Visso: differenze tra le versioni
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{{NN|Marche|gennaio 2011}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Visso
|Panorama = Sibillinische berge visso 2.jpg
|Didascalia = Uno scorcio di Visso prima dei terremoti del 2016
|Bandiera = Visso-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Visso-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Marche
|Divisione amm grado 2 = Macerata
|Amministratore locale = [[
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Aschio, Borgo San Giovanni, Croce, Cupi, Fematre, Macereto, Mevale, Molini di Visso, Orvano, Ponte Chiusita, Rasenna, Riofreddo, Villa Sant'Antonio
|Divisioni confinanti = [[Fiastra]], [[Castelsantangelo sul Nera]], [[Cerreto di Spoleto]] ([[provincia di Perugia|PG]]), [[Foligno]] (PG), [[Monte Cavallo (Italia)|Monte Cavallo]], [[Pieve Torina]], [[Preci]] (PG), [[Sellano]] (PG), [[Serravalle di Chienti]], [[Ussita]], [[Valfornace]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2350
|Nome abitanti = vissani
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Festivo = 24 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Visso (province of Macerata, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Visso nella provincia di Macerata
|Incipit =
}}
'''Visso''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Macerata]] nelle [[Marche]].
== Geografia fisica ==
Attraversato dallo spartiacque Tirreno-Adriatico, il territorio comunale ricade per buona parte nel bacino idrografico del [[Nera (Italia)|fiume Nera]], l'affluente del [[Tevere]] che nasce sui [[Monti Sibillini]] e attraverso le Gole della Valnerina prosegue il suo percorso verso [[Terni]]. Il capoluogo è posto alla confluenza di cinque vallate (e altrettanti corsi d'acqua), in una conca circondata da montagne con versanti ripidi e boscosi e dolci cime a prato/pascolo; l'altitudine del territorio è compresa tra i 600 metri circa del fondovalle e i 1800 metri del Monte Cardosa.
Visso ha un'[[exclave]], identificabile nella frazione di Cupi, compresa tra i comuni di [[Pieve Torina]], [[Fiordimonte]], [[Acquacanina]] e [[Ussita]].
== Origine del nome ==
Il toponimo ''Visso'' (in dialetto locale ''Vissu''<ref>{{cita libro |autore1=Teresa Cappello |autore2=Carlo Tagliavini |wkautore2=Carlo Tagliavini |titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani |città=Bologna |editore=Pàtron |anno=1981 |sbn=UMC0979712}}</ref>) deriva probabilmente dal latino ''vicus'' (villaggio) ma potrebbe riflettere l'antroponimo germanico ''Wiso''<ref>{{cita libro |titolo=Dizionario di toponomastica |editore=UTET |città=Torino |anno=1990 |p=838 |ISBN=88-02-07228-0}}</ref>.
== Storia ==
Il più antico e sicuro reperto archeologico che testimonia l'esistenza di un abitato in epoca romana è l'epigrafe funeraria di un ''[[Liberto|libertus]]'', pubblicata nel CIL e datata tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.; sembra che lo schiavo liberato appartenesse alla tribù Horatia, stanziata nei dintorni di [[Spoleto]]. Trovandosi al confine tra le Regioni del Samnium e dell'Umbria, con l'arrivo dei Longobardi e la fondazione del [[ducato di Spoleto]], il territorio della medio-alta [[Valnerina]] passò nel [[576]] sotto la giurisdizione del Gastaldato di Ponte.
Dopo il Mille, le popolazioni dei feudi circostanti la conca diedero vita al primo agglomerato urbano indicato con il nome di ''Visse''; inizialmente posto sul Colle di San Giovanni, dove fu costruita nel XIII secolo la Rocca, per una serie di fattori il nucleo abitativo venne spostato a fondovalle, intorno alla nascente Pieve di Santa Maria. Incisero probabilmente la disponibilità di acque sorgive e fluviali (con costruzione di mulini e regimentazione dei fiumi) e la maggiore vicinanza alle vie di commercio (soprattutto di lana lavorata e bestiame), ma il processo di inurbamento fu accelerato dalla ricostruzione successiva al distruttivo terremoto del [[1328]]. Risulta notevole che, nei secoli successivi, Visso non abbia più avuto un danneggiamento di simile gravità (fino al 2016), mentre la vicina Norcia è stata pesantemente ricostruita più volte.
