Ho Chi Minh: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la città del Vietnam|Ho Chi Minh (città)}}
{{Carica pubblica
|nome
|immagine
|carica
|mandatoinizio
|mandatofine
|predecessore
|successore
|primoministro = ''Se stesso'' <br> [[Phạm Văn Đồng]]
|carica2 = [[Primo ministro del Vietnam#Primo ministro della Repubblica Democratica del Vietnam|Primo ministro della Repubblica Democratica del Vietnam]]
|mandatoinizio2 = 2 settembre [[1945]]
|
|
|successore2 = [[Phạm Văn Đồng]]
|presidente2 = ''Se stesso''
|carica3 = Ministro degli affari esteri della [[Repubblica Democratica del Vietnam]]
|mandatoinizio3 = 28 agosto [[1945]]
|mandatofine3 = 2 marzo [[1946]]
|predecessore3 = ''carica istituita''
|successore3 = [[Nguyễn Tường Tam]]
|primoministro4 = ''Se stesso''
|mandatoinizio4 = 3 novembre [[1946]]
|
|primoministro3 = ''Se stesso''
|predecessore4 = [[Nguyễn Tường Tam]]
|successore4 = [[Hoàng Minh Giám]]
|carica5 = [[Segretario generale del Partito Comunista del Vietnam#Presidente del Partito Comunista del Vietnam|Presidente del Partito dei Lavoratori del Vietnam]]
|mandatoinizio5 = 19 febbraio [[1951]]
|mandatofine5 = 2 settembre [[1969]]
|predecessore5 = ''carica istituita''
|successore5 = ''carica abolita''
|carica6 = [[Segretario generale del Partito Comunista del Vietnam|Primo Segretario del Partito dei Lavoratori del Vietnam]]
|mandatoinizio6 = 1º novembre [[1956]]
|mandatofine6 = 10 settembre [[1960]]
|predecessore6 = [[Trường Chinh]]
|
|carica7 = [[Segretario generale]] del [[Partito Comunista Indocinese]]
|mandatoinizio7 = 3 febbraio [[1930]]
|
|predecessore7 = ''carica istituita''
|successore7 = ''carica abolita''
|partito = [[Sezione Francese dell'Internazionale Operaia]]<small><br/>(1919-1921)</small> <br> [[Partito Comunista Francese]]<small><br/>(1921-1925)</small> <br> [[Partito Comunista Indocinese]]<small><br/>(1930-1951)</small> <br> [[Partito Comunista del Vietnam|Partito dei Lavoratori del Vietnam]]<small><br/>(1951-1969)</small>
|firma = Ho Chi Minh Signature.svg
|alma mater = [[Università Comunista dei Lavoratori dell'Est]]
|}}
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|CognomePrima = vi
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Nguyễn Sinh Cung'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Kim Liên
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|GiornoMeseMorte = 2 settembre
|AnnoMorte = 1969
|Epoca = 1900
|Attività = rivoluzionario
|Attività2 = politico
|Attività3 = patriota
|Nazionalità = vietnamita
|PostNazionalità = ,
}}
Fondatore nel [[1941]] del movimento [[Viet Minh]] ("Lega per l'indipendenza del Vietnam"), nel [[1945]] traghettò il paese verso l'indipendenza, venendo acclamato presidente della [[Vietnam del Nord|Repubblica Democratica del Vietnam]]. Guidò il [[Vietnam del Nord]], riconosciuto ufficialmente nella [[Conferenza di Ginevra (1954)|conferenza di Ginevra del 1954]], durante la [[guerra del Vietnam]] fino al [[1969]], anno della sua morte.
== Biografia ==
=== Primi anni ===
{{dx|[[File:Río Saigón, Ciudad Ho Chi Minh, Vietnam, 2013-08-14, DD 29.JPG|thumb|La città di [[Ho Chi Minh (città)|Saigon]] è stata ribattezzata ''Hồ Chí Minh'' in suo onore]]}}
Nato con il nome '''Nguyễn Sinh Cung''' nel piccolo villaggio della madre, Hoang Tru, nella provincia centro settentrionale di [[Nghe An]], si trasferì nel [[1895]] nel vicino villaggio paterno di Kim Liên.<ref name=brocheuxa>Brocheux, Pierre pp. 1-11</ref> Proveniva da una famiglia povera ma non indigente: il padre Nguyễn Sinh Sắc, un funzionario della corte dell'[[Annam]], era uno studioso del [[confucianesimo]] e gli impartì una rigorosa educazione confuciana. Come da tradizione vietnamita, all'età di dieci anni cambiò il nome e fu chiamato '''Nguyễn Tất Thành''' ("''Nguyễn che sarà vittorioso''").
