E in ogni importante [[tempio]] o casa di [[culto]] hanno un uomo o due, o più - a seconda dell'[[idolo]] prescelto - che si vestono con abiti femminili dal momento in cui sono bambini e parlano e vestono e si comportano - e anche in tutto il resto - imitando le donne proprio come se lo fossero anch'essi. Con loro specialmente i capi e i comandanti politici e militari giungono ad avere rapporti carnali e "sporchi" sia nel [[giorno festivo]] che durante le [[ferie]], quasi come se tutto ciò si riferisse ad un rito religioso e ad una cerimonia<ref>Trexler, Richard C. (1995). ''Sex and Conquest.'' Cornell University Press: Ithaca. p. 107</ref>.}}
==== Illiniwek ====
Storicamente il [[popolo]] indigeno dell'[[Illinois]] [[Illiniwek]] ha sempre deciso quale dovesse essere il genere di appartenenza dei propri membri in base al [[comportamento]] da loro dimostrato a partire dalla [[prima infanzia]]; se cioè un bambino maschio utilizzava strumenti considerati "''da donna''", come una [[vanga]] o un'[[ascia]] invece di un [[arco (arma)|arco]], ecco che erano subito considerati come "uomini femminili" e pertanto appartenenti ad un terzo genere separato e distintivo. Il termine moderno utilizzato dal [[panindianismo]] per questo ruolo assegnato ed assunto nella vita è quello di "Two-Spirit"<ref>Rosemary Joyce. 2000. Gender and Power in Prehispanic Mesosamerica. University of Texas Press.</ref>.
==== Cultura Inuit ====
La [[religione]] degli [[Inuit]] artici afferma che uno dei primi sciamani era un essere di terzo genere conosciuto con il nome di "Itijjuaq" il quale scoprì il primo [[amuleto]]<ref name="inuit-third-gender">{{Cita pubblicazione|cognome1=D'Anglure |nome1=Bernard |titolo=The 'Third Gender' of the Inuit |rivista=Diogenes |data=novembre 2005 |volume=52 |numero=4 |p=138 <!-- |pp=134-144 --> |doi=10.1177/0392192105059478 }}</ref>.
[[File:Ermafrodito, 50 ac-50 dc ca. 01.JPG|thumb|Un [[Ermafrodito]] al [[Museo archeologico nazionale di Firenze]].]]
== Nelle arti e in letteratura ==
{{vedi anche|Temi LGBT nella letteratura}}
Nel romanzo del 1920 di [[David Lindsay (scrittore)|David Lindsay]] intitolato ''A Voyage to Arcturus'' vi è un particolare tipo di essere chiamato "phaen", un '''terzo genere''' che non è attratto né dagli uomini né dalle donne ma da "Faceny" (il nome designato per indicare Shaping o Crystalman, il [[Demiurgo]]). I [[pronomi]] più appropriati sono pertanto "ae" e "aer" (usato nei nomi di famiglie di animali e piante e altri gruppi invece di "as" come nel [[plurale]] di molti [[prenome|nomi]] non naturali o non familiari)<ref name="McCracken-Flesher2011">{{Cita libro|autore=Caroline McCracken-Flesher|titolo=Scotland as Science Fiction|url=https://books.google.com/books?id=quMrIJP0KRAC&pg=PP5|data=26 ottobre 2011|editore=Bucknell University Press|isbn=978-1-61148-375-8|p=52|citazione="There he encounters Leehallfae the phaen, a being "neither man nor woman nor anything between the two, but ... unmistakably of a third positive sex"— necessitating the grammatical coinage of a new pronoun "ae" (Arcturus, 205)."|accesso=22 novembre 2018|dataarchivio=19 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200819203621/https://books.google.com/books?id=quMrIJP0KRAC&pg=PP5|urlmorto=no}}</ref>.
