Lecce: differenze tra le versioni

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{{ndNd}}
{{avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Lecce
|Panorama = Collage_LecceCollage Lecce.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Lecce-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Lecce-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Lecce
|Amministratore locale = [[CarloAdriana SalveminiPoli Bortone]]
|Partito = Indipendente di [[centro-sinistraIo Sud|IS]]
|Data elezione = 30[[elezioni comunali in Puglia del 2024#Lecce|27-6-20172024]]
|Lingue ufficiali = italiano
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 238.93241
|Note superficie = {{Cita web |url=https://www.tuttitalia.it/puglia/42-lecce/ |titolo=Lecce |accesso=31 maggio 2023}}
|Abitanti = 95625
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 giugno 2018.
|Aggiornamento abitanti = 30-6-2018
|Sottodivisioni = [[Frigole]], [[San Cataldo (Lecce)|San Cataldo]], [[San Ligorio]], [[Torre Chianca (Lecce)|Torre Chianca]], [[Torre Rinalda]], [[Villa Convento]]
|Divisioni confinanti = [[Arnesano]], [[Cavallino (Italia)|Cavallino]], [[Lequile]], [[Lizzanello]], [[Monteroni di Lecce]], [[Novoli]], [[San Cesario di Lecce]], [[Squinzano]], [[Surbo]], [[Torchiarolo]] ([[provincia di Brindisi|BR]]), [[Trepuzzi]], [[Vernole]]
|Codice postale = 73100,73010
|Fuso orario = +1
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1153
|Nome abitanti = leccesi
|Patrono = [[sant'Santi Oronzo]], [[Giusto di Trieste|Giusto]] e [[Fortunato di Lecce|Fortunato]]
|Festivo = 26 agosto
|PIL =
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lecce all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Lecce''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈleʧʧe/}}<ref>{{dipi|Lecce}}</ref> {{Link audio|It-Lecce.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Lécce'' in [[dialetto salentino]]; Λουππίου, ''Luppìu'' in [[grico]]<ref>Derivante da τούς Λουππίους ''(tùs Luppìus)'', forma accusativa nata da un ipotetico nominativo maschile plurale οἱ Λούππιοι (''oi Lúppioi''), nome degli abitanti successivamente passato a nome della città. Cfr.: {{cita web|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf|titolo=Toponomastica Greca nel Salento|autore=[[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]]|editore=[[Provincia di Brindisi]]|data=1964|p=15|accesso=8 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170801041216/http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[Provincia di Lecce|omonima provincia]] in [[Puglia]].
[[File:Salento fisico.jpg|thumb|La pianura salentina per zone pedologiche]]
 
Situata in posizione pressoché centrale della [[penisola salentina]], tra la [[Mare Adriatico|costa adriatica]] e quella [[Mar Ionio|ionica]], è il capoluogo di provincia più orientale d'[[Italia]].
'''Lecce''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA2|[ˈletʧe]}} {{Link audio|It-Lecce.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Lécce'' in [[salentino]]; ''Lupiae'' in [[lingua latina]]; Λουππίου, ''Luppìu'' in [[griko]]<ref>Derivante da τούς Λουππίους ''(tùs Luppìus)'', forma accusativa nata da un ipotetico nominativo maschile plurale οἱ Λούππιοι ''(oi Lúppioi)'', nome degli abitanti successivamente passato a nome della città. Cfr.: {{cita web|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf|titolo=Toponomastica Greca nel Salento|autore=Gerhard Rohlfs|wkautore=Gerhard Rohlfs (filologo)|data=1964|pagina=15|accesso=8 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170801041216/http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf|dataarchivio=1 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 95 625 [[Popolazione|abitanti]]<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[Provincia di Lecce|omonima provincia]] della [[Puglia]]. Situata in posizione pressoché centrale della [[penisola salentina]], è il centro nevralgico di un'[[area vasta]] comprendente 31 comuni della parte settentrionale della provincia. Sorge a 11 chilometri dalla costa [[Mare Adriatico|adriatica]] e a 23 da quella [[Mar Ionio|ionica]] ed è il capoluogo di provincia più orientale d'[[Italia]].
 
CittàLe d'arteantiche d'Italia,origini è[[messapi]]che notae comei [[Archeologia classica|resti archeologici]] della [[Italia romana|dominazione romana]] "la inseriscono tra le [[Firenzecittà d'arte]] del Sud"d'Italia,<ref>{{cita web|url=httpshttp://www.viaggiareinpugliasapere.it/atenciclopedia/154/localita/4244/it/Lecce+P%C3%B9glia.html|titolo=ComunePuglia|sito=sapere.it|editore=[[De di LecceAgostini]]|accesso=219 agostosettembre 2017}}<2019|urlarchivio=https://ref><ref>{{cita web|url=.archive.org/web/20200407122108/http://www.visitsalentosapere.comit/detailenciclopedia/id/4698/lecce-la-firenze-del-sud-+P%C3%B9glia.html|titolourlmorto=Lecce, la "Firenze del Sud"|accesso=21 agosto 2017no}}</ref>, "tanto da essere denominata la Firenze dell'epoca"Signora del [[RococòBarocco]]".<ref>{{CitaDefinizione coniata dallo storico tedesco libro|autore=[[Ferdinand Gregorovius]]|titolo=Wanderjahre in Italien (Pellegrinaggi in Italia, in cinque volumi)|anno=1997|editore=C. H. Becknell'sche[[XIX Verlagsbuchhandlungsecolo|città=Monaco800]], di Baviera|p=223|capitolo =Lecce|url_capitolo =https://archivecfr.org/stream/wanderjahreinita05greg#page/222/mode/2up|ISBN=3-406-42803-7|lingua =de|annooriginale =1870-1877}}</ref> o "la Signora del Barocco"<ref>{{cita newslibro |autore=Livia[[Gustavo Giovannoni]] Fabietti|url=http://www.lastampa.it/2014/06/11/societa/viaggi/weekend/arte-e-cultura/lecce-il-barocco-visto-dai-tetti-blKxzpVXTyfawnAJOdcrJJ/pagina.html|titolo=Lecce,L'urbanistica ildall'antichità baroccoad vistooggi dai tetti|pubblicazioneeditore=[[LaSansoni StampaEditore|Sansoni]] |datacittà=11Firenze giugno|anno=1943 2014; Ultima modifica il 11/06/2014 alle ore 09:00|accessosbn=21 agosto 2017MIL0220182}}</ref>: leLa antichissime origini [[messapi]]che e i resti archeologici della dominazione romanacittà, si mescolanodistingue infattiper allala ricchezza e alll'esuberanza del [[barocco]], tipicamente seicentesco, delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti innella locale [[pietra leccese]], un calcare malleabile e molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate è statofu particolarmente fecondocurato durante il [[Regno di Napoli]] ed hae caratterizzatocaratterizza la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di ''[[barocco leccese]]''.
 
ImportanteÈ centrosede dell'[[Università del Salento|universitario]], sedegià [[ArcidiocesiUniversità di Lecce|arcivescovile]], e di [[Corte d'appello di Lecce|Corte d'Appello]],ed è stata tra le sei città italiane candidate a [[Capitale Europea della Cultura]] per l'anno 2019 nonché [[Capitalecapitale italiana della cultura]] nel 2015.<ref>{{cita pubblicazione news|url = http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/lecce_2015_capitale_italiana_della_cultura/notizie/997301.shtml |titolo = Matera2019, Lecce sarà capitale italiana della cultura 2015 |pubblicazione = [[Nuovo Quotidiano di Puglia|Quotidiano di Puglia]] |data = giovedì 6 novembre 2014 |accesso = 22 febbraio 2015}}</ref> Al 2016, tra le città della Puglia è quella che registra il maggior numero di arrivi e presenze turistiche, seconda solo a [[Napoli]] nell'Italia peninsulare del Sud.<ref>{{Cita news|urlurlarchivio=httphttps://bariweb.repubblicaarchive.itorg/cronacaweb/201620141108035035/08http:/14/newswww.quotidianodipuglia.it/puglia_turismo_da_record_la_sorpresa_sono_le_citta_-145985909lecce/lecce_2015_capitale_italiana_della_cultura/notizie/997301.shtml|titolourlmorto=Puglia, turismo da record: la sorpresa sono le città|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=14 agosto 2016|accesso=17 gennaio 2017no}}</ref>
 
== Area urbana ==
L'area urbana di Lecce comprende il capoluogo e i comuni strettamente connessi per continuità edilizia, mobilità e servizi, costituiti da una rete di comuni che gravitano sul capoluogo e formano un bacino urbano complessivo.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.istat.it/|titolo=Home page|accesso=2025-09-21}}</ref>
 
Elenco dei comuni e popolazione stimata:
 
* Lecce: 95.000 abitanti
* Surbo: 15.000 abitanti
* Cavallino: 13.000 abitanti
* Lizzanello: 12.000 abitanti
* Monteroni di Lecce: 13.000 abitanti
* Arnesano: 4.000 abitanti
* San Cesario di Lecce: 8.000 abitanti
* San Pietro in Lama: 4.000 abitanti
* Lequile: 9.000 abitanti
* Trepuzzi: 14.000 abitanti
* Novoli: 8.000 abitanti
* Veglie: 14.000 abitanti
* Copertino: 23.000 abitanti
* Campi Salentina: 10.000 abitanti
* Carmiano: 12.000 abitanti
* Nardò: 30.000 abitanti
* Galatina: 25.000 abitanti
* Galatone: 16.000 abitanti
* Leverano: 14.000 abitanti
* Squinzano: 10.000 abitanti
* Aradeo: 7.000 abitanti
* Seclì: 3.000 abitanti
* Collepasso: 5.000 abitanti
* Neviano: 3.000 abitanti
* Zollino: 4.000 abitanti
* Sternatia: 2.000 abitanti
 
Totale stimato dell'area urbana: circa 370.000 abitanti.
 
Questa definizione considera esclusivamente i comuni strettamente integrati nel tessuto urbano di Lecce, rappresentando il bacino urbano effettivo e funzionale per servizi, mobilità e attività socio-economiche.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Lecce dall'alto.jpg|thumb|left|upright=1.6|Panorama notturno della città]]
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
Nella [[Geografia della Puglia|geografia locale]] Lecce sorgeoccupa nellala parte centro-settentrionale della [[pianura salentina]], nel cosiddetto [[Tavolieretavoliere di Lecce]], un vasto e uniforme bassopiano del [[Salento]] compreso tra i rialti terrazzati delle [[Murge]], a nord, e le [[serre salentine]], a sud. L'area è caratterizzata da un particolare terreno, calcareo-marnoso del [[Miocene]], che nell'Italia meridionale s'incontra quasi esclusivamente nella [[Terra d'Otranto]] e che viene comunemente conosciuto col nome di "[[pietra leccese]]", facilmente scavabile e tagliabile. La [[geomorfologia|morfologia]] del territorio è complessivamente [[pianura|pianeggiante]].
 
[[File:Salento fisico.jpg|thumb|La pianura salentina per zone pedologiche.]]
Caratteristiche del territorio sono i poderosi strati di terra rossa e l'assenza di corsi d'acqua di superficie. Il terreno carsico tuttavia presenta innumerevoli [[inghiottitoio|inghiottitoi]] (chiamate ''vore'' o ''capoventi''), punti di richiamo delle piovane, che convogliano l'acqua nel sottosuolo alimentando la falda freatica. Solcano poi la superficie numerosi canali scavati per favorire il deflusso delle piovane negli inghiottitoi, e per evitare quindi la formazione di acquitrini. Il territorio del comune di Lecce è percorso dall'[[Idume (fiume)|Idume]], un fiume sotterraneo che sfocia nel [[mare Adriatico]] nei pressi della marina di [[Torre Chianca (Lecce)|Torre Chianca]], formando il [[bacino dell'Idume]]<ref>Descrizione geologica e idrografica della provincia di Lecce, Lecce 1922;</ref>.
Caratteristiche del territorio sono i poderosi strati di terra rossa e l'assenza di corsi d'acqua di superficie. Il terreno carsico, tuttavia, presenta innumerevoli [[inghiottitoio|inghiottitoi]] (chiamate ''vore'' o ''capoventi''), punti di raccolta delle acque piovane, che vengono convogliate nel sottosuolo alimentando la [[falda freatica]]. Solcano poi la superficie numerosi canali, scavati per favorire il deflusso delle acque piovane negli inghiottitoi ed evitare la formazione di acquitrini. Il territorio del comune di Lecce è percorso dall'[[Idume (fiume)|Idume]], un fiume sotterraneo che sfocia nel [[mare Adriatico]] nei pressi della marina di [[Torre Chianca (Lecce)|Torre Chianca]], formando il [[bacino dell'Idume]]<ref>Descrizione geologica e idrografica della provincia di Lecce, Lecce 1922;</ref>.
 
Il territorio comunale si estende per oltre 238241,00&nbsp;km² e si affaccia sul [[mare Adriatico]] per più di 20&nbsp;km. Comprende le marine di [[San Cataldo (Lecce)|San Cataldo]], divisa amministrativamente tra [[Vernole]] e Lecce, [[Frigole]], [[Torre Chianca (Lecce)|Torre Chianca]], Spiaggiabella e [[Torre Rinalda]] e la frazione di [[Villa Convento]], amministrata in parte dal comune di [[Novoli]], e il sobborgo di [[San Ligorio]]. La località di [[Casalabate]] è passata il 15 maggio 2012 sotto la giurisdizione dei comuni di [[Squinzano]] e [[Trepuzzi]] per effetto dell'esito del referendum consultivo del 12 e 13 giugno 2011<ref>{{cita web |url=http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=16743 |titolo=Copia archiviata |accesso=24 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206224724/http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=16743 |dataarchivio=6 febbraio 2015 }} Casalabate, firmato il passaggio a Trepuzzi e Squinzano</ref>. È racchiuso nel territorio comunale di Lecce l'[[enclave]] del comune di [[Surbo]]. Il territorio di Lecce confina a nord e ada est con il mare Adriatico, a sud con i comuni di [[Lequile]], [[San Cesario di Lecce]], [[Cavallino (Italia)|Cavallino]], [[Lizzanello]] e [[Vernole]], ada ovest con [[Squinzano]], [[Trepuzzi]], [[Novoli]], [[Arnesano]] e [[Monteroni di Lecce]].
 
La popolazione è fortemente concentrata nella parte più meridionale del territorio comunale, dove sorge la città, mentre il territorio a nord è costituito in gran parte da aree di interesse paesaggistico e ambientale ed è scarsamente popolato.
 
=== Clima ===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Lecce AEROCLUB|Stazione meteorologica di Lecce|Stazione meteorologica di Lecce Centro}}La [[stazione meteorologica]] di riferimento è quella di [[stazioneStazione meteorologica di Lecce Galatina|Lecce Galatina]] situata 15&nbsp;km a sud.
In base alle medie climatiche del periodo [[1971]]-[[2000]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, [[gennaio]], è di +11,79&nbsp;°C, mentre quella del mese più caldo, [[agosto]], è di +29,726&nbsp;°C.
 
Le [[precipitazioni]] medie annue si attestano a 484&nbsp;mm, mediamente distribuite in 69 [[giorni di pioggia]], con minimo in [[estate]], picco massimo in [[autunno]] e massimo secondario in [[inverno]].
 
Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche registrati nel trentennio [[1971]]-[[2000]] e pubblicati nell'Atlante Climatico d'Italia del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]] relativo al medesimo trentennio, mentre i valori assoluti si riferiscono a tutta la serie storica della stazione.<ref>{{Cita web |url=http://climaintoscana.altervista.org/italia/stazioni-wmo/lecce-galatina |titolo=Copia archiviata |accesso=8 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808115439/http://climaintoscana.altervista.org/italia/stazioni-wmo/lecce-galatina/ |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web |url=http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(332)Lecce%20Galatina.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=25 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140112131638/http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(332)Lecce%20Galatina.pdf |dataarchivio=12 gennaio 2014 }} Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare</ref><ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Lecce/01-1979/163320.htm Clima en Lecce durante Enero de 1979 - datos climáticos históricos] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140112130530/http://www.tutiempo.net/clima/Lecce/01-1979/163320.htm |data=12 gennaio 2014 }} Temperature minime del gennaio 1979 a Lecce Galatina: -9,0 &nbsp;°C il 4 gennaio</ref><ref>http://www.eurometeo.com/italian/climate/city_LIBN/id_Tmax/meteo_lecce%20italia {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170808153237/http://www.eurometeo.com/italian/climate/city_LIBN/id_Tmax/meteo_lecce%20italia |data=8 agosto 2017 }} Medie climatiche</ref>{{ClimaAnnuale|nome=LECCELecce OSSERVATORIOOsservatorio METEOROLOGICOMeteorologico<br /><small>([[1991]]-[[2011]])</small>|tempmax01=15.2|tempmax02=16.5|tempmax03=18.5|tempmax04=23.0|tempmax05=26.8|tempmax06=31.3|tempmax07=33.9|tempmax08=34.6|tempmax09=30.9|tempmax10=27.1|tempmax11=20.1|tempmax12=16.2|tempmedia05=18.9|tempmedia06=23.4|tempmedia07=25.7|tempmedia08=25.9|tempmedia09=22.5|tempmedia10=18.5|tempmedia11=14.4|tempmedia12=11.2|tempmin01=8.1|tempmin02=9.3|tempmin03=12.3|tempmin04=15.5|tempmin05=17.2|tempmin06=21.2|tempmin07=23.7|tempmin08=24.8|tempmin09=22.1|tempmin10=19.3|tempmin11=14.7|tempmin12=10.0|pioggia01=52.3|pioggia02=67.8|pioggia03=44.0|pioggia04=29.8|pioggia05=19.3|pioggia06=15.1|pioggia07=3.2|pioggia08=9.2|pioggia09=22.6|pioggia10=60.3|pioggia11=94.1|pioggia12=66.1}}
 
== Origini del nome ==
Gli antichi geografi greci, Strabone, Tolomeo, conoscono il toponimo (greco) Λουππίαι ''Luppíai'' o Λουπία ''LuppìaiLupía'', i latini dànno ''LipiaeLupiae'' oe nel medioevo ''LippiaeLipiae''., Ilda nomecui anticoderiva di Lecce indica località accanto a una o più delle tante "fogge" disseminate per la Puglia: grandi riservepoi d'acqua. Le basi di 'Licce'Luppìai'', e ''LippiaeLecce'', richiamanocon elementiesito chefonetico corrispondonoregolare aper semiticola occidentaleregione; '''l-''',etimo di '''li'Lupia'' (a,è presso,comunque 'to,difficile in')da trovarsi e accadiconon '''uppu'''vi (pozzo,è 'pit,consenso hole'):tra gli stessistudiosi; dell'idronimoè germanicostata ''Luppia'':comunque Lippe, che sbocca nel Reno.fatta l''Rudiae'';ipotesi (greco)di ''Rodìai'':una accadicoconnessione '''rāṭu'''col (canale,nome cunicolodel per l'acqua, corso d'acqua).lupo<ref>Testo{{cita dilibro Giovanni|titolo=Dizionario Semerano- da "Le Origini della Cultura Europea"di toponomastica|editore=UTET|città=Torino|anno=1990|p.510, 513=410|isbn=88-02-.07228-0}}</ref>.
 
Deriva sia dall'antico nome della città, ''Lupiae'' (''lupia'' in latino vuol dire "lupa"), sia da ''[[Quercus ilex]]'' (che sempre in latino significa "leccio"). Nel corso dei secoli il nome ''Lupiae'' subì non poche trasformazioni: prima ''Licea'' o ''Litium'', poi, in molti documenti medioevali, si ritrova mutato in ''Lippiae'', ''Licia'', ''Licium'', ''Liccia'', per arrivare, in epoche più recenti, all'attuale Lecce<ref>L'antica città di Lecce. Guida al centro storico di [[Teodoro Pellegrino]] edito da Adda, 1984</ref>. Altre fonti fanno derivare il nome della città dal martire cristiano che ivi fu condannato nel III secolo d.C.
 
== Storia ==
{{Vedivedi anche|Storia di Lecce|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
 
=== Età antica ===
La nascita della cittàstoria di Lecce si può far risalireinizia adin un'epoca antecedente a quella di [[Roma]] in quanto pone le sue radici già nell'[[Messapi|età messapica]]. Il primo insediamento fu fondato dalle popolazioni provenienti dall'[[Illiria]] durante le migrazioni del [[III millennio a.C.]] e conosce il periodo di maggiore maturità nel [[VII secolo a.C.|VII]] e [[IV secolo a.C.]] Una leggenda vuole però che la città sia nata intorno al [[1200 a.C.]], per opera di [[Malennio]], subito dopo la distruzione di [[Troia]], e che lui sarebbe stato il primo a dominare in quest'area e a introdurre la cultura greca nella città, allora chiamata Sybar<ref>Storia di Lecce con documenti inediti, Lecce 1910; G. Palumbo, Lecce</ref>.
 
Nel [[III secolo a.C.]] Roma conquistò tutto il Salento, quindi anche Sybar, che aveva mutato il nome in Lupiae, e la vicina [[Rudiae]], città dove era nato il poeta [[Quinto Ennio]] che, negli [[Annales (Ennio)|Annales]], cantò sei secoli di storia di Roma, a partire dall'arrivo di [[Enea]] sulle coste laziali. Tra la fine dell'[[età repubblicana]] e gli inizi dell'[[età imperiale]], Lupiae si presenta cinta da mura, costruite su quelle messapiche, dotata di un [[Forum (luogo)|foro]], un [[Teatro romano di Lecce|teatro]] ed, un [[Anfiteatro romano di Lecce|anfiteatro]] ede uno sbocco sul mare: portoPorto Adriano, l'attuale marina di [[San Cataldo (Lecce)|San Cataldo]].
 
All'[[Nerone|età neroniana]] si vuole risalga l'[[evangelizzazione]] di Lupiae adper opera del patrizio [[Sant'Oronzo|Publio Oronzio]] che, convertito al [[Cristianesimo]] da Giusto, [[discepolo]] di [[Paolo di Tarso|san Paolo]], sarebbe stato il primo vescovo e il primo martire della città.
 
=== Età medievale ===
[[File:Tancred von Lecce.jpg|thumb|[[Tancredi d'Altavilla]]]]
{{Vedi anche|Contea di Lecce}}
Dopo una breve parentesi di dominazione greca, fu saccheggiata da [[Totila]], [[re ostrogoto]], nel [[542]] e nel [[549]] e rimase sotto il dominio dell'[[Impero Romanoromano d'Oriente]] per cinque secoli, offuscata dalla potente [[Otranto]], capitale del dominio bizantino. Successivamente, dal [[VI secolo]] in poi, si avvicendarono i [[Saraceni]], i [[GreciBizantini]], i [[Longobardi]], gli [[Magiari|Ungari]] e gli [[Slavi]].
 
[[File:Tancred von Lecce.jpg|thumb|Tancredi d'Altavilla]]
Fu la [[Normanni|conquista normanna]] a far rinascere Lecce, quale centro commerciale, ed estese il suo territorio sino a diventare capoluogo del [[Salento (regione)|Salento]]. Infatti, a partire da [[Contea di Lecce|Goffredo]] ([[1069]]) i conti normanni vi tennero corte e qui nacque l'ultimo re normanno, [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], figlio di [[Ruggero III di Puglia|Ruggero III]]. Ai Normanni seguirono gli [[Svevia|Svevi]] di [[Federico II di Svevia|Federico II]] e gli [[Angioini]]. Il periodo storico compreso tra 1055 e 1463 va sotto il nome di [[Contea di Lecce]].
[[File:Coat of Arms of Terra d'Otranto.svg|thumb|upright=0.7|[[Stemma della Terra d'Otranto]]]]
 
=== Età moderna ===
{{citazione|La città di Lecce, la quale dopo Napoli, capitale di questo regno, e per magnificenza di edifici e per frequenza di abitatori e per isplendore di civili costumi e per ricchezza di marittimi traffichi è la più riputata.|[[Giambattista Vico]], 19 ottobre 1731<ref>Giambattista Vico, [https://books.google.it/books?id=yictAAAAYAAJ&hl=it&pg=PA120#v=onepage&q&f=false Premessa alla traduzione della Sifilide di Fracastoro fatta da Pietro Belli] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190113062649/https://books.google.it/books?id=yictAAAAYAAJ&hl=it&pg=PA120#v=onepage&q&f=false |data=13 gennaio 2019 }} in Opere di Giambattista Vico illustrate da Giuseppe Ferrari, vol. 4, Napoli, presso Giuseppe Jovene Libraio Editore, 1840, parte I: scritti scientifici, pag. 120.</ref>}}
Dal [[1463]] fu soggetta al [[Regno di Napoli]] sotto la monarchia di [[Ferrante d'Aragona]], che trasformò Lecce in "[[Terra d'Otranto|Sacro Regio Provinciale Consiglio Otrantino]]", facendole acquistare sempre più importanza fino a divenire una delle più ricche e culturalmente vive città mediterranee.
[[File:Coat of Arms of Terra d'Otranto.svg|thumb|upright=0.7|left|[[Stemma della Terra d'Otranto]]]]
 
Dal [[1463]] Lecce fu soggetta direttamente al [[Regno di Napoli]] sotto la monarchia di [[Ferrante d'Aragona]]. Con gli Aragonesi la città acquistò sempre più importanza fino a divenire una delle più ricche e culturalmente vive città mediterranee.
In questo periodo si sviluppò nei traffici commerciali coi mercanti fiorentini, veneziani, greci, genovesi, albanesi e fu importante centro culturale.
 
Nel [[XV secolo]] ebbero particolare fortuna le sue attività commerciali.
Nei due secoli seguenti il Salento fu a più riprese minacciato dalle incursioni turche, tanto che sotto il regno di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] la città fu dotata di una nuova cinta muraria e di un Castello e dell'attuale [[Porta Napoli (Lecce)|Porta Napoli]].
 
Il [[1630]] fu l'anno in cui si diede il via alla costruzione di moltissime strutture religiose. In epoca spagnola la città si trasformò in un vero e proprio cantiere a cielo aperto, per le tante opere civili e religiose, che privati, clero, congregazioni ecclesiastiche, si diedero da fare per erigere; in un crescendo di opere sempre più belle ede importanti.
 
Una tremenda epidemia di peste funestò Lecce nel [[1656]]. Le vittime furono migliaia e la tradizione religiosa narra che, dopo tanta attesa, avvenne un miracolo per intercessione di [[Oronzo di Lecce|sant'Oronzo]], che fu poi, per questo, proclamato patrono della città. Precedentemente la patrona era [[Irene da Lecce|santa Irene]].
 
Nel [[1734]], dopo la breve [[Austriaci|dominazione austriaca]], a seguito del pericolo di una restaurazione spagnola, prende il potere la nobiltà. Nel [[1821]] Lecce partecipò al [[Carboneria|moto carbonaro]] e mandò un esercito di resistenza alle truppe austriache. Nel [[1848]] si formò un governo provvisorio e fu fondato il partito Liberale: durante questi anni sottoscrisse il memorandum delle Province Confederate e partecipò al moto liberale del Meridione.
 
Nel [[1848]] si formò un governo provvisorio e fu fondato il partito Liberale: durante questi anni sottoscrisse il memorandum delle Province Confederate e partecipò al moto liberale del Meridione. Dopo l'[[Unità d'Italia]], in particolare tra il [[1895]] ed il [[1915]], la città conobbe una notevole attività edilizia con la realizzazione di numerose opere pubbliche e la prima espansione fuori dalle mura. Vengono creati nuovi quartieri in stile neoclassico, neomoresco e neogotico<ref>Saggio storico della città di Lecce, Lecce 1807</ref>.
Dopo l'[[Unità d'Italia]], in particolare tra il [[1895]] e il [[1915]], la città conobbe una notevole attività edilizia con la realizzazione di numerose opere pubbliche e la prima espansione fuori dalle mura. Vengono creati nuovi quartieri in stile neoclassico, neomoresco e neogotico<ref>Saggio storico della città di Lecce, Lecce 1807</ref>.
 
== Simboli ==
[[File:Lecce-Stemma.svg|left|thumb|Lo stemma cittadino]]
; Stemma
{{Citazione|D'argento alla lupa passante di nero, attraversante il fusto di un albero di leccio di verde, sradicato e ghiandifero d'oro.|R.D. 20 aprile 1942}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco…}}
; Bandiera
{{Citazione|Drappo di bianco caricato al centro dallo stemma comunale…}}
 
=== Storia dello stemma ===
[[File:Lecce-Gonfalone.png|right|thumb|Il gonfalone cittadino]]
 
La storia dello stemma civico della città di Lecce e la sua realizzazione ebbero inizio nel 1869, a seguito di una iniziativa editoriale con la quale il tipografo trevisano Gaetano Longo intendeva raccogliere in un'opera tutti gli stemmi di tutti i comuni del nuovo [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. L'allora sindaco Michele Lupinacci (trisavolo del noto cantante attualmente sulla cresta dell'onda) si mobilitò per ottenere un'arma e uno stemma che riflettessero degnamente la storia e le tradizioni della città di Lecce. Il sindaco incaricò il duca Sigismondo Castromediano, socio della Commissione conservatrice dei Monumenti Storici e di Belle Arti di Terra d'Otranto, affinché realizzasse un disegno blasonico dello stemma e la relativa descrizione araldica. Questi affidò l'incarico allo studioso Luigi De Simone che riuscì ad ottenere dal pittore Giovanni Grassi due copie dell'arma di Lecce. Il 10 marzo 1896, il consigliere comunale Nicolò Foscarini, a seguito del voto unanime del Consiglio comunale, approvò le “insegne” di Lecce. Una volta stabiliti dalla Commissione gli elementi che avrebbero dovuto comporre lo stemma cittadino, l'incarico di realizzare i disegni dello stemma, la divisa e il gonfalone dei cittadini, furono affidati dal sindaco Giuseppe Pellegrino all'esperto di araldica Filippo Bacile di Castiglione, barone di Spongano. Con l'avvento del fascismo, l'autorità e la Pubblica amministrazione proposero di realizzare un nuovo stemma sulla base di quello già approvato, ma con lo scudo allungato in modo da contenere il [[Capo del Littorio]], di color rosso porpora con il [[fascio littorio]] d'oro attorniato da due rami di quercia e d'alloro. Il 24 agosto del 1938 l'amministrazione cittadina nella figura del commendatore Antonio Bruno, assistito dal segretario generale del Comune, Emilio Faivre, ne deliberò la sostituzione, con l'obiettivo di legittimare sull'antica arma il capo del Littorio, considerato «simbolo di un'Era che tutte le precedenti sovrasta e a tutte si sovrappone». Il 20 aprile 1942 fu emanato il decreto con il quale il Comune poté fare uso di uno stemma miniato, contenente le modifiche apportate. L'uso del nuovo stemma perdurò fino al 1945, anno nel quale la caduta del Regime segnò il ritorno allo stemma nella sua forma originale.
 
=== SimboliFigure blasoniche ===
Le [[Figura araldica|figure blasoniche]] sono il leccio e la lupa, così rappresentati: ''una lupa nera al naturale, passante da destra a sinistra di chi guarda, sotto un albero di leccio verde, sradicato e fruttifero di oro, in campo d'argento, scudo sannitico, sormontato da corona comitale.''
[[File:Lecce-Stemma.png|left|70px]]
[[File:Lecce-Gonfalone.png|right|70px]]
 
Il toponimo ''Lupiae'' richiama la lupa, da cui Lecce trasse i suoi natali, mentre in contemporaneo ''Lecce'' fa riferimento all'albero di leccio, che avrebbe offerto riparo alla stessa lupa. Il leccio è, in effetti, un albero caratteristico della Terra d'Otranto.
Profilo araldico dello stemma:
{{Citazione|''D'argento alla lupa passante di nero, attraversante il fusto di un albero di leccio di verde, sradicato e ghiandifero d'oro''.|D.P.R. 20 aprile 1942}}
 
La corona comitale è un riferimento alla Contea di Lecce, istituita in seguito all'arrivo dei Normanni in Puglia e all'insediamento in città del conte Gaufrido, figlio di Accardo; fu capitale fino al 1463, anno della morte di Giovanni Antonio Orsini Del Balzo.
Profilo araldico del gonfalone:
 
{{Citazione|''Drappo di bianco…''|}}
L'[[Argento (araldica)|argento]] è scelto in quanto colore già riscontrato nelle miniature di un diploma del 1536, con il quale Carlo V attribuì il titolo di Cavaliere Aurato ad Alfonso Mosco di Lecce.<ref>{{Cita libro|autore=Aduino Sabato|titolo=Lecce illustrata. Immagini di vita e di storia|url=https://www.worldcat.org/oclc/64556692|accesso=8 maggio 2021|data=2005|editore=Edizioni del Grifo|oclc=64556692|ISBN=88-7261-284-5|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210601074958/https://www.worldcat.org/title/lecce-illustrata-immagini-di-vita-e-di-storia/oclc/64556692|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di cittàCittà Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = CittàTitolo di città in dell'Italia
|motivazione =
|luogo = [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/lecce.pdf Statuto del Comune]
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
ÈLecce è ricca di testimonianze e opere d'arte di epoca romana, medievale e rinascimentale., Mama a caratterizzare la città è il [[barocco]], che esplodesi esalta in una declinazione del tutto particolare e specifica, e: tanto è personale lo stile delle architetture da meritarsi l'appellativo di [[barocco leccese]]. Questo stile architettonico si diffuse a Lecce nel [[XVII secolo|Seicento]], durante la dominazione spagnola, sostituendo l'arte classica e creando uno stile che lasciava spazio alla fantasia e all'immaginazione, grazie anche alla pietra locale, la [[pietra leccese]]: un calcare tenero e compatto, dai colori caldi e dorati che si presta molto bene alla lavorazione con lo scalpellino<ref>Il barocco a Lecce e nel Salento, edito da De Luca Editori d'Arte, 1995</ref>.
 
