Oriana Fallaci: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il giornalista|Bruno Fallaci|Fallaci}}
{{Bio
|Nome = Oriana
|Cognome = Fallaci
|Sesso =
|LuogoNascita = Firenze
|GiornoMeseNascita = 29 giugno
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|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività =
|Attività2 =
|Attività3 =
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Oriana Fallaci 2.jpg
|Didascalia =
}}
Partecipò giovanissima alla [[Resistenza italiana]] e fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di [[Inviato|inviata speciale]]. Fu una grande sostenitrice della rinascita culturale [[Grecia|ellenica]] e ne conobbe le più importanti personalità, tra cui [[Alexandros Panagulis]], del quale fu la compagna dal 1973 fino alla morte di lui nel 1976. Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l'[[Islam]], in seguito agli [[attentati dell'11 settembre 2001]] a [[New York]], città dove viveva. Come scrittrice, con i suoi dodici libri, ha venduto circa
== Biografia ==
Era la figlia primogenita di Edoardo Fallaci, artigiano, e di Tosca Cantini, casalinga. Entrambi i genitori erano fiorentini. La madre di Edoardo era invece di [[Cesena]]<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2015/02/17/oriana-fallaci-storia|titolo=La storia di Oriana Fallaci, quella vera|data=17 febbraio 2025}}</ref>. In famiglia erano quattro sorelle: Oriana, Neera (1932-1984) e Paola (1938-2021), anch'esse giornaliste e scrittrici, ed Elisabetta, figlia [[adozione|adottata]] dalla famiglia Fallaci.
=== L'apporto alla Resistenza italiana ===
Il padre, iscritto fin da giovanissimo al PSI, fu un attivo [[Antifascismo|antifascista]] che coinvolse la figlia, giovanissima, nella [[Resistenza italiana|Resistenza]] col compito di staffetta.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=|nome=Oriana|cognome=Fallaci|titolo=Intervista con il potere|url=https://books.google.it/books?id=m0-Z3sFY6OgC&pg=PT6&dq=oriana+fallaci+staffetta+padre&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=oriana%20fallaci%20staffetta%20padre&f=false|accesso=31 gennaio 2017|data=2009|anno=|editore=Bur|città=Milano|p=Prefazione|ISBN=978-88-17-04435-6}}</ref> La giovane Oriana si unì così alle [[Brigate Giustizia e Libertà]],<ref name=":0">{{Cita libro|autore=|nome=Oriana|cognome=Fallaci|titolo=Oriana Fallaci intervista sé stessa. L'apocalisse|url=https://books.google.it/books?id=1D-JBAAAQBAJ&pg=PT57&dq=oriana+fallaci+brigate+giustizia+libert%C3%A0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiyl53IlOzRAhWLwBQKHVY4AvcQ6AEIKDAA#v=onepage&q=oriana%20fallaci%20brigate%20giustizia%20libert%C3%A0&f=false|accesso=31 gennaio 2017|data=2014|anno=|editore=Bur|città=Milano|ISBN=978-88-586-7338-6}}</ref> formazioni partigiane del [[Partito d'Azione]], vivendo in prima persona i drammi della guerra: nel 1944, durante l'occupazione di [[Firenze]] da parte dei [[Nazionalsocialismo|nazisti]], il padre fu catturato e torturato a [[villa Triste]] dai [[Fascismo|fascisti]] comandati da [[Mario Carità]],<ref>{{Cita web |url=http://archivio.panorama.it/Oriana-Fallaci-risponde |titolo=''Oriana Fallaci risponde'' |accesso=11 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130629001526/http://archivio.panorama.it/Oriana-Fallaci-risponde |dataarchivio=29 giugno 2013 |urlmorto=sì }}</ref> e in seguito rilasciato, mentre la Fallaci fu impegnata come [[staffetta]] per trasportare munizioni da una parte all'altra dell'[[Arno]] attraversando il fiume nel punto di secca dal momento che i ponti erano stati distrutti dai tedeschi.<ref>{{Cita libro|autore=|nome=Oriana|cognome=Fallaci|titolo=Oriana Fallaci intervista sé stessa. L'apocalisse|url=https://books.google.it/books?id=1D-JBAAAQBAJ&pg=PT56&dq=oriana+fallaci+arno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj8js3qlezRAhVBnBQKHQb7CvgQ6AEIKjAA#v=onepage&q=oriana%20fallaci%20arno&f=false|accesso=31 gennaio 2017|data=2014|anno=|editore=BUR|città=Milano|ISBN=978-88-586-7338-6}}</ref><ref>Con l'eccezione del [[Ponte Vecchio]], tutti i ponti di Firenze furono distrutti il 3 e 4 agosto 1944. Vedi Luca Giannelli, ''Firenze. Operazione Feuerzauber. La tragica estate 1944'', Scramasax, 2014, ISBN 8896108268.</ref> Per il suo attivismo durante la guerra ricevette, nel dopoguerra, un riconoscimento d'onore dell'[[Esercito Italiano]].
=== L'esordio nel giornalismo ===
[[File:Oriana Fallaci.jpg|
Esordì, ancora studentessa, al ''[[Giornale del Mattino (Firenze)#Il Mattino dell'Italia centrale|Mattino dell'Italia centrale]]'', quotidiano fiorentino d'ispirazione
Di ritorno da Hollywood,
=== Gli anni sessanta ===
Nel
Nel
A metà del 1968 la giornalista lasciò provvisoriamente il fronte per tornare negli Stati Uniti a seguito della morte di [[Martin Luther King]] e di [[Robert Kennedy]] e delle rivolte studentesche di quegli anni. In un passaggio di ''Niente e così sia'' irride «i vandalismi degli studenti borghesi che osano invocare [[Che Guevara]] e poi vivono in case con l'aria condizionata, che a scuola ci vanno col fuoristrada di papà e che al night club vanno con la camicia di seta».
