'Ndrangheta in Lombardia: differenze tra le versioni
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[[File:Lombardia 'ndrangheta.gif|thumb|'
La ''''ndrangheta in Lombardia''' si è insediata in tutte le province, ma soprattutto in quelle di [[Milano]], [[Monza e Brianza]], [[Varese]], [[Como]], [[Lecco]], [[Brescia]] e [[Pavia]]. La sua infiltrazione è cominciata negli [[Anni 1950|anni
Le 'ndrine provengono per lo più dalla [[Locride (Calabria)|Locride]] come i [[
Come afferma [[L'Espresso]] nel numero del 3 gennaio [[2008]], nella regione possiedono bar, discopub e club privé (Discoteca ''Cafè Solaire'', ''Madison'' e il night club ''For a King'')<ref name=":0">{{Cita |Forgione, 2008|p. 238}}.</ref>. Si dedicano al traffico di droga in collaborazione coi [[colombia]]ni<ref>{{Cita |Forgione, 2008|pp. 236-237}}.</ref>, usura ed estorsione<ref>{{Cita |Forgione, 2008|p. 241}}.</ref>. Hanno forti collegamenti in campo bancario, finanziario e istituzionale.
Sono risaliti alle cronache i paesi in [[provincia di Milano]] di [[Buccinasco]] e [[Corsico]] dove risiede un forte numero di persone originarie di [[Platì]]. Il sindaco di [[Buccinasco]] ha ricevuto varie minacce. In [[Brianza]], come afferma [[Nicola Gratteri]]<ref>[[Fratelli di sangue (saggio)|Fratelli di sangue]] di [[Nicola Gratteri]]</ref>, le cosche si occupano anche di intermediazione immobiliare e finanziaria, e conducono imprese nel campo della ristorazione. La [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] ha rilevato che [[Brescia]] è un altro luogo della regione in cui vengono riciclati i soldi derivati dal narcotraffico, ma si occupano anche di usura, traffico d'armi ed estorsione. Nel [[2016]] la commissione antimafia individua anche [[Mantova]] come zona d'insediamento della criminalità organizzata e già proiettata verso la [[provincia di Verona]].<ref name="Mantova">{{cita news|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/16/mantova-la-ndrangheta-controlla-territorio-fra-pizzo-incendi-e-zona-grigia/2837031/|titolo = Mantova, “la 'ndrangheta controlla territorio”. Fra pizzo, incendi e zona grigia|data = 16 giugno 2016|accesso = 12 novembre 2016}}</ref>
La relazione della [[commissione parlamentare antimafia]] del [[2018]] descrive il fenomeno come: "''movimento profondo e uniforme che interessa la maggioranza delle provincie settentrionali, con una particolare intensità in [[Lombardia]], e che è stato favorito fino a tempi recenti da diffusi atteggiamenti di sottovalutazione e rimozione.''
== Struttura ==
{{vedi anche
{{citazione|[[Milano]] capitale della 'ndrangheta...Si può dire che le capitali della 'ndrangheta non sono più [[Reggio Calabria]], [[Gioia Tauro]] o [[San Luca (Italia)|San Luca]], ma [[Corsico]], [[Buccinasco]] e forse la stessa [[Milano]]. Secondo un'intervista la regione [[Lombardia]] cercherà di eliminare presenze di mafia nella loro propria regione.|Enzo Macrì<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/20/superprocura_Milano_capitale_della_ndrangheta_co_0_9310201825.shtml la superprocura: "Milano capitale della 'Ndrangheta", Corriere.it]</ref>}}
In [[Lombardia]] ogni locale fa riferimento al locale d'origine in [[Calabria]]. Quasi tutti i locali sono composti da persone dello stesso paese d'origine, con l'eccezione del locale di [[Rho]].
Tra gli affiliati in Lombardia vi sono alcuni che fanno da referenti per i tre mandamenti calabresi: Città (Giovanni Ficara), Piana e Ionica. Inoltre dal [[1984]] esiste una sovrastruttura detta "[[Camera di controllo della Lombardia|Lombardia]]" con ruoli ben definiti per organizzare le locali della regione. Il capo in carica della Lombardia riferisce al [[Crimine ('ndrangheta)|Crimine in Calabria]].
In passato, secondo il pentito Raffaele Iaconis, già Giuseppe Mazzaferro creò una "camera di controllo" per gestire i 16 locali creati in Lombardia dalla sua 'ndrina.<ref name="stampo">{{cita web|url = http://www.stampoantimafioso.it/2014/02/06/ndrangheta-provincia-como/|titolo = Alla scoperta della 'ndrangheta in provincia di Como|accesso = 19 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180626031950/http://www.stampoantimafioso.it/2014/02/06/ndrangheta-provincia-como/|urlmorto = sì}}</ref><ref name="liberamb">{{cita web|url = http://liberamb.altervista.org/quel-ramo-del-lago-di-polsi-la-ndrangheta-calolziocorte/|titolo = Quel ramo del lago di Polsi. La 'ndrangheta a Calolziocorte|accesso = 13 ottobre 2021|urlarchivio = https://archive.is/20160222222256/http://liberamb.altervista.org/quel-ramo-del-lago-di-polsi-la-ndrangheta-calolziocorte/}}</ref>
A oggi il capo della Lombardia sarebbe Rocco Barbaro detto ''U Sparitu'' in carcere dal [[2017]]<ref name="ilfatto">{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/23/ndrangheta-colpo-ai-barbaro-papalia-14-arresti-tra-milano-e-reggio-calabria-clan-gestiva-una-rete-di-pusher-marocchini/4712840/|titolo = 'Ndrangheta, colpo ai Barbaro-Papalia: 14 arresti tra Milano e Reggio Calabria. “Clan gestiva una rete di pusher marocchini”|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 23 ottobre 2018|accesso = 23 ottobre 2018}}</ref>.
=== Locali ===
In Lombardia nel [[1994]] il pentito [[Francesco Fonti]] aveva individuato una cinquantina di locali nel territorio, indicandone anche i capi per quaranta di essi
La [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] nella sua seconda relazione semestrale del [[2018]] individua 30 locali attivi<ref>{{cita news|url = https://it.businessinsider.com/allarme-dia-in-lombardia-la-ndrangheta-prospera-oltre-30-i-clan-attivi-mai-cosi-tanti-ecco-la-mappa/|titolo = Allarme Dia: in Lombardia la 'ndrangheta prospera, oltre 30 i clan attivi, mai così tanti. Ecco la mappa|pubblicazione = businessinsider|data = 23 luglio 2019|accesso = 23 luglio 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190723123959/https://it.businessinsider.com/allarme-dia-in-lombardia-la-ndrangheta-prospera-oltre-30-i-clan-attivi-mai-cosi-tanti-ecco-la-mappa/|urlmorto = sì}}</ref>, per poi scendere a 25 nel 2º semestre del [[2020]]<ref name="RelDIA2Sem2020">Relazione semestrale della DIA del 2º semestre 2020, p. 19-20</ref><ref name="RelDIA1Sem2021">Relazione semestrale della DIA del 1º semestre 2021, p. 18-19</ref> tra cui:
*Milano: Milano (4 locali nel 2018, {{Chiarire|ora|quando?}} solo uno), Bollate, Bresso, Cormano, Corsico, Pioltello, Rho, Solaro-Legnano (presenti in maniera separata nel 2018)
*Brescia: Lumezzane
*Como: Appiano Gentile, Canzo-Asso, Cermenate-Fino Mornasco (presenti in maniera separata nel 2018), Erba, Mariano Comense, Senna Comasco
*Monza-Brianza: Monza, Desio, Giussano (presente solo nel 2018), Lentate sul Seveso, Limbiate, Seregno;
*Lecco: Lecco, Calolziocorte
*Pavia: Pavia, Voghera
*Varese: Lonate Pozzolo
I dati della tabella seguente sono stati ricavati dalla Relazione dell'operazione Infinito del 2010, da successive operazioni e dalle relazioni semestrali della DIA.
{| style="width:100%; background:transparent"
| align="center" |
{| class="wikitable" style="text-align:center" border="1" cellpadding="2" cellspacing="0"
!colspan="4" | '''Locali in Lombardia'''<ref>in grassetto le locali attive secondo la 2° relazione semestrale 2020 della DIA</ref>
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!width="140"|Locale
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!width="200"|note
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|Locale di Appiano Gentile<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="RelDIA1Sem2021"/> || || ? || ?
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|'''Locale di Bollate'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia">{{cita web|url=http://tv.repubblica.it/italia/ndrangheta-boccassini-piu-di-500-affiliati-in-lombardia/50462?video=&pagefrom=1|titolo='Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia|giornale=Repubblica.it|accesso=13 luglio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100715063224/http://tv.repubblica.it/italia/ndrangheta-boccassini-piu-di-500-affiliati-in-lombardia/50462?video=&pagefrom=1}}</ref><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia">{{cita news|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/07/13/news/_ndrangheta_la_mappa_dei_boss_cos_si_erano_divisi_la_lombardia-5561760/|titolo='ndrangheta, la mappa dei boss
così si erano divisi la Lombardia|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=16 luglio 2010}}</ref> || Oppedisano, [['Ndrina Gallace|Gallace]] || Vincenzo Mandalari || Legame con i locali di [[Rosarno]] e di [[Guardavalle]].
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|'''Locale di Bresso'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /> || || Saverio Minasi || Il locale di riferimento è quello di [[Oppido Mamertina]].
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|'''Locale di Calolziocorte'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref>{{cita web|url = http://www.antimafiaduemila.com/2014111852413/ndrangheta/ndrangheta-40-arresti-da-milano-a-caltanissetta.html|titolo = 'Ndrangheta: 40 arresti da Milano a Caltanissetta|pubblicazione = Antimafia Duemila|data = 18 novembre 2014|accesso = 19 novembre 2014|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141129094023/http://www.antimafiaduemila.com/2014111852413/ndrangheta/ndrangheta-40-arresti-da-milano-a-caltanissetta.html}}</ref> || || Antonino Mercuri (padrino)<ref name="calolziocorte">{{cita news|url = http://www.lecconotizie.com/cronaca/operazione-insubria-nomi-e-cognomi-dei-38-arrestati-18-sono-lecchesi-205076/|titolo = Operazione Insubria: i nomi dei 38 arrestati, 18 sono lecchesi|pubblicazione = lecconotizie.com|data = 18 novembre 2014|accesso = 19 novembre 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141121225556/http://www.lecconotizie.com/cronaca/operazione-insubria-nomi-e-cognomi-dei-38-arrestati-18-sono-lecchesi-205076/|urlmorto = sì}}</ref> || Il locale è stato fondato il 18 settembre [[1975]] e fa riferimento al locale di [[Giffone]]<ref name="calolziocorte"/>.
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|'''Locale di Canzo-Asso'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /> || || Luigi Vona (santista) || Locale nato recentemente (prima del [[2010]]) dalla scissione con il locale di [[Erba (Italia)|Erba]], originari di [[Giffone]].<ref>{{cita news|url = http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_marzo_08/giuramento-col-sangue-torta-mia-vita-ndranghetista-4a33dc3e-c575-11e4-a88d-7584e1199318.shtml|titolo = Il giuramento col sangue e la torta.La mia vita da 'ndranghetista|pubblicazione = corriere.it|data = 8 marzo 2015|accesso = 8 gennaio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url = http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/ndrangheta-1.742923|titolo = Il super pentito di 'ndrangheta: così mi sono affiliato a Canzo|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 9 marzo 2015|accesso = 8 gennaio 2018}}</ref>
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|Locale di Cermenate<ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /><ref name="calolziocorte"/><ref name="pag136">[[Fratelli di sangue (saggio)]] di [[Nicola Gratteri]], p. 136</ref> || || Giuseppe Puglisi (quartino)<ref name="calolziocorte"/> || Operazione Insubria del 18/11/[[2014]].
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|Locale di Como<ref name="pag136" /> || || ||
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|'''Locale di Cormano'''<ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /> || || Pietro Francesco Panetta (fino al [[2010]] con dote di ''Mammasantissima'')<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="RelDIA1Sem2021"/><ref name="Cormano2010">{{cita news|url = http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/07/13/news/_ndrangheta_la_mappa_dei_boss_cos_si_erano_divisi_la_lombardia-5561760/|titolo = 'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia|pubblicazione = repubblica.it|data = 13 luglio 2010|accesso = 4 giugno 2018}}</ref> || Fa riferimento al Locale di [[Grotteria]], il vice era Cosimo Magnoli fino al [[2010]]<ref name="Cormano2010"/>. Il locale esiste almeno dagli anni '80 e fu creato da Giuseppe Antonio Neri. Una prima conferma della sua esistenza arriva nel [[1997]] in relazione al sequestro di Alessandra Sgarella. Il locale insiste in una area più ampia del comune di [[Cormano]] arrivando a coprire anche: [[Bollate]], [[Senago]], [[Cornaredo]] e parte di [[Milano]].
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| '''Locale di Corsico'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /> || [['Ndrina Papalia|Papalia]] || Bruno Longo || Sostituisce il Locale di [[Buccinasco]] dopo i numerosi arresti dovuti all'operazione Nord-Sud negli anni novanta.
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|'''Locale di Desio'''<ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /> || [['Ndrina Iamonte|Iamonte-Moscato]] || Annunziato Moscato, Pio Candeloro, dal 2010 da Giuseppe Pensabene<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref>Inchiesta DDA Milano gennaio 2016 {{cita news|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/26/ndrangheta-in-lombardia-stimato-chirurgo-plastico-ai-vertici-di-locale-desio-estorsioni-e-visite-per-conto-del-clan/2406769/|titolo = 'Ndrangheta in Lombardia, chirurgo plastico ai vertici di locale Desio. “Estorsioni e visite per conto del clan”|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 26 gennaio 2016|accesso = 1º febbraio 2016}}</ref><ref name="ReferenceA">{{cita news|url = http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/01/26/news/milano_un_chirurgo_plastico_e_un_carrozziere_ai_vertici_della_ndrangheta_arrestati-132072436/|titolo = Milano, un chirurgo plastico e un carrozziere ai vertici della 'ndrangheta lombarda: arrestati|pubblicazione = repubblica.it|data = 26 gennaio 2016|accesso = 1º febbraio 2016}}</ref>. || Uno tra gli storici Locali di 'ndrangheta in Lombardia, attivo dagli anni settanta<ref name="inchieste.repubblica.it">{{cita news|url=http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/03/05/news/mafia_al_nord_desio-30816254/|titolo=Desio rompe la gabbia di cemento voluta dalla 'ndrangheta-urbanista|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=2 ottobre 2013}}</ref>
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|'''Locale di Erba'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /> || [['Ndrina Arena|Arena]], [['Ndrina Nicoscia|Nicoscia]] || Pasquale Varca (dote di trequartino) || Di recente formazione, composto da persone di Isola Capo Rizzuto ma tra loro c'è anche Michele Oppedisano della Piana di Gioia Tauro.
