Enzo Tortora: differenze tra le versioni

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|immagine = Enzo Tortora.jpg
|didascalia =
|carica = Presidente del [[Partito Radicale (Italia)#Presidente|Presidente del Partito Radicale]]
|mandatoinizio = 1985
|mandato = [[1981]] - [[1986]]
|mandatofine = 1986
|predecessore = [[Marco Pannella]]
|successore = [[Marco Pannella]]
|carica2 = [[EurodeputatoEuroparlamentare]]
|mandatoinizio2 = 24 luglio 1984
|legislatura2 = [[Membri italiani del Parlamento europeo della II legislatura|II]]
|mandatofine2 = 13 dicembre 1985
|gruppo parlamentare2 = gruppo misto (non iscritti)
|legislatura2 = [[Europarlamentari dell'Italia della II legislatura|II]]
|coalizione2 = [[Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa|ALDE]]
|gruppo parlamentare2 = [[Non iscritti (Parlamento europeo)|Non iscritti]]
|circoscrizione2 = [[Circoscrizione Italia nord-occidentale|Nord-occidentale]]
|circoscrizione2 = [[Circoscrizione Italia nord-occidentale|Italia nord-occidentale]]
|collegio2 =
|incarichi2 = Membro della commissione giuridica e dei diritti dei cittadini
|sito2 = httphttps://www.europarl.europa.eu/meps/it/1724/ENZO_TORTORA_home.htmlENZO_TORTORA/history/2
|partito = [[Partito Liberale Italiano|PLI]] <small>(1976-1983)</small><ref>{{Cita web|autore1=Dino Messina|autore2=Eugenio Capozzi|url=https://lanostrastoria.corriere.it/2015/06/13/enzo-tortora-semplicemente-liberale/|titolo=Enzo Tortora, semplicemente liberale|sito=[[Corriere della Sera]]|data=13 giugno 2015|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150621214536/https://lanostrastoria.corriere.it/2015/06/13/enzo-tortora-semplicemente-liberale/|dataarchivio=21 giugno 2015|urlmorto=no}}</ref><br>[[Partito Radicale (Italia)|PR]] <small>(1984-1988)</small>
|partito = [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[giurisprudenza]]
|tendenza =
|alma mater = [[Università degli Studi di Genova]]
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[Giornalismo]]
|professione = [[Giornalista]], [[conduttore televisivo]]
|alma mater =
|professione = [[Giornalista]], [[Conduttore televisivo]]
|firma =
}}
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|GiornoMeseMorte = 18 maggio
|AnnoMorte = 1988
|Epoca = 1900
|Attività = conduttore televisivo
|Attività2 = autore televisivo
|Attività3 = conduttore radiofonico
| AttivitàAltre = , [[attore]], [[giornalista]] e [[politico]]
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
}}
 
Considerato tra i padri fondatori della [[televisione in Italia]], tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de ''[[La Domenica Sportiva]]'' e l'ideazione e conduzione del fortunato programma ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]''. Il suo nome è anche ricordato per un clamoroso caso di [[errore giudiziario|malagiustizia]] di cui fu vittima e che fu poi denominato "[[#Il .22caso Tortora.22|caso Tortora]]". Tortora fu accusato, su richiesta dei procuratori Francesco Cedrangolo e Diego Marmo, dal giudice istruttore, il magistrato Giorgio Fontana,<ref name="fontana">{{Cita web |url= http://www.ilgiornale.it/news/tortora-22-anni-ecco-altra-ingiustizia.html |titolo=Tortora, dopo 22 anni ecco un'altra ingiustizia |autore=[[Lino Jannuzzi]]|sito=[[il Giornale]]|data=27 febbraio 2011|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220129170218/https://www.ilgiornale.it/news/tortora-22-anni-ecco-altra-ingiustizia.html|dataarchivio=29 gennaio 2022 |urlmorto =no}}</ref> di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato e imputato di [[Camorra|associazione camorristica]] e [[traffico di droga]].<ref>{{Cita web|url=http://www.misteriditalia.com/altri-misteri/tortora/|titolo=Il caso Tortora : Le vergogne della giustizia|sito= Misteri d'Italia|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130803070309/http://www.misteriditalia.com/altri-misteri/tortora/|dataarchivio=3 agosto 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de ''[[La Domenica Sportiva]]'' e l'ideazione e conduzione del fortunato programma ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]''.
 
Il suo nome è ricordato anche per un caso di [[errore giudiziario|malagiustizia]] di cui fu vittima e che fu poi denominato "[[Enzo Tortora#Il .22caso Tortora.22|caso Tortora]]". Tortora fu accusato, su richiesta dei procuratori Francesco Cedrangolo e Diego Marmo, dal giudice istruttore, il magistrato Giorgio Fontana<ref name=fontana>[http://www.ilgiornale.it/news/tortora-22-anni-ecco-altra-ingiustizia.html ''Tortora, dopo 22 anni ecco un’altra ingiustizia'']. [[Lino Jannuzzi]]. Il Giornale. 27 febbraio 2011.</ref> di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato e imputato di [[Camorra|associazione camorristica]] e [[traffico di droga]]<ref>[http://www.misteriditalia.com/altri-misteri/tortora/ Misteri d'Italia: Il caso Tortora] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130803070309/http://www.misteriditalia.com/altri-misteri/tortora/ |data=3 agosto 2013 }}</ref>. Dopo 7 mesi di [[reclusione]] nel gennaio del 1984, fu liberato ma il 17 settembre 1985, i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice di Persia<ref name=fontana /> fecero condannare Tortora a dieci anni di carcere. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine definitivamente assolto dalla [[Corte d'appello di Napoli]].
 
Durante questo periodo, Tortora fu eletto [[eurodeputato]] per il [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], di cui divenne anche presidente.
 
Dopo sette mesi di [[reclusione]] in carcere, due trascorsi a Roma e cinque a Bergamo, nel gennaio del 1984 gli furono concessi gli arresti domiciliari per ragioni di salute, ma il 17 settembre 1985 i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice Di Persia,<ref name=fontana /> ottennero la sua condanna a dieci anni di carcere.<br/> La sua innocenza fu successivamente dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine assolto dalla [[Corte d'appello di Napoli]], con sentenza confermata dalla [[Corte di cassazione]] nel 1987.<ref name=":1" /> Durante questo periodo, Tortora fu eletto [[europarlamentare]] per il [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], di cui divenne anche presidente. Tortora tuttavia, estremamente provato, morì nel 1988, appena un anno dopo la sua definitiva assoluzione.
Tortora morì un anno dopo la sua definitiva assoluzione.
 
== Biografia ==
[[File:Tortora59.jpg|thumb|Enzo upright=1.2|Tortora nel ''[[Carosello]]'' [[Durban's]] ''Adamo edcontro Eva'' [[(1959]])]]
Figlio di Salvatore e Silvia Tortora, rispettivamente di origini [[Napoli|napoletane]] e genovesi,<ref>{{Cita web |url= http://www.sololibri.net/Enzo-Tortora-libri.html|titolo=Enzo Tortora: Per una giustizia giusta – Edizioni Kaos|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210514061127/https://www.sololibri.net/Enzo-Tortora-libri.html |dataarchivio=14 maggio 2021 |urlmorto=no}}</ref> collaborò giovanissimo con la [[Compagnia goliardica Mario Baistrocchi]],<ref name="grasso">[[Aldo Grasso]], ''Storia della Televisione'', vol. 2, Garzanti, 1998 - ISBN 88-11-30544-6</ref> con propri testi e insieme alla sorella [[Anna Tortora|Anna]], in seguito autrice televisiva. Il 26 dicembre 1953 Tortora si sposò a [[Rapallo]] con Pasqualina Reillo, dalla quale ebbe Monica. La coppia si separò nel marzo del 1959 e il matrimonio fu dichiarato [[Dichiarazione di nullità del sacramento del matrimonio|nullo]] dalla [[Sacra Rota]]. Sposò il 19 dicembre 1964, a [[Fiesole]], Miranda Fantacci (la coppia [[Divorzio (ordinamento italiano)|divorziò]] nel 1972), un'insegnante ventisettenne incontrata tre anni prima a [[Firenze]], dalla quale ebbe [[Silvia Tortora|Silvia]] e [[Gaia Tortora|Gaia]] (vicedirettrice del [[TG LA7]]), entrambe giornaliste. La sua ultima compagna fu [[Francesca Scopelliti]], poi senatrice.
 
=== Gli inizi ===
Diplomatosi presso il liceo classico Cristoforo Colombo di Genova, nel 1947 entrò nell'Orchestra di [[Totò Ruta]] come [[percussionista]], esibendosi nei ''[[night club]]'' di tutta Italia.<ref>''Sorrisi e Canzoni'', anno VII, n. 2, 12 gennaio 1958, p. 12</ref> Dopo aver conseguito la [[laurea]] in [[giurisprudenza]] presso l'[[Università degli Studi di Genova]], lavorò per alcuni spettacoli con [[Paolo Villaggio]], prima di entrare in [[Rai]] a ventitré anni.<ref name=grasso /> In quello stesso periodo facevano il loro ingresso [[Piero Angela]] e [[Luigi Marsico]] (con cui Tortora lavorò in radio a [[Torino]]<ref name="minoli">La Storia siamo noi, [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-enzo-tortora/622/default.aspx Il caso Enzo Tortora - Un uomo innocente] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130315070432/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-enzo-tortora/622/default.aspx |data=15 marzo 2013 }}</ref>) oltre a, come direttore del [[giornale radio]], [[Vittorio Veltroni]]. Tre anni dopo gli fu affidato lo spettacolo radiofonico ''[[Campanile d'oro]]''.<ref name=grasso /><ref name="Tortoratv">{{Cita web |url=http://www.storiaradiotv.it/enzo%20tortora.htm |titolo=Enzo Tortora, simbolo dell'ingiustizia |accesso=17 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222114652/http://www.storiaradiotv.it/ENZO%20TORTORA.htm |dataarchivio=22 febbraio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>
Figlio di Salvatore Tortora e Silvia, entrambi di origini napoletane<ref>[http://www.sololibri.net/Enzo-Tortora-libri.html''Enzo Tortora: ''Per una giustizia giusta''' Edizioni Kaos]</ref>, collaborò sin da giovanissima età con la [[Compagnia goliardica Mario Baistrocchi]]<ref name="grasso">[[Aldo Grasso]], ''Storia della Televisione'', vol. 2, Garzanti, 1998 - ISBN 88-11-30544-6</ref>, con propri testi e insieme alla sorella [[Anna Tortora|Anna]], in seguito autrice televisiva.
 
La prima apparizione in video risale al 1956, come valletto di [[Silvana Pampanini]], ''[[Primo applauso (programma televisivo)|Primo applauso]]'',<ref name=Tortoratv/> di cui divenne poi conduttore.<ref name=grasso /> Le sue prime trasmissioni di grande successo, andate in onda nella seconda metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]], furono ''[[Telematch]]'' e ''[[Campanile sera]]'', in cui era spesso inviato esterno.<ref name="grasso" /> Insieme a [[Silvio Noto]] condusse nel 1957 il programma ''[[Voci e volti della fortuna]]'', gara musicale abbinata alla [[Lotteria di Capodanno]] che negli anni successivi diventò appuntamento fisso con i telespettatori con il nome di ''[[Canzonissima]]''.
Diplomatosi presso il liceo classico Cristoforo Colombo di Genova, nel [[1947]] entrò nell'Orchestra di [[Totò Ruta]] come [[percussionista]], esibendosi nei ''[[night club]]'' di tutta Italia<ref>Sorrisi e Canzoni, anno VII, n. 2, 12 gennaio 1958, pag. 12</ref>. Dopo aver conseguito la [[laurea]] presso l'[[Università degli studi di Genova]], lavorò per alcuni spettacoli con [[Paolo Villaggio]], prima di entrare in [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] a ventitré anni<ref name=grasso />. In quello stesso periodo facevano il loro ingresso nella radio di stato [[Piero Angela]] e [[Luigi Marsico]] (con cui Tortora lavorò in radio a [[Torino]]<ref name=minoli />) oltre a, come direttore del [[giornale radio]], [[Vittorio Veltroni]]. Tre anni dopo, al giovane Enzo fu affidato lo spettacolo radiofonico ''[[Campanile d'oro]]''.<ref name=grasso /><ref name="Tortoratv">[http://www.storiaradiotv.it/enzo%20tortora.htm Enzo Tortora, simbolo dell'ingiustizia]</ref> Il 26 dicembre [[1953]] Tortora si sposò a [[Rapallo]] con Pasqualina Reillo, dalla quale ebbe la figlia Monica. La coppia si separò nel marzo del [[1959]] e successivamente il loro matrimonio fu dichiarato nullo dalla [[Sacra Rota]].
 
Sul finire degli anni cinquanta fu anche interprete di [[fotoromanzo|fotoromanzi]] per il periodico femminile ''[[Grand Hotel (periodico)|Grand Hotel]]''.<ref>{{Cita web |url= http://www.tortora.tv/album.php?n=5 |titolo=Tortora.tv Alcune pose del fotoromanzo “Fedora” |accesso=19 marzo 2011 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100807101401/http://www.tortora.tv/album.php?n=5 |dataarchivio=7 agosto 2010 |urlmorto=sì }}</ref>
La prima apparizione in video risale al [[1956]], come valletto di [[Silvana Pampanini]], ''[[Primo applauso (programma televisivo)|Primo applauso]]''<ref name=Tortoratv/>, di cui divenne poi conduttore<ref name=grasso />. Le sue prime trasmissioni di grande successo, andate in onda seconda metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]], furono ''[[Telematch]]'' e soprattutto ''[[Campanile sera]]'', in cui era spesso inviato esterno<ref name="grasso" />. Insieme a [[Silvio Noto]] condusse nel [[1957]] il programma ''[[Voci e volti della fortuna]]'', gara musicale abbinata alla [[Lotteria di Capodanno]] che negli anni successivi diventerà un appuntamento fisso con i telespettatori con il nome di "''[[Canzonissima]]''".
 
