Castelfranco Veneto: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati del Veneto|maggio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castelfranco Veneto
|Panorama = CastelfrancoV porta.jpg
|Didascalia = La porta ovest di accesso al centro, detta "del Musile".
|Bandiera = Castelfranco_Veneto-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Castelfranco Veneto-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Veneto Treviso
|Amministratore locale = Stefano Marcon
|Divisione amm grado 2=Treviso
|Partito = [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Amministratore locale=[[Stefano Marcon]]
|Data elezione = 15-6-2015
|Partito=[[Lega Nord]]
|Data elezionerielezione =15 5-610-20152020
|Data istituzione =
|Altitudine = 43
|Sottodivisioni =[[Campigo]], [[Salvarosa]], [[Salvatronda]], [[San Floriano (Castelfranco Veneto)|San Floriano]], [[Sant'Andrea oltre il Muson]], [[Treville (Castelfranco Veneto)|Treville]], [[Villarazzo]]
|Abitanti= 33511
|Divisioni confinanti = [[Castello di Godego]], [[Loreggia]] (PD), [[Resana]], [[Riese Pio X]], [[San Martino di Lupari]] (PD), [[Santa Giustina in Colle]] (PD), [[Vedelago]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
|Zona sismica = 2
|Aggiornamento abitanti=30-3-2018
|Gradi giorno = 2429
|Sottodivisioni=[[Campigo]], [[Salvarosa]], [[Salvatronda]], [[San Floriano (Castelfranco Veneto)|San Floriano]], [[Sant'Andrea oltre il Muson]], [[Treville (Castelfranco Veneto)|Treville]], [[Villarazzo]] Bellavenezia
|Nome abitanti = castellani
|Divisioni confinanti=[[Castello di Godego]], [[Loreggia]] (PD), [[Resana]], [[Riese Pio X]], [[San Martino di Lupari]] (PD), [[Santa Giustina in Colle]] (PD), [[Vedelago]]
|Patrono = [[Liberale d'Altino|san Liberale]]
|Zona sismica=3
|Festivo = 27 aprile
|Gradi giorno=2429
|PIL =
|Nome abitanti=castellani
|PIL procapite =
|Patrono=[[san Liberale]]
|Festivo=27 aprile
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa = Map of comune of Castelfranco Veneto (province of Treviso, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
|Diffusività=
}}
 
'''Castelfranco Veneto''' (''CastèoCasteo'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |p= 193 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 33 511{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Treviso]] in [[Veneto]]. È il terzo comune della provincia per popolazione dopo il capoluogo [[Treviso]] e [[Conegliano]].
 
Situato in posizione centrale fra i capoluoghi veneti di [[Treviso]], [[Padova]] e [[Vicenza]], è una città murata con un [[castello]] [[medioevo|medievale]] in ottimo stato di conservazione.
 
Città natale del [[Giorgione]], ne conserva l'antica dimora, [[Casa Giorgione]], e, in una cappella del [[Duomo di Castelfranco Veneto|Duomo]], la famosa ''[[Pala di Castelfranco]]''.
 
== Geografia fisica ==
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===Le origini e il toponimo===
[[File:CastelfrancoV mura.jpg|thumb|left|Un tratto delle mura]]
L'insediamento murario di Castelfranco fu fondato tra il [[1195]] ed il [[1199]] quando il Comune di [[Treviso]], da poco formatosi, sentì la necessità di presidiare il confine con le rivali [[Padova]] e [[Vicenza]], in un'area dove il fiume [[Musone (Veneto)|Muson]] rappresentava l'unica effimera demarcazione naturale. Il luogo prescelto era posto in una posizione strategica: un terrapieno preesistente sulla sponda orientale del corso d'acqua, prossimo alla confluenza tra le vie [[via Postumia|Postumia]] e [[via Aurelia (Veneto)|Aurelia]] e in posizione centrale tra i fortilizi signorili di [[Castello di Godego]] e [[Treville (Castelfranco Veneto)|Treville]] e vescovili di [[Salvatronda]], [[Riese Pio X|Riese]] e [[Resana]].
 
I lavori furono diretti dal conte Schenella di Collalto, che v'impiegò circa cinquecento maestri muratori e mille «guastatori» (manovali). In un decennio la costruzione poteva dirsi completa: attorno alle mura del castello fu scavato un fossato nel quale vennero deviate le acque di due immissari (acque di risorgiva) del Muson: l'Avenale ed il Musonello.
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===Il dominio veneziano===
Il 23 gennaio [[1339]] il castello passa, con Treviso, a [[Repubblica di Venezia|Venezia]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Rosetta Merotto|autore2=Silvia Rigo|anno=2023|mese=aprile|titolo=Da Castelfranco a Bassano: L'ufficio di Posta - Strada "la Castellana"|rivista=Storia Veneta|numero=71|p=30}}</ref>. Dopo una breve dominazione dei [[Carraresi]] (1380-1388, nella persona di [[Francesco I da Carrara]]), di cui resta traccia negli affreschi interni alla volta della Torre civica, Castelfranco segue le sorti della Repubblica veneta superando anche la crisi determinata dalla [[Guerra della Lega di Cambrai]], quando nel 1509 il castello fu occupato dalle truppe di [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano d'Asburgo]], che ne fece il proprio quartier generale. Conclusasi la guerra nel [[1515]], dal [[1517]] Castelfranco ritorna definitivamente sotto il dominio della Serenissima.
 