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| '''Locale di Fino Mornasco'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="pag136" /> || || Michelangelo Chindamo (trequartino)<ref name="calolziocorte"/> || Operazione Insubria del 18/11/2014. All'inizio degli anni '90 era Capolocale Bartolomeo Iaconis<ref>Operazione I fiori della notte di San Vito</ref><ref>{{cita news|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/10/storia-ndrine-nord-capo-dei-vigili-abdica-boss-cadorago-ce-unaria-pesante-difficile-lavorare/1246381/|titolo = 'Ndrine al nord, il capo dei vigili abdica ai boss: “Aria pesante non si lavora sereni”|pubblicazione = Il fatto quotidiano|data = 10 dicembre 2014|accesso = 10 dicembre 2014}}</ref>
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| Locale di Giussano<ref>Ordinanza Infinito</ref> || [['Ndrina Gallace|Gallace-Novella]] || Antonino Belnome (dote di padrino e pentito dal [[2010]]), poi fino al [[2012]] Michael Panajia<ref name="a">{{cita news|url = http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2012/11/11/800605-monza-ndrangheta-pentito-michael-panaja-pizzo-giussano-belnome.shtml|titolo = 'Ndrangheta in Brianza, "Con i soldi delle estorsioni compravamo le armi"|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 11 novembre 2012|accesso = 5 gennaio 2017}}</ref>|| Nasce nel [[2008]] per volere dei [['Ndrina Gallace|Gallace-Novella]], dipende dal Locale di [[Guardavalle]] e il primo capo-locale è Antonio Belnome<ref name="b">{{cita news|url = http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2012/09/28/778663-locale-giussano-ndrangheta-brianza-monza-omicidio-novella.shtml|titolo = La 'ndrangheta in Brianza: così è nata la locale di Giussano|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 28 settembre 2012|accesso = 26 gennaio 2017}}</ref>
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| '''Locale di Lecco'''<ref>Operazione Metastasi (2014)</ref> || [['Ndrina Trovato|Trovato]] || ||
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| '''Locale di Legnano-Lonate Pozzolo'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Legnano-Lonate2024">{{cita news|url = https://www.corrieredellacalabria.it/2024/10/14/ndrangheta-compare-massimo-e-il-locale-di-lonate-pozzolo-trafficava-con-i-barbaro/|titolo = ‘Ndrangheta, “compare Massimo” e il locale di Lonate-Pozzolo. «Trafficava con i Barbaro» |pubblicazione = corrieredellacalabria.it|data = 14 ottobre 2024 |accesso = 15 ottobre 2024}}</ref> (il cui capo è Vincenzo Rispoli)<ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="repubblica">{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/ndrangheta/banda-nord/banda-nord.html|titolo=Banda della 'ndrangheta nel nord 39 arresti da Varese a Crotone|pubblicazione=Repubblica.it}}</ref><ref name="antimafia">{{cita news|url=http://www.antimafiaduemila.com/2011122035066/Mafia-eventi-Calabria/ndrangheta-confiscati-i-beni-del-boss-vincenzo-rispoli.html|titolo='Ndrangheta: confiscati i beni del boss Vincenzo Rispoli|pubblicazione=Antimafia Duemila|
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| '''Locale di Limbiate'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="RelDIA1Sem2021"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" />
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| '''Locale di Lumezzane'''<ref name="
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| '''Locale di Mariano Comense'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="RelDIA1Sem2021"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /><ref name="pag136" /> || [['Ndrina Mancuso|Mancuso]]
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| '''Locale di Milano Centro'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" />
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| '''Locale di Monza'''<ref name="
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|Locale di Muggiò<ref name="Senago">{{cita news|
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| '''Locale di Pavia'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="RelDIA1Sem2021"/><ref name="pag136" /> ||
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| '''Locale di Pioltello'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" />
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| '''Locale di Rho'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /><ref name="pag136" /> || Oliverio Marrazzo
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|'''Locale di Senna Comasco'''<ref name="RelDIA2Sem2020"/><ref name="RelDIA1Sem2021"/><ref name="pag136" /> ||
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|'''Locale di Seregno'''<ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /><ref name="pag136" /> ||
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| Locale di?||
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|'''Locale di
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== Storia ==
=== Anni '50 - Le infiltrazioni ===
Il primo capobastone di rilievo ad arrivare in [[Lombardia]] è
Nello stesso periodo alcuni 'ndranghetisti di [[Giffone]] si insediano nella [[
=== Anni '60 - Il confino ===
Tra il [[1965]] e il [[1975]] con il provvedimento del [[soggiorno obbligato]] nella [[provincia di Como]] arrivano 44 boss.<ref name="c">{{cita web|
[[Franco Coco Trovato]], secondo le rivelazioni del pentito [[Antonio Zagari]] nel [[1969]] comincia a lavorare in una banda di rapinatori in cui il padre Giacomo Zagari era il basista e tutti erano affiliati all'organizzazione calabrese<ref name="Trovato-Falchi">{{Cita |Barbacetto, 2011|pp. 381-408}}.</ref>.
=== Anni '70 - L'inizio della stagione dei sequestri - I Mazzaferro ===
In [[Lombardia]] a partire dagli anni '70 fino all'inizio degli anni '90 sono avvenuti 158 rapimenti a scopo estorsivo di cui almeno un terzo per mano 'ndranghetista.<ref>{{cita news|url = http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2013/03/14/news/vivere-e-morire-di-ndrangheta-1.51930|titolo = Vivere e morire di 'ndrangheta
Il 2 ottobre [[1978]] viene sequestrato a [[Cesano Boscone]] Augusto Rancilio mai più ritrovato.<ref name="vittimemafia.it">{{cita web|url = http://www.vittimemafia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=639:2-ottobre-1978-cesano-boscone-mi-rapito-augusto-rancilio-26-anni-figlio-di-un-imprenditore-il-suo-corpo-non-sara-mai-ritrovato&catid=35:scheda&Itemid=67|titolo = 2 ottobre 1978 Cesano Boscone (MI). Rapito Augusto Rancilio, 26 anni figlio di un imprenditore. Il suo corpo non sarà mai ritrovato.
Col pentimento di [[Saverio Morabito]], vengono scoperti i retroscena di rapimenti avvenuti tra il [[1975]]
Secondo il pentito Raffaele Iaconis, sarebbe Giuseppe Mazzaferro, dell'[['Ndrina Mazzaferro|omonima 'ndrina]] che da [[Cornaredo]] ([[Provincia di Milano|MI]]) a partire dal [[1976]] crea una camera di controllo per le sue locali.<ref name="stampo" /><ref name="liberamb" />
=== Anni '80 ===
==== La camera di controllo della Lombardia ====
Secondo l'operazione ''[[Operazione Crimine-Infinito|Infinito]]'' nel [[1984]] nacque la [[camera di controllo della Lombardia]] per volere di Mario Trifini, [[Antonio Papalia]], Carmelo Novella, Giuseppe Mandalari, Giuseppe Neri, e Franco Pezzullo
Secondo un'intercettazione ambientale registrata in una riunione a [[Cardano al Campo]] il 20 gennaio [[2009]], il capo-locale di [[Rho]] e primo responsabile della Lombardia Stefano San Filippo afferma che la Lombardia era stata creata ed è sempre stata sotto le dipendenze della [[
Secondo [[Saverio Morabito]], [[Antonio Papalia]] sarebbe stato il primo "responsabile Generale" della Lombardia.<ref name="Ordinanza
==== Il traffico di eroina ====
Il pentito Saverio Morabito
==== L'alleanza tra Flachi boss della Comasina e Coco Trovato ====
Nel [[1981]] [[Giuseppe Flachi]], dopo essere stato assolto per insufficienza di prove per una rapina degli stipendi dell'[[Ospedale Niguarda]], diventa il boss della [[Comasina]] a [[Milano]] estendendo il suo potere criminale il tutta l'area nord, tra cui [[Affori]] e [[Bruzzano]]<ref name="Trovato-Falchi"/>.
Nel frattempo [[Franco Coco Trovato]] dal [[1982]] entra nel traffico di droga che gestisce nella [[provincia di Lecco]] e poi estende nella [[provincia di Como]]<ref name="Trovato-Falchi"/>.
Nel [[1986]] a [[Caponago]] ([[Provincia di Monza e Brianza|MB]]), come rivela il pentito Emilio Bandiera, viene siglato l'accordo tra Flachi e Trovato per la spartizione dei proventi della droga al 50%<ref name="Trovato-Falchi"/>.
Il 1º luglio [[1987]] al matrimonio di [[Giuseppe Flachi]] con Licia Tenace, Trovato gli fa da testimone e in un ristorante di [[Malgrate]] viene sancita l'alleanza tra i due. Tra gli invitati: [[Saverio Morabito]] (oggi pentito), i [['Ndrina Sergi|Sergi]], [[Crisafulli (clan)|Biagio Crisafulli]] di [[Quarto Oggiaro]] e alcuni esponenti dei [['Ndrina De Stefano|De Stefano]]<ref name="Trovato-Falchi"/>.
=== Anni '90 ===
Nel [[1994]] il pentito [[Francesco Fonti]] aveva individuato una cinquantina di locali nel territorio, indicandone anche i capi per quaranta di essi.<ref name="localilombardia"/>
==== Il traffico internazionale di droga - I Serraino-Di Giovine ====
Del coinvolgimento delle cosche di [['ndrangheta]] nel traffico internazionale di droga, di cui [[Milano]] comincia ad essere ben presto la principale piazza, si ha notizia fin dagli anni '70<ref name=":1">{{Cita news|url = https://www.wordnews.it/ndrangheta-in-lombardia-una-storia-tuttaltro-che-segreta|titolo = 'Ndrangheta in Lombardia: una storia tutt’altro che segreta|pubblicazione = WordNews.it|data = 14 ottobre 2020}}</ref>. La famiglia che intesse i maggiori affari è quella dei [['Ndrina Serraino|Serraino]]-[['Ndrina Di Giovine|Di Giovine]]. Suo capostipite è [[Maria Serraino|Maria "mamma eroina" Serraino]], originaria di [[Cardeto]], vicino a [[Reggio Calabria]], madre di 12 figli, che fin dal [[1963]] - allorché la famiglia si trasferisce a [[Milano]] - provvede a gestire il traffico di 'bionde' (le sigarette contrabbandate), per poi passare tra la fine degli anni '70 e primi anni '80 ad hashish, cocaina, eroina ed ecstasy. Il figlio più grande, Emilio Di Giovine, si occupava delle relazioni con il [[Marocco]], da cui importava l'[[hashish]] (diretto soprattutto in [[Inghilterra]]), e con la [[Colombia]], da dove faceva arrivare la cocaina diretta a [[Milano]].
I [['Ndrina Serraino|Serraino]] sono i primi a riuscire a vendere fino a sessanta chili di [[cocaina]] al mese. Nel [[1993]] scatta l'operazione "Belgio", che porta all'arresto di 180 persone ritenute intranee o vicine al clan. Di fatto l'organizzazione di [[Maria Serraino]] viene smantellata. La matrona della [['ndrangheta]] verrà condannata all'ergastolo nel settembre [[1997]].
Nel luglio [[2020]], l'operazione "Pedigree" condotta dalla [[Direzione distrettuale antimafia|Dda]] di [[Reggio Calabria]] porta all'arresto di 12 persone, tra cui Maurizio Cortese, la moglie Stefania Pitasi e Antonino Filocamo, affiliato della cosca divenuto collaboratore di giustizia. Cortese, in particolare, è ritenuto dagli inquirenti il vero capo-bastone dalla [['ndrina Serraino]].
Il 15 ottobre [[2020]], l'operazione "Pedigree 2" porta all'esecuzione di un'ordinanza dispositiva di misure cautelari che colpisce 5 presunti affiliati al clan [['Ndrina Serraino|Serraino]], operanti in un raggio d'azione esteso a tutta la [[provincia di Reggio Calabria]]. Le ipotesi di reato sono associazione di stampo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, detenzione abusiva di armi. Tra i soggetti fermati vi è anche l'ex assessore [[Reggio Calabria|reggino]] Sebastiano Vecchio, ritenuto un autentico mediatore tra gli interessi del clan [['Ndrina Serraino|Serraino]] e quelli delle istituzioni comunali. In gioco ci sarebbe stata la solita spartizione di appalti e cariche fra a parenti e amici dei boss in cambio di pacchetti di voti alle varie tornate elettorali. La [[Direzione distrettuale antimafia|Dda]] di [[Trento]], contemporaneamente, ha eseguito 19 arresti nei confronti di vari soggetti riconducibili allo stesso clan. Tra questi, anche tre politici (un ex parlamentare autonomista e due sindaci). I [[carabinieri]] del [[Raggruppamento operativo speciale|Ros]] hanno anche sequestrato beni mobili e immobili per un valore complessivo di 13 milioni di euro<ref name=":1" />.
==== La guerra con i Batti e l'arresto di Flachi ====
Nel [[1990]], un'alleanza per il traffico di [[eroina]] sancita tra i Batti della [[Camorra]] e alcuni esponenti della [['ndrangheta]] [[Lombardia|lombarda]] si sfalda quando i [[Camorra|camorristi]] decidono di mettersi in proprio e contrattare direttamente la compravendita di eroina con la criminalità [[Turchia|turca]].
Il pretesto per scatenare la guerra che durerà 4 anni è un diverbio tra [[Franco Coco Trovato]] e Salvatore Batti durante il matrimonio di [[Giuseppe Flachi|Pepè Flachi]], detto il Boss della Comasina (in riferimento al quartiere [[Milano|milanese]] della [[Comasina]]) nonché capo di un'alleanza di [['ndrine]] del [[Provincia di Milano|milanese]].
Il 15 settembre [[1990]] dei sicari dei Batti tentano di uccidere Trovato colpendo invece due innocenti, Pietro Carpita e Luigi Recalcati nel comune di [[Bresso]]<ref>{{cita news|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/16/milano-esplose-la-guerra-di-mafia.html|titolo = E a Milano esplose la guerra di mafia|pubblicazione = Repubblica.it|giorno = 16|mese = gennaio|anno = 1993}}</ref>.
Trovato insieme al suo vice Antonio Schettini e a Flachi passano al contrattacco uccidendo Francesco Batti in un campo a [[Trezzano sul Naviglio]]<ref name="d">{{cita news|url = http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/04/Batti_ascesa_crollo_una_dinastia_co_7_931104888.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/04/Batti_ascesa_crollo_una_dinastia_co_7_931104888.shtml|titolo = i Batti, ascesa e crollo di una dinastia criminale|pubblicazione = Corriere.it|giorno = 4|mese = novembre|anno = 1993}}</ref>.
Luigi Batti tenta una mediazione, ma i [[Calabria|calabresi]] con l'inganno invece di aprire una trattativa lo portano con sé e lo uccidono in una pressa.<ref name="d" />
L'ultimo a rimanere in vita è Salvatore Batti che ritorna nel [[Provincia di Napoli|napoletano]], nello specifico a [[San Giuseppe Vesuviano]] dal quale era originario, a cercare nuovi uomini per la guerra.
I [[Calabria|calabresi]] si accordano per l'omicidio di Batti e in cambio devono uccidere [[Roberto Cutolo]], figlio del più famoso [[Raffaele Cutolo]]. Il 19 dicembre [[1990]] Antonio Schettini lo uccide a [[Tradate]]<ref>Blu Notte - la mafia al nord</ref>.
Tra il [[1990]] e il [[1993]] vengono fatti 11 morti.
Flachi viene arrestato il 30 novembre [[1991]] a [[Tien sur la mer]], in [[Costa azzurra]].<ref>{{cita news|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/12/01/preso-don-pepe-flachi-ultimo-boss.html|titolo = Preso Don pepè Flachi l'ultimo boss di Milano|pubblicazione = Repubblica.it|giorno = 1
==== La faida di Vimercate ====
Negli anni '90 a [[Vimercate]] scoppia una faida tra
==== Il pentimento di Saverio Morabito ====
Saverio Morabito ([[1952]]) diventa collaboratore di giustizia nel [[1993]] (arrestato nel [[1990]] per traffico di eroina), svela i retroscena di 9 sequestri di persona (tra cui di [[Cesare Casella]] e di [[Augusto Rancilio]]), 14 omicidi, traffici di droga e alleanze tra le [['ndrine]] e le cosche
==== Le operazioni Rajssa, Aneddoto e San Vito ====
Dall'Operazione ''Rajssa'' e ''Aneddoto'' viene scoperto che i [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]] avrebbero creato in [[Lombardia]] ben 16 locali di cui tre nella sola città di [[Milano]], 6 nella [[Provincia di Como]]: [[Como]], [[Fino Mornasco]], [[Appiano Gentile]], [[Mariano Comense]], [[Senna Comasco]] e [[Cermenate]], 3 in [[provincia di Monza e Brianza]]: [[Monza]], [[Seregno]] e [[Lentate sul Seveso]], uno a [[Pavia]], uno a [[Varese]] uno in [[provincia di Brescia]] a [[Lumezzane]] e uno a [[Rho]], in [[Provincia di Milano]]<ref name="pag136"/>. La loro esistenza è stata confermata dall'operazione Crimine-Infinito del [[2010]] e da quelle successive.
