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{{Nota disambigua|la consacrazione dei vescovi della Chiesa cattolica|Ordinazione episcopale nel rito romano}}
{{F|religione|febbraio 2018}}
[[ImageFile:Asnières Geneviève Vierge.jpg|thumb|Consacrazione alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] dopo il [[battesimo]].]]
Per '''consacrazione''' si intende il momento [[rito|rituale]] nel quale si pone un oggetto o una persona al servizio di [[Dio]].
 
== Ebraismo ==
==Riferimenti biblici==
{{...|religione}}
===Antico Testamento===
I termini "consacrazione" e "dedicazione" corrispondono alla traduzione di {{chiarire|due|quali?}} distinte parole ebraiche, che ricorrono con diverso significato: [[unzione]] è sinonimo di consacrazione, ed è il primo atto che [[Mosè]] compie sulla dimora, gli arredi e l'altare sacrificale, una volta terminata la costruzione della Dimora della Testimonianza ([[Numeri (Bibbia)|Numeri]] 7:1). Lo stesso giorno i capi delle tribù dedicano l'altare mediante il sacrificio di animali a Dio. Se la consacrazione-unzione è un rito unico e irripetibile i cui effetti sono permanenti nel tempo, la {{chiarire|dedicazione|rif.biblico}}<!--''"rif.biblico"''. Motivo= riferimento biblico mancante (data=Gennaio 2019)}}--> sarebbe un rito che si ripete quotidianamente, ad opera della tribù che svolge il servizio del Tempio.<br />
 
== Cristianesimo ==
L'Antico Testamento prevedeva riti di purificazione e norme igienico-alimentari per chi si avvicina (fedeli e sacerdoti) a tutto ciò che è sacro e santo: il [[Tabernacolo]], l'altare sacrificale, i vasi adibiti al culto, mani e abiti dei ministranti intorno allo [[Shekhinah]].
=== Nei testi biblici ===
 
====Antico Testamento====
Il patriarca [[Giacobbe]] consacrò la pietra sulla quale ricevette una visione da Dio: in Gen. 28:15-16 e 35:1-3.<br>
I termini "consacrazione" (''chérem'' in ebraico) e "dedicazione" (''chanukkà'' in ebraico) corrispondono alla traduzione di due distinte parole ebraiche, che ricorrono con diverso significato: [[unzione]] è sinonimo di consacrazione, ed è il primo atto che [[Mosè]] compie sulla dimora, gli arredi e l'altare sacrificale, una volta terminata la costruzione della [[Dimora della testimonianza]] ({{Passo biblico|Numeri|7:1}}). Lo stesso giorno i capi delle tribù dedicano l'altare mediante il sacrificio di animali a Dio. Se la consacrazione-unzione è un rito unico e irripetibile i cui effetti sono permanenti nel tempo, la dedicazione ({{Passo biblico|2Cronache|7:9}}) sarebbe un rito che si ripete quotidianamente, ad opera della tribù che svolge il servizio del Tempio.
Abramo consacrò un luogo chiamato Bethel (in ebraico: dimora di Dio, Genesi 1w:6-8), oggetto di devozione finché non fu profanato (v. 2Re 12:27-29).
 
L'Antico Testamento prevedeva riti di purificazione e norme igienico-alimentari per chi si avvicina (fedeli e sacerdoti) a tutto ciò che è sacro e santo: il [[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]], l'altare sacrificale, i vasi adibiti al culto, mani e abiti dei ministranti intorno allo [[Shekhinah]]. Il patriarca [[Giacobbe]] consacrò la pietra sulla quale ricevette una visione da Dio: in {{Passo biblico|Gen|28:15-16}} e {{Passo biblico|Gen|35:1-3}}. Abramo consacrò un luogo chiamato ''Bethel'' (in ebraico "dimora di Dio"; {{Passo biblico|Gen|1w:6-8}}), oggetto di devozione finché non fu profanato ({{Passo biblico|2Re|12:27-29}}).
===Nuovo Testamento===
Nel Nuovo Testamento troviamo riferimento in Mt 7:5-6 ("non sperdete le perle ai porci", tradotto prima anche come "non sperdete cose sacre ai porci"), e in Mt 23:16-17 spiega che è ''il tempio a santificare l'oro'' (il Tempio è già Santo per la Presenza fisica di Dio, anche senza l'oro), e ''non l'oro a santificare il Tempio.'' Poi Mt 27:52-53.
Nell'[[Apocalisse]], la nuova [[Gerusalemme]] celeste, che dal cielo scende sulla terra, è chiamata la [[Città santa|Città Santa]] (Ap 21:1-2). San Pietro, apostolo e martire, chiama Monte Santo (2Pietro 1,18), il [[Monte Tabor]] nel quale vide la [[Trasfigurazione di Gesù]].
San Paolo, apostolo e martire, in I Timoteo 4:3-5 dice che il cibo dei fedeli è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. Chiama i cristiani in generale i Santi ([[comunione dei santi]]) non solo per le loro virtù, ma anche per la loro consacrazione fatta a Dio in virtù del [[battesimo]]. Li avverte che anche ''il corpo (con le loro membra) è il Tempio dello Spirito Santo'' (I Corinti 6:14-16).
 
