Fusione nucleare: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il processo criticol'incidente di '''fusione del nocciolo''', che non èdi un caso di fusione[[reattore nucleare]]|incidenteMeltdown nucleare}}
 
[[File:Deuterium-tritium fusion - comma.svg|miniatura|Diagramma della reazione esotermica D-T ([[deuterio]]-[[trizio]]) con la produzione di elio e l'emissione di energia.<ref name=Shultis>
{{Cita libro
|autore=J.K. Shultis, R.E. Faw
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|isbn=0-8247-0834-2
}}</ref>]]
La '''fusione nucleare''' è il processo di [[reazione nucleare]] attraverso il quale i [[nucleo atomico|nuclei]] di due o più [[atomo|atomi]] vengono avvicinati o compressi a tal punto da superare la [[forza elettromagnetica|repulsione elettromagnetica]] e unirsi tra loro generando il nucleo di un elemento di massa minore, o maggiore, della somma delle masse dei nuclei reagenti, nonché, talvolta, uno o più [[neutroni]] liberi.
 
In [[chimica nucleare]] e in [[fisica nucleare]], la '''fusione nucleare''' è una [[reazione nucleare]] nella quale i [[nucleo atomico|nuclei]] di due o più [[atomo|atomi]] si fondono tra loro formando il nucleo di un [[elemento chimico]] più pesante.
La fusione di elementi fino ai [[Numero atomico|numeri atomici]] 26 e 29 ([[ferro]] e [[nichel]]) è una [[reazione esotermica]], cioè emette energia<ref name="bulletin1950">Hans A. Bethe, ''The Hydrogen Bomb'', Bulletin of the Atomic Scientists, April 1950, page 99. Fetched from [http://books.google.com/books?id=Mg4AAAAAMBAJ&pg=PA112&lpg=PA112&dq=ussr+could+have+conquered+france&source=bl&ots=F_upfY8NZU&sig=2QD5FDcomZ5JZCISQdmo34E4dNY&hl=en&ei=nbOsTcLWD6nYiALRx8jvDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCIQ6AEwAjgK#v=onepage&q&f=false books.google.com] on 18 April 2011.</ref> essendovi una perdita di massa; per numeri atomici superiori la reazione è [[reazione endotermica|endotermica]], assorbendo energia per la costituzione di nuclei atomici di massa maggiore.
Perché la fusione sia possibile i nuclei devono essere avvicinati tra loro, impiegando una grande quantità di [[energia chimica]] per oltrepassare la barriera di [[forza elettromagnetica|repulsione elettromagnetica]]. La fusione degli elementi fino ai [[Numero atomico|numeri atomici]] 26 e 28 ([[ferro]] e [[nichel]]) è una [[Processo esotermico|reazione esotermica]], cioè emette [[energia termica]] (o calore),<ref name="bulletin1950">Hans A. Bethe, ''The Hydrogen Bomb'', Bulletin of the Atomic Scientists, April 1950, page 99. Fetched from [http://books.google.com/books?id=Mg4AAAAAMBAJ&pg=PA112&lpg=PA112&dq=ussr+could+have+conquered+france&source=bl&ots=F_upfY8NZU&sig=2QD5FDcomZ5JZCISQdmo34E4dNY&hl=en&ei=nbOsTcLWD6nYiALRx8jvDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCIQ6AEwAjgK#v=onepage&q&f=false books.google.com] on 18 April 2011.</ref> poiché il nucleo prodotto dalla reazione ha massa minore della somma delle masse dei nuclei reagenti. Per i metalli di transizione con numeri atomici superiori al 28 la reazione invece è [[reazione endotermica|endotermica]], cioè la quantità di energia termica assorbita è maggiore di quella rilasciata. Alcune reazioni (in primo luogo quelle con una soglia di energia più bassa, come la fusione di [[deuterio]] e [[trizio]]) determinano il rilascio di uno o più [[neutroni]] liberi; questo crea, nella prospettiva dello sfruttamento come fonte di energia, alcuni importanti problemi tecnologici legati alla [[attivazione neutronica]] e alla [[schermatura]].
 
Un processo di fusione nucleare in natura, detto [[nucleosintesi stellare]], ha luogo al centro delle [[Stella|stelle]]: si tratta di una serie di [[Reazione esotermica|reazioni esotermiche]] in cui nuclei di idrogeno (principalmente deuterio e trizio) si fondono tra loro per formare gli isotopi dell'[[elio]]. Tale processo emette una notevole quantità di [[energia radiante]] e di calore, facendo risplendere le stelle nel buio del cosmo ed evitandone il [[collasso gravitazionale]].
Il processo di fusione è il meccanismo che alimenta le [[stelle]]. La fusione è stata riprodotta dall'uomo con la realizzazione della [[Bomba all'idrogeno|bomba H]]. Studi sono in corso per riprodurre a fini energetici fenomeni di fusione nucleare controllata in [[reattore nucleare a fusione|reattori nucleari a fusione]].
 
La fusione è stata per la prima volta prodotta artificialmente negli [[anni 1950|anni cinquanta]] per amplificare la potenza di una [[bomba atomica]]: questo tipo di ordigni è stato chiamato [[Bomba all'idrogeno|bomba H]]. A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]], sono stati eseguiti molti esperimenti per sfruttare l'energia prodotta dalla fusione, in primis per produrre energia elettrica. I [[reattore nucleare a fusione|reattori nucleari a fusione]] sono ancora in corso di progettazione e di costruzione; si crede che il lavoro verrà concluso intorno al 2060. Il giorno 13 dicembre 2022 il [[Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti d'America|Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti]] ha annunciato la prima reazione di fusione nucleare che ha prodotto più energia di quella utilizzata.
== Cenni storici ==
Partendo dagli esperimenti sulla [[Trasmutazione|trasmutazione nucleare]] di [[Ernest Rutherford]], condotti parecchi anni prima, la fusione in laboratori di [[Isotopi dell'idrogeno|isotopi pesanti dell'idrogeno]] fu realizzata per la prima volta da [[Mark Oliphant]] nel 1932. Durante il resto di quel decennio gli stadi del ciclo principale della fusione nucleare nelle stelle furono ricavati da [[Hans Bethe]]. Le ricerche sulla fusione per scopi militari cominciarono all'inizio degli anni quaranta come parte del [[Progetto Manhattan]], ma questo fu realizzato solo nel 1951 (vedi il test nucleare del [[Operation Greenhouse|Greenhouse Item]]), e la fusione nucleare su vasta scala in un'esplosione fu eseguita per la prima volta il 1º novembre [[1952]], nel test sulla [[bomba a idrogeno]] denominato [[Ivy Mike]].
 