Questo è il periodo di massimo splendore per Castelfranco, specie dal punto di vista economico. La Repubblica favorisce la colonizzazione del territorio e lo sfruttamento dei fondi ancora vacanti e, di conseguenza, si rafforza la commercializzazione di prodotti agricoli; il tessuto urbano si consolida con edifici in muratura con funzioni mercantili, caratterizzati da portici e magazzini ai piani terra; il mercato era presso il lato nord del castello, articolandosi in una parte per il bestiame e in un'altra per biade e ortaggi. Nel frattempo, la campagna diventa ambita meta di villeggiatura per le famiglie del [[patriziato (Venezia)|patriziato]], che qui erigono le loro [[villa veneta|ville]]. Questi fenomeni permettono a Castelfranco di tagliare progressivamente i legami con Treviso e di inserirsi autonomamente nel territorio.
 
Al contempo, in città si sviluppa un vivace clima culturale, divenendo punto di convergenza per vari artisti e architetti. Nel [[XVIII|Settecento]], con la decadenza della capitale, Castelfranco si proietta verso i centri della terraferma (prima fra tutte [[Padova]]) divenute i nuovi poli della cultura. Gli intellettuali provengono da alcune famiglie patrizie ormai radicate in zona, come i Riccati, e promuovono diversi interventi urbanistici, sia all'interno (duomo e [[Teatro Accademico (Castelfranco Veneto)|teatro Accademico]]) che all'esterno delle mura (pieve nuova, ospedale di San Giacomo).[[File:Castelfranco Veneto, giardino pubblico (xilografia).jpg|sinistra|miniatura|Castelfranco Veneto, giardino pubblico.]]
=== L'Ottocento ===
 
===L'Ottocento===
Dopo la caduta di Venezia nel [[1797]], anche Castelfranco passò dai francesi agli austriaci e viceversa, sino a divenire definitivamente austriaca nel [[1814]]. La dominazione austriaca cessò il 15 luglio [[1866]], con l'annessione del Veneto al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
=== Il Novecento ===
Nel novecento Castelfranco diviene un [[nodo ferroviario]] di rilevanza strategica del Veneto centrale. Alla stazione ferroviaria cittadina vi arrivavano quotidianamente convogli bellici diretti ai vari fronti italiani. Castelfranco Veneto, nella [[notte di San Lorenzo]] del [[1917]], viene pesantemente bombardata e molteplici furono i danni che la città dovette subire. Negli anni a seguire, tra il [[1927]] e il [[1944]], nella cittadina si insedia un'amministrazione locale [[Fascismo|fascista]] e, successivamente, vi è la comparsa sul territorio di un [[Podestà (fascismo)|podestà]] e di [[Commissario prefettizio|commissari prefettizi]] fascisti. Durante la [[seconda guerra mondiale]] ([[1939]]-[[1945]]) vi sono nuovi bombardamenti e Castelfranco subisce nuovi danni e lutti. Tra il [[1944]] e il [[1945]] si attiva nelle zone limitrofe alla città la [[Brigata Cesare Battisti|Brigata partigiana “Cesare Battisti"]] che grazie alla sua iniziativa partigiana rende la cittadina finalmente libera. Il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] nomina come amministratore locale Alberto Mario Bossum, che rimarrà in carica sino al 4 marzo 1946. <ref>{{Cita web|url=https://www.comune.castelfrancoveneto.tv.it/index.php?area=14&menu=67&page=218|titolo=Castelfranco Veneto: cenni storici - Comune Castelfranco Veneto|sito=www.comune.castelfrancoveneto.tv.it|accesso=2024-10-02}}</ref>
 
=== Simboli ===
;Stemma
[[File:Castelfranco Veneto-Stemma.pngsvg|100px|left]]
{{citazione|[...] lo stemma [...] è così composto: scudo rosso, contornato da aurei arabeschi, inquadrato da una croce argentea; nel campo superiore a sinistra ed in quello inferiore a destra il leone d'oro di San Marco; nel campo superiore a destra ed in quello inferiore a sinistra una stella d'oro.|[[Statuto comunale]], art. 4, comma 2<ref name="Statuto">[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/castelfranco_veneto.pdf Comune di Castelfranco Veneto - Statuto].</ref>}}
 
