Pietre d'inciampo in Liguria: differenze tra le versioni
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{{Torna a|Pietre d'inciampo in Italia}}[[File:Stolperstein in Genova.JPG|thumb|150px|upright=0.95|Pietra d'inciampo nella [[Galleria Mazzini]]]]
La lista delle '''pietre d'inciampo in Liguria''' contiene l'elenco delle [[pietre d'inciampo]] poste in [[Liguria]]. Esse commemorano il destino delle vittime liguri della [[Shoah]]
== Provincia di Genova ==
=== Genova ===
Genova accoglie 26 pietre d'inciampo, collocate a partire dal 27 gennaio 2012.<ref>{{Cita news|url=https://www.rainews.it/tgr/liguria/video/2022/01/lig-pietre-inciampo-genova-34202346-13ad-4f0b-bed4-8793e31589c9.html|titolo=Pietre d'inciampo per ricordare|pubblicazione=[[TGR]] Liguria|data=27 gennaio 2022}}</ref><ref name=fossoliGE>{{Cita news|url=https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/posata-xx-settembre-la-pietra-d%E2%80%99inciampo-memoria-di-cesare-pompilio|titolo=Posata in via XX Settembre la pietra d’inciampo in memoria di Cesare Pompilio|pubblicazione=smart.comune.genova.it|data=21 marzo 2025}}</ref>
{{pdi
|data1=29 gennaio 2012
|luogo1=Galleria Mazzini
|coordinate1={{Coord|44.4088257353866|N|8.936179024682842|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Riccardo Reuven Pacifici}}
|immagine1=Stolperstein für Reuven Riccardo Pacifici (Genova).jpg
|scritta1=<small>QUI È STATO ARRESTATO<br />3.11.1943</small><br />REUVEN<br />RICCARDO PACIFICI<br /><small>RABBINO CAPO<br />DI GENOVA<br />NATO 1904<br />ASSASSINATO 11.12.1943<br />AUSCHWITZ</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Riccardo Reuven|Pacifici}}''' ([[Firenze]], 18 febbraio 1904 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943) [[rabbino]] italiano, si prodiga per l'assistenza morale e spirituale ai profughi del campo di raccolta di [[Campo_di_internamento_di_Ferramonti_di_Tarsia|Ferramonti di Tarsia]], a [[Cosenza]]. Catturato con l'inganno dai [[nazisti]] nel novembre 1943, deportato ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] dove muore l'11 dicembre 1943. Stessa sorte per la moglie Wanda Abenaim e altri membri della famiglia.<ref name=Ge24>{{cita web|url=https://mappe.comune.genova.it/MapStore2/#/viewer/1000033475|titolo=Pietre d'inciampo|accesso=7 giugno 2024}}</ref>
|data2=7 marzo 2013
|luogo2=Via Roma, 1
|coordinate2={{Coord|44.40855452496349|N|8.935142680502702|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Giorgio Labò}}
|immagine2=Stolperstein für Giorgio Labo.JPG
|scritta2=GIORGIO LABÒ<br /><small>NATO 1895<br />CADUTO PER LA LIBERTÀ<br />FUCILATO A ROMA<br />DAI NAZISTI<br />7 MARZO 1944<br />MEDAGLIA D'ORO AL<br />VALOR MILITARE</small>
|cennibiografici2=[[File:Giorgio Labò.jpg|120px|right]]'''{{sortname|Giorgio|Labò|nolink=1}}''' ([[Modena]], 29 maggio 1919 - [[Roma]], 7 marzo 1944), studente di [[architettura]] al [[Politecnico di Milano]]. Sergente del [[Arma_del_genio|Genio]] minatori, dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] entra nella [[Resistenza italiana|Resistenza]]. Catturato dalle [[Schutzstaffel|SS]], condotto nel carcere di Via Tasso<ref>{{cita web|url=https://www.mausoleofosseardeatine.it/via-tasso-145/|titolo=carcere di Via Tasso 15|accesso=02 febbraio 2024}}</ref>, torturato e interrogato. Fucilato senza processo insieme a nove altri partigiani da un plotone della [[Polizia dell'Africa italiana]].<br/>
Dopo la morte gli venne conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.<ref>{{cita web|url=http://www.lab0.org/lab0_07/giorgio_labo.htm|titolo=Giorgio LABO' e MITOPOIESI|accesso=10 febbraio 2019}}</ref>
|data3=16 gennaio 2017
|luogo3=Via Carlo Barabino, 26
|coordinate3={{Coord|44.39963550036628|N|8.950589038174204|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Ercole De Angelis}}
|immagine3=Stolperstein für Ercole De Angelis 2 (Genova).jpg
|scritta3=<small>QUI ABITAVA</small><br />ERCOLE DE ANGELIS<br /><small>NATO 1882<br />CATTURATO 2.10.1944<br />DEPORTATO<br />FLOSSENBURG<br />ASSASSINATO 18.4.1945</small>
|cennibiografici3='''{{sortname|Ercole|De Angelis|nolink=1}}''' ([[Casale Monferrato]], 6 febbraio 1882 - [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], 18 aprile 1945), [[ebreo]], figlio di Giuseppe e Eleonora Segré, coniugato con Fortunata Foà. Arrestato a [[Genova]] il 2 ottobre 1944, trasferito a [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]], deportato poi nel [[germania nazista|Reich]] destinato a [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], dove muore il 18 aprile 1945.<ref>{{Cita web|autore=Centro di documentazione ebraica contemporanea|wkautore=Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-1866/de-angelis-ercole.html|titolo=''De Angelis, Ercole''|accesso=2 maggio 2017}}</ref>
|data4=12 gennaio 2020
|luogo4=Corso Monte Grappa, 37
|coordinate4={{Coord|44.41025646343565|N|8.949072567010898|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Italo Vitale}}
|immagine4=Fotografia nuova pietra d'inciampo Genova i20210130 155443.jpg
|scritta4=<small>QUI ABITAVA</small><br />ITALO VITALE <br /><small>NATO 1886<br />ARRESTATO 10.12.1943<br />DEPORTATO<br />MORTO<br />DURANTE IL TRASPORTO<br />AD AUSCHWITZ</small>
|cennibiografici4='''{{sortname|Italo|Vitale|nolink=1}}''' (Genova, 1 agosto 1886 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], ???), figlio di Samuele e Enrichetta De Benedetti. Arrestato a Genova il 10 dicembre 1943, incarcerato a San Vittore<ref name=csvGE>{{cita web|url=https://mi4345.it/carcere-di-san-vittore/|titolo=Carcere di San Vittore|accesso=30 giugno 2023}}</ref> a [[Milano]] quindi deportato ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] dove arriva il 6 febbraio 1944. Non sopravvive alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web|autore=Centro di documentazione ebraica contemporanea|wkautore=Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-8026/vitale-italo.html|titolo=Vitale, Italo|accesso=11 agosto 2020}}</ref>
|data5= 25 Gennaio 2022
|uniscidata5=6
|luogo5= Salita San Francesco, 7
|coordinate5={{Coord|44.41164737108227|N|8.931504595847018|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Emanuele Cavaglione e Margherita Segre}}
|unisciluogo5=2
|immagine5=Stolperstein für Emanuele Cavaglione (Genua).jpg
|scritta5=<small>QUI FU ARRESTATO<br />7.3.1944</small><br />EMANUELE CAVAGLIONE<br /><small>NATO 1880<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 30.6.1944</small>
|cennibiografici5='''{{sortname|Emanuele|Cavaglione|nolink=1}}''' ([[Genova]], 1880 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 30 giugno 1944), [[ebreo]], [[gioielliere]], coniugato con '''Margherita Segre'''. Rifugiatisi a [[Firenze]] sotto falso nome, dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] con l'inganno vengono fatti ritornare a [[Genova]] da due delatori. Arrestati, internati nel campo di [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]], quindi trasferiti ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinati al loro arrivo al campo il 30 giugno 1944.<ref name=Ge24/>
|data6=unito
|luogo6=unito
|immagine6=Stolperstein für Margherita Segre Cavaglione (Genua).jpg
|scritta6=<small>QUI FU ARRESTATA<br />7.3.1944</small><br />MARGHERITA SEGRE CAVAGLIONE<br /><small>NATA 1893<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 30.6.1944</small>
|cennibiografici6='''{{sortname|Margherita|Segre Cavaglione|nolink=1}}''' ([[Casale Monferrato]], 1893 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 30 giugno 1944), moglie di '''Emanuele Cavaglione'''. Rifugiatisi a [[Firenze]] sotto falso nome, dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] con l'inganno vengono fatti ritornare a [[Genova]] da due delatori. Arrestati, internati nel campo di [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]], quindi trasferiti ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinati al loro arrivo al campo il 30 giugno 1944.<ref name=Ge24/>
|data7=unito
|luogo7=Via Giovanni Bertora, 6
|coordinate7={{Coord|44.41247873490781|N|8.941679567011061|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per la famiglia Polacco}}
|unisciluogo7=4
|immagine7=Stolperstein für Albino Polacco (Genua).jpg
|scritta7=<small>QUI ABITAVA</small><br />ALBINO POLACCO<br /><small>NATO 1910<br />ARRESTATO 3.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO</small>
|cennibiografici7='''{{sortname|Albino|Polacco|nolink=1}}''' ([[Venezia]], 12 maggio 1910 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], ???), figlio di Moise e Cesana Carlotta, coniugato con '''Linda Polacco'''. Custode della [[Sinagoga]] accanto alla quale ridiede con la famiglia, il 3 novembre 1943 si vede costretto dai [[nazisti]] a radunare tutti gli ebrei nel tempio. Arrestato con la famiglia ed insieme ad altri venti ebrei il 3 novembre 1943 dalle [[Schutzstaffel|SS]] coadiuvate da militi [[fascisti]], detenuti nel tempio genovese, quindi San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]] da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Non sopravvive alla [[Shoah]].<ref name=Ge24/>
|data8=unito
|luogo8=unito
|immagine8=Stolperstein für Linda Polacco (Genua).jpg
|scritta8=<small>QUI ABITAVA</small><br />LINDA POLACCO<br /><small>NATO 1916<br />ARRESTATA 3.11.1943<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA</small>
|cennibiografici8='''{{sortname|Linda|Polacco|nolink=1}}''' ([[Genova]], 23 luglio 1916 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], ???), figlia di Abramo e Eleonora Polacco, coniugata con '''Albino Polacco'''. Arrestata con i famigliari a Genova il 3 novembre 1943 dalle [[Schutzstaffel|SS]] coadiuvate da militi [[fascisti]], detenuta nel tempio genovese, quindi San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]] da dove è deportata, il 6 dicembre 1943 ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Non sopravvive alla [[Shoah]].<ref name=Ge24/>
|data9=unito
|luogo9=unito
|immagine9=Stolperstein für Roberto Polacco (Genua).jpg
|scritta9=<small>QUI ABITAVA</small><br />ROBERTO POLACCO<br /><small>NATO 1937<br />ARRESTATO 3.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO</small>
|cennibiografici9='''{{sortname|Roberto|Polacco|nolink=1}}''' ([[Genova]], 30 luglio 1937 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di '''Albino''' e '''Linda Polacco'''. Arrestato con i famigliari a Genova il 3 novembre 1943 dalle [[Schutzstaffel|SS]] coadiuvate da militi [[fascisti]], detenuto nel tempio genovese, quindi San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]] da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Ucciso all'arrivo ad Auschwitz l'11 dicembre 1943.<ref name=Ge24/>
|data10=unito
|luogo10=unito
|immagine10=Stolperstein für Carlo Polacco (Genua).jpg
|scritta10=<small>QUI ABITAVA</small><br />CARLO POLACCO<br /><small>NATO 1938<br />ARRESTATO 3.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO</small>
|cennibiografici10='''{{sortname|Carlo|Polacco|nolink=1}}''' ([[Genova]], 6 ottobre 1938 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di '''Albino''' e '''Linda Polacco'''. Arrestato con i famigliari a Genova il 3 novembre 1943 dalle [[Schutzstaffel|SS]] coadiuvate da militi [[fascisti]], detenuto nel tempio genovese, quindi San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]] da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Ucciso all'arrivo ad Auschwitz l'11 dicembre 1943.<ref name=Ge24/>
|aggiungi10={{Pietre d'inciampo/aggiungi|data1=24 ottobre 2022
|luogo1=Via Goffredo Mameli, 1
|coordinate1={{Coord|44.41195647108227|N|8.937956324683068|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Bruno De Benedetti}}
|immagine1=Stolperstein für Bruno de Benedetti (Genova).jpg
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />BRUNO DE BENEDETTI<br /><small>NATO 1911<br />ARRESTATO 2.12.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 31.12.1944<BR/>DACHAU-KAUFERING</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Bruno|De Benedetti|nolink=1}}''' ([[Pisa]], 23 marzo 1911 - [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]], 31 dicembre 1944), figlio di Gino e Bice Foa, coniugato con Armanda Carola Martelli. Arrestato alla frontiera italo-svizzera, [[Maslianico]] il 1º dicembre 1943 in seguito al riconoscimento di un commilitone, insieme agli zii '''Arturo''' e '''Ida Valabrega''' ed il cugino '''Luciano'''. Detenuto a [[Como]] quindi [[Modena]] prima del trasferimento a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] a cui segue, il 2 agosto 1944 la deportazione ad [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], matricola n. 120007. Trasferito a [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]], muore 31 dicembre 1944.<ref name=Ge24/>
}}
|data11=10 gennaio 2024
|uniscidata11=13
|luogo11=Via Dufour, 11R
|coordinate11={{Coord|44.4163862343957|N|8.86908376701129|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Francesco Moisello}}
|immagine11=Stolperstein für Francesco Moisello (Genova).jpg
|scritta11=<small>QUI ABITAVA</small><br />FRANCESCO MOISELLO<small><br />NATO 1905<br />DEPORTATO 1944<BR/>FLOSSENBÜRG<BR/>ASSASSINATO 27.11.1944<br />HERSBRUCK</small>