== Storia ==
Le ricerche sullo sviluppo della [[Energia da fusione|fusione termonucleare controllata]] per scopi civili cominciarono anch'essi seriamente negli anni cinquanta, e continuano ancora oggi. Due progetti, il [[National Ignition Facility]]<ref name="programsNIF">{{Cita web | titolo=The National Ignition Facility: Ushering in a New Age for Science | url=https://lasers.llnl.gov/programs/nif/ | editore=National Ignition Facility | accesso=13 settembre 2009 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100527205805/https://lasers.llnl.gov/programs/nif/ | dataarchivio=27 maggio 2010 }}</ref> e l'[[ITER]]<ref name=ITER>
Partendo dagli esperimenti sulla [[Trasmutazione|trasmutazione dei nuclei]] di [[Ernest Rutherford]], condotti all'inizio del [[XX secolo]], la fusione in laboratorio di [[Isotopi dell'idrogeno|isotopi pesanti dell'idrogeno]] fu realizzata per la prima volta da [[Mark Oliphant]] nel 1932: nello stesso anno [[James Chadwick]] scoprì la particella [[neutrone]]. Durante il resto di quel decennio gli stadi del ciclo principale della fusione nucleare nelle stelle furono ricavati da [[Hans Bethe]]. Le ricerche sulla fusione per scopi militari cominciarono all'inizio degli [[anni 1940|anni quaranta]]
nell'ambito del [[Progetto Manhattan]], ma questo fu realizzato solo nel 1951 (nelle esplosioni nucleari dell'[[Operation Greenhouse]]). La fusione nucleare fu impiegata per fini bellici per la prima volta il 1º novembre dell'anno [[1952]], nel corso dell'esplosione della [[bomba H]] chiamata in gergo ''[[Ivy Mike]]''.
Le ricerche sullo sviluppo della [[Energia da fusione|fusione termonucleare controllata]] per scopi civili cominciarono in modo sistematico negli [[anni 1950|anni cinquanta]], e continuano ancora oggi. Tra gli altri, nel 2021 sono in corso alcuni progetti con l'obiettivo di dimostrare la tecnologia: [[ITER]]<ref name=ITER>
{{Cita web
|autore=
|data=
|titolo=Progress in Fusion
|url=httphttps://www.iter.org/sci/Pages/BeyondITER.aspx
|editore=[[ITER]]
|accesso=15 febbraio 2010
}}</ref>, [[SPARC (tokamak)|SPARC]], [[DEMO]] e [[ARC fusion reactor|ARC]].
}}</ref> sono in corso per raggiungere l'obiettivo dopo 60 anni di miglioramenti dei modelli sviluppati dai precedenti esperimenti. Anche l'[[Italia]] sta studiando la possibilità di realizzare un reattore sperimentale a fusione nucleare con confinamento magnetico. Il progetto in questione si chiama [[IGNITOR]] ed è stato realizzato dall'[[ENEA]]; pur essendo ormai il progetto in fase avanzata, la sua costruzione non è ancora cominciata.
In [[Italia]], l'[[ENEA]] sta studiando la possibilità di realizzare un reattore a fusione nucleare controllata con confinamento magnetico, del tipo più tradizionale, il tipo ''[[tokamak]]''. Tale tecnologia ha avuto un drastico miglioramento grazie agli esperimenti condotti nei seguenti laboratori: [[Experimental Advanced Superconducting Tokamak]] (fusione di circa 20 minuti), [[Joint European Torus]] (nel 1997 ha raggiunto un guadagno netto di 59 megajoule in un singolo esperimento) e il [[ National Ignition Facility]] (che nel dicembre 2022 ha prodotto con un raggio laser da 2.05 MJ una energia netta di 3.15 megajoule).<ref>{{cita web|url=https://scenarieconomici.it/i-tre-esperimenti-di-fusione-nucleare-che-stanno-rendendo-possibile-la-fusione-nucleare-commerciale/|titolo= I tre esperimenti di fusione nucleare che stanno rendendo possibile la fusione nucleare commerciale}}</ref>
 
== Descrizione ==
=== ReazioniPanoramica disulle fusionereazioni ===
[[File:RxDT-DD-DHe3.jpg|miniatura|upright=1.8|[[Sezione d'urto|Sezioni d'urto]] medie (tasso di reazione) per le seguenti reazioni: deuterio-deuterio (D-D), deuterio-trizio (D-T), deuterio-elio-3 (D-He<sup>3</sup>), trizio-trizio (T-T). La [[energia di soglia|soglia]] per la reazione D-T il picco è a circa 5070 keV, per la reazione D-He<sup>3</sup> è circaun po' oltre 100 keV; per le reazioni D-D è di oltre i 100 keV, e analogamente per T-T. Nel caso D-D, il tasso di reazione è cumulativo per entrambe le reazioni che coinvolgono il deuterio.
I dati da cui il grafico è stato tratto sono stati ottenuti dal ''NRL Plasma Formulary'' (pagina 45). il ''NRL Plasma Formulary'' può essere scaricato all'indirizzo https://web.archive.org/web/20090901213536/http://wwwppd.nrl.navy.mil/nrlformulary/NRL_FORMULARY_09.pdf]]
(D è il simbolo convenzionale per il [[deuterio]], (<sup>2</sup>H), e T per il [[trizio]], (<sup>3</sup>H))
 
Per la realizzazione di [[Reattore nucleare a fusione|reattori a fusione]], il primo problema è stato finora quello di individuare reazioni aventi una bassa temperatura (tecnicamente si parla di [[energia di soglia]]).
La fusione è la fonte di energia del [[Sole]] e delle altre [[stella|stelle]], il loro combustibile è confinato dalla forza della loro stessa gravità. Nelle stelle di massa inferiore o uguale a quella del Sole prevale la [[catena protone-protone|reazione a catena protone-protone]], in stelle di massa maggiore è predominante il [[Ciclo del carbonio-azoto|ciclo CNO]]. Entrambe le reazioni hanno temperature di soglia considerevolmente maggiori e pertanto [[velocità di reazione]] inferiori rispetto a quelle oggetto di studio sulla Terra.
Il primo pensiero chiaramente è naturalmente andato all'imitazione della natura: sappiamo che la fusione è la fonte di energia delle [[stella|stelle]], tra cui il [[Sole]], in cui il gas caldo è tenuto confinato e coeso dalla loro stessa forza di gravità, come è stato spiegato nei paragrafi precedenti. Le reazioni delle stelle però hanno purtroppo temperature di soglia troppo alte per la resistenza dei materiali attuali e la capacità di tenere il plasma confinato e coeso.
 