====Nuovo Testamento====
==Chiesa cattolica romana==
Nel Nuovo Testamento troviamo riferimento in {{Passo biblico|Mt|7:5-6}} ("non sperdete le perle ai porci", tradotto prima anche come "non sperdete cose sacre ai porci"), e in {{Passo biblico|Mt|23:16-17}} spiega che è «il tempio a santificare l'oro» (il Tempio è già santo per la presenza fisica di Dio, anche senza l'oro), e «non l'oro a santificare il Tempio»''.'' Poi {{Passo biblico|Mt|27:52-53}}.
Spesso viene usata nei [[Rito liturgico|riti liturgici]] del [[cristianesimo]]. Nello specifico del [[chiesa cattolica|cattolicesimo]],, è spesso legato ai sette [[sacramento|Sacramenti]].<ref>si veda anche su en.wikisource la relativa voce dell'[[Enciclopedia Cattolica]] inglese del 1913, ora nel [[pubblico dominio]]: [[s:en:Catholic Encyclopedia (1913)/Consecration|Consecration]]''</ref>
 
Nell'[[Apocalisse]], la nuova [[Gerusalemme]] celeste, che dal cielo scende sulla terra, è chiamata la [[Città santa|Città Santa]] ({{Passo biblico|Ap|21:1-2|libro=no}}). San Pietro, apostolo e martire, chiama Monte Santo ({{Passo biblico|2Pietro|1,18}}), il [[Monte Tabor]] nel quale vide la [[Trasfigurazione di Gesù]].
Nella [[liturgia]], il termine "consacrazione" è riservato soltanto ad alcuni riti:
* consacrazione eucaristica durante la Santa Messa,
* come sinonimo di ordinazione, con tre forme distinte e simili del rito romano: consacrazione episcopale, consacrazione sacerdotale, consacrazione diaconale,
* la professione dei [[Voto (religione)|voti]] religiosi permanenti, che danno inizio ad una vita consacrata,
* la [[Messa crismale]]: eseguita dal vescovo, nei libri liturgici è chiamata "Consacrazione del [[Crisma]]", utilizzato per la consacrazione di oggetti e arredi della Santa Messa, e per i sacramenti che durante la Santa Messa si celebrano
* l'atto attraverso il quale si rinnovano, con maturità e consapevolezza, gli impegni battesimali, nella [[confermazione|Cresima]] o Confermazione,
* la consacrazione mediante crisma del [[Calice (liturgia)|calice]] e [[patena]], sempre da parte del vescovo, il giorno prima dell'ordinazione sacerdotale, e degli oggetti e arredi sacri del culto
* la consacrazione di un edificio adibito a luogo di culto
* la consacrazione dell'altare principale nel quale si celebra la Santa Messa, ovvero di un qualsiasi altro altare laterale presente nella Chiesa e riservato al culto dei santi.
 
San Paolo, apostolo e martire, in {{Passo biblico|1Timoteo|4:3-5}} dice che il cibo dei fedeli è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. Chiama i cristiani in generale i Santi ([[comunione dei santi]]) non solo per le loro virtù, ma anche per la loro consacrazione fatta a Dio in virtù del [[battesimo]]. Li avverte che anche «il corpo (con le loro membra) è il Tempio dello Spirito Santo» ({{Passo biblico|1Corinzi|6:14-16}}).
Anche lo spazio aperto adiacente alla Chiesa, noto come [[sagrato]], appartiene al luogo di culto consacrato: dopo la riforma del Vaticano II, in esso si può celebrare all'aperto la Santa Messa, purché sempre il sacerdote la celebri sopra ad un altare consacrato, e con gli abituali oggetti sacri del rito. <br/>
La consacrazione è d'obbligo per qualsiasi luogo che ospiti il [[Santissimo Sacramento]] e l'Eucaristia: per pievi, oratori, santuari, e la consacrazione di un [[camposanto]] (o nella sezione riservata alle persone di fede cristiana, come accade in alcuni cimiteri monumentali). Il diritto canonico impone che l'area consacrata debba prima essere libera da debiti.<br/>
Negli ultimi decenni questo rito ha iniziato ad essere chiamato anche "dedicazione", che è un termine dal preciso significato per la tradizione e religione ebraica, poi mutuato per ecumenismo nella cristianità.
 
