Il manifesto: differenze tra le versioni

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La rivista mensile venne fondata nel '69, ma il primo numero del quotidiano uscì il 28 aprile del '71.
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{{Testata giornalistica
|nome = il manifesto
|logo = Logo Il manifestoManifesto.svgpng
|stato = ITA
|codlingua = it
|paese = {{ITA}}
|codlingua =
|lingua = [[lingua italiana|italiano]]
|periodicità = [[quotidiano]] (lunedì escluso)
|genere = generalista
|formato = [[Berlinese]] <small>a 6 colonne</small>
|fondazione = 23 giugno [[1969]]
|tiratura = {{formatnum:32298}}<ref name="adsnotizie.it">{{Cita web|url=https://www.adsnotizie.it/_dati_DMS.asp|titolo=Copia archiviata|accesso=1 marzo 2023|dataarchivio=1 marzo 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230301155807/https://www.adsnotizie.it/_dati_DMS.asp|urlmorto=sì}}</ref>
|tiratura = 34.122
|data-tiratura = novembredicembre 20172022
|diffusione = {{formatnum:5602}}<ref name="adsnotizie.it" /> (vendite individuali cartacee giornaliere)
|diffusione = 9.026
|data-diff = novembredicembre 20172022
|inserti-allegati = Alias (sabato, domenica), ''[[Le Monde diplomatique|Le Monde Diplomatique]]'' (mensile), ExtraTerrestre (settimanale)
|diffusione digitale = 1.651
|data-diff-digitale = novembre 2017
|inserti-allegati = Alias (sabato, domenica), ''[[Le Monde diplomatique|Le Monde Diplomatique]]'' (mensile)
|sede = Via Bargoni, 8 - [[Roma]]
|proprietà = Il Nuovo Manifesto Società Cooperativa editorialeEditrice
|direttore = [[NormaAndrea RangeriFabozzi]] (dir. resp.)
|vicedirettore = [[Tommaso Di Francesco]] (con dir.)
|ISSN = 0025-2158
|sito = [https://www.ilmanifesto.it/ www.ilmanifesto.it]
|prezzo = 1,50 € (sabato con ''Alias'': 2,50 €, con "Le Monde Diplomatique": 3,00 €)
|diffusione cartacea = 9.885
|politica = [[Comunismo|comunista]]
}}
'''''il manifesto''''' è un [[quotidiano]] [[Quotidiani in Italia|italiano]] di d'indirizzo [[comunismo|comunista]] fondato nel 1971 dalla trasformazione dell'omonima rivista da un gruppo di intellettuali dissidenti del [[1969|1971Partito (facendoComunista seguitoItaliano|PCI]], allada rivistacui fondatafurono espulsi nel [[1969).]].
 
Pur appartenendocostituendo allun riferimento dell'area della [[sinistra (politica)|sinistra]] italiana[[italia]]na, non è organo di nessun partito, sebbene; in passato sialo statofu anche undell'omonimo [[movimento (sociologia)|movimento politico]] [[italia]]no di [[estrema sinistra]] attivo sinodal 1969 al [[1974]], quando confluì nel [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]]<ref>{{Cita web|Partitourl=https://www.sapere.it/enciclopedia/Manif%C3%A8sto.html|titolo=Manifèsto|accesso=18 disettembre Unità Proletaria per il comunismo]]2022}}</ref>.
 
== Editore ==
Il quotidiano è pubblicato da una [[società cooperativa]] i cui soci sono gli stessi giornalisti e i tecnici addetti alla stampa; tutti i soci hanno lo stesso [[salario|stipendio]]. Per questo spesso non partecipa agli [[Sciopero|scioperi]] dei giornalisti contro gli editori, andando comunque in edicola, ma ospitando alcune pagine con le ragioni degli scioperanti.
 
== Storia ==
=== Origini ===
{{dx|[[File:Valentino Parlato 1983.jpg|thumb|left|[[Valentino Parlato]] con una copia del giornale, 1983]]}}
Nasce in origine come [[rivista]] politica [[periodico|mensile]], diretta da [[Lucio Magri]] e da [[Rossana Rossanda]], ed edito da [[Edizioni Dedalo]].
 
Alla redazione del primo numero<ref>{{cita web|url=http://www.nelvento.net/archivio/68/manifesto/manif.htm|titolo=primo numero del Manifesto|accesso=9 novembre 2023|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304224442/http://www.nelvento.net/archivio/68/manifesto/manif.htm|urlmorto=sì}}</ref>, uscito il 23 giugno 1969 con una tiratura di {{formatnum:75000}} copie partecipano [[Luigi Pintor]], [[Aldo Natoli]], [[Valentino Parlato]], [[Luciana Castellina]], [[Lidia Menapace]], [[Ninetta Zandegiacomi]] e [[Michele Rago]]. La veste grafica è curata da [[Giuseppe Trevisani]], il prezzo della copia era di 50 lire e vendette {{formatnum:30000}} copie<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2017/05/02/news/addio_a_valentino_parlato_fu_tra_i_fondatori_del_manifesto_-164429751/ Addio a Valentino Parlato, il comunista eretico che fondò Il Manifesto]</ref>.
[[File:Valentino Parlato 1983.jpg|thumb|left|[[Valentino Parlato]] con una copia del giornale, 1983]]
Nasce in origine come [[rivista]] politica [[periodico|mensile]], diretta da [[Lucio Magri]] e da [[Rossana Rossanda]], ed edito da [[Edizioni Dedalo]]. Alla redazione del [http://www.nelvento.net/archivio/68/manifesto/manif.htm primo numero], uscito il 23 giugno [[1969]] con una tiratura di 75.000 copie partecipano [[Luigi Pintor]], [[Aldo Natoli]], [[Valentino Parlato]], [[Luciana Castellina]], [[Lidia Menapace]], [[Ninetta Zandegiacomi]] e [[Michele Rago]]. La veste grafica è curata da [[Giuseppe Trevisani]], il prezzo della copia era di 50 lire e vendette 30.000 copie<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2017/05/02/news/addio_a_valentino_parlato_fu_tra_i_fondatori_del_manifesto_-164429751/ Addio a Valentino Parlato, il comunista eretico che fondò Il Manifesto]</ref>.
 
