Quinto Nevio Cordo Sutorio Macrone: differenze tra le versioni
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| altrititoli=
| nome completo= ''Quintus Naevius Cordus Sutorius Macro''
| padre= Quinto Nevio<ref name=
| madre=
| coniuge 1= [[Ennia Trasilla]]
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| figli=
| Gens= [[Gens Naevia|Naevia]]
| data di nascita= [[21 a.C.]]
| luogo di nascita= [[Alba Fucens]]
| data di morte= [[38]]
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| consolato=
| proconsolato=
{{Bio
|Nome = Quinto Nevio Cordo Sutorio Macrone
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = o '''Sertorio Macrone'''
|PreData = {{latino|Quintus Naevius Cordus Sutorius (Sertorius) Macro}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Alba Fucens
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 21 a.C.
|NoteNascita = <ref>{{cita|OCD 1996|p. 1458}}.</ref> |LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 38
|NoteMorte = <ref>{{cita|Cassio Dione|LIX.10.6}}; {{cita|De Visscher|pp. 250-251}}</ref>
|Epoca = I a.C.
|Epoca2 = I
|Attività = militare
|Attività2 = politico
|Nazionalità = romano
|FineIncipit = meglio noto semplicemente come '''Nevio Sutorio Macrone''' o '''Macrone''', è stato un [[militare]] e [[politico]] [[Roma (città antica)|romano]], [[prefetto del pretorio]] succeduto a [[Seiano]] nel [[31]]
}}
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[[File:Marble head of the emperor Tiberius, from Italy, AD 4-14, British Museum (15778079076).jpg|miniatura|left|upright=0.8|Busto di [[Tiberio]] ([[British Museum]], [[Londra]])]]
=== Carriera politica e caduta di Seiano ===
Macrone nacque ad ''[[Alba Fucens]]
La mattina seguente, Macrone salì sul [[Palatino]] (dove, nel [[Tempio di Apollo Palatino|tempio di Apollo]], il [[Senato romano|senato]] si sarebbe riunito), e lì incontrò Seiano, preoccupato del fatto che Tiberio non gli avesse inviato nessun messaggio. Macrone tuttavia disse al prefetto che il principe intendeva conferirgli la [[Tribuno della plebe|potestà tribunizia]].<ref>{{cita|Cassio Dione|LVIII.9.4}}.</ref> Eccitato dalla notizia, Seiano entrò giubilante nel tempio, mentre Macrone inviava i pretoriani che scortavano il prefetto ai ''[[Castra Praetoria]]'', rivelandogli la propria nomina, sostituendoli con i vigili di Lacone. Infine lui stesso corse ai ''Castra Praetoria'', per evitare disordini.<ref>{{cita|Cassio Dione|LVIII.9.5}}.</ref>
Intanto venne letta la lettera di Tiberio, che, con lo sbigottimento generale, chiedeva l'arresto di Seiano e di due senatori a lui collegati.<ref>{{cita|Cassio Dione|LVIII.10.1}}.</ref> Il prefetto venne giudicato dal Senato e giustiziato il giorno stesso, dato che i pretoriani non avevano reagito al suo arresto, come invece temeva Tiberio.<ref>{{cita|Cassio Dione|LVIII.11.4}}; {{cita|Svetonio|''Tiberio'', LXV}}</ref> Tutti i congiunti e gli alleati di Seiano vennero parimenti perseguitati,<ref>{{cita|Cassio Dione|LVIII.12.1}}.</ref> ed in questo contesto Macrone riuscì a disfarsi di molti dei propri nemici, come [[Mamerco Scauro]]. Costui venne infatti accusato di aver alluso a Tiberio in alcuni versi di una sua tragedia, di aver praticato adulterio con [[Claudia Livilla|Livia]] e di pratiche magiche. Scauro, per sfuggire alla condanna, si diede la morte tagliandosi le vene, suggerito dalla moglie Sestia, che si uccise assieme al marito.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales'', VI.29}}.</ref> Nel [[37]], inoltre, [[Lucio Arrunzio (console 6)|Lucio Arrunzio]] fu accusato d'aver compiuto adulterio con [[Albucilla]].<ref name=":1:2">{{cita|Tacito, ''Annales'', VI.47}}.</ref> L'ascolto dei testimoni e la tortura degli schiavi furono però fatti in presenza di Macrone, e ciò, unito al fatto che non fosse giunta nessuna lettera da Tiberio contro l'accusato, fece sospettare a molti che il prefetto avesse montato l'accusa contro Arrunzio approfittando della debolezza dell'ormai anziano imperatore.<ref name=":1:1"/> Lucio Arrunzio decise anch'esso di darsi la morte, tagliandosi le vene.<ref name=":0" />
=== Caligola ===
[[File:Caligula - MET - 14.37.jpg|miniatura|upright=0.8|Busto di [[Caligola]] ([[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]])]]
Macrone sembra aver avuto un profondo rapporto con [[Caligola]], adottato come successore da Tiberio,<ref name=":2">{{cita|Svetonio|''Tiberio'', LXXVI}}.</ref> anche prima che questi salisse sul trono, forse perché a questi piaceva l'adulazione del prefetto.<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|VI.32}}.</ref> La moglie di Macrone, Ennia Trasilla, era inoltre amante del futuro imperatore<ref group=N>Secondo [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], era stato Macrone stesso ad istigare la moglie a legare sé il giovane principe, fingendosene