===Chiesa cattolico-romana===
[[File:SantissimoSacramentoRJ.jpg|thumb|left|Il [[Santissimo Sacramento]] durante la processione del ''[[Corpus Domini]]'', a [[Rio de Janeiro]].]]
Nella [[liturgia]] e nella tradizione cattolico-romana, il termine "consacrazione" è utilizzato in riferimento ad alcuni riti:
* il momento, durante la [[preghiera eucaristica]] della [[messa]], in cui gli elementi del pane e del vino diventerebbero corpo e sangue di Gesù Cristo (alle parole dell'istituzione),
* la [[benedizione]] del [[crisma]], insieme agli altri due [[oli santi]], durante la [[messa crismale]] presieduta dal [[vescovo]] diocesano (in particolare, quella del crisma è l'unica ad essere definita nei libri liturgici "consacrazione" di un elemento materiale oltre a quella delle specie eucaristiche),
* la [[consacrazione delle vergini]], il rito - testimoniato già dal [[IV secolo]] - in cui una donna vergine ([[religioso (cristianesimo)|religiosa]] o secolare) si dedica completamente ad una vita di unione con Gesù Cristo ([[matrimonio mistico]]),
* come sinonimo di [[ordinazione]], in particolare in riferimento all'[[consacrazione episcopale|ordinazione di un vescovo]],<ref>Il passaggio terminologico da "consacrazione episcopale" a "ordinazione episcopale", dopo il [[Concilio ecumenico Vaticano II]] (1962–1965), è stato percepito in alcuni ambienti più [[tradizionalismo cattolico|tradizionalisti]] come un chiaro distacco dalla [[Tradizione (Chiesa cattolica)|tradizione]] precedente e dal [[deposito della fede]], privo di fondamento teologico. Sebbene il termine "ordinazione episcopale" sia oggi più diffuso ({{Cita web|titolo=By a margin of 5:1 on the Vatican website, e.g.|url=http://gsearch.vatican.va/search?q=Episcopal+ordination&btnG=Search+on+&site=default_collection&client=default_frontend&output=xml_no_dtd&proxystylesheet=default_frontend&sort=date%3AD%3AL%3Ad1&entsp=a__policy_documenti&oe=UTF-8&ie=UTF-8&ud=1&exclude_apps=1&filter=0|accesso=31 ottobre 2013|urlmorto=sì}}), alcuni ribadiscono che la locuzione "consacrazione episcopale" era l'unica ad essere considerata [[Ortodossia#Cristianesimo|ortodossa]] dal [[medioevo]] (il periodo della [[Scolastica (filosofia)|Scolastica]]) fino al concilio Vaticano II. Il decreto del Vaticano II "sulla missione pastorale dei vescovi nella Chiesa", ''[[Christus Dominus]]'', usa esclusivamente il termine "consacrazione" e non ricorre mai al termine "ordinazione", per riferirsi all'atto in virtù del quale un presbitero diviene vescovo. La seconda edizione del [[Catechismo della Chiesa cattolica]] (1997) usa le due espressioni "consacrazione episcopale" e "ordinazione episcopale" come del tutto equivalenti ed intercambiabili (CCC nn. 1556–1558). Anche il [[Codice di Diritto Canonico]] del 1983, al Titolo VI del Libro IV su "La funzione di santificare nella Chiesa", usa i termini equivalenti latini ''sacra ordinatio [episcopi]'' e ''consecratio episcopalis'' (CJC cc. 1008-1054). </ref>
* come sinonimo di dedicazione, la riserva per il culto cattolico di una [[chiesa (architettura)|chiesa]] o di un [[altare]] sul quale si celebra la messa
* come sinonimo di [[professione religiosa|professione]] dei [[Voto (religione)|voti religiosi]], in particolare la [[professione solenne]] dei [[consigli evangelici]], che inserisce in perpetuo in una [[congregazione religiosa|congregazione]] o [[ordine religioso]], o in un [[istituto secolare]],
* la benedizione del [[Calice (liturgia)|calice]] e della [[patena]], come pure degli oggetti e arredi per il culto.
Anche lo spazio aperto adiacente alla Chiesa è noto come ''[[sagrato]]'' ("consacrato") perché appartiene al luogo di culto consacrato: in quest'area talvolta si celebra anche la messa e un tempo (ancora oggi in alcune aree geografiche) si compivano le sepolture. Un [[cimitero]] (o la sezione riservata alle persone di fede cattolica nell'ambito di un cimitero cittadino) viene benedetta con un apposito rito previsto dal [[benedizionale]] (un tempo si parlava di vera e propria "consacrazione" della terra di un cimitero).
 
