Tiziano Vecellio: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Tiziano (disambigua)|Tiziano}}{{Aristocratico
|nome = Tiziano Vecellio
|immagine = Self-portrait of Titian.jpg
|legenda = Tiziano, ''Autoritratto'', 1562 circa, [[Pittura a olio|olio]] su [[Pittura su tela|tela]], 96x75 cm, [[Berlino]], Staatliche Museen, Gemäldegalerie
|stemma = Stemma di Tiziano Vecellio.svg
|titolo = Conte Palatino
|inizio reggenza = 10 maggio 1533
|fine reggenza = 27 agosto 1576
|altrititoli = Conte del Consiglio Aulico e del Concistoro
|data di nascita = 1488/1490
|luogo di nascita = [[Pieve di Cadore]]
|data di morte = 27 agosto 1576
|luogo di morte = [[Venezia]]
|dinastia = [[Vecellio (famiglia)|Vecellio]]
|padre = Gregorio Vecellio
|madre = Lucia Vecelli
|consorte = Cecilia Soldani
|figli = Orazio<br />Lavinia<br />Pomponio<br />Emilia
|religione = [[Cattolicesimo]]
}}
{{Bio
|Nome = Tiziano
|Cognome = Vecellio
|PostCognomeVirgola = noto semplicemente come '''Tiziano'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pieve di Cadore
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1488]]/[[1490]]
|NoteNascita = <ref
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte = 27 agosto
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|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , cittadino della [[Repubblica di Venezia]] e importante esponente della [[Pittura veneta|scuola veneziana]]
}}
Artista innovatore e poliedrico, nonché maestro,
Pittore geniale e completo, seppe cimentarsi in maniera straordinaria in tutti i campi della pittura, dai temi allegorici, a quelli profani, religiosi, mitologici e di ritrattistica<ref name="mostratizianobrescia.it">{{Cita web|url=https://www.mostratizianobrescia.it/blog/tiziano-pittore/tiziano-vecellio-misteri-quadri/|titolo=Tiziano Vecellio e i misteri nei suoi quadri degni di una escape room|sito=Tiziano in mostra|data=23 ottobre 2020|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref>. Per tutte queste innovazioni apportate, divenne il pittore rinascimentale più apprezzato e richiesto d'Europa; infatti, lavorò, oltre che per la [[Serenissima]], per varie corti d'[[Italia]] e d'Europa e per i [[Papa|papi]], divenendo il pittore più ricco di sempre<ref>{{Cita web|url=https://www.artesplorando.it/2013/03/tiziano-pittore-universale.html|titolo=Tiziano, pittore universale > Artesplorando|autore=Artesplorando|sito=Artesplorando|data=9 marzo 2013|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref><ref name="mostratizianobrescia.it" /><ref>{{Cita web|url=https://www.cinquecosebelle.it/cinque-importanti-artisti-rinascimentali/|titolo=Artisti e pittori rinascimentali: i 12 italiani più importanti|autore=Ermanno Ferretti|sito=Cinque cose belle|data=2020-04-14|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref>. Per la sua rivoluzione pittorica e la sua genialità fu considerato da storici e critici d'arte uno dei migliori e completi pittori di tutti i tempi<ref name="info-cafe-wuppertal.org">{{Cita web|url=https://info-cafe-wuppertal.org/it/10-famosi-artisti-del-rinascimento-e-i-loro-capolavori/|titolo=10 Famosi artisti del Rinascimento e i loro capolavori {{!}} Info Cafe|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref>, se non il migliore<ref name="info-cafe-wuppertal.org" /><ref>{{Cita web|url=https://www.theartpostblog.com/tiziano-pittore-galleria-fotografica-delle-opere-di-tiziano-vecellio/|titolo=Tiziano pittore: galleria fotografica delle opere di Tiziano Vecellio|sito=The Art Post Blog {{!}} Blog di Arte, mostre e artisti|data=25 luglio 2016|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://mam-e.it/tiziano-il-piu-grande-pittore-veneziano/|titolo=TIZIANO, IL PIU' GRANDE PITTORE VENEZIANO|sito=MAM-e|data=3 marzo 2020|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.visitvenezia.eu/venezianita/racconti-di-venezia/tiziano-vecellio-il-maestro-umanista-della-pittura-veneziana|titolo=Tiziano Vecellio, il maestro umanista della pittura veneziana {{!}} Visitvenezia.eu|sito=https://www.visitvenezia.eu/venezianita/racconti-di-venezia/tiziano-vecellio-il-maestro-umanista-della-pittura-veneziana|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cultureteatrali.org/i-10-artisti-italiani-piu-importanti-e-famosi/|titolo=I 10 artisti italiani più importanti e famosi – cultureteatrali.org|autore=Author: admin|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref>, influenzando molti artisti come [[Diego Velázquez]] e gli impressionisti [[Claude Monet]] e [[Édouard Manet]]<ref>{{Cita web|url=https://www.artesplorando.it/2014/10/paesaggi-concerto-campestre.html|titolo=Concerto campestre, Tiziano > Artesplorando|autore=Artesplorando|sito=Artesplorando|data=13 ottobre 2014|lingua=it|accesso=9 giugno 2022}}</ref>, dimostrandosi, con le sue tecniche, in anticipo di oltre 200 anni<ref name="mostratizianobrescia.it" />. Alla sua morte lasciò in eredità la sua arte agli artisti [[Tintoretto]] e [[Veronese]], che continuarono la tradizione di successo internazionale della [[pittura veneta]].
Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturità, abbandonò la spazialità bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del [[Rinascimento]], assumendo il dinamismo proprio del [[manierismo]] e giocando con libertà nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "più duttile, più sensibile agli effetti della luce"
== Biografia ==
[[File:Titian house pieve cadore 1.JPG|
=== Origini ===
Tiziano nacque a [[Pieve di Cadore]] da una giovane ragazza ampezzana, che lavorava nella cittadina
==== La questione della data di nascita ====
Nonostante la relativa ricchezza di fonti
La critica moderna<ref name=gibellini.19/> aveva invece assestato
[[File:Kmska Titiaan - Jacopo Pesaro bisschop van Paphos voorgesteld door paus Alexander VI Borgia aan de heilige Petrus - 28-02-2010 13-56-55.jpg|
Recentemente è stata avanzata un'ipotesi intermedia, secondo la quale la data di nascita di Tiziano sarebbe compresa tra il
Un dipinto in questo senso illuminante è ''[[Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da papa Alessandro VI]]'', opera votiva eseguita per celebrare la vittoria della flotta veneziana e papale di [[
Il dipinto stesso suggerisce stilisticamente l'attività di un artista giovane, ancora in bilico tra più maestri: la figura del [[papa Alessandro VI]] ha i modi un po' antiquati della pittura di [[Gentile Bellini]], prima figura di riferimento di Tiziano;
=== Formazione (1490-1510) ===
Secondo la tradizione, a dieci anni Tiziano iniziò a manifestare il proprio talento:
{{citazione|[...] digiuno di qualunque nozione elementare del disegno, essendo ancora fanciullo, sul muro della casa paterna effigiò l'immagine di Nostra Donna (la ''Madonna''), valendosi per colorirla del succo spremuto dalle erbe e dai fiori: e tale fu lo stupore, che destò quella primizia del suo genio pittorico, che il padre stabilì di mandarlo col figlio maggiore Francesco a Venezia presso il fratello Antonio, affinché apprendesse le lettere e il disegno|Francesco Beltrame, ''Cenni illustrativi sul monumento a Tiziano Vecellio, aggiuntevi la vita dello stesso
Ancora bambino, quindi, lasciò il [[Cadore]] con il fratello maggiore Francesco e si stabilì a
==== Venezia al tempo di Tiziano ====
[[File:Accademia - Procession in piazza San Marco by Gentile Bellini.jpg|sinistra|
Quando, sul finire del [[
Ma proprio le prime avvisaglie di tali minacce
Anche la vita culturale si rinnovava. [[Aldo Manuzio]] ne fece la capitale dell'[[editoria]] italiana e dell'[[umanesimo]] più raffinato, mentre le antichità classiche
Tiziano s'imbevette di questa cultura, oltre che del [[Accademia
==== L'incontro con Giorgione ====
[[File:Fiesta campestre.jpg|
I debiti del giovane Tiziano sono stati in gran parte ridimensionati dalla critica recente, riconoscendo piuttosto una pluralità di influenze importanti nella formazione del suo stile, come evidente nella predetta [[Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da papa Alessandro VI|pala
Di solito viene ricordata, a questo proposito, la versione di [[Ludovico
[[File:Titian - The Virgin and Child between Saint Anthony of Padua and Saint Roque - Prado.jpg|
In ogni caso, nulla rimane di queste opere se non pochi frammenti alla
L'ipotesi di un vero e proprio alunnato di Tiziano, e con lui di [[Sebastiano
Oggi si tende a considerare il rapporto tra i due pittori come un confronto alla pari di idee creative, piuttosto che un tradizionale scambio maestro-discepolo<ref name="einaudi" />. Agli accordi tonali che compongono l'olimpica serenità contemplativa, a volte enigmatica, di ==== Le attribuzioni contese ====
[[File:Tizian 073.jpg|
I ritratti di Tiziano in questo periodo (il cosiddetto ''[[Ritratto di Ariosto
Il ''Ritratto d'uomo'', conservato al [[Museo civico Amedeo Lia]]
Ben presto comunque l'artista trovò una sua autonoma strada, evitando i simboli e le allusioni del collega e rappresentando la bellezza come pienezza della forma (al pari di Giorgione), ma anche, drammaticamente, come azione<ref name=gibellini.29/>.
