Monetazione degli Antonini: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Albero genealogico degli Antonini}}
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! colspan = 7 |Famiglia imperiale
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Negli anni [[155]]-[[156]] vi fu poi una guerra in [[Dacia (regione storica)|Dacia]], probabilmente nella pianura della [[Valacchia]].
{|
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Campagne militari
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|[[Asse (moneta)|Asse]]
|[[Adventus|AD]] [[Antonino Pio|ANTONINUS]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[Pio|PI US]] [[Pater Patriae|P P]] [[Tribunicia potestas|TR P]] XVIII, testa laureata di [[Antonino Pio]] verso destra;
|[[Britannia (provincia romana)|BRITANNIA]] [[Console romano|COS]] III
|[[154]]
|9.71 gr;
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Pose infine sul trono del vicino popolo "cliente" dei [[Quadi]], a nord della [[Pannonia superiore]] ed [[Pannonia inferiore|inferiore]] un nuovo re filo-romano,<ref name="RIC,III,620">[[Roman Imperial Coinage]], ''Antoninus Pius'', III, 620.</ref> dopo una nuova serie di campagne militari condotte da un certo [[Tito Aterio Nepote]], il quale ottenne gli ''[[ornamenta triumphalia]]'' per questi nuovi successi,<ref>J.Fitz, ''Le province danubiane'', in ''Storia dei Greci e dei Romani'', vol.16, ''I principi di Roma. Da Augusto ad Alessandro Severo'', Milano 2008, p.503.</ref> tanto che attorno al [[142]], fu emessa una nuova moneta che celebrava "''Rex Quadi datus''".<ref>[[Historia Augusta]], ''Antoninus Pius'', 5.4; Roman Imperial Coins III, 619.</ref>
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! colspan = 7 |Regni "clienti"
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[[Antonino Pio]] fece dono al popolo ed all'esercito di una somma a noi sconosciuta, oltre a [[institutio Alimentaria|donare alimenti ai fanciulli più bisognosi]], per onorare la moglie [[Faustina maggiore]].<ref name="HAAntPio8.1">[[Historia Augusta]], ''Vita di Antonino Pio'', 8.1.</ref> E durante un successivo ''congiarium'' (nel [[145]]), furono donati a ciascun abitante di Roma 100 [[denario|denari]] (pari a 400 sesterzi), per celebrare il matrimonio tra la figlia [[Faustina minore|Annia Faustina]] ed il futuro erede al principato, [[Marco Aurelio]].<ref>{{AE|1936|98}}; [[Historia Augusta]], ''Vita di Antonino Pio'', 10.1-2.</ref> Si racconta che alla morte della moglie Faustina, Antonino la divinizzò e le intitolò un nuovo ''alimenta'', il ''Puellae Faustinae'', e un tempio nel Foro Romano, diventato dopo la morte dello stesso nel [[161]], il [[tempio di Antonino e Faustina]].
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! colspan = 7 |Congiaria e liberalitas
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{{vedi anche|Arte dei primi Antonini|Tempio di Antonino e Faustina}}
[[Antonino Pio]] eresse, prima in ricordo della moglie [[Faustina maggiore]] (morta nel [[141]]), un [[Tempio di Antonino e Faustina|tempio a lei dedicato]] nel [[Foro romano]] (oggi [[Chiesa di San Lorenzo in Miranda]]), e poi in onore del suo predecessore, l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] (divinizzato dopo la sua morte), un [[tempio di Adriano|tempio allo stesso dedicato]] nel [[145]], oggi in piazza di Pietra, nell'antica regione del [[Campo Marzio (antichità)|Campo Marzio]]. Nel [[147]] questo imperatore provvedette alla costruzione di un nuovo ponte sul Tevere (o forse alla ristrutturazione del precedente [[ponte di Agrippa]]), prendendo probabilmente i nomi di [[ponte Aurelio]] (''pons Aurelius'') o [[ponte di Antonino]] (''pons Antonini''), riportati da fonti tarde. Antonino restaurò pesantemente anche il [[Tempio di Augusto]].
Nel [[161]]-[[162]] i figli dell'Imperatore appena defunto, [[Antonino Pio]], dedicarono al padre adottivo una [[Colonna di Antonino Pio|colonna onoraria a lui dedicata]] ed alla moglie [[Faustina maggiore]]. [[Marco Aurelio]] e [[Lucio Vero]] scelsero come zona quella dove si era svolto l<nowiki>'</nowiki>''Ustrinum Antoninorum'', cioè la cremazione del corpo dell'imperatore. La colonna era fatta di [[granito]] rosso [[Egitto|egiziano]], non possedeva decorazioni sulla superficie del fusto e misurava 14.75 m in altezza. Alla sua sommità era posta una statua di Antonino Pio, come mostrato in una moneta con l'effigie dell'imperatore.
