Eiaculazione precoce: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
{{Malattia
|Nome=Eiaculazione precoce
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|Sinonimo1=Precocità
|Sinonimo2=ejaculatio praecox |Eponimo1=
|Eponimo2= }}
L{{'}}'''eiaculazione precoce''' (in [[lingua latina|latino]] ''ejaculatio praecox'') può essere definita come la difficoltà o incapacità da parte dell'uomo nell'esercitare il controllo volontario sull'[[eiaculazione]].
== Epidemiologia ==
È considerata la disfunzione [[Sessualità|sessuale]] maschile più diffusa, anche se una quantificazione precisa della sua incidenza risulta estremamente difficoltosa, a causa
{{Cita web|url = http://emedicine.medscape.com/article/435884-overview|titolo = Scheda su Medscape|lingua = en|accesso = 17 settembre 2015}}▼
</ref>. La maggior parte degli studi effettuati assegna alla disfunzione una percentuale di incidenza che va dal 20% al 30%, anche se, secondo alcuni studiosi, questi dati sono sottostimati, vista la bassa percentuale di uomini che si presentano ai centri medici per chiedere un trattamento.<ref>{{en}}[http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/sm2.28/full#sm228-sec-0007 An Update of the International Society of Sexual Medicine's Guidelines for the Diagnosis and Treatment of Premature Ejaculation (PE)], Sexual Medicine, Volume 2, Issue 2, pages 60–90, June 2014
▲|url = http://emedicine.medscape.com/article/435884-overview
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== Classificazione ==
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Una definizione diagnostica che utilizzi quale parametro di riferimento il raggiungimento dell'orgasmo del partner deve valutare l'eventuale presenza di una parallela disfunzione femminile dell'orgasmo che ne ritarda o ne rende impossibile il raggiungimento e che potrebbe rappresentare la reale difficoltà della coppia.
Nel 2005, secondo i principi della [[medicina basata su prove di efficacia]], è stato proposto un modello interpretativo focalizzato sul [[tempo di latenza eiaculatoria intravaginale]] (IELT); si ritiene così di poter definire come affetto da eiaculazione precoce colui il quale eiacula, mediamente, in un tempo inferiore al minuto rispetto all'inizio della penetrazione.<ref name="Waldinger et al_2005">{{Cita pubblicazione|cognome = Waldinger|nome = Marcel| coautori = Quinn P, Dilleen M, Mundayat R, Schweitzer DH, Boolell M|anno = 2005|titolo = A multinational population survey of intravaginal ejaculation latency time|rivista = The journal of sexual medicine |volume = 2|numero = 4|pp =
Attualmente la definizione diagnostica maggiormente sostenuta dalla sessuologia scientifica si centra sulla carente percezione e possibilità di controllo dell'individuo con eiaculazione precoce sui tempi del processo di eccitazione sessuale e quindi sul raggiungimento della soglia psicofisiologica di attivazione del riflesso eiaculatorio. A tale condizione deve associarsi l'insoddisfazione e il disagio soggettivo dell'uomo e/o della partner per potersi correttamente configurare una diagnosi di eiaculazione precoce.<ref name="Kaplan_1974">{{cita libro|Kaplan H S|Le Nuove Terapie Sessuali|1974|Bompiani|Milano.}}</ref><ref name="Simonelli_2007">{{cita libro|Simonelli C (a cura di)|Diagnosi e trattamento delle Disfunzioni Sessuali|2000|Franco Angeli | Milano.}}</ref>
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In altri casi l'origine è di tipo psicologico e riguarda spesso un'errata abitudine psicofisiologica acquisita attraverso un'attività autoerotica condotta con fretta e frenesia nell'epoca adolescenziale, spesso per via di [[senso di colpa|sensi di colpa]] latenti o della necessità di celare tale pratica agli adulti.<ref name="Simonelli_2007"/>
Alla difficoltà nel controllo dell'eiaculazione può inoltre contribuire il fenomeno dell'[[ansia da prestazione]] e una difficoltà più generale a gestire ed esprimere le emozioni.<ref name="Bonanno_et_all._2008">{{Cita pubblicazione|cognome = Bonanno|nome = Daniele|coautori = Michetti Paolo Maria, Rossi Roberta, Simonelli Chiara|anno = 2008|titolo = Regulation of emotions, alexithymia and male sexual well-being|rivista = Sexologies|volume = 17|numero = 1|pp = S116-S117
== Trattamento ==
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===Trattamento farmacologico===
Solo nei casi non responsivi al trattamento psicosessuologico e che comportano notevole stress per il paziente, si può ricorrere alla terapia farmacologica. I trattamenti farmacologici possono essere anche molto efficaci ma non offrono una soluzione definitiva e devono perciò essere somministrati o cronicamente o in alcuni casi al momento del rapporto. Questi prevedono l'uso di [[anestetico|anestetici]] locali (come quelli a base di [[lidocaina]]), farmaci che agiscono a livello centrale come gli [[Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina|SSRI]] in particolare la [[
I rimedi farmacologici prevedono in primis l'uso di anestetici locali, in particolare in formulazione spray, a base di [[lidocaina e prilocaina]]
Vi sono poi i farmaci che agiscono a livello centrale come gli SSRI
== Note ==
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== Bibliografia ==
* M.E. Metz & B.W. McCarthy
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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