Utente:Delehaye/Sandbox commissione nazifascista: differenze tra le versioni
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{{Organizzazione
|Nome = Commissione Parlamentare
|Nome ufficiale = Commissione Parlamentare
|Nome ufficiale2 = <!-- fino a 10 -->
|Logo = Emblem of Italy.svg
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|Scopo =
|Naz sede = ITA
|Sede = Roma
|Link sede =
|Altre sedi =
|Area = [[Italia]] e ex [[Colonie italiane]]
|Carica =
|Naz presidente = ITA
|Presidente = [[Deputato]] [[Flavio Tanzilli]] ([[
|Direttore =
|Lingua =
|Lingua2 = <!-- fino a 7 -->
|Membri = 30
|Anno membri = 2003
|Bilancio =
|Anno bilancio =
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|Anno volontari =
|Motto =
|Sito = https://leg14.camera.it/_bicamerali/nochiosco.asp?pagina=/_bicamerali/leg14/crimini/home.htm
}}
La '''''Commissione Parlamentare
* con la Legge n° 107 del 15 maggio [[2003]] ''"Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti"'', pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 113 del 17 maggio [[2003]]<ref>[http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2003-05-15;107!vig= Legge n° 107 del 15 maggio 2003 ''"Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti"'', pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 113 del 17 maggio 2003]</ref>; * e successivamente prorogata con la Legge n° 232 del 25 agosto [[2004]] ''"Proroga del termine previsto per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti"'', pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 210 del 7 settembre [[2004]]<ref>[http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2004-08-25;232!vig= Legge n° 232 del 25 agosto 2004 ''"Proroga del termine previsto per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti"'', pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 210 del 7 settembre 2004]</ref>. == Storia ==
La Commissione
La Commissione aveva il compito di indagare su:
:a) le cause delle archiviazioni ''«provvisorie»'' di cui sopra, il contenuto dei 695 fascicoli e le ragioni per cui essi sono stati ritrovati a [[Palazzo Cesi]], anziché nell'archivio degli atti dei [[tribunali di guerra]] soppressi e del [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato]];
:b) le cause che avrebbero portato all'occultamento dei fascicoli e le eventuali responsabilità;
:c) le cause della eventuale mancata individuazione o del mancato perseguimento dei responsabili di atti e di comportamenti contrari al diritto nazionale e internazionale.
== Regolamento e termine dei lavori ==
===
La Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, ai sensi dell'[http://www.normattiva.it/atto/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=4&art.versione=1&art.codiceRedazionale=003G0133&art.dataPubblicazioneGazzetta=2003-05-17&atto.tipoProvvedimento=LEGGE&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 4 - Comma n° 1 della Legge istitutiva n° 107/2003], si dotò di un [http://www.camera.it/_bicamerali/nochiosco.asp?pagina=/_bicamerali/leg14/crimini/home.htm Regolamento interno], approvato dalla Commissione l'11 novembre [[2003]] e modificato dalla stessa il 3 marzo [[2004]].
===
La Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, ai sensi dell'[http://www.normattiva.it/atto/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=2&art.versione=2&art.codiceRedazionale=003G0133&art.dataPubblicazioneGazzetta=2003-05-17&atto.tipoProvvedimento=LEGGE&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 2 - Comma n° 4 della Legge istitutiva n° 107/2003], doveva concludere i propri lavori entro 1 anno (7 ottobre [[2004]]) dalla sua costituzione (8 ottobre [[2003]]), ma, ai sensi dell'[http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2004-08-25;232!vig= Art. n° 1 - Comma n° 1 della Legge n° 232/2004], tale termine fu prorogato fino al termine della [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV Legislatura]] (27 aprile [[2006]]).
== Attività ==
{{...}}
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== Relazioni ==
La Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, ai sensi dell'[http://www.normattiva.it/atto/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=2&art.versione=2&art.codiceRedazionale=003G0133&art.dataPubblicazioneGazzetta=2003-05-17&atto.tipoProvvedimento=LEGGE&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 2 - Comma n° 4 della Legge istitutiva n° 107/2003], ha prodotto 2 Relazioni finali:
# [http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/018/INTERO.pdf Relazione Finale, Documento XXIII n° 18 dell'8 febbraio 2006], con Relatore il [[Deputato]] [[Enzo Raisi]] ([[Alleanza Nazionale|AN]]), approvata dalla Commissione l'8 febbraio [[2006]] e trasmessa ai Presidenti del [[Presidente del Senato della Repubblica|Senato della Repubblica]] e della [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] il 9 febbraio [[2006]];
# [http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/018bis/INTERO.pdf Relazione di Minoranza, Documento XXIII n° 18-bis del 24 gennaio 2006], con Relatore il [[Deputato]] [[Carlo Carli (politico 1945)|Carlo Carli]] ([[Democratici di Sinistra|DS]]), presentata alla Commissione il 24 gennaio [[2006]] e trasmessa ai Presidenti del [[Presidente del Senato della Repubblica|Senato della Repubblica]] e della [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] il 9 febbraio [[2006]].
== Composizione della Commissione ==
La Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti era composta da 30 Commissari, ossia 15 [[Senatori]] e 15 [[Deputati]], nominati rispettivamente dal:
* [[Presidente del Senato della Repubblica]] (all'epoca il [[Senatore]] [[Marcello Pera]] * [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera dei in modo che === Presidenti ===
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! Carica !! Ramo Parlamentare !! Commissario !! Partito !! Coalizione !! Inizio mandato !! Fine mandato
|-
| Presidente Provvisorio || [[Senatori della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Senato della Repubblica]] || data-sort-value="Servello
|-
| Presidente || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Tanzilli
|}
[[Commissione parlamentare antimafia#Cronologia dei presidenti]]
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! Carica !! Ramo Parlamentare !! Commissario !! Partito !! Coalizione !! Inizio mandato !! Fine mandato
|-
| Vice Presidente di Maggioranza || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Verdini
|-
| Vice Presidente di Minoranza || [[Senatori della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Senato della Repubblica]] || data-sort-value="Guerzoni
|}
Riga 95 ⟶ 106:
! Carica !! Ramo Parlamentare !! Commissario !! Partito !! Coalizione !! Inizio mandato !! Fine mandato
|-
| Segretario Provvisorio di Maggioranza || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Cossiga
|-
| Segretario Provvisorio di Minoranza || [[Senatori della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Senato della Repubblica]] || data-sort-value="Rigoni
|-
| Segretario di Maggioranza || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Bocchino
|-
| Segretario di Minoranza || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Colasio
|}
Riga 108 ⟶ 119:
! Carica !! Ramo Parlamentare !! Commissario !! Partito !! Coalizione !! Inizio mandato !! Fine mandato
|-
| Relatore di Maggioranza || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Raisi
|-
| Relatore di Minoranza || [[Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana|Camera dei Deputati]] || data-sort-value="Carli
|}
=== Commissari ===
{| class="wikitable sortable"
! Carica !! Ramo Parlamentare !! Commissario !! Partito !!
