Verdi Verdi: differenze tra le versioni

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{{Partito politico
|colore = green
|nome = Verdi Verdi
|logo =
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|portavoce =
|stato = ITA
|stato nota = <br>({{Bandiera|Piemonte|nome}})
|fondazione = 14 gennaio [[1991]]
|sede = Via Pio VII 78, [[Torino]]
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|partito europeo = ''nessuno''
|gruppo parlamentare europeo =
|seggi1 = {{Seggi|0|630|greenP|a=1992-2008}}
|seggi2 = {{Seggi|0|315|greenP|2008a=1992-2006}}
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}}
I '''Verdi Verdi''' sono un partito politico italiano [[ambientalismo|ambientalista]], [[Liberalismo verde|liberal-ambientalista]] e [[Democrazia liberale|liberal-democratico]]. Pur presentandosi spesso a livello nazionale, ha radicamento pressoché esclusivo nella regionein [[Piemonte]].
 
== Storia del partito ==
=== Anni novanta: fuori dai poli ===
Il partito è stato fondato il 14 gennaio 1991<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=10667180 la Stampa - La storia Viaggio a Parentopoli la casa-ufficio della famiglia Lupi Verdi-Verdi: 33 mila voti che valgono 250 mila euro] |datedata=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> da Maurizio Lupi. Lupi (omonimo di [[Maurizio Lupi|un altro famoso politico]]), nato a [[Torino]] il 18 gennaio [[1961]], laureato in Scienze motorie e docente di educazione fisica, con un passato nella [[Democrazia Cristiana]], viene candidato alle elezioni comunali di Torino del 1990 nella [[Federazione delle Liste Verdi]]; una volta eletto però lascia la ''Lista Verde'' ed entra nella maggioranza che sostiene il sindaco che ha vinto le elezioni, [[Valerio Zanone]], denunciando un'eccessiva radicalizzazione delle posizioni a [[Sinistra (politica)|sinistra]] delle ''Liste Verdi''; diventa assessore all'ambiente e fonda i ''Verdi Verdi''<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/02/il-ritorno-di-lupi-il-taroccatore.html Il ritorno di Lupi il taroccatore l'inventore dell'Orso che ride Repubblica — 2 marzo 2006 pagina 14 sezione: POLITICA INTERNA.]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2585489 la Stampa Voto regionale Con la Turco in campo anche l'Orso] |datedata=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Il partito ha iniziato a presentarsi ufficialmente alle [[elezioniElezioni politiche in Italia del 1992|elezioni politiche nel 1992]], con risultati modesti rispetto alla [[Federazione dei Verdi]], partito erede delle ''Liste Verdi''. Negli anni successivi, con l'introduzione nel [[1993]] del [[Legge Mattarella|maggioritario]], ha continuato a partecipare alle consultazioni popolari autonomamente, senza accordi di coalizione con le principali formazioni nazionali. I Verdi Verdi sono sempre stati una componente regionale presente in Piemonte. Il contenitore nazionale che ha rappresentato l'ambientalismo liberale è stato incarnato in tempi non sospetti dai Verdi liberaldemocratici promosso e costituito a metà degli anni novanta da esponenti del mondo ex verde e non.
 
I soci fondatori del movimento dei Verdi liberaldemocratici sono stati [[Silvano Vinceti]]<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/80430/80510-elezioni-politiche-96-i-verdi-liberaldemocratici-chiedono-di-allearsi-con-il-polo I Verdi liberaldemocratici chiedono di allearsi con il Polo], radioradicale.it</ref>, ex fondatore e coordinatore dei verdi del sole che ride, Roberto De Santis, coordinatore nazionale Associazione Ambientalista Kronos, Lele Rizzo ex portavoce nazionale dei Verdi del sole che Ride e Federico Clavari ex tesoriere dei Verdi del sole che ride<ref>[http://www.isimbolidelladiscordia.it/2013/02/i-verdi-dellanemone.html I Verdi dell'anemone], isimbolidelladiscordia.it</ref>. Al movimento dei Verdi liberaldemocratici si federarono i Verdi Verdi del Piemonte di Maurizio Lupi e Balducci di Ambiente Club e consigliere regionale in Puglia<ref>[http://radiobombo.com/giornale/35038/movimento-pugliese-cerniera-del-polo Movimento pugliese cerniera del Polo], radiorombo.com</ref>. In occasione delle [[Elezioni politiche in Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]] i Verdi liberaldemocratici, guidati dall'ex presidente dell'associazione ambientalista ''Kronos 1991'' di Silvano Vinceti e con Roberto De Santis Segretario Nazionale, si sono federati con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]].
 
