Feridun Zaimoglu: differenze tra le versioni

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[[File:Feridun Zaimoglu Mietmaler bw.jpg|miniatura|Feridun Zaimoglu a una mostra dei suoi dipinti a Kiel (2013)]]
{{Bio
|Nome = Feridun Zaimoglu
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = nell'ortografia turca ''Feridun Zaimoğlu''
|Sesso = M
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|GiornoMeseNascita = 4 dicembre
|AnnoNascita = 1964
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Attività2 = artista
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = di origine turca
|Immagine =
}}
 
== Vita ==
Feridun Zaimoglu nasce il 4 dicembre 1964 a [[Bolu]], nel nord della [[Turchia]], da un operaio metallurgico e una donna delle pulizie, entrambi turchi. Nel 1965 la famiglia si trasferisce in Germania, dove i genitori di Feridun lavorano come ''[[Gastarbeiter]].''<ref>{{Cita web|url=https://www.zeit.de/2006/16/01_leit_1_16|titolo=Mein Deutschland. Warum die Einwanderer auf ihre neue Heimat stolz sein können|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> Trascorre gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza tra [[Berlino]], [[Monaco di Baviera]] e [[Bonn;]]. inIn questo periodo si sente escluso,emarginato ed umiliato, fuoriisolato daanche undal gruppo -quello degli immigrati turchi- che è, a sualoro volta esclusoesclusi dalla società tedesca.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Özber Can|anno=2011|titolo=Göçmen yazın süreci çerçevesinde Feridun Zaimoğlu ve anlatısı|rivista=Edebiyat Fakültesi Dergisi|volume=|numero=25|p=144|lingua=turco}}</ref>
 
Nel 1985 si trasferisce a [[Kiel]] dove inizia a studiare medicina con il solo fine di realizzareassecondare il sogno dei suoi genitori,<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.kielerleben.de/news/citynews/aktuelles/kiel-ist-nichts-fuer-sonnyboys|titolo=Ein Interview mit Feridun Zaimoglu: Kiel ist nichts für Sonnyboys|autore=Kerstin Klostermann|data=9 marzo 2013|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> per poi abbandonare gli studi e dedicarsi all'arte e in seguito al mestiere di scrittore e giornalista freelance. Scrive articoli di critica letteraria e saggi per importanti testate nazionali e berlinesi, qualicome [[Die Welt]], [[Die Zeit]], SPEX e Der Tagesspiegel.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://de.wikipedia.org/wiki/Feridun_Zaimoglu|titolo=Feridun Zaimoglu|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> A cavallo del nuovo millennio lavora come drammaturgo al [[Nationaltheater Mannheim]] sotto la direzione di [[Bruno Klimek]].<ref>{{Cita web|url=http://www.feridun-zaimoglu.com/vita_fz.html|titolo=Feridun Zaimoglu|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref>
 
Esordisce nel 1995 con il romanzo ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft,'' il primo di una serie di scritti che hanno come protagonisti i "canachi", ossia i giovani turchi di seconda generazione, che sono cresciuti e vivonoresidenti in Germania, ma senza essersi mai assimilati del tutto con la cultura tedesca. Nella sua carriera si è dedicato alla scrittura di romanzi, anche epistolari, raccolte di racconti e pièces teatrali.
 
Nel 1998 è tra i fondatori del movimento ''Kanak Attak'', nato con lo scopo di combattere il razzismo nella società tedesca e impedire la ghettizzazione e privazione dei diritti degli immigrati<ref>{{Cita web|url=http://www.kanak-attak.de/ka/about.html|titolo=Manifesto di Kanak Attak|lingua=inglese}}</ref>. Zaimoglu si distaccherà successivamente da questo movimento, scioltosi nel 2002.
Dal 2011, parallelamente all'attività letteraria, si dedica anche alla pittura.
 
