Utente:Leo Pasini/Sandbox: differenze tra le versioni

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Yakovlev Yak-7: progressi
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* <nowiki>[[File:foto.jpg|left|thumb|didascalia.]]</nowiki>
* <nowiki>{{formatnum:xxxx}}</nowiki>
* <nowiki>{{converti|400|hp|kW|abbr=on|lk=on|0}}</nowiki> ({{tl|Converti}})
* <nowiki>{{M|3.678|e=3|k|m|nl=X}}</nowiki> ({{tl|M}})
* <nowiki>{{Russo|Михаил Сергеевич Горбачёв|Michail Sergeevič Gorbačëv}}</nowiki> ({{tl|Russo}})
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* [http://www.uswarplanes.net/designations.html Designazioni velivoli USA]
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====redirect====
* ...
 
====E questo?====
*[http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1948/1948%20-%200245.html Bellatrix]
 
==== Magazzino delle idee ====
{{Cassetto
|colore=gold
|titolo= I sogni nel cassetto, il cassetto dei sogni
|testo=
* '''Progetti impegnativi'''
#[[English Electric Lightning]]
#[[Republic P-47 Thunderbolt]]
* '''Voci da creare'''
#[[EFW N-20.2 Arbalète]]
#[[Wright R-540]]
#[[Wright R-760]]
#[[Nikitin-Shevchenko IS]]
#[[Northrop N-3PB]]
#[[Siddeley Puma]]
#[[Hispano-Suiza 12L]]
* '''Voci da sistemare'''
#[[SIAI-Marchetti SA-202]] / [[FFA AS-202 Bravo]]
#[[Supermarine Spiteful]]
#[[SAI Ambrosini Sagittario]]
#[[Bristol Beaufighter]]
#[[Dassault Mirage G]]
#[[Avro Canada CF-105 Arrow]]
#[[Lockheed L-10 Electra]]
|senzabordo=si
}}
 
== ''Infobox Militare'' ==
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome= Vought V-173
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}}
 
== [[YakovlevMikoyan-Gurevich YakMiG-713]] ==
Lo Yak-7 nacque come aereo da addestramento derivato dallo Yak-1 (noto inizialmente come I-26<ref group=N>La sigla «I» indica un aereo da caccia, dal russo «Истребитель», traslitterato «Istrebitel’».</ref>), sul finire del 1939<ref name=HHST24>{{Cita|Stapfer, 1986|p. 24|HHST}}.</ref> oppure, secondo altri, all'inizio del 1940<ref name=YGDK41>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 41|YGDK}}.</ref>. Come già nel caso del caccia, le autorità governative autorizzarono in tempi rapidi la costruzione della nuova macchina, considerando che l'OKB-115 si sarebbe trovato avvantaggiato dal lavoro già svolto in precedenza, senza dover partire dal foglio bianco per realizzare un nuovo aereo<ref name=YGDK41/>.
 
Il risultato di questo processo fu il primo [[prototipo]] che, denominato UTI-26-1<ref group=N>In russo la sigla «УТИ» indica «Учебный Тренировочный Истребитель», traslitterato «Učebnyj Trenirovočnyj Istrebitel’», cioè «caccia da addestramento»</ref>, era sostanzialmente un I-26 con la [[cabina di pilotaggio]] a due posti e l'[[ala (aeronautica)|ala]] spostata di 10&nbsp;[[metro|cm]] verso coda<ref name=BGYG62>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 62|BGYG}}.</ref> al fine di equilibrare il [[centro di massa]] dell'aereo. Il prototipo volò per la prima volta il 23 luglio 1940 e sostenne le [[prove di volo]] richieste dalle autorità statali nel periodo tra il 28 agosto ed 19 settembre<ref name=YGDK41/>.
 
Emersero problemi alle giunture nella struttura portante ed al [[carrello d'atterraggio]] che risultò strutturalmente fragile ed insufficientemente inclinato per impedire "impuntate" del muso durante l'atterraggio. Per quanto queste criticità fossero particolarmente problematiche per un addestratore, le autorità non videro alternativa all'immettere in produzione l'UTI-26 che veniva considerata l'unica macchina disponibile in grado di formare i piloti all'impiego dei nuovi caccia I-26, [[Mikoyan-Gurevich MiG-1|I-200]] e [[Lavochkin Gorbunov Gudkov LaGG-3|I-301]] già in produzione; i problemi emersi sarebbero stati risolti con un secondo prototipo<ref name=YGDK41/>.
 
Identificato con la sigla UTI-26-2, l'aereo fu modificato nella struttura principale, nell'[[impennaggio]] e nel carrello d'atterraggio; le modifiche introdotte risolsero la maggior parte dei problemi inizialmente evidenziati anche se la nuova configurazione del carrello ne creò di nuovi. Per altro la nuova struttura del telaio generò un nuovo avanzamento del baricentro rivelatosi portatore di maggior stabilità, come confermato nei test svolti a partire dai primi giorni del 1941<ref name=YGDK42>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 42|YGDK}}.</ref>.
 
