Balaeniceps rex: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta10ehf1)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: numeri di pagina nei template citazione e modifiche minori
 
(60 versioni intermedie di 44 utenti non mostrate)
Riga 5:
|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=22697583|autore=BirdLife International 2012}}</ref>
|immagine=Balaeniceps rex.jpg
|didascalia=Becco a scarpa, (''Balaenicepsal rex'')Pairi Daiza, a [[Brugelette]], [[Belgio]]
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukarya]]
Riga 18:
|superclasse=
|classe=[[Aves]]
|sottoclasse=[[Neornithes]]
|infraclasse=
|superordine=[[Neognathae]]
|ordine=[[Pelecaniformes]]
|sottordine=
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia=[[Balaenicipitidae]]
|famiglia='''Balaenicipitidae'''<br /><span style="font-variant: small-caps">[[Carlo Luciano Bonaparte|Bonaparte]]</span>, 1853
|sottofamiglia=
|tribù=
|sottotribù=
|genere='''Balaeniceps'''<br />{{zoo|[[John Gould|Gould]]|1850}}
|genereautore=[[John Gould|Gould]], [[1850]]
|sottogenere=
|specie='''B. rex'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=[[John Gould|Gould]]
|binome=Balaeniceps rex
|bidata=[[1850]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
|triautore=
Riga 45:
|sinonimi=
|nomicomuni=
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[File:Shoebilldistributionmap.png|250px]]
|mappa_distribuzione=Balaeniceps rex distribution.svg
|didascalia_distribuzione=Areale del becco a scarpa
}}
Il '''becco a scarpa''' ('''''Balaeniceps rex''''' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[John Gould|Gould]], [[|1850]]</span>}}) è un grande [[uccello]] [[Pelecaniformes|pelecaniforme]], unica [[specie]] vivente della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] '''[[Balaenicipitidae''']] e del [[genere (tassonomia)|genere]] '''''Balaeniceps'''''.<ref name=IOC>{{IOC |titolo=Family Balaenicipitidae |url=http://www.worldbirdnames.org/bow/pelicans/|accesso=26 ottobre 2016}}</ref>
 
Il suo nome deriva dal suo grande [[becco]] delladalla vaga forma di una [[scarpa]]. A causa della sua anatomia, in passato fu classificato come un [[Ciconiiformes]], sebbene tutt'oggi le sue vere affiliazioni con gli altri uccelli siano piuttosto ambigue. Oggi alcuni ricercatori lo classificano come un [[Pelecaniformes]]. Gli esemplari adulti presentano un bellissimo piumaggio grigio cenere, mentre i nidiacei presentano una peluria marroncina. Vive negli ambienti tropicali dell'est dell'[[Africa]], nelle grandi paludi dal [[Sudan]] allaallo [[Zambia]].<ref name="HBW1">del Hoyo, J. Elliott, A. & Sargatal, J. (editors). (1992) ''Handbook of the Birds of the World. Volume 1: Ostrich to Ducks''. Lynx Edicions. ISBN 84-87334-10-5</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=Mayr G |titolo=The phylogenetic affinities of the Shoebill (Balaeniceps rex) |rivista=Journal für Ornithologie 2003; 144(2): 157-175 |urldoi=http://www.blackwell-synergy.com/doi/abs/10.1046/j.1439-0361.2003.03002.x }}</ref><ref name=Science>{{cita pubblicazione|titolo=A Phylogenomic Study of Birds Reveals Their Evolutionary History |autore=Shannon J. Hackett, ''et al.'' |rivista=Science 2008; 320: 1763}}</ref>
 