Il 2 ottobre 1968, alla vigilia dei [[Giochi della XIX Olimpiade|Giochi olimpici]], durante una manifestazione di protesta degli studenti universitari messicani contro l'occupazione militare del campus dell'[[Università nazionale autonoma del Messico|UNAM]], oggi ricordata come il [[massacro di Tlatelolco]], rimase ferita in [[Piazza delle tre culture]] a [[Città del Messico]] da una raffica di mitra. Morirono centinaia di giovani (il numero preciso è sconosciuto) e anche la giornalista fu creduta morta e portata in obitorio: solo in quel momento un [[Presbitero|prete]] si accorse che era ancora viva.<ref>{{Cita web |url=http://www.agrpress.it/editoria/un-decennio-senza-oriana-fallaci-autrice-di-niente-e-cosi-sia-e-intervista-con-la-storia-5441 |titolo=Un decennio senza Oriana Fallaci, autrice di “Niente e così sia” e “Intervista con la Storia” |accesso=14 febbraio 2017 |dataarchivio=28 giugno 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220628155725/https://www.agrpress.it/editoria/un-decennio-senza-oriana-fallaci-autrice-di-niente-e-cosi-sia-e-intervista-con-la-storia-5441 |urlmorto=sì }}</ref> La Fallaci definì la strage «un massacro peggiore di quelli che ho visto alla guerra».
Come corrispondente di guerra seguì anche i conflitti tra [[India]] e [[Pakistan]], in [[America meridionale|Sud America]] e in [[Medio Oriente]].
Nel 1969 tornò negli USA per assistere al lancio della missione [[Apollo 11]]: il resoconto di quell'esperienza è raccolto nel libro ''[[Quel giorno sulla Luna]]'' pubblicato nel 1970. Intervistò anche il comandante dell'[[Apollo 12]], [[Charles Conrad]], alla vigilia del suo lancio. Espresse il dubbio che tutte le frasi degli astronauti, inclusa la celebre "È un piccolo passo per un uomo..." di Armstrong fossero decise a tavolino dalla NASA. Conrad le assicurò di no, e scommisero una bottiglia di liquore. Scendendo sulla Luna Conrad stupì il controllo missione esclamando "''Whoopie! Man, that may have been a small one for Neil, but that's a long one for me''". Ovvero "Heilà! Ragazzi, sarà stato un piccolo passo per Neil, ma è bello lungo per me!" (Conrad ironizzava sulla propria bassa statura). Fallaci pare non abbia pagato la bottiglia, ma regalò a Conrad un abbonamento a [[Playboy (periodico)|Playboy]]. Conrad portò sulla Luna una foto di Fallaci bambina.
=== Gli anni settanta e l'incontro con Panagulis ===
[[File:Panagulis2.jpg|
Il 22 agosto
Nel 1975 lei e Panagulis collaborarono alle indagini sulla morte di [[Pier Paolo Pasolini]], amico della coppia.
La storia di Panagulis verrà
All'attività di reporter hanno fatto seguito le interviste con importanti personalità della politica, le analisi dei fatti principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti. Tra i personaggi
L'intervista con Khomeini fu la più celebre: durante l'intervista
Inoltre, a causa di un equivoco, il giorno prima di incontrarlo fu costretta a un [[Mut'a|matrimonio temporaneo]] [[sciismo|sciita]] (cioè annullabile automaticamente dopo un termine prefissato) con il proprio interprete.<ref>[https://books.google.it/books?id=vZsa8v6uPn4C&pg=PT65&lpg=PT65&dq=la+rabbia+e+l%27orgoglio+mullah+qom&source=bl&ots=p5bh-l85Jm&sig=fJdsFLjMycKNRe2TuxxgPClwpCw&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjr4Lvl_Y_SAhXHZCwKHdp_AgIQ6AEIPzAG#v=onepage&q=la%20rabbia%20e%20l%27orgoglio%20mullah%20qom&f=false O. Fallaci, ''La forza della ragione''].</ref> Difatti un [[mullā]] la vide mentre si cambiava i vestiti<ref>O. Fallaci, ''La rabbia e l'orgoglio'', p. 91.</ref> per mettersi il [[chador]] nel palazzo di [[Qom]], e nella stessa stanza vi era l'interprete (sposato con una spagnola), ma secondo la legge in vigore in Iran un uomo non può appartarsi con una donna che non è sua moglie, altrimenti si rischia la condanna a morte per adulterio. Lo stesso mullā, addetto al "matrimonio riparatore", sbagliò i nomi dei due "sposi" e, paradossalmente, fu quindi "sposata" con il mullā stesso, almeno secondo la legge iraniana.<ref>{{Cita web |url=http://letteradonna.it/122673/il-volto-inedito-di-oriana-fallaci/ |titolo=''Il volto inedito di Oriana Fallaci'' |accesso=18 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150218165233/http://letteradonna.it/122673/il-volto-inedito-di-oriana-fallaci/ |dataarchivio=18 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