Il periodico nasce dalla componente piùmaggiormente "a sinistra" del [[Partito Comunista Italiano]] che con [[Pietro Ingrao]] aveva sostenuto nel corso dell'XI congresso alcune battaglie per la democrazia interna al partito e sollevato la questione del "modello di sviluppo" in contrapposizione alla componente più "moderata" del partito, capeggiata da [[Giorgio Amendola]].
 
L'idea di dare vita a una pubblicazione autonoma risale all'estate del [[1968]], mae viene congelata in vista del XII congresso del PCI, dove, peraltro, Pintor, Natoli e Rossanda non avevano votato in [[Comitato centrale]] le tesi.
 
La rivista assume posizioni in contrasto con la linea maggioritaria del partito (in particolar modo rispetto all'[[Primaverainvasione didella Praga|invasioneCecoslovacchia sovietica]]da dellaparte [[Cecoslovacchiadel Patto di Varsavia]], con l'[[editoriale]] uscito nel secondo numero intitolato "Praga è sola") che ne chiede la sospensione delle pubblicazioni.

La Commissione Centrale di Controllo e il Comitato centrale del PCI il 24 novembre [[1969]], relatore [[Alessandro Natta]]<ref>"I risultati della votazione sono stati i seguenti: 3tre contrari (Natoli, Pintor, Rossanda), 3tre astenuti (Chiarante, Lombardo Radice, Luporini), tutti gli altri hanno votato a favore delle conclusioni di Natta. Sergio Garavini, assente al momento del voto, ha successivamente inviato una lettera nella quale dichiara che, se fosse stato presente, si sarebbe astenuto": [http://fondazionepintor.net/rivista/eresiacomunista/#sthash.dezVFrgy.dpuf Un'eresia comunista] .</ref>, deliberano la radiazione per Rossana Rossanda, Luigi Pintor e Aldo Natoli con l'accusa di "frazionismo". Successivamente viene adottato un provvedimento amministrativo per Lucio Magri e non vengono rinnovate le iscrizioni perdi Valentino Parlato e Luciana Castellina; mentre [[Massimo Caprara]] (dalgià 1944segretario di Togliatti, ex sindaco di Portici e deputato del PCI per 20quattro anni,legislature) segretarioviene personaleanch'esso radiato a Napoli con lo scarto di [[Palmiropochi Togliatti|Togliatti]]),voti Valentinoal Parlatotermine edi Lucianaun'accesissima Castellinaseduta del Comitato cittadino.
 
=== Fondazione ===
{{Partito politico
|colorenome = Manifesto
|nomelogo = ilIl manifestoManifesto.png
|nome2 =
|nome3 =
|nome4 =
|nome5 =
|logo =
|leader = [[Luigi Pintor]], [[Aldo Natoli]], [[Rossana Rossanda]]
|segretario =
|presidente =
|vicesegretario =
|vicepresidente =
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = ITA
|fondazione = 1972
|dissoluzione = 1974,
|confluito confluendoin nel= [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]]
|sede = Roma
|ideologia = [[Comunismo]]<br/>[[Marxismo]]<br/>[[Socialismo rivoluzionario]]
|partito =
|collocazione = [[Sinistra radicale]]
|ideologia = [[Marxismo]], [[Comunismo]], [[Socialismo rivoluzionario]]
|seggi1 = {{Seggi|5|630|P}}
|internazionale =
|testata = ''il manifesto''
|collocazione = [[Estrema sinistra]]
|coalizione = col [[Partito di Unità Proletaria]]
|partito europeo =
|gruppo parlamentare europeo =
|assemblea1 = Camera dei Deputati
|seggi1 = 5
|assemblea2 =
|seggi2 =
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|testata = il manifesto
|giovanile =
|iscritti =
|anno iscritti =
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|sito =
|categorie =
}}
''il manifesto'' si costituisce, quindi, come formazione politica con una piccola rappresentanza [[Parlamento della Repubblica Italiana|parlamentare]] (Natoli, Pintor, Rossanda ai quali si aggiungono [[Massimo Caprara]] e [[Liberato Bronzuto]]). Nel settembre del [[1970]] (la tiratura sarà di 60.000 copie) vengono proposte le tesi per il comunismo nelle quali viene avanzata una piattaforma politica per l'unità della [[sinistra rivoluzionaria]] e si caldeggia la costituzione di una forza politica. Si intensificano, inoltre, le relazioni con [[Potere Operaio|Potere operaio]] con il quale la formazione del ''manifesto'' tiene un congresso nel febbraio [[1971]]: si dovrebbe sancire l'unificazione tra le due forze, ma si chiude invece con una rottura.
 
''il manifesto'' si costituisce, quindi, come formazione politica con un'esigua rappresentanza [[Parlamento della Repubblica Italiana|parlamentare]] (Natoli, Pintor, Rossanda ai quali si aggiungono [[Massimo Caprara]] e [[Liberato Bronzuto]]). Nel settembre del 1970 (la tiratura sarà di {{formatnum:60000}} copie) vengono proposte le tesi per il comunismo nelle quali viene avanzata una piattaforma politica per l'unità della [[sinistra rivoluzionaria]] e si caldeggia la costituzione di una forza politica. Si intensificano, inoltre, le relazioni con [[Potere Operaio]] con il quale la formazione del ''manifesto'' organizza un congresso nel febbraio 1971: si dovrebbe sancire l'unificazione tra le due forze, sfociata invece in una rottura.
Con la trasformazione in quotidiano (avvenuta il 28 aprile [[1971]]), ''il manifesto'' si costituisce anche come struttura politica alle elezioni del [[VI legislatura della Repubblica Italiana|1972]], presentando una propria lista alla [[Camera dei deputati]] e invitando a votare il PCI al [[Senato della Repubblica|Senato]]. Un risultato elettorale modesto (0,67%) ma non lontanissimo dal raggiungere il quorum nel Lazio (32.000 voti pari al 1,2%; il capolista, [[Pietro Valpreda]], ottenne 11.605 preferenze<ref>[http://elezionistorico.interno.it/candidati.php?tpel=C&dtel=07/05/1972&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=19&levsut1=1&ne1=19&es0=S&es1=S&ms=S&ne=19&nlg=9&ts=C&ccp=389 Archivio storico delle elezioni] sul sito del [[Ministero dell'interno]]</ref>) e quindi l'ingresso in parlamento.
 