LaSecondo consacrazionela [[Eucaristia|Eucaristicateologia]] ècattolica, la faseconsacrazione dellaper Santaeccellenza rimane quella dell'[[MessaEucaristia]], dettanella Liturgia[[messa]]. Eucaristica,Durante dovela [[preghiera eucaristica]] il sacerdote[[vescovo]] o [[presbitero]] ripete, "''[[in persona Christi]]'' ripete", le parole di Gesù ai dodici nell'[[Ultima Cena]], erendendo innuovamente questo assimilando la parola umana al [[Verbo (cristianesimo)|Verbo]] che è [[sostanza (filosofia)|sostanza]] divina, rinnova ai presentipresente il miracolo dell'della [[Ultimapresenza Cenareale]]. Mediante l'imitazione di Gesù Cristo. DioPer e la grazia sacramentaleopera dello [[Spirito Santo]] [[Dio]], si verifica che il [[ostia (liturgia)|pane]] ede il [[vino da messa|vino]] offertipreparati per lail salvezzarito sei fedeli diventinodiventano "vero [[corpocarne umano(Bibbia)|Corpo]] e vero [[Sangue nella religione|Sangue]] di [[Cristo]]," secondoper l'attola chesalvezza dei fedeli. A partire dalla [[teologia scolastica|Scolastica]] [[medioevo|medievale]], la teologia cattolicaoccidentale ha denominatoutilizzato la parola "[[transustanziazione]]," dalper periodoesprimere scolasticoil in[[dogma]] avantidella presenza reale di Gesù Cristo nell'Eucaristia.
 
In riferimento a tutti gli altri riti, invece, i libri liturgici della Chiesa cattolico-romana parlano di "[[benedizione]]". Nella celebrazione del [[matrimonio]], per esempio, vengono benedetti gli anelli nuziali, come pure vengono solennemente benedetti i due sposi durante la stessa liturgia; viene benedetta la [[cenere]] che poi è sparsa sul capo dei fedeli al [[Mercoledì delle ceneri]], viene solennemente benedetta l'acqua per il [[Battesimo]] o l'[[acquasanta (liturgia)|acqua lustrale]] durante la [[veglia pasquale]], viene benedetto il fuoco nuovo all'inizio della stessa veglia, e così via.
Essendo il Dio Uno e Trino già nell'Antico Testamento la prima e somma sorgente di ogni sacro-santità (Gesù Cristo il Santo di Dio, l'Unto del Signore, il Re dei Re), l'atto di portare ad essere sacro un oggetto o una persona, laica oppure un [[chierico]] nell'ambito di una gerarchia, poteva essere operato soltanto da sacerdoti e da vescovi, in quanto portatori di uno speciale mandato e ministero per loro singolarmente istituito da Gesù Cristo Dio: nel giorno di [[Pentecoste]] Egli conferì lo [[Spirito Santo]] alla Chiesa apostolica.
 
Il termine "[[vita consacrata]]" indica la condizione di tutti coloro che entrano a far parte stabilmente di un [[istituto religioso]] (un [[ordine religioso|ordine]] [[monachesimo|monastico]], una [[congregazione religiosa]], un [[istituto secolare]], etc.): può trattarsi di uno stile di vita prevalentemente contemplativo o attivo nell'apostolato.
Tutti gli atti di consacrazione portati prima ad esempio possono avere luogo soltanto nello svolgimento di una Santa Messa, che solo un sacerdote ordinato può celebrare.
Unica eccezione alla predetta regola, è la consacrazione personale e volontaria di un laico in segno di ex-voto per [[grazia (teologia)|grazia]] ricevuta, oppure in segno di devozione. Questa consacrazione personale viene intesa come un impegno costante e coerente per una specifica fede e pratica devozionale da parte di una o più persone. Esse affermano questa promessa ''singolarmente'', ognuna impegnando sé stessa: ad esempio, alcuni cristiani si consacrano al [[Sacro Cuore di Gesù]], a san [[Arcangelo Michele|Michele Arcangelo]], san [[Arcangelo Gabriele]] san [[Arcangelo Raffaele]], san [[san Giuseppe]], altri al [[Cuore Immacolato di Maria]].
 
