Libero Bigiaretti: differenze tra le versioni

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Il titolo del romanzo è "Lungodora" e non "Lungadora" !
 
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|Nazionalità = italiano
|Immagine = Bigiaretti Bompiani.jpg
|Didascalia = Libero Bigiaretti, a sinistra, con l'editore [[Valentino Bompiani]] a Matelica nel 1963.
|DimImmagine = 300
|Didascalia2 = {{Premio|[[Premio Viareggio]]||1968}}
}}
 
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Libero Bigiaretti nasce a [[Matelica]] il 16 maggio 1905 e si trasferisce giovanissimo a [[Roma]] dove le sue condizioni [[economia|economiche]] non gli permettono di svolgere studi regolari. Per poter vivere svolge svariati lavori, tra i quali l'apprendista muratore e il [[disegno|disegnatore]] tecnico, ma non rinuncia allo [[Studio (apprendimento)|studio]] al quale si applica di sera creandosi così, da autodidatta, una buona preparazione. Iscrittosi al [[Liceo artistico]] riesce infine a diplomarsi.
 
Dopo la guerra si trasferisce ad [[Ivrea]] edove riesceassume al'incarico diventaredi direttore dell'ufficio [[stampa]] dell'[[Olivetti]] e in seguito di segretario del [[Sindacato Nazionale Scrittori]].<br />
Scrittore prolifico inizia la sua attività alla fine degli anni '[[1930|'30]], esordendo come poeta con la raccolta di poesie pubblicata nel [[1936]] con il titolo di ''Ore e stagioni'' alla quale segue, nel [[1940]], ''Care ombre''.<br />Dedicatosi in seguito alla [[narrativa]], tranne ''LungadoraLungodora'' [[1955]], scrive numerosi [[romanzo|romanzi]] e [[racconto|racconti]] nei quali analizza con grande abilità i [[sentimento|sentimenti]], primo tra i quali ''Esterina'' nel ''1942'', in cui narra la nascita e il deteriorarsi del rapporto sentimentale dei protagonisti, al quale segue, nel [[1950]] ''Carlone''.<br />
All'attività di narratore e poeta unisce anche quella di traduttore dei classici [[letteratura francese|francesi]] e di [[giornalista]] collaborando a diversi [[quotidiano|quotidiani]], da L'[[Avanti!]] all'[[l'Unità]] e nel dopo[[Seconda guerra mondiale|guerra]] diventa redattore di [[Mondoperaio]].
 
Verso la fine degli anni '60 iniziò una collaborazione con la [[Rai]], che si tradusse in due importanti programmi culturali: [[Dito puntato]] (1967) e [[Punto interrogativo (programma)|Punto interrogativo]] (1971-73), trasmissione trisettimanale di cui andarono in onda alcune centinaia di puntate, condotte da Bigiaretti e dal [[critico letterario]] [[Luigi Silori]].
 
Vincitore di vari premi [[letteratura|letterari]], pubblica nel [[1952]] ''La scuola dei ladri'' e nel [[1954]] ''I figli'' col quale vince il [[Premio Marzotto]]. In queste opere egli affronta i temi a lui cari della difficoltà dei rapporti interpersonali e dell'incomunicabilità tra [[padre|padri]] e [[figlio|figli]]. Con '' Le indulgenze'' del [[1966]], racconto minuzioso di una lunga serata in una società artistico-letteraria dove viene svelata la falsità di un mondo in cui affari e scambi di favori sono spacciati per [[politica]], [[arte]], [[cultura]] (un racconto in cui imperversa la [[noia]], l'indecisione e l'incapacità di vivere), vince il [[Premio Chianciano]] e con ''La controfigura'' del [[1968]] il [[Premio Viareggio]].<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 19 luglio 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140719121618/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>
 
