Loreto Aprutino: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Loreto Aprutino
|Panorama = loretoap1.jpg
|Didascalia = Panorama del centro storico
|Bandiera = Loreto_Aprutino-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Loreto Aprutino-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado 2 = Pescara
|Amministratore locale = Renato Mariotti
|Partito = [[lista civica]] Loreto 2030
|Data elezione = 16-5-2023
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Catignano]], [[Civitaquana]], [[Civitella Casanova]], [[Collecorvino]], [[Moscufo]], [[Penne (Italia)|Penne]], [[Pianella]], [[Picciano]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1699
|Nome abitanti = loretesi, lauretani, rotesi (in dialetto)
|Patrono = [[san Zopito]]
|Festivo = lunedì dopo Pentecoste
|PIL = {{formatnum:104.5}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref name="PIL">{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/economia/2023/04/20/comuni-piu-ricchi-italia-2023|titolo=I Comuni più ricchi d’Italia sulla base delle dichiarazioni dei redditi|pubblicazione=Sky TG24|data=20 aprile 2023}}</ref>
|PIL procapite = {{formatnum:14676.4}} [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref name="PIL" />
|Mappa = Map of comune of Loreto Aprutino (province of Pescara, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Loreto Aprutino nella provincia di Pescara
}}
'''Loreto Aprutino''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pescara]] in [[Abruzzo]], ed è uno dei centri principali dell'[[area Vestina]].
La cittadina, di origini [[Vestini|vestine]], divenne sotto i [[Normanni]] una cittadella fortificata.
== Storia ==
{{senza fonte|Il territorio di Loreto Aprutino e l'intera area vestina hanno restituito materiali litici inquadrabili nel Paleolitico superiore e ricollegabili alla più antica frequentazione umana dell'area. Il sito fu abitato da epoca remota come testimoniano le ricerche condotte dal barone Giovanni Battista Leopardi, con lo scavo delle celebri necropoli italiche di Colle Fiorano e Farina-Cardito. Le prime notizie storiche documentate risalgono all’872 quando il gastaldo Allone vende a Romano, Abbate di San Clemente a Casauria, due corti, una presso Tocco da Casauria e l’altra nel Pennese, in località ''Ocretanum'' unitamente alle chiese di Santa Giusta e San Florenzio ricevendo in cambio due cavalli e 300 soldi}}.
Le prime notizie certe del ''Castrum Laureti'' di probabile fondazione [[Longobardi|longobarda]] risalgono al [[IX secolo]] e successivamente fu ampliato dai [[Normanni]]: pare che nella seconda metà dell'[[XI secolo]] fosse, infatti, feudo di Drogone (detto Tasso, Tassio, Tascione o Tassione), fratello del conte [[Roberto I di Loritello]] e nipote di [[Roberto il Guiscardo]]<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1066|volume=VI}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1090 sub voce "Carpineto"|volume=VI}}</ref>. Sicuramente nel [[1097]] è feudo del normanno Guglielmo di Tascione, figlio del suddetto Drogone<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1097 sub voce "Casauria"|volume=VI}}</ref>. Nel 1192 il papa Celestino III, della famiglia degli Orsini, ammonisce Bernardo conte di Loreto e sua moglie Maria per aver annesso ai loro possedimenti la Chiesa di S. Maria ''de Plano'' di proprietà del Monastero di San Bartolomeo di Carpineto. Fu sede di contea sin dal secolo XII, con ''Joczelinus'', figlio di Boemondo II conte di [[Manoppello]], che teneva anche ''[[Città Sant'Angelo|Civitatem Sancti Angeli]]'', ''[[Collecorvino|Collem Corbinum]]'' e ''[[Spoltore|Spentarum]]''<ref>v. [[Catalogus Baronum]], v. in ''Cronisti e scrittori sincroni della dominazione normanna nel regno di Puglia…'', Napoli, 1845, Storia della monarchia, Normanni, Vol. I, p. 604 a cura di Giuseppe Del Re, Domenico del Re.</ref>.
