Profumo: differenze tra le versioni
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{{NN|moda|gennaio 2025}}
[[File:Perfume Bottles.JPG|miniatura|Una collezione di flaconi di profumo in vetro]]
Un '''profumo''' (dal [[lingua latina|latino]] ''per'', «attraverso», e ''fumum'', «fumo»)
== Storia del profumo ==
I [[Cosmesi|cosmetici]] profumati erano già conosciuti e utilizzati dagli [[Egizi]] circa 5000 anni fa (per esempio il ''kyphi''), come attestato da rinvenimenti archeologici nel sito di [[Luxor]]. Profumi vennero ampiamente utilizzati da tutti i popoli del [[Mediterraneo]] [[Antichità|antico]], dai [[Antica Grecia|Greci]]
▲Profumi vennero ampiamente utilizzati da tutti i popoli del [[Mediterraneo]] [[Antichità|antico]], dai [[Antica Grecia|Greci]], dai [[Civiltà romana|Romani]] e dagli [[Arabi]]. In quest'epoca i profumi erano a base oleosa, in quanto si trattava innanzitutto di proteggere la pelle arsa dal sole. A questa base oleosa si aggiungevano aromi vegetali. I più famosi e pregiati erano la [[mirra]], l'[[incenso]], l'[[aloe (botanica)|aloe]], il [[Nardostachys grandiflora|nardo]], il [[terebinto]], il [[Styrax benzoin|benzoino]]. I primi erano coltivati dai [[Sabei (Yemen)|Sabei]] ed altri popoli vicini, ovvero nell'attuale [[Yemen]], gli altri si trovavano anche sulle rive del [[Mediterraneo]].<br />
Nel [[Medioevo]] l'uso dei profumi in [[Europa]] decadde, sia perché le aree di produzione erano cadute in mano agli Arabi, sia perché la [[Chiesa cattolica]] guardava con sospetto tale consumo voluttuario. L'arte profumiera si sviluppò invece nel mondo [[islam]]ico ed in particolare in [[Persia]] dove fu inventata l'[[acqua di rose]]. Anche altri fiori furono utilizzati in ambito musulmano, come le [[zagara|zagare]]. Si trattava comunque sempre di profumi a base acquosa, stante il divieto islamico in materia di [[Bevanda alcolica|alcool]].<br />▼
La nascita della moderna arte profumiera avvenne a cavallo fra il [[Seicento]] ed il [[Settecento]] con l'ammodernarsi delle profumerie Europee e la nascita di nuovi prodotti commerciali come per esempio l'[[acqua di Colonia]] del profumiere italiano [[Giovanni Maria Farina]] evoluzione dell'[[Aqua Mirabilis]] del piemontese [[Giovanni Paolo Feminis]] e con lo sviluppo di nuovi centri produzione come la profumiera di [[Grasse]] (grazie alle estese coltivazioni di fiori) o come il sud Italia grazie alla grande presenza di agrumi e spezie coltivate ed esportate in tutta Italia ed Europa, primo fra tutti il [[bergamotto]] e il suo [[olio essenziale di bergamotto|olio essenziale]], divenuto ingrediente base di tutti i profumi moderni. Infatti in quest'epoca si diffusero profumi più delicati e leggeri, ma anche più economici e rivolti ad un bacino di utilizzatori più esteso.<br />▼
Un'ultima rivoluzione è avvenuta nel [[1921]] quando [[Coco Chanel]]<ref>Gabrielle Bonheur Chanel [http://www.colognehq.com/top-mens-cologne-reviews-ratings-2014/ Clara D. Lepore]</ref> ha prodotto il suo primo profumo. Da allora in poi sempre più profumi sono stati prodotti da ''maisons'' di abbigliamento, pelletterie ed altri campi del lusso, anziché da ditte specializzate. Quella nel settore cosmetico è stata infatti la prima applicazione del principio del ''[[total brand]]'', dell'uso, cioè, di un marchio nato in un settore per prodotti appartenenti ad altri settori merceologici. E tuttora è il campo in cui questo principio viene maggiormente applicato.▼
▲Nel [[Medioevo]] l'uso dei profumi in [[Europa]] decadde, sia perché le aree di produzione erano cadute in mano agli Arabi, sia perché la [[Chiesa cattolica]] guardava con sospetto tale consumo voluttuario. L'arte profumiera si sviluppò invece nel mondo [[islam|islamico]]