Nel [[1994]] con l'operazione delle forze dell'ordine ''I fiori della Notte di San Vito'' vengono emessi 370 ordini di custodia cautelare in [[Lombardia]]. L'operazione fa luce su quanto la [['Ndrangheta]] fosse radicata nella regione, soprattutto nel [[Provincia di Como|comasco]] e nel [[Provincia di Varese|varesotto]] e rivela così il ruolo di spicco che vi aveva Giuseppe Mazzaferro.<ref name="e">{{cita news|autore = Biglia Andrea, Caiazzo Rosario|url = http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/17/gli_affari_oro_della_ndrangheta_co_0_94061716534.shtml|titolo = gli affari d'oro della 'ndrangheta|pubblicazione = Corriere.it|data = 17 giugno 1994|accesso = 20 giugno 2013}}</ref><ref name="f">{{cita news|autore = Berticelli Alberto|url = http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/16/ndrangheta_giudice_indagato_agenti_manette_co_0_94061616218.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151125095830/http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/16/ndrangheta_giudice_indagato_agenti_manette_co_0_94061616218.shtml|titolo = gli affari d'oro della 'ndrangheta|pubblicazione = Corriere.it|data = 17 giugno 1994|accesso = 20 giugno 2013|urlmorto = sì}}</ref><ref name="g">{{cita news|autore = Berticelli Alberto|url = http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/16/ndrangheta_giudice_indagato_agenti_manette_co_0_94061616218.shtml|titolo = 'ndrangheta: giudice indagato, 2 agenti in manette|pubblicazione = Corriere.it|data = 16 giugno 1994|accesso = 20 giugno 2013}}</ref><ref name="h">Polo Nord, pag.118</ref>
=== Anni 2000 - Operazione Cerberus e Isola ===
L'operazione "Cerberus" del [[GICO]] della [[Guardia di Finanza]], fa luce sulla gestione malavitosa del settore del movimento terra e dei cantieri edili a [[Buccinasco]] ad opera dei [['Ndrina Barbaro|Barbaro]] ed in particolare dei fratelli Salvatore e Rosario Barbaro, figli di [[Domenico Barbaro|Domenico detto l'australiano]], di Mario Miceli, e dell'imprenditore Maurizio Luraghi. A gennaio [[2019]] la [[corte di cassazione]] conferma le condanne decise in Appello nel [[2017]]<ref>{{cita news|url = http://giornaledeinavigli.it/cronaca/ndrangheta-processo-cerberus-cassazione/|titolo = 'ndrangheta|Processo Cerberus, condannati gli imputati in Cassazione|pubblicazione = giornaledeinavigli.it|data = 26 gennaio 2019|accesso = 28 gennaio 2019}}</ref>.
Il 16 marzo [[2009]] i [[carabinieri]] di [[Monza]], nell'operazione "Isola" iniziata nel [[2006]], hanno ordinato l'arresto di più di 20 persone a [[Milano]], [[Crotone]], [[Catanzaro]] e [[Taranto]] per associazione mafiosa, estorsione, porto illegale d'armi e tentato omicidio, tra questi i [['Ndrina Paparo|Paparo]] alleati dei [['Ndrina Nicoscia|Nicoscia]] e degli [['Ndrina Arena|Arena]], accusati di sfruttamento dell'immigrazione, riciclaggio, favoreggiamento di latitanti e atti di intimidazione nella costruzione delle grandi opere pubbliche della [[Lombardia]] come alcune tratte dell'alta velocità ferroviaria Milano-Venezia. Nel corso dell'operazione sono state sequestrate armi tra cui un lanciarazzi della [[NATO]] e beni del valore di 10 milioni di euro<ref>{{cita news|url = http://www.nuovacosenza.com/cs/09/marzo/arrestiIsolaMi.html|titolo = La 'ndrangheta sugli appalti della Lombardia|pubblicazione = Nuova Cosenza}}</ref><ref>{{cita news|url = http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_marzo_16/arresti_ndrangheta_cologno_monzese-1501091237612.shtml|titolo = Cologno, duro colpo alla 'ndrangheta. Infiltrazioni in appalti e alta velocità|pubblicazione = Corriere.it}}</ref>.
=== Anni 2010 - L'operazione Infinito, Insubria e gli ultimi arresti ===
Il 13 luglio [[2010]] è confermata l'esistenza di una struttura organizzativa nel Nord Italia chiamata ''Lombardia'' che federa i locali lombardi ma sempre alle dipendenze dei mandamenti calabresi. Il capo della ''Lombardia'' fino al [[2007]] sarebbe stato Cosimo Barranca di [[Caulonia]], presunto capo della Locale di [[Milano]]<ref name="'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia" /><ref name="malitalia">{{cita news|url=http://www.malitalia.it/2010/07/lombardia-%E2%80%98ndranghtea-connection/|titolo=Lombardia, ‘ndrangheta connection|pubblicazione=Malapianta|accesso=16 luglio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100716224104/http://www.malitalia.it/2010/07/lombardia-%E2%80%98ndranghtea-connection/}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.crimeblog.it/post/5069/ndrangheta-maxi-blitz-preso-boss-domenico-oppedisano-in-liguria-arrestato-mimmo-gangemi|titolo='Ndrangheta, maxi blitz: preso boss Domenico Oppedisano. In Liguria arrestato Mimmo Gangemi|pubblicazione=Crime Blog.it|accesso=16 luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100718200920/http://www.crimeblog.it/post/5069/ndrangheta-maxi-blitz-preso-boss-domenico-oppedisano-in-liguria-arrestato-mimmo-gangemi|urlmorto=sì}}</ref>, poi Carmelo Novella che fu ucciso a [[San Vittore Olona]] nel [[2008]] poiché esigeva più indipendenza dalla [[Calabria]], e fu sostituito il 31 ottobre [[2009]] con il platiota che vive a [[Corsico]] Pasquale Zappia in una riunione presieduta da Giuseppe Neri a [[Paderno Dugnano]], incaricato anche di costituire una ''camera di controllo'' per gestire i vari locali lombardi<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_13/blitz-ndrangheta_3e7b9102-8e3e-11df-864f-00144f02aabe.shtml|titolo=Maxi blitz contro la 'ndrangheta: 304 persone arrestate in tutta Italia|pubblicazione=Corriere.it|accesso=13 luglio 2010}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/13/news/maxi_blitz_contro_la_ndrangheta_trecento_arresti_in_tutta_italia-5547809/?ref=HRER2-1|titolo=Maxi blitz contro la 'ndrangheta trecento arresti in tutta Italia|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=13 luglio 2010}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.nuovacosenza.com/cs/10/luglio/13/supermaxi.html|titolo=Lo stato sferra colpo letale alla 'Ndrangheta: 3000 tra PS e CC in azione, 300 arresti|pubblicazione=Nuova Cosenza|accesso=13 luglio 2010}}</ref>.
Nel novembre [[2010]], per la prima volta un comune [[Lombardia|lombardo]] si scioglie per evitare il commissariamento per infiltrazioni mafiose: [[Desio]]<ref>{{cita news|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/26/desio-cada-la-giunta-per-infiltrazioni-mafiose-si-va-verso-il-commissariamento/78928/|titolo = Desio, cade la giunta per infiltrazioni mafiose. Adesso si va verso il commissariamento|pubblicazione = Il Fatto Quotidiano|accesso = 27 novembre 2010}}</ref>. A [[Desio]] si erano insediati fin dagli anni '70 gli [['Ndrina Iamonte|Iamonte-Moscato]].<ref name="inchieste.repubblica.it"/><ref>{{cita news|url=http://www.linkiesta.it/mafie-al-nord-desio|titolo=ave e cemento, le mani della ‘ndrangheta su Desio|pubblicazione=linkiesta.it|accesso=2 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150205063552/http://www.linkiesta.it/mafie-al-nord-desio|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[2011]] l'operazione
A fine [[2012]] cade la giunta regionale a causa dei ripetuti indagati in consiglio regionale e per ultimo il coinvolgimento dell'assessore [[Il Popolo della Libertà|PDL]] [[Domenico Zambetti]] accusato di aver preso voti da Giuseppe D'Agostino dei [[
L'8 febbraio [[2017]] [[Domenico Zambetti|Zambetti]] viene condannato
Dopo le 110 condanne del [[2011]], nel [[2013]] vengono comminati altri 15 ergastoli nei processi scaturiti dalle indagini Crimine e Infinito e condannati a diversi anni di carcere un giudice, un politico e un finanziere.<ref>{{cita news|
Il 16 ottobre [[2013]] viene sciolto il primo comune per mafia in [[Lombardia]]: [[Sedriano]]
L'8 febbraio [[2017]] l'ex sindaco di [[Sedriano]] Alfredo Celeste viene assolto dall'accusa di corruzione (senza l'aggravante mafiosa) con formula piena "Perché il fatto non sussiste"<ref name="ZambettiCondanna" /> e la sentenza di primo grado diventa definitiva e irrevocabile in quanto e la Procura Generale e la Procura di [[Milano]] non oppongono appello. Alfredo Celeste si ripresenta alle elezioni comunali di [[Sedriano]] del 3-4 ottobre [[2021]] con la lista civica "Noi con Sedriano e Roveda": il risultato elettorale ottenuto quale candidato-sindaco (20,02 %) lo rielegge quale consigliere comunale attualmente in carica.
A ottobre [[2013]] cadono in cassazione i processi ''Cerberus'', ''Parco Sud'' e quello nei confronti di [['Ndrina Paparo|Marcello Paparo]].<ref name="Processi">{{cita news|
L'11 marzo [[2014]] si conclude l'operazione
Il 28 ottobre [[2014]] si conclude l'operazione
Il 18 novembre [[2014]] si conclude l'operazione
Il 26 gennaio [[2016]] la [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Milano]] arresta
Il 16 aprile [[2016]] si conclude l'operazione
Il 3 novembre [[2016]] si conclude l'operazione
Il 26 gennaio [[2017]] si conclude l'operazione
Il 9 maggio [[2017]] viene arrestato a [[Platì]]
Il 24 maggio [[2017]] si conclude l'operazione
Il rapporto tra i [['Ndrina Gallace|Gallace]] di [[Guardavalle]] Infine all'[[aeroporto di Malpensa]] due tecnici che si stavano
Il 26 settembre [[2017]] si conclude un nuovo ramo dell'operazione Infinito: vengono arrestate 24 persone, tra cui presunti affiliati al Locale di [[Limbiate]], [['Ndrina Morabito#Anni Duemiladieci|Giuseppe Morabito]] detto "Pascià" che con la forza stava mettendo le mani su [[Cantù]], l'imprenditore Antonino Lugarà ed il sindaco di [[Seregno]] Edoardo Mazza; è indagato per corruzione l'ex vicepresidente della [[Giunta regionale della Lombardia|Regione Lombardia]] [[Mario Mantovani]].<ref name="Seregno2017" /><ref name="Seregno2017bis" />
Il 23 gennaio [[2018]] si conclude l'operazione della [[Guardia di Finanza]] cominciata nel [[2013]] che blocca un traffico di droga tra la [[Colombia
Il 3 maggio [[2018]] si conclude l'operazione
Sempre lo stesso giorno viene arrestato a [[Buccinasco]] Domenico Sergi, nipote di [[Antonio Papalia]] detto "u carciutu" e fratello di Rocco Papalia, trovato con 4 chili di hashish e
=== Anni 2020 ===
*Il 9 febbraio 2021 scatta alle prime luci dell'alba, con l'esecuzione di 18 misure di custodia cautelare, l'Operazione “Cardine – Metal money”, condotta dal [[GICO]] della [[Guardia di Finanza]] di Milano e Lecco, sotto il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) e con la collaborazione della [[Polizia]] di Lecco. Tale indagine ha permesso di svelare un'associazione a delinquere di tipo mafioso specializzata nel traffico di rifiuti, nella frode fiscale, nell'autoriciclaggio, nell'usura e nell'estorsione. La complessa attività investigativa culminata con gli odierni arresti e con numerose perquisizioni, a seguito delle quali sono stati rinvenuti beni di valore ed armi illegalmente detenute, ha infatti permesso di ricostruire i business illeciti realizzati da un gruppo di ‘ndranghetisti operante nel lecchese e capeggiato dal pregiudicato Cosimo Vallelonga, già implicato in precedenti operazioni antimafia svolte negli anni ’90 e nel 2010 e già condannato ai sensi dell’articolo 416/bis del Codice Penale.<ref>[https://www.reportdifesa.it/guardia-di-finanza-in-lombardia-operazione-cardine-metal-money-le-mani-della-ndrangheta-sullo-smaltimento-dei-rifiuti/Operazione Cardine - Metal Money]</ref>.
*Il 2 febbraio [[2022]] decade l'aggravante di "associazione mafiosa" per il cinquantaseienne Rocco Barbaro detto ''U Sparitu'' e ritorna in libertà dopo l'arresto nel [[2018]]<ref name = "RBarbaro2022">{{cita news|url = https://www.fanpage.it/milano/torna-libero-il-boss-di-ndrangheta-rocco-barbaro-era-stato-tra-i-30-latitanti-piu-pericolosi-ditalia/|titolo = Torna libero il boss di 'ndrangheta Rocco Barbaro: era stato tra i 30 latitanti più pericolosi d’Italia|pubblicazione = repubblica.it|data = 2 febbraio 2022|accesso = 8 febbraio 2022}}</ref>.
*Il giorno 11 febbraio [[2022]] a [[Milano]] vengono eseguiti 15 arresti nell'inchiesta su presunte infiltrazioni di 'ndrangheta nei subappalti per i lavori sulla rete ferroviaria<ref>[https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/02/11/news/guardia_di_finanza_milano_varese_15_misure_cautelari_armamento_manutenzione_rete_ferroviaria_ndrangheta_arena_nicoscia_di_is-337320137/ Manutenzione rete ferroviaria, Repubblica, 11 febbraio 2022]</ref>. Nella circostanza, viene indagata anche Maria Antonietta Ventura la "regina" delle ferrovie.<ref>[https://www.corrieredellacalabria.it/2022/02/11/i-clan-negli-appalti-ferroviari-indagata-maria-antonietta-ventura/ I clan negli appalti ferroviari, Corriere della Calabria, 11 febbraio 2022]</ref>
*Il 22 novembre 2022 vengono arrestate 49 persone di cui molte riconducibili alla locale di Rho, accusate a vario titolo di traffico di stupefacenti e intestazione fittizia di beni. Per la prima volta è stato verificato l'operatività e il ruolo organizzativo di una donna in gruppo criminale di 'ndrangheta al Nord Italia<ref name ="Rho2022">{{cita news|url = https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_novembre_22/mafia-al-nord-blitz-a-rho-contro-la-ndrangheta-49-arresti-per-estorsione-e-traffico-di-droga-colpito-il-clan-bandiera-68789212-b65f-4b63-bea4-4b98f999fxlk.shtml?refresh_ce |titolo = Rho, blitz contro la 'ndrangheta del clan Bandiera: 49 arresti. Anche una donna a capo della cosca: «È la prima volta» |pubblicazione = corriere.it|data = 22 novembre 2022|accesso = 22 novembre 2022}}</ref><ref>{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/22/ndrangheta-a-milano-49-arresti-colpita-la-locale-di-rho-il-capo-dellanticrimine-ormai-al-nord-caratteristiche-simili-al-sud/6881662/ |titolo = ‘Ndrangheta a Milano, 49 arresti: colpita la “locale” di Rho. Il capo dell’Anticrimine: “Ormai al Nord caratteristiche simili al Sud” |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 22 novembre 2022|accesso = 22 novembre 2022}}</ref><ref>{{cita news|url = https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/11/22/news/ndrangheta_donna_caterina_giancotti_prima_boss_donna_lombardia-375643007/ |titolo = 'Ndrangheta, "Per la prima volta una donna boss con un ruolo apicale": chi è la 45enne arrestata con il clan Bandiera di Rho |pubblicazione = repubblica.it|data = 22 novembre 2022|accesso = 22 novembre 2022}}</ref>.
