Mario Lanfranchi (regista): differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 30 giugno
|AnnoNascita = 1927
|LuogoMorte = Langhirano
|GiornoMeseMorte = 3 gennaio
|AnnoMorte = 2022
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 =
|Attività3 = collezionista d'arte
|Nazionalità = italiano
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|Immagine = Mario Lanfranchi.jpg
|Didascalia = Mario Lanfranchi nel 1956
}}
Dopo il diploma all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, nei primi [[Anni 1950|anni cinquanta]], fu chiamato da [[Sergio Pugliese]] alla [[Rai]], agli albori della Tv italiana. Fu il primo a portare l'opera lirica sul piccolo schermo, nel [[1956]], con ''[[Madama Butterfly]]'', di [[Giacomo Puccini]], che rivelò al grande pubblico [[Anna Moffo]], allora giovane sconosciuto soprano statunitense, che divenne l'anno seguente sua moglie e dalla quale divorziò nel 1974. Nel 1967 esordì come regista cinematografico, con il film western ''[[Sentenza di morte]]''.
== Biografia ==
Fin da bambino
Il padre Guido (1895-1957), appassionato di lirica, era stato presidente della commissione teatrale e poi
Durante un saggio dell'Accademia fu notato da [[Gianni Santuccio]], che gli propose la regia al [[Teatro Manzoni (Milano)|Teatro Manzoni]] del suo successivo spettacolo per la compagnia appena formata con [[Lilla Brignone]]. Andò molto bene e, a questa, seguirono diverse regie d'opera, essendo nel frattempo avvenuto anche il battesimo nella lirica al [[Teatro Morlacchi]] di [[Perugia]] per incarico dell'
Prima di affidargli una regia lirica teatrale, Cappelli lo aveva messo alla prova consegnandogli la cura e gli aspetti pratici di un
Il 1º febbraio 2018 è stato presentato al Cinema Edison di [[Parma]] il documentario "La ragionevole follia", che tratta della vita e delle opere
=== Gli anni della televisione sperimentale ===
Alla fine del 1952 fu convocato da [[Sergio Pugliese]], giornalista e drammaturgo, già dirigente [[EIAR]] e responsabile dal 1937 dei programmi di prosa, varietà e rivista della radio. Complice la convinzione di Pugliese che la televisione fosse una specie di "radio in movimento", dove tutto assumeva la forma di un cosmico teatro casalingo, con precisi doveri e finalità di promozione culturale e pedagogica<ref>A. Grasso, 1998, vol. 2, p. 220</ref>, al giovane regista furono affidati non solo tutte quelle regie liriche per le quali è più spesso ricordato, ma molti dei più disparati e importanti primi eventi nella storia televisiva, da quelli sportivi a quelli canori o di puro spettacolo, dall'Eurovisione al secondo canale Rai (Rai 2), ai battesimi inaugurali dei nuovi studi televisivi di Torino e Napoli.
Forte dei suoi trascorsi sui palcoscenici, riuscì a convincere il direttore artistico della Rai, il musicologo [[Ferdinando Ballo]], a inserire l'opera lirica nei programmi. Dopo una disastrosa ripresa del
▲È noto che proprio la prima delle sue regie liriche lanciò in Italia, e da qui nel mondo, un giovane soprano italo-americano che stava perfezionando gli studi di bel canto a Roma: [[Anna Moffo]]. Il debutto sul piccolo schermo nella ''[[Madama Butterfly]]'' del [[1956]] la rese celebre in poche ore, dalla sera alla mattina, e segnò l'inizio di un felice sodalizio artistico e matrimoniale durato molti anni.
=== Nuove esperienze professionali ===
Durante gli anni trascorsi a Milano, prima di sposarsi con [[Anna Moffo]], aveva avuto due
La variegata e complessa matrice culturale di Lanfranchi, la sua sopra citata cifra mista per la quale il critico del [[Corriere della Sera]] [[Giuliano Gramigna]] coniò poi il termine di "realismo visionario", l'ha portato a esplorare e proporre per primo la formula miscellanea di generi musicali diversi tra loro, dalla lirica ai cantautori genovesi, dal jazz al beat, dai negro spirituals alla poesia, dalla prosa all'operetta, dai concerti misti alla musica leggera.