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! colspan = 7 |Opere pubbliche
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{{vedi anche|Marco Aurelio|Lucio Vero}}
Alla
Il periodo del regno dell'imperatore filosofo non fu felice come i precedenti: dal [[162]] al [[165]] vi fu una [[campagne partiche di Lucio Vero|guerra contro i Parti]], nel [[166]] scoppiò una [[peste antonina|violenta pestilenza]] che generò la morte di almeno 1/4 o 1/3 dell'intera popolazione dell'[[Impero romano]], dal [[167]] al [[175]] le [[guerre marcomanniche|campagne contro Marcomanni, Quadi e Sarmati]] e la rivolta di [[Avidio Cassio]] in Oriente, misero a dura prova le finanze e l'Impero stesso. I prodromi della crisi che investì l'impero romano nel [[III secolo]] si fecero maggiormente sentire con la successione al trono di [[Commodo]] ([[180]]).
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|[[Cognomina ex virtute|Titoli vittoriosi]]
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|''[[Armeniacus]]'' nel [[164]],<ref name="MarcoVeroArmenMedParth">{{AE|1998|1622}}; {{AE|1998|1625}}, {{AE|1998|1626}}; {{AE|1966|517}}.</ref><ref name="AE1897,124"/><ref>{{Cita|RIC|''Marcus Aurelius'', III, 92, 142 e 198}}; AMN-43/44-203; {{AE|1999|1103}}; <br />[[File:
|-
|''[[Salutatio imperatoria]]''
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In seguito alla morte del fratello Lucio (nel [[169]]) e poi del tentativo di usurpazione al trono di [[Avidio Cassio]] in [[limes orientale|Oriente]], Marco decise di associare al trono il figlio [[Commodo]] (fine del [[176]]), come aveva fatto in precedenza con i fratello, tornando di fatto a formare una [[diarchia]].
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! colspan = 7 |Famiglia imperiale, concordia Augustorum e successione
Riga 345:
|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:MARCUS AND LUCIUS-Gnecchi 6-711492.jpg|225px]]
|[[medaglia|medaglione]] [[Æ (numismatica)|Æ]]
|[[Imperator|IMP]] [[Marco Aurelio|ANTONINVS]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[console romano|COS III]] (a sinistra), [[Imperator|IMP]] [[Lucio Vero|VERVS]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[Console romano|COS II]] (a destra), teste nude a confronto di [[Marco Aurelio]] e [[Lucio Vero]];
|[[Marco Aurelio]] e [[Lucio Vero]], come i [[Dioscuri]], in piedi uno di fronte all'altro, ognuno tiene un cavallo.
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|[[File:LUCIUS VERUS-RIC III 1283-650985 CONCORDIA AUGG.jpg|225px]]
|[[sesterzio]]
|[[Imperator|IMP]] [[Lucio Vero|CAES L AVREL VERVS]] [[Augusto (titolo)|AVG]], testa nuda di [[Lucio Vero]] verso destra indossa un'[[
|[[Concordia (divinità)|CONCORD]] AVGVSTOR(um) [[tribunicia potestas|TR P]], [[console romano|COS II]] in eserguo, [[Senatus consultum|S C]] ai lati, [[Marco Aurelio]] (a sinistra) e [[Lucio Vero]] (a destra) in piedi, uno di fronte all'altro si stringono le mani.
|[[161]]
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Nel [[161]], con la morte di [[Antonino Pio]],<ref>[[Historia Augusta]], ''Pius'', 12.7.</ref> il trono del [[Regno di Armenia]] ([[regno cliente (storia romana)|regno "cliente" di Roma]]) era divenuto vacante. A reclamarlo fu [[Soemo]], un principe di [[Homs|Emesa]] che era pure [[senato romano|senatore romano]]. Il re [[Vologase IV]] reagì sul finire dell'estate o gli inizi d'autunno, inviando in Armenia la propria cavalleria al comando del generale [[Osroe]] (''Osrow''), il quale inflisse una sconfitta ai Romani. Soemo fu deposto e dovette fuggire, mentre l'Armenia, in mano partica, ebbe un nuovo sovrano di nome [[Pacoro]].<ref>[[Historia Augusta]], ''Vita Marci Antonini philosophi'', 8.6; A.Birley, ''Marco Aurelio'', Milano 1990, pp.148-149.</ref>
Il governatore della [[Cappadocia (provincia romana)|Cappadocia]], Severiano, si mosse con l'esercito in Armenia, ma fu sconfitto ad ''Elegeia''. Ottenuta l'iniziativa, i Parti attaccarono sia la Cappadocia che la [[Siria (provincia romana)|Siria]], sconfiggendo le guarnigioni locali,
Le [[campagne partiche di Lucio Vero|campagne militari]] che seguirono, condotte dal fratello di [[Marco Aurelio]], [[Lucio Vero]], portarono però all'annessione del regno all'impero romano insieme alla [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia settentrionale]] ([[162]]-[[166]]).