=== Primi lavori autonomi (1511-1516) ===
Gli scarsi resti degli affreschi del [[Fondaco dei Tedeschi]], prima commissione pubblica affidata a Tiziano, non ci permettono di giudicare appieno il valore artistico delle opere, anche se dalle testimonianze giunte fino a noi è possibile comprenderne il significato storico e politico<ref name=gentili.11/>. Mentre la parte di Giorgione svolgeva un tema [[astrologia|astrologico]], in quella di Tiziano
[[File:
==== ''San Marco in trono'' ====
Una delle prime pale d'altare affidate
La tavola contiene anche un messaggio politico e ideologico,
==== Il ciclo di Padova ====
[[File:Tiziano, The Miracle of the Jealous Husband.jpg|
In fuga dalla peste che imperversava a
A Tiziano
L'artista si cimentò in composizioni di grande respiro, con gruppi di figure immerse nel paesaggio, che dominano lo spazio grazie all'uso di masse di colore trattate in modo tanto personale come in Veneto fino ad allora non s'era mai visto<ref name=einaudi/>. La sua spiccata personalità, evidente soprattutto nel concitato episodio del ''[[Miracolo del marito geloso]]'', lo impose all'attenzione dell'intera regione come il più vero erede dell'ormai ottuagenario [[Giovanni
==== Primi successi ====
[[File:Vecelli, Tiziano -Violante - 1515-1518.jpg|
Ormai l'artista era lanciato: la sua energia drammatica e l'uso teatrale del colore, sconosciuti fino ad allora nella pittura veneziana, gli
Per
Negli stessi mesi degli affreschi padovani, preparò i disegni per una perduta [[xilografia]] monumentale, il ''[[Trionfo di Cristo]]'', opera densa di significati politici, ammirata da [[Giorgio Vasari]]<ref name="gibellini.30"/>.
Negli anni immediatamente successivi il pittore e la sua bottega produssero una serie di mezze figure femminili, molto vicine al piano dell'immagine (''[[Salomè (Tiziano)|Salomè con la testa del Battista]]'', ''[[Donna allo specchio]]'', ''[[Flora (Tiziano)|Flora]]'' e altre), prorompenti effigi di una bellezza sicura e serena, a contatto quasi diretto con lo spettatore<ref name=Z13/>; questo stesso stile trovò applicazione nei soggetti religiosi (''[[Sacra conversazione Balbi]]'', ''[[Madonna delle Ciliegie]]'', ''[[Madonna tra i santi Giorgio e Dorotea]]'', con un autoritratto giovanile)<ref name=einaudi/>.
[[File:The Triumph of Christ - Trionfi di Cristo.jpg|min|680x680px|Trionfi di Cristo (ca. 1511)]]
==== Pittore ufficiale della Serenissima ====
L'identità veneziana di Tiziano si riaffermò nel
In quello stesso anno indirizzò al [[Consiglio dei Dieci]] una petizione per ottenere l'incarico di pittore ufficiale della Serenissima sostituendo il vecchio [[Giovanni
Sottolineando le difficoltà tecniche (l'opera era in controluce) e il fatto che nessun artista attivo al Palazzo fosse in grado di superarle, ottenne la commissione, ma il risultato non è più apprezzabile poiché andato distrutto nell'incendio del
==== ''Amor sacro e Amor profano'' ====
[[File:
Negli stessi anni avvenne l'avvicinamento di Tiziano ai circoli umanistici della città, sostenuti dal patriziato e dai ricchi mercanti, con la partecipazione di intellettuali quali [[Pietro Bembo]], [[Mario Equicola]] e [[Leone Ebreo]]. I temi filosofici, letterari, mitologici e musicali circolanti in questi ambienti
=== Maturità (1517-1530) ===
Con la nomina a pittore ufficiale della Serenissima, la carriera di Tiziano era ormai assicurata: il ruolo godeva di cento ducati annui che derivavano dalle rendite delle imposte sul sale (la cosiddetta sansaria del [[Fondaco dei Tedeschi]]) e dava diritto anche all'esenzione delle tasse annuali<ref name=einaudi/>. Tiziano, che ricoprì tale carica per ben un sessantennio, investì questi proventi nel commercio del legname del natìo Cadore, necessario all'industria navale della Repubblica; gli spostamenti sull'asse Cadore-Venezia portano anche ai primi importanti contatti con l'area di [[Serravalle (Vittorio Veneto)|Serravalle]], che negli anni quaranta e cinquanta fu luogo della commissione di due grandi pale d'altare, nonché di fondamentali vicende economiche e famigliari<ref>{{cita|Mazza
Gli accorti investimenti di Tiziano fecero poi sì, insieme con il crescente successo della sua produzione artistica, validamente suffragata dalla bottega, che egli diventasse forse il più ricco artista della storia<ref name=einaudi/>. I signori delle corti italiane ed europee si contendevano ormai le sue opere, naturalmente a suon di denari<ref>{{Cita|Gibellini|pp. 33
[[File:Tizian 041.jpg|
==== Grandi pale d'altare ====
Nel
La tumultuosa scena mostra Maria che assurge in cielo, con le mani levate in alto e il volto in estasi, tra i concitati gesti degli apostoli stupiti e nel bel mezzo di una corona di luce abbagliante, emanazione dell'Eterno che l'attende nei cieli. L'occasione rappresentò un vero e proprio confronto a distanza con i più avanzati traguardi del [[Rinascimento romano]] di [[Michelangelo Buonarroti]] e [[Raffaello Sanzio]], che in un primo momento lasciò scioccati i veneziani, incapaci di assimilare subito il brusco passo in avanti fatto rispetto alla tradizione veneta<ref name=gibellini.82/>. Scrisse [[Ludovico Dolce]]: «i pittori goffi e lo sciocco volgo, che insino allora non avevano veduto altro che le cose morte e fredde di [[Giovanni Bellini]], di [[Gentile Bellini
L'anno dopo,
In
Ancora a Venezia, tra il
==== Il camerino d'alabastro ====
[[File:Tizian 049.jpg|sinistra|
La risonanza del successo dell
[[
Si tratta di scene colme di felicità gioiosa, di un raffinato erotismo, mai volgare, e di una molteplicità di rimandi mitologici, allegorici e letterari<ref name=Z14>{{Cita|Zuffi
A più riprese Tiziano soggiornò a Ferrara, dipingendo anche qualche ritratto (come
==== La corte di Mantova ====
Alle commissioni degli Este si aggiunsero presto anche quelle dei [[Gonzaga]], in particolare del marchese [[Federico II Gonzaga|Federico II]]. Egli si amicò l'artista promettendogli non solo ricche proposte economiche, ma anche doni, inviti e possibilità culturali: alla corte di [[Mantova]] esisteva infatti un vivacissimo ambiente frequentato da [[Baldassarre Castiglione]] e [[Giulio Romano]], uno dei più stretti collaboratori di Raffaello, che lo rendevano interessante e aggiornatissimo<ref name=einaudi/>.