Nel 1957 e nel 1958 presentò il Festival della Canzone di [[Vibo Valentia]], nel 1959 il [[Festival di Sanremo]]. Nel 1959 prese parte a uno sketch della rubrica pubblicitaria televisiva ''[[Carosello]]'' sponsorizzando il dentifricio [[Durban's]].<ref>[[Marco Giusti]], ''Il Grande libro di Carosello'', Milano, [[Sperling & Kupfer]], II edizione, ISBN 88-200-2080-7, p. 192.</ref>
Sul finire degli anni cinquanta fu anche interprete di [[fotoromanzo|fotoromanzi]] per il periodico femminile ''[[Grand Hotel (periodico)|Grand Hotel]]''<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.tortora.tv/album.php?n=5 Tortora.tv Alcune pose del fotoromanzo “Fedora”] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Nel 1962 fu allontanato dalla Rai solo per aver ospitato in un suo programma, ''Telefortuna'', l'imitatore [[Alighiero Noschese]]. Noschese in quel periodo replicava in teatro uno spettacolo in cui faceva un'imitazione irriverente del presidente del consiglio [[Amintore Fanfani]] (DC). Tortora chiese a Noschese di essere prudente. Davanti alle telecamere "Fanfani" annunciò il vincitore della puntata. Questo bastò ai dirigenti Rai. Dopo aver condotto l'ultima puntata di ''Telefortuna'', il presentatore non venne più contattato dalla radiotelevisione di Stato.<ref>[[Edgarda Ferri]], ''L'esilio svizzero di Enzo Tortora'', «[[Corriere d'Informazione]]», 11-12 aprile 1963, pag. 3.</ref><br/>
Nel 1957 e nel 1958 presentò il Festival della Canzone di Vibo Valentia, nel 1959 il Festival di Sanremo. Nel [[1962]] fu allontanato dalla RAI per un'imitazione che [[Alighiero Noschese]] fece di [[Amintore Fanfani]]<ref>Notizie Radicali, ''[http://notizie.radicali.it/articolo/2013-02-08/editoriale/tortora-una-rievocazione-banale Tortora, una rievocazione banale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160222083116/http://notizie.radicali.it/articolo/2013-02-08/editoriale/tortora-una-rievocazione-banale |data=22 febbraio 2016 }}'', di Alessandro Litta Modignani, 8 febbraio 2013</ref> e che secondo [[Aldo Grasso]] Tortora non avrebbe impedito andasse in onda<ref name=grasso />.
DopoIn unottobre triennioaccettò passatouna allaproposta dalla [[Televisione svizzera di lingua italiana|Televisione Svizzera]], ine cuilavorò presentòcon successo a [[Lugano]] presentando il programma ''[[Terzo grado (programma televisivo)|Terzo grado]]'', tornòche nell'emittenteandò italianain dionda statodal per condurre in30 radionovembre ''1962<ref>«[[IlCorriere gamberodella Sera]]''<ref», name="grasso" /><refdicembre name="Tortoratv"1962, pag. 9.</ref> al 1966.
 
Tornò alla Rai nel 1965 più forte di prima: in un triennio raggiunse la massima popolarità.
Il 19 dicembre [[1964]], a [[Fiesole]], si unì in matrimonio a Miranda Fantacci, un'insegnante ventisettenne incontrata 3 anni prima a [[Firenze]]. Da questa unione nacquero [[Silvia Tortora|Silvia]], nel 1962, e nel [[1969]] [[Gaia Tortora|Gaia]] (in seguito giornalista e conduttrice del [[TG LA7]]).
[[File:BaudoBongiornoCorradoTortora.jpg|thumb|[[Pippo Baudo]], [[Mike Bongiorno]], [[Corrado Mantoni|Corrado]] ed Enzo Tortora a ''Sabato sera'' nel [[1967]].]]
 
=== ''La Domenica Sportiva'' ===
[[File:BaudoBongiornoCorradoTortora.jpg|thumb|[[Pippo Baudo]], [[Mike Bongiorno]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]] e Tortora a ''[[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]]'' (1967)]]
Dal febbraio [[1965]] e fino al [[1969]] condusse ''[[La Domenica Sportiva]]'', trasformandone radicalmente il ''[[Format televisivo|format]]'' in collaborazione col regista [[Gianni Serra]], anche attraverso l'introduzione degli ospiti, per la prima volta presenti in studio; secondo Grasso, ne ricavò "un brillante programma di intrattenimento"<ref name=grasso />. Nel maggio dello stesso 1965 tenne a battesimo la prima edizione di ''[[Giochi senza frontiere]]'', di cui fu il primo presentatore italiano.
Dal 28 febbraio 1965 fino al 1969 Tortora condusse ''[[La Domenica Sportiva]]'', ideando una nuova formula in collaborazione col regista [[Gianni Serra]]: non era più un notiziario, ma uno spettacolo con ospiti, per la prima volta presenti in studio.<br/>
Secondo Aldo Grasso, i due autori ne ricavarono «un brillante programma d'intrattenimento».<ref name=grasso /> Nel maggio dello stesso 1965 Enzo Tortora tenne a battesimo la prima edizione di ''[[Giochi senza frontiere]]'', di cui fu il primo presentatore italiano.
 
Nel gennaio [[1967]] condusse il programma radiofonico ''[[Il gambero]]''.<ref name="grasso" /><ref name="Tortoratv" />
Con [[Mike Bongiorno]], [[Corrado Mantoni|Corrado]] e [[Pippo Baudo]] divenne uno dei presentatori televisivi più noti e popolari di quegli anni. I quattro apparvero insieme in televisione una sola volta, in ''[[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]]'' del [[1967]], in un siparietto in cui [[Mina (cantante)|Mina]] li invitava a cantare e ballare con lei<ref name=Tortoratv/>.
 
Con [[Mike Bongiorno]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]] e [[Pippo Baudo]] divenne uno dei presentatori televisivi più noti di quegli anni. I quattro apparvero insieme in televisione una sola volta, in ''[[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]]'' del 1967, in un siparietto in cui [[Mina (cantante)|Mina]] li invitava a cantare e ballare con lei.<ref name=Tortoratv/>
In questo periodo Enzo Tortora fu anche il ''[[testimonial]]'' del detersivo [[Olà (detersivo)|Olà]] nei filmati realizzati per ''[[Carosello]]''<ref>[http://it.paperblog.com/mercoledi-19-febbraio-1969-1661549/ Mercoledì 19 febbraio 1969 - Paperblog] Carosello 1969</ref>.
 
=== Il secondo allontanamento dalla Rai ===
A fine [[1969]], Tortora era all'apice della sua popolarità: oltre a ''La Domenica Sportiva'', conduceva in contemporanea anche il gioco a premi ''[[Bada come parli! (programma televisivo)|Bada come parli!]]'' alla televisione e il quiz alla rovescia ''[[Il gambero]]'' alla radio (già citato). Improvvisamente fu licenziato in tronco dalla [[RAI]]Rai a causa della pubblicazione di un'intervista sul settimanale ''[[Oggi (rivistaperiodico)|Oggi]]''<ref name="minoli">La Storia siamo noi, ''[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-enzo-tortora/622/default.aspx Il caso Enzo Tortora - Un uomo innocente]''</ref> in cui definiva l'entela radiotelevisivoRai come «''un jet colossale pilotato da un gruppo di [[boy scout]] che si divertono a giocare con i comandi''».<ref name=grasso />.
[[File:Enzo-tortora.jpg|thumb|left|Tortora alla conduzione di ''Portobello'']]
Iniziò così a lavorare per alcune emittenti private e, come giornalista, per testate giornalistiche tra le quali ''[[La Nazione]]'' e ''[[Il Nuovo Quotidiano]]''. Fu nominato vicepresidente della prima TV via cavo italiana, [[Telebiella]], e partecipò alla fondazione di [[Telealtomilanese]], per la quale fu l'ideatore e il conduttore della trasmissione ''cult'' ''[[Il Pomofiore]]''<ref>Renzo Villa ''Ti ricordi quella sera'' p.25</ref> e di ''[[Aria di mezzanotte]]''. Lavorò pure per la TSI, la [[Televisione della Svizzera italiana]], dove condusse programmi seguitissimi come ''Si rilassi'' e ''La domenica sportiva''<ref name="Tortoratv" />.
 
Iniziò così a lavorare per alcune emittenti private e, come giornalista, per ''[[La Nazione]]'' e ''[[Il Nuovo Quotidiano]]''. Fu nominato vicepresidente della TV via cavo italiana [[Telebiella]] e partecipò insieme a Renzo Villa alla fondazione di [[Telealtomilanese]], per la quale fu l'ideatore e il conduttore della trasmissione ''[[Il Pomofiore]]''<ref>Renzo Villa ''Ti ricordi quella sera'', p. 25.</ref> e di ''[[Aria di mezzanotte]].'' Ben presto la polizia sequestrò il trasmettitore e le telecamere dell'emittente, ma la sentenza che ne seguì diede ragione a Tortora, Villa e ai loro soci e la tv poté continuare a trasmettere.
Come giornalista de ''[[La Nazione]]'' e de ''[[Il Resto del Carlino]]'', seguì da cronista le fasi del processo a [[Lotta Continua]] e divenne amico del commissario [[Luigi Calabresi]], di cui fu l'unico a prendere le difese nei suoi articoli in contrasto con ampi settori del mondo intellettuale che conducevano una campagna contro il funzionario (sfociata in una famosa [[Lettera aperta a L'Espresso sul caso Pinelli|lettera aperta]] avente 800 firme pubblicata a margine di un articolo di [[Camilla Cederna]]); Tortora, secondo il suo collega e amico Luciano Garibaldi, fu addirittura per questo reso oggetto di pestaggio da parte di alcuni estremisti<ref name="ticinot">Ticinonotizie.it, ''[Enzo Tortora, succedeva 30 anni fa...]'', di Fabrizio Provera, 17 giugno 2013<!-- finché non torna online, a breve, http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:lfdPuxV0bk4J:www.ticinonotizie.it/enzo-tortora-succedeva-30-anni-fa/+&cd=4&hl=it&ct=clnk&gl=it --></ref><ref>archiviostorico.info, ''[http://www.archiviostorico.info/libri-e-riviste/6360-il-commissario-luigi-calabresi-medaglia-doro Il Commissario Luigi Calabresi, Medaglia d'Oro]''</ref>.
 
Nel [[1977]] Enzo Tortora, insieme all'amico [[Renzo Villa]], fonda una nuova emittente, [[Antennatre]] Lombardia, una tv all'avanguardia dal punto di vista della tecnologia e del linguaggio televisivo: lo [[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]] è il più grande studio televisivo d'Europa e le immagini sono a colori quando ancora la Rai trasmette in bianco e nero. Laboratorio di creatività e di sperimentazione, ''Antennatre'' manda in onda tutte le sere trasmissioni che riscuotono un grande successo di pubblico, come ''[[La bustarella]]'' condotta da [[Ettore Andenna]], ''[[Il Pomofiore]]'' condotto prima da Enzo Tortora e poi da [[Lucio Flauto]], ''Lo Squizzofrenico'' e ''Il Guazzabuglio'' condotte da Jerry Bruno, ''Non lo sapessi ma lo so'' condotta da [[Teo Teocoli]] e [[Massimo Boldi]], al debutto sulla scena televisiva. Lavorò pure per la TSI, la [[RTSI|Televisione svizzera di lingua italiana]], dove condusse programmi come ''Si rilassi'' e ''La domenica sportiva''.<ref name="Tortoratv" />
Tortora ebbe in quegli anni un ruolo anche in un altro fatto di cronaca: sempre il Garibaldi riferisce che, durante il sequestro del giudice [[Mario Sossi]], essendo stata silenziata la notizia dalla televisione e dai principali organi di stampa, il presentatore ottenne dalla televisione svizzera (vista anche dall'Italia) l'invio di una ''troupe'' che realizzò un'intervista alla moglie del rapito, riportando attenzione sul caso<ref name=minolisossi>La SToria siamo noi, ''[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/partita-a-tre-il-sequestro-sossi/645/default.aspx Partita a tre - Il sequestro Sossi - L`attacco delle BR allo Stato]''</ref>.
 
Come giornalista de ''[[La Nazione]]'' e de ''[[Il Resto del Carlino]]'', seguì da cronista le fasi del processo a [[Lotta Continua]] e divenne amico del commissario [[Luigi Calabresi]], di cui fu l'unico a prendere le difese nei suoi articoli in contrasto con ampi settori del mondo intellettuale che conducevano una campagna contro il poliziotto (sfociata in una famosa [[Lettera aperta a L'Espresso sul caso Pinelli|lettera aperta]] avente 800 firme pubblicata a margine di un articolo di [[Camilla Cederna]]); Tortora, secondo il suo collega e amico Luciano Garibaldi, fu per questo pestato da alcuni estremisti.<ref name="ticinot">Ticinonotizie.it, ''[Enzo Tortora, succedeva 30 anni fa...]'', di Fabrizio Provera, 17 giugno 2013<!-- finché non torna online, a breve, http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:lfdPuxV0bk4J:www.ticinonotizie.it/enzo-tortora-succedeva-30-anni-fa/+&cd=4&hl=it&ct=clnk&gl=it --></ref><ref>{{Cita web |url= http://www.archiviostorico.info/libri-e-riviste/6360-il-commissario-luigi-calabresi-medaglia-doro|titolo=Il Commissario Luigi Calabresi, Medaglia d'Oro|accesso=5 luglio 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220407022451/http://www.archiviostorico.info/libri-e-riviste/6360-il-commissario-luigi-calabresi-medaglia-doro|dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref>
Negli [[anni 1970|anni Settanta]] scrisse anche sul giornale [[anticomunista]] ''Resistenza Democratica'', fondato da [[Edgardo Sogno]]<ref>[http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/Sogno_3.html Edgardo Sogno Bio]</ref>, a proposito del "''dittatore-attore [[Fidel Castro]]''"<ref>Società Civile, ''[http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/Sogno_3.html Edgardo Sogno - Doppio Sogno o doppio Stato?]''</ref><ref>Archivio 900, ''[http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=539 La figura e il ruolo di Edgardo Sogno]''</ref>.
 
