Kitai: differenze tra le versioni
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[[File:MongolHuntersSong.jpg|thumb|I Kitai usano le [[Falconeria|aquile per cacciare]], dipinto durante la dinastia cinese [[Dinastia Song|Song]].]]
'''Kitai''' ([[lingua cinese|cinese]]: {{cinese|t=契丹|p=''Qìdān''}}, {{persiano|ختن}}), o '''Kathai''', o '''Khitan''', o '''Qidan''' o '''Ch'i-tan''', fu una popolazione [[Mongoli|mongola]], originaria della [[Mongolia]] interna, che si trasferì in [[Manciuria]], nell'odierna [[Cina]], nel [[IV secolo]]. Dominarono una vasta area della [[Cina]] settentrionale e fondarono nel [[X secolo]] la [[Dinastia Liao]], ma hanno lasciato poche costruzioni i cui resti
== Etimologia ==
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Non c'è consenso sull'etimologia del nome Kitai. Esistono tre teorie differenti. Feng Jiasheng sostiene che derivi dai nomi dei capitribù Yuwen.<ref>{{en}}Xu Elina-Qian 2005, p.7.</ref> Zhao Zhenji crede che il termine origini da [[Xianbei]] e significhi "un posto dove Xianbei risiedette".<ref>{{en}}Xu Elina-Qian 2005, p.8.</ref> Lo studioso giapponese Otagi Matuo considera "Xidan" come nome originario di Kitai, che significa "persone simili agli [[Kumo Xi]]" o "persone che abitano con gli Xi".<ref>{{en}}Xu Elina-Qian 2005, p.8–9.</ref>
La parola "Kitai" sopravvive nella traduzione moderna [[Lingua bulgara|bulgara]] e [[Lingua russa|russa]] della parola [[Cina]] (Китай, ''Kitay''), come anche in [[Lingua slovena|sloveno]] (''Kitajska'') e nelle forme arcaiche indicanti la [[Cina]] in [[lingua inglese]] (''Cathay''), [[Lingua italiana|Italiana]] (''Catai''), [[Lingua portoghese|portoghese]] (''Catai''), e [[Lingua spagnola|spagnola]] (''Catay'').
== Storia ==
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{{citazione| C'era una capotribù chiamato Naihe. Questo capotribù non era altro che un teschio nascosto sotto una tappeto in una tenda di feltro rotonda (([[Yurta))]], così da essere invisibile. Solo quando qualcosa di grave accadde nel suo stato, un cavallo bianco e un bue grigio furono sacrificati per lui, e assunse sembianze umane, ed uscì ad affrontare la questione. Dopo aver risolto la questione, tornò nella tenda, e diventò di nuovo un teschio. Scomparve, e i suoi connazionali lo cercarono molto. Poi ci fu un altro capo chiamato Waihe che visse anche lui in una tenda rotonda di feltro. Indossava una testa di cinghiale e vestiva di pelle di cinghiale. Quando ci fu un problema lui lo risolse, poi si ritirò si nascose di nuovo. Più tardi successe che sua moglie rubò la sua pelle di cinghiale; lui la lasciò e nessuno seppe dove si diresse. Poi ci fu un altro capo chiamato Zhouli Hunhe. Egli recuperò venti pecore disperse. Ogni giorno ne mangiava diciannove e ne lasciava solo una, ma il giorno successivo ne trovava ancora venti. Questi tre capotribù furono molto conosciuti per le lor abilità nel guidare il loro stato.<ref>{{en}}Franke, Herbert. "The forest peoples of Manchuria: Kitans and Jurchens".. In Sinor ed., 1990, pp. 405–406.</ref>}}
Originari del popolo [[Xianbei]], fecero parte della tribù [[Kumo Xi]] fino al [[388]], quando i gruppi tribali Kumo Xi-Kitai furono duramente sconfitti dai [[Wei del nord]], arrivati da poco nel territorio, permettendo così ai Kitai di riesumare le loro vecchie tribù e la
=== 388-907 : Kitai predinastico (tribù indipendente, ma sempre vassalla) ===
Dal [[V secolo|V]] al [[VII secolo]], subirono la dominazione dei popoli della steppa provenienti dall'occidente (prima i [[Göktürk]], poi dagli [[Uiguri]], durante l'[[VII secolo|VII]] e il [[IX secolo]]) e dai cinesi dal sud delle [[Dinastie del Nord e del Sud|dinastie del nord]] o [[Dinastia Tang|Tang]], rispettivamente durante il V e il VI secolo, e dal VII al X secolo. Sotto questa tripla dominazione e oppressione, crebbe la voglia di potere e indipendenza dei Kitai. La crescita fu lenta, comparata ad altri casi. Lenta perché fu frequentemente frenata dalle potenze vicine, che usavano i soldati Kitai in caso di necessità, ma pronti a frenare le ambizioni Kitai, rischiando di creare una
