Castello di Gradara: differenze tra le versioni
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|Nome = Castello Malatestiano
|Nome originale =
|Parte di =
|Struttura = Castello
|Immagine = Gradara.jpg
|Didascalia =
|Nomemappa = CentroItalia
|Stato = {{simbolo|
|Stato attuale = {{ITA}}
|Suddivisione =
|Città =
|Tipologia =
|Utilizzatore =
|Primo proprietario = Famiglia De Griffo
|Stile = Medievale-[[Architettura rinascimentale|Rinascimentale]]
|Funzione strategica = [[Castello]] e [[Rocca (fortificazione)|
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = 1150
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|Condizione attuale = ben conservata e restaurata
|Proprietario attuale = [[Repubblica italiana]]
|Visitabile =
|Presidio =
|Comandante attuale =
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|Eventi =
|Note =
|Sito web =
}}
Il '''castello di Gradara''' è il complesso che sorge sulla sommità di una collina nel comune di [[Gradara]], in [[provincia di Pesaro e Urbino]], nelle [[Marche]], costituito da un [[castello]]-[[fortezza]] [[medioevo|medievale]] (la [[Rocca (fortificazione)|rocca]]) e dall'adiacente [[borgo]] storico, protetto da una cinta muraria esterna che si estende per quasi 800 metri, rendendo l'intera struttura imponente.
Gradara è stata, per posizione geografica, un crocevia di traffici e genti; nel periodo medioevale la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra le milizie fedeli al Papato e le turbolente [[signorie]] marchigiane e romagnole.
Nel tempo il castello è progressivamente diventato uno dei monumenti più visitati della regione ed è teatro di eventi museali, musicali ed artistici. Nel 2015 sono stati registrati 205 536 visitatori<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1452786836128_2015MuseiPerSito.pdf|titolo=Dati visitatori 2015|sito=beniculturali.it|accesso=15 gennaio 2016}}</ref>.▼
Dal dicembre 2014 il [[Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo|Ministero per i beni e le attività culturali]] lo gestisce tramite il Polo museale delle Marche, nel dicembre 2019 divenuto [[Musei nazionali italiani#Direzioni regionali Musei|Direzione regionale Musei]].
▲Nel 2015 sono stati registrati 205 536 visitatori<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1452786836128_2015MuseiPerSito.pdf|titolo=Dati visitatori 2015|sito=beniculturali.it|accesso=15 gennaio 2016}}</ref>.
[[File:Pala di pesaro 01.jpg|miniatura|left|
▲== Storia e architettura ==
▲[[File:Pala di pesaro 01.jpg|miniatura|left|'''Giovanni Bellini''' ([[Venezia]], [[1433]] circa – [[Venezia]], 26 novembre [[1516]]), Pala di Pesaro, Musei Civici di Pesaro. Nell'inquadratura dell'altare si scorge una raffigurazione ispirata alla fortificazione di Gradara.]]
▲[[File:Rocca Gradara 25.jpg|thumb|Il Castello.]]
La fortezza sorge su una collina a 142 [[Livello del mare|m s.l.m.]]: il [[Maschio (architettura)|mastio]], torrione principale, si innalza per 30 metri, dominando l'intera vallata; è possibile arrivare con lo sguardo fino al mare [[Adriatico]], a nord, o verso il [[monte Carpegna]], ad ovest.
Fu costruito attorno al [[1150]]<ref name="comune.gradara.pu.it">http://www.comune.gradara.pu.it/index.php?id=600 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100716020606/http://www.comune.gradara.pu.it/index.php?id=600 |date=16 luglio 2010 }} Sito ufficiale del Comune di Gradara</ref> dalla potente famiglia dei [[De Griffo|De Grifo]]: successivamente caduta in disgrazia presso il papato, venne sottratta loro l'investitura della ''Curte Cretarie'' e affidata al condottiero dei [[
Furono i Malatesta a decidere l'edificazione delle due cinte di mura, erette tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XIV secolo]]<ref name="comune.gradara.pu.it"/>. Nel 1445 [[Galeazzo Malatesta]] decise di vendere Gradara a [[Francesco Sforza]] per 20.000 [[fiorini d'oro]]; quando però Francesco arrivò a Gradara per entrarne in possesso, [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]], uomo d'arme e [[Mecenatismo|mecenate]], si rifiutò di consegnargliela e anche di restituire il denaro.
A seguito di ciò nel [[1446]] Francesco Sforza, alleato del [[
Il dominio del casato su Gradara finì nel [[1463]]<ref name="comune.gradara.pu.it" /> quando
Durante la signoria di [[Giovanni Sforza]] il castello fu oggetto di importanti trasformazioni atte a renderlo un protetto e sicuro luogo di soggiorno e rappresentanza.
Da quel momento Gradara passerà di mano diverse volte e alcune tra le più importanti casate della penisola si contenderanno il suo possesso: i [[Della Rovere]], i [[Borgia]], i [[Medici]] hanno passeggiato per i saloni del castello, confermando il ruolo da protagonista della fortezza malatestiana nel complicato e tumultuoso scacchiere politico dei territori pontifici situati nelle attuali [[Marche]] e [[Romagna]].▼
▲
Dal [[1641]] Gradara passò sotto il diretto controllo dello [[Stato della Chiesa]] tramite i [[Legato pontificio|legati pontifici]], iniziando la sua lunga agonia.