La sorella Bạch Lien (o Nguyen Thi Thanh) era un'impiegata dell'[[Armée de terre|esercito francese]], il fratello Nguyen Sinh Khiem (o Nguyen Tat Đạt) era [[Erboristeria|erborista]] mentre l'altro fratello (Nguyen Sinh Nhuan) morì durante l'infanzia. La famiglia entrò in crisi finanziaria nel 1910, quando il padre venne arrestato per abuso di potere e condannato a una severissima pena<ref name=brocheuxa/>, anche se in realtà il vero motivo del fermo è da ricercare nell'attività [[Anticolonialismo|anticolonialista]] condotta dall'uomo. Ispirato da sentimenti patriottici, Sắc era amico del rivoluzionario nazionalista [[Phan Bội Châu]], che a sua volta era nato nella
A differenza del padre, Nguyễn Tất Thành ricevette
=== Primo soggiorno in Francia ===
Dopo la crisi che aveva travolto il padre e le finanze familiari, Nguyễn Tất Thành si stabilì a sud in cerca di un'occupazione. Con l'espansione del [[Colonialismo|colonialismo europeo]] in [[Asia]] e l'apertura del [[Canale di Suez]], nel [[XX secolo]] erano in aumento gli asiatici che si trasferivano in [[Europa]] per trovare lavoro. Il 5 giugno [[1911]] Nguyễn Tất Thành lasciò per la prima volta il [[Vietnam]] a bordo del piroscafo francese ''Amiral-Latouche Tréville'', dove era stato assunto come aiuto
Dopo un periodo a [[Le Havre]], tornò a Marsiglia e fece domanda per l'iscrizione alla ''École Coloniale'', dove veniva formato il personale dell'amministrazione coloniale e dove venivano accettati anche studenti
=== Negli Stati Uniti ===
{{dx|[[File:Ho Chi Minh Mausoleum 2006.jpg|thumb|[[Mausoleo di Ho Chi Minh|Mausoleo]] di Hồ Chí Minh ad [[Hanoi]]]]}}
Nel 1911 tornò a lavorare su una nave, che nei successivi due anni lo avrebbe portato a visitare diversi Paesi del mondo. Anche a bordo della nave si dedicò allo studio, in particolare del francese e dell'inglese, e si impegnò ad insegnare ad altri marinai analfabeti, soprattutto vietnamiti. Rimasto piacevolmente sorpreso dall'alto livello di civiltà dei francesi in patria rispetto al rozzo comportamento che gli stessi francesi esibivano nelle colonie, in questo periodo rimase particolarmente colpito dalle contraddizioni del mondo occidentale.
La differenza tra il tenore di vita delle classi dominanti e il trattamento a cui erano sottoposti gli abitanti delle colonie, gli [[afroamericano|afroamericani]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e gli irlandesi oppressi dai britannici stimolarono la sua solidarietà verso le classi subalterne. Trovò una relazione tra l'[[internazionalismo proletario]] a cui aspiravano i marxisti e gli insegnamenti di [[Confucio]], secondo il quale ''"tutti gli uomini sono fratelli attraverso i quattro oceani"''. Si rese conto di quanto fossero in antitesi la teoria delle più evolute democrazie liberali e la pratica con cui in quegli stessi Paesi trionfavano il [[razzismo]] e il [[colonialismo]].<ref name=brocheuxa/>
Dal [[1912]] al [[1913]] visse a [[New York]] (nel quartiere di [[Harlem]]) e a [[Boston]], dove lavorò come panettiere al [[Parker House Hotel]]. Fu costretto dalla miseria a svolgere le professioni più umili e in seguito dichiarò di esser divenuto dipendente di una ricca famiglia di [[Brooklyn]] tra il [[1917]] e il [[1918]]. Sempre nel 1918 rimase positivamente impressionato dall'oratoria dell'agitatore e sindacalista panafricanista [[Marcus Garvey]]: si pensa che questa esperienza, unita ai frequenti contatti che ebbe con gruppi di fuoriusciti coreani nazionalisti e anticolonialisti, abbia avuto una profonda importanza per l'evoluzione della sua visione della politica<ref>Quinn-Judge, Sophie</ref>.
