Lora (Como): differenze tra le versioni
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{{W|Lombardia|dicembre 2018}}
{{quartiere
|nomeQuartiere = Lora
|immagine = W - lora (como) dalla baita elisa.jpg
|didascalia = Vista su Lora da [[est]]
|siglaStato = ITA
|siglaRegione = LOM
|siglaProvincia = CO
|nomeComune = Como
|circoscrizione = 2
|abitanti =
|patrono =
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|linkMappa =
}}
'''Lora''' è un quartiere<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.como.it/export/sites/default/it/doc/regolamenti/Statuto-Comune-di-Como.pdf|accesso=2018-12-23}}</ref> di circa 2.500 abitanti della città di [[Como]]. Sviluppatosi lungo la ex [[strada statale 342 Briantea]], Lora è sede della circoscrizione n°2.
== Geografia fisica ==
[[File:W - Como (duomo e, sullo sfondo, Lora) (2).jpg|miniatura|In primo piano: alcuni edifici del centro storico di Como, tra cui il [[Duomo di Como|Duomo]]. In secondo piano: edifici di Lora, tra i quali il complesso di Santa Maria della Provvidenza (apparentemente sopra alla facciata del Duomo) e la [[Chiesa dei Santi Simone, Giuda e Andrea]] (a destra).]]
Collocato lungo i confini [[est]] del territorio comunale, il quartiere di Lora si sviluppa su una sorta di balcone naturale, affacciato sulla zona sud-orientale della convalle che forma il centro città.
Il quartiere è delimitato a ovest dal parco cittadino del San Martino, a nord dalla valle del [[Cosia]], a est dalle pendici del colle che ospita il centro storico di [[Lipomo]] e a sud dal [[Monte Goi]].
[[File:Montorfano con ombra.jpg|miniatura|Da sinistra a destra: il [[Montorfano|Monte Orfano]], [[Lipomo]] e Lora.]]
== Origini del nome ==
Attestato nel corso dei secoli come ''Lora'', ''L'Ora'', ''All'Ora, Allora'' e ''Zora'' (con quest'ultima forma che potrebbe tuttavia contenere un refuso<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Giughello|p. 44|lastoria|titolo=Lora - La storia}}.</ref>), il toponimo è ancora oggi di origine non chiara<ref name=":0">{{Cita|Giughello|p. 7|lastoria|titolo=Lora - La storia}}.</ref>.
Una prima teoria rimanda alla presenza di una meridiana posta all'esterno di un antico monastero (forse situato in località ''Crotto del Sergente''), conosciuto come ''il monastero dell'ora'' o, nel gergo comune, ''L'ora'' o ''All'ora''<ref name=":0" />. Di un ''luogo dell'Ora'' parlano anche gli atti della [[visita pastorale]] del vescovo [[Francesco Bonesana]] ([[1703]]), intitolati ''"Stato del Beneficio, e Chiesa, ò fia Oratorio de SS.ti Simone & Andrea Apostoli del luogo dell'Ora, sotto la Priorale di S.to Bartolomeo"''<ref>{{Cita|Giughello|p. 26|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref>''.''
Sulla base delle origini campestri del quartiere, alcuni hanno avanzato l'ipotesi che il nome sia da legare alla presenza di vigneti adibiti alla produzione del "lora", un vino leggero prodotto in [[Storia romana|epoca romana]]<ref name=":0" />. Inoltre, in virtù della presenza di coloni greci all'interno dei fondatori dell'[[Storia di Como|''oppidum'' di Como]],<ref name=":0" /> qualcuno ha proposto un'origine dal termine [[Lingua greca antica|greco]] ''αὔρα (aúra)''.<ref name=":0" /><ref>{{Cita|AA.VV.|p. 10|Maiocchi|titolo=Lora settembre 1962 - Centenario [...]}}.</ref>
Altre ipotesi legherebbero il toponimo alla particolare posizione geografica del luogo. In questo contesto, il toponimo potrebbe indicare il fatto che Lora si trova sull' "orlo" (in [[Latino volgare|latino]], ''ōra'') della conca che ospita il centro città<ref name=":0" /> e/o in un luogo caratterizzato dalla presenza di "vento" (dal latino ''aura'')<ref group=N>Cfr. le origini del toponimo [[Boffalora sopra Ticino|Boffalora]]</ref>.