In seguito, nella successiva visita in Iran durante la [[crisi degli ostaggi in Iran|crisi degli ostaggi]] per tentare di intervistare [[Abolhassan Banisadr|Banisadr]], le fu impedito di uscire dall'albergo dai [[basiji]]; per riuscire a tornare in Italia, non riuscendo a contattare l'ambasciatore, telefonò a [[Ingrid Bergman]]<ref name="mito" /> la quale avvisò il Presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]]. Pertini contattò l'ambasciata che richiamò le autorità di Teheran e la Fallaci fu lasciata libera.<ref name="mito">[https://books.google.it/books?id=oUkjI-bNJjgC&pg=PT446&lpg=PT446&dq=fallaci+pertini+ambasciatore&source=bl&ots=K5-Qvg0RK_&sig=I-iYN5Eon97_Hq_muGfN0bAPlT4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj0vvWdi-XQAhWKPxoKHcU4D8o4ChDoAQggMAE#v=onepage&q=fallaci%20pertini%20ambasciatore&f=false Oriana Fallaci, ''Intervista con il mito''].</ref>
=== ''Insciallah'' e il trasferimento a New York ===
Nel
Dopo l'uscita di ''Insciallah'' la scrittrice si isolò andando a vivere a
In questo periodo, all'inizio degli anni
Per la scrittrice, New York rimarrà dimora di passaggio: ''«
=== Dopo l'11 settembre ===
[[File:O. Fallaci 1 (Foto di GianAngelo Pistoia).jpg|
I suoi libri e articoli sulle tematiche dell'
Favorevole all'[[Operazione Enduring Freedom|intervento militare in Afghanistan]], espresse invece alcune perplessità rispetto alla [[guerra
}}
In seguito criticò duramente i soldati
Pur continuando a esprimere opinioni anticlericali e dichiarandosi ne ''[[La forza della ragione]]'' "[[ateismo cristiano|atea-cristiana]]", dichiarò pubblicamente la sua ammirazione verso [[papa Benedetto XVI]], che l'ha ricevuta a [[Castel Gandolfo]] in udienza privata il 27 agosto
Nel marzo
=== La morte ===
[[File:Cimitero Evangelico Agli Allori - grave - Oriana Fallaci.jpg|
Per sua espressa volontà, larga parte del suo grande patrimonio librario è stato donato, insieme con altri cimeli come lo zaino usato dalla scrittrice in Vietnam, alla [[Pontificia Università Lateranense]] di
Il romanzo, che
== Controversie ==
Nel periodo 2001-2006 le sue forti prese di posizione provocarono diverse polemiche e reazioni in Italia
=== No-global e sinistra ===
Nel novembre
{{Citazione|Voi non conoscete la fatica di vivere a Manhattan al
Dal pubblico
La Fallaci rispose alla Guzzanti dichiarando: {{Citazione|Giovanotta, essendo una persona civile io le auguro che il cancro non le venga mai. Così non ha bisogno di quell'esperienza per capire che sul cancro non si può scherzare. Quanto alla guerra che lei ha visto soltanto al cinematografo, per odiarla non ho certo bisogno del suo presunto pacifismo. Infatti la conosco fin da ragazzina quando insieme ai miei genitori combattevo per dare a lei e ai suoi compari la libertà di cui vi approfittate.<ref>
Già nei suoi precedenti libri e articoli ci sono dure critiche verso il potere giudiziario, in particolare nell'aprile
==== Comunismo ====
Ne ''[[La rabbia e l'orgoglio]]'', riprendendo giudizi già espressi nei suoi scritti precedenti,
Ha etichettato inoltre i sindacati italiani come «un feudo personale di [[Karl Marx]]»,<ref>Oriana Fallaci, ''Oriana Fallaci intervista sé stessa. L'apocalisse'', pag. 74.</ref>
Ne ''La forza della ragione'' indirizzò una dura lettera aperta a [[Nadia Desdemona Lioce]], leader delle [[Nuove Brigate Rosse]].<ref>O. Fallaci, ''La forza della ragione'', pp. 184-188.</ref>
Oriana Fallaci ha infatti sempre ritenuto importante la difesa della [[proprietà privata]] e della [[libertà economica]].