Questo filone architettonico si diffuse a Lecce nel [[XVII secolo]], durante la dominazione spagnola, sostituendo l'arte classica e creando uno stile che lasciava spazio alla fantasia e all'immaginazione, grazie anche alla pietra locale, la [[pietra leccese]], appunto, cioè un calcare tenero e compatto, dai colori caldi e dorati, che si presta molto bene alla lavorazione con lo scalpellino<ref>{{Cita libro |titolo=Il barocco a Lecce e nel Salento |editore=De Luca Editori d'Arte |anno=1995}}</ref>.
==== Architetture religiose ====
{{Vedi anche|Chiese di Lecce}}
[[File:Santa Croce Lecce.jpg|thumb|Basilica di Santa Croce]]
 
=== Architetture religiose ===
Le varie dominazioni straniere che hanno caratterizzato la [[storia di Lecce]], influenzarono notevolmente anche la religiosità della città, come nel caso dei [[Normanni]], degli [[Angioini]] e degli [[Aragonesi]]; nei secoli successivi la città fu saldamente legata alla [[Controriforma]], sotto il dominio degli [[Asburgo di Spagna]]<ref>Lecce sacra, ove si tratta delle vere origini, e fondazioni di tutte le chiese, monasteri, cappelle, spedali, e altri luoghi sacri della città di Lecce
[[File:Lecce - Santa Croce - 16.jpg|thumb|verticale=0.9|Basilica di Santa Croce]]
[[File:Puglia Lecce4 tango7174.jpg|thumb|verticale=0.9|La navata centrale della Basilica]]
[[File:Detail santa croce main vault.jpg|thumb|verticale=0.9|Dettaglio della cupola barocca]]
Tra i monumenti architettonici più importanti della città sono annoverate le sue [[Chiese di Lecce|chiese]]. Le varie dominazioni straniere che hanno segnato la [[storia di Lecce]] hanno influito anche sulla religiosità della popolazione, come nel caso dei [[Normanni]], degli [[Angioini]] e degli [[Aragonesi]]. Dopo queste dominazioni la città fu saldamente legata alla [[controriforma]], sotto il dominio degli [[Asburgo di Spagna]]<ref>Lecce sacra, ove si tratta delle vere origini, e fondazioni di tutte le chiese, monasteri, cappelle, spedali, e altri luoghi sacri della città di Lecce
di Infantino G. Cesare edito da Forni, 2005</ref>.
Oltre al Duomoduomo, che rappresenta il fulcrocentro della vita religiosa, quaranta chiese sono disseminate nelle strade e nelle piazze di Lecce. Inoltrequaranta dichiese, questetre bendelle trequali hanno la dignità di [[basilica minore]].
[[File:Lecce - Duomo - 01.jpg|alt=|miniatura|verticale=0.9|Facciata laterale della cattedrale]]
[[File:Cattedrale e Campanile di Lecce.jpg|thumb|Duomo]]
 
===== Chiese principali =====
==== Chiese principali ====
* [[Duomo di Lecce|Duomo di Maria Santissima Assunta]], è la cattedrale di Lecce e fu edificata nel [[1144]] dal vescovo Formoso e ricostruita nelle forme barocche nel [[1659]] dall'architetto [[Giuseppe Zimbalo]] per volere del vescovo [[Luigi Pappacoda]].
* [[Duomo di Lecce|Cattedrale di Maria Santissima Assunta e Sant'Oronzo]], è la cattedrale di Lecce e fu edificata nel [[1144]] dal vescovo Formoso e ricostruita nelle forme barocche nel [[1659]] dall'architetto [[Giuseppe Zimbalo]] per volere del vescovo [[Luigi Pappacoda]].
* [[Basilica di Santa Croce (Lecce)|Basilica di Santa Croce]], è uno dei maggiori complessi architettonici della città e costituisce il più significativo esempio del barocco leccese. Fu edificata a partire dal [[1549]] e secondo [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]] e Mario Manieri Elia il complesso programma decorativo della facciata andrebbe connesso a una celebrazione della vittoria nella [[battaglia di Lepanto]] ([[1571]]) nella quale le potenze occidentali avevano avuto la meglio sull'[[Impero ottomano]], con grandi benefici commerciali per la [[Terra d'Otranto]]. Fu elevata alla dignità di [[basilica minore]] da [[papa Pio X]] il 24 gennaio [[1905]]<ref>[http://www.gcatholic.org/churches/italy/0274.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>
* [[Basilica di Santa Croce (Lecce)|Basilica di Santa Croce]], è uno dei maggiori complessi architettonici della città e costituisce il più significativo esempio del barocco leccese. Fu edificata a partire dal [[1549]] e secondo [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]] e Mario Manieri Elia il complesso programma decorativo della facciata andrebbe connesso a una celebrazione della vittoria nella [[battaglia di Lepanto]] ([[1571]]) nella quale le potenze occidentali avevano avuto la meglio sull'[[Impero ottomano]], con grandi benefici commerciali per la [[Terra d'Otranto]]. Fu elevata alla dignità di [[basilica minore]] da [[papa Pio X]] il 24 gennaio [[1905]]<ref>{{Cita web |url=http://www.gcatholic.org/churches/italy/0274.htm |titolo=''Catholic.org Basilicas in Italy'' |accesso=25 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150629011639/http://www.gcatholic.org/churches/italy/0274.htm |urlmorto=no }}</ref>
* [[Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo]], è una tra le più antiche chiese di Lecce costruita in epoca medievale nel [[1180]] dal normanno [[Tancredi di Lecce|Tancredi d'Altavilla]], venne poi ristrutturata nel [[1716]] acquistando un'impronta barocca ma preservando sempre elementi del suo stile originario.
[[File:Lecce Chiesasan digiovanni Sant'Irene dei Teatinibattista.jpg|thumb|Chiesaverticale=0.9|Basilica di Sant'IreneSan Giovanni Battista al Rosario]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Lecce)|Basilica di San Giovanni Battista al Rosario]], elevata da [[papa Pio XII]] l'11 giugno [[1948]] alla dignità di basilica minore<ref>[{{Cita web |url=http://www.gcatholic.org/churches/italy/0653.htm |titolo=Da GCatholic.org] |accesso=25 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150628214740/http://www.gcatholic.org/churches/italy/0653.htm |urlmorto=no }}</ref>;
* [[Basilica di San Domenico Savio]], elevata alla dignità di basilica minore da [[papa Giovanni Paolo II]] il 16 aprile [[1984]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.gcatholic.org/churches/italy/1174.htm |titolo=''GCatholic.org Basilicas in Italy''] |accesso=25 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150629015857/http://www.gcatholic.org/churches/italy/1174.htm |urlmorto=no }}</ref>;
* [[Chiesa di Sant'Irene (Lecce)|Chiesa di Sant'Irene dei Teatini]]<ref>[http://www.lecce360.com/basilica-di-santirene Basilica di Sant&#039;Irene - Lecce360] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131112165932/http://www.lecce360.com/basilica-di-santirene|data=12 novembre 2013}} Visita virtuale della chiesa</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Lecce)|Chiesa del Gesù]]
* [[Chiesa di Santa Chiara (Lecce)|Chiesa di Santa Chiara]]
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* [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Lecce)|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]]
 
===== Altre chiese =====
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* [[Chiesa di Santa Teresa (Lecce)|Chiesa di Santa Teresa]]
* [[Chiesa di Santa Sant'Elisabetta (Lecce)|Chiesa di Santa Sant'Elisabetta]]
* [[Chiesa di Sant'Anna (Lecce)|Chiesa di Sant'Anna]]
* [[Chiesa delle Alcantarine (Lecce)|Chiesa di Santa Maria della Provvidenza]]
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* [[Chiesa di Santa Maria della Grazia (Lecce)|Chiesa di Santa Maria della Grazia]]
* [[Abbazia di Santa Maria a Cerrate|Abbazia di Santa Maria di Cerrate]]
* [[Chiesa di Santa Maria d'Aurio (Lecce)|Chiesa di Santa Maria d'Aurìo]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Porta (Lecce)|Chiesa di Santa Maria della Porta]]
* [[Chiesa di San Niccolò dei Greci (Lecce)|Chiesa di San Niccolò dei Greci]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Idria (Lecce)|Chiesa di Santa Maria dell'Idria]]
* [[Chiesa di San Pio X (Lecce)|Chiesa di San Pio X]]
* [[Chiesa di San Lazzaro (Lecce)|Chiesa di San Lazzaro]]
* [[Chiesa della Trinità dei Pellegrini]]
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* [[Santuario di Sant'Oronzo fuori le mura]]
* [[Chiesa di Santa Lucia (Lecce)]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Lecce, Stadio)|Chiesa di San Giovanni Battista]]
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==== Conventi ====
Il [[Palazzo dei Celestini]] è situato accanto alla Basilica di Santa Croce e venne edificato tra il 1659 e il 1695 da Giuseppe Cino e Cesare Penna su progetto di [[Giuseppe Zimbalo]].
* '''[[Palazzo dei Celestini]]'''
[[File:Palazzo dei Celestini (Lecce) 01.jpg|thumb|verticale=0.9|Palazzo dei Celestini]]
Situato accanto alla Basilica di Santa Croce, Palazzo dei Celestini, venne edificato tra il [[1659]] e il [[1695]] su progetto di [[Giuseppe Zimbalo]], poi realizzato da ''Giuseppe Cino'' e ''Cesare Penna''.
[[File:Lecce Palazzo dei Celestini.JPG|thumb|Palazzo dei Celestini]]
 
La facciata presenta delicati disegni ornamentali accanto alle finestre e all'ingresso, con punti e festoni floreali, e costituisce un esempio di barocco sobrio, alquanto raro da vedere nella Lecce settecentesca.
 
Un tempo sede del convento dei [[Congregazione dei Celestini|Celestini]], il palazzo è sede del Palazzo del Governo ([[Prefettura italiana|Prefettura]]) e dell'Amministrazione Provinciale.
* '''[[Monastero dei Teatini (Lecce)|Monastero dei Teatini]]'''
Il Monastero dei Teatini, attiguo alla [[Chiesa di Sant'Irene (Lecce)|Chiesa di Santa Irene]], è un edificio barocco, sede, per diversi secoli, dei [[Teatini|Padri Teatini]]. Con la soppressione degli ordini religiosi, la chiesa e il monastero furono ceduti al Comune di Lecce che si preoccupò di conservare l'apertura al culto della Chiesa affidandola a due padri teatini leccesi. Il monastero venne adibito dapprima a caserma, poi a scuola e infine ospitò alcuni uffici municipali. Dopo un accurato restauro, è utilizzato come contenitore culturale, per mostre e fiere. Famosa è la mostra dei presepi che si tiene ogni anno nel mese di dicembre.
* '''[[Monastero dei Carmelitani (Lecce)|Monastero dei Carmelitani]]'''
Il Monastero dei Carmelitani, attiguo alla [[Chiesa del Carmine (Lecce)|Chiesa del Carmine]], è un edificio costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII, per i [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|Padri Carmelitani]], giunti in città nel 1481. Gli ambienti del convento sono organizzati intorno ad un chiostro quadrangolare i cui prospetti interni mostrano i segni degli interventi ottocenteschi; ospita il Rettorato dell'[[Università del Salento]].
* '''[[Convento domenicano di San Giovanni D'Aymo (Lecce)|Convento domenicano di San Giovanni D'Aymo]]'''
Il Convento domenicano di San Giovanni D'Aymo fu fondato nella seconda metà del XIV secolo da Giovanni d'Aymo. L'edificio, ricostruito nella prima metà del Settecento da Emanuele Manieri, ospitò, dopo la soppressione degli ordini religiosi, la Manifattura Tabacchi. Dopo attenti restauri è divenuto sede dell'[[Accademia di belle arti di Lecce|Accademia di Belle Arti]].
* '''[[Palazzo dei Gesuiti (Lecce)|Palazzo del Collegio dei Gesuiti]]'''
Il Palazzo dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] è una costruzione cinquecentesca, iniziata nel 1574 dopo l'arrivo dei religiosi in città. L'edificio, caratterizzato da un ampio chiostro e dalla maestosità degli ambienti interni, subì numerosi rimaneggiamenti dopo il 1767, anno in cui fu soppresso l'ordine. Il palazzo fu sede nel corso dei decenni di un collegio-convitto di livello universitario con cattedre di medicina e di diritto e degli Uffici Giudiziari così come voluto da [[Giuseppe Bonaparte]].
* '''[[Convento degli Agostiniani (Lecce)|Convento degli Agostiniani]]'''
Il Convento degli [[Ordine di Sant'Agostino|Agostiniani]] fu fondato il 18 aprile 1649, in un'area donata ai monaci dall'Università che, dieci anni prima (13 marzo 1639) aveva deliberato di accogliere in città tale Ordine. Il monastero fu un ricco contenitore culturale in quanto, vi si svolgeva un'attiva vita culturale e religiosa. Divenne centro di una Scuola di Filosofia esistita fino al 1852 anno in cui fu trasformato in caserma; sono in corso i lavori per il recupero funzionale del complesso.
* '''[[Ex Conservatorio di Sant'Anna (Lecce)|Ex Conservatorio di Sant'Anna]]'''
Il palazzo dell'Ex Conservatorio di Sant'Anna, attiguo alla [[Chiesa di Sant'Anna (Lecce)|Chiesa di Sant'Anna]], costituisce uno dei mirabili episodi architettonici eretti dalla volontà di privati. Fondato nel 1679, per volontà del nobile leccese Bernardino Verardi, il Conservatorio aveva la propria sede nell'antico palazzo Verardi. Nel 1764 l'edificio venne ristrutturato dall'architetto Emanuele Manieri che ne ampliò la fabbrica. Il Conservatorio venne realizzato affinché vi trovassero asilo le donne dell'aristocrazia salentina, le uniche ad avere libero accesso.
* '''[[Chiostro dei Domenicani (Lecce)|Chiostro dei Domenicani]]'''
Lecce vede nel Convento di San Domenico fuori le Mura, uno dei simboli più significativi della produzione artistico–culturale del Salento. L'arrivo dei frati domenicani in Puglia durante il XIII secolo, segna l'inizio di una presenza che si farà sempre più massiccia nei secoli XIV e XV. Fu proprio verso i primi anni del XV secolo che venne fondato, a Lecce, il convento dei frati Predicatori di San Domenico con bolla papale di [[Eugenio IV]], datata al 15 giugno [[1442]].
 
Il [[Monastero dei Teatini (Lecce)|Monastero dei Teatini]] è attiguo alla [[Chiesa di Sant'Irene (Lecce)|Chiesa di Santa Irene]] ed è un edificio barocco, sede, per diversi secoli, dei [[Teatini|Padri Teatini]]. Con la soppressione degli ordini religiosi, la chiesa e il monastero furono ceduti al Comune di Lecce che si preoccupò di conservare l'apertura al culto della Chiesa affidandola a due padri teatini leccesi. Il monastero venne adibito dapprima a caserma, poi a scuola e infine ospitò alcuni uffici municipali. Dopo un accurato restauro, è utilizzato come contenitore culturale, per mostre e fiere. Famosa è la mostra dei presepi che si tiene ogni anno nel mese di dicembre.
=== Architetture militari ===
==== Castello ====
{{Vedi anche|Castello di Lecce}}
[[File:Interno Castello Carlo V.jpg|thumb|Cortile del Castello]]
 
Il [[Monastero dei Carmelitani (Lecce)|Monastero dei Carmelitani]] è attiguo alla [[Chiesa del Carmine (Lecce)|Chiesa del Carmine]], è un edificio costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII, per i [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|Padri Carmelitani]], giunti in città nel 1481. Gli ambienti del convento sono organizzati intorno a un chiostro quadrangolare i cui prospetti interni mostrano i segni degli interventi ottocenteschi; ospita il Rettorato dell'[[Università del Salento]].
Il Castello è stato realizzato, secondo la tradizione, per volere di [[Carlo V]] per scongiurare le invasioni turche, di cui la più funesta fu, per la [[Terra d'Otranto]], quella che nel [[1480]] causò il [[Battaglia di Otranto|sacco di Otranto]].
 
Il [[convento domenicano di San Giovanni D'Aymo]] fu fondato nella seconda metà del XIV secolo da Giovanni d'Aymo. L'edificio, ricostruito nella prima metà del Settecento da Emanuele Manieri, ospitò, dopo la soppressione degli ordini religiosi, la Manifattura Tabacchi. Dopo attenti restauri è divenuto sede dell'[[Accademia di belle arti di Lecce|Accademia di Belle Arti]].
In realtà Carlo V ampliò e modificò un preesistente [[maniero]], che secondo gli scavi e gli studi condotti dall'[[Università del Salento]] doveva risalire al XIII-XIV secolo.
Una parte risalente a tale periodo risulta essere il torrione di forma quadrangolare detto ''mastio di Accardo''. Gli ampliamenti del [[XVI secolo]] hanno dato al complesso una pianta quadrilatera, formata da quattro fronti bastionate, un tempo munita di fossato che venne colmato nel [[1870]].
La fortezza presenta due porte: una orientata a nord-ovest che è quella rivolta verso la città, e l'altra sul lato opposto, che un tempo guardava la campagna.
Sulla seconda porta appare lo stemma dell'imperatore asburgico, stemma che pure sormontava la prima porta ma che, poi, è stato rimosso ed allogato in un muro del cortile.
L'interno è dotato di ampi ambienti che oggi ospitano manifestazioni culturali.
 