Nella sua carriera Zaimoglu si dedica alla scrittura di romanzi, anche epistolari, raccolte di racconti e pièces teatrali, sempre in lingua tedesca. Parallelamente all'attività letteraria, è attivo come artista visivo e curatore di mostre. I soggetti dei suoi dipinti sono principalmente le donne, "eroine in un mondo liberato dagli uomini"<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.mainzund.de/feridun-zaimoglu-als-maler-der-impuls-dieses-bild-zu-malen/|titolo=Feridun Zaimoglu als Maler: "Der Impuls, dieses Bild zu malen"|autore=Gisela Kirschstein|data=13 ottobre 2015|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Secondo lo storico dell'arte Imke Ehler nelle donne di Zaimoglu vi è sempre qualcosa di impetuoso, di criptato; è tuttavia lo spettatore il vero fruitore dell'opera, ed è a lui che l'artista riserva ogni giudizio sulla sua opera.<ref>{{Cita web|url=http://www.ln-online.de/Lokales/Ostholstein/Feridun-Zaimoglu-und-die-Frauen-Autor-zeigt-seine-Bilder-auf-Fehmarn|titolo=Feridun Zaimoglu und die Frauen: Autor zeigt seine Bilder auf Fehmarn|autore=Sebastian Rosenkötter|data=5 agosto 2017|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}</ref> Dipinge con acrilici e inchiostro giapponese, prediligendo il formato A3, più semplice da trasportare in viaggio.<ref name=":3" /> Riguardo al suo rapporto con le arti di cui si occupa, la scrittura e la pittura, Zaimoglu afferma: "Non riesco a separare parole e immagini. Quando scrivo, traduco le immagini in parole. E quando dipingo, c'è sempre una frase elettrizzante all'inizio."<ref name=":2" />
Parte attiva nel dibattito politico, nel settembre 2006 ha partecipato come rappresentante della società civile alla prima Conferenza Tedesca sull’Islam, criticando la mancata rappresentazione delle musulmane velate, assenti al dibattito.
 
Nel marzo 2005 Zaimoglu espone alla Kunsthalle di [[Vienna]] un'installazione di bandiere dal titolo ''Kanak Attack. Die dritte Türkenbelagerung'' (''Kanak Attak. Il terzo assedio turco''). Dal 9 novembre all'8 dicembre 2018 una selezione dei suoi lavori è esposta alla Galleria Bund Bildender Künstler di [[Osnabrück]].<ref>{{Cita web|url=https://www.buch-zur-heide.de/bildergalerie/ausstellung-von-feridun-zaimoglu-im-bbk-kunstquartier|titolo=Ausstellung von Feridun Zaimoglu im BBK Kunstquartier|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
Nel maggio 2009 è stato nominato elettore delegato dai Verdi dello [[Schleswig-Holstein]] per l’elezione del Presidente federale<ref name=":1" />.
 
Parte attiva nel dibattito politico, nel settembre 2006 partecipa come rappresentante della società civile alla prima Conferenza Tedesca sull’Islam, criticando la mancata rappresentazione delle musulmane velate, assenti al dibattito.
== Opere ==
 
Nel maggio 2009 è nominato elettore delegato dai [[Alleanza 90/I Verdi|Verdi]] dello [[Schleswig-Holstein]] per l’elezione del Presidente federale.
==== ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft'' ====
 