Sul piano della devozione personale, un qualsiasi credente, [[clero|chierico]] o [[laicato|laico]] può volontariamente consacrare sé stesso, per esempio come ''[[ex-voto]]'' per una [[grazia (teologia)|grazia]] ricevuta. Questa consacrazione personale viene intesa come un impegno costante e coerente nella vita di fede, riconfermando la consacrazione [[battesimo|battesimale]]; una persona afferma questa promessa ''singolarmente'', impegnando solo sé stessa. Per esempio, alcuni cattolici si consacrano al [[Sacro Cuore di Gesù]], a san [[Arcangelo Michele|Michele Arcangelo]], san [[Arcangelo Gabriele|Gabriele]] o san [[Arcangelo Raffaele|Raffaele]], a san [[san Giuseppe]] o al [[Cuore Immacolato di Maria]].
In senso stretto, la benedizione può essere una semplice e molto più breve preghiera di pochi minuti, che chiunque battezzato anche laico può proferire; essa pure invoca una grazia, ma può avvenire al di fuori della Messa, senza alcuna transustanziazione.<br />
I libri liturgici in italiano parlano di [[benedizione]] a proposito di momenti particolari di alcuni riti. Nel sacramento del matrimonio, per esempio, gli anelli nuziali vengono "benedetti", così come vengono benedetti i due sposi durante la stessa liturgia, ma la benedizione è contemplata nell'ambito di un sacramento cui è riservata una parte aggiuntiva del Messale, che altrimenti non si pronuncia.
 
[[File:Consécration-de-Déodat.jpg|thumb|''LaL'ordinazione Consacrazioneepiscopale di [[Deodato di Nevers]]'' ([[1620]], Claude Bassot).]]
[[File:Consecratio altaris.jpg|thumb|left|Durante la dedicazione di un altare nella Chiesa cattolica, il vescovo brucia i grani d'[[incenso]].]]
[[File:Huy 051027 (5).JPG|thumb|Lapide che celebra la dedicazione di una [[chiesa (architettura)|chiesa]]. ]]
 
Nella tradizione cattolica, solamente un [[vescovo]] ha la potestà di consacrare una intera comunità, quale è una diocesi, una categoria di persone (studenti, lavoratori, ecc) o uno Stato, anche a prescindere dallo scarso consenso e devozione della maggioranza dei residenti, cattolici e non. I [[Madonna di Fátima|pastorelli di Fatima]] affermarono che la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] avesse chiesto che il [[Papa]] consacrasse l'intera [[Russia]] al [[Cuore Immacolato]], cosa mai accaduta. Il [[24 giugno|24]] e [[25 giugno]] 2017, il patriarca [[Béchara Boutros Raï]] a Fatima in Portogallo consacrò il [[Libano]] e tutto il [[Medio Oriente]] al Cuore Immacolato di Maria. Il [[5 luglio]] [[2013]], [[Benedetto XVI]] ha consacrato lo Stato della [[Città del Vaticano]] a san Giuseppe e a san Michele Arcangelo.
L'innovazione terminologica segnava chiaramente un distacco dalla tradizione passata e dal [[deposito della fede]], pur senza introdurre nuovi e rilevanti fondamenti teologici. Sebbene il termine "ordinazione episcopale sia oggi diffuso ,<ref>{{Cita web|titolo=By a margin of 5:1 on the Vatican website, e.g.|url=http://gsearch.vatican.va/search?q=Episcopal+ordination&btnG=Search+on+&site=default_collection&client=default_frontend&output=xml_no_dtd&proxystylesheet=default_frontend&sort=date%3AD%3AL%3Ad1&entsp=a__policy_documenti&oe=UTF-8&ie=UTF-8&ud=1&exclude_apps=1&filter=0|accesso=31 ottobre 2013}}. L'ultimo documento in lingua italuana e inglese risale al Maggio 2014</ref> , la locuzione "consacrazione episcopale" era l'unica ammessa nell'ortodossia, dal Medioevo (il periodo della [[Scolastica (filosofia)|Scolastica]]) fino al Vaticano II (11 ottobre 1962 – 8 dicembre 1965).<ref>es. Il decreto del Vaticano II, [[Christus Dominus]] in merito all'Ufficio Pastorale del Vescovo, usa esclusivamente il termine "consacrazione", e mai ricorre nemmeno al termine "ordinazione", per riferirsi all'atto in virtù del quale un sacerdote diviene vescovo .</ref>. Per la consacraziine episcopale, nella [[Sacrosanctum Concilium|Costituzione della Liturgia Sacra]] n. 76, dopo una profonda revisione del rito stesso, è stabilito che l'imposizione delle mani debba essere fatta da tutti i vescovi presenti, e che il rito si svolga in lingua madre.
 