== Descrizione ==
{{dx|[[File:ShoebillBalaeniceps couple1rex -Ueno Zoo, Tokyo, Japan -upper body-8a.jpg|left|thumb|UnaIl coppiavistoso di becchibecco a scarpa è la sua caratteristica distintiva]]}}
Il becco a scarpa si distingue per la mole notevole, il [[collo]] tarchiato e la grossa [[testa]]. È un uccello alto, la cui altezza può variare dai 110 ai 140 centimetri, e alcuni esemplari possono raggiungere anche i 152 centimetri. La lunghezza corporea, dalla coda alla punta del becco, può variare da 100 a 140 centimetri, mentre l'apertura alare è di 230-260 centimetri. Il peso varia da 4 a 7&nbsp;kg.<ref>{{Cita web|titolo=Balaeniceps rex |url=http://www.fsbio-hannover.de/oftheweek/111.htm |data=19 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719025532/http://www.fsbio-hannover.de/oftheweek/111.htm |lingua=de |accesso=6 maggio 2020|dataarchivio=19 luglio 2011 }}</ref><ref>{{Cita libro|cognome1=Stevenson |nome1=Terry |titolo=Field guide to the birds of East Africa : Kenya, Tanzania, Uganda, Rwanda, Burundi |anno=2002 |url=https://archive.org/details/fieldguidetobird0000stev |cognome2=Fanshawe |nome2=John |data=2002 |editore=T & A D Poyser |isbn=0-85661-079-8 |città=London |oclc=47150215}}</ref> I maschi sono più grandi e pesanti delle femmine raggiungendo un peso medio di 5,6&nbsp;kg, rispetto alle femmine che normalmente arrivano a 4,9&nbsp;kg di peso.<ref>[http://www.biolib.cz/en/taxon/id21133/?elang=CZ BioLib - Balaeniceps rex (Shoebill)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.arkive.org/species/GES/birds/Balaeniceps_rex/more_info.html?section=factsAndStatus |titolo=ARKive - Shoebill videos, photos and facts - Balaeniceps rex<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=16 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080611052417/http://www.arkive.org/species/GES/birds/Balaeniceps_rex/more_info.html?section=factsAndStatus |dataarchivio=11 giugno 2008 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="Hancock" />
[[File:Naturalis Biodiversity Center - ZMA.AVES.26542 - Balaeniceps rex Gould, 1850 - Balaenicipitidae - skeleton (whole) specimen.jpeg|thumb|left|Il cranio]]
La caratteristica distintiva della specie è il suo enorme [[becco]] bulboso, che ricorda vagamente uno zoccolo di legno, di colore paglierino con macchie grigiastre irregolari. Il [[Becco|culmen esposto]] (la lunghezza del becco lungo la parte superiore della mascella) è di 18.8-24 centimetri, rendendolo il terzo becco più lungo tra gli uccelli esistenti dopo pellicani e cicogne di grandi dimensioni, e superando il becco dei pellicani in circonferenza, specialmente se viene presa in considerazione anche la parte [[Cheratina|cheratinosa]] del becco.<ref name="Hancock" /> Come nei pellicani, la mascella è fortemente carenata e termina con un uncino appuntito. L'ampia mandibola, invece, è rivestita da una membrana coriacea. Le zampe di colore scuro sono piuttosto lunghe, il cui [[Tarso (scheletro)|tarso]] può raggiungere dai 21.7 ai 25.5 centimetri. I piedi del becco a scarpa sono eccezionalmente larghi e non presentano palmatura, e il solo dito medio può raggiungere dai 16.8 ai 18.5 centimetri di lunghezza, aiutando l'animale a farsi strada nella fitta vegetazione acquatica del suo habitat mentre caccia. Il collo è relativamente corto e più spesso di altri trampolieri dalle lunghe zampe, come [[Ardeidae|aironi]] e [[Gruidae|gru]]. Le ali sono larghe, con una lunghezza alare (la lunghezza presa dal polso alle penne primarie, quando l'uccello tiene le ali chiuse) compresa tra i 58.8 e i 78 centimetri, e ben adattate al volo planato.
 
Il piumaggio degli adulti è di colore blu-grigio, mentre le [[penne remiganti]] e le timoniere sono più scure. Il petto presenta piume allungate, che hanno calami più scuri. L'occipite è marcato dalla presenza di un breve ciuffo di penne. L'[[Iride (anatomia)|iride]] è gialla in entrambi i sessi. I giovani hanno una livrea simile a quella degli adulti, ma sono più scuri e con sfumature marroncine.<ref name="HBW1" /> Alla nascita, il becco è di dimensioni più modeste, ed è di colore grigio-argenteo. Il becco diventa più grande quando i pulcini raggiungono i 23 giorni di vita, sviluppandosi completamente entro 43 giorni.<ref name="Hancock" />
Il becco a scarpa si distingue per la mole notevole, il [[collo]] tarchiato e la grossa [[testa]]. L'adulto misura 115–150&nbsp;cm in altezza e 100–140&nbsp;cm in lunghezza, ha un'[[apertura alare]] di 230–260&nbsp;cm e pesa dai 4&nbsp;kg ai 7&nbsp;kg.<ref>[http://www.biolib.cz/en/taxon/id21133/?elang=CZ BioLib - Balaeniceps rex (Shoebill)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.arkive.org/species/GES/birds/Balaeniceps_rex/more_info.html?section=factsAndStatus |titolo=ARKive - Shoebill videos, photos and facts - Balaeniceps rex<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=16 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080611052417/http://www.arkive.org/species/GES/birds/Balaeniceps_rex/more_info.html?section=factsAndStatus |dataarchivio=11 giugno 2008 |urlmorto=sì }}</ref> Il suo [[becco]] potente, simile ad un grossolano [[zoccolo]] di [[legno]], è carenato e leggermente incurvato al culmine, ha la robusta punta munita di un uncino e l'ampia mascella inferiore rivestita di una membrana coriacea. Le sue gambe sono molto alte, le lunghe dita sono munite di robuste unghie, la [[coda (anatomia)|coda]], di dodici penne, non è troppo lunga e l'occipite è marcato dalla presenza di un breve ciuffo di penne. La lunghezza del becco a scarpa raggiunge i quaranta centimetri, e naturalmente tutte le altre sue misure - della coda, delle ali e dell'apertura alare - si sviluppano in proporzione; il peso è considerevole; è colorato fondamentalmente di un bel grigio-cenere, ma le penne remiganti e timoniere sono grigio-nere, l'[[occhio]] è giallo-chiaro, il becco corneo ed il piede nero.
 