Il primo romanzo di Zaimoglu è ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft'', che viene pubblicato nel 1995. Come si evince dal titolo, il libro è una raccolta di 24 monologhi, 24 voci "dissonanti" di persone che si trovano "ai margini della società". Ogni monologo è la risposta alla domanda "Come si vive da canaco in Germania?"<ref>{{Cita web|url=https://parapluie.de/archiv/generation/kanaksprak/|titolo=Kanak Sprak|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> e inizia riportando il nome del parlante, l'età e l'attività lavorativa. E' il risultato di quasi un anno passato nei bassifondi, tra i "canachi", dai quali riesce a estrapolare registrazioni e appunti che utilizza, con il permesso degli stessi, per raccontare lo spaccato del sottoproletariato turco-tedesco di seconda e terza generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tiziana Urbano|anno=2011|titolo=Voci dai margini. La Kanak Sprak di Feridun
Nel 2018, in occasione del premio Bachmann nell'ambito delle Giornate della Letteratura in lingua tedesca, tiene il "Discorso sulla Letteratura", dal titolo ''Der Wert der Worte'' (''Il valore delle parole'').<ref>{{Cita web|url=https://bachmannpreis.orf.at/stories/2922747/|titolo=Text der Rede zur Literatur: Der Wert der Worte|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
Zaimoglu|rivista=Between|volume=I|numero=1|pp=1-2|url=http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/130}}</ref> Ciò che caratterizza questo romanzo, oltre al contenuto, è la lingua in cui è scritto, la cosiddetta ''Kanak Sprak'', che dà il nome all'opera stessa. Come precisa l'autore nell'introduzione al libro, la ''Kanak Sprak'' potrebbe classificarsi come una sorta di [[Lingua creola|creolo]], con segni e codici noti solo a chi li utilizza<ref>{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|titolo=Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft|anno=1995|editore=Rotbuch Verlag|città=Hamburg|lingua=tedesco|OCLC=34288352}}</ref>, ma con un lessico tuttavia incomprensibile ai parlanti del tedesco cosiddetto 'puro'. Si tratta di un'[[Interlingua (glottodidattica)|interlingua]], un "terzo registro<ref>{{Cita libro|autore=Chantal Zabus|curatore=Bill Ashcroft, Gareth Griffiths, Helen Tiffin|titolo=Relexification|anno=1995|editore=Routledge|città=London|lingua=inglese|pp=214-218|opera=The Post-colonial Studies Reader|OCLC=1066390006}}</ref>", che utilizza una lingua europea (quella tedesca) per esprimere un sostrato culturale non europeo (quello turco). Attraverso questo linguaggio i protagonisti si riappropriano orgogliosamente del termine "canaco", che in tedesco (''Kanake'') indica in modo piuttosto dispregiativo e volgare gli stranieri, soprattutto turchi ma anche italiani. Questo termine tuttavia non ha origini turche: indicherebbe piuttosto un abitante della Polinesia o delle isole dei Mari del Sud che alla fine dell'Ottocento erano colonie tedesche<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Pasquale Gallo|anno=2004|titolo='Multikulti-Zoo'. Kanak Sprak di Feridun Zaimoglu e
 
il contesto semasiologico (post-)coloniale|rivista=Links|volume=4|numero=|pp=11-28}}</ref>; da qui è possibile intuire il valore di subalternità che è legato a questo termine per il parlante tedesco che lo utilizza. Laddove quindi un turco si riferisca a se stesso con il termine di "canaco", egli gli conferisce dignità e fierezza, lo eleva dalla stigmatizzazione di cui è vittima sin dai tempi coloniali, diventa simbolo di una sorta di 'orgoglio canaco'<ref>{{Cita|Urbano 2011|p.5}}</ref> come arma di disprezzo<ref name=":0">{{Cita|Zaimoglu 1999|Nota alla traduzione di Alessandra Orsi}}</ref> contro gli "alemanni", ossia i tedeschi visti dall'ottica marginale dei turchi<ref>{{Cita|Urbano 2011|p.9}}</ref>.
== Opere ==
=== ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft'' ===
Il primo romanzo di Zaimoglu, pubblicato nel 1995, è ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft''. Il libro è una raccolta di 24 monologhi, 24 voci "dissonanti" di persone che si trovano "ai margini della società". Ogni monologo è la risposta alla domanda "Come si vive da canaco in Germania?"<ref>{{Cita web|url=https://parapluie.de/archiv/generation/kanaksprak/|titolo=Kanak Sprak|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> e inizia riportando il nome del parlante, l'età e l'attività lavorativa. È il risultato di quasi un anno passato nei bassifondi, tra i "canachi", dai quali riesce a estrapolare registrazioni e appunti che utilizza, con il permesso degli stessi, per raccontare lo spaccato del sottoproletariato turco-tedesco di seconda e terza generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tiziana Urbano|anno=2011|titolo=Voci dai margini. La Kanak Sprak di Feridun
Zaimoglu|rivista=Between|volume=I|numero=1|pp=1-2|url=http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/130}}</ref> Ciò che caratterizza questo romanzo, oltre al contenuto, è la lingua in cui è scritto, la cosiddetta ''Kanak Sprak'', che dà il nome all'opera stessa. Come precisa l'autore nell'introduzione al libro, la ''Kanak Sprak'' potrebbe classificarsi come una sorta di [[Lingua creola|creolo]], con segni e codici noti solo a chi li utilizza<ref>{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|titolo=Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft|anno=1995|editore=Rotbuch Verlag|città=Hamburg|lingua=tedesco|OCLC=34288352}}</ref>, e un lessico incomprensibile ai parlanti del tedesco cosiddetto "puro". Si tratta di un'[[Interlingua (glottodidattica)|interlingua]], un "terzo registro<ref>{{Cita libro|autore=Chantal Zabus|curatore=Bill Ashcroft, Gareth Griffiths, Helen Tiffin|titolo=Relexification|anno=1995|editore=Routledge|città=London|lingua=inglese|pp=214-218|opera=The Post-colonial Studies Reader|OCLC=1066390006}}</ref>", che utilizza una lingua europea (quella tedesca) per esprimere un sostrato culturale non europeo (quello turco). Attraverso questo linguaggio i protagonisti si riappropriano orgogliosamente del termine "canaco", che in tedesco (''Kanake'') indica in modo piuttosto dispregiativo gli stranieri, soprattutto turchi, ma anche italiani. Questo termine tuttavia non ha origini turche: sarebbe stato usato per indicare gli abitanti della [[Polinesia]] o delle isole dei Mari del Sud che alla fine dell'Ottocento erano colonie tedesche<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Pasquale Gallo|anno=2004|titolo='Multikulti-Zoo'. Kanak Sprak di Feridun Zaimoglu e
il contesto semasiologico (post-)coloniale|rivista=Links|volume=4|numero=|pp=11-28}}</ref>, facendo allusione alla condizione di subalternità di queste persone rispetto al parlante tedesco che lo utilizzava. Rovesciando questa prospettiva e sottraendo questo termine dalla stigmatizzazione di cui era oggetto in età coloniale, i turchi emigrati in Germania si autodefiniscono con dignità e fierezza "canachi", utilizzando orgogliosamente questo attributo<ref>{{Cita|Urbano 2011|p. 5}}.</ref> come arma di disprezzo<ref name=":0">{{Cita|Zaimoglu 1999|Nota alla traduzione di Alessandra Orsi}}.</ref> contro gli "alemanni" che li costringono alla marginalità<ref>{{Cita|Urbano 2011|p. 9}}.</ref>.
 