Di quel periodo ci restano
==== La ''renovatio urbis'' ====
Tiziano fu al centro di questo programma, insieme a due toscani
==== Pietro Aretino come "agente" ====
Il rapporto più importante di quegli anni fu quello intessuto con [[Pietro Aretino]], che nelle sue lettere e nei suoi scritti mise una vera e propria opera di promozione a favore del pittore cadorino, grazie anche ai suoi costanti rapporti con tutte le più importanti corti. Indubbiamente
Anche di Pietro Aretino Tiziano fece un
==== Il matrimonio e il lutto ====
Nel
=== Conte palatino (1531-1548) ===
[[File:Carlos V en Mühlberg, by Titian, from Prado in Google Earth.jpg|
La grande pubblicità che l'Aretino faceva dell'amico e della sua arte contribuì senz'altro ad accrescerne la popolarità e quindi la domanda di opere<ref name=gibellini.44/>. Nel
Quattro anni dopo, l'ambasciatore presso la
[[File:La Gloria (Tiziano).jpg|sinistra|
L'impero moderno necessitava di un'immagine efficace che identificasse allo stesso tempo la persona di Carlo e il suo status di imperatore. Inoltre doveva coniugare insieme classicità e modernità, in modo che i diversi popoli e nuclei culturali e linguistici che componevano l'enorme impero potessero senza difficoltà leggere l'immagine e decodificarla<ref name=mancini/>. Tiziano, autentico genio della comunicazione, riuscì in quest'opera delicatissima: ritrasse Carlo (''[[Ritratto di Carlo V con il cane]]'') e l'imperatrice (''[[Ritratto di Isabella del Portogallo (Tiziano)|Ritratto di Isabella del Portogallo]]'')<ref name=gibellini.47>{{Cita|Gibellini|p. 47}}.</ref> in pose ufficiose, ma al tempo stesso domestiche. Poco dopo creò uno dei simboli più significativi e pregnanti di tutta la storia dell'arte, il formidabile ''[[Ritratto di Carlo V a cavallo]]'', che parlava ai sudditi e ai nemici dell'imperatore in modo inequivocabile, mostrando nello stesso tempo la forza del guerriero, la saggezza del sovrano, la fatica dell'uomo<ref name=gibellini.128/>. Un tale modello ispirò per secoli pittori come [[Diego Velázquez]], [[Peter Paul Rubens]], [[Rembrandt]] e [[Francisco Goya]]<ref name=Z17>{{Cita|Zuffi
L'esecuzione di molti ritratti (la perduta serie degli ''[[Undici Cesari]]'', il ''[[Ritratto di Isabella d'Este (Tiziano)|Ritratto di Isabella d'Este]]'', il ''[[Ritratto di Pietro Bembo]]'') affinò la ricerca stilistica insieme di realismo e di serenità, con intonazioni coloristiche sempre più dense e corpose<ref name=einaudi/>. ==== Urbino ====
[[File:Tizian
Nel
Proprio i [[Della Rovere]] – Francesco Maria e la moglie [[Eleonora Gonzaga]] – furono i primi a comprendere che fasto e fama internazionali non si conquistavano più brandendo le armi e annettendo territori. Il generoso mecenatismo, la protezione accordata ad intellettuali ed artisti, lo splendore delle residenze, il dono diplomatico di opere d'arte e di prodotti unici d'artigianato rese la piccola corte di Urbino un modello da seguire e imitare<ref name=italica/>.
Tiziano, che
==== Il confronto col Pordenone ====
In quegli anni Tiziano aveva nel frattempo spostato la propria bottega nei locali più ampi di Biri Grande, non lontano dalle attuali [[Fondamenta Nuove]]<ref name=Z17/>. Non vi tenne una scuola, ma scelse collaboratori fidati e modesti per ruoli subalterni, in modo che i loro stili personali non influenzassero le opere finite<ref name=Z17/>.
All'apice della popolarità, Tiziano manteneva l'incarico, lo stipendio e i favori di pittore ufficiale della Serenissima, ma lavorava pochissimo per la sua città, suscitando le rimostranze del Senato. Solo nel
I sostenitori di quest'ultimo, lamentandosi dei continui ritardi di Tiziano nel consegnare la ''Battaglia di Cadore'' per [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] (opera poi distrutta in un incendio), ottennero la sospensione dell'emolumento nel
Il Pordenone morì a Ferrara nel
==== Una ventata di manierismo ====
Intorno agli anni quaranta arrivò a Venezia una «ventata di [[manierismo]]», portata da [[Francesco Salviati]] e [[Giorgio Vasari]] e all'insegna della ricerca di una «natura artificiosa»: Tiziano si adattò alle novità, cercando un accordo tra il senso del colore e l'arte del disegno manierista<ref name="einaudi" />. In verità, già in precedenza Tiziano aveva cercato un confronto con l'opera di [[Michelangelo Buonarroti]] e [[Raffaello Sanzio]] vista attraverso le incisioni, con l'architettura di [[Giulio Romano]], con le collezioni veneziane di opere classiche. Tuttavia l'arrivo di Salviati e Vasari a Venezia diedero una spinta decisiva all'influenza manieristica sull'artista veneto<ref>{{Cita|Gibellini|p. 48}}.</ref>.
Il modo in cui Tiziano accolse queste influenze, come altre prima e dopo, fu peculiare: secondo [[Erwin Panofsky]], nessun altro artista fu tanto flessibile di fronte alle «influenze» come Tiziano e nessuno rimase tanto se stesso come Tiziano, il quale operò una sintesi tra la ricerca accademica e il suo ricco cromatismo, cercando di fondere il disegno toscano con il colorito veneto<ref>{{Cita|Gibellini|p. 50}}.</ref>.
Si può seguire lo sviluppo del confronto attraverso alcune opere (''[[San Giovanni Battista (Tiziano)|San Giovanni Battista]]'', ''[[Allocuzione di Alfonso d'Avalos]]'', le tre ''Scene bibliche''<ref>''[[Caino uccide Abele (Tiziano)|Caino e Abele]]'', ''[[Davide e Golia (Tiziano)|Davide e Golia]]'', ''[[Sacrificio di Isacco (Tiziano)|Sacrificio di Isacco]]'' (1544), [[Venezia]], [[Basilica di Santa Maria della Salute]], ''cfr''. {{Cita|Fondazione Tiziano|n. 154}}.</ref> e soprattutto la prima ''[[Incoronazione di spine (Tiziano Parigi)|Incoronazione di spine]]''): composizioni altamente drammatiche con evidenti rimandi alle forme classiche e a Michelangelo, filtrati attraverso la sua personalissima tecnica del colore<ref name=einaudi/>.
