Campionato mondiale di Formula 1 1978: differenze tra le versioni

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|titolo1=[[Campionato mondiale piloti di Formula 1|Piloti]]
|vincitore1={{bandieraBandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
|mezzo1=[[Lotus 78]] e<br />[[Lotus 79]]
|titolo2=[[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|Costruttori]]
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}}
[[File:Andretti celebrating at 1978 Dutch Grand Prix.jpg|thumb|[[Mario Andretti]] vince il suo unico titolo piloti, secondo statunitense della storia dopo [[Phil Hill]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1961|1961]].]]
 
La stagioneIl '''[[campionato mondiale di Formula 1 1978]]''' delorganizzato '''[[Campionato mondiale]]dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]]''' di '''[[Formula 1]]''' è statastato, nella storia della categoria, lail 29ª° ad assegnare il '''[[Campionato mondiale piloti di Formula 1|Campionatocampionato Pilotipiloti]]''' e lail 21ª° ad assegnare il '''[[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|Campionatocampionato Costruttoricostruttori]]'''. È iniziatainiziato il 15 gennaio e terminataterminato l'8 ottobre, dopo 16 gare, una in meno rispetto alla stagione precedente. Il titolo dei piloti è andato per la prima volta a [[Mario Andretti]] e il titolo costruttori per la settima volta alla [[LotusF1|Lotus]]. Per la [[LotusF1|Lotus]] fu l'ultima volta che vinse sia titolo Piloti e costruttori e Andretti conquistò il suo primo e unico titolo mondiale in carriera.
 
== La pre-stagione ==
=== Il calendario ===
Nell'agosto del 1977 venne resa nota una prima bozza di calendario per la stagione 1978. Il calendario era sostanzialmente identico a quello del 1977, con la gara del Giappone spostata al 16 aprile.<ref>{{cita web|url=http://www.chicanef1.com/calendar.pl?year=1978&nc=1|titolo=Calendar 1978|data=|accesso=27 giugno 2012|pubblicazione=chicanef1.com|autore=|lingua=en}}</ref> L'unica incertezza, inizialmente riguardava la trasferta nordamericana a conclusione del campionato, con la possibilità che tale gara venisse disputata in Canada oppure negli Stati Uniti, pur essendo confermata la gara a Long Beach a marzo.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/08/03/pagina-20/1400624/pdf.html|titolo=Calendario de grandes premios para 1978|data=3 agosto 1977|accesso=30 maggio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|paginap=20|lingua=es}}</ref>
 
Successivamente saltò il [[Gran Premio del Giappone]] previsto per il 16 aprile, per cui il numero di gare si ridusse a 16. L'unico cambiamento nel calendario, rispetto al 1977, fu l'anticipazione delle gare della Spagna e del Belgio prima di quella di Monaco. Il [[Gran Premio del Canada 1978|Gran Premio del Canada]] venne anticipato a domenica 8 ottobre, dalla precedente data di lunedì 9 ottobre, perinizialmente ragioni televisive. Il 9 ottobre era stato sceltoscelta in quanto in Canada erasi festeggiava il ''Giorno del Ringraziamento''.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/08/11/pagina-23/1032292/pdf.html|titolo=El G.P. del Canada adelantado al 8 de Octubre|data=11 agosto 1978|accesso=14 agosto 2012|autore=|paginap=23|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref>
 
{| class=wikitable style="font-size:93%"
! rowspan="2" | Gara
! rowspan="2" | Nome ufficiale del gran premio
! rowspan="2" | Circuito
! Gran Premio
! rowspan="2" | Sede
! Circuito
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! Sede
! colspan="3" | Ora
! Data
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! Ora
|-
!Locale
![[UTC]]
![[UTC+1|ITA]]
|-
! 1
| {{bandiera|ARG}} [[Gran Premio d'Argentina|Gran Premio de la República Argentina]]
| [[Gran Premio d'Argentina|GP d'Argentina]]
| [[Circuito di Buenos Aires|Autódromo Municipal Ciudad de Buenos Aires]]
| [[Buenos Aires]]
| 15 gennaio
|15:00
|18:00
|19:00
| rowspan="2" |[[Rai 2|Rete 2]]
|-
! 2
| {{bandiera|BRA 1968-1992}} [[Gran Premio del Brasile|Grande Prêmio do Brasil]]
| [[Gran Premio del Brasile|GP del Brasile]]
| [[Circuito di Jacarepaguá]]
| [[Rio de Janeiro]]
| 29 gennaio
|12:00
|15:00
|16:00
|-
! 3
| {{bandiera|ZAF 1928-1994}} The Citizen and Asseng [[Gran Premio del Sudafrica|The Citizen and Asseng Grand Prix of South Africa]]
| [[Gran Premio del Sudafrica|GP del Sudafrica]]
| [[Circuito di Kyalami]]
| [[Midrand]]
| 4 marzo
|14:15
|12:15
|13:15
| rowspan="2" |[[Rai 1|Rete 1]]
|-
! 4
| {{bandiera|USA}} [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest|United States Grand Prix West]]<ref>Il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1978|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest]] era noto anche come ''Grand Prix of Long Beach''.</ref>
|[[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest|GP degli USA-Ovest]]
| [[Circuito di Long Beach]]
| [[Long Beach (California)|Long Beach]]
| 2 aprile
|13:00
|20:00
|21:00
|-
! 5
| {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco|Grand Prix Automobile de Monaco]]
| [[Gran PremioCircuito di Monaco|GP diMonte MonacoCarlo]]
| [[CircuitoPrincipato di MontecarloMonaco|Monaco]]
| 7 maggio
|[[Principato di Monaco|Monaco]]
|15:30
|7 maggio
|14:30
|15:30
|[[Rai 2|Rete 2]] / [[Telemontecarlo]]
|-
! 6
| {{bandiera|BEL}} [[Gran Premio del Belgio|Grote Prijs van België]]
|[[Gran Premio del Belgio|GP del Belgio]]
| [[Circuito di Zolder|Circuito Terlaemen di Zolder]]
| [[Heusden-Zolder]]
| 21 maggio
|15:00
|14:00
|15:00
| rowspan="2" |[[Rai 2|Rete 2]]
|-
! 7
| {{bandiera|ESP 1977-1981}} [[Gran Premio di Spagna|Gran Premio de España]]
| [[Circuito Permanentepermanente del Jarama]]
| [[Gran Premio di Spagna|GP di Spagna]]
| [[Circuito Permanente del Jarama]]
| [[San Sebastián de los Reyes]]
| 4 giugno
|16:00
|14:00
|16:00
|-
! 8
| {{bandiera|SWE}} [[Gran Premio di Svezia|Sveriges Grand Prix]]
|[[Gran Premio di Svezia|GP di Svezia]]
| [[Circuito di Anderstorp]]
| [[Anderstorp]]
| 17 giugno
|15:15
|13:15
|15:15
|[[Rai 1|Rete 1]]
|-
! 9
| {{bandiera|FRA}} [[Gran Premio di Francia|Grand Prix de France]]
|[[Gran Premio di Francia|GP di Francia]]
| [[Circuito Paul Ricard]]
| [[Le Castellet (Var)|Le Castellet]]
| 2 luglio
|14:15
|12:15
|14:15
| rowspan="6" |[[Rai 1|Rete 2]]
|-
! 10
| {{bandiera|GBR}} [[John Player]] [[Gran Premio di Gran Bretagna|John Player British Grand Prix]]
|[[Gran Premio di Gran Bretagna|GP di Gran Bretagna]]
| [[Circuito di Brands Hatch]]
| [[West Kingsdown]]
| 16 luglio
|15:00
|13:00
|15:00
|-
! 11
| {{bandiera|DEU}} [[Gran Premio di Germania|Großer Preis von Deutschland]]
|[[Gran Premio di Germania|GP di Germania]]
| [[Hockenheimring]]
| [[Hockenheim]]
| 30 luglio
|14:00
|12:00
|14:00
|-
! 12
| {{bandiera|AUT}} [[Gran Premio d'Austria|Großer Preis von Österreich]]
|[[Gran Premio d'Austria|GP d'Austria]]
| [[Österreichring]]
|[[Spielberg bei Knittelfeld]]
| 13 agosto
| 14:00
|12:00
|14:00
|-
! 13
| {{bandiera|NLD}} [[Gran Premio d'Olanda|Grote Prijs van Nederland]]
|[[Gran Premio d'Olanda|GP d'Olanda]]
| [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort Park]]
| [[Zandvoort]]
| 27 agosto
| 15:00
|13:00
|15:00
|-
! 14
| {{bandiera|ITA}} [[Gran Premio d'Italia]]
| [[Autodromo nazionale di Monza]]
| [[Gran Premio d'Italia|GP d'Italia]]
| [[Autodromo Nazionale di Monza]]
|[[Monza]]
| 10 settembre
|15:30<ref>Il [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] venne interrotto, dopo la partenza, per incidente. La nuova partenza venne fissata prima per le 17:15, poi per le 17:30. A seguito di un altro incidente nel giro di formazione la partenza venne posticipata alle 18:15.</ref>
|13:30
|15:30
|-
! 15
| {{bandiera|USA}} [[Toyota]] [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est|Toyota Grand Prix of the United States]]<ref>Il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1978|gran premio]] corso a [[Watkins Glen International|Watkins Glen]] venne definito anche [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est]], per distinguerlo da quello corso a Long Beach.</ref>
|[[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est|GP degli USA-Est]]
| [[Watkins Glen International]]
| [[Watkins Glen (Stati Uniti d'America)|Watkins Glen]]
| 1º ottobre
|14:35
|19:35
|19:35
| rowspan="2" |''Non trasmesso''
|-
! 16
| {{bandiera|CAN}} [[Gran Premio del Canada|Grand Prix du Canada]]
|[[Gran Premio del Canada|GP del Canada]]
| [[Circuito di Montréal|Circuit de l'île Notre-Dame]]
| [[Montréal]]
| 8 ottobre
|14:15
|19:15
|20:15
|}
 