== Storia ==
Sul territorio lorese è stata ritrovata una tomba con corredo funebre databile alla tarda [[età del ferro]]<ref name=":13">{{Cita|Giughello|pp. 9-10|lastoria|titolo=Lora - La storia}}.</ref>.
Attorno all'anno [[1000]], il territorio lorese è attestato come un'area ricca di campi di grano, [[feudo|infeudata]] dal [[Basilica di San Fedele|Capitolo di San Fedele]]<ref name=":0" /><ref name=":3" />.
Durante la [[guerra decennale]], il [[Monte Goi]] (allora nominato ''Tegollium'') fu teatro di uno scontro tra le truppe di Como e quelle dei [[Cantù|canturini]], schierati dalla parte di [[Milano]]<ref name=":13" />.
Successivamente inserito nei [[Corpi Santi di Como]], durante l'episcopato di [[Feliciano Ninguarda]] il territorio lorese era alle dipendenze della [[Chiesa di San Donnino (Como)|parrocchia di San Donnino]] in Como, anche se la chiesa vicaria di San Simone e la Cappelletta di Santa Maria erano ancora nell'area d'influenza del capitolo della [[Basilica di San Fedele|Basilica San Fedele]]<ref name=":14">{{Cita|Giughello|p. 10|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref>. In seguito, la Cappellania di Lora fu in un primo tempo annessa alla [[Pieve di Zezio]] Inferiore, poi aggregata alla parrocchia facente capo alla [[Chiesa di San Bartolomeo (Como)|chiesa di San Bartolomeo]] e infine, il 21 gennaio 1863<ref name=":9">{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=23789|titolo=SIUSA - Parrocchia dei SS. Simone e Giuda in Lora di Como|sito=siusa.archivi.beniculturali.it|accesso=2020-03-05}}</ref>, elevata a sede parrocchiale<ref name=":14" />. Tra le varie condizioni di erezione della parrocchia, si rinunciò a smembrare Lora dai [[Corpi Santi di Como|Corpi Santi]], al fine di permettere ai poveri del quartiere di poter continuare a godere delle beneficenze previste dallo status di Corpo Santo cittadino.<ref name=":2">{{Cita|Giughello|p. 13|unastoria|titolo=Lora - Una storia}}.</ref>
Dal [[1817]] al [[1884]] Lora fece parte del comune di [[Camerlata]]<ref name=":13" />.
La vocazione agricola del quartiere si è mantenuta intatta per secoli fino al [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]], quando i rioni loresi erano ancora circondati da campi<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.laprovinciadicomo.it/stories/cultura-e-spettacoli/la-chiesa-di-lorasantuario-dei-caduti-rurali_4514_11/|titolo=La chiesa di Lora Santuario dei Caduti Rurali|lingua=it|accesso=2018-12-23}}</ref>. Del passato agricolo di Lora rimangono oggi solo l'iscrizione ''Tempio Votivo ai Rurali Caduti'' sulla facciata della [[Chiesa dei Santi Simone, Giuda e Andrea]]<ref>https://www.laprovinciadicomo.it/stories/cultura-e-spettacoli/la-chiesa-di-lorasantuario-dei-caduti-rurali_4514_11/</ref> e la località ''Scim''<ref group=N>Una collina situata nella parte meridionale del quartiere, a sud della via Oltrecolle.</ref> (toponimo che deriverebbe dall'omonimo termine celtico dal significato di "dorso", ad indicare la natura collinare del luogo<ref name=":0" />), dove si trovano gli ultimi campi della proprietà Salterio oggi nota come ''Casa di Gino''.<ref name=":6">{{Cita web |url=https://www.casadigino.org/storia.html |titolo=Copia archiviata |accesso=12 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170324185421/http://www.casadigino.org/storia.html |dataarchivio=24 marzo 2017 |urlmorto=sì }}</ref>
A partire dagli anni '50 si assistette a un crescente sviluppo urbano del quartiere.'''''<ref name=":05222222">{{cita|Larghi|p. 2}}.</ref>''''' Nell'estate 1950, si inaugurarono le prime [[INA-Casa|case-INA]] di Lora, alla presenza di [[Amintore Fanfani]]<ref>{{Cita|AA.VV.|p. 20|Maiocchi|titolo=Lora settembre 1962 - Centenario [...]}}.</ref><ref name=":1522">{{Cita|AA.VV.|p. 8|noi|titolo=Noi di Lora}}.</ref>.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa dei Santi Simone, Giuda e Andrea ====
