Osamu Tezuka: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Sono convinto che i fumetti non debbano solo far ridere. Per questo nelle mie storie trovate lacrime, rabbia, odio, dolore e finali non sempre lieti.|Osamu Tezuka<ref>{{cita|McCarthy 2010|quarta di copertina}}.</ref>}}▼
▲{{Citazione|Sono convinto che i fumetti non debbano solo far ridere. Per questo nelle mie storie trovate lacrime, rabbia, odio, dolore e finali non sempre lieti.|Osamu Tezuka<ref>{{cita|McCarthy 2010|quarta di copertina}}</ref>}}
{{Bio
|Nome = Osamu
|Cognome = Tezuka
|PreData = {{
|Sesso = M
|LuogoNascita = Toyonaka
|GiornoMeseNascita = 3 novembre
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 9 febbraio
|AnnoMorte = 1989
|Attività = fumettista
|Attività2 =
|Attività3 = produttore televisivo
|AttivitàAltre = e [[Produttore cinematografico|cinematografico]]
|Nazionalità = giapponese
|Immagine = Osamu Tezuka 1951 Scan10008-2.
▲|Didascalia = Osamu Tezuka nel [[1985]] durante un'intervista.
}}
La sua prolificità e le sue tecniche e generi pionieristici gli
Uno dei tratti distintivi dell'[[anime|animazione giapponese]], gli "occhioni", furono inventati da Tezuka, che si basò su noti personaggi dei [[cartone animato|cartoni animati]]
▲La sua prolificità e le sue tecniche e generi pionieristici gli sono valsi i soprannomi di "padre dei manga" o addirittura "dio dei manga" (''manga no kamisama'')<ref>{{cita web|url=http://www.animeacademy.com/profile_tezuka_osamu.php|titolo="Profile: Tezuka Osamu"|editore=Anime Academy|accesso=18 giugno 2014|lingua=en|urlarchivio=https://archive.is/20071001164406/http://www.animeacademy.com/profile_tezuka_osamu.php|dataarchivio=1º ottobre 2007|urlmorto=sì}}</ref>.
Considerato spesso il più importante fumettista e animatore giapponese della storia, è riconosciuto come il padre dello "story manga". Ha avuto un ruolo fondamentale nel campo dell'animazione giapponese, contribuendo profondamente a popolarizzarla, fondando nel 1961 lo storico studio [[Mushi Production]] e producendo la prima vera e propria serie [[anime]] della storia, ''[[Astro Boy]]'', del 1963.▼
▲Uno dei tratti distintivi dell'[[anime|animazione giapponese]], gli "occhioni", furono inventati da Tezuka, che si basò su [[cartone animato|cartoni animati]] occidentali dell'epoca come ''[[Betty Boop]]'' di [[Max Fleischer]] e ''[[Topolino]]'' di [[Walt Disney]]. Per avere un'idea della sua produttività, la raccolta ''Complete Manga Works of Tezuka Osamu'' (手塚治虫漫画全集, pubblicata in Giappone) comprende oltre 400 volumi e più di 80.000 pagine, tuttavia la sua produzione completa è stimata comprendere oltre 700 storie e un totale di circa 170.000 tavole.
▲Considerato spesso il più importante fumettista e animatore giapponese della storia, è riconosciuto come il padre dello "story manga". Ha avuto un ruolo fondamentale nel campo dell'animazione giapponese, contribuendo profondamente a popolarizzarla, fondando nel 1961 lo storico studio [[Mushi Production]] e producendo la prima vera e propria serie [[anime]] della storia, ''[[Astro Boy]]'' del 1963.