=== Accordi e fornitori ===
La [[Scuderia Ferrari]] abbandonò la [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]] quale fornitrice degli pneumatici, per passare alla francese [[Michelin]], che aveva esordito in F1 nel {{F1|1977}}, e che già riforniva la [[Renault F1|Renault]]. Il cambiamento interessò solo la massima formula e non la [[Campionato europeo di Formula 2 1978|Formula 2]], dove le vetture motorizzate dal ''Cavallino'' continuarono a essere rifornite dalla casa statunitense. La Ferrari era già cliente della Michelin per le vetture granturismo.<ref>{{cita news|titolo=La Ferrari cambia "scarpe" (Michelin)|data=2 dicembre 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|paginap=19|autore=}}</ref> Tutte le altre scuderie che presero parte al mondiale utilizzarono invece ancora pneumatici della [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]]. Vennero prospettati anche i ritorni della [[Firestone (azienda)|Firestone]] con la [[Team Lotus|Lotus]], e quello della [[Pirelli Tyre|Pirelli]] con un'eventuale vettura [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]. In entrambi i casi le situazioni non si verificarono.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/12/03/pagina-22/1033133/pdf.html|titolo=Ferrari cambiara a Michelin|data=3 dicembre 1977|accesso=27 giugno 2012|paginap=29|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref> Vi furono delle polemiche nel corso della stagione per il trattamento che la [[''Goodyear]]'' riservava alla scuderie meno competitive.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/04/30/pagina-26/1037487/pdf.html|titolo=Regazzoni propone una huelga de pilotos|data=30 aprile 1978|accesso=11 luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|paginap=26|lingua=es}}</ref> La casa statunitense si giustificò affermando che il passaggio della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] alla [[Michelin]] aveva elevato il livello tecnico delle coperture, tanto che la casa avrebbe voluto limitare la fornitura a soli tre o quattro team. Per evitare però che un gran numero di costruttori si trovassero senza pneumatici la ''Goodyear'' aveva proseguito comunque a fornire tutti, ma aveva deciso anche di concentrarsi maggiormente su dieci piloti ([[Mario Andretti]], [[Patrick Depailler]], [[Emerson Fittipaldi]], [[James Hunt]], [[Niki Lauda]], [[Ronnie Peterson]], [[Jody Scheckter]] e [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]]), fornendo loro tutte le mescole possibili. La casa si impegnava inoltre a fornire tutte le mescole ai due piloti, che in ciascun gran premio, avessero fatto segnare i tempi migliori nella prima giornata di prove.<ref>{{cita news|titolo=Solo i dieci più bravi avranno le gomme veloci|data=22 maggio 1978|accesso=18 luglio 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|paginap=17}}</ref> Dal [[Gran Premio di Francia 1978|Gran Premio di Francia]] la [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]] modificò la sua politica di allocazione delle gomme e decise di fornire a tutti i piloti le mescole migliori.<ref>{{cita news|data=3 luglio 1978|accesso=4 agosto 2012|titolo=Lauda ha fatto l'alzabandiera|autore=|paginap=15|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref>
 
A livello motoristico non vi furono novità: tutte le scuderie rimasero checon gli stessi propulsori della stagione precedente, così come tutte le neoentranti optarono per il [[Ford Cosworth DFV]]. Durante il fine settimana del [[Gran Premio di Gran Bretagna 1977]] la [[Walter Wolf Racing|Wolf]] aveva annunciato la volontà di costruire un motore in proprio, vista la non fiducia nei motori forniti dalla [[Cosworth]]. Il motore sarebbe stato turbo, come quello introdotto dalla [[RenaultF1|Renault]]. Questa iniziativa non ebbe però seguito.<ref>{{cita news|titolo=Lauda parte alle spalle di Hunt e Watson|data=16 luglio 1977|accesso=21 maggio 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Gianni Rogliatti|paginap=14}}</ref> [[Arturo Merzario]] affermò di sperare, per la sua vettura, di ottenere un propulsore dall'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], che già riforniva la [[Brabham]]. Non ottenne però nessuna fornitura dalla casa milanese.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/07/13/pagina-29/1021352/pdf.html|titolo=Arturo Merzario construirá su proprio monoplaza|data=13 luglio 1977|accesso=19 maggio 2012|paginap=29|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref>
 
La [[Brabham]] abbandonò lo storico sponsor [[Martini (marchio)|Martini]] (col quale collaborava dal 1975) e passò alla [[Parmalat]], che s'impegnò a sostenere il ''team'', che modificò il nome in ''Parmalat Racing'', per le stagioni 1978 e 1979.<ref>{{cita news|titolo=Lauda con la Brabham-Alfa|data=16 settembre 1977|accesso=27 giugno 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Ercole Colombo|paginap=17}}</ref> La [[Williams F1|Williams]] ottenne invece la sponsorizzazione della [[Saudia]], la compagnia aerea di bandiera dell'[[Arabia Saudita]],<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/12/17/pagina-23/1029357/pdf.html|titolo=Divina Galica: todo el mundial con la "Hesketh"|data=17 dicembre 1977|accesso=28 giugno 2012|paginap=23|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=Xavier Ventura}}</ref> mentre l'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] quello della [[Sony]].<ref>{{cita news|titolo=Come sono le squadre nel campionato '78|data=12 gennaio 1978|accesso=28 giugno 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|paginap=16}}</ref> Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1978|GP degli Usa Est]] e nel [[Gran Premio del Canada 1978|Gp del Canada]] la [[McLaren]] ebbe come sponsor principale, in luogo della [[Marlboro]], la [[Löwenbräu]], azienda tedesca produttrice di birra.
 
== Scuderie e piloti ==
=== Scuderie ===
 
Molte scuderie private si trasformarono in costruttori diretti, al fine di far parte della [[Formula One Constructors Association]] e poter quindi partecipare almeno alle qualificazioni di ogni gran premio. Fu il caso della [[Theodore Racing]] (si avvalse della collaborazione della [[Ralt]]),<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/01/08/pagina-29/1029977/pdf.html|titolo=Cheever, con el "Theodore-Ralt" en los dos primeros G.P.|data=8 gennaio 1978|paginap=29|accesso=1º luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=}}</ref> che l'anno prima utilizzò un'[[Ensign]], del [[Merzario|Team Merzario]] (che impiegava nel 1977 una [[March Engineering|March]]), e della tedesca [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]], che rilevò il materiale della uscente [[March Engineering|March]],<ref name=pre>{{cita news|titolo=Inglesi all'attacco|data=9 novembre 1977|paginap=17|accesso=26 giugno 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Carlo Ricono}}</ref> dopo aver fatto correre nel 1977 una [[Penske]]. Anche la [[Frank Williams]] tornò a costruire in proprio il telaio, dopo che la [[Frank Williams Racing Cars]] era stata ceduta a [[Walter Wolf]] nel 1976. [[Héctor Rebaque]], invece, fondò una sua scuderia, che impiegò una [[Lotus 78]].<ref name=pre/> La ''Liggett Group/B&S Fabrications'' continuò a far correre nella stagione delle [[McLaren]] private.
 
Con la Merzario l'Italia schierava un secondo costruttore, dopo la [[Scuderia Ferrari]], per la prima volta dai tempi della [[Iso Rivolta|Iso-Williams]] nel {{F1|1974}}, mentre la Theodore fu l'unico costruttore di [[Hong Kong]] nella storia della F1. La [[Germania]] con l'ATS tornava ad avere un proprio costruttore dal {{F1|1972}}, ai tempi dell'[[Eifelland Racing|Eifelland]].
 
Oltre alla [[March Engineering|March]], non partecipò più, in via definitiva, la [[British Racing Motors|BRM]] e mancò all'appello, rispetto alle stagioni 1976 e 1977, anche la nipponica [[Kojima Engineering|Kojima]], anche se venne annunciato un accordo affinché i suoi telai potessero essere utilizzati dalla [[Kauhsen]], scuderia tedesca.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/01/21/pagina-20/1421437/pdf.html|titolo=Willy Kahusen y "Kojima" llegaron a un acuerdo|data=21 gennaio 1978|paginap=23|accesso=2 luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=}}</ref> La partecipazione, che avrebbe dovuto iniziare dal [[Gran Premio del Belgio 1978|GP didel ZolderBelgio]], poi non si concretizzò per una diatriba fra la scuderia tedesca e lo sponsor Toshiba.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/05/25/pagina-23/1030351/pdf.html|titolo=¿Debutara el "Kojima" en F-1?|data=25 maggio 1978|accesso=15 luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|paginap=23|lingua=es}}</ref>
 
La [[Scuderia Ferrari]] indicò come nuovo direttore sportivo [[Marco Piccinini]], aiutato da Tommaso Domaini.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/12/03/pagina-22/1033133/pdf.html|titolo=Los mejores equipos de F-1 se trasladan en Sudamerica|data=3 dicembre 1977|paginap=22|accesso=1º luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=}}</ref>
 
Dal [[Gran Premio del Brasile 1978|Gran Premio di Brasile]] prese parte al mondiale l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]]. La scuderia era nata nel novembre del [[1977]], da una scissione del gruppo dirigente della [[Shadow]]. Il nome della scuderia era formato dalla iniziali dei cognomi dei suoi fondatori: [[Franco Ambrosio]], [[Alan Rees]], [[Jackie Oliver]], [[Dave Wass]] e [[Tony Southgate]]. La sede del ''team'' venne posta a [[Milton Keynes]].<ref>{{cita web|url=http://www.grandprix.com/gpe/con-arrow.html|titolo=CONSTRUCTORS: ARROWS GRAND PRIX|data=|accesso=30 giugno 2012|editore=grandprix.com|lingua=en|autore=}}</ref> Ambrosio, nel corso del campionato 1977, aveva espresso la volontà trasformare la Shadow in una scuderia italiana con sede a [[Torino]],<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/04/29/pagina-14/1419362/pdf.html|titolo="Shadow" se instalara en Turin|data=29 aprile 1977|paginap=14|accesso=1º luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=}}</ref> e la stessa Arrows era stata inizialmente presentata come ''Ambrosio Racing Team''.<ref name=ambr>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/12/09/pagina-26/1443740/pdf.html|titolo=F.1: Nilsson y Patrese en el "Ambrosio Racing Team"|data=9 dicembre 1977|paginap=26|accesso=1º luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=}}</ref>
 
Agli inizi di marzo la [[Shadow]] accusò l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] di spionaggio industriale e, in pratica, di aver copiato la [[Shadow DN9]] per la creazione dell'[[Arrows FA1]]. Secondo il patron della Shadow, [[Don Nichols]], il progettista dell'Arrows, [[Tony Southgate]], proveniente anch'egli dalla Shadow, avrebbe portato con sé non solo dei disegni della vettura in corso di progettazione, ma anche del materiale tecnico.<ref>{{cita news|titolo=La polizia cerca la macchina di Patrese|data=7 marzo 1978|accesso=4 luglio 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|paginap=16}}</ref>
 
Il 31 luglio l'Alta Corte di Giustizia di Londra dette ragione alla [[Shadow]] nella causa per spionaggio industriale che coinvolgeva l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]]. Per il giudice, l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]], per non perdere i privilegi derivanti dal fare parte della [[Formula One Constructors Association]] presentò nel [[Gran Premio del Brasile 1978]] una monoposto basata su 179 piani dei 422 totali necessari per progettare una vettura di F1. In base alla sentenza l'Arrows dovette distruggere tutte quelle parti considerate copiate e la [[Shadow]] ottenne la possibilità di ispezionare la successiva vettura che l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] avesse intenzione di far partecipare al campionato.<ref>{{cita news|titolo=Arrows colpevole Patrese a piedi|data=1º agosto 1978|accesso=13 agosto 2012|autore=Carlo Ricono|paginap=10|pubblicazione=[[La Stampa]]}}</ref> La [[Shadow]] chiese inoltre un risarcimento per la violazione del ''copyright'' di 60 milioni di [[dollaro statunitense|dollari]] e altri 420 milioni per i danni subiti.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/08/05/pagina-22/1047086/pdf.html|titolo=Nichols pide casi 4.000 millones de pesetas a Arrows en concepto de perjuicios|data=5 agosto 1978|accesso=14 agosto 2012|autore=|paginap=22|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref> La Shadow chiese anche che le venissero assegnati tutti i punti mondiali ottenuti dall'Arrows con la vettura incriminata.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/10/04/pagina-25/1040683/pdf.html|titolo=La Federacion Italiana pide la no puntuabilidad del G. P. U.S.A.|data=4 ottobre 1978|accesso=27 agosto 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|lingua=es|paginap=25}}</ref>
 
Nel [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Gran Premio del Sudafrica]] esordì la [[Martini (automobilismo)|Martini]], costruttore francese che aveva una grossa esperienza nelle serie minori: nel [[Campionato europeo di Formula 2 1975|1975]] e [[Campionato europeo di Formula 2 1977|1977]] suoi telai avevano vinto la [[Formula 2|Formula 2 europea]]. Sempre in Sudafrica si rivide un'altra casa francese, la [[Renault F1|Renault]]. La Martini saltò il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1978|GP di Long Beach]] e quello di [[Gran Premio di Monaco 1978|Monaco]] per meglio preparare la vettura. A Long Beach si rivide per l’l{{'}}''Interscope Racing'', già presente nelle gare nordamericane del 1977, con una [[Shadow DN9]]. Nel 1977 aveva utilizzato una [[Penske]]. La Martini saltò poi i gran premi di Spagna e Svezia, e abbandonò definitivamente il mondiale prima del Gran Premio di Monza. Anche l{{'}}''Interscope Racing'', che aveva fatto un salturaiosaltuario ritorno nel mondiale nel Gran Premio d'Olanda, abbandonò il campionato.
 