[[File:Tizian 011.jpg|sinistra|verticale=1.4|min|''[[Danae (Tiziano Napoli)|Danae]]'', 1545, Napoli, [[Museo nazionale di Capodimonte]]]]
==== Roma e i Farnese: il colore ====
Nel 1545 Tiziano decise di compiere un viaggio in Italia centrale che culminò nel soggiorno romano, ospite di [[papa Paolo III]] [[Farnese]] e del suo potente nipote, il cardinale [[Alessandro Farnese il Giovane]]. Fu naturale l'incontro e il confronto con l'artista che in quel momento dominava Roma<ref name=rizzoli/>, [[Michelangelo Buonarroti]], che aveva da poco terminato il ''[[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]]''. L'artista veneto stava lavorando sulla ''[[Danae (Tiziano Napoli)|Danae]]'' e Michelangelo «lo comendò assai, dicendo che molto gli piaceva il colorito suo e la maniera, ma che era un peccato che a Vinezia non s'imparasse da principio a disegnare bene e che non avessero que' pittori miglior modo nello studio»<ref name=vasari.728>{{Cita|Vasari|p. 728}}.</ref>.
Vasari commenta una visita alla bottega di Tiziano nel 1566 riportando stupito che «il modo di fare che tenne in queste ultime [opere], è assai differente dal fare suo da giovane […] condotte di colpi, tirate via di grosso e con macchie, di maniera che dapresso non si possono vedere, e di lontano appaiono perfette»<ref name=vasari.728/>. Anche la tecnica di interventi successivi, confermata dalle recenti radiografie, è già nella testimonianza di [[Marco Boschini]] che cita [[Jacopo Palma il Giovane]] quale testimone: Tiziano abbozzava la tela con una gran massa di colore, lasciava il quadro anche per mesi, poi lo riprendeva e «se faceva di bisogno spolpargli qualche gonfiezza o soprabondanza di carne, radrizzandogli un braccio, se nella forma l'ossatura non fosse così aggiustata, se un piede nella positura avesse preso attitudine disconcia, mettendolo a lungo, senza compatir al suo dolore, e cose simili. Così operando, e riformando quelle figure, le riduceva nella più perfetta simmetria che potesse rappresentare il bello della natura, e dell'arte»<ref>{{Cita|Ferino-Pagden|p. 21}}.</ref>.
Dunque il colore, che arriverà a plasmare anche con le dita, come fosse creta: in questo, forse, simile a Michelangelo, che trattò i suoi dipinti come sculture. Il maestro del perfetto disegnare e il maestro del perfetto colorire in fondo sono, se si vuole, al di là anche delle personali polemiche, meno distanti di quanto non abbiano essi stessi pensato<ref>« [...] se Tiziano e Michiel Angelo fussero un corpo solo, over al disegno di Michiel Angelo aggiontovi il colore di Tiziano, se gli potrebbe dir lo dio de la pittura, sì come parimenti sono anco dèi propri... » [[Paolo Pino]], ''Dialogo di pittura'', 1548, in {{Cita|Gibellini|p. 178}}.</ref>.
==== Roma e i Farnese: il ritratto ====
[[File:Titian - Pope Paul III with his Grandsons Alessandro and Ottavio Farnese - WGA22985.jpg|min|''[[Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese]]'', 1546, Napoli, [[Museo nazionale di Capodimonte]]]]
Oltre alla ''[[Danae (Tiziano Napoli)|Danae]]'', Tiziano dipinse per i [[Farnese]] il ''[[Ritratto di Paolo III]]'', il ''[[Ritratto di Ranuccio Farnese]]'' e il ''[[Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese]]''<ref name=rizzoli/>; il vecchio [[papa Paolo III|papa]] è seduto su una sedia, con il nipote [[Ottavio Farnese|Ottavio]], genuflesso e, dietro, [[Alessandro Farnese il Giovane|Alessandro]] in abito cardinalizio. Il ritratto mette in evidenza anche i caratteri dei personaggi: il papa malato e curvo rimprovera con lo sguardo Ottavio, che si inchina per dovere formale (effettivamente Ottavio in seguito tenterà di uccidere il proprio padre). Lo sfondo e la tovaglia sono scuri e l'uso di colori pastosi e di pennellate poco definite lascia un senso di oppressione e di tetraggine<ref>{{Cita|Gibellini|p. 126}}.</ref>. Tiziano sperimentò qui una nuova tendenza espressiva che troverà largo impiego nell'opera tarda del maestro e che affermò in modo deciso, proprio nel periodo di maggior contatto col [[manierismo]] romano, la supremazia del colore sul disegno. Perfino [[Pietro Aretino]] non comprese la portata della rivoluzione, definendo il ritratto a lui dedicato «piuttosto abbozzato che non finito»<ref name=einaudi/>.
Tiziano è sicuramente il ritrattista principe del suo secolo. Il fondo scuro, già presente nel Quattrocento coi fiamminghi e con [[Antonello da Messina]], fu portato alle sue ultime conseguenze ed anzi Tiziano ne fece il suo tratto distintivo, insieme alla naturalezza delle espressioni e alla libertà da schemi preconfezionati. Il colore denso è, come sempre, lo strumento di cui si serve l'artista per la rappresentazione, in questo caso psicologica, della realtà<ref>{{cita news | autore=Goffredo Silvestri | data=26 marzo 2006| titolo=Tiziano ritrattista| pubblicazione=la Repubblica | url=http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/arte/recensioni/capodimonte/capodimonte/capodimonte.html|accesso=26 gennaio 2010}}</ref>.
==== Tra Ceneda e Cadore: la vicenda di Col di Manza ====
Nonostante l'impressionante numero di grandi e moderne opere commissionategli a livello internazionale, Tiziano, in
[[File:Panorama Col di Manza da Colle Umberto - Vista del retro della caséta di Tiziano Vecellio (Villa Fabris).JPG|min|[[Col di Manza]]: il lato nord della [[Villa Fabris detta Casa del Tiziano|''caséta'' del Tiziano]]]]
Realizzò in particolare due fondamentali opere di carattere sacro, entrambe concordate nel 1543, ma, causa il complicarsi delle trattative, consegnate solo tra fine decennio e primi anni cinquanta: la grande pala d'altare ''[[Madonna con Bambino in gloria e santi Andrea e Pietro]]''<ref>Tiziano Vecellio, ''Madonna con Bambino in gloria e santi Pietro e Andrea'', 1543-53, Serravalle, Duomo, ''cfr.'' [http://www.tizianoultimoatto.it/Tiziano-Terra/OpereItinerari/13.html Tiziano. L'ultimo atto] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111117061811/http://www.tizianoultimoatto.it/Tiziano-Terra/OpereItinerari/13.html |data=17 novembre 2011 }}.</ref> per la [[Duomo di Serravalle|chiesa di santa Maria Nova]] di Serravalle, città nella quale, a [[Palazzo Sarcinelli (Vittorio Veneto)|palazzo Sarcinelli]], risiedeva la famiglia che presto avrebbe dato uno sposo all'amata figlia Lavinia<ref>G. Zagonel, ''Palazzo Sarcinelli a Serravalle'', in {{Cita|Mazza 2007|pp. 53-4}}.</ref>; e il ''[[polittico di Castello Roganzuolo]]''<ref>Tiziano Vecellio, ''Madonna con Bambino e santi Pietro e Paolo'', 1543-49, Ceneda, Museo Diocesano di Arte Sacra "Albino Luciani", ''cfr.'' [http://www.tizianoultimoatto.it/Tiziano-Terra/Itinerario01.html Tiziano. L'ultimo atto] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111117062725/http://www.tizianoultimoatto.it/Tiziano-Terra/Itinerario01.html |data=17 novembre 2011 }}.</ref> per la [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Castello Roganzuolo)|chiesa dei santi Pietro e Paolo]].