Per il [[Teatro La Fenice]] di [[Venezia]] nell'estate del
Per il [[Teatro Verdi (Trieste)]] nel
Al Teatro La Fenice nel
All'inizio degli anni
Altri spettacoli a grande effetto, a volte quasi dei kolossal teatrali, ne ha poi inventati e firmati tanti, basti ricordare ''[[Il corteo storico matildico]]'' (
Nel 1961 gli era stato assegnato il ''Premio Internazionale [[Luigi Illica]]
Con la Rai continuò a collaborare per la realizzazione di numerosi progetti esterni, dei quali era ideatore e spesso anche produttore e regista. Grazie alle sue case di produzione poteva realizzare in maggiore autonomia i progetti che più gli stavano a cuore. Dapprima continuò la già iniziata serie di regie di prosa, con adattamenti televisivi di titoli italiani scelti fuori dal repertorio più frequentato, e un originale televisivo di [[Franco Enna]], ''[[Ritorno dall'abisso]]'' (
Sue, fra altro, per ideazione e produzione, le serie [[TuttoTotò]]
Con già alle spalle
=== Caroselli e regista per la moda ===
Per la Rai esplorò anche il campo della pubblicità, ideando e producendo in società con [[Sandro Bolchi]] molti dei Caroselli più noti durante quel periodo. Con la ''B. L. Vision'', dove B.L. sta per Bolchi-Lanfranchi, la Intervision e lo Studio 2D, Mario Lanfranchi ha ideato e prodotto molti dei Caroselli più noti trasmessi durante il decennio 1960-70; citandone solo alcuni tra i più famosi<ref>Per approfondire: vedi M. Giusti, 1996, 2004, facendo riferimento alle case di produzione.</ref>: [[Ferrero (azienda)|Ferrero]] ("Il volto amico”, poi modificato in “Il Gigante Amico” col perfido Jo Condor: ''"Gigante, pensaci tu!"'' - sempre per Ferrero la serie a minipuntate di "[[Cuore (romanzo)|Cuore]]" dal romanzo di De Amicis per la regia di [[Sandro Bolchi]]), [[Cirio]] (“Il paese del sole”), [[Banca Commerciale Italiana]] (con [[Massimo Inardi]], medico e musicologo, trionfatore nella finalissima dei campioni del “[[Rischiatutto]]” con l'esorbitante somma di 5 milioni e 900 000 lire, la più alta vincita mai realizzata fino ad allora nei quiz europei), [[Mobil]] (“I futuribili“: ''“Immaginare un mondo diverso. Pensare oggi alla realtà degli uomini di domani”'', per una delle pochissime regie pubblicitarie di [[Mario Bava]], riproposti persino da [[Enrico Ghezzi]] nel 2009).
▲:: ''“La nostra peculiarità stava nell'offrire tutto il pacchetto già pronto, dall'idea alla regia. Il cliente aveva tutto, faceva a meno anche dell'agenzia pubblicitaria. [...] Come regia credo [di averne fatti] soltanto uno o due, perché dirigerli non mi piaceva. [...] La mia regia mi pare di averla fatta con Franca Valeri. Inventavamo anche gli slogan pubblicitari, per conto nostro. Quella volta ne venne uno di successo:''“Tempi duri per i troppo buoni!”, ''e i troppo buoni erano dei biscotti (N.d.R.: Colussi)''.”<ref name= Ven >R. Venturelli, 2010.</ref>
=== Roma e il cinema ===
Il trasferimento a Roma a inizio [[Anni 1960|anni sessanta]] era stato dettato
Negli studi romani si era nel frattempo affacciato il filone [[western all'italiana]]. Nel tentativo di sbloccare l'accesso per altra via, il regista aveva scritto quattro episodi di ambientazione western e, tra un [[Carosello]] e l'altro, aveva proposto alla [[Rai]] una produzione in appalto. Il progetto western
Sempre con l'idea fissa del cinema, Lanfranchi aveva nel frattempo rielaborato i quattro episodi western e ne aveva tratto una sceneggiatura. Dopo oltre un lustro di attesa, finalmente riuscì a dirigere il primo film di cui era anche autore.<ref name= Ven />
Nel mezzo diresse altri due film-opera, ''[[La traviata (film 1968)|La traviata]]'' (1968) e ''[[Lucia di Lammermoor (film 1971)|Lucia di Lammermoor]]'' (1971), entrambi con [[Anna Moffo]]
L'ultimo film, ''[[Venezia, carnevale, un amore]]'' (1981) con [[
▲Nel mezzo diresse altri due film-opera, ''[[La traviata (film 1968)|La traviata]]'' (1968) e ''[[Lucia di Lammermoor (film 1971)|Lucia di Lammermoor]]'' (1971), entrambi con [[Anna Moffo]], che tuttavia con lui non girò mai film d'altro genere: il regista riteneva che né i propri, né gli altri di cui era stata nel frattempo interprete, si addicessero alle sue reali potenzialità di attrice.
