Oceano (divinità): differenze tra le versioni

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|nome italiano = Oceano
|nome = Ὠκεανός
|immagine = Oceanus at (Trevi fountain).JPGjpg
|didascalia = Oceano raffigurato come statua nel contesto della [[Fontana di Trevi]], in cui si trova nella nicchia centrale
|epiteto = "Origine degli dei"
|sesso = Maschiomaschio
|prima apparizione =
|professionerazza = [[Titano (mitologia)|Titano]]
}}
Nella [[mitologia greca]], '''Oceano''' ({{lang-grc|Ὠκεανός|OkeanòsŌkeanós}}) è un personaggio della [[mitologia grecatitani|titano]], figlio di [[Urano (divinità)|Urano]] (il cielo) e di [[Gea]] (la terra)<ref>[http://www.theoi.com/Text/HesiodTheogony.html Esiodo, ''Teogonia'', 116 e 134 su theoi.com.] (In inglese)</ref><ref>[http://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html Pseudo-Apollodoro, ''Biblioteca'', libro I. 1. 3 su theoi.com.] (In inglese)</ref>, sposo della sorella [[Teti (titanide)|Teti]], con cui generò le tremila ninfe marine o [[Oceanine]] e i tremila fiumi o [[Potamoi]]<ref>[[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'' [https://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Hes.+Th.+337 337–345, 366–370].</ref>.
 
== Etimologia ==
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== Mitologia ==
[[File:Mosaïque Oceanos.jpg|thumbminiatura|Oceano|sinistra]]
[[File:Museo archeologico nazionale delle Marche, Ancona, 2023 12 26 - 113.jpg|miniatura|Oceano ([[Museo archeologico nazionale delle Marche]], [[Ancona]])]]
[[Omero]] chiama Oceano ''l'origine degli dei'' (''θεῶν γένεσις'')<ref>[[Iliade]], XIV, 201</ref> e ''l'origine di tutti'' (''γένεσις πάντεσσι'')<ref>Iliade, XIV, 246</ref>; egli era una divinità fluviale simile a poseidone ma più forte e con lo stesso nome veniva designato sia il [[fiume]] (o corso d'acqua) che il dio, ciò che del resto si usava fare anche per le altre divinità fluviali<ref>Tanto nell'Iliade (XIV, 245-246) che nell'[[Odissea]] (XII, 1) s'incontra l'espressione ''ποταμοῖo Ὠκεανοῦ'' o ''ποταμοῖo Ὠκεανοῖo'' = "del fiume Oceano"</ref>. [[Esiodo]] pare distinguere le acque fluviali dalle acque salate introducendo per quest'ultime [[Ponto (divinità)|Ponto]], divinità non menzionata da Omero e in generale raramente citata.
 
Oceano aveva un'inesauribile potenza generatrice, non diversamente dai fiumi, nelle cui acque si bagnavano le fanciulle greche prima delle nozze, e che perciò erano considerati come i capostipiti di antiche famiglie. Oceano però non era un dio fluviale comune, perché il suo non era un fiume comune. Quando tutto aveva avuto già origine da lui, esso continuò a scorrere agli estremi margini della terra, rifluendo in se stesso, in un circolo ininterrotto. I fiumi, i torrenti e le sorgenti, anzi il mare stesso, continuavano a scaturire dal suo corso vasto e potente<ref>Iliade, XXI, 196-197: "Oceano, dal quale scaturiscono tutti i fiumi e tutto il mare e tutte le fonti e i grandi pozzi"</ref>. Anche quando il mondo stava già sotto il dominio di [[Zeus]], egli solo poté rimanere al suo posto primitivo, oltre al quale si credeva si estendesse solo il buio, conosciuto col nome di [[Erebo]].
[[Omero]] chiama Oceano ''l'origine degli dei'' (''θεῶν γένεσις'')<ref>[[Iliade]], XIV, 201</ref> e ''l'origine di tutti'' (''γένεσις πάντεσσι'')<ref>Iliade, XIV, 246</ref>; egli era una divinità fluviale simile a poseidone ma più forte e con lo stesso nome veniva designato sia il [[fiume]] (o corso d'acqua) che il dio, ciò che del resto si usava fare anche per le altre divinità fluviali<ref>Tanto nell'Iliade (XIV, 245-246) che nell'[[Odissea]] (XII, 1) s'incontra l'espressione ''ποταμοῖo Ὠκεανοῦ'' o ''ποταμοῖo Ὠκεανοῖo'' = "del fiume Oceano"</ref>.
 
