Guido Rey: differenze tra le versioni

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{{nd|l'economista|Guido Maria Rey}}
{{tmp|sportivo}}
{{citazione|Io credetti, e credo, la lotta coll'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede|dall'introduzione di ''Alpinismo acrobatico''}}
{{citazione|La Montagna è fatta per tutti, non solo per gli Alpinisti: per coloro che desiderano il riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte|dall'introduzione di ''Alpinismo acrobatico''}}
 
{{Bio
|Nome = Guido<ref>Talvolta [[lingua francese|francesizzato]] in '''Guy''' in [[Valle d'Aosta]] : cf. [http://www.centre-etudes-francoprovencales.eu/cef/bollettini/nouvelles-centre-15-1987-238.pdf?r=0.40997611424 Bulletin des nouvelles] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210127000723/http://www.centre-etudes-francoprovencales.eu/cef/bollettini/nouvelles-centre-15-1987-238.pdf?r=0.40997611424 |date=27 gennaio 2021 }} del [[Centre d'études francoprovençales]] e [http://www.unionvaldotaine.org/elementi/www/lepeuplevaldotain/2000/le-peuple-valdotain-2000-06-22_n24.pdf Le Peuple valdôtain, n. 1538, 22 juin 2000, p.2] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20211024195035/https://www.unionvaldotaine.org/elementi/www/lepeuplevaldotain/2000/le-peuple-valdotain-2000-06-22_n24.pdf |date=24 ottobre 2021 }}</ref>
|Nome = Guido
|Cognome = Rey
|Sesso = M
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== Biografia ==
Nacque in una antica e facoltosa famiglia agiata,di imparentataorigine confrancese scappata dalla madrepatria in seguito alle persecuzioni ugonotte e successivamente stabilitasi in Torino verso la famigliafine Sella:del XVIII secolo. Suo padre era infattil'industriale ilGiacomo Vincenzo Rey (figlio di Luigia Sella, nipotesorella di [[Quintino Sella]],<ref name=inalto>{{collegamentoCita web interrotto|1 url =[http https://www.inalto.org/it/alpinismo/biografie/guido_rey inalto.org| -titolo = Guido Rey] |date sito =marzo 2018Inalto.org |bot accesso =InternetArchiveBot 30 novembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210924154638/https://www.inalto.org/it/alpinismo/biografie/guido_rey | dataarchivio = 24 settembre 2021 | urlmorto = sì }}</ref> ministro del Regno e fondatore del [[Club Alpino Italiano]]) e sua madre era Lydia dei duchi de Mongenet de Renaucourt, figlia di [[Baldassarre Mongenet|Baldassarre]], di nobile famiglia francese, emigrata in Valle d'Aosta e in Piemonte nel 1789 per sfuggire alla furia della Rivoluzione.
 
Frequentò il liceo, poi il padre, commerciante, volle mandarlo a [[Londra]] per fargli farfare pratica negli affari. Guido seguì le orme del padre per alcuni anni, poi abbandonò l'attività commerciale e industriale per dedicarsi ai viaggi. Cominciò a seguire lo zio Quintino Sella nelle sue escursioni, e cominciòiniziò così ad appassionarsi alla montagna, dedicandosi sempre più all'[[alpinismo]]. Tra le sue ascensioni, sono notevoli l'apertura di una nuova via sul [[monte Rosa]], per la cresta che si stacca dal ghiacciaio di Grenz, e che oggi porta il suo nome, e la prima salita al [[Cervino]] per la cresta del Fürggen.<ref name=illustri /> In questa salita, utilizzò l'artifizio di farsi calare una scala dall'alto per superare un passaggio particolarmente difficile; in seguito, nel resoconto della scalata, pubblicato nel 1899 su ''[[La Lettura (rivista)|La Lettura]]'' (mensile del ''[[Corriere della Sera|Corriere della sera]]'') e ripreso nel suo libro ''Il Monte Cervino'', dichiarò che questa "sorpresa" fatta al Cervino "non era stata onesta", e che tutto sommato era lui ad essere stato sconfitto dal Cervino, non l'opposto.<ref name=cervino /> Aprì inoltre nuove vie su diverse montagne: [[Uia di Ciamarella]], [[Uia di Bessanese]], [[Monviso]] (due vie), ed effettuò la prima salita italiana della [[Meije]], accompagnato dadal cugino Alessandro Sella.<ref name=inalto />
 