== Biografia ==
Tezuka nacque a [[Toyonaka]], nella [[prefettura di Osaka]] (nella [[Kansai|regione del Kansai]]), il 3 novembre del [[1928]], ma crebbe a [[Takarazuka (città)|Takarazuka]], una cittadina della [[prefettura di Hyōgo]], dove la famiglia si trasferì quando lui non aveva che cinque anni d'età, e dove, nel [[1994]], verrà poi edificato un museo in sua memoria. Era un discendente di [[Hattori Hanzō]]<ref>{{cita pubblicazione|url=http://tezukaosamu.net/en/museum/permanent_1.html|editore=Tezuka|titolo=Osamu Permanent Exhibition|contributo=Birth|accesso=18 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924040909/http://tezukaosamu.net/en/museum/permanent_1.html|urlmorto=sì}}.</ref>, celeberrimo [[samurai]] vissuto durante il [[periodo Sengoku]] ([[1467]]-[[1600]]).
▲Da ragazzo lo appassionano anche il contatto con la natura e la vita combattiva degli [[insetti]]. Scriverà: «Tanto tempo fa, molti dei piccoli inferni che si svolgevano nei campi proprio vicino a casa mia mostravano la gioia del vivere, instancabilmente e nonostante tutto»<ref>O. Tezuka, ''Salviamo il pianeta di vetro'', citato in {{cita|''Una biografia manga, vol. 1''|p. 106}}.</ref>.
Mentre frequenta le scuole medie, è colpito da una gravissima forma di [[micosi]] a entrambe le braccia, che rischiano di dover essere amputate. Il ragazzo si sottopone a una lunga cura, e resta per molto tempo senza poter utilizzare gli arti superiori, costretto a restare fermo giorno e notte in posizione seduta, dovendo dipendere dagli altri persino per i propri bisogni corporali. Una volta guarito, sarà colpito negli anni seguenti da altre micosi, ma non altrettanto gravi. Durante la malattia, Tezuka aveva temuto di non poter mai più disegnare, e il buon esito della cura lo convince che i medici siano persone straordinarie, il che lo spinge a voler diventare anche lui medico.<ref>{{cita|''Una biografia manga, vol. 1''|pp. 151-155}}.</ref>
Intanto infuria il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]]: il ricordo dei raid aerei e delle stragi di civili rimarrà un incubo indelebile nella memoria di Tezuka, che nelle sue opere tornerà sempre a descrivere le atrocità della guerra.<ref>{{cita|''Una biografia manga, vol. 1''|pp. 168-169}}.</ref>
[[File:Tezuka Osamu.JPG|miniatura|Osamu Tezuka nel [[1953]]]]
Terminati gli studi scolastici, si iscrive nel [[1946]] alla facoltà di [[Medicina]] dell'[[Università di Osaka]], laureandosi nel [[1952]]. Dopo aver conseguito il titolo, si specializza nel [[1961]], ma non eserciterà mai il mestiere di medico. Infatti nel
Il creatore di Astro Boy e tanti altri manga di successo}}</ref>
I lavori successivi sono dedicati alla [[fantascienza]]: ''[[Lost World - Zenseiki]]'' ([[1948]]), ''[[Metropolis (manga)|Metropolis]]'' ([[1949]]) e ''Kitaru beki sekai'' ([[1951]]), che registrano un boom di vendite con oltre
Nel [[1950]] crea una delle sue opere più celebri, ''Jungle Taitei'' (''[[Kimba, il leone bianco]]'') per il mensile ''[[Manga Shonen]]'', che anticipa in un certo senso le tematiche
▲Terminati gli studi scolastici, si iscrive nel [[1946]] alla facoltà di [[Medicina]] dell'[[Università di Osaka]], laureandosi nel [[1952]]. Dopo aver conseguito il titolo, si specializza nel [[1961]], ma non eserciterà mai il mestiere di medico. Infatti nel [[1946]], proprio mentre si iscriveva all'Università, esordisce, diciottenne, nel campo dei [[manga]], grazie alla pubblicazione della serie ''[[Maachan no Nikkichō]]''. Il successo vero e proprio, però, arriva l'anno seguente con ''Shin Takarajima'', che lo pubblicizza agli occhi del grande pubblico giapponese, evidenziando la carica di originalità, che già le prime opere di Tezuka mostravano. Tra i tratti più interessanti ci sono l'uso innovativo delle inquadrature, quasi cinematografiche, che creano una forte dinamicità nelle tavole, ribaltando i canoni dei manga statici dell'epoca.