Soprattutto alla commissione di quest'ultimo si lega un'importante quanto poco nota vicenda: oltre al lauto quantitativo di denaro e vivande<ref>« [...] dai registri della Fabbriceria di quella chiesa si vede chiaramente ch'è lavoro del [[1554]], in cui il pittore contrattò per la mercede dei ducati 200, e intraprese e compì il quadro nei mesi di agosto, e di settembre del medesimo anno senza ricevere veruna caparra. Nel [[1556]] si convenne tra la Fabbriceria e il pittore di soddisfare al debito in otto anni successivi mediante l'annua corresponsione di stara cinque di frumento al prezzo di lire 8 per staro, e di 16 conzuoli di vino valutati lire 55, ed inoltre che si dovesse eseguire il trasporto delle pietre di Fregona destinate per l'erezione del Casino in Colle, e fornirgli altresì le opere manuali, che gli potessero abbisognare computando per esse la mercede di soldi 4 al giorno a tutte loro spese per cadauna. Nel fine del conto restò il Vecellio creditore di lire 26, che gli furono pagate.», ''cfr.'' {{cita|Cadorin|p. 73}}.</ref> che la comunità di [[Castello Roganzuolo]] dovette versare a Tiziano, gli accordi prevedevano la costruzione di una villa di campagna (l'attuale [[Villa Fabris]]<ref>''cfr.'' [http://www.comune.colle-umberto.tv.it/comune_info/itinerari_ville.asp sito comunale di Colle Umberto] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080905170229/http://www.comune.colle-umberto.tv.it/comune_info/itinerari_ville.asp |data=5 settembre 2008 }}.</ref> di [[Colle Umberto]]), sul [[Col di Manza]]<ref>Rilievo prospiciente il Col Castelir, dove sorge la chiesa in questione</ref>, la quale diventerà sede del pittore nei viaggi Venezia-Cadore, nonché luogo di produzione vinicola, in accordo con la natura imprenditoriale dei Vecellio.
Col di Manza sarà, dunque, punto strategico in terraferma per diversi motivi: a metà strada tra Cadore e Laguna, era un importante snodo per l'imprenditoria dei Vecellio, era vicino alla figlia Lavinia e, inoltre, fu per l'artista luogo di riposo e suggestioni coloristiche<ref>E. Svalduz, ''Tiziano, la casa in Col di Manza e la Pala di Castello Roganzuolo'', in "Studi Tizianeschi. Annuario della [[Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore]]", Numero V, 2007, pp. 97-111</ref>.
=== L'ultima maniera (1549-1576) ===
Rientrato a Venezia sul finire del 1548, Tiziano percepì che qualcosa era cambiato. In sua assenza il giovane [[Tintoretto]] aveva ottenuto la sua prima commessa pubblica, realizzando il ''[[San Marco libera uno schiavo|Miracolo di San Marco]]''<ref>[[Jacopo Tintoretto]], ''[[Miracolo di san Marco]]'', 1548, [[Venezia]], [[Gallerie dell'Accademia]], ''cfr''. {{Cita|Marini|p. 82}}.</ref>: lo stile enfatico e visionario del giovane Robusti incontrava il gusto della nuova committenza veneziana. D'altra parte [[Paolo Veronese]] andava conquistando in quegli anni il monopolio dei ricchi proprietari delle ville della terraferma<ref name=gibellini.54>{{Cita|Gibellini|p. 54}}.</ref>. Dalla metà del secolo l'impegno veneziano di Tiziano scemò progressivamente: non risponde al vero, quindi, quanto affermato dalla tradizione, che vuole il pittore cadorino incontrastato dominatore della scena artistica veneziana fino alla morte. Da questo punto in poi, invece, tutta l'attività di Tiziano fu assorbita dalla committenza iberica, da [[Carlo V]] e, in seguito, soprattutto dal figlio [[Filippo II di Spagna|Filippo II]]<ref name=gibellini.54/>.
[[File:Venus and Adonis by Titian.jpg|sinistra|min|''[[Venere e Adone (Tiziano - Madrid)|Venere e Adone]]'', 1553 ca, olio su tela, 186 x 207 cm, Madrid, [[Museo del Prado]]]]
==== Filippo II e le poesie ====
Dalla ''[[Danae (Tiziano Napoli)|Danae]]'' dei [[Farnese]] previdentemente Tiziano aveva ricavato un [[cartone preparatorio]]: il successo del dipinto fu straordinario e su Tiziano e la sua bottega piovvero nuove commissioni per lo stesso soggetto<ref name=bonazzoli>{{cita news|autore=Francesca Bonazzoli|data=2 febbraio 2008|titolo=Danae, la modella che turbò Roma|pubblicazione=Corriere della Sera|p=49|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/02/Danae_modella_che_turbo_Roma_co_9_080202036.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104034827/http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/02/Danae_modella_che_turbo_Roma_co_9_080202036.shtml|accesso=26 gennaio 2010|urlmorto=sì|dataarchivio=4 novembre 2012}}</ref>. In occasione delle nozze di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] con [[Maria I d'Inghilterra|Maria Tudor]] il 25 luglio 1554, Tiziano spedì al re di Spagna una seconda versione della ''[[Danae (Tiziano Madrid)|Danae]]'', leggermente diversa dalla prima<ref>{{Cita|''I grandi musei''|vol. 6, p. 72}}.</ref>; Filippo aveva in mente di allestire un camerino con opere di contenuto erotico e la ''Danae'' si prestava senz'altro alla bisogna<ref name=bonazzoli/>.
Della ''Danae'' Tiziano e la sua bottega eseguiranno nel corso degli anni ben sei diverse versioni: caratteristica questa di molte opere di questo periodo eseguite da Tiziano<ref>{{Cita|''I grandi musei''|vol. 6, p. 74}}.</ref>. I soggetti di maggior successo erano richiesti dai ricchi committenti, che venivano accontentati con dipinti ora di maggiore ora di minore pregio, ma tutti con caratteristiche leggermente diverse l'uno dall'altro, per cui tutti alla fine possedevano un'opera unica<ref name=bonazzoli/>.
In seguito Tiziano scrisse al re che, «perché la Danae, che io mandai già a vostra Maestà, si vedeva tutta dalla parte dinanzi, ho voluto in quest'altra poesia variare, e farle mostrare la contraria parte, acciocché riesca il camerino, dove hanno da stare, più grazioso alla vista»<ref name=raccolta>{{Cita|''Raccolta di lettere''|p. 11}}.</ref>. Il dipinto che mostra «la contraria parte» è ''[[Venere e Adone (Tiziano Madrid)|Venere e Adone]]'', che inaugura la serie delle cosiddette «poesie», come le chiama lo stesso Tiziano<ref name=raccolta/>: quadri di soggetto mitologico che rappresentano una meditazione pensosa e malinconica – che diventa sempre più cupa e drammatica – sul mito e sulle antiche favole<ref name=gibellini.55>{{Cita|Gibellini|p. 55}}.</ref>.