*Il 25 ottobre [[2023]] si conclude l'operazione ''Hydra'' con 153 indagati e l'arresto di 11 persone, tutti ritenuti legati al [[Gaetano Fidanzati|clan Fidanzati]] (Palermo), al [[Mandamento (cosa nostra)|mandamento]] di [[Castelvetrano]] (Trapani) e ai [[Rinzivillo]] di [[Gela]] (Caltanissetta) di [[Cosa nostra|Cosa Nostra]], alle locali di Lonate Pozzolo (i Rispoli) e di [[Desio]] (i [['Ndrina Crea|Crea]] e gli [['Ndrina Iamonte|Iamonte]]) della 'Ndrangheta e al clan [[Campania|campano]]-[[roma]]no dei [[Michele Senese|Senese]], accusati a vario titolo di estorsione, truffa, riciclaggio, detenzioni di armi, traffico e distribuzione di stupefacenti e investimenti in edilizia attraverso l'ecobonus, l'ortomercato della città di Milano e parcheggi di ospedali<ref name="hydra2023">{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/25/la-santa-alleanza-di-cosa-nostra-ndrangheta-e-camorra-ecco-il-nuovo-consorzio-mafioso-che-comanda-in-lombardia-11-arresti-e-153-indagati/7333170/|titolo = “La santa alleanza di Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra: ecco il nuovo consorzio mafioso che comanda in Lombardia”: 11 arresti e 153 indagati |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 25 ottobre 2023 |accesso = 14 ottobre 2024}}</ref>. Secondo la ricostruzione della [[Direzione distrettuale antimafia]] di Milano, rigettata dal [[Giudice per le indagini preliminari|Gip]] Tommaso Perna, questi gruppi criminali avrebbero fatto parte di un unico "consorzio", ribattezzato dal pm [[Alessandra Cerreti]] e dal procuratore [[Marcello Villa]] “sistema mafioso lombardo”, nato per condividere affari e il controllo del territorio in [[Lombardia]].<ref name="hydra2023" /> Nell'ottobre [[2024]] il [[Tribunale del riesame]] conferma la presenza di un sodalizio tra le diverse propaggini mafiose italiane operanti in Lombardia per la gestione di affari illeciti ma non il concetto di confederazione mafiosa che dovrebbe invece avere una connotazione nazionale<ref name ="ProcessoHydra2024">{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/14/inchiesta-hydra-consorzio-mafioso-lombardo-riesame-mafiosita-immanente/7730061/|titolo = “In Lombardia c’è una mafiosità immanente”: così il Riesame ha dato ragione alla procura di Milano sul consorzio tra i clan storici |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 14 ottobre 2024 |accesso = 14 ottobre 2024}}</ref>.
== Economia ==
Per il secondo rapporto dell'Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell'[[Università degli Studi di Milano]] del [[2018]]: ''Rapporto Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia'' gli interessi economici dell'organizzazione oggi e negli ultimi 15 anni sono stati focalizzati in maniera imprenditoriale nel settore edile (nel [[2008]] fu coinvolta l'azienda ''Perego Strade'' di [[Cassago Brianza]] avvicinata da Salvatore Strangio e poi da Rocco Cristello con cui sono riusciti ad ottenere lavori in tutta la [[Lombardia]] e a mantenere 150 famiglie), mentre il settore commerciale è improntato al controllo del territorio e hanno toccato l'Ortomercato di Milano, investimenti in supermercati e centri commerciali<ref name="Economia2018">Rapporto Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia dell'Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’[[Università degli Studi di Milano]] del [[2018]], p.17</ref>.
Il settore turistico ha avuto l'attenzione dei clan in particolare nel settore alberghiero per quel che concernono case vacanze e bed & breakfast ed il settore dell'intrattenimento e dello sport come ricorda l'inchiesta sui videopoker e le slot-machine dei Flachi e dei [['Ndrina Valle|Valle-Lampada]] che posizionati in bar e tabaccherie servivano anche per il controllo del territorio e per il riciclo di denaro<ref name="Economia2018"/>.
Rimane colpito anche il settore sanitario il cui più caso emblematico è stato quello dell'[[Azienda sanitaria locale|ASL]] di [[Pavia]] che ha coinvolto il direttore sanitario Carlo Antonio Chiriaco con un'infiltrazione profonda o talvolta con singoli investimenti in cliniche private, forniture di prodotti e servizi infermieristici. Infine sono stati riscontrati casi di ricoveri sotto falso nome come per [[Francesco Pelle]] alla clinica Maugeri di [[Pavia]] e all'ospedale Niguarda di [[Milano]]<ref name="Economia2018"/>.
La 'ndrangheta nella regione risulta l'organizzazione criminale che più adotta il metodo dell'[[estorsione]], è stato rilevato in tutte le provincie della [[Lombardia]] eccetto che in quelle di [[Lodi]] e [[Sondrio]] ma con diverse modalità che vanno dal [[Pizzo (mafia)|pizzo]], alla richiesta indebita di denaro, a regalie, acquisizione indebita di immobili, imposizione di personale nei cantieri edili e imposizione di forniture e servizi di sicurezza<ref name="Economia2018"/>. Ultimamente l'estorsione sta diventando più sofisticata come accaduto nella provincia di Mantova e di Monza e Brianza attraverso false fatturazioni e regalìe<ref name="Economia2018"/>.
A differenza di quello che si pensava sino al [[2015]] l'uso dell'estorsione risulterebbe consolidata già da tempo e non occasionale come l'inchiesta "'Nduja" del [[2001]] tra [[Brescia]] e [[Bergamo]], l'inchiesta "Mentore" del [[2009]] tra [[Bergamo]] e [[Pavia]], l'inchiesta "Isola" tra [[Milano]] e Monza e Brianza e l'inchiesta "Parco Sud" del [[2009]], "Bad Boys" tra [[Milano]] e [[Varese]] del [[2009]], "Infinito" del [[2010]], l'inchiesta "Redux-Caposaldo" a [[Milano]] del [[2011]], "Blue Call" del [[2012]], "Ulisse" del [[2012]], "Platino" del [[2013]], "Tibet" del [[2014]] che ha coinvolto Monza e Brianza, "Metastasi" nel [[2014]] nel [[Provincia di Lecco|lecchese]] e l'inchiesta "Pesci" nel [[Provincia di Mantova|mantovano]] nel [[2015]]<ref name="Economia2018"/>.
Per quanto riguarda il traffico di droga nella regione la 'ndrangheta risulta avere un ruolo centrale ma non risultano laboratori e raffinerie riconducibili ad essa per la cocaina, l'eroina o droghe sintetiche ad appannaggio quasi completamente della criminalità straniera<ref name="Economia2018"/>.<br />
Secondo la relazione semestrale della [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] pubblicata nel primo semestre del [[2019]], la 'ndrangheta calabrese «ha nel tempo rinforzato il suo radicamento e la sua presenza sul territorio» lombardo, stringendo legami con professionisti compiacenti, infiltrandosi nel trafficio illegale di rifiuti e acquisendo una presenza all'interno di 25 locali distribuiti in 7 delle 12 province della regione.<ref>{{cita news|autore = Gabriele Moroni|url = https://www.ilgiorno.it/cronaca/mafia-lombardia-1.4989081|titolo = Lombardia, colletti bianchi: troppi affari con le mafie|data = 21 gennaio 2020|città = Milano|rivista = [[Il Giorno]]}}</ref><ref>{{cita web|autore = [[Ministero dell'Interno]]|url = http://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/semestrali/sem/2019/1sem2019.pdf|formato = pdf|titolo = Relazione semestrale al Parlamento|p = 24|data = gennaio-giugno 2019|sito = [[Direzione Investigativa Antimafia]]}}</ref>
== Presenza della 'ndrangheta per provincia ==
=== Provincia di Milano ===
[[File:'ndrangheta in provincia di Milano 2018.jpg|thumb|'ndrangheta in provincia di Milano ([[2018]]); in blu le locali accertate, in arancione la presenza di 'ndrine]]
Radicata sin dagli anni '50 e ancora molto attiva.
A [[Milano]] utilizza il mercato ortofrutticolo, dove è particolarmente diffuso il lavoro irregolare, come base logistica per il traffico della cocaina, particolarmente fiorente nel capoluogo lombardo<ref>{{Cita |Forgione, 2008|p. 242}}.</ref>.
Il 3 maggio [[2007]] è stata effettuata una vasta operazione antimafia a [[Milano]] e in altre città d'[[Italia]], contro le [['ndrine]] [['Ndrina Morabito|Morabito]], [['Ndrina Bruzzaniti|Bruzzaniti]] e [['Ndrina Palamara|Palamara]] (anch'essi di [[Africo]]), dopo un'indagine durata quasi due anni. I reati contestati sono estorsione e traffico internazionale di [[droga]]. Sono state eseguite 20 ordinanze di custodia cautelare e sequestrati a [[Milano]] 250 chili di [[cocaina]] proveniente dal [[Sud America]] che passava da [[Dakar]] in [[Senegal]] e successivamente dal [[Porto di Genova]]<ref>[http://news.kataweb.it/item/303950/ndrangheta-milano-20-arresti-sequestrati-250-kg-coca 'Ndrangheta: Milano, 20 arresti, sequestrati 250 kg coca, Kataweb]</ref>. Il camper che portava il carico era stato localizzato grazie a un ricevitore [[Sistema di posizionamento globale|gps]] posizionato dalla squadra mobile [[Milano|milanese]]. Le cosche agivano nella zona dell'Ortomercato in via Lombroso e con il night club creato appositamente "''For a King''". Erano coinvolti politici, professionisti, ristoratori, dentisti, vigili urbani, società reali e fittizie. Secondo le indagini, il vertice dell'organizzazione era guidato da [[Salvatore Morabito]]. Il broker della cocaina è ritenuto fosse l'albergatore [[Svizzera|svizzero]] Pietro Luigi Giucovaz. L'uomo che intratteneva i rapporti tra la [[Calabria]], [[Milano]] e il [[Brasile]] era Leone Autelitano.<ref>{{cita news|url=http://milano.corriere.it/cronache/articoli/2007/05_Maggio/03/ortomercato.shtml|titolo=Night club della 'ndrangheta all'Ortomercato|pubblicazione=Corriere.it|accesso=6 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722031138/http://milano.corriere.it/cronache/articoli/2007/05_Maggio/03/ortomercato.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
Il 24 novembre del [[2009]] Carlo Cosco attira l'ex compagna [[Lea Garofalo]] (ormai fuoriuscita da mesi dallo speciale programma di protezione) a [[Milano]] in un appartamento in cui si trova Vito Cosco detto "Sergio" e viene uccisa.
A portar via il cadavere da quell'appartamento saranno poi Carmine Venturino, Rosario Curcio e Massimo Sabatino. Il corpo di Lea viene infatti portato a [[San Fruttuoso (Monza)|San Fruttuoso]], un quartiere di [[Monza]], dove viene poi dato alle fiamme per tre giorni fino alla completa distruzione (solo dopo la condanna di primo grado, Carmine Venturino inizia a fare dichiarazioni che nel processo d'Appello porteranno a rinvenire più di 2000 frammenti ossei e la collana di Lea Garofalo).<ref>{{cita news |url = http://www.ilgiornale.it/news/cronache/delitto-lea-garofalo-pentito-mentre-bruciava-spaccavamo-ossa-905800.html |titolo = Delitto di Lea Garofalo Il pentito: "Mentre bruciava le spaccavamo le ossa" |pubblicazione = ilgiornale.it|data = 11 aprile 2013 |accesso = 6 maggio 2018}}</ref>
In data 22 dicembre [[2011]] la [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Catanzaro]] ordina l'ordinanza di applicazioni misure cautelari personali a Francesco Oliverio ritenuto a capo dell'omonimo clan di [[Belvedere Spinello]] e più 'ndrine distaccate nella valle del Neto in [[provincia di Crotone]] e nel [[Provincia di Milano|milanese]], relazionandosi direttamente con il [[Crimine di Cirò]]. Delitti in materie di armi, esplosivi e munizionamento, in particolare commercio di sostanze stupefacente abusivo esercizio di attività finanziaria, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economica, corruzione, favoreggiamento latitanti, corruzione e coercizione elettorale, intestazione fittizia di bene, ricettazione, omicidi.
Il 16 ottobre [[2013]] viene sciolto il primo comune per mafia in [[Lombardia]]: [[Sedriano]]<ref name="ReferenceB"/><ref name="Sedriano"/>. Il 5 novembre [[2014]] il Tar del Lazio discuterà il ricorso contro lo scioglimento presentato da sette consiglieri comunali.
L'8 febbraio [[2017]] viene assolto l'ex sindaco di [[Sedriano]] Alfredo Celeste.<ref name="ZambettiCondanna" />
Il 16 aprile [[2016]] si conclude l'operazione "Mar Ionio", durata 5 anni, conclusasi con 6 arresti di presunti appartenenti [['Ndrina Ruga|Ruga-Metastasio-Loiero]] tra [[Milano]] e [[Monasterace]]. Avevano messo in piedi un traffico di droga con base logistica a [[Sesto San Giovanni]], che importava cocaina dal [[Brasile]] e poi veniva venduta in [[Italia]], [[Germania]] e [[Paesi Bassi]].<ref name="j" />
Il 26 gennaio [[2017]] si conclude l'operazione "Provvidenza" che porta all'arresto di 33 persone collegate o affiliate ai [['Ndrina Piromalli|Piromalli]] tra cui [[Antonio Piromalli ('Ndrina)|Antonio Piromalli]], figlio di [[Giuseppe Piromalli (figlio)|Pino Piromalli]] detto ''Facciazza'', già in carcere. A [[Milano]] avevano messo in piedi in maniera illegale una serie di attività imprenditoriali in diversi settori: Pasquale Guerrisi si occupava dell'edilizia, si occupavano del settore turistico Francesco Cordì e Nicola Rucireta e Francesco Pronestì del settore abbigliamento. Il settore che gestivano in maniera internazionale era invece era quello alimentare ed in particolare la vendita di olio di [[Sansa di olive|sansa]] spacciato per olio di oliva negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], grazie a Rosario Vizzari, amico di [[Antonio Piromalli ('Ndrina)|Antonio Piromalli]] in contatto con la società [[Stati Uniti d'America|statunitense]] Olive oil company, e con le mafie del [[New Jersey]], di [[Detroit]], di [[Chicago]] e di [[Boston]]. L'olio veniva comprato in [[Grecia]], [[Turchia]] e [[Siria]], per poi passare dalla [[Calabria]] ed arrivare al mercato ortofrutticolo di [[Milano]] per poi essere spedito all'estero.<ref name="l" /><ref name="m" />
Il 24 maggio [[2017]] si conclude l'operazione "Area 51" che porta all'arresto di 21 persone, di cui presunti esponenti di [['ndrangheta]] dei [['Ndrina Gallace|Gallace]] che avevano base logistica ad [[Arluno]], in [[Provincia di Milano]] da cui, almeno dal [[2013]], avrebbero organizzato traffici internazionali di cocaina con alcuni [[colombia]]ni riforneno in particolare la città stessa di [[Arluno]], [[Sedriano]] e [[Vittuone]]. Il rapporto tra i [['Ndrina Gallace|Gallace]] di [[Guardavalle]] ([[Provincia di Catanzaro|CZ]]) e [[Arluno]] sarebbe stato gestito da Raffaele Procopio mentre il gruppo era guidato da Francesco Riitano, cugino di primo grado di Vincenzo Gallace (in carcere).