=== Volo ===
== Distribuzione ed habitat ==
[[File:Shoebill flight.jpg|thumb|In volo]]
Questo gigante degli uccelli palustri vive in numerose società nelle paludi e nelle più o meno grandi pozze d'acqua che segnano il corso del [[Nilo bianco]] e dei suoi affluenti tra il quinto e l'ottavo grado di [[latitudine]] nord. I vari individui che compongono la compagnia passano le giornate andando a guado nell'[[acqua]] per raccogliere cibo, camminando e volando radente alla superficie dell'acqua, con l'intenzione di ridiscendere il più presto possibile. Solo se vengono spaventati da uno sparo o da un rumore improvviso si decidono ad alzarsi notevolmente nell'[[aria]], andando magari a cercare rifugio tra gli alti rami di qualche grosso albero: cosa veramente eccezionale, poiché essi vivono costantemente a livello del [[Suolo|terreno]], e trascorrono su di esso anche le ore di riposo notturno. L'unico, o almeno il più evidente dei suoni che è possibile percepire da questi uccelli è un forte scoppiettare del becco che ricorda quello delle cicogne.
Durante il volo le ali vengono tenute piatte e, come nei pellicani e nelle cicogne del genere ''[[Leptoptilos]]'', il becco a scarpa vola con il collo retratto sul dorso. La frequenza durante il volo battuto è di circa 150 battiti al minuto, è una delle più lente di qualsiasi uccello, a eccezione delle specie di cicogne più grandi. Alterna cicli di volo battuto e planata di circa sette secondi ciascuno, con una lunghezza di planata intermedia tra quella delle cicogne più grandi e quella del [[Vultur gryphus|condor andino]] (''Vultur gryphus''). Quando vengono costretti alla fuga, di solito, cercano di volare non più di 100-500 metri.<ref name="Hancock" /> I becchi a scarpa percorrono raramente grandi distanze in volo, e compiono di rado voli oltre la loro distanza minima di 20 metri per nutrirsi. Sono uccelli che prediligono vivere al suolo, dove nidificano e dormono, spiccando raramente il volo a meno che non vengano spaventati, cercando rifugio sui rami degli alberi.
 
A distanza ravvicinata, il becco a scarpa può essere facilmente identificato dalle sue caratteristiche uniche. In volo, se il suo caratteristici becco non è visibile, la sua sagoma ricorda quella di una cicogna o di un condor; le sue piume, però, sono di un caratteristico grigio-blu. La coda è dello stesso colore delle ali. In cattive condizioni visive, le sue dimensioni e l'apertura alare larga possono distinguerlo dagli altri uccelli del suo habitat. Le zampe, lunghe all'incirca come quelle di una cicogna, si estendono all'indietro ben oltre la coda quando è in volo.<ref name="Hancock" />
 