|cennibiografici11='''{{sortname|Francesco|Moisello|nolink=1}}''' ([[Genova]], 9 marzo 1905 - [[Campo_di_concentramento_di_Hersbruck|Hersbruck]], 27 novembre 1944), arrestato in quanto collaboratore di partigiani, detenuto a [[Carcere_di_Marassi|Marassi]] prima, quindi carcere di San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]], [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]], a cui segue la deportazione nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], matricola 21473, classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name=polGe>{{cita web|url=https://www.anpi-vicenza.it/i-deportati-politici/|titolo=I deportati politici|accesso=10 agosto 2023}}</ref>. Muore a [[Campo_di_concentramento_di_Hersbruck|Hersbruck]], il 27 novembre 1944.<ref name=Ge24/>
|data12=unito
|luogo12=Corso Magenta, 5
|coordinate12={{Coord|44.41400650745803|N|8.938290967011149|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Ida, Arturo e Luciano Valabrega}}
|unisciluogo12=3
|immagine12=Stolperstein für Ida Foa (Genova).jpg
|scritta12=<small>QUI ABITAVA</small><br />IDA FOÀ<small><br />NATA 1884<br />ARRESTATA 1.12.1943<BR/>DEPORTATA<BR/>AUSCHWITZ<BR/>ASSASSINATA 26.2.1944</small>
|cennibiografici12='''{{sortname|Ida|Foà Valabrega|nolink=1}}''' ([[Pesaro]], 7 agosto 1884 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 26 febbraio 1944), figlia di Raffaele e Sofia Valabrega, coniugata con '''Arturo Valabrega'''. Arrestata alla frontiera italo-svizzera, [[Maslianico]] il 1º dicembre 1943 in seguito a delazione, insieme con il marito Arturo, il figlio '''Luciano Valabrega''' e il nipote '''Bruno De Benedetti'''. Detenuta a [[Como]] quindi [[Modena]] prima del trasferimento a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] a cui segue, il 22 febbraio 1944 la deportazione ad [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinata all'arrivo al campo il 26 febbraio 1944.<ref name=Ge24/>
|data13=unito
|luogo13=unito
|immagine13=Stolperstein für Arturo Valabrega (Genova).jpg
|scritta13=<small>QUI ABITAVA</small><br />ARTURO VALABREGA<br /><small>NATO 1894<br />ARRESTATO 1.12.1943<BR/>DEPORTATO<BR/>AUSCHWITZ<BR/>ASSASSINATO 4.5.1944</small>
|cennibiografici13='''{{sortname|Arturo|Valabrega|nolink=1}}''' ([[genova]], 21 febbraio 1894 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 4 maggio 1944), figlio di Davide e Fortunata Nuna Jona, coniugato con '''Ida Foà'''. Arrestato alla frontiera italo-svizzera, [[Maslianico]] il 1º dicembre 1943 in seguito a delazione, insieme con la moglie Ida, il figlio '''Luciano Valabrega''' e il nipote '''Bruno De Benedetti'''. Detenuto a [[Como]] quindi [[Modena]] prima del trasferimento a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] a cui segue, il 22 febbraio 1944 la deportazione ad [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], matricola n. 174560, morto al campo il 4 maggio 1944.<ref name=Ge24/>
|data14=unito
|luogo14=unito
|immagine14=Stolperstein für Luciano Valabrega (Genova).jpg
|scritta14=<small>QUI ABITAVA</small><br />LUCIANO VALABREGA<br /><small>NATO 1921<br />ARRESTATO 1.12.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<BR/>ASSASSINATO 6.4.1945<BR/>FLOSSENBÜRG</small>
|cennibiografici14='''{{sortname|Luciano|Valabrega|nolink=1}}''' ([[Genova]], 17 settembre 1921 - [[campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], 6 aprile 1945), figlio di '''Arturo''' e '''Ida Foà'''. Arrestato alla frontiera italo-svizzera, [[Maslianico]] il 1º dicembre 1943 in seguito a delazione, insieme con i genitori ed il cugino '''Bruno De benedetti'''. Detenuto a [[Como]] quindi [[Modena]] prima del trasferimento a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] a cui segue, il 22 febbraio 1944 la deportazione ad [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], matricola n 174561. Deceduto a [[campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]] il 6 aprile 1945.<ref name=Ge24/>
|data15= unito
|luogo15= via Padre Semeria, 21
|coordinate15={{Coord|44.404667|N|8.972444|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Giorgina Milani}}
|unisciluogo15=7
|immagine15=Stolpersteine Milani Giorgina.jpg
|scritta15=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIORGINA MILANI<br /><small>NATA 1886<br />ARRESTATA 12.10.1944<BR/>DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 28.10.1944</small>
|cennibiografici15='''{{sortname|Giorgina|Milani|nolink=1}}''' ([[Roma]], 20 marzo 1886 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 28 ottobre 1944), figlia di Davide e Sofia Del Monte, coniugata con '''Ettore Sonnino''', madre di '''Bice''', '''Maria Luisa''', '''Giorgio''', '''Roberto''', '''Roberto Sonnino'''. Subisce con la famiglia le angherie antisemite successive alle [[Leggi razziali fasciste]] del 1938. Dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] rimane nascosta a [[Genova]] per nove mesi, fino all'arresto, per delazione, di tutta la famiglia Sonnino avvenuto il 12 ottobre 1944. Detenuta prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportata nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinata all'arrivo al campo, 28 ottobre 1944. Della famiglia Sonnino solo la figlia Piera sopravvive alla [[Shoah]].<ref name=Ge24/>
|data16=unito
|luogo16=unito
|immagine16=Stolpersteine Sonnino Ettore.jpg
|scritta16=<small>QUI ABITAVA<br /></small>ETTORE SONNINO<BR/><small>NATO 1880<br />ARRESTATO 12.10.1944<br />DEPORTATO<BR/>AUSCHWITZ<BR/>ASSASSINATO 28.10.1944</small>
|cennibiografici16='''{{sortname|Ettore|Sonnino|nolink=1}}''' ([[Napoli]], 17 aprile 1880 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 28 ottobre 1944), figlio di Giuseppe e Ester Di Cave, coniugato con '''Giorgina Milani'''. Arrestato a Genova il 12 ottobre 1944, detenuto prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinato all'arrivo al campo, 28 ottobre 1944.<ref name=Ge24/>
|data17=unito
|luogo17=unito
|immagine17=Stolpersteine Sonnino Bice.jpg
|scritta17=<SMALL>QUI ABITAVA<br /></small>BICE SONNINO<BR/><SMALL>NATA 1923<br />ARRESTATA 12.10.1944<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 16.1.1945<BR/>NEUENGAMME</small>
|cennibiografici17='''{{sortname|Bice|Sonnino|nolink=1}}''' ([[Milano]], 16 giugno 1923 - [[Campo_di_concentramento_di Neuengamme|Neuengamme]], 16 gennaio 1945), figlia di '''Ettore''' e '''Giorgina Milani''', Arrestata a Genova il 12 ottobre 1944, detenuta prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportata nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Trasferita a [[Campo_di_concentramento_di Neuengamme|Neuengamme]], muore il 16 gennaio 1945.<ref name=Ge24/>
|data18=unito
|luogo18=unito
|immagine18=Stolpersteine Sonnino MariaLuisa.jpg
|scritta18=<small>QUI ABITAVA</small><br />MARIA LUISA SONNINO<br /><small>NATA 1920<br />ARRESTATA 12.10.1944<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 20.3.1945<BR/>FLOSSENBÜRG</small>
|cennibiografici18='''{{sortname|Maria Luisa|Sonnino|nolink=1}}''' ([[Napoli]], 8 ottobre 1920 - [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], 20 marzo 1945), figlia di '''Ettore''' e '''Giorgina Milani'''. Arrestata a Genova il 12 ottobre 1944, detenuta prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportata nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Trasferita a [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], muore il 20 marzo 1945.<ref name=Ge24/>
|data19=unito
|luogo19=unito
|immagine19=Stolpersteine Sonnino Giorgio.jpg
|scritta19=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIORGIO SONNINO <br /><small>NATO 1925<br />ARRESTATO 12.10.1944<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />MORTO 12.2.1945</small>
|cennibiografici19='''{{sortname|Giorgio|Sonnino|nolink=1}}''' ([[Milano]], 9 luglio 1925 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 12 febbraio 1945), figlio di '''Ettore''' e '''Giorgina Milani'''. Arrestato a Genova il 12 ottobre 1944, detenuto prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] dove muore il 12 febbraio 1945.<ref name=Ge24/>
|data20= unito
|luogo20= unito
|immagine20=Stolpersteine Sonnino Roberto.jpg
|scritta20=<small>QUI ABITAVA</small><br />ROBERTO SONNINO<br /><small>NATO 1918<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />MORTO 12.2.1945</small>
|cennibiografici20='''{{sortname|Roberto|Sonnino|nolink=1}}''' ([[Napoli]], 5 giugno 1918 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 12 febbraio 1945), figlio di '''Ettore''' e '''Giorgina Milani'''. Arrestato a Genova il 12 ottobre 1944, detenuto prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] dove muore il 12 febbraio 1945.<ref name=Ge24/>
|data21=unito
|luogo21=unito
|immagine21=Stolpersteine Sonnino Paolo.jpg
|scritta21=<small>QUI ABITAVA</small><br />PAOLO SONNINO<br /><small>NATO 1917<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO</small>
|cennibiografici21='''{{sortname|Paolo|Sonnino|nolink=1}}''' ([[Napoli]], 8 gennaio 1917 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], ???), figlio di '''Ettore''' e '''Giorgina Milani'''. Arrestato a Genova il 12 ottobre 1944, detenuto prima a [[Genova]] quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove, il 24 ottobre è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Non sopravvive alla [[Shoah]].<ref name=Ge24/>
|data22=unito
|luogo22=via Felice Cavallotti, 11
|coordinate22={{Coord|44.4003145|N|8.9478756|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Marco Rignano}}
|immagine22=Stolpersteine Rignani Marco.jpg
|scritta22=<small>QUI ABITAVA</small><br />MARCO RIGNANI<br /><small>NATO 1910<br />ARRESTATO 3.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO</small>
|cennibiografici22='''{{sortname|Marco|Rignani|nolink=1}}''' ([[Genova]], 29 maggio 1910 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], ???), figlio di Eugenio e Rosina De Benedetti. Arrestato a Genova nel corso del rastrellamento della [[Sinagoga]] il 3 novembre 1943 dalle [[Schutzstaffel|SS]] coadiuvate da militi [[fascisti]], detenuto nel tempio genovese, quindi [[carcere di Marassi]], San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]] da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Non sopravvive alla [[Shoah]].<ref name=Ge24/>
|data23=unito
|luogo23=via Casaregis, 4A
|coordinate23={{Coord|44.4003145|N|8.9478756|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Marco Rignano}}
|immagine23=Stolperstein für Bellina Ortona (Genova).jpg
|scritta23=<small>QUI ABITAVA</small><br />BELLINA ORTONA<br /><small>NATO 1876<br />ARRESTATA 2.2.1944<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 28.2.1944</small>
|cennibiografici23='''{{sortname|Bellina|Ortona|nolink=1}}''' ([[Casale Monferrato]], 24 febbraio 1874 - [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 26 febbraio 1944), detta Adele, figlia di Allegro e Speranza Luzzati. Arrestata a Genova il 7 febbraio 1944, trasferita a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] quindi deportata nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinata al suo arrivo al campo, 26 febbraio 1944.<ref name=Ge24/>
|data24=21 febbraio 2024
|luogo24=Via Bruno Buozzi, 18
|coordinate24={{Coord|44.4151415932547|N|8.914419580503154|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Orazio Robello}}
|immagine24=Stolperstein für Orazio Robello (Genova).jpg
|scritta24=<small>QUI ABITAVA</small><br />ORAZIO ROBELLO<br /><small>NATO 1914<br />DEPORTATO 1944<br />FLOSSENBÜRG<br />ASSASSINATO 24.12.1944</small>
|cennibiografici24='''{{sortname|Orazio|Robello|nolink=1}}''' ([[Genova]], 1914 - [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], 24 dicembre 1944), soldato della [[Marina_Militare_(Italia)|Marina]], coniugato, un figlio. Arrestato dai [[nazisti]] nel luglio del 1944. Detenuto a San Vittore<ref name=csvGE/> a [[Milano]] dal cui [[Binario 21]] della Stazione Centrale<ref>{{cita web|url=https://mi4345.it/stazione-di-milano-centrale/|titolo=Stazione Centrale di Milano|accesso=30giugno 2023}}</ref> è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]] dove muore alla vigilia del [[Natale]] 1944.<ref>{{cita news|url=https://www.genova3000.it/notizie/24606-pietra-d-inciampo-in-via-buozzi-orazio-robello-e-tornato-a-casa.html|titolo=Pietra d'inciampo in via Buozzi: Orazio Robello è tornato a casa|pubblicazione=genova3000.it|data=21 febbraio 2024|accesso=7 giugno 2024}}</ref>
|data25=21 marzo 2025
|luogo25=Via XX Settembre, 119R
|coordinate25={{Coord|44.40600897433815|N|8.939919384947833|E|type=landmark|region=IT-GE|name=Pietra d'inciampo per Cesare Pompilio}}
|immagine25=
|scritta25=<small>QUI LAVORAVA</small><br />CESARE POMPILIO<br /><small>NATO 1912<br />ARRESTATO APR.1944<br />INTERNATO FOSSOLI<br />ASSASSINATO 12.7.1944<br />CIBENO DI CARPI</small>
|cennibiografici25='''{{sortname|Cesare|Pompilio|nolink=1}}''' ([[Trieste]], 1912 - Poligono di tiro di Cibeno, [[Carpi]], 12 luglio 1944), trasferitosi a Genova frequenta il liceo Doria, la Società Genovese di [[scherma]]. Arrestato a Genova nell’aprile del 1944 da un ufficiale tedesco, condotto alla [[Casa_dello_Studente_(Genova)|Casa dello studente]] e torturato prima della carcerazione a [[Carcere_di_Marassi|Marassi]] e quindi, a fine maggio, trasferito a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] dove è assassinato il 12 luglio 1944, insieme agli altri martiri, in quello che conosciamo come [[Strage di Fossoli|eccidio di Fossoli]].<ref name=fossoliGE/><br />La società schermistica genovese oggi porta il suo nome.<ref>{{cita web|url=https://pompilioscherma.com/|titolo=Società di scherma "Cesare Pompilio"|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
}}
===
La città di Ronco Scrivia accoglie ufficialmente una pietra d'inciampo.