=== 907-1125 : Dinastia Liao, l'era d'oro ===
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Dopo la caduta della [[Dinastia Liao]], un considerevole numero di esponenti della nobiltà dei Kitai fuggì verso le [[Xiyu|Regioni Occidentali]], fondando il breve [[Khanato]] [[Kara Khitay]] o Dinastia Liao occidentale, e dopo la sua caduta, una piccola parte della popolazione fondò con [[Buraq Hajib]] una dinastia locale nella provincia meridionale del [[Kirman]] in [[Persia]]. Questa colonia di Kitai fu velocemente assorbita dalle locali popolazioni turche e iraniane, vennero così islamizzate e non lasciarono così nessuna influenza. Anche a causa della ancora non completa decifrazione della [[lingua Kitai]], rimane difficoltoso creare una storia dettagliata dei loro movimenti.
Non ci sono prove chiare che esista un gruppo etnico discendente dei Kitai nella moderna Cina nord-orientale, ma alcuni recenti studi e ricerche sulla genealogia della famiglia hanno motivato l'ipotesi che il gruppo etnico Daur della Mongolia Interna sia un possibile discendente degli antichi Kitai;<ref>{{cita web|lingua=en | cognome= Li | nome= Jinhui | url= http://china.org.cn/english/2001/Aug/16896.htm | titolo= DNA Match Solves Ancient Mystery | editore= china.org.cn | data= 8 febbraio 2001 }}</ref> e alcuni clan degli [[Han]] dello [[Yunnan]] come gli Ahn, i Mang, i Jiang, più un'altra dozzina di clan si autoidentificano come discendenti di Yelu e sono chiamati popolo Ben dagli altri gruppi etnici dello Yunnan che pure si considerano discendenti dei Kitai.<ref>{{
== Lingua e sistema di scrittura ==
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Ci furono due sistemi di scrittura, conosciuti come ''calligrafia grande'' e ''calligrafia minuta''. Erano testualmente indipendenti tra loro ed erano usati simultaneamente nei territori dell'[[Dinastia Liao|Impero Liao]]. Furono entrambi usati anche dopo la caduta dei Liao. Esempi di questa calligrafia appaiono per lo più negli [[epitaffio|epitaffi]] e sui monumenti.
Molti studiosi confermano che le calligrafie Kitai non sono del tutto decifrate, e che molte ricerche e scoperte sarebbero necessari per una completa comprensione di questo linguaggio.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Daniels|nome=Peter T.|cognome2=Bright|nome2=William|datapubblicazione=1996|titolo =The World's Writing Systems|anno=1996|url=https://archive.org/details/isbn_9780195079937|città=New York|editore = Oxford University Press|pp=
Sebbene esistano molti indizi sulle loro origini, che puntano in diverse direzioni, la lingua kitai è riconosciuta per lo più come una discendente del pre-proto-mongolico (e quindi imparentata con le [[lingue mongoliche]]). Il [[Memoriale di Yelü Yanning]] (risalente al 986) è una delle più antiche iscrizioni in calligrafia grande kitai.
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;Altro
* {{Cita libro|autore=Mote, F.W.|titolo=[[Imperial China: 900-1800]]|editore=
* {{Cita libro|autore=EBREY, Patricia Buckley |titolo=The Cambridge Illustrated History of China|url=https://archive.org/details/cambridgeillustr00ebre_0 |editore=
* {{Cita libro|autore=TWITCHETT, Denis|titolo=[[The Cambridge History of China]]: Alien Regimes and Border States, 907-1368|editore=
* {{cita web|url=http://www.republicanchina.org/Khitan.html|titolo=Khitans|accesso=2 maggio 2019|dataarchivio=22 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070222022150/http://www.republicanchina.org/Khitan.html|
* [
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Kitai]]
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