"Mikaël" (in [[lingua italiana]] ''[[Desiderio del cuore]]''), un film del 1924 diretto da [[Carl Theodor Dreyer]], è stato anche mandato in sala col titolo di "Chained: La storia del terzo sesso" negli [[Stati Uniti d'America]]<ref>{{Cita web |url=http://www.silentfilm.org/archive/mikael-1924 |titolo=Mikael – Silent Film Festival |accesso=7 giugno 2016 |autore=Horak, Linda |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160414064657/http://www.silentfilm.org/archive/mikael-1924 |dataarchivio=14 aprile 2016 |urlmorto=sì }}</ref>.
Il critico letterario Michael Maiwald identifica un "''ideale del terzo sesso''" in uno dei primi [[best seller]] [[afroamericani]], ''Home to Harlem'' di [[Claude McKay]] (del 1928)<ref>{{Cita pubblicazione|doi=10.1353/mfs.2002.0077 |titolo= Race, Capitalism, and the Third-Sex Ideal: Claude McKay's Home to Harlem and the Legacy of Edward Carpenter |url=https://archive.org/details/sim_modern-fiction-studies_winter-2002_48_4/page/825 |anno= 2002 |cognome1= Maiwald |nome1= Michael |rivista= [[Modern Fiction Studies]] |volume= 48 |numero= 4 |pp= 825-857 }}</ref>.
Il romanzo di [[Kurt Vonnegut]] del 1969 ''[[Mattatoio n. 5]] o La crociata dei Bambini'' identifica sette sessi umani (non generi) nella [[quarta dimensione]] richiesta per la [[riproduzione]] tra cui uomini [[gay]], donne sopra i 65 anni e [[neonati]] morti prima del loro primo [[compleanno]]. La [[razza (categorizzazione umana)|razza]] esistente in uno dei suoi [[pianeti immaginari]], [[Tralfamadore]], possiede invece ben cinque sessi<ref>Vonnegut, Kurt. (1999). ''Slaughterhouse-five.'' New York: The Dial Press, p. 145-146.</ref>.
== Spiritualità ==
{{vedi anche|Temi LGBT nella mitologia|Persone LGBT e religione|Ordinazione sacerdotale LGBT nel cristianesimo|Persone transgender e cristianesimo}}
Come già accennato in precedenza nell'[[induismo]] [[Śiva]] continua fin dai tempi più remoti ad essere [[adorato]] come un [[Ardhanarishvara]], cioè nella sua forma di metà-maschio e metà-femmina<ref>{{Cita web|url=http://www.sanskrit-lexicon.uni-koeln.de/cgi-bin/monier/serveimg.pl?file=/scans/MWScan/MWScanjpg/mw0092-ardhakarNa.jpg|titolo=Monier Williams Sanskrit-English Dictionary (2008 revision)|accesso=19 febbraio 2021|dataarchivio=24 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190524115744/https://www.sanskrit-lexicon.uni-koeln.de/cgi-bin/monier/serveimg.pl?file=%2Fscans%2FMWScan%2FMWScanjpg%2Fmw0092-ardhakarNa.jpg|urlmorto=sì}}</ref>; il [[simbolo]] principale della divinità, conosciuto come "Shivalingam", in realtà comprende una combinazione di "[[Yoni]]" (la [[vagina]]) e "[[Linga]]" (il [[simbolismo fallico]]).