{{pdi
|data1=12 gennaio 2020
|luogo1= Via Filippo Corridoni
|coordinate1={{Coord|44.61400144225158|8.947025139638498|name=Pietra d'inciampo per Giovanni Carminati |type=Landmark|region=IT-GE}}
|immagine=Stolperstein für Giovanni Carminati (Ronco Scrivia).jpg
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIOVANNI CARMINATI<br /><small>NATO 1916<br />ARRESTATO 10.4.1944<br />DEPORTATO<br />GUSEN<br />ASSASSINATO 29.1.1945</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Giovanni Battista|Carminati|nolink=1}}''' ([[Brembilla]], 9 agosto 1916 - [[Campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 29 gennaio 1945)<ref>[https://benedicta.org/wp-content/uploads/2021/03/deportati_tabella.pdf Lista deportati della Benedicta (linea 38)]</ref>, contadino, figlio di Giovanni Carminati. Arrestato il 10 aprile 1945 lungo la strada provinciale tra [[Isola del Cantone]] e [[Vobbia]], in provincia di Genova, da soldati tedeschi che tornavamo dal rastrellamento della Benedicta, fu caricato sul convoglio che partiva per Mauthausen. Morì il 29 gennaio 1945 nel sottocampo di Gusen<ref>[https://www.pietredellamemoria.it/pietre/pietra-dinciampo-a-giovanni-carminati-ronco-scrivia/ Pietre della memoria: Storia di G. Carminati (testimonianza di Giovanni Traverso)]</ref>
}}
== Provincia di Imperia ==
=== Bordighera ===
{{pdi
|data1=29 aprile 2025
|luogo1=Via Nazario Sauro<br/><small>incrocio via Vittorio Emanuele III°</small>
|coordinate1={{Coord|43.77813839715432|N|7.668012236062843|E||name=Pietre d'inciampo per Ettore Renacci|type=Landmark|region=IT-IM}}
|immagine1=
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />ETTORE RENACCI<br /><small>NATO 1907<br />ARRESTATO 23.5.1944<br />INTERNATO FOSSOLI<br />ASSASSINATO 12.7.1944<br />CIBENO DI CARPI</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Ettore|Renacci|nolink=1}}''' ([[Bordighera]], 6 gennaio 1907 - [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]], 12 luglio 1944), calzolaio, antifascista, aiitivista comunista, coniugato con Maria Gatto. Dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] è tra gli organizzatore delle prime formazioni partigiane e del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] locale. Arrestato il 23 maggio 1944, trasferito al [[Carcere di Marassi]] subisce brutali interrogatori prima dell'internamento a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]]. È tra le vittime dell'[[Strage di Fossoli|Eccidio di Fossoli]] del 12 luglio 1944.<ref>{{cita web|url=https://www.centrostudifossoli.org/PDF/Ettore%20Renacci.pdf|titolo=Ettore Renacci|accesso=20 giugno 2025}}</ref>
}}
=== Imperia ===
A [[Imperia]] si trovano 19 pietre d'inciampo, posate a partire dal 27 gennaio 2022.<ref>{{Cita news|url=https://primalariviera.it/attualita/giorno-della-memoria-oggi-la-prima-pietra-dinciampo-a-imperia/|titolo=Giorno della Memoria oggi la prima pietra d'inciampo a Imperia|pubblicazione=primalariviera.it|data=27 gennaio 2022|accesso=4 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.imperiapost.it/542838/imperia-altre-7-pietre-dinciampo-posate-a-porto-maurizio-e-nelle-frazioni-per-mantenere-viva-la-memoria-le-immagini|titolo=Imperia: altre 7 pietre d’inciampo posate a Porto Maurizio e nelle frazioni. “Per mantenere viva la memoria”|pubblicazione=imperiapost.it|data=2 febbraio 2022|accesso=4 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.imperiapost.it/542923/imperia-posizionate-altre-7-pietre-dinciampo-a-oneglia-e-castelvecchio-per-ricordare-i-nostri-concittadini-deceduti-nei-lager-nazisti-foto-e-video|titolo=Imperia: posizionate altre 7 pietre d’inciampo a Oneglia e Castelvecchio. “Per ricordare i nostri concittadini deceduti nei lager nazisti”|pubblicazione=imperiapost.it|data=3 febbraio 2022|accesso=4 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.imperiapost.it/543152/imperia-pietre-dinciampo-a-porto-maurizio-il-ricordo-delle-vittime-lex-sindaco-di-friedrichshafen-mio-nonno-non-partecipo-allelezione-di-hitler-venimmo-considerati-traditori-foto-e-vi|titolo=Imperia: pietre d’inciampo, posate tre pietre a Porto Maurizio|pubblicazione=imperiapost.it|data=4 febbraio 2022|accesso=4 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.imperiapost.it/557566/imperia-via-mazzini-posizionata-lultima-pietra-di-inciampo-dedicata-ad-angioletto-calsamiglia-le-immagini|titolo=Imperia: via Mazzini, posizionata l’ultima pietra di inciampo dedicata ad Angioletto Calsamiglia|pubblicazione=imperiapost.it|data=29 aprile 2022|accesso=4 gennaio 2025}}</ref>
{{pdi
|data1=27 gennaio 2022
|luogo1=Via Lungomare Colombo, 104<br /><small>località Borgo Prino</small>
|coordinate1={{Coord|43.87014137504789|N|8.00594152967162|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Elena Caterina Moraglia}}
|immagine1=Stolperstein für Elena Caterina Moraglia (Imperia).jpg
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />ELENA CATERINA<BR />MORAGLIA<br /><small>NATO 1908<br />DEPORTATA<br />ASSASSINATA 5.4.1945<br />MÜHLDORF</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Elena Caterina|Moraglia|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 24 aprile 1908 - [[Complesso_concentrazionario_di_Mühldorf|Mühldorf]], 5 aprile 1945)
|data2=2 febbraio 2022
|luogo2=Viale Matteotti 14, <br /><small>località Porto Maurizio</small>
|coordinate2={{Coord|43.877861|N|8.015972|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Enrico e Nicola Serra}}
|uniscidata2=7
|unisciluogo2=2
|immagine2=Stolperstein für Enrico Serra (Imperia).jpg
|scritta2=<small>QUI ABITAVA</small><br />ENRICO SERRA<br /><small>NATO 1921<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />ASSASSINATO 2.2.1945</small>
|cennibiografici2='''{{sortname|Enrico|Serra|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 4 maggio 1921 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 2 febbraio 1945), fratello di '''Nicola Serra'''.
|data3=unito
|luogo3=unito
|immagine3=Stolperstein für Nicola Serra (Imperia).jpg
|scritta3=<small>QUI ABITAVA</small><br />NICOLA SERRA<br /><small>NATO 1918<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />ASSASSINATO 21.11.1944</small>
|cennibiografici3='''{{sortname|Nicola Angelo|Serra|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]]], 2 luglio 1918 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 21 novembre 1944), fratello di '''Enrico Serra'''.