Le reazioni che verranno impiegate hanno una temperatura più bassa di quelle standard nelle stelle (reazione deuterio-deuterio e [[ciclo del carbonio-azoto-ossigeno]]):
Per la realizzazione di [[Reattore nucleare a fusione|reattori a fusione]], il primo problema è di individuare reazioni aventi una bassa [[energia di soglia]]. Questo significa un ''[[criterio di Lawson]]'' inferiore e quindi un minore sforzo iniziale. Il secondo problema è rappresentato dalla produzione di neutroni, difficili da gestire e controllare. Le reazioni che non liberano neutroni, dette ''aneutroniche'', sono di grande interesse, così come quelle che liberano neutroni a bassa energia.
 
(<sup>4</sup>He [[elio-4]], <sup>3</sup>He [[elio-3]])
Reazioni a bassa energia di soglia:
 
reazione artificiale standard: D-T (la soglia più bassa, ~5014 [[Elettronvolt|keV]])
:D + T → <sup>4</sup>He (3,5 MeV) + n (14,1 [[MeV]])
 
reazione delle stelle: D-D (le due reazioni hannoavvengono con la stessa probabilità di avvenirefrequenza)
:D + D → T (1,01 MeV) + p (3,02 [[MeV]])
:D + D → <sup>3</sup>He (0,82 [[MeV]]) + n (2,45 [[MeV]])
 
reazione T-T
:T -+ T → <sup>4</sup>He + 2 n (11,3 MeV)
 
Altre reazioni interessanti, per la maggior parte aneutroniche:
 
reazione della fusione aneutronica standard, quella dell'<sup>3</sup>He (soglia di temperatura maggiore di più di tre volte; difficoltà di approvvigionamento dell'<sup>3</sup>He):
reazioni dell'<sup>3</sup>He
:<sup>3</sup>He + <sup>3</sup>He → <sup>4</sup>He + 2 p
:D + <sup>3</sup>He → <sup>4</sup>He (3,6 MeV) + p (14,7 MeV)
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:T + <sup>3</sup>He → <sup>5</sup>He (2,4 MeV) + p (11,9 MeV) (6%)
 
reazionispallazione del <sup>6</sup>Li
:p + <sup>6</sup>Li → <sup>4</sup>He (1,7 MeV) + <sup>3</sup>He (2,3 MeV)
:D + <sup>6</sup>Li → 2 <sup>4</sup>He (22,4 MeV)
:<sup>3</sup>He + <sup>6</sup>Li → 2 <sup>4</sup>He + p (16,9 MeV)
 
reazioni generatrici di [[attivazione neutronica]] del trizio, usate nelle bombe a fusione "secca" e in alcuni progetti di reattore a fusione:
:n + <sup>6</sup>Li + n→ T + <sup>4</sup>He
:n + <sup>7</sup>Li + n→ T + <sup>4</sup>He + n
 
reazionispallazione del <sup>11</sup>B
:p + <sup>11</sup>B → 3 <sup>4</sup>He (8,7 MeV)
 
=== Reazione artificiale ===
Si noti che molte delle reazioni sono parte di processi a catena. Per esempio, un reattore alimentato con T e <sup>3</sup>He produce del D che, se le energie in gioco lo consentono, può prendere parte alla reazione D + <sup>3</sup>He.
La reazione da decenni (di gran lunga) più studiata, per utilizzare la fusione in un reattore di una centrale per produrre energia elettrica, è la fusione deuterio-trizio (D-T), perché è quella che richiede la temperatura più bassa.Tipicamente, questa reazione ha una temperatura di soglia di circa 200 milioni di [[Temperatura|gradi]]. In realtà, in gergo tecnico la temperatura viene espressa in [[Elettronvolt|kiloelettronvolt]]: 200 milioni di gradi sono uguali a 20 keV (per effettuare questa conversione bisogna moltiplicare per la [[costante di Boltzmann]]). Lo svantaggio della reazione standard D-T, la più fredda, è la produzione di neutroni a energia molto alta (14,1 MeV): per dare un'idea, circa 7 volte l'energia standard di un neutrone veloce da fissione, che corrisponde a quello prodotto dalla reazione di fissione nucleare dell'[[uranio 235]]. Il problema dei neutroni veloci è che essendo privi di carica non possono essere confinati da un [[campo magnetico]], ma a differenza dei [[neutrini]] i neutroni interagiscono in modo molto pesante con la materia. I neutroni in particolare tendono a rendere radioattivi gli [[acciaio|acciai]], il [[cemento armato]], e altri materiali strutturali convenzionali, trasformando gli [[elementi chimici]] che contengono: il fenomeno è chiamato '''[[attivazione neutronica]]'''. La presenza di neutroni veloci rende quindi necessario l'impiego di schermature molto pesanti (tipicamente [[piombo]] o [[cemento armato]]). Questo è uno dei principali problemi per un reattore a deuterio-trizio, come [[ITER]]. I neutroni d'altra parte sono una fonte di calore interna alle pareti del reattore, che viene sfruttata nella produzione di energia elettrica. Inoltre, i neutroni vengono utilizzati per produrre il trizio attraverso reazioni di [[cattura neutronica]] del litio, facendo scorrere dietro le pareti del plasma del litio o una lega litio-piombo in cui il piombo scherma verso l'esterno e contribuisce a moltiplicare i neutroni veloci, aumentando il tasso di conversione del litio in trizio.
 