Nel 1252 Corrado IV di Svevia, re di Germania e di Sicilia, concede a Federico di Antiochia la contea di Loreto. Questi ne prende possesso dopo aver assediato il Castello che resisteva alla disposizione reale. <br>
Nel secolo successivo con ''Govitosa'' di Loreto passa per matrimonio ai [[D'Aquino (famiglia)|D'Aquino]] dai quali viene ceduta agli [[Hohenstaufen]] e dopo essere appartenuta dal 1252 a [[Federico di Antiochia]], con l'arrivo degli Angioini viene concessa a Raoul de Soissons che vi annetteva altre località limitrofe<ref>v. ''Castiglione a Casauria. Note di Storia'' e ''Accademia Pontaniana. I registri della Cancelleria angioina ricostruiti da Riccardo Filangieri con la collaborazione degli archivisti napoletani'', vol. II p. 83 n. 292 e p. 260 n. 101.</ref>; fu poi riacquisita dagli Aquino nella prima metà del XIV secolo e nel 1452 per matrimonio di [[Antonella d'Aquino|Antonella]] ultima erede di questa famiglia con [[Innico I d'Avalos]] passò a questa [[D'Avalos|famiglia]]. <br>
Nel 1429 [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II]], aveva concesso all'università di Loreto il privilegio di allestire la fiera annuale della durata di 15 giorni da tenersi nel periodo dell'Assunzione della Vergine e nel 1460 si era difesa dagli attacchi di [[Jacopo Piccinino]]<ref>Luigi Ercole, ''Dizionario topografico-alfabetico portatile, in cui sono descritte tutte le città, terre, ville regie e baronali, giurisdizioni e diocesi della provincia di Teramo'', Teramo 1804, p. 57.</ref>.<br>
Acquistata nel 1569 dai [[D'Afflitto]] passò ancora per matrimonio sul finire del secolo XVIII ai [[Caracciolo]] quindi ai Chiola. Alla fine dell'Ottocento, con l'[[unità d'Italia]], per distinguerla da altre località omonime, cambiò nome da Loreto in quello attuale con riferimento alla [[provincia di Teramo]] ([[Aprutium]]) cui appartenne fino alla creazione nel 1927 della [[provincia di Pescara]] cui fu annessa. Durante la prima guerra mondiale diversi giovani soldati partirono per il fronte<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alessandro Morelli|url=https://www.academia.edu/94383398/Personaggi_di_Loreto_Aprutino_Arturo_Micolitti_1899_1921_Soldato_della_Grande_Guerra_Intorno_alla_storia_del_Monumento_ai_Caduti|titolo=Personaggi di Loreto Aprutino. Arturo Micolitti (1899-1921) Soldato della Grande Guerra. Intorno alla storia del Monumento ai Caduti |data=5 gennaio 2023}}</ref>.
=== Simboli ===
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 9 ottobre 1925.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1840|titolo=Loreto Aprutino|accesso=2025-03-03|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'azzurro, con una vasca di marmo bianco dalla quale sorge una pianta di lauro, al naturale, accostata da due [[Colomba (araldica)|colombe]] d'argento, poggianti sull'orlo della vasca, contromiranti ed imbeccanti un ramo di lauro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone, concesso con DPR del 13 marzo 1975<ref name="ACS"/>, è un drappo tagliato di bianco e di azzurro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Loreto Aprutino 09.jpg|thumb|left|upright|Facciata della chiesa parrocchiale di San Pietro]]
[[File:Loreto Aprutino 19.jpg|thumb|left|upright|Castello Amorotti]]
[[File:Loreto Aprutino 26.jpg|thumb|left|upright|Ingresso alla chiesa di San Francesco]]
=== Architetture religiose ===
* Abbazia parrocchiale di [[San Pietro Apostolo]]: è la chiesa parrocchiale, situata in posizione dominante sul borgo. Se ne hanno notizie già dalla seconda metà dell'[[XI secolo]]<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1066; sub anno 1090 sub voce "Loreto di Penne"|volume=VI}}</ref>, ma l'aspetto attuale è rinascimentale, frutto della ricostruzione nel [[1551]] per volere dell'abate Giovanni Battista Umbriani. L'ingresso della chiesa è segnato da un portico cinquecentesco in laterizio, diviso in tre campate da volte a crociera che conclude la prospettiva di via del Baio. Il portico è ornato da stemmi di vescovi regnanti, e nell'angolo estremo da eleganti trifore con colonnine in pietra che permettono un affaccio sul centro storico.<ref>{{Cita web|url=http://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-71-pescara/citta-3706-loreto-aprutino/8405-chiesa-di-san-pietro-apostolo/|titolo=Chiesa di San Pietro Apostolo}}</ref> Un portale rinascimentale in pietra permette l'accessi alla chiesa e si articola in tre navate, terminando con un'abside semicircolare. Le navate laterali sono ulteriormente ampliate da una teoria di cappelle laterali affrescate, tra le quali figura l'ottocentesca cappella di [[San Zopito]]. Il campanile è separato dalla struttura ed è una tozza torre a tre livelli, dei quali l'ultimo è di proporzioni leggermente inferiori e contiene la cella dell'orologio civico.