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Senatori
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|-
| Commissario || [[Deputati
|}
=== Eccidio di Cefalonia ===
{| class="wikitable sortable"
! Medaglia !! Grado !! Insignito !! Reparto !! Arma !! Luogo<br>nascita !! Prov. !! Regione !! Data<br>Nascita !! Luogo<br>morte !! Data<br>morte
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || || [[Bandiera di guerra#La bandiera di guerra in Italia|Bandiera di Guerra]] || [[17º Reggimento addestramento volontari "Acqui"|17º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Gradisca d'Isonzo]] || [[UTI Collio - Alto Isonzo|GO]] || [[Friuli-Venezia Giulia]] || 30 marzo [[1926]] || [[Cefalonia]] || 28 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || || [[Bandiera di guerra#La bandiera di guerra in Italia|Bandiera di Guerra]] || [[18º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Trento]] || [[Provincia autonoma di Trento|TN]] || [[Trentino-Alto Adige]] || 30 marzo [[1926]] || [[Corfù]] || 25 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || || [[Bandiera di guerra#La bandiera di guerra in Italia|Bandiera di Guerra]] || [[317º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Merano]] || [[Provincia autonoma di Bolzano|BZ]] || [[Trentino-Alto Adige]] || 1º novembre [[1941]] || [[Cefalonia]] || 25 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || || [[Bandiera di guerra#La bandiera di guerra in Italia|Stendardo di Guerra]] || [[33º Reggimento artiglieria terrestre "Acqui"|33º Reggimento Artiglieria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Alba (Italia)|Alba]] || [[Provincia di Cuneo|CN]] || [[Piemonte]] || 4 novembre [[1939]] || [[Cefalonia]] || 13 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || || [[Bandiera di guerra#La bandiera di guerra in Italia|Bandiera di Guerra]] || [[1º Battaglione Mobilitato]] || [[Guardia di Finanza|GdF]] || [[Roma]] || [[Città metropolitana di Roma Capitale|RM]] || [[Lazio]] || 1º luglio [[1940]] || [[Corfù]] || settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Tenente|Ten.]] || [[Abele Ambrosini]] || [[33º Reggimento artiglieria terrestre "Acqui"|33º Reggimento Artiglieria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Cercino]] || [[Provincia di Sondrio|SO]] || [[Lombardia]] || 11 febbraio [[1915]] || [[Cefalonia]] || 21 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Colonnello|Col.]] || [[Elio Bettini]] || [[Gruppo Tattico di Manovra di Corfù]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Samolaco]] || [[Provincia di Sondrio|SO]] || [[Lombardia]] || 24 febbraio [[1895]] || [[Corfù]] || 30 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Sottotenente|S.Ten.]] || [[Marcello Bonacchi]] || [[317º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Toritto]] || [[Città metropolitana di Bari|BA]] || [[Puglia]] || [[1919]] || [[Kardakata]] di [[Thinaia]] di [[Argostoli]] a [[Cefalonia]] || 17 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Tenente|Ten.]] || [[Antonio Cei]] || Plotone Mortai del [[17º Reggimento addestramento volontari "Acqui"|17º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Viareggio]] || [[Provincia di Lucca|LU]] || [[Toscana]] || [[1915]] || [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Capitano|Cap.]] || [[Antonio Cianciullo]] || [[CX Battaglione Mitraglieri di Corpo d'Armata]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Napoli]] || [[Città metropolitana di Napoli|NA]] || [[Campania]] || [[1913]] || [[Farsa]] di [[Argostoli]] a [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Generale di Divisione|Gen.D.]] || [[Antonio Gandin]] || [[33ª Divisione fanteria "Acqui"|33ª Divisione Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Avezzano]] || [[Provincia dell'Aquila|AQ]] || [[Abruzzo]] || 13 settembre [[1891]] || [[Cefalonia]] || 24 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Generale di Brigata|Gen.B.]] || [[Luigi Gherzi|Luigi Edoardo Alfredo Gherzi]] || [[33ª Divisione fanteria "Acqui"|33ª Divisione Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Lu (Italia)|Lu]] || [[Provincia di Alessandria|AL]] || [[Piemonte]] || 27 settembre [[1889]] || Casa del Dottore di [[Kokkolata]] di [[Keràmies]] di [[Leivatho]] a [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Colonnello|Col.]] || [[Luigi Lusignani (militare)|Luigi Lusignani]] || [[18º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || || [[Vernasca]] || [[Provincia di Piacenza|PC]] || [[Emilia-Romagna]] || [[Corfù]] || 27 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Caporal maggiore|cap.magg.]] || [[Benedetto Ippolito Maffeis]] || Capopezzo di [[Batteria Obici da 100/17]] del [[Gruppo]] del [[33º Reggimento artiglieria terrestre "Acqui"|33º Reggimento Artiglieria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Gazzaniga]] || [[Provincia di Bergamo|BG]] || [[Lombardia]] || 13 agosto [[1920]] || [[Mazarakata Dilinata]] a [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Capitano di fregata|C.F.]] || [[Mario Mastrangelo]] || [[Comando Marina Argostoli]] || [[Regia Marina|RMM]] || [[La Spezia]] || [[Provincia della Spezia|SP]] || [[Liguria]] || 10 gennaio [[1900]] || [[Cefalonia]] || 24 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Tenente|Ten.]] || [[Carmelo Onorato]] || [[33ª Divisione fanteria "Acqui"|33ª Divisione Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Palermo]] || [[Città metropolitana di Palermo|PA]] || [[Sicilia]] || 26 febbraio [[1916]] || [[Cefalonia]] || 24 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Sottotenente|S.Ten.]] || [[Orazio Petruccelli]] || [[2ª Compagnia]] del [[VII Battaglione Carabinieri Mobilitato]] || [[Carabinieri Reali|CCR]] || [[Potenza]] || [[Provincia di Potenza|PZ]] || 18 ottobre [[1914]] || || Case Rosse di [[Capo Agios Theodoros]] di [[Argostoli]] a [[Cefalonia]] || 24 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Maggiore|Magg.]] || [[Armando Pica]] || [[3º Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Torre del Greco]] || [[Città metropolitana di