Dal punto di vista delle prestazioni, l'UTI-26-2 si avvicinò molto al progenitore facendo sviluppare la velocità massima di 586&nbsp;[[chilometro orario|km/h]] a {{formatnum:4500}}&nbsp;m di quota; lo spazio necessario per il decollo era di 310&nbsp;m mentre quello per l'atterraggio era di 750&nbsp;m a causa della fragilità strutturale del carrello che sconsigliava l'impiego brusco dell'impianto frenante<ref name=YGDK42/>.
 
Le autorità sovietiche adottarono la direttiva che metteva in produzione lo Yak-7UTI<ref group=N>Il sistema di designazione che utilizzava le prime lettere del cognome del progettista era stato adottato ufficialmente nel dicembre del 1940.</ref> il 4 marzo del 1941 e l'impianto designato fu il GAZ<ref group=N>Dal russo «Государственный Авиационный Завод», «Gosudarstvenny Aviatsionnyy Zavod» cioè «Fabbrica Aeronautica di Stato».</ref> n° 301 di [[Mosca (Russia)|Mosca]], che fino ad allora aveva prodotto gli Yak-1; il primo Yak-7UTI di serie fu portato in volo il 18 maggio e le prime consegne ai reparti ebbero inizio pochi giorni prima dell'[[Operazione Barbarossa|inviasione tedesca]]<ref name=YGDK42/>. Dopo il completamento di 87 aerei uno degli [[ingegnere|ingegneri]] del GAZ n°301 suggerì di ovviare al problema di solidità del carrello mediante l'eliminazione del sistema di ritrazione; la soluzione del carrello fisso venne resa effettiva a partire dagli esemplari prodotti in agosto<ref name=YGDK43>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 43|YGDK}}.</ref>.
 
Uno dei primi interventi di modifica dello Yak-7UTI, curato direttamente dall'OKB-115, riguardò alcuni esemplari che furono trasformati in [[aereo da ricognizione|ricognitori]] per compiti [[tattica|tattici]] mediante alcune modifiche tra le quali l'installazione di un seggiolino [[corazzatura|corazzato]] per il [[aviatore|pilota]], di un'apparecchiatura [[fotocamera|fotografica]] sistemata alle sue spalle e di un [[Cupolino (aeronautica)|tettuccio]] di forme modificate<ref name=YGDK43/>. In funzione del loro ruolo questi velivoli furono denominati Yak-7R<ref group=N>In russo «Разведчик», traslitterato «Razvedčik», letteralmente «Esploratore».</ref>.
 
Nel mese di agosto del 1941<ref name=YGDK45>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 45|YGDK}}.</ref>, questa volta sotto la direzione del responsabile del progetto nel GAZ n°301 K. Sinel’ŝikov<ref group=N>In caratteri [[alfabeto cirillico|cirillici]] «К. Синельщиков», traslitterato quindi «K. Sinelshchikov» secondo il sistema anglosassone</ref>, un velivolo preso dalla catena di montaggio (numero di serie 04-11) venne modificato in vero e proprio aereo da caccia: l'aereo manteneva la postazione posteriore e fu dotato di corazzatura alle spalle del pilota, di [[serbatoio autosigillante|serbatoi autosigillanti]] che si riempivano di gas [[Inerte (chimica)|inerte]] man mano che si vuotavano del carburante, di tre lanciatori di razzi [[RS-82]] sotto ogni semiala, di un cannone assiale [[ShVAK]] [[calibro (armi)|calibro]] 20&nbsp;mm sparante attraverso il mozzo dell'[[elica]] con 120 colpi e di due mitragliatrici [[ShKAS]] calibro [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]] sotto la cappottatura del motore, con 750 colpi ognuna.<ref name=HELE60>{{Cita|Leonard, 2005|p. 60|HELE}}.</ref>
 
Sinel’ŝikov non concordò con Jakovlev le modifiche apportate; una volta informato, il progettista restò scettico sulla necessità di quei cambiamenti<ref name=HELE60/>. Dopo brevi test svolti presso la fabbrica, l'aereo risultò sotto alcuni aspetti addirittura migliore rispetto allo Yak-1. Sottoposto alla valutazione delle autorità, trovò la loro immediata approvazione. I test di tiro dimostrarono che l'installazione dell'armamento completo non aveva effetti negativi sulle caratteristiche di volo o sulle prestazioni complessive del nuovo caccia mentre la sua stabilità come piattaforma di tiro venne giudicata migliore rispetto a quella dei monoposto Yak-1 e LaGG-3 così come la precisione del tiro con i razzi RS-82 era migliore rispetto a quella del MiG-3<ref name=GKK88>{{Cita|Gordon, Kommissarov e Kommissarov, 2005|p. 88|GKK}}.</ref>.
 
Il [[pilota collaudatore]] A. N. Lazarev sottolineò le buone caratteristiche di volo dello Yak-7 come caccia, la facilità di uscire dalla [[Vite (aeronautica)|vite]] e il buon comportamento in picchiata, caratteristiche che egli riteneva superiori a quelle dello Yak-1. Ma i difetti inerenti il propulsore persistevano; altri affliggevano le tubazioni del motore M-105P, il sistema di bloccaggio del carrello e il ruotino di coda<ref name=HELE60/>.
 