I verdi Liberal democratici costituiscono con Silvano Vinceti e Roberto De Santis il Comitato Ambiente del Polo, a cui partecipano i vari Responsabili ambiente del Polo camera e senato, delle diverse forse politiche, tra cui Alleanza Nazionale, il Ccd, Forza Italia ed altri. L obiettivo comune era di rilanciare una politica comune in materia di ambiente.
Il simbolo dei Verdi Liberaldemocratici era una anemone azzurra<ref>[http://2.bp.blogspot.com/-YLTsgM77C0o/USlIQpuIRJI/AAAAAAAABT4/_HNRFCEO8dg/s1600/Verdi+liberaldemocratici.jpg Icona dei Verdi liberaldemocratici]</ref>. I Verdi liberaldemocratici si sono sciolti definitivamente nel 1999: la loro corrente, guidata da Roberto De Santis, confluirà nei Verdi Verdi - di cui lo stesso De Santis viene eletto segretario nazionale - garantendo così a questi ultimi una presenza più capillare sul territorio ed una maggiore diffusione. Nel 1997, alle [[Elezioni amministrative italiane 1997#Torino|elezioni comunali di Torino]], i Verdi Verdi candidano Maurizio Lupi a sindaco: otterrà 4.093 voti e lo 0,74%; la lista 3.663 voti e lo 0,81%<ref>[http://www.comune.torino.it/elezioni/1997/sind/sindcon.htm Comune di Torino -Dati definitivi Sindaco e Consiglio Comunale Riepilogo tutta la città]</ref>. I Verdi Verdi nel frattempo presentano la lista ed alle [[Elezioni amministrative italiane 1999#Torino|elezioni provinciali di Torino]] candidano Alessandro Lupi, che ottiene lo 0,8%<ref>[http://archivio.rassegna.it/2004/speciali/elezioni/risultati-province.htm TORINO Elezioni provinciali del 13 giugno 1999]</ref>.
 
Il simbolo dei Verdi Liberaldemocratici era una anemone azzurra<ref>[httphttps://2.bp.blogspot.com/-YLTsgM77C0o/USlIQpuIRJI/AAAAAAAABT4/_HNRFCEO8dg/s1600/Verdi+liberaldemocratici.jpg Icona dei Verdi liberaldemocratici]</ref>. I Verdi liberaldemocratici si sono sciolti definitivamente nel 1999: la loro corrente, guidata da Roberto De Santis, confluirà nei Verdi Verdi - di cui lo stesso De Santis viene eletto segretario nazionale - garantendo così a questi ultimi una presenza più capillare sul territorio ed una maggiore diffusione. Nel 1997, alle [[Elezioni amministrative italianein Italia del 1997#Torino|elezioni comunali di Torino]], i Verdi Verdi candidano Maurizio Lupi a sindaco: otterrà 4.093 voti e lo 0,74%; la lista 3.663 voti e lo 0,81%<ref>[http://www.comune.torino.it/elezioni/1997/sind/sindcon.htm Comune di Torino -Dati definitivi Sindaco e Consiglio Comunale Riepilogo tutta la città]</ref>. I Verdi Verdi nel frattempo presentano la lista ed alle [[Elezioni amministrative italianein Italia del 1999#Torino|elezioni provinciali di Torino]] candidano Alessandro Lupi, che ottiene lo 0,8%<ref>[{{Cita web |url=http://archivio.rassegna.it/2004/speciali/elezioni/risultati-province.htm |titolo=TORINO Elezioni provinciali del 13 giugno 1999] |accesso=30 ottobre 2010 |dataarchivio=12 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090612110318/http://archivio.rassegna.it/2004/speciali/elezioni/risultati-province.htm |urlmorto=sì }}</ref>.
 
=== Anni duemila: alleanza col centrodestra ===
Nel 2003 i Verdi Verdi laziali candidano alle [[Elezioni amministrative italianein Italia del 2003#Roma|elezioni provinciali di Roma]] il Segretario Nazionale dei Verdi Verdi Roberto De Santis: egli ottenne 6.083 voti e lo 0.51%; la lista 5.418 voti e lo 0.56%<ref name="roma">[http://www.elezioni.comune.roma.it/elezioni/2003/e052003/Preso99.htm Elezioni Provinciali 2003]</ref>, Roberto De Santis fu il terzo Presidente più votato<ref name=roma/>. La sua candidatura scaturì in quanto I Verdi Verdi sottoscrissero ed accettarono il programma portato in dote dai Verdi Liberaldemocratici, e tale accordo permise alla componente regionale dei Verdi Verdi di acquisire una precisa identità ed un respiro ed una presenza non più localistica.
 
