Cremona: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cremona
|Panorama = Cremona
|Didascalia =
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Cremona
|Amministratore locale = [[Andrea Virgilio]]
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 26-6-2024
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 45
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Bonemerse]], [[Castelverde]], [[Castelvetro Piacentino]] ([[provincia di Piacenza|PC]]), [[Gadesco-Pieve Delmona]], [[Gerre de' Caprioli]], [[Malagnino]], [[Monticelli d'Ongina]] (PC), [[Persico Dosimo]], [[Sesto ed Uniti]], [[Spinadesco]], [[Stagno Lombardo]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2389
|Nome abitanti = cremonesi
|Patrono = [[sant'Omobono]]
|Festivo = 13 novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Cremona (province of Cremona, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cremona nell'omonima provincia
}}
'''Cremona''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|
Nota per l'artigianato tradizionale del [[violino]], la città si trova al centro della [[Pianura Padana]], poco distante dalle rive del fiume [[Po]].
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== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Cremona è situata nel sud della [[Lombardia]], a contatto col fiume [[Po]]. Dista circa {{M|30
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Cremona}}
In base alla media del trentennio di riferimento [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese di gennaio, il più freddo, si attesta a +1,7 °C; quella del mese di luglio, il più caldo, è di +24,3 °C. Le [[precipitazioni]] medie annuali si aggirano sui {{M|750|u=mm}}, distribuite mediamente in 76 giorni, con un picco nella stagione [[autunno|autunnale]] e minimi relativi in [[inverno]] ed [[estate]].
{{ClimaAnnuale
| nome =
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 4.3
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Dal libro di [[Mario Monteverdi]] ''La Storia di Cremona'' edito nel 1955 dal giornale locale ''[[La Provincia (di Cremona)|La Provincia]]'', secondo [[Sicardo da Cremona|Sicardo]] un certo Brimonio, troiano, scappò dalla patria distrutta e fondò ''Brimonia'', che col tempo divenne Cremona.
Per qualcun altro il fondatore fu il presunto compagno di [[Paride]], [[Cremone]].
Secondo un'ipotesi linguistico-toponomastica, invece, l'etimo potrebbe derivare da un kremaun longobardo (ossia un castro), al pari della città di Crema.
== Storia ==
=== Periodo romano ===
[[File:Archaeological Museum San Lorenzo (Cremona) 18.jpg|miniatura|left|Resti della villa romana, Museo Archeologico San Lorenzo]]
La leggenda dice che la città sia stata fondata da [[Ercole]]. In realtà nacque durante il [[repubblica romana|periodo repubblicano]].
Il villaggio preesistente nel territorio dei [[Galli Cenomani]] fu fortificato dai [[Civiltà romana|Romani]] nel [[218 a.C.]] da {{formatnum:6000}} [[colonia romana|coloni]] come ''[[castrum]]'' avanzato in riva al [[Po]], quando i Romani vennero a conoscenza dell'avanzata di [[Annibale]] dalla Spagna verso l'[[Italia romana|Italia]]<ref>{{cita|Polibio|III, 40, 4-5}}.</ref> e divenne subito un vitale centro dell'area padana, con un anfiteatro per le attività ludiche, un foro e le terme.
Dal suo porto sul fiume [[Po]] (lat. ''Padus''), iniziavano la ''[[via Regina]]'', una [[strada romana]] che collegava ''Cremona'' con ''Clavenna'' ([[Chiavenna]]) passando da ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]), [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che metteva in comunicazione il porto fluviale di ''Cremona'' con il [[Lago di Garda]] (lat. ''Gardae lacus'', anche chiamato ''Benacus lacus''), che costeggiava ad occidente, proseguendo poi fino ad [[Arco (Italia)|Arco]] (lat. ''Arci Castrum''), nell'attuale [[Trentino]] (lat. ''Tridentinum''), e la ''[[via Brixiana]]'', [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che metteva in comunicazione il porto fluviale di Cremona (lat. ''Cremona'') con [[Brescia]] (lat. ''[[Brixia (archeologia)|Brixia]]''), da cui passavano diverse [[strade romane]] che si diramavano verso l'intera [[Gallia Cisalpina]] (lat. ''Gallia Cisalpina''). In epoca romana Cremona era anche il terminale della diramazione secondaria della ''[[via Mediolanum-Placentia]]'' che si staccava da ''Laus Pompeia'' ([[Lodi Vecchio]])<ref name="ecomuseo">{{cita web|url=http://ecomuseo.provincia.cremona.it/resource/documents/quaderno2.pdf|titolo=La strada romana Mediolanum-Cremona|p=23|accesso=7 aprile 2020|dataarchivio=7 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200407085937/http://ecomuseo.provincia.cremona.it/resource/documents/quaderno2.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Era attraversata dalla [[via Postumia]] che collegava [[Aquileia]] a [[Genova]] superando il Po nei pressi dell'antico insediamento. La via nel periodo tardo romano perse progressivamente importanza ma la città mantenne il [[porto fluviale]], attestato sino al periodo tardo antico.
Nel [[69]] d.C. fu assediata e distrutta dalle truppe di [[Vespasiano]] e poi riedificata con l'aiuto dello stesso imperatore.
Per un lungo periodo la città scomparve dalle cronache della storia, citata solo in pochi documenti o nominata per la provenienza di qualche personaggio illustre.
=== Periodo alto medioevale ===
[[File:Cremona, Italia - panoramio (6).jpg|miniatura|left|Stemma di Cremona nella Loggia dei Militi]]
Nel [[603]] Cremona, baluardo [[bizantino]], fu conquistata dai [[longobardi]] che ne smembrarono il territorio forse già in parte conquistato in precedenza. In epoca successiva a Cremona signoreggiarono alcune famiglie longobarde fra cui i [[Colleoni (famiglia)|Colleoni]], i [[Crotta (famiglia)|Crotti]], i [[Suardi (famiglia)|Suardi]]. La città retta dal vescovo non divenne sede di ducato e anche dopo la conquista carolingia il vescovo conte mantenne ed ampliò il suo controllo sulla città e sul [[contado]].