Tortora ebbe in quegli anni un ruolo anche in un altro fatto di cronaca: sempre il Garibaldi riferisce che, durante il sequestro del giudice [[Mario Sossi]], essendo stata silenziata la notizia dalla televisione e dai principali organi di stampa, il presentatore ottenne dalla televisione svizzera (vista anche dall'Italia) l'invio di una ''troupe'' che realizzò un'intervista alla moglie del rapito, riportando attenzione sul caso.<ref name=minolisossi>{{Cita web|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/partita-a-tre-il-sequestro-sossi/645/default.aspx|titolo=Partita a tre - Il sequestro Sossi - L`attacco delle BR allo Stato|sito=[[La storia siamo noi]]|editore=Rai - Radiotelevisione Italiana|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304202846/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/partita-a-tre-il-sequestro-sossi/645/default.aspx|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:Enzo Tortora Portobello.png|thumb|Tortora con il pappagallo ''Portobello'' dell'omonima trasmissione televisiva]]
Negli anni settanta scrisse anche sul giornale [[anticomunista]] ''Resistenza Democratica'', fondato da [[Edgardo Sogno]],<ref name="Sogno 3">{{Cita web|url=http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/Sogno_3.html|titolo= Edgardo Sogno Doppio Sogno o doppio Stato? 4. Sogno golpista «bianco»|sito=societacivile.it|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220407022454/http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/Sogno_3.html|dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=sì}}</ref> a proposito del "dittatore-attore [[Fidel Castro]]".<ref name="Sogno 3" /><ref>{{Cita web |url= http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=539|titolo=13. La figura e il ruolo di Edgardo Sogno|data=30 novembre 2005|accesso=5 luglio 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220407022454/http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=539|dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Il ritorno e ''Portobello'' ===
[[File:Renzo Villa, Enzo Tortora - Anniversario di Antenna 3 (1981).jpg|thumb|[[Renzo Villa]] e Tortora al quarto anniversario di [[Antenna 3 Lombardia]] (1981)]]
Con la riforma della [[RAI]] del [[1976]] e la nascita delle reti concorrenti, a differente impronta politica, diversi personaggi fecero ritorno al piccolo schermo dopo anni di assenza. Tra questi, sulla socialista Rete 2, [[Dario Fo]] ed Enzo Tortora, voluto secondo Grasso dal suo direttore [[Massimo Fichera]]<ref name=grasso />.
 
Con la riforma della Rai del 1976 e la nascita delle reti concorrenti, a differente impronta politica, diversi personaggi vi fecero ritorno dopo anni di assenza. Tra questi, sulla filo-[[Partito Socialista Italiano|socialista]] [[Rai 2|Rete 2]], [[Dario Fo]] ed Enzo Tortora, voluto secondo Grasso dal suo direttore [[Massimo Fichera]].<ref name=grasso />
 
Nella primavera del 1977 il presentatore assunse la conduzione di ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]''. La trasmissione, inizialmente prevista in seconda serata e successivamente spostata in [[prima serata|prima]] dato il gradimento, batté ogni record di [[Audience|share]] realizzato fino a quel momento,<ref name=Tortoratv/> sino alla soglia dei 26 milioni di spettatori,<ref name=grasso /> circa il 47&nbsp;% dell'intera popolazione italiana.<ref>Nel 1977 la popolazione italiana era di [[Demografia d'Italia#Movimento naturale della popolazione|{{formatnum:55847553}} abitanti]].</ref> Ispirata nel nome al [[Portobello Road|celebre mercatino londinese]], fu poi considerata la madre della televisione degli anni novanta; in essa si potevano già intravedere alcune idee poi protagoniste dei successivi [[Format televisivo|format TV]] come ''[[Stranamore]]'', ''[[Carràmba! Che sorpresa]]'', ''[[I cervelloni]]'', ''[[Chi l'ha visto?]]'' e della "tv-verità".
 
Il 3 novembre del 1977 Tortora tenne a battesimo l'emittente [[Antenna 3 Lombardia]] di [[Legnano]], di cui fu cofondatore insieme all'amico Renzo Villa, e vi condusse diversi programmi.<ref name="Tortoratv" />
Nella primavera del [[1977]] il presentatore genovese assunse la conduzione di ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]''. La trasmissione, inizialmente prevista in seconda serata e successivamente spostata in [[prima serata|prima]] dato il gradimento del pubblico, batté ogni record di ''[[Audience#Share|share]]'' mai realizzato fino a quel momento<ref name=Tortoratv/>, sino alla soglia dei 26 milioni di spettatori<ref name=grasso />, pari a circa il 47% dell'intera popolazione italiana<ref>Nel 1977 la popolazione italiana era di [[Demografia d'Italia#Movimento naturale della popolazione|55.847.553 abitanti]].</ref>. Ispirata nel nome al [[Portobello Road|celebre mercatino londinese]], fu poi considerata la madre della televisione degli [[anni 1990|anni novanta]]; in essa si poteva già intravedere buona parte delle idee che saranno poi protagoniste dei successivi [[Format televisivo|format]] tv come ''[[Stranamore]]'', ''[[Carràmba che sorpresa]]'', ''[[I cervelloni]]'', ''[[Chi l'ha visto?]]'' e della "tv-verità". Il 3 novembre del [[1977]] Tortora tenne a battesimo l'emittente [[Antennatre]] Lombardia, di [[Legnano]], di cui fu cofondatore insieme all'amico [[Renzo Villa]]<ref name="Tortoratv" />.
 
L'attività lavorativa di Tortora proseguì anche in Rai fino al [[1983]] in RAI, con programmi come ''Portobello'' e ''[[L'altra campana]]'' ([[1980]]), e su Antenna 3 Lombardia; nel 1982 lavorò anche a [[RetequattroRete 4]] per(allora di proprietà del [[Gruppo Mondadori]] e non ancora appartenente alla [[Fininvest]] di [[Silvio Berlusconi]]) di cui fu direttore artistico e in cui condusse il condurrerotocalco ''[[Cipria (programma televisivo)|Cipria]]''. CondusseSempre infineper conl'emittente mondadoriana presentò, assieme a [[Pippo Baudo]], anche alcune puntate della rubrica ''[[Italia parla]]''.
 
== Il "caso Tortora" ==
{{citazione|Quando l'opinione pubblica appare divisa su un qualche clamoroso caso giudiziario - divisa in "innocentisti" e "colpevolisti" - in effetti la divisione non avviene sulla conoscenza degli elementi processuali a carico dell'imputato o a suo favore, ma per impressioni di simpatia o antipatia. Come quando uno scommetterescommette su una partita di calcio o su una corsa di cavalli. Il caso Tortora è in questo senso esemplare: coloro che detestavano i programmi televisivi condotti da lui, desideravano fosse condannato; coloro che invece a quei programmi erano affezionati, lo volevano assolto.|[[Leonardo Sciascia]]<ref>Articolo su ''[[El País]]'', 5 maggio 1987</ref>}}
[[File:Enzo tortora arresto.jpg|thumb|L'[[arresto]] di Enzo Tortora, il 17 giugno [[1983]], a [[Roma]], presso il comando del Reparto Operativo dei [[Carabinieri]]]]
 
=== Le accuse e l'arresto ===
VenerdìAlle 174 giugnodi notte del {{data|17|06|1983,}} Enzo Tortora vienefu svegliatotratto allein 4 del mattinoarresto dai [[Carabinieri]] die Romagli efu arrestatonotificata perl'accusa di [[traffico di stupefacenti]] e [[Camorra|associazione di stampo camorristico]].<ref>[{{Cita web |url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-enzo-tortora/622/default.aspx |titolo=La Storia siamo noi: "Il caso Enzo Tortora - Un uomo innocente"] |accesso=21 novembre 2012 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130315070432/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-enzo-tortora/622/default.aspx |dataarchivio=15 marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Le accuse si basavano sulle dichiarazioni dei pregiudicati [[Giovanni Pandico]], [[Giovanni Melluso]] (soprannominato "Gianni il bello") e [[Pasquale Barra]], legato a [[Raffaele Cutolo]]; inoltre, accusarono Tortora altri 8otto imputati nel processo alla cosiddetta ''[[Nuova Camorra Organizzata]]'', tra cui [[Michelangelo D'Agostino]], pluriomicida detto "Killer dei cento giorni", accusarono Tortora. A queste accuse si aggiunsero quelle, rivelatesi anch'esse in seguito false, del pittore [[Giuseppe Margutti]],<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/16/margutti-ritratta-le-accuse-tortora-non-spacciava.html |titolo=Margutti ritratta le accuse: "Tortora non spacciava droga" |accesso=15 giugno 2013 |dataarchivio=15 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130615082138/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/16/margutti-ritratta-le-accuse-tortora-non-spacciava.html |urlmorto=no }}</ref> già pregiudicato per [[truffa]] e [[calunnia]], e di sua moglie [[Rosalba Castellini]], i quali dichiararono di aver visto Tortora spacciare [[droga]] negli studi di [[Antennatre|Antenna 3]]; si contarono così tredici false testimonianze<ref name="Tortora">[{{Cita web|url=http://www.zonedombra.com/archivio/spunti-quotidiani/85-tortoracasoitaliano.html Tortora|titolo=TORTORA: unUn caso italiano]|autore=Massimo Lippolis|sito=Zone d'Ombra|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161114010404/http://www.zonedombra.com/archivio/spunti-quotidiani/85-tortoracasoitaliano.html|dataarchivio=14 novembre 2016|urlmorto=sì}}</ref> e, in totale, i pentiti che accusarono Tortora assommarono a 19diciannove.<ref name=minoli />.
[[File:Enzo tortora arresto.jpg|thumb|L'[[arresto]] di Tortora, il 17 giugno 1983 a [[Roma]], presso il comando del Reparto Operativo dei [[Carabinieri]]]]
 
Gli elementi "oggettivi", di fatto, si fondavano unicamente su un'agendina trovata nell'abitazione di un [[camorrista]], Giuseppe Puca detto O'Giappone, recante scritto a penna un nome che appariva essere, inizialmente, quello di ''Tortora'', con a fianco un numero di telefono; il nome, ada esito di una perizia calligrafica, risultò non essere quello del presentatore, bensì quello di un tale ''Tortona''. Nemmeno il recapito telefonico risultò appartenere al presentatore.
 
Si stabilì, per giunta, che l'unico contatto avuto da Tortora con Giovanni Pandico fu a motivo di alcuni centrini provenienti dal carcere in cui era detenuto lo stesso Pandico, centrini che erano stati indirizzati al presentatore perché venissero venduti all'asta del programma ''Portobello''.<ref name="Tortora" />. La redazione di ''Portobello'', oberata di materiale inviatole da tutta Italia, aveva smarrito i centrini ed Enzo Tortora scrisse una lettera di scuse a Pandico. La vicenda si era poi conclusa, o così pareva, con un assegno di rimborso del valore di 800.000{{formatnum:800000}} lire. In Pandico, [[schizofrenico]] e [[paranoico]], crebberomaturò sentimenti di vendetta verso Tortora<ref name="minoli" />, e iniziò a scrivergli delle lettere che pian piano assunsero carattere intimidatorio cona scopo di [[estorsione]].<ref name="Tortora" />.
 
Nella sua autobiografia, relativamente al suo periodo carcerario, raccontò di un suo sogno in cui, assieme ai suoi compagni di cella, diviene ladro di appartamenti.<ref>[{{Cita web|autore=Luigi Palamara|url=http://www.mnews.it/2013/05/il-caso-tortora-25-anni-fa-diventato-il.html |titolo=Il caso Tortora 25 anni fa, diventato il classico esempio di malagiustizia]|data=19 {{webarchivemaggio 2013|urlaccesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/2016030411515420140222171838/http://www.mnews.it/2013/05/il-caso-tortora-25-anni-fa-diventato-il.html |datadataarchivio=422 marzo 2016febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref>.
 
In un'intervista pubblicata sul settimanale ''[[L'Espresso]]'' il 25 maggio [[2010]], l'ex collaboratore di giustizia Gianni Melluso, uscito dal carcere nel 2009, chiese ufficialmente perdono ai familiari di Enzo Tortora per le dichiarazioni rese ai magistrati all'epoca dei fatti e reiterate nel 1992, sostenendo che il suo agire fosse stato condizionato dalla brama di vendetta dei due ''boss'' Barra e Pandico e ammettendo la falsità delle accuse.<ref name=":1">{{cita web |url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/cosi-mentii-su-tortora/2127631//1 |titolo=Gianni Melluso, "Così mentii su Tortora" | accesso=25 giugnoluglio 2022|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160828223222/http://espresso.repubblica.it/palazzo/2010/05/25/news/cosi-mentii-su-tortora-1.21317|dataarchivio=28 agosto 2016|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== L'indagine ===
{{Vedi anche|Maxiprocesso alla Nuova Camorra Organizzata}}
L'indagine nella quale fu coinvolto il presentatore era in realtà il frutto di una maxi-inchiesta che si concluse con una retata nella quale, compreso quello di Tortora, furono complessivamente 856 gli arresti eseguiti contemporaneamente in 33 province italiane fra [[Bolzano]] e [[Palermo]], oltre che in [[Sardegna]]<ref name=villoresi>La Repubblica, ''Un blitz da record, 856 in carcere'', di Luca Villoresi, 18 giugno 1983</ref>.
L'indagine nella quale fu coinvolto il presentatore era parte di una maxi-inchiesta che si concluse con una retata nella quale, compreso quello di Tortora, furono 856 gli arresti eseguiti contemporaneamente in trentatré province italiane fra [[Bolzano]] e [[Palermo]], oltre che in [[Sardegna]].<ref name=villoresi>La Repubblica, ''Un blitz da record, 856 in carcere'', di Luca Villoresi, 18 giugno 1983</ref>
 
Fra gli altri destinatari più o meno noti degli ordini di arresto, dal presidente dell'[[Unione Sportiva Avellino 1912|Avellino calcioCalcio]] [[Antonio Sibilia]], ai terroristi di opposte fazioni [[Pierluigi Concutelli]] e [[Sante Notarnicola]], dal bandito settentrionale [[Renato Vallanzasca]] a politici meridionali come il sindaco di [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]] Giuseppe D'Antuono]] e l'assessore della [[Provincia di Napoli]] Salvatore La Marca, sino alla [[cantante]] nota in arte come Alba Miglioretti.<ref name=villoresi />. 337 degli 856 ordini di arresto colpirono soggetti già detenuti e l'operazione occupò in tutto circa 10.000{{formatnum:10000}} fra carabinieri e agenti di polizia, parte dei quali impiegati nell'occupazione pressoché militare del paese di [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]], centro degli interessi di [[Raffaele Cutolo]], capo della branca di [[camorra]] perseguita dall'operazione ([[Nuova Camorra Organizzata]]). La stessa giovane moglie di Cutolo, Immacolata JaconeIacone, sposata qualche settimana prima nel [[carcere dell'Asinara]] ove il ''boss'' era detenuto, sfuggì alla cattura e rimase [[latitanza|latitante]].<ref name=villoresi />.
 
