La Destra: differenze tra le versioni
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{{Partito politico
|nome = La Destra
|logo = La Destra.PNG
|segretario = [[Francesco Storace]]
|presidente = [[La Destra#Organigramma|vedi sotto]]
|vicesegretario = [[La Destra#Organigramma|vedi sotto]]
|coordinatore = [[La Destra#Organigramma|vedi sotto]]
|portavoce = [[La Destra#Organigramma|vedi sotto]]
|stato = ITA
|derivato da = [[Alleanza Nazionale]]
|confluito in = [[Movimento Nazionale per la Sovranità]]
|sede = Via Giovanni Paisiello
|abbreviazione = LD
|ideologia =
|collocazione = [[Estrema destra]]<ref>{{cita libro|autore1=Tom Lansford|autore2=Tom Muller|titolo=Political Handbook of the World 2012|url=https://www.google.it/books/edition/Political_Handbook_of_the_World_2012/d33MfEFXvW8C?hl=it&gbpv=1&dq=la+destra+storace+extreme+right&pg=PA717&printsec=frontcover|anno=2012|editore=SAGE Publications|isbn=9781608719952|p=717}}</ref>
|coalizione = *[[Casa delle libertà]] <small>(2007)</small>
*[[La Destra-Fiamma Tricolore]] <small>(2008)</small> *[[L'Autonomia]] <small>(2009)</small> *[[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche |gruppo parlamentare europeo = [[Unione per l'Europa delle Nazioni]]
|seggi1 = {{Seggi|4|630|P|a=2007}}
|
|
|testata = ''[[Il Giornale d'Italia (2012)|Il Giornale d'Italia]]'' <small>(solo online)</small>
|giovanile = Gioventù Italiana<br />Gioventù Universitaria <small>(movimento degli studenti universitari)</small><br /><ref>{{
|iscritti =
|anno iscritti =
|
|sito = {{cita web|url=http://www.ladestra.com/|titolo=ladestra.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303232841/http://www.ladestra.com/}}
}}
'''La Destra'''
Il suo nucleo originale
== Storia ==
=== Le origini: D-Destra ===
Francesco Storace, perse le [[elezioni regionali italiane del 2005|elezioni regionali laziali del 2005]], a partire dal giugno dello stesso anno inizia a manifestare una crescente insofferenza per la gestione di Alleanza Nazionale da parte di Gianfranco Fini<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/10/Bufera_anche_Storace_all_attacco_co_8_050610003.shtml|titolo=Bufera in An, anche Storace all'attacco di Fini}}</ref>.
Il 18 settembre [[Nello Musumeci]] lascia il partito lamentando «un forte deficit di democrazia» per fondare Alleanza Siciliana<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/19/Musumeci_lascio_non_democrazia_Storace_co_8_050919013.shtml|titolo=Musumeci: lascio An, non c'è democrazia. Storace e Alemanno a Fini: ricuci}}</ref>.
Il 29 giugno [[2006]], perse anche le [[elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche]], Fini riuniva l'esecutivo di AN. A suo dire il gruppo «deve ripensarsi, verificare se il 12% è il nostro limite massimo o se possiamo andare oltre Fiuggi» per costruire «un partito popolare e nazionale, di respiro europeo»<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/30/Fini_Cdl_esperienza_conclusa_co_9_060630194.shtml|titolo=Fini: la Cdl è un'esperienza conclusa}}</ref>. Storace avvertì: «Le novità non mi spaventano, ho a cuore i contenuti e se sono affezionato al simbolo, lo sono ancora di più alla politica. Non sapremmo che farcene di un partito di centro che guarda a destra, attenti al politichese. All'Italia serve una destra di destra»<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/01/dubbi_sulla_svolta_Fini_fiamma_co_9_060701138.shtml|titolo=An, dubbi sulla svolta di Fini «La fiamma deve rimanere»}}</ref>. Storace, in disaccordo con lo spostamento verso il centro di AN, per cui insieme ad altri esponenti si stacca dalla ''Destra Sociale'' di [[Gianni Alemanno]]<ref>{{cita testo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/07/01/storace-chiama-raccolta-suoi-serve-la-destra.html|titolo=Storace chiama a raccolta i suoi Serve la destra, non il centro}}</ref> e alla fine del seminario ''Una destra di destra'' a [[Camaldoli (Poppi)|Camaldoli]] del 15-16 luglio, si riorganizza come associazione ''D-Destra''<ref>{{Cita web |url=http://www.gaggi-alcantara.it/edizioni2006/13_01_08/briguglio.html |titolo=UNA DESTRA DI DESTRA. Manifesto politico per ritornare ai valori, ricostruire l'identità, rinnovare il progetto di Alleanza Nazionale |accesso=5 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140517174308/http://www.gaggi-alcantara.it/edizioni2006/13_01_08/briguglio.html |urlmorto=sì }}</ref>. Come primo atto eclatante, Storace diserta polemicamente l'esecutivo di AN del 25 luglio<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/26/Storace_diserta_esecutivo_Dopo_censura_co_9_060726069.shtml|titolo=Storace diserta l'esecutivo di An: «Dopo la censura il Secolo offende» Fini media: non capisco, gli parlerò}}</ref>.
