Camille Perl: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 21 luglio
|AnnoMorte = 2018
|Epoca = 1900
|Attività = presbitero ▼
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = lussemburghese
}}
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Nel [[1988]] [[papa Giovanni Paolo II]] lo nominò segretario della [[Pontificia commissione "Ecclesia Dei"]]. Con un lavoro all'apparenza di secondo piano provò a sostenere la causa della tradizione. In primo luogo cercò di aiutare i gruppi di credenti e le comunità di tradizionaliste a ritornare alla piena comunione con [[Roma]]. Ebbe sempre in mente la riconciliazione con la [[Fraternità sacerdotale San Pio X]]. Nel [[1990]] molti davano per probabile la sua nomina ad arcivescovo di [[Arcidiocesi di Lussemburgo|Lussemburgo]]. Questa nomina tuttavia non arrivò, probabilmente a causa della contrarietà dell'arcivescovo uscente, monsignor [[Jean Hengen]]. Monsignor Perl rimase quindi nella commissione dove affiancò i successivi due presidenti, i cardinali [[Antonio Innocenti]] (1991-1995) e [[Angelo Felici]] (1995-2000). Per la tradizione, questo fu un decennio piuttosto sprecato perché i due italiani mancavano di una reale comprensione del disagio provato dai circoli tradizionali. La situazione migliorò durante la presidenza del cardinale [[Darío Castrillón Hoyos]] (2000-2009) che si preoccupava di più del rispetto delle disposizioni legali formali. Monsignor Perl entrò in una nuova era di possibilità creative.
(Il 7 luglio [[2007]] [[papa Benedetto XVI]] pubblicò il ''[[motu proprio]]'' ''[[Summorum Pontificum]]'' che
Il 13 marzo [[2008]] [[papa Benedetto XVI]] lo nominò vicepresidente della [[Pontificia commissione "Ecclesia Dei"]], un ufficio fino a quel momento inesistente e che lo mise al primo posto nella successione alla presidenza, cosa che poi tuttavia non
▲Il 13 marzo [[2008]] [[papa Benedetto XVI]] lo nominò vicepresidente della [[Pontificia commissione "Ecclesia Dei"]], un ufficio fino a quel momento inesistente e che lo mise al primo posto nella successione alla presidenza, cosa che poi tuttavia non avenne.
L'8 luglio [[2009]] [[papa Benedetto XVI]] accettò la sua rinuncia all'incarico per raggiunti limiti di età. La fine del suo mandato fu segnata dalle polemiche mediatiche che circondarono la revoca della [[scomunica]] dei vescovi consacrati nel [[1988]] da monsignor [[Marcel Lefebvre]]. Era infatti emerso che uno di essi, [[Richard Williamson]], aveva rilasciato in un'intervista non nota alla [[Santa Sede]] diverse affermazioni [[Negazionismo dell'Olocausto|negazioniste dell'Olocausto]]. Le polemiche offuscarono quello che è considerato un grande passo per la riconciliazione tra la [[Santa Sede]] e la [[Fraternità sacerdotale San Pio X]].
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://golias-editions.fr/spip.php?article1543|2=Mgr Perl : l’apogée d’un prélat luxembourgeois|lingua=fr|accesso=14 marzo 2016|dataarchivio=14 ottobre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071014231652/http://www.golias-editions.fr/spip.php?article1543|urlmorto=sì}}
{{Box successione
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|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
{{portale|biografie|cattolicesimo}}
[[Categoria:Membri della Pontificia commissione "Ecclesia Dei"]]
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