Lo stemma venne approvato come simbolo ufficiale già dal governo austriaco con [[Sovrana Risoluzione|SR]] 5 novembre [[1860]] e riconfermato dal governo italiano con [[Decreto Ministeriale|d.m.]] 30 agosto [[1910]]. La croce è un tipico simbolo [[guelfi|guelfo]] che si può riconoscere nelle armi di molte altre città venete, mentre le due stelle hanno un mero fine ornamentale. La duplice presenza del [[Leone di San Marco]], emblema della [[Repubblica di Venezia]], è piuttosto singolare: nel medioevo la città era una dipendenza di Treviso e come tale passò alla Serenissima solo dopo la conquista del [[1388]]. È possibile, dunque, che questo evento fosse stato colto da Castelfranco come un'occasione per emanciparsi dalla madrepatria tramite l'accettazione dei nuovi dominatori, cui rese omaggio inserendo i due leoni nello stemma.<ref>{{cita libro | cognome= Falco Moretti | nome= Mary | titolo= Stemmi di Comuni e Provincie venete. Analisi araldica dei Comuni mandamentali del Veneto | editore= Edizioni In Castello | città= Venezia | anno= 1985 | p= 74 }}</ref>
 
; Gonfalone
Lo stemma fu approvato come simbolo ufficiale già dal governo austriaco con [[Sovrana Risoluzione|SR]] 5 novembre [[1860]] e riconfermato dal governo italiano con [[Decreto Ministeriale|d.m.]] 30 agosto [[1910]]. La croce è un tipico simbolo [[guelfi|guelfo]] che si può riconoscere nelle armi di molte altre città venete, mentre le due stelle hanno un mero fine ornamentale. La duplice presenza del [[Leone di San Marco]], emblema della [[Repubblica di Venezia]], è piuttosto singolare: nel medioevo la città era una dipendenza di Treviso e come tale passò alla Serenissima solo dopo la conquista del [[1388]]. È possibile, dunque, che questo evento fosse stato colto da Castelfranco come un'occasione per emanciparsi dalla madrepatria tramite l'accettazione dei nuovi dominatori, cui rese omaggio inserendo i due leoni nello stemma<ref>{{cita libro | cognome= Falco Moretti | nome= Mary | titolo= Stemmi di Comuni e Provincie venete. Analisi araldica dei Comuni mandamentali del Veneto | editore= Edizioni In Castello | città= Venezia | anno= 1985 | p= 74 }}</ref>.
{{citazione|Il gonfalone, adottato con deliberazione del consiglio comunale di Castelfranco Veneto n. 45 del 18 aprile 1966, riproduce lo stemma del comune su tela di raso avorio di metri uno per due.|Statuto comunale, art. 4, comma 3<ref name="Statuto"/>}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Chiesa di Santa Maria della Pieve ===
Progettata da Giordano Riccati, i lavori per la costruzione iniziarono nel [[1777]], venne completata per tappe successive, nel [[1805]] e neInel [[1821]], finché nel 1848 l’architettol'architetto A. Lazzari progettò l’atriol'atrio, con quattro colonne corinzie a sorreggere il timpano. L’interventoL'intervento di Riccati mantenne la larghezza della chiesa originaria, della quale vennero conservati i muri perimetrali, ma ampliò di quattro metri la lunghezza. Lo spazio interno, a navata unica, venne modificato con l’apertural'apertura di due cappelle laterali, di lunghezza e larghezza pari a quelle della zona presbiteriale, che vennero a costituire una sorta di transetto. Nel [[1805]] venne completata l’areal'area absidale e fu costruita la sacrestia. Nel 1821, infine, per iniziative dell’arcipretedell'arciprete Nicolò da Colloredo, si procedette al rifacimento del tetto, che venne rialzato fino a portare l’altezzal'altezza della navata a 17 metri. Ci si può legittimamente chiedere il perché di un’operazioneun'operazione tanto dispendiosa, e la risposta è semplice. Nel [[1821]] Giordano Riccati era ormai morto da 30 anni, e con lui tutti gli altri personaggi che avevano animato Castelfranco con discussioni anche architettoniche. Gli uomini erano scomparsi, ma la teoria della “media"media armonica”armonica", che abbiamo visto essere un po’po' il filo rosso che ricorre costantemente nei progetti di questa scuola, sopravvisse a loro tanto da essere applicata anche nella chiesa della Pieve, che proprio a questo scopo venne ampliata in altezza. All’internoAll'interno della chiesa, notevole è soprattutto la statua raffigurante S.San Sebastiano, attribuita dalla tradizione a [[Giuseppe Bernardi]], detto ''il Torretto'' (1694-1774).
 