===Chiesa ortodossa===
Il Catechismo della Chiesa Cattolica, del 1997, seconda edizione, usa le due espressioni "consacrazione episcopale" e "ordinazione episcopale" come del tutto equivalenti ed intercambiabili (CCC nn. 1556–1558). In modo coerente, il Codice di Diritto Canonico del 1983, al "Titolo VI—Ordini" usa i termini equivalenti latini ''sacrae ordinationis minister'' e il termine ''consecratione episcopali'' (CCL cc. 1012, 1014).
Nella Chiesa Ortodossa la parola "consacrazione" può essere sia il Sacramento dell'Ordinazione di un vescovo, detto in greco ''Cheirotonea'' perché prevede l'imposizione delle mani; sia il rito solenne di consacrazione di una nuova chiesa. Il Crisma (olio santo) è utilizzato nella ''[[Crismation]]'' (sacramento in parte equiparabile a quello cattolico della Cresima), che può essere conferito anche dal sacerdote, mentre è riservata al vescovo ortodosso la consacrazione del crisma.
 
Il crisma è utilizzato per consacrare l'[[Antimension]], arredo posto sul Sacro Altare, nel quale si celebra la funzione religiosa. Molto più raramente si parla di consacrazione per indicare la trasformazione del pane e vino nel Corpo e Sangue di Gesù Cristo.
[[File:Consecratio altaris.jpg|thumb|left|Durante la consacrazione di un altare nella Chiesa cattolica, il vescovo infiamma i semi d'incenso.]]
 
===Protestantesimo===
Il termine "[[vita consacrata]]" indica il modo di vivere di tutti coloro che entrano a far parte stabilmente di un [[istituto religioso]] ([[monastero]], ecc.): può trattarsi di vita attiva e/o di vita contemplativa.<br />
La pratica di consacrare la vita di donne vergini risale al IV secolo dopo Cristo.
 
Dopo il Vaticano II, il rito per l'accesso alla vita consacrata è stato anch'esso profondamente rivisto, creando due riti distinti per chi conduce una vita di clausura, e un secondo per i consacrati laici consacrati a vivere nel mondo.<ref>[https://books.google.com/books?id=O8yr3eoDyVIC ''The Sacraments''] (Liturgical Press, 1987, {{ISBN|978-0-8146-1365-8}}), p. 211</ref><ref>Apostolic Constitution ''Sponsa Christi'' – AAS 43</ref><ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_en.html ''Sacrosanctum Concilium''] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20080221180735/http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_en.html |date=February 21, 2008 }}, 80</ref>
 
Dal punto di vista teologico (che è universale e immutabile), un vescovo della Chiesa Cattolica (quali sono un patriarca, un cardinale o lo stesso papa) possiede ''tutti i [[crisma|crismi]]'' necessari e sufficienti per compiere tutti i tipi di consacrazione ammessi dalla [[liturgia cattolica|liturgia]].<br />
Tuttavia, nel corso dei secoli, ''la legge'' della Chiesa, ''mutevole nel tempo'', è stata modificata: i papi hanno dato l'approvazione finale a norme di ''diritto canonico'' ad esempio per la nomina dei [[patrono|patroni]], che hanno introdotto una procedura rigida e che prevede una "partecipazione allargata", a pena di nullità.
 
[[File:Huy 051027 (5).JPG|thumb|Pietra che testimonia l'atto di consacrazione di una Chiesa.]]
 
