Roberto Bazlen: differenze tra le versioni

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{{citazione| Un tempo si nasceva vivi e a poco a poco si moriva. Ora si nasce morti – alcuni riescono a diventare a poco a poco vivi|Bobi Bazlen, ''Il capitano di lungo corso''<ref>[http://www.adelphi.it/libro/9788845901379 adelphi.it Roberto Bazlen, ''Il capitano di lungo corso'']</ref>}}
{{Bio
|Nome = Roberto
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|Attività = critico letterario
|Attività2 = traduttore
|Attività3 = scrittorecuratore editoriale
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Bazlen.jpg
|DimImmagine = 300
|Didascalia = Ritratto giovanile di Roberto Bazlen
|DimImmagine = 300
}}
 
Studioso in particolare della [[letteratura tedesca]], fu consulente editoriale di varie case editrici italiane, quali Nuove Edizioni Ivrea, [[Edizioni di Comunità]], [[Bompiani]], [[Casa Editrice Astrolabio|Astrolabio]], [[Giulio Einaudi]] e [[Adelphi]].
 
==Biografia==
{{citazione|[...] abitatore ancora inesperto di un mondo che in una logica delle essenze sarebbe ancora il mondo successivo|[[Roberto Calasso]] su Bobi Bazlen<ref>Introduzione in Roberto Bazlen, ''Note fuori testo'', Adelphi, Milano 1964.</ref>}}
Bazlen nacque a [[Trieste]], all'epoca ancora parte dell'[[Impero austro-ungarico]], il 10 giugno del [[1902]]. Il padre, Eugenio Bazlen, nativo di [[Stoccarda]] (in [[Germania]]) e di [[religione]] [[luteranesimo|luterana]], morì a un anno dalladopo suala nascita di Roberto; crebbe quindi con la famiglia della madre, Clotilde Levi Minzi, [[Trieste|triestina]], appartenente alla media borghesia [[ebraismo in Italia|ebraica]], convertita alla confessione del marito, il che permise al figlio di far stabilire la sua "non appartenenza alla razza ebraica"<ref> "Bobi, la cui madre ebrea veneta si era poi convertita alla confessione evangelica del padre, si era precipitato a portare agli uffici della Demorazza tutta la documentazione sulla cui base si era stabilita la sua "non appartenenza alla razza ebraica.", Anna Ferrando, ''Adelphi, Le origini della casa editrice (1938-1994)'', Carocci editore, Roma, 2023, p. 49.</ref>. Studiò nella scuola di [[lingua tedesca]] Realgymnasium, dove si appassionò alle materie letterarie, in ciò incoraggiato dal suo insegnante, il professor Mayer. Lasciata Trieste, visse a [[Genova]], [[Milano]] e [[Roma]]<ref>A Roma, dopo il 1950, ebbe anche dei contatti col suo concittadino [[Giorgio Fano]], nonostante la sua antipatia per le posizioni [[neohegelismo|neohegeliane]] di quest'ultimo. Si veda: [[Giorgio Voghera]] "Gli anni della psicanalisi, pag. 178"</ref>.
 
