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{{Partito politico
|nome = Verdi Verdi
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|stato nota = <br>({{Bandiera|Piemonte|nome}})
|fondazione = 14 gennaio [[1991]]
|sede = Via Pio VII 78, [[Torino]]
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I '''Verdi Verdi''' sono un partito politico italiano [[ambientalismo|ambientalista]], [[Liberalismo verde|liberal-ambientalista]] e [[Democrazia liberale|liberal-democratico]]. Pur presentandosi spesso a livello nazionale, ha radicamento pressoché esclusivo
== Storia del partito ==
=== Anni novanta: fuori dai poli ===
Il partito è stato fondato il 14 gennaio 1991<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=10667180 la Stampa - La storia Viaggio a Parentopoli la casa-ufficio della famiglia Lupi Verdi-Verdi: 33 mila voti che valgono 250 mila euro] |
Il partito ha iniziato a presentarsi ufficialmente alle [[
I soci fondatori del movimento dei Verdi liberaldemocratici sono stati [[Silvano Vinceti]]<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/80430/80510-elezioni-politiche-96-i-verdi-liberaldemocratici-chiedono-di-allearsi-con-il-polo I Verdi liberaldemocratici chiedono di allearsi con il Polo], radioradicale.it</ref>, ex fondatore e coordinatore dei verdi del sole che ride, Roberto De Santis, coordinatore nazionale Associazione Ambientalista Kronos, Lele Rizzo ex portavoce nazionale dei Verdi del sole che Ride e Federico Clavari ex tesoriere dei Verdi del sole che ride<ref>[http://www.isimbolidelladiscordia.it/2013/02/i-verdi-dellanemone.html I Verdi dell'anemone], isimbolidelladiscordia.it</ref>. Al movimento dei Verdi liberaldemocratici si federarono i Verdi Verdi del Piemonte di Maurizio Lupi e Balducci di Ambiente Club e consigliere regionale in Puglia<ref>[http://radiobombo.com/giornale/35038/movimento-pugliese-cerniera-del-polo Movimento pugliese cerniera del Polo], radiorombo.com</ref>. In occasione delle [[Elezioni politiche in Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]] i Verdi liberaldemocratici, guidati dall'ex presidente dell'associazione ambientalista ''Kronos 1991'' di Silvano Vinceti e con Roberto De Santis Segretario Nazionale, si sono federati con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]].
I verdi Liberal democratici costituiscono con Silvano Vinceti e Roberto De Santis il Comitato Ambiente del Polo, a cui partecipano i vari Responsabili ambiente del Polo camera e senato, delle diverse forse politiche, tra cui Alleanza Nazionale, il Ccd, Forza Italia ed altri. L obiettivo comune era di rilanciare una politica comune in materia di ambiente.
Il simbolo dei Verdi Liberaldemocratici era una anemone azzurra<ref>[http://2.bp.blogspot.com/-YLTsgM77C0o/USlIQpuIRJI/AAAAAAAABT4/_HNRFCEO8dg/s1600/Verdi+liberaldemocratici.jpg Icona dei Verdi liberaldemocratici]</ref>. I Verdi liberaldemocratici si sono sciolti definitivamente nel 1999: la loro corrente, guidata da Roberto De Santis, confluirà nei Verdi Verdi - di cui lo stesso De Santis viene eletto segretario nazionale - garantendo così a questi ultimi una presenza più capillare sul territorio ed una maggiore diffusione. Nel 1997, alle [[Elezioni amministrative italiane 1997#Torino|elezioni comunali di Torino]], i Verdi Verdi candidano Maurizio Lupi a sindaco: otterrà 4.093 voti e lo 0,74%; la lista 3.663 voti e lo 0,81%<ref>[http://www.comune.torino.it/elezioni/1997/sind/sindcon.htm Comune di Torino -Dati definitivi Sindaco e Consiglio Comunale Riepilogo tutta la città]</ref>. I Verdi Verdi nel frattempo presentano la lista ed alle [[Elezioni amministrative italiane 1999#Torino|elezioni provinciali di Torino]] candidano Alessandro Lupi, che ottiene lo 0,8%<ref>[http://archivio.rassegna.it/2004/speciali/elezioni/risultati-province.htm TORINO Elezioni provinciali del 13 giugno 1999]</ref>.▼
▲Il simbolo dei Verdi Liberaldemocratici era una anemone azzurra<ref>[
=== Anni duemila: alleanza col centrodestra ===
Nel 2003 i Verdi Verdi laziali candidano alle [[Elezioni amministrative
Nel 2004 il partito si candida sia alle elezioni europee che in molte elezioni amministrative. Alle [[
Nel 2005 si sono presentati alle [[elezioni regionali in Piemonte del 2005|elezioni regionali piemontesi]] all'interno della [[Casa delle Libertà]] appoggiando il presidente uscente [[Enzo Ghigo]]; la lista ottiene 23.761 voti e l'1,16% e soprattutto risulta eletto al consiglio regionale il segretario Maurizio Lupi. Nel Lazio, invece, si consuma la scissione della componente
Alle elezioni europee del 2004,gli ex Verdi liberaldemocratici Lele Rizzo e Federico Clavari, propongono a Roberto de Santis, segretario nazionale dei Verdi verdi, un incontro. Roberto de Santis aveva la delega per il centro Italia delle candidature alle Europee. Nell'incontro Lele Rizzo e Federico Clavari, sondano la possibilità di una candidatura dell ex leader storico dei Verdi del sole che ride e presidente di Italia Nostra, Carlo Ripa di Meana. L incontro finisce in un nulla di fatto in quanto il Segretario dei Verdi Verdi, Roberto De Santis chiese preliminarmente la sottoscrizione del programma di chiara ispirazionei liberale e solidale e di governo dell ambiente. Ovviamente la trattativa si interruppe bruscamente. La candidatura di Ripa di Meana avrebbe dato un maggiore respiro e visibilità ai Verdi verdi. Roberto de Santis segretario nazionale non accettò tale penetrazione, che poi si ripresento l anno dopo con il tentato accordo di desistenza, tra i Verdi verdi ed i verdi del sole che ride che comportò la fuoriuscita della componente autenticamente verde e liberale rappresentata da de Santis che costituì il nuovo soggetto politico degli Ecologisti. (fonte da una grigia ad una verde politica di Roberto de Santis, https://www.ibs.it/da-grigia-ad-verde-politica-libro-roberto-de-santis/e/9788862591294) .
