Jean Genet: differenze tra le versioni
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|Nome = Jean
|Cognome = Genet
|PostCognome = {{IPA|/ʒɑ̃ ʒəˈnε/}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
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}}
{{cn|In lui la vita e l'opera d'arte si intrecciarono profondamente al punto da rendere difficile la distinzione tra episodi inventati ed esperienze realmente vissute dall'autore.}} Il trionfo di questo atteggiamento è l'autobiografia romanzata del ''[[Diario del ladro]]'' (1949), in cui Genet racconta la storia di un sé stesso ladro, [[Omosessualità|omosessuale]] e "marginale" mentre vagabonda lungo l'Europa degli [[anni 1930|anni trenta]].
Il carcere, la vita di strada, l'attrazione per marinai e "[[Guappo|guappi]]" dei bassifondi sono una costante della sua opera. Con ''[[Querelle de Brest (romanzo)|Querelle de Brest]]'' (1947), poi portato sullo schermo da [[Rainer Werner Fassbinder|Fassbinder]] (''[[Querelle de Brest (film)|Querelle de Brest]]'', 1982), Genet ha fissato per sempre il mito [[Omoerotismo|omoerotico]] del marinaio. Nei suoi romanzi e nei drammi bene e male si intrecciano e si completano e l'erotismo, filtrato da un desiderio mai nascosto, si esprime in personaggi ambigui, violenti e a volte corrotti: "''Anche se non son sempre belli, gli uomini votati al male possiedono le virtù virili"''.
== Vita ==
Nato da Gabrielle Genet e da padre sconosciuto e subito lasciato alle cure della pubblica assistenza, il giovane Jean Genet fu affidato a una famiglia adottiva della regione del [[Morvan]], autentica «latteria» della Francia dell'inizio del XX secolo, poiché vi si concentravano moltissime famiglie incaricate dall'assistenza pubblica ad accogliere e allevare i bambini abbandonati della [[Terza Repubblica
Genet lasciò il Morvan per seguire una formazione di [[tipografia|tipografo]], ma fu licenziato a causa di un furto. Bambino senza fissa dimora, fu recluso nella
A Parigi scrisse le sue prime poesie e le prime bozze di romanzo, continuamente riviste, riscritte, rifiutate. Genet era un perfezionista, un eterno insoddisfatto, ossessionato dalla bellezza della parola. Egli, che sacralizza il gesto e il significato dell'atto, non ammette la vitalità del verbo se non quando è bello, potente, di razza. I suoi primi testi, pubblicati a sue spese, gli assicurarono una prima notorietà, in particolare presso [[Jean Cocteau]]<ref>L'incontro di Genet con Cocteau fu favorito da [[Roland Laudenbach]] e Jean Turlais. Laudenbach, in particolare, lesse in anteprima a Cocteau, il 6 febbraio 1943, il poemetto ''Le Condamné à mort''. Cfr. {{Cita libro|titolo = Tutti «fascisti»: da Omero a Jean Genet|autore = Jean Turlais|autore-capitolo = Claude Arnaud|curatore = Giovanni e Giuseppe Balducci|editore = Oaks Editrice |città = Sesto San Giovanni|anno = 2024|capitolo = Prefazione|p = 12|ISBN = 9791281704060}}</ref>, e in un secondo tempo presso [[Jean-Paul Sartre|Sartre]]. I due scrittori lo avrebbero difeso dall'accusa che gli fece rischiare il carcere a vita per recidiva: Genet aveva rubato un manoscritto originale in una libreria di via Bonaparte.
Furono pubblicati i suoi primi romanzi. Censurati perché pornografici, furono distribuiti sottobanco. ''Il diario del ladro'' descrive le sue scorribande adolescenziali fuori di Francia, ''Il miracolo della rosa'' mette in parallelo i suoi anni di prigione e la sua fascinazione per un assassino con i suoi anni alla colonia di Mettray, ''Notre Dame des Fleurs'' (''Nostra signora dei fiori'') evoca l'infanzia e le creature ambigue nella notte degli omosessuali della Parigi dell'anteguerra.
Genet, all'apice della sua gloria parigina, frequentava [[Jean-Paul Sartre]], [[Simone de Beauvoir]], [[Alberto Giacometti]], [[Henri Matisse]], [[Brassaï]]. Nel 1967 pubblicò un saggio su Rembrandt<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/rembrandt-a-edimburgo-con-in-testa-genet/|titolo=Rembrandt a Edimburgo, con in testa Genet|sito=il manifesto|data=2018-09-22|lingua=it-IT|accesso=2021-07-01}}</ref> che influenzò ''[http://www.gallimard.fr/Catalogue/DENOEL/Bibliotheque-Mediations/Glas Glas]'' del filosofo [[Jacques Derrida]].<ref>{{Cita libro|nome=Ian|cognome=Maclachlan|titolo=Jacques Derrida: Critical Thought|url=https://books.google.it/books?id=8c4t7QYO5LoC&pg=PA67&redir_esc=y|accesso=2021-07-01|data=2004|editore=Ashgate|lingua=en|ISBN=978-0-7546-0806-6}}</ref> Cominciò una carriera di drammaturgo, le sue rappresentazioni furono tutte brillanti successi, in contrasto con un'accoglienza critica ambivalente e una distribuzione a lungo confidenziale. I migliori registi misero in scena le sue prime opere: [[Roger Blin]] rappresenta ''I negri ''e poi'' I paraventi''. In Italia il primo a rappresentare ''I negri'', con attori non di colore, è stato nel 1969 [[Gennaro Vitiello]] con il [[Teatro Esse]], in cui recitava anche [[Leopoldo Mastelloni]], nel ruolo della Regina.