Pur senza mai staccarsi dallo [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]] (le chiavi papali sono tuttora nello stemma comunale), tra il XII e il XIII secolo Visso crebbe e si organizzò in libero comune con l'annessione dei feudi nobiliari ed ecclesiastici tra Ussita e Castelsantangelo, rivaleggiando fortemente con i comuni limitrofi (in specie [[Norcia]], [[Camerino]], [[Montefortino]], [[Montemonaco]] e [[Acquacanina]]) per il controllo del commercio ovino. Tuttavia, le libertà comunali iniziarono a declinare già dalla fine del XIV secolo, quando il ducato di Spoleto passò sotto il diretto controllo del Papa e il governo di Visso venne affidato alla potente famiglia guelfa dei [[Da Varano]], duchi di [[Camerino]]. Poiché però le sempre difficili esigenze del territorio (e la natura ostile dei vissani) rendevano incostante il potere effettivo della Signoria, nel XV secolo il governo fu affidato definitivamente a un rappresentante pontificio; rimasero, con l'approvazione del Papa, alcune delle libertà giuridiche espresse dagli Statuti comunali. La prima metà del '400 fu per la cittadina un periodo di profonda crisi (detto "''la ruina di Visso''"), dovuto ai saccheggi delle compagnie di ventura (da cui il toponimo "Ponte Spagnolo") e al susseguirsi di epidemie di peste; dopo la [[Pace di Lodi]], il commercio riprese e con una serie di restauri Visso iniziò ad assumere le forme rinascimentali che tuttora caratterizzano i palazzi e le vie principali del centro storico.
In un territorio così montuoso e impervio, tuttavia, rimaneva il problema delle risorse agricole: la scarsità di spazi coltivabili, così come di pascoli e di boschi per il legname, spingeva i vissani a sconfinare, continuando così ad accendere feroci dispute con i vicini. L'ultimo grande scontro avvenne con [[Norcia]] nel [[1522]] per il possesso dei produttivi terreni sopra la frazione di Gualdo: la cosiddetta [[Battaglia del Pian Perduto]] (il cui scacchiere fu l'altopiano di [[Castelluccio (Norcia)|Castelluccio di Norcia]]). Questa battaglia deve la sua fama a un poema eroicomico del '600, che narra (non molto imparzialmente) di come l'astuzia e la fede dei vissani avessero sconfitto la baldanza del nemico in superiorità numerica. L'opera è tradizionalmente attribuita a tal Berrettaccia, poeta-pastore di [[Castelsantangelo sul Nera]], ma l'uso delle rime per la tradizione orale e la commistione di toni (da grotteschi a celebrativi, da popolari a religiosi) suggeriscono la presenza di più autori tra cantastorie e chierici della montagna tra XVI e XVII secolo.
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Dopo il [[1797]], con l'avvento di [[Napoleone Bonaparte]], Visso fece parte della breve [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] (dipartimento del Clitunno) e poi dei domìni francesi italiani (Trasimeno); in questo periodo venne costruito il Cimitero fuori dalle mura, mentre furono annesse le frazioni nursine di Saccovescio, Castelvecchio, Sant'Eutizio, Campi, Ancarano, Croce, Orvano, Fematre, Riofreddo, Chiusita, Mevale e Rasenna. Con la [[Restaurazione]] Visso tornò sotto lo [[stato pontificio]] (restituendo alcune frazioni a Norcia) e nel [[1822]] ottenne il rango di "Città" con il motto "ANTIQUUM ET FIDELE VISSUM"; tale titolo può essere visto come un riconoscimento dell'importanza raggiunta per l'economia della montagna, oltre che di fedeltà verso il Papa. Marginalmente coinvolta nel [[Risorgimento|processo risorgimentale]], se si esclude un passaggio di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e la parabola del poeta-pastore [[Giuseppe Rosi]], al plebiscito del 1860 Visso votò per l'annessione alla monarchia dei Savoia, e alla proclamazione del [[Regno d'Italia]] venne accorpata alla [[provincia di Macerata]]. È interessante notare che solo nel [[1985]] il paese passò dall'[[arcidiocesi di Spoleto-Norcia|arcidiocesi di Spoleto]] a quella di [[Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche|Camerino]].