Il 25 maggio dell'anno [[825]] l'imperatore [[Lotario I]] promulgò il [[capitolare]] di [[Palazzo Reale (Corteolona)|Corteolona]]<ref>HLOTARII, ''Constitutiones Olonnenses. A. 825'', in ''[[Monumenta Germaniae Historica]]'', Leges, II, pp. 248-250.</ref><ref>[[Ludovico Antonio Muratori]], ''Rerum Italicarum Scriptores'', parte II, tomo I, p. 151.</ref> che istituì le scuole imperiali: così oltre a [[Università degli Studi di Pavia|Pavia]] capitale del [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Regno d'Italia]], anche Cremona ebbe la scuola di [[diritto]], di [[retorica]] e [[arti liberali]], ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano [[Teodosio I]]; dalla sede cremonese dipendevano anche gli studenti di Piacenza, Parma, Reggio e Modena<ref>{{Cita libro|autore=T. de Partouneaux|titolo=Biblioteca storica moderna: Storia della conquista di Lombardia fatta da Carlo Magno e delle cagioni che mutarono nell'alta Italia sotto Ottone il Grande la dominazione francese in dominazione Germanica, racata in Italiano da Lorenzo Ercoliani. 8|url=https://books.google.it/books?id=OQBYAAAAcAAJ&pg=PA136&lpg=PA136&dq=universit%C3%A0+di+pavia+scuola+lotario+scuole+milano+genova+como&source=bl&ots=zLNOu5Z3vg&sig=ACfU3U2fHq3VOLo7KcZb2L1OlRdmGfmm3A&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj9nbDZ_vbmAhWJEBQKHYPYDH4Q6AEwA3oECAgQAQ#v=onepage&q=universit%C3%A0%20di%20pavia%20scuola%20lotario%20scuole%20milano%20genova%20como&f=false|accesso=2022-05-07|data=1842|editore=A. Bonfanti|lingua=it|p=136}}</ref>.
Tra il novecento e il [[anno mille|mille]] la città
Furono i vescovi
=== Periodo medievale ===
[[File:Palazzo del Comune Cremona.jpg|thumb|[[Palazzo del Comune (Cremona)|Palazzo del Comune]]]]
Con l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] la città si rifiutò di pagare gli oppressivi balzelli che l'impero richiedeva e che il [[vescovo conte]] imponeva ai cittadini. Nacque così la narrazione del leggendario scontro tra il principe Enrico e [[Giovanni Baldesio]] (''Zanén de la Bàla'')<ref>[http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=13053 Una versione della leggenda di Giovanni Baldesio]</ref> gonfaloniere maggiore della città. Tradizione vuole che ''Zanén'' riuscì a disarcionare il principe, risparmiando alla città il pagamento della palla d'oro (la "bàla") di circa tre chili che tutti gli anni la città doveva all'imperatore e che per quell'anno fu donata a Berta, la fidanzata del cavaliere, come dote per il suo matrimonio. A questa leggenda si aggiunge una notizia storica di pochi anni dopo. Lo stemma cittadino ricorda questo episodio, col braccio di Baldesio che sorregge la palla d'oro del tributo, con il motto riportante la frase "la mia forza sta nel braccio" in lingua tardo-latina (''fortitudo mea in brachio'').
Nel [[1093]] si formò un'alleanza militare anti imperiale capeggiata da [[Matilde di Canossa]], che aveva numerosi possedimenti a cavallo del Po, cui partecipavano [[Lodi]], [[Milano]], Cremona, [[Piacenza]]. Il conflitto si risolse con il giuramento di obbedienza dell'imperatore Enrico IV a [[papa Urbano II]] e con la donazione nel [[1098]] dell{{'}}''[[Insula Fulcheria]]'' (corrispondente oggi all'area di [[Crema (Italia)|Crema]]) alla città di Cremona che con questo atto si costituì in libero comune, diventando una delle più ricche, potenti e popolose città dell'[[Italia settentrionale]].
=== La prima e la seconda Lega Lombarda ===
[[File:Cremona Duomo.jpg|thumb|left|upright=1.6|Il Duomo e il Battistero]]
[[File:Cremona - rosone del duomo.jpg|left|upright=1.6|thumb|Il Rosone del Duomo]]
A partire dal 1093 il [[comune medievale|comune]] lottò con i comuni vicini per ampliare e difendere il proprio territorio. Le guerre furono numerose e spesso vittoriose come nel [[1107]] per il possesso di [[Tortona]] o nel [[1111]] che segnò invece una sconfitta nei pressi di [[Bressanoro]]. In questo periodo la città ebbe forti divisioni interne fra la parte di città legata ai [[ghibellini]], città vecchia, e quella legata a [[guelfi]], città nuova. Il conflitto giunse al punto di creare due palazzi comunali con l'edificazione del [[Palazzo Cittanova]], ancora esistente.
Con la discesa del [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] la città si alleò all'imperatore che appoggiò Cremona contro [[Assedio di Crema|la rivolta di Crema]], aiutata dai milanesi nella rivendicazione d'indipendenza. La vittoria e la fedeltà all'impero permise al comune di battere [[moneta]] e quindi di creare una propria [[zecca (moneta)|zecca]] autorizzata da una bolla imperiale.
Nel [[1160]] Cremona riconquistò Crema e, appoggiando l'imperatore, diede l'assalto a [[Milano]] distruggendola ([[1162]]). Alla città fu affidata l'area di [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana in Milano]].
È solo nel [[1167]] che la città si schierò con gli altri comuni italiani contro l'impero, entrando a far parte della [[Lega Lombarda]], che il 29 maggio [[1176]] sconfisse le truppe imperiali a [[Legnano]]. L'unione durò poco e le città tornarono a scontrarsi nel [[1213]] a [[Castelleone]] dove i cremonesi sconfissero una lega milanese composta dai comuni di [[Lodi]], [[Piacenza]], [[Crema (Italia)|Crema]], [[Novara]], [[Como]] e l'appoggio dei [[brescia]]ni. Nel [[1232]] iniziò il legame tra Cremona e l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]] chiamato in causa in una disputa di potere interno alla città. Nel 1225 [[Federico II di Svevia]] convocata nella città la [[Dieta di Cremona]] portò alla nascita della [[Lega Lombarda#La seconda Lega Lombarda|seconda lega lombarda]]. La nuova alleanza con l'impero condusse alla vittoria nella [[battaglia di Cortenuova]] contro la Lega Lombarda. Federico II portò spesso la sua corte nella città e l'unico episodio spiacevole fu la sconfitta ad opera dei parmigiani a Vittoria, città creatura di Federico II, che vide la cattura di più di duemila cremonesi.
Qualche anno dopo, la ritorsione nei confronti dei parmigiani fu molto dura: questi furono sconfitti ad opera di [[Oberto II Pallavicino]], gli fu sottratto il carroccio e i pantaloni di alcuni di loro per derisione rimasero appesi a lungo nel duomo di Cremona.