▲L'ultimo film, ''[[Venezia, carnevale, un amore]]'' (1981) con [[Rudol'f Nuriev|Nureyev]], [[Peter Ustinov]], [[Carla Fracci]] e [[Charles Aznavour]], ha una storia a sé d'origine non strettamente cinematografica, travagliata e sofferta. All'inizio doveva essere un corto, poi un mediometraggio e infine diventò un film per insistenza della Fondazione Venezia Nostra nel quadro della campagna internazionale dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] per la salvaguardia di Venezia.
Scrive lo storico [[Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema|Carlo Montanaro]] che compare nei titoli di testa come aiuto del regista: ''"La cosa veramente curiosa è che il film costituisce l'unico tentativo di musical fatto a Venezia, se si escludono 'Topette' ''[N.d.R.: "Top Hat" ([[Cappello a cilindro (film)|Cappello a cilindro]]), refuso nel titolo nel libro citato]'', completamente inventato, e '[[Tutti dicono I Love You]]', dove però non ci sono numeri di ballo a Venezia''<ref>''Set in Venice'', Mondadori Electa, 2009, pp. 76–77</ref>".
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Fra questi due eventi, aveva trovato il tempo per realizzare la seconda serie di ''[[Anna Moffo|Anna Moffo Show]]'' (1967).
In Italia, da ricordare anche l'esperienza a inizio anni '90 con una propria compagnia di giovani, la ''Compagnia Teatro Proposta di Mario Lanfranchi'', con la quale mise in scena tre autori moderni di commedie ironiche o grottesche sul tema dell'eros: ''Esperienze erotiche a basso livello'' di [[Clare McIntyre]], già attrice di teatro, cinema e tv, poi rivelatasi scrittrice di vaglia per il teatro; ''Perversioni sessuali a Chicago'' ([[Sexual Perversity in Chicago]]), un corrosivo testo del regista [[David Mamet]] preso come soggetto da [[Edward Zwick]] nel 1986 per il film ''[[A proposito della notte scorsa...]]'' con protagonisti [[Rob Lowe]] e [[Demi Moore]]; e, infine, due 'commedie nere' del prematuramente scomparso [[Joe Orton]] (1933-1967), ''Delizie funerarie'' ([[Funeral Games]]) e ''Un criminale alla porta''. È una delle esperienze di teatro che il regista ricorda con maggior piacere, non solo per il successo riscosso, ma per l'entusiasmo che animava il lavoro della compagnia.
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In quel periodo, tuttavia, già soggiornava a Londra (dal 1980), per creare e seguire le produzioni di grandi musical come ''Lust'' e ''Chitty Chitty Bang Bang'' o di testi teatrali come ''900 Oneonta'' all'[[Old Vic]] di Londra e ''September Tide'' al Comedy Theatre con [[Susannah York]], che hanno sbancato per anni consecutivi i botteghini del West End e di Broadway. Il solo ''Chitty Chitty Bang Bang'' ha tenuto il cartellone per ben sei anni a Londra e poi ancora a New York.