La rivista in forma di periodico esce 18 volte (tra cui sei numeri doppi) con discontinuità fino alla nascita del quotidiano «''il manifesto''», il 28 aprile 1971. Con questa trasformazione il gruppo si costituisce anche come struttura politica alle [[Elezioni politiche in Italia del 1972|elezioni politiche del 1972]], presentando una propria lista alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] e invitando a votare il PCI al [[Senato della Repubblica|Senato]]. Un risultato elettorale modesto (0,67%) ma non lontanissimo dal raggiungere il quorum nel Lazio (32&nbsp;000 voti pari al 1,2%; il capolista, [[Pietro Valpreda]], ottenne 11.605 preferenze<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=C&dtel=07/05/1972&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=19&levsut1=1&ne1=19&es0=S&es1=S&ms=S&ne=19&nlg=9&ts=C&ccp=389 Archivio storico delle elezioni] sul sito del [[Ministero dell'interno]]</ref>) e quindi l'ingresso in parlamento.
[[File:Paolo Sollier - Il Manifesto.jpg|thumb|left|Il calciatore [[Paolo Sollier]], noto per la sua militanza politica in [[Avanguardia operaia|Avanguardia Operaia]], sfoglia una copia de ''il manifesto'' nel [[1975]].]]
[[File:Paolo Sollier - Il Manifesto.jpg|thumb|left|Il calciatore [[Paolo Sollier]], noto per la sua militanza politica in [[Avanguardia Operaia]], mentre sfoglia una copia de ''il manifesto'' nel 1975]]
Nel 1974 si unifica con il [[Partito di Unità Proletaria]] (PdUP), fondando il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]]. Già nel gennaio 1977, però, la componente ex-PdUP esce dal partito, essendo gli ex ''manifesto'' più orientati verso il PCI che non verso altri progetti politici (come la costituente di [[Democrazia Proletaria]]). Coloro che provengono dal gruppo del ''manifesto'' mantengono comunque il nome "[[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|PdUP per il Comunismo]]", assorbendo poi la minoranza di [[Avanguardia Operaia]] e soprattutto i militanti del "[[Movimento Studentesco (organizzazione)|Movimento Studentesco]]", nato a Milano durante il [[Sessantotto]], che nel frattempo si era trasformato in [[Movimento Lavoratori per il Socialismo]].
 
Nel 1983 il PdUP per il Comunismo si presenta alle [[Elezioni politiche in Italia del 1983|elezioni]] con il PCI, nel quale confluisce nel 1984.
Nel [[1974]] si unifica con il [[Partito di Unità Proletaria]] (PdUP), fondando il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|Partito di Unità Proletaria per il comunismo]]. Già nel gennaio [[1977]], però, la componente ex-PdUP esce dal partito, essendo gli ex ''manifesto'' più orientati verso il PCI che non verso altri progetti politici (come la costituente di [[Democrazia Proletaria]]). Coloro che provengono dal gruppo del ''manifesto'' mantengono comunque il nome "[[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|PdUP per il comunismo]]", assorbendo poi la minoranza di [[Avanguardia operaia]] e soprattutto i militanti del vecchio "[[Movimento Studentesco (organizzazione)|Movimento Studentesco]]" del dopo [[1968]], chiamato allora [[Movimento Lavoratori per il Socialismo]].
 
Nel [[1983]] il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|PdUP per il comunismo]] si presenta alle [[Elezioni politiche italiane del 1983|elezioni]] con il PCI, nel quale confluisce nel [[1984]]. Anche se i principali fondatori del giornale si allontanano col tempo dalla vita politica, ''il manifesto'' resta comunque un progetto editoriale interessante, proprio per la sua contaminazione e attenzione alla politica.
 
=== Crisi, ripresa e liquidazione ===
Anche se i principali fondatori del giornale si allontanano col tempo dalla vita politica, ''il manifesto'' resta comunque un quotidiano con una decisa attenzione verso la politica di sinistra.
Verso la prima metà del [[2006]] la crisi economica che da tempo investe la testata, giunta ormai al 35º anno di pubblicazione, si fa sempre più grave e rischia di far chiudere il giornale, che attraverso il suo [[Sito web|sito]] chiede ai lettori di sostenere il quotidiano tramite sottoscrizioni, e di pagare 5 € l'edizione del giovedì; l'iniziativa consente di raccogliere oltre 1.700.000 €. Da segnalare anche la donazione di [[Loredana Bertè]], per la cifra di 20.000 € versati al giornale.
 
{{Senza fonte|Il giornale chiede di pagare 50.000 Lire l'edizione speciale di venerdì 19 dicembre 1997.}}
 
Verso la prima metà del 2006 la crisi economica che da tempo investe la testata, giunta ormai al 35º anno di pubblicazione, si fa sempre più grave e rischia di far chiudere il giornale, che attraverso il suo [[Sito web|sito]] chiede ai lettori di sostenere il quotidiano tramite sottoscrizioni, e di pagare 5&nbsp;€ l'edizione del giovedì; l'iniziativa consente di raccogliere oltre {{formatnum:1700000}}&nbsp;€. Da segnalare anche la donazione di [[Loredana Bertè]], per la cifra di {{formatnum:20000}}&nbsp;€ versati al giornale.
 
Il quotidiano negli ultimi mesi del [[2008]] attraversa poi un'ennesimauna nuova crisi<ref>''il manifesto'', 24 settembre 2008</ref>. Nel [[2009]] il giornale riesce a raccogliere due milioni di euro, uscendo dallo stato di crisi.
 