== Distribuzione ede habitat ==
[[File:Shoebill couple1.jpg|thumb|Una coppia di becchi a scarpa]]
[[File:Shoebill-Lake-Albert-1.jpg|thumb|Un becco a scarpa al [[Lago Alberto]], [[Uganda]]]]
Il becco a scarpa vive primariamente nelle paludi d'acqua dolce dell'Africa tropicale centrale, dal [[Sudan]] meridionale e dal [[Sudan del Sud]] attraverso parte del [[Repubblica del Congo|Congo]] orientale, [[Ruanda]], [[Uganda]], [[Tanzania]] occidentale e [[Zambia]] settentrionale. La specie è più numerosa nella sub-regione del [[Nilo Bianco|Nilo]] occidentale e nel Sudan del Sud (in particolare il [[Sudd]], principale roccaforte della specie); vi sono popolazioni significative anche nelle zone umide dell'Uganda e della Tanzania occidentale. Sono stati riportati avvistamenti più isolati di becchi da scarpa in [[Kenya]], [[Repubblica Centrafricana]], [[Camerun]] settentrionale, sud-ovest dell'[[Etiopia]] e [[Malawi]]. Sono stati avvistati anche esemplari vagranti nel bacino dell'[[Okavango]], nel [[Botswana]] e nella parte superiore del [[fiume Congo]]. La distribuzione di questa specie sembra coincidere in gran parte con quella del [[Cyperus papyrus|papiro]] e dei [[Protopterus|dipnoi africani]]. L'animale si trova spesso in aree di pianure alluvionali intervallate da papiri e canneti. Tendono a evitare le acque troppo profonde a meno che non vi sia un letto di vegetazione galleggiante. Prediligono anche gli acquitrini dove l'acqua è scarsamente ossigenata. Ciò fa sì che i pesci emergano più spesso per respirare aria, aumentando le probabilità di cattura da parte del becco a scarpa.<ref>{{Cita web|titolo=Balaeniceps rex (shoebill) |url=https://animaldiversity.org/accounts/Balaeniceps_rex/ |cognome=Steffen |nome=Angie |sito=Animal Diversity Web |lingua=en |accesso=6 maggio 2020}}</ref> Il becco a scarpa non è un uccello migratore, e compie solo movimenti stagionali limitati in base ai cambiamenti dell'habitat, alla disponibilità di cibo e all'interferenza umana.<ref name="Hancock">{{Cita libro|cognome1=Hancock |nome1=James A. |titolo=Storks, ibises and spoonbills of the world |cognome2=Kushan |data=1992 |editore=Academic Press/Harcourt Brace Jovanovich, Publishers |isbn=0-12-322730-5 |città=London |oclc=26933579}}</ref>
 
I [[Incisioni rupestri|petroglifi]] di Oued Djerat, [[Algeria]] orientale, mostrano che il becco a scarpa apparve durante l'[[Olocene]] inferiore molto più a nord, nelle zone umide che coprivano l'attuale [[deserto del Sahara]].<ref name="oeschger2004">{{Cita pubblicazione|cognome=Oeschger, E. |anno=2004 |titolo=Sahara - Algeria - Rock Art in Oued Derat and the Tefedest Region |url=http://www.rockartscandinavia.com/images/articles/a04oeschger.pdf |rivista=Adoranten |lingua=en |volume=2004 |pp=5-19}}</ref>
 
Il becco a scarpa predilige come dimora le [[palude|paludi]] d'acqua dolce estese e dense. Quasi tutte le zone umide in cui nidifica questo uccello sono ricche di [[Cyperus|papiro]] ''[[Cyperus papyrus]]'', e [[Canneto (ecologia)|canneti]] di ''[[Phragmites]]'' e ''[[Typha]]''. Sebbene la loro distribuzione sembri in gran parte corrispondere alla distribuzione del papiro nell'Africa centrale, la specie sembra evitare le paludi composte solamente da papiro, ed è più attratta da aree con vegetazione mista. Più raramente, la specie è stata avvistata in cerca di cibo nelle [[risaie]] e nelle [[piantagioni]] allagate.<ref name="Hancock" />
 
== Tassonomia ==
[[File:Hammerkopf2.jpg|thumb|left|Studi molecolari hanno dimostrato che l'[[Scopus umbretta|umbretta]] è il parente più stretto del becco a scarpa]]
Il becco a scarpa era già ben noto sia agli [[Antico Egitto|antichi egizi]]<ref>{{Cita libro|cognome=Houlihan |nome=Patrick F. |titolo=The Birds of Ancient Egypt |data=1986 |editore=Aris & Phillips |città=Wiltshire |p=26}}</ref> sia agli [[arabi]], ma venne classificato solo nel XIX secolo, dopo che alcune pelli, e in seguito anche degli esemplari vivi, furono portati in Europa. [[John Gould]] descrisse l'animale nel 1850, dandogli il nome di ''Balaeniceps rex''. Il nome del genere deriva dalle parole [[Lingua latina|latine]] ''balaena'' ossia "balena",<ref>{{cita web|titolo=Dictionary entry for the Latin word "balaena" |sito=Wiktionary - The Free Dictionary | url=https://en.m.wiktionary.org/wiki/balaena#mw-mf-viewport|accesso=27 maggio 2020}}</ref> e ''caput'' ossia "testa", abbreviato in -''ceps'' per comporre il nome.<ref>{{Cita libro|cognome=Hall |nome=Whitmore |url=https://books.google.com/books?id=k9UNAQAAMAAJ&pg=PA153 |titolo=The principal roots and derivatives of the Latin language, with a display of their incorporation into English |data=1861 |editore=Longman, Green, Longman & Roberts |città=London |p=153}}</ref>
 