Il Procuratore Capo di Napoli, Francesco Cedrangolo, insieme agli investigatori, comunicò che le indagini avevano richiesto la redazione di un rapporto di 3.800{{formatnum:3800}} pagine, che la stampa riferisceriferì fu subito ribattezzato "la Treccani della camorra"; fiorirono immediatamente numerose indiscrezioni circa il contenuto delle rivelazioni del Barra e del Pandico, anche a proposito del caso del sequestro di [[Ciro Cirillo]], e fu subito diffusa la notizia che il Barra aveva accusato Tortora di spacciare droga nel mondo dello spettacolo a ''tranche'' da 80 milioni di lire l'una.<ref name=villoresi />. Cedrangolo, alla domanda diretta sulla certezza che Barra avesse detto la verità e che le sue accuse avessero tutte fondamento, rispose: «''Non abbiamo l'abitudine di emettere ordini di cattura senza motivo''» e «''Tutte le affermazioni raccolte sono state sottoposte in questi mesi a controlli accurati''».<ref>''La Stampa, '', "Tortora arrestato per droga''", 18 giugno 1983, di Giuseppe Zaccaria.</ref>.
 
=== L'impatto sui [[Mezzo di comunicazionemedia di massa|''media'']] ===
[[File:Enzo Tortora3.jpg|thumb|Enzo Tortora negli anni '80]]
{{citazione|È facile, scampanando retorica e solleticando un mai sopito plebeismo, fare apparire una vittima come un privilegiato.|Leonardo Sciascia sul Corriere della sera, 1985}}
Riferisce lo storico della televisione Grasso che "''le reti RAI mandarono in onda ininterrottamente e senza pietà le immagini del conduttore ammanettato''"<ref name=grasso />.
 
{{citazione|È facile, scampanando retorica e solleticando un mai sopito plebeismo, fare apparire una vittima come un privilegiato.|Leonardo Sciascia sul ''Corriere della Sera'', 1985}}
Tortora fu attaccato anche nell'ambiente giornalistico, furono pubblicate storie false per falsi ''scoop'', ne fu posta sotto attacco l'immagine umana e professionale<ref name=linkiesta>''[http://www.linkiesta.it/it/article/2013/05/18/tortora-come-un-innocente-fu-linciato-dai-giornali/14424/ Tortora: come un innocente fu linciato dai giornali]'',
Come ricorda lo storico della televisione [[Aldo Grasso]], "le reti Rai mandarono in onda ininterrottamente e senza pietà le immagini del conduttore ammanettato".<ref name=grasso />
30 anni fa l'arresto del popolare conduttore di Portobello
18 maggio 2013</ref>.
 
Tortora fu attaccato anche nell'ambiente giornalistico, furono pubblicate storie false per falsi ''scoop'', ne fu posta sotto attacco l'immagine umana e professionale.<ref name=linkiesta>{{Cita web| url= http://www.linkiesta.it/it/article/2013/05/18/tortora-come-un-innocente-fu-linciato-dai-giornali/14424/|titolo=Tortora: come un innocente fu linciato dai giornali|accesso=5 luglio 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210621183004/https://www.linkiesta.it/2013/05/tortora-come-un-innocente-fu-linciato-dai-giornali/|dataarchivio=21 giugno 2021|urlmorto=no}} 30 anni fa l'arresto del popolare conduttore di Portobello 18 maggio 2013.</ref>
L'arresto era stato preceduto da una fuga di notizie e nel pomeriggio precedente diversi giornalisti avevano contattato un ignaro Tortora per chiedergli del suo coinvolgimento; fra questi [[Guglielmo Zucconi]], allora direttore de ''[[Il Giorno]]'' ed ex parlamentare della [[Democrazia Cristiana]], il quale fece telefonare un suo redattore, cui Tortora rispose ironicamente «''Sì, dica al suo direttore di metterci pure Tognazzi e Vianello, e il cast è fatto!''»<ref name=stampapoteri>La Stampa, ''[http://www.lastampa.it/2008/05/18/cultura/tortora-un-uomo-solo-fra-troppi-poteri-VhlCNTcuKrU5Q3ARbrftHM/pagina.html Tortora, un uomo solo fra troppi poteri]'', 18 maggio 2008</ref><ref>Tortora alluse in quella occasione a una nota sortita del settimanale satirico ''[[Il Male]]'', che qualche anno prima aveva realizzato finte copertine di quotidiani con la falsa notizia dell'arresto di [[Ugo Tognazzi]] e [[Raimondo Vianello]] indicati come capi delle [[Brigate Rosse]]; si veda ugotognazzi.com, ''[http://www.ugotognazzi.com/brigate_rosse.htm Ugo Tognazzi capo delle Brigate Rosse]''</ref>. Zucconi, in un successivo editoriale che quel redattore<ref>Non rivelato nella [http://www.lastampa.it/2008/05/18/cultura/tortora-un-uomo-solo-fra-troppi-poteri-VhlCNTcuKrU5Q3ARbrftHM/pagina.html citata fonte online]</ref> afferma fosse seguito a uno specifico contatto con [[Virginio Rognoni]] (allora [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|ministro dell'interno]]), concluse che «''L'arresto di Tortora e contemporaneamente di altri presunti 855 camorristi prova che non è vero che in questo paese non cambia nulla, non è vero che le leggi o sono sbagliate o se sono giuste non vengono applicate, non è vero che esistono gli intoccabili''»<ref name=stampapoteri />.
 
L'arresto era stato preceduto da una fuga di notizie e nel pomeriggio precedente diversi giornalisti avevano contattato un ignaro Tortora per chiedergli del suo coinvolgimento; fra questi [[Guglielmo Zucconi]], allora direttore de ''[[Il Giorno]]'' ed ex parlamentare della [[Democrazia Cristiana]], il quale fece telefonare un suo redattore, cui Tortora rispose ironicamente «Sì, dica al suo direttore di metterci pure [[Ugo Tognazzi|Tognazzi]] e [[Raimondo Vianello|Vianello]], e il cast è fatto!».<ref name=stampapoteri>{{Cita web |url = http://www.lastampa.it/2008/05/18/cultura/tortora-un-uomo-solo-fra-troppi-poteri-VhlCNTcuKrU5Q3ARbrftHM/pagina.html|titolo=Tortora, un uomo solo fra troppi poteri|data=18 maggio 2008|sito=[[La Stampa]]|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20160107001009/http://www.lastampa.it/2008/05/18/cultura/tortora-un-uomo-solo-fra-troppi-poteri-VhlCNTcuKrU5Q3ARbrftHM/pagina.html|dataarchivio=7 gennaio 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>Tortora alluse in quella occasione a una nota sortita del settimanale satirico ''[[Il Male]]'', che qualche anno prima aveva realizzato finte copertine di quotidiani con la falsa notizia dell'arresto di [[Ugo Tognazzi]] e [[Raimondo Vianello]] indicati come capi delle [[Brigate Rosse]]; si veda ugotognazzi.com, {{Cita web | url = http://www.ugotognazzi.com/brigate_rosse.htm|titolo=Ugo Tognazzi capo delle Brigate Rosse|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220407022454/http://www.ugotognazzi.com/brigate_rosse.htm|dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref> Zucconi, in un successivo editoriale afferma che quel redattore<ref>Non rivelato nella [https://web.archive.org/web/20210514002904/https://www.lastampa.it/cultura/2008/05/18/news/tortora-un-uomo-solo-1.37107805 citata fonte online]</ref> fosse seguito a uno specifico contatto con [[Virginio Rognoni]] (allora [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|ministro dell'interno]]), concluse che «L'arresto di Tortora e contemporaneamente di altri presunti 855 camorristi prova che non è vero che in questo paese non cambia nulla, non è vero che le leggi o sono sbagliate o se sono giuste non vengono applicate, non è vero che esistono gli intoccabili».<ref name=stampapoteri />
La giornalista [[Camilla Cederna]], che nel [[1969]] aveva difeso con decisione l'[[anarchico]] [[Pietro Valpreda]] ingiustamente accusato per la [[strage di Piazza Fontana]], si pronunciò per la colpevolezza: «''Mi pare che ci siano gli elementi per trovarlo colpevole: non si va ad ammanettare uno nel cuore della notte se non ci sono delle buone ragioni. Il personaggio non mi è mai piaciuto.''»<ref name=linkiesta /><ref name=anni>{{collegamento interrotto|1=[http://www.tortora.tv/recensioni/87.php ''A 25 anni dall'arresto di Tortora''] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, Quaderni Radicali, 2008</ref>
 
La giornalista [[Camilla Cederna]], che nel 1969 aveva difeso con decisione l'[[anarchico]] [[Pietro Valpreda]] ingiustamente accusato per la [[strage di Piazza Fontana|strage di piazza Fontana]], si pronunciò per la colpevolezza: «Mi pare che ci siano gli elementi per trovarlo colpevole: non si va ad ammanettare uno nel cuore della notte se non ci sono delle buone ragioni. Il personaggio non mi è mai piaciuto».<ref name=linkiesta /><ref name=anni>[https://web.archive.org/web/20121103145838/http://www.tortora.tv/recensioni/87.php ''A 25 anni dall'arresto di Tortora''], ''Quaderni Radicali'', 2008.</ref>
 
Qualche dubbio dopo l'arresto fu subito espresso da grandi firme della carta stampata come [[Enzo Biagi]], [[Giorgio Bocca]] e [[Indro Montanelli]], anche se poi lo difesero tutti e tre. Biagi, anzi, una volta formalizzata l'accusa, fu il primo giornalista a spendersi pubblicamente per Tortora<ref name=anni/> con una [[lettera aperta]] al presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]], pubblicata il successivo 4 agosto 1983 sul quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', che principiava così:
{{qCitazione|''Signor Presidente della Repubblica, non le sottopongo il caso di un mio collega, ma quello di un cittadino. Non auspico un suo intervento, ma non saprei perdonarmi il silenzio. Vicende come quella che ha portato in carcere Enzo Tortora possono accadere a chiunque. E questo mi fa paura.|[[Enzo Biagi]], 7 agosto 1983.<ref name=biagi>''La Repubblica, '', "E io difendo Enzo Tortora''", di Enzo Biagi, 4 agosto 1983.</ref>}}
 
In quella lettera, che ebbe una certa eco, Biagi entrò a pie' pari nella materia, sottolineando che dopo la maxioperazione già 200 dei 350 arrestati erano tornati in libertà, che il sindaco D'Antuono era stato liberato per assenza di indizi a suo carico, che i legali di Tortora non avevano potuto leggere neanche i verbali di dell'[[interrogatorio]] del loro assistito mentre le deposizioni dei due accusatori erano state pubblicate da alcuni periodici;, e segnalò che grazie a queste fughe di notizie la stampa poteva così diffondere le "notizie" sull'iniziazione camorristica del presentatore mediante taglio della vena, della mancata consegna ai ''boss'' di un incasso da spaccio per 80 milioni, del [[riciclaggio di denaro]] sporco, dell'amicizia fra Tortora e il criminale [[Francis Turatello]] (da poco ucciso proprio dal Barra), tutto ciò mentre la madre di Turatello smentiva ed era a disposizione il braccio destro privo di segni. Ma ci sarebbe stata una testimone, una "contessa", guarda caso morta. E per la vicenda dei centrini, del carteggio dell'ufficio legale della RAIRai non si teneva alcun conto: «''Conta, invece, la parola di due assassini''». O contava quello che, dovendolo uccidere per lo sgarro, si sarebbe segnato sulla sua agenda il nome di Tortora, «''che è come se [[Lee Harvey Oswald|Oswald]] avesse segnato sul calendario: '"Mercoledì, sparare a [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]]'''"».<ref name=biagi />.
 
Tre giorni dopo, sullo stesso quotidiano, fu pubblicato un articolo di [[Stefano Rodotà]], intitolato ''Ai garantisti dell'ultima ora'', in cui il politico si associò alla richiesta di pronto chiarimento della vicenda di Tortora, ma si rivolse «''agli illustri firmatari di quella richiesta (3), molti dei quali appaiono come tardivi, ma benvenuti neofiti nella schiera (ahimè sempre esigua!) di coloro i quali hanno a cuore le sorti delle libertà in questo paese''»: il [[garantismo]] da poco fiorito era sì pienamente condiviso da Rodotà, ma questi ne sottolineava come in tante altre occasioni precedenti non avesse avuto mai modo di svilupparsi con «''consensi tanto larghi e "qualificati"''», prima che ad essere coinvolto fosse un personaggio noto e popolare: «''bisogna muoversi in tutti i casi, ci piacciano o no gli arrestati, e non solo per gli amici, i vicini di casa, i sodali di corporazione''».<ref name=rodotà>''La Repubblica'', ''"Ai garantisti dell'ultima ora", di [[Stefano Rodotà]], 7 agosto 1983.</ref>.
 