Il [[Palazzo dei Gesuiti (Lecce)|Palazzo del Collegio dei Gesuiti]] è una costruzione cinquecentesca, iniziata nel 1574 dopo l'arrivo dei religiosi in città. L'edificio, caratterizzato da un ampio chiostro e dalla maestosità degli ambienti interni, subì numerosi rimaneggiamenti dopo il 1767, anno in cui fu soppresso l'ordine. Il palazzo fu sede nel corso dei decenni di un collegio-convitto di livello universitario con cattedre di medicina e di diritto e degli Uffici Giudiziari così come voluto da [[Giuseppe Bonaparte]].
==== Porte della città vecchia ====
All'origine le porte che permettevano l'ingresso in città erano quattro: Porta Napoli, che permetteva l'ingresso dalla via che giungeva dall'allora capitale del Regno Napoli; Porta Rudiae, che permetteva l'ingresso dalla via che giungeva dall'antico centro abitato di Rudiae; Porta San Biagio, che permetteva l'ingresso dalle vie che giungevano da Capo di Leuca; Porta San Martino, che permetteva l'ingresso dalla naturale via che portava al mare, ovvero San Cataldo. Nel corso degli anni e con le modifiche portate alla pianta della città quest'ultima porta fu rasa al suolo.
===== Porta Napoli =====
{{Vedi anche|Porta Napoli (Lecce)}}
[[File:Porta Napoli a Lecce.jpg|thumb|Porta Napoli]]
 
Il [[Convento degli Agostiniani (Lecce)|Convento degli Agostiniani]] fu fondato il 18 aprile 1649, in un'area donata ai monaci dall'Università che, dieci anni prima (13 marzo 1639) aveva deliberato di accogliere in città tale Ordine. Il monastero fu un ricco contenitore culturale in quanto, vi si svolgeva un'attiva vita culturale e religiosa. Divenne centro di una Scuola di Filosofia esistita fino al 1852 anno in cui fu trasformato in caserma; sono in corso i lavori per il recupero funzionale del complesso.
Porta Napoli, o arco di Trionfo, fu eretta nel [[1548]] in onore dell'imperatore [[Carlo V]] come dimostrazione di gratitudine per le opere di fortificazione fatte realizzare in difesa della città. Fu realizzato nel luogo dell'antica Porta San Giusto, al di sotto della quale, secondo la tradizione, riposavano le spoglie del santo.<br />La porta è costituita da un solo fornice affiancato da due colonne corinzie binate che sorreggono un frontone triangolare sul quale sono scolpite le insegne imperiali con trofei e [[Panoplia|panoplie]]. Sul fregio centrale appare, in latino, l'epigrafe dedicatoria.
[[File:Porta Rudiae a Lecce.jpg|thumb|left|Porta Rudiae]]
 
L'[[Ex Conservatorio di Sant'Anna (Lecce)|Ex Conservatorio di Sant'Anna]], attiguo alla [[Chiesa di Sant'Anna (Lecce)|Chiesa di Sant'Anna]], fu fondato nel 1679, per volontà del nobile leccese Bernardino Verardi. Il Conservatorio aveva la propria sede nell'antico palazzo Verardi. Nel 1764 l'edificio venne ristrutturato dall'architetto Emanuele Manieri che ne ampliò la fabbrica. Il Conservatorio venne realizzato affinché vi trovassero asilo le donne dell'aristocrazia salentina, le uniche ad avere libero accesso.
===== Porta Rudiae =====
{{Vedi anche|Porta Rudiae}}
Poco più a sud dell'Arco di Trionfo, si trova la cosiddetta Porta Rudiae, il cui nome deriva da quello dell'antica città di origine Messapica, posta nell'odierna periferia di Lecce, nucleo primigenio della successiva città.
Probabilmente, come nel caso dell'Arco di Trionfo, qui doveva essere presente una porta di origine medioevale.
La porta crollò nel corso del Seicento e venne ricostruita nel [[1700]] per volere di un patrizio leccese.
La porta è chiaramente di gusto barocco, opera di [[Giuseppe Cino]], e venne eretta quando ormai una vera e propria funzione difensiva non era più necessaria. La facciata è dominata dalla statua di [[sant'Oronzo]], accompagnata lateralmente dalle statue di [[Irene da Lecce|santa Irene]] e [[san Domenico]]. Sulle colonne della porta sono scolpiti quattro busti raffiguranti ''Euippa'', ''[[Malennio]]'', ''[[Dauno]]'' e ''[[Idomeneo]]'', nipote di [[Minosse]] e pronipote di [[Zeus]], mitico fondatore della città.
[[File:Porta San Biagio Lecce.jpg|thumb|Porta San Biagio]]
 
L'assetto architettonico del [[Chiostro dei Domenicani (Lecce)|Chiostro dei Domenicani]] occupa, nel panorama artistico-culturale del Salento, un posto di particolare rilievo. L'arrivo dei frati domenicani in Puglia, a partire dal XIII secolo, segnò l'inizio di una presenza che divenne sempre più importante nei secoli XIV e XV. Fu proprio verso i primi anni del XV secolo che venne fondato, a Lecce, il convento dei frati Predicatori di San Domenico con bolla papale di [[Eugenio IV]], datata al 15 giugno 1442.
===== Porta San Biagio =====
{{Vedi anche|Porta San Biagio (Lecce)}}
Porta San Biagio fu molto probabilmente edificata su una preesistente torre nel corso del [[XVIII secolo]]. Eretta per volontà del governatore di [[Terra d'Otranto]] Tommaso Ruffo, il suo stile è baroccheggiante. Su tale porta troneggia in alto la statua di [[san Biagio]], lateralmente sono presenti due stemmi cittadini.
 
===== TorriArchitetture militari =====
==== Castello ====
* '''[[Torre di Belloluogo]]'''
[[File:Interno Castello Carlo V.jpg|thumb|Cortile del Castello]]
La Torre di Belloluogo è una torre medievale costruita nel XIV secolo. Voluta da Gualtiero di Brienne, è un importante esempio di architettura militare angioina. La torre di forma cilindrica è ancora circondata dal fossato originario pieno d'acqua. Fu dimora di [[Maria d'Enghien]], nella quale vi trascorse gli ultimi anni della vita.
Il [[castello di Lecce]] è stato realizzato, secondo la tradizione, per volere di [[Carlo V]] per scongiurare le invasioni turche, di cui la più funesta fu, per la [[Terra d'Otranto]], quella che nel 1480 causò il [[Battaglia di Otranto|sacco di Otranto]].
 
In realtà Carlo V ampliò e modificò un preesistente [[maniero]], che secondo gli scavi e gli studi condotti dall'[[Università del Salento]] doveva risalire al XIII-XIV secolo.
Di particolare interesse è una piccola cappella affrescata con scene della vita di [[Santa Maria Maddalena]].
Una parte risalente a tale periodo risulta essere il torrione di forma quadrangolare detto ''mastio di Accardo''. Gli ampliamenti del [[XVI secolo]] hanno dato al complesso una pianta quadrilatera, formata da quattro fronti bastionate, un tempo munita di fossato che venne colmato nel 1870.
* '''Torre del Parco (''Turris Prati Magni'')'''
La fortezza presenta due porte: una orientata a nord-ovest che è quella rivolta verso la città, e l'altra sul lato opposto, che un tempo guardava la campagna.
{{Vedi anche|Torre del Parco}}
Sulla seconda porta appare lo stemma dell'imperatore asburgico, stemma che pure sormontava la prima porta ma che, poi, è stato rimosso e allogato in un muro del cortile. L'interno è dotato di ampi ambienti che oggi ospitano manifestazioni culturali.
[[File:TORRE DEL PARCO - LECCE 4.jpg|thumb|Torre del Parco]]
Torre del Parco, situata nel cuore di Lecce, rappresenta uno dei monumenti simbolo della città del periodo medioevale e rinascimentale.
Il complesso monumentale fu edificato nel [[1419]] ad opera del diciottenne [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], principe di [[Taranto]], figlio di [[Raimondo Orsini Del Balzo|Raimondello]] e di [[Maria d'Enghien]] la quale, all'epoca, si fregiava dei titoli di contessa di Lecce e regina del [[regno di Napoli]], avendo sposato, in seconde nozze, il re [[Ladislao di Durazzo]].
La Torre, alta più di 23 metri e costruita su tre livelli, è circondata da un fossato nel quale erano allevati gli orsi, simbolo araldico della famiglia [[Orsini del Balzo]].
Il parco intorno alla Torre aveva un'estensione di oltre 40 ettari ed era ripartito in una zona pubblica e in una privata: il "Parco di Dentro", cittadella recintata comprendente la Torre e le "Stanze del Principe", e il "Parco di Fuori" che si estendeva sino alle mura urbane e che era luogo di fiere, mercati e pubblico passeggio.
Nel 1434, un'ala del complesso monumentale divenne sede del ''Concistorium Principis'', tribunale medievale presieduto da [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]].
La struttura, inoltre, fu sede della zecca dove venivano coniati i cosiddetti "mali carlini", monete d'oro e d'argento.
Negli anni 1458-1461 la Torre divenne carcere per alcuni prigionieri che incisero le loro “lamentazioni” (tuttora visibili) negli strombi delle saettiere nel piano inferiore della fortezza.
Dopo la morte di Giovanni Antonio il complesso divenne dimora dei vari viceré spagnoli che si alternarono nel dominio di Lecce: da Ferrante Loffredo a Ferrante Caracciolo.
 
==== Monumento ai cadutiPorte della I Guerracittà Mondialevecchia ====
All'origine le porte che permettevano l'ingresso in città erano quattro: [[Porta Napoli (Lecce)|Porta Napoli]], che permetteva l'ingresso dalla via che giungeva dall'allora capitale del Regno Napoli; [[Porta Rudiae]], che permetteva l'ingresso dalla via che giungeva dall'antico centro abitato di Rudiae; [[Porta San Biagio (Lecce)|Porta San Biagio]], che permetteva l'ingresso dalle vie che giungevano da Capo di Leuca; [[Porta San Martino (Lecce)|Porta San Martino]], che permetteva l'ingresso dalla naturale via che portava al mare, ovvero da San Cataldo, e che fu demolita nei primi decenni del [[XIX secolo]], contestualmente al moderno riassetto urbanistico di Lecce<ref>{{Cita web|url=https://www.spazioapertosalento.it/cultura/le-quattro-porte-di-lecce-rudiae-san-biagio-napoli-e-la-scomparsa-san-martino/|titolo=Le quattro Porte di Lecce: Rudiae, San Biagio, Napoli e la scomparsa San Martino|sito=Spazio Aperto Salento|data=16 febbraio 2021|lingua=it|accesso=22 marzo 2024}}</ref>.
"Caddero tra i prodi della guerra mondiale e l'Italia si aderse vittoriosa a più alti destini (1915-1918)"
 
;Porta Napoli
A
[[File:Porta Napoli, Lecce.jpg|thumb|verticale=0.9|Porta Napoli o Arco di Trionfo]]
[[Porta Napoli (Lecce)|Porta Napoli]], o arco di Trionfo, fu eretta nel 1548 in onore dell'imperatore [[Carlo V]] come dimostrazione di gratitudine per le opere di fortificazione fatte realizzare in difesa della città. Fu realizzato nel luogo dell'antica Porta San Giusto, al di sotto della quale, secondo la tradizione, riposavano le spoglie del santo. La porta è costituita da un solo fornice affiancato da due colonne corinzie binate che sorreggono un frontone triangolare sul quale sono scolpite le insegne imperiali con trofei e [[Panoplia|panoplie]]. Sul fregio centrale appare, in latino, l'epigrafe dedicatoria.
 
;Porta Rudiae
Sold. Aggiato Francesco - Sold. Agrimi Luigi - Sold. Agrimi Realino - Sold. Agrimi Vincenzo - Sold. Albanese Agostino - Sold. Albanese Rosario - Sold. Albanese Salvatore - Ten. Albani Carlo - Sold. Alemanno Realino - Sold. Allegro Raffaele - Sold. Ammassari Alfredo - Sold. Ammassari Albino - Sold. Ampolo Rosario - Cap.no Anastasia Quintino - Sold. Aralla Biagio - Cap.le Arigliani Ettore
[[File:Lecce - Porta Rudiae - 1.jpg|thumb|verticale=0.9|Porta Rudiae]]
Poco più a sud dell'Arco di Trionfo, si trova la cosiddetta [[Porta Rudiae]], il cui nome deriva da quello dell'antica città di origine Messapica, posta nell'odierna periferia di Lecce, nucleo primigenio della successiva città.
Probabilmente, come nel caso dell'Arco di Trionfo, qui doveva essere presente una porta di origine medioevale. La porta crollò nel corso del Seicento e venne ricostruita nel 1700 per volere di un patrizio leccese. La porta è chiaramente di gusto barocco, opera di [[Giuseppe Cino]], e venne eretta quando ormai una vera e propria funzione difensiva non era più necessaria. La facciata è dominata dalla statua di [[sant'Oronzo]], accompagnata lateralmente dalle statue di [[Irene da Lecce|santa Irene]] e [[san Domenico]]. Sulle colonne della porta sono scolpiti quattro busti raffiguranti ''Euippa'', ''[[Malennio]]'', ''[[Dauno]]'' e ''[[Idomeneo]]'', nipote di [[Minosse]] e pronipote di [[Zeus]], mitico fondatore della città.
 
;Porta San Biagio
B
[[File:Porta San Biagio Lecce.jpg|thumb|verticale=0.9|Porta San Biagio]]
[[Porta San Biagio (Lecce)|Porta San Biagio]] fu molto probabilmente edificata su una preesistente torre nel corso del [[XVIII secolo]]. Eretta per volontà del governatore di [[Terra d'Otranto]] Tommaso Ruffo, il suo stile è baroccheggiante. Su tale porta troneggia in alto la statua di [[san Biagio]], lateralmente sono presenti due stemmi cittadini.
 
;Porta San Martino
Cap. M. Baglivi Oronzo - Sold. Barba Francesco - Sold. Barlafonte Alfredo - S. Ten. Bello Raffaele - Cap.no Berardino Vincenzo - Cap.le Bernardi Claudio - S. Ten. Bernardi Oronzo - S. Ten. Bertini Renzo - S. Ten. Bianchi Federico - Sold. Billi Ugo - Sold. Biscozzo Nicola - Magg. Bodini Ugo - Cap.le Bosco Francesco - Sold. Boselli Aldo - Sold. Buttazzi Carmelo - Sold. Bray Carmelo - Cap.le Briamo Francesco - Sold. Buscicchio Amerigo - Sold. Buttazzo Pietro
L'unica delle quattro porte cittadine a non esistere più, [[Porta San Martino (Lecce)|Porta San Martino]] aveva probabilmente un aspetto più sobrio rispetto alle altre. Chiamata anche ''Porta Salapia'' (dal nome latino di San Cataldo, il porto di Lecce, la cui strada si dipartiva proprio da questo varco), fu demolita nel [[XIX secolo]].
 
==== Torri ====
C
;Torre di Belloluogo
[[File:Lecce Monumento ai Caduti Prima Guerra Mondiale.jpg|miniatura|Monumento ai caduti della I Guerra Mondiale]]
La [[torre di Belloluogo]] è una torre medievale costruita nel XIV secolo. Voluta da Gualtiero di Brienne, è un importante esempio di architettura militare angioina. La torre di forma cilindrica è ancora circondata dal fossato originario pieno d'acqua. Fu dimora di [[Maria d'Enghien]], nella quale vi trascorse gli ultimi anni della vita. Di particolare interesse è una piccola cappella affrescata con scene della vita di [[Santa Maria Maddalena]].
Sold. Calamo Oronzo - Sold. Cannoletta Salvatore - Sold. Cannone Benedetto - Sold. Cantoro Antonio - Sold. Capilungo Angelo - Sold. Capoccia Carmelo - Sold. Capoccia Salvatore - Sold. Capone Oronzo - Cap.le Cappello Attilio - Serg. Cappello Oronzo - Sold. Cappilli Raffaele - Marin. Capuano Francesco - Sold. Caputo Luigi - Serg. Carata Carmelo - Sold. Caratozzolo Spiridione - Cap.le Caricato Angelo - Sold. Caricato Emanuele - Sold. Caricato Giovanni - Sold. Carico Alfredo - Cap.le Carlà Angelo - S. Ten. Carlino Emio - Sold. Carrozzo Francesco - Sold. Carrozzo Oronzo - Ten. Carteny Fortunato - Sold. Castagnoli Alfonso - Sold. Cataldo Salvatore - Sold. Cazzella Alberto - Sold. Centauro Amedeo - Sold. Centonze Amedeo - Sold. Centonze Giuseppe - Sold. Centonze Michele - Sold. Centonze Oronzo - Soldato Cerasa Giuseppe - Soldato Cervino Carmelo - Soldato Chirizzi Oronzo - Soldato Chironi Fernando - Sottotenente Cicorella Eugenio - Soldato Cipriano Benedetto - Soldato Cito Giovanni - Soldato Cocala Francesco - Sottotenente colamussi Unberto - Soldato Colella Antonio - Soldato Colifani Emanuele - Sottotenente Conte Rosario - Sottotenente Conte Saverio - Sottotenente Conte Vito - Tenente Contursi Emanuele - Sottotenente Coppola Gerardo - Tenente Corona Alfredo - Caporale Corona Alfredo - Soldato Corsano Sebastiano - Soldato Cosi Gaetano - Soldato Costantini Raffaele - Soldato Croce Antonio - Sottotenente Crocetta Carmelo - Soldato Cuppone Salvatore
 
;Torre del Parco (''Turris Prati Magni'')
D
[[File:TORRE DEL PARCO - LECCE 4.jpg|thumb|verticale=0.9|Torre del Parco]]
La [[torre del Parco]], situata nel cuore di Lecce, rappresenta uno dei monumenti simbolo della città del periodo medioevale e rinascimentale. Il complesso monumentale fu edificato nel [[1419]] per opera del diciottenne [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], principe di [[Taranto]], figlio di [[Raimondo Orsini Del Balzo|Raimondello]] e di [[Maria d'Enghien]] la quale, all'epoca, si fregiava dei titoli di contessa di Lecce e regina del [[regno di Napoli]], avendo sposato, in seconde nozze, il re [[Ladislao di Durazzo]]. La Torre, alta più di 23 metri e costruita su tre livelli, è circondata da un fossato nel quale erano allevati gli orsi, simbolo araldico della famiglia [[Orsini del Balzo]]. Il parco intorno alla Torre aveva un'estensione di oltre 40 ettari ed era ripartito in una zona pubblica e in una privata: il "Parco di Dentro", cittadella recintata comprendente la Torre e le "Stanze del Principe", e il "Parco di Fuori" che si estendeva sino alle mura urbane e che era luogo di fiere, mercati e pubblico passeggio.
 