* Chiesa di [[San Francesco d'Assisi]]: il complesso conventuale è del [[XIII secolo]], con portale gotico strombato, sulla facciata terminante a rettangolo. Il portale è l'unico elemento originale della chiesa, trasformata nel [[XVI secolo]]. Il campanile cinquecentesco è una torre svettante del maestro Antonio da Lodi, che lavorò anche ai campanili del teramano, tra i quali quello del [[Duomo di Teramo]]: caratteristico è il tiburio ottagonale della cima con una cuspide conica. L'interno della chiesa ad aula unica è del [[1729]], con l'organo di Adriano Fedri.
[[File:Loreto Aprutino 21.jpg|thumb|upright=0.7|Chiesa di San Giuseppe]]
[[File:Loreto Aprutino - Chiesa di Santa Maria in Piano 06.jpg|thumb|upright|Chiesa di Santa Maria in Piano]]
* [[Chiesa di Santa Maria in Piano]]: si trova fuori dal centro, ed è uno dei monumenti più interessanti del paese. Fu costruita nel [[IX secolo]] circa sopra il tempio di [[Giano]], in possesso dell'abate Bertario di [[Montecassino]]. Ne secoli successivi fu contesa tra Montecassino e l'[[abbazia di San Bartolomeo]] di Carpineto, fino a quando non subentrò nella diocesi di Penne, e fu restaurata con un bel ciclo di affreschi quattrocenteschi, e ulteriormente ampliata in epoca rinascimentale, nel [[1558]] per volere dell'abate Umbriani. Furono apportati interventi sul portale principale, con la costruzione di uno laterale, l'aggiunta dell'abside poligonale con il cupolone a tiburio ottagonale, e infine il portico della facciata, nonché il campanile di Antonio da Lodi. La struttura è costituita da un corpo longitudinale a navata unica, suddivisa nelle campate da arconi ogivali, che oltre a sorreggere la copertura del tetto, creano un effetto scenico d'insieme; la tipologia è quella dell'arco diaframma. Ciò che colpisce della chiesa è il ciclo di affreschi quattrocenteschi, dei quali il più noto è il ''Giudizio Universale'' (1429); esso segue una doppia linea di lettura, dal basso verso l'alto, e da destra verso sinistra. Sul primo asse si incontrano [[San Francesco d'Assisi]], [[San Domenico]] e [[Sant'Agostino]] inginocchiati ai piedi degli strumenti della [[Passione di Gesù|Passione]], sopra i quali campeggia [[Cristo]] in Maestà dentro una mandorla, retta da quattro angeli in volo.<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=pitturaPe&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuPiMe2101&tom=101/|titolo=Affreschi - Chiesa di Santa Maria in Piano|accesso=20 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180924190710/http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=pitturaPe&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuPiMe2101&tom=101%2F|dataarchivio=24 settembre 2018|urlmorto=sì}}</ref> In basso a sinistra dell'asse centrale si trova una scena rara, il cosiddetto "ponte del Capello"<ref>Corrado Gizzi, ''Il ponte del capello. Elementi della tradizione islamica e della «Visione» di Alberico nella poesia di Dante'', Ianieri, 2008. ISBN 9788888302461</ref>, raffigurante al di sopra di un fiume di pece un ponte che si restringe fino a diventare della consistenza di un capello sottile: solo poche anime che riescono ad attraversarlo sono accolte da un angelo traghettatore; la scena potrebbe essere stata ispirata alla filosofia dello [[zoroastrismo]]. L'angelo è [[San Michele Arcangelo]], mentre pesa le anime, insolitamente vestito di abiti bizantini, con la tonsura; alle sue spalle si trova il giardino paradisiaco con la Torre del Paradiso, con [[San Pietro]] che custodisce le chiavi d'ingresso, affiancato da Tre Patriarchi. Sulla parete destra dell'affresco doveva esserci il Giardino delle Delizie, con la rappresentazione dell'Inferno con i dannati, dove rimane visibile un frammento di leone. Sul secondo livello ci sono sempre San Francesco, San Domenico e Sant'Agostino in ginocchio, con schiere di beati del Vecchio e Nuovo Testamento, affiancati da cinque angeli musici.