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Simone, Giuda e Andrea}}
La chiesa dei Santi Simone, Giuda e Andrea (1942),<ref>{{Cita web|url=http://www.jsc15.it/xxco-272-una-chiesa-votiva/|titolo=XXCO_272: Una chiesa votiva|autore=Fabio Cani|sito=JSC15 - Journal dal Lago di Como, Lecco e Brianza|data=2016-09-29|lingua=it-IT|accesso=2021-04-19|urlmorto=sì}}</ref> più comunemente nota come parrocchiale dei Santi Simone e Giuda,<ref name=":18">{{Cita|Giughello|p. 18|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref><ref name=":3" /><ref>{{Cita|AA.VV.|p. 40|Maiocchi|titolo=Lora settembre 1962 - Centenario [...]}}.</ref> ospita la sede della parrocchia di Lora. [[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6356370.jpg|miniatura|Foto d'epoca dell'altare sinistro della parrocchiale|alt=|235x235px]]
==== Chiesa di Santa Maria della Provvidenza ====
La chiesa si trova nel complesso che ospita la casa madre delle [[Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza]]<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.suipassididonguanella.org/don-guanella-e-i-suoi-luoghi/punti-guanelliani/|titolo=Punti Guanelliani|sito=Sui Passi di Don Guanella|lingua=it-IT|accesso=2019-10-29}}</ref>. In stile [[Architettura neogotica|neogotico]], la chiesa venne completata nel [[1902]] su progetto dall'ingegner Silvio Valli e successivamente ampliata nel [[1936]]<ref name=":5" />. Come recita una lapide all'interno dell'edificio religioso, la rinnovata chiesa fu consacrata dal [[vescovo di Como]] Alessandro Macchi nell'ottobre dello stesso anno. Una cappellina attigua alla chiesa ospita le spoglie di Caterina Guanella, sorella di [[Luigi Guanella|san Luigi]], e di suor Marcellina Bosatta, cofondatrice delle [[Figlie di Santa Maria della Provvidenza]] e sorella della [[beata]] [[Chiara Bosatta|Chiara]]<ref name=":5" />.
==== La "Cappelletta" ====
Poche decine di metri più a monte rispetto al complesso di Santa Maria della Provvidenza si trova la cosiddettà "Cappelletta", un ex-[[Oratorio (architettura)|oratorio]] dedicato alla Vergine [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] - oggi [[sconsacrato]] - ma citato negli atti delle [[Visita pastorale|visite pastorali]] alla Pieve di Zezio da parte vescovi [[Feliciano Ninguarda|Ninguarda]] (XVI secolo),<ref name=":11" /> [[Giambattista Castelnuovo]] ([[1823]])<ref name=":11">{{Cita|Giughello|p. 15|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref> e [[Teodoro Valfrè di Bonzo|Teodoro Valfré di Bonzo]] ([[1903]])<ref name=":9" />.
Nel [[1807]] costituiva una chiesa sussidiaria della [[Chiesa di San Bartolomeo (Como)|parrocchiale di San Bartolomeo]] in Como, parrocchia dalla quale risultava dipendere già negli atti di una visita pastorale effettuata da un delegato vescovile nel 1778<ref>{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=20648&RicProgetto=reg-lom|titolo=Parrocchia di San Bartolomeo di Como
Sede: Como}}</ref>. Fino alla seconda metà del XIX secolo, il vicario della [[chiesa di San Giuseppe in Valleggio]] di Como (anch'essa allora alle dipendenze della parrocchia di San Bartolomeo) aveva ancora il diritto di portare la [[Eucaristia|comunione]] agli ammalati che abitavano nei pressi della Cappelletta<ref>{{Cita|Giughello|p. 16|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref>. Nel [[1878]], per finanziare i lavori di ampliamento di quella che allora era la chiesa parrocchiale di Lora, la Cappelletta fu venduta a Fulvia Sormani De Herra<ref>{{Cita|Giughello|p. 15|unastoria|titolo=Lora - Una storia}}
</ref> (allora proprietaria di villa Fulvia a [[Lipomo]]), la quale si impegnò a mantenere l'oratorio come luogo di culto per i vent’anni successivi all'acquisto dell'immobile<ref>{{Cita|Giughello|p. 17|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref>.
