Utente:Michela40/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
(15 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 12:
Nell'Età del Ferro[4] gli abitanti del territorio sanremese apprestarono un complesso sistema di difesa dei villaggi, basato su una serie di insediamenti situati sulla costa o all'inizio delle vallate, detti oppida, e sui dipendenti siti dei vici e dei castella, distribuiti nell'entroterra. Sulle cime dei monti e delle colline prospicienti la costa e su quelle dell'interno venne inoltre predisposto un sistema di fortificazioni costruite con muraglioni a secco in stretto collegamento tra di loro, dette castella o castellari, che costituirono una valida difesa dei terreni coltivati, dei pascoli, dei boschi e delle principali vie di comunicazione dalle incursioni di predoni e tribù nemiche. I castellari furono edificati sulla sommità delle colline in modo da poter controllare il territorio sottostante e renderne difficile l'accesso agli estranei, tanto che i rilievi prescelti avevano sempre le pareti scoscese o rocciose su più lati. La cerchia delle mura era costituita da grandi massi reperibili in loco, o in altri casi da muri a secco di alcuni metri di spessore; nell'area interna dei castellari, la cui superficie variava a seconda dell'ampiezza del terreno, erano ubicate capanne e alcune piccole abitazioni. Nei castellari di più ampie dimensioni potevano trovare sistemazione interi villaggi e zone destinate al pascolo del bestiame. L'organizzazione difensiva, decisamente avanzata per i tempi, prevedeva anche il collegamento tra tutti i castellari, che, in caso di pericolo, si avvertivano a vicenda tramite segnali di fumo o suoni prodotti da corni e conchiglie marine in modo che gli abitanti e gli animali si potessero mettere al sicuro nell'interno delle fortificazioni fino a quando l'emergenza non fosse definitivamente cessata.
 
La prima costruzione geografica della Liguria è stata descritta dagli storici e geografi greci del I- II secolo d. C., [[Strabone]]<ref>{{Cita libro|autore=Strabone|titolo=Della Geografia Edizione=Kessinger Pub Co (aprile 2010)ISBN-10: 116104888X}}</ref> e [[Diodoro Siculo]]<ref>{{Cita weblibro|urlautore=6Diodoro Siculo|titolo=Biblioteca storica}}</ref> Nei loro scritti narrano che nei tempi antichi il popolo dei Liguri era stanziato lungo la fascia costiera del Tirreno settentrionale dai Pirenei al sud della Francia, dalla Liguria e da una parte del Piemonte, alla Lombardia e alla Toscana ma, a seguito della seconda ondata migratoria dei Celti avvenuta nel 400 a.C., il loro territorio si ridusse all’attuale Liguria. Ai numerosi castellari a cui le fonti letterarie fanno riferimento va ad aggiungersi una nuova scoperta<ref>{{Cita web|url=http://archeonervia.blogspot.com/2013/12/scoperto-un-antico-insediamento-delle.htm|titolo= Antichi castellari liguri}}</ref> in località Pau, territorio di [[Rocchetta Nervina]] in alta [[Nervia|Val Nervia]]. In epoca romana il termine latino [[castrum]] designa uno spazio chiuso dotato di una qualche forma di difesa, circondato da mura ed arroccato intorno al complesso solitamente fortificato.
 
=== Modelli di ''Castellari'' ===
Riga 18:
 
Nel Medioevo il termine castellare fu utilizzato per indicare un territorio sottoposto al castello, centro del dominio fondiario e signorile simile al [[feudo]]. La parola ha origine da castellum, luogo fortificato. Il termine potrebbe derivare anche da Castellarium, cioè un borgus castellarius, un insediamento dipendente da un castello.
Uno degli aspetti meno conosciuti - e insieme più affascinanti - della preistoria nel territorio ligure, è costituito, dalla cosiddetta 'civiltà dei castellari', le caratteristiche costruzioni erette sulle alture nel corso dell’Età del Ferro dagli antichi abitanti dell’estremo Ponente Ligure<ref>{{Cita web|url= http://archeonervia.blogspot.com/2013/12/scoperto-un-antico-insediamento-delle.htmllibro|titolo=AntichiStoria castellaridella liguriLiguria}}</ref>.
 
