Carrello d'atterraggio: differenze tra le versioni

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[[File:Antonov-225 main landing gear 2.jpg|thumb|right|Il robusto carrello d'atterraggio tipo "tandem" dell'[[Antonov An-225 Mriya|Antonov AN-225]]]]
Il '''carrello d'atterraggio''' - in [[lingua inglese|inglese]] ''"landing gear"'', "attrezzatura per l'atterraggio" - è un sistema meccanico costituito da un telaio solitamente retrattile e montato su ruote che sorregge un [[velivolo]] quando non è in volo e che viene usato per le manovre di [[decollo]] e [[atterraggio]] e per quelle a terra.
 
Solitamente composto da ruote fissate ad [[ammortizzatore|ammortizzatori]], può invece montare degli speciali sci per operazioni su superfici nevose o ghiacciate e galleggianti per operazioni su superfici d'acqua, come nel caso degli [[idrovolante|idrovolanti]]. Molti [[elicottero|elicotteri]] invece utilizzano un sistema composto da pattini che permettono di toccare terra quasi ovunque, ma rendono difficile lo spostamento dell'elicottero quando non è in volo.
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In fase di manutenzione dell'aeromobile, per assicurare la staticità dei carrelli si usa bloccarli mediante un perno con attaccata una bandierina rossa o arancione riportante la scritta <small>REMOVE BEFORE FLIGHT</small> (rimuovere prima del volo), che ha il compito di ricordare al personale addetto alla manutenzione di rimuovere il perno prima del volo affinché il carrello possa retrarsi all'interno del vano senza ostacoli.
 
Solitamente sono previste ridondanze multiple per evitare che un singolo guasto comprometta l'intero processo di estensione del carrello. Se il carrello è ad azionamento elettrico o idraulico, solitamente può essere alimentato in diversi modi. In caso di guasto al sistema di alimentazione, è sempre disponibile un sistema di estensione di emergenza. Questo sistema può prendere la forma di una manovella, una pompa azionata manualmente, o un sistema meccanico di caduta libera che disinnesta i bloccaggi e consente la caduta del carrello di atterraggio a causa della gravità. Alcuni aeromobili ad alte prestazioni possono anche essere dotati di un sistema di backup ad azoto pressurizzato.
 
=== Carrello biciclo ===
[[File:Douglas DC3.jpg|thumb|right|Il [[Douglas DC-3]] disponeva di un carrello classico che veniva parzialmente retratto nelle gondole dei motori]]
È costituito da due sole ruote principali poste anteriormente sotto la fusoliera o sotto le ali, poco avanti al baricentro e da un ruotino di coda. I primi aerei utilizzavano un [[pattino d'atterraggio]] al posto del ruotino. Questo tipo di carrello, più propriamente indicato a livello tecnico come ''triciclo posteriore'' o ''triciclo a ruotino posteriore''<ref name="dma.ing.uniroma1.it"/>, viene più spesso indicato come '''carrello convenzionale''' poiché montato sulla maggior parte dei primi modelli di aeroplano, ma la diffusione generale di superfici d'atterraggio asfaltate ha fatto sì che oggi giorno il tipo più diffuso sia ormai quello a triciclo.<ref name = "faa.gov">https://www.faa.gov/regulations_policies/handbooks_manuals/aircraft/amt_airframe_handbook/media/ama_Ch13.pdf {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170207075955/https://www.faa.gov/regulations_policies/handbooks_manuals/aircraft/amt_airframe_handbook/media/ama_Ch13.pdf |data=7 febbraio 2017 }}.</ref>
 
Il vantaggio di questo tipo di carrello è che permette l'atterraggio e il decollo anche da piste semi-preparate o comunque non in condizioni ottimali: questo perché la ruota anteriore dei carrelli tricicli non è molto resistente, al contrario della robustezza dovuta al fatto di usare due sole ruote. Inoltre questo sistema tiene l'elica lontana da eventuali terreni accidentati. Un altro vantaggio è la minore resistenza sia al suolo che in aria di due ruote invece che tre.<ref name="faa.gov"/>
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===Ammortizzatori<ref name = "ReferenceA">POLITECNICO DI MILANO - DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE IMPIANTI AEROSPAZIALI – DISPENSE DEL CORSO, VERSIONE 2005
Capitolo 10 – Organi d'atteraggioatterraggio.</ref>===
 
Gli ammortizzatori costituiscono il componente principale del carrello ed hanno la funzione di assorbire energia durante la loro deformazione, restituendone solo una parte e dissipando il resto.
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===Freni===
 
Il peso del velivolo e la sua velocità di atterraggio condizionano la tecnologia impiegata per l'impianto freni, che unitamente all'impianto di [[Inversori di spinta|inversione spinta]] (reverse), [[Deflettore (aeronautica)#Ground spoiler|spoilers di terra]] ecc., ha il compito di assorbire l'energia cinetica del velivolo dopo l'atterraggio o durante un decollo interrotto.
 
L'impianto è costituito da vari componenti, tra questi i seguenti non si trovano nel carrello:
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Il sistema anti-bloccaggio permette l'impiego di dispositivi di frenatura automatica (''auto-braking'').<ref name="ReferenceA"/>
 
====Auto-brakeAutobrake====
{{Vedi anche|Autobrake}}
Quando il controllo del rullaggio è impostato su auto-brakingautobraking, il pilota non deve premere sui pedali per frenare perché la manovra viene effettuata automaticamente. Con il sistema armato in modalità d'atterraggio, i freni vengono attivati quando il velivolo tocca il suolo, oppure dopo l'estensione degli aerofreni, generando un'intensità di frenata costante pre-impostata dal pilota. Con il sistema armato in modalità di decollo, un'operazione tipica del decollo abortito (estensione aerofreni, riduzione al minimo delle manette-motore, inserimento inversori di spinta) attiva alla massima intensità l'auto-brakingautobraking.
In tutti i casi il pilota può disattivare l'auto-brakingautobraking premendo i pedali oltre un'escursione definita o disattivando un interruttore dedicato.
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=carrello|wikt=carrello|commons=Category:Undercarriages}}
 
== Collegamenti esterni ==