Il [[Comitato di difesa dello Stato]] (GKO<ref group=N>In russo «Государственный Краснознаменный Обороны», traslitterato «Gosudarstvennyj Krasnoznamennyj Oborony»</ref>) ed il [[Consiglio dei commissari del popolo dell'Unione Sovietica|Commissariato del popolo per l'industria aeronautica]] (NKAP<ref group=N>In russo «Народный Комиссариат Авиационной Промышленности», traslitterato «Narodnyj Komissariat Aviacionnoj Promyšlennosti»</ref>) emanarono nell'agosto 1941 i decreti necessari affinché lo Yak-7 fosse prodotto dai GAZ n°301 e n°153; tuttavia le maestranze del GAZ n°301 dovettero essere evacuate a [[Novosibirsk]] dove condivisero gli impianti dell'impianto n°153. Per questa ragione nel 1941 furono prodotti soltanto 62 aerei: 51 nel settembre/ottobre dal GAZ n°301 e 11 dal n°153 in dicembre<ref name=HELE60/>.
 
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L'[[Cabina di pilotaggio|abitacolo]] posteriore venne mantenuto, in modo da poter utilizzare l'aereo come corriere veloce, o per trasporti particolari, o per potervi alloggiare un serbatoio supplementare o altro equipaggiamento. Il motore era un M-105P e l'aereo venne così designato Yak-7/M-105P.
 
 
 
 
 
Un'altra importante variante fu lo Yak-7B/M-105PA. Su questo modello, le due ShKAS poste sul motore furono rimpiazzate da altre due mitragliatrici UBS con 400 colpi (260 per la sinistra e 160 per la destra). L'aereo - denominato per brevità Yak-7B - era potenziato da un motore M-105PA con un cannone assiale ShVAK con 120 colpi. I radiatori per l'olio e per il glicole erano stati ampliati (per ridurre il surriscaldamento dei liquidi) e inclinati leggermente all'ingiù. L'isolamento della struttura venne incrementato, il ruotino di coda diventò totalmente retrattile; le giunture e la copertura erano realizzate in modo più accurato, il riduttore dell'elica funzionava meglio; venne installato un sistema elettropneumatico di ricarica; la struttura dell'abitacolo venne rinforzata. Lo Yak-B svolse 27 test di volo nel gennaio e nel febbraio 1942. I rapporti sottolineavano che l'aereo, mentre "non era inferiore al LaGG-3 ed al MiG-3 e agli altri tipi di aereo di produzione estera in servizio in URSS", era più stabile e vantava migliori caratteristiche di volo.
 
In seguito, il GKO autorizzò la produzione nelle Fabbriche N°153 al posto dello Yak-7A, dall'aprile 1942 e 261 macchine vennero costruire fino a luglio. Dopo il 20 maggio, l'aereo venne equipaggiato con un serbatoio da 18 [[gallone|galloni]] nell'abitacolo posteriore. Ma i piloti che impiegarono l'aereo su [[Stalingrado]] e sul [[Kuban']], lo rimossero, in quanto non era protetto dai colpi nemici e influenzava negativamente le caratteristiche di volo. I piloti affermavano che era facile da pilotare ad ogni quota, stabile e facile da tenere in efficienza, anche se non cabrava con la stessa velocità dei Bf 109. Il modello era altrettanto maneggevole e veloce, eccetto nel piano verticale.
L'aereo aveva, però, anche dei difetti: i radiatori opponevano un'eccessiva resistenza aerodinamica, i pannelli dell'abitacolo erano di vetro di scarsa qualità; il posto di pilotaggio non era sufficientemente protetto, la corsa di [[decollo]] ed [[atterraggio]] era troppo lunga e, soprattutto, il velivolo era sottopotenziato.<ref name= "Leonard p. 78.">Leonard 2005, p. 78.</ref>
 
== Storia del progetto ==
 
== Tecnica ==
 
=== Cellula ===
=== Motore ===
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== Impiego operativo ==
 
=== Incidenti ===
 
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''Dati tratti da Aviation Safety Network''
 
* {{Cita web|autore= |url=https://aviation-safety.net/database/record.php?id=19810718-0 |titolo=Aircraft accident Canadair CL-44D4-6 LV-JTN Yerevan |accesso=6 dicembre 2018 |lingua=en |editore= |sito=Aviation Safety Network |data= |cid=ASN}}
* [https://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1981/1981%20-%202475.html Flight]
 
== Versioni ==
''Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da'' "Yak Piston Fighters" ''in'' "www.airvectors.net"<ref>{{Cita|Yak Piston Fighters|''in'' "www.airvectors.net"|GrGo}}.</ref>.
 