*Chiesa di [[San Biagio]]: piccola chiesa di epoca rinascimentale situata all'interno del centro storico, realizzata in mattoni presenta un piccolo campanile a cipolla, anch'esso in laterizio.<ref>{{Cita web |url=http://www.italianostrapenne.org/index.php?option=com_content&view=article&id=172:loreto-aprutino-qchiesa-di-san-biagio-esterniq&catid=41:territorio&Itemid=67 |titolo=Loreto Aprutino "Chiesa di San Biagio - esterni" |accesso=8 giugno 2019}}</ref>
*(ex) Chiesa di [[San Giuseppe]]: si trova nel centro, risalente al [[XIII secolo]], modificata però nel periodo rinascimentale. Durante la [[seconda guerra mondiale]] la chiesa fu bombardata e oggi è visibile solo la parte dell'altare, riccamente affrescata, con il campanile turrito accanto.<ref>{{Cita web |url=http://www.comitatoabruzzesedelpaesaggio.com/2010/02/uno-scempio-al-giorno-8/ |titolo=USG#8 – CHIESA/PARCHEGGIO DI LORETO APRUTINO |accesso=8 giugno 2019}}</ref>
*Chiesa conventuale di [[Santa Maria del Carmine]]: detta anche della "Beata Vergine del Monte Carmelo" si trova fuori dal centro, appartenente a un complesso monastico del [[1583]], intitolata a "Santa Maria della Visitazione", e poi nel [[1628]] affidata ai Carmelitani.<ref>{{Cita web|url=http://www.prefettura.it/pescara/contenuti/Loreto_aprutino_beata_maria_vergine_del_monte_carmelo-58696.htm/|titolo=Loreto Aprutino Beata Maria Vergine del Monte Carmelo|accesso=29 giugno 2017|dataarchivio=22 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220922231950/http://www.prefettura.it/pescara/contenuti/Loreto_aprutino_beata_maria_vergine_del_monte_carmelo-58696.htm|urlmorto=sì}}</ref> Ha un aspetto barocco all'interno, e una facciata in pietra rinascimentale con portico alla base di accesso. Tra le opere d'arte vi sono il [[tabernacolo]] ligneo con la ''Crocifissione tra Cinque Santi'' del 1586, una trla della ''Madonna col Bambino e San Francesco''. Il tabernacolo poggia sopra un basamento intarsiato a disegni rettangolari; un ordine di colonnine tortili inquadra alcune nicchie e una porticina decorata da fregio floreale a fondo scuro, sopra la quale in lunetta, è incastonata l'immagine del Padre Eterno. Una fascia di elementi decorativi media il passaggio ad una balaustra di fitte colonnine e pilastrini sulla quale poggia il secondo ordine, digradante rispetto al primo, di intarsi rettangolari, colonnine e nicchie, sormontato a sua volta da un'altra piccola balaustra, che fa da raccordo al piano d'appoggio sulla cupola costolonata.
*Chiesa di Santa Maria ''de Recepto'': la chiesa più antica di Loreto, oggi conservatasi abbastanza fedelmente nella struttura originale; risalirebbe al [[VI secolo]]. Nel [[1090]] era dipendenza, in quanto già sua cappella, della chiesa di S. Pietro<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1090 sub voce "Loreto di Penne"|volume=VI}}</ref>. Nell'interno a cappella vi è un pregevole altare della Madonna col Bambino. L'esterno è in muratura; l'ingresso in stile romanico si trova sul lato destro, poiché la chiesa non possiede facciata.