|data4=unito
|luogo4=Via Domenico Brizio, 5<br /><small>località Montegrazie</small>
|coordinate4={{Coord|43.91879141463039|N|7.9838654669790925|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Lorenzo Bessone}}
|immagine4=Stolperstein für Lorenzo Bessone (Imperia).jpg
|scritta4=<small>QUI ABITAVA</small><br />LORENZO BESSONE<br /><small>NATO 1922<br />INTERNATO<br />STALAG V B VILLIGEN<br />DECEDUTO 22.6.1945<BR />WEINGARTEN</small>
|cennibiografici4='''{{sortname|Lorenzo|Bessone|nolink=1}}''' ([[Montegrazie]], 15 giugno 1922 - [[Weingarten]], 22 giugno 1945)
|data5=unito
|luogo5=Piazza Ricci, 8<br /><small>località Porto Maurizio</small>
|coordinate5={{Coord|43.87668723850249|N|8.013240195812385|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Bruno Gazzano}}
|immagine5=Stolperstein für Bruno Gazzano (Imperia).jpg
|scritta5=<small>QUI ABITAVA</small><br />BRUNO GAZZANO<br /><small>NATO 1924<br />DEPORTATO<br /><br />FLOSSENBÜRG<br />ASSASSINATO 22.2.1945<BR />HERSBRUK</small>
|cennibiografici5='''{{sortname|Bruno|Gazzano|nolink=1}}''' ([[Roma]], 19 febbraio 1924 - [[Campo_di_concentramento_di_Hersbruck|Hersbruck]], 22 febbraio 1945)
|data6=unito
|luogo6=Domenico Bruno, 113
|coordinate6={{Coord|43.89462270835438|N|8.00938475348566|E|type=landmark|region=IT-im|name=Pietra d'inciampo per Domenico Acquarone}}
|immagine6=Stolperstein für Domenico Acquarone (Imperia).jpg
|scritta6=<small>QUI ABITAVA</small><br />DOMENICO<br />ACQUARONE<br /><small>NATO 1910<br />INTERNETO<br />STALAG XIIIC HAMMELBURG<br />ASSASSINATO 24.2.1944<br />SCHWEINFURT</small>
|cennibiografici6='''{{sortname|Domenico|Acquarone|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 12 gennaio 1910 - [[Schweinfurt]], 24 febbraio 1944)
|data7=unito
|luogo7=Via Sant'Antonio, 5<br /><small>località Caramagnetta</small>
|coordinate7={{Coord|43.876972004763|N|8.018446266976396|E|type=landmark|region=IT-im|name=Pietra d'inciampo per Giovanni Battista Lagorio}}
|immagine7=
|scritta7=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIOVANNI BATTISTA<br />LAGORIO<br /><small>NATO 1887<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />ASSASSINATO 28.3.1945</small>
|cennibiografici7='''{{sortname|Giovanni Battista|Lagorio|nolink=1}}''' ([[Piani (Imperia)|Piani]], 17 luglio 1890 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 28 marzo 1945)
|data8=unito
|luogo8=Via Principale, 68<br /><small>località Piani</small>
|coordinate8={{Coord|43.88038940431937|N|7.9810660669766555|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Enrico Corradi}}
|immagine8=Stolperstein für Enrico Corradi (Imperia).jpg
|scritta8=<small>QUI ABITAVA</small><br />ENRICO CORRADI<br /><small>NATO 1909<br />INTERNATO<br />STALAG VIII A GÖRLITZ<br />ASSASSINATO 20.2.1944</small>
|cennibiografici8='''{{sortname|Enrico|Corradi|nolink=1}}''' ([[Piani (Imperia)|Piani]], 1 novembre 1909 - [[Stalag_VIII-A|Görlitz]], 20 febbraio 1944)
|data9=3 febbraio 2022
|uniscidata9=7
|luogo9=Via Costantino de Magny, 6<br /><small>località Oneglia</small>
|coordinate9={{Coord|43.8875425718078|N|8.039864205454139|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Nicolino Savasta}}
|immagine9=Stolperstein für Nicolino Savasta (Imperia).jpg
|scritta9=<small>QUI ABITAVA</small><br />NICOLINO SAVASTA<br /><small>NATO 1910<br />DEPORTATO<br />KAUFERING<br />ASSASSINATO 26.3.1945<br/>LANDSBERG AM LECH<br /></small>
|cennibiografici9='''{{sortname|Nicolino|Savasta|nolink=1}}''' ([[Oneglia]], 20 giugno 1910 - [[Landsberg am Lech]], 26 marzo 1945)
|data10=unito
|luogo10=Via Pellegrina Amoretti, 23<br /><small>località Oneglia</small>
|coordinate10={{Coord|43.88886493171187|N|8.043333995813185|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Curzio Picilocco}}
|immagine10=Stolperstein für Curzio Picilocco (Imperia).jpg
|scritta10=<small>QUI ABITAVA</small><br />CURZIO PICILOCCO<br /><small>NATO 1920<br />INTERNATO<br />STALAG XXB MARIENBURG<br />ASSASSINATO 20.10.1944<br />GDYNIA/GOTENHAFEN<br /></small>
|cennibiografici10='''{{sortname|Curzio|Picilocco|nolink=1}}''' ([[Imperia]], 4 febbraio 1920 - [[Gdynia]], 20 ottobre 1944
|data11=unito
|luogo11=Via San Giovanni, 11<br /><small>località Oneglia</small>
|coordinate11={{Coord|43.88881590322523|N|8.042282766977133|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Riccardo Sala}}
|immagine11=Stolperstein für Riccardo Sala (Imperia).jpg
|scritta11=<small>QUI ABITAVA</small><br />RICCARDO SALA<br /><small>NATO 1924<br />ARRESTATO 8.9.1943<br />DEPORTATO<br />NEUMARKT<br />ASSASSINATO 10.5.1944<br /></small>
|cennibiografici11='''{{sortname|Riccardo|Sala|nolink=1}}''' ([[Imperia]], 13 aprile 1924 - [[Neumarkt_(Dresda)|Neumarkt]], 10 maggio 1944)
|data12=unito
|luogo12=Via Santa Lucia, 29-31<br /><small>località Oneglia, all'inizio scalinata per via Don Minzoni</small>
|coordinate12={{Coord|43.89007206520282|N|8.045785317508653|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Umberto Attilio Morandini}}
|immagine12=Stolperstein für Umberto Attilio Morandini (Imperia).jpg
|scritta12=<small>QUI ABITAVA</small><br />UMBERTO ATTILIO<BR />MORANDINI<br /><small>NATO 1898<br />DEPORTATO<br />DACHAU<br />ASSASSINATO 22.2.1945</small>
|cennibiografici12='''{{sortname|Umberto Attilio|Morandini|nolink=1}}''' ([[Sustinente]], 11 gennaio 1898 - [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]], 22 febbraio 1945)
|data13=unito
|luogo13=Piazza Rossini, 6<br /><small>località Oneglia</small>
|coordinate13={{Coord|43.890278|N|8.040833|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Nino Angelo Liguorini}}
|immagine13=Stolperstein für Nino Angelo Liguorini (Imperia).jpg
|scritta13=<small>QUI ABITAVA</small><br />NINO ANGELO<BR />LIGUORINI<br /><small>NATO 1919<br />ARRESTATO 9.9.1943<br />ASSASSINATO 19.3.1944<br />DORTMUND</small>
|cennibiografici13='''{{sortname|Nino Angelo|Liguorini|nolink=1}}''' ([[Oneglia]], 1º maggio 1919 - [[Dortmund]], 19 marzo 1944)
|data14=unito
|luogo14=Via Nazionale, 132<br /><small>località Castelvecchio</small>
|coordinate14={{Coord|43.90267031044378|N|8.030580524650121|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Eliseo Scarato}}
|immagine14=
|scritta14=<small>QUI ABITAVA</small><br />ELISEO SCARATO<br /><small>NATO 1923<br />DEPORTATO<br />ZÜSCHEN<br />ASSASSINATO 23.12.1944</small>
|cennibiografici14='''{{sortname|Eliseo|Scarato|nolink=1}}''' ([[Oneglia]], 5 giugno 1923 - Zöschen,<ref>{{Cita web|url=https://www.deportatibrescia.it/lager-o-campo-prigio/zoschen/|titolo=campo di lavoro di Zöschen|accesso=4 gennaio 2025}}</ref> 23 dicembre 1944)
|data15=unito
|luogo15=Via Cesare Battisti, 27<br /><small>località Castelvecchio</small>
|coordinate15={{Coord|43.900088571097704|N|8.035065238141872|E|type=landmark|region=IT-MI|name=Pietra d'inciampo di Natale Mario Stroppa}}
|immagine15=Stolperstein für Natale Mario Stroppa (Imperia).jpg
|scritta15=<small>QUI ABITAVA</small><br />NATALE MARIO<BR />STROPPA<br /><small>NATO 1913<br />DEPORTATO<br />ASSASSINATO 10.2.1945<br />LÜDENSCHEID</small>
|cennibiografici15='''{{sortname|Natale Mario|Stroppa|nolink=1}}''' ([[Imperia]], 4 aprile 1913 - [[Lüdenscheid]], 10 febbraio 1945)
|data16=4 febbraio 2022
|uniscidata16=3
|luogo16=Via San Maurizio, 39<br /><small>località Porto Maurizio</small>
|coordinate16={{Coord|43.87621700357669|N|8.015237566976388|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Renato Basso}}
|immagine16=Stolperstein für Renato Basso (Imperia).jpg
|scritta16=<small>QUI ABITAVA</small><br />RENATO BASSO<br /><small>NATO 1921<br />DEPORTATO<br />PÍSEK<br />ASSASSINATO 9.10.1944<br />WRASCH</small>
|cennibiografici16='''{{sortname|Renato|Basso|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 6 gennaio 1921 - [[Písek]], 9 ottobre 1944)
|data17=unito
|luogo17=Via Porta Nuova, 1<br /><small>località Porto Maurizio</small>
|coordinate17={{Coord|43.90267031044378|N|8.030580524650121|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Carlo Ericario}}
|immagine17=Stolperstein für Carlo Ericario (Imperia).jpg
|scritta17=<small>QUI ABITAVA</small><br />CARLO ERICARIO<br /><small>NATO 1907<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />ASSASSINATO 28.8.1944</small>
|cennibiografici17='''{{sortname|Carlo|Ericario|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 24 giugno 1907 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 28 agosto 1944)
|data18=unito
|luogo18=Corso Garibaldi, 1<br /><small>località Porto Maurizio</small>
|coordinate18={{Coord|43.87719367109855|N|8.016087738140408|E|type=landmark|region=IT-Im|name=Pietra d'inciampo di Dante Novaro}}
|
|
|cennibiografici18='''{{sortname|Dante|Novaro|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 22 gennaio 1912 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 20 aprile 1945)
|data19=29 aprile 2022
|luogo19=Viale Mazzini, 76<br /><small>località Porto Maurizio</small>
|coordinate19={{Coord|43.87586806968131|N|8.011311566976353|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo di Angioletto Calsamiglia}}
|immagine19=Stolperstein für Angioletto Calsamiglia (Imperia).jpg
|scritta19=<small>QUI ABITAVA</small><br />ANGIOLETTO<br />CALSAMIGLIA<br /><small>NATO 1920<br />DEPORTATO<br />GUSEN<br />ASSASSINATO 23.8.1944</small>
|cennibiografici19='''{{sortname|Angioletto|Calsamiglia|nolink=1}}''' ([[Porto Maurizio]], 5 marzo 1920 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 23 agosto 1944)
}}
=== Sanremo ===
A [[Sanremo]] sono posate 11 pietre d'inciampo.<ref>{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/genova/2022/01/28/giornata-memoria-sanremo-posa-sei-pietre-di-inciampo|titolo=Giornata memoria, Sanremo posa sei 'pietre di inciampo'|pubblicazione=[[Sky TG24]]|data=28 gennaio 2022}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://primalariviera.it/attualita/installate-altre-cinque-pietre-dinciampo-a-sanremo/|titolo=Installate altre cinque pietre d'inciampo a Sanremo|pubblicazione=primalariviera.it|data=4 aprile 2024|accesso=2 gennaio 2024}}</ref>
{{pdi
|data1=28 gennaio 2022
|luogo1=Via Giardini di Vittorio Veneto, 10
|coordinate1={{Coord|43.82311297436726|N|7.839597166972954|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Edvige Norzi e Vittorio Ottolenghi}}
|uniscidata1=6
|unisciluogo1=2
|immagine1=Stolperstein für Edvige Norzi (Sanremo).jpg
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />EDVIGE NORZI<br /><small>NATA 1879<br />ARRESTATA 26.11.1943<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 11.12.1943</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Edvige|Norzi|nolink=1}}''' ([[Vercelli]], 18 febbraio 1879 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlia di Salomone, coniugata con '''Vittorio Ottolenghi'''. Non è sopravvissuta alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5749/norzi-edvige.html|titolo=Edvige Norzi|accesso=4 gennaio 2025}}</ref>
|data2=unito
|luogo2=unito
|immagine2=Stolperstein für Vittorio Ottolenghi (Sanremo).jpg
|scritta2=<small>QUI ABITAVA</small><br />VITTORIO<br />OTTOLENGHI<br /><small>NATO 1874<br />ARRESTATO 26.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 11.12.1943</small>
|cennibiografici2='''{{sortname|Vittorio|Ottolenghi|nolink=1}}''' ([[Alessandria]], 18 gennaio 1874 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di Gershon e Rachele Pugliese, coniugato con '''Edvige Norzi'''. Non è sopravvissuto alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5749/norzi-edvige.html|titolo=Vittorio Ottolenghi|accesso=4 gennaio 2025}}</ref>
|data3=unito
|luogo3=Via Vittorio Veneto, 10
|coordinate3={{Coord|43.82308098030381|N|7.839607876593462|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Lodovico Orvieto e Ines Pacifici}}
|unisciluogo3=2
|immagine3=Stolpersteine für Lodovico Orvieto (Sanremo).jpg
|scritta3=<small>QUI ABITAVA</small><br />LODOVICO ORVIETO<br /><small>NATO 1882<br />ARRESTATO<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 11.12.1943</small>
|cennibiografici3='''{{sortname|Lodovico|Orvieto|nolink=1}}''' ([[Roma]], 15 settembre 1892 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), coniugato con '''Ines Pacifici''', due figli. Non è sopravvissuto alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5829/orvieto-lodovico.htmll|titolo=Lodovico Orvieto|accesso=4 gennaio 2025}}</ref>
|data4=unito
|luogo4=unito
|immagine4=Stolpersteine für Ines Pacifici (Sanremo).jpg
|scritta4=<small>QUI ABITAVA</small><br />INES PACIFICI<br /><small>NATA 1889<br />ARRESTATA 26.11.1943<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 11.12.1943</small>
|cennibiografici4='''{{sortname|Ines|Pacifici|nolink=1}}''' ([[Firenze]], 30 aprile 1889 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), coniugata con '''Lodovico Orvieti''', due figli. Non è dopravvissuta alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5988/pacifici-ines.html|titolo=Ines Pacifici|accesso=4 gennaio 2025}}</ref>
|data5=unito
|luogo5=Corso Garibaldi, 138
|coordinate5={{Coord|43.82038354664184|N|7.781662095808798|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Guido Orvieto e Anna Luciana Norzi}}
|unisciluogo5=3
|immagine5=Stolperstein für Guido Norzi (Sanremo).jpg
|scritta5=<small>QUI ABITAVA</small><br />GUIDO NORZI<br /><small>NATO 1886<br />ARRESTATO 26.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 11.12.1943</small>
