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Nuova pagina: {{Bio |Nome = Vito Hannibal |Cognome = Acconci |Sesso = M |LuogoNascita = New York |GiornoMeseNascita = 24 gennaio |AnnoNascita = 1940 |LuogoMorte = New York |GiornoMes...
 
 
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|Attività3 = performance artist
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = cheattivo lavorònegli principalmenteambiti con ladella [[performance art]] e ldell'[[Installazione (arte)|installazione]]
|Immagine = Vito1973.jpg
}}
 
==Biografia==
===Giovinezza e formazione===
[[Italoamericano]] nato nel [[Bronx]] a [[New York]], Vito frequentò le elementari in una scuola [[Cattolica romana]], per poi studiare presso la [[Regis High School]] di New York<ref>{{Cita news|cognome1=Gopnik |nome1=Blake |titolo=Vito Acconci Named Designer of the Year by Design Miami |url=http://www.thedailybeast.com/articles/2012/10/24/vito-acconci-named-designer-of-the-year-by-design-miami.html |accesso=5 agosto 2014 |pubblicazione=The Daily Beast |data=24 ottobre 2012}}</ref>. Nel [[1962]] conseguì il [[Bachelor of Arts]] in letteratura presso il [[College of the Holy Cross]] e in seguito il ''Master of Fine Arts'' in letteratura e poesia, presso l'[[Università dell'Iowa]]. Tra le sue considerazioni sul periodo scolastico, fece notare come ''"non ci fosse stata una donna nella sua classe dall'infanzia fino alle 'graduate school'"''<ref>Richard Prince interviews Vito Acconci, [http://bombsite.com/issues/36/articles/1443], ''[[BOMB Magazine]]'', referenced 25/4/12</ref>.
 
===GiovinezzaGli eanni della formazione===
Fu poi sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]] che Vito Acconci si sposò con [[Rosemary Mayer]]<ref>[https://www.artforum.com/passages/id=49386 Rosemary Mayer (1943–2014), ARTFORUM]</ref>.
L'artista [[Italoamericanoitaloamericano]] natonasce nel [[Bronx]] adi [[New York]], Vitoe frequentòfrequenta le elementari in una scuola [[Cattolicacattolica romana]], per poi studiarecontinuare i suoi studi presso la [[Regis High School]] di New York<ref>{{Cita news|cognome1=Gopnik |nome1=Blake |titolo=Vito Acconci Named Designer of the Year by Design Miami |url=http://www.thedailybeast.com/articles/2012/10/24/vito-acconci-named-designer-of-the-year-by-design-miami.html |accesso=5 agosto 2014 |pubblicazione=The Daily Beast |data=24 ottobre 2012}}</ref>. Nel [[1962]] conseguìconsegue il [[Bachelorbachelor of Arts]] in letteratura presso ilal [[College of the Holy Cross]] e in seguito il ''Master of Fine Arts'' in letteratura e poesia, presso l'[[Università dell'Iowa]]. TraA leproposito suedella considerazionisua sulformazione periodoscolastica scolastico,racconta feceche notare comenon c''"non ciè fossemai stata neanche una donna nella sua classe dall'infanzia fino alle 'graduateasilo school'"'all'università<ref>Richard{{cita Prince interviews Vito Acconci, [httpweb|url=https://bombsitebombmagazine.comorg/issuesarticles/36vito-acconci/articles|titolo= Vito Acconci by Richard Prince|accesso=6 novembre 2018}}</1443],ref>. Sul finire degli ''[[BOMBanni Magazine1960|anni sessanta]]'', referencedsi 25sposa con [[Rosemary Mayer]]<ref>[https:/4/12www.artforum.com/passages/id=49386 Rosemary Mayer (1943–2014), ARTFORUM]</ref>.
 
===MaturitàCarriera e carrieraartistica===
AcconciEsordisce cominciò la sua carriera come [[poeta]], pubblicandocon ''0 TO 9'' una raccolta di poesie pubblicate con [[Bernadette Mayer]] alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]]<ref>{{Cita web|url=https://walkerart.org/magazine/bernadette-mayer-vito-acconci-and-0-to-9-magazine|titolo=Bernadette Mayer, Vito Acconci, and 0 To 9 Magazine|anno=2012|sito=https://walkerart.org|accesso=22 novembre 2018}}</ref>, per poi intraprendere un percorso poetico nella [[Performanceperformance art]] e nella [[videoarte]], usando il suo stesso corpo come soggetto di [[fotografia|fotografie]], [[film]], [[video]] e performance. Gran parte dei suoi primi lavori incorporavano commenti socialmente sovversivi e ispirati da una politica del confronto e da posizioni [[Situazionismo|situazioniste]]. Verso la metà degli [[anni 1970|anni settanta]] poi, Acconci iniziò ad aprire il suo campo di ricerca al mondo delle [[Installazione (arte)|installazioni]] [[Audiovisivo|audiovisive]].
 