=== Architetture militari e civili ===
*[[Castello Chiola]]: fu costruito dai [[Normanni]] nell'[[XI secolo]]; successivamente nel XV fu feudo dei [[Cantelmo]] e dei [[Caracciolo]], fino a passare alla famiglia Chiola, che lo fece ristrutturare come palazzo gentilizio.<ref>{{Cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/pescara/loreto.htm/|titolo=Castello Chiola|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160621224921/http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/pescara/loreto.htm|dataarchivio=21 giugno 2016}}</ref> Attualmente è un albergo-ristorante. Ha struttura di un palazzo fortificato con tracce delle torri angolari nei robusto bastioni. Il resto della struttura, rivestita in mattone cotto, è abbellita da un ingresso ad arco a tutto sesto gigantesco. Gli interni sono stati cambiati per l'adattamento ad albergo, tranne le cantine, che conservano le classiche volte a crociera e i robusti pilastri. Sul castello circola una curiosa leggenda del fantasma della principessa Sharan, vissuta all'epoca dei Normanni, che infesterebbe la struttura.
*Castello Amorotti: si trova vicino al castello Chiola, e risale al [[XIX secolo]], costruito in stile [[neogotico]]. La piccola struttura ospita il Museo dell'Olio ed è caratterizzato da una torre poligonale a ottagono, con le classiche merlature e beccatelli delle architetture aragonesi.
*Palazzo Guanciali: costruzione rinascimentale, a pianta rettangolare, con portali in pietra con architrave in pietra bianca
*Palazzo Acerbo: struttura rinascimentale con rivestimento in laterizio e mattone cotto.
*Palazzo Valentini: semplice struttura del [[XVIII secolo]].
*Palazzo Casamarte: struttura del XVII secolo, appartenne all'omonima famiglia, che raccolse nel XIX secolo numerosi reperti archeologici rinvenuti nelle campagne di Loreto, nonché collezioni di ceramiche provenienti da [[Castelli (Italia)|Castelli]].
*Teatro "De Deo": fu ricavato da un'ala del convento francescano nel [[XIX secolo]]. Il progetto di sala polivalente si protrasse per tutta la seconda metà dell'Ottocento fino alla trasformazione mediante l'intervento di Luigi De Deo. Il teatro è di interesse all'interno perché è ad aula allungata con volta ad arco a tutto sesto, poiché ricavata dal refettorio della chiesa. Venne inaugurato ufficialmente nel [[1886]], e nel Novecento divenne Teatro Supercinema, per essere brevemente abbandonato negli anni '90, e nuovamente riaperto come sede teatrale del comune. In seguito alla chiusura del "nuovo" Supercinema, è rimasto l'unico ambiente culturale del borgo.
=== Porte ===
*Porta Castello: si trova all'ingresso del castello Chiola, ed è stata completamente modificata nel [[XIX secolo]], tanto da risultare attualmente un semplice ingresso cancellato con due stipiti laterali.
*Porta dell'Ospedale: si trova presso il mercato vecchio, ossia all'ingresso di Loreto, accanto alla chiesa di Santa Maria de Recepto. L'arco a sesto acuto è in mattoni, molto semplice.
*Porta [[San Pietro]] (presso l'abbazia omonima): come suggerisce il titolo, precede l'ingresso alla chiesa parrocchiale. Si aggiungeva una torretta di avvistamento, oggi trasformata nel chiostro deambulatorio esterno.
*Porta Palamolla (presso Fontana Grande): la porta si trova fuori dal borgo, vicino al Giardino dei Ligustri.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Loreto Aprutino}}
== Cultura ==
[[File:Loreto Aprutino 2012 by-RaBoe 12.jpg|thumb|left|Veduta della chiesa di San Pietro (in alto) e di San Francesco (sotto)]]
[[File:Loreto Aprutino 07.jpg|thumb|left|upright=0.7|Ingresso del castello di Loreto]]
Sono presenti due [[Scuola primaria in Italia|scuole primarie]], una [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuola secondaria di primo grado]] e una biblioteca comunale, intitolata a Gaetano Panbianco.