Infine all'[[aeroporto di Malpensa]] due tecnici che si stavano apprestando a studiare le carlinghe degli aerei per poter all'interno nascondere lo stupefacente.<ref name="n" /><ref name="o" />
Il
Il 27 gennaio [[2018]] viene notificata un ordine di custodia cautelare al già arrestato Edoardo Novella, figlio dell'ex boss Carmelo, a seguito delle operazioni "Linfa" e "Kerina 2" che avevano già portato all'arresto di 13 persone per traffico di droga<ref>{{cita news|url = http://www.ansa.it/calabria/notizie/2018/01/27/ndrangheta-arrestato-figlio-reggente_1d31d90e-b88e-4808-b99e-d29d7c636430.html|titolo = 'Ndrangheta: arrestato figlio reggente|pubblicazione = ansa.it|data = 27 gennaio 2018|accesso = 28 gennaio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url = http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/arresto-ndrangheta-novella-1.3686951|titolo = 'Ndrangheta: arrestato Edoardo Novella, figlio dell'ex reggente della Lombardia|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 27 gennaio 2018|accesso = 28 gennaio 2018}}</ref>. A seguito dell'operazione il 10 marzo [[2018]] vengono arrestati Francesco Cicino e Vincenzo Montemurro rei di aver tentato un'estorsione nei confronti di Edoardo Novella, il quale sarebbe anche stato aggredito alla Tremont Car di [[Legnano]] ([[Provincia di Milano|Milano]]).<ref>{{cita news|url = http://milano.repubblica.it/cronaca/2018/03/10/news/_ndrangheta_a_milano_2_arresti_per_tentata_estorsione-190918834/|titolo = 'Ndrangheta a Milano: 2 arresti per tentata estorsione|pubblicazione = repubblica.it|data = 10 marzo 2018|accesso = 11 marzo 2018}}</ref>
Il 3 maggio [[2018]] viene arrestato a [[Buccinasco]] Domenico Sergi, nipote di [[Antonio Papalia]] detto "u carciutu" e fratello di Rocco Papalia, trovato con 4 chili di hashish e con una pistola semiautomatica.<ref name="milano.repubblica" />
Il 9 maggio [[2018]] si conclude l'operazione
A giugno [[2018]], durante il processo 'ndrangheta stragista depone [[Salvatore Annacondia]], criminale di spicco nell'area di [[Bari]] e vicino a [[Cosa Nostra]]: "A [[Milano]] tutti facevano capo alla famiglia [['Ndrina De Stefano|De Stefano]] di [[Reggio Calabria]] facente capo a (Domenico) Tegano, non c’era foglia che si muoveva senza il consenso dei [['Ndrina De Stefano|Tegano]]".<ref>{{cita news|url = http://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-ndrangheta-stragista/70671-il-pentito-annacondia-la-ndrangheta-e-la-grande-mamma-di-tutti.html|titolo = Il pentito Annacondia: ''La 'Ndrangheta è la grande mamma di tutti''|pubblicazione = antimafiaduemila.com|data = 11 giugno 2018|accesso = 13 giugno 2018}}</ref>
Il 23 ottobre [[2018]] si conclude un'operazione dei [[carabinieri]] di [[Corsico]] contro il traffico di droga da [[Milano]] e [[Como]] con cui vengono arrestate 14 persone. Sarebbe stato messo in piedi uno spaccio di cocaina affidato ai [[Marocco|marocchini]] da 4 fratelli dei [['Ndrina Barbaro|Barbaro]]-[['Ndrina Papalia|Papalia]]: Antonio, Francesco, Giuseppe e Salvatore Barbaro<ref name="ilfatto"/>.
Il 29 gennaio [[2019]] si conclude l'operazione "Ossessione" della [[Guardia di Finanza]] che porta all'arresto di 25 persone, tra cui presunti esponenti dei [['Ndrina Mancuso|Mancuso]] in sodalizio con criminali [[Albania|albanesi]] (Elisabeta Kotja), [[Marocco|marocchini]] e narcos [[colombia]]ni, [[venezuela]]ni (Clara Ines Garcia Rebolledo) e [[Repubblica Dominicana|dominicani]] per un traffico internazionale di droga tra cui [[cocaina]] e [[hashish]] [[Albania|albanese]] e [[Marocco|marocchina]] e con il criminale Giuseppe Campisi insieme ai [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]] per l'[[Provincia di Milano|hinterland di Milano]] e Carlo Cuccia e Ivo Menotta come custodi delle armi a [[Tradate]]<ref name="ilfatto2">{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/28/ndrangheta-a-limbadi-la-multinazionale-del-narcotraffico-spostava-cocaina-dalla-colombia-e-hashish-dallalbania/4931275/|titolo = 'Ndrangheta, a Limbadi la multinazionale del narcotraffico: spostava cocaina dalla Colombia e hashish dall’Albania|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 28 gennaio 2019|accesso = 29 gennaio 2019}}</ref>.
L'8 novembre [[2019]] viene arrestato il già pregiudicato [[Provincia di Crotone|crotonese]] Giuseppe Carvelli legato ai [['Ndrina Mancuso|Mancuso]] e ai [['Ndrina Pesce|Pesce]], reo di aver creato con proventi del narcotraffico società fittizie quali la ''PMG Srl'' che gestiva il locale in [[franchising]] di pizzeria Tourlé a [[Sesto San Giovanni]], la ''Cologno Food Srl'' che gestiva la pizzeria Tourlè di [[Cologno Monzese]], la ''Torino Food Srl'' e la ''Milano Food Srl'' che avrebbe dovuto gestire un locale in [[Via Ripamonti]] mai aperto, infine un Hotel della ''Lincoln Sas'' a [[Cinisello Balsamo]].
6 settembre [[2022]]: Operazione ''Metropoli-Hidden Economy'' contro traffico di armi e droga che porta all'arresto di 13 presunti indagati tra cui Davide Flachi, figlio di [[Giuseppe Flachi]]<ref>{{cita news|url = https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/09/06/news/traffico_droga_intestazione_fittizia_beni_arresti_figlio_pepe_flachi_davide_e_franco_terlizzi_isola_dei_famosi-364385237/|titolo = 'Ndrangheta, traffico di armi e droga alla Comasina: fermati il figlio di Pepè Flachi e Franco Terlizzi, ex Isola dei famosi|pubblicazione = repubblica.it|data = 6 settembre 2022|accesso = 6 settembre 2022}}</ref>
Il 22 novembre [[2022]] vengono arrestate 49 persone di cui molte riconducibili alla locale di [[Rho]], accusate a vario titolo di traffico di stupefacenti e intestazione fittizia di beni. Per la prima volta è stato verificato l'operatività e il ruolo organizzativo di una donna in gruppo criminale di 'ndrangheta al [[Nord Italia]]<ref name ="Rho2022"/>.
Il
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!width="200"|Attività illecite
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|[[Arluno]] || [['Ndrina Gallace|Gallace]] || Traffico di droga (Operazione ''Area 51'' del 2017)
|-
|[[Assago]]<ref name="Lombardia">{{cita libro|titolo='Ndrangheta, la relazione dell'antimafia|autore=|url=https://www.google.it/books/edition/Ndrangheta/zvcUAQAAIAAJ?|data=2008|p=165-|isbn=9788895709123|editore=La Zisa|lingua=}}</ref> (MI) || [['Ndrina Piromalli|Piromalli]], [['Ndrina Mammoliti|Mammoliti]] ||
|-
|[[
|-
|[[Bollate]] || [['Ndrina Mandalari|Mandalari]], [['Ndrina Gallace|Gallace-Novella]] ||
|-
|[[Bresso]] || Flachi ||
|-
|[[Buccinasco]]<ref name="Lombardia"/> || Amanta, [['Ndrina Barbaro|Barbaro]], Catanzariti, [['Ndrina Molluso|Molluso]], [['Ndrina Papalia|Papalia]], Parisi, [['Ndrina Perre|Perre]], [['Ndrina Trimboli|Trimboli]], [['Ndrina Violi|Violi]] || Traffico di droga (Operazione Cerberus del [[2008]])
|-
|[[Cesano Boscone]]<ref name="Lombardia"/> || [['Ndrina Facchineri|Facchineri]]<ref>{{cita web|url=http://www.antimafiaduemila.com/content/view/18472/84/|titolo='Ndrangheta: Si costituisce a Milano il latitante Facchineri, Antimafia duemila|accesso=16 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100418202052/http://www.antimafiaduemila.com/content/view/18472/84}}</ref>, [['Ndrina Piromalli|Piromalli]], [['Ndrina Mammoliti|Mammoliti]] || [[traffico di droga]]
|-
|[[Cernusco sul Naviglio]] || [['Ndrina Bellocco|Bellocco]]<ref name="Cernusco">{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/24/call-center-affare-ndrangheta-e-boss-cita-cuccia-azioni-non-si-contano-si-pesano/424829/|titolo = Call center, affare 'ndrangheta e il boss cita Cuccia: le azioni non si contano si pesano|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 24 novembre 2012|accesso = 30 novembre 2017}}</ref> || Infiltrazione in imprese (Operazione Blue Call del [[2012]])<ref name="Cernusco"/>
|-
|[[Cologno Monzese]]
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|[[Cormano]] || ||
|-
|[[Cornaredo]]<ref name="Mangeruca">{{cita news|
|-
|[[Corsico]]<ref name="Lombardia"/> (MI) || Amanta, [[
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|[[Cuggiono]]
|-
|[[Inveruno]]
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|[[Melzo]]
|-
|[[Novate Milanese|Novate]]
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|[[Pioltello]]<ref>{{Cita |Ciconte, 2010|
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|[[Pregnana Milanese]] || Muraca ||
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|[[Pero]] || Oliverio ||
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|[[Rozzano]]<ref name="Lombardia"/> || [['Ndrina Piromalli|Piromalli]], [['Ndrina Mammoliti|Mammoliti]] ||
|-
|[[Sedriano]] || [['Ndrina Gallace|Gallace]], [['Ndrina Mancuso|Di Grillo-Mancuso]]<ref name="Sedriano2">{{cita news|url = http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/ndrangheta-sedriano-celeste-1.2878838|titolo = 'Ndrangheta a Sedriano, Celeste si appella ai giudici: "Dovrò sopportare questo marchio"|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 8 febbraio 2017|accesso = 30 novembre 2017}}</ref> || Presunte infiltrazioni in politica<ref name="Sedriano2"/> (2017), Traffico di droga (Operazione ''Area 51'' del 2017)
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|[[Sesto San Giovanni]] || [['Ndrina Ruga|Ruga]]<ref name="Sesto">{{cita news|url = http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_aprile_16/ndrangheta-presi-sei-trafficanti-sequestrati-droga-1-milione-euro-adcb774c-03a5-11e6-b48d-5f404ca1fec7.shtml|titolo = 'Ndrangheta, presi sei trafficanti. Sequestrati droga e 1 milione di euro|pubblicazione= corriere.it|data = 16 aprile 2016|accesso = 30 novembre 2017}}</ref>|| Traffico di droga (2016)<ref name="Sesto"/>
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|[[Settimo Milanese]] || [['Ndrina Ruga|Ruga-Loiero-Metastasio]]<ref name="RugaMilano"/> || Traffico di droga (2012)<ref name="RugaMilano"/>
|-
|[[Trezzano sul Naviglio]]<ref name="Lombardia"/> || [['Ndrina Ruga|Ruga]]<ref name="RugaMilano"/> || Traffico di droga<ref name="RugaMilano"/>
|-
|[[Solaro (Italia)|Solaro]] || ||
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|[[Vittuone]] || [['Ndrina Gallace|Gallace]] || Traffico di droga (Operazione ''Area 51'' del 2017)
|}
=== Provincia di Bergamo ===
L'11 marzo [[2019]] vengono arrestate 19 persone tra la [[Calabria]] e la [[Lombardia]], accusate a vario titolo di danneggiamento, riciclaggico, estorsione e associazione mafiosa. Operavano tra le [[Province italiane|province]] di [[Provincia di Bergamo|Bergamo]] e [[Provincia di Brescia|Brescia]] e sarebbero riconducibili ai [['Ndrina De Stefano|De Stefano]]<ref name="BergamoBrescia2019">{{cita news|autore=|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/11/ndrangheta-19-arresti-tra-lombardia-e-calabria-procuratore-antimafia-de-raho-cellula-attiva-tra-bergamo-e-brescia/5028187/|titolo=‘Ndrangheta, 19 arresti tra Lombardia e Calabria. Procuratore antimafia De Raho: “Cellula attiva tra Bergamo e Brescia”|pubblicazione=il Fatto Quotidiano|data=11 marzo 2019|accesso=27 febbraio 2020}}</ref>. Le indagini sono partite da un incendio di un capannone di autotrasporti a [[Seriate]]<ref name="BergamoBrescia2019"/>.
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|[[Seriate]] || [['Ndrina De Stefano|De Stefano]] || Estorsione? (2019)<ref name="BergamoBrescia2019"/>, Riciclaggio? (2019)<ref name="BergamoBrescia2019"/>, danneggiamenti? (2019)<ref name="BergamoBrescia2019"/>
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=== Provincia di Brescia ===
La seconda relazione semestrale del [[2022]] della [[Direzione investigativa antimafia|DIA]] afferma che nella provincia di Brescia 'ndrangheta è ormai radicata<ref name = "Garda2023"/>
Di seguito le ultime operazioni contro la 'ndrangheta riguardanti l'area bresciana:
Il 20 gennaio [[2009]] si conclude l'operazione "Centauro", durata due anni, che porta all'arresto di 40 persone tra cui Domenico Mammoliti.<ref>{{cita news|url = http://archivio.antimafiaduemila.com/notizie-20072011/54-ndrangheta/12356-ndrangheta-operazione-centauro.html|titolo = 'Ndrangheta: operazione ''Centauro''|pubblicazione = antimafiaduemila|data = 20 gennaio 2009|accesso = 16 novembre 2016}}</ref>
Il 15 marzo [[2014]] si conclude l'operazione "Mamerte" di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza che indaga sul Locale di Lumezzane, nell'omonimo paese e al suo traffico di droga e riciclaggio. Viene scoperta una riunione, in tal proposito, in una cascina ad [[Orzinuovi]] tra esponenti di Lumezzane ed esponenti del locale di [[Oppido Mamertina]] in [[Calabria]]. Tra gli indagati anche Luca Sirani, riciclatore di denaro per i [[Facchineri]] e la [[Banda della Magliana]].<ref>{{cita news|url = http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/14_marzo_15/summit-orzinuovi-capretti-sgozzati-santini-bruciati-soldi-magliana-d1f2c6ca-ac27-11e3-a415-108350ae7b5e.shtml | titolo =Esplora il significato del termine: Il summit a Orzinuovi tra capretti sgozzati «santini» bruciati e soldi della MaglianaIl summit a Orzinuovi tra capretti sgozzati «santini» bruciati e soldi della Magliana | pubblicazione = bresciatoday | data = 15 aprile 2014 | accesso = 16 novembre 2016}}</ref><ref>{{cita news| url = http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-lumezzane-ndrangheta-mafia.html | titolo = L'ombra della 'ndrangheta tra Brescia e Lumezzane: a febbraio il processo, Droga, armi e rapine: le mani della ‘ndrangheta sulla provincia“ | pubblicazione = bresciatoday | data = 15 settembre 2015 | accesso = 16 novembre 2016}}</ref>
Dal processo è scaturito il processo Mamerte, ancora in corso, tra gli imputati Giuseppe Piromalli (1963).<ref>{{cita news| url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/16/brescia-processo-alla-ndrangheta-della-valtrompia-tra-summit-droga-e-infiltrazioni-nelleconomia-legale/2854704/ | titolo =Brescia, processo alla “‘Ndrangheta della Valtrompia”. Tra summit, droga e infiltrazioni nell’economia legale | pubblicazione = ilfattoquotidiano | data = 16 novembre 2016 | accesso = 16 novembre 2016}}</ref>
L'11 marzo [[2019]] vengono arrestate 19 persone tra la [[Calabria]] e la [[Lombardia]], accusate a vario titolo di danneggiamento, riciclaggico, estorsione e associazione mafiosa. Operavano tra le [[Province italiane|province]] di [[Provincia di Bergamo|Bergamo]] e [[Provincia di Brescia|Brescia]] e sarebbero riconducibili ai [['Ndrina De Stefano|De Stefano]]<ref name="BergamoBrescia2019"/>.