==== ''Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca'' ====
{{Citazione|Ecco i canachi da cui voi tedeschi volete star lontani. Ci siamo, e corrispondiamo perfettamente alla vostra idea e alle vostre paure.|Feridun Zaimoglu, Abschaum - Die wahre Geschichte von Ertan Ongun|Wir sind die Kanaken, von denen ihr Deutschen immer gewarnt habt. Jetzt gibt es uns, ganz eurem Bild und euren Ängsten entsprechend.|lingua=tedesco|lingua2=italiano}}
Il mondo dei 'canachi' è lo scenario di un altro importante romanzo di Zaimoglu del 1997, ossia ''Abschaum – Die wahre Geschichte von Ertan Ongun ,'' tradotto in italiano da Alessandra Orsi con il titolo di ''Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca''. L'opera si compone di 35 racconti daidei cui titoli espliciti a riassumerne il contenuto (aad titolo esemplificativo,esempio ''Die Beerdigungs Story'', ''La storia del funeralefuneral''e, oppure ''Die Fickst-du-mich-fick-ich-dich-Story,'' ''La storia del chi-fotte-per-primo'') di cuisi scopriamoscopre la genesi solo alla fine del libro, nell'epilogo chedel l’autore ci forniscelibro. Si tratta infatti della storia del piccolo criminale turco-tedesco Ertan Ongun, dalla forma di un lungo monologo-intervista cherilasciato ildal protagonista rilascia a Zaimoglu stessoall'autore sotto forma di registrazioniregistrazione, dopo essere uscito dal carcere. Dal racconto pieno di digressioni, tipiche dell'oralità, si apprende la storia del giovane Ertan, nato e cresciuto in Germania da genitori turchi, ma mai assimilato davvero nella società tedesca, racconta le sue peripezie, in un racconto pieno di digressioni, tipiche dell'oralità. La sua vita segue una parabola discendente, fatta di furti, attività illecite, risse, sesso, inganni, per arrivare all'eroina, da lui definita, a posteriori, "l'inizio della fine"<ref>{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|traduttore=Alessandra Orsi|titolo=Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca|anno=1999|editore=Einaudi|città=Torino|p=36|cid=Zaimoglu 1999|OCLC=76139491}}</ref>. DaIl quicircolo partevizioso ilin circolocui viziosocade per procurarsi il denaro necessario alla dipendenza, entrandolo fa entrare e uscendouscire dalle stazioni di polizia, pere terminarepoi finire in una cella di prigione. DaIn quigalera Ertan riflettecomincia a riflettere sulla sua condizione, sulla sua vita di eccessi che ha sempre raccontato con spavalderia, edfacendo emergeemergere il suo lato più umano e drammatico del protagonista:
 