Fu amico di [[Luciano Foà]]<ref>{{Cita web|url=https://www.doppiozero.com/cera-una-volta-ladelphi|titolo=C'era una volta l'Adelphi {{!}} Antonio Castronuovo|sito=www.doppiozero.com|lingua=it|accesso=2024-03-27}}</ref>, [[Adriano Olivetti]], [[Umberto Saba]], [[Giacomo Debenedetti]], [[Italo Calvino]] e [[Eugenio Montale]] (che conobbe nell'inverno del 1923, e che gli dedicò la lirica ''Mediterraneo'', negli ''[[Ossi di seppia]]'' dell'ed. 1928).<ref>''La Poesia di Eugenio Montale: Atti'', Università di Genova, Le Monnier 1984, p.131</ref> Fu proprio Bazlen a consigliare a Montale ''[[La coscienza di Zeno]]'' di [[Italo Svevo]] (di cui fu uno dei primi scopritori),<ref>[http://books.google.it/books?id=Fyg8WEkbY-cC&pg=PR68&dq=Bobi+Bazlen&hl=it&ei=dexjTp_-CvHb4QSIw7i8Cg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CD8Q6AEwAg#v=onepage&q=Bobi%20Bazlen&f=false Marisa Strada] introduzione in Italo Svevo, ''Senilità'' Giunti Editore, 1995</ref> e a inviargli la foto di [[Dora Markus]] (invitandolo a scrivere una poesia su di lei).<ref>La foto era stata scattata da [[Gerti Frankl]], che Bazlen aveva conosciuto a casa di Elsa Oblath Dobra (Giulia de Savorgnani, ''Bobi Bazlen. Sotto il segno di Mercurio'', Lint, Trieste, 1998, p.50), di cui frequentava il salotto grazie a [[Scipio Slataper]].</ref> Fu in analisi dallo psicologo junghiano [[Ernst Bernhard]], col quale rimase in rapporto fino alla morte<ref>"Bobi era talmente legato al suo psicoanalista da ripetere spesso che, se Bernhard fosse morto, lui sarebbe morto un mese dopo. Bernhard morì nel giugno 1965 e Bazlen nel luglio dello stesso anno." testimonianza di Anna Foà del 16 dicembre 2020, citata in: Anna Ferrando, ''Adelphi. Le origini di una casa editrice (1938-1994)'', Carocci ed., Roma, 2023, p.328 n. 11.</ref>. Grazie alle sue scelte, fece conoscere in Italia le opere di [[Sigmund Freud]] (pubblicò nel 1952, con la casa editrice romana [[Casa Editrice Astrolabio|Astrolabio]], la prima traduzione italiana dell'''[[L'interpretazione dei sogni|Interpretazione dei sogni]]''), [[Franz Kafka]], [[Robert Musil]] (''[[L'uomo senza qualità]]'') e [[Carl Gustav Jung]]<ref>Katia Pizzi, ''A city in search of an author: the literacy identity of Trieste'', Continuum International Publishing Group, 2001, p.56</ref>.
Studiò nella scuola di [[lingua tedesca]] Realgymnasium, dove si appassionò alle materie letterarie, in ciò incoraggiato dal suo insegnante, il professor Mayer. Lasciata Trieste, visse a [[Genova]], [[Milano]] e [[Roma]].
 