Nel 37, le condizioni di Tiberio si aggravarono e sembrò essere morto, tant'è che Caligola era già stato acclamato imperatore. Tuttavia l'anziano imperatore si riprese, gettando tutti nel panico; Macrone tuttavia non perse la calma e fece soffocare Tiberio sotto le sue stesse coperte.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|VI, 50}}.</ref><ref group=N>Questa versione dei fatti ci è stata tramandata da [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]; cionondimeno, appare più verosimile che l'imperatore sia morto di morte naturale. Infatti, data la fama che Caligola acquisirà durante il suo principato, questo genere di dicerie sono prevedibili; {{cita|Levick|p. 175}}.</ref> Fu sempre il prefetto a portare in Senato il testamento di Tiberio.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX.1.2}}.</ref> Sotto il nuovo principe, Macrone raggiunse inoltre una grandissima influenza, tanto che Caligola si rifiutava addirittura di conferire con la nonna [[Antonia minore]] se non in presenza del prefetto.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIII}}.</ref>
=== Caduta e morte ===
Ben presto, tuttavia, Caligola iniziò a non sopportare più l'autorità del proprio prefetto. Incominciava ad inventare accuse contro Macrone, e si ingegnava in tutti i modi per incriminarlo.<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|VIII.57}}.</ref> La sfortuna del prefetto fu anche quella d'essere amico di [[Aulo Avilio Flacco]], il quale era stato a sua volta sostenitore di [[Tiberio Gemello]],<ref name=":3">{{cita|De Visscher|pp. 250-251}}.</ref> che Tiberio aveva lasciato come altro possibile erede nel proprio testamento,<ref name=":2" /> il che, agli occhi del principe, era una gravissima offesa.<ref name=":3" /> Così, quando Macrone fu chiamato a succedere a Flacco stesso come [[prefetto d'Egitto]], Caligola inviò a lui, alla moglie ed ai figli l'ordine di suicidarsi.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX.10.6}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXVI}}; {{cita|De Visscher|pp. 250-251}}</ref> L'eredità di Macrone, tuttavia, non fu requisita, probabilmente perché era morto suicida,<ref>{{cita|De Visscher|pp. 252-253}}.</ref> e così poté essere impiegata, secondo il testamento del prefetto, nella costruzione
== Note ==▼
=== Esplicative ===▼
<references group=N/>▼
=== Bibliografiche ===
<references/>▼
== Bibliografia ==
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* {{Cita libro|autore=[[Cassio Dione]]|titolo=Historia Romana|url=https://el.wikisource.org/wiki/Ρωμαϊκή_Ιστορία|cid=Cassio Dione|lingua=grc}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} ({{en}} [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html Roman History] — traduzione in inglese su [[LacusCurtius]]).
* {{Cita libro|autore=[[Filone di Alessandria|Filone]]|titolo=De Legatione ad Gaium|url=https://el.wikisource.org/wiki/Αρετών_πρώτον|cid=Filone, ''De Legatione ad Gaium''|lingua=grc}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} ({{en}} [https://en.wikisource.org/wiki/On_the_Embassy_to_Gaius On the Embassy to Gaius] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di Charles D. Yonge).
* {{Cita libro|autore=[[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]]|titolo=De Vita Caesarum|url=
** {{it}} [http://www.progettovidio.it/svetonioopere.asp Vite dei Cesari] — traduzione in italiano di Progettovidio;
** {{en}} [https://en.wikisource.org/wiki/The_Lives_of_the_Twelve_Caesars The Lives of the Twelve Caesars] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di John Carew Rolfe.
* {{Cita libro|autore=[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]|titolo=Annales|url=https://la.wikisource.org/wiki/Ab_excessu_divi_Augusti_(Annales)|cid=Tacito, ''Annales''}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
** {{it}} [http://www.progettovidio.it/tacitoopere.asp Annali] — traduzione in italiano di Progettovidio;
** {{en}} [https://en.wikisource.org/wiki/The_Annals_(Tacitus) Annals] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di Alfred J. Church e William J. Brodribb.
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* {{Cita libro|autore=[[Fernand De Visscher]]|titolo=La caduta di Seiano|editore=|anno=|isbn=|cid=De Visscher}}
* {{Cita libro|autore=[[Barbara Levick]]|titolo=Tiberius the Politician|editore=|anno=1976|isbn=|cid=Levick}}
▲== Note ==
▲=== Esplicative ===
▲<references group=N/>
▲<references/>
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.sezione6.terremarsicane.it/storia/lanfiteatro.htm | 2 = Sull'anfiteatro di Alba Fucens, con l'iscrizione di Macrone | accesso = 28 dicembre 2004 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050519002228/http://www.sezione6.terremarsicane.it/storia/lanfiteatro.htm | dataarchivio = 19 maggio 2005 | urlmorto = sì }}
{{Box successione
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[[Categoria:Governatori romani dell'Egitto|Nevio Sutorio Macrone, Quinto]]
[[Categoria:Morti per suicidio]]▼
[[Categoria:Naevii|Sutorio Macrone, Quinto]]
[[Categoria:Prefetti del pretorio|Nevio Sutorio Macrone, Quinto]]
[[Categoria:Caligola|Macrone]]
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