L'8 ottobre la linea di Fini di portare AN in tre anni nel [[Partito Popolare Europeo]] fu approvata dall'Assemblea Nazionale di AN<ref>{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/208053/assemblea-nazionale-di-alleanza-nazionale|titolo=Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/09/nel_Ppe_tre_anni_Passa_co_9_061009082.shtml|titolo=«An nel Ppe in tre anni» Passa la linea di Fini Storace: siete centristi}}</ref>. Pochi giorni dopo Storace annuncia possibile una sua scissione, ma preferirebbe un congresso dove poter battagliare contro il «moderatismo a tutti i costi» di Fini<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/15/Storace_contro_Fini_ancora_casa_co_9_061015083.shtml|titolo=Storace contro Fini «Ma An è ancora casa mia?»}}</ref>.
Il 14 e 15 ottobre a Fiuggi un convegno sancì la nascita ufficiale della corrente D-Destra<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/scheda/208581/la-destra-centro-di-gravita-permanente-litalia-che-verra-lopposizione-che-ce|titolo=La Destra, centro di gravità permanente: l'Italia che verrà, l'opposizione che c'è (14/10/2006)}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/scheda/208582/la-destra-centro-di-gravita-permanente-litalia-che-verra-lopposizione-che-ce|titolo=La Destra, centro di gravità permanente: l'Italia che verrà, l'opposizione che c'è (15/10/2006)}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/16/Storace_Fini_vuole_trasformarci_nella_co_9_061016113.shtml |titolo=Storace: Fini vuole trasformarci nella Dc |accesso=5 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151024122109/http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/16/Storace_Fini_vuole_trasformarci_nella_co_9_061016113.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Il 9 novembre Storace chiese le dimissioni di Fini<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/10/Storace_Fini_dimettiti_leader_partito_co_9_061110132.shtml|titolo=An, Storace a Fini: dimettiti Il leader: il partito è con me}}</ref>, il quale a sua volta estromette il capo di D-Destra dall'esecutivo. Storace chiede spiegazioni le quali giungono subito con una nota ufficiale AN: «Dispiace che Storace cerchi la polemica ad ogni costo. L'esecutivo è un organo fiduciario e le reiterate posizioni politiche del senatore, in dichiarato dissenso con la linea del partito, dimostrano inequivocabilmente il venire meno di questo rapporto»<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/18/Storace_fuori_dai_vertici_scoperto_co_9_061118062.shtml|titolo=Storace fuori dai vertici di An: l'ho scoperto su Internet. La replica: lo sapevi}}</ref>.
=== Scissione e fondazione del partito ===
Dopo altri mesi turbolenti, il 3 luglio [[2007]] Storace lasciò AN con una lettera pubblica su www.storace.com<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=177&Itemid=53|titolo= Francesco Storace lascia Alleanza Nazionale. La lettera di dimissioni|sito= Nuova Agenzia Radicale|data=3 luglio 2007|accesso=12 luglio 2023|urlarchivio= https://archive.is/20120728133101/http://www.agenziaradicale.com/archivio/index.php?option=com_content&task=view&id=177&Itemid=53|urlmorto=sì}}</ref> e aprì la scissione de La Destra mostrando il nuovo logo. Nell'immediato lo seguì solo il deputato [[Antonio Pezzella]]<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/04/addio_Storace_Rifondero_destra__co_9_070704094.shtml|titolo=An, l'addio di Storace «Rifonderò la destra»}}</ref>.