===Castello===
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=== L'ospedale di San Giacomo apostolo ===
A Castelfranco la prima Cappella di un Ospizio-Lazzaretto (anche al tempo come oggi dedicata a [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]]) venne costruita prima dell'anno 1000, all'incrocio tra le vie consolari romane Postumia e Aurelia;: questa era stata realizzata per i pellegrini che dall'est erano in cammino verso [[Santiago de Compostela]] in Spagna e, per quelli che scendevano verso Roma da nord. In seguito alla costruzione delle mura, nel 1217 l'ospedale venne spostato in via Bastia Vecchia, inizialmente era gestito dalla confraternita dei Battuti e dal 1390, anche dall'ordine dei Servi di Maria, i quali si dedicarono principalmente all'ampliamento della struttura, edificando il convento e l'attuale chiesa di San Giacomo Apostolo, entrambi realizzati su disegno di [[Giorgio Massari|Massari]]. Il convento, realizzato dai Servi di Maria, oggi è la sede del conservatorio di Castelfranco Veneto.
 
Nel 1780, constatate le precarie condizioni delle case addossate alla [[Chiesa di San Giacomo (Castelfranco Veneto)|chiesa di San Giacomo]], il Consiglio responsabile della Pia Opera ospedaliera decise di ricostruire l'antico ospedale, e affidò la progettazione all'architetto Francesco Maria Preti, il quale progettò una monumentale struttura, fronteggiante l'intera [[via Riccati]] (tra via San Giacomo e il ponte sull'[[Avenale-Musonello]]). Nel 1769, però, la soppressione del convento dei Cappuccini costrinse l'interruzione dei lavori, limitandoli al palazzetto situato all'angolo di Bastia Vecchia e il trasferimento dell'istituzione ospedaliera nell'edificio conventuale, nella zona dell'attuale casa di riposo. Il palazzetto Preti è l'unica parte edificata del progetto stilato da [[Francesco Maria Preti]]. <br/>
Nel 1910, il Consiglio di Amministrazione della Congregazione di Carità di Castelfranco, approvò il progetto di riordinamento dell'ospedale, il quale oltre a numerosi lavori di ristrutturazione interna, prevedeva anche la costruzione di due nuovi padiglioni, uno isolato per gli ammalati di tubercolosi ed un altro per le malattie infettive. Infine nel 1931 il Consiglio decise di effettuare un ulteriore ampliamento, attuato solo in parte. Questo fu l'ultimo intervento di modifica apportato al vetusto ospedale, nel dopoguerra l'amministrazione ospedaliera, con i fondi del Comitato di Liberazione, avviò la costruzione di un nuovo stabilimento ospedaliero, progettato dall'architetto [[Angelo Scattolin]]. I lavori iniziarono nel 1949 e terminarono nel 1963 con l'inaugurazione dell'ospedale, dotato di una cappella per il servizio religioso, la quale presenta alcuni elementi che si collegano con la storia dell'ospedale. Al centro del pavimento è posto l'antico stemma dei Battuti, la Confraternita che si occupava dell'ospedale in Bastia Vecchia; vi è poi, la statua della Vergine Immacolata proveniente dal vecchio ospedale demolito. Inoltre all'interno di questa chiesetta c'è una rappresentazione di San Giacomo Apostolo per ricordare che sin dalle sue origini la struttura di accoglienza per malati è stata dedicata a questo Santo, che nel quadro è rappresentato con la veste del pellegrino, scelta dell'artista per ricordare il motivo per cui è nato l'ospedale di Castelfranco.
[[File:Bolasco 22 (38856360392).jpg|miniatura|[[Villa Bolasco]].]]
 
===Ville venete===
Il comune presenta una totalità di 16 ville venete tutelate dall'[[Istituto Regionale Ville Venete]] (IRVV).<ref>{{Cita web|autore = Sito web http://irvv.regione.veneto.it/index.php|url = http://irvv.regione.veneto.it/index.php|titolo = Catalogo on-line dell'Istituto regionale delle Ville Venete|accesso = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180303050843/http://irvv.regione.veneto.it/index.php|dataarchivio = 3 marzo 2018|urlmorto = sì}}</ref>
 
Tra queste si trova [[Villa Bolasco|Villa Revedin, Rinaldi, Bolasco Piccinelli]], con annesso giardino storico.
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==Società==
===Evoluzione demografica===
Negli ultimi cinquanta anni, a partire dal 1971, la popolazione residente ''è aumentata del 25%''.
 