Nel 1434, un'ala del complesso monumentale divenne sede del ''Concistorium Principis'', tribunale medievale presieduto da [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]]. La struttura, inoltre, fu sede della zecca dove venivano coniati i cosiddetti "mali carlini", monete d'oro e d'argento. Negli anni 1458-1461 la Torre divenne carcere per alcuni prigionieri che incisero le loro “lamentazioni” (tuttora visibili) negli strombi delle saettiere nel piano inferiore della fortezza. Dopo la morte di Giovanni Antonio il complesso divenne dimora dei vari viceré spagnoli che si alternarono nel dominio di Lecce: da [[Ferrante Loffredo]] a [[Ferrante Caracciolo, I duca di Airola|Ferrante Caracciolo]].
Soldato Danese Carmelo - Soldato Danese Eugenio - sergente maggiore Danese Rodolfo - Soldato D'Aurelio Antonio - Tenente de Barberis Luigi - Sottotenente De Blasi Alessandro - Soldato Decano le Adolfo - Soldato De Carlo Amleto - Soldato De Carlo Francesco - Soldato De Cataldis Angelo - Caporale De Donno Vincenzo - Soldato De Filippi Oronzo - Caporale De Filippi Oronzo - Soldato De Giorgi Gregorio - Soldato Di Giorgi Luigi - Soldato De Giorgi Salvatore - Tenente Di Giorgio Antonio - Soldato De Giovanni Francesco - Soldato De Giovanni Ippazio - Soldato De Leo Antonio - Soldato D'Elia Francesco - soldato D'Elia Giuseppe - Soldato D'Elia Raffaele - Soldato Dell'Anna Biagio - Soldato Dell'Anna Donato - Soldato Dell'Anna Giuseppe - Caporale Dell'Anna Luigi - Soldato Dell'Anna Oronzo - Soldato Dell'Anna Vito - Soldato Della Tommasa Francesco - Soldato De Lorenzis Vito - Soldato De Luca Antonio - Soldato De Luca Costantino - Soldato De Luca Salvatore - Sergente Maggiore De Matteis Alfredo - Sottotenente De Matteis Pasquale - Caporale De Matteis Riccardo - Soldato dei Mauri Emilio - Soldato De Mitri Giuseppe - Soldato De Nigris Salvatore - Soldato De Pandis Francesco - Soldato De Pandis Agostino - Caporale De Pandis Pasquale - Caporale Di Salvatore Francesco - Capitano De Salvatore Ottorino - Soldato De Santis Francesco - Soldato De Santis Oreste - Soldato De Simo Pietro - Soldato De Sico Domenico - Sottotenente De Simone Francesco - Soldato De Vergori Alfredo - Soldato De Vitis Francesco - Sottotenente D'Onofrio Giovanni - Soldato D'Urso Gaetano - Soldato D'Urso Giuseppe
 
==== Monumento ai caduti della prima guerra mondiale ====
E
Il monumento riporta la seguente iscrizione: "Caddero tra i prodi della guerra mondiale e l'Italia si aderse vittoriosa a più alti destini (1915-1918)". Le lastre di marmo poste alle spalle della statua riportano l'elenco dei militari caduti.
[[File:Lecce Monumento ai Caduti Prima Guerra Mondiale.jpg|miniatura|verticale=0.9|Monumento ai caduti della prima guerra mondiale]]
 
Soldato Espinosa Ferdinando - Soldato Esposito Medico Rocco - Tenente Estrafallaces Aldo
 
F
 
Soldato Fabrizio Pasquale - Caporale Fabrizio Salvatore - Brigadiere finanziere Facchinetti Umberto - Soldato Falchetto Francesco - Sottotenente Falco Luigi - Caporale Maggiore Falconieri Vito - Soldato Fazzi Saverio - Soldato Fedele Salvatore - Soldato Fedele Vincenzo - Caporale Maggiore Ferramosca Salvatore - Caporale Maggiore Ferrante Angelo - Soldato Ferrari Emilio - Soldato Ferri Vincenzo - Soldato Ferri Vincenzo - Caporale Fina Francesco - Soldato Fiocco Salvatore - Soldato Fiorenti Francesco - Soldato Fiorentino Francesco - Caporale Maggiore Fiorentino Giovanni - Soldato Fiorentino Luigi - Caporale Fornito Raffaele - Soldato Fragola Giuseppe - Carabiniere Freuli Realino - Tenente Fumarola Paolo
 
G
 
Sottotenente Gallo Coniglio Francesco - Sottocapo Maggiore Gargiulo Teodosio - Soldato Giancani Francesco - Sottotenente Giancotti Gianluigi - Soldato Giannattasio Emilio - Soldato Giannattasio Giuseppe- Sottotenente Gidiuli Antonio - Soldato Gigante Michele - Soldato Gigante Raffaele - Soldato Giordano Luigi - Soldato Gravili Enrico - Soldato Greco Arturo - Soldato Greco Carmelo - Soldato Greco Michele - Tenente Greco Oscar - Soldato Guacci Achille - Caporale Guacci Vincenzo - Soldato Guercia Gaetano - Soldato Guerrieri Antonio - Soldato Guido Francesco -Soldato Guido Oronzo - Caporale Guido Rodolfo
 
I
 
Sottotenente Idrin Giorgio - Soldato Indino Carmelo ....
[[File:LECCE Monumento ai Caduti.jpg|miniatura|Monumento ai caduti della I Guerra Mondiale]]
<br />
=== Edifici civili ===
[[File:Palazzo Tamborino a Lecce.JPG|thumb|verticale=0.9|Palazzo Tamborino Cezzi]]
 
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* Palazzo Adorno
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* Palazzo dei Prioli
* Palazzo dell'Antoglietta
* Palazzo della Ratta
* Palazzo delle Carmelitane Scalze
* Palazzo Giugni
* Palazzo Giustiniani
* Palazzo Grassi
* Palazzo Guarini
* Palazzo Guido
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* Palazzo Lubelli
* Palazzo Marrese
* Palazzo Tamborino-Episcopo
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* Palazzo Martirano
* Palazzo Morisco-D'Arpe
* Palazzo Paladini
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* Palazzo Palmieri
* Palazzo Palombi
* Palazzo Penzini
* Palazzo Perrone
* Palazzo Perucino
* Palazzo Rollo
* Palazzo Romano
* Palazzo Rubichi
* Palazzo Stabile
* [[Palazzo Tamborino- Cezzi]]
* Palazzo Tinelli
* Palazzo Tresca
* Palazzo Turrisi Palumbo
* Palazzo Tresca
* Palazzo Vernazza
* Palazzo Zimara
* Dimora Muratore
* Palazzo Romano
* Villa Aquilina
* Villa Indraccolo
* Villa Mellone
* Villa Reale
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=== Siti archeologici ===
* '''[[;Ipogeo Palmieri]]'''
L'[[Ipogeo Palmieri,]] prestigiosoè un esempio di architettura funeraria [[messapi]]ca, ed è visitabile all'interno del giardino di Palazzo Guarini, lungo via Palmieri. Rinvenuta nel 1912 da un appassionato di antichità locali, la tomba apparve già priva di corredo, depredata probabilmente nel corso del [[XVI secolo]], epoca a cui risalgono alcune iscrizioni graffite sulle pareti del corridoio d'ingresso e delle celle. L'ipogeo è composto da tre ambienti disposti intorno ada un [[vestibolo (architettura)|vestibolo]]. Sulla base di confronti stilistici e tipologici, per la tomba, realizzata evidentemente per una famiglia locale aristocratica, è stata proposta una cronologia all'inizi del [[III secolo a.C.]]
;Anfiteatro Romano
 
[[File:Amphitheatre (Lecce) 02.jpg|thumb|L'Anfiteatro Romano]]
Sulla base di confronti stilistici e tipologici, per la tomba, realizzata evidentemente per una famiglia locale aristocratica, è stata proposta una cronologia all'inizi del [[III secolo a.C.]]
L'[[Anfiteatro romano di Lecce|Anfiteatro Romano]] è situato nella centralissima piazza Sant'Oronzo. Restano l'arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. Fu costruito in [[età augustea]] e misurava circa 102&nbsp;m × 83&nbsp;m e riusciva a contenere oltre 25 000 spettatori.
* '''[[Anfiteatro romano di Lecce|Anfiteatro Romano]]'''
Situato nella centralissima Piazza Sant'Oronzo, ne resta l'arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. Fu costruito in [[età Augustea]] e misurava circa 102&nbsp;m × 83&nbsp;m e riusciva a contenere oltre 25.000 spettatori.
In epoche successive fu sotterrato e sovrastato da altri edifici. Il monumento venne scoperto durante i lavori di costruzione del palazzo della [[Banca d'Italia]], effettuati nei primi anni del Novecento. Le operazioni di scavo iniziarono quasi subito, grazie alla volontà dell'archeologo salentino [[Cosimo De Giorgi]], e si protrassero sino al 1940; è possibile ammirare solo un terzo dell'intera struttura, in quanto il resto rimane ancora nascosto nel sottosuolo di piazza Sant'Oronzo dove si ergono alcuni edifici e la [[Chiesa di Santa Maria della Grazia (Lecce)|chiesa di Santa Maria della Grazia]].
* '''[[Teatro Romano (Lecce)|;Teatro Romano]]'''
[[File:TeatroAncient RomanoRoman theatre (Lecce) 03.jpg|thumb|leftverticale=0.9|Il Teatro Romano]]
InIl [[Teatro Romano (Lecce)|Teatro Romano]] si trova in via dell'Arte della Cartapesta. si incontra il Teatro RomanoFu scoperto nel 1929, databile all'età augustea come l'Anfiteatro.
La [[cavea]] di questo teatroTeatro, probabilmente riservato ai lupiensi mentre quello di piazza Sant'Oronzo veniva frequentato dai provinciali, misura 19&nbsp;m di diametro.
Ignorato per secoli come l'anfiteatroAnfiteatro, ha restituito alcune statue che sono conservate presso il [[Museo archeologico provinciale Sigismondo Castromediano]].
 
Dagli studi effettuati sono emerse interessanti usanze che gli spettatori del tempo solevano adottare. Il Teatro veniva frequentato per sette mesi (da aprile a ottobre), gli spettacoli erano all'aperto e per alleviare i fastidiosi odori che per il caldo periodo si liberavano nell'aria, venivano nebulizzati, attraverso delle doccette, fragranze di rose o zafferano.
'''[[rudiae|Parco archeologico di Rudiae]]'''
 
Le collocazioni dei posti a sedere prevedevano che nelle prime file sedessero i senatori su morbidi cuscini, le quattordici file successive erano riservate ai cavalieri, poi vi erano i posti popolari e infine le donne, gli schiavi e i bambini; in ogni settore bisognava arrivare con largo anticipo per poter occupare il posto migliore. L'ingresso era consentito a tutti, ma regolato da tessere d'osso che permettevano di riconoscere i litigiosi e collocare gli spettatori nel giusto settore.
Si trova sulla via per San Pietro in Lama e racchiude una parte dei resti dell'antica città messapica di Rudiae, distrutta nel 1147 da Guglielmo il Malo. Di rilievo è l'anfiteatro, conservato in ottime condizioni perché sotterrato, da poco oggetto di lavori per riportarlo alla luce.
 
Il Teatro è stato restaurato e reso nuovamente utilizzabile nel 1999. Nello stesso anno in occasione della rappresentazione teatrale Miti in Scena è stato inaugurato anche il Museo del Teatro che affaccia sulla cavea.
=== Piazze ===
;Parco archeologico di Rudiae
==== Piazza Sant'Oronzo ====
Il [[Rudiae|parco archeologico di Rudiae]] si trova sulla via per [[San Pietro in Lama]] e racchiude una parte dei resti dell'antico centro messapico di Rudiae, città natale del padre della letteratura latina [[Quinto Ennio]]<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-latina/arcaica/ennio/Ennio---La-vita.html|sito=sapere.it|accesso=28 dicembre 2020 |urlmorto=no|editore=De Agostini Editore S.p.A |titolo=La vita: Ennio e i suoi continuatori |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180905205400/http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-latina/arcaica/ennio/Ennio---La-vita.html}}</ref>, distrutta nel 1147 da [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]]. Degno di rilievo è l'Anfiteatro di Età imperiale (I-II sec. d.C.), il secondo nel raggio di 3&nbsp;km, conservatosi in ottime condizioni poiché interrato: lavori di scavo e messa in sicurezza hanno pertanto consentito, in anni recenti, di riportarlo alla luce.
[[File:Lecce santoronzo.jpg|thumb|left|Piazza Sant'Oronzo]]
[[File:Colonna Lecce.jpg|thumb|La Colonna di Sant'Oronzo]]
 
=== Piazze ===
;Piazza Sant'Oronzo
[[File:Colonna di Sant'Oronzo (Lecce) 02.jpg|thumb|verticale=0.9|La Colonna di Sant'Oronzo]]
Il salotto elegante di Lecce è Piazza Sant'Oronzo, in parte occupata dall'Anfiteatro romano del I-II secolo d.C., riportato alla luce all'inizio del Novecento.
Nella piazza s'innalza la [[Colonna di Sant'Oronzo (Lecce)|colonna di Sant'Oronzo]], donata dalla città di [[Brindisi]] per adornare la piazza.
 
Di fronte alla statua si trova l'armonioso palazzetto del [[Sedile (Lecce)|Sedile]], antica sede del Municipio, dove il sindaco riceveva la cittadinanza. Accanto a questo edificio, sorge la [[chiesetta di San Marco]], importante testimonianza dell'esistenza di una colonia di mercanti veneti giunti in città per praticare attività commerciali.
Un'altra testimonianza artistica che si affaccia sulla piazza davanti all'anfiteatroAnfiteatro è la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
 
==== ;Piazza del Duomo ====
[[File:PugliaLecce Lecce1- tango7174Night - 01.jpg|thumb|left|Piazza del Duomo di notte|190x190px]]
È il barocco a dominare nella centrale [[Piazza del Duomo (Lecce)|Piazza Duomo]]. Questo grande cortile, poi modificato, risale al tempo del vescovo Gerolamo Guidano. A esso si accede attraverso i [[propilei]], realizzati verso la fine del [[XVIII secolo]] da Emanuele Manieri, essendo stati abbattuti gli originali muri d'ingresso.
 
Piazza Duomo è uno dei rari esempi di ''"piazza chiusa"''. Un tempo, la sera le porte, delle quali ancora oggi sono visibili gli imponenti mozzi, venivano serrate. Che si tratti di un chiaro esempio di barocco è evidente anche dalla soluzione a dir poco teatrale della ''"falsa facciata"''. Il visitatore che entra in Piazza Duomo si trova di fronte una facciata di chiesa, che solo a un'attenta visione si rileva ''"posticcia"''. È sufficiente varcare la soglia del portale per ritrovarsi nella navata laterale della Chiesa. La cattedrale non accoglie, dunque, il visitatore di fronte, ma si trova collocata, rispetto all'ingresso della Piazza, in modo parallelo. La soluzione scenografica venne adottata per evitare che il visitatore si trovasse di fronte a un muro piatto e senza decori.
È il barocco a dominare nella centrale [[Piazza del Duomo (Lecce)|Piazza Duomo]]. Questo grande cortile, poi modificato, risale al tempo del vescovo Gerolamo Guidano. Ad esso si accede attraverso i [[propilei]], realizzati verso la fine del [[XVIII secolo]] da Emanuele Manieri, essendo stati abbattuti gli originali muri d'ingresso.
[[File:Lecce - Piazza Sant'Oronzo - 3.jpg|thumb|verticale=0.9|Il Sedile in piazza Sant'Oronzo]]
 
Piazza Duomo è uno dei rari esempi di ''"piazza chiusa"''. Un tempo, la sera le porte, delle quali ancora oggi sono visibili gli imponenti mozzi, venivano serrate. Che si tratti di un chiaro esempio di barocco è evidente anche dalla soluzione a dir poco teatrale della ''"falsa facciata"''. Il visitatore che entra in Piazza Duomo si trova di fronte una facciata di chiesa, che solo ad un'attenta visione si rileva ''"posticcia"''. È sufficiente varcare la soglia del portale per ritrovarsi nella navata laterale della Chiesa. La cattedrale non accoglie, dunque, il visitatore di fronte, ma si trova collocata, rispetto all'ingresso della Piazza, in modo parallelo. La soluzione scenografica venne adottata per evitare che il visitatore si trovasse di fronte ad un muro piatto e senza decori.
 