[[File:Tezuka museum.jpg|left|thumb|Osamu Tezuka Manga Museum a [[Takarazuka (città)|Takarazuka]], [[Giappone]]]]▼
▲I lavori successivi sono dedicati alla [[fantascienza]]: ''Lost World - Zenseiki'' ([[1948]]), ''[[Metropolis (manga)|Metropolis]]'' ([[1949]]) e ''Kitaru beki sekai'' ([[1951]]), che registrano un boom di vendite con oltre 400.000 copie ciascuno.
Nel 1952 il [[Pinocchio (film 1940)|Pinocchio]] di [[Walt Disney]] arriva in Giappone, Tezuka rimanendone ammaliato e affascinato decide di creare un [[Pinocchio ( manga)|omonimo manga]] (pubblicato in un unico [[tankōbon]]) che mischia il film d'animazione con il [[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino|libro originale]]. <ref>{{Cita libro|autore=Osamu Tezuka|wkautore=Osamu Tezuka|autore2=Carlo Collodi|wkautore2=Carlo Collodi|titolo=Pinocchio|data=8 settembre 2011|editore=PEGASUS SRL|ISBN=8874713347}}</ref>
▲Nel [[1950]] crea una delle sue opere più celebri, ''Jungle Taitei'' (''[[Kimba, il leone bianco]]'') per il mensile ''[[Manga Shonen]]'', che anticipa in un certo senso le tematiche de ''"[[Il re leone]]"'' della [[Disney]] (ancora oggi i sostenitori di Tezuka continuano a chiedere alla [[Disney]] il risarcimento di una cospicua cifra per plagio del soggetto).
Il personaggio più celebre della produzione di Tezuka prende vita due anni più tardi, nel [[1952]]: nasce così ''Tetsuwan Atom'' (''[[Astro Boy]]''), un personaggio che ha avuto (ed ha tutt'oggi) un successo unico ed assolutamente ineguagliabile nella [[storia del fumetto]] giapponese.
Nel [[1954]], sulla rivista ''Shojo Club'', nasce ''Ribbon no kishi'' (''[[La principessa Zaffiro]]''), che viene oggi considerato da molti il primo ''[[shōjo]]'' ([[fumetto]] per ragazze) moderno, che avrà un seguito nel [[1959]] e una seconda pubblicazione rivista e corretta nel [[1963]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://tezukaosamu.net/en/about/1950.html|titolo=About Osamu Tezuka 1950 - 1959}}</ref>
Sempre nel
Presto il ruolo di [[mangaka]] non basta a Tezuka, che diventa anche [[animazione|animatore]], dichiarando più volte che "il fumetto è la vera moglie, l'animazione l'amante". Nel [[1958]] collabora con la casa di produzione [[Toei Doga]] per la realizzazione del [[lungometraggio]] animato ''Saiyuki''.<ref name=":0" />
Nel giugno [[1961]] fonda la propria casa di produzione di [[anime]], la ''Tezuka Osamu Production Doga-bu'', divenuta nel [[1963]] la [[Mushi Production]] ("mushi" significa insetto, ed è un ''[[kanji]]'' usato spesso da Tezuka per scrivere il proprio nome).[[File:Osamu-tezuka-713539.jpg|miniatura|Osamu Tezuka|sinistra]]
Nel
Accanto alla produzione di serie commerciali, Tezuka affianca alcuni lavori più sperimentali, che sfruttano nuove tecniche di [[animazione]] non tradizionali. Tra le opere di questo tipo figurano ''Aru machikado no monogatari'' ([[1962]]), ''Memorii'' ([[1964]]), ''Tenrankai no E'' ([[1966]]) e ''Jumping'' ([[1984]]), grazie al quale vince il ''Grand Prix'' dello ''Zagreb International Animation Festival'' nel [[1984]]; ''Onboro Film'' ([[1985]]) gli vale il ''Grand Prix'' alla prima edizione dell
Il 14 giugno
Nel [[1971]] Tezuka abbandona la ''Mushi'', che fallisce nel [[1973]], per dedicarsi alla sua nuova società, la [[Tezuka Productions]], fondata a [[Tokyo]] nello stesso anno, con cui realizza la serie ''Fushigi na Melmo'' (''[[I bon bon magici di Lilly]]'').