Napoli|NA]] || [[Campania]] || [[1904]] || [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Colonnello|Col.]] || [[Mario Romagnoli (militare)|Mario Romagnoli]] || || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || || || || || [[Cefalonia]] || settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Tenente|Ten.]] || [[Alfredo Sandulli Mercuro]] || [[27ª Sezione Mista Carabinieri Mobilitata]] || [[Carabinieri Reali|CCR]] || [[Napoli]] || [[Città metropolitana di Napoli|NA]] || [[Campania]] || [[1915]] || Case Rosse di [[Capo Agios Theodoros]] di [[Argostoli]] a [[Cefalonia]] || 24 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Capitano|Cap.]] || [[Antonio Valgoi]] || Reparto Munizioni e Viveri nell'Artiglieria || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Vallecrosia]] || [[Provincia di Imperia|IM]] || [[Liguria]] || [[1907]] || [[Argostoli]] a [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|-
| [[Medaglia d'oro al Valor Militare|MOVM]] || [[Tenente Colonnello|T.Col.]] || [[Giovanni Maltese]] || 3º Battaglione del [[17º Reggimento addestramento volontari "Acqui"|17º Reggimento Fanteria "Acqui"]] || [[Regio Esercito Italiano|REI]] || [[Palermo]] || [[Città metropolitana di Palermo|PA]] || [[Sicilia]] || 28 novembre [[1895]] || [[Vallone di Santa Barbara]] a [[Cefalonia]] || 22 settembre [[1943]]
|}
== 1 ==
=== La Commissione nel Regno d'Italia ===
{{Organizzazione
|Nome =
|Nome ufficiale = Commissione speciale incaricata di procedere all'accertamento ed alla devoluzione allo Stato dei beni appartenenti a coloro che si trovano nelle condizioni prevedute nel R. decreto-legge 9 agosto 1943, n. 720<br>
|Nome ufficiale2 = Commissione speciale per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza
|Logo = Lesser coat of arms of the Kingdom of Italy (1943-1943).svg
|Immagine =
|Dimensione immagine =
|Didascalia =
|Abbreviazione = Commissione per gli illeciti arricchimenti fascisti<br><br>Commissione Casati
|Tipo = [[Organizzazione]] [[Presidenza del Consiglio dei ministri#Comitati e Commissioni|Governativa]]
|Affiliazione = [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Governo del Regno d'Italia]]
|Fondazione = 02 settembre [[1943]]
|Fondatore =
|Scioglimento = 29 luglio [[1944]]
|Scopo = accertamento e devoluzione allo Stato dei patrimoni e beni appartenenti a persone le quali, avendo coperto pubbliche cariche o esercitato attività politica durante il periodo decorso dal 28 ottobre [[1922]] al 24 luglio [[1943]], abbiano conseguito un rapido rilevante accrescimento del loro patrimonio, di cui non sia data giustificazione
|Naz sede = ITA 1861-1946
|Sede = Roma
|Link sede =
|Altre sedi =
|Area = [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], [[Repubblica Sociale Italiana]] ed ex [[Colonie italiane]]
|Carica =
|Naz presidente = ITA 1861-1946
|Presidente = [[Cavaliere di gran croce|Cavaliere di Gran Croce]] [[Ettore Casati]], [[Corte suprema di cassazione#Primi presidenti della Corte suprema di cassazione|Primo Presidente]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]]
|Direttore =
|Lingua = [[Lingua italiana|italiano]]
|Lingua2 = <!-- fino a 7 -->
|Membri =
* 3 Membri Effettivi
* 4 Membri Supplenti
|Anno membri = 1943
|Bilancio =
|Anno bilancio =
|Patrimonio =
|Anno patrimonio =
|Impiegati =
|Anno impiegati =
|Volontari =
|Anno volontari =
|Motto =
|Sito =
}}
Dopo la [[Caduta del fascismo|Caduta del Fascismo]] del 25 aprile [[1943]] fu creata la '''Commissione speciale incaricata di procedere all'accertamento ed alla devoluzione allo Stato dei beni appartenenti a coloro che si trovano nelle condizioni prevedute nel R. decreto-legge 9 agosto 1943, n. 720''', detta anche '''Commissione Speciale per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza''' o '''Commissione per gli illeciti arricchimenti fascisti''' o '''Commissione Casati''', con il [https://www.normattiva.it/eli/stato/REGIO_DECRETO-LEGGE/1943/08/09/720/CONSOLIDATED Regio Decreto-Legge nº 720 del 09.08.1943 ''"Devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], pubblicato sulla [https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1943/08/16/189/sg/pdf Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia nº 189 del 16.08.1943, Pagg. 2654-2655], convertito in Legge solo con la [https://www.normattiva.it/eli/stato/LEGGE/1949/05/05/178/CONSOLIDATED Legge nº 178 del 05.05.1949 ''"Conversione in legge, con approvazione complessiva, dei decreti-legge che a causa degli avvenimenti successivi al 25 luglio 1943, non siano stati convertiti in legge o presentati per la conversione"''], pubblicata sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] [https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1949/05/07/105/so/0/sg/pdf nº 105 del 07.05.1949 - Supplemento Ordinario, Pagg. 2-7]; essa fu in esercizio dal 02.09.[[1943]] al 29.07.[[1944]].
=== Lo scopo della Commissione del Regno d'Italia ===
Lo scopo della Commissione, indipendentemente dall'esercizio dell'[[azione penale]] per i fatti costituenti [[reato]], era di procedere, d'ufficio o a seguito di rapporto dei competenti Organi Finanziari dello Stato, per il tramite dell'[[Intendenza di finanza|Intendente di Finanza]] o di altre [[Pubblica amministrazione|Pubbliche Amministrazioni]], per il tramite del [[Prefetto]], ai necessari accertamenti e di pronunziare, dopo di avere richiesto le giustificazioni della parte, la devoluzione allo Stato dei beni mobili ed immobili appartenenti a persone le quali, avendo coperto [[Ordine delle cariche del Regno d'Italia|pubbliche cariche]] o esercitato [[Politica|attività politica]] durante il periodo del [[Fascismo|Regime Fascista]], dal 28.10.[[1922]] al 24.07.[[1943]], avessero conseguito un rapido rilevante accrescimento del loro patrimonio, di cui fosse stata data giustificazione, lo stesso accertamento e devoluzione si sarebbe applicato anche riguardo ai beni mobili ed immobili appartenenti al coniuge o ad altri componenti della famiglia o comunque posseduti per interposta persona e/o agli eredi ed ai legatari delle persone indicate.