===Gli anni '70===
Emblematica di questo periodo fu la sua ''[[Seedbed]]'' (January 15–29, 1971), in cui Acconci, [[Masturbazione|masturbandosi]], sonorizzava con commenti e fantasie espresse tramite un impianto voce il passaggio del pubblico su una rampa appositamente installata nella [[Ileana Sonnabend|Sonnabend Gallery]]<ref>{{Cita libro|titolo=Vito Acconci |anno=2001 |editore=Ediciones Poligrafa |città=Barcelona |curatore=Gloria Moure |p=154}}</ref>. Tra le motivazioni che muovevano ''Seedbed'', c'era il tentativo di coinvolgere il pubblico nella produzione del lavoro creando una situazione di interscambio reciproco tra artista e visitatore.
Verso la metà degli [[anni 1970|anni settanta]] amplia il suo campo di ricerca alle [[Installazione (arte)|installazioni]] [[Audiovisivo|audiovisive]]. L'opera emblematica di questo periodo è ''Seedbed'' (15-29 Gennaio, 1971) realizzata alla [[Ileana Sonnabend|Sonnabend Gallery]] in cui il pubblico si trova in una stanza vuota con un pavimento di legno. Nascosto sotto le assi si trova coricato l'artista che si [[Masturbazione|masturba]] ed esprime ad alta voce le sue fantasie erotiche che risuonano, tramite degli altoparlanti, in tutta la galleria<ref>{{Cita web|url=https://www.moma.org/collection/works/109933| titolo=Vito Acconci. Seedbed
1972 |anno=2018|sito=www.moma.org| città=New York|accesso=15 novembre 2018}}</ref>. L'idea attorno alla quale ruota questa performance è il coinvolgimento del pubblico nella produzione del lavoro artistico, creando una situazione di interscambio reciproco tra artista e visitatore.
Nel 2008, in un’intervista con Brian Sherwin per la rivista ''Myartspace'', l'artista ha discusso a lungo di ''Seedbed'' e del significato del titolo (traducibile in italiano con ‘letto di seme’). Nell'intervista afferma che l'obiettivo dell'opera era quello di produrre e spargere seme (seed in inglese) attorno a sé. Per produrlo era necessario che si eccitasse per masturbarsi<ref>"I knew what my goal had to be: I had to produce seed, the space I was in should become a bed of seed, a field of seed – in order to produce seed, I had to masturbate – in order to masturbate, I had to excite myself."</ref>. Nel 2005 la artista [[Marina Abramovic]] ha presentato al Solomon R. Guggenheim Museum di New York l'opera ''Seven Easy Pieces'', in cui reinterpreta performance di altri artisti contemporanei ([[Bruce Nauman]], [[Gina Pane]], Josef Beuys, [[Valie Export]]) tra cui la stessa ''Seedbed''<ref>{{Cita web|url=https://arte.firstonline.info/marina-abramovic-arte-oltre-i-limiti-del-corpo-e-dellanima/| titolo=Marina Abramovic: arte oltre i limiti del corpo e dell’anima| sito=www.arte.firstonline.info| accesso=13 dicembre 2018}}</ref>.
 
Per ''Tonight We Escape from New York'' (1977), installa una scala di corda nel [[Whitney Museum of American Art]], accanto alla quale quattro altoparlanti suonano frammenti di un dialogo razzista che sembrano salire e scendere lungo la scala. Il suo interesse per il corpo umano e il rapporto con lo spazio pubblico si è poi evoluto in architettura, paesaggio e design di mobili<ref>{{Cita web|url=https://www.artsy.net/artwork/vito-acconci-instant-house| titolo=Vito Acconci. Instant House, 1980 |anno=2018|sito=www.artsy.net| città=San Diego|accesso=5 dicembre 2018}}</ref>.
[[Cindy Nemser]] fu la prima critica d'arte a scrivere su Vito Acconci per ''Arts Magazine'' nel 1971<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Nemser |nome=Cindy |data=September–October 1971 |titolo=Subject=Object=Bedy Art |rivista=Arts Magazine }}</ref>, per poi intervistarlo e dedicargli la copertina in un successivo numero della stessa rivista. [[Rosalind Krauss]], in un articolo dal titolo ''"Video: the Aesthetics of Narcissism"''<ref>Krauss, Rosalind. "Video: The Aesthetics of Narcissism." October 1 (1976): 50-64. JSTOR. Web.</ref>, sottolinea aspetti narcisistici nel lavoro di Acconci che, filmando per 25 minuti se stesso dal suo punto di vista compie dei gesti [[nonsenso]] che esemplificano aspetti critici del lavoro dell'arte del XX secolo. La Krauss inoltre espone le basi psicologiche che sono dietro le azioni nel video comparate alle discussioni sull'oggetto dell'arte.
 