Inoltre nel 1564 il re commissionò all'artista per la cappella di san Lorenzo nel [[monastero dell'Escorial]] una replica di uno dei capolavori di questa fase stilistica: il [[Martirio di san Lorenzo (Tiziano)|Martirio di San Lorenzo]]<ref name="PatrimonioNacional">{{Cita web |url =https://www.patrimonionacional.es/colecciones-reales/pintura/martirio-de-san-lorenzo |lingua=es |titolo=Martirio de San Lorenzo |sito=Patrimonio Nacional |editore=Ministerio de la Presidencia, Relaciones con las Cortes y Memoria Democrática |accesso=26 marzo 2020}}</ref>.
Il giovane Tiziano dei ''Baccanali'' che si dilettava a raccontare di sfrenati miti orgiastici non c'è più: è meglio per l'uomo non avere a che fare con gli dei, perché solo sciagure gliene potranno derivare<ref name=gibellini.55/>. La caccia, metafora della vita, soggetta al caso e al capriccio e alla malvagità degli dei, è la causa della morte di [[
Il disegno ormai non esiste più, il cromatismo è smorzato e gioca sulla gamma dei marroni e degli ocra, le pennellate sono rapide, abbozzate, il colore è denso e pastoso<ref>{{Cita|Gibellini|p. 61}}.</ref>. Questa tecnica, così rivoluzionaria e incomprensibile per i contemporanei, fa di Tiziano, secondo molti, un antesignano di espressionisti come [[Oskar Kokoschka]]<ref
==== Opere religiose ====
[[File:Titian - Christ and the Good Thief - WGA22832.jpg|
Il 31 ottobre
Intorno al 1554 Tiziano fu ospite del nipote<ref>{{cita|Brigoni|p. 110|cidBrigoni}}.</ref>, arciprete della [[Chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria (Medole)|chiesa parrocchiale dell'Assunzione della Vergine]] di [[Medole]] (MN), dove si ammalò. Durante la sua convalescenza nel paese, la popolazione dimostrò un grande interessamento per la salute dell'artista, tant'è che Tiziano volle lasciare loro in segno di gratitudine la [[pala d'altare]] ''[[Il Risorto appare alla Madre]]''<ref>{{cita|Brigoni|p. 111|cidBrigoni}}.</ref>, che ancora oggi si ammira nella chiesa.<ref>{{cita|Beltrame|pp. 5-6|cidBrigoni}}.</ref>
Alcuni<ref name=sgentili>{{Cita|
[[File:Entierro de Cristo (Tiziano).jpg|
[[File:Titian_-_Martyrdom_of_St_Lawrence_-_WGA22837.jpg|
Non ci sono chiari documenti scritti che possano confortare questa ipotesi. Ci sono tuttavia i dipinti: dall'analisi di tutta la produzione dei grandi pittori veneziani e veneti
Nel
Anche il ''[[Martirio di san Lorenzo (Tiziano)|Martirio di san Lorenzo]]''<ref>Tiziano Vecellio, ''Martirio di San Lorenzo'', 1548-1557, [[Venezia]], [[Chiesa di Santa Maria Assunta detta I Gesuiti|Chiesa dei Gesuiti]], ''cfr''. {{Cita|Fondazione Tiziano|n. 148}}.</ref>
[[File:Accademia - Pietà by Titian.jpg|
==== La ''Pietà'' ====
[[File:Frari (Venice) nave right - Monument of Titian.jpg|
Anche nelle opere meno impegnative dal punto di vista drammatico, come ''[[Venere che benda
L'artista
Al termine di questo percorso si colloca la ''[[Pietà (Tiziano)|Pietà]]''<ref name=pieta/>, dipinta per la propria tomba ai [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Frari]] e in parte modificata dopo la morte dell'artista da [[Jacopo Palma il Giovane]]<ref>{{Cita|Gibellini|p. 164}}.</ref>. Sullo sfondo di un nicchione [[manierismo|manierista]]
La [[peste]]
Tiziano non ha lasciato allievi<ref name=gibellini.63/>. Ma la sua lezione e i suoi colori hanno attraversato cinque secoli, perché anche noi
== Fonti su Tiziano ==
La sua biografia e il suo itinerario creativo trovano importanti fonti documentarie negli scrittori a lui contemporanei: [[Pietro Aretino]] (''Epistolario''<ref name=aretino>Erspamer F. (a cura di), ''Pietro Aretino. Lettere'', Guanda, 1998</ref>), [[Ludovico Dolce]] (''Dialogo di pittura''<ref name=dolce>[[Ludovico Dolce|Dolce L.]], ''L' Aretino, ovvero dialogo della pittura'', Forni, [[Bologna]].</ref>), [[Paolo Pino]]<ref name=pino>[[Paolo Pino|Pino P.]], ''Dialogo di pittura'', 1548</ref>, [[Giorgio Vasari]] (la seconda edizione delle ''[[Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori|Vite]]''<ref>{{Cita|Vasari|}}.</ref>) riportano molteplici dati e spunti critici che lo riguardano, oltre, naturalmente, alle lettere da lui stesso scritte ai vari committenti, in particolare alla corte spagnola. Nel secolo successivo proseguono le note biografiche e gli studi critici (Anonimo del Tizianello<ref>Tiziano Vecellio, detto il Tizianello ([[Venezia]] [[1570]] ca - ivi, [[1650]] ca), parente del Tiziano sommo artista, pittore egli stesso e seguace di scarso talento del grande omonimo, fece compilare sotto il nome del cosiddetto ''Anonimo del Tizianello'', ma con prefazione propria, nel 1622, un ''Breve compendio della vita del famoso Tiziano Vecellio di Cadore''. ''cfr''. {{Cita|Treccani|}}
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Tiziano lapide casa2.jpg|Venezia, Calle del botter, Cannaregio, 5113
File:Tiziano casa dove morì.jpg|Venezia, casa dove visse e morì, Campo del Tiziano, Cannaregio, 5181
File:Tiziano Pieve di Cadore.jpg|A. Dal Zotto, ''Monumento a Tiziano'', Pieve di Cadore, 1880
File:Tiziano Casa natale.jpg|Casa natale di Tiziano a Pieve di Cadore
</gallery>
== Omaggi ==
* Tiziano è citato nell{{'}}''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]]:
{{citazione|Tizian, ch'onora<br /> non men Cador, che quei Venezia e Urbino|[[Ludovico Ariosto]], ''[[Orlando furioso]]'', Canto XXXIII}}
* A Tiziano è stato dedicato il [[cratere Tiziano]], di 121
* La casa di Tiziano a [[Pieve di Cadore]] è citata nella canzone ''[[Scalo a Grado]]'' di [[Franco Battiato]], nell'album ''[[L'arca di Noè (Franco Battiato)|L'arca di Noè]]'' (1982).
* Nel 1975, Tiziano venne raffigurato sulla banconota da 20.000 lire italiane.