Il 9 novembre [[2023]] si conclude l'operazione "Glicine-Acheronte" e tra i diversi arrestati figura Mario Megna, dell'omonima 'ndrina crotonese a cui è stato chiuso il piccolo negozio di alimentari di un campeggno a Sirmione. Tra i piani c'era anche di aprire una sala slot<ref name = "Garda2023">{{cita news| url = https://www.corrieredellacalabria.it/2023/11/09/ndrangheta-sul-garda-chiuso-un-locale-raggiunto-da-una-interdittiva/ |titolo = ‘Ndrangheta sul Garda: chiuso un locale raggiunto da una interdittiva |pubblicazione = corrieredellacalabria.it |data = 9 novembre 2023|accesso=20 dicembre 2023}}</ref>.
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!width="200"|Attività illecite
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|[[Lumezzane]] || [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]]<ref name="pag136"/>, Randò, Monea, Cordoma ||
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|[[Padenghe]] || [['Ndrina Pesce|Pesce]]<ref name = "Garda2023"/>, || Latitanza<ref name = "Garda2023"/>
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=== Provincia di Como ===
[[File:'Ndrangheta in Provincia di Como (2017).jpg|thumb|'Ndrangheta in Provincia di Como (2017)]]
La prima presenza mafiosa risale agli anni '50 quando si insediarono nel comasco ndranghetisti di [[Giffone]], in [[Provincia di Reggio Calabria]].
Tra il [[1965]] e il [[1975]] con il provvedimento del [[soggiorno obbligato]] nella provincia di Como arrivano 44 boss
Nascono quindi le prime locali a [[Como]], Socco (frazione di [[Fino Mornasco]]), [[Cermenate]] e [[Mariano Comense]].
Dagli anni '70 fino al [[1992]] il territorio del comasco ed in parte della [[Brianza]] ha conosciuto la presenza del boss [[Franco Coco Trovato]] di [[Marcedusa]] che in quegli mise in piedi una rete di narcotraffico insieme a [[Giuseppe Flachi]] di [[Milano]] e ad [[Antonio Papalia]] di [[Buccinasco]] ([[Provincia di Milano]]). Con i soldi ricavati dal traffico di droga diventa proprietario di ristoranti e pizzerie
Nello stesso periodo [[Giuseppe Mazzaferro]] di [[Marina di Gioiosa Jonica]], dal soggiorno obbligato a [[Cornaredo]] ([[Provincia di Milano]]) inizia a gestire un clan creando o presenziando in tutta la [[Lombardia]] in ben 16 locali di cui 6 in [[Provincia di Como]].<ref name="pag136"/>
Negli anni '90 viene messo in piedi un traffico di eroina proveniente dalla Turchia che veniva spacciata tra [[Como]], [[Saronno]], [[Fino Mornasco]] e [[Rovellasca]] dalla famiglia Spinella-Ottinà<ref name="Filippini2018">{{cita news|
Sarà poi il pentito Antonio Bruno a svelare che tra i vertici dell'organizzazione c'erano proprio Diego Spinella e Francesco e Rocco Giovanni Ottinà che importavano 100 chili di eroina al mese ad un prezzo tra i 33 milioni
Nel [[1994]] con l'operazione
Nel [[2004]], nel
Nel [[2010]] con l'operazione [[Operazione Crimine-Infinito|Infinito]] e l'omonimo processo vengono svelati e confermati l'esistenza dei locali di [[Canzo]]-Asso, [[Cermenate]], [[Erba (Italia)|Erba]] e [[Mariano Comense]]
A Canzo era capo-locale il [[santista]] Luigi Vona e si era recentemente distaccato dal locale di [[Erba (Italia)|Erba]], comandato da Pasquale Giovanni Varca.
Il 18 novembre [[2014]] si conclude l'operazione
Il 18 febbraio [[2016]] si conclude l'operazione
Il 25 gennaio [[2017]] vengono arrestate Fortunato Bartone (già in carcere) ritenuto vicino al clan Galati di [[Cabiate]], Marcello Stagno e Rocco Gatto ritenuto affiliato al ''Locale di Seregno'' accusate di avre pratico usura a [[Mariano Comense]] negli ultimi 3 anni e considerati vicini ai [[Galati]] di [[Cabiate]].<ref name="Mariano2">{{cita news|url = http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/01/23/news/monza_ndrangheta_usura-156669074/ |titolo = 'Ndrangheta, tre arresti per usura in Brianza. Il comandante dei
Il 26 settembre [[2017]] continua un nuovo ramo dell'operazione
Il 19 aprile [[2019]] si conclude il primo grado del processo condannando il capo Giuseppe Morabito a 18 anni di carcere e gli altri imputati arrivando ad un totale di 100 anni di carcere. Il Comune di Cantù ha deciso di non costituirsi parte civile durante il processo in quanto secondo loro sarebbero solo atti di [[bullismo]]<ref>{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/19/como-100-anni-di-condanne-ai-rampolli-della-ndrangheta-forte-antimafia-le-istituzioni-locali-che-hanno-minimizzato-non-fanno-bella-figura/5123321/ |titolo = Como, 100 anni di condanne per associazione mafiosa”. Forte (Antimafia): “Per il Comune era bullismo, ma è ‘ndrangheta” |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 19 aprile 2019|accesso = 20 aprile 2019}}</ref>.
A luglio [[2018]] il processo Insubria condanna in appello diversi componenti della locale di Fino Mornasco e Cermenate<ref name
Il 6 dicembre [[2018]] viene arrestato a [[Temara]] in [[Marocco]] Angelo Filippini, comasco originario di [[Seminara]], vicino ai Spinella-Ottinà del comasco fino agli '90, latitante da 22 anni e condannato a oltre 11 anni di carcere per traffico di [[eroina]] proveniente dalla Turchia<ref name="Filippini2018"/><ref name="Spinella2018"/><ref>{{cita news|
Il 19 luglio [[2019]] muore a 85 anni Salvatore Muscatello condannato a 16 anni di carcere che scontava agli arresti domiciliari. Durante la riunione per la decisione del Mastro Generale della Lombardia sostenne la candidatura vincente di Pasquale Zappia<ref>{{cita news| url = https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_luglio_23/11-lombardia-t14txtcorriere-web-milano-89f8168c-acd9-11e9-8470-d02c1b58748e.shtml |titolo = La ’ndrangheta a Como: il funerale del padrino e l’ascesa dei nuovi boss |pubblicazione = corriere.it| data = 23 luglio 2019|accesso = 23 luglio 2019}}</ref>.
{| class="wikitable"
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!width="200"|Attività illecite
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|[[Appiano Gentile]]<ref name="pag136"/> || Mazzaferro<ref name="pag136"/> ||
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|[[Bregnano]]<ref name="k" /><ref name="Chindamo">{{cita news| url = http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_novembre_04/mafia-ndrangheta-voghera-reggio-calabria-clan-cosche-voghera-ferrentino-chindamo-lamari-106847d8-a264-11e6-9bbc-76e0a0d7325e.shtml | titolo = «A quello io lo spacco come legna» Le mani delle cosche su Voghera |autore= Andrea Galli|pubblicazione = corriere.it |data = 4 novembre 2016 |accesso = 12 novembre 2016}}</ref> || Chindamo-Lamari<ref name="Chindamo"/> || Traffico di droga, riciclaggio
|-
|[[Cabiate]]
|-
|[[Cantù]]<ref name="cantu2017"/><ref name="cantu2"/> || [['Ndrina Morabito|Morabito]] || traffico di cocaina,<ref name="cantu2017"/> estorsione
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|[[Canzo]]<ref name="infinito"/> || ||
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|[[Cermenate]]<ref name="pag136"/><ref name="infinito"/>
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|[[Erba (Italia)|Erba]]<ref name="infinito"/>
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|[[Fino Mornasco]]<ref name="pag136"/>
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|[[Mariano Comense]]<ref name="pag136"/><ref name="infinito"/>
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|[[Mozzate]]
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|[[Rovellasca]]
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|[[Senna Comasco]]<ref name="pag136"/>
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=== Provincia di Cremona ===
{{quote|una ’ndrangheta degli affari, economicamente dinamica, operativa, catalizzata ed attratta dalla grande o piccola commessa, dal guadagno, dal profitto e dalla speculazione|Studio di "Mafia ed economia in Lombardia" di CROSS e CGIL del 2024}}
L’[[Indice di penetrazione mafiosa]] nella provincia si attesta al livello 3 su 5 con monopolio della 'ndrangheta<ref>{{cita news| url = https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/448712/la-presenza-mafiosa-in-provincia-cresce-ndrangheta-dominante.html |titolo = La presenza mafiosa in provincia cresce: «’Ndrangheta dominante»
|pubblicazione =laprovinciacr.it/|data = 19 giugno 2024| accesso = 16 maggio 2025}}</ref>.
È ancora in corso il processo ''Pesci'' contro esponenti dei Grande Aracri che opererebbero a [[Mantova]] e [[Cremona]].<ref name="ReferenceC">{{cita news|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/26/ndrangheta-processo-pesci-sedici-a-giudizio-in-5-scelgono-labbreviato/2408818/|titolo = 'Ndrangheta, processo Pesci: sedici a giudizio. In 5 scelgono l’abbreviato|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 26 gennaio 2016|accesso = 26 gennaio 2016}}</ref><ref name="fatto">{{cita news|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/16/mantova-la-ndrangheta-controlla-territorio-fra-pizzo-incendi-e-zona-grigia/2837031/|titolo = Mantova, “la 'ndrangheta controlla territorio”. Fra pizzo, incendi e zona grigia|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 16 giugno 2016|accesso = 19 giugno 2016}}</ref>.
A inizio [[2018]] si conclude l'operazione Stige, in cui vengono arrestati diversi esponenti dei [['Ndrina Farao|Farao-Marincola]], di cui 4 a Cremona coinvolti in diverse attività illecite in Calabria, Emilia-Romagna e Germania<ref>{{cita news|url = https://www.cremonaoggi.it/2018/01/09/maxioperazione-contro-la-ndrangheta-169-arresti-di-cui-4-nel-cremonese/ |titolo = Maxioperazione contro la 'ndrangheta: 169 arresti di cui 4 nel cremonesee |pubblicazione = cremonaoggi.it|data = 9 gennaio 2018|accesso = 16 ottobre 2018}}</ref>.
Secondo le indagini Francesco Lamanna sarebbe il referente del cremonese dei [[Grande Aracri]]<ref>{{cita news | url = https://www.corrieredellacalabria.it/regione/item/225888-ndrangheta-nel-nord-italia-e-i-legami-con-la-calabria-parla-il-pentito-salvatore-muto/ | titolo = 'ndrangheta nel nord Italia e i legami con la Calabria: parla il pentito Salvatore Muto | pubblicazione = | data = 19 febbraio 2020 | accesso = 20 febbraio 2020 | dataarchivio = 20 febbraio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200220140023/https://www.corrieredellacalabria.it/regione/item/225888-ndrangheta-nel-nord-italia-e-i-legami-con-la-calabria-parla-il-pentito-salvatore-muto/ | urlmorto = sì }}</ref>.
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!width="200"|Attività illecite
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=== Provincia di Lecco ===
Nel [[1975]] viene creato il locale di [[Calolziocorte]] con a capo, l'ora pentito, Raffaele Iaconis.<ref>{{cita web|url = http://liberamb.altervista.org/quel-ramo-del-lago-di-polsi-la-ndrangheta-calolziocorte/|titolo = Quel ramo del lago di Polsi. La 'ndrangheta a Calolziocorte|pubblicazione = liberamb.altervista.org/|accesso = 13 ottobre 2021|urlarchivio = https://archive.is/20160222222256/http://liberamb.altervista.org/quel-ramo-del-lago-di-polsi-la-ndrangheta-calolziocorte/}}</ref>
Negli anni '90 l'operazione ''Wall Street'' conferma per la prima volta la presenza della 'ndrina capeggiata da [[Franco Coco Trovato]] tra la provincia di Lecco e di Como nonché l'omonima sentenza condanna all'ergastolo il medesimo.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/16/milano-esplose-la-guerra-di-mafia.html|titolo=E A MILANO ESPLOSE LA GUERRA DI MAFIA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=16 giugno 1993|accesso=26 marzo 2025}}</ref>
Nel [[1996]] nell'operazione ''Fiori della notte di San Vito 2''<ref>[https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/11/26/Cronaca/NDRANGHETA-97-ORDINI-CUSTODIA-IN-LOMBARDIA_142000.php Milano, 26 nov. -(Adnkronos)- A due anni e mezzo dall'operazione ''Fiori della notte di San Vito'', che nel giugno '94 sgomino' una 'famiglia' 'ndraghetista stanziata in Lombardia con 376 arresti, il clan di Giuseppe Mazzaferro, la Criminalpol lombarda , quella calabrese, la]</ref><ref>[https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/11/26/Cronaca/NDRANGHETA-97-ORDINI-CUSTODIA-IN-LOMBARDIA-2_144200.php (Adnkronos) - Le dichiarazioni di Foti avrebbero trovato, a detta degli investigatori, il 'conforto' delle confessioni di altri arrestati nell'operazione originaria, che si sono poi dissociati, e circa 300 punti concreti di riscontro. Nel clan Mazzaferro Foti rivestiva]</ref> finisce implicato il presunto vangelista Bartolomeo Mandaglio del locale di Calolziocorte<ref name="Calolzio">{{cita news|url = https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/ndrangheta-calolziocorte-1.418225|titolo = Calolzio e la 'Ndrangheta, una storia lunga 40 anni. La cosca nacque nel '75|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 20 novembre 2014|accesso = 16 ottobre 2018|dataarchivio = 17 ottobre 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181017123558/https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/ndrangheta-calolziocorte-1.418225|urlmorto = sì}}</ref>.
Il 18 novembre [[2014]] si conclude l'operazione "Insubria": vengono arrestate 40 persone, di cui alcune presunte affiliate al locale di [[Calolziocorte]] in [[provincia di Lecco]].<ref name="milano.repubblica.it"/><ref name="milano.corriere.it"/><ref name="antimafiaduemila.com"/>. A capo ci sarebbe Antonino Mercuri “Pizzicaferro, Marco Condò invece sarebbe il [[mastro di giornata]] e altri membri con dote di [[santista]], [[vangelista]] e trequartino<ref name="Calolzio"/>. A luglio [[2018]] il processo Insubria condanna in appello diversi componenti della locale di Calolziocorte oltre che di Fino Mornasco e Cermenate<ref name="processoInsubria"/>.
Il 9 febbraio [[2021]] vengono arrestati nell'operazione "Cardine Metal Money", coordinata dalla Distrettuale Antimafia di Milano, 18 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode fiscale, autoriciclaggio, usura ed estorsione, tra cui Cosimo Vallelonga (1951), Paolo Valsecchi e Vincenzo Marchio<ref>{{cita web| url = https://www.gdf.gov.it/it/gdf-comunica/notizie-ed-eventi/comunicati-stampa/anno-2021/febbraio/operazione-cardine-2013-metal-money |titolo = Operazione Cardine – Metal Money|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 9 febbraio 2021| accesso = 19 dicembre 2023}}</ref>. Il 24 ottobre 2023 la corte di cassazione annulla il processo con rinvio per le accuse di associazioni a delinquere di stampo mafioso<ref>{{cita web| url = https://www.leccoonline.com/notizie/79154/cardine-metal-money-per-gli-ermellini-non-e-associazione |titolo = Cardine-Metal Money: per gli Ermellini non è associazione |pubblicazione = lecconloine.com|data = 24 ottobre 2023| accesso = 19 dicembre 2023}}</ref><ref>{{cita web| url = https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/venti-anni-di-condanna-a-cosimo-vallelonga-non-e-associazione-mafiosa-3f1917f9 |titolo = Venti anni di condanna a Cosimo Vallelonga: "Non è associazione mafiosa" |pubblicazione = ilgiorno.it|data = 25 ottobre 2023| accesso = 19 dicembre 2023}}</ref>
Il 26 settembre [[2023]] si conclude l'operazione "Karphatos" in cui è stata notificata una misura cautelare a Beniamino Bianco, ex commerciale dell'azienda municipalizzata dei rifiuti della provincia di Lecco che avrebbe assunto gli affiliati delle 'ndrine di [[Petronà]] (Provincia di Catanzaro) tra cui Danilo Monti, Claudio Gentile (Valmadrera) e Vincenzio Marchio (Calolziocorte), tutti e 3 condannati nel processo ''Cardine Metal Money'' del [[2021]]<ref>{{cita web| url = https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/silea-ndrangheta-beniamino-bianco-32d83f81 |titolo = L’infiltrato della ‘ndrangheta in Silea: “Faceva assumere affiliati” nella municipalizzata |pubblicazione = ilgiorno.it|data = 26 settembre 2023| accesso = 19 dicembre 2023}}</ref>.