==== Castellaro di Camogli ====
In provincia di Genova troviamo il Monte Castellaro di Camogli che si trova nell’attuale abitato di Camogli<ref>{{Cita Storia della Liguria a cura di G. Assereto e di M. Doria Laterza 2007|titolo=Castellariliguri}}</ref> in cima ad una rocca naturale posta a strapiombo sul versante marino, caratterizzato da una falesia di 70 metri continuamente soggetta ad erosione marina. Sul versante est, a pochi metri dalla vetta, vennero alla luce i resti di un insediamento terrazzato a seguito di ricognizioni di superficie, e di una breve campagna di scavo, tra il 1976 e il 1977. Furono recuperati circa 7.200 frammenti ceramici e 2600 reperti osteologici, oltre a frammenti di litica levigata, alcuni oggetti metallici, due vaghi d’ambra e una scoria di ferro. A seguito di uno studio preliminare e abbastanza sommario dei reperti diagnostici, sono stati individuati tre periodi di frequentazione coincidenti con l’Età del Bronzo medio e recente e la seconda Età del Ferro.
 
==== Castellaro di Zignago ====
Sulla dorsale appenninica tra Liguria e Toscana, incastrato tra i monti della Lunigiana, sorge il comune della [[Val di Vara]] denominato [[Zignago]]. Il complesso del Castellaro di [[Zignago]] si estende tra il monte Dragnone ed il monte Fiorito, sovrastando una dirupata che domina alcuni collegamenti montani tra la Val di Vara, la Val di Magra e del Taro. L’edificio è posto a controllo di una vasta area e di vie di transito verso la pianura padana.
 
La zona dove sorgeva il Castellaro di Zignago<ref>{{Cita web|url=9http://www.valdivara.it/it/cultura/il-patrimonio-culturale/castellari-liguri/titolo=Castellare di Zignago}}</ref> è quindi un luogo dove la storia ha lasciato tracce di grande rilevanza, il cui studio permette di ricostruire le vicende passate che hanno segnato il corso degli eventi verificatisi nella Liguria nel corso dei secoli: dalle popolazioni più antiche, strenue avversarie di Roma, alla dominazione latina e in seguito a quella bizantina, fino al Medioevo longobardo e poi genovese. Le prime tracce che ci sono pervenute e che ci attestano che questo sito era saltuariamente frequentato, risalgono all’età del bronzo; durante questo periodo un gruppo di famiglie faceva transumare i greggi dei villaggi ai piedi del monte Dragnone ai pascoli del castellaro. Col passare del tempo i loro insediamenti stagionali divennero permanenti, essi innalzarono abitazioni sui pendii del monte, su ripiani ottenuti con muri a secco (questi terrazzamenti sono datati come i più antichi della regione). Successivamente, nel X secolo a.C., venne eretta, sulla cima del rilievo, una capanna dedicata alla Dea Madre, dove in caso di siccità prolungate si facevano offerte agli dei; in quanto i frequenti temporali che avevano luogo in prossimità delle vette venivano interpretati come segni divini. Nel IV secolo a.C. la medesima area sarà adibita dai Liguri Apuani come sede per i loro riti che avvenivano con libagioni (offerta sacrificale di sostanze liquide). Sempre in prossimità della vetta del monte Dragnone nei secoli successivi verrà eretto il Santuario mariano meta, ancora oggi, di numerosi peregrinaggi. Il complesso venne abbandonato intorno al 1000 a.C.
 