{{Citazione|E’ questo il punto, la merda è che non ce la faccio a vivere qua fuori, me ne sono accorto per l’ennesima volta, qui fuori non ce la faccio. Non riesco a rispettare le regole del gioco o forse non voglio nemmeno partecipare al gioco. Mi fa schifo la solitudine, (...) sono in mezzo a migliaia di persone e mi sento solo e mi piacerebbe tanto
sapere perché è così caro amico. (...)
Allora eccomi qua che cerco di scioccare i nostri intellettuali, di spaventare quelli che si sono integrati e anche per affascinare qualcuno: fascino di un soggetto criminale, fascino del selvaggio, fascino di quelli che arrivano dal basso, da molto in basso e ne sono felice, boh, non so, fascino della miseria. Per voi sarà pure fascino, ma per me è una merda, tutto una merda.
Credimi, amico, credimi, ci sono soltanto due cose in Germania, da una parte la feccia e dall'altra gli individui socialmente a posto. E sai una cosa? Me ne fotto della società! Nella merda per lo meno ero qualcuno, ero la schiuma, la feccia, ma adesso è ancora peggio.|Feridun Zaimoglu, Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca}}Il romanzo fornisce una visione del mondo '"canaco'" raccontato da chi ne è parte integrante, e che riesce a vederne le potenzialità e i tanti limiti rispetto a una cultura, quella tedesca, che fatica ad accettare il diverso. Il '"canaco' si" ritrovavive nell'incertezza di una cultura ''in-between'', che non è né una (quella tedesca) né l’altra (quella turca)<ref>{{Cita libro|autore=B. Venkat Mani|curatore=B. Venkat Mani|titolo=Authentic Hybrid? Feridun Zaimoglu’s Abschaum. Die wahre Geschichte von Ertan Ongun|anno=2007|editore=University of Iowa Press|lingua=inglese|pp=121-122|opera=Cosmopolitical Claims. Turkish-German Literatures from Nadolny to Pamuk|OCLC=475197132}}</ref>, diviso tra il desiderio di assimilarsi e l'immediata consapevolezza che la sua diversità lo porterà ad essere un eterno escluso; da qui la decisione di voler incarnare lo stereotipo che gli viene attribuito, con fierezza e orgoglio, elo seppurstereotipo dolorosamente,che corrisponderegli alleviene idee e paure dei tedeschiattribuito<ref>{{Cita|Zaimoglu 1999|p. 160}}.</ref>.
 
Per quanto riguarda lo stile e la lingua in cui è scritto il romanzo, ancheè quievidente troviamol'uso di una lingua ibrida, nata dall'accostamento di due lingue distanti tra di loro, il tedesco e il turco. Ertan si esprime in un tedesco rimasticato, infarcito di espressioni turche che nella traduzione italiana a fatica rendono il senso di straniamento della lingua dei '"canachi'.", Troviamocome ad esempiol'espressione ''amına koyum'', che potrebbe corrispondere all'inglese ''motherfucker'', o l'espressione ''falan filan'', che coincide quasi con il ''blablabla'' tedesco e quindi l'''eccetera eccetera'' italiano<ref name=":0" />.
 
Nel 2000 da questo romanzo è stato tratto un film, per la regia di [[Lars Becker]], dal titolo ''Kanak Attack''.<ref>{{Cita libro|autore=Maria Stehle|titolo=Ghetto Voices in Contemporary German Culture: Textscapes, Filmscapes, Soundscapes|anno=2012|editore=Camden House|lingua=en|p=82}}</ref>
 
==== Altri romanzi ====
LaDopo ''Kanak Sprak'' e ''Abschaum,'' la narrazione dell'ambiente dei "canachi" prosegue, doponel ''Kanak Sprak'' e ''Abschaum'',1998 con ''Koppstoff. Kanaka Sprak vom Rande der Gesellschaft'' del 1998, in cui l'autore dà spazio e voce alle donne '"canache'", per poi concludersi con la raccolta del 2001 ''Kopf und Kragen. Kanak-Kultur-Kompendium.''
 