{{Demografia/Castelfranco Veneto}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 20172023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:31002763}}, ovvero il {{formatnum:98.3%4}}% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=httphttps://demo.istat.it/str2017app/index.html?i=P03&a=2023|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 20172023 per sesso e cittadinanza|accesso=2728 luglio 20182024}}</ref>:<ref>[https://www.tuttitalia.it/veneto/55-castelfranco-veneto/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ cittadini stranieri]tuttitalia.it</ref>
{{div col}}
 
# [[Romania]] {{formatnum:942}}
# [[Cina]] {{formatnum:376}}
# [[Marocco]] {{formatnum:247}}
# [[Ucraina]] {{formatnum:127}}
# [[Kosovo]] {{formatnum:118}}
# [[Ghana]] {{formatnum:115}}
# [[Albania]] {{formatnum:98}}
# [[Moldavia]] {{formatnum:93}}
# [[Bangladesh]] {{formatnum:68}}
# [[Senegal]] {{formatnum:42}}
{{div col end}}
==Cultura==
=== Istruzione ===
Nel comune sono presenti numerose istituzioni prescolastiche, scolastiche primarie e secondarie di primo grado.<ref>[https://www.tuttitalia.it/veneto/55-castelfranco-veneto/52-scuole/ scuole] tuttitalia.it</ref>
 
Le [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]] di una certa rilevanza per la città sono:
*Liceo classico - scientifico "Giorgione"
*Liceo Artistico "C. Rosselli"
*Istituto Tecnico Economico e Tecnologico "Arturo Martini"
*Istituto Tecnico Tecnologico "Barsanti"
*I.I.S. "Florence Nightingale", indirizzi: liceo scienze umane, professionale servizi socio-sanitari e l'assistenza sociale;
*Ipsseoa G. Maffioli: la scuola ha avuto una caratterizzazione policentrica, così accanto alla sede di Castelfranco V. sono state fondate delle sedi coordinate. Un nuovo edificio a Montebelluna ospita gli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli, che è suddiviso in due parti di diversa altezza, rispettivamente di due e tre piani..<ref>[https://www.oggitreviso.it/montebelluna-ecco-nuova-sede-degli-istituti-einaudi-scarpa-maffioli-au5197-319311 Nuova sede degli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli] oggitreviso.it 2023</ref>
*Istituto Agrario (I.S.I.S.S. "D. Sartor") che dagli anni novanta gestisce anche la sede di San Gaetano di Montebelluna.<ref>{{Cita web|url=https://www.istitutoagrariosartor.edu.it/istituto/|titolo=L'istituto |sito=istitutoagrariosartor.edu.it|accesso=14 febbraio 2022}}</ref>
[[File:Giorgione-Denkmal FoNo.jpg|miniatura|Statua del [[Giorgione]], nell'omonima Piazza.]]
 
===Arte===
La storia diA Castelfranco siVeneto intrecciaè connato lae vita delcresciuto grandeil pittore [[Giorgione]] ([[1478]]-[[1510]]), la sua casa è ora il [[Casa Giorgione|Museo Casa Giorgione]], è inoltre possibile ammirare presso il [[Duomo di Castelfranco Veneto]] la sua opera [[Pala di Castelfranco]]. InteressantiRilevante sonoè poianche lela vicendestoria del [[Museo civico di Castelfranco Veneto|Museo civico]], ora chiuso al pubblico.
 
===Musica===
È sede di un importante [[conservatorioConservatorio Agostino Steffani|Conservatorio]] di musica dedicato al musicista e compositore [[Agostino Steffani]], auditorium del conservatorio è il teatro accademico, considerato un vero gioiello dell'architettura settecentesca, progettato dall'architetto [[Francesco Maria Preti]].
 
[[Arturo Casadei]] è stato un pianista, compositore e direttore d'orchestra. Vanno ricordate le canzoni ''T'ho vista a piangere'', ''Tre volte baciami''. ''Sole sole'' (dal [[Festival di Sanremo 1964]]). ''Voga. voga cocola'', ''Una piccola gondola'' (in collaborazione con [[Italo Salizzato]]), ''Vecchia Venezia'' e tante altre.
 
Il maggior (e conosciuto a livello mondiale) musicista castellano è [[Mario Brunello]] che promuove, nel territorio castellano, l'associazione Antiruggine, oltre al pianista [[Massimiliano Ferrati]], da poco trasferito a Verona.
 
Da ricordare anche la cantautrice [[Donatella Rettore]] e il violinista [[Giusto Pio]], collaboratore di numerosi cantautori italiani e autore di [[sinfonia|musiche sinfoniche]] [[musica sperimentale|sperimentali]].
 
A Castelfranco Veneto ha sede l'ASAC Veneto, ossia l'associazione che riunisce gli oltre 400 cori polifonici e popolari della regione, in città ha inoltre sede il prestigioso [[Coro Valcanzoi]], diretto dal maestro Luis Lanzarini. C'è il più importante polo radiofonico del Veneto, data la presenza in un'unica sede di 6 emittenti radiofoniche ([[Radio Birikina]], [[Bellla & Monella]], Piterpan, Marilù, Sorriso e Gelosa), capitanate da Roberto Zanella. Ha inoltre sede il Festival Show, uno tra i più importanti spettacoli musicali itineranti d'Italia.
 