Il 31 luglio si ebbe la conferenza stampa di presentazione del movimento con la presenza di Teodoro Buontempo, che si era deciso a lasciare AN cinque giorni prima<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/scheda/232005/presentazione-della-nuova-formazione-politica-la-destra|titolo=Presentazione della nuova formazione politica "La Destra"}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/27/Buontempo_passaggio_con_Storace_lui_co_9_070727015.shtml|titolo=Buontempo e il passaggio con Storace A lui la presidenza di «La destra»}}</ref>, mentre e il 10 e 11 si svolse l'assemblea costituente a Roma, presso l'EUR.
=== Adesioni ===
I primi ad aderire
Il segretario nazionale di [[Fiamma Tricolore]], [[Luca Romagnoli]],
* 26 luglio 2007: aderisce al movimento anche un altro esponente storico di Alleanza Nazionale, [[Teodoro Buontempo]], che rivestirà il ruolo di presidente della nuova formazione.
* 27 luglio: fondazione ufficiale del nuovo partito, la cui sede è a [[Roma]].
* 30 luglio: costituzione al Senato della componente "La Destra" (LD) all'interno del gruppo misto, con l'adesione di Storace e Losurdo, ai quali il 15 settembre si unisce anche il senatore [[Stefano Morselli]], proveniente da Alleanza Nazionale.
* 10 settembre: costituzione alla Camera dei Deputati della componente "La Destra"
* 7 ottobre: adesione del movimento Alleanza Siciliana, guidato da [[Nello Musumeci]], in seguito al congresso di [[Catania]].
* 26 ottobre: ingresso in LD anche di [[Antonio Rastrelli]], figura storica della Destra campana ed ex presidente della regione.
* 10 novembre: adesione della deputata [[Daniela Santanchè]], che
* 18 gennaio 2008:
* 28 febbraio:
* 19 marzo: accordo con il [[Fronte Sociale Nazionale]]
All'Assemblea Costituente
Il giorno dopo la fondazione de La Destra, il presidente nazionale di [[Azione Giovani]], [[Giorgia Meloni]], attraverso le colonne del ''[[Secolo d'Italia]]'', invitò Francesco Storace a rinunciare al simbolo scelto (una mano che sorregge una fiaccola), rivendicandolo come proprietà del movimento da lei presieduto e minacciando in caso contrario azioni legali.
La risposta di Storace: «Manderò la richiesta della vicepresidente della Camera alla mia mailing list, insieme al suo indirizzo di posta elettronica, così saprà direttamente da tantissimi militanti che un simbolo non è proprietà privata ma appartiene a una comunità libera di scegliere le proprie strade».
=== Elezioni politiche, regionali e amministrative del 2008 ===
{{Vedi anche|La Destra-Fiamma Tricolore}}
Con la nascita del PdL, l'esperienza della CdL dopo 12 anni è definitivamente conclusa. Adesso il leader di questo nuovo
Il 15 febbraio La Destra
In contemporanea alle elezioni politiche si
=== Elezioni europee e amministrative del 2009 ===
{{Vedi anche|L'Autonomia}}
Il 20 luglio [[2008]] Storace si dimette da segretario in vista del Congresso nazionale convocato per novembre. Emergono due linee che si confrontano sostanzialmente sul tema delle alleanze: Buontempo, Musumeci e Storace si dichiarano fortemente contrari alla confluenza nel [[Popolo della Libertà]], che invece non è escluso dalla Santanchè<ref>
Dopo la scissione e la rottura del rapporto con la [[Fiamma Tricolore]], alle [[Elezioni europee del 2009
Questa volta il risultato è molto inferiore alle aspettative se si considera che i due principali partiti che compongono la lista, La Destra e l'MpA, alle politiche dell'anno prima avevano ottenuto rispettivamente il 2,43% (assieme a Fiamma Tricolore) e l'1,13%.