=== Cremona nel Ducato di Milano ===
[[File:Torrazzo di Cremona 01.jpg|thumb|Il Torrazzo, simbolo cittadino]]
[[File:– Statuta civitatis Cremonae, 1578 – BEIC 15160617.jpg|thumb|left|upright|Gli statuti di Cremona (''Statuta civitatis Cremonae''), 1578]]
Il 1º novembre [[1266]] Oberto II Pallavicino venne cacciato dalla città e con lui cadde il governo ghibellino. Al suo posto prese il potere un altro ghibellino, [[Buoso da Dovara]], che lo cedette al Consorzio di Pace e Fede, che lo gestì sino al 31 dicembre [[1270]].
L'anno seguente fu istituita la figura del [[Capitano del Popolo]] che assunse, per parte guelfa, i poteri comunali.
Nel [[1276]] Cremona passò alla signoria del [[Cavalcabò|marchese Cavalcabò]], che ne diresse le sorti sino al [[1305]]. Il figlio [[Guglielmo Cavalcabò (morto nel 1312)|Guglielmo Cavalcabò]] ne ereditò i poteri sino al [[1310]].
In questo periodo furono eseguite numerose opere edilizie: la cella campanaria del [[Torrazzo di Cremona|Torrazzo]] e la sua ghirlanda ottagonale con cuspide
A partire dal [[1311]] la signoria dei Cavalcabò si alternò con signori esterni alle famiglie cremonesi di partito guelfo. Tra questi vi furono [[Arrigo VII di Lussemburgo]] ghibellino, nel 1311, [[Giberto III da Correggio]], nel [[1312]], e Roberto di Puglia nel [[1313]].
Con la fine della signoria di [[Giacomo Cavalcabò]] il 29 novembre [[1322]] entrò in scena un'altra famiglia lombarda: i [[Visconti]], con [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo I]], che influenzeranno la storia della città per centocinquanta anni.
La città fu retta dai Visconti in alternanza con importanti figure politiche del panorama europeo del tempo, come [[Ludovico il Bavaro]], imperatore nel [[1327]], e
Nel
[[File:Palazzo Cittanova - panoramio.jpg|miniatura|left|Palazzo Cittanova]]
Sotto i Visconti prima e gli [[Sforza]] poi Cremona ebbe un intenso sviluppo culturale e religioso. Nel [[1411]] Palazzo Cittanova divenne sede dell'Università dei Mercanti di [[fustagno]]. Nel giugno del 1431 presso la città la flotta del ducato di Milano si scontrò con quella veneziana, che intendeva conquistare Cremona. La [[Battaglia di Pavia (1431)|battaglia]] fu molto cruenta (i veneziani ebbero più di 2.500 morti) e terminò con la vittoria delle navi viscontee<ref>{{Cita libro|autore=Fabio Romanoni|titolo=La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale|url=https://www.academia.edu/100479472/La_guerra_d_acqua_dolce_Navi_e_conflitti_medievali_nell_Italia_settentrionale|anno=2023|editore=CLUEB|città=Bologna|lingua=it|pp=80-82|ISBN=978-88-31365-53-6}}</ref>. Nel [[1441]] la città fu scelta per celebrare le nozze tra [[Francesco I Sforza]] e [[Bianca Maria Visconti]], il 25 ottobre, nel tempietto eretto dai Benedettini, sostituito dalla chiesa di S. Sigismondo costruita in un periodo di poco successivo. Si racconta che nel banchetto nuziale di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti sia stato servito per la prima volta il torrone, che è ora uno dei prodotti più noti di Cremona; ma non si tratta di verità storica, e neppure di tradizione antica, in quanto è invece una felice trovata pubblicitaria dell'industria dolciaria cremonese del primo Novecento<ref>{{cita web | 1 = http://guide.supereva.it/educazione_alimentare_/interventi/2003/12/147274.shtm | 2 = Origine del torrone | 3 = 16-07-2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130407094706/http://guide.supereva.it/educazione_alimentare_/interventi/2003/12/147274.shtm | dataarchivio = 7 aprile 2013 | urlmorto = sì }}</ref>.
Anche [[Ludovico il Moro]] finanziò importanti opere cittadine per la cattedrale, come il sopralzo del frontone e la realizzazione del porticato denominato la Bertazzola, il rivestimento parziale in marmo del battistero, il rifacimento della facciata della chiesa di S. Agata e del Palazzo Comunale.
Nel [[1446]], Cremona fu accerchiata dalle truppe di [[Francesco Piccinino]] e di [[Dal Verme|Luigi dal Verme]]. I Veneziani inviarono in suo soccorso [[Scaramuccia da Forlì]], che riuscì a superare l'assedio, provocando il fallimento dell'impresa dei due condottieri e liberando la città.
=== Occupazioni straniere ===
[[File:Stemma Luigi XII.jpg|miniatura|left|Portico del Palazzo del Comune: al centro lo stemma di Luigi XII Re di Francia e Duca di Milano; a destra l'antico stemma di Cremona; a sinistra lo stemma della Famiglia del Balzo (de Baux)]]
[[File:Cremona nel 17esimo secolo.jpg|miniatura|Cremona in una mappa del XVII secolo]]
[[File:Cremona, museo civico, la città di cremona XVII secolo.JPG|thumb|La città di Cremona (dipinto del XVII secolo) Museo Civico "Ala Ponzone", Cremona]]
[[File:Fiume Po nei territori di Cremona 1758.jpg|left|miniatura|Il fiume Po e Cremona nel XVIII secolo]]
Con la guerra tra Ludovico il Moro e la [[Francia]] di [[Luigi XII]] Cremona passò infatti per un breve periodo sotto la [[Repubblica di Venezia]], dal 1499 al 1509. La vittoria della lega a [[Agnadello]] riportò Cremona al Ducato di Milano, retto dai francesi di [[Luigi XII]], l'11 maggio del [[1509]].
Le alterne vicende che vedono opporsi Spagna, Francia, Repubblica di Venezia e, nella persona di [[Massimiliano Sforza]], Ducato di Milano, hanno termine con il [[Trattato di Noyon]] del [[1516]] che sancisce l'esilio del duca di Milano. La conquista della città ad opera degli spagnoli avvenne nel [[1524]] con la presa del [[Castello di Santa Croce]]. La sconfitta finale francese e l'espulsione delle truppe dal Ducato di Milano sono sancite nel gennaio [[1526]] dal [[Trattato di Madrid (1526)|Trattato di Madrid]]. Contro gli Asburgo la Repubblica di Venezia, nella [[Lega di Cognac]], mosse allora le proprie truppe, capitanate da [[Michael Gaismair]], alla riconquista di Cremona, il 26 settembre 1526. Ma la sconfitta di [[Giovanni delle Bande Nere|Giovanni dalle Bande Nere]] a [[Governolo]] aprì la strada che portò i lanzichenecchi a [[Sacco di Roma (1527)|saccheggiare Roma]].<br />
Cremona, pur assopita e rassegnata alle scorribande e ai cambiamenti delle truppe vincitrici non perse l'interesse per l'abbellimento artistico della città. Un esempio ne è la costruzione della loggia realizzata, in stile bramantesco, sul porticato posto in facciata al Duomo (Bertazzola) ad opera di Lorenzo Trotti.