Dal [[Gran Premio di Spagna 1978|Gran Premio del Jarama]] la [[Hesketh]] abbandonò definitivamente il mondiale, dopo 52 gran premi iridati, una vittoria titolata (il [[Gran Premio d'Olanda 1975]] con [[James Hunt]]) e una in una gara fuori campionato, un giro veloce, sette podi e il quarto posto nella Coppa Costruttori nel {{F1|1975}}.
 
Prima del [[Gran Premio di Svezia 1978|GP di Svezia]] la [[Theodore Racing]] abbandonò, almeno temporaneamente il mondiale, vista la scarsa competitività della propria monoposto. Si prospettò l'ipotesi che la scuderia di [[Hong Kong]] potesse proseguire il suo impegno acquistando un'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]], oppure ripiegando sull'utilizzo di una [[McLaren M23]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/06/08/pagina-24/1037823/pdf.html|data=8 giugno 1978|accesso=26 luglio 2012|titolo=Rosberg busca un nuevo F-1|lingua=es|autore=|paginap=24|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]}}</ref> Nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1978|Gran Premio di Gran Bretagna]] si videro per l'unica volta nella stagione del mondiale la ''Melchester Racing'', che utilizzava una [[McLaren M23]], e la ''Mario Deliotti Racing'', con una [[Ensign N175]]. La gara venne saltata dalla Martini.
 
Dal [[Gran Premio di Germania 1978|Gran Premio di Germania]] la [[Theodore Racing]] rientrò nel campionato utilizzando la [[Wolf WR3]]. Per la prima volta due vetture della casa canadese affrontavano una stessa gara di campionato. In quel Gran premio fece il suo esordio la ''Sachs Racing'', che utilizzava un'[[Ensign]]. La [[Theodore Racing]] poi non prese parte alla trasferta nordamericana della F1, così come la ''BS Fabrication'' e la ''Sachs''.
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=== Piloti ===
[[File:Divina galica gp argentina 1978.jpg|thumb|left|[[Divina Galica]], qui a [[Gran Premio d'Argentina 1978|Buenos Aires]], tentò di qualificarsi senza fortuna con la [[Hesketh]], nei primi due gran premi stagionali.]]
Come annunciato già nell'estate dell'anno precedente, [[Niki Lauda]] abbandonò la [[Scuderia Ferrari]] per approdare alla [[Brabham]] motorizzata [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], dove fece coppia con [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|Watson]]. A Lauda venne attribuito il numero 1, anche se parte della CSI contestò l'attribuzione, affermando che tale numero spettasse alla scuderia che aveva vinto il campionato, anche se il suo pilota avesse cambiato squadra.<ref>{{cita news|titolo=Lauda ha avuto il numero 1|data=31 dicembre 1977|paginap=19|accesso=26 giugno 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=}}</ref>
 
Al ''Cavallino'' venne confermata la coppia di piloti della parte finale della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1977|1977]]: [[Carlos Reutemann]] e [[Gilles Villeneuve]]. La conferma del pilota canadese venne messa in dubbio dopo l'incidente al [[Gran Premio del Giappone 1977|Gran premio del Giappone]]: veniva prospettata l'ipotesi di un suo impiego saltuario, alternato a quello di altri piloti come [[Eddie Cheever]] o [[Elio De Angelis]].<ref>{{cita news|titolo=Solo Reutemann "fisso" nel 1978?|data=27 ottobre 1977|paginap=25|accesso=24 giugno 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=}}</ref>
 
Alla [[Team Lotus|Lotus]], a far coppia con [[Mario Andretti]], [[Ronnie Peterson]] (proveniente dalla [[Tyrrell]]) sostituì il connazionale [[Gunnar Nilsson]]. Un pilota francese esordiente, [[Didier Pironi]], prese il posto di Peterson. Pironi era giunto terzo nel [[Campionato europeo di Formula 2 1977]] con la [[Martini (automobilismo)|Martini]]. [[Eddie Cheever]], che era giunto secondo, venne ingaggiato invece dalla [[Theodore Racing|Theodore]].
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Vi fu un cambio anche alla [[McLaren]]: [[Jochen Mass]] venne sostituito da [[Patrick Tambay]], che nel {{F1|1977}} aveva corso per la [[Theodore Racing]]. Mass passò all'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]], con [[Jean-Pierre Jarier]], spesso utilizzato dalla scuderia tedesca l'anno precedente, anche se aveva corso il [[Gran Premio del Giappone 1977|Gp del Fuji]] con la [[Ligier]]. Inizialmente era stato avvicinato alla scuderia anche [[Bruno Giacomelli]].<ref name=pre/>
 
La [[Surtees]] assunse [[Rupert Keegan]], impegnato con la [[Hesketh]] nel 1977, per far coppia con Brambilla. [[Clay Regazzoni]] abbandonò l'[[Ensign]] per la [[Shadow]], dove trovò [[Hans-Joachim Stuck]], proveniente dalla [[Brabham]]. L'Ensign iscrisse due vetture: una per [[Danny Ongais]] (per lui due gran premi con l{{'}}''Interscope Racing'' nel '77) e [[Lamberto Leoni]], non qualificato nel [[Gran Premio d'Italia 1977|Gp di Monza 1977]] con la [[Surtees]]. L'[[Hesketh]] invece portò in Argentina la sola [[Divina Galica]]. Anche la [[Williams F1|Williams]] iscrisse il solo [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. [[Arturo Merzario]], [[Emerson Fittipaldi]] (del quale si prospettò il ritiro a fine stagione)<ref name=pre/> ed [[Héctor Rebaque]] parteciparono con le vetture dei propri team omonimi. [[Brett Lunger]] invece venne ingaggiato dalla ''Liggett Group/B&S Fabrications'', che disponeva di una [[McLaren]] privata.
 
Dal [[Gran Premio del Brasile 1978|Gran Premio del Brasile]] l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] schierò [[Riccardo Patrese]], impiegato l'anno prima dalla [[Shadow]]. Inizialmente a Patrese era stato affiancato [[Gunnar Nilsson]].<ref name=ambr/>
 
In [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Sudafrica]], l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]], oltre Patrese, iscrisse anche [[Rolf Stommelen]], che mancava dal [[Gran Premio d'Italia 1976]], corso con la [[Brabham]]. Stommelen, di fatto, sostituì [[Gunnar Nilsson]], gravemente malato.<ref>{{cita news|titolo=Nilsson incurabile?|data=7 febbraio 1978|accesso=2 luglio 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|paginap=32}}</ref> La [[Theodore Racing|Theodore]] iscrisse un esordiente, il finlandese [[Keke Rosberg]], al posto di [[Eddie Cheever]] che sostituì invece [[Divina Galica]] alla [[Hesketh]]. Rosberg aveva chiuso al sesto posto il [[Campionato europeo di Formula 2 1977]].
 
La [[Martini (automobilismo)|Martini]] affidò la sua vettura all'esordiente [[René Arnoux]], pilota che con un telaio della casa francese aveva vinto la [[Campionato europeo di Formula 2 1977|Formula 2]] nel 1977. L'altra scuderia francese che fece l'esordio, anche se solo stagionale, la [[Renault F1|Renault]], portò [[Jean-Pierre Jabouille]], come l'anno precedente. L'[[Ensign]] confermò, rispetto ai due gran premi sudamericani, il solo [[Lamberto Leoni]]. Venne messa in dubbio la prosecuzione del rapporto tra la [[Surtees]] e [[Vittorio Brambilla]], ma il pilota monzese alla fine partecipò al gran premio.<ref>{{cita news|titolo=Brambilla e Surtees, divorzio quasi sicuro|data=1º febbraio 1978|accesso=2 luglio 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|paginap=19}}</ref>
 
A [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1978|Long Beach]] l'irlandese [[Derek Daly]] sostituì [[Eddie Cheever]] all'[[Hesketh]], dopo aver già preso parte anche al [[BRDC International Trophy 1978|BRDC Int.International Trophy]], gara non valida per il mondiale, disputata a marzo. Daly era all'esordio nel mondiale ed era il primo pilota del suo Paese dai tempi di [[Joe Kelly (pilota automobilistico)|Joe Kelly]], che aveva disputato due gran premi di Gran Bretagna tra il {{F1|1950}} e il {{F1|1951}}. L{{'}}''Interscope Racing'' ingaggiò [[Danny Ongais]], già impegnato nei primi due gran premi stagionali dall'[[Ensign]].
 
Nel [[Gran Premio di Monaco 1978|GP di Montecarlo]] tornò, dopo un anno di assenza, il belga [[Jacky Ickx]] che sostituì [[Lamberto Leoni]] alla [[Ensign]]. Leoni era impegnato in una gara della [[Formula 2 giapponese 1978|F2 giapponese]].<ref>{{cita news|titolo=G.P. del Fuji|data=4 maggio 1978|accesso=11 luglio 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|paginap=17}}</ref> La rientrante [[Martini (automobilismo)|Martini]] confermò [[René Arnoux]].
 
A [[Gran Premio del Belgio 1978|Zolder]], alla [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]], [[Arturo Colombo]] sostituì [[Jean-Pierre Jarier]] (che preferì concentrarsi sulla Formula 2).<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/05/12/pagina-29/1034155/pdf.html|titolo=La "crisis" de Hunt domina el panorama|data=12 maggio 1978|accesso=19 luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|paginap=29|lingua=es}}</ref> Il pilota italiano all'esordio era stato il vincitore della [[F3 italiana 1974|campionato italiano di F3 1974]] e ottavo nel [[Campionato europeo di Formula 2 1977]]. Si rivide anche un altro pilota italiano, [[Bruno Giacomelli]], nuovamente sulla terza [[McLaren]], dopo l'esperienza al [[Gran Premio d'Italia 1977]]. Non partecipò alla gara invece [[Patrick Tambay]], sempre della [[McLaren]]: il francese si era infortunato in una gara di F2.
 
Gli organizzatori volevano inserire, per le qualifiche, altri due piloti belgi (oltre a Ickx), che però non avevano effettuato le prequalifiche: [[Bernard de Dryver]] (con la seconda [[Ensign]]) e [[Patrick Nève]],<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/05/13/pagina-27/1034181/pdf.html|titolo=Habra sesion previa en el Jarama|data=13 maggio 1978|accesso=15 luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|paginap=27|lingua=es}}</ref> che però poi non parteciparono alle prove. Nève si era iscritto addirittura come pilota privato, l'ultimo nella storia del mondiale.
 