|cennibiografici5='''{{sortname|Guido|Norzi|nolink=1}}''' ([[Vercelli]], 5 settembre11886 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di Moise e Evelina Momigliano, coniugato con Amalia Segre, genitore di '''Anna Luciana Norzi'''. Non è dopravvissuto alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5750/norzi-guido.html|titolo=Guido Norzi|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data6= unito
|luogo6=unito
|immagine6=Stolperstein für Anna Luciana Norzi (Sanremo).jpg
|scritta6=<small>QUI ABITAVA</small><br />ANNA LUCIANA<br />NORZI<br /><small>NATA 1931<br />ARRESTATA 26.11.1943<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 11.12.1943</small>
|cennibiografici6='''{{sortname|Anna Luciana|Norzi|nolink=1}}''' ([[Casale Monferrato]], 27 aprile 1931 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlia di Guido e Amalia Segre. Non è sopravvissuta alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5748/norzi-anna-luciana.html|titolo=Anna Luciana Norzi|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data7=4 aprile 2024
|uniscidata7=5
|luogo7=unito
|immagine7=
|scritta7=<small>QUI ABITAVA</small><br />VITTORINA SEGRE<br /><small>NATO 1891<br />ARRESTATA 26.11.1942<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 11.12.1943</small>
|cennibiografici7='''{{sortname|Vittorina|Segre|nolink=1}}''' ([[Livorno]], 20 gennaio 1908 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlia di Emanuele e Olimpia Treves, coniugata con Rodolfo Foà.Non è sopravvissuta alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-7157/segre-vittorina.html|titolo=Vittorina Segre|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data8=unito
|luogo8=Corso Orazio Raimondo, 41
|coordinate8={{Coord|43.81839085362908|N|7.780271666972661|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Sara Franco}}
|immagine8=
|scritta8=<small>QUI ABITAVA</small><br />SARA FRANCO<br /><small>NATA 1874<br />ARRESTATA 31.1.1944<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 10.1.1944</small>
|cennibiografici8='''{{sortname|Sara|Franco|nolink=1}}''' ([[Istambul]], 23 luglio 1874 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 10 gennaio 1944), figlia di Abramo e Elvira Schnur. Non è sopravvissuta alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-2884/franco-sara.html|titolo=Sara Franco|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data9=unito
|luogo9=Via Volturno, 19
|coordinate9={{Coord|43.817115453959794|N|7.777990866972543|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietre d'inciampo per Giulio Osimo}}
|immagine9=
|scritta9=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIULIO OSIMO<br /><small>NATO 1886<br />ARRESTATO 25.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 11.12.1943</small>
|cennibiografici9='''{{sortname|Giulio|Osimo|nolink=1}}''' ([[Turro]], 7 febbraio 1886 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di Raffaele e Debora Osimo. Non è sopravvissuto alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5835/osimo-giulio.html|titolo=Giulio Osimo|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data10=unito
|luogo10=Via Gioberti, 25
|coordinate10={{Coord|43.81640077110112|N|7.776799566972522|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Giuseppe Jerusalaimi Bohor}}
|immagine10=
|scritta10=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIUSEPPE BOHOR<br />JERUSALAIMI<br /><small>NATO 1878<br />ARRESTATO 25.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 11.12.1943</small>
|cennibiografici10='''{{sortname|Giuseppe Bohor|Jerusalaimi|nolink=1}}''' ([[Rodi]], 27 marzo 1878 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di Nissim e Malcunna Israel, coniugato con Rosa Hananel. Non è sopravvissuto alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-8893/jerusalmi-bohor-giuseppe.html|titolo=Giuseppe Bohor Jerusalaimi|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data11=unito
|luogo11=Via Natteotti, 101
|coordinate11={{Coord|43.81631827110101|N|7.775147466972506|E|type=landmark|region=IT-IM|name=Pietra d'inciampo per Irma Neufeld}}
|immagine11=
|scritta11=<small>QUI ABITAVA</small><br />IRMA NEUFELD<br /><small>NAT 1909<br />ARRESTATA 26.11.1943<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 11.12.1943</small>
|cennibiografici11='''{{sortname|Irma|Neufeld|nolink=1}}''' ([[Vienna]], 24settembre 1909 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlia di Ferdinando. Non è sopravvissuta alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5727/neufeld-paolina.htmll|titolo=Irma Neufeld|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
}}
===
A [[Ventimiglia]] si trovano tre pietre d'inciampo posate tra il 2022 e 2025.<ref>{{Cita news|url=https://www.sanremonews.it/2022/01/27/leggi-notizia/argomenti/altre-notizie/articolo/ventimiglia-inaugurate-stamattina-le-due-pietre-di-inciampo-intitolare-a-marco-ed-ettore-bassi-fot.html|titolo=Ventimiglia: inaugurate stamattina le due pietre di inciampo intitolate a Marco ed Ettore Bassi|pubblicazione=sanremonews.it|data=27 gennaio 2022|accesso=5 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionefossoli.org/news-ed-eventi/eventi/19-maggio-ventimiglia-im-posa-della-pietra-dinciampo-a-ricordo-di-giuseppe-palmero/|titolo=19 maggio, Ventimiglia (IM): Posa della Pietra d’Inciampo a ricordo di Giuseppe Palmero|accesso=20 giugno 2025}}</ref>
{{pdi
|data1=27 gennaio 2022
|luogo1=Via Cavour
|coordinate1=
|uniscidata1=2
|unisciluogo1=2
|immagine1=Stolperstein für Ettore Bassi (Ventimiglia).jpg
|scritta1=<small>QUI COMMERCIAVA</small><br />ETTORE BASSI<br /><small>NATO 1887<br />ARRESTATO 26.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<BR />ASSASSINATO 11.12.1943</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Ettore|Bassi|nolink=1}}''' ([[Pola]], 10 ottobre 1887 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 11 dicembre 1943), figlio di Giacomo, coniugato con Ester Segre. Non è sopravvissuto alla Shoah.<ref>{{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-480/bassi-ettore.html|titolo=Ettore Bassi|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
|data2=unito
|luogo2=unito
|immagine2=Stolperstein für Marco Bassi (Ventimiglia).jpg
|scritta2=<small>QUI COMMERCIAVA</small><br />MARCO BASSI<br /><small>NATO 1916<br />ARRESTATO 26.11.1943<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<BR />ASSASSINATO 11.12.1943</small>
|cennibiografici2='''{{sortname|Marco|Bassi|nolink=1}}''' ([[Nizza]], 26 luglio 1916 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 4 febbraio 1944),<ref>La data di morte riportata sulla PdI non corrisponde a quella riportata in {{Cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-481/bassi-marco.html|titolo=Marco Bassi|accesso=5 gennaio 2025}}</ref> figlio di Ettore e Ester Segre. Non è sopravvissuto alla Shoah.
|data3=19 maggio 2025
|luogo3=Piazza Colletta
|coordinate3={{Coord| 43.79279042060285|N|7.599508779904839|E|type=landmark|region=IT-MI|name=Pietra d'inciampo per Giuseppe Palmero}}
|immagine3=
|scritta3=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIUSEPPE PALMERO<br /><small>NATO 1924<br />ARRESTATO 23.5.1944<br />INTERNATO FOSSOLI<br />ASSASSINATO 12.7.1944<BR />CIBENO DI CARPI</small>
|cennibiografici3='''{{sortname|Giuseppe|Palmero|nolink=1}}''' ([[Ventimiglia]], 3 giugno 1924 - Poligono di tiro di Cibeno[[Carpi]], 12 luglio 1944), ferroviere, celibe, membro del gruppo ''"Giovine Italia"'' associazione clandestina repubblicana con la missione di boicottaggio del transito ferroviario di materiale bellico tra [[Francia]] e Italia. Organizzazione decapitata per delazione tra il 22 e 23 maggio 1944; Giuseppe è tra gli arrestati e incarcerato prima ad [[Oneglia]] quindi [[Genova]], infine internato a [[Campo di Fossoli|Fossoli]] intorno al 6 giugno. È tra le vittime dell'[[Strage di Fossoli|Eccidio di Fossoli]] del 12 luglio 1944.<ref>{{Cita web|url=https://www.centrostudifossoli.org/PDF/Giuseppe%20Palmero.pdf|titolo=Giuseppe Palmero|accesso=20 giugno 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://gsvri.blogspot.com/2016/04/zone-di-ventimiglia-im-sotto-il.htmlf|titolo=Cenni storici sulla Resistenza Intemelia: Partigiani nell'estremo ponente ligure|accesso=20 giugno 2025}}</ref>
}}
== Provincia di La Spezia ==
=== La Spezia ===
La città di [[La Spezia]] ospita 22 pietre d'inciampo.<ref>{{Cita news|url=https://gazzettadellaspezia.com/cronaca/item/150330-svelate-questa-mattina-le-pietre-di-inciampo-per-non-dimenticare-le-vittime-dei-campi-di-sterminio|titolo=Svelate questa mattina le "Pietre di Inciampo" per non dimenticare le vittime dei campi di sterminio|pubblicazione=gazzettadellaspezia.com|data=29 gennaio 2024|accesso=8 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.cittadellaspezia.com/2024/01/29/pietre-dinciampo-la-citta-non-dimentica-le-sue-vittime-rastrellate-e-uccise-nei-campi-di-sterminio-531115/|titolo=Pietre d’inciampo, la città non dimentica le sue vittime rastrellate e uccise nei campi di sterminio|pubblicazione=cittadellaspezia.com|data=29 gennaio 2024|accesso=8 luglio 2024}}</ref><ref name=sp1224>{{Cita news|url=https://www.cittadellaspezia.com/2024/12/05/svelate-otto-pietre-dinciampo-per-ricordare-altrettanti-spezzini-morti-nei-campi-di-sterminio-575000/|titolo=Svelate otto pietre d’inciampo per ricordare altrettanti spezzini morti nei campi di sterminio|pubblicazione=cittadellaspezia.com|data=5 dicembre 2024|accesso=27 dicembre 2024}}</ref>
{{pdi
|data1=29 gennaio 2024
|uniscidata1=13
|luogo1= Piazza Garibaldi, 2
|coordinate1={{Coord|44.10820424328475|N|9.817205356212794|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Alfredo Righetti}}
|immagine1= Stolperstein für Umberto Alfredo Righetti (La Spezia).jpg
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />UMBERTO ALFREDO<BR/>RIGHETTI<br /><small>NATO 1892<br />ARRESTATO 8.8.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 6.1.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Alfredo|Righetti|nolink=1}}''' (???, 1892 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 6 gennaio 1945), genitore di Giorgio Righetti partigiano nelle file di [[Giustizia e Libertà]], è arrestato al posto del figlio dai [[fascisti]] l’8 agosto 1944 insieme alla moglie Zita Calzetta. Alfredo e la moglie detenuti prima nel carcere cittadino ''"Villa Andreino"'', quindi trasferiti al [[Carcere_di_Marassi|carcere genovese]] di Marassi, a cui segue il campo di [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] dove la moglie rimane trattenuta fino alla liberazione, mentre Alfredo è deportato nel [[germania nazista|Reich]], destinato a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Assassinato a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] il 6 gennaio 1945.<ref name=deportatiSP>{{Cita news|url=https://www.cittadellaspezia.com/2024/02/04/una-persona-viene-dimenticata-soltanto-quando-viene-dimenticato-il-suo-nome-531920/|titolo=Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome|pubblicazione=cittadellaspezia.com|data=4 febbraio 2024|accesso=8 luglio 2024}}</ref>
|data2=unito
|luogo2= Via Roma, 106
|coordinate2={{Coord|44.10742521262113|N|9.81631083950886|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Dario Derchi}}
|immagine2=Stolperstein für Dario Derchi (La Spezia).jpg
|scritta2=<small>QUI ABITAVA</small><br />DARIO DERCHI<br /><small>NATO 1893<br />ARRESTATO 25.11.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 7.3.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici2='''{{sortname|Dario|Derchi|nolink=1}}''' (???, 1893 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 25 novembre 1945), commerciante, arrestato il 25 novembre 1944 con l’accusa di sostenere i partigiani, detenuto prima nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP>{{Cita news|url=https://www.cittadellaspezia.com/2020/07/12/le-stanze-del-sangue-del-ventunesimo-315529/|titolo=Le stanze del sangue del Ventunesimo|pubblicazione=cittadellaspezia.com|autore=Alberto Scaramuccia|data=12 luglio 2020|accesso=8 luglio 2024}}</ref> dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] adibita dai militi delle [[Brigate Nere]] a luogo di tortura, trasferito quindi al [[Carcere_di_Marassi|carcere genovese]] di Marassi, a cui segue [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]], da dove il primo febbraio 1945 è deportato a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Assassinato a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] il 7 marzo 1945.<ref name=deportatiSP/>
|data3=unito
|luogo3= Via Raffaele De Nobili, 79
|coordinate3={{Coord|44.106333|N|9.818278|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra
|immagine6= d'inciampo per Amelia Giardini Paganini e Alfredo Paganini}}
|unisciluogo3=2
|immagine3=Stolperstein für Amelia Giardini Paganini (La Spezia).jpg
|scritta3=<small>QUI ABITAVA</small><br />AMELIA GIARDINI<BR/>PAGANINI<br /><small>NATA 1882<br />ARRESTATA 3.7.1944<br />DEPORTATA<br />RAVENSBRÜCK<BR/>ASSASSINATA 1.1.1945</small>