* documentario - ''
* documentario - ''[[Titian]]'' di [[Jake Auerbach]] (2003)
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|collegamento_onorificenza=Ordine dello Speron d'oro
|motivazione=
}}
== Allievi o seguaci ==
Queste personalità seguirono le orme di Tiziano, ispirandosi alle sue opere:
*[[Paolo Veronese]]
*[[Andrea Schiavone]]
*[[
*[[Jacopo
*[[Romanino]]
*[[
*[[Tintoretto]]
*[[Lambert Sustris]]
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== Bibliografia ==
=== Libri ===
* {{cita libro|titolo= Enciclopedia Universale|anno= 1971|editore= Rizzoli Larousse|città= Milano|cid= Rizzoli Larousse}}
* {{cita libro|titolo= I grandi musei del mondo|anno=2004|editore=Scala Group|cid= ''I grandi musei''}}
* {{cita libro|titolo= La Storia|data= |anno=2004|editore=De Agostini-UTET|città=|cid= ''La Storia''}}
* {{cita libro|titolo=Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV, XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi, Volume secondo|url=http://www.liberliber.it/biblioteca/r/raccolta_di_lettere_ecc/index.htm|accesso=19 gennaio 2010|anno=1976|editore=Hildesheim|cid=''Raccolta di lettere''|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091010002547/http://www.liberliber.it/biblioteca/r/raccolta_di_lettere_ecc/index.htm|dataarchivio=10 ottobre 2009}}
* {{cita libro|titolo= Storia dell'Arte|edizione=PDF pagine non numerate |anno=|editore=Einaudi|cid=Einaudi}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Bernard Aikema | data= 1995| titolo=Tiziano, la maniera e il pubblico| rivista=Mitteilungen des [[Kunsthistorischen Institutes in Florenz]] | volume=39| numero= 1| pp=167-184|lingua=de}}
* {{Cita libro|cognome= Argan |nome= Giulio Carlo|wkautore= Giulio Carlo Argan
|titolo= Maestri della pittura italiana |anno= 1959|editore= |città= Milano}}
* {{cita libro|Francesco|Beltrame|L'Assunta di Tiziano Vecellio, quadro nella chiesa parrocchiale di Medole|1852|Venezia|isbn=no}}
* {{cita libro|cognome= Bembo |nome= Pietro|wkautore= Pietro Bembo|titolo= Gli Asolani|anno=1991|editore=|città=Firenze}}
* {{cita libro|cognome= Benzoni |nome= Gino|titolo= La chiesa di Venezia tra riforma protestante e riforma cattolica|anno=1990|editore=|città=Venezia}}
* {{cita libro|cognome= Bodart |nome= Diane H.|titolo= Tiziano e Federico II. Storia di un rapporto di committenza|anno=1998|editore=Bulzoni}}
* {{cita libro|curatore=Nino Borsellino, Walter Pedullà|titolo= Storia generale della letteratura italiana|anno=2004|editore=Federico Motta|città=Milano|cid= Borsellino}}
* {{cita libro|cognome= Boschini|nome= Marco|wkautore= Marco Boschini|titolo= Le ricche miniere della pittura veneziana|anno= 1674|editore= |città= }}
* {{cita libro|Francesco|Brigoni|Medole attraverso i tempi|1978|Medole|isbn=no|cid=cidBrigoni}}
* {{Cita libro|cognome= Cadorin|nome= Giuseppe|wkautore= Giuseppe Cadorin|titolo= Dello amore ai Veneziani di Tiziano Vecellio|url=http://books.google.it/books?id=AmlSAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=#v=onepage&q&f=false|anno= 1833|editore=Carlo Hopfner |città= Venezia|cid= Cadorin}}
* {{Cita libro|cognome= Dell'Acqua |nome= Gian Alberto|titolo= Tiziano |anno= 1955|editore= |città= Milano}}
* {{cita libro|cognome= Dennistoun|nome= James|titolo= Memoirs of the Dukes of Urbino|url= https://archive.org/details/memoirsofdukesof01denn|anno= 1851|editore= |città= Londra|lingua= en}}
* {{cita libro|cognome= Dolce|nome= Ludovico|wkautore= Ludovico Dolce|titolo= L'Aretino, ovvero dialogo della pittura|editore= Forni|città= Bologna}}
* {{cita libro|
* {{cita libro|cognome= Fabbro |nome= Celso|titolo= Tiziano. La vita e le opere |anno= 1968|editore= |città= Pieve di Cadore}}
* {{cita libro|autore=Sylvia Ferino-Pagden|url=http://www.civita.it/content/download/5765/36213/file/4.estratti%20dal%20catalogo.pdf|titolo=L'ultimo Tiziano e la sensualità della pittura|editore=Marsilio Editori|anno=2008|isbn=9788831794114|cid=Ferino-Pagden|accesso=20 gennaio 2010|dataarchivio=19 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150419011433/http://www.civita.it/content/download/5765/36213/file/4.estratti%20dal%20catalogo.pdf|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|cognome= Ficino |nome= Marsilio|wkautore= Marsilio Ficino
|titolo= Opera omnia
* {{
* {{cita libro|cognome= Gentili |nome= Augusto|titolo=
* {{Cita libro|cognome=
* {{cita libro|curatore=Augusto Gentili |titolo= Tiziano |edizione=CD Rom Arte|anno=1997|editore=Giunti Multimedia|cid= Gentili 1997}}
* {{cita libro|
* {{Cita libro|cognome=
|titolo= La storia dell'Arte|anno=1997|editore=Leonardo Arte|città=Roma|cid= Gombrich}}
* {{cita libro|cognome= Gronau |nome= Georg |wkautore= Georg Gronau|titolo= Documenti artistici urbinati |anno= 1936|editore= |città= Firenze}}
* {{cita libro|cognome= Hope|nome= Charles|titolo=
* {{cita libro|cognome= Humfrey |nome= Peter|titolo= Painting in Renaissance Venice|anno=1997|editore=Yale University Press|città=Londra|lingua= en}}
* {{cita libro|cognome= Jenkins |nome= Marianna Duncan|titolo= The State Portrait. Its Origin and Evolution |anno= 1947|editore= |città= New York|lingua= en}}
* {{de}} Marion Kaminski, ''Tiziano'', Könemann, Colonia 2000. ISBN 3-8290-4553-0.
* {{Cita libro|cognome= Kennedy |nome= Ruth Wedgwood|titolo= Novelty and Tradition in Titian's Art |anno= 1963|editore= |città= Northampton|lingua= en}}
* {{Cita libro|cognome= Kristeller |nome= Paul Oskar|wkautore= Paul Oskar Kristeller
|titolo= Il pensiero filosofico di Marsilio Ficino|anno= 1953|editore= |città= Firenze}}
* {{Cita libro|autore= Leone Ebreo (Giuda Abarbanel) |wkautore= Leone Ebreo
|titolo= Dialoghi d'amore |anno= 1929|editore= |città= Bari}}
* {{Cita libro|cognome= Mancini |nome= Matteo|titolo= Tiziano e le corti d'Asburgo nei documenti degli archivi spagnoli|anno=1998|editore=Ist. Veneto di Scienze|città=Venezia}}
* {{Cita libro|curatore=Francesca Marini |titolo= Tintoretto|edizione=I Classici dell'arte|anno=2004|editore=Rizzoli|città=Milano|cid= Marini}}
* {{cita libro |curatore=Marta Mazza|titolo= Lungo le vie di Tiziano. I luoghi e le opere di Tiziano, Francesco, Orazio e Marco Vecellio tra Vittorio Veneto e il Cadore|anno=2007|editore=Skira|cid=Mazza}}
* {{Cita libro|cognome= Michiel |nome= Marcantonio|wkautore= Marcantonio Michiel
|titolo= Notizia d'opere di disegno 1521-1543|anno= 1884|editore= |città= Bologna}}
* {{cita libro|cognome= Onians|nome= John|titolo= Bearers of Meaning. The Classical Orders in Antiquity, the Middle Ages, and the Renaissance|anno= 1989|editore= Princeton University Press|città= Cambridge|lingua= en|capitolo= Serlio's Venice: Sansovino, Aretino, Titian, and Vasari}}
* {{cita libro|cognome= Panofsky |nome= Erwin|wkautore= Erwin Panofsky|titolo= Problems in Titian, mostly iconographic |url= https://archive.org/details/problemsintitian0000pano |anno= 1969|editore= |città= New York|lingua= en}}
* {{cita libro|cognome= Paolucci |nome= Antonio|wkautore= Antonio Paolucci |titolo= Tiziano, Venezia-Washington, catalogo della mostra|anno=1990|editore=Marsilio|città=Venezia|capitolo= Tiziano ritrattista}}