Rientrato definitivamente in Italia nel [[2005]],
== Regie di film-opera ==
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* 1956 – ''[[La sonnambula]]'' – di [[Vincenzo Bellini]] – con [[Anna Moffo]], Danilo Vega, Plinio Clabassi, Anna Maria Anelli, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Bruno Bartoletti]] – trasmessa in dicembre
* 1957 – ''[[Fedora (opera)|Fedora]]'' – di [[Umberto Giordano]] – con Renata Heredia Capnist, [[Nicola Filacuridi]], Mario Borriello - la pellicola cinematografica è stata fortunosamente ritrovata (2012) in uno dei depositi della Rai di Milano.
* 1957 – ''[[L'
* 1957 – ''[[Suor Angelica]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con Edda Vincenzi, Iolanda Gardino, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Bruno Maderna]] - la pellicola cinematografica è stata fortunosamente ritrovata (2012) in uno dei depositi della Rai di Milano
* 1958 – ''[[Turandot]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con Lucille Udovich, [[Franco Corelli]], Renata Mattioli, Plinio Clabassi, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Fernando Previtali]]
* 1958 – ''[[La serva padrona (Pergolesi)|La serva padrona]]'' – di [[Giovan Battista Pergolesi]] – vedi ''Regie cinematografiche''
* 1959 – ''[[Lucia di Lammermoor]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – con [[Anna Moffo]], [[Nicola Filacuridi]], [[Dino Dondi]], Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Fernando Previtali]]
* 1960 – ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con [[Magda Olivero]], [[Alvinio Misciano]], Giulio Fioravanti, Orchestra Sinfonica e Coro di Torino della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Fulvio Vernizzi]]
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* 1968 – ''[[La traviata]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – vedi ''Regie cinematografiche''
* 1971 – ''[[Lucia di Lammermoor]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – vedi ''Regie cinematografiche''
== Regie cinematografiche e sceneggiature ==
*''[[La serva padrona (Pergolesi)|La serva padrona]]'' – di [[Giovan Battista Pergolesi]] – con [[Anna Moffo]], [[Paolo Montarsolo]], [[Giancarlo Cobelli]] e i mimi di Giancarlo Cobelli, Orchestra Filarmonica di Roma, Maestro Concertatore e Direttore d'Orchestra: [[Franco Ferrara]] – sceneggiatura e regia (film-opera) (1958)
*''[[La traviata]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – con [[Anna Moffo]], [[Franco Bonisolli]], [[Gino Bechi]], Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera di Roma diretti da Giuseppe Patané – sceneggiatura e regia (film-opera) (1966)
*''[[Sentenza di morte]]'' (1967)
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*''[[Genova a mano armata]]'' (1976)
*''[[La padrona è servita]]'' (1976)
*''[[Venezia, carnevale, un amore]]'' – con [[
== Spettacoli di prosa ==
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* ''[[La bella molinara]]'' – di [[Giovanni Paisiello]] – [[Teatro San Carlo]] di Napoli – con [[Graziella Sciutti]], [[Antonio Boyer]], [[Franco Calabrese]], [[Giovanna Fioroni]], [[Agostino Lazzari]], [[Alvinio Misciano]], [[Leonardo Monreale]], Coro del Teatro San Carlo di Napoli e Orchestra da camera Alessandro Scarlatti della Rai di Napoli diretti da [[Franco Caracciolo]]
* ''[[La bohème]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – [[Teatro La Fenice]] di Venezia – [[Teatro Comunale di Bologna]]
* ''[[La bohème]]'' – di [[Ruggero Leoncavallo]] – [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi
* ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' – di [[Georges Bizet]] – ''Teatro delle Novità'' al [[Teatro Gaetano Donizetti|Donizetti]] di Bergamo([[1956]]) con [[Franco Corelli]], un'edizione in stile "charleston" andata in scena il 10 settembre, molto criticata e contemporaneamente esaltata dalla stampa
* ''[[Cavalleria rusticana (opera)|Cavalleria rusticana]]'' – di [[Pietro Mascagni]] – [[Teatro Regio di Parma]] (stagione [[1956]]-57)
* ''[[Il crepuscolo degli dei]]'' – di [[Richard Wagner]] – [[Teatro Massimo Bellini]] di Catania ([[1961]]) (inaugurazione della stagione)
* ''[[La figlia del diavolo (opera lirica)|La figlia del diavolo]]'' – di [[Virgilio Mortari]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1957]])