Tortora fu difeso, oltre che dai radicali, da [[Pippo Baudo]],<ref>[{{Cita web|url=http://www.tvblog.it/post/272147/pippo-baudo-ricorda-a-tvblog-enzo-tortora-quella-volta-io-enzo-e-craxi-a-italia-parla ''|titolo=Pippo Baudo ricorda a TvBlog Enzo Tortora: “Quella"Quella volta io, Enzo e Craxi a Italia Parla”'']Parla"|data=23 giugno 2013|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220120010516/https://www.tvblog.it/post/272147/pippo-baudo-ricorda-a-tvblog-enzo-tortora-quella-volta-io-enzo-e-craxi-a-italia-parla|dataarchivio=20 gennaio 2022|urlmorto=sì}}</ref>, [[Piero Angela]],<ref>[http{{Cita web |url= https://questionedelladecisione.blogspot.it/2011/12/superquark-di-piero-angela-compie.html ''|titolo=Superquark di Piero Angela compie trent'anni''|data=16 ]dicembre 2011|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210512230218/https://questionedelladecisione.blogspot.com/2011/12/superquark-di-piero-angela-compie.html |dataarchivio=12 maggio 2021|urlmorto=no}}</ref>, [[Leonardo Sciascia]] e [[Massimo Fini]].<ref>[{{Cita web |url=http://books.google.it/books?id=oXVOcgxnUjIC&pg=PT98&lpg=PT98&dq=massimo+fini+radio+radicale&source=bl&ots=RC8puFRhKH&sig=MoSO3zLnCj-E-g_06qBbo-SLKj0&hl=it&sa=X&ei=LKf4UpGTNsaZ4wTfloDQDw&ved=0CHUQ6AEwCQ#v=onepage&q=massimo%20fini%20radio%20radicale&f=false |titolo=Anna Tortora, ''Fratello segreto'', estratto] |accesso=20 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302053421/http://books.google.it/books?id=oXVOcgxnUjIC&pg=PT98&lpg=PT98&dq=massimo+fini+radio+radicale&source=bl&ots=RC8puFRhKH&sig=MoSO3zLnCj-E-g_06qBbo-SLKj0&hl=it&sa=X&ei=LKf4UpGTNsaZ4wTfloDQDw&ved=0CHUQ6AEwCQ#v=onepage&q=massimo%20fini%20radio%20radicale&f=false |dataarchivio=2 marzo 2014 |urlmorto=sì }}</ref>. Piero Angela, con [[Giacomo Aschero]], promosse una raccolta di firme pro-Tortora sul quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', firmata da [[Eduardo De Filippo]], [[Enzo Biagi]], [[Giorgio Bocca]], [[Lino Jannuzzi]] e [[Rossana Rossanda]].<ref>{{collegamentoCita interrottoweb|1url=[http://www.amnistiagiustizialiberta.it/rassegna/13486/angela-quell-errore-giudiziario-oggi-consiglierebbe-il-silenzio ''|titolo=Angela: «Quell'errore giudiziario oggi consiglierebbe il silenzio»''|autore=Antonio Manzo|sito=[[Il Mattino]]|data=4 luglio 2014|dateaccesso=marzo5 2018luglio 2022|boturlarchivio=InternetArchiveBothttps://archive.is/20141024124720/http://www.amnistiagiustizialiberta.it/rassegna/13486/angela-quell-errore-giudiziario-oggi-consiglierebbe-il-silenzio|dataarchivio=24 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== La condanna ===
Il 17 gennaio 1984 vennero concessi a Tortora gli arresti domiciliari e il giorno seguente egli, dopo 271 giorni di carcerazione, poté lasciare il carcere di Bergamo, dove era rinchiuso dal 14 agosto 1983, per la sua casa a Milano.
Nel giugno del [[1984]], a un anno esatto dal suo arresto, Enzo Tortora fu eletto deputato al [[Parlamento europeo]] nelle liste del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], che ne sostenne le battaglie giudiziarie.
[[File:Enzo tortora 1986 tribunale.jpg|miniatura|destra|Tortora nell'aula di tribunale di Napoli, 26 giugno 1986]]
 
Il 7 maggio 1984 Enzo Tortora accettò di candidarsi eurodeputato nelle liste del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], che ne sostenne le battaglie giudiziarie, e il 17 giugno, a un anno esatto dal suo arresto, fu eletto al [[Parlamento europeo]]. Raccolse in totale {{formatnum:414514}} preferenze, risultando eletto in due circoscrizioni.<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=17/06/1984&tpa=Y&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S Europee 17/06/1984]</ref> In precedenza, alle [[elezioni politiche in Italia del 1983]], Tortora nel [[carcere di Regina Coeli]] aveva votato per [[Paolo Battistuzzi]] del [[Partito Liberale Italiano]].<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/08/non-disertero-come-negri-piuttosto-uccido.html|titolo='Non diserterò come Negri, piuttosto m'uccido'|autore=[[Leonardo Coen]]|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=8 maggio 1984|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220407022454/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/08/non-disertero-come-negri-piuttosto-uccido.html|dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref>
Il 17 settembre [[1985]] Tortora fu condannato a dieci anni di carcere, principalmente per le accuse di altri ''pentiti''<ref name=Tortora/>.
Il 13 dicembre [[1985]] si dimise da [[europarlamentare]] e, rinunciando all'[[immunità parlamentare]], si chiuse agli arresti domiciliari.
 
Il 20 luglio 1984 Tortora tornò libero e si recò subito al carcere di Bergamo a salutare il personale. Tre giorni dopo era a [[Strasburgo]].
Il 15 settembre [[1986]] Enzo Tortora fu assolto con formula piena dalla [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] di Napoli e i giudici smontarono in tre parti le accuse rivoltegli dai camorristi, per i quali iniziò un processo per [[calunnia]]<ref>Reato perseguibile d'ufficio</ref>: secondo i giudici, infatti, gli accusatori del presentatore - quelli legati a clan camorristici - avevano dichiarato il falso allo scopo di ottenere una riduzione della loro pena. Altri, invece, non legati all'ambiente carcerario, avevano il fine di trarre pubblicità dalla vicenda: era, questo, il caso del pittore Giuseppe Margutti, il quale mirava ad acquisire notorietà per vendere i propri quadri<ref name=Tortora/>.
 
Il 17 settembre 1985 fu condannato a dieci anni di carcere, principalmente per le accuse di altri pentiti.<ref>{{Cita web | url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/18/la-sentenza-tortora-un-camorrista.html|titolo=La sentenza: 'Tortora è un camorrista' |autore=Franco Coppola|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=18 settembre 1985|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220407022453/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/18/la-sentenza-tortora-un-camorrista.html |dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|thumb|[[Roma]], [[1985]], Marcia della Pace: Enzo Tortora, [[Maria Adelaide Aglietta|Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]], [[Loris Fortuna]], [[Flaminio Piccoli]], [[Giuseppe Zamberletti]]]]
 
Il 26 aprile 1985, il procuratore Diego Marmo, parlando di Tortora, in aula lo definì «cinico mercante di morte». Il legale del giornalista chiese di moderare i termini, ottenendo come risposta: «Il suo cliente è diventato deputato con i voti della camorra!», al che Tortora si alzò in piedi dicendo: «È un'indecenza!», e il pm chiese di procedere per oltraggio alla corte.<ref>{{Cita web|url=https://www.giornalettismo.com/archives/1813123/enzo-tortora-ricordo-27-anni-dalla-morte|titolo=Enzo Tortora, il ricordo a 27 anni dalla morte|autore=Maghdi Abo Abia|data=18 maggio 2015|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220705200300/https://archivio.giornalettismo.com/enzo-tortora-ricordo-27-anni-dalla-morte/|dataarchivio=5 luglio 2022|urlmorto=no}}</ref> Il 9 dicembre l'europarlamento respinse la richiesta di autorizzazione con il seguente comunicato:
{{Citazione|Il fatto che un organo della magistratura voglia incriminare un deputato del Parlamento per aver protestato contro un'offesa commessa nei confronti suoi, dei suoi elettori e, in ultima analisi, del Parlamento del quale fa parte, non fa pensare soltanto al «[[fumus persecutionis]]»: in questo caso vi è più che un sospetto, vi è la certezza che, all'origine dell'azione penale, si collochi l'intenzione di nuocere all'uomo e all'uomo politico.}}
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|thumb|[[Roma]], 1985, Marcia della Pace: Tortora, [[Maria Adelaide Aglietta|Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]], [[Loris Fortuna]], [[Flaminio Piccoli]], [[Giuseppe Zamberletti]]]]
 
Il 13 dicembre 1985 si dimise da [[europarlamentare]]<ref>{{Cita web |url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/12/13/tortora-oggi-spegnero-la-luce.html|titolo=Tortora: 'oggi spegnerò la luce'| autore = Antonio Del Giudice|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | data = 13 dicembre 1985|accesso=5 luglio 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220407022459/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/12/13/tortora-oggi-spegnero-la-luce.html | dataarchivio =7 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref> e, rinunciando all'[[immunità parlamentare]], dal 29 dicembre fu messo agli arresti domiciliari.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/12/29/tortora-chiede-arresto-in-piazza.html|titolo=Tortora chiede l'arresto in piazza|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=29 dicembre 1985|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220407022506/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/12/29/tortora-chiede-arresto-in-piazza.html|dataarchivio=7 aprile 2022|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il 15 settembre 1986 Enzo Tortora fu assolto con formula piena dalla [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] di Napoli e i giudici smontarono in tre parti le accuse rivoltegli dai camorristi, per i quali iniziò un processo per [[calunnia]]:<ref>[[Reati perseguibili d'ufficio|Reato perseguibile d'ufficio]].</ref> secondo i giudici, infatti, gli accusatori del presentatore - quelli legati a clan camorristici - avevano dichiarato il falso allo scopo di ottenere una riduzione della loro pena. Altri, invece, non legati all'ambiente carcerario, avevano il fine di trarre pubblicità dalla vicenda: era, questo, il caso del pittore Giuseppe Margutti, il quale mirava ad acquisire notorietà per vendere i propri quadri.<ref name=Tortora/>
 
=== L'assoluzione e il ritorno in TV ===
Dopo sette mesi di carcere e gli arresti domiciliari,<ref>[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b3aa0519-44c9-4c0c-8029-76e8a6788718.html Archivio Rai.TV]</ref>, Tortora fu assolto dalla [[Corte d'appello di Napoli]].
 
Così, in una intervista concessa al programma ''[[La Storia siamo noi]]'', in una puntata dedicata specificamente al ''"caso Tortora''", il giudice Michele Morello raccontò il suo lavoro d'indagine che avrebbe poi portato all'assoluzione del popolare conduttore televisivo:
 
{{Citazione|Per capire bene come era andata la faccenda, ricostruimmo il processo in ordine cronologico: partimmo dalla prima dichiarazione fino all'ultima e ci rendemmo conto che queste dichiarazioni arrivavano in maniera un po' sospetta. In base a ciò che aveva detto quello di prima, si accodava poi la dichiarazione dell'altro, che stava assieme alla caserma di Napoli. Andammo a caccia di altri riscontri in Appello, facemmo circa un centinaio di accertamenti: di alcuni non trovammo riscontri, di altri trovammo addirittura riscontri a favore dell'imputato. Anche i giudici, del resto, soffrono di simpatie e antipatie... E Tortora, in aula, fece di tutto per dimostrarsi antipatico, ricusando i giudici napoletani perché non si fidava di loro e concludendo la sua difesa con una frase pungente: ''«Io grido: “Sono"Sono innocente”innocente". Lo grido da tre anni, lo gridano le carte, lo gridano i fatti che sono emersi da questo dibattimento! Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi.»''}}
 
Tortora tornò in televisione il 20 febbraio del [[1987]], ricominciando il suo ''Portobello''. Il ritorno in video fu toccante, il pubblico in studio lo accolse con una lunga ''[[standing ovation]]''acclamazione. Tortora, con evidente commozione, pronunciò un breve discorso di cui fu noto il suo l'incipit:
[[File:Modugno_Tortora_Pannella.jpg|thumb|left|[[Domenico Modugno]], Enzo Tortora e [[Marco Pannella]] ad una manifestazione del Partito Radicale per il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati (1988)]]
{{Citazione|Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche. Una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi terribili anni. Molta gente mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, e io questo non lo dimenticherò mai. E questo "grazie" a questa cara, buona gente, dovete consentirmi di dirlo.<ref>Nella diretta il conduttore pronunciò erroneamente "dirmelo".</ref> L'ho detto, e un'altra cosa aggiungo: io sono qui, e lo so, anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi. Sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.youtube.com/watch?v=E2lbKaYdUcA|titolo=Il filmato del ritorno in tv di Enzo Tortora, il 20 febbraio 1987|accesso=5 luglio 2009}}</ref>}}
 
Tortora fu assolto definitivamente dalla [[Corte di Cassazionecassazione]] il 13 giugno [[1987]], a quattro anni dal suo arresto.
 