=== Architetture civili ===
==== Casa Santa Maria della Provvidenza ====
In posizione dominante sul primo [[tornante]] della [[Strada statale 342 Briantea|strada]] che da Lora conduce al ponte di San Martino in Como si trova Santa Maria della Provvidenza<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.memorieinfoto.it/foto/como-lora-casa-%E2%80%9Csanta-maria-della-provvidenza%E2%80%9D|titolo=Como-Lora, Casa “Santa Maria della Provvidenza” {{!}} Memorie in foto|accesso=2019-10-29}}</ref>, casa madre delle religiose [[Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza|guanelliane]]<ref name=":5" /><ref name=":12" />.
Il complesso si sviluppò a partire da una [[filanda]], costruita nel [[1760]] dai fratelli Binda (e, per questo motivo, soprannominata "La Binda"). In seguito a una serie di passaggi di proprietà e di variazioni di destinazione d'uso, il primo gennaio del [[1897]] la struttura fu acquistata per 45000 lire da [[Luigi Guanella|don Luigi Guanella]], che nel marzo dello stesso anno vi trasferì il reparto femminile della "Casa della Divina Provvidenza" di Como<ref>{{Cita web|url=http://www.operadonguanella.it/news/647-don-guanella-e-maria-madre-della-provvidenza|titolo=Don Guanella e Maria Madre della Provvidenza|accesso=2019-10-29}}</ref>.
La ciminiera della ex-filanda venne riconvertita in un campanile, sulla cui sommità nel 1898 venne collocata una statua raffigurante il [[Sacro Cuore di Gesù|Sacro Cuore]]. In occasione delle [[celebrazioni voltiane]] del 1899, don Guanella si fece invano promotore di un progetto finalizzato a trasformare il campanile di Casa Santa Maria in un faro visibile da due luoghi simbolo della vita di [[Alessandro Volta]]: il centro di Como e [[Camnago Volta]].<ref>{{Cita web|url=https://www.operadonguanella.it/index.php/san-luigi-guanella/la-vita/novita-su-don-guanella|titolo=Novità su Don Guanella|sito=www.operadonguanella.it|accesso=2025-01-22}}</ref> Dopo essere stata colpita da un fulmine nel maggio del 1941, nel 1943 la statua del Sacro Cuore venne rimpiazzata da un'analoga opera d'arte avente lo stesso soggetto.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Silvia Fasana|titolo=Da 125 anni la Casa "Santa Maria della Provvidenza" a Lora|rivista=La Divina Provvidenza|numero=2-2022|p=18}}</ref>
Oltre a una Residenza Sanitaria per anziane, la struttura ospita un museo dedicato alla [[Chiara Bosatta|Beata Chiara Bosatta]],<ref name=":5" /><ref name=":4" /><ref name=":1" /><ref name=":12">{{cita|Vendramin|quarta di copertina}}.</ref> raffigurata in alcuni dipinti di [[Mario Bogani]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=redazione|url=https://www.inliberta.it/mario-bogani-pittore-di-don-guanella/|titolo=Mario Bogani, pittore di Don Guanella|sito=InLibertà|data=2015-01-07|accesso=2025-01-31}}</ref><ref>{{cita|Vendramin|pp. 22-29}}.</ref>.