=== Islam e rapporti con la politica italiana ===
[[File:1976 Oriana Fallaci e i radicali.ogv|
Sempre nel 2002 la scrittrice fiorentina venne citata in giudizio in [[Svizzera]] dal Centro Islamico e dall'Associazione Somali di [[Ginevra]], dalla sede di [[Losanna]] di [[SOS Racisme]] e da un cittadino privato, per il contenuto ritenuto razzista de ''La rabbia e l'orgoglio''. Nel novembre 2002 un giudice svizzero emise un mandato d'arresto per la violazione degli articoli 261 e
In un'intervista pubblicata su ''The New Yorker'' nel maggio
Tratta anche della visione e opinione della politica italiana. Affermò di non aver votato per le
All'interno del libro ''La forza della ragione'' scrisse una lettera aperta indirizzata a [[Gianfranco Fini]]. Con dure parole lo paragonò a [[Palmiro Togliatti]] a suo dire «Il comunista più odioso che abbia mai conosciuto», anticipando le future analogie intellettuali con alcuni temi della
Alcuni giorni prima delle elezioni politiche del 2006 era circolata in rete una dichiarazione di voto firmata col nome Oriana Fallaci in cui l'autore dichiarava il proprio sostegno a Silvio Berlusconi. La giornalista smentì d'esserne l'autore che ha invece "vigliaccamente usato il suo nome".<ref>[http://www.forzaitalia-milano.it/giovani/newscentro.aspx?codice=818 Comunicato] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060506085905/http://www.forzaitalia-milano.it/giovani/newscentro.aspx?codice=818 |data=6 maggio 2006 }} pubblicato sul sito di ''Forza Italia Giovani Milano''.</ref>
Nell'ultimo libro della "Trilogia di Oriana Fallaci", ''
Nelle pagine dello stesso libro dedicate a
In una lettera scritta nel
Criticò anche la [[Lega Nord]], poiché la riteneva un movimento anti-patriottico.<ref>https://www.lettera43.it/quando-la-fallaci-prendeva-in-giro-la-lega/.</ref>
=== Eutanasia, omosessualità, aborto e Unione europea ===
Oriana Fallaci difese sempre il diritto all'aborto, in quanto simbolo di civiltà ed emancipazione femminile, come riporta in ''Lettere a un bambino mai nato'' e nell'intervista del programma ''AZ: un fatto, come e perché'' («Mi dispiace essere la prima donna a intervenire, ma la quarta persona a intervenire. Qui si sta parlando un problema che riguarda principalmente le donne e, come al solito, il dibattito prende avvio da due uomini… Io mi auguro che stasera ognuno di noi dimentichi che l'aborto non è un gioco politico. Che a restare incinte siamo noi donne, che a partorire siamo noi donne, che a morire partorendo o abortendo siamo noi. E che la scelta tocca dunque a noi. A noi donne. E dobbiamo essere noi donne a prenderla, di volta in volta, di caso in caso, che a voi piaccia o meno. Tanto se non vi piace, siamo lo stesso noi a decidere. Lo abbiamo fatto per millenni. Abbiamo sfidato per millenni le vostre prediche, il vostro inferno, le vostre galere. Le sfideremo ancora.") Negli ultimi anni aderì a tematiche del [[conservatorismo sociale]]. Nell'articolo sulla moschea di Colle di Val d'Elsa essa espone anche la sua personale contrarietà al [[matrimonio omosessuale]] («accontentatevi del sacrosanto diritto che il mondo civile riconosce a chiunque il diritto di amare chi si vuole, come si vuole» dice in ''Oriana Fallaci intervista sé stessa'') e alle [[adozioni gay]], affermando che la [[Madre|maternità]] appartiene alle donne.<ref name=autogenerato1 /><ref name="moschea">[http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/cronaca/fallaci-moschea/fallaci-moschea/fallaci-moschea.html Fallaci, l'ultima provocazione "Faccio saltare la moschea in Toscana"], [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 30 maggio 2006.</ref> Criticò la cosiddetta "[[lobby gay]]" (« [...] come i musulmani vorrebbero che tutti diventassimo musulmani, loro vorrebbero che tutti diventassimo omosessuali»<ref name=autogenerato1 /><ref name=moschea/>), pur dichiarando che l'[[omosessualità]] in sé non la turbasse affatto<ref>[http://www.thankyouoriana.it/cgi-bin/uvpo/index.cgi?action=viewnews&id=4725 ''Oriana Fallaci sull'omosessualità''].</ref> (affermò di essere stata grande amica di [[Pier Paolo Pasolini]], omosessuale dichiarato<ref>[http://www.pasolini.net/ricordi_fallaci.htm Oriana Fallaci, ''Lettera a Pier Paolo''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131024051845/http://www.pasolini.net/ricordi_fallaci.htm |data=24 ottobre 2013 }}</ref>, oltre che di [[Franco Zeffirelli]]. In un'occasione, affermò di aver ospitato due omosessuali, cacciati dal padrone di casa una volta scoperta la loro relazione; dichiarò di essere rimasta profondamente dispiaciuta della partenza dei due uomini, avendo costruito con essi un rapporto 'quasi familiare').<ref>[http://www.gay.it/cultura/news/oriana-fallaci-e-omosessualita Oriana Fallaci e l'omosessualità] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160425202814/http://www.gay.it/cultura/news/oriana-fallaci-e-omosessualita |data=25 aprile 2016 }}</ref>
Nel 2004 si schierò contro l'[[eutanasia]], riguardo al caso di [[Terri Schiavo]], presentando le sue posizioni con un articolo apparso su ''Il Foglio'', e contro il [[referendum abrogativi in Italia del 2005|referendum abrogativo]] della legge sulla [[Procreazione medicalmente assistita (ordinamento italiano)|procreazione medicalmente assistita]], con un articolo pubblicato dal ''[[Corriere della Sera]]''.