L'architetto leccese, che si adoperò per armonizzare l'arredo urbano, realizzò, ai lati dei propilei, i palazzi gemelli che, entrambi al piano terreno, palesano arcature a bugne lisce, oggi in parte chiuse o trasformate in porte e finestre.
A sinistra della piazza si erge imponente il campanile, opera di [[Giuseppe Zimbalo]], mentre al centro la cattedrale e, in posizione più arretrata, l'episcopio. Sulla destra, infine, si trova il seminario.
 
==== Piazza Vittorio Emanuele II ====
[[File:Lecce SEDILE.jpg|miniatura|249x249px|"Il Sedile" in piazza Sant'Oronzo]]
Piazzetta dominata dalla chiesa di Santa Chiara e a pochissimi metri da piazza Sant'Oronzo si caratterizza per la presenza di numerosi locali.
[[File:Piazzetta Santa chiara 1.JPG|thumb|Piazza Vittorio Emanuele II|202x202px]]
 
=== Aree naturali ===
;Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio
Il territorio del comune di Lecce ospita diverse aree naturali e zone protette di notevole interesse ambientale.
*Il '''[[Parco naturale regionale Bosco e paludiPaludi di Rauccio]]''', esteso complessivamente su un'area di 625 [[ettari]], risulta estremamente vario sotto il profilo ambientale. È situato nei pressi delle marine di [[Torre Chianca (Lecce)|Torre Chianca]] e [[Torre Rinalda]].
;Bacino dell'Idume
* '''[[Bacino dell'Idume]]''', costituisce un'area di interesse paesaggistico molto rilevante. Di origine artificiale, il bacino che raccoglie le acque di alcuni fiumiciattoli, presenta un'interessante vegetazione di ''steppa salata'' con [[Salicornia strobilacea|Salicornia annuale]].
Il [[Bacino dell'Idume]] costituisce un'area di interesse paesaggistico molto rilevante. Di origine artificiale, raccoglie le acque di alcuni piccoli fiumi e presenta un'interessante vegetazione di ''steppa salata'' con [[Salicornia strobilacea|Salicornia annuale]].
* '''[[Oasi naturalistica Bacino Costiero Acquatina]]''' è una zona costiera umida con una superficie di 100 ettari sita nella marina di [[Frigole]]. Il bacino di acqua salmastra ricopre una superficie di 45 ettari e si estende per 2&nbsp;km in posizione retrodunare.
;Oasi naturalistica Bacino Costiero Acquatina
* '''[[Riserva naturale San Cataldo]]''', istituita nel 1977, occupa circa 28 ettari e comprende una pineta di [[Pino d'Aleppo]].
L'[[Oasi naturalistica Bacino Costiero Acquatina]] è una zona costiera umida con una superficie di 100 ettari nella marina di [[Frigole]]. Il bacino di acqua salmastra ricopre una superficie di 45 ettari e si estende per 2&nbsp;km in posizione retrodunale.
;Riserva naturale San Cataldo
La [[Riserva naturale San Cataldo]], istituita nel 1977, occupa circa 28 ettari e comprende una pineta di [[Pino d'Aleppo]].
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:8060}}, ovvero l'8,56% della popolazione<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|editore=ISTAT|accesso=26 luglio 2025}}</ref>. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|editore=ISTAT|accesso=26 luglio 2025}}</ref>
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2018 i cittadini stranieri residenti a Lecce erano 7.373. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2016/index.html/|titolo=Dati Istat}}</ref>
 
* [[Filippine]] 852
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* [[FilippineSenegal]]: 854797
* [[Sri Lanka]]: 822743
* [[RomaniaIndia]]: 676726
* [[SenegalAlbania]]: 666553
* [[AlbaniaRomania]]: 614514
* [[IndiaPakistan]]: 541386
* [[CinaNigeria]]: 341332
* [[MontenegroCina]]: 296310
* [[Marocco]]: 258252
* [[Brasile]]: 237
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=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetto leccese}}
[[File:Dialetto salentino.jpg|thumb|La zona in cui è parlato il dialetto salentino]]
Accanto alla lingua italiana, vi si parla il [[dialetto leccese]], una variante del [[dialetto salentino|salentino.]] Pur esistendo delle piccole differenze tra i vari comuni, la radice resta invariata.
 
Il dialetto leccese è una variante del [[dialetto salentino|salentino]] e, pur esistendo delle differenze marcate tra i vari comuni, la radice resta invariata.
 
Il dialetto presenta un sistema a 5 [[vocale|vocali]] in posizione tonica e 3 [[Grado di apertura|gradi di apertura]].
È composto inoltre da una [[Dittongo|dittongazione]] metafonetica per -i e -u finali.
* Ě>jε tranne se è preceduta da una palatale ede una dittongazione inconstanteincostante nelle forme in -mentum (ad esempio, ''denti'' diventa ''diènti''; ''sentimento'' > ''sientimientu'' oppure ''sientimentu'')
* Ŏ>wε oppure Ŏ>wε>ε in iniziale di parola o ɔ preceduta da una palatale o dentale (ad esempio, ''morto'' diventa ''muertu'' ecc.)
 
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Inoltre, molte parole che finiscono con una doppia elle (''ll'') seguita da una vocale, con l'eccezione della ''u'', si pronunciano rispettivamente:''ddhru'', ''ddhra'', ''ddhre'', ''ddhri'' nelle rispettive eccezioni maschile, femminile, singolare e plurale.
Per esempio: ''martello'' diventa ''martieddhru'', ''martelli'' diventa '' martieddhri'', ''bella'' diventa ''beddhra'', ''belle'' diventa ''beddhre''.
 
Esiste una produzione letteraria in dialetto leccese: numerosi autori hanno scritto poesie e commedie ''([[Menotti Corallo]]'', Raffaele Protopapa, William Fiorentino).
=== Religione ===
{{Vedi anche|Arcidiocesi di Lecce}}
[[File:Saint oronzo.jpg|thumb|Sant'Oronzo di Lecce]]
 
=== Tradizioni e folclore ===
Lecce è sede dell'[[arcidiocesi di Lecce|omonima arcidiocesi]] (''Archidioecesis Lyciensisi'' in [[lingua latina|latino]]) una sede [[metropolia|metropolitana]] della [[Chiesa cattolica]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Puglia]]. È retta dal 16 aprile 2009 dall'[[arcivescovo]] [[Domenico Umberto D'Ambrosio]].
[[File:StatueOronzoGiustoFortunato.jpg|thumb|Le statue dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato intronizzati nella Cattedrale durante i giorni di festa e portati in processione il 24 agosto]]
 
==== Festa dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato ====
La tradizione fa risalire la fondazione della diocesi di Lecce ai tempi apostolici: già nel [[I secolo]] [[Giusto di Corinto]] avrebbe predicato la [[cristianesimo|fede cristiana]] nella città [[Salento|salentina]] convertendo [[sant'Oronzo|Oronzo]], che sarebbe poi stato consacrato vescovo dall'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]] il quale gli avrebbe affiancato come [[vescovo coadiutore|coadiutore]] e successore il nipote Fortunato; [[Ferdinando Ughelli|Ughelli]] (''Italia sacra'', IX, col. 67) registra i nomi di altri cinque vescovi che si sarebbero succeduti fino al [[III secolo]], ma il primo documento storico attestante la sede episcopale di Lecce risale al [[1057]], quando è documentato il vescovo Teodoro. Originariamente era suffraganea dell'[[arcidiocesi di Otranto]].
:Festa principale della città. I festeggiamenti per i santi patroni durano tre giorni (dal 24 al 26 agosto). La manifestazione religiosa tocca il suo apice durante la processione per le vie del centro storico, il 24 agosto. La processione comincia uscendo dalla Cattedrale in Piazza Duomo, percorre i punti nevralgici del centro storico, passa trionfante in piazza Sant'Oronzo decorata da imponenti luminarie e si conclude rientrando nuovamente in Cattedrale. I restanti giorni sono caratterizzati da concerti, manifestazioni teatrali, eventi in piazza e tutta la città e dal Luna Park in Piazzale dello Stadio. I tre giorni di festa si chiudono poi in un tradizionale spettacolo pirotecnico;
 
==== Fiera dei Presepi e dei Pupi ====
Nel [[1960]] la diocesi divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
:Questo antico mercato popolare di merci varie legate ai presepi si svolge dall'8 al 24 del mese di Dicembre nel centro storico di Lecce. Offre ai visitatori e ai turisti le tradizionali statuine e figure del presepe di produzione artigianale in cartapesta, pietra leccese e terracotta. Fino a pochi anni fa la mostra aveva inizio il giorno 13 Dicembre, ricorrenza di [[Santa Lucia]] e quindi tale fiera è nominata dai leccesi anche "Fiera di Santa Lucia"<ref>{{Cita web|url=http://www.leccenelsalento.it/fiera-dei-pupi/|titolo=Fiera dei pupi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903215200/http://www.leccenelsalento.it/fiera-dei-pupi/|urlmorto=no}}</ref>
Lecce è stata elevata al rango di [[arcidiocesi]] [[metropolia|metropolitana]] con decreto della [[Congregazione per i vescovi]] del 20 ottobre [[1980]].
 
==== Santi di Lecce ====
* [[sant'Oronzo]], vescovo e martire
* [[san Fortunato di Lecce]], vescovo e martire
* [[san Giusto di Corinto]], martire
* [[Irene da Lecce|sant'Irene da Lecce]], vergine e martire
* [[san Bernardino Realino]], presbitero e religioso
* [[san Filippo Smaldone]], presbitero e religioso
 
=== Sanità ===
A Lecce sono presenti numerose strutture sanitarie sia a carattere pubblico che privati, ritroviamo:
 
* [[azienda ospedaliera Vito Fazzi]]
* Cittadella della Salute ASL-LE
* [[Ospedale Città di Lecce|ospedale "Città di Lecce"]]
* ospedale ortopedico "Villa Bianca"
* clinica "prof. Petrucciani"
* [[Sanatorio antitubercolare Antonio Galateo|ex-sanatorio antitubercolare Antonio Galateo]]
* clinica "Villa Verde"<ref>{{Cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/pubblica-utilita/ospedali.shtml|titolo=Ospedali a Lecce|sito=corrieredelmezzogiorno.corriere.it|accesso=22 aprile 2018}}</ref>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole secondarie di secondo grado ====
* istitutoIstituto tecnicoTecnico professionaleProfessionale St. "A. De Pace"
* Liceo Artistico e Coreutico "Ciardo-Pellegrino"
* polo professionale "L. Scarambone-Marconi"
* Istituto Professionale Tecnico Agrario Alberghiero St. "G. Presta-Columella"
* liceo artistico e coreutico "Ciardo-Pellegrino"
* Istituto T. T. E. Professionale St. "Galilei-Costa-Scarambone"
* istituto professionale tecnico agrario alberghiero St. "G. Presta- Columella"
* istituto T.Istituto T. E. St. "Galilei-CostaF. Calasso"
* istitutoIstituto T. E. St. "FA. CalassoOlivetti"
* istitutoIstituto T. E. T. St. "A.Grazia OlivettiDeledda"
* Istituto Tecnico Industriale e Liceo Scientifico delle Scienze Applicate “E. Fermi"
* istituto T.E. T. St. "Grazia Deledda"
* Liceo Classico e Musicale "Giuseppe Palmieri"
* istituto tecnico industriale "E. Fermi"
* Liceo Classico, Linguistico, Scientifico e delle Scienze Applicate "Virgilio-Redi"
* liceo classico e Musicale "Giuseppe Palmieri"
* liceo classico, Linguistico,Liceo Scientifico e"Giulietta delleBanzi Scienze Umane "Virgilio-RediBazoli"
* [[Liceo scientifico statale Cosimo De Giorgi|Liceo Scientifico "C. De Giorgi"]]
* liceo scientifico " Giulietta Banzi Bazoli"<ref>{{Cita web|url=http://www.liceobanzi.gov.it/|titolo=Sito internet del "Liceo Banzi" Lecce}}</ref>
* Liceo scientificoLinguistico e Scienze Umane "CP. De GiorgiSiciliani"
* Conservatorio Musicale "T. Schipa" (appartenente al Liceo Palmieri)
* liceo linguistico e delle Scienze Umane "P. Siciliani"
* Liceo Paritario Marcelline (liceo scientifico, liceo linguistico e liceo classico)
* conservatorio musicale "T. Schipa"
* Liceo Classico Paritario "Giovanni Paolo II"
* liceo paritario Marcelline (liceo scientifico, liceo linguistico e liceo classico)
* liceo classico paritario "Giovanni Paolo II"
 
=== Università ===
[[File:Chiesa e Monastero.JPG|thumb|left|upright=1.77|[[Monastero degli Olivetani (Lecce)|Monastero degli Olivetani]], sede del Dipartimento di studi storici. Sullo sfondo la [[Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo|Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo]].]]
 
; Università del Salento
Lecce è la sede dell'[[Università del Salento]], già Università di Lecce, su cui è imperniato l'intero sistema dell'università e ricerca del Salento.
 
I primi movimenti atti alla formazione dell'[[Università]] come la conosciamo oggi risalgono al [[XVIII secolo]].
Già in [[Medioevo|età medievale]] erano presenti diversi luoghi di istruzione, indicati nei documenti contemporanei come università, anche se differenti dall'accezione che ne diamo oggi.
 
L'università del Salento ha alcune succursali anche nella [[provincia di Brindisi]].
Di particolare interesse risulta il Parco Scientifico e Tecnologico Ionico-Salentino (PASTIS) presso [[Mesagne]], compartecipato dall'Università del Salento, oveche èpossiede presenteanche unola deistrumentazione costosi macchinariutile per la datazione di reperti archeologici colil [[metodo del [[Carbonio carbonio-14]].
 
Nel [[1998]] è stato attivato presso l'università del Salento l'[[ISUFI|Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare (ISUFI)]], una delle [[Scuola Superiore Universitaria|Scuole Superiori]] d'Italia, costruita sul modello della [[Scuola Normale di Pisa]].
La Scuola realizza programmi di alta formazione nell'ambito dei seguenti settori: Nanoscienze, e-Business Management, Giurisprudenza e Politica dell'area Euromediterranea, Beni culturali.
<nowiki> </nowiki>Anche grazie al traino dovuto all'ISUFI, dal [[2000]]<nowiki> l'ateneo salentino ha conosciuto una crescita senza precedenti, soprattutto nel ramo scientifico, che è uno tra i più avanzati ed efficienti d'Italia. </nowiki>
 
Altro importante ramo è quello [[archeologia|archeologico]]: l'università del Salento, infatti, svolge numerose attività di scavo in tutta Italia, e in diversi ambiti: preistorico, classico e medievale.
All'estero l'università effettua ancora oggi scavi in [[Ucraina]], [[Turchia]], [[Medio Oriente]], [[Malta]] ed [[Egitto]].
 
Il continuo incremento dell'offerta formativa si riverbera in una risposta direttamente proporzionale da parte dell'utenza: la popolazione studentesca è passata infatti dalle 77 unità del [[1955]] alle oltre {{formatnum:27000}} del [[2006]].
 
==== Ricerca ====
;
; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
La [https://web.le.infn.it/ Sezione di Lecce] dell'[[Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]] è stata istituita nel 1989 ed ha sede presso il [https://www.matfis.unisalento.it/ Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”] dell’[[Università del Salento]]. Attualmente afferiscono alla sezione circa 80 tra ricercatori, tecnologi, tecnici e personale amministrativo, sia dipendenti che associati, oltre a numerosi studenti della Università del Salento. Le attività della Sezione si concentrano principalmente nel campo della [[Fisica delle particelle]] con acceleratori, della Fisica astroparticellare, della [[Fisica teorica]] e delle tecnologie connesse con la [[Interazioni fondamentali|Fisica fondamentale]]. I ricercatori della Sezione partecipano ad esperimenti in molti tra i maggiori laboratori italiani ed internazionali di Fisica fondamentale, tra cui il [[CERN]], il [[Osservatorio Pierre Auger|Pierre Auger Observatory]], il [[Istituto Paul Scherrer|Paul Scherrer Institute]], i [[Laboratori Nazionali di Frascati]].
; Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie
Nell'ambito dell'ISUFI opera il National Nanotechnologies Laboratory (NNL), centro di eccellenza a livello internazionale sulle [[nanotecnologie]], che ha ricevuto riconoscimenti di varia natura, tra cui la visita ufficiale del [[Presidente della repubblica]] italiana [[Giorgio Napolitano]] il 15 settembre [[2006]].
Il laboratorio segue linee di ricerca sia di tipo fondamentale, chesia di tipo fortemente applicato, grazie alle partnership con le multinazionali tecnologiche residenti presso di esso ([[STMicroelectronics]], [[Agilent Technologies]], TechInt, [[Alenia Marconi Systems|Alenia Marconi System]]), che realizzano i loro programmi di formazione e reclutamento post laurea in collaborazione con l'ISUFI.
 