Nel [[1913]]<ref>Legge del 22 giugno 1913 contenuta nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, numero 660</ref> le frazioni di [[Castelsantangelo sul Nera]] e [[Ussita]] vennero elevate a comuni distaccandosi da Visso, che poi ebbe una breve parentesi amministrativa ([[1927]]-[[1929]]) nella [[provincia di Perugia]]<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 2]]</ref><ref>[[s:R.D.L. 24 gennaio 1929, n. 106 - Modifiche alla circoscrizione di alcune Provincie|Regio Decreto Legge 24 gennaio 1929, n. 106, art. 1]]</ref>. Durante la [[seconda guerra mondiale]], Visso vide operare nel suo territorio i partigiani [[Pietro Capuzi]] e [[Carla Voltolina]]; nel dopoguerra, a Capuzi è stata dedicata una Piazza (oltre che una lapide sulla sua casa in Via Leopardi), mentre la
Negli anni del boom, sull'onda dell'apertura degli impianti invernali di Frontignano di Ussita e di Monte Prata a Castelsantangelo, Visso è diventata una meta turistica ambita dagli appassionati della montagna; nonostante lo sviluppo e l'espansione dell'abitato fuori dalle mura, come molti altri borghi montani dell'Appennino subì un forte calo demografico
Dal [[1993]], Visso è la sede del [[Parco nazionale dei Monti Sibillini]]. La città fa parte del Club dei [[Borghi più belli d'Italia]] ed è [[Bandiera
Nel [[2016]] il territorio del comune è stato duramente colpito da forti [[Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017|terremoti]]: il borgo e le sue frazioni, già in parte danneggiati dalla scossa del 24
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Edifici religiosi===
[[File:sibillinische_berge_visso_1.jpg|thumb|La gotica [[Collegiata di Santa Maria (Visso)|Collegiata di Santa Maria]].]]
[[File:Sanctuary of macereto.jpg|thumb|Il [[Santuario di Macereto]].]]
* [[Collegiata di Santa Maria (Visso)|Collegiata di Santa Maria]] - L'attuale chiesa in stile [[Architettura gotica|romanico-gotico]], fondata nel [[1256]], è stata costruita sulla pieve originaria del [[1143]] ma fu completata solo verso la metà del XIV secolo. Al suo interno conserva notevoli opere d'arte fra cui affreschi trecenteschi di scuola umbro-marchigiana (tra cui un peculiare San Cristoforo gigante) e di scuola [[Scuola giottesca|giottesco-riminese]] (ciclo di affreschi nell'abside).
* Sant'Agostino - chiesa a facciata [[Architettura gotica|gotica]] del XIV secolo, sede del Museo-Pinacoteca Diocesano che ha ospitato un'importante collezione comunale di manoscritti del poeta recanatese [[Giacomo Leopardi]], tra cui il celebre idillio "[[L'infinito|L'Infinito]]".
* Chiesa di [[Francesco d'Assisi|San Francesco]] - di forme romanico-gotiche abruzzesi, XIV secolo; la caratteristica facciata quadrangolare è stata arretrata di 8 metri dopo l'alluvione del 1858, per permettere la costruzione dell'imponente argine del Torrente Ussita. Per anni è stata sede della stagione concertistica [[poliphonica festival]]. Nel marzo 2017, grazie all'intervento dei Caschi Blu della Cultura, è stato rinvenuto un affresco probabilmente dipinto dal maestro locale del XV secolo [[Paolo da Visso]]<ref>{{Cita web|url=http://www.marche.beniculturali.it/index.php?it/352/interventi-e-recuperi|titolo=Interventi e recuperi|data=21 marzo 2017|accesso=5 aprile 2017}}</ref>.