In [[Gran Premio di Spagna 1978|Spagna]] [[Emilio de Villota]], pilota locale, si iscrisse con una [[McLaren]] privata del team ''Centro Aseguredor F1''. Fu la sua sola presenza stagionale. La [[McLaren]] tornava a schierare [[Patrick Tambay]], che rientrava dopo il [[Gran Premio del Belgio 1978|gran premio del Belgio]] saltato per infortunio. Non venne ripresentato Giacomelli, impegnato in Formula 2.
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Nel gran premio successivo, in [[Gran Premio d'Austria 1978|Austria]], il pilota di casa [[Hans Binder]], impiegato per l'ultima volta nel mondiale nel [[Gran Premio del Giappone 1977]] dalla [[Surtees]], sostituì [[Jean-Pierre Jarier]] all'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] mentre l'irlandese [[Derek Daly]] ritrovò il volante alla [[Ensign]], al posto di Piquet. Il brasiliano però venne ingaggiato dalla ''B&S Fabrications'', per correre su una [[McLaren]] privata, assieme a [[Brett Lunger]].
 
Nel [[Gran Premio d'Olanda 1978|Gran Premio d'Olanda]] il pilota locale [[Michael Bleekemolen]] trovò un volante all'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]], al posto di [[Hans Binder]]. Bleekemolen aveva tentato, senza successo, di qualificarsi con una [[March Engineering|March]] della [[RAM (automobilismo)|RAM Racing/F&S Properties]] nell'edizione [[Gran Premio d'Olanda 1977|1977]] del gran premio. Si rivide anche [[Danny Ongais]], sempre con una [[Shadow]] dell{{'}}''Interscope Racing'', dopo aver saltato tutti i gran premi europei. La [[McLaren]] affidò nuovamente la sua terza vettura ufficiale a [[Bruno Giacomelli]].
 
A [[Gran Premio d'Italia 1978|Monza]] l'esordiente [[Gimax]], al secolo Carlo Franchi, trovò un volante alla [[Surtees]], ove prese il posto di [[Rupert Keegan]], infortunatosi nel precedente [[Gran Premio d'Olanda 1978|Gran Premio d'Olanda]]. L'altro pilota italiano, [[Alberto Colombo]], già non qualificato nei gran premi di [[Gran Premio del Belgio 1978|Belgio]] e [[Gran Premio di Spagna 1978|Spagna]] con l'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]], venne impiegato sulla [[Merzario]], che per la prima, e unica, volta schierò due vetture. Venne prospettata l'ipotesi che l'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] potesse presentare per questo gran premio una sua vettura (affidata a [[Vittorio Brambilla]], che l'aveva già testata a lungo), oltre che continuare a fornire i propulsori alla [[Brabham]].<ref>{{cita news|titolo=Esordio a Monza per l'Alfa-Alfa?|data=30 luglio 1978|accesso=18 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Ercole Colombo|paginap=14}}</ref>[[Jochen Mass]], infortunatosi a una gamba in dei test privati a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]] la settimasettimana precedente il gran premio, venne sostituito all'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] dall'austriaco [[Harald Ertl]], che aveva già affrontato, senza successo, le prequalifiche con una [[Ensign]]. Inizialmente era stato prospettato l'esordio per l'italiano [[Piercarlo Ghinzani]].<ref>{{cita news|titolo=Milano e Monza non cacciano l'autodromo|data=6 settembre 1978|accesso=18 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Ercole Colombo|paginap=10}}</ref>
 
Al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1978|Glen]] gli organizzatori rifiutarono l'iscrizione alla gara di Patrese, in seguito alle polemiche scoppiate sulla sua condotta di gara nel tragico [[Gran Premio d'Italia 1978|GP d'Italia]].<ref>{{cita news|titolo=Vietato correre per Patrese|data=22 settembre 1978|accesso=22 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|paginap=17}}</ref> La commissione di sicurezza della Formula 1 (composta da Lauda, Hunt, Andretti, Fittipaldi e Scheckter) aveva inviato un fax agli organizzatori per chiedere di non ammettere Patrese al via.<ref>{{cita news|titolo=Lauda: Patrese potrà correre|data=24 settembre 1978|accesso=22 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|paginap=15}}</ref> Prima della gara vi fu una riunione, chiesta dall'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]], scuderia di Patrese, a cui partecipò il pilota padovano, assieme agli organizzatori del gran premio e ai piloti della commissione sicurezza.<ref>{{cita news|titolo=Patrese davanti ai piloti di Formula 1|data=28 settembre 1978|accesso=22 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|paginap=17}}</ref> La commissione confermò l'esclusione per il gran premio. Patrese minacciò di adire a vie legali qualora non fosse stato reintegrato fra gli iscritti.<ref name=com>{{cita news|titolo=Patrese si è ribellato ai piloti|data=30 settembre 1978|accesso=22 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|paginap=19}}</ref>
 
Dopo la decisione giudiziaria la Commissione Sportiva Internazionale intimò agli organizzatori di ammettere alla gara Patrese, pena la perdita di valenza, per il gran premio, di gara valida per il campionato mondiale. I piloti della commissione sicurezza minacciarono di nuovo il boicottaggio in caso di presenza del padovano. Intervenne il capo della [[Formula One Constructors Association|FOCA]], [[Bernie Ecclestone]], che minacciò l'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] di non accettare l'iscrizione alla sua organizzazione (che distribuiva gli introiti dei diritti televisivi e degli ingaggi fra le scuderie) per il 1979 se avesse deciso di far correre Patrese. La scuderia britannica ritirò così, per protesta, l'iscrizione al gran premio di entrambi i piloti,<ref name=trib>{{cita news|titolo=Un ricatto ha fermato Patrese|data=1º ottobre 1978|accesso=23 agosto 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|paginap=17}}</ref> anche se poi [[Rolf Stommelen]], compagno di scuderia di Patrese, prese parte alle qualifiche e alla gara regolarmente.
 
Alla [[Surtees]] venne ingaggiato l'esordiente [[Beppe Gabbiani]] (impegnato nella stagione in [[Campionato europeo di Formula 2 1977|Formula 2]]) per sostituire l'infortunato [[Vittorio Brambilla]]. L'altra vettura, a Monza guidata da [[Gimax]], fu invece affidata a [[René Arnoux]], che aveva corso parte della stagione con la [[Martini (automobilismo)|Martini]], ed era rimasto libero dopo il ritiro della scuderia francese. Alla [[Team Lotus|Lotus]], per sostituire [[Ronnie Peterson]], venne ingaggiato [[Jean-Pierre Jarier]]. Il transalpino, che nella stagione era già stato iscritto a sei gran premi dall'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]], corre però col numero 55 al posto del 6 dello svedese.
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La gara registrò l'esordio per [[Bobby Rahal]], con la [[Walter Wolf Racing|Wolf]] che per la prima volta schierò due monoposto ufficiali. Rahal nella stagione era stato impiegato nella F3 dalla scuderia canadese, al volante di una vettura costruita assieme alla [[Dallara]].
 
In [[Gran Premio del Canada 1978|Canada]], ultimo appuntamento stagionale, [[Riccardo Patrese]] tornò in pista dopo la gara di squalifica comminatagli dai suoi colleghi, anche dopo aver mostrato alcune foto che lo scagionarono dall'essere il principale colpevole della morte di [[Ronnie Peterson]] a [[Gran Premio d'Italia 1978|Monza]].<ref name="Vigilia">{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Patrese riprenderà in Canada|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=6 ottobre 1978|paginap=17}}</ref> Non venne confermato [[Brett Lunger]] all'[[Ensign]], mentre [[Nelson Piquet]] venne schierato sulla terza [[Brabham]] ufficiale.
 