==== Casa di Gino ====
Nel [[1937]] l’imprenditore Carlo Grassi<ref name=":6" /> (1886-1950) acquistò la proprietà "Salterio",'''''<ref name=":05222222423">{{cita|Buffoni|p. 17|Gino}}.</ref>''''' allo scopo di utilizzarla non solo come tenuta di famiglia, ma anche come sede per le sue imponenti collezioni d’arte, comprensive di reperti archeologici egizi, di oggetti d’arte orientale e di una lunga serie di dipinti realizzati da pittori dell’Ottocento italiano ([[Giovanni Fattori|Fattori]], [[Giuseppe De Nittis|De Nittis]], [[Giovanni Boldini|Boldini]], gli [[Scapigliatura|Scapigliati]] milanesi), del [[Divisionismo]] ([[Gaetano Previati|Previati]], [[Giovanni Segantini|Segantini]], [[Giuseppe Pellizza da Volpedo|Pellizza da Volpedo]]), artisti internazionali ([[Édouard Manet|Manet]], [[Vincent van Gogh|Van Gogh]], [[Paul Cézanne|Cézanne]]) e avanguardisti italiani (a partire da [[Giacomo Balla|Balla]], amico personale del Grassi, ma anche [[Umberto Boccioni|Boccioni]], [[Giorgio Morandi|Morandi]], [[Filippo de Pisis|De Pisis]] e [[Arturo Tosi|Tosi]]).<ref name=":7">{{Cita web|url=http://www.gam-milano.com/it/le-collezioni/collezione-grassi/|titolo=GAM Milano: Collezione Grassi|accesso=2019-10-29|dataarchivio=29 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191029165627/http://www.gam-milano.com/it/le-collezioni/collezione-grassi/|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Casa di Gino Salterio.png|miniatura|Casa di Gino: viale d'ingresso|alt=]]
Durante la [[seconda guerra mondiale]], il figlio Gioacchino'''''<ref name=":05222222423" />''''' - detto Gino - si era arruolato volontario, ma morì a soli diciott’anni durante la battaglia di El Alamein<ref name=":6" /><ref name=":7" /><ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/musei/museo-gregoriano-egizio/sala-vi--la-collezione-carlo-grassi/sala-vi--la-collezione-carlo-grassi.html|titolo=Sala VI. La Collezione Carlo Grassi|lingua=it|accesso=2019-10-29}}</ref>. Scossi dall’avvenimento, i coniugi Grassi maturarono la decisione di donare la tenuta ad un’istituzione benefica<ref name=":6" />. Fu così che nel [[1946]], con la mediazione del parroco Giuseppe Majocchi, Carlo Grassi e la moglie Nedda Mieli decisero di perpetuare la memoria del figlio Gino con una donazione alla “Casa Divina Provvidenza” dei [[Servi della carità|guanelliani]] di Como, che tramutarono la tenuta in un’azienda agricola finalizzata all'accoglienza giovani che, per diverse vicende della vita, avevano bisogno di essere rieducati e reinseriti nella società<ref name=":6" />. Da quel momento in poi, la proprietà Salterio venne chiamata “Casa di Gino”<ref name=":6" />.
Alla morte di Carlo Grassi, su desiderio della vedova il materiale archeologico di famiglia fu donato a papa [[Papa Pio XII|Pio XII]]; dal [[1951]], le opere furono quindi esposte nei [[Musei Vaticani]] con il nome di “[[Museo gregoriano egizio|Collezione Grassi]]”<ref name=":8" />. Analogo destino toccò agli oggetti d’arte orientale e ai dipinti, donati nel [[1956]] dalla Mieli al Comune di Milano<ref name=":7" /><ref name=":8" /> con la clausola che le opere fossero esposte in memoria del figlio Gino<ref name=":8" />.
Nel [[1986]] a Nedda Mieli fu riconosciuto l’Abbondino d’oro, la massima onorificenza che il comune di Como riserva alle proprie benemerenze<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.como.it/it/comune/abbondino-doro/albo-donore-dellabbondino-doro/|titolo=Albo d'Onore dell'Abbondino d'Oro|sito=Comune di Como|lingua=it|accesso=2019-10-29}}</ref>.
In cima al viale di accesso alla proprietà trova posto la cappella della Madonna delle Grazie. Nella chiesetta, al cui interno trovano posto le spoglie di Nedda Mieli, di Carlo e di Gino Grassi, l'[[abside]] è decorata da un affresco raffigurante il Crocifisso tra [[Luigi Guanella|san Luigi Guanella]] e la [[Chiara Bosatta|beata Chiara Bosatta]], opera realizzata nel 2015 da Francis Natan Abiamba.<ref>{{Cita pubblicazione|anno=2016|mese=Marzo|titolo=Inaugurazione dei due dipinti nella cappella "Madonna delle Grazie" a Casa di Gino|rivista=Fermarsi non si può|numero=1|pp=15-16}}</ref>
=== Altro ===
==== Le sorgenti "Refrecc" ====
L'estremità nord-orientale del quartiere rivolta verso la valle del torrente [[Cosia]] ospita le sorgenti Refrecc (dette anche “Frech di Carrè”), che tra il [[1890]] e il [[1993]] costituirono la più antica fonte di approvvigionamento dell'[[acquedotto]] pubblico di Como<ref name=":10">{{Cita web|url=http://www.comune.como.it/export/sites/default/it/doc/pgt/documento-di-piano/relazione/x24xPgt_Como_Ddp_Pagine_771_826.pdf|titolo=Le acque sotterranee}}</ref>.