Componenti essenziali di un profumo moderno sono soprattutto l'alcool ed essenze naturali in esso disciolte come l'olio, oppure, come sempre più spesso accade, elementi sintetici profumati, chiamati "materie odorose" nel linguaggio specialistico. Al giorno d'oggi, la maggioranza di questi elementi profumati viene prodotta in grandi quantità e perciò a costi ridotti.▼
▲Fino alla fine del XVIII secolo Firenze e Venezia erano il polo di produzione di profumi più importante d'Europa. La nascita della moderna arte profumiera avvenne a cavallo fra il [[Seicento]] ed il [[Settecento]] con l'ammodernarsi delle profumerie Europee e la nascita di nuovi prodotti commerciali come per esempio l'[[acqua di Colonia]] del profumiere italiano [[Giovanni Maria Farina]] evoluzione dell'[[Aqua Mirabilis]] del piemontese [[Giovanni Paolo Feminis]] e con lo sviluppo di nuovi centri produzione come la profumiera di [[Grasse]] (grazie alle estese coltivazioni di fiori) o come il sud Italia grazie alla grande presenza di agrumi e spezie coltivate ed esportate in tutta Italia ed Europa, primo fra tutti il [[bergamotto]] e il suo [[olio essenziale di bergamotto|olio essenziale]], divenuto ingrediente base di tutti i profumi moderni. Infatti in quest'epoca si diffusero profumi più delicati e leggeri, ma anche più economici e rivolti ad un bacino di utilizzatori più esteso.
▲Successivamente, nel corso dell'[[Ottocento]] e del primo [[Novecento]] la varietà delle essenze disponibili aumentò, grazie alle [[esplorazioni geografiche]] ed al [[colonialismo]]. In quest'epoca si sono diffusi profumi come la [[vaniglia]], l'[[ylang ylang]], il [[Vetiver]], il [[Tea Tree]], coltivati nelle colonie europee dall'Africa all'Indonesia. Un'ultima rivoluzione è avvenuta nel [[1921]] quando [[Coco Chanel]]<ref>Gabrielle Bonheur Chanel [http://www.colognehq.com/top-mens-cologne-reviews-ratings-2014/ Clara D. Lepore] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141108104531/http://www.colognehq.com/top-mens-cologne-reviews-ratings-2014/ |data=8 novembre 2014 }}</ref> ha prodotto il suo primo profumo. Da allora in poi sempre più profumi sono stati prodotti da ''maisons'' di abbigliamento, pelletterie ed altri campi del lusso, anziché da ditte specializzate. Quella nel settore cosmetico è stata infatti la prima applicazione del principio del ''[[total brand]]'', dell'uso, cioè, di un marchio nato in un settore per prodotti appartenenti ad altri settori merceologici.
▲L'ultima tappa nella storia del profumo è posta alla fine del [[XIX secolo]] in contemporanea con lo sviluppo industriale. Si assiste a un cambiamento notevole dove i profumi vengono prodotti in serie, nascono [[i grandi magazzini]] e infine nascono i primi prodotti di sintesi grazie allo sviluppo della [[chimica organica]]. Componenti essenziali di un profumo moderno sono soprattutto l'alcool ed essenze naturali in esso disciolte come l'olio, oppure, come sempre più spesso accade, elementi sintetici profumati, chiamati "materie odorose" nel linguaggio specialistico. Al giorno d'oggi, la maggioranza di questi elementi profumati viene prodotta in grandi quantità e perciò a costi ridotti. Per la composizione di un profumo vengono mescolati insieme da 30 a 80 elementi profumati, scelti fra le circa 200 essenze naturali ed i quasi 2000 elementi sintetici esistenti.
== Classi di diluizione ==
{{Nota disambigua|l'omonimo singolo di [[Zoda]] e DIS|[[Eau de parfum (RMX)]]|Eau de parfum}}
A seconda della concentrazione degli oli eterici in essi contenuti, i diluenti vengono suddivisi nelle seguenti categorie:
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Più materie odorose sono comprese nel profumo, più si innalza il suo potenziale irritante, aumentando il numero di prodotti chimici che entrano in contatto con la pelle. Le varianti estreme o intense contengono una quantità di oli eterici ancora più alta.
Gli
== Intensità ed effetti del profumo ==
A seconda della sua composizione, ogni profumo ha una propria intensità e propri effetti.