Nel [[1546]] il ducato passa a Filippo II, re di Spagna e futuro erede del titolo imperiale; inizia per Cremona e la [[Lombardia]] in generale un lungo periodo di dominazione che tenderà a sottrarre risorse senza reinvestire nelle opere infrastrutturali e produttive del territorio. Le opere artistiche continueranno ad essere commissionate per gli edifici religiosi e per i palazzi della nuova aristocrazia spagnola e della vecchia aristocrazia cremonese. Nel [[1550]] Lorenzo Trotti termina la loggia sul lato destro della Cattedrale, nel [[1614]] è ricostruita la chiesa dei Santi Siro e Sepolcro su disegno di Antonio Gialdini.
Alla fine del Seicento l'incapacità spagnola nella gestione del territorio dopo la carestia ([[1628]]) e la peste ([[1630]]), unita all'interesse della casata d'Austria per l'Italia settentrionale, portò prima alla conquista francese il 9 febbraio [[1701]], poi a quella austriaca del 10 aprile [[1707]]. La dominazione straniera fu ratificata nel [[1714]] dalla [[Pace di Utrecht]].
=== Dopo l'Unità d'Italia ===
Cremona seguì le [[
Tra le due guerre mondiali, il [[fascismo]] cremonese "fu indissolubilmente legato al nome di [[Roberto Farinacci]], capo indiscusso. E poiché Farinacci rappresentò anche il punto di riferimento nazionale dell’ala rivoluzionaria, intransigente e squadrista del fascismo, che per tutto il ventennio si intrecciò con la vicenda politica di [[Benito Mussolini]] e del [[Partito nazionale fascista|Pnf]], fatta di scontri ripetuti e spesso violenti con altri gerarchi e con il capo del governo, la storia di Cremona dal 1922 al 1943 risentì di questa peculiare “esposizione” alle dinamiche nazionali"<ref>Luciano Zani, ''Cremona fascista (1922-1940)'', Milano: Franco Angeli, Mondo contemporaneo: rivista di storia: 1, 2017, p. 6.</ref>.
Il 9 settembre 1943 reparti tedeschi attaccavano ed occupavano la città di Cremona. Militari delle caserme cittadine si opposero. Vi furono caduti da ambo le parti con vittime anche civili.<ref>[https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1716&lang=en Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia].</ref>
Al [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum istituzionale del 1946]] la Repubblica ottenne più del 70,2% dei voti contro solo un 29,7% per la monarchia<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=7&levsut1=1&lev2=26&levsut2=2&levsut3=3&ne1=7&ne2=26&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=260350&lev3=350|titolo=Risultati referendum 1946 comune di Cremona}}</ref>.
=== Simboli ===
[[File:Flag of Cremona (Historical).svg|miniatura|left|Bandiera precedentemente in uso ]]
[[File:Stemma di Cremona nel pavimento della Galleria XXV Aprile.jpg|miniatura|Stemma di Cremona nel pavimento della Galleria XXV Aprile con il motto FORTITUDO MEA IN BRACHIO]]
{{Vedi anche|Stemma di Cremona}}
Lo stemma ufficiale di Cremona è [[Partito (araldica)|partito]]: il primo fasciato di rosso e d'argento; il secondo d'[[Azzurro (araldica)|azzurro]] al [[Braccio (araldica)|braccio]] vestito di rosso e d'argento che stringe nella mano una [[Palla (araldica)|palla]] d'[[Oro (araldica)|oro]]. Su tutto una corona gemmata a cinque fiori<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/019/036/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Cremona|sito=Comuni-Italiani.it|accesso=2022-02-27}}</ref>.
== Ricorrenze ==
Il 13 novembre la città celebra il proprio
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Map of Cremona 2008 Touring Club Italiano TCI Cremona GRr2012.tif|thumb|Centro storico di Cremona]]
[[File:Cremona, Piazza del Comune 01.jpg|thumb|Piazza del Comune col [[Torrazzo di Cremona|Torrazzo]], il [[Duomo di Cremona|Duomo]] e il [[Battistero di Cremona|Battistero]]]]
[[File:Cremona, Piazza del Comune 02.jpg|thumb|Piazza del Comune con il [[Palazzo del Comune (Cremona)|Palazzo del Comune]], la [[Loggia dei Militi]] e il [[Battistero di Cremona|Battistero]]]]
Il centro storico di Cremona ha il suo vertice artistico nella medievale Piazza del Comune, spazio urbano assai unitario e suggestivo che può vantare anche alcuni dei maggiori monumenti medievali italiani come:
* il [[Duomo di Cremona|Duomo]]
* il [[Torrazzo di Cremona|Torrazzo]]
* la [[Loggia dei Militi]]
* il
* il [[Battistero di Cremona|Battistero]]
* la [[Chiesa di San Luca (Cremona)|Chiesa di San Luca]]
Non solo la piazza ma l'intera città è disseminata di svariate architetture di pregio che sono:
[[File:
[[File:Cremona -
=== Architetture religiose ===
* Chiesa collegiata insigne e mitrata di Sant'Agata (la più importante chiesa di Cremona dopo la Cattedrale)
* [[Basilica di San Michele Vetere]]
* [[Chiesa di San Luca (Cremona)|Chiesa di San Luca]]
* [[Chiesa di San Sigismondo (Cremona)|Chiesa di San Sigismondo]]
* [[Chiesa di Sant'Abbondio (Cremona)|Chiesa di Sant'Abbondio]]
* Chiesa di Sant'Agostino<ref>
* [[Chiesa di San Pietro al Po]]
* Chiesa dei Santi Donnino e Carlo (sconsacrata)
* [[Chiesa
* Chiesa di San Gregorio
* [[Chiesa di Sant'Imerio e Clemente]]
Riga 224 ⟶ 231:
* [[Chiesa di San Giacomo e San Vincenzo (Cremona)|Chiesa di San Giacomo e San Vincenzo]]
* [[Chiesa di Santa Maria Maddalena (Cremona)|Chiesa di Santa Maria Maddalena]]
* [[Chiesa di Santa Maria Nascente (Cremona)|Chiesa di Santa Maria Nascente]] a Migliaro
* [[Chiesa di San Facio detta Foppone]] (sconsacrata)
* [[Chiesa di San Benedetto (Cremona)|Chiesa di San Benedetto]] (sconsacrata)
* [[Chiesa del Corpus Domini (Cremona)|Chiesa del Corpus Domini]] (sconsacrata)
*Chiesa di San Sebastiano
=== Architetture civili ===
[[File:
[[File:Cremona, Palazzo Silva-Persichelli 02.jpg|thumb|Palazzo Silva-Persichelli]]
[[File:Corso Garibaldi 251-257 in Cremona (2).jpg|thumb|[[Palazzo Stanga - Rossi di San Secondo]]]]
* [[Palazzo Cittanova]]
* Palazzo Affaitati-Magio-Ugolani-Dati- ex Ospedale "Fatebenefratelli-Ugolani-Dati", meglio conosciuto come palazzo Affaitati<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR070-00076/ Scheda su Palazzo Affaitati in Lombardia Beni Culturali]</ref>, sede del Museo Civico "Ala Ponzone", sito in via Ugolani-Dati