Solamente un vescovo ha il potere di consacrare una intera comunità quale è una diocesi, una categoria di persone (studenti, lavoratori, ecc) o uno Stato, con un rito efficace anche a prescindere dallo scarso consenso e devozione della maggioranza dei residenti, cattolici e non.<br/>
Diversamente dalle chiese che sono consacrabili a qualsiasi Santo, questo tipo di consacrazione di intere comunità senza una Chiesa particolare, nella prassi secolare della Chiesa è limitato e riservato soltanto ai più forti mediatori tra Dio e gli uomini: Gesù Cristo, la Sua [[Sacra Famiglia]], la Famiglia dei Tre Arcangeli, i santi [[patrono|patroni]] che in vita si distinsero davanti a Dio e gli uomini per i meriti e l'importanza delle loro parole ed opere.
 
I [[Madonna di Fátima|pastorelli di Fatima]] dissero che la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] chiese che il [[Papa]] consacrasse la [[Russia]] al [[Cuore Immacolato]], cosa mai accaduta. Il [[24 giugno|24]] e [[25 giugno]] 2017, il patriarca [[Bechara Rai]] a Fatima in Portogallo ha presieduto per la consacrazione del Libano e del Medio Oriente al Cuore Immacolato di Maria.<br />
Il [[5 luglio]] [[2013]], il papa ha consacrato lo Stato di Città del Vaticano a san Giuseppe e a san Michele Arcangelo.<br />
Diversamente della consacrazione di un luogo di culto o di singole persone, la consacrazione di una comunità o dell'Eucaristia sono atti mai più revocabili, con un atto di segno opposto quale altrove è la sconsacrazione: la transustanziazione non è un atto reversibile, col quale si possa "riportare indietro" il Corpo e il Sangue di Cristo ad essere solamente del semplice pane e vino, quali per fede sono prima della Messa e della relativa fase di Consacrazione; analogamente, quando un Santo è stato proclamato patrono o custode di una nazione, non accade mai che questa intitolazione possa essere annullata, al più si aggiungono ulteriori patroni.
 
==Chiesa ortodossa==
Nella Chiesa Ortodossa la parola "consacrazione" può essere sia il Sacramento dell'Ordinazione di un vescovo, detto in greco ''Cheirotonea'' perché prevede l'imposizione delle mani; sia il rito solenne di consacrazione di una nuova chiesa. Il Crisma (olio santo) è utilizzato nella ''Crismation'' (sacramento in parte equiparabile a quello cattolico della Cresima), che può essere conferito anche dal sacerdote, mentre è riservata ala vescovo ortodosso la consacrazione del crisma.
Il crisma è utilizzato per consacrare l'[[Antimension]], arredo posto sul Sacro Altare, nel quale si celebra la funzione religiosa. Molto più raramente si parla di consacrazione per indicare la trasformazione del pane e vino nel Corpo e Sangue di Gesù Cristo Dio.
 
==Protestantesimo==
Nel [[protestantesimo]] il termine viene utilizzato per indicare la profonda dedizione del credente a Dio, inoltre, in alcune chiese di tradizione Riformata (ad esempio nella [[chiesa evangelica valdese]]) è utilizzato per indicare l'istituzione dei ministri di culto.
 
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Una persona può essere consacrata all'interno di una gerarchia ecclesiastica, oppure come laico in un atto di devozione personale. In particolare, l'ordinazione di un vescovo è in genere detta anche consacrazione. Nelle Chiese che seguono la tradizione della [[successione apostolica]] (la [[Genealogia episcopale]]), il vescovo che a sua volta consacra il nuovo vescovo, a volte suo diretto successore, è detto ''consacratore'', seconda una linea storica iniziata dagli apostoli senza interruzione o soluzione di continuità alcuna. Quanti pronunciano i voti della vita religiosa, sono detti ''persone consacrate''.
 
Il libro [[Metodismo|metodista]] ''Book of Worship for Church and Home'' (1965) contiene una liturgia per l'"Ordine per la Consacrazione di un Vescovo", "Ufficio per la Consacrazione di una Diaconessa", un "Ufficio per la Consacrazione di un Direttore dell'Educazione Cristiana e di un Direttore di Musica", così come un "Ufficio per l'Apertura o Consacrazione di una chiesa", fra gli altri. .<ref name="BOW1964">{{Cita libro|titolo=The Book of Worship for Church and Home: With Orders of Worship, Services for the Administration of the Sacraments and Other Aids to Worship According to the Usages of the Methodist Church|url=https://books.google.com/books?id=Ckw6vgAACAAJ|accesso=25 marzo 2017|anno=1964|editore=Methodist Publishing House|lingua=en |pp=53-354}}</ref>.
In alcuni gruppi religiosi esiste anche un ufficio opposto, di ''sconsacrazione,'' presente anche nella Chiesa cattolica, ad esempio se il bene di proprietà è venduto o demolito.
 