* {{cita libro|cognome= Pino|nome= Paolo|wkautore= Paolo Pino|titolo= Dialogo di pittura |anno= 1548|editore= |città= }}
* {{cita libro|curatore=Lionello Puppi|titolo= Tiziano. L'ultimo atto|anno=2007|editore=Skira|città=Milano|isbn=978-88-6130-497-0|cid= Puppi}}
* {{cita libro|cognome= Sanudo|nome= Marin|wkautore= Marin Sanudo il giovane|titolo= Diari|anno= 1533}}
* {{Cita libro|curatore=Giovanni Sassu |titolo= Giorgione|edizione=I Classici dell'arte|anno=2004|editore=Rizzoli|città=Milano|cid= Giorgione}}
* {{cita libro|cognome= Tateo|nome= Francesco|titolo= Letteratura italiana. Storia e testi|anno= 1976|editore= |città= Roma/Bari|pp= 374-426|capitolo= Il platonismo e la crisi dell'Umanesimo}}
* {{Cita libro|cognome= Valcanover |nome= Francesco|titolo= L'opera completa di Tiziano |anno= 1969|editore= Rizzoli |città= Milano|cid= Valcanover}}
* {{cita libro|cognome= Vasari|nome= Giorgio|wkautore= Giorgio Vasari|titolo= Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori|annooriginale= 1568|url= http://www.liberliber.it/biblioteca/v/vasari/index.htm|anno=1997|editore= Newton Compton Editori|cid= Vasari}}
* {{cita libro|cognome= Vasari |nome= Giorgio|wkautore= Giorgio Vasari|curatore= G. Milanesi|titolo= Vita di Tiziano|anno=1994|editore=Studio Tesi}}
* {{Cita libro|cognome= Venturi |nome= Adolfo|titolo= Storia dell'arte italiana |anno= 1928|editore= |città= Milano}}
* {{Cita libro|cognome= Wind |nome= Edgar|titolo= Bellini's Feast of the Gods. A Study in Venetian Humanism |anno= 1948|editore= |città= Cambridge|lingua= en}}
* {{Cita libro|cognome= Zanetti|nome= Anton Maria|wkautore= Anton Maria Zanetti (1706-1778)|titolo= Varie pitture a fresco de' principali maestri veneziani |anno= 1760|editore= |città= Venezia}}
* {{cita libro|cognome= Zorzi|nome= Alvise|wkautore= Alvise Zorzi|titolo= La vita quotidiana a Venezia nel secolo di Tiziano|anno=1990|editore=Rizzoli}}
* {{cita libro|autore=[[Stefano Zuffi]]|titolo=Tiziano|editore=Mondadori Arte|città=Milano|anno=2008|isbn=978-88-370-6436-5|cid=Zuffi}}
=== Pubblicazioni ===
* {{cita pubblicazione | cognome=Jaynie Anderson | titolo=Giorgione, Titian and the Sleeping Venus | rivista=Tiziano e Venezia: convegno internazionale di studi | anno=1976 | pp=337-342 }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Alessandro Ballarin | titolo=Una nuova prospettiva su Giorgione: la ritrattistica degli anni Cinquecento-1503| rivista=Giorgione: atti del convegno | anno=1979 | pp=227-252 }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Diane H. Bodard | data= 1995| titolo=Tiziano, Federico Gonzaga e l'affare delle terre del Trevigiano| rivista=Quaderni di Palazzo Te | numero= 2| pp=27-33}}
* {{cita pubblicazione | autore=Annie Cloulas | titolo=Documents concernant Titien conservés aux Archives de Simancas | rivista=Mélanges de la Casa de Velázquez | volume=3 | numero=3 | anno=1967 | pp=197-288| url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/casa_0076-230x_1967_num_3_1_961?_Prescripts_Search_tabs1=standard|lingua=fr|cid=''Documents''}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Nicholas De Marco | data= luglio-dicembre 1992| titolo=Titian's Pietà: The Living Stone | rivista=Venezia Cinquecento | volume=II| numero=4 | pp=55-92}}
* {{cita web|url=http://www.tizianovecellio.it/Home/index.asp?IDCanale=9|titolo=Elenco dei dipinti di Tiziano|accesso=26 gennaio 2010|sito=Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore|cid=Fondazione Tiziano|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070614023147/http://www.tizianovecellio.it/Home/index.asp?IDCanale=9|dataarchivio=14 giugno 2007|urlmorto=sì}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Augusto Gentili | data= luglio-dicembre 1992| titolo=Titiano e il non finito | rivista=Venezia Cinquecento | volume=II| numero=4 | pp=93-127}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Augusto Gentili | data= 1995| titolo=Tiziano e Aretino tra politica e religione| rivista=Pietro Aretino nel Cinquecentenario della nascita (atti del congresso di Roma-Viterbo-Arezzo, Toronto, Los Angeles, 1992) | volume=1| pp=275-296}}
* {{cita web|autore=Augusto Gentili|url=http://www.tizianovecellio.it/Documenti/saggioGentili.doc|titolo=La pittura religiosa dell'ultimo Tiziano|accesso=26 gennaio 2010|sito=Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore|cid=Gentili|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060508054437/http://www.tizianovecellio.it/Documenti/saggioGentili.doc|dataarchivio=8 maggio 2006|urlmorto=sì}}
* {{cita pubblicazione | autore=Charles Hope | titolo=The 'Camerini d'Alabastro' of Alfonso d'Este I | rivista=[[The Burlington Magazine]] CXIII | numero=820 | anno=1971 | pp=641-650 |lingua=en}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Charles Hope | data= 1993| titolo=The Early Biographies of Titian | rivista=Titian 500, Studies in the History of Art | numero=45 | pp=167-197 }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Peter Meller | titolo=Il lessico ritrattistico di Tiziano | rivista=Tiziano e Venezia: convegno internazionale di studi | anno=1976 | pp=325-335 }}
* {{Cita libro|cognome= Morosini Rossetti |nome= Sergio|titolo= New findings in Titian's Fresco technique at the Scuola del Santo in Padua |edizione= Volume LXXXI Number 1|anno=1999|editore=The Art Bulletin|città=New York|lingua=en|cid= Morosini}}
* {{cita pubblicazione|cognome=Arturo Carlo Quintavalle|data=15 marzo 1993|titolo=Quando Tiziano volto' le spalle alla luce di Giorgione|rivista=Corriere della Sera|p=19|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/15/quando_Tiziano_volto_spalle_alla_co_0_93031516121.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090412110247/http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/15/quando_Tiziano_volto_spalle_alla_co_0_93031516121.shtml|cid=Quintavalle|urlmorto=sì|dataarchivio=12 aprile 2009}}
== Voci correlate ==
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* [[Francesco da Milano (pittore)]]
* [[Francesco Vecellio]]
*[[Cavalli nell'arte]]
*[[Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.titian-tizianovecellio.org/|Titian The complete works}}
* {{cita web|http://www.wga.hu/frames-e.html?/html/t/tiziano/index.html|Tiziano su Web Gallery}}
* {{cita web | 1 = http://eca.provincia.fe.it/ | 2 = ECA - Catalogo on-line del patrimonio artistico degli Estensi sparso per i musei del mondo | accesso = 3 maggio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151205134119/http://eca.provincia.fe.it/ | dataarchivio = 5 dicembre 2015 | urlmorto = sì }}
{{Controllo di autorità}}
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{{Vetrina|14|2|2010|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Tiziano|arg=biografie|arg2=arte}}
[[Categoria:Tiziano Vecellio| ]]
[[Categoria:Ritrattisti]]
[[Categoria:Cavalieri dello Speron d'oro]]
[[Categoria:Pittori di scuola veneta]]
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