Alle [[elezioni politiche del 2006]], dove si sono nuovamente apparentati con la [[Casa delle Libertà]] appoggiando [[Silvio Berlusconi]], ai Verdi Verdi viene bocciato dalla [[Corte di Cassazione]] il simbolo elettorale che è stato presentato, dal momento che la scritta "Verdi" presentava gli stessi caratteri del simbolo della lista della [[Federazione dei Verdi]]; il movimento ha quindi deciso di presentarsi sotto il nome di Ambienta-Lista Ecologisti Democratici<ref>[http://ordinegenerale.blogspot.com/2006/03/ecco-i-partiti-della-casa-delle-libert.html ordinegenerale Ecco i partiti della Casa delle Libertà (parte seconda)]</ref>.▼
Sempre alle Europee del 2004, l. On Pino Rauti, bussò alla porta dei Verdi Verdi chiedendo di potersi candidare. Roberto de Santis avendo ben compreso il tentativo di riciclarsi di Rauti in una componente verde, trasformandola in un soggetto di destra, negò ogni possibilità pur sapendo che con tale sostegno, i Verdi Verdi avrebbero eletto un deputato. La conferma non tardò ad arrivare e l'anno dopo, Vincenzo Galizia dirigente del MSI e legato all'on Rauti, costituì il movimento politico Fronte Verde. Lo slogan "L'ambiente non ha colore" di Roberto de Santis, non poteva permettere a movimenti di estrema destra, come era già successo per movimenti di estrema sinistra, di riciclarsi in un soggetto ambientalista, di programmi, che storicamente si era presentato, fuori dalle vecchie ideologie, superando le vecchie logiche, con un programma che aveva decretato l incredibile successo elettorale delle prime liste verdi! Fonte da una grigia ad una verde politica di Roberto De Santis.
▲Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]], dove si sono nuovamente apparentati con la [[Casa delle Libertà]] appoggiando [[Silvio Berlusconi]], ai Verdi Verdi viene bocciato dalla [[Corte di
Alle [[
In occasione delle [[elezioni regionali italiane del 2010|elezioni regionali del 2010]] i Verdi Verdi si sono presentati in Piemonte nella coalizione di centrodestra che candida il leghista [[Roberto Cota]], poi risultato vincente. Con l'1,76% dei voti hanno conservato il loro seggio in consiglio regionale e, per la prima volta, hanno ottenuto un risultato superiore a quello della [[Federazione dei Verdi]], ferma allo 0,76%. Lupi nel Consiglio Regionale del Piemonte ha formato il gruppo consiliare chiamato "VERDI-VERDI-WWFF-L'AMBIENTALISTA PER COTA". Successivamente a questo risultato, Maurizio Lupi rafforza il suo coordinamento nazionale con l'ingresso del suo collaboratore Fabio Sanfilippo, nominandolo coordinatore del partito. Alle [[elezioni regionali in Piemonte del 2014]] si schierano all'interno della coalizione di centro destra ma i risultati non sono buoni: con lo 0,27% di voti perdono l'unico seggio che avevano.
Il Segretario Nazionale Roberto De Santis, nel 2007 avendo compreso che l'istanza verde era ormai ridotta ai minimi termini e non più rappresentativa di quel progetto culturale che avrebbe dovuto rappresentare un nuovo modello che avrebbe dovuto approcciarsi con modelli di economia ecologica di mercato, rifiutando una deriva animalista e protezionista figlia di un biocentrismo assoluto antitetico a modelli culturali occidentali, pubblicò un libro di analisi politica e di storia del movimento verde in Italia, ''Da una grigia ad una verde politica''<ref>[http://www.unilibro.it/libro/de-santis-roberto/grigia-ad-verde-politica-elettori-comparse-teatrino/9788862591294]</ref>. La storia della disputa dei simboli dei Verdi liberaldemocratici, dei Verdi del Sole che ride e dei Verdi Verdi è stata raccolta ed oggetto di un libro da Gabriele Maestri<ref>[http://www.isimbolidelladiscordia.it/p/chi-sono.html]</ref>, pubblicista e dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l'Università La sapienza di Roma, autore tra l'altro di numerosi libri.
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== Risultati elettorali ==
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| colspan=5 align=left| <small><sup>'''a'''</sup> Con la lista ''Abolizione scorporo''<br /><sup>'''b'''</sup> Ambienta-Lista</small>
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