=== In Gran Bretagna ===
Tra il [[1913]] e il [[1919]] Nguyễn Tất Thành visse non consecutivamente a West Ealing, a ovest di Londra, e poi a Crouch End, Hornsey, a nord di Londra. Si segnalò per la sua professione di chef al Drayton Court Hotel, che svolse nel [[1914]]<ref>[http://www.draytoncourtlondon.co.uk/about Drayton Court Hotel - About] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130810225159/http://draytoncourtlondon.co.uk/about |data=10 agosto 2013 }}, draytoncourtlondon.co.uk</ref>. In [[Inghilterra]] venne inoltre addestrato come aiuto ''chef'' pasticciere dal celebre cuoco [[Auguste Escoffier]] e si ritiene che nel 1913 abbia lavorato come cameriere presso l'Alto Commissariato della Nuova Zelanda a Londra.
=== Il secondo soggiorno in Francia e
{{dx|[[File:Nguyen Aïn Nuä'C (Ho-Chi-Minh), délégué indochinois, Congrès communiste de Marseille, 1921, Meurisse, BNF Gallica.jpg|thumb|
Secondo alcune fonti nel [[1919]], secondo altre nel [[1917]], si trasferì a [[Parigi]], dove si unì a un gruppo di nazionalisti vietnamiti di cui facevano parte i connazionali [[Phan Châu Trinh]], un patriota con cui si scambiava lettere quando era in [[Inghilterra]], e il suo [[mentore]] [[Phan Van Truong]]. Dopo il suo arrivo, assunse il nuovo nome '''
In quel periodo accaddero eventi che avrebbero influito sulla vita del Vietnam e dello stesso
A Parigi svolse svariati mestieri (operaio, fotografo, tipografo) e lavorò come giornalista presso il quotidiano di [[sinistra (politica)|sinistra]] ''Le Paria''. Iscritto al [[Partito Socialista (Francia)|Partito Socialista Francese]], nel [[1918]] Nguyễn Ai Quoc cercò di ottenere l'indipendenza dal governo coloniale, ma venne ignorato. Nel [[1919]], come rappresentante del Partito Socialista, presentò un'istanza per il rispetto dei [[diritti civili]] nell'[[Indocina francese]] alle potenze riunite per i colloqui di pace del [[
Oltre che di politica, si occupò
=== Gli anni venti e trenta ===
[[File:Lenin-poster.jpg|thumb|left|Poster di propaganda sovietico pubblicato nel V anniversario della morte di [[Lenin]] ([[1929]])]]
Nel 1923 si spostò a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove si legò al [[Internazionale Comunista|Comintern]] divenendo informatore della [[Internazionale Comunista|Terza Internazionale]] per l'estremo oriente. Tra i motivi che lo spinsero nella neonata [[Unione Sovietica]], vi fu il desiderio di conoscere Lenin, che non riuscì a soddisfare, il bisogno di avvicinarsi al Vietnam e la convinzione che solo il movimento comunista avrebbe potuto aiutare le popolazioni oppresse a disfarsi del colonialismo. Nel periodo trascorso a Mosca, studiò all'Università comunista
Da qualche tempo
[[File:中國工農紅軍軍旗.svg|thumb|Bandiera dell'[[Armata Rossa Cinese]] negli [[anni trenta]]]]
Tra le principali attività di quel periodo cinese vi fu anche la stampa per la distribuzione in Indocina di un giornale che propagandava la via comunista all'indipendenza.<ref name=hochiminh>{{en}} [http://countrystudies.us/vietnam/18.htm Ho Chi Minh and the Communist Movement], countrystudies.us</ref> Fu durante i due anni trascorsi a Canton che affinò e diffuse il proprio concetto di comunismo, profondamente influenzato dalle tradizioni filosofiche orientali, in particolar modo dal [[confucianesimo]].<ref name=Brocheux2>Brocheux Pierre, pp. 33-40</ref>
Riprese i contatti con l'amico del padre [[Phan Bội Châu
Il 18 ottobre del [[1926]] si sposò con la ventunenne cinese [[Tăng Tuyết Minh]], nonostante il parere contrario di molti dei suoi compagni, che ritenevano eccessivi i quindici anni di differenza d'età tra i due<ref name=Brocheux2/>. Le nozze avvennero nello stesso luogo in cui [[Zhou Enlai]] aveva sposato [[Deng Yingchao]]<ref name=Brocheux2/>: non si sa se la coincidenza sia stata casuale o appositamente voluta da
Nel 1925 costituisce l'[[associazione comunista vietnamita]], ma nel 1927 viene arrestato in seguito alla repressione del movimento comunista da parte di [[Chiang Kai-shek]]. In seguito alla sua liberazione, nel 1929 fonda il [[Partito Comunista Indocinese|Partito Comunista indocinese]] insieme a coloro che erano sopravvissuti alla repressione. Il partito era volto alla liberazione del paese dalla presenza coloniale e alla lotta di classe, che portasse ad una presa di potere del partito in [[Vietnam]], [[Laos]] e [[Cambogia]].