=== Musei ===
* [[Antiquarium di Loreto Aprutino|Antiquarium]] "Collezione Casamarte": ospitato in un palazzo vicino alla collegiata di San Pietro, e nell'ex convento di San Francesco, si tratta di un museo archeologico, che raccoglie il materiale collezionato principalmente dalla famiglia Casamarte di Loreto. Si conservano anche reperti di un monastero benedettino, che esisteva nei dintorni. Fa parte della Fondazione dei Musei civici di Loreto.
* Museo della Civiltà Contadina: ultimo dei Musei civici per istituzione, si trova in una sala dell'ex convento di San Francesco.
* [[Galleria delle antiche ceramiche abruzzesi]], fondata da [[Giacomo Acerbo]] nel 1957, raccoglie oltre seicento pezzi d'arte, provenienti dalla maestria di dinastie di Castelli (TE), quali i Grue, i Gentile, i Cappelletti alcuni dei quali risalgono al [[XV secolo]]. Numerose ceramiche esposte posseggono un alto contenuto artistico.
* [[Castello Amorotti|Museo dell'Olio]]: si trova nel palazzetto Amorotti, in via Cesare Battisti, il palazzo è in stile neogotico, realizzato nel 1880 su progetto del Michetti, fu di proprietà di Raffaele Baldini Palladini, ricco proprietario terriero. Il Museo è stato inaugurato nel 2005, fa parte della Fondazione dei Musei civici di Loreto, si occupa di fornire un percorso storico per quanto riguarda la produzione dell'olio nell'area dei Vestini sin dall'epoca romana, attraversando i secoli sino al presente, con esposizione di materiale da lavoro del XVIII-XIX secolo.
* [[Villa dei Ligustri]]: parco pubblico, dotato di orto botanico e del fontanone monumentale.
* Oleoteca Regionale, ricavata da un frantoio storico nel 1995. È in via Muraglione, presso Porta Palamolla, come il Museo dell'olio, il sito offre un percorso storico sulla tradizione dell'olio lauretana.
=== Eventi ===
{{F|centri abitati dell'Abruzzo|settembre 2018}}
* Ogni anno verso la fine di luglio, si tiene ''NessunDorma'', la notte bianca in memoria di Giuseppe Chiavaroli, giovane di Loreto Aprutino morto nel terremoto del 6 aprile 2009, organizzata appunto dall'Associazione Culturale Giuseppe Chiavaroli. La manifestazione ha visto salire sul palco gruppi assai noti tra i giovani come [[Il Pan del Diavolo]], [[Vallanzaska]] e [[Nobraino]].
* Il lunedì dopo Pentecoste si festeggia [[San Zopito]], il Santo patrono semileggendario di Loreto, in cui un bue "cavalcato" da un bambino vestito da angelo si inginocchia davanti alla statua del santo, nella collegiata di San Pietro, dopo aver sfilato per i campi e per le vie del centro .
* La seconda domenica di settembre, in località Santa Maria in Piano, vi si organizza una fiera in cui solitamente sono esposti degli animali.
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Cartiera, Ferrauto, Il Tarallo, Passocordone, Poggioragone, Remartello, Rotacesta, San Pellegrino, Cordano, Cappuccini, Fiorano, Villa Scannella, Madonna degli Angeli, Gallo, Collecera, Colle Cavaliere, Collefreddo, Scrizzetto, Paterno, Pallante, Colleospedale, Cancelli, Salmacina, Cecalupo, Sablanico, Coste di S.Antonio, Collatuccio.
Da notare che il territorio di San Pellegrino è ripartito tra i Comuni di Loreto e Penne. Il confine è in parte disegnato dal tracciato della [[SS 81]].
== Economia ==
[[File:Villa dei ligustri1.jpg|thumb|I fiori della [[Villa dei Ligustri]]]]
* Loreto Aprutino ospita numerosi uliveti e frantoi, formando con i comuni di Pianella e Moscufo un comprensorio detto "triangolo d'oro dell'olio" noto per la produzione di olio extravergine [[Aprutino Pescarese]].