|cennibiografici3='''{{sortname|Amelia|Giardini Paganini|nolink=1}}''' (???, 1882 - [[Campo di concentramento di Ravensbrück|Ravensbrück]], 1 gennaio 1945), madre di '''Alfredo Paganini'''. Antifascista, attiva nelle associazioni cattoliche femminili spezzine, dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] offre sostegno e ospitalità ai partigiani. In seguito alla cattura del figlio partigiano, la notte del 2 luglio 1944 è arrestata in casa insieme alle due figlie e con loro trasferita al carcere ''Villa Andreino'', a cui segue il trasferimento a [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] e da lì la deportazione nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[Campo di concentramento di Ravensbrück|Ravensbrück]] dove muore il 1º gennaio 1945. Stessa tragica sorte per il figlio Alfredo.<ref name=deportatiSP/>
|data4=unito
|luogo4=unito
|immagine4=Stolperstein für Alfredo Paganini (La Spezia).jpg
|scritta4=<small>QUI ABITAVA</small><br />ALFREDO PAGANINI<br /><small>NATO 1918<br />ARRESTATO 2.7.1944<br />DEPORTATO<br />FLOSSENBÜRG<BR/>ASSASSINANTO 8.12.1944<BR/>HERSBRUCK</small>
|cennibiografici4='''{{sortname|Alfredo|Paganini|nolink=1}}''' (???, 1918 - [[Campo_di_concentramento_di_Hersbruck|Hersbruck]], 8 dicembre 1944), partigiano, figlio di '''Amelia Giardini''', laureando in medicina presso l’[[Università_degli_Studi_di_Genova|Università di Genova]], aderisce alla [[Resistenza italiana|Resistenza]], come il fratello maggiore Alberto, entrando nella formazione di [[Giustizia e Libertà]] della [[IV Zona operativa]] al comando del colonnello [[Mario_Fontana_(partigiano)|Fontana]]. In seguito a delazione è catturato dai [[fascisti]] il 2 luglio 1944 in occasione del suo discesa in città per procurarsi dei medicinali. Detenuto a ''Villa Andreino'' prima del trasferimento a [[Genova]] dove subisce sevizie e torture, quindi [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]], [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da cui è deportato nel [[germania nazista|Reich]]. Assassinato nel sottocampo di [[Campo_di_concentramento_di_Hersbruck|Hersbruck]] l'8 dicembre 1944. Identica tragica sorte per la madre Amelia.<ref name=deportatiSP/>
|data5=unito
|luogo5=Via dei Mille <br/><small>angolo Via Cavour</small>
|coordinate5={{Coord|44.106083|N|9.817056|E|type=landmark|region=IT-PG|name=Pietre d'inciampo per Elvira Finzi}}
|immagine5=Stolperstein für Elvira Finzi (La Spezia).jpg
|scritta5=<small>QUI FU ARRESTATA<BR/>2.2.1944</small><br />ELVIRA FINZI<br /><small>NATA 1873<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINTA 26.2.1944</small>
|cennibiografici5='''{{sortname|Elvira|Finzi|nolink=1}}''' ([[Correggio (Italia)|Correggio]], 16 agosto 1873 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 28 febbraio 1944), figlia di Leone e Vittoria Sacerdoti, famiglia [[ebrea]], gestisce un'edicola di giornali fino all'arresto, il 2 febbraio 1944. Dal campo di [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]] il 22 febbraio è deportata ad [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinata al suo arrivo al campo, 26 febbraio 1944.<ref>{{Cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-2573/finzi-elvira.html/|titolo=Elvira Finzi|accesso=8 luglio 2024}}</ref><ref name=deportatiSP/>
|data6=unito
|luogo6=Corso Nazionale, 348
|coordinate6={{Coord|44.119572179530955|N|9.841431195828097|E|type=landmark|region=IT-PG|name=Pietre d'inciampo per Fernando Beconcini}}
|scritta6=<small>QUI ABITAVA</small><br />FERNANDO<BR/>BECONCINI<br /><small>NATO 1902<br />ARRESTATO 21.11.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINANTO 2.3.1945</small>
|immagine6=Stolperstein für Fernando Beconcini (La Spezia).jpg
|cennibiografici6='''{{sortname|Fernando|Beconcini|nolink=1}}''' (???, 1902 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 2 marzo 1945), commerciante, arrestato nel novembre 1944 con l'accusa di sostenere i partigiani. Detenuto nel carcere di [[Genova]] prima del trasferimento a [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove è deportato nel [[germania nazista|Reich]] il 14 dicembre. Muore a [[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]] il 2 marzo 1945.<ref name=deportatiSP/>
|data7=unito
|luogo7=Corso Nazionale<br/><small>angolo Via Parma</small>
|coordinate7=
|unisciluogo7=2
|immagine7=Stolperstein für Agostino Virdis (La Spezia).jpg
|scritta7=<small>QUI ABITAVA AL N.6</small><br />AGOSTINO VIRDIS<br /><small>NATO 1896<br />ARRESTATO 2.11.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINANTO 17.3.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici7='''{{sortname|Agostino|Virdis|nolink=1}}''' (???, 1896 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 17 marzo 1945), impiegato archivista, arrestato il 22 novembre 1944, non si hanno notizie riguardo alle motivazioni, portato nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/>, quindi a [[Genova]] e da [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] il primo febbraio 1945 è deportato a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]
ed infine a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], dove muore il 17 marzo 1945.<ref name=deportatiSP/>
|data8=unito
|luogo8=unito
|immagine8=Stolperstein für Giotto Peschiera (La Spezia).jpg
|scritta8=<small>QUI ABITAVA AL N.6</small><br />GIOTTO PESCHIERA<br /><small>NATO 1924<br />ARRESTATO 15.10.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINANTO 8.3.1945<BR/>MELK</small>
|cennibiografici8='''{{sortname|Giotto|Peschiera|nolink=1}}''' ([[Fornovo di Taro]], 14 agosto 1924 -[[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]], 8 marzo 1945), capostazione alla [[Stazione_di_La_Spezia_Migliarina|stazione di Migliarina]], arrestato dalle [[Brigate Nere]] il 15 ottobre 1944 con l'accusa di collaborare con i partigiani è detenuto prima nella caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/>, quindi carcere genovese di Marassi a cui segue [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] da dove è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], matricola 114062. MUore a [[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]] l'8 marzo 1945.<ref name=deportatiSP/>
|data9=unito
|luogo9=Via Buonviaggio<br/><small>angolo Via Sarzana</small>
|coordinate9=
|immagine9=Stolperstein für Vitruvio Ricciardi (La Spezia).jpg
|scritta9=<small>QUI FU ARRESTATO<br />24.11.1944</small><br />VITRUVIO<BR/>RICCIARDI<br /><small>NATO 1927<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 18.4.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici9='''{{sortname|Vitruvio|Ricciardi|nolink=1}}''' (???, 1927 - [[Campo_di_concentramento_di_Gusen|Gusen]], 18 aprile 1945), operaio dell’[[OTO Melara]], arrestato il 24 novembre 1944, non si hanno notizie a riguardo della motivazione, portato nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/> seviziato e torturato prima del trasferimento a Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] e la deportazione, il primo febbraio 1945, a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Muore a [[Campo_di_concentramento_di_Gusen|Gusen]] il 18 aprile 1945.<ref name=deportatiSP/>
|data10=unito
|luogo10=Via XX settembre, 6<br/><small>palazzo della Provincia e Prefettura</small>
|coordinate10={{Coord|44.10678495896552|N|9.827068235573858|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Nicola Amodio, Lodovico Vigilante, Annibale Tonelli e Domenico TosettI}}
|unisciluogo10=4
|immagine10=Stolperstein für Nicola Amodio (La Spezia).jpg
|scritta10=<small>QUI ERA IN SERVIZIO</small><br />NICOLA AMODIO<br /><small>NATO 1898<br />ARRESTATO 23.11.1944<br />DEPORTATO 1944<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 4.3.1945</small>
|cennibiografici10='''{{sortname|Nicola|Amodio|nolink=1}}''' ([[Pizzo Calabro]], novembre 1898 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 4 marzo 1945), [[Commissario_di_polizia|commissario di Polizia]], con altri tre colleghi condivide la tragica sorte della deportazione. Arrestato il 23 novembre 1944 nel suo ufficio in [[Questura]], accusato di favorire la [[Resistenza italiana|Resistenza]] fornendo informazioni. Portato nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/> interrogato e torturato prima del trasferimento al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] e la deportazione, il primo febbraio 1945, a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]] dove muore il 4 marzo 1945. Dei quattro colleghi della Questura solo uno sopravviverà.<ref name=deportatiSP/>
|data11=unito
|luogo11=unito
|immagine11=Stolperstein für Lodovico Vigilante (La Spezia).jpg
|scritta11=<small>QUI ERA IN SERVIZIO</small><br />LODOVICO VIGILANTE<br /><small>NATO 1882<br />ARRESTATO 23.11.1944<br />DEPORTATO 1944<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 6.2.1945</small>
|cennibiografici11='''{{sortname|Lodovico|Vigilante|nolink=1}}''' ([[Verona]]<ref>{{Cita web|url=https://daveronaailager.com/vigilante-lodovico/|titolo=Vigilante Lodovico}}</ref>, 13 giugno 1882 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 8 febbraio 1945), [[Commissario_di_polizia|commissario di Polizia]], con altri tre colleghi condivide la tragica sorte della deportazione. Arrestato in casa il 23 novembre 1944 accusato di accusato di favorire la [[Resistenza italiana|Resistenza]] fornendo informazioni. Portato nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/> interrogato e torturato prima del trasferimento al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi durante il quale è spintonato procurandosi la frattura delle gambe. Trasferito a [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] il primo febbraio 1945 è deportato a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]] dove muore il 6 febbraio 1945. Dei quattro colleghi della Questura solo uno sopravviverà.<ref name=deportatiSP/>
|data12=unito
|luogo12=unito
|immagine12=Stolperstein für Annibale Tonelli (La Spezia).jpg
|scritta12=<small>QUI ERA IN SERVIZIO</small><br />ANNIBALE TONELLI<br /><small>NATO 1913<br />ARRESTATO 23.11.1944<br />DEPORTATO 1944<br />MAUTHAUSEN-GUSEN<BR/>ASSASSINATO 31.3.1945</small>
|cennibiografici12='''{{sortname|Annibale|Tonelli|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 18 febbraio 1913<ref name="ps">{{Cita web|url=https://www.poliziadistato.it/statics/22/annibale-tonelli.pdf|titolo=Scheda commemorativa: Annibale Tonelli|sito=Polizia di Stato|accesso=13 maggio 2025}}</ref> - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 31 marzo 1945), (1913), [[Polizia_di_Stato|guardia di P.S.]] è arrestato il 26 novembre 1944 lungo il tragitto per la Questura, con altri tre colleghi condivide la tragica sorte della deportazione. Portato nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/> interrogato e torturato per estorcergli i nomi di colleghi antifascisti. Trasferito al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] e la deportazione, il primo febbraio 1945, a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Muore a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] il 31 marzo 1945. Dei quattro colleghi della Questura solo uno sopravviverà.<ref name=deportatiSP/>
|data13=unito
|luogo13=unito
|immagine13=Stolperstein für Domenico Tosetti (La Spezia).jpg
|scritta13=<small>QUI ERA IN SERVIZIO</small><br />DOMENICO TOSETTI<br /><small>NATO 1924<br />ARRESTATO 18.10.1944<br />DEPORTATO 1944<br />MAUTHAUSEN-GUSEN<BR/>LIBERATO</small>
|cennibiografici13='''{{sortname|Domenico|Tosetti|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 2 maggio 1924<ref name="Gazzetta">{{Cita web|url=https://gazzettadellaspezia.com/cronaca/item/download/4767_5b9a4b62b57833a52217d069113f2731|titolo=Domenico Tosetti, un poliziotto giusto|sito=Gazzetta della Spezia|accesso=15 maggio 2025}}</ref> - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 4 marzo 1945), [[Polizia_di_Stato|guardia di P.S.]] arrestato il 18 ottobre 1944, con altri tre colleghi condivide la tragica sorte della deportazione. Trasferito al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, a cui segue [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] ed il primo febbraio 1945 è deportato a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]] ed infine [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]]. Sopravvive al [[Lager]] ed è liberato, unico dei suoi colleghi.<ref name=deportatiSP/>
|data14=5 dicembre 2024
|uniscidata14=8
|luogo14=Via Napoli, 92
|coordinate14={{Coord|44.108710787763464|N|9.815340562210393|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Oreste Orsetti}}
|immagine14=
|scritta14=<small>QUI LAVORAVA</small><br />ORESTE ORSETTI<br /><small>NATO 1898<br />ARRESTATO 24.11..1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 27.2.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici14='''{{sortname|Oreste|Orsetti|nolink=1}}''' ([[Beverino]] 19 novembre 1898 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 27 febbraio 1945), [[osteria|oste]], vedovo, due figli. Accusato di sostenere i partigiani fornendo loro generi alimentari, è arrestato nel novembre 1944. Portato nelle stanze della caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/> diventato dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]] luogo di tortura e carcere fascista, trasferito poi al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] del 1º febbraio 1945 con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name=polSP>{{cita web|url=https://www.anpi-vicenza.it/i-deportati-politici/|titolo=I deportati politici|accesso=10 agosto 2023}}</ref> "[[Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti|Triangolo Rosso]]". Trasferito infine a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] dove muore il 27 febbraio 1945.<ref name=sp1224/>