Quando il ''[[leadership|leader]]'' nazionalista cinese [[Chiang Kai-shek]] ruppe l'alleanza con i comunisti e iniziò la [[guerra civile cinese]], Nguyen Ai Quoc si rifugiò in [[Unione Sovietica|URSS]] nel 1927 e iniziando una lunga serie di peregrinazioni:<ref name="hochiminh" /> tornò prima a Mosca e soggiornò poi in [[
Trascorse la maggior parte dei 16 mesi in Siam nel [[Thailandia del Nordest|nordest del paese]] e in particolare a [[Nakhon Phanom]], scelta per la sua relativa vicinanza al Vietnam. Nel periodo siamese contribuì a fondare scuole per i locali rifugiati vietnamiti, propagando le sue idee rivoluzionarie, tradusse materiale comunista dal cinese, visitò profughi vietnamiti nel vicino Laos e, probabilmente, si tenne in contatto con militanti comunisti in [[Cambogia]]. In questi mesi scrisse un poema epico sull'eroe nazionale vietnamita [[Trang Hung Dao]]. In Siam fu ammalato per circa un anno, durante il quale si dedicò allo studio della [[medicina tradizionale]] orientale. Nel giugno 1929 si trasferì a [[Bangkok]], dove fece visita ad alcuni rivoluzionari<ref>{{cita|Quinn-Judge, 2002 |pp. 126-130}}.</ref>.
Nel novembre [[1929]] fu inviato dal [[Internazionale Comunista|Comintern]] a [[Hong Kong]] per unificare i movimenti comunisti esistenti in Vietnam e prenderne il controllo. Il 3 febbraio 1930 presiedette all'assemblea in cui i tre principali movimenti diedero vita al [[Partito Comunista del Vietnam|Partito Comunista Vietnamita]] ''(Viet Nam Cong San Dang)''. Poco tempo dopo, su richiesta del Comintern, alla prima seduta plenaria la nuova formazione fu ribattezzata [[Partito Comunista Indocinese]] per coinvolgere anche le popolazioni di [[Laos]] e [[Cambogia]].<ref name=hochiminh/>
Nel giugno del [[1931]] venne arrestato per attività sovversiva e la Francia ne chiese l'estradizione. Per evitare la pressione diplomatica sul governatore della colonia inglese, i suoi amici diffusero la falsa notizia della sua morte<ref>Brocheux Pierre, pp. 57-58
Scarcerato nel gennaio del [[1933]], riprese le sue missioni in giro per il mondo e per un certo periodo prese abitazione a [[Milano]], in una [[casa di ringhiera]] tra [[viale Pasubio]] e via Maroncelli, nei pressi della quale lavorò come cuoco nella tuttora esistente Trattoria della Pesa, che conserva all'interno un ritratto del futuro presidente vietnamita<ref>Il 12 dicembre del 2009, [[Silvio Berlusconi]] invitò il premier vietnamita [[Nguyễn Minh Triết|Nguyen Minh Triet]] all'Osteria della Pesa, [http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/berlusconi-varie-3/berlusconi-discorso-milano-/berlusconi-discorso-milano-.html qui l'articolo de La Repubblica sull'evento]</ref>.
Dopo il periodo italiano tornò in Unione Sovietica, ammalandosi nuovamente di tubercolosi e nel [[1938]] iniziò un nuovo soggiorno in Cina durante il quale combatté alcune fasi della [[guerra civile]] in corso al fianco delle truppe di [[Mao Zedong]]. In questo periodo adottò il nome '''Hồ Chí Minh''' (胡志明), che tradotto in italiano risulta "Volontà che illumina" o anche "Colui che porta la luce".