=== Tabella riassuntiva ===
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! Piloti
|-
| rowspan=3 | {{Bandiera|ITAGBR}} [[Brabham|PinoParmalat Racing Team]]
! rowspan=3 | [[Brabham]]-[[Alfa Romeo in Formula 1|Alfa Romeo]]
| rowspan=3 | [[Brabham BT45|BT45C]]<br />[[Brabham BT46/B/C|BT46A]]<br />[[Brabham BT46/B/C|BT46B]]
| rowspan=3 | [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] 115-12
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|-
| align="right" | 2
| {{Bandiera|ITAGBR}} [[ToninoJohn Watson Abba(automobilismopilota automobilistico)|ToninoJohn AbbaWatson]]
|-
| align="right" | 66
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Nelson Piquet]]<ref>In sostituzione di Lauda nel GP del Canada</ref>
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[Tyrrell|Elf Team Tyrrell]]
! rowspan=2 | [[Tyrrell]]-[[Ford]]
| rowspan=2 | [[Tyrrell 008|008]]
| rowspan=2 | [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| rowspan=3 | {{Bandiera|GBR}} [[Team Lotus|John Player Team Lotus]]
! rowspan=3 | [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]]
| rowspan=3 | [[Lotus 78|78]]<br />[[Lotus 79|79]]
| rowspan=3 | [[Ford Cosworth DFV]]
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| {{Bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Jarier]]<ref>In sostituzione di Ronnie Peterson, deceduto</ref>
|-
| rowspan=3 | {{Bandiera|GBR}} [[McLaren|Marlboro Team McLaren]]<br /ref>{{Bandiera|GBR}}La [[McLaren]] viene iscritta nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1978|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est]] e nel [[Gran Premio del Canada 1978|Gran Premio del Canada]] come ''Löwenbräu Team McLaren]]''.</ref>
! rowspan=3 | [[McLaren]]-[[Ford]]
| rowspan=3 | [[McLaren M26|M26]]
| rowspan=3 | [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| align="right" | 33
| {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giacomelli]]<ref>In sostituzione di James Hunt per quattro Gran Premi</ref>
|-
| rowspan=8 | {{Bandiera|DEU}} [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS Racing Team]]<br />{{Bandiera|DEU}} [[Auto Technisches Spezialzubehör|F&S Properties ATS Racing]]
! rowspan=8 | [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]]-[[Ford]]
| rowspan=8 | [[ATS HS1|HS1]]<br />[[ATS D1|D1]]
| rowspan=8 | [[Ford Cosworth DFV]]
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! rowspan=2 | [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| rowspan=2 | [[Ferrari 312 T2|312 T2]]<br />[[Ferrari 312 T3|312 T3]]
| rowspan=2 | [[Ferrari Tipo 015001|Ferrari 015]]
| rowspan=2 align="center" | {{Michelin}}
| align="right" | 11
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|-
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Fittipaldi Automotive]]
! [[Fittipaldi Automotive|Fittipaldi]]-[[Ford]]
| [[Fittipaldi F5|F5A]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| rowspan=2|{{Bandiera|GBR}} [[Shadow|Shadow Racing Team]]
! rowspan=2|[[Shadow]]-[[Ford]]
| rowspan=2|[[Shadow DN8|DN8]]<br />[[Shadow DN9|DN9]]
| rowspan=2|[[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| rowspan=5 |{{Bandiera|GBR}} [[Surtees|Durex Team Surtees]]<br />{{bandiera|GBR}} [[Surtees|Beta Team Surtees]]
! rowspan=5 |[[Surtees]]-[[Ford]]
| rowspan=5 |[[Surtees TS19|TS19]]<br />[[Surtees TS20|TS20]]
| rowspan=5 |[[Ford Cosworth DFV]]
Riga 403 ⟶ 431:
|-
| rowspan=2 |{{Bandiera|CAN}} [[Walter Wolf Racing]]
! rowspan=2 |[[Walter Wolf Racing|Wolf]]-[[Ford]]
| rowspan=2 |[[Wolf WR1|WR1]]<br />[[Wolf WR3|WR3]]<br />[[Wolf WR4|WR4]]<br />[[Wolf WR5|WR5]]<br />[[Wolf WR6|WR6]]
| rowspan=2 |[[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| rowspan=8 | {{Bandiera|GBR}} [[Ensign|Team Tissot Ensign]]
! rowspan=8 | [[Ensign]]-[[Ford]]
| rowspan=8 | [[Ensign MN177|MN177]]
| rowspan=8 | [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
|{{bandiera|GBR}} Mario Deliotti Racing
! [[Ensign]]-[[Ford]]
| [[Ensign MN177|MN177]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
Riga 445 ⟶ 473:
|-
|{{bandiera|DEU}} Sachs Racing
! [[Ensign]]-[[Ford]]
| [[Ensign MN177|MN177]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
Riga 453 ⟶ 481:
|-
| rowspan=3| {{Bandiera|GBR}} [[Hesketh|Olympus Cameras/Hesketh Racing]]
! rowspan=3|[[Hesketh]]-[[Ford]]
| rowspan=3| [[Hesketh 308|P308E]]
| rowspan=3|[[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| {{Bandiera|MEX}} [[Rebaque|Team Rebaque]]
! [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]]
| [[Lotus 78|78]]
|[[Ford Cosworth DFV]]
Riga 473 ⟶ 501:
|-
| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier|Ligier Gitanes]]
! [[Ligier]]-[[Matra]]
| [[Ligier JS7|JS7]]<br />[[Ligier JS9|JS9]]
| [[Matra]] MS76<br />[[Matra]] MS79
Riga 481 ⟶ 509:
|-
| {{Bandiera|GBR}} [[Williams F1|Williams Gran Prix Engineering]]
! [[Williams F1|Williams]]-[[Ford]]
| [[Williams FW06|FW06]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
Riga 489 ⟶ 517:
|-
| {{bandiera|ESP 1977-1981}} Centro Asegurador F1
! [[McLaren]]-[[Ford]]
| [[McLaren M23|M23]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
Riga 496 ⟶ 524:
| {{bandiera|ESP 1977-1981}} [[Emilio de Villota]]
|-
| {{Bandiera|BEL}} [[Patrick Nève (privato)]]
! [[March Engineering|March]]-[[Ford]]
| [[March 781|781S]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
Riga 505 ⟶ 533:
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} Ligget Group/B&S Fabrication
! rowspan=2 | [[McLaren]]-[[Ford]]
| rowspan=2 | [[McLaren M23|M23]]<br />[[McLaren M26|M26]]
| rowspan=2 | [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| {{Bandiera|FRA}} [[Martini (automobilismo)|Automobiles Martini]]
! [[Martini (automobilismo)|Martini]]-[[Ford]]
| [[Martini MK23|MK23]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| rowspan=2 | {{bandiera|HKG 1959-1997}} [[Theodore Racing]]
! rowspan=2 | [[Theodore Racing|Theodore]]<br />-[[Walter Wolf Racing|WolfFord]]
| rowspan=2 | [[Theodore TR1|TR1]]<br />[[Wolf WR3|WR3]]<br />[[Wolf WR4|WR4]]
| rowspan=2 | [[Ford Cosworth DFV]]
| rowspan=2 align="center" | {{Goodyear}}
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| {{Bandiera|USA}} [[Eddie Cheever]]
|-
![[Walter Wolf Racing|Wolf]]-[[Ford]]
|[[Wolf WR3|WR3]]<br />[[Wolf WR4|WR4]]
| {{Bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|GBR}} [[Arrows Grand Prix International|Arrows Racing Team]]
! rowspan=2 | [[Arrows Grand Prix International|Arrows]]-[[Ford]]
| rowspan=2 | [[Arrows FA1|FA1]]<br />[[Arrows A1|A1]]
| rowspan=2 | [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| rowspan=2 | {{Bandiera|ITA}} [[Merzario|Team Merzario]]
! rowspan=2 | [[Merzario]]-[[Ford]]
| rowspan=2 | [[Merzario A1|A1]]
| rowspan=2 | [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| {{Bandiera|USA}} Interscope Racing
! [[Shadow]]-[[Ford]]
| [[Shadow DN9|DN9]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
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|-
| {{Bandiera|GBR}} Melchester Racing
! [[McLaren]]-[[Ford]]
| [[McLaren M23|M23]]
| [[Ford Cosworth DFV]]
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== Circuiti e gare ==
La Formula 1, dopo due stagioni, abbandonò il [[Circuito del Fuji]]: nessuna gara venne disputata in [[Asia]]. Dopo l'incidente dell'edizione [[Gran Premio del Giappone 1977|1977]] la ''Japan Automobile Federation'' decise di abbandonare l'organizzazione dell'evento. La ''Tokyo Broadcasting System'' chiese allora di poter riportare la gara a ottobre, ma senza successo.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/11/23/pagina-34/1036559/pdf.html|titolo=Solicitud para retrasar el G.P. de Japon de F-1|data=23 novembre 1977|accesso=28 giugno 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|paginap=34|lingua=es}}</ref> Il [[Gran Premio del Giappone]] rientrò nel calendario iridato nel {{F1|1987}}, a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], mentre il circuito del Fuji tornò a ospitare una gara di F1 solo nel {{F1|2007}}.
 
La tenuta del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest|Gran Premio di Long Beach]] veniva messa in dubbio dalle perdite che gli organizzatori avevano subito nelle prime due edizioni. Successivamente però la firma di contratto con la [[CBS]] per la trasmissione del gran premio consentì di trovare nuove risorse.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/08/11/pagina-22/1027203/pdf.html|titolo=El G. P. de Long Beach, salvado|data=11 agosto 1977|accesso=30 maggio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|paginap=22|lingua=es}}</ref> Il circuito venne comunque modificato: la partenza del gran premio venne spostata dall{{'}}''Ocean Boulevard'' all'inizio della ''Shoreline Drive''.<ref>{{cita news|titolo=Guerra di gomme negli Usa|data=1º aprile 1978|accesso=10 luglio 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|paginap=15}}</ref>
 
Anche il [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Gran Premio del Sudafrica]] fu messo in dubbio: solo il 24 gennaio venne sciolta la riserva sulla sua tenuta, grazie all'arrivo di nuovi sponsor.<ref>{{cita news|titolo=Kyalami, la gara si farà|data=24 gennaio 1978|paginap=16|accesso=30 giugno 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=}}</ref>
 
[[File:CircuitGillesVilleneuve 1977.png|thumb|La versione del [[circuito di Montréal]] utilizzata nel 1978.]]
 
Vi fu l'esordio nel mondiale per due nuovi circuiti. Il [[Gran Premio del Brasile 1978|Gran Premio del Brasile]] lasciò [[Circuito di Interlagos|Interlagos]] per il nuovo [[Circuito di Jacarepaguá]], costruito nei pressi di [[Rio de Janeiro]]. Il [[Gran Premio del Canada 1978|Gran Premio del Canada]] abbandonò [[Mosport Park]], criticato per gli standard di sicurezza dai piloti, e approdò a [[Circuito di Montréal|Montréal]], su un circuito stradale non permanente, ricavato all'interno dell'isola artificiale di ''Notre-Dame'', costruita sul [[San Lorenzo (fiume)|San Lorenzo]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/04/08/pagina-24/1421444/pdf.html|titolo=El G.P. del Canada, en un circuito urbano de Montreal|data=8 aprile 1978|accesso=15 luglio 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|paginap=24|lingua=es}}</ref>
 
La scelta ricadde su questo impianto costato circa due miliardi di dollari,<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Andretti in un fiume di miliardi|pubblicazione=La Stampa|data=5 ottobre 1978|paginap=17}}</ref> dopo aver esaminato otto zone differenti di Montreal.<ref name="Vigilia"/> La pista, che in origine doveva essere simile a un ovale,<ref name="Vigilia"/> venne poi modificata aggiungendo delle ''chicane'' per abbassare la velocità media. Il disegno attirò le critiche di parecchi piloti, tra cui [[Clay Regazzoni]], che la definì un tracciato adatto per i [[karting|kart]].<ref name="Vigilia"/> Al suo contrario [[Gilles Villeneuve]] lodò il tracciato. Qualcuno propose di dedicare il tracciato al pilota canadese, che però rifiutò l'omaggio. Il tracciato gli sarà dedicato solo dopo il decesso, avvenuto nel 1982.<ref name="Vigilia"/>
 
Il [[Gran Premio di Gran Bretagna 1978|Gran Premio di Gran Bretagna]], nella solita alternanza fra circuiti, si disputò sul [[Circuito di Brands Hatch]]. Questa gara vinse per la seconda volta consecutiva il ''[[Premi promozionali attribuiti dalla FOM|Race Promoters' Trophy]] '', come gran premio meglio organizzato nella stagione. Vi fu alternanza anche per il [[Gran Premio di Francia 1978|Gran Premio di Francia]] che ritornò a corrersi al [[Circuito Paul Ricard|Paul Ricard]].
 
Sul tracciato di [[Gran Premio di Svezia 1978|Anderstorp]], sede del [[Gran Premio di Svezia]], venne modificata la curva ''Norra'' con l'inserimento di una ''chicane''. Venne migliorata la sicurezza generale del circuito con l'apposizione di nuove barriere. In tal modo il tracciato ottenne l'omologazione per ospitare la [[Formula 1]] fino al 1981.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1978/06/15/pagina-21/1032424/pdf.html|titolo=G.P. Suecia: ¿Andretti o Peterson?|data=15 giugno 1978|accesso=26 luglio 2012|lingua=es|autore=Xavier Ventura|paginap=21|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]}}</ref> In realtà l'edizione 1978 fu l'ultima per il gran premio.
 
Il titolo onorifico di [[Gran Premio d'Europa]] non venne attribuito a nessuno dei gran premi disputati nel continente. Il gran premio tornerà, ma in forma autonoma, e non onorifica, solo nel [[Gran Premio d'Europa 1983|1983]].
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Nel [[Gran Premio di Svezia 1978|Gran Premio di Svezia]] la [[Brabham]] presentò la [[Brabham BT46|BT46B]] su cui era stato applicata, al retrotreno, una gigantesca ventola. Ufficialmente essa servirebbe solo a raffreddare il motore [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], in realtà agiva estraendo l'aria dal fondo della vettura per creare quella depressione necessaria a "schiacciare" la vettura verso il suolo, riprendendo l'idea lanciata dalla statunitense Chaparral, qualche stagione prima. La soluzione venne contestata dalle altre scuderie, in quanto tale dispositivo sarebbe un elemento aerodinamico mobile, vietato dal regolamento. La vettura vinse il gran premio con [[Niki Lauda]].
 