Anche l'[[Unione europea]] fu da lei molto criticata, poiché la vedeva come un club di uomini e donne dell'alta finanza che soggiogavano i Paesi.<ref>[http://www.thankyouoriana.it/lunione-europea-e-solo-il-club-finanziario-che-dico-io/ L’Unione Europea è solo il club finanziario che dico io - Thank You Oriana].</ref>
=== Rapporti con la religione ===
Oriana Fallaci si dichiarò sempre [[ateismo|atea]]<ref>''La Rabbia e l'Orgoglio'': «Io sono atea, graziaddio [...] Se un Papa e un'atea dicono la stessa cosa, in quella cosa dev'esserci qualcosa di tremendamente vero».</ref><ref>''La forza della ragione'', p. 23: «La guerra non è una maledizione insita nella nostra natura: è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita. Ciò è mostruoso, ne convengo. Così mostruoso che il mio ateismo deriva principalmente da questo. Cioè dal mio rifiuto d'accettare l'idea d'un Dio che ha inventato un mondo dove la Vita uccide la Vita, mangia la Vita. Un mondo dove per sopravvivere bisogna uccidere e mangiare altri esseri viventi, siano essi un pollo o un'arsella o un pomodoro. Se tale esigenza l'avesse concepita davvero Dio creatore, dico, si tratterebbe d'un Dio ben cattivo».</ref> e ammiratrice dell'[[illuminismo]]<ref>Oriana Fallaci, ''La rabbia e l'orgoglio'': "Il fatto è che l'America è un paese speciale, caro mio. Un paese da invidiare, di cui esser gelosi, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza eccetera. Lo è perché è nato da un bisogno dell'anima, il bisogno d'avere una patria, e dall'idea più sublime che l'Uomo abbia mai concepito: l'idea della Libertà, anzi della libertà sposata all'idea di uguaglianza. Lo è anche perché a quel tempo l'idea di libertà non era di moda. L'idea di uguaglianza, nemmeno. Non ne parlavano che certi filosofi detti Illuministi, di queste cose. Non li trovavi che in un costosissimo librone a puntate detto l'Encyclopedie, questi concetti. E a parte gli scrittori o gli altri intellettuali, a parte i principi e i signori che avevano i soldi per comprare il librone o i libri che avevano ispirato il librone, chi ne sapeva nulla dell'Illuminismo? Non era mica roba da mangiare, l'Illuminismo! Non ne parlavan neppure i rivoluzionari della Rivoluzione Francese, visto che la Rivoluzione Francese sarebbe incominciata nel 1789 ossia tredici anni dopo la Rivoluzione Americana che scoppiò nel 1776. (Altro particolare che gli antiamericani del bene–agli–americani–gli–sta–bene ignorano o fingono di dimenticare. Razza di ipocriti).</ref>, ma negli ultimi anni della sua vita si avvicinò alla [[Chiesa cattolica]], tramite l'amicizia personale con il [[vescovo]] [[Rino Fisichella]] e il [[cardinale]] [[Joseph Ratzinger]], il futuro
=== Femminismo ===
Ne ''
=== Calcio ===
Il 19 giugno
== Onorificenze e riconoscimenti ==
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 28 novembre 2005<ref>[
}}
Ha vinto il [[Premiolino]] nel
Nel 1970 vinse il [[Premio Bancarella]] con ''[[Niente e così sia]]''. Nel 1979 le fu conferito il premio speciale del Presidente nell'ambito del [[Premio Viareggio]] per ''Un uomo''<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 19 luglio 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140719121618/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>.
Il 30 novembre 2005 ha ricevuto a New York il premio [[Annie Taylor]] per il coraggio del Center for the Study of Popular Culture ("Centro Studi di Cultura Popolare"). La scrittrice è stata onorata per "l'eroismo e il valore" che hanno fatto di lei «un simbolo nella resistenza contro il fascismo islamico e una combattente nella causa dell'umana libertà.» L'Annie Taylor Award (istituito in ricordo della prima persona che era riuscita a sopravvivere in un viaggio all'interno di una botte dalle [[cascate del Niagara]]) viene assegnato a individui che hanno mostrato e mostrano eccezionale coraggio in circostanze pesantemente avverse e di fronte a grave pericolo. [[David Horowitz]], il fondatore del centro, motivando la premiazione, ha definito la Fallaci «un generale nella guerra per la libertà».
L'8 dicembre 2005 fu insignita dell'[[Ambrogino d'oro]], il più prestigioso riconoscimento conferito dalla città di Milano.
Su proposta del Ministro dell'istruzione [[Letizia Moratti]] il 14 dicembre 2005 il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] ha insignito Oriana Fallaci con una medaglia d'oro quale "benemerita della cultura". Le sue condizioni di salute le hanno impedito di prendere parte alla cerimonia di consegna, in occasione della quale ha scritto: «La medaglia d'oro mi commuove perché gratifica la mia fatica di scrittrice e di giornalista, il mio impegno a difesa della nostra cultura, il mio amore per il mio Paese e per la Libertà. Le attuali e ormai note ragioni di salute mi impediscono di viaggiare e ritirare direttamente un omaggio che per me, donna poco abituata alle medaglie e poco incline ai trofei, ha un intenso significato etico e morale».
Il 22 febbraio 2006 il presidente del [[Consiglio regionale della Toscana]] [[Riccardo Nencini]] l'ha insignita della medaglia d'oro del consiglio stesso. Nencini ha motivato la sua scelta dicendo che essa era una delle bandiere della cultura toscana nel mondo. Durante la premiazione, avvenuta a New York, la scrittrice ha raccontato del suo tentativo di creare una vignetta su [[Maometto]], in risposta alla montante polemica sulle [[caricature di Maometto sullo Jyllands-Posten|vignette apparse sui giornali francesi e olandesi]], che raffiguravano Maometto. A proposito ha dichiarato: «Disegnerò Maometto con le sue nove mogli, fra cui la bambina che sposò a 70 anni,<ref>Secondo le fonti storiche, Maometto, che morì a 62 anni, sposò a 52 anni [[Aisha|ʿĀʾisha]], la quale avrebbe avuto un'età di 7 anni, consumando al momento della sua successiva pubertà il matrimonio. Su questo punto si veda quanto scritto su ''Maometto'' da Claudio Lo Jacono (Roma-Bari, Laterza, 2011, pp. 101-103).</ref> le sedici concubine e una cammella col [[burqa]]. La matita, per ora, si è infranta sulla figura della cammella, ma il prossimo tentativo probabilmente andrà meglio».