Tezuka prosegue comunque la sua prolifica e continua produzione di [[manga]]: ''[[Budda (manga)|Budda]]'', una personale rivisitazione avventurosa della vita di [[Gautama Buddha|Gautama Siddharta]] viene pubblicato tra il [[1972]] ed il [[1983]], mentre nel [[1973]] dà inizio a ''[[Black Jack]]'', una serie molto lunga, composta da 25 volumi per più di 5'000 tavole, dedicata alle avventure di un abilissimo medico senza licenza, apparentemente avido e cinico, in realtà una figura tragica e umana.<ref>{{Cita web|url=https://tezukaosamu.net/en/about/1970.html|titolo=About Osamu Tezuka 1970 - 1979}}</ref>
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] continua a sfornare albi di successo senza sosta. L'opera più significativa di questo decennio è il dramma storico ''Adolf ni tsugu'' (''[[La storia dei tre Adolf]]''), ambientato durante la [[seconda guerra mondiale]] e pubblicato tra il
Tezuka continuò a disegnare fino a che si spense il 9 febbraio [[1989]], all'età di 60 anni, per via di un cancro allo stomaco. I dottori non comunicarono al paziente la sua malattia e Tezuka pretese di continuare a disegnare fino agli ultimi istanti di vita: la moglie ha dichiarato che le ultime parole del marito sono state {{nihongo|«Vi prego, lasciatemi lavorare!»|頼むから仕事をさせてくれ|Tanomu Kara shigoto wo sasetekure}}. Si può visitare la sua tomba nel cimitero del tempio {{nihongo|Souzenji|總禅寺|}}, a [[Tokyo]].<ref>{{cita web|url=http://nichirei-ohaka.jp/celebrity/teduka-osamu.html|titolo=Informazioni sulla tomba di Osamu Tezuka|lingua=jp|accesso=13 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161028010819/http://nichirei-ohaka.jp/celebrity/teduka-osamu.html|urlmorto=sì}}</ref>
La morte di Tezuka ha lasciato incompiute le due serie ''Ludwig B.'' ([[1987]]) e ''Neo Faust'' ([[1988]]). Poco prima della sua morte, più volte alcuni importanti giornali giapponesi hanno portato avanti una campagna a favore dell'assegnazione a Osamu Tezuka del [[premio Nobel per la Letteratura]]. Nel [[1994]] la città di [[Takarazuka (città)|Takarazuka]] ha aperto un museo in sua memoria, e
== Carriera come fumettista ==
Osamu Tezuka è stato uno dei fumettisti più prolifici della storia, scrivendo e disegnando più di 700 manga, per un totale di oltre 150
La prima opera importante, che lo lanciò al successo, fu ''[[
=== Kimba, il leone bianco ===
Nel 1950, Osamu Tezuka creò ''[[Kimba, il leone bianco]]'', una tra le serie cardine della sua produzione. Il manga fu pubblicato dal 1950 al 1954, in Giappone, sulla rivista [[Manga Shonen]], ottenendo un grandissimo successo. Nel 1965, il fumetto divenne la prima serie animata a colori della storia dell'animazione giapponese, nonché primo anime ad avere animali umanizzati nel ruolo di protagonisti.
La serie animata conobbe successo anche in Italia, trovando una prima diffusione al cinema, nel 1966, e successivamente approdò in televisione, nel 1977. Nel 1989, dall'anime fu tratto un remake, dal titolo
''[[Kimba, il leone bianco]]
=== Astro Boy ===
Nel 1951, Osamu Tezuka creò una breve serie, dal titolo ''[[Atom Taishi]]'', dalla quale ebbe origine, successivamente, il manga ''[[Astro Boy]]'', considerato uno dei suoi massimi capolavori, nonché la sua opera più famosa ed uno dei più importanti e influenti manga della storia del fumetto giapponese. Una versione prototipo di Atom, il ragazzo robot protagonista di [[Astro Boy]], detenne infatti, nella serie ''[[Atom Taishi]]'', la sua prima apparizione.