Il 23 giugno, in una riunione a [[Parigi]], la CSI decise di vietare, almeno fino al 1º agosto, l'uso della ventola sul retro delle vetture di Formula 1, dopo le polemiche sorte sulla [[Brabham BT46|Brabham BT46B]] che aveva vinto il gran premio grazie a tale appendice. La ventola, oltre che fungere da apparato aerodinamico mobile, risultava pericolosa in quanto i detriti che vi entrano vengono poi lanciati fuori a grande velocità, rappresentando un grave pericolo per gli altri piloti. La scelta di rinviare a una decisione definitiva successiva venne presa per consentire ai tecnici di avere maggior tempo per studiare la questione. La [[Formula One Constructors Association|FOCA]] aveva invece chiesto di poter continuare a sperimentare il dispositivo. La CSI decise di non mutare l'ordine di arrivo del gran premio anche se confermò che le altre scuderie avrebbe potuto fare ricorso.<ref>{{cita news|data=23 giugno 1978|accesso=1º agosto 2012|titolo=No (per ora) al ventilatore|autore=|paginap=19|pubblicazione=[[La Stampa]]}}</ref>
 
=== Regolamento sportivo ===
La [[Federazione Internazionale Sport Automobilistico|CSI]] stabilì un numero minimo e uno massimo di piloti ammessi a partecipare alle singole gare. Il numero minimo (20) era previsto per il [[Gran Premio di Monaco]], mentre quello massimo (26) era garantito per il [[Gran Premio del Sudafrica]], il [[Gran Premio di Francia]], il [[Gran Premio di Gran Bretagna]], il [[Gran Premio d'Austria]], il [[Gran Premio d'Olanda]] e quello degli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est|USA Est]].<ref name=csi>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/12/25/pagina-19/1025508/pdf.html|titolo=F-1: CSI y constructores, intereses enfrentados|data=25 dicembre 1977|accesso=27 giugno 2012|paginap=19|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=Xavier Ventura}}</ref>
 
La CSI stabilì inoltre che solo altri quattro piloti in più, rispetto a quelli ammessi alla gara, potessero prendere parte alle qualifiche. Non erano però stabiliti criteri precisi nella scelta dei piloti da ammettere alle prove, e si lasciava il compito agli organizzatori dei singoli gran premi.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1977/12/24/pagina-27/1413444/pdf.html|titolo=F-1: las nuevas normas, contra los pilotos "privados"|data=24 dicembre 1977|accesso=27 giugno 2012|paginap=27|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=Xavier Ventura}}</ref> La [[Formula One Constructors Association|FOCA]] aveva chiesto che tutti i piloti delle sue scuderie (presenti ciascuna con, al massimo, due vetture) fossero sempre ammessi a ciascun Gran Premio. La regola invece consentiva ancora la partecipazione di piloti "privati".<ref name=csi/>
 
== Riassunto della stagione ==
=== Gran Premio d'Argentina ===
{{vedi anche|Gran Premio d'Argentina 1978}}
[[Mario Andretti]] partì bene al via e si mise davanti a [[Carlos Reutemann]], [[Ronnie Peterson]], e le due [[Brabham]] di [[Niki Lauda]] e [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]].
 
Andretti impresse un ritmo molto alto alla gara, riuscendo subito a scavare un certo margine sugli inseguitori. Dalle retrovie recuperò Watson, che prima passò Lauda e Peterson, al giro 5, poi anche [[Carlos Reutemann]], al giro 7. Un giro dopo Lauda passò Peterson. Anche Depailler era autore di una bella gara in rimonta, tanto che passò anche Peterson al dodicesimo giro.
[[File:Hans J. Stuck GP Argentina 1978.jpg|thumb|left|[[HansJean-JoachimPierre Stuck]]Jarier impegnato con l'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]].Per la scuderia tedesca il gp fu l'esordio come costruttore.]]
Il pilota argentino della [[Scuderia Ferrari]] scontava dei problemi agli pneumatici, tanto che venne passato sia da [[Niki Lauda]] che da [[Patrick Depailler]], al giro 14. Tre giri dopo venne passato anche da Hunt e Peterson.
 
La gara del pilota di casa fu definitivamente rovinata al ventiseiesimo giro, quando ebbe un contatto con [[Jacques Laffite]], dopo che il pilota della [[Ligier]] lo aveva appena passato. [[Carlos Reutemann]] fu costretto così a una sosta ai ''box'', ove gli furono cambiati gli pneumatici: da quella sosta l'argentino riuscì a migliorare il suo ritmo, anche se ormai era rimasto lontano dalla zona dei punti. Davanti intanto [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] subiva dei problemi al suo propulsore. Venne passato da [[Niki Lauda]] e da [[Patrick Depailler]], prima di ritirarsi al quarantaduesimo giro.
 
Nelle posizioni di rincalzo si mise in luce Reutemann che in pochi giri passò dal quindicesimo al settimo posto, passando anche il suo compagno di scuderia [[Gilles Villeneuve]], anche lui con problemi alle gomme.
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Il gran premio fu il trecentesimo valido per il campionato mondiale di Formula 1. [[Mario Andretti]] e [[Jody Scheckter]] scattarono meglio del ''poleman'' [[Niki Lauda]] che si ritrovò così terzo, seguito da [[James Hunt]], [[Jean-Pierre Jabouille]] e [[Riccardo Patrese]], scattato dalla settima piazza.
 
Patrese passò Jabouille già al quarto giro e scalò di un'ulteriore posizione quando, due giri dopo, [[James Hunt]] si ritirò col motore rotto. Dalle retrovie stava rinvenendo [[Patrick Depailler]] che passò [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] e [[Jean-Pierre Jabouille]], mentre Patrese riusciva ad accodarsi alla coppia Scheckter-Lauda. Al giro 19 il padovano dell'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] prese una posizione anche a Lauda e entrò sul podio virtuale della gara.
 
[[Mario Andretti]] condusse la gara fino a quando gli pneumatici non si surriscaldarono: fu poi passato da Scheckter e Patrese. Patrese conquistò la vetta della gara al ventisettesimo giro, con un sorpasso alla prima staccata. Continuava anche la rincorsa di Depailler: passò Andretti al giro 24 e Lauda al giro 26. La classifica vedeva perciò in testa [[Riccardo Patrese]], seguito da [[Jody Scheckter]], [[Patrick Depailler]], [[Niki Lauda]], [[Mario Andretti]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] e [[Jean-Pierre Jabouille]]. Due giri dopo il francese della [[Tyrrell]] sorpassò anche il pilota locale Scheckter, e si pose al secondo posto.
 
Al giro 52 si ritirò Lauda e l'altro pilota della [[Brabham]], Watson, rovinò la sua gara con un testacoda, che gli costò una posizione. Ora dietro a Patrese e Depailler, c'era [[Mario Andretti]], seguito da [[Ronnie Peterson]]. La gara di [[Riccardo Patrese]] terminò a 15 giri dal termine, per un guasto al propulsore. Prese il comando [[Patrick Depailler]], seguito da Andretti, Peterson, Watson, Jones e Laffite. [[Mario Andretti]] era però penalizzato dalla poca benzina rimastagli, così venne passato da [[Ronnie Peterson]].
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=== Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest ===
{{vedi anche|Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1978}}
Le sessioni di prove del venerdì furono caratterizzate da un grande caos dovuto all'incapacità dei cronometristi dell'organizzazione di stilare la classifica, tanto che per la determinazione della griglia si dovette ricorrere a tempi misurati dai vari team. Gli organizzatori proposero di fare la media dei tempi raccolti dai vari team poi di affidarsi a quelli raccolti dalla [[Ligier]]. Infine decisero di affidare la questione alla FOCA.<ref>{{cita news|titolo=Ferrari super nel caos dei tempi|data=2 aprile 1978|accesso=10 luglio 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|paginap=15}}</ref>
 
La gara vide il comando di [[Gilles Villeneuve]], che prese la testa subito al via, sfruttando la lotta tra Watson e [[Carlos Reutemann]]. Al decimo giro Watson, mentre era secondo, fu costretto all'abbandono per l'esplosione dell'estintore sulla sua monoposto. [[Mario Andretti]], al giro 19, scese in quarta posizione, a causa di una scelta sbagliata degli pneumatici [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]], e venne passato da [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. La gara continuò a registrare dei ritiri nella parte alta della classifica. Al ventisettesimo giro fu il turno di [[Niki Lauda]], mentre era secondo, che si fermò per un guasto alla centralina elettronica, che aveva fatto venire meno la pressione della benzina.
 
Al giro 39, poco prima di metà gara, Villeneuve si avvicinò al doppiaggio di [[Clay Regazzoni]]. Il canadese cercò di passare subito prima di una ''chicane'': vi fu un'incomprensione, tanto che l'anteriore destra della Ferrari colpì la posteriore sinistra della [[Shadow]]; la vettura di Villeneuve venne lanciata contro il muretto, sfiorando il casco di Regazzoni.
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=== Gran Premio di Monaco ===
{{vedi anche|Gran Premio di Monaco 1978}}
Una leggera pioggia colpì il tracciato poco prima della partenza, ma senza provocare particolari problemi alle vetture. Alla curva di '' Sainte Devote'', [[Carlos Reutemann]], autore di una brutta partenza, venne tamponato da [[Niki Lauda]]; nell'impatto la vettura dell'austriaco fece forare la posteriore sinistra del ferrarista. Si trovò così al comando [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], seguito da [[Patrick Depailler]], [[Niki Lauda]], [[Mario Andretti]], [[Jody Scheckter]] e [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]].
 
La classifica nelle prime posizioni rimase invariata per diversi giri, Watson allungava sul duo Depailler-Lauda, coi due piloti molto vicini. Al tredicesimo giro [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], penalizzato da un problema della sua monoposto, venne passato da [[Ronnie Peterson]] e [[Gilles Villeneuve]]; poi, al giro ventinove, Jones si ritirò per un problema fisico
 
Al trentottesimo giro 38 il battistrada [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], per un problema ai freni, andò lungo alla ''chicane'' del porto e venne così passato sia da [[Patrick Depailler]], che dal compagno di scuderia Lauda. Ora dietro ai primi tre, la classifica vedeva sempre [[Mario Andretti]], [[Jody Scheckter]], [[Ronnie Peterson]] e [[Gilles Villeneuve]].
 
Nel corso del quarantaseiesimo giro Lauda forò la posteriore destra e fu costretto ai box, così come Andretti, che però fu costretto a una sosta più lunga, perché la benzina stava invandendoinvadendo l'abitacolo. [[Niki Lauda]] rientrò sesto, mentre Andretti solo tredicesimo. Scheckter, Peterson e [[Gilles Villeneuve]] scalarono così di due posizioni. Al giro 56 anche [[Ronnie Peterson]] dette addio alle posizioni di testa e si ritirò per un guasto al cambio.
 
Lauda recuperò in pochi giri il distacco da Villeneuve, tanto da passarlo al giro 63. Poco dopo il canadese subì una foratura e andò a sbattere contro le barriere sotto il tunnel, a oltre 200&nbsp;km/h, ritirandosi. Due giri dopo [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], mentre era secondo, fu autore di un lungo, che permise a [[Jody Scheckter]] di prendergli la posizione. Poco dopo Watson, sempre menomato da un cambio malfunzionante, venne passato anche da [[Niki Lauda]]. Ora, al giro 66, la gara era comandata da Depailler, davanti a Scheckter, Lauda, Watson, Pironi, Patrese e Tambay.
 