Tuttavia non fu solo Oceano a rimanere nel suo luogo primitivo. Ad esso era legata la dea [[Teti (titanide)|Teti]], che giustamente veniva chiamata ''madre''. Possiamo dunque capire perché Omero dice che questa prima coppia già da molto tempo si asteneva dal procreare<ref>Iliade, XIV, 206-207</ref>. Che i due lo facessero per ira reciproca, è una motivazione naturale in quel genere di racconti antichissimi; ma se la procreazione primordiale non avesse avuto fine, neanche il nostro mondo avrebbe avuto consistenza, né un limite rotondo, né un corso circolare che rifluiva in se stesso. Ad Oceano rimase dunque soltanto la facoltà di fluire in circolo, di alimentare le sorgenti, i fiumi e il mare - e la subordinazione al potere di Zeus.
Oceano aveva un'inesauribile potenza generatrice, non diversamente dai fiumi, nelle cui acque si bagnavano le fanciulle greche prima delle nozze, e che perciò erano considerati come i capostipiti di antiche famiglie.
Oceano però non era un dio fluviale comune, perché il suo non era un fiume comune. Quando tutto aveva avuto già origine da lui, esso continuò a scorrere agli estremi margini della terra, rifluendo in se stesso, in un circolo ininterrotto. I fiumi, i torrenti e le sorgenti, anzi il mare stesso, continuavano a scaturire dal suo corso vasto e potente<ref>Iliade, XXI, 196-197: "Oceano, dal quale scaturiscono tutti i fiumi e tutto il mare e tutte le fonti e i grandi pozzi"</ref>.
Anche quando il mondo stava già sotto il dominio di [[Zeus]], egli solo poté rimanere al suo posto primitivo, oltre al quale si credeva si estendesse solo il buio, conosciuto col nome di Erebo.
 
Oltre che da Omero e da Esiodo, Oceano è ricordato da diversi autori classici greci, tra i quali [[Pindaro]] ed [[Eschilo]]<ref>Eschilo - [[Prometeo incatenato (Eschilo)|Prometeo Incatenato]] - trad.italiana on-line di Ettore Romagnoli [http://www.filosofico.net/promincateneschilo42.htm Eschilo: Prometeo incatenato (testo completo)] (cercare nel testo "Ocèano"; [[Prometeo]] era un discendente di Oceano)</ref>. Oceano è anche uno dei protagonisti del poema [[La Trasimenide]] di [[Matteo dall'Isola]].
Tuttavia non fu solo Oceano a rimanere nel suo luogo primitivo. Ad esso era legata la dea [[Teti (titanide)|Teti]], che giustamente veniva chiamata ''madre''.
Possiamo dunque capire perché Omero dice che questa prima coppia già da molto tempo si asteneva dal procreare<ref>Iliade, XIV, 206-207</ref>. Che i due lo facessero per ira reciproca, è una motivazione naturale in quel genere di racconti antichissimi; ma se la procreazione primordiale non avesse avuto fine, neanche il nostro mondo avrebbe avuto consistenza, né un limite rotondo, né un corso circolare che rifluiva in se stesso.
Ad Oceano rimase dunque soltanto la facoltà di fluire in circolo, di alimentare le sorgenti, i fiumi e il mare - e la subordinazione al potere di Zeus.
 
Un ramo della mitologia moderna (meno approfondita ma anche più conosciuta) attribuisce a Oceano e Teti anche la discendenza di [[Stige (dea)|Stige]] e [[Asopo (mitologia)|Asopo]] (anch'esso dio fluviale) e attribuisce a Oceano il ruolo di "più antico dei titani". In questo ruolo, è a volte assimilato a [[Ofione]], primo re dei titani in alcune versioni della mitologia<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Titan/TitanOkeanos.html|titolo=Okeanos|accesso=22 dicembre 2021}}</ref>.
Oltre che da Omero e da Esiodo, Oceano è ricordato da diversi autori classici greci, tra i quali [[Pindaro]] ed [[Eschilo]]<ref>Eschilo - [[Prometeo incatenato (Eschilo)|Prometeo Incatenato]] - trad.italiana on-line di Ettore Romagnoli [http://www.filosofico.net/promincateneschilo42.htm] (cercare nel testo "Ocèano"; [[Prometeo]] era un discendente di Oceano)</ref>. Oceano è anche uno dei protagonisti del poema [[La Trasimenide]] di [[Matteo dall'Isola]].
 