Nel 2004 il partito si candida sia alle elezioni europee che in molte elezioni amministrative. Alle [[elezioniElezioni europee del 2004 in Italia|europee]] il movimento ha formato la ''Lista per l'Abolizione dello Scorporo e contro i Ribaltoni-Federazione Nazionale Verdi Verdi-Verdi Federalisti'' insieme ai [[Verdi Federalisti]], riutilizzando il simbolo della lista del [[Abolizione Scorporo]], già legata alla [[Casa delle Libertà]] alle [[elezioni politiche in Italia del 2001|politiche del 2001]], cosa che ha permesso loro di evitare la raccolta delle firme necessarie. Nelle circoscrizioni dell'Italia Settentrionale furono candidati sia Maurizio Lupi che suo fratello Alessandro<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/05/06/piemontesi-nell-urna.html I piemontesi nell'urna Repubblica — 6 maggio 2004 pagina 7 sezione: TORINO]</ref>, nell'Italia Centro-Meridionale il segretario dei ''Verdi Verdi'' Roberto De Santis e la presidente dei [[Verdi Federalisti]] Laura Scalabrini. La lista ottenne solo 158.988 voti con lo 0,49%. Alle [[Elezioni amministrative italianein Italia del 2004#Torino|elezioni della provincia di Torino]] la lista dei Verdi Verdi appoggia il candidato del centro-destra Franco Botta, anche se Maurizio Lupi si candida autonomamente con la lista ''Pace-No inceneritore''<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/05/16/il-primato-delle-34-liste.to_026il.html Il primato delle 34 liste Repubblica — 16 maggio 2004 pagina 2 sezione: TORINO]</ref>.
 
Nel 2005 si sono presentati alle [[elezioni regionali in Piemonte del 2005|elezioni regionali piemontesi]] all'interno della [[Casa delle Libertà]] appoggiando il presidente uscente [[Enzo Ghigo]]; la lista ottiene 23.761 voti e l'1,16% e soprattutto risulta eletto al consiglio regionale il segretario Maurizio Lupi. Nel Lazio, invece, si consuma la scissione della componente lazialeverde liberaldemocratica, che forma il Movimento Politico degli Ecologisti ed alle [[elezioni regionali nel Lazio del 2005|elezioni regionali del Lazio]] appoggia il candidato del centro-destra [[Francesco Storace]]. La scissione scaturì in quanto vi fu un tentativo di Maurizio Lupi di accordarsi con i Verdi Verdi<ref>[http://www.isimbolidelladiscordia.it/2013/03/i-verdi-verdi-e-la-pulce-gigante.html I Verdi Verdi e la pulce gigante]</ref>. Lupi dichiarò infatti in una intervista a ''Repubblica'' di aver tentato un accordo con i Verdi del Sole che Ride<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/02/il-ritorno-di-lupi-il-taroccatore.html Il ritorno di Lupi il taroccatore], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''.</ref> Tale accordo chiaramente contrastava con l'accordo politico sottoscritto tra Lupi e De Santis, in quanto così facendo per questioni semplicemente elettorali, i Verdi Verdi si accordavano con i Verdi del sole che ride tradendo il programma sottoscritto con la componente dei Verdi liberaldemocratici agli inizi degli anni 2000, rappresentata dal Segretario Nazionale Roberto de Santis<ref>[http://www.isimbolidelladiscordia.it/2013/03/quando-il-verde-non-e-rosso.html Quando il Verde non è rosso]</ref>. Chiaramente tale scissione indebolì la componente dei Verdi Verdi che da quel momento venne ricacciata e confinata nel suo alveo di origine, il Piemonte.
 