=== Reazione aneutronica ===
Le due reazioni aneutroniche più studiate sono T + <sup>3</sup>He e D + <sup>6</sup>Li, quest'ultima è alla base delle [[bomba H|bombe termonucleari a fusione]]. In ogni caso tutte queste reazioni, anche quelle aneutroniche, non avvengono in modo "pulito", bensì in contemporanea a una serie di reazioni secondarie, di cui alcune generano neutroni.
{{Vedi anche|Fusione aneutronica}}
 
La fusione <sup>3</sup>He + D è la rappresentante tecnologicamente più importante delle ''fusioni aneutroniche''.
La reazione più studiata per scopi pacifici è la reazione deuterio-trizio (D-T), che è quella a energia di attivazione più bassa: ciò permette di utilizzare dei reagenti a temperature nettamente più basse che nelle altre reazioni (tipicamente, a una temperatura di 20 keV equivalente a circa 200 milioni di [[Temperatura|gradi]]). Lo svantaggio è la produzione di neutroni ad alte energie (14,1 MeV), che essendo privi di carica non possono essere confinati da un [[campo magnetico]] e necessitano di schermature apposite ([[cemento armato]]), e tendono ad [[attivazione neutronica|attivare]] i materiali metallici nelle vicinanze. Questo è uno dei principali problemi per un reattore a fusione, come [[ITER]]. I neutroni rappresentano però una possibile fonte per la produzione di calore nelle pareti, sfruttabile per la produzione di energia elettrica e del T da reazioni di cattura in speciali pareti (blanket triziogeno) della macchina.
 
La sua temperatura di soglia per la reazione <sup>3</sup>He + D è stata misurata essere intorno ai 580 milioni di gradi (50 keV), e quella della D-T è a 175 milioni di gradi (15 keV): l'aumento di temperatura risulta circa 3,3 (vedere la figura precedente con le curve delle probabilità di reazione alle varie temperature).
Ci sono studi che esplorano le possibilità di sfruttamento pacifico della reazione deuterio-deuterio (D-D), che nel 50% dei casi produce neutroni con un'energia nettamente più bassa (2,5 MeV circa). L'energia di attivazione è però molto più elevata che nel caso D-T, per cui allo stato attuale delle ricerche la possibilità di usare questo tipo di reazione è abbastanza remota.
 
Questa reazione potrebbe diventare interessante come alternativa al T+D, ma sarebbe necessario l'aumento di più di 6 volte dell'intensità di [[campo magnetico]], e quindi della capacità di confinamento, che potrebbe essere offerto da [[elettromagnete|elettromagneti]] che impiegano la tecnologia dei [[superconduttori ad alta temperatura]].
C'è da sottolineare, infine, che i requisiti di un reattore a fusione (assenza di reazioni a catena, possibilmente basso flusso neutronico, bassa energia di attivazione) sono esattamente l'opposto di quelli per una bomba all'[[idrogeno]]. Nel caso della fusione nucleare quindi, la separazione fra ricerca civile e militare è più netta che nel caso della [[fissione nucleare]].
Questi sarebbero naturalmente molto più capaci di tenere confinato e coeso il plasma rispetto per esempio ai magneti superconduttori a bassa temperatura, che danno un campo intorno a 1 [[Tesla (unità di misura)|tesla]] per il reattore ITER di riferimento in Provenza. In effetti, un plasma di <sup>3</sup>He e D attorno ai 580 milioni di gradi produce anche fusioni secondarie di tipo D+D, che sono neutroniche: lo si può notare dalla vicinanza delle curve delle reazioni <sup>3</sup>He +D e D + D in questa regione di temperatura. I neutroni della reazione standard D + T hanno infatti un'energia molto alta, circa 7 volte quella dei neutroni generati dalla fissione standard dell'uranio 235, e quindi sono molto più penetranti. Invece, i neutroni lenti del D + D sono meno, e sono penetranti in modo simile a quelli della fissione standard siccome hanno un'energia simile; infine, attivano molto meno i materiali strutturali del reattore e quindi pongono meno problemi per lo schermaggio e lo smaltimento.
 
Purtroppo, le due fusioni aneutroniche più studiate in passato per fini militari sono state quella dell'elio-3 col trizio, e quella del litio-6 col deuterio.
=== Fisica delle reazioni di fusione ===
 
=== Reazione delle stelle ===
Nella fusione nucleare la [[massa (fisica)|massa]] e l'[[energia]] sono legate dalla [[teoria della relatività ristretta]] di [[Einstein]] secondo l'equazione:
Ci sono studi che esplorano le possibilità di sfruttamento pacifico della reazione che avviene nelle stelle, quella deuterio-deuterio (D-D), che nel 50% dei casi produce neutroni con un'energia nettamente più bassa (2,5 MeV circa). La temperatura di soglia della reazione è però ancora più elevata che nel caso <sup>3</sup>He + D, per cui anche con i nuovi magneti basati sui [[superconduttore ad alta temperatura|superconduttori ad alta temperatura]] si pensa che non sia raggiungibile nell'orizzonte di qualche decina di anni.
 
=== Cinetica delle reazioni ===
:''E'' = ''mc''<sup>2</sup>
Nella fusione nucleare il nuovo nucleo e il neutrone liberato hanno una massa totale minore della somma delle masse dei nuclei reagenti, con conseguente liberazione di un'elevata quantità di [[energia]], principalmente energia cinetica dei prodotti della fusione, secondo la relazione tra la [[massa (fisica)|massa]] e l'[[energia]] stabilita dalla [[Relatività ristretta|teoria della relatività ristretta]]:
 
[[E=mc²|''E'' = ''mc''<sup>2</sup>]]
in cui:
 
in cui ''E'' è l'energia, ''m'' la massa e ''c''<sup>2</sup> il quadrato della [[velocità della luce]] nel vuoto.
:''E'' è l'energia;
:''m'' è la [[Massa (fisica)|massa]];
:''c''<sup>2</sup> è il quadrato della [[velocità della luce]] nel vuoto.
 