{| class="wikitable"
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!width="200"|Attività illecite
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|[[Ballabio]]
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|[[Calolziocorte]]
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| [[Castello Brianza]]<ref>{{cita news | url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/18/ndrangheta-40-arresti-in-lombardia-ripresa-cerimonia-affiliazione/1217921/ |titolo = ‘Ndrangheta, 40 arresti in Lombardia. Ripreso il conferimento della “Santa” |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it |data = 18 novembre 2014 |accesso = 10 maggio 2018}}</ref> ||
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|[[Colico]]
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|[[Galbiate]] || [['Ndrina Bubbo|Bubbo]]<ref>{{cita news | url = https://www.casadellalegalita.org/index.php/speciali-liguria/savona-e-prov/gullace-a-c/11721-borghetto-dove-la-ndrangheta-c-e-dagli-anni-sessanta-passando-da-liguria-2000-ed-ancora | titolo = Borghetto, dove la 'ndrangheta c'è dagli anni Sessanta, passando da “Liguria 2000” ed ancora | pubblicazione = casadellalegalita.org | data = 10 novembre 2015 | accesso = 20 ottobre 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20211019220415/https://www.casadellalegalita.org/index.php/speciali-liguria/savona-e-prov/gullace-a-c/11721-borghetto-dove-la-ndrangheta-c-e-dagli-anni-sessanta-passando-da-liguria-2000-ed-ancora | urlmorto = sì }}</ref>, [['Ndrina Trovato|Trovato]] || (Oversize 2006)
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|[[Olginate]]
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|[[Valmadrera]]
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=== Provincia di Lodi ===
Nel [[2013]] con l'operazione
<ref>{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/15/lodi-campi-coltivati-a-mais-sopra-cava-della-ndrangheta/236642/ |titolo = Lodi, campi coltivati a mais sopra la cava della ‘ndrangheta |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 15 giugno 2013| accesso = 18 ottobre 2018}}</ref><ref>{{cita news| url = https://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/06/05/899526-ndrangheta-arrestati-imprenditori-indagini-rifiuti-sudmilano.shtml |titolo = Colpo alla 'ndrangheta: terremoto nel mondo del movimento terra |pubblicazione = ilgiorno.it|data = 15 giugno 2013| accesso = 18 ottobre 2018}}</ref>.
Da questa operazione sono scaturite le operazioni
Il 19 maggio [[2016]] viene catturato a Lodi dopo un anno di latitanza Angelo Romeo, affiliato agli [['Ndrina Alvaro|Alvaro]]; è accusato di traffico di droga internazionale<ref>{{cita news| url = https://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/latitante-cosca-ndrangheta-angelo-romeo-fiamme-gialle-1.2175429 |titolo = Catturato a Lodi latitante della 'ndrangheta |pubblicazione = ilgiorno.it|data = 19 maggio 2016| accesso = 18 ottobre 2018}}</ref>.
A
Il 29 novembre [[2017]] viene arrestato a [[Lodi Vecchio]], nell'ambito dell'operazione
Il 5 dicembre [[2018]] nell'ambito dell'operazione
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=== Provincia di Mantova ===
La presenza nella provincia è da far risalire agli anni '80 del secolo scorso: Vi sono gli Oliverio originari della frazione ''Pompa'' di [[Cutro]], i [['Ndrina Ferrazzo|Ferrazzo]] di [[Mesoraca]] e degli [['Ndrina Arena|Arena]] e dei [['Ndrina Nicoscia|Nicoscia]] di [[Isola Capo Rizzuto]]<ref name ="anni8090">‘Ndrangheta e impresa mafiosa a Mantova. Le conseguenze sull'economia locale, Patrizia Lodetti, Cross Vol.4 N°1 (2018) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-10249, p.56-57</ref>.
Dagli anni '90 comincia l'espansione da [[Reggio Emilia]] dei [[Grande Aracri]]<ref name ="anni8090"/>.
Dal terzo rapporto trimestrale [[2016]] dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'[[Università degli Studi di Milano]] viene menzionata la presenza di esponenti di 'ndrangheta ad oggi evidenziata dal raddoppiamento rispetto all'anno precedente dei numeri di reati di estersione e incidenti intimidatori.<ref name="fatto" />
Da segnalare inoltre che è ancora in corso il processo Pesci contro esponenti dei [[Grande Aracri]] che operavano a [[Mantova]] e [[Cremona]].<ref name="ReferenceC"/>
Il 27 settembre [[2017]] un troncone del processo Aemilia condanna Nicolino Grande Aracri insieme ad altre 9 persone per estorsione, detenzione abusiva di armi e associazione mafiosa, reati commessi tra il mantovano e Cremona.<ref>{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/21/ndrangheta-a-mantova-10-condanne-28-anni-di-carcere-al-boss-grande-aracri/3869399/ |titolo = ‘Ndrangheta a Mantova, 10 condanne: 28 anni di carcere per il boss Grande Aracri |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 27 settembre 2018 |accesso = 28 marzo 2018}}</ref><ref>{{cita news| url = https://www.ilgiorno.it/mantova/cronaca/ndrangheta-condanne-1.3412261 |titolo = 'Ndrangheta a Mantova, dieci condanne per 109 anni di carcere |pubblicazione = ilgiorno.it|data = 21 settembre 2018 |accesso = 28 marzo 2018}}</ref>
Nell'operazione Grimilde conclusasi il 25 giugno [[2019]] emergerebbe anche l'infiltrazione dei [['Ndrina Grande Aracri|Grande Aracri]] in storiche aziende del [[Oryza sativa|riso]] come Riso Roncaia di [[Castelbelforte]] e [[Riso Scotti]] la truffa per l'ottenimento di fondi europei attraverso l'[[Agenzia per le erogazioni in agricoltura]]<ref name="Grimilde2019">{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/26/ndrangheta-le-mani-del-clan-grande-aracri-sul-riso-mantovano-truffa-allunione-europea-da-7-milioni-di-euro/5281683/ |titolo = ‘Ndrangheta, le mani del clan Grande Aracri sul riso mantovano: “Truffa all’Unione europea da 7 milioni di euro” |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it |data=26 giugno 2019|accesso=26 giugno 2019}}</ref>.
<!-- Nominare op Aemilia -->
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!width="200"|Attività illecite
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|[[Bagnolo San Vito]] || [['Ndrina Grande Aracri|Grande Aracri]] || Edilizia, estorsione (2009-2012)
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| rowspan="2" |[[Borgo Virgilio]] || [['Ndrina Grande Aracri|Grande Aracri]] || Edilizia, estorsione (2009-2012)
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| [['Ndrina Ferrazzo|Ferrazzo]]<ref name="anni80" /> ||
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|[[Campitello]] || [['Ndrina Grande Aracri|Grande Aracri]] || Edilizia (2012)
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|[[Castelbelforte]] || [['Ndrina Grande Aracri|Grande Aracri]]<ref name="Grimilde2019"/> || Truffa sui fondi europei (Grimilde del 2019)<ref name="Grimilde2019"/>
|-
|[[Curtatone]] || [['Ndrina Ferrazzo|Ferrazzo]]<ref name ="anni80">‘Ndrangheta e impresa mafiosa a Mantova. Le conseguenze sull'economia locale, Patrizia Lodetti, Cross Vol.4 N°1 (2018) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-10249, p.58</ref> ||
|-
|[[Suzzara]] || [['Ndrina Oliverio|Oliverio]]<ref name ="anni80"/> ||
|-
|[[Viadana]] || [['Ndrina Arena|Arena]]<ref name ="anni80"/>, [['Ndrina Nicoscia|Nicoscia]]<ref name ="anni80"/> ||
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|}
=== Provincia di Monza e Brianza ===
[[File:'ndrangheta in Provincia di Monza e Brianza (2017).jpg|thumb|'ndrangheta in Provincia di Monza e Brianza (2017), in blu i [[locale ('ndrangheta)|locali]] e in giallo le 'ndrine]]
I [[locale ('ndrangheta)|locali]] della provincia accertati sono il locale di [[Seregno]] che sarebbe attivo sin dalla fine degli anni '80 con a capo Cosimo Priolo, secondo l'indagine
Quest'ultimo locale in particolare aveva come esponenti: Ulisse Panetta con il ruolo di "contabile" e dote di [[santista|Santa]] che dopo l'operazione
Nel [[2012]] l'operazione Ulisse colpisce il locale e a marzo [[2016]] l'omonimo processo commina diverse condanne, tra cui a Rocco Cristello, cugino dell'omonimo boss ucciso nel [[2008]] e considerato capo-locale, Claudio Formica considerato capo-società; processo che solo un anno prima stava per saltare per
Nel [[2010]], l'operazione
Dopo l'arresto ed il pentimento del capo locale di [[Giussano]] Antonino Belnome, il nuovo capo-locale diventa Micheal Panajia, originario di [[Sant'Ilario dello
Il
Il nuovo capo locale di [[Seregno]] fu un certo Cosimo Priolo.<ref name
Dal quel momento il reggente della [['ndrina]] dei Cristello, secondo Belnome, sarebbe Valeriano Siragusa, arrestato insieme ad altri 8 elementi della sua organizzazione per traffico di droga tra Seregno, Giussano e Mariano Comense, tra cui anche Domenico ed Emanuele Cristello il 30 novembre [[2015]].<ref>{{cita news|
L'ultimo evento giunto alle cronache dopo l'operazione Infinito che colpì tutta la [[Lombardia]], nella [[provincia di Monza e Brianza]] è del 30 novembre [[2015]] quando con l'operazione dei [[Carabinieri]]
I 9 operavano anche nella provincia di Milano e Como.<ref name
La droga veniva venduta a [[Seregno]], [[Giussano]] e [[Mariano Comense]], a [[Seregno]] un bar e una sala giochi erano usati come logistica.<ref name
La corte
Il 26 gennaio [[2016]] la [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Milano]] arresta il chirurgo plastico Arturo Sgrò e il carrozziere Ignazio Marrone, accusati di essere membri degli [['Ndrina Iamonte|Iamonte
Ormai dal [[2008]] nell'area di [[Seregno]] per le famiglie dei Cristello e degli Stagno, intercettando Paolo De Luca affiliato alla [['ndrina distaccata]] degli Stagno a [[Seregno]] ed in contatto con i [['Ndrina Mancuso|Mancuso]] di [[Limbadi]] ([[Provincia di Vibo Valentia|VV]]) si delineano i rapporti tesi, tra cui gli omicidi di Rocco Stagno e Rocco Cristello. In occasione dell'uscita di carcere di Umberto Cristello il 18 febbraio [[2016]] De Luca insieme ad un sodale prendono in considerazione la venuta di uomini dalla [[Calabria]] a sostegno del conflitto con la famiglia rivale. Queste intercettazioni il 26 giugno [[2017]] portano alla richiesta di una nuova misura cautelare nei suoi confronti.<ref>{{cita news|url= http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_gennaio_15/boss-invisibile-seregno-che-vuole-fare-guerra-brianza-paolo-de-luca-ndrangheta-a67c8450-db08-11e6-8da6-59efe3faefec.shtml |titolo= Il «boss invisibile» di Seregno che vuole fare la guerra in Brianza |pubblicazione= corriere.it|data = 26 gennaio 2017|accesso=
Il 26 settembre [[2017]] si conclude un nuovo ramo dell'operazione Infinito: vengono arrestate 24 persone, tra cui presunti affiliati al Locale di Limbiate, un imprenditore ed
Il 9 maggio [[2018]] si conclude l'operazione ''Ignoto 23'' in cui a Fortunato Calabrò (uno di coloro che
Il 2 agosto [[2018]] vengono sequestrati a Orlando De Masi affiliato dal [[2010]] al locale di [[Giussano]] beni del valore di 2 milioni di euro tra cui la sua residenza a [[Motta Visconti]], la villa di [[Santa Caterina dello Ionio]] e i capannoni di [[Zelo Surrigone]] in cui si sono svolti incontri di [['ndrangheta]]<ref>{{cita news| url = http://www.milanotoday.it/cronaca/sequestro-demasi-ndrangheta.html
Il 9 ottobre [[2018]] al tribunale penale federale di [[Bellinzona]] comincia il processo contro Cosimo Leotta residente a [[Bienne]] in [[Svizzera]], e facente parte del locale di [[Giussano]], nonché tramite dei [['Ndrina
Il 25 ottobre [[2023]] si conclude l'operazione ''Hydra'' vengono arrestati anche elementi degli Iamonte di Desio<ref name="hydra2023"/><ref name="ProcessoHydra2024"/>
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| [[Desio]]
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|[[Giussano]]
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|[[Lentate sul Seveso]]
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|[[Limbiate]]<ref name="Seregno2017"/><ref name="Seregno2017bis"/>
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|[[Muggiò]]<ref name="Senago"/> ||
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|[[Seregno]]<ref name="Seregno2017"/><ref name="Seregno2017bis"/>
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| [[Vimercate]]
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=== Provincia di Pavia ===
Nel [[1981]] viene rapito l'imprenditore [[Giuliano Ravizza]] durato 3 mesi e rilasciato dopo aver ottenuto un riscatto di 4 miliardi di [[lira italiana|lire]]. Tra gli arrestati figurò [[Giuseppe Nirta]] che lavorava come bidello in un istituto tecnico di Voghera. Fu condannato a 27 anni di carcere<ref name ="SequestroRavizza">{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/23/ndrangheta-morto-in-carcere-a-parma-il-boss-giuseppe-nirta-stava-scontando-lergastolo/7075413/ |titolo = Ndrangheta, morto in carcere a Parma il boss Giuseppe Nirta: stava scontando l’ergastolo |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 23 febbraio 2023|accesso = 24 febbraio 2023}}</ref>.
[[File:'ndrangheta in Provincia di Pavia (2017).jpg|thumb|'ndrangheta in Provincia di Pavia (2017)]]
Ad oggi, grazie all'operazione Notte dei fiori di San Vito del [[1994]], si conosce l'esistenza del Locale di Pavia, la cui esistenza viene nuovamente accertata dall'operazione Infinito del [[2010]], il capo-locale fino ad allora era Francesco Bertucca.
Da questa operazione si scopre anche l'esistenza del Locale di Voghera.
Con l'operazione ed il seguente processo Infinito vengono arrestati e condannati Giuseppe "Pino" Neri capo della massima struttura di vertice di ndrangheta in Lombardia e l'ex direttore sanitario dell'[[Azienda sanitaria locale|Asl]] di [[Pavia]] Carlo Chiriaco.<ref>{{cita news|
Il 3 novembre [[2016]] si conclude l'operazione Lex dei carabinieri che porta all'arresto di 49 persone, di cui 9 a Voghera, presunte affiliate dei Chindamo-Ferrentino e dei Lamari, entrambe insediate a [[Voghera]] con contatti con la cosca madre di [[Laureana di Borrello]], ed accusati di traffico di armi e droga. Il capo sarebbe stato Marco Ferrentino che diramava gli ordini del fratello Alessandro in carcere nipoti del più noto Giosuè Chindamo
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|[[Vigevano]]
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|[[Voghera]]<ref name="Chindamo"/>
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|[[Sondrio]] || [[
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=== Provincia di Varese ===
{{Citazione|Emanuele si comanda Lonate, Mario comanda Sant'Agostino e Cidonio comanda Ferno|Intercettazione di Antonia Versaci, Krimisa 2019<ref name="Krimisa2019">{{cita news|url = https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/04/news/milano_la_morsa_della_ndrangheta_sull_aeroporto_di_malpensa_34_custodie_cautelari-230294531/?ref=RHPPBT-BH-I230294637-C4-P5-S1.4-T1|titolo = Milano, le mani della 'ndrangheta su Malpensa: 34 custodie cautelari, coinvolto ex sindaco del Varesotto|pubblicazione = repubblica.it|data = 4 luglio 2019|accesso = 4 luglio 2019}}</ref>}}
==== Anni '50/60/70 - Le origini ====
Il primo capobastone di rilievo ad arrivare in Lombardia è ''Giacomo Zagari'' di [[San Ferdinando (Italia)|San Ferdinando]] nel [[1954]], della [[piana di Gioia Tauro]]. Vive per un periodo a [[Malnate]] e poi si trasferisce a [[Buguggiate]]<ref name="blunotte"/>.