Gli scritti successivi si allontanano un po’, almeno nel linguaggio, dal mondo duro dei canachi, ma non abbandonano mai del tutto il tema degli immigrati: ''Liebesmale, Scharlachrot'' (2000), romanzo epistolare, e i romanzi ''German Amok'' (2002; trad. it. 2008), ''Leinwand'' (2003) e ''Leyla'' (2006; trad. it. 2007), i qualiche hanno come comune denominatore protagonisti di origine turca.
 
Tra le opere successive ricordiamovi sono i romanzi ''Liebesbrand'' (2008), ''Hinterland'' (2009), ''Ruß'' (2011), ''Der Mietmaler: eine Liebesgeschichte'' (2013) e ''Isabel'' (2014); tra le raccolte di racconti, ''Zwölf Gramm Glück'' (2004) e ''Rom intensiv'' (2007).
 
L'ultimoNel lavoro2017 di Zaimoglu èesce ''Evangelio'' (2017), un romanzo chededicato si sofferma sullaalla figura di [[Martin Lutero come eccezionale uomo del suo tempo, che al di là della severa religiosità che gli viene attribuita, sa mischiarsi con il popolo per trarre le parole più sincere per la sua traduzione della Bibbia e sa ricavare dalle tentazioni del diavolo la forza per continuare la tua opera teologica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.deutschlandfunk.de/feridun-zaimoglu-evangelio-ein-luther-roman-der-reformator.886.de.html?dram:article_id=386292|titolo=Der Reformator als Romanheld|autore=Christian Röther|lingua=tedesco|accesso=22 novembre 2018}}</ref>
 
== Elenco opereTeatro ==
Parallelamente all'attività di scrittore, Zaimoglu si dedica anche al teatro, e nel 1997 il suo ''Kanak Sprak'' viene adattato per il palcoscenico e rappresentato al Theater Kampnagel di Amburgo e poco dopo dal Jungen Theater di Brema, utilizzando anche monologhi del libro ''Koppstoff'' per ritrarre e dare voce alle giovani donne di origine turca. Nel 1998 con il suo coautore [[Günter Senkel]] vince il premio Schleswig-Holstein per la sceneggiatura. Nel 2003 un riadattamento di [[Otello]] di Zaimoglu/Senkel apre la stagione del [[Münchner Kammerspiele]] di Monaco, seguito dalla prima di ''Casino leger'' a [[Francoforte sul Meno]], ''Ja. Tu es. Jetzt'' al Jungen Theater di Brema e nel giugno 2004 dalla prima dell'opera commissionata ''Halb so wild'' allo Schauspielhaus di Kiel.
 
La collaborazione dei due autori porterà alla realizzazione di un riadattamento di [[Romeo e Giulietta]], presentato sempre sul palco dello Schauspielhaus nel marzo 2006, a cui seguirà la prima di ''Schwarze Jungfrauen'', al Hebbel am Ufer di Berlino. La pièce riprende la forma degli scritti d'esordio di Zaimoglu, ossia ''Kanak Sprak'' e ''Koppstoff'': si tratta quindi di interviste letterarie condensate e di dichiarazioni di persone reali, in questo caso di giovani donne che si sono convertite all'Islam in Germania. Alcune opere teatrali di Zaimoglu e del suo coautore Senkel sono state pubblicate.
=== Libri pubblicati ===
 
== Opere ==
=== Libri ===
 
* 1995, ''Kanak Sprak'', Hamburg, Rotbuch
* 1997, ''Abschaum – Die wahre Geschichte von Ertan Ongun'', Hamburg, Rotbuch
:''Schiuma'', traduzione di Alessandra Orsi, Torino, Einaudi, 1999, [ISBN] 88-06-15190-8.
 
*1999, ''Koppstoff'', Hamburg, Rotbuch
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*2001, ''Kopf und Kragen'', Frankfurt am Main, Fischer-Taschenbuch
*2002, ''German Amok'', Roman, Frankfurt am Main, Fischer-Taschenbuch
:''German Amok'', traduzione di Margherita Belardetti ed Elena Sinisi, revisione di Marco Agosta, Milano, 2008, [ISBN] 978-88-7638-050-1.
 