Nel [[2012]] il collettivo del quotidiano annuncia che il [[Ministero dello sviluppo economico]] ha avviato il 7 febbraio la procedura di [[liquidazione coatta amministrativa|liquidazione coatta]] della cooperativa editrice del giornale.<ref>''[[il Fatto Quotidiano]]'', 8 febbraio 2012</ref><ref>In una nota il collettivo spiega che la procedura serve ad evitare il [[fallimentoFallimento (ordinamento italiano)|fallimento]]. Ed aggiunge: "La decisione di non opporsi alla procedura indicata dal ministero si è resa inevitabile dopo la riduzione drastica e retroattiva dei contributi pubblici per l'editoria [[organizzazioneOrganizzazione non a scopo di lucro|non profit]].”</ref>. L'11 maggio i liquidatori hanno inviato un fax alla redazione del giornale per chiedere la chiusura di ogni attività editoriale.<ref>''{{collegamento interrotto|1=[http://www.ilmanifesto.info/attualita/notizie/mricN/7359/ Un fax arriva in redazione: i liquidatori comunicano la "cessazione di attività"] |datedata=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}'', ''il manifesto'', 11 maggio 2012.</ref> La cooperativa è stata messa in liquidazione coatta amministrativa<ref>''[http://www.lenovae.it/ora-e-ufficiale-da-febbraio-addio-al-quotidiano-il-manifesto/ Ora è ufficiale. Da febbraio addio al quotidiano "Il Manifesto"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121201113224/http://www.lenovae.it/ora-e-ufficiale-da-febbraio-addio-al-quotidiano-il-manifesto/ |data=1º dicembre 2012 }}'', Le Novae, 11 maggio 2012.</ref>.
 
{{Citazione|Fondato nel 1969 da un gruppo d'intellettuali comunisti dopo una polemica con il Partito comunista italiano, resta indipendente ancora oggi e continua per la sua strada, sempre a sinistra. Una veraVera istituzione del giornalismo italiano, il manifesto ha rischiato di scomparire a causa di una grave crisi finanziaria. È sopravvissuto solo grazie alla generosa mobilitazione dei suoi lettori. Primo quotidiano italiano a dotarsi di un sito internet nel 1995, offre ai lettori la possibilità di consultare parte dell'edizione del giorno e i più importanti articoli di quelle precedenti.<ref>{{cita web|url=http://www.presseurop.eu/it/content/source-information/16061-il-manifesto|titolo=Il Manifesto|accesso=13 agosto 2012|dataarchivio=26 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120126071147/http://www.presseurop.eu/it/content/source-information/16061-il-manifesto|urlmorto=sì}}</ref>}}
 
Nell'autunno [[2012]] abbandonano il giornale [[Vauro Senesi|Vauro]], [[Marco d'Eramo]], [[Rossana Rossanda]], [[Joseph Halevi]] e [[Valentino Parlato]]. Poco dopo, con la liquidazione della cooperativa originaria e la nascita di una nuova, un altro gruppo di giornalisti ha lasciato il giornale: tra essi alcune firme storiche come Loris Campetti e [[Ida Dominijanni]] e i due ex direttori Mariuccia Ciotta e [[Gabriele Polo]]. NelDal 20132012 prendee ilfino postoal di vignettista2019 [[Mauro Biani]] è il [[vignettista]] della testata.
 
== Direttori/Direttrici ==
Si elencano di seguito i direttori de Il Manifesto:<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/mdm/storia/i-direttori-del-manifesto|titolo=I direttori del manifesto|editore=Il manifesto}}</ref>
* Dal 28 aprile [[1971]] al 19 settembre [[1975]]: [[Luigi Pintor]];
* Dal 1928 settembreaprile [[1975]]1971 al 1819 febbraiosettembre [[1976]]1975: [[ValentinoLuigi ParlatoPintor]];
* Dal 19 settembre 1975 al 18 febbraio 1976: [[1976Valentino Parlato]];
*Dal 18 febbraio 1976 al 3 luglio [[1976]]: [[Luigi Pintor]], [[Luciana Castellina]], [[Pino Ferraris]], [[Vittorio Foa]], [[Valentino Parlato]] e [[Rossana Rossanda]];
* Dal 3 luglio [[1976]] al 2 marzo [[1978]]: [[Luciana Castellina]], [[Valentino Parlato]] e [[Rossana Rossanda]];
* Dal 2 marzo [[1978]] al novembre [[1985]]: [[Valentino Parlato]];
* Dal novembre [[1985]] al novembre [[1986]]: [[Rina Gagliardi]] e [[Mauro Paissan]];
* Dal gennaio [[1988]] al luglio [[1990]]: [[Valentino Parlato]];
* Dal luglio 1990 al novembre [[1991]]: [[Sandro Medici]];
* Dal novembre 1991 a ottobre [[1995]]: [[Luigi Pintor]];
* Dal Dall'ottobre 1995 al marzo [[1998]]: [[Valentino Parlato]];
* Dal marzo 1998 al dicembre [[2003]]: [[Riccardo Barenghi]] e [[Roberta Carlini]] (vicedirettore);
* Dal dicembre 2003 al giugno [[2009]]: [[Mariuccia Ciotta]] e [[Gabriele Polo]];
* Dal giugno 2009 al 4 maggio [[2010]]: [[Valentino Parlato]];
* Dal 4 maggio 2010 al 31 dicembre 2012: [[Norma Rangeri]] e [[Angelo Mastrandrea]] (vicedirettore);
* Dal 1º gennaio 2013 al 4 giugno 2014: [[Norma Rangeri]];
* Dal 4 giugno 2014 al 27 giugno 2023: [[Norma Rangeri]] e, [[Tommaso Di Francesco]] (vicedirettore). e [[Matteo Bartocci]] (direttore del digitale);<ref>{{cita web|url=httphttps://www.ilmanifesto.infoit/gerenzamdm/storia/i-direttori-del-manifesto|titolo=Gerenzai direttori del manifesto|accesso=6 agosto 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140625141135/https://ilmanifesto.it/gerenza|dataarchivio=25 giugno 2014|urlmorto=no}}</ref>
*Dal 27 giugno 2023: Andrea Fabozzi, Micaela Bongi (vicedirettrice) e Chiara Cruciati (vicedirettrice).
 