Nel [[1997]] viene affiliato al locale di Lonate il siciliano Emanuele De Castro<ref name="siciliano1997">{{cita news|url = https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_ottobre_04/papa-boss-ndrangheta-cosi-l-ho-convinto-pentirsi-e0e522da-e6e2-11e9-9d63-abc92eac7ace.shtml|titolo = «Mio padre boss della 'ndrangheta. Così l’ho convinto a pentirsi»|pubblicazione = corriere.it|data = 6 ottobre 2019|accesso = 6 ottobre 2019}}</ref>.
==== Anni 2000 - Bad Boys - La faida di Lonate Pozzolo e la reggenza Rispoli ====
All'inizio degli anni [[2000]] avvengono una serie di omicidi riconducibili alla gestione del comando della Locale di [[Legnano]]-[[Lonate Pozzolo]], in particolare l'omicidio di Domenico Scafidi residente a [[Busto Arsizio]]<ref>{{Cita web|url=https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/prestiti-disinvolti-a-imprese-della-ndrangheta-con-i-soldi-pubblici-banca-progetto-in-amministrazione-giudiziaria/ar-AA1sPL8H|titolo=«Prestiti disinvolti a imprese della ‘ndrangheta con i soldi pubblici»: Banca Progetto in amministrazione giudiziaria|sito=www.msn.com|accesso=24 ottobre 2024}}</ref> e ucciso a [[Dairago]] nel dicembre [[2004]]<ref>{{cita news|url = https://www.varesenews.it/2011/08/ndrangheta-ernestino-rocca-arrestato-per-l-omicidio-scafidi/110159/|titolo = 'Ndrangheta, Ernestino Rocca arrestato per l’omicidio Scafidi|pubblicazione = varesenews|data = 25 aprile 2009|accesso = 5 luglio 2019}}</ref>, l'omicidio di Alfonso (Ucciso a [[Lonate Pozzolo]] nel [[2006]])<ref>{{cita news| url = https://www.linkiesta.it/it/article/2012/02/21/tra-milano-e-malpensa-la-mafia-e-alla-conquista/5368/ | titolo = Tra Milano e Malpensa, la mafia è alla conquista |pubblicazione = l'inkiesta|data = 21 febbraio 2012|accesso = 5 luglio 2019}}</ref> e Cataldo Murano, di Giuseppe Russo, di Antonino Grasta (ucciso nel [[2000]]), di Aloisio Cataldo ucciso a [[San Giorgio su Legnano]] ma residente a [[Reggio Emilia]] e genero di Giuseppe Farao<ref>{{cita news|url = https://www.varesenews.it/2009/04/ndrangheta-la-mini-faida-che-insanguino-legnano/180438/|titolo = 'Ndrangheta, la mini-faida che insanguinò Legnano|pubblicazione = varesenews.it|data = 25 aprile 2009|accesso = 5 luglio 2019}}</ref>
==== L'operazione Infinito del 2010 ====
Secondo i risultati delle indagini conseguenti all'operazione Infinito del [[2010]], dagli anni '90 esisterebbe il locale di Lonate-Legnano a cavallo tra la provincia di Varese e Milano con a capo Vincenzo Rispoli<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/banca-progetto-soldi-ndrangheta-maurizio-ponzoni-u1aahia7|titolo=Banca Progetto e i soldi alla ‘ndrangheta: il ruolo chiave di Maurizio Ponzoni, l’agevolatore delle cosche|sito=Il Giorno|data=24 ottobre 2024|lingua=it|accesso=24 ottobre 2024}}</ref> e riconducibile alla criminalità crotonese di [[Cirò]] ed alle 'ndrine dei [['Ndrina Farao|Farao-Marincola]]<ref name="Ndrangheta, Boccassini: Più di 500 affiliati in Lombardia" /><ref name="repubblica"/><ref name="antimafia"/>.
==== Oggi - Le operazioni Atlantic, Ossessione, Krimisa e Hydra ====
Il 15 ottobre [[2018]] si conclude l'operazione "Atlantic" che porta all'arresto di 15 persone accusate a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana e hashish), i cui proventi sarebbero stati reinvestiti nel bar Atlantic e nel bar Rafael del parco comunale di [[Lonate Pozzolo]] ed in un'area di parcheggio a [[Ferno]], nei pressi di [[Malpensa]]<ref name="Atlantic2018">{{cita news|url = https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/lonate-pozzolo-ndrangheta-arresti-1.4241394|titolo = Lonate Pozzolo, maxi-blitz contro la 'ndrangheta: 15 arresti / VIDEO|pubblicazione = ilgiorno.it|data = 15 ottobre 2018|accesso = 15 ottobre 2018}}</ref>.
Il 29 gennaio [[2019]] si conclude l'operazione "Ossessione" della [[Guardia di Finanza]] che porta all'arresto di 25 persone, tra cui presunti esponenti dei [['Ndrina Mancuso|Mancuso]] in sodalizio con criminali [[Albania|albanesi]] (Elisabeta Kotja), e narcos [[colombia]]ni, [[venezuela]]ni (Clara Ines Garcia Rebolledo) e [[Repubblica Dominicana|dominicani]] per un traffico internazionale di droga tra cui [[cocaina]] e [[hashish]] [[Albania|albanese]] e [[Marocco|marocchina]] e con il criminale Giuseppe Campisi insieme ai [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]] per l'[[Provincia di Milano|hinterland]] di [[Milano]] e Carlo Cuccia e Ivo Menotta come custodi delle armi a [[Tradate]]<ref name="ilfatto2"/>.
Il 4 luglio [[2019]] si conclude l'operazione "Krimisa", partita da una denuncia di un imprenditore, un unicum, con 34 ordinanze di custodia cautelare tra cui nei confronti di presunti esponenti della Locale di [[Legnano]]-[[Lonate Pozzolo]] e a diverso titolo accusate di associazione mafiosa, danneggiamento, estorsione, minacce, detenzione e porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un'inchiesta legata in particolar modo alla gestione economica di alcuni parcheggi vicino all'[[aeroporto di Malpensa]] (''Malpensa Car Parking'', ''Parking Volo Malpensa'', e il sequestro di oltre la metà delle quote della società ''Star Parkings'') e possibili legami con l'ex sindaco di [[Lonate Pozzolo]] Danilo Rivolta a cui avrebbero fornito un pacchetto di voti in cambio di un assessorato per la nipote del defunto Alfonso Murano (28 febbraio [[2006]] a [[Ferno]]) affiliato al locale. Tra gli indagati il consigliere comunale di [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli D'Italia]] di [[Ferno]] Enzo Misiano, il coordinatore regionale dei Cristiano-Popolari Peppino Falvo ed un perito della Procura di [[Busto Arsizio]]<ref name="Krimisa2019"/><ref>{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/04/ndrangheta-in-lombardia-la-procuratrice-della-dda-indagini-e-arresti-ma-e-tutto-come-10-anni-fa-padroni-del-territorio/5300743/|titolo = 'Ndrangheta: politica e affari nel Varesotto, 34 arresti. Cosche puntavano a Malpensa|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 4 luglio 2019|accesso = 4 luglio 2019}}</ref><ref>{{cita news|url = http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/07/04/ndrangheta-cosche-puntavano-a-malpensa_a68a799d-0ba4-40e5-9e90-fdb6d2d2504c.html|titolo = 'Ndrangheta in Lombardia, la procuratrice della Dda: “Indagini e arresti, ma è tutto come 10 anni fa. Padroni del territorio”|pubblicazione = ansa.it|data = 4 luglio 2019|accesso = 4 luglio 2019}}</ref>. Ad ottobre diventa collaboratore di giustizia il [[sicilia]]no Emanuele De Castro, il quale avrebbe avuto il ruolo di caposocietà<ref name="siciliano1997"/>. Il 30 novembre [[2021]] il processo Krimisa condanna in appello Mario Filippelli a 16 anni di carcere e Vincenzo Rispoli a 14 anni e 8 mesi Vincenzo Rispoli<ref>{{cita news|url = https://www.varesenews.it/2021/11/la-corte-dappello-conferma-le-pene-la-ndrangheta-lonate-ferno/1406063/|titolo = La Corte d’Appello conferma le pene per la 'ndrangheta di Lonate e Ferno|pubblicazione = varesenews.it|data = 30 novembre 2021|accesso =1º dicembre 2021}}</ref>.
L'11 febbraio [[2022]] vengono arrestate 15 persone dalla [[Guardia di Finanza]] di [[Milano]], [[Varese]] e [[Verona]], imprenditori vicini agli [['Ndrina Arena|Arena]] e ai [['Ndrina Nicoscia|Nicoscia]] accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso e che erano riusciti ad accaparrarsi gli appalti di manutenzione di [[Rete Ferroviaria Italiana]] in [[Lombardia]], [[Veneto]], [[Abruzzo]], [[Lazio]], [[Sicilia]] e [[Campania]] con false assunzioni ed evasione fiscale. Le società erano attive nel varesotto e ad [[Isola Capo Rizzuto]]<ref>{{cita news|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/11/la-ndrangheta-nei-cantieri-ferroviari-rfi-di-mezza-italia-15-arresti-faro-sui-principali-appaltatori-cera-piano-per-spartirsi-commesse/6490031/|titolo = “La 'ndrangheta nei cantieri ferroviari Rfi di mezza Italia”: 15 arresti. Faro sui principali appaltatori: “C’era piano per spartirsi commesse”|pubblicazione = ilfattoquotidiano.it|data = 11 febbraio 2022|accesso = 12 febbraio 2022}}</ref><ref>{{cita news|url = https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/02/11/ndrangheta-infiltrata-in-lavori-rete-ferrovie-15-arresti_ffbaef5d-8ccf-44f3-901e-f6aa50e31d2e.html|titolo = 'Ndrangheta infiltrata in lavori rete ferrovie, 15 arresti|pubblicazione = ansa.it|data = 11 febbraio 2022|accesso = 12 febbraio 2022}}</ref><ref>{{cita news|url = https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_febbraio_11/rfi-cantieri-ferrovie-infiltrati-ndrangheta-societa-di-comodo-15-arresti-b59148ec-8b14-11ec-8ff0-286fb7a9f896.shtml|titolo = Rfi, i cantieri delle ferrovie infiltrati dalla 'ndrangheta con società «di comodo» e false assunzioni: 15 arresti|pubblicazione = corriere.it|data = 11 febbraio 2022|accesso = 12 febbraio 2022}}</ref>.
Il 25 ottobre [[2023]] si conclude l'operazione "Hydra": vengono arrestati anche elementi della locale di Lonate Pozzolo tra cui Massimo Rosi già menzionato nell'operazione ''Bad Boys'' del 2009<ref name="hydra2023"/><ref name="ProcessoHydra2024" /> e ''Hole''<ref name="Legnano-Lonate2024" /><ref>{{Cita web|url=https://www.citynow.it/reggio-calabria-operazione-galassia-gup-rinvia-giudizio-16-persone-scommesse-online/|titolo=Scommesse online, operazione 'Galassia' a Reggio: Gup rinvia a giudizio 16 persone|autore=Renato Pesce|sito=CityNow|data=4 luglio 2024|lingua=it|accesso=24 ottobre 2024}}</ref>.
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|[[Dairago]] || || Omicidio
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|[[
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|[[Lonate Pozzolo]]<ref name="Atlantic2018"/> || [['Ndrina Farao|Farao-Marincola]] || Traffico di droga e spaccio (2018<ref name="Atlantic2018"/>, Hydra 2023<ref name="hydra2023"/><ref name="ProcessoHydra2024" />), riciclaggio (2018)<ref name="Atlantic2018"/>, legami con la politica (Krimisa, 2019)<ref name="Krimisa2019"/>
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|[[San Giorgio su Legnano]] || || Omicidio
|}
== Cultura di massa ==
=== Cinema e televisione ===
*[[Anime nere (film 2014)|''Anime Nere'']] (2014), film in parte ambientato a Milano e provincia
*''[[Le mani dentro la città]]'' (2014), serie tv
*''[[Lo spietato (film 2019)|Lo spietato]]'' (2019), film
*''[[Bang Bang Baby]]'' (2022), Serie tv
* ''[[Il Padrino e lo scrittore]]'', docufilm di Marco Tagliabue e prodotto da [[Radiotelevisione Svizzera]] sulle attività illecite del pentito Antonino Belnome in [[Brianza]]<ref>{{cita news| url = https://www.varesenews.it/2023/01/ferno-boss-pentito-racconta-lndrangheta/1536220/ |titolo = A Ferno il boss pentito racconta l’ndrangheta |pubblicazione = varesenews.it|data = 9 gennaio 2013 |accesso = 9 gennaio 2023}}</ref><ref>{{cita web| url = https://www.rsi.ch/la1/programmi/cultura/storie/documentari/Il-Padrino-e-lo-scrittore-13971310.html |titolo = Il Padrino e lo scrittore !pubblicazione = rsi.ch |data = |accesso = 9 gennaio 2023}}</ref> (2022)
=== Narrativa ===
*''[[Crimine Infinito]]'' (2021), romanzo
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro| | [[
* {{cita libro| | [[
* {{cita libro| | [[Enzo Ciconte]] | 'Ndrangheta padana | 2010 | [[Rubbettino Editore]] | [[Cosenza]] |isbn= 978-88-6190-087-5 |p= 217|cid=Ciconte}}
* {{Cita libro| | [[Gianni Barbacetto]] |coautori= [[Davide Milosa]] | Le mani sulla città | 2011 | [[Chiare Lettere]] |isbn= 88-8101-373-8| Milano|cid=Barbacetto, 2011}}
* {{cita libro | cognome= dalla Chiesa| nome= Nando|wkautore= Nando dalla Chiesa| coautori = Martina Panzarasa | titolo= Buccinasco: La 'ndrangheta al Nord| editore= Arnoldo Mondadori Editore| città=Milano| anno= 2012 }}
* {{cita web|url=http://www.consiglio.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/d7377ba5-03e1-4fb7-a5e6-175a949f7996/Monitoraggio+del+fenomeno++mafioso+in+Lombardia+-+Parte+I+COMPLETO.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=d7377ba5-03e1-4fb7-a5e6-175a949f7996|titolo=Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia - Parte I|autore=Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’[[Università degli Studi di Milano]]|sito=consiglio.regione.lombardia.it}} ([http://www.consiglio.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/f17c53ff-334a-4002-85ac-d8e2563a521d/Sintesi+Monitoraggio+Lombardia.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=f17c53ff-334a-4002-85ac-d8e2563a521d sintesi])
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== Voci correlate ==
* [['Ndrangheta
* [['Ndrangheta in Italia]]
* [[Camera di controllo della Lombardia|Lombardia]] - Struttura in Lombardia
* [[Lombardia]]
* [[Operazioni delle forze dell'ordine contro la 'ndrangheta]]
{{Lombardia}}
{{'Ndrangheta}}
{{Portale|Lombardia}}
[[Categoria:'Ndrangheta per area amministrativa|Lombardia]]
[[Categoria:Criminalità in Lombardia]]
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