Originariamente classificato come una [[Ciconiidae|cicogna]] ([[Ciconiiformes]]), la sua classificazione rimase invariata nella [[Tassonomia degli uccelli di Sibley-Ahlquist|tassonomia di Sibley-Ahlquist]], il cui "Ciconiiformes" raggruppava un enorme numero di taxa non correlati tra di loro. Più recentemente, il becco a scarpa è stato avvicinato ai [[Pelecanus|pellicani]] (sulla base di confronti anatomici)<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Mayr, Gerald |anno=2003 |titolo=The phylogenetic affinities of the Shoebill (''Balaeniceps rex'') |url=http://www.senckenberg.de/files/content/forschung/abteilung/terrzool/ornithologie/balaeniceps.pdf |rivista=Journal für Ornithologie |volume=144 |numero=2 |pp=157-175 |doi=10.1007/BF02465644 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180929002144/http://www.senckenberg.de/files/content/forschung/abteilung/terrzool/ornithologie/balaeniceps.pdf |dataarchivio=29 settembre 2018 |accesso=21 agosto 2012}}</ref> o agli [[Ardeidae|aironi]] (sulla base di prove biochimiche).<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Hagey, J. R. |cognome2=Schteingart, C. D. |cognome3=Ton-Nu, H.-T. |cognome4=Hofmann, A. F. |anno=2002 |titolo=A novel primary bile acid in the Shoebill stork and herons and its phylogenetic significance |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-lipid-research_2002-05_43_5/page/685 |rivista=Journal of Lipid Research |volume=43 |numero=5 |pp=685-90 |pmid=11971938}}</ref> L'analisi microscopica della struttura del guscio delle uova condotta da Konstantin Mikhailov, nel 1995, ha rilevato che i gusci delle uova dei becchi a scarpa somigliavano molto a quelli di altri Pelecaniformi, avendo una copertura di materiale microglobulare molto spesso sui gusci cristallini.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Mikhailov |nome=Konstantin E. |anno=1995 |titolo=Eggshell structure in the shoebill and pelecaniform birds: comparison with hamerkop, herons, ibises and storks |url=https://archive.org/details/sim_canadian-journal-of-zoology_1995-09_73_9/page/1754 |rivista=Canadian Journal of Zoology |volume=73 |numero=9 |pp=1754-70 |doi=10.1139/z95-207}}</ref> Un recente studio sul DNA rafforza la loro appartenenza a [[Pelecaniformes]].<ref>{{Cita pubblicazione |cognome1=Hackett |nome1=SJ |cognome2=Kimball |nome2=RT |cognome3=Reddy |nome3=S |cognome4=Bowie |nome4=RC |cognome5=Braun |nome5=EL |cognome6=Braun |nome6=MJ |cognome7=Chojnowski |nome7=JL |cognome8=Cox |nome8=WA |cognome9=Han |nome9=KL |anno=2008 |titolo=A phylogenomic study of birds reveals their evolutionary history |url=http://www.owlpages.info/downloads/A_Phylogenomic_Study_of_Birds_Reveals_Their_Evolutionary_History.pdf |rivista=Science |volume=320 |numero=5884 |pp=1763-8 |bibcode=2008Sci...320.1763H |doi=10.1126/science.1157704 |pmid=18583609 |accesso=29 novembre 2020 |dataarchivio=19 agosto 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130819210747/http://owlpages.info/downloads/A_Phylogenomic_Study_of_Birds_Reveals_Their_Evolutionary_History.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
Finora, sono stati descritti due parenti fossili del becco a scarpa: ''[[Goliathia]]'' risalente all'[[Oligocene]] inferiore dell'[[Egitto]], e ''[[Paludavis]]'' dal [[Miocene]] inferiore sempre dall'[[Egitto]]. È stato suggerito che anche l'enigmatico ''[[Eremopezus]]'' possa essere un suo parente, ma le prove di ciò non sono confermate. Tutto ciò che si conosce di ''Eremopezus'' è che era un grande uccello africano, probabilmente incapace di volare e dai piedi flessibili.
 