* Palazzo Raimondi in corso Garibaldi prestigiosa sede della Facoltà di Musicologia (già Scuola Superiore di Paleografia e Filologia Musicale) dell'[[Università di Pavia|Università degli Studi di Pavia]]
* [[Palazzo Cattaneo Ala
* Palazzo Barbò
* Palazzo Cavalcabò
Riga 254 ⟶ 265:
* [[Teatro Ponchielli]]
*Cinema Teatro Filo
* [[Porta Mosa]]
* [[Insula dei liutai]]
=== Architetture militari ===
*
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cremona}}
L'area metropolitana di Cremona, individuata dalla FUR, conta {{formatnum:153458}} abitanti e 42 comuni, di cui due in provincia di Piacenza.<ref>{{Cita web|url=https://iermb.uab.cat/en/|titolo=institut d'estudis regionals i metropolitans de barcelona}}</ref>
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:
# [[Albania]], {{formatnum:
# [[Marocco]], {{formatnum:
# [[
# [[
# [[Costa d'Avorio]],
# [[Tunisia]],
# [[India]],
# [[
# [[
{{div col end}}
== Cultura ==
=== Università ===
La città, congiuntamente a Piacenza, è sede di uno dei Campus dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]]; l'Ateneo cremonese dispone di due facoltà: Economia Aziendale e Giurisprudenza; Scienze agrarie, alimentari e ambientali<ref>{{cita web|url=http://piacenza.unicatt.it|titolo=Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza-Cremona|accesso=8 aprile 2018}}</ref>. Cremona è uno dei poli territoriali del [[Politecnico di Milano]], attivo con i corsi di Ingegneria informatica e Ingegneria gestionale<ref>{{cita web|url=http://www.polo-cremona.polimi.it|titolo=Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Cremona|accesso=8 aprile 2018}}</ref>, ed è anche sede dei corsi di laurea delle professioni sanitarie istituiti dall'[[Università degli Studi di Brescia]]: Assistenza sanitaria; Infermieristica e Fisioterapia<ref>{{cita web|url=https://www.unibs.it/eccellenze/inaugurate-le-attivit%C3%A0-didattiche-sede-di-cremona|titolo=Inaugurate le attività didattiche sede di Cremona|accesso=8 aprile 2018|dataarchivio=9 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180409043518/https://www.unibs.it/eccellenze/inaugurate-le-attivit%C3%A0-didattiche-sede-di-cremona|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.unibs.it/sites/default/files/ricerca/allegati/Invito-aa-Cremona.pdf|titolo=Invito: Inaugurazione Attività Didattiche Anno Accademico 2017/2018. Sede di Cremona|formato=pdf|accesso=8 aprile 2018|dataarchivio=9 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180409043810/https://www.unibs.it/sites/default/files/ricerca/allegati/Invito-aa-Cremona.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. L'offerta didattica si completa grazie al Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali<ref>{{cita web|url=http://musicologia.unipv.it/dipartimento/storia_dipartimento.html|titolo=Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali|accesso=8 aprile 2018|dataarchivio=9 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180409105936/http://musicologia.unipv.it/dipartimento/storia_dipartimento.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.unipv.eu/site/home/didattica/corsi-di-studio/musicologia/documento30823.html|titolo=Università degli Studi di Pavia – Musicologia e Beni Culturali|formato=pdf|accesso=8 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170925042629/http://www.unipv.eu/site/home/didattica/corsi-di-studio/musicologia/documento30823.html|dataarchivio=25 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.unipv.eu/site/home/didattica/corsi-di-studio/musicologia.html|titolo=Università degli Studi di Pavia – Musicologia|accesso=8 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180409105816/http://www.unipv.eu/site/home/didattica/corsi-di-studio/musicologia.html|dataarchivio=9 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref> – e relative Facoltà – dell'[[Università degli Studi di Pavia]] ed infine l'Istituto Superiore di Studi Musicali Claudio Monteverdi<ref>{{cita web|url=http://www.istitutomonteverdi.it/|titolo=Istituto Superiore di Studi Musicali Claudio Monteverdi – Conservatorio di Musica di Cremona|accesso=8 aprile 2018}}</ref>.
=== Musei ===
[[File:Museo del Violino.jpg|thumb|Museo del
[[File:Chiesa S.Lorenzo.JPG|thumb|Museo archeologico]]
Ricco anche il polo culturale cittadino che si avvale di notevoli istituzioni museali come:
* ''Museo della città sottosopra'', inaugurato nel 1999 grazie a [[Mario Lodi]]
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* Museo Archeologico San Lorenzo<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://musei.comune.cremona.it/it/musei/museo-archeologico|titolo=Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona|sito=musei.comune.cremona.it|accesso=2025-04-14}}</ref>
* Collezione Strumenti di Fisica “Pietro Vacchelli”
* Collezioni di Musicologia
* Collezione Carlo Alberto Carutt
* Museo della chimica
* Museo delle Pietre Romaniche della Cattedrale
* Museo Lauretano
* Museo Verticale del Torrazzo
* Ricordi Ferroviari Cremonesi
* Museo Diocesano di Cremona<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/lombardia-musei-monumenti/museo-diocesano-di-cremona|titolo=Museo Diocesano di Cremona}}</ref>
=== Media ===
Il quotidiano principale per diffusione di Cremona è ''[[La Provincia (di Cremona)|La Provincia]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.laprovinciacr.it/|titolo=La Provincia di Cremona - Il quotidiano di Cremona e Crema|lingua=it|accesso=2022-02-27}}</ref>. ''[[La Cronaca]] ''è stata pubblicata dal 1993 al 2012<ref>{{Cita web|url=https://www.cremaoggi.it/2012/01/21/oggi-in-edicola-lultimo-numero-di-cronaca-al-18°-anno-la-cooperativa-alza-bandiera-bianca/|titolo=Oggi in edicola l'ultimo numero di "Cronaca" Al 18º anno la Cooperativa alza bandiera bianca|sito=Cremaoggi|data=2012-01-21|lingua=it-IT|accesso=2022-02-27}}</ref>. La ''Voce di Cremona'' è stata pubblicata dal 2001 al 2006. Nel
Le emittenti televisive di Cremona sono [[Telecolor (Cremona)|TeleColor]], [[Studio 1 (rete televisiva)|Studio1]] e Cremona1 (nata nel 2013)<ref name=":0" />.