* '''A-123''' o '''Abc''':
* '''UTI-26''': denominazione attribuita in origine al progetto di addestratore biposto; in seguito la denominazione sarebbe diventata '''Yak-7UTI'''.
* '''Yak-7''': prima variante sviluppata dal biposto originario; abitacolo di dimensioni invariate ma monoposto, armamento migliorato, carrello retrattile.
* '''Yak-7A''': seconda variante da caccia; fu introdotto l'apparato radio, ripristinato il ruotino di coda semiretrattile, modificato il cupolino (eliminata la parte vetrata posteriore, sostituita da un elemento in legno), modificato il pannello degli strumenti ed introdotto l'impianto dell'ossigeno per il pilota.
* '''Yak-7B''': in questa variante fu installata la radio di tipo RSI-4 e furono introdotti diversi miglioramenti aerodinamici suggeriti dallo TsAGI; le due mitragliatrici ShKAS (calibro 7,62&nbsp;mm) furono rimpiazzate con altrettante Berezin UB (calibro 12,7&nbsp;mm). Ad un certo punto fu installato il motore M-105PF in sostituzione del precedente M-105PA. Furono introdotte rastrelliere per il trasporto di due bombe mentre furono presto rimosse quelle per i proiettili a razzo RS-82.
** '''Yak-7-37''': versione derivata dal modello Yak-7B, prevedeva l'impiego di un cannone [[Shpitalny Sh-37|MPSh-37]] (calibro 37&nbsp;mm) sparante attraverso il mozzo dell'elica. Nell'agosto del 1942<ref name=YGDK53/> ne furono realizzati ventidue esemplari che furono inviati nella zona settentrionale del fronte per una serie di sperimentazioni operative che, conclusesi positivamente, convinsero i progettisti a proseguire il lavoro di sviluppo del cannone per l'installazione su velivoli di progettazione più recente<ref name=YGDK53/>.
* '''Yak-7M''': la sigla sta ad indicare una versione "modificata"<ref group=N>In russo «Модифицированный», traslitterato «Modificirovannyj».</ref>. Un esemplare di Yak-7UTI fu ampiamente modificato: la singola mitragliatrice ShKAS fu sostituita da tre cannoni ShVAK (uno sparante attraverso il mozzo dell'elica ed uno disposto in ciascuna semiala sparante al di fuori del disco dell'elica); l'apertura alare fu leggermente ridotta, e di conseguenza la capienza dei serbatoi cui si ovviò sistemando un serbatoio aggiuntivo nella zona del secondo abitacolo, completamente privata di qualsiasi equipaggiamento. Le ali furono anche marginalmente ridisegnate nella loro forma complessiva e dotate di [[Ipersostentatore|ipersostentatori]] migliorando la stabilità dell'aereo e riducendone la [[stallo aerodinamico|velocità di stallo]]. Queste modifiche non ebbero tuttavia seguito nella produzione in serie poiché avrebbero richiesto interventi troppo radicali rispetto allo standard<ref name=YGDK47/>.
* '''Yak-7/M-82''': prototipo, risalente all'estate del 1941<ref name=YGDK53/>, equipaggiato con motore [[Shvetsov ASh-82|Shvetsov M-82]]. Destinato a valutare l'opportunità di realizzare una variante dotata del motore radiale; le migliori prestazioni messe in mostra con lo stesso motore dai primi prototipi del Lavochkin La-5 determinarono l'abbandono della sperimentazione.
* '''Yak-7PD''': prototipo dotato di motore M-105PD, caratterizzato da un nuovo compressore e destinato all'impiego alle alte quote. Realizzato alla fine dell'estate del 1942, era armato solamente con il cannone ShVAK calibro 20&nbsp;mm, ma non espresse le prestazioni sperate (anche a causa del comando manuale del compressore) e rimase allo stadio di prototipo<ref name=YGDK53/>.
* '''Yak-7PVRD''': denominazione attribuita a due esemplari che montavano sotto le ali due [[statoreattore|statoreattori]] [[Merkulov DM-4]]; gli aerei furono utilizzati per voli sperimentali destinati allo studio dei motori realizzati da [[Igor Alekseevič Merkulov]]<ref name=YGDK57/>, testati anche sul prototipo [[Bereznjak-Isajev BI]].
* '''Yak-7R''': la sigla indicava l'impiego come aereo da ricognizione; in ordine cronologico fu una delle prime modifiche apportate al progetto originale. Gli aerei di questa variante, armati del solo cannone ShVAK, furono dotati di fotocamera AFA-I e radio RSI-4<ref name=YGDK43/>.
* '''Yak-7V''': Variante da addestramento sviluppata sul finire del 1941<ref name=YGDK53/><ref group=N>In russo «Як-7В», iniziale della parola «Вывозной» che tradotta letteralmente significa «esportazione» ma che all'epoca era utilizzata per identificare una variante destinata a consentire ai piloti di familiarizzare con il modello d'aereo.</ref>. Il motore era lo stesso degli Yak-1, un Klimov M 105 PF di 1&nbsp;260 [[Cavallo vapore britannico|hp]].<ref name="Seconda Guerra Mondiale 1977, p.106"/>
 
== Utilizzatori ==
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{{Colonne}}
{{Colonne spezza}}
{{Colonne fine}}</nowiki>
=== Militari ===
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;{{CAN 1921-1957}}
*[[Spartan Air Services]]
 
=== Incidenti ===
''Dati tratti da Aviation Safety Network''
 
*{{Cita web|autore= |url=https://aviation-safety.net/database/types/Boeing-80/index |titolo=Boeing 80 |accesso=23 febbraio 2018 |lingua=en |editore= |sito=Aviation Safety Network |data= 4 marzo 2016 |cid=ASN}}
 
== Utilità ==
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=== Wikilinks ===
* [https://www.baaa-acro.com/crash/crash-laville-ps-89-zig-1-moscow-6-killed] Zavod Imeni Goltsman
* ...
 