La vicenda di [[Astro Boy]] prende il via da un tragico incidente: un bambino di nome Tobio, amato figlio di un professore e a capo del Ministero della Scienza, muore in un incidente stradale.
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Più tardi, il Professor Ochanomizu, nuovo ministro della scienza, lo prende con sé e lo adotta. Il professore, inoltre, lo dota di potenti armi e di nuovi poteri, dando al robot bambino la capacità di provare emozioni umane.
Il manga conobbe subito una notevole popolarità e contribuì a lanciare Tezuka nell'olimpo dei grandi autori di fumetti. L'opera vendette all'incirca
Nel 1963, dal manga
=== La principessa Zaffiro ===
Nel 1953, con l'opera ''[[La principessa Zaffiro]]'', Osamu Tezuka
Il manga ha avuto quattro diverse trasposizioni cartacee:
* La prima fu pubblicata tra il 1953 e il 1956, e segue la storia originale, che vede la principessa Zaffiro, nascondere al mondo la sua vera natura di donna e fingersi maschio per ereditare il trono visto che, nel regno fatato in cui la trama si ambienta, vige la [[lex salica]]. Vari problemi porteranno alla luce la vera identità della principessa la quale, con l'aiuto del suo animo forte
* La seconda fu pubblicata tra il 1958 e il 1959, e segue le vicende dei figli di Zaffiro, due gemelli, uno maschio e uno femmina, chiamati Sapphire e Frantz.
▲*La prima fu pubblicata tra il 1953 e il 1956, e segue la storia originale, che vede la principessa Zaffiro, nascondere al mondo la sua vera natura di donna e fingersi maschio per ereditare il trono visto che, nel regno fatato in cui la trama si ambienta, vige la [[lex salica]]. Vari problemi porteranno alla luce la vera identità della principessa la quale, con l'aiuto del suo animo forte e mascolino, dovrà combattere contro mille avversità.
* La
* La
=== Budda ===
Il manga ''[[Budda (manga)|Budda]]'', pubblicato nel 1972 sulla rivista per ragazzi ''[[Kibo no Tomo]]'', rappresenta un'altra opera importante di Osamu Tezuka. Il fumetto divenne una delle opere più lunghe disegnate dall'autore, il quale la portò a termine dopo ben undici anni di lavoro. In Italia la serie venne pubblicata in 14 volumi dalla [[Hazard Edizioni]], dal 1999 al 2002.
Il fumetto è ispirato alla vita di [[Gautama Buddha]], con l'aggiunta di vari elementi avventurosi o fantastici, spesso anche comici. Per poter illustrare in maniera precisa la situazione contraddittoria del sistema indiano delle caste, Tezuka inserì nell'opera vari personaggi inventati.
In questo manga, Tezuka s'impegnò a dar vita a un Bildungsroman ([[romanzo di formazione]]) in cui la condizione degli esseri umani e i valori del
=== Black Jack ===
Nel 1973, la casa editrice [[Akita Shoten]] pubblicò il manga ''[[Black Jack]]'', spesso considerato il fumetto preferito dai fan di Tezuka. In Italia, la serie giunse nel 1995, con una raccolta di episodi stampata dalla allora casa editrice [[Dynamic Italia]].
La serie venne poi interamente pubblicata in 25 volumi dalla [[Hazard Edizioni]] a partire dal 2002. Dal manga, nel 1993 furono tratti 10 OAV diretti da [[Osamu Dezaki]], che nel 1996 diresse anche il film
Nel 2011 fu tratta dal manga una versione [[live action]] come film TV con [[Masaki Okada]] nel ruolo del personaggio protagonista.