; Dhitech
Il Distretto tecnologico regionale High Tech, con sede a Lecce, è una società consortile finalizzata alla competitività e all'innovazione nella ricerca scientifica.
Comprende il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie e svolge ricerca su nanotecnologie, materiali avanzati, innovazione digitale e tecnologie di informazione e comunicazione (ICT), affiancando ricercatori universitari a quelli di aziende tecnologiche italiane e non.
Tra i soci figurano l'[[Università del Salento]], il [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], AVIO S.p.A., Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., Fiamm S.p.A., Leuci S.p.A. e [[STMicroelectronics]].
 
; Istituti territoriali del CNR
A Lecce sono presenti alcuni Istituti e articolazioni territoriali di Istituti del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]]: l<nowiki>{{'</nowiki>}}Istituto per i beni archeologici e monumentali e le sezioni dell<nowiki>{{'</nowiki>}}Istituto di scienze delle produzioni alimentari, dell<nowiki>{{'</nowiki>}}Istituto per la microelettronica e microsistemi, dell<nowiki>{{'</nowiki>}}Istituto di fisiologia clinica e, dell<nowiki>{{'</nowiki>}}Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima e dell{{'}}Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti "Eduardo Caianiello" (ISASI).
 
==== Officine Cantelmo ====
[[File:Officine Cantelmo.png|miniatura|Officine Cantelmo (Lecce).]]
Realizzate alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], le Officine Cantelmo erano un [[opificio]] realizzato per la lavorazione del [[ferro]], e prendevano il nome del fondatore, Giuseppe Cantelmo. Verso la metà del [[XX secolo]] vennero convertite alla produzione di serrande e coperture industriali in ferro, per poi chiudere definitivamente nel [[1987]]. Dopo un importante intervento di restauro e riqualificazione eseguito nei primi anni del 2000, oggi sono uno student center ed un laboratorio urbano e contenitore culturale.
==== Musei ====
* [[Museo archeologico provinciale Sigismondo Castromediano]]
* [[Museo missionario cinese e di storia naturale]]
* [[Museo provinciale delle tradizioni popolari]] "Abbazia di Cerrate"
* [[Pinacoteca d'arte francescana]]
* Museo archeologico Faggiano
* Museo del teatro romano<ref>[http://www.comune.lecce.it/mobile/vivicitta/musei-e-gallerie/museo-del-teatro-romano Museo del Teatro Romano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Museo del Teatro Romano<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.lecce.it/mobile/vivicitta/musei-e-gallerie/museo-del-teatro-romano |titolo=Museo del Teatro Romano<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=20 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130426025204/http://www.comune.lecce.it/mobile/vivicitta/musei-e-gallerie/museo-del-teatro-romano |urlmorto=no }}</ref>
* Musa - Museo storico-archeologico dell'Università del Salento
* [https://www.mustlecce.it/it/ MUST&nbsp;– - Museo Storico della Città di Lecce]
* [[Museo Ferroviarioferroviario della Puglia]]
* Museo papirologico dell'Università del Salento
* Fondazione Biscozzi Rimbaud<ref>{{Cita web|url=https://www.lecceprima.it/video/visita-fondazione-biscozzi-rimbaud-collezione-alto-livello.html|accesso=2 marzo 2021|titolo=Visita alla Fondazione Biscozzi Rimbaud|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210322031845/https://www.lecceprima.it/video/visita-fondazione-biscozzi-rimbaud-collezione-alto-livello.html}}</ref>
* Museo Ebraico
* Museo diocesano d'arte sacra
* Museo Sigismondo Castromediano
* [[Casa museo Spada antichi strumenti musicali]]
* Museo della Cartapesta
* Museo della stampa Martano
* Donazione G.Faliva - E.Pignatelli
 
=== Media ===
==== Stampa ====
* [[Nuovo Quotidiano di Puglia]]
* LeccePrima<ref>{{Cita web|url=http://www.lecceprima.it/|titolo=LeccePrima|accesso=27 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180627181618/http://www.lecceprima.it/}}</ref>
* LecceSette
* LecceNews24
* Il Paese Nuovo
* LecceCronaca
 
==== Radio ====
* [[Radio Rama]]
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* Radio 5 (Ex Radio 5 Network di Martina Franca)
* WAU che Radio! Web Radio Uni Salento
* RPS Radio Penisola Salentina www.1rps.it
 
==== Televisione ====
* [[Telerama]]
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* TerredelSalentoTV
* [[Salentodocfutura|Salentodoc]].tv
* [[Canale otto|Canale Otto]]
La [[Piazza del Duomo (Lecce)|Piazza Duomo di Lecce]] è stata il punto di partenza dello spettacolo automobilistico della [[BBC]] [[Top Gear]] speciale "Supercars in Italy" nel 2012<ref>{{Cita web|url=https://www.immaginasalento.it/curiosita/top-gear-a-lecce/|titolo=Top Gear a Lecce|autore=Alex|sito=Immagina Salento - ti guida alle Vacanze nel Salento|data=15 novembre 2011|lingua=it|accesso=1º ottobre 2021}}</ref>. I presentatori dello spettacolo hanno portato tre supercar esotiche tra cui una Lamborghini Aventador e le hanno portate in un tour dal sud Italia a [[Imola]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgallo.it/news-salento/la-bbc-televisione-inglese-a-lecce-per-top-gear/|titolo=La BBC, televisione inglese, a Lecce per Top Gear {{!}} Il Gallo|sito=www.ilgallo.it|data=28 ottobre 2011|lingua=it|accesso=1º ottobre 2021}}</ref>.
 
=== Teatro ===
Il principale teatro di tradizione è il [[Teatro Politeama Greco|Politeama Greco]], con una capienza di circa {{formatnum:1000}} posti, seguito dal [[Teatro Paisiello]].
{{D|Teatro Politeama Greco|Teatro Paisiello}}
Il Teatro Politeama Greco, dichiarato Bene di valore storico-artistico vincolato ai sensi della legge n. 1089 del 1939, è sede della ''Stagione Lirica Tradizionale'' (che si svolge solitamente tra febbraio e marzo), della ''Stagione Teatrale'', che comprende anche spettacoli di prosa, anche in dialetto leccese, e balletti, e della ''Stagione Concertistica'', nonché di spettacoli di musica leggera.
La vita culturale della città ruota attorno al [[Teatro Politeama Greco]], Teatro di Tradizione, con una capienza di circa {{formatnum:1000}} posti e al [[Teatro Paisiello]].
Il Teatro Politeama Greco, dichiarato Bene di valore storico-artistico vincolato ai sensi della legge n. 1089 del 1939, è sede della ''Stagione lirica Tradizionale'' (solitamente tra febbraio e marzo) oltre alla Stagione Teatrale che comprende anche spettacoli di prosa e balletti ed alla Stagione concertistica, nonché a spettacoli di musica leggera.
 
Il [[Teatro comunale Giovanni Paisiello|Teatro Paisiello]], che hagestisce unala stagione''Stagione di prosaProsa'', fu dedicato al musicista classico tarantino [[Giovanni Paisiello|omonimo]] e costruito nel [[1758]], sempre in stile [[barocco]] dall'architettoda [[Oronzo Bernardini]] e dedicato al musicista tarantino [[Giovanni Paisiello]].
 
Presente poi il [[Teatro Koreja]], con una compagnia teatrale che mette in scena lavori legati al teatro d'innovazione, e l'[[Astràgali Teatro]]<ref>{{Cita web|url=http://www.astragali.org/|titolo=Astràgali Teatro|accesso=15 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141218235648/http://www.astragali.org/|urlmorto=no}}</ref>, fondato nel 1981 e dal 2012 sede del Centro Italiano dell'International Theatre Institute<ref>{{Cita web|url=http://www.iti-italy.org|titolo=International Theatre Institute - Centro Italiano|accesso=12 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306022112/http://www.iti-italy.org/}}</ref> dell'UNESCO.
Da segnalare, inoltre, la stagione dei ''[[Teatro Koreja|Cantieri Teatrali Koreja]]'', compagnia teatrale che rappresenta un valore aggiunto per l'attività culturale nella città, varcando i confini pugliesi con rappresentazioni di teatro d'innovazione.
 
Altri teatri sono il [[Teatro Apollo (Lecce)|Teatro Apollo]], il Teatro Don Bosco e il Teatro Antoniano.
''[[Astràgali Teatro]]''<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.astragali.org/|titolo = Astràgali Teatro|accesso = |data = }}</ref> nato nel 1981, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell'International Theatre Institute<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.iti-italy.org|titolo = International Theatre Institute - Centro Italiano|accesso = |data = }}</ref> dell'UNESCO.
 
Gli altri teatri sono i seguenti:
* [[Teatro Apollo (Lecce)|Teatro Apollo]]
* Teatro Don Bosco
* Teatro Antoniano
 
=== Cinema ===
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Puglia|arg2=storia del cinema|giugno 2013}}
Almeno tredici (tra film e serie televisive) sono stati girati, in tutto o in parte, nella città di Lecce<ref>Schede film tratte da [["Apulia filmFilm commission]]Commission".</ref>.
 
In ordine di data di uscita, i titoli ede i registi:
* [[1974]], ''[[Le farò da padre]]'', [[Alberto Lattuada]].
* 1974., ''[[Cugini carnali]]'', [[Sergio Martino]].
* [[1981]], ''[[Tutta da scoprire]]'', [[Giuliano CarmineoCarnimeo]].
* 1996, Il Miracolo di Sant'Oronzo, Luca Verdone.
* [[1999]], ''[[Liberate i pesci]]'', [[Cristina Comencini]].
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* 2005, ''[[Dimenticare mio padre]]'', [[Giuseppe Antonio Miglietta]].
* 2005, ''[[Il giudice Mastrangelo]]'', [[Enrico Oldoini]] (serie televisiva) ([[Mediaset]]).
* 2005, ''Lecce illustrata immagini di vita e storia'', Aduino Sabato, ISBN 88-7261-284-5.
* [[2007]], ''[[Il giudice Mastrangelo 2]]'', (serie televisiva) ([[Mediaset]]).
* 2007, ''[[Manuale d'amore 2]]'' (Manuale d'amore 2&nbsp;- capitoli successivi), (III dei quattro episodi), [[Giovanni Veronesi]].
* 2007, ''[[Fine pena mai]]'', [[Davide Barletti]] e [[Lorenzo Conte]].
* [[2009]], ''[[Piede di Dio]]'', [[Luigi Sardiello]].
* [[2010]], ''[[Mine vaganti]]'', [[Ferzan Özpetek]].
* 2010, [[W Zappatore]], Massimiliano Verdesca.
* [[2011]], ''[[Il commissario Zagaria]]'', [[Antonello Grimaldi]] (serie televisiva) ([[Mediaset]]).
* 2012., ''[[Il pasticciere]]'', [[Luigi Sardiello]].
* 2014, ''[[Allacciate le cinture]]'', [[Ferzan Özpetek]].
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina salentina}}
 
=== Eventi ===
{{F|centri abitati della Puglia|febbraio 2023}}
{{C|Sezione priva di fonti, contiene descrizioni di eventi minori tipo volantino pro loco, non enciclopedici nei contenuti e nel linguaggio. Le tradizioni sarebbero da collocare nella sezione [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Tradizioni e folclore|"Tradizioni e folclore"]] sostenute da fonti terze autorevoli. Da rivedere come richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi]].|Eventi|agosto 2017}}
In città si svolgono moltealcune manifestazioni tra cui alcune di notevole spessorestorico culturaleculturali.
==== Festival del Cinema Europeo ====
[[File:StatueOronzoGiustoFortunato.jpg|thumb|Le statue dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato intronizzati nella Cattedrale durante i giorni di festa e portati in processione il 24 Agosto.]]
: Riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come manifestazione d'interesse nazionale (membro del Coordinamento Europeo dei Festival del Cinema e dell'Associazione Festival Italiani di Cinema).
[[File:Luminarie di Sant'oronzo.jpg|thumb|Luminarie di Sant'Oronzo nel 2012]]
==== Piano Festival di Miami in Lecce ====
[[File:LuminarieSantOronzo2017.jpg|thumb|Luminarie di Sant'Oronzo nel 2017]]
:Si svolge dal 2003, con cadenza biennale nell'ultima settimana di giugno fino al 4 luglio, in teatri e luoghi storici di Lecce.
 
;'''Festa dei santi patroni [[Sant'Oronzo|Oronzo]], [[San Giusto|Giusto]] e [[San Fortunato|Fortunato]]''':Festa principale della città. I festeggiamenti per i santi patroni durano tre giorni (dal 24 al 26 agosto). La manifestazione religiosa tocca il suo apice durante la processione per le vie del centro storico, il 24 agosto. La processione comincia uscendo dalla Cattedrale in Piazza Duomo, percorre i punti nevralgici del centro storico, passa trionfante in piazza Sant'Oronzo decorata da imponenti luminarie e si conclude rientrando nuovamente in Cattedrale. I restanti giorni sono caratterizzati da concerti, manifestazioni teatrali, eventi in piazza e tutta la città e dal Luna Park in Piazzale dello Stadio. I tre giorni di festa si chiudono poi in un tradizionale spettacolo pirotecnico.
;'''Fiera di [[Sant'Oronzo]]''':Il 26 agosto si tiene a Lecce, precisamente nella frazione marina di [[Frigole]], la tradizionale fiera del bestiame e degli attrezzi agricoli.
;'''Fiera dei presepi e dei pupi''': Questo antico mercato popolare di merci varie legate ai presepi si svolge dall'8 al 24 del mese di Dicembre nel centro storico di Lecce. Offre ai visitatori e ai turisti le tradizionali statuine e figure del presepe di produzione artigianale in cartapesta, pietra leccese e terracotta. Fino a pochi anni fa la mostra aveva inizio il giorno 13 Dicembre, ricorrenza di [[Santa Lucia]] e quindi tale fiera è nominata dai leccesi anche "Fiera di Santa Lucia"<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.leccenelsalento.it/fiera-dei-pupi/|titolo = Fiera dei pupi|accesso = |data = }}</ref>
;'''Mercatino dell'antiquariato''': Ogni ultima domenica del mese si svolge in Via XX Settembre, nelle vicinanze dell'ospedale vecchio, un mercatino che conta un centinaio di operatori.
;'''Piano Festival di Miami in Lecce''': Si svolge dal [[2003]], con cadenza biennale, nell'ultima settimana di giugno fino al 4 luglio, in teatri e luoghi storici di Lecce. Pianisti e appassionati danno vita a una fitta serie di concerti tra il classico (recital solistici) e lo spettacolare (nel concerto conclusivo dell'edizione 2007 sedici pianoforti erano suonati da trentuno pianisti).
;'''Festival del cinema europeo''': Il Multisala Massimo di Lecce ospita annualmente in Primavera il Festival del Cinema Europeo, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come manifestazione d'interesse nazionale (membro del Coordinamento Europeo dei Festival del Cinema e dell'Associazione Festival Italiani di Cinema), ideato e organizzato dall'Associazione Culturale "Art Promotion".
;'''Premio Internazionale Mediterranea''': Dal settembre 2013, il Museo Archeologico Faggiano, ospita questa Mostra Internazionale di Fotografia, Pittura, Poesia e Scultura.
 
== Geografia antropica ==
=== SuddivisioniQuartieri amministrativee frazioni ===
I quartieri cittadini vennero istituiti nel 1970 e comprendevano: Centro, Santa Rosa, Mazzini, Leuca, Ferrovia, Rudiae, Stadio e Litorale. Nel 1980 furono raggruppati in cinque circoscrizioni, soppresse nel 2012.
 
Nel 2018 si è provveduto, a seguito della soppressione delle circoscrizioni, alla riorganizzazione del territorio comunale in 10 quartieri, 4 frazioni, 4 borghi e 3 contesti dell'entroterra.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.lecce.it/images/default-source/progetti-img/webgis.jpg?sfvrsn=64349ad8_0&MaxWidth=500&MaxHeight=&ScaleUp=false&Quality=High&Method=ResizeFitToAreaArguments&Signature=6F471D832A8978221F4828A0CD53656E02F4B5F5|titolo=Comune di Lecce}}</ref>
 
La città di Lecce viene così suddivisa nei dieci quartieri: Centro, Leuca, Mazzini, San Sabino, Kolbe-San Giovanni Battista, Salesiani, Santa Rosa, Borgo San Nicola, Rudiae-San Pio e Ferrovia-Casermette.<ref>{{Cita web|url=https://www.lecceprima.it/politica/dieci-quartieri-quattro-frazioni-borghi-contesti-nuova-mappa-territorio-lecce.html|titolo=Dieci quartieri, quattro frazioni, borghi e "contesti": la nuova mappa di Lecce|data=2 ottobre 2018}}</ref>
 
=== Suddivisioni amministrative fino al 2012 ===
{| class="wikitable" style="text-align:right;"
! colspan=1 | Circoscrizione!! Denominazione!! Popolazione
|-
| align=center|I || align=center| Centro - Mazzini - Leuca - Parte Santa Rosa|| align=center|23. 447 ab.
|-
| align=center|II || align=center| Parte Santa Rosa - Parte Stadio|| align=center|28. 962 ab.
|-
| align=center|III || align=center| Parte Stadio - Leuca - Parte Ferrovia|| align=center|17. 552 ab.
|-
| align=center|IV || align=center| Parte Ferrovia - Rudiae|| align=center|21. 103 ab.
|-
| align=center|V || align=center| Litorale|| align=center|3. 741 ab.
|-
|}
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* Torre San Cataldo (distrutta, al suo posto costruito il faro)
 
Le località marittime che costituiscono [[Frazione geografica(geografia)|frazione]] di Lecce sono 3: [[San Cataldo (Lecce)|San Cataldo]], [[Frigole]], e [[Torre Chianca (Lecce)|Torre Chianca]], -Spiaggiabella e -[[Torre Rinalda]].
{{clear}}
Fino al 15 maggio 2012 ha fatto parte del comune di Lecce la frazione di [[Casalabate]], poi passata sotto la giurisdizione dei comuni di [[Squinzano]] e [[Trepuzzi]], a seguito del referendum consultivo sulle modifiche territoriali dei Comuni di Lecce, Squinzano e Trepuzzi svoltosi il 12 e 13 giugno 2011.
 