=== Internet links ===
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----
*[[Sigle impiegate dalla V-VS]]
 
*[[:en:Glossary of USSR Russian aviation acronyms – Aero-Engines and Equipment|Glossario Sovietico]]
*[[Designazioni degli aeromobili delle Forze armate statunitensi]]
 
*[[Designazione degli aerei degli Stati Uniti d'America]]
 
*Sistema di [http://www.avionslegendaires.net/dossier/systemes-de-designation/systeme-designations-lair-ministry-annees-1920-jours/ designazione] nel Regno Unito, dal 1920
 
*Soviet/Russian Designation Prefixes and Suffixes [http://www.alternatewars.com/BBOW/Designations/Russian_Suffixes_Prefixes.htm]
 
*Denominazione reparti da ricognizione della [http://www.vpnavy.com/vpnavy_glossary.html U.S. Navy]
 
== ''Infobox 2'' ==
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_civile
|Nome=Boeing 80
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |titolo =L'Aviazione - Grande enciclopedia illustrata |autore= |autore2= |volume = 12 |capitolo =Yakovlev Yak-79 |editore =Istituto Geografico De Agostini |città =Novara |anno =1988 |lingua = |p= 240 |ISBN =no |cid =AGEIL'Aviazione, 1988}}
* {{Cita libro |titolo =AereiGuida dellaagli Secondaaeroplani Guerradi Mondialetutto il mondo - La seconda guerra mondiale (II) |autore =ChristopherEnzo ChantAngelucci |autore2= Paolo Matricardi |editorevolume=4 |capitolo=Istituto GeograficoYakovlev Yak-9 |editore =Arnoldo DeMondadori AgostiniEditore |città =NovaraMilano |anno =1977 |lingua = |p =246-7 |ISBN =no |cid =ChChAngelucci e Matricardi, 1977}}
* {{Cita libro |titolo =EncyclopaediaWorld ofAircraft: SovietWorld FightersWar 1939-1951II |autore =HerbertEnzo LeonardAngelucci |autore2=Paolo Matricardi |volume=Volume II |editore =HistoireSampson & CollectionsLow |città =ParigiMaidenhead, UK |anno =20051978 |lingua =en |p = |ISBN =20-915239562-6000096-68 |cid =HELEAngelucci e Matricardi, 1978}}
* {{Cita libro |cognome=Bergstrom|nome=Christer|titolo =Yakovlev'sBagration Piston-Enginedto FightersBerlin: |autoreThe =YefimFinal GordonAir |autore2Battles =Dmitriyin the KhazanovEast: 1944–1945|editore =Midland PublishingIan Allan|città =HinckleyHersham, -Surrey, UK |anno =2002 2008|lingua =en |ISBN =978-1-85780903223-14091-7 8|cid=Bergstrom, =YGDK2008}}
* {{Cita libro |titolo =OKBThe YakovlevRed -Air AForce Historyat War: Barbarossa and The Retreat to Moscow – Recollections of theFighter DesignPilots Bureauon andthe itsEastern AircraftFront |autore =YefimArtem GordonDrabkin |autore2 =Dmitriy Komissarov |autore3editore=Pen Sergey& KomissarovSword |editore =Midland PublishingMilitary |città =Hinckley -Barnsley, UK |anno =20052007 |lingua =en |ISBNp= |ISBN=1-8578084415-203563-93 |cid =GKKDrabkin, 2007}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev's Aircraft sincePiston-Engined 1924Fighters |autore =BillYefim GunstonGordon |autore2 =YefimDmitriy GordonKhazanov |editore =PutnamMidland Publishing |città =LondraHinckley - UK |anno =19972002 |lingua =en |ISBN =01-8517785780-872140-07 |cid =BGYGGordon e Khazanov, 2002}}
* {{Cita libro |titolo =OKB Yakovlev - A History of the Design Bureau and its Aircraft |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Komissarov |autore3= Sergey Komissarov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2005 |lingua =en |ISBN =1-85780-203-9 |cid =Gordon e Komissarov, 2005}}
* {{Cita libro |titolo=Aerei della 2ª Guerra Mondiale |autore=Bill Gunston |autore2= |editore=Alberto Peruzzo Editore |città=Milano |anno=1984 |lingua= |p= |ISBN=no |cid=Gunston, 1984}}
* {{Cita libro |titolo=The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft |autore=Bill Gunston |autore2= |editore=Osprey Publishing |città=Oxford, UK |anno=2000 |lingua=en |p= |ISBN=1-84176-096-X |cid=Gunston, 2000}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev Aircraft since 1924 |autore =Bill Gunston |autore2 =Yefim Gordon |editore =Putnam |città =Londra |anno =1997 |lingua =en |ISBN =0-85177-872-0 |cid =Gunston e Gordon, 1997}}
* {{Cita libro |titolo=Encyclopaedia of Soviet Fighters 1939-1951 |autore=Herbert Leonard |autore2= |editore=Histoire & Collections |città=Parigi |anno=2005 |lingua=en |p= |ISBN=2-91523-9-60-6 |cid=Leonard, 2005}}
* {{Cita libro |titolo=История конструкций самолетов в СССР 1938-1950 (Istoriâ konstrukcij samoletov v SSSR 1938-1950) |autore= V. B Shavrov |autore2= |editore=Машиностроение (Mashinostroyeniye) |città=Mosca |anno=1994 |lingua=ru |p= |ISBN=5-217-00477-0 |cid=Shavrov, 1994}}
 