Affinché avvenga una fusione, i nuclei devono essere sufficientemente vicini, in modo che la [[forza nucleare forte]] predomini sulla repulsione coulombiana (i due nuclei hanno [[carica elettrica]] positiva, si respingono): ciò avviene a distanze molto piccole, dell'ordine di qualche [[femtometro]] (10<sup>−15</sup> metri). L'energia necessaria per superare la repulsione coulombiana può essere fornita ai nuclei portandoli ad altissima [[pressione]] (altissima [[temperatura]], circa 10⁷ [[kelvin]], e/o altissima [[densità]]).
In questo tipo di reazione il nuovo nucleo costituito e il neutrone liberato hanno una massa totale minore della somma delle masse dei nuclei reagenti, con conseguente liberazione di un'elevata quantità di [[energia]], principalmente energia cinetica dei prodotti della fusione.
 
Affinché avvenga una fusione, i nuclei devono essere sufficientemente vicini, in modo che la [[forza nucleare forte]] predomini sulla repulsione coulombiana (i due nuclei hanno carica elettrica positiva, si respingono): ciò avviene a distanze molto piccole, dell'ordine di qualche [[femtometro]] (10<sup>−15</sup> metri). L'energia necessaria per superare la repulsione coulombiana può essere fornita ai nuclei portandoli ad altissima [[pressione]] (altissima [[temperatura]], circa 10⁷ [[kelvin]], e/o altissima [[densità]]).
 
La fusione nucleare, nei processi terrestri, è usata in forma incontrollata per le [[bomba H|bombe a idrogeno]] e in forma controllata nei ''[[Reattore nucleare a fusione|reattori a fusione termonucleare]]'', ancora in fase sperimentale.
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== Applicazioni ==
=== LaFonte bombadi termonucleareenergia civile ===
{{Vedi anche|Reattore nucleare a fusione|Energia da fusione}}
Negli ultimi sessant'anni è stato profuso un notevole sforzo teorico e sperimentale anche per mettere a punto la [[Energia da fusione|fusione nucleare]] per scopi civili anziché bellici ovvero per generare elettricità e anche come sistema di propulsione per [[razzo|razzi]], potenzialmente molto più efficiente e a molto minore [[impatto ambientale]] sia dei [[reattore nucleare a fissione|reattori nucleari a fissione]], o della produzione centralizzata di energia convenzionale rappresentata principalmente da [[centrali termoelettriche]] e [[centrali idroelettriche]].
 
Il problema principale dagli anni '60 ad ora, e probabilmente anche per il prossimo futuro, è rappresentato dalla difficoltà di raggiungere un bilancio energetico positivo del reattore. Ad oggi, infatti, non si è ancora riusciti a costruire un reattore che produca normalmente durante il suo funzionamento in continuo più energia elettrica di quanta ne consumi per alimentazione dei magneti e sistemi ausiliari. Una volta raggiunto il bilancio energetico positivo, poi, bisognerà assicurarsi anche un bilancio economico positivo. Il parametro principale che i tecnici usano per valutare la positività del bilancio energetico di un reattore è il ''[[criterio di Lawson|parametro di Lawson]]''.
Come è noto l'uomo ha riprodotto, nella seconda metà del [[XX secolo]], la fusione termonucleare a scopi militari nella [[bomba all'idrogeno]] dove la temperature necessarie alla fusione nucleare sono innescate da una precedente reazione a fissione nucleare, ottenendo un [[arma nucleare]] di eccezionale potenza e distruttività, finora mai utilizzata dal vero, ma solo sperimentata in appositi test.
 
Al momento, il reattore più avanzato a fusione è [[ITER]]:<ref name=ITER/> un reattore a fusione termonucleare (basato sulla configurazione di tipo [[tokamak]]). ITER è un progetto internazionale cooperativo tra [[Unione europea]], [[Russia]], [[Cina]], [[Giappone]], [[Stati Uniti d'America]], [[Corea del Sud]] e [[India]]. ITER però non è ancora il prototipo di centrale di produzione di energia elettrica ma solo una macchina sperimentale destinata a dimostrare di poter ottenere le condizioni di [[Fattore di guadagno energetico da fusione|guadagno energetico]] necessarie. [[DEMO]] è invece il prototipo di centrale in fase di studio dagli stessi partecipanti al progetto ITER.<ref>[https://www.iter.org/proj/iterandbeyond ITER & Beyond<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120922162049/http://www.iter.org/proj/iterandbeyond |data=22 settembre 2012 }}</ref>
=== La fusione come fonte di energia ===
Negli ultimi sessant'anni è stato profuso un notevole sforzo teorico e sperimentale ache per mettere a punto la [[Energia da fusione|fusione nucleare]] per scopi civili anzichè bellici ovvero per generare elettricità e anche come sistema di propulsione per [[razzo|razzi]], ben più efficiente dei sistemi basati su reazioni chimiche o sulla reazione di fissione.
 
Il progetto SPARC della [[Commonwealth Fusion Systems]], di cui [[Eni]] è maggiore azionista, ha l'obiettivo di realizzare un reattore sperimentale a fusione più compatto ed economico rispetto a quello di ITER. Nel settembre 2021 è stato testato un prototipo per dimostrare che è possibile realizzare una camera di fusione in cui il confinamento del plasma è assicurato da magneti superconduttori ad alta temperatura<ref name="wired.it">{{cita web|url=https://www.wired.it/scienza/energia/2021/09/08/fusione-confinamento-magnetico-eni-cfs/|titolo=Fusione a confinamento magnetico, Eni annuncia il successo del test di Cfs}}</ref>.
Al momento il progetto più avanzato verso la realizzazione di energia elettrica da fusione è [[ITER]]:<ref name=ITER/> un reattore a fusione termonucleare (basato sulla configurazione di tipo [[tokamak]]). ITER è un progetto internazionale cooperativo tra [[Unione europea]], [[Russia]], [[Cina]], [[Giappone]], [[Stati Uniti d'America]], [[Corea del Sud]] e [[India]]. ITER però non è ancora il prototipo di centrale di produzione di energia elettrica ma solo una macchina sperimentale destinata a dimostrare di poter ottenere le condizioni di guadagno energetico necessarie. [[DEMO]] è invece il prototipo di centrale in fase di studio dagli stessi partecipanti al progetto ITER.<ref>[http://www.iter.org/proj/iterandbeyond ITER & Beyond<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120922162049/http://www.iter.org/proj/iterandbeyond |data=22 settembre 2012 }}</ref>
 