Nel 2010 le è stato attribuito il [[Fondazione Italia USA#Premio America|Premio America]] alla memoria da parte della [[Fondazione Italia USA]].
== Intitolazioni a Oriana Fallaci ==
* La Biblioteca Comunale di [[Magenta (Italia)|Magenta]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]) è intitolata a Oriana Fallaci.
* La Biblioteca Comunale di [[Pontevico]] ([[Provincia di Brescia|BS]]) è intitolata a Oriana Fallaci.<ref name=":1" />
* Nel 2007 il Comune di Milano le intitola una piccola area verde nel centro della città, il [[Giardino Oriana Fallaci]].{{Senza fonte}}
* Nel 2012 il Consiglio comunale di Firenze ha approvato una mozione per intitolarle una via o una piazza di Firenze e nel 2016 le è stato intitolato il piazzale con la grande vasca alla Fortezza.<ref>Piazzale Oriana Fallaci, geo:43.78241,11.25132?z=18.</ref>
* Nel 2011 anche il comune di [[Molinella]], in provincia di Bologna, le intitola una via; vari altri comuni hanno intitolato una via alla giornalista, tra cui [[Grosseto]] (nel 2017), [[Pavia]], [[Colleferro]], [[Segrate]] e [[Sutri]] (nel 2018).
* Nel 2015 il Comune di [[Castel Focognano]] ([[Provincia di Arezzo|AR]]) le dedica una strada nei pressi di Pieve a Socana.{{Senza fonte}}
* A [[Ponte San Pietro]] ([[Provincia di Bergamo|BG]]) viene intitolata alla scrittrice la sala civica sita nel palazzo comunale.
* A [[Carrara]], nei pressi della struttura fieristica Marmomacchine, vi è una strada intitolata alla scrittrice.{{Senza fonte}}
* Il teatro civico di [[Ozieri]], nella [[città metropolitana di Sassari]], le è intitolato{{Senza fonte}}.
* Il 3 gennaio 2020 il comune di [[Vignola]] ([[Provincia di Modena|MO]]) le ha intitolato una via.<ref>https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/vignola-intitola-una-via-a-oriana-fallaci-ha-difeso-i-simboli-cristiani-1.4964183.</ref>
* Nel 2019 il comune di [[Albiate]] ([[Provincia di Monza e della Brianza|MB]]) le ha intitolato una via.
* A [[Brescia]], tra il [[Conservatorio Luca Marenzio|Conservatorio]] e il [[Liceo ginnasio statale Arnaldo|Liceo Classico Arnaldo]], le sono dedicati i "Giardini Oriana Fallaci".
* A [[Montefiore Conca]] ([[Provincia di Rimini|RN]]) è stata intitolata a suo nome la "Sala degli Archi" che si trova nel palazzo comunale.<ref>{{Cita web|url=https://www.riminitoday.it/eventi/montefiore-14-ottobre-incontri-fantasmi-eventi.html |titolo=Leggende e fantasmi a Montefiore Conca |autore= |sito=riminitoday.it |data=14 ottobre 2017 |lingua= |accesso=1 dicembre 2022}}</ref>
* Il comune di [[Somma Lombardo]] ([[Provincia di Varese|VA]]) ha intitolato a suo nome la sala polivalente accanto al municipio.
* Il comune di [[Pisa]] ([[Provincia di Pisa|PI]]) ha intitolato a suo nome una rotonda.
* Il comune di [[Novara]] (NO) le ha dedicato in zona centrale {{non chiaro|una rotonda (tra viale Curtatone e il cavalcavia XXV Aprile)}}<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.novaratoday.it/cronaca/oriana-fallaci-rotonda.html|titolo=Nuovi nomi per le vie in città: la rotonda del Curtatone sarà intitolata a Oriana Fallaci|sito=NovaraToday|accesso=2025-02-19}}</ref>.
== Opere ==
=== Libri pubblicati in vita ===
* ''[[I sette peccati di Hollywood]]'', Milano
* ''[[Il sesso inutile - Viaggio intorno alla donna|Il sesso inutile]]. Viaggio intorno alla donna'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Penelope alla guerra]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Gli antipatici]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Se il sole muore]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Niente e così sia]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Quel giorno sulla Luna]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Intervista con la storia]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Lettera a un bambino mai nato]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Un uomo (romanzo)|Un uomo]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Insciallah]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[La rabbia e l'orgoglio]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[La forza della ragione]]'', Milano, Rizzoli,
* ''[[Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci]]'', Milano, Corriere della Sera,
* ''[[Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse]]'', New York, Rizzoli international, 2004. ISBN 88-17-00684-X.