* Altre chiese - a Visso: Chiesetta della Concezione, San Giovanni, Madonna di Cardosa, Santa Croce, San Girolamo; a Borgo S.Antonio: Chiesa di Sant'Antonio; nelle altre frazioni: le Pievi di Fematre e di Mevale (notevoli per gli affreschi dei fratelli Angelucci).
* [[Santuario di Macereto]] - la massima espressione dell'[[Architettura rinascimentale]] del [[XVI secolo|'500]] nelle [[Marche]], situato a 10 km dal paese sul solitario e panoramico altopiano di Macereto, presso la frazione di Cupi. La costruzione del bianco tempio intorno alla statua della Madonna, lì venerata già dal XIV secolo, iniziò nel [[1528]] con l'architetto Giovan Battista da [[Lugano]] su precedente progetto del [[Bramante]].
===Edifici civili===
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* Rocca di San Giovanni (''La Torre'' o ''Le Torri'') - emblema di Visso insieme al campanile della Collegiata, è ciò che rimane della fortificazione del borgo di origine distrutto dal terremoto del 1328. Punto panoramico sulla conca vissana e sul massiccio del Monte Bove nonché suggestivo punto di osservazione del cielo notturno;
* Piazza Martiri Vissani (''La Piazza'')- scenografica ''platea magna'' di forma trapezoidale; per uno studiato gioco di prospettiva di gusto rinascimentale appare più grande di quanto non sia in realtà. Su di essa si affacciano la Chiesa Collegiata, il Museo e il Palazzo dei Governatori, con naturale prosecuzione nella lunga piazza Capuzi fino al Palazzo dei Priori.
* Palazzo dei Priori ''(Palazzo del Comune)'' - sede storica del [[Comuni italiani|municipio]], ora trasferito per il sisma
* Palazzo dei Governatori - Eretto nel XIII secolo come sede dell'esecutivo comunale, poi rimaneggiato intorno al 1579; caratteristico per i suoi portici affacciati sulla Piazza e sede storica del Cineteatro Comunale.
* Palazzo Leopardi - Residenza estiva di lontani parenti di [[Giacomo Leopardi]].
* Palazzo Varano (1516) - Residenza estiva dei duchi [[Varano (famiglia)|Varano]] di Camerino, sempre affacciata sulla Piazza.
* Palazzo delle Guaite (1571-1583) - Rifugio per i pellegrini in visita al [[Santuario di Macereto]].
* Palazzo del Divino Amore - Ex convento francescano del XIV secolo, fino al 2016 sede legale del [[Parco Nazionale dei Monti Sibillini]], situato accanto al Giardino Appenninico [[Goffredo Jaja]].<ref>{{cita web|titolo=PARCO G. JAJA|sito=Comune di Visso|url=https://www.comune.visso.mc.it/servizioalcittadino/index.php/parchi-e-giardini/12-parchi/98-parco-g-jaja|accesso=8 aprile 2024|dataarchivio=8 giugno 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230608013143/https://www.comune.visso.mc.it/servizioalcittadino/index.php/parchi-e-giardini/12-parchi/98-parco-g-jaja|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Parco Goffredo Jaja|sito=guideDOCARTIS|url=https://www.guidedocartis.it/?page_id=12318/|accesso=8 aprile 2024}}</ref>
* Palazzo Mancini - Residenza estiva della nobile famiglia romana [[Mancini (famiglia)|Mancini]] (nipoti del governatore [[Pietro Mazarino]], padre del [[Giulio Mazzarino|Cardinal Giulio]] segretario di Re Sole)
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{{Demografia/Visso}}
=== Tradizioni e
* La [[Pasquella]] - Il 5 gennaio di ogni anno un gruppo di "''pasquellanti''", vestiti da pastori, gira di casa in casa ad intonar canti per la nascita di Cristo. Tradizione vuole che ogni famiglia rilasci un dono - generalmente cibi e bevande - per ingraziarsi la buona sorte durante l'anno a venire.