==== Confinamento magnetico ====
Per spingere atomi di idrogeno a fondere in maniera controllata all'interno di un reattore o, più in generale, di una camera, il combustibile deve essere innanzitutto confinato spazialmente attraverso opportune tecniche, al fine di conferire a esso le caratteristiche fisiche ideali espresse nel [[criterio di Lawson]].
{{vedi anche|Fusione a confinamento magnetico}}
Un [[plasma (fisica)|plasma]] è costituito da particelle cariche, e può quindi essere confinato da un appropriato [[campo magnetico]]. Sono noti molti modi di generare un campo magnetico in grado di isolare un plasma in fusione; tuttavia, in tutte queste configurazioni, le particelle cariche che compongono il plasma interagiscono inevitabilmente con il campo, influenzando l'efficienza del confinamento e riscaldando il sistema. Due sono le geometrie che si sono rivelate interessanti per confinare plasmi per fusione: lo [[specchio magnetico]] e il ''toro magnetico''. Lo specchio magnetico è una configurazione "aperta", cioè non è chiusa su se stessa, mentre il [[Toro (geometria)|toro]] (una figura geometrica a forma di "ciambella") è una configurazione chiusa su se stessa intorno a un buco centrale. Varianti del toro sono le configurazioni ''sferiche'', in cui il buco al centro del toro è di dimensioni molto ridotte ma pur sempre presente.
 
Ognuno di questi sistemi di confinamento ha diverse realizzazioni, che differiscono tra loro nell'enfatizzare l'efficienza del confinamento o nel semplificare i requisiti tecnici necessari per la realizzazione del campo magnetico. La ricerca sugli specchi magnetici e su altre configurazioni aperte (bottiglie magnetiche, [[pinch lineare|"pinch" lineari]], cuspidi, ottupoli, ecc.) ha avuto un grande sviluppo negli anni [[1960]]-[[1970]], poi è stata abbandonata per le inevitabili perdite di particelle agli estremi della configurazione.
Invece, una variante dei sistemi toroidali, il ''[[tokamak]]'', è risultato essere una soluzione inizialmente più semplice di altre per un'implementazione da laboratorio. Ciò, assieme a una prospettiva remunerativa futura, l'ha reso il sistema su cui la ricerca scientifica in questo settore ha mosso i suoi passi più significativi. Attualmente il più promettente esperimento in questo campo è il progetto [[ITER]]. Esistono comunque delle varianti di configurazioni toroidali, come lo [[stellarator]] (che è caratterizzato dall'assenza di un circuito per generare una [[corrente elettrica|corrente]] nel plasma) e la [[Reversed field pinch|strizione a campo rovesciato (Reversed-field pinch)]].
 
Nel 2009 usando la macchina RFX a Padova è stato dimostrato sperimentalmente che, in accordo con quanto previsto da un modello matematico, si può migliorare il confinamento dando al plasma presente nel Reversed Field Pinch una forma a elica.<ref>[https://oloscience.blogspot.com/2009/07/fusione-nucleare-audio-intervista.html Fusione nucleare: Audio-intervista a Francesco Gnesotto, direttore del Consorzio RFX di Padova.]</ref>
 
Il 5 settembre 2021 l’azienda americana [[Commonwealth Fusion Systems]] ha testato con successo un prototipo in scala 1:1 di un magnete basato su [[Superconduttività|superconduttori]] HTS (High Temperature Superconductors). L'esperimento ha dimostrato per la prima volta che è possibile realizzare una camera di fusione in cui il confinamento del [[Plasma (fisica)|plasma]] è raggiunto attraverso questo tipo di supermagneti. Questa tipologia di camera di fusione potrà consentire la realizzazione di un [[Reattore nucleare a fusione|reattore]] sperimentale, denominato SPARC, molto più piccolo rispetto agli altri prototipi ora in sviluppo<ref name="wired.it" />. I dati raccolti da SPARC permetteranno di realizzare ARC, il primo impianto pilota industriale in grado di raggiungere le temperature necessarie per rendere possibile la fusione controllata di deuterio e trizio. Secondo le previsioni di CFS, il reattore SPARC potrebbe entrare in funzione già nel 2025<ref>{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/nucleare-pulito-eni-inaugura-l-era-fusione-confinamento-magnetico-AEfH1Rh|titolo=Nucleare pulito, Eni inaugura l’era della fusione a confinamento magnetico}}</ref>.
 
==== Confinamento inerziale ====
{{vedi anche|Fusione a confinamento inerziale}}
Il combustibile nucleare può essere compresso all'ignizione con un bombardamento di fotoni, di altre particelle o tramite un'esplosione.<ref>F. Winterberg "[httphttps://arxiv.org/abs/0802.3408 Conjectured Metastable Super-Explosives formed under High Pressure for Thermonuclear Ignition]"</ref><ref>Zhang, Fan; Murray, Stephen Burke; Higgins, Andrew (2005) "{{collegamento interrotto|1=[httphttps://www.wipo.int/pctdb/images4/PCT-PAGES/2006/102006/06024137/06024137.pdf Super compressed detonation method and device to effect such detonation] |datedata=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}"</ref> Nel caso dell'esplosione, il tempo di confinamento risulterà essere abbastanza breve. Questo è il processo usato nella [[bomba all'idrogeno]], in cui una potente esplosione provocata da una [[bomba atomica|bomba a fissione nucleare]] comprime un piccolo cilindro di combustibile per fusione.
 
Nella [[bomba all'idrogeno]], l'energia sviluppata da una [[bomba atomica|bomba nucleare a fissione]] viene utilizzata per comprimere il combustibile, solitamente un miscuglio di [[deuterio]] e [[trizio]], fino alla temperatura di fusione. L'esplosione della bomba a fissione genera una serie di [[raggi X]] che creano un'onda termica che propagandosi nella testata comprime e riscalda il deuterio e il trizio generando la fusione nucleare.
 
Altre forme di confinamento inerziale sono state tentate per i reattori a fusione, incluso l'uso di grandi laser focalizzati su una piccola quantità di combustibile, o usando gli ioni del combustibile stesso accelerati verso una regione centrale, come nel primitivo [[fusore di Farnsworth-Hirsch]] o nel fusore [[Polywell]].
 