=== Eventi ===
* Nel secondo fine settimana del mese di settembre si svolge il [[palio]] e la ''Festa dei borghi'', che ricorda la costruzione del [[castello]] avvenuta nel [[1195]]. La manifestazione si svolge in costumi d'epoca (XI e XIV secolo). Il palio, disputato dentro le mura del castello, viene assegnato alla squadra che, per prima, fa arrivare il vessillo alla preposta damigella, superando un percorso pieno d'ostacoli.
 
* Durante i primi quindici giorni di dicembre si tiene la festa e fiera con mostra del [[Radicchio Variegato di Castelfranco]]. In quest'occasione trattorie e ristoranti propongono menù a tema ed è premiata la miglior produzione di radicchio.
 
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== Economia ==
Castelfranco Veneto ha basato gran parte della sua economia sul settore primario, vantando un mercato del bestiame di primaria importanza, che si teneva nella piazza principale, [[Piazza Giorgione]]. Il settore dell'agricoltura ebbe via via meno importanza man mano che il territorio della Regione e, più in generale, quello italiano, diventavano parte del boom industriale del secondo dopoguerra, portando allo nascita di grandi aziende come [[Fracarro|Fracarro Radioindustrie SRL]], oggi multinazionale nel settore telecomunicazioni, sicurezza e domotica, [[Dotto Trains]], leader internazionale nella costruzione di [[trenino turistico|trenini turistici]] e all'insediamento di diverse filiali di grandi gruppi internazionali come Fram SoGeFi Group, [[Berco]], [[ThyssenKrupp|ThyssenKrup]], [[Fervet]], ecc.<ref>[https://www.tribunatreviso.it/cronaca/centanni-di-carrozze-ferroviarie-fino-al-2013-ynlfabgn/ Centanni di carrozze ferroviarie fino al 2013] tribunatreviso.gelocal.it</ref> Accanto allo sviluppo di queste aziende ormai storiche -alcune delle quali toccate dalla crisi mondiale post 2008- si è assistito all'affermazione di nuove società dagli anni Ottanta in poi e, accanto ad esse, al sorgere di attività collegate alla fornitura di servizi quali studi professionali di consulenza e progettazione in materia legale, ingegneristica e di architettura, che hanno reso il Comune un polo attrattivo e centro nevralgico di tutto il territorio della "castellana".<ref>[https://www.tb.camcom.gov.it/uploads/SST/pdf/Demografia%20dimpresa/Slide-report_Fedelta_Lavoro_2021_Castelfranco.pdf.pdf L’economia nell’area di Castelfranco Veneto] tb.camcom.gov.it</ref>
{{F|centri abitati del Veneto|febbraio 2015}}
Castelfranco Veneto, cittadina nel cuore del Veneto, ha basato gran parte della sua economia sul settore primario, vantando un mercato del bestiame di primaria importanza, che si teneva nella piazza principale, Piazza Giorgione. Il settore dell'agricoltura ebbe via via meno importanza man mano che il territorio della Regione e, più in generale, quello italiano, diventavano parte del boom industriale del secondo dopoguerra, portando allo nascita di grandi aziende come [[Fracarro|Fracarro Radioindustrie S.p.A.]], oggi multinazionale nel settore telecomunicazioni, sicurezza e domotica e [[Dotto Trains]], leader internazionale nella costruzione di [[trenino turistico|trenini turistici]], e allo stabilimento di diverse filiali di grandi gruppi internazionali come Fram SoGeFi, [[Berco]], [[ThyssenKrupp|ThyssenKrup]], [[Fervet]]. Accanto allo sviluppo di queste aziende ormai storiche -alcune delle quali toccate dalla crisi mondiale post 2008- si è assistito all'affermazione di nuove società dagli anni Ottanta in poi e, accanto ad esse, al sorgere di attività collegate alla fornitura di servizi quali studi professionali di consulenza e progettazione in materia legale, ingegneristica e di architettura, che hanno reso il Comune un polo attrattivo e centro nevralgico di tutto il territorio della "castellana".
 