Una trasmissione di [[Giuliano Ferrara]], ''Il testimone'' del 1988, documentò per la prima volta la vicenda giudiziaria di Tortora, chiarendo l'infondatezza degli indizi che indussero gli inquirenti al suo arresto.
Tortora tenne in questa trasmissione il suo ultimo intervento pubblico, in collegamento telefonico dal letto d'ospedale dove era ricoverato. Alessandro Criscuolo, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, sosteneva che il caso Tortora erafosse nato da un sistema processuale figlio di "tempi bui e autoritari", dal vecchio rito inquisitorio sbilanciato sull'accusa, e che l'imminente introduzione del nuovo codice avrebbe reso impossibile una cosa del genere. Tortora però gli rispose: ''«Io credo che voi siate impegnati in una difesa corporativa. Volevate difendere la vostra cattiva fede»''.<ref>[{{Cita web | url=http://www.ilfoglio.it/cronache/2015/12/18/non-spero-che-stasi-sia-colpevole-spero-che-sia-innocente-chi-lha-condannato___1-v-136256-rubriche_c404.htm Guido Vitiello, ''|titolo=Non spero che Stasi sia colpevole, spero che sia innocente chi l'ha condannato''|autore=Guido Vitiello|sito=[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=18 dicembre 2015|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170420130448/http://www.ilfoglio.it/articoli/2015/12/18/news/non-spero-che-stasi-sia-colpevole-spero-che-sia-innocente-chi-lha-condannato-90811/|dataarchivio=20 aprile 2017|urlmorto=no}}</ref>. I P.M. Lucio Di Pietro e Felice Di Persia, insieme al giudice istruttore Giorgio Fontana, querelarono per diffamazione Giuliano Ferrara, il quale poi fu assolto "perché il fatto non costituisce reato".<ref>[{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/21/Non_diffamo_del_caso_Tortora_co_0_980421112.shtml |titolo=Non diffamò i pm del caso Tortora, assolto Giuliano Ferrara<!--|autore=Enzo TitoloD'Errico|sito=[[Corriere generatodella automaticamente -->Sera]]|data=21 aprile 1998|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151225221524/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/21/Non_diffamo_del_caso_Tortora_co_0_980421112.shtml|dataarchivio=25 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Effetti legali e connessi ===
Il ''"caso Tortora''" portòdette inla quellospinta stesso annopropulsiva al [[referendum]] sullaabrogativi [[Referendumin abrogativiItalia del 1987 in Italia#Responsabilit.C3.A0Responsabilità civile dei magistrati|referendum del giudice|1987]] sulla [[responsabilità civile dei magistrati]],: confermato dalll'80,2&nbsp;% dei votanti che si espresse per l'abrogazione "degli articoli 55, 56 e 74 del codice di procedura civile", che escludevano la responsabilità. Poco tempo dopo, il Parlamento approvò la [[Legge 13 aprile 1988, n. 117]] sul "Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati", nota come «legge [[Giuliano Vassalli|Vassalli]]» (votata da Pci[[Partito Comunista Italiano|PCI]], Psi[[Partito Socialista Italiano|PSI]], Dc[[Democrazia Cristiana|DC]]), il cui disposto faceva ricadere la responsabilità di eventuali errori non sul magistrato, ma sullo Stato, che successivamente poteva rivalersi, sul magistrato in ragione di un terzo di annualità dello stipendio, sullo stesso. La legge Vassalli conteneva anche il divieto di applicazione retroattiva. Nello stesso aprile 1988 Tortora agì dunque per il risarcimento, nella singolare condizione legale per cui, mentre non era ancora in vigore la legge Vassalli, il referendum aveva abrogato le norme previgenti,: pertanto poté fare causa ai magistrati come se fossero stati normali cittadini, senza il filtro di valutazione della fondatezza delle pretese che normalmente avrebbe operato a tutela dei magistrati. La causa civile si aprì nel successivo mese di giugno, un mese dopo l'intervenuta morte del presentatore,<ref>La{{Cita Repubblica,web ''[http|url =https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/05/19/quell-immagine-che-scosse-italia-la.html |titolo=Quell'immagine che scosse l'Italia e la causa per danni va avanti]'',|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=19 maggio 1988|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304211823/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/05/19/quell-immagine-che-scosse-italia-la.html |dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=no}}</ref>, vertendo su ipotesi di ''"inescusabili negligenze e a volontà consapevole di compiere gravi omissioni''", ''"indebite sollecitazioni nei riguardi di pentiti''" e ''"occultamento e inquinamento di elementi di prova''"; solo quattro dei sei magistrati citati si costituirono in giudizio, richiedendo la trasmissione degli atti alla Procura di Roma per la denuncia dei legali degli eredi di Tortora (gli avvocati Giandomenico Caiazza e Vincenzo Zeno Zencovich) per il reato di [[calunnia]].<ref>La{{Cita Repubblica,web|url= ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/28/le-vostre-accuse-sono-solo-calunnie.html '|titolo=Le vostre accuse sono solo calunnie']'', di |autore=Franco Scottoni,|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=28 giugno 1988|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304131804/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/28/le-vostre-accuse-sono-solo-calunnie.html|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=no}}</ref>. Ma il Tribunale di Roma rinviò il caso alla [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana(Italia)|Corte costituzionale]], la quale sentenziò<ref>Corte Costituzionalecostituzionale, sentenza del 22 dicembre 1990, n. 468.</ref> che l'articolo della legge Vassalli riguardante l'irretroattività era incostituzionale nella parte in cui, facendo mancare il filtro dell'ammissibilità, violava il principio dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura.<ref>Il{{Cita Foglio,web|autore=Marco ''[httpValerio Lo Prete|url=https://www.ilfoglio.it/articoli/2015/02/26/giustizia-responsabilit-civile-magistrat-enzo-tortora___1-v-126068-rubriche_c392.htm|titolo= Tortora 2.0]' &#124; Caiazza fu l'avvocato del presentatore, oggi loda il “tentativo” di MarcoRenzi Valeriosulla Loresponsabilità Pretecivile dei magistrati, ma avverte: “I giudici lo annulleranno”|sito= [[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=26 febbraio 2015|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314081922/http://www.ilfoglio.it/articoli/2015/02/26/giustizia-responsabilit-civile-magistrat-enzo-tortora___1-v-126068-rubriche_c392.htm|dataarchivio=14 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nessuna [[azione penale]] o indagine di approfondimento fu mai avviata, né alcun procedimento disciplinare fu mai promosso davanti al [[Consiglio Superiore della Magistratura]] a carico dei pubblici ministeri napoletani, che proseguirono le proprie carriere senza ricevere censure per il loro operato nel caso Tortora.<ref>[{{cita web|url=http://www.la7.it/omnibus/pvideo-stream?id=i32319 |titolo=Omnibus La7 processo ad Enzo Tortora]|lingua=|data=|accesso=|6=|urlmorto=sì}}</ref>. Il vecchio accusatore Gianni Melluso nel 1992 ebbe a ribadire le sue false accuse ma, querelato dalla figlia del presentatore, il GIP [[Clementina Forleo]] non ne dispose il rinvio a giudizio con la seguente argomentazione: l'assoluzione di Tortora rappresenta "soltanto la verità processuale e non anche la verità reale".<ref>{{Cita web|autore=Roberto Leone|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/04/assolto-il-pentito-che-accuso-tortora.html?ref=search|titolo=Assolto il pentito che accusò Tortora|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=4 febbraio 1995|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240401104507/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/04/assolto-il-pentito-che-accuso-tortora.html?ref=search|dataarchivio=1º aprile 2024|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/05/silvia-tortora-accusa-sarebbe-stato-meglio.html?ref=search|titolo=Silvia Tortora accusa 'sarebbe stato meglio avere un padre mafioso'|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=5 febbraio 1995|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240401104506/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/05/silvia-tortora-accusa-sarebbe-stato-meglio.html?ref=search|dataarchivio=1º aprile 2024|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Paolo Biondani|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/febbraio/04/Tortora_pentito_sentenza_choc_co_0_9502048826.shtml|titolo=Tortora e il pentito, sentenza choc &#124; Diffamazione, prosciolto Melluso. -Silvia: “La memoria di papa' vale la mia vita”|sito=Corriere della Sera|data=4 febbraio 1995|p=14|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20151127032854/http://archiviostorico.corriere.it/1995/febbraio/04/Tortora_pentito_sentenza_choc_co_0_9502048826.shtml|dataarchivio=27 novembre 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/22/riapre_caso_Tortora_Sotto_accusa_co_0_9507221886.shtml|titolo=Si riapre il caso Tortora. Sotto accusa ora i giudici|sito=[[Corriere della Sera]].it|data=22 luglio 1995|p=12|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100419133558/http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/22/riapre_caso_Tortora_Sotto_accusa_co_0_9507221886.shtml|dataarchivio=19 aprile 2010|urlmorto=sì}}</ref> In seguito Melluso ammetterà nel 2010 di essersi inventato tutto e che Tortora era estraneo a ogni crimine.<ref>{{Cita web|autore=Riccardo Bocca|url=http://espresso.repubblica.it/palazzo/2010/05/25/news/cosi-mentii-su-tortora-1.21317|titolo="Così mentii su Tortora"|sito=[[L'Espresso]]|data=25 maggio 2010|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140223012828/http://espresso.repubblica.it/palazzo/2010/05/25/news/cosi-mentii-su-tortora-1.21317|dataarchivio=23 febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel [[2014]] Diego Marmo chiese scusa alla famiglia di Tortora, pur continuando a ritenere corretta la sua condotta dell'indagine.<ref>[{{Cita web|autore=Francesco Lo Dico|url=http://ilgarantista.it/2014/06/27/parla-il-pm-diego-marmo-su-tortora-ho-sbagliato-chiedo-scusa-alla-famiglia /|titolo=Pm Marmo: “Su Tortora sbagliai”|sito= - Ilil Garantista]|data=27 {{webarchivegiugno 2014|urlaccesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140711065840/http://ilgarantista.it/2014/06/27/parla-il-pm-diego-marmo-su-tortora-ho-sbagliato-chiedo-scusa-alla-famiglia/ |datadataarchivio=11 luglio 2014 |urlmorto=sì}}</ref>.
 
Lucio Di Pietro, dopo annosiripetuti rifiuti di interviste, compose un racconto professionale della vicenda, in cui ribadiva "l'onestà e la limpidezza professionale del nostro lavoro" e che "con gli elementi a nostra disposizione, non potevamo fare altrimenti". L'arresto, affermò, era obbligatorio, non esistevano i domiciliari, e "c'erano, in quel momento, altri elementi d'accusa. Vanno sempre rispettati sentenze e processi. Da pm, ho solo fatto il mio lavoro in onestà e buona fede".<ref>[http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/il_magistrato_di_pietro_da_oggi_pensione_tortora_non_svista_arresto_inevitabile-1453778.html Il magistrato Di Pietro, da oggi in pensione: «Tortora? Non una svista l'arresto era inevitabile» - Il Mattino]</ref>.
 
== Attività politica ==
[[File:Pannella Tortora.jpg|thumb|Enzo Tortora con [[Marco Pannella]]]]
[[File:Enzo Tortora and Emma Bonino in 1986.jpg|thumb|Tortora con [[Emma Bonino]]]]
{{Citazione|Ero [[Partito Liberale Italiano|liberale]] perché ho studiato, sono radicale perché ho capito.<ref>[http://ritabernardini.it/roberto-saviano-e-gli-sbianchettamenti-radicali-oggi-lo-fa-con-enzo-tortora-ma-non-e-la-prima-volta/ Rita Bernardini, ''Roberto Saviano e gli sbianchettamenti radicali: oggi lo fa con Enzo Tortora ma non è la prima volta'']</ref>}}
{{Citazione|Ero [[Partito Liberale Italiano|liberale]] perché ho studiato, sono radicale perché ho capito.<ref>{{Cita web |url=http://ritabernardini.it/roberto-saviano-e-gli-sbianchettamenti-radicali-oggi-lo-fa-con-enzo-tortora-ma-non-e-la-prima-volta/ |titolo=Rita Bernardini, ''Roberto Saviano e gli sbianchettamenti radicali: oggi lo fa con Enzo Tortora ma non è la prima volta'' |accesso=3 agosto 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130613175254/http://ritabernardini.it/roberto-saviano-e-gli-sbianchettamenti-radicali-oggi-lo-fa-con-enzo-tortora-ma-non-e-la-prima-volta/ |dataarchivio=13 giugno 2013 |urlmorto=sì }}</ref>}}
 
Mentre era ai domiciliari, nel marzo del [[1984]] Tortora fu candidato nelle liste del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], e il 14 giugno fu eletto deputato al [[Parlamento europeo]], insieme a Pannella e alla Bonino, con oltre mezzo milione di preferenze.
 
I Radicali ne avevano sostenuto le battaglie giudiziarie, prima in segno di [[garantismo]], e poi perché la sua affermazione di innocenza e completa estraneità aveva profondamente convinto il movimento di [[Marco Pannella]].<ref name=Tortora/> Enzo Tortora ottenne il decreto di scarcerazione e lasciò così gli arresti domiciliari. La procura di Napoli chiese subito al Parlamento europeo l'autorizzazione sia al processo sia all'arresto. EnzoNonostante l'elezione garantisse a Tortora chiesel'[[immunità cheparlamentare]], fossefu concessalui stesso a chiedere l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti,<ref>[https://books.google.it/books?id=0i2JQwSNNhYC&pg=PT39&lpg=PT39&dq=enzo+tortora+eletto+presidente+del+partito+radicale&source=bl&ots=0wqRH1aXcU&sig=NqlrScwozvPrwqHLOILdPxzgiJU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiXuoHAp43KAhUFqxoKHbDTBhYQ6AEIKzAF#v=onepage&q=enzo%20tortora%20eletto%20presidente%20del%20partito%20radicale&f=false Walter Vecellio, ''Marco Pannella, biografia di un irregolare'']</ref> che venne concessa, mentre vennefu invece negata da Strasburgo l'autorizzazione all'arresto.
Il 24 luglio Tortora s'insediò al Parlamento europeo e fece parte della "Commissione giuridica e dei diritti dei cittadini".<ref>[https://www.europarl.europa.eu/meps/it/1724/ENZO_TORTORA_home.html Enzo TORTORA | Cronologia delle legislature | Deputati | Parlamento Europeo]</ref>
Nonostante l'elezione gli garantisse l'[[immunità parlamentare]], fu lui stesso a chiedere l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti<ref>[https://books.google.it/books?id=0i2JQwSNNhYC&pg=PT39&lpg=PT39&dq=enzo+tortora+eletto+presidente+del+partito+radicale&source=bl&ots=0wqRH1aXcU&sig=NqlrScwozvPrwqHLOILdPxzgiJU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiXuoHAp43KAhUFqxoKHbDTBhYQ6AEIKzAF#v=onepage&q=enzo%20tortora%20eletto%20presidente%20del%20partito%20radicale&f=false Walter Vecellio, ''Marco Pannella, biografia di un irregolare'']</ref>. Fu invece negata da Strasburgo l'autorizzazione all'arresto.
Il 24 luglio Tortora si insediò al Parlamento europeo e fece parte della "Commissione giuridica e dei diritti dei cittadini"<ref>[http://www.europarl.europa.eu/meps/it/1724/ENZO_TORTORA_home.html Enzo TORTORA | Cronologia delle legislature | Deputati | Parlamento Europeo]</ref>.
 
Oltre a portare l'attenzione sul suo caso di malagiustizia, Tortora ebbe anche una consistente attività come eurodeputato nelle file del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]: visitò decine di carceri, si occupò di [[diritti umani]] e [[diritti civili|civili]] nell'apposita commissione parlamentare, e dell'organizzazione del referendum sulla responsabilità civile dei magistrati.<ref>[http://www.radicalparty.org/it/content/diritti-umani-italia-enzo-tortora ''Diritti umani - Italia: Enzo Tortora'']</ref>.
 
Si occupò altresì del caso di [[Toni Negri]],<ref>{{collegamentoCita interrottovideo|1titolo=[http Dossier://www.radioradicale.it/scheda/202595 ''Faccia a faccia tra Enzo Tortora e- Toni Negri'']|url= https://www.radioradicale.it/scheda/202595/dossier-faccia-a-faccia-enzo-tortora-toni-negri|dateaccesso=marzo20 2018agosto 2025|botdata=InternetArchiveBot15 novembre 1984|editore=[[Radio Radicale]]}}</ref>, docente di filosofia, appartenente all'area dell'[[Autonomia Operaia]] e al gruppo di [[Potere Operaio]] ([[sinistra extraparlamentare]]), arrestato nel 1979 in seguito alle [[leggi speciali]] antiterrorismo, poiché ritenuto collaboratore e ideologo delle [[Brigate Rosse]]. Negri fu eletto deputato nel 1983 con i radicali nell'ambito della campagna per la giustizia giusta come Tortora, ma, a differenza sua, fuggì in [[Francia]], approfittando dell'[[immunità parlamentare]] e della cosiddetta [[dottrina Mitterrand]], anziché portare avanti la battaglia per la giustizia assieme al PR, dopo la sua condanna a 12 anni per associazione sovversiva e banda armata: sia Tortora, sia Marco Pannella e il segretario radicale [[Giovanni Negri]] lo criticarono aspramente.<ref>[http://old.radicali.it/search_view.php?id=49137 ''Enzo sceglie la galera per sentirsi più libero'']</ref>.
 
Il 3 novembre 1985 Tortora fu eletto presidente del partito dal XXXI congresso radicale. Il 13 dicembre [[1985]] si dimise da [[europarlamentare]] e il 29 dicembre si consegnò a [[Milano]] alle forze dell'ordine.<ref>''Il Foglio'', 11 giugno 2014</ref>.
 