Le emittenti radiofoniche di Cremona sono le seguenti<ref>{{Cita web|url=https://diretta.frequence-radio.com/frequenza-radio-cremona.html|titolo=frequence radio|sito=frequence radio|lingua=it|accesso=2022-02-27}}</ref>:
* [[Radio antenna 5]];
* [[Radio Viva FM|RadioVivaFm]];
* RCN ([[Radio Cittanova]], del centro diocesano).
=== Cucina ===
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Fra i primi piatti, i [[marubini]] sono la preparazione più tipica e vanno serviti in brodo, meglio se composto da tre brodi riuniti (gallina, manzo, salame da pentola).
Il dolce tipico di Cremona è il ''
Tipico del cremonese è pure la ''Sbrizulusa'', una torta secca di farina di mais e di grano impastata con strutto, scorza di limone e un cucchiaino di liquore.
Altrettanto tipico è il "Pan Cremona", torta morbida di farina di mandorle, ricoperta di cioccolato.
Un ulteriore dolce è la pattona (in dialetto cremonese ''patùna''), cioè una torta fatta con la farina di castagne, in italiano detta anche [[castagnaccio]].
=== Musica ===
[[File:Claudio Monteverdi 4.jpg|sinistra|miniatura|198x198px|[[Claudio Monteverdi]]]]
[[File:Amilcare Ponchielli.jpg|miniatura|171x171px|[[Amilcare Ponchielli]]]]
Nel [[2012]] l'[[UNESCO]] ha inserito l'artigianato tradizionale del [[violino]] a Cremona tra i [[patrimoni orali e immateriali dell'umanità]]<ref>
Cremona è famosa nella storia musicale mondiale di tutti i tempi per aver dato i natali a [[Claudio Monteverdi]], tra padri del melodramma moderno e a cui il Conservatorio cittadino è intitolato. Oltre a Monteverdi, Cremona ha visto nascere anche il compositore [[Amilcare Ponchielli]] e può vantare il patrimonio più importante al mondo per la [[liuteria]] (già a partire da [[Antonio Stradivari|Stradivari]], [[Giuseppe Guarneri del Gesù|Guarneri del Gesù]], [[Nicola Amati|Amati]]) con oltre duecento botteghe di [[Liuteria tradizionale cremonese|maestri liutai]] che ne fanno il centro principale al mondo per la costruzione di strumenti ad arco e corde.
Nel 2015 la [[Fondazione Stauffer]], una delle principali istituzioni private di Cremona, acquisisce la proprietà di [[Palazzo Stradiotti]], edificio storico che dopo importanti lavori di recupero e restauro viene restituito alla città come [[Palazzo Stauffer]]. Il Palazzo Stauffer è oggi sede dello [[Stauffer Center for String]], il primo centro musicale internazionale interamente dedicato agli strumenti ad arco, inaugurato nel 2021. Questo innovativo campus polifunzionale ospita al suo interno la storica [[Accademia Stauffer]] e gli [[Stauffer Labs]], dipartimenti creativi e di innovazione.
== Cinema e televisione ==
Cremona è stata utilizzata per alcune scene di vari film e serie TV come:
=== Cinema ===
* ''[[Novecento (film)|Novecento]]'', regia di [[Bernardo Bertolucci]] (1976)
* ''[[Stradivari (film 1988)|Stradivari]]'', regia di [[Giacomo Battiato]] (1988)
* ''[[Il violino rosso]]'', regia di [[François Girard]] (1998)
* ''[[Chiedimi se sono felice]]'', regia di [[Aldo, Giovanni e Giacomo]] e [[Massimo Venier]] (2000)
* ''[[L'imbalsamatore]]'', regia di [[Matteo Garrone]] (2002)
* ''[[La febbre]]'', regia di [[Alessandro D'Alatri]] (2005)
=== Televisione ===
* ''[[Verdi (miniserie televisiva)|Verdi]]'', regia di [[Renato Castellani]] (1982)
* ''[[La signora delle camelie (film 2005)|La signora delle camelie]]'', regia di [[Lodovico Gasparini]] (2005)
* [[The Ferragnez]], seconda stagione, regia di Francesco Imperato (2023)
* [[James May - Il nostro agente in...]], seconda stagione, regia di Tom Whitter (2020)
=== Eventi ===
==== Feste e fiere ====
Tradizionalmente, la "[[Fiera]] di San Pietro"
Altra esposizione internazionale di rilievo, affiancata da un prestigioso festival, è [[Cremona Musica International Exhibitions and Festival|Cremona Musica]], manifestazione internazionale che a fine settembre diventa punto di riferimento per liutai, musicisti e appassionati di strumenti ad arco, pianoforte, chitarra classica e strumenti a fiato.
Nel 2022 nasce lo [[Stauffer Summer Music Festival]], una rassegna internazionale, ideata e promossa dalla [[Fondazione Stauffer]], per celebrare le diverse culture musicale del mondo con protagonisti artisti internazionali e giovani allievi dell'[[Accademia Stauffer]], in un ___location d'eccezione: il [[Giardino di Palazzo Stauffer]], la sede dello [[Stauffer Center for Strings]], il primo centro musicale internazionale interamente dedicato agli strumenti ad arco.