== Giornalisti ==
=== Principali firme attuali ===
{{Div col|cols=3}}
* [[MauroFrancesco BianiAdinolfi]]
* [[Matteo Bartocci]]
*[[Andrea Colombo (giornalista)|Andrea Colombo]]
* [[Marco Bascetta]]
* [[MarcoTommaso Di BoccittoFrancesco]]
* [[MicaelaMarco BongiGiusti]]
* [[FrancescaAngelo BorrelliMastrandrea]]
* [[GuidoSandro CaldironMedici]]
* [[GianfrancoAlessandro CapittaPortelli]]
* [[RobertoNorma CiccarelliRangeri]]
* [[GeraldinaGiuliana CollettiSgrena]]
*Luigi Pandolfi{{Div col end}}
* [[Andrea Colombo (giornalista)|Andrea Colombo]]
* [[Chiara Cruciati]]
* [[Giulia D'Agnolo Vallan]]
* [[Pio D'Emilia]]
* [[Arianna Di Genova]]
* [[Manlio Dinucci]]
* [[Tommaso Di Francesco]]
* Mario Di Vito
* [[Andrea Fabozzi]]
* [[Massimo Franchi]]
* [[Peter Freeman]]
* [[Carmine Fotia]]
* [[Michele Giorgio]]
* [[Marco Giusti]]
* [[Rachele Gonnelli]]
* [[Carlo Lania]]
* [[Daria Lucca]]
* [[Eleonora Martini]]
* [[Angelo Mastrandrea]]
* [[Enzo Mazzi]]
* [[Anna Maria Merlo]]
* [[Sandro Medici]]
* [[Sara Menafra]]
* [[Alberto Piccinini]]
* [[Cristina Piccino]]
* [[Alessandra Pigliaru]]
* [[Simone Pieranni]]
* [[Adriana Pollice]]
* [[Daniela Preziosi]]
* [[Alessandro Portelli]]
* [[Arrigo Quattrocchi]]
* [[Norma Rangeri]]
* [[Giuliano Santoro]]
* [[Giulia Sbarigia]]
* [[Silvana Silvestri]]
* [[Giuliana Sgrena]]
* [[Fabrizio Tonello]]
* [[Benedetto Vecchi]]
{{Div col end}}
 
=== Principali collaboratori storici ===
{{Div col|cols=3}}
* [[Miro Allione]]
* [[GuidoLucia AmbrosinoAnnunziata]]
* [[PaoloRitanna AndruccioliArmeni]]
* [[LuciaRiccardo AnnunziataBarenghi]]
* [[RitannaStefano ArmeniBenni]]
* [[RiccardoMauro BarenghiBiani]]
* [[StefanoAlberto BenniBurgio]]
* [[AlbertoLoris BurgioCampetti]]
* [[LorisLuciano CampettiCanfora]]
* [[LucianoCesare CanforaCases]]
* [[FrancoLuciana CarliniCastellina]]
* [[RobertaGrazia CarliniCherchi]]
* [[CarlaStefano CasaliniChiarini]]
* [[CesareMarcello CasesCini]]
* [[LucianaGianfranco CastellinaCorsini]]
* [[GraziaAstrit CherchiDakli]]
* [[StefanoErri De ChiariniLuca]]
* [[MarcelloIda CiniDominijanni]]
*[[Umberto Eco]] (Dedalus)
* [[Mariuccia Ciotta]]
* [[GiuseppinaMarcello CiuffredaFlores]]
* [[MarinellaFranco CorreggiaFortini]]
* [[GianfrancoCarmine CorsiniFotia]]
*[[Peter Freeman (giornalista)|Peter Freeman]]
* [[Astrit Dakli]]
* [[MarcoChiara d'EramoFrugoni]]
* [[Erri DeMino LucaFuccillo]]
* [[IdaRina DominijanniGagliardi]]
*[[Eduardo Galeano]]
* [[Umberto Eco]] (Dedalus)
* [[MarcelloFilippo FloresGentiloni]]
* [[MarinaFrancesco FortiIndovina]]
*[[Alfonso Maurizio Iacono|Alfonso M. Iacono]]
* [[Franco Fortini]]
* [[ChiaraK.S. FrugoniKarol]]
* [[MinoSerge FuccilloLatouche]]
* [[RinaLucio GagliardiMagri]]
* [[EduardoTiziana GaleanoMaiolo]]
* [[EloisaLuigi GallinaroManconi]]
* [[FilippoEnzo GentiloniMazzi]]
* [[FrancescoLidia IndovinaMenapace]]
* [[JosephStefano HaleviMenichini]]
*[[Gabriella Mercadini]]
* [[Alfonso Maurizio Iacono|Alfonso M. Iacono]]
* [[K.S.Aldo KarolNatoli]]
* [[SergeMichelangelo LatoucheNotarianni]]
* [[FrancescaMauro LazzaratoPaissan]]
* [[LucioValentino MagriParlato]]
* [[TizianaNico MaioloPerrone]]
* [[Luigi ManconiPintor]]
* [[PioGabriele MarconiPolo]]
* [[LidiaAlessandro MenapacePortelli]]
* [[RaffaellaMarco MenichiniRevelli]]
* [[StefanoGianni MenichiniRiotta]]
* [[GabriellaAlessandro MercadiniRobecchi]]
* [[GuidoRossana MoltedoRossanda]]
* [[AldoSandro NatoliRuotolo]]
*[[Gianpasquale Santomassimo]]
* [[Michelangelo Notarianni]]
* [[Mauro PaissanVauro]]
* [[GiovannaRoberto PajettaSilvestri]]
* [[ValentinoOsvaldo ParlatoSoriano]]
*[[Roberto Tesi|Roberto Tesi alias Galapagos]]
* [[Angela Pascucci]]
* [[NicoGianni PerroneVattimo]]
* [[LuigiGiampiero PintorMughini]]
* [[GabrieleSandro PoloVeronesi]]
* [[AlessandroAdriana PortelliZarri]]
*[[Mario Gamba]]{{div col end}}
* [[Guglielmo Ragozzino]]
* [[Marco Revelli]]
* [[Gianni Riotta]]
* [[Alessandro Robecchi]]
* [[Rossana Rossanda]]
* [[Guido Ruotolo]]
* [[Sandro Ruotolo]]
* [[Gianpasquale Santomassimo]]
* [[Vauro Senesi]]
* [[Roberto Silvestri]]
* [[Osvaldo Soriano]]
* [[Pierluigi Sullo]]
* [[Roberto Tesi|Roberto Tesi alias Galapagos]]
* [[Gianni Vattimo]]
* [[Pietro Veronese]]
* [[Sandro Veronesi]]
* [[Adriana Zarri]]
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== Iniziative ==
La cooperativa editoriale del ''manifesto'' ha intrapreso varie iniziative aggiuntive all'edizione del quotidiano: dalle produzioni musicali (iniziate nel [[1995]] col nome «il manifesto musica», poi «il manifesto CD»), tra cui diversi [[album discografico|album]] del gruppo [[rap]] [[roma]]no [[Assalti Frontali]] e del gruppo [[Têtes de Bois]], all'edizione di libri (già dal [[1972]], e con il nome "[[manifestolibri]]" dal [[1994]]), dalla traduzione e distribuzione come allegato del prestigioso mensile francese ''[[Le Monde diplomatique]]'' fino alla nascita di numerose riviste tra le quali ''[[Carta (periodico)|Carta]]'', poi resasi rapidamente indipendente e ''[[la rivista del manifesto]]'', un mensile di approfondimento politico chediretto hada cessato[[Lucio leMagri]] pubblicazioniuscito nelper 56 numeri dal novembre 1999 al dicembre [[2004]].
 