In qualità di presidente del partito, sebbene agli arresti domiciliari a Milano, il 1º luglio [[1986]] fece parte della delegazione del partito che incontrò al Quirinale il presidente [[Cossiga]], durante la crisi del [[governo Craxi I]].<ref>{{collegamentoCita web interrotto|1 url=[ http://archivio.agi.it/articolo/e6226c92725507a9cbc4caa9ad6096f7_19860701_consultazioni-partito-radicale-tortora-legge-la-dichiarazione/?query=enzo_tortora Agi| titolo= consultazioni: partito radicale - Tortora legge la dichiarazione | sito= [[Agenzia Giornalistica Italia|agi.it]] |date data= 1º luglio 1986 | accesso= 18 marzo 20182023 |bot urlarchivio=InternetArchiveBot https://archive.is/20160107001009/http://archivio.agi.it/articolo/e6226c92725507a9cbc4caa9ad6096f7_19860701_consultazioni-partito-radicale-tortora-legge-la-dichiarazione/?query=enzo_tortora | dataarchivio= 7 gennaio 2016 | urlmorto= no }}</ref>.
 
== La morte ==
[[File:Enzo Tortora1987.jpg|thumb|Enzo Tortora al suo ritorno in televisione, il 20 febbraio 1987]]
Conclusa in anticipo, causa malattia, la conduzione del suo ultimo programma televisivo intitolato ''[[Giallo (programma televisivo)|Giallo]],'' andato in onda nell'autunno [[1987]], Enzo Tortora morì a 59 anni la mattina del 18 maggio [[1988]] nella sua casa di Milano, stroncato da un [[Carcinoma del polmone|tumore polmonare]]. I funerali - cui parteciparono amici e colleghi tra i quali [[Marco Pannella]], [[Enzo Biagi]], [[Piero Angela]] - si tennero presso la [[Basilica di Sant'Ambrogio]] a Milano<ref name=Tortoratv/>.
 
Conclusa in anticipo, causa malattia, la conduzione del suo ultimo programma televisivo intitolato ''[[Giallo (programma televisivo)|Giallo]],'' andato in onda nell'autunno 1987 su [[Rai 2]], Enzo Tortora morì a 59 anni la mattina del 18 maggio 1988 nella sua casa di Milano, in una traversa di via Torino, a causa di un [[Carcinoma del polmone|tumore polmonare]]. I funerali - cui parteciparono amici e colleghi tra i quali Marco Pannella, Enzo Biagi, Piero Angela - si tennero presso la [[basilica di Sant'Ambrogio]] a Milano.<ref name=Tortoratv/> Poco più di un mese prima della sua scomparsa Tortora aveva tenuto una conferenza stampa nella sua abitazione milanese, in via dei Piatti 8, per annunciare di essere gravemente ammalato.<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0958_01_1988_0075_0011_12973796/|titolo=«Papà Enzo, non sarò con te»|sito=[[La Stampa]]|data= 9 aprile 1988|p=11|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220409140801/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0958_01_1988_0075_0011_12973796/|dataarchivio=9 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref>
Dopo la [[cremazione]], le ceneri di Enzo Tortora riposano al [[Cimitero Monumentale di Milano]], presso la Nicchia D dell'Edicola F di Levante Superiore, zona ospitante cellette con ceneri o resti esumati di "cittadini noti e benemeriti"<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|cognome=Giuseppe Lipera|data=2012-10-10|titolo=visita alla tomba di Enzo Tortora 15 luglio 2004|accesso=2017-05-08|url=https://www.youtube.com/watch?v=57LHelqUZGE}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Comune di Miano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>. Tra le sue disposizioni [[Testamento (ordinamento civile italiano)|testamentarie]] vi fu quella di porre le sue ceneri in una cassettina assieme a una copia del libro di [[Alessandro Manzoni]] ''[[Storia della colonna infame]]'' nell'edizione con [[prefazione]] di [[Leonardo Sciascia]], testo che tratta di uno dei primi casi documentati di giustizia sbagliata in Italia. La cassettina, in [[legno]], non è però tumulata in una delle cellette, bensì nella parte centrale in [[vetro]] di una particolare "[[colonna]] spezzata" [[marmo]]rea, riportante inciso sulla sua parte inferiore un [[epitaffio]] opera di Sciascia stesso: «Che non sia un'illusione»<ref name="Tortoratv" /><ref name=":0" />; la parte superiore della colonna termina invece con un [[capitello]] [[ordine corinzio|corinzio]]<ref>[http://farm1.staticflickr.com/196/503214622_c822b3633e_z.jpg?zz=1 Fotografia del sepolcro di Tortora]</ref>.
 
Dopo la [[cremazione]], le ceneri di Enzo Tortora sono conservate nel [[cimitero monumentale di Milano]].<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|cognome=Giuseppe Lipera|data=10 ottobre 2012|titolo=visita alla tomba di Enzo Tortora 15 luglio 2004|accesso=8 maggio 2017|url=https://www.youtube.com/watch?v=57LHelqUZGE}}</ref><ref>{{Sepolture Milano}}</ref> Tra le sue disposizioni [[Testamento (ordinamento italiano)|testamentarie]] vi fu quella di porre le sue ceneri in una cassettina assieme a una copia del libro di [[Alessandro Manzoni]] ''[[Storia della colonna infame]]'' nell'edizione con [[prefazione]] di Leonardo Sciascia, testo che tratta di uno dei primi casi documentati di giustizia sbagliata in Italia.<ref name="Tortoratv" /><ref name=":0" />
== Citazioni ed omaggi ==
 
== Citazioni e omaggi ==
[[File:Biblioteca Tortora 1120038.JPG|thumb|Interni della Biblioteca Enzo Tortora, a Roma.]]
[[File:Galleria Enzo Tortora a Genova.JPG|thumb|La Galleria Enzo Tortora a Genova]]
 
* A Tortora èsono statastate dedicatadedicate la Biblioteca Enzo Tortora a [[Roma]] e la Fondazione per la Giustizia Enzo Tortora, presieduta dalla compagna, [[Francesca Scopelliti]].
* Gli è inoltre intitolata l'Associazione Radicale di [[Milano]], facente capo aai [[Radicali Italiani]] e al [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] e alcuni club dei [[Riformatori Liberali]] (scissione di questi ultimi) sono intitolati a Tortora, che è ritenuto un simbolo dal mondo [[radicalismo|Radicale]] e [[liberalismo|liberale]] italiano. Il 17 giugno 2013, voluto dal Presidentepresidente [[Guido Podestà]], è stato inaugurato e dedicato ad Enzo Tortora l'Auditorium del "Polo Soderini", di proprietà della [[Provinciaprovincia di Milano]].
* A Enzo Tortora è intitolata la biblioteca comunale del [[Municipio Roma I|Municipiomunicipio I]] aal [[Testaccio]] ([[di Roma]]).<ref>{{cita web | url=http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/Area_di_navigazione/Sezioni_del_portale/Il_comune_per_argomenti/Arte,_Cultura_e_Sport/Biblioteche_di_Roma/Le_Biblioteche_ed_i_Centri_specializzati/Biblioteca_Enzo_Tortora/&flagSub= | titolo=Biblioteca Enzo Tortora | accesso=3 maggio 2010}}</ref>.
* Il 18 maggio 1998, a dieci anni dalla sua scomparsa, il Comunecomune di Milano intitolaha intitolato al noto conduttore "Largo Enzo Tortora", un piazzale lungo Corsocorso Magenta, nel cuore del centro storico della città.
* Nel [[2008]] il Comune di [[Genova]] ha intitolato a Enzo Tortora una galleria adiacente [[Galleria Mazzini]]. La cerimonia d'inaugurazione<ref>{{cita web|url=http://www.fainotizia.it/2008/07/01/genova-27-giugno-inaugurazione-galleria-enzo-tortora|titolo=Cerimonia d'inaugurazione delle Galleria Enzo Tortora (FaiNotizia.it)|accesso=5 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090621142928/http://www.fainotizia.it/2008/07/01/genova-27-giugno-inaugurazione-galleria-enzo-tortora|dataarchivio=21 giugno 2009|urlmorto=sì}}</ref> vieneè stata svolta il 27 giugno, alla presenza di [[Marco Pannella]], ildel sindaco [[Marta Vincenzi]], di alcuni rappresentanti delle istituzioni comunali e ildel nipote di Enzo Tortora.
* Nel [[2009]] il comune di [[Napoli]] ha intitolato una strada a Enzo Tortora. Anche il [[comune di Roma]] gli ha intitolato una via, nel quartiere di [[Saxa Rubra]], vicino al centro Rai, così come accaduto in numerose città e comuni d'Italia.<ref>[http://www.ivg.it/2014/04/albenga-apre-piazza-enzo-tortora-centro-pannunzio-chiede-una-cerimonia-per-ricordarlo/ ''Albenga, apre piazza Enzo Tortora: centro Pannunzio chiede una cerimonia per ricordarlo'']</ref>.
* Anche il comune di [[Mondovì]] gli ha dedicato una via, in particolare a ricordo della partecipazione della città, nell'anno [[1959]], alla trasmissione "''Campanile Sera"'' nelnella quale Enzo Tortora fu l'inviato. A [[San Benedetto del Tronto]] per ricordarlo gli è stata invece intitolata "Piazzapiazza Enzo Tortora", sita in via [[Palmiro Togliatti]] di fronte al tribunale, lato ovest.
* Il 17 giugno [[2013]], a trent'anni di distanza dall'arresto del conduttore, la Provincia[[provincia di Milano]] nella veste del suo Presidente [[Guido Podestà]] nel corso di una cerimonia dal titolo "In nome del Popolo Italiano! Anche se non è sempre così... - Giustizia e Media: un'anomalia italiana" ha dedicato l'auditorium del Polo Soderini che ospita il centro per l'impiego ad Enzo Tortora.
* Nel 2013, nel ''foyer'' del ''Teatro [[RinaTeatro Govi|Rina]] e [[Gilberto Govi]]'' di Genova [[Bolzaneto]], è stata posata una targa a ricordo di Enzo Tortora in occasione del centenario della fondazione della [[Compagnia Baistrocchi]], alla quale EnzoTortora Tortoraaveva partecipòpartecipato in qualità di attore e autore. Promotore dell'iniziativa il vice presidente Alberto Podestà.
* Il 24 Giugno 2015 la città di Albenga (Savona) gli ha intitolato una piazza
* Il 16 settembre 2015 la città di [[Torino]] gli ha intitolato una galleria pedonale in Piazza Solferino, nel centro della città, alla presenza del sindaco [[Piero Fassino]] e di [[Piero Angela]]<ref>{{cita web |url=http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_635.shtml |titolo=Copia archiviata |accesso=17 settembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091002122304/http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_635.shtml |dataarchivio=2 ottobre 2009 }}</ref>.
* Il 16 settembre 2015 la città di [[Torino]] gli ha intitolato una galleria pedonale in piazza Solferino, nel centro della città, alla presenza del sindaco [[Piero Fassino]] e di [[Piero Angela]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.torino.it/ucstampa/2015/article_635.shtml|titolo=Intitolata la galleria “Enzo Tortora”|sito=Città di Torino|data=2015|accesso=20 agosto 2025|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_635.shtml|titolo=Visite a palazzo di città sabato 3 ottobre|sito= Città di Torino|data= 24 Settembre 2009|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20091002122304/http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_635.shtml|dataarchivio=2 ottobre 2009|urlmorto=sì}}</ref>
* Il 28 settembre 2016 il Consiglio regionale della [[Lombardia]] gli ha intitolato la sala interviste di [[Palazzo Pirelli]] a Milano.
* Il 18 maggio 2021 il comune di Milano, insieme all'associazione "Milano è Memoria", ha ricordato Tortora con una targa posta davanti all'abitazione dove aveva vissuto fino alla morte, in via dei Piatti n. 8.
* Il 17 giugno 2023 la città di [[Bergamo]] gli ha dedicato i giardini di piazza Dante, alla presenza fra gli altri del sindaco [[Giorgio Gori]] e della figlia del presentatore, [[Gaia Tortora]].
 