Il fumetto segue le vicende di un medico senza licenza, conosciuto con il nome di Black Jack, il quale risulta essere un chirurgo dalla straordinaria abilità che gli permette di curare malattie considerate incurabili da tutti gli altri medici. Questo lo rende molto ricercato da chiunque abbia un problema di natura
Dalla serie furono tratti tre film:
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=== La storia dei tre Adolf ===
Nel 1983, Osamu Tezuka scrisse e disegnò ''[[La storia dei tre Adolf]]'', un manga pubblicato in Giappone fino al 1985
Il manga è considerato da molti il suo capolavoro, nonché la sua opera più ambiziosa e matura, nella quale il fumettista ripercorre uno degli eventi più drammatici della storia dell'umanità: la seconda guerra mondiale e le vicende legate al razzismo del popolo tedesco nei confronti di quello ebraico.
Il fumetto segue in parallelo le vicende di tre persone chiamate Adolf: Adolf Kamil, un ragazzo ebreo, Adolf Kaufmann, un ragazzo tedesco e Adolf Hitler, il famigerato dittatore conosciuto
Nel fumetto si scopre che [[Adolf Hitler]] ha in realtà origini ebree. La cosa potrebbe non essere stata inventata da Tezuka stesso. Difatti, esiste una teoria mai del tutto confermata che vedrebbe il nonno paterno di Hitler avere discendenza ebraica.
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Le tematiche affrontate nel manga spaziano per dodici cicli: l'Alba, il Futuro, Yamato, l'Universo, il Mito, la Resurrezione, il Manto di piume, la Nostalgia, la Guerra civile, la Vita, gli Esseri Fantastici, il Sole. L'opera consta di 12 libri, divisi in 16 volumi:
* ''Il libro dell'alba''
* ''Il libro del futuro''
* ''Il libro di Yamato''
* ''Il libro dell'universo''
* ''Il libro del mito''
* ''Il libro della resurrezione''
* ''Il libro della nostalgia''
* ''Il libro della guerra civile''
* ''Il libro della vita''
* ''Il libro degli esseri fantastici''
* ''Il libro del sole''
* ''Le origini (Prequel 1956)''
== Carriera come animatore ==
=== Nascita della Mushi Production ===
Nel 1961 Osamu Tezuka
La decisione di dedicarsi all'animazione in modo indipendente, nacque in Tezuka dopo il successo riscosso dal suo primo film diretto, ''[[Saiyūki]]'' del 1960, prodotto dalla [[Toei Doga]].
L'anno dopo fondò lo studio, che inizialmente aveva il nome di Tezuka Osamu Productions Doga-bu, e nel 1962, dopo averlo ribattezzato Mushi Production, produsse, insieme al neonato studio, l'anime
Lo studio ottenne il primo grande successo con l'anime di ''[[Astro Boy]]'', e nel 1965 produsse la prima serie animata a colori della storia dell'anime, ''[[Kimba il leone bianco]]''. A questa seguirono, nel 1967, ''[[The
=== Le mille e una notte ===
Nel 1969, sotto contratto con la [[Nippon Herald]], una casa di distribuzione cinematografica, Tezuka realizzò uno dei suoi progetti animati più ambiziosi: il kolossal animato ''[[Le mille e una notte (film 1969)|Sen'ya Ichiya Monogatari]]'' (''Le mille e una notte''), tratto dalla celebre raccolta di novelle orientali ''[[Le mille e una notte]]''. Il lungometraggio segna l'inizio di un nuovo genere dell'animazione giapponese, conosciuto con il nome di [[animerama]], ovvero un tipo di anime destinato esclusivamente ad un pubblico adulto, comprendente un contenuto altamente erotico, e dallo stile grafico molto sperimentale, influenzato dalla pop art. La Mushi Production, a cavallo degli anni 60-70, era specializzata anche in questo tipo di produzioni.