=== La composizione della Commissione del Regno d'Italia ===
La Commissione, costituita con Regio Decreto, era composta da:
* 3 [[Magistrato|Magistrati]] dell'[[Ordinamento giudiziario in Italia|Ordine Giudiziario]], di cui:
** 1 di grado non inferiore al 3º, come Presidente;
** 2 di grado non inferiore al 4º, come Membri Effettivi.
potevano essere nominati, per coadiuvare i titolari e, ove occorra, per sostituirli, anche:
* [[Magistrato|Magistrati]] di grado non inferiore al 4º, come Membri Supplenti;
ed eventuali:
* Esperti in materia [[Economia|economico]]-[[Finanza|finanziaria]] designati dal [[Ministero delle finanze|Ministro per le Finanze]].
==== I Membri della Commissione del Regno d'Italia ====
I Membri della Commissione furono nominati con il [https://www.normattiva.it/eli/stato/REGIO_DECRETO/1943/08/16/000/CONSOLIDATED Regio Decreto del 16.08.1943 ''"Nomina della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] [https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1943/08/18/191/sg/pdf nº 191 del 18.08.1943, Pagg. 2661-2662], e fu costituita da:
* Presidente: [[Cavaliere di gran croce|Cavaliere di Gran Croce]] [[Ettore Casati]], [[Corte suprema di cassazione#Primi presidenti della Corte suprema di cassazione|Primo Presidente]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Effettivo: [[Cavaliere di gran croce|Cavaliere di Gran Croce]] [[Ettore Cipolla]] ([[Ettore Coppola]]???), [[Avvocato generale#Italia|Avvocato Generale]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Effettivo: [[Commendatore]] [[Giacomo Carboni]], [[Giudice penale|Primo Presidente]] della [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] di [[Bologna]];
* Membro Supplente: [[Commendatore]] [[Antonio Manca]], [[Giudice penale|Consigliere]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Supplente: [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Umberto Borsari]], [[Giudice penale|Consigliere]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Supplente: [[Commendatore]] [[Camillo Feraudo]], [[Procuratore della Repubblica#Il sostituto procuratore|Sostituto Procuratore Generale]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Supplente: [[Ufficiale (onorificenza)|Cavaliere Ufficiale]] [[Luigi Oggioni]], [[Giudice penale|Consigliere]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]].
La Commissione, a norma dell'Articolo nº 46 del Titolo VI ''"Disposizioni finali e transitorie"'' del [https://www.normattiva.it/eli/stato/DECRETO_LEGISLATIVO_LUOGOTENENZIALE/1944/07/27/159/CONSOLIDATED Decreto Legislativo Luogotenenziale nº 159 del 27.07.1944 ''"Sanzioni contro il fascismo"''], pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] [https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1944/07/29/41/sg/pdf nº 41 del 29.07.1944, Pagg. 259-265], fu abrogata.
E l'Articolo nº 26 del Titolo III ''"Avocazione dei profitti di regime"'', dichiarava che profitti derivati dalla partecipazione o adesione al regime fascista sarebbero stati avocati allo Stato, indipendentemente dall'esercizio dell'[[azione penale]] per i fatti costituenti [[reato]]. Gli incrementi patrimoniali conseguiti dopo il 28 ottobre [[1922]], da chi aveva rivestito [[Ordine delle cariche del Regno d'Italia|pubbliche cariche]] o comunque svolta [[Politica|attività politica]], come [[Fascismo|fascista]], si presumevano profitti di [[Fascismo|regime]], a meno che gli interessati non avessero dimostrato che gli arricchimenti avevano avuto lecita provenienza. Ciò valeva anche se i beni avessero cessato di appartenere alla stessa persona. Erano considerati profitti di [[Fascismo|regime]] gli incrementi patrimonia1i degli ascendenti, dei discendenti e del coniuge e di chi, anche non iscritto al [[Partito Nazionale Fascista|Partito Nazionale Fascista (PNF)]], aveva relazioni di associazione o cointeressenza con le persone prima indicate. Nella determinazione degli incrementi patrimoniali si aveva riguardo anche di beni in qualunque modo acquistati o posseduti per interposte persone.
* [[Mauro Canali]], [[Clemente Volpini]], ''"[https://books.google.it/books?id=jByIDwAAQBAJ&pg=PT1 Mussolini e i ladri di regime. Gli arricchimenti illeciti del fascismo.]"'', Collana "Le Scie", [[Arnoldo Mondadori Editore|Edizioni Mondadori]], [[Segrate]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]), [[2019]], ISBN: 8852093052, ISBN 9788852093050
PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO
FONTI XXXVIII
ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
VERBALI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
SETTEMBRE 1943 - APRILE 1945
Edizione critica
a cura di
Francesca Romana Scardaccione
I
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI
Roma, 2002
ISBN 88-7125-219-5
https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf
Documento n. 14
Nella documentazione del Gabinetto della RSI, PCM, è conservato un fascicolo (1.1 .26.134, b.34) dal titolo <<Abrogazione di leggi e provvedimenti legislativi adottati durante il periodo dal 25 luglio all'8 settembre 1943». Il fascicolo risulta suddiviso in tre parti:
A) PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI ADOTTATI DAL GOVERNO BADOGLIO NEL PERIODO DAL 25 LUGLIO ALL'8 SETTEMBRE 1943
Nell'originale compare la data e il numero del provvedimento approvato dal governo Badoglio, il titolo dello stesso, spesso in forma abbreviata, il ministero proponente e un'annotazione che viene riportata integralmente in corsivo.
Di ciascun provvedimento vengono forniti data, numero e titolo corretti, rinvio alla seduta di approvazione da parte del governo Badoglio (con riferimento all'edizione critica: ACS, Verbali del Con.riglio dei ministri. 1943 - 1 948, voll. X, Presidenza del consiglio dei ministri, Roma 1 994-1 999); data, numero e titolo dei provvedimenti eventualmente approvati da parte del governo della RSI (con relativa seduta di approvazione) che abrogano e/ o modificano i provvedimenti badogliani.
1 3) r.d.l. 9 agosto 1 943, n. 720
«Devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
Cfr. Verbali del Consiglio dei Ministri, vol. I, seduta del 5 agosto 1 943, nota 1 7, pag. 34.