=== Pubblicazioni ===
* {{Cita libro |titolo =Yak Fighter |collana =Aircraft In Action |volume =78 |autore =Hans Heiri-Stapfer |editore =Squadron/Signal publications |città =Carrollton (TX) - USA |anno =1986 |lingua =en |ISBN = 0-89747-187-3 |cid =HHSTStapfer, 1986}}
----
* {{cita pubblicazione |autore= |data=1º agosto 1981 |titolo=Argentinian aircraft hits Soviet fighter |rivista=Flight International |editore=Reed Business Information Ltd. |città=Sutton, Surrey - UK |p=303 |url=https://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1981/1981%20-%202475.html |lingua=inglese |accesso=6 dicembre 2018 |cid=Fl2}}
 
== Archivio ==
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No* {{Cita libro|autore=Enzo Angelucci |autore2=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |pp=86-7 |volume=3 |capitolo=Fairey Firefly |ISBN=no |cid=AnMa}}
 
No* {{Cita libro|autore=Giorgio Apostolo |titolo=Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1981 |paginepp=87 |capitolo=Fiat AS.1 |ISBN=no |cid=Apo}}
 
No* {{Cita libro |autoretitolo =AchilleL'Aviazione Boroli- Grande enciclopedia illustrata |autore2autore =Adolfo Boroli|volume = 12 |titolocapitolo =L'AviazioneYakovlev Yak-7 |editore =Istituto Geografico De Agostini |città =Novara |anno=1983 |p=1361988 |volumelingua =7 |capitolop=Fairey Firefly240 |ISBN =no |cid =BoBoAGEI}}
 
No* {{Cita libro|autore=Chris Chant |titolo=Aerei della II Guerra Mondiale |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |p=93 |capitolo=Consolidated TBY Sea Wolf |ISBN= 978-88-7944-910-6 |cid=Cha}}
 
No* {{Cita libro|autore=Michael Sharpe |titolo=Aerei da attacco e intercettori |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |paginepp=218 |capitolo=North American FJ-1 Fury |ISBN= 978-88-7944-923-6 |cid=Sha}}
 
No* {{Cita libro|autore=Robert Jackson |titolo=Aviazione Civile |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |paginepp=192 |capitolo=Douglas M-2 |ISBN= 978-88-7944-876-5 |cid=Jac}}
 
No* {{Cita libro|autore=Chris Dunning |titolo=Regia Aeronautica. The Italian Air Force 1923-1945 – An Operational History |editore=Ian Allan Publishing |città=Hersham, UK |anno=2009 |lingua=inglese |ISBN= 978-1-906537-02-9 |cid=Dun}}
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== Collegamenti esterni ==
No* {{Cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.airvectors.net/avf86_1index.html#m6htm |titolo=[1.6]Home XF-86C / XF-93A penetration fighterpage |accesso=3 dicembregiugno 20162019 |lingua=en |editore= |sito=AirVectors |data=1º° giugnoottobre 2018 2015 |cid=GrGo}}
 
No* {{Cita web|autore=Palt Karsten |url=http://www.flugzeuginfo.net/acdata_php/acdata_northrop_a17_dt.php |titolo=Northrop / Douglas A-17 / Douglas 8A |accesso=12 settembre 2016 |lingua=de, en |editore= |sito=Flugzeuginfo.net |data= |cid=PaKa}}
 
No* {{Cita web|autore=Andreas Altenburger|url=http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/Waffen/Do17.htm|titolo=Dornier Do 17|accesso=18 dicembre 2013|lingua=de |editore= |sito=Lexikon der Wehrmacht |data= |cid=ldw }}
|accesso=18 dicembre 2013|lingua=de |editore= |sito=Lexikon der Wehrmacht |data= |cid=ldw }}
 
No* {{Cita web|autore=Simon Beck |url=http://www.uswarplanes.net/f86f100.html |titolo=North American F-86 Sabre - Foreign built - Canada |accesso=3 dicembre 2016 |lingua=en |editore= |sito=US Warplanes.net |data= |cid=uwp}}
 
No* {{Cita web|autore=John Rickard |url=http://www.historyofwar.org/articles/weapons_Northrop_A-17.html |titolo=NorthropHome A-17Page |accesso=1215 settembremarzo 20162020 |lingua=en |editore= |sito=Military History Encyclopedia on the Web |data=6 ottobre 2008 |cid=JR}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aviastar.org/air/france/sud-est_armagnac.php |titolo=Sud-Est S.E.2010 Armagnac |accesso=14 febbraio 2018 |lingua=en |editore= |sito=Virtual Aircraft Museum |data= |cid=avs}}
 