* ''[[Madama Butterfly]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – [[Teatro La Fenice]] di Venezia ([[1962]]) ''(anche ripresa televisiva)''
* ''[[Manon (Massenet)|Manon]]'' – di [[Jules Massenet]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1958]]) con [[Magda Olivero]]
* ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]'' – di [[Ruggero Leoncavallo]] – con [[Rafael Lagares]] – [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi
* ''[[I puritani]]'' – di [[Vincenzo Bellini]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1960]]) con la Moffo ed [[Ivo Vinco]], [[Teatro Massimo Bellini]] di Catania ([[1960]]), [[Teatro Massimo di Palermo]], ([[1961]]), [[Teatro Comunale di Bologna]]
* ''[[Simon Boccanegra]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1957]]) con [[Tito Gobbi]]
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== Varie e diverse ==
=== Grandi spettacoli, ideazione e regie ===
(elenco parziale)
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* 1975 – Premio La Rosa d'Oro per la regia. Città di Venezia, Premio Internazionale di Cultura, Scienze e Industria
* 2002 – Cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Lesignano de' Bagni, Parma
* 2004 – [[Premio Sant'
* 2012 – La Scarpèta dòra. Premio annuale istituito dalla
== Note ==
<references />
== Bibliografia
* [http://www.radiocorriere.teche.rai.it Archivio storico del Radiocorriere TV] sul sito delle [[Rai Teche]], annate dal 1955 al 1995 per palinsesti e articoli specifici sulle trasmissioni
* ''Ciak al Castello. 50 anni di cinema al Castello Odescalchi di Bracciano'' Catalogo della Mostra (21 giugno 2012 - 6 gennaio 2013), Allemandi & C. (TO), 2012
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* Sandra Vanni, ''L'Opera in televisione: Le produzioni in studio 1954-1975 - Uno studio di caso: Turandot (1958) Regia di Mario Lanfranchi''. Relatore prof.ssa Elena Mosconi. Tesi di Laurea Magistrale in Musicologia, Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, Anno Accademico 2015-2016. Contiene inoltre specifica e approfondita intervista col regista
* Renato Venturelli, ''Eroi senza pietà. Intervista a Mario Lanfranchi'', in Cinema & Generi 2010, a cura di Renato Venturelli, Le Mani–Microart's Edizioni, Recco (GE), 2010, pp. 112–122, leggibile nel web{{cita web|url=http://digilander.libero.it/biblioego/LanfranchiRV.htm|titolo=intervista a M.L.}}
* Francesco Barilli, ''Poltrone rosse. Parma e il cinema'' (2014) - Documentario sui film girati a Parma con interviste ai registi. Presentato alla Mostra di Venezia 2014.
* Loris Casadei, Pietro Fantoni, Carlo Stamilla ''Mario Lanfranchi un regista per tutte le stagioni'', documentario realizzato nel Laboratorio audio-video-fotografico DAMS per il Corso di Cinematografia Documentaria e Laboratorio di Videoscrittura (Prof. Mirco Melanco, Anno Accademico 2016-2017), Università di Padova Dipartimento Beni Culturali
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* Michela Benvegnù, Enrico Nanni, ''La ragionevole follia'' (2018) - Documentario sulla vita e sulle opere di Mario Lanfranchi. Da un'idea di Diego Bertolotti. Film realizzato per il Corso di Alta Formazione in Cinema Documentario e Sperimentale di Parma.
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{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=
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* {{cita web|http://www.pramzanblog.com/2009/01/le-interviste-di-pramzanblog-mario.html|PramzanBlog, lunga intervista con foto}}
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* {{cita web|url=http://www.liricamente.it/showdocument.asp?iddocumento=251|titolo=Sito dedicato alla musica lirica, intervista}}
* Concerti vari a Villa Lanfranchi: {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=msNDH_nn7Xo|titolo= Massimo Manzi, Renato Sellani, Massimo Moriconi}}, {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=YFTccsqA800|titolo=Il teatro di Bernardo Lanzetti "Moon of Alabama"}}
Riga 280 ⟶ 270:
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Registi cinematografici italiani]]
[[Categoria:Registi televisivi italiani]]
[[Categoria:Registi teatrali italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Collezionisti d'arte italiani]]
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