Annotazione: Si ritiene che non debba essere abrogato essendo stato integrato e variato con decreto approvato nell'ultima riunione del Consiglio dei Ministri.
Cfr. d.lg. del duce 1 1 novembre 1 943
<<Aggiunte al R.d.L. 9 agosto 1 943 n. 720 sulla devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
(app. 27 ottobre 1 943)
Cfr. d.lg. del duce 8 dicembre 1 943, n. 795
«Ricostituzione della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
(app. 24 novembre 1 943)
1 5) r.d. 1 6 agosto 1 943
«Nomina della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
Annotazione: Si ritiene che debba essere abrogato in quanto la commissione stessa dovrà essere nominata in base ad altri criteri.
Cfr. d.m. 1 5 dicembre 1 943
«Ricostituzione della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di ingiustificata provenienza».
(non passato per il Consiglio dei ministri)
https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Pagg. LV, LVII, LVIII
=== La Commissione nella Repubblica Sociale Italiana ===
{{Organizzazione
|Nome =
|Nome ufficiale = Commissione speciale incaricata di procedere all'accertamento ed alla devoluzione allo Stato dei beni appartenenti a coloro che si trovano nelle condizioni prevedute nel R. decreto-legge 9 agosto 1943, n. 720, nonché l'accertamento sugli illeciti guadagni a tutti coloro, senza distinzione di partito, che hanno negli ultimi trent'anni ricoperto cariche politiche od incarichi pubblici, ivi compresi i funzionari ed i militari<br>
|Nome ufficiale2 = Commissione speciale per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza, nonché l'accertamento sugli illeciti guadagni a tutti coloro, senza distinzione di partito, che hanno negli ultimi trent'anni ricoperto cariche politiche od incarichi pubblici, ivi compresi i funzionari ed i militari
|Logo = CoA of the RSI.svg
|Immagine =
|Dimensione immagine =
|Didascalia =
|Abbreviazione = Commissione per l'accertamento degli illeciti arricchimenti di gerarchi fascisti<br><br>Commissione per la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienzabr><br>Commissione Pittoni
|Tipo = [[Organizzazione]] [[Presidenza del Consiglio dei ministri#Comitati e Commissioni|Governativa]]
|Affiliazione = [[Governo della Repubblica Sociale Italiana]]
|Fondazione = 28 settembre [[1943]]
|Fondatore =
|Scioglimento = 29 luglio [[1944]]
|Scopo = accertamento e devoluzione allo Stato dei patrimoni e beni appartenenti a persone le quali, avendo coperto pubbliche cariche o esercitato attività politica durante il periodo decorso dal 4 novembre [[1918]] al 24 luglio [[1943]], abbiano conseguito un rapido rilevante accrescimento del loro patrimonio, di cui non sia data giustificazione, estendendo peraltro l'accertamento sugli illeciti guadagni a tutti coloro, senza distinzione di partito, che hanno negli ultimi trent'anni ricoperto cariche politiche od incarichi pubblici, ivi compresi i funzionari ed i militari
|Naz sede = ITA
|Sede = Brescia
|Link sede =
|Altre sedi =
|Area = [[Repubblica Sociale Italiana]]
|Carica =
|Naz presidente = ITA
|Presidente = [[Cavaliere di gran croce|Cavaliere di Gran Croce]] [[Ulisse Pittoni]], [[Corte suprema di cassazione#Primi presidenti della Corte suprema di cassazione|Primo Presidente]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]]
|Direttore =
|Lingua = [[Lingua italiana|italiano]]
|Lingua2 = <!-- fino a 7 -->
|Membri =
* 3 Membri Effettivi
* 4 Membri Supplenti
|Anno membri = 1943
|Bilancio =
|Anno bilancio =
|Patrimonio =
|Anno patrimonio =
|Impiegati =
|Anno impiegati =
|Volontari =
|Anno volontari =
|Motto =
|Sito =
}}
Nella riunione del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] dello [[Repubblica Sociale Italiana|Stato Nazionale Repubblicano d'Italia]] del 28.09.[[1943]]-[[Era fascista|XXI]]<ref>Pubblicazioni degli [[Archivio di Stato (Italia)|Archivi di Stato]], Fonti XXXVIII, [[Archivio Centrale dello Stato]], ''"[https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Verbali] del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] - Settembre [[1943]] - Aprile [[1945]]"'', Edizione critica a cura di [[Francesca Romana Scardaccione]], Volume I, [[Ministero della cultura|Ministero per i Beni e le Attività Culturali]], [[Direzione generale Archivi|Direzione Generale per gli Archivi]], [[Roma]], [[2002]], ISBN 88-7125-219-5, Pagg. 8, 10.</ref>, si adottò, come 5ª Deliberazione, che la "Commissione per l'accertamento degli illeciti arricchimenti di gerarchi fascisti", costituita dal cessato [[Governo Badoglio I|governo]] con [https://www.normattiva.it/eli/id/1943/08/16/043U0720/CONSOLIDATED Regio Decreto-Legge nº 720 del 09.08.1943 ''"Devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], doveva rimanere in funzione, estendendo peraltro l'accertamento sugli illeciti guadagni a tutti coloro, senza distinzione di partito, che avevano negli ultimi trent'anni ricoperto cariche politiche od [[Servizio pubblico|incarichi pubblici]], ivi compresi i funzionari ed i militari.
Nella riunione [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] dello [[Repubblica Sociale Italiana|Stato Nazionale Repubblicano d'Italia]] del 27.10.[[1943]]-[[Era fascista|XXI]]<ref>Pubblicazioni degli [[Archivio di Stato (Italia)|Archivi di Stato]], Fonti XXXVIII, [[Archivio Centrale dello Stato]], ''"[https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Verbali] del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] - Settembre [[1943]] - Aprile [[1945]]"'', Edizione critica a cura di [[Francesca Romana Scardaccione]], Volume I, [[Ministero della cultura|Ministero per i Beni e le Attività Culturali]], [[Direzione generale Archivi|Direzione Generale per gli Archivi]], [[Roma]], [[2002]], ISBN 88-7125-219-5, Pagg. 16, 37, 38.</ref>, si adottò, su proposta del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Ministro di Grazia e Giustizia]] [[Antonino Tringali Casanuova]], come 4ª Deliberazione, lo Schema di Decreto contenente aggiunte al detto [https://www.normattiva.it/eli/id/1943/08/16/043U0720/CONSOLIDATED Regio Decreto-Legge nº 720 del 09.08.1943].<br>
Lo Schema si concretizzò nel [https://www.normattiva.it/eli/id/1943/11/11/043U0000/CONSOLIDATED Decreto Legislativo del Duce dell'11.11.1943 ''"Contenente aggiunte al R.D.L. 9 agosto 1943 n. 720 sulla devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], pubblicato sulla [https://heritagelab.italgas.it/digital-archive/mirador/GAZ%201.22 Gazzetta Ufficiale d'Italia nº 269 del 18.11.1943, Pag. 2967]), con all'Articolo nº 1 l'ampliamento dell'applicazione anche nei confronti delle persone che abbiano esercitato comunque funzioni pubbliche militari ed il periodo di tempo ampliato dal 4 novembre [[1918]] (anche se nello Schema di Decreto la data era fissata al 24 maggio [[1915]]), mentre all'Articolo nº 2 si esplicava che i procedimenti del Decreto potevano essere promossi anche dal Segretario del [[Partito Fascista Repubblicano|Partito Fascista Repubblicano (PFR)]] [[Alessandro Pavolini]] e dagli [[Partito Fascista Repubblicano#Struttura organizzativa|Organi Provinciali]] dello stesso.