Nel 1963, Bigiaretti aveva acquistato dagli eredi di [[Corrado Alvaro]] una grande casa in mezzo alla campagna a [[Vallerano]], casa dove Alvaro aveva passato gran parte della propria vita dal [[1939]] fino alla morte e dove lo stesso Bigiaretti trascorse molto tempo insieme alla moglie Matilde, giornalista di costume.
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Lo scrittore esprimerà il suo impegno morale anche in altri romanzi innovativi come ''Uccidi o muori'' del [[1958]] dove inaugura un nuovo filone [[narratologia|narrativo]] basato su una dimensione [[surrealismo|surreale]] ripreso in seguito nei romanzi ''Abitare altrove''([[1989]]), ''Il Congresso'' ([[1963]]), ''Dalla donna alla luna'' ([[1972]]) dove affronta il tema del disagio dell'[[uomo]] nella [[società (sociologia)|società]] [[industria]]le e in particolare quello del condizionamento [[tecnologia|tecnologico]] e della spersonalizzazione dei rapporti umani dando così un contributo alla [[letteratura]] ispirata dall'industria, attraverso l'esame del rapporto tra un uomo di cultura e alcuni [[operaio|operai]].
 
AutoreFu autore anche di testi [[teatro|teatrali]]: ''L'Intervista con Don Giovanni'' ([[1958]]) e ''Licenza di Matrimonio'' ([[1968]]). È infine da ricordare il carteggio tra Bigiaretti e vari esponenti della cultura [[Novecento|novecentesca]], tra cui [[Giorgio Caproni]] e [[Mario Luzi]], composto da oltre settecento [[lettera (messaggio)|lettere]], scritte tra il [[1932]] e il [[1990]], donate dallo scrittore ad Alfredo Luzi nel [[1986]].<br />
Nel 1986 riceve la [[laurea honoris causa]] in Lettere dall'[[all'Università di Urbino]]. Muore a [[Roma]] il 3 maggio [[1993]] nella sua casa al quartiere [[Parioli]] e viene sepolto nel piccolo cimitero di Vallerano, dove riposa anche Corrado Alvaro. La moglie Matilde Crespi Bigiaretti muore il 6 febbraio 2012 all'età di 97 anni e viene sepolta accanto al marito.
 
== La tematica ==
Bigiaretti rimane per un periodo di tempo uno scrittore isolato, difficile e scontroso, sia per l'innata timidezza sia per il [[Complesso (psicologia)|complesso]] dell'autodidatta, ma egli, pur forse non essendo un maestro della comunicazione, è certamente un testimone attendibile del proprio tempo se non altro perché ha saputo raccontare con ammirevole sincerità i vizi e le [[virtù]] della [[borghesia]] italiana tra [[fascismo]] [[guerra]] e dopoguerra. La sua si può definire "''ribellione estetica''" contro il [[Gabriele D'Annunzio|dannunzianesimo]] e la [[retorica]] fascista con la quale voleva raggiungere l'obbiettivo, in buona parte riuscito, di illuminare zone buie delle [[coscienza|coscienze]], dove nascono i mali degli uomini contemporanei: incomprensione, falsità, ipocrisia, [[alienazione]], disamore. In questo senso si può ritenere "''scrittore ideologico''" e critico non troppo indulgente verso i protagonisti uomini dei suoi romanzi, spesso vittime di compromessi e cedimenti, a differenza delle [[donna|donne]], più positive e propositive. Ancora meno accomodante è verso la figura dell'[[intellettuale]] che, secondo lo scrittore, può ottenere la salvezza nella volontà di vivere e analizzando la crisi della [[società (sociologia)|società]] in cui vive o crede di vivere rinunciando, con un bagno d'[[umiltà]], a missioni [[profezia|profetiche]].
 
I romanzi e racconti di Bigiaretti puntano a una sottile analisi dei sentimenti e nelle ultime opere egli ha saputo anche affrontare il tema della funzione dell'intellettuale nella società moderna con serio impegno morale che, insieme a l'umiltà e al suo senso innato all'autocritica, sono riuscite a salvarlo dalla "''fossa comune degli scrittori dimenticati''".<ref>Per un fondato giudizio complessivo sull'opera di Libero Bigiaretti, si veda l'ampio profilo di Ferdinando Virdia, in ''Letteratura italiana - I Contemporanei'', volume secondo, Milano, Marzorati, 1973, pp. 1371-1394, con relativa bibliografia.</ref>
 