*2003, ''Leinwand'', Roman, Hamburg, Rotbuch
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*2004, ''Zwölf Gramm Glück'', Erzählungen, Köln Kiepenheuer & Witsch
*2006, ''Leyla'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
:''Leyla'', traduzione di Margherita Belardetti, Milano, Il Saggiatore, 2007, [ISBN] 978-88-428-1394-1.
 
*2007, ''Rom intensiv'', Erzählungen, Köln, Kiepenheuer & Witsch
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* 2011, ''Alpsegen'', UA: 15. April, Kammerspiele München
* 2018, ''Siegfrieds Erben'', UA: 20. Juli, Nibelungenfestspiele Worms
 
== Esposizioni ==
* 2013, Galerie Richter, [[Lütjenburg]]
* 2013, Affordable Art Fair, Amburgo
* 2013, CCA&A Gallery, Amburgo
* 2013, Literatur Moths, Monaco
* 2014, Kunstkreis Preetz e.V.
* 2014, Kunstverein Schwimmhalle Schloss Plön e.V. ''(mostra comunitaria)''
* 2015, Gutenberg Museum, [[Magonza]]
* 2016, Bürgergalerie, [[Neumünster]] ''(mostra comunitaria)''
* 2016, Esposizione nell'ambito del Festival Globale per la Letteratura Transfrontaliera, Galerie am schwarzen Meer, [[Brema]]
* 2017, Galerie Stexwig, 24857 Stexwig / [[Borgwedel]] ''(mostra comunitaria)''
* 2017, Atelier 7art, [[Fehmarn]]
* Esposizione permanente alla Galerie Richter, Lütjenburg
 
== Riconoscimenti ==
* 1997: Premio Civis Media per l'integrazione e la diversità culturale in Europa
 
* 1998: Premio per la sceneggiatura dello stato dello Schleswig-Holstein
** 1997: Premio Civis Media per l'integrazione e la diversità culturale in Europa
* 2002: Premio Friedrich Hebbel
** 1998: Premio per la sceneggiatura dello stato dello Schleswig-Holstein
* 2003: Premio della giuria al concorso Ingeborg Bachmann per il racconto ''Häute (''apparso nella raccolta ''Zwölf Gramm Glück'')
** 2002: Premio Friedrich Hebbel
* 2003: Premio Inselschreiber
** 2003: Premio della giuria al concorso Ingeborg Bachmann per il racconto ''Häute (''apparso nella raccolta ''Zwölf Gramm Glück'')
** 20032005: Premio InselschreiberAdelbert von Chamisso
** 2005: PremioBorsa di Adelbertstudio von"Villa ChamissoMassimo"
** 2005: BorsaPremio diHugo studioBall "Villadella città di Massimo"[[Pirmasens]]
** 20052006: Premio Hugoartistico Balldello dellastato cittàdello di [[Pirmasens]]Schleswig-Holstein
** 20062007: Premio artisticoletterario delloCarl stato dello Schleswig-HolsteinAmery
** 2007: Premio letterarioGrimmelshausen Carlper Ameryil romanzo ''Leyla''
* 2007: Cattedra poetica Tübinger con [[Ilija Trojanow]]
** 2007: Premio Grimmelshausen per il romanzo ''Leyla''
* 2008: Borsa di ricerca frontaliera della fondazione Robert Bosch per il romanzo ''Hinterland''
** 2007: Cattedra poetica Tübinger con [[Ilija Trojanow]]
** 2008: BorsaCorine di(premio ricercaletterario frontaliera della fondazione Robert Boschinternazionale) per il romanzo ''HinterlandLiebesbrand''
* 2010: Premio letterario Jakob Wassermann in riconoscimento del suo operato e per il suo ruolo di mediatore nel dialogo tedesco-turco
** 2008: Corine (premio letterario internazionale) per il romanzo ''Liebesbrand''
* 2010: Premio culturale della città di Kiel
** 2010: Premio letterario Jakob Wassermann in riconoscimento del suo operato e per il suo ruolo di mediatore nel dialogo tedesco-turco
* 2011: Il 25 febbraio 2011 Zaimoglu riceve il riconoscimento "Membro onorario della comunità scolastica del liceo Nydda" in una conferenza con i vincitori del premio Letteratura giovanile dell'OVAG
** 2010: Premio culturale della città di Kiel
* 2012: Premio delle Literaturhäuser
** 2011: Il 25 febbraio 2011 Zaimoglu riceve il riconoscimento "Membro onorario della comunità scolastica del liceo Nydda" in una conferenza con i vincitori del premio Letteratura giovanile dell'OVAG
* 2012: Cattedra di docente ospite Heinrich Heine
** 2012: Premio delle Literaturhäuser
* 2014: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Isabel''
** 2012: Cattedra di docente ospite Heinrich Heine
* 2015: Premio letterario "Mainzer Stadtschreiber"
**2014: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Isabel''
* 2015: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Siebentürmeviertel''
** 2015: Premio letterario "Mainzer Stadtschreiber"
* 2016: Premio letterario di Berlino
** 2015: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Siebentürmeviertel''
* 2016: Professore onorario dello stato dello Schleswig-Holstein
** 2016: Premio letterario di Berlino
* 2017: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Evangelio''
** 2016: Professore onorario dello stato dello Schleswig-Holstein
** 2017: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Evangelio''
 