Bazlen non pubblicò nulla in vita, ma nella raccolta ''Scritti'' ([[1984]], che comprende anche le ''Lettere a Montale'') vennero presentate le sue opere postume ''Lettere editoriali'' ([[1968]]), ''Note senza testo'' ([[1970]]) e ''Il capitano di lungo corso'' ([[1976]]); quest'ultimo libro è un romanzo, tradotto dal tedesco da [[Roberto Calasso]], che parla di un ''passante della terra'' in viaggio secondo uno schema-modello d'ispirazione implicitamente omerica.<ref>Elio Pecora, ''La scrittura immaginata'', Guida Editori 2009, p.32</ref> La vita di Bazlen è al centro del romanzo ''[[Lo stadio di Wimbledon]]'' ([[1983]]) di [[Daniele Del Giudice]], romanzo adattato al cinema da [[Mathieu Amalric]] sotto il titolo ''[[Lo stadio di Wimbledon (film)|Lo stadio di Wimbledon]]'' (2002). A Bazlen è dedicato il libro ''Bobi'' (2021) di [[Roberto Calasso]], edito da [[Adelphi]], nel quale si intrecciano i ricordi del Bazlen lettore e figura di primo piano nel mondo letterario ed editoriale italiano, e la raccolta di scritti e testimonianze ''Bazleniana'', con i disegni del diario dell’analisi di Roberto Bazlen fatta da Ernst Bernhard (Acquario, Torino, 2022<ref>[https://acquariolibri.it/prodotto/bazleniana/ Acquario Libri, ''Bazleniana'']</ref>).
Fu amico di [[Luciano Foà]], [[Adriano Olivetti]], [[Umberto Saba]], [[Giacomo Debenedetti]], [[Italo Calvino]] e [[Eugenio Montale]] (che conobbe nell'inverno del 1923, e che gli dedicò la lirica ''Mediterraneo'', negli ''[[Ossi di seppia]]'' dell'ed. 1928).<ref>''La Poesia di Eugenio Montale: Atti'', Università di Genova, Le Monnier 1984, p.131</ref> Fu proprio Bazlen a consigliare a Montale ''[[La coscienza di Zeno]]'' di [[Italo Svevo]] (di cui fu uno dei primi scopritori),<ref>[http://books.google.it/books?id=Fyg8WEkbY-cC&pg=PR68&dq=Bobi+Bazlen&hl=it&ei=dexjTp_-CvHb4QSIw7i8Cg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CD8Q6AEwAg#v=onepage&q=Bobi%20Bazlen&f=false Marisa Strada] introduzione in Italo Svevo, ''Senilità'' Giunti Editore, 1995</ref> e a inviargli la foto di [[Dora Markus]] (invitandolo a scrivere una poesia su di lei).<ref>La foto era stata scattata da [[Gerti Frankl]], che Bazlen aveva conosciuto a casa di Elsa Oblath Dobra (Giulia de Savorgnani, ''Bobi Bazlen. Sotto il segno di Mercurio'', Lint, Trieste, 1998, p.50), di cui frequentava il salotto grazie a [[Scipio Slataper]].</ref> Fu in analisi dallo psicologo junghiano [[Ernst Bernhard]], col quale rimase in rapporto fino alla morte.
 
Grazie alle sue scelte, fece conoscere in Italia le opere di [[Sigmund Freud]] (pubblicò nel 1952, con la casa editrice romana Astrolabio, la prima traduzione italiana dell'''Interpretazione dei sogni''), [[Franz Kafka]], [[Robert Musil]] (''[[L'uomo senza qualità]]''), [[Carl Gustav Jung]].<ref>Katia Pizzi, ''A city in search of an author: the literacy identity of Trieste'', Continuum International Publishing Group, 2001, p.56</ref>
 
Bazlen non pubblicò nulla in vita, ma nella raccolta ''Scritti'' ([[1984]], che comprende anche le ''Lettere a Montale'') vennero presentate le sue opere postume ''Lettere editoriali'' ([[1968]]), ''Note senza testo'' ([[1970]]) e ''Il capitano di lungo corso'' ([[1976]]); quest'ultimo libro è un romanzo, tradotto dal tedesco da [[Roberto Calasso]], che parla di un ''passante della terra'' in viaggio secondo uno schema-modello d'ispirazione implicitamente omerica.<ref>Elio Pecora, ''La scrittura immaginata'', Guida Editori 2009, p.32</ref>
 
La vita di Bazlen è al centro del romanzo ''[[Lo stadio di Wimbledon]]'' ([[1983]]) di [[Daniele Del Giudice]], romanzo adattato al cinema da [[Mathieu Amalric]] sotto il titolo ''Le Stade de Wimbledon'' (2002).
 
== Opere <ref>Valeria Riboli, ''[http://www.fondazioneadrianolivetti.it/pubblicazioni.php?id_pubblicazioni=257 Roberto Bazlen editore nascosto]'', Fondazione Adriano Olivetti, Collana Intangibili, n.22, 2013.</ref>==
* ''Lettere editoriali'', a cura di [[Roberto Calasso]] e [[Luciano Foà]], Milano, [[Adelphi]], 1968.
* ''Note senza testo'', a cura di Roberto Calasso, Milano, Adelphi, 1970.
* ''Il capitano di lungo corso'', a cura di Roberto Calasso, Milano, Adelphi, 1973.
* ''Scritti'', a cura di Roberto Calasso, Milano, Adelphi, 2019 [1984], ISBN 978-88-459-3350-9.
* ''La lotta con la macchina da scrivere'', Milano, Adelphi, 1993.
* ''Scusi questo tono da maestrino. Una lettera inedita allo scrittore triestino'', in «il Piccolo» , 14 aprile 1993, p.&nbsp; 5.
* Roberto Bazlen, ''Giorgio Voghera'', ''Le tracce del sapiente,. Lettere 1949-1965'', a cura di Renzo Cigoi, Udine, Campanotto Editore, 1995.
 