Alle elezioni europee del 2004,gli ex Verdi liberaldemocratici Lele Rizzo e Federico Clavari, propongono a Roberto de Santis, segretario nazionale dei Verdi verdi, un incontro. Roberto de Santis aveva la delega per il centro Italia delle candidature alle Europee. Nell'incontro Lele Rizzo e Federico Clavari, sondano la possibilità di una candidatura dell ex leader storico dei Verdi del sole che ride e presidente di Italia Nostra, Carlo Ripa di Meana. L incontro finisce in un nulla di fatto in quanto il Segretario dei Verdi Verdi, Roberto De Santis chiese preliminarmente la sottoscrizione del programma di chiara ispirazionei liberale e solidale e di governo dell ambiente. Ovviamente la trattativa si interruppe bruscamente. La candidatura di Ripa di Meana avrebbe dato un maggiore respiro e visibilità ai Verdi verdi. Roberto de Santis segretario nazionale non accettò tale penetrazione, che poi si ripresento l anno dopo con il tentato accordo di desistenza, tra i Verdi verdi ed i verdi del sole che ride che comportò la fuoriuscita della componente autenticamente verde e liberale rappresentata da de Santis che costituì il nuovo soggetto politico degli Ecologisti. (fonte da una grigia ad una verde politica di Roberto de Santis, https://www.ibs.it/da-grigia-ad-verde-politica-libro-roberto-de-santis/e/9788862591294) .
Alle [[elezioni politiche del 2006]], dove si sono nuovamente apparentati con la [[Casa delle Libertà]] appoggiando [[Silvio Berlusconi]], ai Verdi Verdi viene bocciato dalla [[Corte di Cassazione]] il simbolo elettorale che è stato presentato, dal momento che la scritta "Verdi" presentava gli stessi caratteri del simbolo della lista della [[Federazione dei Verdi]]; il movimento ha quindi deciso di presentarsi sotto il nome di Ambienta-Lista Ecologisti Democratici<ref>[http://ordinegenerale.blogspot.com/2006/03/ecco-i-partiti-della-casa-delle-libert.html ordinegenerale Ecco i partiti della Casa delle Libertà (parte seconda)]</ref>.
Sempre alle Europee del 2004, l. On Pino Rauti, bussò alla porta dei Verdi Verdi chiedendo di potersi candidare. Roberto de Santis avendo ben compreso il tentativo di riciclarsi di Rauti in una componente verde, trasformandola in un soggetto di destra, negò ogni possibilità pur sapendo che con tale sostegno, i Verdi Verdi avrebbero eletto un deputato. La conferma non tardò ad arrivare e l'anno dopo, Vincenzo Galizia dirigente del MSI e legato all'on Rauti, costituì il movimento politico Fronte Verde. Lo slogan "L'ambiente non ha colore" di Roberto de Santis, non poteva permettere a movimenti di estrema destra, come era già successo per movimenti di estrema sinistra, di riciclarsi in un soggetto ambientalista, di programmi, che storicamente si era presentato, fuori dalle vecchie ideologie, superando le vecchie logiche, con un programma che aveva decretato l incredibile successo elettorale delle prime liste verdi! Fonte da una grigia ad una verde politica di Roberto De Santis.
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]], dove si sono nuovamente apparentati con la [[Casa delle Libertà]] appoggiando [[Silvio Berlusconi]], ai Verdi Verdi viene bocciato dalla [[Corte di Cassazionecassazione]] il simbolo elettorale che è stato presentato, dal momento che la scritta "Verdi" presentava gli stessi caratteri del simbolo della lista della [[Federazione dei Verdi]]; il movimento ha quindi deciso di presentarsi sotto il nome di Ambienta-Lista Ecologisti Democratici<ref>[httphttps://ordinegenerale.blogspot.com/2006/03/ecco-i-partiti-della-casa-delle-libert.html ordinegenerale Ecco i partiti della Casa delle Libertà (parte seconda)]</ref>.
 
Alle [[elezioniElezioni politiche in Italia del 2008|politiche del 2008]] il movimento non si candida, ma appoggia ancora una volta [[Silvio Berlusconi]] ed Alessandro Lupi, fratello di Maurizio, è stato candidato alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] per il [[Popolo della Libertà]] nella circoscrizione Piemonte 1<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://elezioni.interno.it/politiche/liste2008/Cliste01.htm Elenco dei candidati alla Camera dei deputati nella circoscrizione Piemonte 1 ] |datedata=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, ma non è stato eletto per via della bassa posizione occupata nella lista elettorale. Il simbolo e la dicitura dei Verdi Verdi si sono rivisti alle [[elezioni amministrative italianein Italia del 2009|elezioni provinciali di Torino del 2009]], con una lista in appoggio al candidato presidente [[Renzo Rabellino]], leader del movimento [[No Euro]], che si presenta al di fuori dei due poli; la lista ha raccolto lo 0,38% dei voti.
 
In occasione delle [[elezioni regionali italiane del 2010|elezioni regionali del 2010]] i Verdi Verdi si sono presentati in Piemonte nella coalizione di centrodestra che candida il leghista [[Roberto Cota]], poi risultato vincente. Con l'1,76% dei voti hanno conservato il loro seggio in consiglio regionale e, per la prima volta, hanno ottenuto un risultato superiore a quello della [[Federazione dei Verdi]], ferma allo 0,76%. Lupi nel Consiglio Regionale del Piemonte ha formato il gruppo consiliare chiamato "VERDI-VERDI-WWFF-L'AMBIENTALISTA PER COTA". Successivamente a questo risultato, Maurizio Lupi rafforza il suo coordinamento nazionale con l'ingresso del suo collaboratore Fabio Sanfilippo, nominandolo coordinatore del partito. Alle [[elezioni regionali in Piemonte del 2014]] si schierano all'interno della coalizione di centro destra ma i risultati non sono buoni: con lo 0,27% di voti perdono l'unico seggio che avevano.
 