*
 
== Note ==
<references/>
{{References}}
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Özber Can|anno=2011|titolo=Göçmen yazın şüreci çerçevesinde Feridun Zaimoğlu ve anlatısı|rivista=Edebiyat Fakültesi Dergisi|volume=|numero=25|pp=139-156|lingua=turco}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Pasquale Gallo|anno=2004|titolo='Multikulti-Zoo’. Kanak Sprak di Feridun Zaimoglu e
il contesto semasiologico (post-)coloniale|rivista=Links|volume=4|numero=|pp=11-28}}
*{{Cita libro|autore=Michael Hofmann|titolo=Deutsch-türkische Literaturwissenschaft|annooriginale=2013|editore=Königshausen & Neumann|città=Würzburg|lingua=tedesco|OCLC=929826961}}
*{{Cita libro|autore=B. Venkat Mani|curatore=B. Venkat Mani|titolo=Authentic Hybrid? Feridun Zaimoglu’s Abschaum.
Die wahre Geschichte von Ertan Ongun|anno=2007|editore=University of Iowa Press|città=Iowa City|lingua=inglese|pp=118-145|opera=Cosmopolitical claims. Turkish-German literatures from Nadolny to Pamuk|OCLC=475197132}}
*{{Cita libro|autore=Liesbeth Minnaard|titolo=Feridun Zaimoglu. 'Here Only the Kanake Has the Say'|anno=2008|editore=Amsterdam University Press|città=Amsterdam|lingua=inglese|pp=143-177|opera=New Germans, New Dutch. Literary Interventions|OCLC=748900784}}
*{{Cita libro|autore=Jochen Neubauer|titolo=Türkische Deutsche, Kanakster und Deutschländer : Identität und Fremwahrnehmung in Film und Literatur: Fatih Akin, Thomas Arslan, Emine Sevgi Özdamar, Zafer Senocak und Feridun Zaimoglu|annooriginale=2011|editore=Königshausen u. Neumann|città=Würzburg|lingua=tedesco|ISBN=9783826046308}}
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Tiziana Urbano|anno=2011|titolo=Voci dai margini. La Kanak Sprak di Feridun
Zaimoglu|rivista=Between|volume=I|numero=1|cid=Urbano 2011}}
*{{Cita libro|autore=Kerstin Weich|titolo=Kankaken und Identitäten - ein kurzer Überblick über Feridun Zaimoglus "Kanak Sprak - 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft"|dataoriginale=2007|editore=GRIN Verlag|lingua=tedesco|ISBN=3638850978}}
*{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|titolo=Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft|editore=Rotbuch Verlag|città=Hamburg|lingua=tedesco|OCLC=34288352}}
*{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|traduttore=Alessandra Orsi|titolo=Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca|anno=1999|editore=Einaudi|città=Torino|OCLC=76139491}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=wrV7adgbcMc|titolo=Confronto tra Feridun Zaimoglu e Heide Simonis al talk-show "Drei nach neun" dell'8 maggio 1998 - parte 1|sito=Youtube|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}
*{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=Redlbxp0284|titolo=Confronto tra Feridun Zaimoglu e Heide Simonis al talk-show "Drei nach neun" dell'8 maggio 1998 - parte 2|sito=Youtube|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}
 
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