==Note Intitolazioni ==
Il Comune di [[Matelica]] ha intitolato allo scrittore la [[Biblioteca comunale Libero Bigiaretti|biblioteca comunale]] e il Premio Biennale di Narrativa "Matelica - Libero Bigiaretti", svoltosi dal 1998 al 2010<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.matelica.mc.it/bibliotecacomunale/news.asp?id=2776|titolo=Elenco vincitori Premio Biennale di Narrativa "Matelica-Libero Bigiaretti" al 2006|accesso=23/01/2019|dataarchivio=24 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190124041254/http://www.comune.matelica.mc.it/bibliotecacomunale/news.asp?id=2776|urlmorto=sì}}</ref>, nonché il più grande parco pubblico della città, situato alle porte del Centro Storico.
<references/>
 
Nel 2015 il Comune di Vallerano, indove collaborazioneBigiaretti conpossedeva l'associazioneuna culturalecasa Officinadi Mentecampagna e dove è sepolto, ha istituito il premio letterario annuale "Corrado Alvaro - Libero Bigiaretti", in collaborazione con l’associazione intitolata appunto ai due artisti. Presidente del premio è lo scrittore [[Giorgio Nisini]].
== Intitolazioni ==
Nel 2015 il Comune di Vallerano, in collaborazione con l'associazione culturale Officina Mente, ha istituito il premio letterario "Corrado Alvaro - Libero Bigiaretti". Presidente del premio è lo scrittore [[Giorgio Nisini]].
 
== Opere principali ==
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=== Narrativa ===
*''Esterina'', Roma, Lettere d'oggi, [[1942]].
*Paese di Roma, Lettere d'oggi, 1942
*''Incendio a Paleo'', Roma, Cultura moderna, [[1945]].
*''Un'amicizia difficile'', Roma, De Luigi editore, [[1945]].
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*''Uccidi o muori'', Firenze, Vallecchi, [[1958]].
*''I racconti'', Firenze, Vallecchi, [[1961]].
*''Il Congresso'', Milano, Club degli editoriBompiani, [[1963]].
*''Le indulgenze'', Milano, Bompiani, [[1966]].
*''La controfigura'', Milano, Bompiani, [[1968]].
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=== Saggistica ===
*''Il dito puntato'', Milano, Bompiani, [[1967]].
*''Profili al tratto'', Roma, 2000Aracne, 2003.
 
=== Teatro ===
*''L'Intervista con Don Giovanni'', in "Il caffè politico e letterario", a. VI, n. 9, settembre [[1958]], p. 1-13.
*''Licenza di Matrimoniomatrimonio'', in "Il dramma", a. LXIV, n. 2, novembre [[1968]], p. 62-64.
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
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*Ferdinando Virdia, ''Bigiaretti tra saggio e romanzo'', in ''Il Mattino del popolo'', 27 luglio 1948.
*Carlo Bo, ''L'esercizio del romanzo'', in ''Ultimissime'', 29 luglio 1948.
*Giuseppe Ravegnani, ''Una lettera d'amore'', in ''La repubblica d'Italia'', 29 ottobre 1948.
*Giuliano Innamorati, ''Bigiaretti'', in ''Paragone'', giugno 1955.
*Enrico Falqui, ''Tre generazioni in contrasto'', in ''Il Giornale di Sicilia'', 20 settembre 1955.
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*''Bigiaretti, Libero'', voce della ''Enciclopedia italiana'', Treccani, terza appendice, 1961.
*Ferdinando Virdia, ''Libero Bigiaretti'', in ''Letteratura italiana - I Contemporanei'', volume secondo, Milano, Marzorati, 1973.
* {{Cita libro|curatore = Fabio Ciceroni|curatore2 = Valerio Volpini|titolo = Le Marche tra parole e immagini. Autori marchigiani del '900|editore = Federico Motta Editore / Banca delle Marche|città = Milano|anno = 1996}}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Commons category}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_bigiare.htm|Approfondimenti}}
* [httphttps://www.youtube.com/watch?v=9Cj0aAYdBu8 Intervista TV di [[Luigi Silori]] a '''Libero Bigiaretti''' in occasione dell'uscita del romanzo "Il congresso", [[L'Approdo]] n. 12, 1963]
 
{{Premio Viareggio}}
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{{Portale|biografie|Letteratura}}
 
[[Categoria:TraduttoriVincitori daldel francese|BigiarettiPremio Viareggio per la narrativa]]
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