* Loreto Aprutino ospita aziende vinicole d'eccellenza riconosciute per le loro produzioni di [[Trebbiano d'Abruzzo]], [[Cerasuolo d'Abruzzo]], [[Montepulciano d'Abruzzo]] e Pecorino dei Colli Pescaresi, fra cui Valentini, Talamonti, Torre dei Beati.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|21 giugno [[1944]]
|17 marzo [[1946]]
|Raffaele Luise
|[[C.L.N.]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|18 marzo [[1946]]
|4 giugno [[1948]]
|Gino Di Clemente
|[[Partito d'Azione]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|5 giugno [[1948]]
|27 giugno [[1951]]
|Elio D'Epifanio
|[[Partito d'Azione]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 giugno [[1951]]
|11 luglio [[1955]]
|Umberto Di Teodoro
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 luglio [[1955]]
|22 dicembre [[1955]]
|Guerino Di Camillo
|
|Sindaco F.F.
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 dicembre [[1955]]
|16 giugno [[1956]]
|Cesare Garofalo
|
|Sindaco F.F.
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|17 giugno [[1956]]
|17 marzo [[1965]]
|Luigia Chiola
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 marzo [[1966]]
|21 dicembre [[1970]]
|Michele Vellante
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 dicembre [[1970]]
|19 novembre [[1973]]
|Zopito Garofalo
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|20 novembre [[1973]]
|20 novembre [[1987]]
|Bruno Passeri
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 novembre [[1987]]
|13 giugno [[1993]]
|Carlo Nobilio
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 aprile [[1995]]
|13 giugno [[1999]]
|Mauro Di Zio
|[[Lista civica]] di centro-sinistra
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[1999]]
|12 giugno [[2004]]
|Mauro Di Zio
|[[Lista civica]] di centro-sinistra
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 giugno [[2004]]
|3 aprile [[2005]]
|Luigi Pizzi
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|3 aprile [[2005]]
|30 marzo [[2010]]
|Bruno Passeri
|[[Lista civica]] di centro-sinistra
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|31 marzo [[2010]]
|30 ottobre [[2012]]
|Remo Giovanetti
|[[Lista civica]] di centro-sinistra
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|31 ottobre [[2012]]
|27 maggio [[2013]]
|Paola Iaci
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 maggio [[2013]]
|10 giugno [[2018]]
|Gabriele Starinieri
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2018]]
|14 maggio [[2023]]
|Gabriele Starinieri
|[[Lista civica]] di centro-sinistra
|[[Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
|15 maggio [[2023]]
| in corso
|Renato Mariotti
|[[Lista civica]] “Loreto 2030”
|[[Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
La società calcistica di maggiore gloria è stata la S.S. Lauretum, nata nel 1952 ed attiva nel panorama regionale calcistico per più di 60 anni fino al fallimento avvenuto nel 2016. La squadra aveva il record nazionale di presenze consecutive nel campionato di Eccellenza, da quando il campionato ha assunto questa denominazione, con ben 16 anni (dalla stagione 2013/14 superato dal Montorio 88, con 17 partecipazioni).
A Loreto Aprutino ad oggi hanno sede due squadre di calcio, l'ASD Lauretum (Promozione), che ha ripreso lo storico nome della precedente società, e l'Atletico Passo Cordone (Seconda Categoria).
Il paese poteva vantare anche una squadra di calcetto, il [[Futsal Aprutino Calcio a 5]], che negli ultimi anni di attività aveva partecipato anche a campionati di livello nazionale come la A2 e la B.
Il 24 maggio [[1994]] la 3ª tappa del [[Giro d'Italia 1994]] si è conclusa a Loreto Aprutino con la vittoria di [[Gianni Bugno]].
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro
|nome = Enrico
|cognome = Santangelo
|wkautore= Enrico Santangelo
|titolo= Loreto Aprutino: guida storico-artistica alla città e dintorni
|editore= Carsa Edizioni
|città= Pescara
|annooriginale= 2001
|ISBN= 978-88-501-0018-7
}}
* T.B. Stoppa, ''Capitula, privilegia ac statuta Univesitatis Terrae Laureti in Aprutio''. Giulianova 1900 (Notizie tratte in parte dal ''Chronicon Lauretanum'' MCLXXXVII-MCCLXXI).
* {{cita libro |titolo=Borghi e paesi d'Abruzzo |città= Pescara |editore=Carsa Edizioni |volume=12|capitolo=Loreto Aprutino |pp=60-73 |anno=2008 |SBN=TER0031822}}
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Loreto Aprutino]]
* [[Ferrovia Pescara - Penne]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Abruzzo}}
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