Il film, diretto da [[Eiichi Yamamoto]], aveva una durata complessiva di ben 143 minuti, contava 120.000 disegni, e per la sua realizzazione furono coinvolte 800 persone. Riscosse un grande successo al botteghino. L'incasso fu di circa tre volte i costi di produzione, ma siccome per contratto solo un terzo fu destinato alla Mushi, quest'ultima registrò un ennesimo passivo di bilancio. La Herald, che al contrario se ne era uscita decisamente bene, commissionò alla Mushi un nuovo animerama.
=== Cleopatra ===
Fu così che l'anno dopo, nel 1970, uscì ''[[Kureopatora]]'' (''Cleopatra''), diretto da Tezuka stesso in collaborazione con [[Eiichi Yamamoto]]. Il film aveva un contenuto erotico maggiormente esplicito rispetto al precedente film, e si rivelò anche più costoso da produrre.
Quando uscì nelle sale, riscosse un successo inferiore rispetto al precedente animerama.
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* ''[[Capitan Jet]]'' (1977-1978)
* ''[[Astro Boy]]''; serie remake dell'originale prodotta tra il 1980 e il 1981
* ''[[Kimba, il leone bianco]]''; serie remake dell'originale, conosciuta come "Le nuove avventure di Kimba, il leone bianco" e prodotta tra il 1989 e il 1990
Riga 191:
== Vita privata ==
Suo figlio [[Makoto Tezuka]] è un regista di [[film]] e [[anime]] e scrittore, scrivendo anche un libro in cui raccontava il suo punto personale di vista per la vicenda di Kimba e Il Re Leone.
Tezuka è stato il mentore di famosissimi autori di [[manga]], come [[Shōtarō Ishinomori]] e [[Gō Nagai]].
Si divertiva a collezionare [[insetti]], si interessava di [[entomologia]], era un fan di [[Walt Disney]]
Era un agnostico, ma fu seppellito in un cimitero buddista a Tokyo.<ref>{{Cita web|url=https://medium.com/askasubi/gringo-lincompiuta-del-dio-dei-manga-b2d87258401e|titolo=Manuel Crispo: "Gringo - l'Incompiuta del dio dei manga"|accesso=16 maggio 2021|dataarchivio=16 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210516122354/https://medium.com/askasubi/gringo-lincompiuta-del-dio-dei-manga-b2d87258401e|urlmorto=sì}} URL consultato il 16 maggio 2021.</ref>
Venne nominato in suo onore l'asteroide [[3998 Tezuka]], scoperto da [[Takuo Kojima]] proprio nell'anno della morte del mangaka.
== Museo ==
▲[[File:Tezuka
L'Osamu Tezuka Memorial Hall (Takarazuka's Tezuka Osamu Memorial Hall) fu inaugurato il 25 aprile 1994. Si presenta come un grande edificio a tre piani.
Riga 218 ⟶ 221:
* 1977 [[Premio Kodansha per i manga]] per ''[[Black Jack]]'' e ''[[The Three-Eyed One]]''
* 1980 [[Inkpot Award]], [[San Diego Comic-Con]]
* 1983 [[Premio Shogakukan per i manga]] per ''[[
* 1984 [[Animafest Zagreb]] Gran Premio per ''Jumping''
* 1985 [[Hiroshima International Animation Festival]] per ''Onboro-Film''
Riga 224 ⟶ 227:
* 1989 [[Nihon SF Taisho Award]] - Special Award
* 1989 [[Ordine del Sacro Tesoro]], classe terza (postumo)
* 2004 [[Eisner Award]] per ''[[
* 2005 Eisner Award per ''
* 2009 Eisner Award per ''[[Dororo]]''
▲* Osamu Tezuka usava, alle volte, prendere personaggi o situazioni presenti in alcune delle sue opere già realizzate, inserendole e modellandole dentro opere nuove; questa non era certo una cosa nuova, ma nonostante ciò tale metodo fu soprannominato "metodo Osamu Tezuka" in suo onore, che viene spesso usato da molti [[mangaka]].
▲* La casa editrice [[Shūeisha]], quella di Weekly Shonen Jump, ha dedicato all'autore un concorso per esordienti mangaka chiamato "Premio Tezuka".