[[Cindy Nemser]] fuè stata la prima [[Critica artistica|critica d'arte]] a scrivere su Vitodi Acconcilui per ''Arts Magazine'' nel 1971<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Nemser |nome=Cindy |data=September–October 1971 |titolo=Subject=-Object=Bedy Body Art |rivista=Arts Magazine }}</ref>, per poi intervistarlo e dedicargli la copertina in un successivo numero della stessa rivista. [[Rosalind Krauss]], in un articolo dal titolo ''"Video: the Aesthetics of Narcissism"''<ref>Krauss, Rosalind. "Video: The Aesthetics of Narcissism." October 1 (1976): 50-64. JSTOR. Web.</ref>, sottolinea gli aspetti [[Narcisismo|narcisistici]] nel lavoro diin Acconcicui che,l'artista filmandosi filma per 25 minuti, se stesso dal suo punto di vista compiecompiendo dei gesti [[nonsenso]]apparentemente cheprivi esemplificanodi aspetti critici del lavoro dell'arte del XX secolo. La Krauss inoltre espone le basi psicologiche che sono dietro le azioni nel video comparate alle discussioni sull'oggetto dell'artesenso.
[[Immagine:Murinsel_nah.jpg|thumb|La [[Murinsel]] di [[Graz]]]]
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] Acconci intraprese un percorso tra scultura e installazione, invitando spesso i visitatori a creare opere attivando dei macchinari che erigevano degli stabili o tracciavano segni. Uno degli esempi di queste installazioni temporanee era intitolata ''Instant House'', presentato inizialmente nel 1980 e messo in mostra nuovamente nel 2012 presso il [[Museo di arte contemporanea di San Diego]]<ref name="donadio">Donadio, Emmie. “Vito Acconci’s Way Station at Middlebury: A Turning Point in the Artists Career.” ''Vito Acconci: Thinking Space''. Middlebury College Museum of Art: Middlebury, 2013. Print.</ref>. Nel gennaio del 1983 fece la sua prima installazione permanente dal titolo ''Way Station I (Study Chamber)'' in collaborazione con il [[Middlebury College]]. Tale opera genero enormi controversie fino alla sua distruzione nel 1985. Malgrado questo, la scultura determinò un punto di svolta nel percorso artistico di Acconci, che da artista-performer divenne un designer architettonico<ref name="donadio" />, dedicandosi, nei tardi anni ottanta, alla creazione di forniture e prototipi di case e giardini. Questa conversione portò poi, nel 1988 alla nascita dell'Acconci Studio, in cui riunì un gruppo di operatori per la progettazione di spazi urbani pubblici, case, giardini, accessori per la casa. Tra i progetti da ricordare c'è il negozio della United Bamboo di [[Tokyo]] del 2003 e la [[Murinsel]] di [[Graz]] in [[Austria]].
 
===Carriera accademicaGli anni '80 ===
[[Immagine:Murinsel_nah.jpg|thumb|La [[Murinsel]] di [[Graz]]]]
Fu docente nel [[Nova Scotia College of Art and Design]] ([[Halifax (Canada)|Halifax]], [[Canada]]), nel [[California Institute of the Arts]], alla [[Cooper Union]], nella [[Art Institute of Chicago|School of the Art Institute of Chicago]], nell'[[Università di Yale]] e al [[Parsons School of Design]]. Negli ultimi anni insegnò al Pratt Institute a Brooklyn.
 