== Biologia ==
[[File:Balaeniceps rex -Ueno Zoo, Tokyo, Japan-8a.jpg|thumb|Un becco a scarpa, all'[[Ueno Zoo]], [[Tokyo]]]]
=== Alimentazione ===
Il becco a scarpa è noto per i suoi movimenti lenti e la tendenza a rimanere fermo per lunghi periodi in attesa della perfetta occasione per colpire la sua preda, il che ha portato a descrizioni della specie, come "a forma di statua". Questi uccelli sono abbastanza sensibili ai disturbi umani e possono abbandonare i loro nidi se scoperti dagli umani. Tuttavia, durante la caccia, se tra l'animale e le persone vi è una fitta vegetazione a garantire una qualche sorta di protezione per il volatile, questo trampoliere mantiene un comportamento piuttosto docile. Il becco a scarpa è attratto da acque scarsamente ossigenate, che costringono i pesci ad affiorare spesso per respirare. Nonostante la sua mole notevole, il becco a scarpa si appollaia spesso sulla vegetazione fluttuante, facendolo apparire un po' come una [[jacana]] gigante, sebbene l'[[Ardea goliath|airone golia]] (''Ardea goliath''), di dimensioni simili e occasionalmente simpatrico, è anch'esso noto per appollaiarsi sulla vegetazione acquatica galleggiante. I becchi a scarpa tipicamente si nutrono in acque fangose e, essendo solitari, cercano il cibo a 20 metri o più l'uno dall'altro, anche in aree densamente popolate. Questa specie insegue la sua preda pazientemente, in modo lento e silenzioso. Durante la caccia il becco a scarpa avanza molto lentamente, rimanendo a tratti immobile, e non distogliendo mai lo sguardo dal suo obiettivo, in quanto questi uccelli cacciano interamente facendo affidamento sulla vista. Quando la preda viene individuata ed è alla sua portata, l'animale scatta in avanti con tutto il corpo, quasi tuffandosi in acqua, lanciando in avanti il becco e catturando la preda. Questo gesto viene anche chiamato "collasso". Tuttavia, a seconda delle dimensioni della preda, il becco a scarpa può impiegare fino a 10 minuti per sottometterla e ingoiarla. Circa il 60% dei colpi è di successo. Spesso insieme alla preda, il becco a scarpa afferra anche acqua e vegetazione circostante, che fuoriuscirà dai bordi del becco. Talvolta, l'attività degli [[Hippopotamus amphibius|ippopotami]] può inavvertitamente giovare al becco a scarpa, poiché quest'ultimi quando nuotano sul fondale possono spingere i pesci in superficie.<ref name="Hancock" />
Il cibo che nel corso delle giornaliere peregrinazioni viene raccolto, consiste in [[pesci]] di vario genere che vengono estratti dalle acque entro cui il becco a scarpa si immerge fino all'altezza del petto. Il becco a scarpa si ciba inoltre di [[rana (genere)|rane]], piccoli [[mammalia|mammiferi]] e [[Protopterus|protopteri]] che vengono dilaniati sull'esempio di quel che è solito fare il [[Leptoptilos crumeniferus|marabù]]. La curiosa tecnica di caccia consiste nello stare immobile in attesa della preda e poi di lasciarsi quasi cadere su di essa, in un gesto chiamato "collasso", afferrandola con il grande becco, con il quale le recide la testa in un sol colpo.
 
=== Dieta ===
[[File:Balaeniceps rex Zoo Zürich 2.jpg|thumb|Primo piano di un becco a scarpa]]
I becchi a scarpa sono perlopiù piscivori, sebbene si nutrano anche di una vasta gamma di vertebrati di piccole-medie dimensioni delle zone umide. Secondo quanto riferito, le prede preferite da questo uccello includono il [[Protopterus aethiopicus|protottero etiopico]] (''Protopterus aethiopicus''), il [[Polypterus senegalus|bichir del Senegal]] (''Polypterus senegalus'') e varie specie di ''[[Tilapia]]'' e [[Siluriformes|pesci gatto]], quest'ultimo principalmente nel genere ''[[Clarias]]''. Altre specie predate da questo grande uccello includono [[Rana|rane]], [[serpenti]] acquatici, [[Varanus niloticus|varani del Nilo]] (''Varanus niloticus'') e piccoli [[coccodrilli]]. Più raramente vengono predati anche [[tartarughe]], [[lumache]], [[roditori]] e piccoli [[Anseriformes|uccelli acquatici]]. Secondo un rapporto non confermato, un becco a scarpa è stato osservato mentre si nutriva di un giovane [[Kobus leche|lichi]] (''Kobus leche''). Dato il suo becco affilato, e dall'ampia apertura, il becco a scarpa può cacciare prede di grandi dimensioni, spesso prendendo di mira prede più grandi di quelle cacciate da altri grandi trampolieri. I pesci consumati da questa specie hanno solitamente dimensioni comprese tra i 15 e i 50 centimetri di lunghezza, per un peso di circa 500 grammi, sebbene siano stati osservati becchi a scarpa predare dipnoi lunghi fino a 1 metro. Anche i serpenti predati da questo uccello generalmente non superano i 60 centimetri. Nelle paludi di Bangweulu della [[Zambia]], le prede principali date ai piccoli dai genitori sono i pesci gatto ''[[Clarias gariepinus]]''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Tomita |nome=Julie |anno=2014 |titolo=Challenges and successes in the propagation of the Shoebill Balaeniceps rex: with detailed observations from Tampa's Lowry Park Zoo, Florida |url=http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1111/(ISSN)1748-1090 |rivista=International Zoo Yearbook |volume=48 |numero=1 |pp=69-82 |doi=10.1111/izy.12038}}</ref> ([[Sinonimo (tassonomia)|sin.]] ''C. mossambicus'') e serpenti acquatici. In Uganda, il dipno africano e il pesce gatto sono tra le prede principali date dai genitori ai pulcini.<ref name="Hancock" /> Il grande becco è talvolta usato per scavare nel fango del fondale degli stagni per estrarre i [[dipnoi]] dalle loro tane per l'[[estivazione]].
 