A differenza dei suoi fratelli, Oceano non prese parte alla [[titanomachia]], e non fu quindi imprigionato nel [[Tartaro (mitologia)|Tartaro]].
Un ramo della mitologia moderna (meno approfondita ma anche più conosciuta) attribuisce a Oceano e Teti anche la discendenza di [[Stige (dea)|Stige]] e [[Asopo (mitologia)|Asopo]] (anch'esso dio fluviale) e attribuisce a Oceano il ruolo di "più antico dei titani".
 
== Iconografia ==
Oceano è raffigurato nei mosaici romani come un uomo barbuto e anziano a torso nudo, semicoperto da un manto e con due chele di granchio tra i capelli bagnati. A volte è accompagnato dalla sposa Teti. La testa di Oceano con la bocca aperta è spesso raffigurata nei tombini di raccolta delle acque, di cui il più famoso rimasto è la romana [[bocca della verità]]<ref>{{Cita pubblicazione |url=https://www.academia.edu/536737/The_Mouth_of_Truth_and_the_Forum_Boarium_Oceanus_Hercules_and_Hadrian |autore=Fabio Barry |titolo=The ‘Mouth of Truth’ and the Forum Boarium: Oceanus, Hercules, and Hadrian |rivista=The Art Bulletin |volume=93 |numero=1 |pp=7-37 |anno=2011 |lingua=en}}</ref>.
Oceano persiste anche nell'iconografia cristiano-bizantina del [[battesimo di Cristo]], di cui un esempio è la cupola del [[Battistero degli ariani]] a Ravenna, Oceano era di solito raffigurato presso i piedi immersi del Cristo, come simbolo del fiume Giordano e di tutte le acque fluviali.
 
==Genealogia (Esiodo)==
Secondo [[Esiodo]], i figli di Oceano e Teti, ebbero i tremila fiumi, erano circa tremila (tra i quali nomina il [[Nilo]], il [[Po]], il [[Danubio]] e diversi fiumi greci più corti), ede altrettantele figlie dettetremila [[Oceanine]]<ref>Esiodo - [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]] - trad.italiana on-line di Adalinda Gasparini - v.534-583 {{cita web |url=http://www.alaaddin.it/Teogonia/Teogoniatesto.html |titolo=Copia archiviata |accesso=25 aprile 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101015134924/http://www.alaaddin.it/Teogonia/Teogoniatesto.html |dataarchivio=15 ottobre 2010 }}</ref><ref>[{{Cita web |url=http://www.readme.it/libri/Classici%20Greci/Teogonia.shtml |titolo=Esiodo - Teogonia - trad.italiana on-line di Patrizio Sanasi] |accesso=8 maggio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305043601/http://www.readme.it/libri/Classici%20Greci/Teogonia.shtml |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
{{Genealogia dei Titani}}
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{{chart| | | | | | | | | | | |URA |y|GAI |~|~|~|~|~|~|~|~|~|y|PON|URA=[[Urano (mitologia)|Urano]]|GAI=[[Gea (mitologia)|Gaia]]|PON=[[Ponto (mitologia)|Ponto]]}}
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{{chart|!|OCE |y|TET | | | |HYP |y|THE | | | | |CRI |y|EUR|OCE='''OCEANO'''|TET=[[Teti (titanide)|Teti]]|HYP=[[Iperione (mitologia)|Iperione]]|THE=[[Teia (mitologia)|Teia]]|CRI=[[Crio]]|EUR=[[Euribia]]}}
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== Note ==
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==Collegamenti esterni==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://bifrost.it/ELLENI/1.Teogonia/01-Okeanos.html|Progetto Bifröst: Ōkeanos padre, Tethýs madre - Il mito omerico della creazione}}
 
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[[Categoria:Titani]]
[[Categoria:Divinità fluviali della religione greca| ]]