Nella [[Chiesa del Regno Unito]], che è la Chiesa di riferimento della comunione[[Comunione anglicana]], l'ordine (amministrativo) di chiudere una chiesa, può rimuovere tutti gli effetti legali della sua consacrazione.
 
===Mormonismo===
Il cristianesimo [[Mormonismo|mormone]] è ricchissimo di frequenti riferimenti alla dottrina di consacrazione, in primo luogo il titolo di Cristo( ("l'unto", dal greco antico), che sta ad indicare il suo ruolo ufficiale, autorizzato e unico come il Salvatore dell'umanità dal peccato e dalla morte; secondariamente la consacrazione indica ogni singola opportunità e la responsabilità ultima di accettare la volontà e progetto di Gesù per la loro vita, quello di consacrarsi in vari modi al fine comune di vivere per Lui con tutto il cuore.
 
Esempi di questo tipo nel [[Libro dei Mormoni]]<!-- Forse [[Libro di Mormon]] ? --> includono la "santificazione sopraggiunge in conseguenza del loro impegno coerente a cedere i loro cuori a Dio" (Heleman 3:35) e "Vieni a Cristo, che è il Santo di Israele, e partecipare alla sua salvezza, e il potere della sua redenzione. . . e offrite la vostra intera anima come l'ha offerta a lui, e continuate nel digiuno e nella preghiera, e perseverate fino alla fine; e come il Signore vive, anche voi sarete salvati." (Omni 1:26).
 
==Induismo==
==Confessioni non monoteiste==
In molti [[Mandir|templi Induisti]] nel sud dell'India e sparsi in tutto il mondo, si ripete ogni 12 anni la cerimonia di consacrazione del Tempio, in indiano detta ''[[Kumbhabhishekham]]''. Ha luogo per purificare il luogo sacro dopo un importante [[intervento edilizio]], o semplicemente per "rinnovare" la purezza del Tempio (soggetta a "decadimento" nel corso del tempo). Gli Induisti celebrano il giorno della consacrazione come la testimonianza certa di un [[karma]] a breve favorevole per tutti loro<ref>{{cita testo|url=http://modernhinduculture.com/index.php?option=com_content&view=article&id=88:kumbhabhishekam&catid=34:agamas&Itemid=54|titolo=Details about Hindu temple consecration ceremony}}</ref>.
===Induismo===
In molti [[Mandir|Templi Induisti]] nel sud dell'India e sparsi in tutto il mondo, si ripete ogni 12 anni la cerimonia di consacrazione del Tempio, in indiano detta ''[[Kumbhabhishekham]]''. Ha luogo per purificare il luogo sacro dopo un importante [[intervento edilizio]], o semplicemente per "rinnovare" la purezza del Tempio (soggetta a "decadimento" nel corso del tempo). Gli Induisti celebrano il giorno della consacrazione come la testimonianza certa di un [[karma]] a breve favorevole per tutti loro<ref>[http://modernhinduculture.com/index.php?option=com_content&view=article&id=88:kumbhabhishekam&catid=34:agamas&Itemid=54 Details about Hindu temple consecration ceremony]</ref>.
 
===Gianismo=Giainismo==
''Panch Kalyanaka Pratishtha'' è una tradizionale cerimonia gianista[[Giainismo|giainista]], che consacra una o più icone di ''[[Tirthamkara]]'', con la celebrazione di un rito politeistico detto Panch Kalyanaka ('cinque diti-eventi di buon auspicio'). La cerimonia ha luogo in genere per l'[[erezione]] di un nuovo Tempiotempio Gianistagiainista, oppure nuoviquando idolinuove immagini sacre sono portatiportate all'interno del tempio..<ref>Jaini, Padmanabh S. (1998) [1979], The Jaina Path of Purification, Delhi: Motilal Banarsidass, {{ISBN|81-208-1578-5}}</ref> La cerimonia è supervisionata da una autorità religiosa, come un [[Ācārya]] o un [[Bhattaraka]], o un apprendista da loro incaricato.
 
== Islam ==
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==Note==
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==Voci correlate==
 
* [[Pietra angolare]]
* [[Nazireato]]
* [[Neder]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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{{sacramenti e riti cristiani}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:EucaristiaTeologia cristiana]]