=== Il movimento Viet Minh per la liberazione ===
[[File:Giap-Ho.jpg|thumb|[[Võ Nguyên Giáp|Giáp]] e Hồ Chí Minh fotografati nel 1942]]
Nel 1940 Hồ Chí Minh si trasferì a [[Kunming]], nella Cina del sud-ovest, dopo sette anni trascorsi a Mosca. Vi stabilì il [[quartier generale]] e riprese i contatti con i vertici del partito. Tornò in Vietnam nel febbraio del 1941, dopo trent'anni di assenza, ed organizzò un altro quartier generale nelle grotte di Pac Bo, vicino alla frontiera cinese, dove in marzo si tenne l'ottava sessione plenaria del partito. Fu in tale circostanza che venne fondato il movimento [[Viet Minh]] per l'indipendenza, a cui potevano accedere i patrioti vietnamiti di qualsiasi ideologia, ma egemonizzato dal partito comunista. Alcuni degli obiettivi del partito furono eclissati, come la limitazione delle proprietà fondiarie. La stessa retorica comunista fu abbandonata in nome del nuovo progetto, che intese creare un'unità tra le masse rurali e il nazionalismo della classe media urbana.<ref name=vietminh>{{en}} [http://countrystudies.us/vietnam/21.htm Establishment of the Viet Minh], countrystudies.us</ref>
I primi obiettivi che si pose il [[Viet Minh]] furono la diffusione del suo apparato su tutto il territorio vietnamita e il consolidamento delle basi settentrionali in mano ai [[guerriglieri]], lontane dal controllo dei francesi, ma vicine alla Cina, dove era possibile fuggire o esercitarsi. I Viet Minh si attestarono nella zona di [[Viet Bac]], che comprendeva diverse province settentrionali. Il tentativo francese di reprimere il movimento fallì e questo estese la sua influenza su tutto l'arco della frontiera settentrionale. Nell'agosto del 1942, durante il viaggio per partecipare a un incontro in Cina con i vertici del locale Partito Comunista, Hồ Chí Minh fu arrestato e tenuto in carcere per due anni dal [[Kuomintang]]. Riuscì poi a convincere il comandante regionale a scarcerarlo e a farlo tornare in Vietnam alla testa di un gruppo di guerriglieri addestrati e armati dai cinesi. Riprese il comando delle operazioni, approvando il dispiegamento di uomini armati sul territorio a fini di propaganda militare e politica.<ref name=vietminh/>
Malato di [[malaria]], nonché di altri fastidi gastrointestinali, venne curato dai medici dell'[[Office of Strategic Services]] e ciò gli consentì di proseguire la sua lotta partigiana antigiapponese. A partire dal [[1944]] convisse con Do Thi Lac<ref name=Brocheux2/>, una donna di [[Tay (popolo)|etnia Tay]] (il matrimonio con Tăng Tuyết Minh si era concluso appena un anno dopo la sua celebrazione).
=== Occupazione giapponese del 1945 ===
Il 9 marzo 1945, i giapponesi [[Colpo di Stato giapponese in Indocina|occuparono militarmente l'intero Paese]] e disarmarono i francesi, creando uno [[Stato fantoccio]]. Il trattato del 1883 con cui i francesi avevano imposto il protettorato sul Vietnam fu dichiarato nullo. La situazione dell'Impero giapponese era comunque ormai compromessa nel quadro del conflitto mondiale
Un po' ovunque si formarono nuovi gruppi e organizzazioni di resistenza; ad Hanoi furono reclutati
Nel giugno del 1945, il Viet Minh si era compiutamente organizzato nella zona di Viet Bac sia a livello militare che amministrativo. Aveva iniziato la ridistribuzione ai contadini più poveri delle terre che erano state dei francesi
Successivamente, a seguito della [[rivoluzione di agosto]] da lui ideata,
=== Richiesta d'aiuto a Harry Truman ===
Per evitare di trascinare il neonato stato vietnamita in aspre tensioni diplomatiche, nel mese di agosto e settembre 1945
Dall'ottobre 1945 al febbraio 1946,
Comunicò per l'ultima volta direttamente con gli Stati Uniti nel settembre del 1946, quando visitò l'ambasciatore statunitense a Parigi George Abbot, a cui chiese assistenza nella lotta per l'indipendenza del Vietnam dall'Unione francese<ref>{{Cita|Pentagon Papers}}. Part-I.Vietnam and the U.S., 1940-1950 - I.C. Ho Chi Minh: Asian Tito?. pag. C-103,104.</ref>.