Il [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Ministro di Grazia e Giustizia]] dello [[Repubblica Sociale Italiana|Stato Nazionale Repubblicano d'Italia]] [[Antonino Tringali Casanuova]] allegò allo Schema di Decreto una Relazione.<br>
In essa si criticavano le fondamenta del [https://www.normattiva.it/eli/id/1943/08/16/043U0720/CONSOLIDATED Regio Decreto-Legge nº 720 del 09.08.1943], poiché il restringere il campo d'azione al solo periodo del [[Fascismo|Regime Fascista]], dal 28 ottobre [[1922]] al 24 luglio [[1943]], ed alle persone che in esso periodo avevano ricoperto ''«cariche pubbliche»'' o esercitato ''«attività politica»'' confermava lo scopo puramente ''«partigiano del provvedimento»'', tendente a colpire soltanto i [[Gerarca|gerarchi]] [[Fascismo|fascisti]] ed a denigrare il [[Fascismo]] di fronte al Mondo.
In essa, al contempo, si esaltava l'azione, del sia del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana]] che del [[Partito Fascista Repubblicano]], e soprattutto nella figura del suo [[Partito Fascista Repubblicano#Segretari|Segretario]] sottolineando la sua funzione di vigilanza ''«del costume politico che ad esso compete sia nei riguardi dei fascisti che degli altri cittadini»'', di colpire i [[Gerarca|gerarchi]] eventualmente indegni e le fortune da essi accumulate tradendo il [[Fascismo|Regime Fascista]].<br>
Altresì, sì volle trasformare la Regia Commissione di ''«azione partigiana»'' in uno strumento [[Moralismo|moralizzatore]] di tutta la vita pubblica italiana, sottoponendo all'indagine e alla revisione della nuova Commissione Socio-Repubblicana anche gli arricchimenti ingiustificati di alti funzionari statali, di alti ufficiali e di tutti coloro in genere che nel campo dell'[[Pubblica amministrazione dell'Italia|Amministrazione dello Stato]], oltre che in quello della [[politica]], trassero illeciti vantaggi dalle proprie [[Funzione pubblica|pubbliche funzioni]].
<ref>Pagg. 16, 37, 38.</ref>
Nella riunione [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] dello [[Repubblica Sociale Italiana|Stato Nazionale Repubblicano d'Italia]] del 24.11.[[1943]]-[[Era fascista|XXII]]<ref>Pubblicazioni degli [[Archivio di Stato (Italia)|Archivi di Stato]], Fonti XXXVIII, [[Archivio Centrale dello Stato]], ''"[https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Verbali] del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] - Settembre [[1943]] - Aprile [[1945]]"'', Edizione critica a cura di [[Francesca Romana Scardaccione]], Volume I, [[Ministero della cultura|Ministero per i Beni e le Attività Culturali]], [[Direzione generale Archivi|Direzione Generale per gli Archivi]], [[Roma]], [[2002]], ISBN 88-7125-219-5, Pagg. 78, 91, 92.</ref>, si adottò, su proposta del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Ministro di Grazia]] [[Luigi Pisenti]], come 1ª Deliberazione, lo Schema di Decreto relativo alla ricostituzione ed al procedimento della Commissione per la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza di cui al [https://www.normattiva.it/eli/id/1943/08/16/043U0720/CONSOLIDATED Regio Decreto-Legge nº 720 del 09.08.1943].<br>
Lo Schema si concretizzò nel [https://www.normattiva.it/eli/id/1943/12/08/043U0795/CONSOLIDATED Decreto Legislativo del Duce nº 795 dell'08.12.1943 ''"Ricostituzione della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], pubblicato sulla [https://heritagelab.italgas.it/digital-archive/mirador/GAZ%201.47 Gazzetta Ufficiale d'Italia nº 295 del 20.12.1943, Pag. 3056]), con nel 3º Capoverso della Premessa le dimissione dei Membri della precedente omologa Regia Commissione, con all'Articolo nº 1
Nella riunione [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] dello [[Repubblica Sociale Italiana]] del 11.01.[[1944]]-[[Era fascista|XXII]]<ref>Pubblicazioni degli [[Archivio di Stato (Italia)|Archivi di Stato]], Fonti XXXVIII, [[Archivio Centrale dello Stato]], ''"[https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Verbali] del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] - Settembre [[1943]] - Aprile [[1945]]"'', Edizione critica a cura di [[Francesca Romana Scardaccione]], Volume I, [[Ministero della cultura|Ministero per i Beni e le Attività Culturali]], [[Direzione generale Archivi|Direzione Generale per gli Archivi]], [[Roma]], [[2002]], ISBN 88-7125-219-5, Pagg. 230, 266.</ref>, si adottò, ...
si concretizzò nel [https://www.normattiva.it/eli/id/1944/01/03/044U0011/CONSOLIDATED Decreto Ministeriale della Giustizia nº 11 del 03.01.1944 ''"Norme procedurali della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], pubblicato sulla [https://heritagelab.italgas.it/digital-archive/mirador/GAZ%202.27 Gazzetta Ufficiale d'Italia nº 28 del 04.02.1944, Pagg. 125-127]), ...