== Amministrazione ==
=== Sindaci dal 1896 al 1946 ===
{{S sezione|politica|Veneto}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|7 dicembre [[1896]]|25 agosto [[1905]]|Azzo Degli Azzoni Avogadro||[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
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{{ComuniAmminPrec|17 aprile [[1941]]|28 dicembre [[1943]]|Gioacchino Bogligh|-|[[commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|29 dicembre [[1943]]|28 aprile [[1945]]|Giuseppe Ostani|-|[[commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|29 aprile [[1945]]|94 dicembremarzo [[19451946]]|''Alberto Mario Bossum||[[Comitatosindaco di(ordinamento Liberazione Nazionaleitaliano)|sindaco]]''|-|<ref>[[commissariohttp://www.mfe2.it/castelfranco/docs/2007/20070122_NC_abstract1.pdf prefettizio]Giovani e politica a Castelfranco].mfe2.it</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|10 dicembre [[1945]]|4 marzo [[1946]]|''[[Comitato di Liberazione Nazionale]]''|-|[[commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1948]]|[[Domenico Sartor]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1948]]|[[1951]]|Gino Sartor|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1951]]|[[1958]]|[[Domenico Sartor]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1958]]|[[1960]]|Luigi Genovese|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1960]]|[[1960]]|[[Domenico Sartor]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1960]]|[[1970]]|Gino Sartor|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1978]]|Bruno Brunello|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1978]]|[[1979]]|Giuseppe Celotto|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1979]]|[[1979]]|Odillo Pasqualetto|[[Partito Comunista Italiano]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1979]]|[[1982]]|Umberto Durante|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1982]]|[[1985]]|Giuseppe Celotto|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 luglio [[1985]]|15 luglio [[1990]]|Giuseppe Celotto|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|21 giugno [[1990]]|30 marzo [[1993]]|Giuseppe Celotto|[[Democrazia Cristiana]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|30 marzo [[1993]]|6 dicembre [[1993]]|Angelo Sabatini|-|[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|6 dicembre [[1993]]|3 settembre [[1996]]|Franco Gariboldi Muschietti|[[Lega Nord]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|7 settembre [[1996]]|14 settembre [[1996]]|Aldo Adinolfi|-|[[Commissario straordinario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|14 settembre [[1996]]|2 giugno [[1999]]|[[Bruno Marchetti]]|[[Centrosinistra]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|23 giugno [[1999]]|1 maggio [[2000]]|Sergio Porena|-|[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1 maggio [[2000]]|19 aprile [[2010]]|Maria Gomierato|[[Lista civica]] Vivere Castelfranco|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|19 aprile [[2005]]|13 aprile [[2010]]|Maria Gomierato|[[Lista civica]] Vivere Castelfranco|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|13 aprile [[2010]]|16 giugno [[2015]]|[[Luciano Dussin]]|[[Lega Nord]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|16 giugno [[2015]]|in carica|[[Stefano Marcon]]|[[Lega Nord]] - [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]|[[sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Sindaci dal 1946 ===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: center; font-size:100%;"
|-
! colspan=2| Nominativo
! Partito / Coalizione
! Periodo
! Elezione
|-
! colspan=5| Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1993)
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''[[Gino Sartor]]'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''[[Domenico Sartor]]'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]-[[1948]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''[[Gino Sartor]]'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1948]]-[[1951]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''[[Domenico Sartor]]'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1951]]-[[1958]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Luigi Genovese'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1958]]-[[1960]]
| <small>''(1956)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''[[Domenico Sartor]]'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1960]]
| <small>''(1956)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''[[Gino Sartor]]'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1960]]-[[1970]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Bruno Brunello'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1970]]-[[1978]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Giuseppe Celotto'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1978]]-[[1979]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Partito Comunista Italiano}}|
| '''Odillo Pasqualetto'''
| [[Partito Comunista Italiano]]
| [[1979]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Umberto Durante'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1979]]-[[1982]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| rowspan=3 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=3| '''Giuseppe Celotto'''
| rowspan=3| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=3| [[1982]]-[[1993]]
| <small>''(1980)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
| bgcolor=|
| '''Angelo Sabatini''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[1993]]
| -
|-
! colspan=5| Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)
|-
| bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| '''Franco Gariboldi Muschietti'''
| [[Lega Nord]] - [[Liga Veneta|LV]]
| [[1993]]-[[1996]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1993#Castelfranco Veneto|1993]]
|-
| bgcolor=|
| '''Aldo Adinolfi''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[1996]]
| -
|-
| bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Bruno Marchetti'''
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[1996]]-[[1999]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1996#Castelfranco Veneto|1996]]
|-
| bgcolor=|
| '''Sergio Porena''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[1999]]-[[2000]]
| -
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Lista civica}}|
| rowspan=2| '''Maria Gomierato'''
| rowspan=2| [[Lista civica|L.c.]] ''Vivere Castelfranco''
| rowspan=2| [[2000]]-[[2010]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2000#Castelfranco Veneto|2000]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2005#Castelfranco Veneto|2005]]
|-
| bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| '''[[Luciano Dussin]]'''
| [[Lega Nord]] - [[Liga Veneta|LV]]
| [[2010]]-[[2015]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2010#Castelfranco Veneto|2010]]
|-
| bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| rowspan=2| '''Stefano Marcon'''
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]] <small>([[Lega Nord|LN]] / [[Liga Veneta|LV]])</small>
| rowspan=2| [[2015]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2015#Castelfranco Veneto|2015]]
|-
| bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2020#Castelfranco Veneto|2020]]
|}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Canada|Guelph}}<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.castelfrancoveneto.tv.it/index.php?area=14&menu=67&page=585 |titolo=Copia archiviata |accesso=27 febbraio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180228041449/https://www.comune.castelfrancoveneto.tv.it/index.php?area=14&menu=67&page=585 |dataarchivio=28 febbraio 2018 |urlmorto=no }}</ref>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Riga 226 ⟶ 378:
* [[Marca Futsal]], nata nel 2005 dall'unione di Castelfranco e Treviso, ha vinto due [[Campionato italiano di calcio a 5|scudetti]] (2011 e 2013) prima del suo scioglimento (2014)
* Eurogiorgione C5 - Serie C1 (2017-18)
* Futsal Giorgione - Serie C1B (20172021-1822)
* Virtus Castelfranco - Serie DC2 (20172022-1823)
 