Alle contemporanee [[Elezioni amministrative
=== Elezioni regionali e amministrative del 2010 ===
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Il partito raccoglie uno 0,71% su scala nazionale ma riesce ad eleggere tre consiglieri regionali. Due nel Lazio (tra cui lo stesso Storace) dove La Destra ottiene il 3,99% e uno in Campania con l'1,01% a sostegno del presidente eletto [[Stefano Caldoro]].
Il presidente nazionale de La Destra, [[Teodoro Buontempo]], viene nominato dalla
Alle [[Elezioni amministrative
=== Ingresso nel governo Berlusconi IV e
Il 15 aprile 2011 si conclude il percorso di riavvicinamento de La Destra al [[PdL]] avviato in occasione delle elezioni regionali del 2010: il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi decide infatti di permettere a La Destra di partecipare all'attività di governo di centro-destra, nonostante il partito non abbia ottenuto nessun eletto in Parlamento alle politiche del 2008. Il siciliano [[Nello Musumeci]] viene così nominato sottosegretario di Stato al [[Ministero del
Il 7 dicembre 2012 il senatore [[Alberto Filippi]], eletto nel 2008 con la Lega Nord in Veneto e poi passato al gruppo di Coesione Nazionale nel 2011 in contrasto con la segreteria Bossi, ufficializza la sua iscrizione al partito di Storace. In questo modo La Destra ottiene un rappresentante al Senato della Repubblica.
=== Elezioni amministrative del 2011 ===
Alle [[Elezioni amministrative
In occasione delle [[Elezioni regionali in Molise del 2011|elezioni regionali in Molise]] il già consigliere provinciale di Isernia, Giovancarmine Mancini, si candida a presidente in contrasto con i vertici locali del PdL. La lista si ferma allo 0,87% mentre Mancini raggiunge l'1,29% senza essere eletto.
=== Elezioni amministrative e regionali siciliane del 2012 ===
Alle [[Elezioni amministrative
Il 22 agosto 2012 [[Nello Musumeci]] ufficializza la sua candidatura per La Destra alla presidenza della Regione Siciliana per le [[Elezioni regionali in Sicilia del 2012|elezioni regionali anticipate del 28 ottobre 2012]]. Musumeci riceve l'appoggio di Fareitalia, [[Cantiere Popolare]], [[Alleanza di Centro]] ed in un primo momento anche di [[Grande Sud (partito politico)|Grande Sud]], che aveva ritirato la candidatura del proprio leader, Miccichè, per sostenere l'esponente della Destra. Quando però anche il [[Popolo della Libertà]] annuncia il proprio sostegno a Nello Musumeci per creare un'unica coalizione di centro-destra, Grande Sud decide di uscire dallo schieramento per riproporre la candidatura di Miccichè, alla quale aderiranno anche il governatore uscente [[Raffaele Lombardo]] e [[Futuro e Libertà per l'Italia|FLI]]. Nonostante la defezione di Miccichè, Nello Musumeci diviene, grazie all'appoggio del PdL, il principale sfidante di [[Rosario Crocetta]], sostenuto dall'asse [[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Unione di Centro (
=== Elezioni politiche, regionali e amministrative del 2013 ===
{{Vedi anche|Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche
Alle [[Elezioni politiche
In vista delle [[elezioni regionali nel Lazio del 2013]] Storace è inizialmente candidato presidente della Destra, della Lista Storace e dell'[[Alleanza di Centro]] di [[Francesco Pionati]], ma in seguito anche il [[Popolo della Libertà]] ed il nuovo movimento [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale|Fratelli d'Italia]] annunciano il loro sostegno a Storace, rendendolo così il candidato ufficiale di tutto il centro-destra. Per le elezioni regionali in [[Elezioni regionali in Lombardia del 2013|Lombardia]] ed in [[Elezioni regionali in Molise del 2013|Molise]] il partito adotta lo stesso schema utilizzato a livello nazionale e si presenta nella coalizione di centro-destra. In Lombardia, anche se la lista viene esclusa dalla competizione elettorale, La Destra sostiene la candidatura del segretario della [[Lega Nord]] [[Roberto Maroni]], mentre in Molise viene appoggiato il presidente uscente del PdL [[Michele Iorio]] con la presenza anche del segretario regionale Mancini nel listino regionale del candidato Iorio. Alle regionali del Lazio Storace raccoglie il 29,32% dei consensi, pari a 959.685 voti personali, venendo così sconfitto dallo sfidante di centro-sinistra [[Nicola Zingaretti]], che arriva al 40,65% dei voti. La lista de La Destra ottiene il 3,35% riuscendo così a rientrare con un eletto, oltre che allo stesso Storace come candidato sconfitto, nel consiglio regionale del Lazio. In alcune circoscrizioni come a Rieti e a Roma, La Destra è la seconda lista della coalizione dietro al PdL. In Molise, La Destra non ottiene nessun seggio in quanto il presidente uscente Michele Iorio viene sconfitto dal candidato del centro-sinistra mentre la lista regionale si ferma all'1,45%.