=== Libri
* ''Oriana Fallaci. Intervista con la Storia. Immagini e parole di una vita'', a cura di Alessandro Cannavò,
* ''[[Un cappello pieno di ciliege]]'',
* ''[[Intervista con il Potere]]'',
* {{Cita libro|titolo=[[Saigon e così sia]]|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2010}}
* {{Cita libro|titolo=[[Intervista con il mito]]|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2010|isbn=978-88-17-04560-5}}
* {{Cita libro|titolo=Il mio cuore è più stanco della mia voce|edizione=Collana Opere di Oriana Fallaci|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2013|isbn=978-88-17-06127-8}}
* {{Cita libro|titolo=Viaggio in America|url=https://archive.org/details/viaggioinamerica0000fall|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2014|isbn=978-88-17-07427-8}}
* ''Oriana Fallaci. In parole e immagini'', a cura di Edoardo Perazzi,
* {{Cita libro|titolo=Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam|altri=Prefazione di [[Lucia Annunziata]]|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2015|isbn=978-88-17-08428-4}}
* {{Cita libro|titolo=Pasolini. Un uomo scomodo|altri=Introduzione di [[Alessandro Cannavò]]|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2015|isbn=978-88-17-08503-8}}
* {{Cita libro|titolo=Solo io posso scrivere la mia storia. Autoritratto di una donna scomoda|edizione=Collana Saggi|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2016|isbn=978-88-
* {{Cita libro|titolo=L'Italia della Dolce Vita|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-17-09461-0}}
* {{Cita libro|titolo=1968. Dal Vietnam al Messico. Diario di un anno cruciale|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-17-09672-0}}
* {{Cita libro|titolo=La vita è una guerra ripetuta ogni giorno|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2018|isbn=978-88-
* {{Cita libro|titolo=La luna di Oriana|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2018|isbn=978-88-17-10820-1}}
* {{Cita libro|titolo=Se nascerai donna|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2019|isbn=978-88-171-3978-6}}
* {{Cita libro|titolo=Sveglia Occidente. Dispacci dal fronte delle guerre dimenticate|edizione=Collana Saggi|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2021|isbn=978-88-171-5886-2}}
* {{Cita libro|titolo=Gli adorabili. Miss Fallaci alla conquista dell'America|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2023|isbn=978-88-171-6471-9}}
* {{Cita libro|titolo=Processo alla minigonna. Da Coco Chanel a Mary Quant l'impero della moda tra genio e follia|altri=Prefazione di Maria Grazia Chiuri|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2025|isbn=978-88-171-6473-3}}
* ''La mia Toscana'', Collana Varia illustrati, Rizzoli, Milano, ISBN 978-88-17-04080-8<ref>Silloge di pagine aventi come tema la regione natale della Fallaci, accompagnate da fotografie dei luoghi più amati (in preparazione).</ref>.
=== Epistolari ===
* {{Cita libro|titolo=La paura è un peccato. Lettere da una vita straordinaria|altri=Prefazione di Edoardo Perazzi|edizione=Collana Saggi|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2016|isbn=978-88-
* {{Cita libro|titolo=Si dà il caso invece che io sia davvero uno scrittore. Lettere a Sergio Pautasso (1976-77)|editore=De Piante
===
* [http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_10/urlo-khomeini-l-islam-tutto-democrazia-no-d69e9e9c-98e4-11e4-8d78-4120bf431cb5.shtml Intervista a Komeini], ''Corriere della Sera'', 26 settembre 1979.
* {{cita testo|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/15/rabbia1.shtml|titolo=La rabbia e l'orgoglio|periodico=Corriere della Sera|data=29 settembre 2001|cid=Rabbia e Orgoglio|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730000005/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/15/rabbia1.shtml|dataarchivio=30 luglio 2012}}
* [https://web.archive.org/web/20160304094656/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/11_Novembre/06/fallaci.shtml ''Fiorentini, esprimiamo il nostro sdegno''], ''Corriere della Sera'' 6 novembre [[2002]]
* [https://web.archive.org/web/20150910082317/http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/14/RABBIA_ORGOGLIO_DUBBIO_co_0_030314124.shtml ''La rabbia, l'orgoglio e il dubbio''], ''Corriere della Sera'', 14 marzo [[2003]]
* [https://web.archive.org/web/20160303185125/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/15/falultimopezzo.shtml ''Il nemico che trattiamo da amico''], ''Corriere della Sera'' 16 luglio [[2005]]
=== Introduzioni ===
* {{Cita libro|autore=[[Jack London]]|titolo=Il richiamo della foresta|edizione=Collana BUR|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1975}}
Oriana Fallaci è citata nelle opere [[Televisione|televisive]] o [[cinema]]tografiche elencate nella seguente tabella.
{|class="wikitable sortable" rowspan=5; style="text-align: center;"
!style="background:#B0C4DE;text-align:center;"|Anno
Riga 245 ⟶ 272:
!style="background:#B0C4DE;text-align:center;"|Note
|-
|
| ''[[Panagulis vive]]''
| [[Marcella Michelangeli]]
| Miniserie TV
|-
|
| ''[[Walesa - L'uomo della speranza]]'' (Wałęsa. Czlowiek z nadziei)
| [[Maria Rosaria Omaggio]]
|
|-
|
| ''[[L'Oriana]]''
| [[Vittoria Puccini]]<br />[[Irene Casagrande]] (Oriana Fallaci da giovane)
| Miniserie TV
|-
|2019
|''[[A Cup of Coffee with Marilyn]]''
|[[Miriam Leone]]
|Cortometraggio
|-
|2025
|''[[Miss Fallaci]]''
|[[Miriam Leone]]
|Miniserie TV
|}
La Fallaci viene citata come esempio di grande giornalista all'interno del film iraniano ''[[Close Up (film)|Close-up]]'' di [[Abbas Kiarostami|Kiarostami]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ondacinema.it/film/recensione/close.html|titolo=Close-Up {{!}} Film {{!}} Recensione {{!}} Ondacinema|autore=OndaCinema.it|sito=www.ondacinema.it|accesso=5 settembre 2017}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* ''Intervista con Oriana. Oriana Fallaci in presa diretta, un mosaico straordinario di interviste e filmati, un autoritratto indimenticabile'', con DVD-Video, Milano-Roma, BUR Rizzoli-Rai Trade, 2011. ISBN 978-88-17-05251-1.