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
 
L'economia della città di Lecce si basa essenzialmente sull'agricoltura, sull'artigianato ([[cartapesta]], [[intaglio]]),<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=11}}</ref> sull'agroalimentare (in particolare olivicultura e viticultura), sull'edilizia, sui servizi (settore terziario) e sul turismo. La città risulta la più visitata dai turisti in Puglia<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziapugliapromozione.it/portal/documents/10180/1715049/Report%20turismo%20Puglia_Bit2016|titolo=I numeri della destinazione La Puglia nell’economia turistica globale}}</ref>. Nel 2010 il capoluogo salentino è stato inserito (unica città italiana) nella lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet, figurando tra le 10 città mondiali più belle da visitare<ref>[{{Cita web |url=http://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/citta-da-mettere-in-agenda-la-top-ten-del-2010 |titolo=Città da mettere in agenda: la top ten del 2010 - Lonely Planet<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=7 novembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141108000726/http://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/citta-da-mettere-in-agenda-la-top-ten-del-2010 |urlmorto=no}}</ref>.
Il [[settore tessile]] e quello calzaturiero, che avevano avuto notevole sviluppo, stanno risentendo della crisi globale e sono in difficoltà, anche se mostrano una notevole ripresa.
Significativa la presenza di attività metalmeccaniche, con, fra gli altri, uno stabilimento della [[Fiat]] (CNH - Case New Holland) e, i suoi partner nel movimento terra, e con il relativo indotto. A Lecce inoltre è inoltre situata la più grande industria di sigarette in Italia, quella delle [[MS (sigarette)|MS]], di proprietà della [[British American Tobacco]].
 
Lecce è un importante snodo per l'economia salentina e si pone fra le aree più dinamiche del Mezzogiorno d'Italia. Secondo il Sole 24 Ore la provincia di Lecce si colloca, nella classifica stilata per quantificare il benessere economico del 2009, al 44º posto, ben al di sopra di tante altre provincie settentrionali e al terzo posto tra quelle meridionali.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/09/pil-benessere-province-tabella.shtml?uuid=d66c9e98-a681-11de-a945-34c340dbd2f3&DocRulesView=Libero Gli otto indicatori e la graduatoria delle 103 province - Il Sole 24 ORE] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110521232234/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/09/pil-benessere-province-tabella.shtml?uuid=d66c9e98-a681-11de-a945-34c340dbd2f3&DocRulesView=Libero|data=21 maggio 2011}}.</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città è circondata da un anello [[tangenziale]], con caratteristiche di [[superstrada]].<br />
La mobilità verso nord è assicurata dalla [[SS 613|superstrada Brindisi-Lecce]], che prosegue per [[Bari]] integrandosi con la [[Strada statale 16 Adriatica]] e con la [[SS 379]], godendo così di ottimi collegamenti con la rete autostradale.<br />
Verso sud si diramano due importanti arterie salentine con caratteristiche di [[superstrada]]: la [[Strada statale 101 Salentina di Gallipoli]] e la [[Strada statale 16 Adriatica]] nel tratto Lecce-[[Maglie]].<br />
Inoltre è possibile raggiungere [[Taranto]] attraverso la [[Strada statale 7 Via Appia]].
[[File:Lecce ante 1915.jpg|thumb|TramIl tram, oggi soppresso, al capolinea di piazza Sant'Oronzo, in una cartolina dei primi anni Dieci (nondieci piùdel presente)[[Novecento]].]]
Lungo la strada comunale di collegamento fra strada provinciale 364, fra il [[1898]] ede il [[1933]] correva la [[tranvia Lecce-San Cataldo|tranvia elettrica Lecce-San Cataldo]], che collegava il capoluogo del Salento con il litorale adriatico; la sua costruzione rappresentò l'occasione per il rilancio delle contrade del litorale.
 
=== Ferrovie ===
I collegamenti ferroviari verso nord sono assicurati dalla stazione delle [[Ferrovie dello Stato]],.<br parte del circuito [[Centostazioni]]./>
La [[stazione di Lecce]] è un importante snodo ferroviario della [[Puglia]], punto finale della storica [[Ferrovia Adriatica]]. Inoltre, il servizio locale è garantito dalle [[Ferrovie del Sud Est]] e dalla Società Trasporti Pubblici (S.T.P.) di Terra d'Otranto.
 
=== Aeroporti ===
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=== Filovia ===
A Lecce è stata costruita una [[Rete filoviaria di Lecce|rete filoviaria]] composta da quattro singole linee per un totale di 28&nbsp;km. I mezzi usati sono i [[Van Hool]] A330T<ref>{{collegamentoCita web interrotto|1url=http://www.mobilitytech.it/portal/page/categoryItem?contentId=84739 |datetitolo=marzoCopia 2018archiviata |botaccesso=InternetArchiveBot10 ottobre 2009 |urlarchivio=https://archive.is/20070810033721/http://www.mobilitytech.it/portal/page/categoryItem?contentId=84739 }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.mobilitytech.it/portal/page/categoryItem?contentId=84739|titolo=Lecce, un filobus per l'Europa|autore=Alessandro Sasso|sito=MOBILITY TECH|data=3 maggio 2007|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://archive.is/20070810033721/http://www.mobilitytech.it/portal/page/categoryItem?contentId=84739}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
{{vediVedi anche|Sindaci di Lecce}}
Sindaco di Lecce, dal 27 giugno 2024, è [[Adriana Poli Bortone]].
{{...|politica|arg2=centri abitati}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|ESP|Murcia|2001}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Budapest|2005|distretto = VI distretto}}
* {{Gemellaggio|Macedonia del Nord|Skopje|2005}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Ostrów Wielkopolski|2006}}
* {{Gemellaggio|Bulgaria|Blagoevgrad|2006}}
* {{Gemellaggio|ESP|Valladolid|2009}}<ref>{{Cita web|url=http://www.info.valladolid.es/blog/plaza-ciudades-hermanas/|titolo=La plaza de las Ciudades Hermanas de Valladolid|lingua=es|accesso=25 febbraio 2021|dataarchivio=31 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191231145516/http://www.info.valladolid.es/blog/plaza-ciudades-hermanas/|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|ESP|Valladolid|2009}}
* {{Gemellaggio|Repubblica Ceca|Praga|2011|distretto = IX distretto}}
 
 
== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Via del mare-curva nord.jpg|thumb|Tifosi in curva nord allo stadio Via del mare.]]
{{Vedi anche|Unione Sportiva Lecce}}
La principale [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] della città è l'[[Unione Sportiva Lecce]]. I colori della squadra, che gioca allo [[stadio Via del mare]] di Lecce, richiamano quelli della provincia, il giallo e il rosso. Con 18 campionati di [[Serie A]] disputati (il primo dei quali nel [[Serie A 1985-1986|1985-86]]) è la seconda società calcistica della Puglia per numero di stagioni trascorse nelle prime due serie professionistiche.
[[File:CENTENARIO LECCE.JPG|thumb|Manifesto celebrativo per il centenario dell'Unione Sportiva Lecce, affisso in città nel [[2008]].]]
[[File:CENTENARIO LECCE.JPG|thumb|Manifesto celebrativo per il centenario dell'Unione Sportiva Lecce, affisso in città nel 2008.]]
 
La principale squadra di [[calcio femminile]] è la SAD ARL Women Lecce, sodalizio sorto nel 2000 da novembre 2019 parte dell'Unione Sportiva Lecce, il club calcistico maschile della città. Ha disputato i campionati di Serie A2, Serie B, Serie C nazionale e Serie C regionale. Attualmente partecipa al campionato nazionale di Serie C.
La principale [[Squadra di calcio|società]] di [[Calcio (sport)|calcio]] della città è l'[[Unione Sportiva Lecce]], che milita attualmente in [[Serie B]]. I colori della squadra richiamano quelli della provincia, il giallo ed il rosso. Il club gioca nello [[Stadio Via del Mare]]. Con 15 campionati di [[Serie A]] disputati (il primo nel [[Serie A 1985-1986|1985-86]] e l'ultimo nel [[Serie A 2011-2012|2011-12]]), è la seconda società della Puglia per numero di campionati disputati nelle prime due serie professionistiche.
 
=== Pallacanestro ===
Lecce è la città natale dei calciatori [[Sergio Brio]], [[Franco Causio]], [[Marco Materazzi]], [[Francesco Moriero]], [[Pasquale Bruno]], [[Mimmo Renna]], [[Aldo Sensibile]], [[Gianluca Petrachi]], [[Ezio Candido]] e [[Antonio Conte]].
La principale società di pallacanestro presente nel capoluogo salentino è la Pallacanestro Lupa Lecce, che milita nel campionato nazionale di Serie C Gold.
 
La principale squadra di [[calcio femminile]] è l'''A.S.D. Salento Donne'' che milita nel campionato nazionale di Serie B.
 
=== Ciclismo ===
Lecce è stata più volte arrivo di tappa del [[;Giro d'Italia]]:
Lecce è stata sede della cosiddetta [[Grande Partenza del Giro d'Italia|"Grande Partenza"]] del [[Giro d'Italia]] in due occasioni:
* [[1998]] (24 maggio): 8ª tappa, vinta da [[Mario Cipollini]]
* [[2003]] (10 maggio): 1ª tappa, vinta da [[Alessandro Petacchi]].
 
* [[Giro d'Italia 1971|1971]], con il via ufficiale della corsa dato il {{Data|20|05}} da piazza Sant'Oronzo alla volta di [[Brindisi]], dove si concluse la prima tappa (cronometro a squadre) con la vittoria del team [[Salvarani (ciclismo)|Salvarani]];<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>
=== Rugby===
* [[Giro d'Italia 2003|2003]], con il via ufficiale della corsa dato il {{Data|10|05}} da via San Cesareo per un circuito con arrivo sempre a Lecce, che ebbe la vittoria di [[Alessandro Petacchi]].<ref name=GIRO/>
Le principali squadre di [[rugby]] della città sono il CUS Lecce Rugby, con sede a Lecce, il cui presidente è Roberto Rella e l'ASD Salento Rugby, con sede a Lecce e ad [[Aradeo]], il cui presidente è Fabio Manta. Entrambe le società, dilettantistiche, sono affiliate alla [[Federazione Italiana Rugby|FIR]].
* 2025, con il via ufficiale della corsa dato il 13 Maggio da Alberobello alla volta di Lecce con la vittoria di Casper van Uden
 
In totale, la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in nove occasioni (quattro partenze e sei arrivi).<ref name=GIRO/>
 
=== Rugby ===
Le principali squadre di [[rugby]] della città sono il CUS Lecce Rugby, con sede nel capoluogo salentino, e l'ASD Salento Rugby, con sede a Lecce e ad [[Aradeo]]. Entrambe le società, dilettantistiche, sono affiliate alla [[Federazione Italiana Rugby|FIR]].
 
=== Football americano ===
Nel [[football americano]] è presente dal 2007 (anno della fusione tra i [[San Vito dei Normanni|sanvitesi]] Dragons San Vito e i leccesi Spiders Salento, fondati l'anno precedente) la squadra dei [[Dragons Salento]], che milita nel campionato [[Terza Divisione (football americano)|CIF9]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* ''La Puglia fra Bisanzio ed Occidente, in Civiltà e culture in Puglia'', vol. 2'', Milano 1981.
* ''La Puglia tra medioevo ed età moderna. Città e campagna, in Civiltà e culture in Puglia'', vol. 3'', Milano 1981.
* G. Arditi, ''Corografia fisica e storica della Provincia di terra d'Otranto'', Arnaldo Forni, Bologna, 1979.
* P. Arthur - A. Bramato - P. Tagliente - B. Vetere, ''Medioevo e Rinascimento al Castello Carlo V di Lecce'', Congedo Editore, Galatina, 2003.
* M. Bernardini, ''Lupiae'', Centro Studi Salentini, Lecce 1959.
* {{Cita libro|autore=Ornella Confessore|autore2=[[Bruno Pellegrino]]|url=https://www.ornellaconfessore.it/pubblicazioni/libri/breve-storia-di-lecce|titolo=Breve storia di Lecce|serie=Piccola Biblioteca|numero=28|città=Pisa|editore=Pacini Editore|anno=2009|ISBN=978-88-6315-103-9|SBN=PIS0035055}}
* Pellegrino Bruno - Confessore Ornella, ''Breve storia di Lecce'', Pacini Editore, 2009
* ''Salento. Architetture antiche e siti archeologici'' -, Edizioni del Grifo, 2008.
* E. Boaga, ''I Carmelitani in Terra d'Otranto e di Bari in epoca moderna (note di ricerca), in Ordini religiosi e società nel mezzogiorno moderno. Atti del seminario di studio (Lecce, 29-31 gennaio 1986)'', B. Pellegrino e F. Gaudioso (a cura di), I, Galatina.
* M. Cazzato, ''Guida ai castelli Pugliesi 1. La provincia di Lecce'', Congedo editore, Martina Franca, 1997.
* F. D'Andria (ed.a cura di), ''Lecce romana e il suo teatro'', Galatina, 1999.
* R. Gorgoni, ''L'oratorio della peste. Il segreto di Lecce'', romanzo, Besa, 2005.
* V. L'Abbate (a cura di), ''Società, cultura, economia nella Puglia medievale'', Bari 1985.
* L. A. Montefusco, ''Le successioni feudali in Terra d'Otranto'', Istituto Araldico salentino, Lecce, 1994.
* V. Perrera, ''Il custode delle reliquie'', romanzo, Ananke, 2010.
* F. Piccarreta&nbsp;- G. Ceraudo, ''Manuale di aerofotogrammetria archeologica&nbsp;- metodologia, tecniche e applicazioni'', EdiPuglia, Bari, 2000.
* C. D. Poso, ''Il Salento normanno. Territorio, istituzioni, società'', Itinerari di ricerca storica, Galatina, 1988.
* [[Francesco Maria Pratilli]],'' La Puglia romana: un paesaggio pietrificato'', in Quaderni dell'Archivio Storico Pugliese XXI, Bari 1982.
* V. A. Sirago, ''Il Salento al tempo di Augusto'', Brindisi, 1979.
* A. Sanasi, ''Antiche vie del Salento'', Congedo editore, Galatina, 1971.
* A. Spagnolo, ''Nuovo annuario di terra d'Otranto'', Congedo editore, Galatina, 1957.
* Paone Michele, ''Maestri e fabbriche del Settecento leccese. Committenza e cronologia'', Storia e Arte Bitontina, 1999.
* M.M. Rizzo - B. Pellegrino - B. Vetere, ''Storia di Lecce'' (vol. I. - Dai Bizantini agli Aragonesi), Laterza, 1993.
* M.M. Rizzo - B. Pellegrino - B. Vetere, ''Storia di Lecce'' (vol. II. - Dagli Spagnoli all'Unità), Laterza, 1995.
* M.M. Rizzo - B. Pellegrino - B. Vetere, ''Storia di Lecce'' (vol. III. - Dall'Unità al secondo dopoguerra), Laterza, 1992
* Ermanno Inguscio, '' Pietro Marti (1863-1933). Cultura e Giornalismo in Terra d'Otranto, '', Fondazione Terra d'Otranto, Nardò, 2013.
 
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Lecce]]
* [[Barocco leccese]]
* [[Castelli della provincia di Lecce]]
* [[Castello di Lecce]]
* [[Storia di Lecce]]
* [[Contea di Lecce]]
* [[CucinaStoria salentinadi Lecce]]
* [[Dialetto leccese]]
* [[Messapi]]
* [[Porta Napoli (Lecce)]]
* [[Pozzo del Palazzo del Seminario (Lecce)]]
* [[Salento]]
* [[Stadio Carlo Pranzo]]
* [[Stadio Via del Mare]]
* [[Unione Sportiva Lecce]]
* [[Università del Salento]]
* [[Primi 100 comuni italiani per superficie]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|lecce/|Lecce|accesso = 15 dicembre 2014}}
 
{{Comuni della provincia di Lecce}}