Non vi è alcuna traccia di risposta del presidente degli Stati Uniti agli appelli di aiuto di
Le tensioni politiche esistenti all'interno dei confini vietnamiti portarono alla soppressione di numerosi rivali del [[Partito Comunista del Vietnam]]: tra questi i leader del Partito
=== Indipendenza del Vietnam e guerra d'Indocina ===
[[File:The Soviet Union 1990 CPA 6182 stamp (Birth Cent of Ho Chi Minh (Vietnamese leader)).jpg|thumb|
L'abdicazione dell'imperatore
A fine settembre giunsero ad [[Hanoi]]
{{chiarire|Il bombardamento francese di [[Haiphong]] del 23 novembre, che costò la vita a circa
La vittoria dei comunisti nella [[guerra civile cinese]] (1º settembre [[1949]]) diede a
Secondo il giornalista [[Bernard B. Fall]], dopo alcuni anni di guerra
[[File:Stevan Kragujevic, Ho Chi Minh, Josip Broz Tito and Edvard Kardelj, Beograd, avgust 1957.jpg|miniatura|
Inizialmente in difficoltà, a causa della soverchiante superiorità bellica dei rivali, gli indipendentisti riuscirono a cogliere decisivi successi e vinsero il conflitto. Decisiva per le sorti della guerra fu la [[battaglia di Dien Bien Phu]], che si concluse il 7 maggio [[1954]] con la morte del colonnello [[Charles Piroth]], la resa del comandante [[Christian de Castries]] e la piena vittoria militare sul campo delle forze comuniste.
=== Presidenza e
Nella successiva [[conferenza di Ginevra (1954)|conferenza di Ginevra]], il Vietnam fu riconosciuto indipendente, ma venne diviso in due parti: sud (con governo presidenziale a modello di democrazia occidentale filo-[[Stati Uniti d'America|statunitense]]) e nord (comunista e, almeno inizialmente, filo-[[unione Sovietica|
Tra il 1953 e il 1956, il governo del Vietnam del Nord ha introdotto varie riforme agrarie, tra cui "riduzioni degli affitti" e "riforme agrarie", che sono state accompagnate dalla repressione politica. Tra le {{formatnum:10000}} e le {{formatnum:15000}} persone furono giustiziate durante la campagna di riforma agraria.<ref>Moise, Edwin E. (1983), ''Land Reform in China and North Vietnam'', Chapel Hill: University of North Carolina Press, p. 154.</ref><ref>Lind, Michael (2003), ''Vietnam: The Necessary War'', New York: Simon and Schuster, p. 155.</ref>
Durante la conferenza, Hồ Chí Minh propose di istituire nel [[1956]] un [[referendum]] riguardo l'unificazione dei due Stati: dopo un'approvazione di massima, la proposta non passò per l'opposizione del Vietnam del Sud sostenuto dagli Stati Uniti<ref>{{en}} Marcus Raskin e Bernard Fall, ''The Viet-Nam Reader'', p. 89; William Duiker, ''U. S. Containment Policy and the Conflict in Indochina'', p. 212; Hue-Tam Ho Tai, ''The Country of Memory: Remaking the Past in Late Socialist Vietnam'', 2001, p. x notes that "totalitarian governments could not promise a democratic future."</ref>. La circostanza portò Hồ Chí Minh ad avvicinarsi completamente a Stalin e Mao: con arresti e condanne a morte di esponenti politici anticomunisti<ref>Communist Party of Vietnam, ''Kinh nghiệm giải quyết vấn đề ruộng đất trong cách mạng Việt Nam'' ("Experience in land reform in the Vietnamese Revolution"), consultabile online: {{cita web |url=http://dangcongsan.vn/details.asp?topic=2&subtopic=5&leader_topic=79&id=BT1060374012 |titolo=Copia archiviata |accesso=20 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080120020044/http://dangcongsan.vn/details.asp?topic=2&subtopic=5&leader_topic=79&id=BT1060374012 |dataarchivio=20 gennaio 2008 }}</ref>.
Hồ Chí Minh instaurò in Vietnam un governo comunista: nazionalizzò le scuole, rese l'istruzione obbligatoria e gratuita, diede al [[Partito Comunista del Vietnam|Partito Comunista Vietnamita]] il ruolo di guida all'interno della società, istituì come forma di governo la repubblica parlamentare ed assegnò all'[[Assemblea Nazionale Vietnamita|Assemblea Nazionale]], che già deteneva il potere legislativo, la facoltà di eleggere il presidente dell'assemblea stessa, il primo ministro ed il presidente della repubblica.
Hồ Chí Minh fu un moderato all'interno del Partito Comunista e perse costantemente influenza nei confronti dei militanti radicali. Si ebbe una prova di ciò nel [[1956]], quando il partito scelse [[Lê Duẩn]] come responsabile della guerriglia [[Viet Cong]] in Vietnam del Sud al posto del più moderato [[Võ Nguyên Giáp|Giáp]], cui andavano le preferenze di Ho<ref>{{en}} Cheng Guan Ang e Ann Cheng Guan, ''The Vietnam War from the Other Side'', p. 21., 2002</ref>. Le Duan divenne anche segretario del partito del [[1960]], ma in ogni caso, grazie al suo grande carisma, Ho fu una forza trascinante nel tentativo di riunire il Vietnam del Nord con il [[Vietnam del Sud]] attraverso un'invasione negli [[anni 1960|anni sessanta]].