Era spesso accompagnato dal fratello Mario, che morì sul [[Colle del Gigante]] durante un'escursione con lui.<ref name=illustri>Pietro Martinotti, ''Guido Rey'', in ''Illustri e sconosciuti delle vie del Piemonte e Valle d'Aosta'', Stamperia Artistica Nazionale Editrice, Torino, 1984, pagg. 264-265</ref> Dopo questo incidente, il suo modo di andar in montagna cambiò notevolmente: in particolare, mentre prima si arrampicava spesso senza guide, dopo l'incidente si attenne ad un alpinismo classico con guide.<ref name=inalto />
 
Fu anche [[Fotografia|fotografo]] molto apprezzato. Le sue fotografie appartenevano al genere della fotografia ''pittorialista'',<ref name=viaggi>[{{Cita web |url=http://www.viaggimagazine.it/articoli/000555 |titolo=Viaggi Magazine: ''Guido Rey - Fotografo pittorialista'', maggio 2004] |accesso=26 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081022181111/http://www.viaggimagazine.it/articoli/000555 |dataarchivio=22 ottobre 2008 |urlmorto=sì }}</ref> che ricreava quadri famosi con effetti di ''[[Tableau vivant|tableaux vivants]]'',<ref name=exib>[http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCategoria=55&IDNotizia=7436 exibart.com - ''Guido Rey e lo scenario artistico europeo fra Otto e Novecento'', 29 maggio 2003]</ref> e gli fruttarono diversi premi: alla prima [[Esposizione generale italiana del 1898|Esposizione Nazionale di Torino]] del [[1898]] ed alla seconda Esposizione Nazionale di Firenze del [[1899]] (dove vince la medaglia d'oro). Nel [[1902]] fu presente all'[[Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna|Esposizione Internazionale di Arte Decorativa e Moderna]] di Torino, ed in questa occasione ottenne rinomanza internazionale, con articoli su giornali di [[Londra]] e [[New York]].<ref name=gazzetta>[http://www.lagazzettaweb.it/Pages/art_gazz/2004/mainpage/guido_rey04.html Lidia Tosi, ''La fotografia pittorialista di Guido Rey'', su ''La gazzetta web'', 7 maggio 2004] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080327051850/http://www.lagazzettaweb.it/Pages/art_gazz/2004/mainpage/guido_rey04.html |data=27 marzo 2008 }}</ref>
 
Nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], all'albergo [[''Giomein]]'' didel [[Cervinia|Breuil]], conobbe lo scrittore [[Edmondo De Amicis]] ed il figlio Ugo.<ref name="cervino">Emanuele Damilano, ''Edmondo De Amicis e Guido Rey ai piedi del Cervino'', su ''Alpidoc'' n°67, Costarossa Edizioni, Settembre 2008, pp. 66-71, [http://www.scribd.com/doc/8524059/Edmondo-De-Amicis-e-Guido-Rey-ai-piedi-del-Cervino-di-Emanuele-Damilano consultabile online]</ref> Ne nacque una profonda amicizia che ebbe ripercussioni anche sull'attività alpinistica di Rey: questi infatti cominciò ad insegnare la pratica alpinistica a Ugo de Amicis e i due divennero presto una cordata molto affiatata.<ref name=cervino /> I due furono molto attivi sul [[Cervino]], montagna che Rey scalò in tutto 5 volte, e sul versante francese del [[Monte Bianco]], con notevoli salite all'Aiguille du [[Grépon]], all'Aiguille des Grands Charmoz, al Dent du Requin, al [[Petit Dru]] ed all'[[Aiguille Verte]].<ref name=inalto />
 