|data15=unito
|luogo15=Via Emanuele Gianturco, 25 (75)
|coordinate15={{Coord|44.11205721024672|N|9.840686151479698|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Silvio Pardini}}
|immagine15=
|scritta15=<small>QUI LAVORAVA</small><br />SILVIO PARDINI<br /><small>NATO 1908<br />ARRESTATO 21.11..1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 13.3.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici15='''{{sortname|Silvio|Pardini|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 23 luglio 1908 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 13 marzo 1945), meccanico motorista navale, coniugato con Ada Rinelli, due figli. Arrestato nel corso del "''grande rastrellamento''"<ref name=migliaSP>{{cita web|url=https://www.isrlaspezia.it/una-giornata-particolare-21-novembre-1944-il-grande-rastrellamento/|titolo=Una giornata particolare: 21 novembre 1944. Il “grande” rastrellamento|accesso=27 dicembre 2024}}</ref> al quartiere spezzino di [[Migliarina_(La_Spezia)|Migliarina]], è imprigionato nella caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/>, in seguito al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name=polSP/> "[[Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti|Triangolo Rosso]]". Trasferito infine a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] muore il 13 marzo 1945.<ref name=sp1224/>
|data16=unito
|luogo16=Piazza Falcone e Borsellino, 1<br/><small>ingresso Casa Circondariale</small>
|coordinate16={{Coord|44.123111|N|9.836861|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Efisio Raccis}}
|immagine16=
|scritta16=<small>QUI LAVORAVA</small><br />EFISIO RACCIS<br /><small>NATO 1904<br />ARRESTATO 23.11..1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 23.3.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici16='''{{sortname|Efisio|Raccis|nolink=1}}''' ([[Mandas]], 15 gennaio 1904 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 23 marzo 1945), Brigadiere del [[Corpo degli agenti di custodia]] nel carcere di [[La Spezia]], coniugato con Matilde Gessa, tre figli. Accusato di appartenere al [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] cittadino e di azioni armate, è arrestato il 26 novembre 1944. Incarcerato nella caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/>, in seguito al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name=polSP/> "[[Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti|Triangolo Rosso]]". Trasferito infine a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] muore il 23 marzo 1945.<ref name=sp1224/>
|data17=unito
|luogo17=Stradone D'Oria, 107
|coordinate17={{Coord|44.12216650196976|N|9.843468031113678|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Franco Cetrelli}}
|immagine17=
|scritta17=<small>QUI ABITAVA</small><br />FRANCO CETRELLI<br /><small>NATO 1930<br />ARRESTATO 17.10.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 22.4.1945</small>
|cennibiografici17='''{{sortname|Franco|Cetrelli|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 24 dicembre 1930 - , 22 aprile 1945), garzone in uno studio fotografico, figlio di Pietro e Norina Leporini, terzo di quattro fratelli. All'arresto del titolare dello studio per attività antifascista del settembre 1944, fa seguito il proprio, il 17 ottobre, nonostante il tentativo della madre di sottrarlo, nascondendolo, alle ricerche ossessive dei fascisti che lo ritengono fiancheggiatore di attività antifasciste. Imprigionato nella locale Caserma XXI Reggimento Fanteria<ref name=casermaSP/>, è poi trasferito a [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Assassinato per fucilazione il 22 aprile 1945.<ref name=sp1224/>
|data18=unito
|luogo18=Viale Italia, 438
|coordinate18={{Coord|44.11964166689365|N|9.845349666992076|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Alfredo MaccioneOrsetti}}
|immagine18=
|scritta18=<small>QUI ABITAVA</small><br />ALFREDO MACCIONE<br /><small>NATO 1911<br />ARRESTATO 3.10.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 17.2.1945<BR/>MELK</small>
|cennibiografici18='''{{sortname|Alfredo|Maccione|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 2 ottobre 1911 - [[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]]
, 17 febbraio 1945), autista, coniugato con Maria Baldassarre, una figlia. Arrestato nell'ottobre 1944, rinchiuso nella locale Caserma XXI Reggimento Fanteria<ref name=casermaSP/>, quindi al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, a cui segue [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Trasferito infine al campo di [[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]] dove muore 17 febbraio 1945.<ref name=sp1224/>
|data19=unito
|luogo19=Via Sarzana, 198
|coordinate19={{Coord|44.122655471089786|N|9.84886776699227|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Giovanni Armando Chiocca}}
|immagine19=
|scritta19=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIOVANNI ARMANDO<BR/>CHIOCCA<br /><small>NATO 1892<br />ARRESTATO 1.10..1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 17.4.1945<BR/>MELK</small>
|cennibiografici19='''{{sortname|Giovanni Armando|Chiocca|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 2 giugno 1892 - [[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]], 17 aprile 1945), [[barbiere]] nel quartiere di [[Migliarina_(La_Spezia)|Migliarina]], coniugato con Carina Maccione, quattro figli tra i quali Ernesto: partigiano, deportato col padre a [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]]. Arrestato nella sua abitazione in quanto padre di un partigiano, è imprigionato nella locale Caserma XXI Reggimento Fanteria<ref name="casermaSP" />, quindi al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, a cui segue [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name="polSP" /> "[[Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti|Triangolo Rosso]]". Trasferito infine al campo di [[Campo_di_concentramento_di_Melk|Melk]] dove muore il 17 aprile 1945.<ref name="sp1224" />
|data20=unito
|luogo20=Via Lunigiana, 586
|coordinate20={{Coord|44.12222157461759|N|9.840089724664264|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Silvio Costa}}
|immagine20=
|scritta20=<small>QUI ABITAVA</small><br />SILVIO COSTA<br /><small>NATO 1891<br />ARRESTATO 21.11.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 11.3.1945<BR/>GUSEN</small>
|cennibiografici20='''{{sortname|Silvio|Costa|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 5 ottobre 1891 - [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]], 11 marzo 1945), antifascista, impiegato delle Poste italiane, coniugato con Genoveffa Bronzi. Arrestato nel corso del "''grande rastrellamento''"<ref name=migliaSP>{{cita web|url=https://www.isrlaspezia.it/una-giornata-particolare-21-novembre-1944-il-grande-rastrellamento/|titolo=Una giornata particolare: 21 novembre 1944. Il “grande” rastrellamento|accesso=27 dicembre 2024}}</ref> al quartiere spezzino di [[Migliarina_(La_Spezia)|Migliarina]], è imprigionato nella caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name=casermaSP/>, in seguito al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name=polSP/> "[[Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti|Triangolo Rosso]]". Trasferito infine a [[campo di concentramento di Gusen|Gusen]] muore l'11 marzo 1945.<ref name=sp1224/>
|data21=unito
|luogo21=Via Ticino, 78
|coordinate21={{Coord|44.128436277782654|N|9.84792076699262|E|type=landmark|region=IT-SP|name=Pietra d'inciampo per Fabio Luciano Bonati}}
|immagine21=
|scritta21=<small>QUI ABITAVA</small><br />FABIO LUCIANO<BR/>BONATI<br /><small>NATO 1922<br />ARRESTATO 24.9.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<BR/>ASSASSINATO 25.4.1945</small>
|cennibiografici21='''{{sortname|Fabio Luciano|Bonati|nolink=1}}''' ([[La Spezia]], 2 novembre 1922 - [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], 25 aprile 1945), [[fabbro]], all'arresto è imprigionato nella caserma cittadina sede del XXI Reggimento Fanteria,<ref name="casermaSP" />, in seguito al [[Carcere di Marassi|carcere genovese]] di Marassi, quindi [[Campo di transito di Bolzano|Bolzano]] prima della deportazione nel [[Germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Mauthausen|Mauthausen]], classificato ''"Pol" – (Politisch)''<ref name="polSP" /> "[[Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti|Triangolo Rosso]]". Muore al campo il 25 aprile 1945.<ref name="sp1224" />
}}
== Provincia di Savona ==
=== Albenga ===
La città di [[Albenga]] ospita due pietre d'inciampo a ricordo dei concittadini vittime dell'[[Strage di Fossoli|Eccidio di Fossoli]].<ref>{{cita web|url=https://www.fondazionefossoli.org/news-ed-eventi/eventi/29-aprile-albenga-sv-posa-delle-pietre-dinciampo-a-ricordo-di-ezio-dolla-e-emilio-baletti/|titolo=29 aprile, Albenga (SV): Posa delle Pietre d’Inciampo a ricordo di Ezio Dolla e Emilio Baletti|accesso=20 giugno 2025}}</ref>
{{pdi
|data1=29 aprile 2025
|uniscidata1=2
|luogo1=Via al Piemonte, 107<br/><small>località Leca di Albenga</small>
|coordinate1={{Coord|44.06004010686416|N|8.182616278001904|E|type=landmark|region=IT-SV|name=Pietre d'inciampo per Ezio Dolla}}
|immagine1=
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />EZIO DOLLA<br /><small>NATO 1923<br />ARRESTATO 1944<br />INTERNATO FOSSOLI<br />ASSASSINATO 12.7.1944<br />CIBENO DI CARPI</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Ezio|Dolla|nolink=1}}''' ([[Albenga]], 26 giugno 1923 - Poligono di tiro di Cibeno, [[Carpi]], 12 luglio 1944), ortolano, celibe, partigiano tra le fila della ''"IV Divisione Alpina Piemonte"''. Internato a [[Campo di Fossoli|Fossoli]] presumibilmente dalla fine di giugno, è tra le 67 vittime dell'[[Strage di Fossoli|Eccidio di Fossoli]] del 12 luglio 1944.<ref>{{cita web|url=https://www.centrostudifossoli.org/PDF/Ezio%20Dolla.pdf|titolo=Ezio Dolla|accesso=20 giugno 2025}}</ref>
|data2=unito
|luogo2=Piazza Torlaro, 7
|coordinate2={{Coord|44.049987554328574|N|8.212306068920949|E|type=landmark|region=IT-SV|name=Pietre d'inciampo per Emilio Baletti}}
|immagine2=
|scritta2=<small>QUI ABITAVA</small><br />EMILIO BALETTI<br /><small>NATO 1888<br />ARRESTATO 24.5.1944<br />INTERNATO FOSSOLI<BR/>ASSASSINATO 12.7.1944<BR/>CIBENO DI CARPI</small>
|cennibiografici2='''{{sortname|Emilio|Baletti|nolink=1}}''' ([[Castelnuovo Don Bosco]], 31 luglio 1888 - Poligono di tiro di Cibeno, [[Carpi]], 12 luglio 1944), lattoniere, detto "Milio", socialista assessore a [[Chieri]], subisce un primo arresto nel 1921. nel 1923 si trasferisce con la moglie Luigina Capra ad [[Albenga]] dove continua l'attivismo clandestino intensificandolo dopo l'[[Armistizio_di_Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama_Badoglio_dell'8_settembre_1943|8 settembre 1943]]. In seguito a delazione è prelevato a casa il 24 maggio 1944 e incarcerato e torturato prima ad [[Oneglia]] quindi [[Genova]] prima dell'inernamento a [[Campo di Fossoli|Fossoli]] dei primi di giugno. Tra le vittime dell'[[Strage di Fossoli|eccidio di Fossoli]] del 12 luglio 1944.<ref>{{cita web|url=https://www.centrostudifossoli.org/PDF/Emilio%20Baletti.pdf|titolo=Emilio Baletti|accesso=20 giugno 2025}}</ref>
}}
=== Albisola Superiore ===
Ad [[Albisola Superiore]] sono posate due pietre d'inciampo in memoria dei fratelli Vezzolla, Angelo Francesco e Eugenio.<ref>{{Cita news|url=https://www.savonanews.it/2025/02/04/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/i-fratelli-vezzola-vittime-della-shoah-tornano-a-casa-posizionate-due-pietre-dinciampo-ad-albisol.html|titolo=I fratelli Vezzolla, vittime della deportazione tornano a casa: posizionate due pietre d'inciampo ad Albisola|pubblicazione=savonanews.it|autore=Luciano Parodi|data=4 febbraio 2025|accesso=4 febbraio 2025}}</ref>
{{pdi
|data1=04 febbraio 2025
|luogo1=Piazza Mameli, 1
|coordinate1={{Coord|44.33834498192177|N|8.509792233090058|E|type=landmark|region=IT-SV|name=Pietra d'inciampo per i fratelli Angelo Francesco Vezzolla e Eugenio Vezzolla Fabbro}}
|uniscidata1=2
|unisciluogo1=2
|immagine1=
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />ANGELO FRANCESCO<BR/>VEZZOLLA<br /><small>NATO 1901<br />ARRESTATO 15.11.1944<br />INTERNATO BOLZANO<BR/>DEPORTATO 1944<br />MAUTHAUSEN<BR/>AUSCHWITZ. FLOSSENBÜRG<br />ASSASSINATO 21.3.1945<BR/>LEONBERG-NATZWEILER</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Angelo Francesco|Vezzolla|nolink=1}}''' ([[Albisola Superiore]], 1 marzo 1901 - [[Campo_di_concentramento_di_Natzweiler|Natzweiler]], 21 marzo 1945)
|data2=unito
|luogo2=unito
|immagine2=
|scritta2=<small>QUI ABITAVA</small><br />EUGENIO VEZZOLLA<BR/>FABBRO<br /><small>NATO 1906<br />ARRESTATO 15.11.1944<br />INTERNATO BOLZANO<BR/>DEPORTATO 1944<br />AUSCHWITZ<br />MORTO 5.5.1945<BR/>MAUTHAUSEN</small>
|cennibiografici2='''{{sortname|Eugenio|Vezzolla|nolink=1}}''' ([[Albisola Superiore]], 1 aprile 1901 - [[Campo_di_concentramento_di_Mauthausen|Mauthausen]], 5 maggio 1945)
}}
=== Celle Ligure ===
Il comune di Celle Ligure accoglie ufficialmente una pietra d'inciampo<ref>{{Cita news|url=https://www.ivg.it/2023/01/giornata-della-memoria-la-prima-pietra-dinciampo-a-celle-in-memoria-di-angelo-arecco/|titolo=Giornata della Memoria, la prima pietra d’inciampo a Celle in memoria di Angelo Arecco |pubblicazione=IVG|data=27 gennaio 2023}}</ref> dal 27 gennaio 2023.