=== Riproduzione ===
[[File:Balaeniceps rex in Prague Zoo 03.JPG|thumb|left|Un esemplare accovacciato nel suo nido, allo [[Zoo di Praga]], [[Repubblica Ceca]]]]
Il [[nido]] del becco a scarpa, il quale apre il periodo della [[riproduzione]] con la [[stagione]] delle piogge, e perciò nei mesi di [[luglio]] e di [[agosto]], si rinviene di solito sulle elevazioni del terreno molto vicine all'acqua, anzi, di solito circondate da essa. L'uccello scava una piccola conca nel terreno, e, senza ammorbidirla in alcun modo, vi depone le proprie [[Uovo (biologia)|uova]] di color verdiccio e di dimensioni abbastanza ridotte.<br />
La natura solitaria dei becchi a scarpa si estende anche nelle loro abitudini riproduttive. I nidi sono ben distanziati tra di loro, e tipicamente vi sono meno di tre nidi per chilometro quadrato, a differenza di [[Ardeidae|aironi]], [[cormorani]], [[pellicani]] e [[cicogne]] che tendono a nidificare in grandi colonie. I becchi a scarpa formano coppie monogame, ed entrambi i sessi difendono vigorosamente un territorio da 2 a 4&nbsp;km² dai [[Specificità biologica|conspecifici]]. All'estremo nord e sud dell'areale della specie, la nidificazione inizia subito dopo la fine delle piogge. Nelle regioni più centrali del loro areale, invece, questi animali possono nidificare verso la fine della stagione umida, in modo che i loro pulcini si schiudano all'inizio della successiva stagione delle piogge. Entrambi i genitori si impegnano a costruire il nido su una piattaforma galleggiante, dopo aver liberato un'area di circa 3 metri di diametro. La grande piattaforma di nidificazione è piatta, e spesso è parzialmente immersa nell'acqua, e può essere profonda fino a 3 m. Il nido stesso è largo da 1 a 1,7 metri. Sia il nido che la piattaforma sono costituiti da vegetazione acquatica, rami e fango. In Sudan, i nidi erano in grado di sostenere il peso di un uomo adulto, anche se i nidi costruiti in Zambia non sembrano essere altrettanto robusti. Una volta costruito il nido, la femmina depone da 1 a 3 uova bianche. Queste uova misurano da 80 a 90 millimetri di altezza, da 56 a 61 millimetri e pesano circa 164 grammi. L'incubazione dura circa 30 giorni. Entrambi i genitori covano, ombreggiano, proteggono e nutrono attivamente i nidiacei, sebbene le femmine siano leggermente più attente alla prole. Il cibo viene rigurgitato intero dalla gola del genitore direttamente nel becco del pulcino. I becchi a scarpa raramente allevano più di un pulcino a covata, anche se più uova dovessero schiudersi. I pulcini più giovani sono generalmente più deboli, e vengono attaccati dal pulcino più grande e ignorati dai genitori, morendo a seguito di mancanza di cure. I pulcini più giovani vengono tenuti come "rimpiazzi" nel caso in cui il pulcino più grande muoia o sia troppo debole. L'involo viene raggiunto intorno ai 105 giorni, e i giovani uccelli possono iniziare a volare entro i 112 giorni. Tuttavia, in questo periodo vengono ancora nutriti da genitori per un altro mese. Ci vorranno tre anni prima che diventino completamente [[Maturità sessuale|maturi sessualmente]].<ref name="Hancock" />
Il becco a scarpa è monogamo, le coppie partecipano entrambe alla cova e alla costruzione del nido. Durante il periodo di nidificazione diventano molto territoriali e aggressivi, cacciando chiunque tenti di avvicinarsi nel raggio di un chilometro quadrato. Vengono deposte da una a tre uova. Il periodo di incubazione è di circa un mese. Dal momento della schiusa passeranno circa cinque mesi prima che i piccoli (solitamente se ne salva solo uno) possano abbandonare il nido.
 