* ''Oriana. 1929-2006'', Milano, Mondadori, 2006.
* [[Magdi Cristiano Allam]], ''Io e Oriana'', Milano, Società europea di edizioni, 2016. ISBN 978-88-7759-926-1.
* Esther Basile, ''Oriana Fallaci indomabile'', Napoli, Homo scrivens, 2018. ISBN 978-88-327-8086-4.
* Nicoletta Corsalini, ''Oriana Fallaci. Amore, vita e morte nelle sue opere'', Firenze, Agemina, 2015.
* Letizia D'Angelo, ''Oriana Fallaci scrittore'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2011. ISBN 978-88-498-3115-3.
* Alessia De Santis, ''Una storia italiana. Le vite intrecciate di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas, Oriana Fallaci, Alekos Panagulis'', Cercenasco, Marcovalerio, 2016. ISBN 88-7547-429-X.
* Cristina De Stefano, ''Oriana. Una donna'', Milano, Rizzoli, 2013. ISBN 978-88-17-06898-7.
* Daniela Di Pace e Riccardo Mazzoni, ''Con Oriana'', Firenze, Le lettere, 2009. ISBN 88-6087-277-4.
* Angelo Fabrizi, ''Oriana Fallaci «bastian contrario»'', Firenze, Le lettere, 2014. ISBN 978-88-6087-772-7.
* Alessandro Gnocchi, ''I nemici di Oriana. La Fallaci, l'islam e il politicamente corretto'', Melville, 2016. ISBN 978-88-99294-05-2.
* Maria Giovanna Maglie, ''Oriana. Incontri e passioni di una grande italiana'', Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-56478-4.
* Riccardo Mazzoni, ''Grazie Oriana. Vita, battaglie e morte dopo l'11 settembre'', con la collaborazione di Gianluca Tenti, Firenze, Società toscana di Edizioni, 2006. ISBN 88-95326-01-6.
* [[Riccardo Nencini]], ''Oriana Fallaci. Morirò in piedi'', Firenze, Polistampa, 2007. ISBN 978-88-596-0274-3.
* Riccardo Nencini, ''Il fuoco dentro. Oriana e Firenze'', Firenze, Pagliai, 2016. ISBN 978-88-564-0333-6.
* Lucia Peronti, ''Oriana Fallaci. La scrittrice, la giornalista, la donna'', Roma, Nuova Cultura, 2009. ISBN 978-88-6134-500-3.
* Pierpaolo Pierleoni, ''Un fiume che ama la vita. Uomo, Dio, morte, guerra nelle opere e nella vita di Oriana Fallaci'', Acireale-Roma, Bonanno, 2007. ISBN 88-7796-349-2.
* Aldo Santini, ''Lavorando con l'Oriana Fallaci. La più grande e discussa giornalista del nostro tempo vista per la prima volta dal di dentro con le sue contraddizioni, le sue debolezze, il suo coraggio, la sua forza, il suo caratteraccio di maledetta toscana'', Livorno, Debatte, 2008. ISBN 978-88-6297-022-8.
* Sandro Sechi, ''Gli occhi di Oriana'', Roma, Fazi, 2006. ISBN 88-8112-796-2.
== Voci correlate ==
* [[Giardino Oriana Fallaci]]
* [[Bat Ye'or]]
* [[Alexandre Del Valle]]
* [[Intervista con la storia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://intervistaconlastoria.daw-blog.com/ | 2 = Oriana Fallaci, Intervista con la
* {{cita web | 1 = http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2009/09/15/1070051-povera_oriana_tradita_dalla_amata_firenze.shtml | 2 = Oriana tradita dall'amata Firenze | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-38c2d182-ee2b-4345-93a8-b68191d89104.html | 2 = Speciale Tg1 25 ottobre 2010 di Mary Giuffre' - Oriana: La giornalista | accesso = 4 novembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101129182133/http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-38c2d182-ee2b-4345-93a8-b68191d89104.html | dataarchivio = 29 novembre 2010 | urlmorto = sì }}
* [http://www.corriere.it/spettacoli/08_gennaio_17/fallaci_youtube_557f1f42-c549-11dc-8929-0003ba99c667.shtml Articolo e video delle ultime interviste televisive di Oriana Fallaci] (5 febbraio e 25 marzo 2003, alla rete pubblica statunitense [[PBS (azienda)|PBS]])
* {{cita web | 1 = http://www.kelebekler.com/occ/fallaci.htm |
* {{lingue|en|es}} [https://web.archive.org/web/20080217065936/http://mrzine.monthlyreview.org/majfud141106.html The Slow suicide of the West / El lento suicidio de Occidente] di Jorge Majfud
{{Premio Bancarella}}
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[[Categoria:Brigate Giustizia e Libertà|Fallaci, Oriana]]
[[Categoria:Inviati e corrispondenti di guerra|Fallaci, Oriana]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Saint
[[Categoria:Vincitori del Premio Bancarella]]
[[Categoria:Insigniti con l'Ambrogino d'oro]]
[[Categoria:Partigiani italiani]]
[[Categoria:Scrittori atei]]
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[[Categoria:Antislamisti]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Firenze]]
[[Categoria:Benemeriti della cultura e dell'arte]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero degli Allori]]
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