* Madonna di Macereto - La prima domenica di maggio al tempio bramantesco del [[Santuario di Macereto]] si svolge la festa della Vergine Maria, luogo di incontro per i comuni confinanti di Visso, Ussita, Pieve Torina e Valfornace.
* Festa del Patrono - Il 24 giugno ha luogo la festa in onore di [[San Giovanni Battista]], patrono della città, con la caratteristica fiera.
* Torneo delle Guaite - Verso la metà di luglio
* Madonna Bruna - L'8 settembre celebrazioni e festeggiamenti in onore della Madonna Bruna, così detta per il colore della statua lignea conservata nella Collegiata di Santa Maria.
*Festa dell’Immacolata Concezione - La chiesa dell’Immacolata Concezione di Visso si sviluppò nel XVI secolo su un antico eremo che si trova ai piedi dell’edificio. La terrazza, che annuncia l’ingresso della chiesa, offre una panoramica sulla valle di Ussita e Visso. L’8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata Concezione, la tradizione vuole che la Santa Messa sia celebrata prima dell’alba ricordando il tempo passato, quando gli agricoltori dovevano, subito dopo, recarsi al lavoro nelle campagne.
== Cultura ==
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=== Musica ===
* [[Poliphonica Festival]] - Particolarmente importante nel risvolto musicale e culturale marchigiano, la stagione concertistica
* [[Settembre Musicale]] - Dal 2007 l'associazione musicale "poliphonica festival"
=== Cucina ===
==== Il
Salume che ha origine a Visso, il [[ciauscolo]] è un insaccato composto da un impasto di carne di maiale: pancetta, spalla, rifilatura di prosciutto e di lonza, sale, vino e aglio. La caratteristica principale di questo salume, diffuso nell'Appennino
==== Le cordelle ====
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==== Altri prodotti ====
Prodotti di grande spessore sono tutti i salumi e i prodotti di norcineria, derivanti dalla lavorazione della carne di maiale. Si possono citare inoltre il Pecorino ottenuto dalla celebre [[Sopravissana|pecora sopravissana]], un tempo assai rinomata per la qualità della lana; la trota del [[Nera (Italia)|Nera]], fario o salmonata, il tartufo nero e lo scorzone estivo, i maccheroni dolci, le lenticchie, il farro e la cicerchia (legumi tipici dei Sibillini), il castrato e, tra i dolci, la torta Paolo da Visso.
== Economia ==
=== Artigianato ===
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], come la rinomata arte della [[tessitura]] finalizzata alla realizzazione di [[tappeti]] e di tanti altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=10}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazione di Triponzo-Visso|Ferrovia Spoleto-Norcia}}
Dal [[1926]] al [[1968]] Visso (insieme al comune di Triponzo) fu servita (tramite l'[[Stazione di Triponzo-Visso|omonima stazione]] posta in Umbria) dalla [[ferrovia Spoleto-Norcia]], una [[Ferrovia|linea]] a [[scartamento ridotto]] che collegava Spoleto con Norcia, che rimase in esercizio dal 1º novembre [[1926]] al 31 luglio [[1968]], quando fu soppressa. Le tracce della ferrovia sono quasi tutte conservate, il sedime è stato convertito in una pista ciclabile.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1926]]|[[1936]]|Antonio Fattori||Podestà}}
{{ComuniAmminPrec|[[1936]]|[[1943]]|Felice Venanzoni||Podestà}}
{{ComuniAmminPrec|[[1943]]|[[1945]]|Giovanni Rinaldi||}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1952]]|Luigi Cappa||}}
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|[[1960]]|Antonio Fattori|[[Lista civica]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1960]]|[[1970]]|Silvio Sensi|[[Democrazia Cristiana]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1971]]|Mario Cavalletti|[[Democrazia Cristiana]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1971]]|[[1974]]|Ado Venanzangeli|[[Democrazia Cristiana]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1975]]|[[1985]]|Pietro Tranquilli|[[Democrazia Cristiana]]|}}