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|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Campagne militari in Oriente
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|coniato nel [[164]] dopo la seconda campagna contro i [[Parti]] ([[zecca di Roma antica]]);
|7.32 gr, 6 h;
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Lucius Verus'',
|- style= " vertical-align: top;"
Riga 454:
|coniato nel [[165]]/[[166]];
|3.46 gr;
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Marcus Aurelius'',
|- style= " vertical-align: top;"
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Nel [[166]]/[[167]], avvenne il primo scontro lungo le [[limes romano|frontiere]] della [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]], ad opera di poche bande di predoni [[longobardi]] e [[osii]], che, grazie al pronto intervento delle truppe di confine, furono prontamente respinte. La pace stipulata con le limitrofe popolazioni germaniche a nord del [[Danubio]] fu gestita direttamente dagli stessi imperatori, [[Marco Aurelio]] e [[Lucio Vero]], ormai diffidenti nei confronti dei barbari aggressori e recatisi per questi motivi fino nella lontana [[Carnuntum]] (nel [[168]]).<ref>''Historia Augusta'' - ''Marco Aurelio'', 14.1-5</ref> La morte prematura del fratello Lucio (nel [[169]] poco distante da [[Aquileia romana|Aquileia]]), ed il venir meno ai patti da parte dei barbari (molti dei quali erano stati [[popolo cliente (storia romana)|"clienti"]] fin dall'epoca di [[Tiberio]]), portò una massa mai vista prima d'allora, a riversarsi in modo devastante nell'Italia settentrionale fin sotto le mura di [[Aquileia romana|Aquileia]], il cuore della ''[[Venetia et Histria|Venetia]]''. Enorme fu l'impressione provocata: era dai tempi di [[Gaio Mario|Mario]] che una popolazione barbarica non assediava dei centri del nord Italia.<ref>Cassio Dione, ''Storia romana'', LXXII, 3.1.</ref>
Si racconta che [[Marco Aurelio]] combatté una lunga ed estenuante guerra contro le popolazioni barbariche, prima respingendole e "ripulendo" i territori della [[Gallia cisalpina]], [[Norico (provincia romana)|Norico]] e [[Rezia (provincia romana)|Rezia]] ([[170]]-[[171]]), poi contrattaccando con una massiccia offensiva in [[Marcomannia|territorio germanico]], che richiese diversi anni di scontri, fino al [[175]]. Questi avvenimenti costrinsero lo stesso imperatore a risiedere per numerosi anni lungo il fronte pannonico, senza mai far ritorno a Roma. La tregua apparentemente sottoscritta con queste popolazioni, in particolare [[Marcomanni]], [[Quadi]] e [[Iazigi]], durò però solo un paio d'anni. Alla fine del [[178]] l'imperatore Marco Aurelio era costretto a fare ritorno nel ''castrum'' di [[Brigetio]] da dove, nella successiva primavera del [[179]], fu condotta l'ultima campagna.<ref>Cassio Dione, ''Storia romana'', LXXII, 20.2.</ref> La morte dell'imperatore romano nel [[180]] pose presto fine ai piani espansionistici romani e determinò
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! colspan = 7 |Campagne militari settentrionali
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L'Imperatore [[Marco Aurelio]] donò un ''[[congiarium]]'' al popolo, quando diede al figlio [[Commodo]] la ''[[toga virile]]'' nel [[175]].<ref>[[Historia Augusta]], ''Vita di Marco Aurelio'', 22.12; ''Vita di Commodo'', 2.1.</ref> Due anni più tardi nel [[177]], quando associò al trono il figlio, attribunedogli la ''[[tribunicia potestas]]'', organizzò un nuovo ''congiarium'' con spettacoli gladiatori.<ref name="HAM.Aurelio27.4-8">[[Historia Augusta]], ''Vita di Marco Aurelio'', 27.4-8.</ref> Il figlio Commodo distribuì un nuovo ''congiarium'' al popolo di ben 725 denarii durante il suo regno ([[180]]-[[192]]).<ref name="HACommodo16.8">[[Historia Augusta]], ''Vita di Commodo'', 16.8.</ref>
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! colspan = 7 |Congiaria e annona
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|[[File:
|[[denario]]
|[[Marco Aurelio|M ANTONINVS]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[Armeniacus]], testa laureata di [[Marco Aurelio]] verso destra;
Riga 658:
Di importanza notevole sono poi le monete, [[aureo|aurei]] e [[denario|denari]] che celebrano il padre appena scomparso (DIVUS MARCUS).