A tre tornate dal termine Lauda passò anche Scheckter, anche lui con un problema al cambio. La rimonta dell'austriaco però non si completò e così [[Patrick Depailler]] poté vincere il suo primo gran premio di F1 iridato, il ventunesimo per la [[Tyrrell]].
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La gara vide l'esordio per la [[Lotus 79]], la prima vettura che sfruttava pienamente l'effetto suolo. Al via vi furono diversi incidenti, provocati da una partenza lenta di [[Carlos Reutemann]]. [[Niki Lauda]] tamponò [[Jody Scheckter]], finendo così contro le barriere mentre [[Riccardo Patrese]], nel tentativo di passare [[James Hunt]], toccò la vettura del britannico. La McLaren attraversò la pista e andò a sbattere contro il ''guard-rail''. Fittipaldi, Hunt e Lauda furono costretti al ritiro immediato.
 
[[Mario Andretti]] si trovò così a condurre la gara, seguito da [[Gilles Villeneuve]], Scheckter, [[Ronnie Peterson]], Patrese, [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] e [[Jean-Pierre Jabouille]]. Reutemann, attardato, recuperò nei primi sei giri la sesta piazza passando [[Jean-Pierre Jabouille]] e Watson.
 
Dei problemi tecnici costrinsero ai box Scheckter per diversi minuti, ciò fece scalare di una posizione tutti i corridori. Al giro 11 anche Watson fu costretto a una sosta non programmata, per sostituire gli pneumatici. La classifica vedeva sempre primo Andretti, che comandava su Villenueve, Peterson, Patrese, Reutemann e Mass. Al giro 13 [[Vittorio Brambilla]] scalzò Mass dal sesto posto.
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=== Gran Premio di Spagna ===
{{vedi anche|Gran Premio di Spagna 1978}}
[[James Hunt]] conquistò subito il comando della gara, precedendo [[Mario Andretti]], [[Carlos Reutemann]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], [[Gilles Villeneuve]] e [[Riccardo Patrese]].
 
Hunt conservò la testa fino al sesto giro, quando venne passato da Andretti. Nelle retrovie iniziò anche il recupero di Peterson che passò Scheckter al giro 8. Villeneuve venne passato da Patrese al giro 14, prima di essere passato anche da [[Jacques Laffite]] e [[Ronnie Peterson]]. Le due vetture di Maranello vengono così richiamate ai box, con Reutemann precede di pochi secondi, al cambio gomme il canadese, al giro 28.
 
Nel frattempo, al giro 22, Patrese era stato costretto al ritiro per la rottura del motore della sua [[Arrows Grand Prix International|Arrows]]. Ora la gara vedeva sempre primo Andretti, seguito da [[James Hunt]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], [[Jacques Laffite]], [[Ronnie Peterson]] e [[Niki Lauda]].
 
Anche Watson scontava delle noie sulla sua vettura: aveva perduto l'utilizzo della quarta marcia. Il nordirlandese perse così diverse posizioni. Al 38º giro Peterson passava anche Laffite, ponendosi terzo, mentre Watson si stabiliva attorno alla sesta posizione della graduatoria.
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Il ''poleman'' [[Mario Andretti]] mantenne la prima posizione, mentre [[Niki Lauda]] superò il compagno di scuderia Watson; al giro due Watson venne passato anche da [[Riccardo Patrese]] e, al giro seguente, dall'altra Lotus di [[Ronnie Peterson]].
 
Al decimo giro Peterson passò anche [[Riccardo Patrese]], ma poco dopo fu costretto a fermarsi per una foratura; rientrò sedicesimo. Dieci giri dopo anche [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] andò lungo nel tentativo di passare Patrese sul rettilineo principale del tracciato. Poco dopo il nordirlandese si ritirò per un guaio all'acceleratore. Dietro ad Andretti, Lauda e Patrese scalò così Reutemann. Dalle retrovie si fece avanti [[Ronnie Peterson]] che passò le tre vetture a gomme [[Michelin]] e, al giro 35 si trovò quarto, dietro a Jones.
 
Alla tornata 39 [[Mario Andretti]] scivolò sull'olio perso in curva da [[Didier Pironi]], consentendo così a [[Niki Lauda]] il sorpasso. Al 45º giro Peterson scavalcò anche Jones. Al giro 47 terminò la gara per [[Mario Andretti]] a causa della rottura del motore. Nello stesso giro abbandonò, per lo stesso problema anche [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. Entrarono così in zona punti [[Jacques Laffite]] (quarto), [[Patrick Tambay]] (quinto) e [[Clay Regazzoni]] (sesto). Negli ultimi giri Laffite perse però tre posizioni.
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=== Gran Premio di Francia ===
{{vedi anche|Gran Premio di Francia 1978}}
[[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] scattò bene ma, già nel primo giro, [[Mario Andretti]] passò e condurre davanti al nordirlandese. [[Patrick Tambay]] prese il terzo posto bruciando [[Niki Lauda]], che precedeva a sua volta [[Ronnie Peterson]] e [[James Hunt]].
 
[[Patrick Tambay]] venne passato da Lauda dopo tre giri e poi da Peterson (al giro 5). Watson commise un errore, uscendo di pista, e perdendo così due posizioni, a vantaggio di Lauda e Peterson. L'austriaco della [[Brabham]] fu costretto però due soli giri dopo ad abbandonare la gara col motore rotto.
 
Watson passò Tambay nello stesso giro, mentre sei giri dopo, fu [[James Hunt]] a conquistare una posizione a Watson. Tambay scontava un problema con gli pneumatici. La gara vedeva così in testa [[Mario Andretti]], seguito da [[Ronnie Peterson]], [[James Hunt]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]] e [[Jody Scheckter]]. La classifica dei piloti a punti non si modificò fino al termine della gara.
 
Le [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] furono negativamente influenzate dagli pneumatici. [[Gilles Villeneuve]] fu costretto a due soste, mentre [[Carlos Reutemann]] addirittura cinque volte fu richiamato ai ''box''.
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Le Lotus sembravano poter condurre agevolmente la gara, staccando di quasi un secondo a giro il terzo, Scheckter. Al sesto giro, però, si ritirò Peterson, per noie al sistema di alimentazione e al giro 24 [[Mario Andretti]] fu costretto a una sosta ai ''box'' per sostituire la gomma posteriore destra.
 
[[Jody Scheckter]] si trovò al comando davanti a Jones, Lauda, Patrese, [[Carlos Reutemann]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|Watson]]. L'australiano della [[Williams F1|Williams]], Jones, si ritirò al giro ventisei per un guasto alla frizione. Senza le vetture oro-nere la gara risultava molto combattuta: tra il primo, Scheckter, ed il sesto, [[Patrick Depailler]], vi erano solo 2 secondi di ''gap''. Al 34º giro [[Niki Lauda]] passò a condurre, sfruttando un problema al cambio per Scheckter, che fu costretto al ritiro poco dopo.
 
La gara ad eliminazione proseguì quando al 40º giro Patrese dovette rientrare ai box per una foratura e una sospensione rotta, ritirandosi. Ora era Reutemann secondo che precedeva Watson, [[Keke Rosberg]] poi Depailler, [[Jochen Mass]] con l'altra ATS.
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=== Gran Premio di Germania ===
{{vedi anche|Gran Premio di Germania 1978}}
[[Mario Andretti]] scattò bene però, alla prima ''chicane'', commise un errore che consentì a [[Ronnie Peterson]] di prendere il comando della gara. Dietro alle due vetture [[Team Lotus|Lotus]] si posero [[Niki Lauda]], [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] e [[James Hunt]].
 
Al quinto passaggio Andretti si riprese la testa della corsa. Nei giri seguenti il protagonista in negativo fu Watson, che perse molte posizioni per un guasto al cambio. Dopo 10 tornate, a seguire i due della Lotus, vi erano Jones, Lauda, Hunt, [[Jacques Laffite]] e [[Gilles Villeneuve]].
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Poco dopo il trentesimo giro Jones fu costretto al ritiro per un guaio all'alimentazione mentre, sette giri dopo, [[Ronnie Peterson]] abbandonò il secondo posto con il cambio fuori uso. [[Jody Scheckter]] scalò così al secondo posto, seguito da Laffite e Fittipaldi, che passò Pironi al giro 38.
 
Si riportò in zona punti [[Gilles Villeneuve]] che però, a causa di un problema all'alimentazione, fu passato dall'austriaco [[Harald Ertl]], che ruppe subito dopo il motore, ritirandosi, poi da [[Héctor Rebaque]] e [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]]. Rebaque conquistò il suo primo punto mondiale. Era dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1971|1971]] che un pilota [[Messico|messicano]] non andava a punti ([[Pedro Rodríguez de la Vega|Pedro Rodríguez]] secondo nel [[Gran Premio d'Olanda 1971|Gp d'Olanda]]). Rebaque correva con una [[Lotus 78]] privata: fu questo l'ultimo punto iridato conquistato da una vettura non ufficiale.
 
=== Gran Premio d'Austria ===
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La pista però presentava dei tratti scivolosi. Nel corso del quarto giro Scheckter uscì dal tracciato e colpì proprio contro la Lotus che Andretti aveva lasciato a bordo pista. Al settimo giro la direzione di corsa decise di sospendere la gara per fare sì che le vetture potessero tornare ai box per montare gomme da bagnato.
 
Dopo un'attesa di circa 50 minuti, la gara riprese con le vetture schierate secondo la classifica al momento della sospensione: primo Peterson davanti a Depailler, [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], Laffite, Pironi, Lauda, Hunt e [[Clay Regazzoni]]. La classifica finale sarebbe stata ottenuta dalla somma dei tempi dei due spezzoni di gara.
 
Alla ripartenza [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] restò fermo sulla griglia, provocando così un incidente tra le vetture che sopraggiungevano: Patrese e Ertl furono costretti al ritiro immediato. Peterson mantenne il comando, seguito da [[Patrick Depailler]] e [[Niki Lauda]]. La pista era molto bagnata, cosa che favoriva le vettura gommate [[Michelin]], ovvero [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e [[Renault F1|Renault]]. In pochi giri Reutemann si trovò secondo, Villeneuve terzo e Jabouille sesto, sempre tenendo conto della classifica effettiva.
 
La pista si stava però asciugando, tanto che molti piloti iniziarono a montare gomme ''slick''. Quando fu il turno di Peterson Reutemann si trovò a condurre, anche se, in realtà, nella somma dei tempi, era staccato di ben due giri dallo svedese. Poco dopo anche Reutemann cambiò gli pneumatici, tanto che a condurre si trovo [[Gilles Villeneuve]]. Con le gomme fredde Reutemann uscì di tracciato e per rientrare fu aiutato dai commissari. Questo aiuto gli costò la squalifica. Dopo il cambio gomme di Villeneuve, dietro a Peterson, nella classifica reale, si trovava [[Niki Lauda]], che però andò a sbattere e fu costretto al ritiro.
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[[Mario Andretti]] e [[Ronnie Peterson]] scattarono bene e iniziarono subito a dominare la gara. Poco dopo la curva ''Tarzan'' [[Didier Pironi]] e [[Riccardo Patrese]], partiti rispettivamente diciassettesimo e tredicesimo, si toccarono, innescando un incidente molto spettacolare. L'[[Arrows Grand Prix International|Arrows]] del padovano restò in mezzo alla pista per diverso tempo; nella confusione creatasi, [[Niki Lauda]] superò [[Jacques Laffite]] al secondo giro, ponendosi al terzo posto. Furono necessari quattro giri per liberare la pista dalla vettura incidentata di Patrese.
 