No* {{Cita web|url=httphttps://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=1308512 |titolo=North American YFMikoyan-93Gurevich MiG- Escort1 / PenetrationMiG-3 FighterSingle-Seat PrototypeMonoplane Fighter Aircraft |accesso=315 dicembremarzo 20162020 |lingua=en |editore= |sito=Military Factory |data=811 aprilefebbraio 20162017 |cid=MiFa}}
 
No* {{Cita web |url=http://www.marylandaviationmuseum.org/history/martin_aircraft/19_mauler.html |titolo=Martin Model 210 |accesso=13 aprile 2009 |lingua=en |editore= |sito=The Glenn L. Martin Maryland Aviation Museum |data= }}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.marylandaviationmuseumcentury-of-flight.orgnet/historyAviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/martin_aircraft2/19_maulerNorthrop%20A%2017A.htmlhtm |titolo=MartinNorthrop ModelA 21017A |accesso=1312 aprilesettembre 20092016 |lingua=en |editore= |sito=The GlennHistory L. Martinof Maryland Aviation MuseumFlight |data= |cid=Cof}}
 
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No* {{citaCita web|autore=Joseph F. Baugher |url=http://www.joebaugher.com/usaf_fighters/p86_2.html |titolo=North American F-86A Sabre |accesso=29 gennaio 2017 |lingua=en |editore= |sito=American Military Aircraft |data=30 gennaio 2010 |cid=JB1}}
 
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* {{Cita web|autore=AA.VV. |url=http://1000aircraftphotos.com/index.html |titolo=Home Page |accesso=15 marzo 2020 |lingua=en |editore= |sito=1000aircraftphotos.com |data= |cid=TAP}}
 
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No* {{citaCita web|autore= |url=http://www.rcaf-arcaviation.forces.gctechnomuses.ca/encollections/article-template-standard.page?doc=the-northrop-a-17a-nomadartifacts/aircraft/FaireyFirefly/hlnetgnc |titolo=The NorthropFairey A-17A NomadFirefly |accesso=1225 settembreagosto 20162013 |lingua=en, fr |editore= |sito=RoyalCanada CanadianAviation Airand ForceSpace Museum – Musée de l’aviation et de l’espace du Canada |data=16 settembre 2013 |cid=rcafatec}}
 
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No* {{citaCita web|autore= |url=http://www.adf-serialshistaviation.com.au/nz-serials/nzblenheimaircraft.htmhtml |titolo=NZDFAircraft Serials -and BlenheimGliders |accesso=2 gennaioaprile 20152016 |lingua=en |editore= |sito=AustralianGERMAN MilitaryAVIATION Aircraft1919 Serials- and Aircraft History1945 |ciddata=RNZAF |datacid=19 agosto 2014GeAv}}
 
No* {{citaCita web|autore= |url=http://www.histaviationaeronautica.comdifesa.it/aircraftmuseoVdV/collezione_aeromobili/hangarVelo/Pagine/Campini-CaproniCC1.htmlaspx |titolo=AircraftCampini-Caproni and Gliders2 |accesso=226 aprilemarzo 2016 |lingua=en2011 |editore= |sito=GERMANAeronautica AVIATION 1919 - 1945Militare |data= |cid=GeAv}}
 
No* {{citaCita web|autore= |url=http://www.aeronauticaaerei-italiani.difesa.it/museoVdV/collezione_aeromobilinet/hangarVeloSchedeT/Pagine/Campini-CaproniCC1aereore2001.aspxhtml |titolo=Campini-CaproniReggiane 2Re.2001 |accesso=2624 marzonovembre 20112012 |editore= |sito=AeronauticaAerei Italiani - Brevi pagine di storia dell'Aviazione MilitareItaliana |data= }}
 
No* {{citaCita web|autore= B. Parmentier |url=httphttps://www.aerei-italianiaviafrance.netcom/SchedeT/aereore2001.html |titolo=ReggianeAviation Re.2001française, un siècle d'histoire par aviafrance |accesso=2428 novembredicembre 20122019 |lingua=fr |editore= |sito=Aerei Italiani - Brevi pagine di storia dell'Aviazione Italianaaviafrance.com |data= |cid=AVF}}
 
No * {{Cita web|autore= B. Parmentier |url=httpshttp://www.aviafranceffaa.comnet/s-n-c-a-s-e-se-2010-armagnac--aviation-france-609seaplanes/catalina/catalina_fr.htm |titolo=S.N.C.A.S.E.Consolidated SEPBY-20105A/ 'Armagnac'PBY-6A Catalina |accesso=1411 febbraio 20182013 |lingua=fr, en |editore= |sito=www.aviafrance.comFRENCH FLEET AIR ARM |data=1816 aprilefebbraio 20162011 |cid=BPFFAA}}
 