Nella riunione [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] dello [[Repubblica Sociale Italiana]] del 18.04.[[1944]]-[[Era fascista|XXIII]]<ref>Pubblicazioni degli [[Archivio di Stato (Italia)|Archivi di Stato]], Fonti XXXVIII, [[Archivio Centrale dello Stato]], ''"[https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Verbali] del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Consiglio dei Ministri]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] - Settembre [[1943]] - Aprile [[1945]]"'', Edizione critica a cura di [[Francesca Romana Scardaccione]], Volume I, [[Ministero della cultura|Ministero per i Beni e le Attività Culturali]], [[Direzione generale Archivi|Direzione Generale per gli Archivi]], [[Roma]], [[2002]], ISBN 88-7125-219-5, Pagg. 417, 455.</ref>, si adottò, ...
si concretizzò nel [https://www.normattiva.it/eli/id/1944/04/17/044U0174/CONSOLIDATED Decreto Interministeriale della Giustizia nº 154 del 17.04.1944-XXII ''"Riduzione del numero dei membri per le pronunzie della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza"''], pubblicato sulla [https://heritagelab.italgas.it/digital-archive/mirador/GAZ%202.27 Gazzetta Ufficiale d'Italia nº 102 del 01.05.1944, Pag. 544]), ...
Riunione del Consiglio dei Ministri del 1 8 aprile 1 944-:XXIII, sotto la presidenza del Duce della Repubblica Sociale Italiana, Capo del Governo e Ministro degli Affari Esteri.
Su proposta del Ministro della Giustizia:
approva:
Decreto Ministeriale riguardante la riduzione del numero dei membri per le pronunzie della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza (99).
(99) d .int. 17 aprile 1 944, n. 17 4 «Riduzione del numero dei membri per pronunzie della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
G.U. n. 1 02 del 1 marzo 1 944.
(RSI, Giustizia, fase. 43).
https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Pagg. 417, 455
=== Lo scopo della Commissione della Repubblica Sociale Italiana ===
???
=== La composizione della Commissione della Repubblica Sociale Italiana ===
La Commissione, costituita con Decreto Ministeriale per la Giustizia, era composta da:
* 4 [[Magistrato|Magistrati]] dell'[[Ordinamento giudiziario in Italia|Ordine Giudiziario]] di cui:
** 1 di grado non inferiore al 3º, come Presidente;
** 3 di grado non inferiore al 4º, come Membri Effettivi;
* 3 estranei all'[[Ordinamento giudiziario in Italia|Ordine Giudiziario]] designati al [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Ministro della Giustizia]] dal [[Partito Fascista Repubblicano#Segretari|Segretario]] del [[Partito Fascista Repubblicano]], come Membri Supplenti.
==== I Membri della Commissione della Repubblica Sociale Italiana ====
I Membri della Commissione furono nominati con il Decreto Ministeriale per la Giustizia del 15.12.[[1943]]-[[Era fascista|XXII]] ''"Ricostituzione della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di ingiustificata provenienza"'', pubblicato sul [https://books.google.it/books?id=RIFLEN2nuZwC&pg=PA210 Bollettino Ufficiale del Ministero dei Lavori Pubblici n° 1] del Gennaio [[1944]]-[[Era fascista|XXII]], [[Officine Grafiche Carlo Ferrari]], [[Venezia]], [[1944]], Pagg. 58-60, e fu costituita da:
* Presidente: [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Ulisse Pittoni]], [[Procuratore generale#Italia|Procuratore Generale]] di Stato della [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] di [[Trieste]];
* Membro Effettivo: [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Egidio Pignatti]], [[Giudice penale|Primo Presidente]] di [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]];
* Membro Effettivo: [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Augusto Saletta]], [[Procuratore generale#Italia|Procuratore Generale]] della [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] di [[Venezia]];
* Membro Effettivo: [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Francesco Mantella]], [[Giudice penale|Primo Presidente]] di [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] a riposo;
* Membro Effettivo: [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Alfonso Perrotti]], [[Giudice penale|Primo Presidente]] di [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] a riposo;
* Membro Effettivo: [[Commendatore]] [[Camillo Ginanneschi]], [[Giudice penale|Consigliere]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Effettivo: [[Commendatore]] [[Pasquale Astariti]], [[Giudice penale|Consigliere]] della [[Corte suprema di cassazione|Corte Suprema di Cassazione]];
* Membro Supplente: [[Commendatore]] [[Alfredo Bessone]], [[Giudice penale|Consigliere]] della [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] di [[Brescia]];
* Membro Supplente: [[Commendatore]] [[Giuseppe Prospero]], [[Procuratore della Repubblica#Il sostituto procuratore|Sostituto Procuratore Generale]] di [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]];
* Membro Supplente: [[Ufficiale (onorificenza)|Cavaliere Ufficiale]] [[Luigi Binetti]], [[Giudice penale|Consigliere]] di [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]].
e si insediarono il 22.12.[[1943]], presso la [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'Appello]] di [[Brescia]], alla presenza del [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Ministro di Grazia]] [[Luigi Pisenti]].
all'Articolo nº 3: commissioni regionali aventi sede presso le Corti d'Appello; in tal caso saranno ad esse rimessi i procedimenti riferibili a persone domiciliate o residenti nelle rispettive circoscrizioni territoriali. Tali commissioni regionali potranno essere anche costituite d'ufficio dal Ministro della Giustizia. il tutto emanarsi di concerto con il Ministero delle Finanze
l Ministro per le finanze è autorizzato ad introdurre in bilancio, con propri decreti, la variazioni occorrenti per l'attuazione del presente decreto
Il Consiglio dei Ministri approva s u proposta del Ministro della Giustizia i seguenti provvedimenti:
- Schema di decreto relativo alla ricostituzione ed al procedimento della Commissione per la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza di cui al decreto legge 9 agosto 1 943-XXI, n. 720 (1 8);
«Devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
(1 8) d.lg. del duce 8 dicembre 1 943, n. 795
«Ricostituzione della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».* (* Per la composizione della commissione cfr. d.m. 15 novembre 1 943. G.U. n. 299 del 24 dicembre 1 943.)
G.U. n. 295 del 20 dicembre 1 943.
Il testo del provvedimento esaminato in questa seduta recitava:
Art. 1 :
«È devoluta al Ministro della Giustizia la ricostituzione della Commissione prevista dal R.D.L. 9 agosto 1 943, n. 720».
Art. 2:
«l capoversi 1° e 2° dell'articolo 2 del R.D.L. 9 agosto 1943, n. 720, sono cosi modificati:
«La Commissione è costituita con decreto del Ministro della Giustizia e composta di sette membri effettivi: quattro magistrati dell'ordine giudiziario di cui uno di grado non inferiore al
terzo, presidente, e gli altri tre di grado non inferiore al quarto; e tre estranei all'ordine giudiziario designati al Ministro della Giustizia dal Segretario del Partito Fascista Repubblicano».