Tuttavia con l’avvento dei Bizantini, tra il VI e il VII secolo, sul Castellaro venne eretto un castello, utilizzato come luogo per l’avvistamento di eventuali incursioni da parte dei longobardi. Il castello presentava una doppia cinta muraria e una torre di vedetta, inoltre i bizantini tracciarono un sentiero ancora visibile. Altre modifiche al costrutto principale avvennero nel XII secolo d.C. per mano dei signori di Vezzano.
Riga 37:
 
==== Castellar (Cuneo) ====
In provincia di Cuneo<ref>{{Cita web|url=www.castellodicastellar.it|titolo=Castellar (,Cuneo)}}</ref>, a cinque chilometri da [[Saluzzo]], in Piemonte, troviamo un paese che ha mantenuto il nome Castellar. Esso venne fatto edificare sulla collina del paese nel XIV secolo dal marchese [[Tommaso II di Saluzzo]], a scopo difensivo. In seguito, sotto il dominio del figlio, esso fu ingrandito e adibito ad abitazione. Dal 1300 al 1940 fu posseduto ancora da questa famiglia e, nel corso dei secoli, ampliato e abbellito sempre di più. L’ultima completa ristrutturazione risale al XIX secolo e da allora non ha più subito cambiamenti strutturali drastici. Oggi è una solida costruzione dalla pianta irregolare, che comprende torri angolari e mura perimetrali, le quali racchiudono un enorme giardino, accessibile solo mediante un elegante arco antico ed attraversando il tradizionale ponte. Attualmente è di proprietà della famiglia Aliberti. Il castello oggi è teatro di molti eventi e manifestazioni; inoltre esso può essere visitato con guida in alcuni precisi momenti dell’anno.
 
Tra Veneto e Friuli<ref>{{Cita web|url=http://www.tour-italia.com/Friuli-Venezia-Giulia/Friuli-Venezia-Giulia-Storia.html|titolo=Castellari in Friuli}}</ref> esiste un imponente sistema di castellieri che va dal Garda fino all'Istria<ref>{{Cita web|url=www.istra.hr/it/tutto-sullistria/storia-dellistria/i-castellieri-preist|titolo=Castellari in Istria}}</ref>, collocato sulle colline prospicienti la pianura in posizione dominante e altrettanto spesso in aperta pianura come villaggi fortificati.
Riga 50:
== Note ==
<references/>
   
1.     [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-2|'''^''']] Fonte dal sito http://www.treccani.it/vocabolario/castellare1/
 
2.     [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-2|'''^''']] Fonte dal sito http://www.vegiazena.it/storia/popoli/popoli13.htm con un elenco di castellari conosciuti.  
 
3.     [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-2|'''^''']] Fonte dal sito ''Cumpagnia Di Ventimigliusi Archiviato'' il 10 aprile 2012 in [[Internet  Archive]], con fotografie di alcuni siti archeologici
 
4.     [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal libro ''La provincia di Imperia. Storia, arti, tradizioni'' (di Andrea Gandolfo)
 
5.   [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal libro ''Della geografia'' (di [[Strabone]])
 
6.     [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal libro ''Biblioteca storica'' (di [[Diodoro Siculo]])
 
7.   [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal sito http://archeonervia.blogspot.com/2013/12/scoperto-un-antico-insediamento-delle.html
 
8.   [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal libro ''Storia della Liguria'' (a cura di G. Assereto e di M. Doria)
 
9.  [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal libro ''Archeologia in Liguria. Nuova serie'',Volume II 2006-2007 (a cura di F. Bulganelli, A. Del Lucchese, L. Gervasini)
 
10. [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal sito http://www.valdivara.it/it/cultura/il-patrimonio-culturale/castellari-liguri
 
11.   [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dai siti http://www.castellodicastellar.it/, http://www.comune.castellar.cn.it/archivio/pagine/Cenni_storici.asp
 
12. [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal sito [http://www.tour-italia.com/Friuli-Venezia-Giulia/Friuli-Venezia-Giulia-Storia.html http://''www.tour-italia.com/Friuli-Venezia-Giulia/Friuli-Venezia-Giulia-Storia.html'']
 
13. [[Castellaro (fortificazione)#cite%20ref-3|'''^''']] Fonte dal sito http://www.istra.hr/it/tutto-sullistria/storia-dellistria/i-castellieri-preistorici
 
== Bibliografia e sitografia ==