No* {{citaCita web|autore=Gaëtan Pichon |url=httphttps://www.ffaaavionslegendaires.net/seaplanes/catalina/catalina_fr.htm |titolo=ConsolidatedHome PBY-5A/ PBY-6A CatalinaPage |accesso=1115 febbraiomarzo 20132020 |lingua=fr, en |editore= |sito=FRENCH FLEET AIR ARMavionslegendaires.net |data=16 febbraio 2011 |cid=FFAAavle}}
 
No* {{citaCita web|autore=Gaëtan Pichon |url=httphttps://www.avionslegendairesaviationsmilitaires.net/avion-militairev2/bell-p-39-airacobrabase/view/Variant/2496.html |titolo=BellDewoitine P-39D.332 AiracobraEmeraude |accesso=198 maggiodicembre 20162019 |lingua=fr |editore= |sito=avionslegendairesaviationsmilitaires.net |data=12 gennaioluglio 20092017 |cid=avleavmi}}
 
* {{Cita web|autore= |url=http://www.airwar.ru/enc/cw1/b80index.html |titolo=BoeingHome Model 80Page |accesso=23 febbraiogiugno 20182019 |lingua=ru |editore= |sito=Уголок неба (Angolo di Cielo) |data= |cid=AW}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.moninoaviation.com/2a.html |titolo=A.N.Tupolev ANT-25/RD |accesso=3 dicembre 2012 |lingua=en |editore= |sito=Air Force Museum - Monino, Russia - Russia's Premier Aviation Museum |data= }}
 
No* {{Cita web|url=http://www.tupolev.ru/Russian/Show.asp?SectionID=311 |titolo=ОАО «Туполев» - АНТ-25 (РД) |accesso=3 dicembre 2012 |lingua=ru |editore= |sito=Public Stock Company Tupolev |data= }}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aviation.ru/La/ |titolo=Lavochkin Semyon Alekseevich - OKB-301 |accesso=21 gennaio 2011 |lingua=en |editore= |data=6 aprile 2004}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.airpages.ru/us/p39.shtml |titolo=P-39 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=ru |editore= |sito=Авиация Второй мировой (Mondo dell'Aviazione) |data= |cid=apag}}
 
No* {{Cita web|autore=|url=http://flyingmachines.ru/Site2/Crafts/Craft25681.htm |titolo=Vickers FB.26 Vampire |accesso=29 agosto 2016 |editore= |sito=Their Flying Machines|data=|lingua=en, ru |cid=FlMa}}
 
=== Modellismo ===
No* {{Cita web|url=http://www.cybermodeler.com/aircraft/p-39/p-39_all.shtml |titolo=P-39 Airacobra Modeler's Online Reference Including:
P-400 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Cybermodeler Online |data= |cid=CMO}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.modelingtime.com/un-airacobra-tricolore-bell-p-39-q-dal-kit-academy-in-scala-172/ |titolo=Airacobra in Italian Service |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Modeling Time |data=29 dicembre 2007 |cid=MOT}}
 
No* {{Cita web|autore=Jacob Russell |url=http://www.internetmodeler.com/scalemodels/flaviation/Eduard-1-48-P-39-L-N-Profipack.php |titolo=Internet Modeler Eduard 1/48 P-39 L/N Profipack |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Internet Modeler |data= |cid=IM}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://hyperscale.com/index_air_fokker_i.htm |titolo=Hawker Typhoon (ricerca) |accesso=6 gennaio 2016 |lingua=en |editore= |sito=HyperScale - An Online Magazine for Aircraft and Armour Modellers |data= }}
 
No* {{Cita web|autore=Ben Micklem |url=http://www.google.com/custom?domains=aeroscale.co.uk&q=hawker+typhoon&sa=Search&sitesearch=aeroscale.co.uk&client=pub-4463977780468403&forid=1&ie=ISO-8859-1&oe=ISO-8859-1&safe=active&flav=0000&sig=TLSTHwEtdKy6FG66&cof=GALT%3A%23008000%3BGL%3A1%3BDIV%3A%23336699%3BVLC%3A663399%3BAH%3Acenter%3BBGC%3AFFFFFF%3BLBGC%3A000000%3BALC%3A0000FF%3BLC%3A0000FF%3BT%3A000000%3BGFNT%3A0000FF%3BGIMP%3A0000FF%3BLH%3A50%3BLW%3A168%3BL%3Ahttp%3A%2F%2Faeroscale.co.uk%2Fimages%2Flogo.gif%3BS%3Ahttp%3A%2F%2Faeroscale.co.uk%3BFORID%3A1%3B&hl=en |titolo=Hawker Typhoon |accesso=6 gennaio 2016 |lingua=en |editore= |sito=AeroScale - Scale Aircraft Modelling |data=}}
 
No* {{Cita web|autore=Martin Waligorski |url=http://www.ipmsstockholm.org/magazine/2005/05/stuff_eng_hrubisko_typhoon.htm |titolo=Family Resemblance - Hawker Tornado-Typhoon-Tempest-Sea Fury Line |accesso=5 dicembre 2015 |lingua=en |editore= |sito=IPMSStockholm.org |data= 22 settembre 2006}}
 
<nowiki>{{Portale|Aviazioneaviazione|Guerraguerra|Trasportitrasporti}}</nowiki>