Il Segretario Nazionale Roberto De Santis, nel 2007 avendo compreso che l'istanza verde era ormai ridotta ai minimi termini e non più rappresentativa di quel progetto culturale che avrebbe dovuto rappresentare un nuovo modello che avrebbe dovuto approcciarsi con modelli di economia ecologica di mercato, rifiutando una deriva animalista e protezionista figlia di un biocentrismo assoluto antitetico a modelli culturali occidentali, pubblicò un libro di analisi politica e di storia del movimento verde in Italia, ''Da una grigia ad una verde politica''<ref>[http://www.unilibro.it/libro/de-santis-roberto/grigia-ad-verde-politica-elettori-comparse-teatrino/9788862591294]</ref>. La storia della disputa dei simboli dei Verdi liberaldemocratici, dei Verdi del Sole che ride e dei Verdi Verdi è stata raccolta ed oggetto di un libro da Gabriele Maestri<ref>[http://www.isimbolidelladiscordia.it/p/chi-sono.html]</ref>, pubblicista e dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l'Università La sapienza di Roma, autore tra l'altro di numerosi libri.
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== Risultati elettorali ==
{| class="wikitable" style=width:49%;text-align:center
! width=40% colspan=2| Elezione
|- bgcolor="EFEFEF"
|colspan=2;! width=5020%| Voti
! width=20%|Voti %
! width=1520%|% Seggi
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|-
! rowspan=2; align=left| [[Elezioni politiche italianein Italia del 1992|Politiche 1992]]
!align=left| <small>Camera</small>
|align=center| 25.862
|align=center| 0,07
| -
|align=center|-
|-
!align=left| <small>Senato</small>
|align=center| 29.217
|align=center| 0,09
| -
|align=center|-
|-
! rowspan=2; align=left| [[Elezioni politiche italianein Italia del 1994|Politiche 1994]]
!align=left| <small>Camera</small>
|align=center| 32.832
|align=center| 0,08
| -
|align=center|-
|-
!align=left| <small>Senato</small>
|align=center| 68.218
|align=center| 0,21
| -
|align=center|-
|-
! rowspan=2; align=left| [[Elezioni politiche italianein Italia del 1996|Politiche 1996]]
!align=left| <small>Camera</small>
|align=center| 25.788
|align=center| 0,07
| -
|align=center|-
|-
!align=left| <small>Senato</small>
|align=center| 61.434
|align=center| 0,19
| -
|align=center|-
|-
! rowspan=2; align=left| [[Elezioni politiche italianein Italia del 2001|Politiche 2001]]
!align=left| <small>Camera</small>
|align=center| 18.262
|align=center| 0,05
| -
|align=center|-
|-
!align=left| <small>Senato</small>
|align=center| 35.743
|align=center| 0,11
| -
|align=center|-
|-
! colspan=2;| align=left|[[Elezioni europee del 2004|Europee 2004]] <smallsup>(lista ''Abolizione scorporo'')a</smallsup>
|align=center| 158.988
|align=center| 0,49
| -
|align=center|-
|-
! rowspan=2; align=left| [[Elezioni politiche italianein Italia del 2006|Politiche 2006]] <smallsup>(Ambienta-Lista)b</smallsup>
!align=left| <small>Camera</small>
|align=center| 17.145
|align=center| 0,04
| -
|align=center|-
|-
!align=left| <small>Senato</small>
|align=center| 36.458
|align=center| 0,11
| -
|align=center|-
|-
! rowspan=2; align=left| [[Elezioni politiche italianein Italia del 2008|Politiche 2008]]
!align=left| <small>Camera</small>
|align colspan=center2|nel <small>Ne [[Il Popolo della Libertà|PdL]]</small>
| -
|align=center|-
|align=center|-
|-
!align=left| <small>Senato</small>
| -
|align=center|-
| -
|align=center|-
| -
|align=center|-
|-
| colspan=5 align=left| <small><sup>'''a'''</sup> Con la lista ''Abolizione scorporo''<br /><sup>'''b'''</sup> Ambienta-Lista</small>
|}
 
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* {{collegamenti esterni}}
 
{{Partiti ambientalisti italiani}}
{{partiti politici italiani}}
{{controllo di autorità}}
{{portale|ecologia e ambiente|Piemonte|politica}}