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] intraprende un percorso artistico che contempla scultura e installazioni temporanee, invitando spesso i visitatori a partecipare alla creazione delle opere. Un esempio di questo genere di creazioni è ''Instant House''<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=q4XfClTJslI| titolo=Lawrie visits Vito Acconci's Instant House at MOCA|sito=www.youtube.com|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>, opera che coinvolge attivamente lo spettatore il quale, sedendosi su un'altalena, attiva un meccanismo che solleva quattro pannelli in modo da formare una cabina decorata all'interno con la bandiera degli [[Stati Uniti]] e all'esterno con quella dell'[[Unione Sovietica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.artsy.net/artwork/vito-acconci-instant-house| titolo=Vito Acconci
Instant House, 1980|sito=www.artsy.net| città=San Diego|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>.
È stata presentata inizialmente nel 1980 e esposta nuovamente nel 2012 presso il [[San Diego Museum of Art]]<ref name="donadio">Donadio, Emmie. “Vito Acconci’s Way Station at Middlebury: A Turning Point in the Artists Career.” ''Vito Acconci: Thinking Space''. Middlebury College Museum of Art: Middlebury, 2013. Print.</ref>.
 
Nel gennaio del 1983 realizza la sua prima installazione permanente dal titolo ''Way Station I (Study Chamber)'' in collaborazione con il [[Middlebury College]]. Si tratta di una cabina metallica con una porta sulla quale sono dipinte delle raffigurazioni stilizzate delle bandiere di [[Stati Uniti]], [[Unione Sovietica]], [[Cina]], [[Cuba]] e l'Organizzazione per la liberazione della Palestina; mentre sul lato antistante alla porta sono rappresentate nove carte da gioco. L'opera ha generato molte controversie e per questo motivo è stata vandalizzata e distrutta nel 1985; è stata poi reinstallata all’interno del museo del College<ref>{{Cita web|url=http://museum.middlebury.edu/news/archives/2013-2014/node/1146| titolo=Vito Acconci’s Way Station Reconstructed, Unlocked |anno=2013|sito=http://museum.middlebury.edu/| città=Middlebury|accesso=5 dicembre 2018}}</ref>.
 
Proprio questa scultura determina un punto di svolta nel suo percorso artistico: da artista-performer diviene [[Progettista|designer]] e [[architetto]]<ref name="donadio" />, dedicandosi, nei tardi anni ottanta, alla creazione di mobili e prototipi di case e giardini. Questa conversione porta poi, nel 1988, alla nascita dell'''Acconci Studio'', in cui riunisce un gruppo di progettisti di spazi urbani pubblici, case, giardini e accessori per la casa. Tra i vari lavori i più riconosciuti sono il negozio della ''United Bamboo'' di [[Tokyo]] del 2003 e la [[Murinsel]] di [[Graz]] in [[Austria]].
 
=== Gli anni '90 ===
Un altro esempio è il progetto del centro culturale [[Storefront for Art and Architecture]] realizzato in collaborazione con l’architetto [[Steven Holl]]. La facciata è fatta con una serie di venti pannelli che possono ruotare in verticale e in orizzontale per rendere visibili, anche dall'esterno, gli interni della galleria. La diversa configurazione assunta dai pannelli, crea una moltitudine di diverse facciate possibili.
 
Nel 1992 realizza ''Dirt Wall'' all’[[Arvada Center for the Arts and Humanities Sculpture Garden]] in [[Colorado]]. L’opera consiste in un muro di vetro e acciaio che si estende dall’esterno all'interno della galleria, raggiungendo un’altezza di oltre sette metri. Il muro contiene detriti di [[Roccia magmatica|roccia vulcanica]], vari tipi di sabbia, dolomite rossa e terriccio visibili attraverso i pannelli di vetro. Secondo l'artista quesa opera rappresenta il tentativo di portare in superficie ciò che è sottoterra.
 
Altro tema centrale dei suoi lavori è l'integrazione di spazio pubblico e spazio privato. Nel 1998 realizza ''Walkways Through the Wall'', in cui mette in relazione lo spazio interno del Winsconsin Center in [[Milwaukee]] con l’esterno; una superficie calpestabile dipinta di rosso fuoriesce dall'edificio divenendo parte della scultura che si trova all'esterno<ref>{{Cita web|url=https://www.revolvy.com/page/Walkways-Through-the-Wall| titolo=Walkways Through the Wall| sito=www.revolvy.com| accesso=13 dicembre 2018}}</ref>.
 
=== Ultimi lavori ===
 
Uno dei suoi ultimi lavori ''Lobby-for-the-Time-Being'' è un'istallazione nella North Wing Lobby del Bronx Museum of the Arts. L’istallazione occupa l’atrio dell’edificio con una rete di [[corian]] bianco, creando un lungo muro ondulato simile a giganti fiocchi di neve<ref>{{Cita web|url=https://www.designboom.com/design/vito-acconci-studio-lobby-for-the-time-being/| titolo=Vito Acconci studio: lobby for the time being| sito=www.designboom.com| città=New York| anno=2010| accesso=13 dicembre 2018}}</ref>.
 