Le esperienze alpinistiche di Rey furono da lui narrate in diversi articoli per le riviste dell'epoca, ed infine raccolte nel libro ''Il Monte Cervino'', uscito a [[Milano]] nel [[1904]] per i tipi di [[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]]. Questo libro poteva vantare un'introduzione di [[Edmondo De Amicis]], normalmente molto restio a tali operazioni, e splendide vedute disegnate dal suo amico, lo scultore [[Edoardo Rubino]]. Rey si dedicava, inoltre, a tenere [[Convegno|conferenze]] pubbliche.<ref name=cervino />
 
Già in precedenza però Rey aveva pubblicato inun volume: dalla collaborazione con lo scrittore [[Sardegna|sardo]] Giovanni Saragat era infatti nato il volume ''Alpinismo a quattro mani'', seguito nello stesso 1904 da ''Famiglia alpinistica. Tipi e paesaggi''.<ref name=sardinia>[{{Cita web |url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=114811 |titolo=Sardegna Digital Library - ''Alpinismo a quattro mani''] |accesso=26 aprile 2009 |dataarchivio=11 agosto 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140811065828/http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=114811 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Negli [[Anni 1910|anni dieci]] l'attività di Guido Rey si spostò sulle [[Dolomiti]], dove si distinse sul [[Catinaccio]], sulle [[Torri del Vajolet]], sulla sud della [[Marmolada]], sulla [[Tofana di Rozes]], e sull'[[Antelao]].<ref name=inalto /> Da queste esperienze nacque il suo secondo libro, ''Alpinismo acrobatico'', uscito nel [[1914]].<ref name=cervino />
 
Nel [[1915]], allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], volle dare il suo contributo; non potendo arruolarsi nelle truppe combattenti per l'età (era ormai ultracinquantenne), si mise a disposizione della [[Croce Rossa]], insieme alla propria automobile ed al proprio autista. Durante un'azione, fu coinvolto nel ribaltamento dell'auto, e subì gravi danni all'[[aorta]]. Si ritirò quindi dall'attività alpinistica, pur continuando a passare labuona parte della villeggiatura anella villa di famiglia al [[Breuil-Cervinia|Breuil]].<ref name=illustri />
 
Nel [[1935]] si ammalò gravemente, ma a causa delle cattive condizioni del cuore non poté essere operato. Dopo alcuni mesi di agonia, morì nellanel sua casapalazzo di famiglia in [[Piazza Cavour (Torino)|Piazza Cavour]] a [[Torino]] il 24 giugno [[1935]].
 
== Omaggio ==
A Guido Rey è stato intitolato l'[[Rifugio Guido Rey|omonimo rifugio alpino]], situato inuna [[destrastradario idrograficadi Torino|via di Torino]], dellauna [[Valsusastradario di Aosta|via di Aosta]], eed una via nelladi sua città natale[[Breuil-Cervinia]].
 
== Note ==
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*A. Bernardi, ''Guido Rey - Notizie biografiche'', in ''Guido Rey. Dall'alpinismo alla letteratura e ritorno'', Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" (catal. della mostra), Torino 1986.
*F. Franco, ''Sei ritratti di Guido Rey tra fotografia, pittura e letteratura'', in F. Franco (a cura di), ''La rappresentazione del volto nel Novecento – aspetti della ritrattistica nelle arti visive'', Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma 2002, pp.&nbsp;62–76, 108-110.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/guido-rey/ Rèy, Guido] la voce nella ''Treccani.it L'Enciclopedia Italiana''. <small>URL visitato il 31 dicembre 2012.</small>
* {{cita web|http://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/2407_Ermanno_Filippi_ita.pdf|Ermanno Filippi, ''Guido Rey e la "lotta coll'alpe"''|formato=pdf}}
* {{en}}[httphttps://www.archive.org/details/matterhorn00reygoog Guido Rey - ''Il Cervino''] - versione inglese su [[Internet Archive]]
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|alpinismo|biografie|montagna}}
[[Categoria:Presidenti del Club Alpino Italiano]]