La decisione di canalizzare le sorgenti del Refrecc in un acquedotto destinato a rifornire tutta la Convalle di Como risale all'ultimo quarto del XIX secolo, quando le sorgenti esistenti lungo i versanti e, soprattutto, l'acqua dei tantissimi pozzi scavati nel sottosuolo cittadino non erano più in grado garantire un approvvigionamento adeguato; non tanto per una carenza idrica, quanto piuttosto per un aumento dell'inquinamento dovuto alla crescita della popolazione e degli scarichi fognari da un lato e dall'assenza di un sistema protezione di [[Falda acquifera|falda]] dall'altro<ref name=":10" />. Fu così che, nel [[1883]], il Comune di Como decise di stipulare con l'imprenditore privato Giovanni Garrè un contratto di esclusiva per una fornitura di acqua attraverso un acquedotto (passato alla storia come "acquedotto Garrè") alimentato da una serie di vasche sotterranee, allora di grande dimensione e impatto, appositamente realizzate per raccogliere l'acqua delle sorgenti Refrecc<ref name=":10" />.
== Cultura ==
=== Musei ===
* Museo ''"Beata Chiara Bosatta"''<ref name=":5" /><ref name=":4" /><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.suipassididonguanella.org/musei-e-raccolte-museali/museo-beata-chiara-bosatta-lora-como/|titolo=Museo "Beata Chiara Bosatta" (Lora, Como)|sito=Sui Passi di Don Guanella|lingua=it-IT|accesso=2021-12-16}}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
==== Demografia pre-unitaria ====
* 1836: 226<ref>{{Cita|Giughello|p. 12|unastoria|titolo=Lora - Una storia}}.</ref>
==== Demografia post-unitaria ====
* 1863: 312<ref name=":2" />
* 1898: 550<ref>{{Cita|Giughello|p. 33|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref>
* 1910: 720<ref>{{Cita|Giughello|p. 35|laparrocchia|titolo=Lora - La Parrocchia}}.</ref>
Abitanti censiti all'interno del comune di Como<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Domizia De Rocchi (a cura di)|titolo=Comune di Como: Demografia in cifre|rivista=|volume=|numero=|url=http://www.comune.como.it/export/sites/default/it/doc/statistiche/popolazione-residente/06.xPgt_Como_Ddp_Pagine_552_597.pdf}}</ref>:
* 1981: 3160
* 1991: 3118
* 2001: 3009
* 2008: 2799
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
==== "Cappelletta" e "Oltrecolle" ====
Almeno dal XVIII secolo, il quartiere di Lora è attraversato da due importanti arterie stradali di Como.<ref>{{Cita|Giughello|pp. 6-7|unastoria|titolo=Lora - Una storia}}.</ref>
La prima, risistemata nel [[1817]]'''''<ref name=":06">{{cita|Borghese|p. 388}}.</ref>''''' ma già presente nel [[catasto Teresiano]] con la denominazione ''Strada del Monte di Brianza'',<ref>{{Cita|Giughello|pp. 33-34|lastoria|titolo=Lora - La storia}}.</ref> è la cosiddetta "Cappelletta", ossia un tratto della {{simbolo|Strada Statale 342 Italia.svg|45}} [[strada statale 342 Briantea|ex-strada statale 342 Briantea]].