Il governo della Repubblica Sudvietnamita (RVN) del presidente [[Ngô Đình Diệm]], con l'appoggio degli USA sotto l'amministrazione [[Dwight D. Eisenhower|di Dwight Eisenhower]]<ref name="eisenhower">Il presidente statunitense Eisenhower inviò il 23 ottobre 1954 una lettera indirizzata a Diem che impegnava gli Stati Uniti d'America a dare «un maggior contributo al benessere a alla stabilità del governo del Vietnam». Il testo completo della lettera è disponibile a questo {{en}} [http://vietnam.vassar.edu/doc5.html indirizzo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100626063138/http://vietnam.vassar.edu/doc5.html |data=26 giugno 2010 }}</ref>, interpretò il sud-est asiatico come un altro campo di battaglia della [[guerra fredda]] e quindi non aveva interesse a far tenere elezioni democratiche che avrebbero favorito l'influenza [[Comunismo|comunista]] sul governo del Sud. Eisenhower annotò nelle sue memorie che se si fosse tenuta un'elezione su base nazionale, i comunisti avrebbero vinto prendendo l'80% dei voti. In aggiunta si disse che i comunisti probabilmente non avrebbero permesso elezioni libere nella loro parte di Vietnam. Indipendentemente da ciò, né gli USA né i due Vietnam avevano firmato la clausola elettorale dell'accordo. L'FLN (o comunisti vietnamiti) guidò l'insurrezione popolare contro il governo sudvietnamita. Per salvare l'RVN, gli Stati Uniti iniziarono ad inviare consiglieri militari.
Cominciò così nel [[1962]] la [[guerra del Vietnam]], che Hồ Chí Minh tentò di fermare nel [[1963]] con uno scambio epistolare col presidente Diem chiedendo di aprire dei negoziati di pace<ref name=Brocheux3>Brocheux, Pierre, p. 174.</ref>. Lo statista sudvietnamita sembrava essersi convinto, ma gli Stati Uniti erano ormai intenzionati a dare fuoco alle polveri e l'incertezza di Diem contribuì a screditarlo agli occhi degli ''yankee'', che infatti l'anno seguente sostennero seppur in maniera molto discreta un colpo di Stato contro di lui<ref name=Brocheux3/>.
Hồ Chí Minh guidò politicamente e pubblicamente (grazie al suo enorme prestigio e nonostante i problemi di salute) fino alla sua morte nel [[1969]], la guerra del Vietnam contro gli statunitensi, che appoggiavano il Vietnam del Sud e che a partire dal [[1965]] sferrarono continui [[Operazione Rolling Thunder|attacchi aerei]] contro il territorio del Vietnam del Nord e che si infiltravano clandestinamente anche attraverso il neutrale Laos<ref>{{en}} Davidson, ''Vietnam at War: the history, 1946–1975'', 1988</ref>: per l'occasione, si affidò anche alla lotta insurrezionale al sud dei guerriglieri [[Viet Cong]]. Essendo già abbastanza anziano al momento dello scoppio della guerra, Hồ Chí Minh lasciò il comando delle operazioni al fidato Giáp, mentre anche politicamente dovette spesso dibattere con i suoi luogotenenti più giovani e ambiziosi (Le Duan, Văn Tiến Dũng, Nguyễn Chí Thanh).
Anche dopo parziali sconfitte, a causa dell'intervento diretto delle forze americane in combattimento a partire dall'estate [[1965]], non pensò mai di abbandonare la lotta, suggerendo ai suoi soldati di combattere in posti impervi e difficili da localizzare, da raggiungere e da oltrepassare, in modo tale che i vietcong fossero favoriti dalla maggior conoscenza del luogo: uno di questi campi di battaglia venne rinominato [[Sentiero di Ho Chi Minh|Sentiero di Hồ Chí Minh]] in suo onore. Quando, alla fine degli anni sessanta, Le Duan riuscì a far arrivare nel Vietnam del Nord {{formatnum:320000}} volontari cinesi, che si impegnarono in un'opera di ricostruzione delle infrastrutture danneggiate<ref>Chen Jian, ''China's Involvement in the Vietnam Conflict, 1964-69'', China Quarterly, n. 142, giugno 1995, pp. 366–69.+</ref>, Hồ e Giáp ebbero la possibilità di spostare più soldati sul fronte bellico.