Quando, nel 1920, la famiglia Zanvettori acquistò la Rocca di Gradara, il castello e la cinta muraria erano ridotti allo stato di rudere. Umberto Zanvettori finanziò il restauro del castello e della cinta muraria del borgo e, pur
Nel [[1928]] la rocca fu venduta allo Stato italiano, con diritto di [[usufrutto]] da parte della vedova di Zanvettori, Alberta Porta Natale, fino al 1983.
== Vicenda di Paolo e Francesca ==
[[File:Gianciotto Discovers Paolo and Francesca Jean Auguste Dominique Ingres.jpg|thumb|Paolo e Francesca, sorpresi da Gianciotto - Dipinto di [[Jean Auguste Dominique Ingres]], 1819.]]▼
{{vedi anche|Paolo e Francesca}}
▲[[File:Gianciotto Discovers Paolo and Francesca Jean Auguste Dominique Ingres.jpg|thumb|Paolo e Francesca, sorpresi da Gianciotto - Dipinto di [[Jean Auguste Dominique Ingres]], 1819.]]
Intorno al 1275 [[Guido da Polenta]], [[signore di Ravenna]], diede in sposa la figlia [[Francesca da Polenta|Francesca]] al suo fedele alleato [[Gianciotto Malatesta|Giovanni Malatesta]], [[Signoria di Rimini|signore di Rimini]], chiamato ''Gianciotto'' perché "ciotto", [[Claudicazione|sciancato]], valoroso uomo d'arme ma brutto nella persona. Al momento di presentarsi a Francesca, inviò al suo posto il suo fratello [[Paolo Malatesta|Paolo]], cavaliere nobile, bello e cortese, già sposato con [[Beatrice Orabile]] di [[Ghiaggiolo|Ghiaggiuolo]], con la quale aveva due figli. I due s'innamorarono ma Gianciotto, messo in allarme da un servitore, li colse in flagrante [[Infedeltà coniugale|tradimento]] e li uccise.▼
Secondo la leggenda, la rocca ha fatto da sfondo al tragico amore tra [[Paolo e Francesca]], cantato da [[Dante Alighieri]] nella ''[[Divina Commedia]]''<ref>{{cita web|autore=Roberto Copello|url=https://www.bandierearancioni.it/approfondimento/il-mito-di-paolo-e-francesca-gradara-e-la-vera-storia-degli-amanti|titolo=Il mito di Paolo e Francesca a Gradara. E la vera storia degli amanti|editore=[[Touring Club Italiano]]|accesso=23 marzo 2021}}</ref>.
▲Intorno al 1275 [[Guido da Polenta]],
== Filmografia ==
Nel [[1937]] il castello fu ''[[___location]]'' per le riprese del film ''[[Condottieri (film 1937)|Condottieri]]'' di [[Luis Trenker]]<ref>
Nel [[1949]] vengono girate alcune scene del film vincitore di due Premi Oscar [[Il principe delle volpi (film)|''ll principe delle volpi'']]'' (Prince of Foxes)'' diretto da [[Henry King]], con [[Tyrone Power]] nei panni di Andrea Orsini, [[Orson Welles]] di [[Cesare Borgia]] e [[Marina Berti]] di [[Angela Borgia]].
Nel [[1950]] vi fu ambientato ''[[Paolo e Francesca (film 1950)|Paolo e Francesca]]'' di [[Raffaello Matarazzo]].
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== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Gradara innevata.JPG|Il
File:Rocca Gradara 53.jpg|L'ingresso col ponte levatoio
File:Pesarourbino gradara.jpg|La cinta muraria malatestiana del XIII-XIV secolo
File:Gradara innevata 2.jpg|Le mura in inverno
File: Rocca Gradara 39.jpg|Interno
</gallery>
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore1=Paolo Dal Poggetto|autore2=Maria Rosa Valazzi|titolo=La Rocca di Gradara|editore=Scala|città=Firenze|anno=1988}}
* Fabio Fraternali, ''Paolo e Francesca'', ed. Ciabochi, Fabriano, 2018
== Voci correlate ==
* [[Francesca da Polenta]]
* [[Paolo Malatesta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |url=http://www.gradara.org/la_rocca.php |titolo=La Rocca nel sito della Pro Loco di Gradara |accesso=3 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080321091102/http://www.gradara.org/la_rocca.php |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://www.comune.gradara.pu.it/index.php?id=600|titolo=Approfondimento storico|accesso=20 giugno 2010|dataarchivio=16 luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100716020606/http://www.comune.gradara.pu.it/index.php?id=600|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.assedioalcastello.it|La rievocazione storica Assedio al Castello}}
{{Musei delle Marche}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|Marche|medioevo}}
[[Categoria:Castelli della provincia di Pesaro e Urbino]]
[[Categoria:Architetture di Gradara]]
[[Categoria:Musei statali italiani delle Marche]]
[[Categoria:Fortezze delle Marche|Gradara]]
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