== Economia ==
[[File:Cremona-Liuteria.jpg|upright=0.7|thumb|left|Liuteria di fronte al duomo]]
L'economia della città è legata al sistema produttivo provinciale a prevalenza agricola. Oltre alle aziende agricole sono presenti importanti [[industria alimentare|industrie alimentari]] italiane: [[Salume|salumi]] ([[Negroni (azienda)|Negroni]]), [[Dolce (cucina)|dolciumi]] ([[Sperlari]], Vergani, [[Barilla]] - [[Mulino Bianco]]), [[oli vegetali]] ([[Oleificio Zucchi]]), [[formaggi]] ([[Auricchio]]).
Vi è inoltre l'[[industria metalmeccanica]] ([[acciaieria]] [[Giovanni Arvedi|Arvedi]], [[Off. Mecc. Feraboli]], [[Parmigiani Macchine]] e [[OCRIM]]), petrolifera (ex [[Raffineria (petrolio)|raffineria]] [[Tamoil]], ora adibita a deposito, sede e deposito [[Keropetrol]]), energetica (LGH), telecomunicazioni ([[A2A]] Smart City).
L'[[artigianato]] cremonese è caratterizzato dalle botteghe di [[liuteria|liutai]], specializzate nella produzione di [[strumenti ad arco]], riconosciute a livello mondiale per la qualità degli strumenti prodotti e che si riallacciano alle figure di [[Antonio Stradivari|Stradivari]], [[Giuseppe Guarneri del Gesù|Guarneri]] e [[Andrea Amati (liutaio)|Amati]]. La cultura della [[liuteria tradizionale cremonese]] è stata iscritta il 5 dicembre 2012 nella lista rappresentativa del [[Patrimoni orali e immateriali dell'umanità|patrimonio culturale immateriale]] dell'[[UNESCO]]<ref>{{cita web|titolo=Traditional violin craftsmanship in Cremona|sito=UNESCO|lingua=en, fr, es|url=http://www.unesco.org/culture/ich/en/RL/traditional-violin-craftsmanship-in-cremona-00719|accesso=7 febbraio 2017}}</ref>.
Inoltre, sono ancora diffuse e rinomate le antiche lavorazioni della [[ceramica]] e della [[porcellana]]
Cremona è conosciuta anche come produttrice di dolciumi, con il suo famoso [[torrone]], di materiale in cotto ed altri oggetti.
Il [[Porto canale (Cremona)|porto canale]] è utile all'approdo delle chiatte che percorrono il fiume [[Po]]. Il canale, che da Cremona avrebbe dovuto raggiungere [[Milano]], si ferma dopo soli {{M|20
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città è attraversata a nord
=== Ferrovie e tranvie ===
Il comune ha due stazioni ferroviarie: la [[
La [[stazione di Cremona]] è posta sulla [[ferrovia Pavia-Cremona]] ed è capolinea delle linee [[ferrovia Cremona-Piacenza|per Piacenza]] (sulla quale il traffico passeggeri non è più attivo dal 2013), [[ferrovia Cremona-Fidenza|per Fidenza]] ([[provincia di Parma|PR]]), [[Ferrovia Treviglio-Cremona|per Treviglio]] ([[provincia di Bergamo|BG]]) e [[ferrovia Brescia-Cremona|per Brescia]].
Dal [[1926]] al [[1956]] Cremona fu capolinea della [[Ferrovia Cremona-Iseo|linea ferroviaria per Iseo]], gestita dalla [[Società Nazionale Ferrovie e Tramvie]], che aveva origine nella [[Stazione di Cremona Porta Milano|stazione di Porta Milano]].
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=== Idrovia ===
Grazie al porto sul fiume [[Po]] la città è collegata
Il collegamento idroviario con [[Milano]], aperto alle moderne navi da carico fluviali, è uno degli obiettivi più antichi e ambiziosi della navigazione interna.
Il Consorzio preposto alla costruzione del
=== Aeroporti ===
Cremona non possiede aeroporti, ad eccezione del piccolo [[Aeroporto di Cremona-Migliaro]], utilizzato solo da aerei da turismo e mezzi di soccorso.{{vedi anche|Aeroporto di Cremona-Migliaro}}
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Cremona}}
[[File:Cremona-Gonfalone.png|thumb|200px|Gonfalone comunale]]
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Spagna|Alaquàs|2004}}<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/019/036/index.html|Gemellaggio|17-07-2009}}</ref>
*
*{{Gemellaggio|stato=Germania|città=Füssen|anno=2018}}
== Sport ==
{{C|Sezione scritta con linguaggio e contenuti non enciclopedici, povera di fonti. Da ristrutturare e ridimensionare come da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Sport|linee guida]].|Sport|arg2=Lombardia|ottobre 2014}}
Gli sport più diffusi sono calcio,
=== Città
La città di Cremona è stata proclamata ''[[Città
=== Calcio ===
{{vedi anche|Unione Sportiva Cremonese}}
La squadra di [[calcio (sport)|calcio]] cittadina è l'[[Unione Sportiva Cremonese]], che milita in Serie A.
=== Pallacanestro ===
La prima squadra cittadina è la [[Guerino Vanoli Basket|Vanoli Basket]]
La [[Juvi Cremona Basket]] ha successivamente ripreso la sua attività dalle categorie regionali e attualmente milita anch'essa in Serie A2.
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] fece un'apparizione sul parquet del [[Palasport Mario Radi]] la [[Corona Cremona]], sponsorizzata [[Saradini]] prima e [[Spondilatte e Braga]] poi. L'apice della [[Corona Cremona]] fu raggiunto con il marchio [[Spondilatte]], quando, guidata dall'allenatore [[Guido Cabrini]], partecipò a quattro campionati consecutivi di Serie A2, partecipando, in una edizione, ai play-off per la promozione in Serie A1. Il mancato accordo con uno sponsor provocò prima la retrocessione, poi il ridimensionamento della società e la fusione con il Piadena, che ha scaturito la nascita del ''Corona Platina'' di [[Piadena]].
===
La squadra cittadina è la [[Bissolati Cremona]] che milita in [[Serie C (pallanuoto maschile)|Serie C]]. Ha disputato 5 campionati di [[Serie A1 (pallanuoto maschile)|Serie A1]] dal 2004 al 2008, raggiungendo una semifinale di [[Coppa LEN (maschile)|Coppa LEN]] e vincendo una [[Coppa Italia (pallanuoto maschile)|Coppa Italia]] nel 2005.
=== Pallavolo ===
Negli anni ottanta
A livello maschile, nella stagione 2023/2024, ''la Pallavolo Cremonese'' ha vinto il campionato di Serie C Maschile, ottenendo la promozione in serie B Nazionale<ref>{{Cita web|url=https://www.sportgrigiorosso.it/pallavolo/serie-c/85255-pallavolo-cremonese-sbanca-villanuova-e-conquista-la-storica-promozione-in-serie-b.html|titolo=Pallavolo Cremonese sbanca Villanuova e conquista la storica promozione in Serie B|autore=Simone Manini|sito=Sportgrigiorosso|lingua=it-it|accesso=2024-05-07}}</ref>.