Negli anni il giornale si è fatto, peraltro, primo promotore di diverse manifestazioni fra cui, il 25 aprile [[1994]], la manifestazione nazionale a [[Milano]] per la celebrazione dell'[[anniversario della liberazione d'Italia]].
 
Da sempre schierato contro ogni [[guerra]], è stato tra gli organizzatori di alcune iniziative e manifestazioni di critica al modello militare di gestione dei conflitti, soprattutto quando l'Italia vi era coinvolta direttamente.
 
''il manifesto'', insieme a ''[[Liberazione (quotidiano)|Liberazione]]'' e ''[[Carta (periodico)|Carta]]'', ha lanciato la manifestazione nazionale a Roma del 20 ottobre [[2007]]. La vasta piattaforma politica che si è arricchita nel corso del tempo che ha preceduto la manifestazione, ha criticato la mancata applicazione del programma del[[l'Unione]] durante il primo anno e mezzo di governo. Il corteo ha visto una vasta partecipazione dei militanti del [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] e del [[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]] e nel complesso quasi un milione di persone. Vaste le polemiche di coloro che temevano che diventasse una manifestazione contro il governo; timori e strumentalizzazioni sono cessati dopo la manifestazione stessa che li ha smentiti.
 
Sempre nel 2007, per festeggiare i 90 anni dalla [[Rivoluzione d'ottobre|Rivoluzione Russarussa del 1917]], ''il manifesto'' ha prodotto un [[Figurina|album di figurine]] dedicato a tutti i [[Comunismo|comunisti]], [[Socialismo|socialisti]], [[Anticapitalismo|anticapitalisti]] e [[rivoluzione|rivoluzionari]] che hanno contribuito fortemente agli sviluppi della [[Storia]]. Le figurine erano, in tutto, 220.
 
== Episodi salienti ==
=== Pubblicità a Massimo Morsello ===
Nel 1998 il cantautore di [[estrema destra]] [[Massimo Morsello]] (all'epoca latitante all'estero) riuscì a giocare uno scherzo al quotidiano, facendo pubblicare la [[Pubblicità|reclame]] del suo disco ''La direzione del vento''<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/febbraio/28/Latitante_destra_beffa_manifesto_con_co_0_98022810893.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/febbraio/28/Latitante_destra_beffa_manifesto_con_co_0_98022810893.shtml|dataarchivio=1º gennaio 2016|titolo=Latitante di destra beffa "il manifesto" con un'inserzione|pubblicazione=Corriere della Sera'|data=28 febbraio 1998|accesso=16 settembre 2013|p=13}}</ref>. Sponsorizzato come "veramente rivoluzionario", e con la messa in risalto delle posizioni di solidarietà per la causa dei [[Palestina|Palestinesi]] ed anti-Maastricht, il quotidiano comunista lo pubblicò inconsciamente in una mezza pagina interna. Solo il giorno seguente, in seguito alla segnalazione di alcuni lettori, il giornale si rese conto di quanto accaduto, pubblicando un articolo di scuse nei confronti dei lettori.
 
=== Attentato del 22 dicembre 2000 ===
Il 22 dicembre [[2000]], alle 12:05, il quotidiano fu obiettivo di un [[attentato]]: un [[petardo]] artigianale, preparato dal militante di [[estrema destra]] Andrea Insabato, esplose di fronte agli uffici della redazione, ferendo seriamente alle gambe e alla mano l'attentatore.
 
=== Elezioni presidenziali statunitensi del 2004 ===
Sull'onda dell'entusiasmo degli ''[[exit poll]]'' favorevoli al candidato [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratico]] [[John Kerry]] all'indomani delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni statunitensi]] il 3 novembre [[2004]] il giornale pubblicò a tutta pagina la notizia della vittoria del candidato democratico alla [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidenza]] con il titolo: «Good morning America. Con una valanga di voti gli americani cacciano Bush dalla Casa bianca. Venti milioni di elettori in più rispetto al 2000 portano Kerry alla presidenza. Nella notte gli exit-poll decretano la sconfitta dell'uomo della guerra preventiva».
 