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! colspan = 7 |Divo Marco
Riga 697:
Per queste vittorie Commodo ricevette una quarta ed una quinta acclamazione imperiale oltre al titolo onorifico di ''[[Germanicus]] et [[Sarmaticus Maximus]]'' e, probabilmente, decise l'inizio dei lavori della famosa [[Colonna di Marco Aurelio|Colonna]] di piazza Colonna a Roma per onorare il padre appena scomparso (ma forse era già stata iniziata nel [[176]] dopo aver celebrato il [[trionfo]]). Ed i lavori terminarono dopo una decina d'anni, poco prima della sua morte.
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! colspan = 7 |Campagne militari in Sarmazia e Marcomannia
Riga 751:
Le armate romane della Britannia inviarono allora a Commodo una delegazione in cui si richiedeva l'esecuzione di [[Tigidio Perenne]], [[prefetto del Pretorio]], che in passato aveva loro fatto dei torti. Commodo acconsentì ma non riuscì a fermare l'ammutinamento. Venne così inviato il futuro imperatore [[Pertinace]], il quale alla fine ottenne la resa dei capi della rivolta e riportò l'ordine nelle armate della provincia.
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|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Campagne militari in Britannia
Riga 775:
|[[File:COMMODUS-RIC III 468a-757144 FIDEM EXERCITUS.jpg|225px]]
|[[sesterzio|Æ Sesterzio]]
|[[Commodo|M COMMODVS ANT]] [[Pio|P(ius)]] [[Felicitas|Felix]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[Cognomina ex virtute#Britannicus|BRIT]], testa laureata di [[Commodo]] verso destra;
|[[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P XI]] [[Imperator|IMP VII]] [[Console romano|COS V]] [[Pater Patriae|P P]], ai lati [[Senatus consultum|S-C]]; FID(es) EXERCIT(um) in esergo, [[Commodo]] in piedi sulla sinistra su un podio, tiene uno scettro ai suoi piedi tre soldati con elmi e scudi e le ''[[aquila (storia romana)|aquile legionarie]]'', l'ultimo a sinistra anche con una spada sguainata.
|[[186]], la rivolta delle legioni della Britannia è sedata da [[Pertinace]];
Riga 786:
{{vedi anche|Munera (giochi gladiatorii)}}
Commodo aveva la passione per i [[Munera (giochi gladiatorii)|combattimenti gladiatori]] e [[
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|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Spettacoli gladiatori dell'Ercole romano
Riga 814:
Nella [[religione romana]], la ''[[Felicitas]]'' era una divinità dell'abbondanza, della ricchezza e del successo e presiedeva alla buona sorte; la ''[[Providentia]]'' era la divinità che sapeva prevedere e provvedere. Il significato che acquista nella monetazione [[Commodo|commodiana]] era di augurio al nuovo imperatore perché fosse in grado di garantire e fornire adeguati benefici per il futuro al ''Populus Romanus'' intero, secondo quanto gli aveva insegnato il padre, Marco, l'Imperatore ''filosofo''.
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|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Celebrazione della ''Felicitas'' e della ''Providentia''
Riga 866:
* {{cita libro|autore= [[Santo Mazzarino]] |titolo=L'Impero romano|anno= 1973|editore= Laterza|città= Bari|ISBN= 88-420-2401-5|pagine= Vol. I}}
*Chris Scarre, ''The Penguin Historical Atlas of Ancient Rome'', Cambridge 1995. ISBN 0-14-051329-9
* {{cita libro|cognome=Scarre |nome= Chris|titolo=Chronicle of the Roman Emperors|url=https://archive.org/details/chronicleofroman00scar |anno= 1995|città= Londra|lingua= inglese|ISBN=0-500-05077-5}}
;Abbreviazioni:
*BMCRE = H. Mattingly, ''Coins of the roman empire in the British Museum'', London 1923-1975, vol. 6 (vol. IV ''da Antonino Pio a Commodo'').
*Calicó = X. & F. Calicó, ''The Roman Avrei'', Barcellona 2003, vol. 2 (vol. I, ''From the Republic to Pertinax, 196 B.C.-193 A.D'').
*Cohen = H. Cohen, ''Description Historique des monnaies frappées sous l'Empire Romain'', Paris, 1880-1892, vol. II-III.
*RIC = [[Roman Imperial Coinage]], vol. 10 di H. Mattingly, E.A. Sydenham, Londra 1926-1994 (vol. III: ''da Antonino Pio a Commodo'').
*RSC = H.A. Seaby & D.R. Sear, ''Roman Silver Coins'', vol. 5 (vol. I e II), London 1978 (3ª edizione).
== Altri progetti ==
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{{ip|commons=Category:Coins of Marcus Aurelius|etichetta=Monete di Marco Aurelio|preposizione=sulle}}
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==Collegamenti esterni==
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