=== Ciclismo ===
Per quattro volte Cremona è stata sede di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel
* [[Giro d'Italia 1935|1935]] 1ª tappa [[Milano]]-Cremona, vinta da [[Vasco Bergamaschi]];
Riga 409 ⟶ 458:
* [[Giro d'Italia 1986|1986]] 18ª tappa [[Piacenza]]-Cremona, ''(cron. individuale)'' vinta da [[Francesco Moser]];
* [[Giro d'Italia 2006|2006]] 5ª tappa [[Piacenza]]-Cremona, ''(cron. a squadre)'' vinta dal [[Team CSC]].
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1935|1935]]
|1ª
|[[Milano]]
|165
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Vasco Bergamaschi]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Vasco Bergamaschi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1963|1963]]
|14ª
|[[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]]
|260
|{{bandiera|ITA}} [[Marino Vigna]]
|{{bandiera|ITA}} [[Franco Balmamion]]
|-
|[[Giro d'Italia 1986|1986]]
|18ª
|[[Piacenza]] ''(cron. individuale)''
|36
|{{bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]
|{{bandiera|ITA}} [[Roberto Visentini]]
|-
|[[Giro d'Italia 2006|2006]]
|5ª
|[[Piacenza]] ''(cron. a squadre)''
|38
|{{Bandiera|DNK}} [[Team CSC]]
|{{Bandiera|UKR}} [[Serhij Mykolajovyč Hončar|Serhij Hončar]]
|}
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1935|1935]]
|2ª
|[[Mantova]]
|175
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1986|1986]]
|19ª
|[[Peio]]
|211
|{{bandiera|NLD}} [[Johan van der Velde]]
|{{bandiera|ITA}} [[Roberto Visentini]]
|}
Ha inoltre ospitato l'ultima tappa del [[Giro Rosa 2013|Giro d'Italia femminile 2013]]<ref>{{cita web|url=http://www.cremonasport2013.it/ciclismo-8-e-ultima-tappa-del-24-giro-ditalia-femminile/|titolo=Ciclismo: 8ª e ultima tappa del 24º Giro d'Italia femminile|accesso=30 novembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203013558/http://www.cremonasport2013.it/ciclismo-8-e-ultima-tappa-del-24-giro-ditalia-femminile/|dataarchivio=3 dicembre 2013}}</ref>.
A Cremona ha sede il [[CCC 1891]], il Circolo Ciclistico Cremonese che organizza la corsa [[Circuito del Porto-Trofeo Internazionale Arvedi]].
=== Altri sport ===
Sono molto seguiti anche il [[canottaggio]] e la [[Canoa/
== Ambiente ==
Cremona nel 2021 è stata classificata dall'[[Agenzia europea dell'ambiente|Agenzia Europea dell'Ambiente]] (Aea) la seconda città più inquinata d'Europa, nonché prima in Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/06/17/news/industria_e_caratteristiche_geografiche_ecco_perche_cremona_e_la_seconda_citta_piu_inquinata_d_europa-306459932/|titolo=Cremona è la seconda città più inquinata d'Europa. Padania tra le aree peggiori|sito=la Repubblica|data=2021-06-17|lingua=it|accesso=2021-08-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/milano/perche-cremona-e-la-citta-piu-inquinata-ditalia-e-la-seconda-in-europa/|titolo=Perché Cremona è la città più inquinata d’Italia (e la seconda in Europa)|sito=Milano Fanpage|lingua=it|accesso=2021-08-25}}</ref>. Dopo la conclusione della conversione della ex raffineria, Cremona non risulta più essere nella lista 2023 della Aea.
==Nella cultura di massa==
La serie [[original net anime]] [[Netflix]] ''[[B The Beginning]]'' è ambientata nella Cremona del prossimo futuro<ref>{{cita news|autore=lb|url=https://www.cremonaoggi.it/2018/03/07/b-the-beginning-netflix-anime-manga-ambientato-cremona-del-futuro/|titolo=B: The Beginning: su Netflix nuovo anime manga in una Cremona del futuro|pubblicazione=Cremona Oggi|data=7 marzo 2019|accesso=1 ottobre 2019}}</ref>. Inoltre nel 2019 è stato girato tra il museo del violino e piazza del duomo, l'episodio 14 della terza stagione della serie sudcoreana Begin Again, con protagonista il cantante e musicista [[Henry Lau|Henry]] e [[Lena Park]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Beginagain 비긴어게인|data=2021-05-13|titolo=[비긴어게인 - Listen어게인] 첫 소절부터 소름 돋는 헨리x임헌일의 ′Love Theme for Nata′♬|accesso=2025-07-22|url=https://www.youtube.com/watch?v=8IVIYvF1EU8}}</ref>.
== Note ==
Riga 422 ⟶ 534:
== Bibliografia ==
* Carla Bertinelli, ''Cremona, città imperiale: nell'VIII centenario della nascita di Federico II'', Linograf, 1999.
* Carla Bertinelli Spotti, Maria Teresa Mantovani, ''Cremona, momenti di storia cittadina'', Turris editrice, 1996.
* Giovanni Magnoli, ''Gli ebrei a Cremona'', La Giuntina, 2002, ISBN 88-8057-168-0.
* Francesco Robolotti, ''Storia di Cremona e sua provincia'', 1859 - ristampato da Fausto Sardini, Bornato in Franciacorta, 1974.
**[[:s:Documenti inediti o rari sull'antica agiatezza cremonese|Documenti inediti o rari sull'antica agiatezza cremonese]], Cremona, 1864.
* Luisa Rossi, ''Ceramiche apule nel Museo di Cremona''. Dedalo, 1981, ISBN 88-220-1775-7.
* Ettore Signori, ''Cremona''. Istituto Italiano di Arti Grafiche, 1928.
;Statuti
* {{Cita libro|titolo=Statuta civitatis Cremonae|volume=|editore=Cristoforo Draconi & Pietro Bozzola|città=Cremona|anno=1578|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15160617}}
== Voci correlate ==
* [[Martiri di Bagnara]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{ToponimoLombardia}}
* {{Treccani|cremona}}
Riga 440 ⟶ 560:
{{Via Postumia}}
{{Via Regina}}
{{Via Brixiana}}
{{Via Mediolanum-Placentia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lombardia}}
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