=== Boro ===
===== Ricerche sulla fusione nucleare boro-protone a confinamento laser =====
Nel [[2004]] scienziati russi, diretti da [[Vladimir Krainov|Krainov]], riescono a produrre una reazione di fusione nucleare controllata innescata dal confinamento laser, tra [[Protone|protoni]] (atomi d'idrogeno privi dell'elettrone) e atomi di [[boro]], alla temperatura di 1 [[miliardo]] di [[kelvin]], senza emissione di [[Neutrone|neutroni]] e particelle radioattive, a esclusione di [[particelle alfa]]. Ma l'energia richiesta dal laser supera di molto quella prodotta dalla reazione<ref>[http://lescienze.espresso.repubblica.it LE SCIENZE]:[http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Fusione_al_laser/1284468 Scienziati russi riescono a produrre una reazione di fusione fra protoni e atomi di boro senza emissione di neutroni e particelle radioattive]</ref><ref>V.P. Krainov [http://epsppd.epfl.ch/London/pdf/O4_24.pdf Laser induced fusion in a boron-hydrogen mixture] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111230064943/http://epsppd.epfl.ch/London/pdf/O4_24.pdf |date=30 dicembre 2011 }}</ref><ref>H. Horaa, G.H. Mileyb, M. Ghorannevissc, B. Malekyniac and N. Azizib [https://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6TVF-4WW12VK-4&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&_docanchor=&view=c&_searchStrId=1040329634&_rerunOrigin=google&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=6ea32e64f8df2e0cdb77c24044056bbf Laser-optical path to nuclear energy without radioactivity: Fusion of hydrogen–boron by nonlinear force driven plasma blocks]</ref>.
</ref><ref>H. Horaa, G.H. Mileyb, M. Ghorannevissc, B. Malekyniac and N. Azizib [http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6TVF-4WW12VK-4&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&_docanchor=&view=c&_searchStrId=1040329634&_rerunOrigin=google&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=6ea32e64f8df2e0cdb77c24044056bbf Laser-optical path to nuclear energy without radioactivity: Fusion of hydrogen–boron by nonlinear force driven plasma blocks]</ref>.
 
Nel gennaio 2013, un gruppo di ricercatori italiani e cechi diretti dal Dr. Antonino Picciotto (Micro-nano facility, Fondazione Bruno Kessler, Trento) e dal Dr. Daniele Margarone (Institute of Physics ASCR, v.v.i. (FZU), ELI-Beamlines Project, 182 21 Prague, Czech Republic) hanno ottenuto il record di produzione di particelle alfa (10^9 per steradianti/steradiante) senza emissione di neutroni, utilizzando per la prima volta un target di silicio-boro-idrogenato ed un laser con intensità 1000 volte inferiore rispetto agli esperimenti precedenti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore = A. Picciotto, D. Margarone,A. Velyhan,P. Bellutti, J. Krasa,A. Szydlowsky, G. Bertuccio,Y. Shi, A. Mangione, J.Prokupek, A. Malinowska, E. Krousky, J. Ullschmied, L. Laska, M.Kucharik,and G. Korn|titolo = Boron-Proton Nuclear-Fusion Enhancement Induced in Boron-Doped Silicon Targets by Low-Contrast Pulsed Laser|rivista = Physical Review X|volume = 4|numero = 031030}}</ref>
 
==== ConfinamentoBomba magneticoH ====
{{Vedi anche|Bomba all'idrogeno}}
Un [[plasma (fisica)|plasma]] è costituito da particelle cariche che possono quindi essere confinate da un appropriato [[campo magnetico]]. Sono noti molti modi di generare un campo magnetico in grado di isolare un plasma in fusione; tuttavia, in tutte queste configurazioni, le particelle cariche che compongono il plasma interagiscono inevitabilmente con il campo, influenzando l'efficienza del confinamento e riscaldando il sistema. Due sono le geometrie che si sono rivelate interessanti per confinare plasmi per fusione: lo [[specchio magnetico]] e il ''toro magnetico''. Lo specchio magnetico è una configurazione "aperta", cioè non è chiusa su sé stessa, mentre il [[Toro (geometria)|toro]] (una figura geometrica a forma di "ciambella") è una configurazione chiusa su sé stessa intorno a un buco centrale. Varianti del toro sono le configurazioni ''sferiche'', in cui il buco al centro del toro è di dimensioni molto ridotte ma pur sempre presente.
La prima applicazione tecnica della fusione termonucleare, nella seconda metà del [[XX secolo]], fu l'amplificazione di energia di una [[bomba atomica]] ottenuta circondandola con un guscio esterno di idrogeno: questo dispositivo è chiamato [[bomba H]].
Finora questo dispositivo non è mai stato utilizzato su un obiettivo civile, ma solo sperimentato in siti di test svolti dalle grandi potenze della [[guerra fredda]] per lo più durante gli [[anni '50]] e [[anni '60|'60]] del XX secolo negli [[atolli]] dell'[[Oceano Pacifico]], causando la distruzione permanente dei siti (il caso emblematico è l'[[atollo di Bikini]]: dal 1997 l'atollo è stato dichiarato nuovamente abitabile, ma le isole rimangono tuttora disabitate e ci sono grossi rischi per la popolazione), e un incremento sostanziale del [[fondo di radioattività naturale]] nell'intero pianeta durante quegli anni.
 