{{pdi
|data1=27 gennaio 2023
|luogo1= Via Trento 14
|cennibiografici1='''Angelo Arecco''' (???, 19 giugno 1900 - Gusen, 23 aprile 1945) nacque il 19 giugno del 1900 e venne arrestato il primo marzo del 1944 per aver aderito a uno sciopero. Fu portato in Germania e morì nel campo di concentramento di Gusen, sotto campo di Mauthausen in Austria, il 23 aprile 1945.
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />ANGELO ARECCO<br /><small>NATO 1900<br />ARRESTATO 1.3.1944<br />DEPORTATO<br />GUSEN<br />ASSASSINATO 23.4.1945</small>
|coordinate1={{Coord|44.34037|8.54248|name=Pietra d'inciampo per Angelo Arecco |type=Landmark|region=IT-SV}}|immagine1=Pietra d'inciampo Angelo Arecco.jpg
}}
=== Finale Ligure ===
Finale Ligure accoglie ufficialmente 4 pietre d'inciampo, la prima delle quali venne posata il 21 gennaio 2019. Il progetto di [[Finale Ligure]], iniziato da [[Teo De Luigi]], regista e autore finalese è basato sulla collaborazione del comune con le sezioni provinciali di [[ANPI]] ed [[ANED]].
Alla posa del 21 gennaio 2019 erano presenti diversi parenti dei quattro finalesi ricordati nelle targhe, il sindaco Ugo Frascherelli, l'assessore della cultura Claudio Casanova ed altri rappresentanti dell'amministrazione; inoltre parteciparono alcuni esponenti di ANPI ed ANED, oltre che studenti delle scuole di Finale Ligure. La collocazione è stata accompagnata dalla violoncellista Martina Romano, che ha eseguito arie di [[Johann Sebastian Bach|Bach]].<ref>[[La Stampa]]: ''[https://www.lastampa.it/2019/01/21/savona/a-finale-le-pietre-di-inciampo-per-ricordare-quattro-deportati-GvhNQXq5COnnJhiljpzA6L/pagina.html A Finale le pietre di inciampo per ricordare quattro deportati]'', 21 gennaio 2019</ref>
{{pdi
|data1=21 gennaio 2019
|uniscidata1=4
|luogo1=Via Cristoforo Colombo, 9
|coordinate1={{Coord|44.17027841207434|8.34767686064231|name=Pietra d'inciampo per Antonio Arnaldi|type=Landmark|region=IT-SA}}
|immagine1=Stolperstein für Antonio Arnaldi (Finale Ligure).jpg
|scritta1=<small>QUI ABITAVA</small><br />ANTONIO ARNALDI<br /><small>NATO 1925<br />ARRESTATO 1.3.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />LIBERATO</small>
|cennibiografici1='''Antonio Arnaldi''' (Finale Ligure, 1925 - ???, 2015). Il 1º marzo 1944, in seguito a uno sciopero generale in tutta Italia, fu arrestato dai carabinieri a casa sua, di notte. Lo portarono prima all’Ospizio Morello e poi a Genova alla Villa di Negro. Successivamente fu trasferito al carcere di San Vittore a Milano e poi a Bergamo. Da lì venne caricato su carri bestiame e deportato al campo di concentramento di Mauthausen (numero di matricola 58673). Durante la prigionia venne costretto ai lavori forzati nel sottocampo Gusen 1 e 2, oltre a dover lavorare per Steyr e per la Messerschmitt. Fu liberato il 5 maggio 1945 e tornò in patria. Morì nel 2015.<ref>Visit Finale Ligure: ''[https://www.visitfinaleligure.it/7793/news/finale-ligure-medaglia-dargento-ad-antonio-arnaldi-ex-deportato-nei-campi-di-concentramento/ FINALE LIGURE: MEDAGLIA D’ARGENTO AD ANTONIO ARNALDI, EX DEPORTATO NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190517162154/https://www.visitfinaleligure.it/7793/news/finale-ligure-medaglia-dargento-ad-antonio-arnaldi-ex-deportato-nei-campi-di-concentramento/ |date=17 maggio 2019 }}'', consultato il 20 gennaio 2019</ref><ref>Pucci Palear: ''[https://deportazioni.it/onewebmedia/tute%20blu%20montaggio%20orizz.compressed.pdf Da tute blu a triangoli rossi, percorsi di deportazione]'', consultato il 23 gennaio 2019, con una fotografia</ref>
|data2=unito
|luogo2=Via Tommaso Pertica, 16
|coordinate2={{Coord|44.16921619431221|8.343702908263651|name=Pietra d'inciampo per Giovanni e Italo Frattini|type=Landmark|region=IT-SA}}
|immagine2=Stolperstein für Giovanni Frattini (Finale Ligure).jpg
|scritta2=<small>QUI ABITAVA</small><br />GIOVANNI FRATTINI<br /><small>NATO 1917<br />ARRESTATO 1.3.1944<br />DEPORTATO 1944<br />MAUTHAUSEN<br />LIBERATO</small>
|unisciluogo2=2
|cennibiografici2='''Giovanni Frattini''' (???, 1917 - ???, ???). Era il fratello di Italo Frattini. È stato arrestato il 1º marzo 1944 dopo uno sciopero generale in tutta Italia. Fu deportato dal regime Nazista al campo di concentramento di Mauthausen. È riuscito a sopravvivere e fu liberato nel maggio 1945. Nel 2015 gli è stata dedicata una sala del nuovo edificio della Croce Bianca a Finale Ligure.
|data3=unito
|immagine3=Stolperstein für Italo Frattini (Finale Ligure).jpg
|scritta3=<small>QUI ABITAVA</small><br />ITALO FRATTINI<br /><small>NATO 1914<br />ARRESTATO 1.3.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />ASSASSINATO 30.7.1944</small>|coordinate3=unito|luogo3=unito
|cennibiografici3='''Italo Frattini''' (???, 26 ottobre 1914 - Gusen, 30 luglio 1944). Era il fratello di Giovanni Frattini. È stato arrestato il 1º marzo 1944 dopo uno sciopero generale in tutta Italia. Fu assassinato dal regime Nazista il 30 luglio 1944 a Gusen, in un sottocampo del Campo di concentramento di Mauthausen.
Il suo nome si trova sulla targa dei Caduti nei lager 1943-1945 (apposta sulla casa in Via Pertica 45 di Finale Ligure) ed anche su una lapide apposta sulla facciata del palazzo comunale.<ref>Elenco dei deportati italiani morti a Mauthausen (Elenco parziale elaborato a Mauthausen dopo la liberazione in base a ricordi dei superstiti e registri del lager che sono stati salvati), tratto dal volume di [[Vincenzo Pappalettera]] ''Tu passerai per il camino'', Mursia 1965, p. 284</ref>
|data4=unito
|luogo4=Vico Serra, 2
|coordinate4={{Coord|44.17012234699641|8.346515197068356|name=Pietra d'inciampo per Goffredo Scacciotti |type=Landmark|region=IT-SA}}
|immagine4=Stolperstein für Goffredo Scacciotti (Finale Ligure).jpg
|cennibiografici4='''Goffredo Scacciotti''' ([[Rio Marina]], 26 giugno 1894 - castello di Hartheim, 10 aprile 1944). Il suo nome si trova sulla targa dei Caduti nei lager 1943-1945 (apposta sulla casa in Via Pertica 35 di Finale Ligure) ed anche su una lapide apposta sulla facciata del Palazzo Comunale.<ref>Chi era costui?: ''[https://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=5136 Caduti nei lager 1943 - 1945]'', consultato il 20 gennaio 2019</ref><ref>[http://www.albodoroitalia.it/reg/liguria/savona/com/finale/page4.html FINALE LIGURE Partigiani caduti nella lotta di Liberazione], consultato il 20 gennaio 2019</ref>|scritta4=<small>QUI ABITAVA</small><br />GOFFREDO<br />SCACCIOTTI<br /><small>NATO 1894<br />ARRESTATO 1.3.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />ASSASSINATO 4.12.1944</small>
}}
=== Laigueglia ===
A [[Laigueglia]] è presente una pietra d'inciampo, collocata l'8 giugno 2022.<ref>{{Cita news|autore=Giò Barbera|url=https://www.lastampa.it/savona/2022/06/07/news/laigueglia_una_pietra_d_inciampo_in_ricordo_dello_storico_farmacista_egidio_pavia-5372059/|titolo=Laigueglia, una pietra d’inciampo in ricordo dello storico farmacista Egidio Pavia|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=7 giugno 2022}}</ref>
{{pdi
|data1=8 giugno 2022
|luogo1=Piazza Garibaldi, 1
|coordinate1={{Coord|43.979694|N|8.158806|E|type=landmark|region=IT-SV|name=Pietra d'inciampo di Egidio Pavia}}
|immagine1=
|scritta1=<small>QUI LAVORAVA</small><br />EGIDIO PAVIA<br /><small>NATO 1879<br />ARRESTATO 15.4.1944<BR/>DEPORTATO<br />AUSCHWITZ 1943<BR/>ASSASSINATO 2.8.1944</small>
|cennibiografici1='''{{sortname|Egidio|Pavia|nolink=1}}''' ([[Gorizia]], 24 aprile 1879 - [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], 6 agosto 1944), [[ebreo]], figlio di Abramo ed Emilia Rocca, [[farmacista]] a [[Laigueglia]], coniugato con Santa Maria Holyar. Arrestato il 15 aprile 1944, dal carcere di [[Genova]] è trasferito a [[Campo_di_Fossoli|Fossoli]], da dove il 2 agosto è deportato nel [[germania nazista|Reich]] con destinazione [[campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Assassinato al suo arrivo al campo, 6 agosto 1944.<ref>{{cita web|url=https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-6034/pavia-egidio.html|titolo=Egidio Pavia|accesso=10 giugno 2024}}</ref>
}}
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*
{{Portale|Ebraismo|storia}}
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[[Categoria:Resistenza in Liguria]]
[[Categoria:Pietre d'inciampo in Italia|Liguria]]
[[Categoria:Monumenti della Liguria]]
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