=== Verso ===
Il becco a scarpa è normalmente silenzioso, ma una volta nel proprio nido si cimenta in esibizioni piuttosto rumorose.<ref name="HBW1" /> Quando si esibisce in questo modo, gli uccelli adulti emettono suoni simili a un muggito e pianti acuti. Sia i nidiacei che gli adulti emettono questi suoni durante la stagione della nidificazione come mezzo di comunicazione. Quando i giovani chiedono cibo, gridano con un suono stranamente simile a un singhiozzo umano, e mordono i piedi degli adulti. Durante un avvistamento, un uccello adulto in volo è stato sentito emettere gracidii rauchi, apparentemente come segno di aggressività nei confronti di un [[Leptoptilos crumeniferus|marabù]] (''Leptoptilos crumeniferus'') che si era avvicinato troppo al nido.<ref name="Hancock" />
 
== Conservazione ==
[[File:Ueno zoo, Tokyo, Japan (31974386).jpg|thumb|Un esemplare insieme a dei [[Phoenicopterus ruber|fenicotteri rossi]], al [[Ueno Zoo]], [[Tokyo]]]]
La popolazione di becchi a scarpa è stimata tra i 5.000 e gli 8.000 individui, la maggior parte dei quali vive nelle paludi del Sudan del Sud, dell'Uganda, della Repubblica Democratica del Congo orientale e dello Zambia.<ref>{{Cita libro|cognome1=Williams |nome1=John G. |titolo=A field guide to the birds of East Africa |url=https://archive.org/details/fieldguidetobird00will |cognome2=Arlott |nome2=N |editore=Collins |anno=1980 |isbn=0-00-219179-2 |edizione=Rev. |città=London |oclc=7649557}}</ref> Vi è anche una popolazione vitale nelle zone umide di Malagarasi in Tanzania.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=John |nome1=Jasson |cognome2=Nahonyo |nome2=Cuthbert |cognome3=Lee |nome3=Woo |cognome4=Msuya |nome4=Charles |data=marzo 2013 |titolo=Observations on nesting of shoebill Balaeniceps rex and wattled crane Bugeranus carunculatus in Malagarasi wetlands, western Tanzania |rivista=African Journal of Ecology |volume=51 |numero=1 |pp=184-187 |doi=10.1111/aje.12023}}</ref> La [[BirdLife International]] ha classificato questo uccello come [[Specie vulnerabile|Vulnerabile]], con le principali minacce rappresentate dalla [[distruzione dell'habitat]], dal disturbo umano e dalla caccia. L'uccello è elencato nell'Appendice II della ''Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora'' ([[CITES]]).<ref>{{Cita web|titolo=Appendices I, II and III |url=http://www.cites.org/eng/app/appendices.shtml |data=14 ottobre 2010 |editore=Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Flora and Fauna |accesso=20 dicembre 2019}}</ref>
 
=== Interazioni con l'uomo ===
Questa specie è considerata uno dei cinque uccelli più desiderabili in Africa dai [[Birdwatching|birdwatcher]].<ref name="Matthiessen">{{Cita libro|cognome=Matthiessen |nome=Peter |titolo=African silences |url=https://archive.org/details/africansilences00pete |editore=Random House |anno=1991 |isbn=0-679-40021-4 |edizione=1st |città=New York |p=[https://archive.org/details/africansilences00pete/page/56 56] |oclc=22707869 |linkautore=Peter Matthiessen}}</ref> Sono docili con gli umani e non mostrano comportamenti aggressivi. Alcuni ricercatori sono stati in grado di osservare un uccello nel suo nido a una distanza ravvicinata (meno di 2 metri).<ref>{{Cita web|titolo=Balaeniceps rex (shoebill) |url=https://animaldiversity.org/accounts/Balaeniceps_rex/ |editore=Animal Diversity Web |accesso=2 marzo 2020}}</ref>
 
== Note ==
Riga 72 ⟶ 111:
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=AA. VV. (2005), ''|titolo=Grande enciclopedia per ragazzi, Animali, Vol. 2 Uccelli e Mammiferi'', Pag. |anno=2005|p=38, |altri=Edizione Speciale per la Repubblica su licenza Mondadori. ISBN 0-390-10729-0|SBN=IEI0496892}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons|wikispecieswikt=Balenicipitidi}}
 
== Collegamenti esterni ==
Riga 81 ⟶ 120:
* {{cita web|http://www.shoebill.com|Shoebill.com Photos - Videos - Shop - Informations Unique in French and English Version}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|uccelli}}