▲*[[Stanley Kubrick]] era un suo ammiratore, tanto da averlo invitato a collaborare a ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' per gli elementi visivi. Tezuka avrebbe però cortesemente declinato per via del carattere inverosimilmente spocchioso per il quale Kubrick era noto sul set.<ref>Man-Ga! N.1, maggio-giugno 2012</ref>
== Manga realizzati ==
{{div col}}
* ''[[
* ''[[Astro Boy]]'' (1952)▼
* ''[[Ayako (manga)|Ayako]]'' (1972)▼
* ''[[Black Jack]]'' (1973)▼
* ''[[Budda (manga)|Budda]]'' (1972)▼
* ''[[Don Dracula]]'' (1979)▼
* ''[[Dororo]]'' (1967)▼
▲* ''[[I bon bon magici di Lilly]]'' (1970)
* ''[[Joe e il capitano]]'' (?)▼
* ''[[Kenjū tenshi]]'' (1949)
* ''[[Metropolis (manga)|Metropolis]]'' (1949)
* ''[[Kimba, il leone bianco]]'' (1950)
▲* ''[[Astro Boy]]'' (1952)
* ''[[La principessa Zaffiro]]'' (1953)
* ''[[Kirihito]]'' (1966)
* ''[[
* ''[[La Fenice (manga)|La Fenice]]'' (1967)
* ''
* ''[[
* ''[[
* ''[[
▲* ''[[Ayako (manga)|Ayako]]'' (1972)
▲* ''[[Budda (manga)|Budda]]'' (1972)
* ''[[Barbara (manga di Osamu Tezuka)|Barbara]]'' (1973)
▲* ''[[Black Jack]]'' (1973)
* ''[[MW (manga)|MW]]'' (1976)
▲* ''[[Pinocchio (manga)|Pinocchio]]'' (?)
* ''[[Unico (manga)|Unico]]'' (1976)
▲* ''[[Don Dracula]]'' (1979)
* ''[[La storia dei tre Adolf]]'' (1983)
▲* ''[[Joe e il capitano]]'' (?)
{{div col end}}
== Filmografia parziale ==
Di seguito sono stati selezionati alcuni dei lungometraggi animati prodotti da Osamu Tezuka o tratti dalle sue opere.
* ''[[Saiyūki]]'' (1960)
* ''[[Arabian Nights: Sinbad the Sailor]]'' (1962)
* ''[[Doggie March]]'' (1963)
* ''[[Astro Boy: The Brave in Space]]'' (1964)
* ''[[Ningyo (film)|Ningyo]]'' (1964)
* {{nihongo|''[[Le mille e una notte (film 1969)|Le mille e una notte]]''|千夜一夜物語|Senya Ichiya Monogatari}} (1969)
* {{nihongo|''[[Kureopatora|Cleopatra]]''|クレオパトラ|Kureopatora}} (1970)
*[[The Fantastic Adventure of Unico 1]] (1981)▼
* ''[[The Fantastic Adventure of Unico
* ''[[
* ''[[Muramasa (film)|Muramasa]]'' (1987)
== Note ==
Riga 282:
== Bibliografia ==
* Monica Piovan, ''Osamu Tezuka: L'arte del fumetto giapponese'', Musa Edizioni, 1996. {{noISBN}}
* {{cita libro | autore=Tezuka Production | titolo=Osamu Tezuka: Una biografia manga, vol. 1 |
* Helen McCarthy, ''Anime Encyclopedia'', Berkeley, Stone Bridge Press, 2006. ISBN 978-1-933330-10-5
* {{cita libro | cognome=McCarthy | nome=Helen | titolo=Osamu Tezuka: il dio del manga |
*Matteo Di Bella, ''Dragon Ball. Da Tezuka a Toriyama'', Crac Edizioni, 2023. ISBN 978-88-97389-58-3
== Voci correlate ==
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* [[Mushi Production]]
* [[Metropolis (film 2001)]]
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== Collegamenti esterni ==
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{{Osamu Tezuka}}
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