== Influenze nella cultura ==
* Nel film ''[[Tutti dentro]]'' di Alberto Sordi, del 1984, è presente un personaggio, conduttore televisivo, arrestato per errore e ammalatosi in carcere.
* Sulla vicenda di Tortora nel 1999 è stato girato il film per la tvTV ''[[Un uomo perbene]]'', andato in onda su [[Canale 5]] e [[La7LA7]] per la regia di [[Maurizio Zaccaro]] e con [[Michele Placido]] nel ruolo del protagonista. [[Silvia Tortora]] ha scritto il soggetto.
* Nel 2008 il giornalista [[Antonello Piroso]], con la partecipazione di [[Gaia Tortora]], ha realizzato uno speciale su La7LA7, intitolato ''Dunque, dove eravamo rimasti? - Speciale Enzo Tortora''. Piroso ha portato poi nei teatri il monologo dedicato al conduttore scomparso, da lui recitato in tv portando un paio di manette agganciate al polso sinistro, in solidarietà con Tortora.
* Nel 2012 [[Ricky Tognazzi]] giragirò una ''[[Fiction televisiva|fiction]]'' per la [[Rai]] sul ''Caso Tortora'', con la sceneggiatura di [[Simona Izzo]], intitolata ''[[Il caso Enzo Tortora - Dove eravamo rimasti?]]'', prendendo come titolo proprio dallala prima frase detta da Tortora nel suo ritorno in tv. Il conduttore televisivo viene impersonato dallo stesso Tognazzi.<ref>{{cita web|url=http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/01/28/foto/esclusiva_repubblica_napoli_ciak_si_gira_arrestano_enzo_tortora-28917761/1/|titolo=Ciak, si gira: arrestano Enzo Tortora|accesso=28 gennaio 2012}}</ref>. La miniserie è stata criticata aspramente dalle figlie Gaia e Silvia Tortora, che la definirono un "[[romanzo d'appendice]]".<ref>[http://www.ilmessaggero.it/spettacoli/televisione/fiction_enzo_tortora_figlia_attacca_rai_tognazzi/notizie/223408.shtml Enzo Tortora, la figlia attacca la Rai: «Fiction volgare e omertosa»] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121007203240/http://www.ilmessaggero.it/spettacoli/televisione/fiction_enzo_tortora_figlia_attacca_rai_tognazzi/notizie/223408.shtml |date=7 ottobre 2012 }} ne [[Il Messaggero]] del 4 ottobre 2012</ref><ref>[http://www.davidemaggio.it/archives/64078/enzo-tortora-la-figlia-gaia-polemizza-con-la-fiction-di-tognazzi-%E2%80%9Cnon-so-se-la-guardero%E2%80%99%E2%80%9D Il caso Tortora: polemiche sulla fiction RAI con Tognazzi]</ref>.
* Il 12 novembre [[2013]] su [[Canale 5]] a ''[[Matrix (programma televisivo)|Matrix]]'', dopo la polemica sull'esclusione del docufilm "''Enzo Tortora - Una ferita italiana"'' di Ambrogio Crespi, va in onda lo speciale ''Il caso Enzo Tortora'' con ospite, tra gli altri, la compagna [[Francesca Scopelliti]].<ref>[http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=35265 Speciale Matrix su Canale 5 dedicato ad Enzo Tortora, una ferita italiana]</ref>.
* Nel 2016 il cantautore [[Max Arduini]] presenta su [[Radio 3i]]<ref>{{Cita web|url=https://radio3i.ch/post/1425/max-arduini-dedica-una-canzone-a-enzo-tortora|titolo=Max Arduini dedica una canzone a Enzo Tortora|sito=radio3i|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220813130920/https://radio3i.ch/post/1425/max-arduini-dedica-una-canzone-a-enzo-tortora|dataarchivio=13 agosto 2022|urlmorto=no}}</ref> la canzone ''D Enzo T. (A Enzo Tortora)'',<ref>{{Cita web|url=http://www.magazzini-sonori.it/freezone/arduini/enzo-dedicato-enzo-tortora.aspx|titolo=D Enzo T. (Dedicato a Enzo Tortora)|sito=MagazziniSonori|accesso=20 agosto 2025|urlmorto=no}}</ref> in seguito pubblicata nell'album ''[[La scienza di stare in fila]]'', del 2019.
* Il 31 gennaio 2023 al [[Teatro della Cooperativa]] di Milano debutta il testo teatrale ''Nell'occhio del labirinto'' di [[Chicco Dossi]]. Interpretato dal segnalato [[Hystrio (rivista)|Premio Hystrio]] 2021 [[Simone Tudda]], il monologo ripercorre la vita di Tortora, soffermandosi sullo scandalo giudiziario.<ref>{{Cita web|url=https://www.teatrodellacooperativa.it/stagione-20222023/nellocchio-del-labirinto-31-gennaio-5-febbraio/|titolo= Nell'occhio del labirinto &#124; 31 gennaio – 5 febbraio di Chicco Dossi con Simone Tudda|sito=Teatro della Cooperativa|accesso=20 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240908184932/http://www.teatrodellacooperativa.it/stagione-20222023/nellocchio-del-labirinto-31-gennaio-5-febbraio/|dataarchivio=8 settembre 2024|urlmorto=no}}</ref> Lo spettacolo è stato inoltre rappresentato alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]] in occasione del 35º anniversario della morte.<ref>{{Cita web|url=https://comunicazione.camera.it/archivio-prima-pagina/19-30891|titolo=Nell'occhio del labirinto - Apologia di Enzo Tortora - Interviene Mulè {{!}} comunicazione.camera.it|sito=comunicazione.camera.it|accesso=2023-10-24}}</ref>
*Il 1º febbraio 2023 viene pubblicato l'episodio, diviso in due parti, del podcast "Indagini" del quotidiano online ''[[Il Post]]'' a cura del giornalista [[Stefano Nazzi]] dedicata alla vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto Enzo Tortora.
 
== Filmografia ==
* ''[[Il campanile d'oro]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1955)
=== Cinema ===
* ''[[IlItalia campanile d'oropiccola]]'', regia di [[GiorgioMario SimonelliSoldati]] ([[1955]]1957)
* ''[[ItaliaPugni piccolapupe e marinai]]'', regia di [[MarioDaniele SoldatiD'Anza]] ([[1957]]1961)
* ''[[PugniIn pupeginocchio eda marinaite]]'', regia di [[DanieleEttore D'AnzaMaria Fizzarotti]] ([[1961]]1964)
* ''[[In ginocchio da te]]'', regia di [[Ettore Maria Fizzarotti]] ([[1964]])
* ''[[Enzo Tortora - Una ferita italiana]]'', regia di Ambrogio Crespi (2013)
* ''[[Portobello serie tv|Portobello]],'' regia di [[Marco Bellocchio]] (2026)
 
=== TelevisioneProgrammi televisivi ===
* ''[[Primo applauso (programma televisivo)|Primo applauso]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1956)
* ''[[Telematch]]'' (Programma Nazionale, 1957-1958)
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* ''[[Gibigianna show]]'' (RSI LA1)
* ''[[Giochi senza frontiere]]'' ([[Rai 2|Secondo Programma]], 1965-1966)
* ''[[I capostipiti]]'' (Secondo Programma, 1965)
* ''[[La Domenica Sportiva]]'' (Programma Nazionale, 1965-1969)
* ''[[Bada come parli (programma televisivo)|Bada come parli!]]'' (Programma Nazionale, 1969)
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* ''[[I cari bugiardi]]'' (RSI LA1, 1972-1973; [[Antennatre]], 1981-1982)
* ''[[Aria di mezzanotte]]'' ([[Telealtomilanese]], 1976-1977; Antennatre, 1977-1980)
* ''[[Contropelo (programma televisivo)|Contropelo]]'' (Antennatre)
* ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]'' ([[Rai 2|Rete 2]], 1977-19831982; [[Rai 2]], 1983, 1987)
* ''[[Il piramidone]]'' (Antennatre, 1978)
* ''[[L'altra campana]]'' (Rete 2, 1980)
* ''La busta'' ([[Telemontecarlo]], 1981)
* ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobellissimo]]'' (Rete 2, 1982)
* ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello Speciale - Mercatino di fine anno]]'' (Rete 2, 1982)
* ''[[Italia parla]]'' ([[Rete 4]], 1982)
* ''[[Cipria (programma televisivo)|Cipria]]'' (Rete 4, 1982-1983)
* ''[[Caccia alle stelle]]'' (Rete 4, 1983)
* ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Il più bello di Portobello]]'' (Rai 2, 1987)
* ''[[Giallo (programma televisivo)|Giallo]]'' (Rai 2, 1987)
 
=== Radio RAI ===
=== Radio Rai ===
* ''Doccia scozzese'', gustometro per gli ascoltatori di [[Dino Verde]] presentano Enzo Tortora e Lidia Pasqualini, realizzazione di Dante Raiteri [[1957]]
* ''Doccia scozzese'', gustometro per gli ascoltatori di [[Dino Verde]] presentano Enzo Tortora e Lidia Pasqualini, realizzazione di Dante Raiteri (1957)
* ''Io, il signor Bianchi. Antirotocalco n. 7: Al buio, seduti'', a cura di Enzo Tortora con la Compagnia di Prosa di Torino orchestra di [[Riccardo Vantellini]], regia di [[Giacomo Colli]], trasmesso il 28 maggio [[1961]], programma nazionale<ref>Il [[Radiocorriere]] n. 22/1961</ref>
* ''Io, il signor Bianchi. Antirotocalco n. 7: Al buio, seduti'', a cura di Enzo Tortora con la Compagnia di Prosa di Torino orchestra di [[Riccardo Vantellini]], regia di [[Giacomo Colli]], trasmesso il 28 maggio 1961, programma nazionale<ref>{{Cita web|url=http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=1961-22-000-P |titolo= n. 22/1961|sito= [[Radiocorriere]]|accesso=20 agosto 2025}}</ref>
* ''Pronto, qui la cronaca'', programma di Enzo Tortora, regia di [[Gennaro Magliulo]], trasmesso il 27 marzo 1963
 
== Opere ==
* ''[[Le Forche caudine]]'', Milano, Bietti, (1967.)
* ''O tivù dal cuore acceso'', Milano, L'alfiere, (1973.)
* ''Cara Italia ti scrivo'', Milano, A. Mondadori, (1984.)
* ''Se questa è Italia'', Milano, A. Mondadori, (1987.)
* ''Cara Silvia. Lettere per non dimenticare'', Venezia, Marsilio, (2003.)
* ''Per una giustizia giusta'', [[Kaos Edizioni]], (2006)
* ''Lettere a Francesca'', prefazione di Giuliano Ferrara (ISBN 9788869950308) [https://www.pacinieditore.it/prodotto/lettere-a-francesca/ Pacini Editore] (2012)
* ''Testa alta, e avanti'' (ISBN 9788804755432) [https://www.mondadori.it/libri/testa-alta-e-avanti-gaia-tortora/?gclid=EAIaIQobChMI1tv6luPl_wIVkIKDBx2s4g2BEAAYASAAEgL4CfD_BwE Mondadori] (2023) a cura della figlia, [[Gaia Tortora]]
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = ITA OMRI 2001 GC-GCord BAR.svg
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione = Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
|luogo = 2 giugno [[1982]]<ref>[https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/283474 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* LanfrancoLuca Palazzolo (a cura di)Steffenoni, ''EnzoIl caso Tortora. Per una giustizia giusta'', Milano, KaosChiarelettere, 20062018.
* [[Silvia Tortora]] (a cura di), ''Lettere dal carcere. Un carteggio inedito'', Milano, A. Mondadori, 1993.
* Giacomo Ascheri, ''Tortora. Storia di un'accusa'', Milano, A. Mondadori, 1984.
* Giacomo Ascheri (a cura di), ''Il processo. Tortora'', Roma, Corso, 1985.
* [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] (a cura del), ''Il processo di Napoli contro la N.C.O. e il "caso Tortora"'', Roma, Partito Radicale, 1985.
* [[Bruno Rubino]], ''Enzo Tortora mille giorni'', Napoli, Dick Peerson, 1986.
* [[Bruno Rubino]], ''Parola di Pandico'', Napoli, JN, 1985.
* [[Sergio De Gregorio]], ''Tortora. Morire d'ingiustizia'', Napoli, N. De Dominicis, 1988.
* [[Anna Tortora]], ''Fratello segreto'', Milano, Sperling & Kupfer, 1996.
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* Maria Rita Stiglich, ''Come volevano le stelle. Enzo Tortora: giustizia dimenticata'', Torino, Seneca, 2008.
* [[Renzo Villa]], Roberta Villa ''Ti ricordi quella sera? La storia delle prime televisioni private in Italia nei ricordi di uno dei protagonisti'' edizione Televideo3 (2010) ISBN 978-88-905616-0-3.
* LucaPalazzolo Steffenoni(a cura di), ''Il casoEnzo Tortora. Per una giustizia giusta'', Milano, ChiarelettereKaos, 2018.2006
 
== Voci correlate ==
* [[Europarlamentari dell'Italia della II legislatura]]
* [[Giovanni Pandico]]
* [[Pasquale Barra]]
* [[Portobello (programma televisivo 1977)]]
* [[L'altra campana]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Enzo Tortora}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ImdbCollegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/9028/902813.htm | 2 = Scheda nell'archivio di Rai Uno | accesso = 24 febbraio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060128224339/http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/9028/902813.htm | dataarchivio = 28 gennaio 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/Area_di_navigazione/Sezioni_del_portale/Il_comune_per_argomenti/Cultura,_Sport_e_Turismo/Biblioteche_di_Roma/Le_Nostre_Biblioteche/Biblioteca_Enzo_Tortora/|titolo=Scheda della Biblioteca Enzo Tortora}}
* {{cita web|http://www.radicalimilano.it|Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano}}
* {{cita web|url=http://www.radioradicale.it/schede/view/id=175302/dallarchivio-il-caso-tortora-tortora-a-catania-1987-tortora-a-congresso-pr-1984-tortora-pannella-marrazzo-in-rai-1984-3|titolo=Materiale audio video sul sito di Radio Radicale}}
* {{cita web | 1 = http://www.ilcasoenzotortora.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-13d0bacb-66f8-461d-87e5-e7c8336a1865.html?homepage | 2 = Il caso Enzo Tortora - Dove eravamo rimasti? La miniserie completa trasmessa su Rai 1 | accesso = 2 ottobre 2012 | dataarchivio = 4 ottobre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121004062528/http://www.ilcasoenzotortora.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-13d0bacb-66f8-461d-87e5-e7c8336a1865.html?homepage | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20130315070432/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-enzo-tortora/622/default.aspx "Il caso Enzo Tortora: un uomo ucciso dall'ingiustizia" di Caterina Stagno] [[La Storia siamo noi]]
* {{cita web | 1 = http://www.tortora.tv/ | 2 = Sito Ufficiale del Libro "Applausi e Sputi" | accesso = 12 luglio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080515003826/http://www.tortora.tv/ | dataarchivio = 15 maggio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://espresso.repubblica.it/dettaglio/cosi-mentii-su-tortora/2127631//1 | 2 = "Così mentii su Tortora" - Intervista a Gianni Melluso che racconta "la verità ufficiale" sul caso Tortora, da L'Espresso del 25 maggio 2010 | accesso = 2 giugno 2010 | dataarchivio = 28 agosto 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160828223222/http://espresso.repubblica.it/palazzo/2010/05/25/news/cosi-mentii-su-tortora-1.21317 | urlmorto = sì }}
* [http://www.la7.it/programmi/omnibus/omnibus_speciale/video-i32319 "Dunque, dove eravamo rimasti?"] Speciale [[La7LA7]] di [[Antonello Piroso]]
* {{cita web | 1 = http://www.giustiziagiusta.net | 2 = Associazione per la Giustizia e il Diritto "Enzo Tortora" Onlus | accesso = 10 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161025031215/http://www.giustiziagiusta.net/ | dataarchivio = 25 ottobre 2016 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.lundici.it/2013/05/enzo-tortora/|Il caso Enzo Tortora e la sua eredità professionale}}
* {{cita web|http://www.docufilmenzotortora.net/|Docufilm Enzo Tortora Una Ferita italiana}}
* {{cita web|https://www.ilpost.it/episodes/roma-17-giugno-1983-prima-parte/|17 Giugno 1983 il caso tortora}}
 
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{{EuroparlamentareItaliano|
periodo = giugno [[1984]] -<br />dicembre [[1985]]
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{{Box successione
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{{Presidenti del Partito Radicale}}
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[[Categoria:Casi giudiziari]]
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[[Categoria:Politici del Partito Radicale]]
[[Categoria:Scrittori italiani del XX secolo]]
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