Al terzo genere sono stati attribuiti poteri spirituali dalla maggior parte delle società indigene e native tradizionali<ref>{{Cita web|url=http://www.thevesselofgod.com/towardtheundivided.html|titolo=Thevesselofgod.com|accesso=27 dicembre 2014|dataarchivio=14 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191214182150/http://www.thevesselofgod.com/towardtheundivided.html|urlmorto=no}}</ref><ref>[https://books.google.com/books?id=VYaRePV92YwC&pg=PA271&lpg=PA271&dq=Shiva+symbol+hermaphrodite&source=bl&ots=wUPaslEN2R&sig=CWXuFf9hshBYDpX0OFu_V0t3HTA&hl=en&ei=R9heTP2hEYOsuQP9ob2ZDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CCgQ6AEwAw#v=onepage&q&f=false Paths to The Divine: Ancient and Indian] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190520164408/https://books.google.com/books?id=VYaRePV92YwC&pg=PA271&lpg=PA271&dq=Shiva+symbol+hermaphrodite&source=bl&ots=wUPaslEN2R&sig=CWXuFf9hshBYDpX0OFu_V0t3HTA&hl=en&ei=R9heTP2hEYOsuQP9ob2ZDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CCgQ6AEwAw#v=onepage&q&f=false |data=20 maggio 2019 }} By George McLean, Vensus A. George, Quote: Siva: The Hermaphrodite The Lord [[Shiva]] is the underlying neutral and changeless reality, the undifferentiated absolute Consciousness, who is the foundation of every change and becoming. The hermaphrodite reality is one which is independent of all distinctions of male and female, the phenomenal and the non-phenomenal, and yet forms the basis of all such distinctions. The Puranas speak of Lord Shiva as the Hermaphrodite reality, though distinctionless within Himself, letting the distinctions of the manifold world spring up from Him. The Puranic thinkers interpreted and represented this hermaphrodite aspect of the Lord Siva in various ways. One such symbol expression is the figure of His Sakti. Another such symbol is the Phallus *(the male reproductive part) and the Yoni (the female reproductive part). A third, a more anthropomorphic metaphor, is that of the union between Siva and His many consorts, such as, Parvati, Uma and others. All these symbolisms express the truth that the variety of this universe stems from the lord Siva through his Sakti. To explain this point very picturesquely, the Puranas apply the mythological story of creation by way of the sexual union between Prajaapati and his daughter to Siva who, by His eternal union with His Sakti creates the world. The Puraanas also use another more sacrificial symbollism to expound the hermaphrodite characteristic of Shiva, according to which the male principle is represented as Fire, the devourer of the offering, and the female principle is the Soma, the devoured offering. In this symbolism, the hermaphrodite is the embodiment of the cosmic sacrifice, through which the universe emerges from the Lord Siva.</ref>. A cavallo dell'[[era volgare]] culti maschili dedicati ad una qualche [[Dea]] fiorirono in tutta l'ampia regione che si estende dal [[Mar Mediterraneo]] all'[[Asia meridionale]].
[[File:Cybele formiae.jpg|thumb|La Grande [[Dea]] [[Cibele]] veniva onorata dal proprio sacerdote [[Gallo (sacerdote)|Gallo]] il quale, colto da frenesia estatica, si autoevirava come atto di [[sacrificio]] a lei rivolto.]]
Mentre il [[Gallo (sacerdote)|Gallo]] ("kalū") di [[Cibele]] stava entrando sempre più profondamente nel tessuto sociale dell'[[Impero romano]] con impeto da autentico [[missionario]] i "kurgarrū" e gli "assinnu" continuavano a svolgere antichi riti nei templi della [[Mesopotamia]]; mentre i predecessori del terzo genere degli [[Hijra (subcultura)|Hijra]] moderni erano chiaramente evidenti. Deve anche essere menzionata l'esistenza dei sacerdoti [[eunuchi]] di [[Artemide]] ad [[Efeso]].
{{vedi anche|Prostituzione sacra|Omosessualità nella Bibbia cristiana#Rifiuto della prostituzione sacra maschile}}
Per quel che concerne il "qedeshim" occidentale semitico, il maschio "prostituto del tempio", esso è noto per quanto se ne dice sia nella ''[[Tanakh]]'' che nei testi rinvenuti a [[Ugarit]] e risalenti al tardo II millennio a.C. Vi era poi il "keleb", sacerdote di [[Astarte]] presente a [[Kition]] e altrove.