La seconda, che s'innesta nella prima in prossimità del confine con [[Lipomo]], è la via Oltrecolle, la quale costituisce un [[Variante (strada)|bypass]] che permette di attraversare il territorio di Como lungo l'asse est-ovest (cioè provenendo da [[Bergamo]], [[Lecco]] o [[Varese]]) senza dover transitare dal centro città. Il nome deriva dal fatto che, nel percorso dall'innesto con la "Cappelletta" fino al quartiere di [[Muggiò (Como)|Muggiò]], la strada aggira il colle del Monte Goi.<ref>{{Cita|Giughello|p. 31|lastoria|titolo=Lora - La storia}}.</ref>
==== Altro ====
L'odierna via Maiocchi fu appositamente costruita per raggiungere la nuova chiesa parrocchiale, la quale si trovava in mezzo a una zona campestre e, pertanto, era raggiungibile solo attraverso sentieri di campagna.<ref name=":15">{{Cita|AA.VV.|p. 19|Maiocchi|titolo=Lora settembre 1962 - Centenario [...]}}.</ref><ref name=":152">{{Cita|AA.VV.|p. 7|noi|titolo=Noi di Lora}}.</ref>
=== Mobilità urbana ed extra-urbana ===
Negli [[Anni 1930|anni '30 del Novecento]], i mezzi pubblici non collegavano ancora Lora al centro città: a quel tempo esisteva solo un [[tram]] che si fermava poco lontano dal ponte di San Martino, cosicché tutta la salita della Cappelletta doveva essere percorsa con mezzi propri<ref>{{Cita|AA.VV.|p. 16|Maiocchi|titolo=Lora settembre 1962 - Centenario [...]}}.</ref>.
Il quartiere è servito da numerose linee di [[autobus]]. Oltre a una linea urbana facente capolinea nel centro del quartiere e a sporadici collegamenti con [[Camerlata]] e [[Breccia (Como)|Breccia]], la frazione di Lora è servita dai bus extraurbani diretti a [[Ponzate]], [[Erba]], [[Asso (Italia)|Asso]], [[Lecco]], [[Merate]], [[Brivio]] e [[Bergamo]].
== Sport ==
Nella stagione 2003-2004, la squadra di calcio S.S.D. Lora Lipomo prese parte al [[Eccellenza Lombardia 2003-2004|campionato di Eccellenza]], classificandosi al settimo posto.
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group=N/>
=== Bibliografiche ===
{{Note strette}}
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=D. Buffoni|titolo=Il libro di Gino. Sottotenente Gioacchino Grassi 1923-1941|annooriginale=1942|editore=|città=Lora|p=17|capitolo=La sua breve vita|cid=Gino|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=AA.VV.|curatore=Parrocchia SS. Simone e Giuda|titolo=Lora settembre 1962 - Centenario di erezione della parrocchia - XXV di Ministero Parrocchiale di Don Giuseppe Maiocchi - XX della Consacrazione del Tempio|annooriginale=1962|editore=Artegrafica|città=Como|cid=Maiocchi}}
*{{Cita libro|autore=Enrico Lecci|titolo=Primati e singolarità della Provincia Lariana. Ciò che non si trova nel "Baedeker"|annooriginale=1971|città=Como|cid=Lecci}}
*{{Cita libro|autore=Luciano Giughello|titolo=Lora - Una Storia|annooriginale=1978|editore=S.A.G.S.A.|città=Grandate|cid=unastoria}}
*{{Cita libro|autore=AA.VV.|curatore=Parrocchia dei SS. Simone e Giuda in Como|titolo=Cinquant'anni all'ombra del...campanile|annooriginale=1992|editore=Grafica A. Zeta|città=Erba|cid=ombra}}
*{{Cita libro|autore=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|p=388|cid=Borghese}}
* {{Cita libro|autore=Luciano Larghi|titolo=Simbologia & Iconografia nella Chiesa Parrocchiale di Lora|annooriginale=1992|città=Como|cid=Larghi|curatore=Circoscrizione N°2}}
*{{Cita libro|autore=Luciano Giughello|titolo=Lora - La Storia|annooriginale=2007|editore=Grafica Marelli|città=Como|cid=lastoria}}
* {{Cita libro|autore=Luciano Giughello|titolo=Lora - La Parrocchia|annooriginale=2007|editore=Grafica Marelli|città=Como|cid=laparrocchia}}
* {{Cita libro|autore=AA.VV.|curatore=Parrocchia dei SS. Simone e Giuda in Como|titolo=Noi di Lora|dataoriginale=Natale 2012|annooriginale=|editore=|città=|pp=1-12|cid=noi}}
*{{Cita libro|autore=Franca Vendramin|autore2=Silvia Fasana|titolo=Suor Chiara Bosatta - Pietra viva|annooriginale=|anno=2016|editore=Editrice Velar|città=Gorle|p=|capitolo=|cid=Vendramin|ISBN=}}
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