=== Traduzioni di Roberto Bazlen ===
* [[Bertolt Brecht]], ''Gli affari del signor Giulio Cesare e Storie da calendario'', traduzione di Lorenzo Bassi, Paolo Corazza e Franco Fortini, Torino, [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1959.
* [[Kenneth Burke]], ''Antonio si pronuncia sul dramma'', in «Prospettive U.S.A. » , a. II, n. 5, pp.&nbsp; 76–90.
* [[Manny Farber]], ''Il cinema non è più il cinema'', in «Prospettive U.S.A. » , a. II, n. 2, inverno 1953, pp.&nbsp; 175–194.
* [[Sigmund Freud]], ''Introduzione allo studio della psicoanalisi'', traduzione di Roberto Bazlen, Roma, [[Astrolabio]], 1948.
* [[Sigmund Freud]], ''[[L'interpretazione dei sogni]]'', traduzione di Roberto Bazlen, Roma, Astrolabio, 1948.
* [[Oscar Handlin]], ''Democrazia e potere: l'immigrato nella vita politica americana'', in «Prospettive U.S.A. » , a. I, n. 1, autunno 1952, pp.&nbsp; 81–83.
* [[Hugh Harrison]], ''Case americane. Architettura moderna'', in «Prospettive U.S.A. » , a. II, n. 5, autunno 1953, pp.&nbsp;14–36 14-36.
* [[Carl Gustav Jung]], ''Psicologia e educazione'', traduzione di Roberto Bazlen, Roma, Astrolabio, 1947.
* [[Carl Gustav Jung]], ''Lo sviluppo della personalità'', traduzioni di Roberto Bazlen e Rossana Leporati, cura editoriale di Anna Maria Massimello, Torino, [[Bollati Boringhieri]], 1991.
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* [[Herbert Marcuse]], ''Eros e civiltà'', introduzione di Giovanni Jervis, traduzione di Lorenzo Bassi, Torino, Einaudi, 1964.
* [[Jean Rostand]], ''L'uomo artificiale'', traduzione di Lorenzo Bassi, Torino, Einaudi, 1959.
* [[Eckart Von Sydow]], ''Poesia dei popoli primitivi. Lirica religiosa, magica e profana, scelta'', introduzione e note di Eckart von Sydow, traduzione e cura di Roberto Bazlen, MilanoParma, [[Garzanti]]Guanda, 1951.
* [[William Carlos Williams]], ''La distruzione di Tenochtitlán e Commedia morta e sepolta'', in «Prospettive U.S.A. » , a. I, n. 1, autunno 1952, pp.&nbsp;30–41 30-41 e 52-61.
* [[William Troy]], ''Virginia Woolf e il romanzo della sensibilità. Tre commenti 1932, 1937, 1952. Sviluppi di una posizione critica nel corso di vent'anni'', in «Prospettive U.S.A. » , a. III, n. 6, pp.&nbsp;70–94 70-94.
* [[William Carlos Williams]], ''I racconti del dottor Williams'', introduzione di Van Wyck Brooks, traduzione di Lorenzo Bassi, Torino, Einaudi, 1963.
 