Nel 2010 crea ''Waterfall Out & In'': una fontana realizzata nel Newtown Creek Wastewater Treatment Plant in Greenpoint, Brooklyn. Anche in questo caso parte dell’opera è all’interno e parte all’esterno dell'edificio<ref>{{Cita web|http://www.artatsite.com/NewYork/details/Acconci_Vito_Waterfall_Out_and_In_Newtown_Creek_contemporary_statue_Art_at_Site_New_York.html| titolo=Vito Acconci. Waterfall Out and In, 2010| sito=http://www.artatsite.com| accesso=13 dicembre 2018}}</ref>.
 
Nel 2014 è protagonista di un video, prodotto da Marc Santo, in cui parla di alcuni dei suoi progetti preferiti che non sono mai stati completati, tra cui lo''Skate Park'' a San Juan<ref>{{Cita web|url=http://www.revelinnewyork.com/interviews/vito-acconci| titolo=Vito Acconci, architect|sito=www.revelinnewyork.com| città=New York|accesso=13 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archello.com/project/san-juan-skate-park| titolo=San Juan Skate park|sito=www.archello.com|accesso=13 dicembre 2018}}</ref>.
 
==Carriera accademica==
Ha insegnato in molte istituzioni: Nova Scotia College of Art and Design, di Halifax, San Francisco Art Institute, California Institute of the Arts, di Valencia, Cooper Union, School of the Art Institute of Chicago, l’Università di Yale, Università dell’Iowa Parsons School of Design. Negli ultimi anni ha insegnato nel dipartimento di Arte del Brooklyn College . Inoltre è stato professore associato al Pratt Institute nel dipartimento di Architettura e Dipartimento di Design urbano.
 
==Vita privata==
È stato sposato negli anni '60 con la artista americana [[Rosemary Mayer]]. È morto il 28 aprile 2017 all'età di settantasette anni.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Mario Diacono|titolo=Vito Acconci: dal testo-azione al corpo come testo|editore=Out of London press|anno=1975|città=New York|ISBN=0915570033}}
* Peter Lodermeyer, Karlyn De Jongh & Sarah Gold, "Personal Structures: Time Space Existence", DuMont Verlag, Cologne, Germany, (2009): p. 282 - 287
* {{cita libro|autore1=Gloria Moure|autore2=Vito Acconci|titolo=Vito Acconci|editore=Polígrafa|anno=2001|città=Barcelona|ISBN=8434308940}}
 
* {{cita libro|titolo=Vito Acconci: Museo d'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato|editore=Giunti|anno=1992|città=Firenze}}
== Altri progetti ==
* {{cita libro|autore=Vito Acconci|titolo=Vito Acconci: diary of body, 1969-1973|editore=Charta|anno=2006|città=Milano|lingua=inglese|ISBN=88-8158-477-8}}
{{interprogetto}}
* {{cita web|url=https://www.designboom.com/interviews/designboom-interview-vito-hannibal-acconci/|titolo=Vito (Hannibal) Acconci interview|data=21 maggio 2006|accesso=12 dicembre 2018}}
 
* {{cita web|http://www.moreeuw.com/histoire-art/biographie-vito-acconci.htm|titolo= Biographie Vito Acconci|accesso=12 dicembre 2018}}.
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.acconci.com Sito Web dell'artista (acconci.com)].
* [http://www.artfacts.net/index.php/pageType/artistInfo/artist/1829 Pagine dell'artista in Artfacts.Net].
* [http://www.artnet.com/Magazine/features/jsaltz/saltz4-28-04.asp Un apprezzamento as Acconci] dal critico Jerry Saltz.
* [http://www.ubu.com/film/acconci.html Art videos directed and performed by Vito Acconci] on UBUWEB.
* [http://www.moreeuw.com/histoire-art/biographie-vito-acconci.htm Vito Acconci].
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.mediatecaonline.net/mediatecaonline/SConsultaAutor?ope=2&ID_IDIOMA=en&criteri=Acconci%2C+Vito Vito Acconci, Mediateca Media Art Space] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.
* [http://www.designboom.com/eng/interview/acconci.html Un articolo di Acconci].
 
== Altri progetti ==
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{{interprogetto}}
{{Portale|biografie}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Artisti statunitensi]]
* {{cita web|url=http://www.acconci.com|titolo=Vito Acconci|accesso=12 dicembre 2018}}, Sito dell'artista.
[[Categoria:Artisti italoamericani]]
[[Categoria:Artisti contemporanei]]
[[Categoria:Artisti multimediali]]
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[[Categoria:Vincitori del Rome Prize]]