* '''Soglia d'effetto''': il corpo reagisce al profumo di un'intensità quasi impercettibile
* '''Soglia della percezione''': si percepisce una certa aura, ma che non si sa definire
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=== Fiori ===
* [[Hyacinthus|giacinto]]
* [[gelsomino]] (usato solo in processi lunghi e complessi, poiché, ad esempio, una [[tonnellata]] di fiori di gelsomino dà origine a un solo [[chilogrammo|chilo]] di olio)
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* [[Viola (botanica)|viola]]
* [[cananga odorata|ylang ylang]]
* [[magnolia]]
* champaca
* [[caprifoglio]]
* [[freesia]]
=== Frutti ===
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* [[prugna]]
* ciliegia
* [[Ficus|fico]]
=== Spezie ===
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* balsamo di toluolo
* benzoino o [[styrax]]
* [[betula pendula]] ("[[cuoio]] di [[Russia]]")
* [[ginepro]]
* ladano ([[Cistus ladanifer]], usato spesso nelle composizioni [[fougère]])
* legno di [[Cedrus|cedro]]
* legno di rosa
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* radici dell'[[iris (botanica)|iris]] (molto preziose)
* foglie di [[tabacco]] (necessario per note di tabacco autentiche)
* [[
* [[uva moscatella]]
* [[vetiver]]
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* [[vanillina]]
* [[maltolo]] (dolcissimo, caldo, fruttato e simile al caramello)
* [[muschio bianco]]
* Sostanze odorose sintetiche appartenenti alla classe degli:
** alcoli (benzilmetilico, cinnamico, decilico, dodecilico, eptilico, fenilbutilico, feniletilico),
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Moschus chetone, moschus xilone e fenoli sostituiscono spesso il moschus animale. Le combinazioni policicliche del moschus sono state definitivamente proibite dal 2005.
== Critica ==
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== Storia ==
A partire dal [[XIX secolo]] l'arte del profumiere (rivolto a un vero e proprio commercio e produzione su larga scala) si diffonde in Europa fra Italia, Francia e Germania: fra i centri più importanti ci furono le città di Milano, Firenze (che insieme a Venezia fino alla fine del XVIII secolo era il polo di produzione di profumi più importante d'Europa), [[Colonia (Germania)|Colonia]] e [[Grasse]], mentre nel sud Italia inizia a diffondersi una vera e propria produzione ed esportazione all'estero di materie prime, dalle spezie al [[bergamotto]] e al suo [[olio essenziale di bergamotto|olio essenziale]].
== Economia ==
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Per innalzare gli indici di vendita del profumo, ma soprattutto affinché i clienti possano abituarsi ai nuovi profumi prima dell'acquisto, vengono messi a disposizione dei campioncini prova (di circa 2 ml). Spesso vengono prodotte boccette da 5 ml per i collezionisti. Flaconi grandi o piccoli (detti dummies) sono utilizzati invece per decorazioni.
Molti stilisti posseggono diversi [[brevetto|brevetti]] per la produzione di profumi e cosmetici, fonte di grandi guadagni. Inoltre i profumi vengono utilizzati per la aromatizzazione di altri tipi di prodotti. I campi in cui l'uso è più
== Note ==
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* ''The symrise genealogy'' - ediction 12 - ''Larousse del profumo e delle essenze''.
* ''Le Parfum'' di Edmondo Roudnitsk, Editions Puffi, Parigi 1980 - ISBN 2-13-046057-7.
* ''Viaggi e profumi: Alla scoperta degli aromi del mondo naturale'' di Luigi Cristiano e Gianni De Martino, collana Urra, Apogeo, Milano 2007- ISBN 88-503-2529-0; AnimaMundi edizioni, Otranto, 2022.
* ''Fragranze: Psicologia e biologia del profumo'' di George H. Dodd, Steve Van Toller, Aporie, 1998 - ISBN 88-85192-14-9.
* ''Il Profumo: Storia cultura e tecniche'' di [[Lorenzo Villoresi]], Ponte Alle Grazie, 1995 -ISBN 88-7928-271-9.
* ''Storia di un naso. Lo straordinario talento di una creatrice di profumi'', di [[Laura Tonatto]] e [[Alessandra Montrucchio]], [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] 2006.
* ''Le Parfum, des origines a nos jours'' di [[Annick Le Guérer]], ed. Odile Jacob.
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