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==Bibliografia==
 
*Cristina Battocletti, ''Bobi Bazlen. L'ombra di Trieste'', La nave di Teseo, 2018.
* ''Bazleniana'', Torino, Acquario, 2022, ISBN 9791280989000.
* Fabrizio Frigerio, "Bobi Bazlen e l'astrologia", in [[Hans Thomas Hakl]] (editore), ''Octagon'', Gaggenau, 2017, vol. 3, n. 10, pp. 179-191.
* {{Cita libro|autore=Cepak et al.|curatore=Roberto Dedenaro|titolo=Per Roberto Bazlen. Materiali della giornata organizzata dal gruppo 85|anno=1995|editore=Campanotto|città=Udine}}
* Leonardo Luccone, «L'uomo scritto dagli altri». ''[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]'', 17-03-2007, pag VIII (articolo presente [http://www.evelinasantangelo.it/interne/pdf/foglio.pdf qui] in formato PDF e consultato in data 29-03-09)
* Cristina Battocletti, ''Bobi Bazlen. L'ombra di Trieste'', Milano, La nave di Teseo, 20182021 [2017], ISBN 978-88-346-0601-8.
* {{Cita libro|autore=Diego Bertelli|titolo=Viaggio al termine della scrittura. Calvino, Pasolini, Bazlen, Parise, Cattafi|anno=2017|editore=Le Lettere|città=Firenze|ISBN=978-88-6087-969-1}}
* [[Roberto Calasso]], ''Bobi'', Milano, Adelphi, 2021, ISBN 978-88-459-3633-3.
* {{cita libro| nome=Anna | cognome=Ferrando | titolo=Adelphi. Le origini di una casa editrice (1938-1994) | città=Roma | editore=Carocci | anno=2023 | cid=Ferrando2023| ISBN= 8829018139}}
* Fabrizio Frigerio, "[https://www.academia.edu/50225206/Bobi_Bazlen_e_lastrologia «Bobi Bazlen e l'astrologia"»], in [[Hans Thomas Hakl]] (editore), ''Octagon'', Gaggenau, 2017, vol. 3, n. 10, 2017, pp. 179-191.
* Manuela La Ferla, ''Diritto al silenzio. Vita e scritti di Roberto Bazlen'', Palermo, Sellerio, 1994, ISBN 88-389-1044-8.
* Leonardo Luccone, «L'uomo scritto dagli altri». ''[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]'', 17-03-2007, pagp. VIII (articolo presente [http://www.evelinasantangelo.it/interne/pdf/foglio.pdf qui] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304112958/http://www.evelinasantangelo.it/interne/pdf/foglio.pdf |date=4 marzo 2016 }} in formato PDF e consultato in data 29-03-09)
* {{Cita libro|autore=Corrado Pestelli|titolo=Ironia di naufragi. Serra, Panzini, Palazzeschi, Bazlen, Pratolini, Bilenchi|anno=2018|editore=Cesati|città=Firenze|ISBN=978-88-7667-701-4}}
* Valeria Riboli, ''[http://www.fondazioneadrianolivetti.it/pubblicazioni.php?id_pubblicazioni=257 Roberto Bazlen editore nascosto]'', Fondazione Adriano Olivetti, Collana Intangibili, n.22, Ivrea-Roma, 2013.
* {{Cita libro|autore=Massimo Rizzante|titolo=Il sogno dell'interpretazione. Scritti su Svevo, Saba, Michelstaedter e Bazlen|anno=1993|editore=Metauro|città=Fossombrone}}
* Giulia de Savorgnani, ''Bobi Bazlen. Sotto il segno di Mercurio'', LintTrieste, TriesteLINT, 1998, ISBN 88-8190-036-X.
* [[Giorgio Voghera]], ''Gli anni della psicanalisi'', Pordenone, Studio Tesi, 1980.
* {{Cita libro|autore=Paola Zelco|titolo=Il caso Bazlen|anno=2000|editore=Centro Studi "Augusta Rapetti Bassi"|città=Trieste}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-bazlen_(Dizionario-Biografico)/|A. Grasso, ''Bazlen, Roberto'', in «Dizionario Biografico degli Italiani»}}
*Dall'inferno a Hollywood, di [[Gian Pietro Calasso]], ed. D&MBlanco 2018
 
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