{{ComuniAmminPrec|28 giugno [[1985]]|14 giugno [[1990]]|[[Franco Sensi|Francesco Sensi]]|[[Democrazia Cristiana]]||<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|15 giugno [[1990]]|23 aprile [[1995]]|[[Franco Sensi|Francesco Sensi]]|[[Democrazia Cristiana]]|}}
{{ComuniAmminPrec|24 aprile [[1995]]|12 giugno [[1999]]|Alessandro Lucerna|[[Lista civica]]||<ref name=interno /><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=440570&levsut3=3&lev3=570&lev2=44&ne2=44&es2=S&levsut2=2&lev1=11&ne1=11&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultati delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[1999]]|21 giugno [[2000]]<ref>Dimissionario</ref>|Ermete Verrecchia|[[Lista civica]] di [[Centrismo|Centro]]||<ref name=interno /><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=440570&levsut3=3&lev3=570&lev2=44&ne2=44&es2=S&levsut2=2&lev1=11&ne1=11&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultati delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|27 luglio [[2000]]|12 maggio [[2001]]|Francesco Senesi||[[Commissario straordinario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 maggio [[2001]]|15 febbraio [[2004]]<ref>Sospensione del Consiglio</ref>|[[Giuliano Pazzaglini]]|[[Lista civica]]||<ref name=interno /><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=440570&levsut3=3&lev3=570&lev2=44&ne2=44&es2=S&levsut2=2&lev1=11&ne1=11&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultati delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|16 febbraio [[2004]]|12 giugno [[2004]]|Maria Giulia Minicuci||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[2004]]|7 giugno [[2009]]|[[Giuliano Pazzaglini]]|[[Lista civica]]||<ref name=interno /><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=440570&levsut3=3&lev3=570&lev2=44&ne2=44&es2=S&levsut2=2&lev1=11&ne1=11&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultati delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|8 giugno [[2009]]|25 maggio [[2014]]|[[Carlo Ballesi]]|[[Lista civica|Costruiamo il futuro di Visso]]||<ref name=interno /><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=440570&levsut3=3&lev3=570&lev2=44&ne2=44&es2=S&levsut2=2&lev1=11&ne1=11&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultati delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio [[2014]]|26 maggio [[2019]]|[[Giuliano Pazzaglini]]|[[Lista civica|Insieme per Visso]]||<ref name=interno /><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=440570&levsut3=3&lev3=570&lev2=44&ne2=44&es2=S&levsut2=2&lev1=11&ne1=11&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultati delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio [[2019]]|9 giugno [[2024]]|Gian Luigi Spiganti Maurizi|[[Lista civica|Insieme per Visso]]||<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[2024]]|''in carica''|[[Rosella Sensi]]|[[Lista civica|Cambiare Insieme]]||<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
==== Patti di amicizia ====
* {{gemellaggio|Italia|Recanati|2016 (protocollo d'intesa)}}<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/lazio/notizie/2016/11/07/visso-si-gemella-con-recanati_45dbe734-5df1-4524-8787-454de6b2c7f5.html|titolo=Ansa.it. Visso si gemella con Recanati|accesso=19 febbraio 2025}}</ref>
== Sport ==
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=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città è l'''A.S.D. Visso 1967'' che milita nel girone F [[Provincia di Macerata|maceratese]] di [[Terza Categoria|3ª Categoria
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Ansano Fabbi, ''Visso e le sue valli'', Spoleto, [[Arti grafiche Panetto & Petrelli]], 1977.
* Ado Venanzangeli, ''L'Alto Nera'', Roma, Stamperia Romana, 1988.
* Ado Venanzangeli, ''Visso: città d'arte'', Camerino, La nuova stampa, 2001.
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* [[Mancini (famiglia)]]
* [[Provincia di Macerata]]
*[[Museo civico diocesano di Visso]]
* [[Madonna del Voto (Paolo da Visso)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Macerata}}
|