I propositi di Genet si fecero
Ritornò in seguito al teatro, poi alla scrittura di romanzi.
Affetto da un tumore all'esofago, Jean Genet morì
== Opere tradotte in italiano ==
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=== Teatro ===
* ''[[Le serve]]''<ref>traduzione di [[Giorgio Caproni]], in ''Tutto il teatro'', Milano, Il saggiatore, 1971; Torino, Einaudi, 1972</ref> (''Les Bonnes''), 1947
* ''[[Splendid's]]''<ref>
* ''[[Sorveglianza speciale (opera teatrale)|Sorveglianza speciale]]''<ref>traduzione di L. Gozzi, Firenze, Sansoni, 1960; ''Sorveglianza speciale,'' traduzione di Giorgio Caproni, Torino, Einaudi, 1971; con il titolo ''[[Vigilanza stretta]],'' traduzione di Giorgio Caproni'','' in ''Tutto il teatro'', Milano, Il saggiatore, 1971</ref> (''Haute Surveillance''), 1949
* ''[[Elle(opera teatrale)|Elle]]'', 1955
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*''[[I paraventi]]''<ref>traduzione di Giorgio Caproni, Torino, Einaudi, 1971 e in ''Tutto il teatro'', Milano, Il saggiatore, 1971; Milano, Ubulibri, 1990, a cura di Franco Quadri</ref> (''Les paravents''), 1961
* ''[[Le Bagne]]'', 1994 (postumo)
* ''Héliogabale'', 1942 (pubblicato postumo)
=== Romanzi ===
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* ''Querelle de Brest'', 1947 (''[[Querelle de Brest (romanzo)|Querelle di Brest]]'', traduzione di Giorgio Caproni, Milano, Mondadori, 1981; traduzione di Dario Gibelli, Milano, Il Saggiatore, 2000, ora in ''Opere narrative'', a cura di Dario Gibelli e Massimo Fumagalli Milano, Il saggiatore, 2010)
* ''Journal du voleur,'' 1949 ''([[Diario del ladro]]'' ''e pagine scelte,'' traduzione di Felice Dessi, Milano, Mondadori, 1959; traduzione di Giorgio Caproni, in ''4 romanzi'', Milano, Il Saggiatore, 1975 e Milano, Mondadori, 1978; poi ES, Milano, 2010; ora in ''Opere narrative'', a cura di Dario Gibelli e Massimo Fumagalli, Milano, Il saggiatore, 2010)
=== Poesia ===▼
* ''Poesie'', a cura di Giancarlo Pavanello, Milano, Guanda, 1983▼
=== Altri testi ===
* ''L'Atelier d'Alberto Giacometti'', 1958 (''[[L'
* ''L'Enfant criminel'', 1949 (''con il titolo ''L'
* ''Le Funambule'', 1958
*
* ''Palestinesi'', a cura di Marco Dotti, Roma/Viterbo, Stampa alternativa/Nuovi equilibri, 2002
* ''Il bagno penale'', a cura di Federica Cremaschi, Brescia, Edizioni l'Obliquo, 2010
▲=== Poesia ===
▲* ''Poesie'', a cura di Giancarlo Pavanello, Milano, Guanda, 1983
=== Epistolario ===
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* ''[[Conversazione con Hubert Fichte]],'' Milano, Ubulibri, 1987 (in appendice contiene ''Quattro ore a Shatila)''
* ''[[Un chant d'amour]]'' (1950) - cortometraggio diretto da Jean Genet
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<references />
== Bibliografia
* [[Georges Bataille]], "Jean Genet" (1957), in ''[[La letteratura e il male]],'' trad. di Andrea Zanzotto, Milano SE, 2006
* [[Jean-Paul Sartre]], ''[[Santo Genet, commediante e martire]],'' Il Saggiatore, Milano 1972.
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* Sergio Torresani, ''Invito alla lettura di Jean Genet'', Mursia, Milano 1987.
* Muhammad Choukri, ''Jean Genet e [[Tennessee Williams]] a [[Tangeri]]'', Il saggiatore, Milano 1995.
* [[Edmund White]], ''[[Ladro di stile. Le diverse vite di Jean Genet]]'', Il saggiatore, Milano 1997.
* Federico Sabatini, ''Im-marginable. Lo spazio di Joyce, Beckett e Genet'', Aracne, Roma 2007.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://jeangenet.pbwiki.com|S.A.L.G. Société des Amis et Lecteurs de Genet|lingua=fr}}
{{Grand Prix national des lettres}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Legione straniera francese|letteratura|LGBT|teatro}}
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[[Categoria:Patafisica]]
[[Categoria:Persone che hanno fatto coming out]]
[[Categoria:
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