==Ricerca==
Ognuno di questi sistemi di confinamento ha diverse realizzazioni, che differiscono tra loro nell'enfatizzare l'efficienza del confinamento o nel semplificare i requisiti tecnici necessari per la realizzazione del campo magnetico. La ricerca sugli specchi magnetici e su altre configurazioni aperte (bottiglie magnetiche, [[pinch lineare|"pinch" lineari]], cuspidi, ottupoli, ecc.) ha avuto un grande sviluppo negli anni [[1960]]-[[1970]], poi è stata abbandonata per le inevitabili perdite di particelle agli estremi della configurazione.
Il 5 dicembre 2022 un gruppo di ricercatori della [[National Ignition Facility]] presso il [[Lawrence Livermore National Laboratory]] ha realizzato per la prima volta una [[fusione a confinamento inerziale]] con bilancio energetico positivo, i {{M|2,05|u=MJ}} forniti al target hanno infatti generato {{M|3,15|u=MJ}} di energia. Per alimentare i 192 laser, tuttavia sono serviti 300 MJ di energia. Il bilancio energetico complessivo quindi è stato estremamente negativo. <ref>{{Cita web|url=https://www.llnl.gov/news/national-ignition-facility-achieves-fusion-ignition|titolo=National Ignition Facility achieves fusion ignition|sito=www.llnl.gov|lingua=en|accesso=2022-12-14}}</ref> I risultati della ricerca sono stati ufficialmente annunciati il 13 dicembre 2022 a [[Washington]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/esteri/2022/12/13/news/fusione_nucleare_cosa_cambia_equilibri_geopolitici-378753206/|titolo=Usa, la svolta della fusione nucleare: “Test riuscito, è la prima volta”|sito=la Repubblica|data=2022-12-13|lingua=it|accesso=2022-12-13}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/12/13/news/fusione_nucleare_annuncio_stati_uniti-378841273/|titolo=L'annuncio Usa sulla fusione nucleare: "Una svolta ma ci vorranno 30 anni perché diventi realtà"|sito=la Repubblica|data=2022-12-13|lingua=it|accesso=2022-12-13}}</ref>
Invece, una variante dei sistemi toroidali, il ''[[tokamak]]'', è risultato essere una soluzione inizialmente più semplice di altre per un'implementazione da laboratorio. Ciò, assieme a una prospettiva remunerativa futura, l'ha reso il sistema su cui la ricerca scientifica in questo settore ha mosso i suoi passi più significativi. Attualmente il più promettente esperimento in questo campo è il progetto [[ITER]]. Esistono comunque delle varianti di configurazioni toroidali, come lo [[stellarator]] (che è caratterizzato dall'assenza di un circuito per generare una [[corrente elettrica|corrente]] nel plasma) e il [[Reversed field pinch|Reversed-field pinch (RFP)]].
 
Al 2024, esistono programmi di ricerca in oltre 50 paesi e il rapporto Fusion Outlook 2023 dell'[[AIEA]] riporta che nel mondo più di 140 macchine per la fusione, frutto di progetti pubblici e privati, sono in funzione, in costruzione o in fase di progettazione.<ref>{{Cita web|url=https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AFABUKrB|titolo=Fusione a confinamento magnetico, l’energia del futuro imita le stelle: sicura, pulita e sostenibile - Il Sole 24 ORE|sito=amp24.ilsole24ore.com|accesso=2024-06-17}}</ref>
Nel 2009 usando la macchina RFX a Padova è stato dimostrato sperimentalmente che, in accordo con quanto previsto da un modello matematico, si può migliorare il confinamento dando al plasma presente nel Reversed Field Pinch una forma a elica.<ref>[http://oloscience.blogspot.com/2009/07/fusione-nucleare-audio-intervista.html Fusione nucleare: Audio-intervista a Francesco Gnesotto, direttore del Consorzio RFX di Padova.]</ref>
 
== Note ==
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* {{en}} Stefano Atzeni and Juergen Meyer-ter-Vehn, ''Inertial Confinement Fusion''. Oxford University Press; 458 + xxi pages (2004). ISBN 0-19-856264-0
* {{en}} Kenro Miyamoto, ''Plasma Physics and Controlled Nuclear Fusion''. Springer Series on Atomic, Optical, and Plasma Physics, 1 edition, 371 pages (July 21, 2005). ISBN 3-540-24217-1
* {{cita libro | cognome= Freidberg| nome= Jeffrey P.| titolo= Plasma Physics and Fusion Energy | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge| anno= 2008 | ed= 1| isbn= 978-0-521-73317-5| cid=Fr|| lingua= en}} [https://books.google.it/books?id=Vyoe88GEVz4C&pg=PA87&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q&f=false Google book official by Cambridge University Press]
* ''La falsa partenza della fusione'' di Michael Moyer, su ''Le Scienze'' n. 501, maggio 2010
 
== Voci correlate ==
* [[Fusione nucleare fredda]]
* [[Tokamak]]
* [[ITER]]
* [[IGNITOR]]
* [[Criterio di Lawson]]
* [[Fisica del plasma]]
* [[Bomba all'idrogeno]]
* [[Idrogeno]]
* [[Deuterio]]
* [[Trizio]]
* [[Bomba nucleare]]
* [[Centrale a fusione]]
* [[Criterio di Lawson]]
* [[Deuterio]]
* [[Fisica del plasma]]
* [[Fusione nucleare fredda]]
* [[fusore di Farnsworth-Hirsch]]
* Fusore [[Polywell]]
* [[Idrogeno]]
* [[IGNITOR]]
* [[Iniettori di neutri per fusione]]
* [[ITER]]
* [[Joint European Torus]] (JET)
* [[Tokamak]]
* [[Trizio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Nuclearsulla|wikt=fusione fusionnucleare}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.fusione.enea.it/ | 2 = Fusione al Centro ENEA di Frascati | accesso = 25 agosto 2010 | dataarchivio = 27 marzo 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150327010524/http://www.fusione.enea.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.igi.cnr.it/ | 2 = Consorzio RFX | accesso = 25 agosto 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090901010034/http://www.igi.cnr.it/ | dataarchivio = 1 settembre 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|1=http://www.efda.org/|2=EFDA|lingua=en|accesso=25 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140914125632/http://www.efda.org/|dataarchivio=14 settembre 2014|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.jet.efda.org/|2=JET|lingua=en|accesso=25 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090723101818/http://www.jet.efda.org/|dataarchivio=23 luglio 2009|urlmorto=sì}}
* {{cita web|httphttps://fusionforenergy.europa.eu/|Fusion For Energy|lingua=en}}
* {{cita web|httphttps://www.iter.org/|ITER|lingua=en}}
* {{cita web|http://goldbook.iupac.org/N04232.html|IUPAC Gold Book, "nuclear fusion reaction"|lingua=en}}
*{{en}} {{cita web|url=https://wiki.fusion.ciemat.es/wiki/Main_Page|titolo=FusionWiki}}
 
{{Energia da fusione}}
{{Controllo di autorità}}