Oltre al [[subcontinente indiano]] la moderna letteratura dell'[[etnografia]] documenta la [[varianza di genere]] sciamanica-sacerdotale praticamente nella totalità del [[Sud-est asiatico]] fino al [[Borneo]] e nel [[Sulawesi]]. Tutti questi ruoli trans-genere condividono i tratti della devozione per una figura divina femminile, la "trasgressione di genere" e il [[sesso anale]] ricettivo/passivo oltre a tecniche di [[estasi]] prodotte dal [[rito]] (per la guarigione, nel caso di kalū e i sacerdoti mesopotamici, per la [[fertilità]] in quello degli Hijra).
Infine vi poteva anche frequentemente essere una reale (o forse in certi casi solamente simbolica) [[castrazione]] volontaria nella sua qualità di offerta alla divinità in questione. La maggior parte della loro attività, ad un certo punto del processo storico, era fondata nei centri templari e, quindi, questa presenza faceva in definitiva parte integrante dell'amministrazione religioso-economica delle rispettive [[Città-Stato]]<ref>[http://www.willsworld.org/priests.html Priests of the Goddess: Gender Transgression in Ancient Religion] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181110085220/http://www.willsworld.org/priests.html |data=10 novembre 2018 }} by Will Roscoe</ref>.
== Lista ==
* [[Kathoey]]<ref name="Winter">Winter, Sam (2003). Research and discussion paper: ''Language and identity in transgender: gender wars and the case of the Thai kathoey''. Paper presented at the Hawaii conference on Social Sciences, Waikiki, June 2003. [http://web.hku.hk/~sjwinter/TransgenderASIA/paper_language_and_identity.htm Article online] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120329163435/http://web.hku.hk/~sjwinter/TransgenderASIA/paper_language_and_identity.htm |
* [[Fa'afafine]]<ref>Tamasailau Sua'ali'i, ''Samoans and Gender: Some Reflections on Male, Female and Fa'afafine Gender Identities'', in ''Tangata O Te Moana Nui: The Evolving Identities of Pacific Peoples in Aotearoa/New Zealand''. Palmerston North (Nuova Zelanda), Dunmore Press, 2001. ISBN 0-86469-369-9</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Susan |cognome=Aldous |nome2=Pornchai |cognome2=Sereemongkonpol |titolo=Ladyboys: The Secret World of Thailand's Third Gender |url=https://archive.org/details/ladyboyssecretwo0000aldo |editore=Maverick House |città= |anno=2008 |isbn=978-1-905379-48-4 }}
* {{Cita libro|cognome=Herdt |nome=Gilbert H. |titolo=Third sex, third gender: beyond sexual dimorphism in culture and history |url=https://archive.org/details/thirdsexthirdgen0000unse |editore=Zone Books |città=New York |anno=1996 |isbn=978-0-942299-82-3 }}
*{{Cita news|cognome=Mahapatra |nome=Dhananjay |titolo=Supreme Court recognizes transgenders as 'third gender' |url=http://timesofindia.indiatimes.com/india/Supreme-Court-recognizes-transgenders-as-third-gender/articleshow/33767900.cms |data=15 aprile 2014 |opera=The Times of India}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Morris |nome=Rosalind |anno= 1994 |titolo=Three Sexes and Four Sexualities: Redressing the Discourses on Gender and Sexuality in Contemporary Thailand |rivista=Positions |volume=2|numero=1 |pp=15-43 |url=http://positions.dukejournals.org/cgi/reprint/2/1/15.pdf |formato=PDF |doi=10.1215/10679847-2-1-15 }}
* {{Cita libro|nome=Amara |cognome=Wilhelm |titolo=Tritiya-Prakriti: People of the Third Sex |editore=Xlibris Corporation |città= |anno=2004 |isbn=978-1-4134-3534-4 }}
== Voci correlate ==
* [[Atteggiamenti sociali nei confronti dell'omosessualità]]
* [[Cultura basata sul genere e sull'identità sessuale]]
* [[Transessualità]]
* [[Sistema di genere]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Portale|LGBT|sociologia}}
[[Categoria:Terzo sesso| ]]
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