Art. 3:
«La Commissione di cui al precedente articolo avrà sede in Brescia. Essa avrà facoltà di richiedere al Ministro della Giustizia la costituzione di commissioni regionali aventi sede presso le Corti d'Appello; in tal caso saranno ad esse rimessi i procedimenti riferibili a persone domiciliate o residenti nelle rispettive circoscrizioni territoriali. Tali commissioni regionali potranno essere anche costituite d'ufficio dal Ministro della Giustizia>>.
Art. 4:
«Le norme circa la costituzione della Commissione e la nomina dei suoi componenti, e tutte le altre disposizioni relative al procedimento e al funzionamento di essa valgono anche per le commissioni regionali».
Art. 5:
«Il presente decreto entrerà in vigore dal giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e;munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta Ufficiale delle leggi e decreti».
Si allegano le osservazioni del ministro delle Finanze:
Codesto Ministero ha trasmesso per la controfirma il decreto legislativo del Duce della Repubblica Sociale Italiana in data 8 dicembre 1 943-XXII, concernente la ricostituzione, in Brescia, della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza.
In proposito devesi segnalare che all'art. 3 ove è eletto che il Ministero della Giustizia ha facoltà di istituire eventuali Commissioni regionali aventi sede presso le Corti di Appello è da precisare che i provvedimenti medesimi dovranno emanarsi di concerto con questo Ministero.
Atteso che, né il decreto legge 9 agosto 1943, n. 720, né il decreto legislativo del Duce in data 1 1 novembre 1 943, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale d'Italia del 1 8 novembre u.s., n. 269 - concernenti la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza - ne fanno alcun cenno, è, inoltre necessario integrare il provvedimento di cui trattasi con il seguente articolo:
«<l Ministro per le finanze è autorizzato ad introdurre in bilancio, con propri decreti, la variazioni occorrenti per l'attuazione del presente decreto».
Si allega il comunicato sull'insediamento della Commissione, il 22 dicembre 1 943:
Il Ministro ha illustrato alla Commissione l'origine e le finalità della legge. Uno dei primi solenni atti dell'attuale Governo è stato quello di mantenere in vita una legge che secondo il governo Badoglio doveva essere un'arma politica contro il Regime e contro la sua classe dirigente anziché servire a colpire un'esigua minoranza di profittatori che nulla hanno di comune con l'immensa maggioranza di coloro che hanno onestamente militato. Fu anche giusto estendere fino al novembre 1918 il campo delle indagini, comprendendo, così tutto il periodo postbellico e dando modo di perseguire anche uomini politici del periodo pre-fascista.
Il Ministro ha dato poi le direttive alla Commissione per lo svolgimento dell'arduo e delicato compito affidatole che sarà certamente assolto con serena obiettività e con indipendenza di giudizio.
Ha risposto il presidente Ecc. Fittoni, ringraziando a nome di tutti i componenti il Ministro per la fiducia in essi riposta. Egli ha assicurato che il consesso si ispirerà a sensi di giustizia e di obiettività, con la certezza che la sua opera contribuirà a rafforzare la coscienza del popolo italiano che ha bisogno di intatte energie per riprendere le vie della salvezza.
(RSI, Giustizia, fase. 6 e RSI, PCM, Gab., b. 34 e RSI, SPD, CR, fase. 649, sf. 9, b. 78) .
https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Pagg. 78, 91, 92
Riunione del Consiglio dei Ministri dell'11 gennaio 1 944-XXII, sotto la presidenza del Duce della Repubblica Sociale Italiana, Capo del Governo e Ministro degli Affari Esteri
Su proposta del Ministro della Giustizia ratifica i seguenti provvedimenti:
- Decreto Ministeriale contenente norme regolamentari per il procedimento davanti alla Commissione speciale per la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza (36);
(36) d.m. 3 gennaio 1 944, n. 1 1 «Norme procedurali della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
G.U. n. 28 del 4 febbraio 1 944.
(RSI, Giustizia, fase. 9).
https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Pagg. 230, 266
Riunione del Consiglio dei Ministri del 1 8 aprile 1 944-:XXIII, sotto la presidenza del Duce della Repubblica Sociale Italiana, Capo del Governo e Ministro degli Affari Esteri.
Su proposta del Ministro della Giustizia:
approva:
Decreto Ministeriale riguardante la riduzione del numero dei membri per le pronunzie della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza (99).
(99) d .int. 17 aprile 1 944, n. 17 4 «Riduzione del numero dei membri per pronunzie della Commissione per l'accertamento e la devoluzione allo Stato dei patrimoni di non giustificata provenienza».
G.U. n. 1 02 del 1 marzo 1 944.
(RSI, Giustizia, fase. 43).
https://dgagaeta.cultura.gov.it/public/uploads/documents/Fonti/54e34c352130a.pdf Pagg. 417, 455
== Note ==
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* [[Armadio della vergogna]]
* [[Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia]]
* [[Crimini di guerra della Wehrmacht]]
* [[Crimini di guerra italiani]]
* [[Resistenza italiana]]
* [[Storia d'Italia#L'Italia nella seconda guerra mondiale|L'Italia nella seconda guerra mondiale]]
* [[Guerra civile in Italia (1943-1945)]]
* [[Storiografia della guerra civile in Italia (1943-1945)]]
== Collegamenti esterni ==
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http://www.patriaindipendente.it/idee/copertine/online-i-crimini-nazifascisti/#_ftn2
* [https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/archivio-centrale-dello-stato/alto-commissariato-sanzioni-contro-fascismo Alto Commissariato per le Sanzioni contro il Fascismo: 31 ottobre 1922 - marzo 1965]: L'Alto commissario fu istituito con decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 (Sanzioni contro il fascismo) all'art. 40.
* [https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/archivio-centrale-dello-stato/alta-corte-giustizia-sanzioni-contro-fascismo-affari-generali-e-fascicoli-personali Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo - Affari generali e fascicoli personali: 1944 - 1947]: L'art. 2 del decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159, istituì l'Alta corte di giustizia, composta di 1 presidente e 8 membri nominati dal Consiglio dei ministri fra alti magistrati e personalità di "rettitudine intemerata" per procedere al giudizio nei confronti dei membri del governo fascista, i membri delle Assemblee e gli altri gerarchi del regime ad essa deferiti dall'Alto commissario.
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