===Ciclismo===
Riga 240 ⟶ 392:
!Maglia rosa
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1991|1991]] || align="center" |18ª || [[Pozza di Fassa]] || align="center" | 165 || {{Bandiera|ITA}} [[Silvio Martinello]] || {{Bandiera|ITA}} [[Franco Chioccioli]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1999|1999]] || align="center" |17ª || [[Lumezzane]] || align="center" | 215 || {{Bandiera|ITA}} [[Mario Cipollini]] || {{Bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]
|-
|}
Riga 251 ⟶ 403:
 
===Rugby===
Nel 1981 viene fondata a Castelfranco Veneto la [[Castellana Rugby]], squadra di [[rugby]] con sede presso gli impianti sportivi di via Malvolta 57,. ilAttualmente cui(stagione nome2024/25) rappresentala squadra leseniores giovanilimilita finonella all’underSerie 16B.
L’ under 18 e la prima squadra assumono, invece, il nome di The Monsters Rugby. Attualmente (stagione 2018/19) i Monsters militano nella Serie C élite.
 
===Football Americanoamericano===
I [[Castelfranco Cavaliers]] nascono nel 2008 a Castelfranco Veneto. Prima e unica squadra nella storia ad essere mai nata nella Provincia di Treviso, ora i Cavaliers sono la squadra della marca trevigiana.
Nel 2010, al debutto nel campionato italiano [[FIF Silver League]] (Serie B), i cavalieri castellani stupiscono ogni pronostico vincendo il campionato e aggiudicandosi quindi il Silver Bowl.
Dal 2011 i Castelfranco Cavaliers giocano nel campionato CIF9.
Il 2011 ha visto anche la nascita del settore giovanile Cavaliers, che ha portato molti ragazzi giovanissimi a praticare il football americano a Castelfranco Veneto<ref>[http://www.castelfrancocavaliers.it Sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170522204452/http://castelfrancocavaliers.it/ |data=22 maggio 2017 }}.</ref>
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=== Baseball ===
Ha una certa rilevanza il [[baseball]], rappresentato dai ''[[Baseball Dragons Castelfranco Veneto'']], squadra fondata nel [[1966]] (l'attuale denominazione risale agli anni '90). Dal 2003 la prima squadra milita nella Serie B federale della [[FIBS]]; oggigiorno i risultati ottenuti sono sicuramente grazie ai fratelli D'Angelo, anche le giovanili hanno ottenuto buoni risultati a livello regionale e nazionale. La società ha sede presso gli impianti sportivi di via Malvolta 57 ed usufruisce di un campo regolamentare in cui gioca la prima squadra e uno più piccolo dove giocano le categorie giovanili<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.baseballcastelfranco.it/ Sito ufficiale] {{Webarchive|dateurl=maggio 2018https://web.archive.org/web/20130818040300/http://www.baseballcastelfranco.it/ |botdata=InternetArchiveBot18 agosto 2013 }}.</ref>
 
=== Pallacanestro ===
La società locale di pallacanestro, fondata nel 1952, è l'[[AP Castelfranco]], militante in Serie C GoldD.
 
=== Nuoto ===
L’[[Associazione Sportiva Dilettantistica Antares Nuoto]] è nata nel 1977 ed è una delle realtà più prestigiose della città di Castelfranco Veneto. Vanta circa 100 agonisti divisi nei gruppi Propaganda, Esordienti, Categoria, Master e Gruppo Amatori.
Numerosi sono i risultati di prestigio conseguiti sia in ambito regionale che a livello nazionale: ad oggi la società vanta atleti di spicco a livello nazionale giovanile, fra cui campioni italiani.
Nella stagione agonistica 2019-2020, l'Asd Antares Nuoto ha ottenuto a livello assoluto italiano la ventunesima posizione con la classifica maschile e la ventottesima posizione nella classifica femminile.
 
==Note==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Castelfranco Veneto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.castelfrancoveneto.tv.it/ Sito ufficiale] del Comune di Castelfranco Veneto.
* [https://web.archive.org/web/20121005065112/http://www.prolococastelfrancoveneto.it/prolocosite_it/index.php Sito della ProLoco].
 
{{Comuni della provincia di Treviso}}
Riga 289 ⟶ 444:
 
[[Categoria:Castelfranco Veneto| ]]
[[Categoria:Borghi franchi]]