Il risultato delle elezioni fu però deludente per la redazione del giornale: [[George W. Bush|Bush]] vinse con oltre 3 milioni e mezzo di voti in più del suo avversario. Il giorno dopo, la redazione titolò a tutta pagina «Good night America» e si scusò con queste parole per l'errata previsione: «La nostra copertina, già definita cult dagli amici, è un errore giornalistico grave ma anche il segno di una passione e di un'emozione politica - che ha sorpreso chi non ci conosce - per quella moltitudine d'oltreoceano scesa in piazza contro il più pericoloso e criminale dei presidenti, e che condivide con noi rabbia e sogni. Ci scusiamo con i nostri lettori per questo ''falso'', che li ha illusi di avere un futuro senza George W. Bush».<ref>{{Cita news|url=https://ilmanifesto.it/archivio/2003059238|titolo=Manifesto fuori orario|pubblicazione=Il manifesto|data=3 novembre 2004}}</ref>
 
=== Sequestro Sgrena ===
Durante l'[[guerra d'in Iraq#L'occupazione (maggio 2003-giugno 2004)|occupazione militare in Iraq]] la giornalista [[Giuliana Sgrena]], viene rapita a [[Baghdad|Bagdad]] mentre raccoglieva interviste per un'inchiesta sulle stragi di [[Falluja]]; è il 4 febbraio [[2005]]. Gli altri giornalisti e collaboratori del quotidiano si danno da fare per intessere buone relazioni e iniziative allo scopo di favorire la liberazione della giornalista rapita; tra queste una grande manifestazione a [[Roma]] con più di mezzo milione di partecipanti e il coinvolgimento di molte personalità.
 
Dopo un mese, il 4 marzo la giornalista viene rilasciata, ma il clima festoso con cui la redazione accoglie la liberazione viene subito guastato dalla notizia dell'uccisione di [[Nicola Calipari]] e del ferimento della stessa Sgrena da parte di una pattuglia statunitense sulla strada verso l'aeroporto. Notevole il cambiamento della vignetta di [[Vauro Senesi|Vauro]] che disegna una colomba sanguinante col ramo d'ulivo e il suo personaggio che dice "Ce l'hai riportata!".
 
Tra il 1990 e il 1992 ha collaborato con ''il manifesto'' [[Antonio Bello|Don Tonino Bello]].
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== Evoluzione grafica ==
=== Anni settanta ===
Il 21 aprile [[1971]], ''il manifesto'' quotidiano esce in 4 pagine con un'impaginazione, ideata da [[Giuseppe Trevisani]], a 6 colonne che richiama ''[[L'Ordine Nuovo]]'' di [[Antonio Gramsci]] e nel settembre [[1977]] passa da 4 a 6 pagine. Il 28 aprile 1978 avviene la prima riforma grafica ed editoriale.
 
=== Anni ottanta ===
Il 10 dicembre [[1980]] le pagine aumentano passando a 10. Il 27 aprile [[1982]], [[Piergiorgio Maoloni]] progetta la nuova veste grafica del giornale. Il 9 febbraio [[1985]] le pagine divengono 12 (16 nei giorni in cui escono la talpa del giovedì e il domenicale). Nel [[1989]] le pagine passano a 16/18 (44 nella versione domenicale). Nel [[1992]] si ha una nuova riforma grafica.
 
=== Anni novanta ===
Dal [[1994]] si opta per il formato [[tabloid]] con una grande foto in prima pagina. Dal [[1997]] avviene una nuova riforma grafica progettata dall'ufficio del ''manifesto''. Dal 31 marzo [[1998]] la testata viene sottolineata da uno sbaffo arancione.
 
=== Dal 2000 ===
Dal 4 aprile [[2000]] il formato diviene più grande, le pagine divengono 18/20 e la vignetta di [[Vauro Senesi|Vauro]] viene posta in prima pagina. Dal [[2004]] avviene un ''restyling'' mantenendo inalterato il formato. Nel [[2006]] si opta per un altro cambiamento grafico, peraltro molto criticato dai lettori: il formato diviene più stretto e più alto. Nuovo ''restyling'' il 6 giugno [[2008]] con l'introduzione del colore nella foto di prima pagina.
 
Nel 2008, in relazione ai tagli del [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]] riguardanti i fondi ai quotidiani di partito, ''il manifesto'' ha cominciato una campagna di raccolta fondi chiamata "Fateci uscire", iniziata il 23 settembre e conclusasi il 31 dicembre. Le stime di incassi giornalieri affinché l'operazione riesca, sono stimati dal giornale in 40.000 {{formatnum:40000}}&nbsp;€. La media giornaliera si attesta a inizio dicembre a 18.000 {{formatnum:18000}}&nbsp;€ al giorno.
 
Sul sito del giornale una pagina annuncia: "Quello che ci assumiamo e a cui vi chiediamo di partecipare è un compito tutto politico. I tagli ai finanziamenti per l'editoria cooperativa e politica non sono misurabili «solo» in euro, in bilanci che precipitano nel rosso, in giornalisti e poligrafici che rischiano la disoccupazione. Sono lo specchio fedele di una «cultura» politica che, dall'alto di un oligopolio informativo, trasforma i diritti in concessioni, i cittadini in sudditi. Non sarà più lo stato (con le sue leggi) a sostenere giornali, radio, tv che non hanno un padrone né scopi di lucro. Sarà il governo (con i suoi regolamenti) a elargire qualcosa, se qualcosa ci sarà al fondo del bilancio annuale." Al termine della campagna di sottoscrizione, la raccolta è arrivata a 1.800.000 {{formatnum:1800000}}&nbsp;€. A integrazione della quale, il giornale è uscito in [[edizione straordinaria]] al prezzo di 50 &nbsp;€.
 