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Alle elezioni [[Elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 2013|regionali in Friuli-Venezia Giulia di aprile 2013]] La Destra presenta la propria lista in tre circoscrizioni su cinque all'interno della coalizione di centro-destra a sostegno del presidente uscente [[Renzo Tondo]], candidato per la riconferma dal PdL. A causa della sconfitta del governatore uscente La Destra non ottiene nessun seggio in consiglio regionale. La lista, nonostante la mancata presentazione nelle circoscrizioni di Gorizia e Trieste, ottiene il 1,55% grazie ai buoni risultati conseguiti negli altri tre collegi (Pordenone: 1,68% Udine: 2,16% Tolmezzo: 4,31%).
Alle [[Elezioni amministrative
Per le [[Elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2013|regionali in Trentino-Alto Adige]] del 27 ottobre 2013, La Destra non riesce a raggiungere un accordo per presentarsi assieme agli altri movimenti di area e quindi si presenta con il proprio simbolo solo nella provincia di Bolzano, dove ottiene lo 0,6% e quindi non riesce a riconfermare il consigliere provinciale uscente Mauro Minniti.
===
L'8 novembre [[2013]] il partito, rappresentato dal segretario [[Francesco Storace]], unitamente a [[Futuro e Libertà]] di [[Roberto Menia]], [[Fiamma Tricolore]] di [[Luca Romagnoli]], [[Io Sud]] di [[Adriana Poli Bortone]], ''Nuova Alleanza'' di [[Domenico Nania]], l'associazione ''Nazione Sovrana'' di Oreste Tofani, ''Il Popolo della Vita'' di Antonio Buonfiglio, il ''Giornale d'Italia'' di Roberto Buonasorte e l'associazione ''Giuseppe Tatarella'' partecipa alla fondazione del ''Movimento per Alleanza Nazionale'', federazione di formazioni che vogliono chiaramente rifondare il partito nato dalla [[Svolta di Fiuggi]].
Nel frattempo, però, il 14 dicembre 2013 l'assemblea dei soci della Fondazione Alleanza Nazionale approva, con 290 voti favorevoli, una mozione, presentata da Meloni-La Russa-Alemanno per concedere l'utilizzo del logo di Alleanza Nazionale a [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]; il voto provoca l'ira di [[Francesco Storace]], che ha parlato apertamente di "scippo".<ref>
Conclusasi l'esperienza del Movimento per Alleanza Nazionale, si profila quindi un'adesione alla nuova [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]].
Il 7 marzo 2014 la Direzione nazionale vara una significativa riforma statutaria che prevede la possibilità di una doppia tessera.<ref>
Il 29 marzo 2014 il Comitato Centrale risponde positivamente alla lettera di Berlusconi del giorno precedente, nella quale è stata auspicata una proficua collaborazione, sospendendo la propria attività elettorale e collaborando con Forza Italia in vista degli imminenti appuntamenti europei e amministrativi.<ref>{{cita news|url=http://www.iltempo.it/politica/2014/03/30/storace-torna-a-casa-aderira-a-forza-italia-1.1235250|titolo=Storace torna a casa. Aderirà a Forza Italia|data=30 marzo 2014|editore=[[Il Tempo]]|accesso=31 maggio 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140409060114/http://www.iltempo.it/politica/2014/03/30/storace-torna-a-casa-aderira-a-forza-italia-1.1235250|urlmorto=sì}}</ref>
La Destra sostiene apertamente [[Alessandra Mussolini]], [[Fabrizio Bertot]], [[Salvo Pogliese]] e [[Sergio Silvestris]], tutti provenienti da [[Alleanza Nazionale]]. Contemporaneamente, alle [[Elezioni regionali in Piemonte del 2014|regionali in Piemonte]] partecipa alla lista ''"Destre Unite"'', insieme a ''Fiamma Destra Sociale'' e a ''Futuro e Libertà'', a sostegno di [[Gilberto Pichetto Fratin]], candidato della coalizione di centro-destra.