L'ultima grande offensiva militare che vide fu [[offensiva del Têt|quella del Tet]], in cui Giáp diede vita ad una serie di audaci operazioni in tutto il Sud non urbanizzato; Hồ Chí Minh aveva capito che nelle guerre moderne l'elemento psicologico era importante come quello tattico-strategico, se non addirittura di più: gli statunitensi, ormai convinti di essere a un passo dalla vittoria del conflitto, erano convinti di trovarsi di fronte un nemico capace solo di opporre una sterile resistenza; subire un'offensiva su larga scala, anche se magari confusa e troppo ardita, fu per loro un bruttissimo colpo al morale.
=== La morte ===
[[File:Hochimin Milano.jpg|upright=1.4|thumb|[[Milano]], 1969: un grande ritratto di Hồ Chí Minh portato in corteo da militanti del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] durante una manifestazione dell'[[Autunno caldo]]]]
Nel [[1969]], quando le trattative diplomatiche erano appena iniziate, la salute di Hồ cominciò a peggiorare a causa del [[diabete]] e di altre malattie che gli impedirono di partecipare a ulteriori manifestazioni politiche.
Stanco e malato, Hồ Chí Minh morì settantanovenne la mattina del 2 settembre del [[1969]] a causa di un [[arresto cardiaco]]. La notizia venne data alla popolazione solo due giorni dopo. Il suo successore alla presidenza non fu una singola persona, ma un collettivo di ministri, militari e uomini politici che proseguirono la guerra.
Al suo funerale parteciparono migliaia di vietnamiti, nonché i leader dei principali partiti comunisti del mondo; per l'Italia si recò sul luogo della cerimonia [[Enrico Berlinguer]].
== Eredità politica e umana ==
[[File:Ho Chi Minh statue.jpg|upright|thumb|Statua raffigurante Ho Chi Minh]]
Da statista, ebbe stretti rapporti con il [[Partito Comunista Cinese]] e con il suo presidente, [[Mao Zedong
Uno scritto di Ho Ci Minh si trova nell'antologia ''[[Il Vietnam vincerà]]''<ref>Bibliografia Einaudi di Enrica Collotti Pischel [http://www.einaudi.it/libri/autore/enrica-collotti-pischel/0002399 Enrica Collotti Pischel < Autori < Einaudi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111123043322/http://www.einaudi.it/libri/autore/enrica-collotti-pischel/0002399 |data=23 novembre 2011 }}.</ref> e parla della linea strategica del [[Viet Cong|Fronte di Liberazione Nazionale]], dopo che non furono mantenuti gli accordi della [[Conferenza di Ginevra (1954)|conferenza di Ginevra del 1954]].
Durante la sua presidenza, Ho fu al centro di un
Il suo ruolo politico negli ultimi tempi di vita fu comunque modesto
Nel [[1975]] la città di Saigon (Sàigòn) venne ribattezzata [[Ho Chi Minh (città)|Città di Ho Chi Minh]] (Thành phố Hồ Chí Minh) in suo onore. Gli vennero dedicati un [[
Ho era noto per il suo stile di vita semplice, la moderazione e l'integrità, ed era chiamato affettuosamente "Zio Ho" (Bác Hồ) dai suoi sostenitori. Sei anni dopo la sua morte, quando i comunisti riuscirono a conquistare il Vietnam del Sud, diversi carri armati del Vietnam del Nord portavano uno striscione con scritto: "Sei sempre in marcia con noi, caro zio Ho".
== Opere ==
* ''Diario dal carcere'', Roma, Tindalo, 1967; Milano, Garzanti, 1972.
* ''Scritti, lettere, discorsi. 1920-1967'', Milano, Feltrinelli, 1968.
* ''Lo spirito del Vietnam'', Roma, Editori Riuniti, 1968.
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* ''La grande lotta'', Roma, Editori Riuniti, 1972.
* ''Poesie'', Roma, Newton Compton, 1978.
== Onorificenze ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.marxists.org/reference/archive/ho-chi-minh/biography.htm|Biografia sul sito marxists.org}}
* {{cita web | 1 = http://www.storico.org/Vietnam.htm | 2 = Analisi della sua presidenza sul sito storico.org | accesso = 3 gennaio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070930012153/http://www.storico.org/Vietnam.htm | dataarchivio = 30 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
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