Laffite continuava a perdere posizioni scendendo fino al nono posto in pochi giri. Davanti vi era sempre la coppia della Lotus seguiti da Lauda che precedeva [[Carlos Reutemann]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] ed [[Emerson Fittipaldi]].
 
Reutemann ebbe i soliti problemi con le coperture e venne passato, tra il trentottesimo e il quarantesimo passaggio, sia da Watson che da Fittipaldi. Al giro 54 l'argentino venne sorpassato anche dal suo compagno di scuderia, [[Gilles Villeneuve]]. Nelle ultime tornate Peterson affiancò spesso [[Mario Andretti]] alla staccata della prima curva, ma senza passarlo. Andretti aveva subito la rottura di uno scarico.
 
Andretti vinse per l'ultima vittoria della sua carriera nel mondiale di [[Formula 1]], seguito dal compagno di scuderia, terzo Lauda poi Watson, Fittipaldi e Villeneuve. Settantunesima vittoria per la [[LotusF1|Lotus]], che così eguagliava il record della [[Scuderia Ferrari]].
 
Grazie a questo risultato la Lotus, già vincitrice in [[Gran Premio d'Austria 1978|Austria]] della [[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|coppa Costruttori]], si aggiudica matematicamente il [[Campionato mondiale piloti di Formula 1|mondiale piloti]]: il distacco del terzo in classifica - [[Niki Lauda|Lauda]] - è troppo elevato per la vittoria finale e le ultime tre gare dovranno chiarire solo chi tra Andretti e Peterson sarà il campione 1978.
 
=== Gran Premio d'Italia ===
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La ripartenza venne fissata per le 17:15, poi posticipata alle 17:30. Nel nuovo giro di formazione [[Jody Scheckter]] fece sbattere la sua [[Walter Wolf Racing|Wolf]] contro le barriere alla ''seconda di Lesmo''. Il pilota rimase incolume.
 
Si ripartì alle 18:15, con la gara ridotta a soli 40 giri a causa del possibile arrivo dell'oscurità. Alla nuova partenza [[Gilles Villeneuve]] e [[Mario Andretti]] anticiparono lo starter (che indugiò nel dare il semaforo verde) e guidavano il gruppo seguiti ora da [[Jean-Pierre Jabouille]], [[Niki Lauda]], [[Carlos Reutemann]] e [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. La direzione di gara decise di penalizzare Villeneuve e Andretti di un minuto, per la partenza anticipata. Ora perciò era Lauda a condurre (anche se di fatto era terzo dietro ai due penalizzati) davanti a Reutemann, Watson e [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. Quando mancavano 5 giri al termine Andretti passò Villeneuve, tagliando il traguardo davanti al canadese; in classifica i due, penalizzati, erano effettivamente solo sesto e settimo. Vinse così [[Niki Lauda]] davanti a Watson, Reutemann, Laffite, Patrick Tambay e, appunto, Andretti e Villeneuve. [[Mario Andretti]] ottenne la certezza matematica del titolo iridato visto che Peterson, gravemente infortunato, era il solo pilota che poteva ancora impensierirlo per il campionato. Lo svedese, che subì un intervento di oltre sei ore al fine di ridurre le molte fratture, entrò, alle 06:15 del giorno successivo, in coma respiratorio e morì alle 09:50.<ref name=pet1>{{cita news|titolo=Monza, ancora una tragedia|data=11 settembre 1978|accesso=21 agosto 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino|paginap=13}}</ref> Il decesso venne attribuito a una tromboembolia gassosa.<ref>{{cita news|titolo=I perché del collasso|data=12 settembre 1978|accesso=21 agosto 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|paginap=13}}</ref>
 
=== Gran Premio degli Stati Uniti-Est ===
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[[File:Carlos Reutemann Walkins Glen Ferrari 1978.jpg|left|thumb|[[Carlos Reutemann]] conquistò al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1978|Glen]] la sua ultima vittoria con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]].]]
 
Al via Andretti scattò al comando e, dopo un giro, aveva quattro lunghezze di vantaggio sulla coppia della [[Scuderia Ferrari]], [[Carlos Reutemann]]-[[Gilles Villeneuve]]. I due erano seguiti da [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], [[Niki Lauda]], [[Jean-Pierre Jarier]], [[James Hunt]], [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]] e [[Jody Scheckter]]. Il battistrada scontava però un problema all'impianto frenante, e già al terzo giro venne passato Reutemann; un giro dopo fu il turno di Villeneuve.
 
L'altro pilota della [[Team Lotus|Lotus]], Jarier, aveva invece dei problemi con gli pneumatici, tanto che era scivolato in undicesima posizione, e rientrò ai box al giro 11. La classifica vedeva in testa Reutemann, seguito da Villeneuve, Andretti, Jones, Lauda, Hunt e [[Jean-Pierre Jabouille]], autore di una bella serie di sorpassi. Jones passò Andretti al giro 21.
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=== Gran Premio del Canada ===
{{vedi anche|Gran Premio del Canada 1978}}
Al via il ''poleman'' [[Jean-Pierre Jarier]] partì bene, precedendo [[Jody Scheckter]] e [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. Jones passò Scheckter al termine del primo giro. Dietro vi era il pilota di casa Villeneuve, poi [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]], [[Mario Andretti]] e [[Patrick Depailler]].
 
Al sesto giro Andretti tentò di passare Watson ma i due si toccarono: Watson fu costretto al ritiro per la rottura di una sospensione, mentre Andretti si girò e perse innumerevoli posizioni.
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== Risultati ==
=== Risultati dei gran premi ===
{| class="wikitable sortable" style="font-size: 9085%;"
|-
! Gara
! Gran Premio
! Data
! Circuito
! Pole position
! Giro più veloce
! GPV
! Pilota vincitore
! Vincitore
! Costruttore
! Resoconto
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| {{bandiera|CAN}} [[Gilles Villeneuve]]<ref>Nel [[Gran Premio d'Argentina 1978|Gran Premio d'Argentina]] [[Gilles Villeneuve]] fece ufficialmente segnare il miglior giro in gara: tale risultato venne messo in dubbio da alcune fonti.{{cita news|url=http://www.f1-web.com.ar/argentina78.htm|titolo=Reutemann, el misterio de las gommas cede|data=|accesso=29 giugno 2012|pubblicazione=f1-web.com.ar|autore=|lingua=es}}</ref>
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|GBR}} [[Lotus F1|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio d'Argentina 1978|Resoconto]]
|-
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| {{bandiera|BRA 1968-1992}} [[Gran Premio del Brasile]]
| 29 gennaio
| [[Circuito di JacarepaguàJacarepaguá|Jacarepaguà]]
| {{bandiera|SWE}} [[Ronnie Peterson]]
| {{bandiera|ARG}} [[Carlos Reutemann]]
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| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|SWE}} [[Ronnie Peterson]]
| {{bandiera|GBR}} [[Lotus F1|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Resoconto]]
|-
Riga 870 ⟶ 901:
| {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco]]
| 7 maggio
| [[Circuito di MontecarloMonte Carlo|Montecarlo]]
| {{bandiera|ARG}} [[Carlos Reutemann]]
| {{bandiera|AUT}} [[Niki Lauda]]
| {{bandiera|FRA}} [[Patrick Depailler]]
| {{bandiera|GBR}} [[Tyrrell]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio di Monaco 1978|Resoconto]]
|-
Riga 884 ⟶ 915:
| {{bandiera|SWE}} [[Ronnie Peterson]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio del Belgio 1978|Resoconto]]
|-
Riga 890 ⟶ 921:
| {{bandiera|ESP 1977-1981}} [[Gran Premio di Spagna]]
| 4 giugno
| [[Circuito Permanentepermanente del Jarama|Jarama]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio di Spagna 1978|Resoconto]]
|-
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| 2 luglio
| [[Circuito Paul Ricard|Le Castellet]]
| {{bandiera|GBR}} [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]]
| {{bandiera|ARG}} [[Carlos Reutemann]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio di Francia 1978|Resoconto]]
|-
Riga 934 ⟶ 965:
| {{bandiera|SWE}} [[Ronnie Peterson]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio di Germania 1978|Resoconto]]
|-
Riga 944 ⟶ 975:
| {{bandiera|SWE}} [[Ronnie Peterson]]
| {{bandiera|SWE}} [[Ronnie Peterson]]
| {{bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio d'Austria 1978|Resoconto]]
|-
Riga 954 ⟶ 985:
| {{bandiera|AUT}} [[Niki Lauda]]
| {{bandiera|USA}} [[Mario Andretti]]
| {{bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[Gran Premio d'Olanda 1978|Resoconto]]
|-
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| {{bandiera|CAN}} [[Gran Premio del Canada]]
| 8 ottobre
| [[Circuito di MontrealMontréal|Montreal]]
| {{bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Jarier]]
| {{bandiera|AUS}} [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]
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|-
! 2
| {{bandiera|GBR}} [[John Watson (automobilismopilota automobilistico)|John Watson]]
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{{RisF1Anno|Anno=1978|Pos=5|Pilota=Patrick Depailler|Naz=FRA
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{{RisF1Anno|Anno=1978|Pos=7|Pilota=Jody Scheckter|Naz=RSA 1928-1994
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|-
! 1
| {{Bandiera|GBR}} [[Team Lotus|Lotus]]- [[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! 4
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|-
! 5
| {{Bandiera|CAN}} [[Walter Wolf Racing|Wolf]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! 6
| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier]]- [[Matra]]
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|-
! 7
| {{Bandiera|Brasile 1968-1992}} [[Fittipaldi Automotive|Copersucar Fittipaldi]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! 8
| {{Bandiera|GBR}} [[McLaren]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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! 9
| {{Bandiera|GBR}} [[Williams F1|Williams]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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| {{Bandiera|GBR}} [[Arrows Grand Prix International|Arrows]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! 11
| {{Bandiera|GBR}} [[Shadow]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! 13
| {{Bandiera|GBR}} [[Surtees]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! 14
| {{Bandiera|GBR}} [[Ensign]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! -
| {{Bandiera|DEU}} [[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! -
| {{Bandiera|FRA}} [[Martini (automobilismo)|Martini]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
|
|
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|-
! -
| {{Bandiera|ITA}} [[Merzario]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! -
|{{bandiera|HKG 1959-1997}} [[Theodore Racing|Theodore]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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|-
! -
|{{bandiera|GBR}} [[Hesketh]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
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| {{bandiera|BRA 1968-1992}} [[Emerson Fittipaldi]]
| {{bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
| {{bandiera|HKG 1959-1997}} [[Theodore Racing|Theodore]]-[[Ford]] [[Cosworth]]
| [[BRDC International Trophy 1978|Resoconto]]
|-
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* [[Statistiche di Formula 1]]
* [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi di Formula 1]]
* [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]]
* [[Michelin]]
* [[Ford]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.fia.com/en-GB/Pages/HomePage.aspx|titolo=Sito ufficiale della FIA|lingua=en, fr, es|accesso=19 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110128210448/http://www.fia.com/en-GB/Pages/HomePage.aspx|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.formula1.com/|titolo=Sito ufficiale Formula 1|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.statsf1.com/it/1978.aspx|titolo=La stagione 1978 su Statsf1.com|lingua=it, fr, en, es, de, pt}}
 
{{Campionato mondiale di Formula 1}}