''Destre Unite'' viene presentata anche in alcuni comuni per le [[Elezioni amministrative
Il risultato della lista alle regionali piemontesi è dello 0,25%.
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In seguito alla vittoria di Franco Landella nel ballottaggio di Foggia, la lista ''Destre Unite'' elegge un consigliere comunale in maggioranza.
===
Dopo un periodo di avvicinamento a Fratelli d'Italia, culminato con l'appoggio di Storace alle liste della Meloni alle regionali del 2015, ma terminato in un nulla di fatto, il partito decide di intraprendere un nuovo percorso.
Il 9 aprile 2016, ad un convegno ad [[Orvieto]], viene sancita la collaborazione
=== Elezioni amministrative, referendum costituzionale del 2016
In occasione delle [[Elezioni amministrative
In occasione del [[
===
Ad una manifestazione a Roma, Storace e Alemanno annunciano assieme l'inizio di un percorso comune per giungere alla fondazione di un nuovo soggetto unitario di destra.
Il 12 gennaio 2017 i due leader annunciano l'indizione di un congresso e di una costituente per arrivare alla fusione di Azione Nazionale e della Destra in un Polo ''Sovranista''<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/01/12/si-fondono-azione-n.-e-la-destra_c8ff01de-0631-4ac3-91b6-9d11ceb6bec6.html|titolo=Si fondono Azione N. e La Destra - Politica|pubblicazione=ANSA.it|data=
Il 18 febbraio 2017 La Destra
Il MNS in Lombardia e nel Lazio si schiera a sostegno dei candidati unitari del centro-destra [[Attilio Fontana (politico)|Attilio Fontana]] e [[Stefano Parisi]]. Proprio nel Lazio Storace però da mesi appoggia il sindaco di [[Amatrice]] Sergio Pirozzi e così, scontrandosi con Alemanno, si dimette da Presidente del movimento e abbandona il Movimento che egli stesso aveva contribuito a fondare.
Il 28 luglio 2018, nonostante lo scioglimento de La Destra, si
Il 21 novembre Storace
== Ideologia ==
Obiettivo della formazione
Il partito
I valori tradizionali
Storace
''La Destra''
''La Destra'', inoltre, si
Non a caso, ''La Destra''
La Destra
Durante il periodo di leadership di [[Daniela Santanchè]], la Destra ha sostenuto la riapertura delle [[case di tolleranza]] ed il divieto di [[prostituzione]] in altro luogo, in particolare le strade e i luoghi pubblici<ref>
== Struttura ==
=== Organigramma ===
* '''Segretario:''' [[Francesco Storace]] (9 novembre 2008 – 17 febbraio 2017)
* '''Presidente:''' [[Teodoro Buontempo]] (9 novembre 2008 – 24 aprile 2013)
* '''Vicesegretario:''' [[Nello Musumeci]] (9 novembre 2008 – 2012)
* '''Coordinatore:''' Gabriele Limido.
* '''Portavoce:''' [[Daniela Santanchè]] (2007 – 2008)
* '''Segretario amministrativo:''' Giulio La Starza (2007–2008), [[Livio Proietti]] (2008–2017)
* '''Responsabile organizzativo:''' [[Stefano Morselli]] (2007 – 2008), Aldo Traccheggiani (2008 – 2009), Bruno Esposito (2009 – 2011), Roberto Buonasorte (2011 – 2017).
I principali organi nazionali del partito sono il Comitato centrale di 200 membri, la Direzione nazionale di 39 membri e l'Ufficio politico di 5 membri.
=== Movimento giovanile ===
Il movimento giovanile del partito è stato la ''Gioventù Italiana - Con La Destra (GI)''<ref>{{cita web|url=http://www.gioventuitaliana.org|titolo=Sito ufficiale}}</ref>, il cui segretario è stato Gianni Musetti.