Caso probabilmente unico fra i quotidiani in lingua italiana, al 2019 tutti gli articoli, ad eccezione delle fotografie, vengono rilasciati con licenza ''[[Creative Commons]]'' Attribuzione&nbsp;– Non commerciale&nbsp;– Non opere derivate 4.0 Internazionale.<ref>{{cita web | url = https://ilmanifesto.it/termini-e-condizioni/ | titolo = Termini e condizioni del sito | sito = Il Manifesto | accesso = 25 novembre 2019 | urlarchivio = https://archive.is/20190416224254/https://ilmanifesto.it/termini-e-condizioni/ | dataarchivio = 16 aprile 2019 | urlmorto = no }}</ref>
 
== Simboli ==
{{C|Chiarire periodo effettivo utilizzo loghi|editoria|dicembre 2023}}<gallery>
File:Il manifesto.svg|Logo in uso in passato
File:Logo Il Manifesto.png|Logo attualmente in uso
</gallery>
 
== Supplementi ==
* '''[[Boxer (periodico)|Boxer]]''' (dal 1997 al 1998)., supplemento satirico;
* '''Alias']'', supplemento delladel domenicasabato: cinema, video, musica, videogame, libri, dischi;<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/sezioni/alias|titolo=Alias}}</ref>
*''Alias D,'' supplemento culturale della domenica;<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/sezioni/alias-domenica|titolo=Alias domenica}}</ref>
* '''Fuoriluogo''', supplemento mensile ogni ultima domenica del mese, su "droghe e diritti" edito dall'"[[Forum droghe|Associazione Forum Droghe]]", direttore responsabile [[Maurizio Baruffi]]. Diventato poi rubrica del mercoledì in terzultima pagina.
*''Fuoriluogo'', supplemento mensile ogni ultima domenica del mese, su "droghe e diritti" edito dall'"Associazione Forum Droghe", direttore responsabile Maurizio Baruffi. Diventato poi rubrica del mercoledì in terzultima pagina;
* '''Sbilanciamo l'Europa''', supplemento del venerdì in collaborazione con [[Sbilanciamoci|Sbilanciamoci.info]].
*''Sbilanciamo l'Europa'', supplemento del venerdì in collaborazione con Sbilanciamoci.info;
*''in movimento'' (dal 2016 al 2018), la rivista dell'outdoor;<ref>{{Cita web|url=https://store.ilmanifesto.it/collections/magazine/in-movimento|titolo=in movimento}}</ref>
*''[https://ilmanifesto.it/sezioni/extra-terrestre l'ExtraTerrestre],'' supplemento ecologista del giovedì;
*''[[Le Monde diplomatique]]''.
 
== Diffusione ==
Di seguito i dati sulla diffusione:<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/mdm/cooperativa/diffusione|titolo=Diffusione}}</ref>
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! Copie vendute
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Dati [[Accertamenti diffusione stampa|Ads]] - Accertamenti Diffusione Stampa
 
== Finanziamenti pubblici ==
''il manifesto'' beneficia dei contributi pubblici all'editoria per i ''quotidiani e periodici editi da cooperative di giornalisti'' (Legge 250/1990<ref>[http{{Cita web|url=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1990;250|titolo=LEGGE ***7 Normattivaagosto ***<!--1990, Titolon. generato250 automaticamente- Normattiva|sito=www.normattiva.it|accesso=2023-05->]06}}</ref>).<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/mdm/cooperativa/bilanci-e-conti|titolo=Bilanci e conti}}</ref>
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! Finanziamento
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| 2003 || 4.441{{formatnum:4441529.529,33}} €<ref>[http://www.governo.it/die/dossier/contributi_2003/pdf/02_comma%2010.pdf Finanziamento pubblico 2003] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131224102246/http://www.governo.it/die/dossier/contributi_2003/pdf/02_comma%2010.pdf |date=24 dicembre 2013 }} dal sito del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]</ref>
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| 20042007 || 4.131{{formatnum:4352698.655,2075}} €<ref>[http://www.governo.it/die/dossier/contributi2004contributi_editoria_2007/stampa_politici2_5contr2007.pdf Finanziamento pubblico 20042007] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130818084508/http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2007/2_5contr2007.pdf |date=18 agosto 2013 }} dal sito del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]</ref>
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| 20062009 || 4.441{{formatnum:3745345.529,0044}} €<ref>[http://www.governo.it/die/dossier/contributi_editoria_2006contributi_editoria_2009/allegati/1_%20politici%202006contributi6.pdf Finanziamento pubblico 20062009] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130818090158/http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2009/contributi6.pdf |date=18 agosto 2013 }} dal sito del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]</ref>
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| 20082011 || 4.049{{formatnum:2598362.022,1085}} €<ref>[http://www.governo.it/die/dossier/contributi_editoria_2008contributi_editoria_2011/co10contributi_stampa_2011/politici.pdf Finanziamento pubblico 20082011] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131224104527/http://www.governo.it/die/dossier/contributi_editoria_2011/contributi_stampa_2011/politici.pdf |date=24 dicembre 2013 }} dal sito del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]</ref>
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== Voci correlate ==
*[[Aldo Natoli]]
* [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]]
* [[AldoGabriele NatoliPolo]]
* [[LuigiLe Monde Pintordiplomatique]]
* [[RossanaLuciana RossandaCastellina]]
* [[ValentinoLucio ParlatoMagri]]
* [[LucioLuigi MagriPintor]]
* [[Luciana Castellinamanifestolibri]]
* [[RiccardoNorma BarenghiRangeri]]
*[[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]]
* [[Gabriele Polo]]
* [[NormaRiccardo RangeriBarenghi]]
* [[manifestolibriRossana Rossanda]]
* [[Le MondeValentino diplomatiqueParlato]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
;Quotidiano
* {{cita web|http://www.ilmanifesto.it/|Sito ufficiale}}
*{{Collegamenti esterni}}
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* {{cita web|http://www.nelvento.net/archivio/68/manifesto/manifesto.htm|Raccolta di articoli del manifesto}}
*{{Cita [web|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/esce-il-primo-numero-de-il-manifesto/13412/default.aspx |titolo=Esce il primo numero de "Il Manifesto"], portale RAI Storia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170701084847/http://www.raistoria.rai.it/articoli/esce-il-primo-numero-de-il-manifesto/13412/default.aspx|urlmorto=sì}}
* [https://www.youtube.com/watch?v=Gd1nfIMYvCI il manifesto come Nessuno lo racconta], Nessuno.tv
*Raccolta digitalizzata del mensile presso la [http://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=44&t=elenco-flipping-il+manifesto Biblioteca Gino Bianco] (16 fascicoli sfogliabili dal 1969 al 1971)
;Partito politico
*{{Collegamenti esterni|from=Q120012743}}
*{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/imgContrassegno.php?tpel=C&dtel=07/05/1972&tpa=I&tpe=A&ne=&tpseg=C&nlg=9&ccp=389|titolo=Logo del partito del Manifesto}}
 
{{Stampa italiana}}
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