== Correnti ==
L'unica corrente formalmente costituita è stata ''Blocco Sociale Nazionale'', nata per contrastare alleanze con soggetti eccessivamente moderati e proporre temi quali l'ostilità nei riguardi degli [[Stati Uniti d'America]], l'uscita dalla [[NATO]] e dall'[[Unione europea]], l'amicizia con i paesi arabi, la revisione del Concordato, la rottura delle relazioni con lo Stato di [[Israele]] e la riscoperta dei toni rivoluzionari ed anticapitalistici che hanno lungamente contraddistinto il [[Movimento Sociale Italiano]]. Nel 2012 esce ufficialmente dal partito per aderire a [[CasaPound]].
== Organo ufficiale e mezzi di comunicazione ==
L'organo ufficiale del partito è stato fino al 2012 ''La Destra News'', quotidiano online di riferimento della formazione. All'interno erano presenti principalmente diversi resoconti relativi alla vita di partito, oltre alle principali reazioni ai fatti quotidiani della politica nazionale.
Da ottobre 2012 il nuovo sito nazionale del partito, www.ladestra.com, soppianterà il blog del segretario.
La Destra possedeva anche un canale su [[YouTube]], in cui vengono raccolti i contributi video relativi a congressi, interviste e interventi televisivi dei propri esponenti, con particolare riferimento ai vari dibattiti politici cui prende parte Storace.
Dal 10 ottobre [[2012]] La Destra ha come testata ufficiale, sempre online e scaricabile in pdf e appstore, [[Il Giornale d'Italia (2012)|''Il Giornale d'Italia'']], quotidiano italiano il cui nome si rifà alla differente e omonima testata storica cessata nel 1976, di cui il segretario Francesco Storace diviene direttore.
== Scissioni ==
* Destra Libertaria di Luciano Buonocore;
* 22 novembre 2008 – [[Movimento per l'Italia]] di [[Daniela Santanchè]] (confluito ne [[Il Popolo della Libertà]] nel 2010);
* Area Destra (confluita in seguito in [[Futuro e Libertà per l'Italia]]);
* Verso un Fronte Nazionale di [[Adriano Tilgher (politico)|Adriano Tilgher]] – 2013;
* Blocco Sociale Nazionale (confluito in [[CasaPound]]);
== Congressi ==
* I Congresso Nazionale - Roma, 7-9 novembre [[2008]] - ''Più popolo, più idee, più valori, contro il declino della Nazione''.
* II Congresso Nazionale - Torino, 12-13 novembre [[2011]] - ''Cantiere Italia, Ricostruiamo la Nazione''.
* III Congresso Nazionale - Roma, 17 febbraio [[2017]] - ''Per il Polo Sovranista''.
== Risultati elettorali ==
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{{vedi anche|Risultati elettorali de La Destra per regione italiana}}
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== Note ==
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* [[La Destra-Fiamma Tricolore]]
* [[Gioventù Italiana]]
* [[
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
=== Loghi ===
* {{cita web|url=http://www.massimobinelli.it/fotografie/terzi/0145T-2007-08.jpg|titolo=Simbolo del partito 2007}}
* {{cita web|url=http://bitonto.myblog.it/media/00/01/0618be2f8255a3791980f6380cd53e09.jpg|titolo=Simbolo elettorale Politiche 2008 La Destra-Fiamma Tricolore (bocciato)}}
* {{cita web|url=http://www.storace.it/wp-content/uploads/2008/03/logo.jpg|titolo=Simbolo elettorale Politiche 2008 La Destra-Fiamma Tricolore (ammesso)}}
* {{cita web|url=http://www.storace.it/wp-content/uploads/2009/04/logo-europee.jpg|titolo=Simbolo elettorale Europee 2009 L'Autonomia (bocciato)}}
* {{cita web | url = http://213.225.215.148/elettorale/2009/ListeInfo/image/10.l_autonomia_pensionati.jpg | titolo = Simbolo elettorale Europee 2009 L'Autonomia (ammesso) | accesso = 6 dicembre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140531162353/http://213.225.215.148/elettorale/2009/ListeInfo/image/10.l_autonomia_pensionati.jpg | urlmorto = sì }}
{{Partiti politici italiani del passato}}
{{Portale|politica|fascismo|Italia}}
[[Categoria:La Destra| ]]
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